4 NAPOLI
IL GUERRIERO
Ora Mazzarri non vuole fermarsi più
di Salvatore Caiazza
NAPOLI. Per piacere non svegliate-
lo. Il sogno che sta vivendo Walter
Mazzarri da quando ha messo pie-
de nel Napoli è di quelli da godersi
senza limiti. Il toscanaccio ha dato
una svolta incredibile ad una squa-
dra che fino alla partita con la Roma
era l’ombra di se stessa. Qualche
match l’aveva pure vinto ma senza
convincere più di tanto. Inutile par-
lare del trend da trasferta. Quattro
sconfitte su quattro dall’inizio della
stagione. Un fallimento che partiva
dallo scorso campionato quando l’ul-
tima gara vinta era stata quella del
26 ottobre in casa della Lazio. Con
l’avvento di Mazzarri è cambiato tut-
to. A parte i tre punti all’esordio col
Bologna, il nuovo allenatore è stato
capace di rompere il tabù da tra-
sferta vincendo in casa della Fio-
rentina e di bissare l’altro pomerig-
gio a Torino con la Juventus. Numeri
da Champions poiché sono stati in-
cassati tre vittorie ed un pareggio in
quattro gare. Ma Mazzarri non ha in-
tenzione di fermarsi. La sua mente
è già al match di sabato prossimo
con il Catania. «Sarà quello il nostro
esame di maturità - ha spiegato il
tecnico a Skysport 24 - perché il dif-
ficile viene ora. Contro le grandi per
certi versi è più facile giocare a cal-
cio, adesso affronteremo squadre
che lottano per la pagnotta, andia-
moci cauti, dobbiamo essere con-
centrati senza guardare troppo in al-
to. Ricordiamoci che siamo una
squadra giovane. Gli obiettivi im-
portanti non si raggiungono in un
giorno, ci vuole equilibrio e pazien-
za, non pensiamo al passato e al-
l’epoca di Maradona, che è stato ir-
ripetibile»
Come ha trascorso la notte do-
po il pomeriggio da sballo?
«Sono arrivato tardi ma ho dormito,
dopo aver smaltito il pathos e lo
DOPO L’IMPRESA JUVENTINA, IL TECNICO PENSA GIÀ AL CATANIA: «SARÀ UN ESAME DI MATURITÀ»
«De Laurentiis l’ha detto ma se fac-
ciamo benissimo a Catania. Questi
ragazzi meritano tanto al di là della
moneta, perché hanno sposato le
mie idee nel migliore dei modi. Il de-
naro non è importante quanto la si-
nergia che si è creata tra squadra e
società. Mi entusiasma poi vedere il
calore dei tifosi, già quando erava-
mo tornati da Firenze c’era tanta
gente».
Quando si ha uno come Hamsik
in squadra diventa tutto più fa-
cile...
«È giovane e ha margini di miglio-
ramento ma è un giocatore univer-
sale, gioca in più ruoli, corre, attac-
ca, difende, ed ho avuto la percezio-
ne che abbia anche la testa sulle
spalle. È lanciato verso una grandis-
sima carriera. Chiaro che bisogna
trattenere lui e i pezzi migliori se si
Walter Mazzarri. Il tecnico conferma che il patron ha promesso un oneroso premio
vuole crescere, poi bisogna pensare
ad un progetto tattico per costruire
stress che ti danno «Contro le grandi è più facile giocare una rosa omogenea, con i talenti che
sempre le partite. al calcio, adesso affronteremo squa- si mettono al servizio della squadra».
Col presidente ci dre che lottano per la pagnotta. La Chi sceglie tra Cassano e La-
siamo salutati al- mia gestione dello spogliatoio è quel- vezzi?
l’Olimpico, in matti- la del padre di famiglia che capisce i «Non rispondo, sono due talenti, en-
nata non c’era biso- ragazzi. E i soldi non sono tutto» trambi molto bravi ma non si può fa-
gno di sentirci». re una classifica tra due grandi gio-
Come spiega la svolta di questo sto vicino ai calciatori non solo du- catori entrambi molto giovani».
Napoli? Con lei c’è più relax? rante l’allenamento, i giocatori san- Quanto deve dire grazie ad Uli-
«Il mio modo di gestire lo spogliato- no che ho due cellulari sempre ac- vieri?
io è far capire che bisogna lavorare cesi e che possono chiamarmi sem- «È stato come il maestro di prima
ma non si sta in una caserma, la ge- pre. Sono a loro disposizione. Chia- elementare, mi ha insegnato i fon-
stione è quella del padre di famiglia ro che dando loro fiducia pretendo damentali, poi ho preso la mia stra-
che capisce i ragazzi. Per esprimer- sempre un rendimento alto, se così da e sono arrivato dove sono arriva-
si al meglio la squadra ha bisogno di non fosse mi arrabbierei anche». to grazie alle mie forze. Lo ringrazio
questo, i ragazzi hanno dato grande A quanto si è capito per lei il Na- perché è difficile trovare persone che
disponibilità. Ci vuole organizzazio- poli è un punto di arrivo. Ma no- ti fanno fare certe esperienze, lui me
ne e concentrazione per fare partite nostante il suo ottimo bagaglio l'ha data».
di un certo livello». Con lei le mul- a giugno era rimasto a piedi... Donadoni è stato accusato di
te sono state abolite? «Sono contento della carriera che ho non aver vissuto troppo la cit-
«Sono io a capire se un ritardo è da fatto, sono partito da sottozero ed ho tà. Lei come è messo?
punire o meno, ci vuole un po’ di ela- dimostrato di saper far bene, sono «Napoli ancora non l'ho rivista, ho
sticità, si palpa lo spogliatoio, non bi- entusiasta di stare a Napoli e il resto fatto solo campo, albergo e allena-
sogna essere rigidi ad oltranza. Ho non m’interessa». mento, quando avrò un po’ di tempo
sempre fatto così, me lo dicevano an- Il presidente ha pronto un gran- andrò a rivedere quei posti bellissi-
che i miei ex presidenti, seguo tutto, de premio per i calciatori... mi».
lunedì 2 novembre 2009
ANCHE L’ANNO SCORSO CI FU L’EXPLOIT AZZURRO
L’ottobre rosso porta bene:
10 punti su 15 a disposizione
NAPOLI. Anche quest’anno
l’ottobre rosso ha portato bene al
Napoli. Così come il torneo
passato, il calendario del mese
appena concluso non
prometteva nulla di buono per
gli azzurri. Cinque le partite in
programma, tre trasferte
proibitive con Roma, Fiorentina
e Juventus e le sfide casalinghe
con Bologna e Milan. Un ciclo
terribile che doveva essere
superato senza troppi danni.
Certo, per come era iniziato
c’era da sperare poco. Con in
panchina ancora Donadoni, gli
Azzurri in festa allʼOlimpico
azzurri partirono con una
sconfitta allo stadio Olimpico
della capitale. Totti firmò una espugnò l’Olimpico sponda Lazio
doppietta e segnò anche la fine e travolse la Reggina a
dell’esperienza dell’ex ct sulla Fuorigrotta. Nove punti incassati
panchina dei partenopei. Con ma le gare erano quattro.
l’addio del bergamasco ci fu Meglio di così, comunque, non
l’avvento di Walter Mazzarri. poteva finire ottobre. Anzi, ci
Sarà stato anche un caso, ma con vorrebbero più mesi del genere
il toscano alla guida di Lavezzi e per il Napoli visto che gli azzurri
compagni c’è stata una svolta danno sempre il massimo in
unica. Non solo non si è perso questo periodo dell’anno. Chissà
più, ma si è ricominciati a sarà la frescura autunnale o
vincere in trasferta dopo un l’entrata in forma di quasi tutti,
anno di digiuno e c’è stato sta di fatto che i partenopei non
addirittura il bis l’altro steccano mai. Ora bisogna capire
pomeriggio a Torino contro la come comincerà novembre
Juventus. Comunque, il computo partendo dalla trasferta di
finale è stato quello di dieci Catania. Lo scorso torneo il
punti su quindici a disposizione Napoli perse in casa del Milan in
frutto di tre vittorie e un malo modo, la speranza è che
pareggio. Un ruolino di marcia all’ombra dell’Etna ci possa
migliore di quello di Reja dello essere un’altra grande gara
scorso anno. Il Napoli del come quella contro la Juventus a
friulano, dopo la sconfitta Torino. A quel punto l’esame di
iniziale in casa del Genoa, battè maturità sarebbe
la Juventus al San Paolo, definitivamente superato. salcai