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ottobre 2004
Si attende il regolamento di attuazione
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Michele Diodati
Verso lapplicazione della legge
Stanca: il dibattito sui valutatori
La legge sullaccessibilit: una sda non facile.
I
l 9 gennaio 2004 un giorno
storico per laccessibilit italiana:
il Presidente della Repubblica
appone la propria rma su una
legge che reca il titolo Disposizioni
per favorire laccesso dei soggetti disabili
agli strumenti informatici. la legge
n 4/2004, pi nota nellambiente di
chi si occupa di accessibilit col nome
di legge Stanca, dal nome del Ministro
per lInnovazione e le Tecnologie Lucio
Stanca. Nel progetto di legge promosso
dal ministro sono infatti conuiti,
accogliendone in parte le richieste, tutti gli
altri numerosi progetti di legge, presentati
in Parlamento nel 2003 sullonda
dellinteresse politico suscitato dallAnno
del disabile (celebrato appunto nel 2003).
Una legge allavanguardia
Lapprovazione della legge Stanca pone
lItalia allavanguardia in Europa e nel
Mondo. Siamo tra i pochi Paesi ad avere
una legge dello Stato che stabilisce
regole tassative a tutela delle categorie
di utenti pi svantaggiate, per quanto
riguarda laccesso alle informazioni
diffuse attraverso strumenti informatici.
Ci in nome di principi di equit e
democrazia del tutto condivisibili,
sanciti in primo luogo dallart. 3
della Costituzione, che dice: Tutti i
cittadini hanno pari dignit sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua,
di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
La legge 4/2004 stabilisce per esempio
(art. 4 comma 2) che le Pubbliche
Amministrazioni non possono
stipulare, a pena di nullit, contratti
per la realizzazione e la modica di siti
Internet quando non previsto che essi
rispettino i requisiti di accessibilit
(che saranno deniti da un apposito
decreto in via di approvazione). La
gravit della sanzione lascia prevedere
una ricaduta molto diretta e concreta
sul reale impegno, di amministrazioni
e societ fornitrici, di adeguare i siti
pubblici al dettato delle nascenti linee
guida italiane sullaccessibilit. Non
solo. Lart. 9 stabilisce peraltro che la
violazione della legge 4/2004 di per
s rilevante ai ni della responsibilit
dirigenziale (art. 25 dlgs 165/2001) e
disciplinare (art. 51 dlgs 165/2001) dei
dirigenti chiamati a rivestire il ruolo di
responsabili dei provvedimenti o dei
procedimenti ammistrativi, connessi
alla applicazione della legge stessa.
Dalla teoria alla pratica
Tutto questo in teoria. S, perch la
pratica, per il momento, non c ancora.
Non c doveroso precisarlo non
per menefreghismo o colpe addebitabili a
chicchessia, ma per una ragione tecnica
ben precisa: non sono stati ancora
promulgati (al momento di scrivere
questo articolo) n il regolamento di
attuazione previsto dallart. 10 della
legge n il decreto, previsto dallart.
11, che dovr denire le linee guida
per lo sviluppo di siti accessibili e le
metodologie per la verica del livello
di accessibilit raggiunto. Nellattesa
del regolamento di attuazione e del
decreto sui requisiti e la metodologia,
basta anche solo scorrere gli articoli
Su [pubbliaccesso.gov.it] si pu
leggere una prima versione
dello schema di regolamento di
attuazione della legge Stanca.
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della legge, per rendersi conto che la
loro applicazione ottimale costituir
una vera e propria sda per lo Stato e
le sue amministrazioni. Leggiamo per
esempio al comma 4 dellart. 4: I datori
di lavoro pubblici e privati pongono a
disposizione del dipendente disabile la
strumentazione hardware e software
e la tecnologia assistiva adeguata alla
specica disabilit, anche in caso di
telelavoro, in relazione alle mansioni
effettivamente svolte. Bellissimo, non
c che dire! Ma vi si riuscir realmente?
Ci sono non vedenti che, dipendenti
pubblici, navigano i siti Internet con
copie di Jaws craccate, non essendo nel
corso di vari anni riusciti ad ottenere
dal datore di lavoro gli ausili richiesti
(Jaws un noto sintetizzatore vocale,
forse la tecnologia assistiva pi diffusa
in assoluto). Del resto il successivo
comma 5 dello stesso articolo 4 sembra
smorzare un po le speranze fatte
nascere dal comma precedente: I
datori di lavoro pubblici provvedono
allattuazione del comma 4, nellambito
delle disponibilit di bilancio. Ovvero:
se ci sono i soldi si fa, se no no...
Lart. 5 pone unaltra sda notevole.
Al comma 1 dichiara: Le disposizioni
della presente legge si applicano, altres,
al materiale formativo e didattico
utilizzato nelle scuole di ogni ordine
e grado. E al comma 2 precisa che
alle biblioteche scolastiche deve
essere garantita la fornitura di copie
su supporto digitale degli strumenti
didattici fondamentali, accessibili agli
alunni disabili e agli insegnanti di
sostegno (sempre, per, nellambito
delle disponibilit di bilancio). La
legge, dunque, non limita le proprie
deliberazioni al Web e a Internet, ma
allarga il proprio raggio dazione anche
allaccessibilit delle applicazioni e
delle strumentazioni informatiche
da utilizzare off line (rientrano in
questa categoria, per esempio, i Cd-
Rom contenenti materiale didattico).
Di fronte alle promesse, ma anche alle
incognite, di questo Eldorado prossimo
venturo, normale che tutti coloro
che, a vario titolo, sono interessati alle
modalit di applicazione della legge
Stanca siano in brillazione, nellattesa
che cada denitivamente il velo sui
requisiti tecnici per laccessibilit e
sul regolamento di attuazione.
Lelenco dei valutatori
e le veriche di accessibilit
A dirla tutta, il velo in parte gi caduto,
perch il Cnipa, cio il Centro Nazionale
per lInformatica nella Pubblica
Amministrazione che lorgano
delegato a gestire i vari aspetti regolativi
e applicativi della legge Stanca ha
gi pubblicato sul sito PubbliAccesso.
gov.it [www.pubbliaccesso.it] una prima
versione dello schema di regolamento
di attuazione previsto dallart.10,
nonch una seconda versione emendata
(dopo la prima datata 11 maggio) dello
studio sui requisiti e la metodologia
per la valutazione dellaccessibilit,
base necessaria del decreto
preannunciato dallart.11 della legge.
Va dato atto al Cnipa che la
pubblicazione e la diffusione delle bozze
di questi due documenti rappresentano
un atto di democrazia e trasparenza da
non sottovalutare: il legislatore, infatti,
riconoscendo la novit della materia
e la difcolt di trovare n da subito
le formulazioni migliori per tutti i
requisiti da denire, sottopone il frutto
provvisorio del proprio lavoro al vaglio
della pubblica opinione, accettando di
ritorno il confronto con le osservazioni
e le critiche, emerse dalle analisi e
dalle discussioni sorte allinterno della
comunit di sviluppatori ed utenti
interessati al tema dellaccessibilit.
Allo stesso modo, per, va riconosciuto
che la lettura delle bozze dei due
documenti d adito ad alcune
perplessit. Una di queste nasce dalle
disposizioni contenute nello schema di
Riferimenti
sul Web
P Il testo della legge 4/2004,
completo di note esplicative:
[www.diodati.org/scritti/2004/
legge4_2004/index.asp]
P Lo schema di regolamento
di attuazione della legge
4/2004, pubblicato il 9 luglio
2004: [www.pubbliaccesso.gov.it/
normative/schema_regolamento.htm]
P Studio sulle linee
guida recanti i requisiti
tecnici e i diversi livelli
per l'accessibilit e le
metodologie tecniche per
la verica dellaccessibilit
(legge 4 del 2004, art. 11
comma a e b), seconda
versione pubblicata il
30 luglio 2004: [www.
pubbliaccesso.gov.it/biblioteca/
documentazione/studio_lineeguida]
P La prima versione, datata 11
maggio 2004, dello studio
di cui al punto precedente:
[www.pubbliaccesso.gov.it/
biblioteca/documentazione/studio_
lineeguida/Studio_11_maggio.rtf]
P La lettera pubblicata da
Punto Informatico, che ha
costituito linizio di uno
dei loni della discussione
pubblica sullutilit di un
elenco di valutatori: [punto-
informatico.it/p.asp?i=49254]
P Il messaggio iniziale, da
cui partire per seguire
lanaloga discussione
sviluppatasi sui forum di
Diodati.org: [forum.diodati.
org/messaggi.asp?f=1&id=3785]
P Il messaggio iniziale del
lone di discussione
sviluppatosi sulla lista
Osi (Osservatorio Siti
Internet) dellUnione
Italiana Ciechi: [it.groups.
yahoo.com/group/osservatorioweb/
message/3277?threaded=1]
Michele Diodati si occupa di accessibilit
dal 1999. In collaborazione con Giancarlo
Fornari ha scritto Internet per le pubbliche
amministrazioni, pubblicato nel 2000,
contenente una prima disamina in italiano delle
linee guida W3C sullaccessibilit.
Dal 2001 pubblica sul proprio sito Web articoli e
guide sullaccessibilit.
I forum accessibili di Diodati.org, attivi
dal 2003, sono diventati in breve tempo un
riferimento per tutti gli sviluppatori interessati
allargomento.
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