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La normativa sull'educazione inclusiva delle persone con

disabilit in Italia. La storia, gli aspetti istituzionali e le


prassi applicative
Salvatore Nocera
Quando tutto cominciato
Sino alla prima met degli anni '60, in Italia tutti i disabili venivano educati nelle scuole speciali
e negli istituti con residenza notturna come nel resto d'Europa e del mondo. Verso il 1966 ed il
196 cominciarono a circolare in Europa le idee della !er"ele# $niversit# con la contestazione
al %sistema capitalistico% c&e sc&iaccerebbe gli uomini sulla sola dimensione economica
'(arcuse).
*ueste idee c&e puntavano a lottare contro +orme di emarginazione si di++usero in ,rancia, specie
durante il %(aggio della rivolta studentesca del '6-% ed in Italia con %l'autunno caldo sindacale%
del '6-. .llora gli operatori degli istituti speciali per disabili convinsero i genitori a portare i loro
+iglioli +uori ditali strutture considerate %g&etti% ed a inserirli nelle scuole comuni. Il +enomeno +u
massiccio e parecc&ie decine di migliaia di giovani disabili lasciarono gli istituti e le scuole
speciali, c&e per/ continuavano ad esistere. 0a 0egge n. 11-11 2 prende atto di 3uesta realt e
stabilisce c&e anc&e gli alunni disabili debbono adempiere l'obbligo scolastico nelle scuole
comuni, ad eccezione di 3uelli pi4 gravi '+ra i 3uali si consideravano i ciec&i, i sordi, gli
intellettivi ed i motori gravi come i tetraplegici, cio5 con impossibilit a muovere i 3uattro arti e
spesso anc&e a parlare).
6el 19 la 0egge n. 71 &a stabilito il principio dell'inclusione per tutti gli alunni disabili della
scuola elementare e media dai 6 ai 18 anni 'imponendo per/ l'obbligo di una programmazione
educativa da parte di tutti gli insegnanti della classe, c&e venivano a++iancati da un insegnante
specializzato per il %sostegno didattico% ed una programmazione amministrativa e +inanziaria
concordata +ra Stato, Enti locali, $nit sanitarie locali. I rapporti amministrativi ira i diversi
servizi dovevano essere regolati da 'intese% +ra le diverse istituzioni pubblic&e, c&e potevano +are
dei contratti con organizzazioni private per adempiere agli impegni c&e assumevano con le
%intese%.
6el 19- la 9orte 9ostituzionale emise la Sentenza n. :17 7 con la 3uale si riconosceva il diritto
pieno ed incondizionato di tutti gli alunni disabili, anc&e se in situazione di gravit, a +re3uentare
anc&e le scuole superiori, imponendo a tutti gli enti interessati 'amministrazione scolastica, Enti
locali, $nit sanitarie locali) di porre in essere i servizi di propria competenza per sostenere
l'integrazione scolastica generalizzata. 6el 199: 5 stata approvata la 0egge n. 10819: 6 c&e agli
articoli da 1: a 16 +issa i principi per una buona 3ualit dell'integrazione scolastica;
%0'integrazione scolastica &a come obiettivo lo sviluppo delle potenzialit della persona
&andicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione%
'articolo 1:, comma 2).
< %0'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non pu/ essere impedito da di++icolt di
apprendimento n= da altre di++icolt derivanti dalle disabilit connesse all'&andicap% 'articolo 1:,
comma 8). < 6ecessit di una diagnosi clinica, stesa da uno specialista sanitario, da cui risulti la
minorazione dell'alunno e di una diagnosi %+unzionale%, redatta da un'e3uipe di medici
specialisti, psicologi ed assistenti sociali, da cui risultino le capacit residue e le potenzialit da
attivare 'l'articolo 6 della stessa legge garantisce la prevenzione, la diagnosi e la riabilitazione
precoce gratuite ai sensi della 0egge sulla salute pubblica ':2 dicembre 19- n. -22).
< 6ecessit di un pro+ilo dinamico +unzionale, redatto dalla stessa =3uipe con in pi4 gli
insegnanti e la +amiglia, cio5 della descrizione di come le minorazioni e le capacit reagiscono
dopo un primo periodo di prova di inclusione.
< 6ecessit di un piano educativo individualizzato, redatto dallo stesso gruppo, c&e comprende le
linee generali del progetto didattico di inclusione scolastica e sociale, cio5 dei tre progetti
collegati, 3uello di riabilitazione, 3uello sociale e 3uello scolastico. I pro+essionisti di ciascuno di
3uesti tre campi elaborano, realizzano e veri+icano i rispettivi progetti.
Come si realizza l'inclusione
In Italia non esiste alcuna commissione sanitaria, sociale o educativa n= u++icio amministrativo
c&e decide se l'alunno possa o non possa +re3uentare una scuola o se debba essere avviato ad una
scuola speciale o ad una scuola comune.
In Italia, tutte le scuole statali e le scuole non statali 'private, comunali e regionali) c&e
ottengono la pari+icazione, ai sensi della 0egge 6:1:000, &anno l'obbligo di accettare l'iscrizione
degli alunni con disabilit anc&e se in situazione di gravit. .nzi, il ri+iuto di iscrizione ditali
alunni 5 punito penalmente.
I genitori iscrivono il +iglio disabile alla scuola materna 'dopo il terzo anno di et) o a 3uella
elementare obbligatoria 'dopo il sesto anno di et), consegnando le diagnosi.
Sulla base della diagnosi, gli insegnanti della classe, la +amiglia e gli operatori sociosanitari c&e
seguono l'alunno impostano il >iano Educativo Individualizzato '>EI) '0egge 10819:, articolo
1:, commi 7, 6 e -) c&e comprende sinteticamente il progetto riabilitativo, 3uello di
socializzazione e 3uello didattico '0egge 10819:, articolo 12, comma 1, lettera a). *uesta =3uipe
viene c&iamata nella pratica ?ruppo di 0avoro operativo sull'alunno con @andicap '?0@) e
provvede anc&e alle veri+ic&e periodic&e sui risultati globaliA la valutazione sui risultati del solo
progetto didattico 5 invece riservata ai soli docenti.
Il piano educativo individualizzato ed il conseguente progetto didattico debbono essere sostenuti
da personale e strumenti anc&e tecnologici adeguati al tipo di minorazione e di gravit.
9osB, ad esempio, un bambino cieco deve avere un insegnante specializzato c&e conosce
l'al+abeto %!raille% coi puntini a rilievo '0egge 10819: art. 18)A il bambino sordo, se 5 munito di
una protesi acustica +ino dai primi mesi o al primo anno di vita, oltre ad un insegnante
specializzato per sordi e la capacit della lettura labiale, deve anc&e avere in classe un %campo
magnetico% c&e riduce gli e++etti di disturbo sulla protesi acustica prodotti dai rumori esterni. .
partire dalla scuola media si comincia a c&iedere pure computer con programmi di
%sottotitolazione simultanea%, cio5 c&e traducono in una riga di parole mobili le parole c&e
vengono pronunciate dagli insegnanti. Se il bambino sordo non 5 stato protesizzato bene e parla
e1o percepisce male, &a diritto ad una %interprete della lingua dei segni%A un bambino spastico &a
bisogno di un insegnante specializzato e, se necessario, di un assistente c&e lo sposta da un'aula
all'altra e lo porta ai servizi igienici, o provvedendo anc&e a pulirlo se non &a il controllo degli
s+interi e si sporca A un bambino con &andicap intellettivo, ad es. con sindrome di CoDn o con
ritardo mentale pi4 grave, &a bisogno di un insegnante specializzato e di materiale didattico
speci+ico ad es. per imparare a contare o a parlare o comun3ue a comunicare anc&e con mezzi
non verbali.
0a legge prevede anc&e c&e il trasporto dall'abitazione allo stabilimento scolastico sia +ornito
gratuitamente. ?li insegnanti per il %sostegno didattico% si specializzano con due anni di corso
speci+ico e sono pagati dall'amministrazione scolastica cosB come gli assistenti per gli
spostamenti e l'igiene personale. Il materiale didattico speci+ico 5 +ornito in buona parte dai
9omuni 'citt di residenza dell'alunno) ed in parte dall'amministrazione scolastica 'computer con
sintesi vocale per i ciec&i, con tastiera a tasti larg&i per gli spastici...) Inoltre gli Enti locali
+orniscono, ad esempio, i libri trascritti in braille per i ciec&i, un educatore per aiutare nei
compiti a casa i sordi, assistenti per assistenza domiciliare pomeridiana per i disabili motori o
intellettivi. Sempre gli Enti locali +orniscono assistenti per accompagnare i disabili a scuola, al
centro di riabilitazione, di +ormazione pro+essionale, al centro diurno dove i disabili pi4 gravi
svolgono attivit di gioco, in piscina, ad uno spettacolo...
0e %intese% 12 'oggi %accordi di programma%) +ra le diverse istituzioni pubblic&e regolano le
modalit di o++erta di 3uesti servizi.
Valutazione del proitto
?li alunni con &andicap vengono valutati dai rispettivi 9onsigli di classe secondo il piano
educativo personalizzato da loro svolto. *uanti nella scuola materna, elementare e media
seguono un programma comun3ue riconducibile ai programmi ministeriali, anc&e se sempli+icati
e ridotti, ottengono una valutazione legale al pari di tutti gli altri compagni9omun3ue al termine
della scuola media, tranne i casi pi4 gravi, normalmente viene rilasciato il diploma di licenza
media.
Scuola superiore
6ella scuola superiore, specie per gli alunni con disabilit intellettiva, si stanno sperimentando
dei progetti educativi misti di istruzione, +ormazione pro+essionale ed esperienze di lavoro 17 9i/
avviene sulla base di accordi +ra tre realt, scuola, centri di +ormazione pro+essionale e mondo
del lavoro. 0'iniziativa viene presa dalla scuola. 6ella scuola superiore, in +orza della Sentenza
n.:171- della 9orte costituzionale, gli alunni disabili intellettivi svolgono programmi
%di++erenziati% rispetto a 3uelli u++iciali dei compagni e vengono valutati sulla base di tali
programmi di++erenziati c&e &anno 3ualc&e elemento di aggancio coi contenuti dei programmi
dei compagni. ?li alunni disabili intellettivi partecipano agli esami di stato coi loro programmi,
non conseguono un titolo legale di studio, ma un %attestato% c&e documenta le attivit c&e &anno
svolto ed i risultati cui sono pervenuti. 16 >otranno utilizzare 3uesti documenti per +re3uentare
corsi di +ormazione pro+essionale o inserirsi nel mondo del lavoro.
*uanti non sono in grado di lavorare per la gravit della minorazione utilizzano 3uesti
documenti per +re3uentare centri diurni di attivit di gioco o di occupazione del tempo libero
'0egge 10819:, articolo - comma i lettera 1), in modo da non perdere il grado di autonomia
psicologica e gli apprendimenti maturati durante il periodo della inclusione scolastica.
Composizione delle classi
0e classi debbono avere di solito un solo alunno disabile, eccezionalmente possono essere
inseriti nella stessa classe due alunni disabili, purc&= non siano in situazione di gravit tale cio5
c&e ric&iedono una particolare attenzione di tutti gli insegnanti. 0e classi debbono avere non pi4
di :0 alunni, purc&= vi sia un progetto c&e c&iarisca gli obiettivi c&e si intende raggiungere con
l'alunno disabile e le strategie didattic&e c&e si intende realizzare. 9omun3ue non si possono
avere pi4 di :7 alunni per classe.
?li alunni disabili partecipano alle attivit di tutta la classe. 9i/ 5 ovviamente pi4 +acile in
scuola materna e nei primi anni della scuola elementare. 6ella scuola media ed in 3uella
superiore, per gli alunni con minorazioni intellettive gravi, il piano educativo individualizzato
pu/ prevedere momenti in cui l'alunno esce dalla sua classe e +re3uenta attivit di altre classi,
pi4 adatte a lui 'ad es. attivit musicali, pittoric&e, di ginnastica, di visite a negozi per imparare
l'uso del denaro).
Il piano educativo individualizzato pu/ anc&e prevedere per certi periodi del giorno o della
settimana, attivit svolte solo +ra alunno disabile ed insegnante specializzato o singoli insegnanti
della classe possono pure prevedersi sempre per alunni con grave minorazioni intellettive, la
+re3uenza di %laboratori% con piccoli gruppi di compagni disabili e non disabili 'ad es.
laboratorio di ceramica, di musica...).
L'organizzazione amministrativa dell'inclusione scolastica
In ogni scuola 5 prevista l'istituzione di un ?ruppo di lavoro composto da 3ualc&e insegnante, da
alcuni operatori dei servizi sociosanitari del territorio, da alcuni rappresentanti dei genitori della
scuola e nelle scuole superiori, anc&e da 3ualc&e alunno '0egge 10819:, articolo 17 comma :).
*uesto ?ruppo di lavoro deve curare le modalit di ingresso dei nuovi alunni disabili nella
scuola, del loro passaggio da un grado all'altro di scuola, del passaggio alla +ormazione
pro+essionale e, per 3uanti conseguono il titolo legale +inale degli studi, del passaggio
all'universit.
In ogni provincia 'suddivisione amministrativa del territorio di una regione, comprendente
alcune decine di comuni) opera presso l'$++icio decentrato del ministero della >ubblica
Istruzione un ?ruppo di 0avoro Interistituzionale >rovinciale '?0I>), composto cio5 da
rappresentanti ': del mondo della scuola, : degli Enti locali, : della $nit sanitarie locali, 2 delle
associazioni dei disabili e loro +amiliari) '0egge 10819: art. 17 comma 1). *uesto ?ruppo di
lavoro &a il compito di +acilitare le intese, oggi %accordi di programma%, +ra le diverse
amministrazioni, la soluzione dei con+litti +ra esse e la veri+ica dell'andamento dell'inclusione
scolastica sul territorio della >rovincia.
$n membro ditale ?ruppo deve essere un insegnante specializzato, c&e lascia l'insegnamento ed
opera a tempo pieno presso un u++icio decentrato del (inistero della >ubblica Istruzione per
+ornire consulenze alle singole scuole, specie in campo didattico. In attuazione della normativa
sulla autonomia delle singole scuole e del decentramento del (inistero dell'Istruzione, 3uesti
?0I> verranno sostituiti da analog&i gruppi 'denominati 9entri Eerritoriali per l'Integrazione)
costituiti da reti di scuole presenti in territori pi4 piccoli coincidenti con i distretti sociosanitari
'massimo 60.000 abitanti).
In alcune regioni 5 stato costituito un Fsservatorio regionale composto di +unzionari delle
diverse amministrazioni ed u++ici della Gegione, col compito di consulenza agli u++ici della
regione c&e decidono sui bilanci e l'assegnazione di +ondi economici ai singoli enti locali.
Sarebbe opportuno c&e tali organi venissero costituiti in tutte le regioni, giacc&= in esse, ormai,
si programmeranno i +lussi di spesa per le politic&e sociali, a seguito del crescente decentramento
amministrativo e +iscale dallo Stato centrale alle regioni ed agli Enti locali.
>resso il (inistero della >ubblica Istruzione 5 stato istituito un Fsservatorio nazionale composto
di esperti universitari, dell'amministrazione scolastica e di altri enti pubblici, da una 9onsulta
delle associazioni nazionali di disabili e loro +amiliari. 9ompito dell'Fsservatorio 5 +ornire
consulenza al (inistero della >ubblica Istruzione su proposte di legge o di atti amministrativi
generali riguardanti il mondo della scuola c&e possono avere conseguenze dirette o indirette
sull'inclusione scolastica. 0'Fsservatorio 5 presieduto dal Sottosegretario di Stato nominato dal
(inistro della >ubblica Istruzione.
Cenni sull'inclusione lavorativa ed universitaria dei disabili
>er i disabili esiste un diritto al collocamento obbligatorio al lavoro, in enti pubblici ed imprese
private, sulla base della percentuale d'invalidit riconosciuta da una apposita commissione
medico<legale. 9osB i disabili con una invalidit compresa +ra il 86H ed il 66 H godono ditale
diritto e vengono c&iamati ad occupare un posto di lavoro secondo l'ordine di graduatoria,
3uando l'u++icio o l'impresa c&e &a bisogno di assumere si trova costretta a ric&iedere un certo
numero di lavoratori disabili in base al numero di lavoratori non disabili assunti. 6el 1999 5 stata
approvata la 0egge n.6- c&e &a +issato la percentuale dell'obbligo di assunzione al H dei
lavoratori assunti ed &a introdotto il principio del %collocamento lavorativo mirato%, cio5 in base
ad un progetto c&e tenga conto delle minorazioni e delle capacit della persona c&iamata. In
3uesto modo si pu/ realizzare un vero incontro +ra domanda ed o++erta di lavoro, sono predisposti
degli u++ici c&e aiutano l'impresa a trovare il lavoratore disabile adatto ai suoi bisogni e +acilitano
la +ormazione pro+essionale del lavoratore disabile tramite un periodo di +ormazione mista con
istruzione e stages lavorativi. 9i/ 5 in continuit col progetto educativo di inclusione scolastica.
*uanto all'universit, la 0.. 10819: all'art. 16 prevede c&e gli alunni disabili, in possesso del
prescritto titolo legale di studio, possano concordare coi docenti i contenuti dei programmi e le
modalit della prove di esame. 9on la 0. 1199 :1 in ogni universit deve esserci un docente
incaricato dell'accoglienza degli studenti disabili e debbono esservi dei %tutors%, cio5 compagni
pi4 avanti negli studi, c&e aiutano gli alunni disabili a superare le di++icolt organizzative e
talora di contenuti dei corsi universitariA debbono inoltre essere garantite, anc&e nelle universit,
l'abbattimento delle barriere arc&itettonic&e ed assistenti per gli spostamenti di studenti in sedia a
ruote. Secondo i dati +orniti dal (inistero dell'Istruzione e dell'$niversit gli alunni con &andicap
+re3uentanti le sedi universitarie italiane nell'a.a. :00110: sono 8.-16.
Cosa avviene in pratica
9i/ risulta da una relazione, c&e ogni anno il (inistero della >ubblica Istruzione e le Gegioni
debbono presentare al >arlamento. Fgni tre anni inoltre si svolge una 9on+erenza nazionale di
discussione su come la 0egge +ondamentale sull'integrazione sociale delle persone disabili, 0. n.
10819:, viene attuata in Italia. .lla con+erenza nazionale partecipano i (inisteri interessati, ad
9S. 3uello della Sanit, della scuola, del lavoro, le Gegioni, rappresentanti delle associazioni
degli Enti locali, sindacati dei lavoratori e del mondo delle imprese, le associazioni dei disabili e
dei loro +amiliari, le pi4 importanti +ederazioni di organizzazioni di volontariato e le cooperative
c&e gestiscono servizi per conto di enti locali.
Quanti sono gli alunni disabili inseriti nella scuola comune
.l prossimo anno scolastico gli alunni disabili iscritti nelle scuole comuni di ogni ordine e grado
sono 126.702, pari a circa il :H di tutti gli alunni. Cati ISE.E +orniti dal (inistero
dell'Istruzione. Ci essi poco pi4 di 10.000 +re3uentano la scuola maternaA poco meno di 80.000
+re3uentano la scuola elementareA circa 70.000 +re3uentano la scuola media 'da lF a 18 anni) e
3uasi :0.000 +re3uentano le scuole superiori 'da 17 a 1- anni). 0a composizione interna del
gruppo degli alunni disabili 5 la seguente; minorati della vista circa il :HA minorati dell'udito
circa il HA minorati +isici circa il 17HA minorati intellettivi di diverse tipologie circa il 6H.
Esistono ancora in Italia scuole speciali statali per ciec&i e sordi e alunni con &andicap
intellettivo grave, totalmente prive di alunni le prime, con scarsissimi alunni le seconde e le
terzeA esistono ancora scuole non statali per sordi e per disabili intellettiviA nelle scuole speciali
sono ancora presenti alcune migliaia di alunni, dei 3uali poc&issimi ormai dormono anc&e negli
istituti speciali. ?li insegnanti specializzati c&e a++iancano i colleg&i nell'inclusione scolastica
sono circa 70.000. Sono previsti per l'a.s. :00:102, 76.978. >er arrivare ad un rapporto
accettabile, di I insegnante ogni : alunni con &andicap, ai +ini di una su++iciente 3ualit di
integrazione scolastica, dovranno essere nominati in deroga circa altri 11.000 insegnanti per le
attivit di sostegno. 9i/ 5 possibile in base al decreto sugli organici per l'a.s. :00:102, in
particolare l'art. 9.
Il uturo dell'inclusione scolastica
Sino a circa 17 o :0 anni +a trovavano grande spazio sulla stampa le notizie di genitori di alunni
non disabili c&e contestavano l'inclusione nella classe di alunni disabili. Fggi 3uesti episodi non
esistono o 3uasi e l'esclusione di un alunno disabile da una scuola, vietata dalla legge, +a
scandalo sui giornali.
Il >arlamento , il ?overno < e la (agistratura < sono sempre pi4 impegnati a garantire la
migliore 3ualit dell'inclusione scolastica, tramite norme e sentenze sempre pi4 attente a 3uesto
problema, anc&e se si &a l'impressione c&e ormai sia considerato un problema risolto e superato
da problemi pi4 recenti, 3uali 3uello dell'ingresso nelle scuole comuni di studenti provenienti
dall'.+rica, dall'.sia e dall'Est europeo, c&e ammontano a 180.000. 0a vigilanza delle
associazioni dei disabili e dei loro +amiliari come pure 3uella dell'opinione pubblica 5 continua,
perc&= con3uiste raggiunte possono essere perdute e si cerca di migliorare il livello di 3ualit
dell'inclusione. 0'autonomia delle singole istituzioni scolastic&e c&e 5 stata de+initivamente
attuata o++re risc&i ed opportunit;
< GIS9@I, poic&= le singole scuole autonome possono comportarsi come aziende commerciali,
c&e tendono a ridurre i costi 'ma gli alunni disabili costano) ed a stimolare la competizione per il
successo scolastico e nella vita.
< F>>FGE$6IEI, poic&= l'inclusione invece ric&iede la realizzazione di una cultura di
solidariet, c&e riesce a dimostrare piano piano c&e gli alunni disabili sono risorse per i
compagni, giacc&= costringono gli insegnanti a personalizzare tutti gli interventi didattici e c&e i
compagni non disabili sono una risorsa per i disabili, poic&= li aiutano a crescere in autonomia e
socializzazione. Eutto ci/ avviene se gli insegnanti sanno costruire rapporti di comunicazione
reciproca signi+icativi +ruttuosi.
0a ri+orma dell'autonomia scolastica &a puntato proprio sull'individualizzazione dei progetti
didattici e sulla +lessibilit dei gruppi di alunni c&e possono temporaneamente +ormare gruppi
misti di alunni di pi4 classi, secondo le opportunit e le esigenze didattic&e e di
sperimentazione.
0'esperienza c&e da 3uasi trenta anni si sta attuando in Italia, +ra molti successi e 3ualc&e
insuccesso, &a costituito il pi4 +orte +attore di innovazione e di cambiamento della scuola
italiana, molto lenta nel modi+icarsi. @a inoltre costituito un +orte +attore di cambiamento sociale,
poic&= la presenza di alunni disabili, anc&e gravi, nella scuola, &a abituato lentamente i
compagni a considerare la loro presenza come cosa naturale anc&e per le strade, sui treni, negli
aerei, nelle piscine, nei negozi, negli u++ici e negli ambienti di lavoroA in una parola, nella societ
non SFlF civile, ma anc&e ecclesiale i disabili ricevono nella c&iesa cattolica italiana,
maggioritaria in Italia, i sacramenti coi coetanei non disabili, partecipano alle attivit ricreative
delle comunit ecclesiali e cominciano sempre pi4 ad uscire dagli istituti speciali gestiti da
sacerdoti e religiosi per partecipare sia pur con 3ualc&e problema di comprensione, alla vita delle
comunit dei +edeli.
Il processo d'inclusione scolastica c&e 5 venuto maturando in Italia, non 5 per+etto e non 5 esente
da critic&e; occorre una seria impostazione dei contenuti dei corsi universitari di specializzazione
degli insegnanti per il sostengo didattico. Fccorre una maggiore preparazione di tutti gli
insegnanti non specializzati, occorre un maggior impegno +inanziario e pro+essionale degli enti
localiA occorre una maggiore collaborazione +ra le istituzioni pubblic&e e +ra 3ueste e le realt
della societ civile, come le organizzazioni di volontariato, le cooperative, le +ondazioni, le
associazioni. 9redo c&e ormai da tempo abbiamo abbandonato in Italia la +ase %ideologica%
dell'inclusioneA abbiamo abbracciato la scelta dell'inclusione pro+essionalmente realizzataA 3uesta
scelta per/ necessita ancora di appro+ondimenti e soprattutto di veri+ic&e di 3ualit. .bbiamo
avviato da 3uattro anni un'analisi critica sulla veri+ica di 3ualit c&e dovrebbe portarci a
con+rontarci con gli errori +atti per superarli.
*uanto pi4 la societ diviene complessa e globale, tanto pi4 avverte la necessit del con+ronto
con altre esperienze, anc&e diverse, per rimettere in discussione i modi di attuazione delle nostre
scelte ed appro+ondire le ragioni di esse. JJ Introdurre norme di sostegno alla +amiglia
Il con+ronto di oggi ci o++re la possibilit di ri+lettere su 3uello c&e abbiamo +atto e stiamo
+acendo, per +ar tesoro delle osservazioni degli altri.
Goma, 18 giugno :00:

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