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Dalla perdita della sovranit alimentare alla schiavit

Gianni Tirelli Quattrocento anni fa, gli esseri umani, prima dellavvento del capitalismo, si nutrivano con pi di 500 specie diverse di piante. Cento anni fa, con legemonia della rivoluzione industriale, si sono ridotte a 100 le specie diverse di cibo, che dopo laratura passavano ai processi industriali. Da trentanni, dopo legemonia del capitale finanziario, la base di tutta lalimentazione dellumanit rappresentata per l80% da soia, mais, riso, fagioli, orzo e manioca. Il mondo diventato un grande supermercato, unico. Le persone, indipendentemente da dove vivono, si nutrono della stessa dieta di base, fornita dalle stesse imprese, come se fossimo i maiali di una grande porcilaia che aspettano, passivi e dominati, la distribuzione della stessa razione giornaliera. C stata una enorme concentrazione della propriet della terra, dei beni della natura e del cibo. Qual la soluzione? In primo luogo abbiamo bisogno di rinegoziare in tutto il pianeta il principio che il cibo non pu essere una merce. Il cibo lenergia della natura (sole pi terra, pi acqua, pi vento) che muove gli esseri umani, prodotti in armonia e collaborazione con gli altri esseri viventi che formano limmensa biodiversit. Tutti dipendiamo da tutti, in questa sinergia collettiva di sopravvivenza e di riproduzione. Il cibo un diritto di sopravvivenza. E quindi, ogni individuo della terra dovrebbe avere accesso a questa energia per riprodursi, in maniera egualitaria e senza alcun vincolo. Noi sosteniamo il concetto di sovranit alimentare, che il bisogno e il diritto che in ogni territorio, ci sia un villaggio, una trib, un insediamento, una citt, uno stato e anche un paese, ogni popolo abbia il diritto e il dovere di produrre il proprio cibo. [Joo Pedro Stdile] ...

Linquinamento prodotto dal capital/liberismo ha fatto tabula rasa di ogni forma di vita. Cos non c pi niente da pescare, da cacciare, un orto da coltivare, e pi in breve, la possibilit procurarsi quel cibo, al fine di soddisfare i bisogni primari della gente. Ci stato impedito di seminare, costringendoci ad acquistare al Mercato del Grande Malfattore, sementi geneticamente modificate, ortaggi e animali da cortile, clonati e pompati, e quella lunga lista di sostanze chimiche cancerogene che devastano i corpi dei nostri figli, dispensando dolore e paura fra la cittadinanza. Lobiettivo di tutto questo di controllare la catena alimentare globale per renderci schiavi, e dipendenti dalla loro insanguinata mercanzia non che sterco del diavolo. Questo non ha niente a che vedere con lidea di alimentare il mondo. Il vero scopo di aumentare gli introiti delle grandi *corporation dellindustria chimica, e cancellare ogni nostra risorsa, capacit, e residua volont Renderci inoffensivi, insomma, per poi schiacciarci come un pugno di mosche, ronzanti e fastidiose. Noi, le inconsapevoli cavie di laboratorio, di un progetto di sperimentazione di stampo nazista, di dimensioni planetarie, che terminer con la soluzione finale. Uno sterminio, questo, scientificamente programmato, che rientra in un progetto di sfruttamento integrale di ogni risorsa energetica e degli individui, asserviti e resi schiavi in ragione della loro (presunta) inferiorit, incapacit e inutilit. Esseri non uomini, n animali, che non appartengono ad alcuna razza, specie, e forma di vita, ma meri ingranaggi di un Sistema necrofilo, e clienti classificabili esclusivamente sulla base del loro potere dacquisto. Io, da questo preciso momento, impugno contro lo Stato, il mio diritto di nascita naturale, inderogabile e inalienabile in virt del quale a ogni uomo spetta un pezzo di terra da coltivare, laccesso allacqua, e un riparo. Inoltre chiedo e pretendo il risarcimento di tutti danni procurati allambiente (non che la sua immediata bonifica), e causa i quali, si determinato un livello di contaminazione tale, da avere resa impossibile qualsiasi condizione di autonomia e di autosufficienza, che dallalba dei tempi era alla base di ogni societ che si definisca civile e libera. Cos, ci stata sottratta ogni sovranit, e calpestato il pi naturale fra tutti i diritti delluomo: il diritto alla felicit. Ma io non ci sto!!! Noi non ci stiamo!!! Da questo preciso momento, si resa necessaria, e prioritaria a

tutto il resto, una dichiarazione di guerra contro tutti quegli stati che non intendono rispettare i diritti naturali, intangibili e irrinunciabili dellindividuo, dal giorno del suo concepimento su questa terra. E quando presto la disoccupazione raggiunger livelli inimmaginabili, e la qualit della vita a caduta libera costringer centinaia di milioni di individui del mondo occidentale allaccattonaggio e a ogni sorta di aberrazione, allora, e solo allora, comprenderemo il valore incommensurabile della Madre Terra e del suo infinito potere La Terra, il solo padrone al quale avremmo dovuto sottometterci, sottostare e ubbidire, rispettandone le sue regole ancestrali, senza diventarne schiavi e servi, ma attraverso Lei, ritrovare lautentico e primigenio significato di libert. E quando tutto sar palese e noi, volenti o nolenti, ignoranti e intelligenti, dovremo per forza e necessit prendere atto di quali erano le reali finalit del Sistema Bestia e del suo piano diabolico di omologazione, a quel punto, saremo gi tutti schiavi. A ogni essere umano, ripeto, spetta un pezzo di terra, laccesso allacqua, una dimora, e la possibilit inderogabile di potere soddisfare i suoi bisogni primari con la sola forza delle sue braccia, e attraverso quella passione vivifica e salvifica, che nasce da quel rapporto simbiotico di mutuo scambio che da sempre si era stabilito fra uomo e natura. Ma oggi questo diritto stato calpestato e reso ridicolo. Da qui, nasce la necessit di assegnare i beni della natura (terra, acqua, energia) ripartiti fra tutti gli individui della terra. Fino al momento in cui non saranno ripristinati tali diritti e le condizioni necessarie atte allepocale e radicale cambiamento di riconversione, i governi delle nazioni tutte si dovranno nel frattempo accollare lonere e lobbligo di provvedere alla sussistenza dei cittadini (reddito di cittadinanza), in virt di una somma congrua mensile per ciascuno di loro. In seconda battuta, va messo in campo un piano di esproprio, a danno dei grandi proprietari terrieri, grandi detentori di patrimoni, latifondisti, multinazionali dellagroalimentare, e dellindustria chimica, per dare inizio ad unequa distribuzione del suolo, sullonda di una nuova e luminosa rinascita. Le societ si potranno definire democratiche e civili, solo a patto di garantire ai cittadini il diritto alla sopravvivenza e allautonomia, avendo accesso al cibo-energia necessario. *Monsanto, Syngenta, DuPont, Dow, Bayer e Basf -

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