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Ragazza indaco blog .vedi.

ANORAMICA SUL FENOMENO

"...la moto ha sbandato ed io sono caduto battendo il capo a terra; un attimo dopo galleggiavo in aria due metri sopra il mio corpo, vedevo ogni cosa ed ero molto tranquillo, quasi indifferente; da l ho assistito all'arrivo dei soccorsi; un medico scivolato sull'olio ed caduto... ...quando sull'ambulanza ho ripreso i sensi gliel'ho raccontato, e lui non poteva spiegarsi come facessi a saperlo..." La parola O ! l'acronimo dell'inglese "Out of od" !#perience", in italiano "!sperienza $uori dal %orpo". L'espressione indica l'esperienza di una persona che per qualche ragione percepisce se stessa come esistente fuori dal proprio corpo fisico. La percezione, di solito molto vivida, pu& prodursi da un fatto preciso, per esempio in seguito ad un incidente, oppure spontaneamente durante il sonno, ma pu& anche aver luogo per propria volont'. L'O ! chiamata anche proiezione, sdoppiamento, viaggio astrale, un fenomeno conosciuto da tutte le culture in ogni tempo, ed senz'altro fra gli elementi chiave che hanno portato (e portano tuttora) alla nascita di religioni e sistemi filosofico*mistici. +ella casistica esiste anche la +,!, acronimo di "+ear ,eath !#perience", in italiano "!sperienze di -re*.orte", concernente l'esperienza di chi si viene a trovare nella situazione di essere praticamente morto ma * di solito con tecniche di rianimazione * ritorna alla vita; secondo me a tutti gli effetti essa una O !, a prescindere da quale livello sottile sia percepito, pertanto qui non se ne parler' separatamente. /ulle questioni di fondo (p.es., "il fenomeno autentico o no0") ho preferito non adottare un atteggiamento neutrale, anche se ci& sarebbe stato considerato pi1 serio, ma ho voluto invece evitare ipocrisie e tagliare corto2 in fondo qui io scrivo in base alla mia visione delle cose, frutto delle mie esperienze e dei miei studi, ed essi mi dicono che il fenomeno esiste e, in larga misura, proprio come descritto dai mistici di sempre. Le implicazioni dell'O ! riguardano la sfera pi1 seria ed elevata nell'3omo, trovandosi anche a portata diretta dei singoli ricercatori di ogni estrazione e cultura. 3n altro elemento importante in qualunque panoramica su questo argomento il fatto che esistono forse tanti tipi di O ! quanti coloro che le hanno2 ognuno diverso per fisico, mentalit', esperienze, credenze, cultura, evoluzione personale, ecc., ed praticamente impossibile scrivere qualcosa sull'O ! senza tralasciare qualcosa di importante. 4o preferito non dilungarmi sugli argomenti (anche se spesso sarebbe stato necessario) e ho considerato solo pochi elementi, il minimo per attrarre l'interesse di un lettore occasionale, anche se qua e l' ho detto la mia (comunque niente di nuovo, credo). -er chi vuole farsi un'idea pi1 completa ed esaustiva sull'argomento esiste dell'ottima letteratura, e anche qualche buono o eccellente sito 5nternet. -er poter parlare agevolmente dell'O ! senza fare confusione, user& la terminologia classica2 antica, puzza di magico, e bisogna riconoscere che razionalmente "suona male", ma ha almeno il pregio di essere comprensibile e, di fatto, adoprata da quasi tutti coloro che si occupano dell'argomento. 1

La composizione della macchina umana


6enendo presente quanto detto pi1 su, comincer& accennando brevemente ai vari corpi di cui si compone la macchina umana, e questo consentir' di proseguire il discorso senza continui rinvii. -er una fisiologia dell'O ! necessario rifarsi all'esoterismo di ogni tempo e cultura, e considerare l'3omo come una unit' composta da almeno quattro corpi coincidenti, fatti di differenti livelli di energia. 7+ota di 8m82 la $isica conosce l'esistenza di diversi possibili "stati" e "livelli energetici" della materia e dell'energia piuttosto "strani" rispetto all'esistenza quotidiana, e altri ne sospetta o ipotizza.9 !bbene, s2 per spiegare l'O ! abbiamo bisogno di quattro corpi, uno solo non basta: ;ui i loro nomi saranno semplicemente corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale e corpo mentale. <ediamo in breve cosa sono e a cosa "servono"2 5l corpo fisico il corpo materiale, tangibile, che * secondo la scienza * conosciamo bene; esso fatto di materia ordinaria e risponde alle leggi biologiche. $inch siamo in vita il nostro corpo fisico impregnato dell'energia vitale sottile che fa l'unica vera grande differenza, per esempio, fra due corpi ibernati apparentemente identici, di cui uno vivo e l'altro irrimediabilmente morto. La componente fisica degli organi sensori raccoglie informazioni dal mondo e le passa al corpo astrale dove saranno interpretate. 5l corpo eterico2 detto "corpo" impropriamente, in quanto formato dalla configurazione dell'energia vitale "organizzata", circolante nella rete formata dai cha=ras e dall'insieme dei meridiani, in un sistema simile alla circolazione sanguigna; ha la funzione di distribuire nel corpo l'energia sottile in un circuito che va dai grandi vortici dei cha=ras maggiori in gi1, fino a raggiungere anche l'ultima cellula, per poi ritornare in un percorso inverso nei cha=ras. L'energia eterica si trova diffusa e circolante nell'ambiente (prana o tchi) come una sorta di nebbia, ed assorbita dall'ambiente stesso da tutti gli esseri viventi con la respirazione e con il cibo, per poi essere condensata e fatta circolare nel corpo eterico dal sistema dei cha=ras. 5l corpo astrale il corpo che, attraverso le informazioni provenienti dai sensi, percepisce il piano fisico, ed in base a queste percezioni trasforma ed elabora sensazioni ed emozioni, e da queste ne a sua volta plasmato. 5n condizioni ordinarie l'astrale ha la stessa forma del corpo fisico e coincide con esso, mentre quando ne separato la forma stessa dettata dagli schemi mentali2 sarebbe pi1 esatto dire che non ha alcuna forma, trattandosi in realt' di una configurazione energetica. 6utte le emozioni (paure, gioie, piaceri, ecc.) hanno sede e origine nel corpo astrale; esse movimentano lo schema energetico del corpo astrale, il quale a sua volta influenza la distribuzione energetica del corpo eterico. 5l corpo mentale, infine, per il quale ovviamente non si pu& pi1 parlare di forma; esso sede delle funzioni superiori della coscienza, del nostro 5o; pu& in parte controllare la funzione emozionale del corpo astrale, anche se nella maggior parte degli individui si deve limitare a fare da osservatore, e a subire lo strapotere degli automatismi e degli stati emozionali. +egli individui sufficientemente evoluti la sua azione diviene via via pi1 incisiva. %i sarebbero poi, secondo la 6radizione, ulteriori livelli e distinzioni, ma qui non ci 2

interessano.

L O!E spon"anea dal sonno


La forma pi1 comune di O ! ha inizio da un sogno2 siamo in un certo ambiente (di solito la nostra casa) e, improvvisamente, ci rendiamo conto di sognare. /in qui si tratterebbe solo di un sogno lucido, ossia un sogno nel quale si coscienti di stare sognando2 magari riusciamo a sostenere il sogno senza svegliarsi e ad agire volontariamente in esso. !bbene, dal sogno lucido all'O ! il passo brevissimo, perch un piccolo atto volitivo gi' sufficiente a lasciare il corpo (e infatti io mi associo ai molti che considerano i due fenomeni la stessa identica cosa con diverso grado di densit' e di consapevolezza). ,a un punto di vista della classificazione esoterica precisiamo che l'O !, distinguendosi dal sogno lucido proprio per l'uscita dal corpo, deve avere caratteristiche di oggettivit' per chi la vive, dovendosi quindi poter avere una ragionevole certezza di essere davvero usciti dal corpo. <edendola cos sembrerebbe impossibile sostenere la realt' del fenomeno, la cui effettiva esistenza infatti molto controversa2 solo un sogno un p& speciale o si tratta di un fenomeno reale0 /i potrebbe pensare di avere un forte indizio della oggettivit' della propria O !, se tramite questa si viene in possesso di informazioni non ottenibili in altro modo. !cco una prova classica2 da un mazzo di carte da gioco estrarremo a caso una carta, e senza guardarla la metteremo in un punto della stanza dal quale sia normalmente impossibile vederla, come sopra un armadio; si osserver' (volando:) durante l'O !, per poi confrontarla con la realt', e in caso di successo se ne avr' una discreta prova personale. ,ico discreta perch, a voler essere pignoli, avremmo potuto ottenere la conoscenza della carta tramite una forma di chiaroveggenza inserita in un sogno pi1 o meno normale, ma i problemi non finiscono qui2 accade infatti che le percezioni durante la nostra auspicata vera O ! non sempre sono valide e affidabili, e questo accade perch nell'O ! la percezione avviene comunque secondo le dinamiche oniriche. >pplicato al nostro caso (una ipotetica vera O !) ci& significa che, pur partendo dalla vera percezione della carta, questa potr' essere alterata in misura variabile dal simbolismo, o dalle nostre aspettative, desideri, paure, ecc. ;uindi, se ci accorgeremo al momento del controllo di aver letto una carta sbagliata, non potremo escludere in assoluto che un'O ! sia davvero avvenuta. ,obbiamo convenire che finch non sar' stato inventato un qualche strumento per vedere e magari filmare l'uscita del corpo astrale dal corpo fisico di un soggetto, questa avr' un valore solo per l'interessato (sorvoliamo in questa sede sui veri e propri esperimenti in condizioni controllate). ,al nostro eventuale dubbio personale cos non se ne esce2 nel caso dell'O ! spontanea e soft rester' sempre il dilemma se non sia stata solo un bellissimo sogno molto realistico. 4o specificato "O ! spontanea soft", ossia dolce, perch quando si ha quella violenta di dubbi ne restano pochi, come vedremo.

L O!E indo""a da "#auma


3n trauma, ossia un forte shoc= psichico e?o fisico, frequentemente causa di O !. 3n infarto, un incidente, persino una improvvisa realt' estremamente sgradevole, sono tutte circostanze che possono portare alla separazione fra i corpi. /i conoscono molti casi di persone che, sotto anestesia per interventi chirurgici, si sono trovate ad un certo punto a librarsi dolcemente sopra il tavolo operatorio, e hanno assistito a tutto l'intervento che stavano subendo. 3na O ! che avvenga in tali condizioni, per&, come si pu& immaginare avviene spesso in uno stato psichico di particolare coinvolgimento e?o sconvolgimento emotivo, e con quantit' di energia corporea molto variabili2 ne risulta una O ! molto "psichica", aperta ad influenze esterne e fortemente influenzata dalla dinamica oniroide. ;uesta la +,! * +ear ,eath !#perience, o !sperienza di -rossimit' alla .orte2 una O ! a tutti gli effetti, ed io non ne tratter& separatamente. .olte persone rientrate da uno stato di coma hanno raccontato di aver vagato con un corpo immateriale in mondi pi1 o meno sconosciuti, o di aver assistito "dall'alto" agli eventi che li vedevano nel letto d'ospedale, soggetti passivi delle cure dei sanitari. >lcuni hanno avuto un'O ! come conseguenza diretta di incidenti delle quali sono stati vittime. /pesso l'evento provocato dal vero e proprio trauma fisico, ma pu& essere indotto anche dalla sola paura del pericolo che si corre. ,a una nota ricerca di un cardiochirurgo inizialmente scettico sui racconti dei suoi pazienti, emerge che l'arresto del cuore la causa pi1 importante di O !, probabilmente perch il cuore fermo comporta anche l'arresto respiratorio, e quindi una forte riduzione della circolazione del prana, che diviene cos relativamente svincolato dal corpo. /embra addirittura che, fra coloro che hanno subito un arresto cardiaco con rianimazione, la percentuale di chi ha vissuto l'esperienza sia almeno del @AB, anche se quasi tutti non la raccontano facilmente per timore di essere presi per pazzi. /u questo fenomeno esiste una ampia casistica e molte statistiche derivate, nonch ovviamente una ricca letteratura, anche se non sempre rigorosa.

L O!E volon"a#ia
!bbene, s, possibile ricercare volontariamente * e ottenere * una !sperienza $uori dal %orpo... -rovate a pensare per un p& cosa questo possa significare: 5nsomma, il fatto stesso che la cosa sia possibile (indipendentemente dal fatto che poi riesca o meno anche a noi) mi appare come una cosa meravigliosa, come uno dei segnali pi1 potenti che il Crande >rchitetto potesse predisporre sulla strada di chi cerca. .ediante diverse tecniche, molte persone hanno coltivato e sviluppato la facolt' di indurre le O ! pi1 o meno a volont'. $ortunatamente hanno descritto le loro tecniche ed esperienze in molti libri (non tutti dello stesso livello). >lcuni dettagli possono cambiare, ma sulla sostanza c' grande concordanza2 sotto tutte le latitudini e culture le tecniche sono simili, e funzionano ovunque. .i sembra di per s una buona garanzia. /e siete attratti anche voi da questa possibilit' non vi resta che informarvi il pi1 possibile, continuando a leggere. Cos $ il sonno REM% 5l sonno D!., cos detto dall'inglese Dapid !"es .ovements E .ovimenti oculari rapidi, una 4

fase del sonno caratterizzata dai sogni e, appunto, da movimenti rapidi degli occhi, che sembrano seguire le visioni del sogno; una volta era chiamato "sonno paradosso". 5l tracciato elettroencefalografico molto simile nella frequenza a quello della veglia, ma ancor pi1 variato nell'intensit'. 5noltre si hanno irregolarit' del ritmo cardiaco e respiratorio, e modificazioni vegetative; nel maschio si ha erezione del pene. 5l corpo subisce una forte inibizione dei muscoli scheletrici da parte del cervello, ma a volte partecipa ugualmente all'azione del sogno con piccolissimi movimenti delle estremit'. ;uando per qualche ragione l'inibizione muscolare non adeguata o non procede di pari passo con l'attivit' D!., si possono avere due inconvenienti di per s innocui2 il sonnambulismo e le paralisi notturne. 5l primo fenomeno avviene se l'inibizione muscolare non sufficiente2 il soggetto vive fisicamente il contenuto del sogno. 5l secondo fenomeno, ossia la paralisi notturna, avviene se l'inibizione muscolare anticipa o va oltre la fase D!.2 il soggetto sar' pi1 o meno cosciente ma impossibilitato a muoversi; ma di questo parleremo dopo. Cos $ il sonno non&REM% /i tratta in realt' del nome con cui vengono indicate dai fisiologi del sonno un insieme di almeno tre diverse fasi distinte, tipizzate da caratteristiche frequenze cerebrali (alfa, theta, delta) ma che qui possiamo considerare come fase unica, indicandola appunto come sonno non*D!.. La fase D!. diversa proprio perch desincronizzata, ossia non ha una sua frequenza unica. 'ual $ il co#po #esponsabile dell O!E% > tutti i fini pratici possiamo identificare il corpo astrale come l'attore principale dell'O !. +ella veglia e nella fasi di sonno non*D!. il corpo astrale coincide perfettamente col corpo fisico, tramite il legame formato dal corpo eterico. ,urante il sonno D!. invece, il legame eterico si allenta, e il corpo astrale si separa, e tutto ci& accade spontaneamente tutte le notti, ciclicamente, alternandosi alle fasi di sonno profondo. 5l corpo astrale, come abbiamo visto, il percettore e la sede delle emozioni. +on dobbiamo comunque dimenticare che le funzioni psichiche pi1 elevate dipendono dal corpo mentale, tuttavia nell'O ! esso generalmente un tutt'uno con l'astrale (le rarissime volte nelle quali anch'esso si separa, al soggetto pu& capitare di vedere sia il corpo fisico che l'astrale dal corpo mentale, e la consapevolezza pu& anche "oscillare" fra i tre corpi:) In (uale )ase del sonno si pu* ve#i)ica#e una O!E% +el fenomeno spontaneo si verifica quando, per diverse ragioni, durante il sonno D!. c' una emersione pi1 o meno completa della coscienza, ma il corpo continua a dormire. ;uando questo avviene, allora una delle cose che pu& verificarsi proprio l'O !2 la coscienza nel corpo astrale ritorna attiva, e tende a muoversi nel suo spazio onirico; se in quel momento il legame col corpo fisico debole, l'astrale semplicemente si muove in modo indipendente dal corpo che dorme. %hiariamo per& che la separazione tra fisico e astrale accade normalmente tutte le notti pi1 volte nei sogni, come abbiamo gi' detto2 la differenza ora che presente un certo grado di coscienza che ci permette di renderci conto lucidamente dell'ambiente circostante e del fatto che non si nel proprio corpo. +e#ch$ l as"#ale e il )isico si sepa#ano nel sonno% ;uando l'attivit' diurna ha consumato l'energia eterica del corpo oltre un certo limite, essa deve essere recuperata attraverso l'esposizione dell'astrale alla naturale corrente di energia eterica ("prana") che normalmente fluisce tutt'attorno a noi nell'ambiente, un p& come una vela cattura il vento. -erci&, possiamo definire la separazione notturna del corpo astrale dal corpo fisico come un meccanismo naturale di ricarica energetica. ,i (uan"o si allon"anano il co#po )isico e il co#po as"#ale%

L'astrale quasi sempre si separa dal corpo fisico di poco o pochissimo, da pochi micron (millesimi di millimetro) a pochi millimetri. -er&, per l'influenza di un sogno * o volontariamente nel caso di O ! * si pu& allontanare indefinitamente, anche per grandi distanze; non c' un vero limite. In che modo il co#po )isico e il co#po as"#ale #es"ano in con"a""o% 5l legame di tipo energetico, ed costituito dalla energia del corpo eterico, che mantiene il legame tra fisico e astrale; durante la proiezione essa si dispone in una sorta di cavo tra i due, come un elastico indefinitamente allungabile, lungo il quale scorrono in entrambi i sensi le informazioni e l'energia. ;uesto "cavo" chiamato cordone astrale o corda d'argento, o semplicemente corda. uscita e rientro del corpo astraleF) il corpo astrale si distacca dal fisico...

G) ...galleggia sul corpo fisico...

@) ...fluttua pi1 in l'...

H) ...si raddrizza e si muove...

I) ...con un movimento inverso rientra. immagini tratte dal sito JJJ.spiritJeb.org Cosa sappiamo del co#done as"#ale% >bbiamo le testimonianze dei proiettori stessi. >lcuni di loro riferiscono di aver notato durante l'O ! che dal corpo fisico, pi1 precisamente dal tratto cervicale della colonna vertebrale, fuoriesce un "cavo" che termina nella zona corrispondente del corpo astrale; il cavo sempre rettilineo fra i due corpi, e non ostacola i movimenti perch immateriale, compenetrabile. >lcuni altri, invece, riferiscono di non aver mai osservato questa corda, anche se i pi1 la percepiscono come una "trazione" esercitata alla nuca da qualcosa che tira indietro il corpo astrale al momento del rientro. ;uesta discrepanza di testimonianze spiegabile con la diversa densit' che pu& assumere il legame eterico, oltre che con la diversa sensibilit' individuale. 5l cordone astrale ha un aspetto translucido, con un diametro di qualche centimetro quando esteso per meno di cinque*dieci metri, e diviene sottilissimo

quando allungato di pi1. ;uando la corda pi1 spessa si osservata al suo interno una certa attivit', come una pulsazione. /i osservato inoltre che la forza di trazione esercitata dalla corda molto forte finch il corpo astrale rimane entro qualche metro dal corpo fisico, dopodich cala molto velocemente fino ad una decina di metri; a distanze maggiori la forza minima e si mantiene praticamente uniforme, a qualunque distanza. La distanza entro la quale la corda spessa e la forza di attrazione grande, chiamata da alcuni autori raggio di attivit' del cordone. Il co#done ci )a un p* da guinzaglio% 5n un certo senso cos, ed inoltre esercita una eccellente funzione di meccanismo di sicurezza. -erci& non dobbiamo assolutamente temere, per esempio, che possa accadere qualcosa al corpo in nostra assenza. > prescindere dalle nostre occupazioni astrali, il cordone sempre pronto a richiamarci se necessario, per esempio se dobbiamo svegliarci, ma anche solo se il corpo fisico ha bisogno di aumentare l'attivit' in un organo. ;uando poi dopo un certo tempo il corpo fisico per suo ciclo naturale ha bisogno di coincidere nuovamente col corpo astrale, il cordone astrale tira ineluttabilmente quest'ultimo, che immediatamente torna e si riposiziona nel fisico. 5noltre, se si verifica un qualunque turbamento emotivo mentre si nel raggio di attivit' del cordone, ne risulta quasi sempre un velocissimo rientro, senza che ci si possa opporre. +on c' il rischio che il legame tra il corpo fisico e il corpo astrale possa spezzarsi0 -are proprio di no. /e escludiamo la letteratura fantastica, nessun ricercatore serio ha mai riportato casi del genere. 5l concetto base che esistono meccanismi naturali di sicurezza. >lcuni autori avvertono che la violenta scarica elettrica di un fulmine potrebbe eccezionalmente essere in grado di "recidere" il legame energetico col corpo provocando la morte, ma io su questo non sono d'accordo; nel dubbio, per&... meglio evitare di proiettarsi durante i temporali: !' possibile che un ostacolo impedisca il rientro del corpo astrale nel corpo fisico0 5l "doppio" ha meccanismi perfetti per il rientro, da qualunque distanza, livello, situazione, e non c' nulla che possa impedire fisicamente il ritorno nel corpo. 5n particolare, io ritengo che gli eventuali rischi siano tutti dovuti alla interferenza della psiche nel processo, dovuta al fatto stesso di esserne coscienti, o alle proprie convinzioni. ;uello che si crede pu& senz'altro influire sulla facilit' del rientro2 se il soggetto irrazionalmente convinto, che so, di non riuscire a passare attraverso un muro di cemento, allora ne sar' per davvero impedito almeno per un p&, e questo potrebbe produrre panico, finch inevitabilmente vincer' la forza di attrazione del corpo. 5ntanto per& ne sar' rimasto spaventato, e in quelle condizioni il rientro non sar' certamente gradevole: 5nsomma, uscire dal proprio corpo non comporterebbe mai alcun vero pericolo0 +on si pu& escludere che alcuni rischi, seppur remoti possano essere reali. L'O ! intesa come uscita cosciente dal corpo non del tutto naturale, o almeno, potrebbe rappresentare una condizione eccezionale e per la quale si comunque esposti a qualche pericolo. 3na eventuale forte emozione, per esempio, pu& logicamente essere un pericolo per i cardiopatici o per i soggetti emotivamente ipersensibili o psichicamente instabili. -er la stessa ragione, inoltre, sconsigliabile cercare di avere proiezioni durante un temporale o al suo approssimarsi, poich un tuono improvviso potrebbe realmente provocare uno shoc= in chi si sta rilassando per proiettarsi, ed tuttavia vigile.

Nell O!E si pe#cepisce solo il piano )isico% +o, infatti la maggior parte delle frequenti O ! spontanee notturne che tutti abbiamo vengono vissute in stato onirico, di conseguenza si percepisce il proprio piano astrale, al proprio livello, e questo viene riportato nella veglia come sogni ordinari. -er&, a prescindere dallo stato mentale e quindi dal livello evolutivo, possiamo dire che durante la separazione dal corpo l'energia eterica si ripartisce in misura variabile tra il fisico e l'astrale. +ormalmente l'astrale separandosi porta con s pochissima energia eterica, lasciandola quasi tutta al corpo fisico. 5n questa situazione l'astrale leggero e non percepisce direttamente la materia, ma solo il piano astrale, mutevolissimo secondo il simbolismo onirico2 ripetiamolo, molti sogni, soprattutto quelli dove si vola, hanno questa origine. ;uando invece per qualche ragione il fisico trattiene poca energia eterica, questa va in misura superiore al normale all'astrale che diviene cos molto denso. 5n queste condizioni l'astrale orientato a percepire pi1 il piano fisico che il piano astrale, in altre parole il soggetto vede, per esempio, la sua stanza da letto e il suo corpo che dorme nel letto. ,u#an"e l O!E la men"e )unziona in modo no#male% $ondamentalmente s, siamo sempre noi, anche se molto pi1 emozionali. -er& due cose potrebbero rivelarsi grossi ostacoli (e le stesse due difficolt' le abbiamo nell'impedire il risveglio nei sogni lucidi)2 La prima difficolt' dovuta al fatto che tutto espresso per concetti, non per parole, pertanto lo potremmo definire modalit' non*verbale; per inciso, questo alla base della frequente difficolt' nel ricordare e nel tradurre poi l'esperienza appena fatta in parole. La seconda difficolt' che la coercitivit' di ci& che si sperimenta enorme, e difficilmente si mantiene a lungo il ruolo di osservatore; identificandosi troppo in quello che si vive si perde la consapevolezza della situazione, e l'esperienza scade in un sogno normale. C $ un modo pe# non pe#de#e la lucidi"- du#an"e una O!E o un sogno lucido% 5nnanzitutto c' da dire che, rispetto ad un sogno lucido, l'O ! appare decisamente pi1 stabile. >vendo per& sostenuto che le due cose hanno lo stesso meccanismo psico*fisico, e che molto spesso l'O ! ha sostanziali deformazioni oniriche, diamo ugualmente una risposta che potrebbe risultare utile a qualcuno. ,unque, s, si possono adottare diverse strategie, ne citiamo solo due, probabilmente anche le pi1 efficaci2 la diversione e lo spinning;, con rispettivi pregi e difetti. La diversione consiste nel non guardare a lungo la scena del sogno, ma gettare solo brevi sguardi, cercando di ricordare sempre "io sono qui", "questo un sogno", o qualcosa di simile; in una variante (suggerita dal famoso stregone "aquee ,on Kuan, maestro di %arlos %astaneda) si debbono avere come riferimento nel sogno le proprie mani; dopo ogni breve occhiata si deve tornare con lo sguardo sulle proprie mani2 questo consente di sostenere la forza coercitiva del sogno. $unziona, ma ha un difetto2 semplicemente difficile ricordarsi di "trovare le mani". 5n un'altra variante, secondo me pi1 semplice, si deve fissare lo sguardo per terra, esaminando i dettagli del suolo e ripetendosi "questo un sogno". Lo spinning consiste nell'accorgersi per tempo che l'ambiente sta mutando, o che l'attenzione decresce, o che ci si sta "svegliando" alla coscienza normale, quindi subito si ruota rapidamente pi1 volte su se stessi, ripetendosi che non ci si sveglier' ma si proseguir' l'esperienza (questa tecnica stata scoperta in occidente dal ,r. /tephen La erge). $unziona, ma ha il difetto di far cambiare lo scenario dell'esperienza2 se questo non grave nel sogno lucido, pu& esserlo invece nell'O !, poich qui si interessati alla maggiore realt' possibile. -oi a qualcuno le tecniche riescono meglio, ad altri meno, altri ancora sembrano ...non avere bisogno di alcuna tecnica:

5n fondo l'unica vera facilitazione nelle O ! sta nelle capacit' naturalmente derivanti dalla personale evoluzione, e... nell'abitudine: Ma. una vol"a )uo#i dal co#po cosa c $ da )a#e% -urch non si venga presi in un normale sogno, si possono fare moltissime cose, anzi, tutte: 5n una O ! consapevole (e sufficientemente concreta) possiamo fare infinite osservazioni e sperimentare sensazioni nuove e uniche. -ossiamo proiettarci per andare a trovare qualcuno, o un posto che vorremmo vedere. /i pu& fare quel che si vuole. -er esempio, se lo si ricorda, si pu& provare ad attraversare i corpi solidi2 curiosissima la sensazione che si prova sulla pelle attraversando muri e porte quando si un poco pi1 densi del solito, rassomiglia al rompere una ragnatela; oppure mettere la mano in un muro o nel pavimento e sentire i tubi dell'acqua, la grana della sabbia, i mattoni, ecc. ,ei luoghi e delle situazioni poi emozionante * e doveroso * fare una verifica da svegli, anche se lo stato pi1 o meno oniroide necessariamente comporta molte distorsioni e diverse cose non coincideranno. +on scoraggiatevi se non riesce subito tutto, l'esplorazione del fenomeno O ! necessariamente graduale, con alti e bassi. -er esempio, la prima volta facilmente accade che dopo tanti sforzi l'emozione giochi un brutto scherzo2 non appena si capisce che l'O ! "sta accadendo per davvero" ci si agita e si rientra subito... normale, non scoraggiatevi, basta ritentare; un consiglio pu& essere semmai di allontanarsi subito dal proprio corpo (anche se questo ha un fascino irresistibile per chi si proietta:), perch come abbiamo gi' detto, la forza di attrazione del cordone fortissima entro una decina di metri. Come ci si /spos"a/ (uando si $ )uo#i dal co#po% 3na volta che si usciti dal corpo fisico, si pu& presentare il problema di come muoversi. %i sono tre modi diversi, a tre diverse velocit' per spostarsi nell'astrale (sempreche' ci si trovi ad un livello dove le dimensioni hanno un senso)2 sono dette comunemente e semplicemente velocit' uno, due e tre. > velocit' uno ci si muove in modo normale, camminando, scivolando o volando, pi1 o meno come secondo le leggi fisiche, a volte agitando le braccia, a volte galleggiando, altre planando. > velocit' due ci si muove in linea retta verso il luogo desiderato, molto rapidamente e senza sforzo; in tal caso frequente trapassare tutto ci& che si frappone fra noi e l'obbiettivo. > velocit' tre ci si trova di colpo sul luogo, istantaneamente, senza percezione di movimento; semplicemente la scena cambia, prima eravamo l', ora siamo qua. La velocit' adottata quasi sempre non una scelta consapevole, ma viene decisa inconsciamente; per& col tempo possibile allenarsi a "decidere" come muoversi2 basta volere. Le "#e veloci"- hanno una #agione% E pe#ch$ non due. o dieci% 5n realt' le tre velocit' sono solo descrizioni convenzionali che rispecchiano gradi diversi di auto*condizionamento. %ome ho detto, l'astrale obbedisce alla volont', ma poi tutto dipende dai limiti che noi stessi ci poniamo inconsciamente2 se siamo ancora mentalmente condizionati dalle leggi fisiche, tenderemo a muoverci a velocit' uno, come uccelli o palloncini, al massimo come /uperman nei fumetti, e girando attorno agli ostacoli2 ed infatti i principianti si muovono volontariamente quasi solo cos. /e siamo pi1 intimamente consapevoli della inapplicabilit' delle ordinarie leggi fisiche (gravit', inerzia, impenetrabilit' dei solidi, ecc.) e non abbiamo fobie specifiche (vertigini, claustrofobia, shoc=s da impatti realmente avvenuti, ecc.) allora possiamo muoverci a velocit' due, dritti alla meta, attraversando tutto ci& che si interpone e non ci interessa. %on l'abitudine alle O ! ci si trasporta quasi solo cos. /olo per& se siamo davvero esenti dai condizionamenti

fisici possiamo teletrasportarci alla cosiddetta velocit' tre, direttamente all'obiettivo, consapevoli che lo spazio*tempo illusorio, come infatti insegnano i mistici di ogni tempo e paese. Ci sono #egole da segui#e o cose da evi"a#e du#an"e una O!E% +on esiste ovviamente nessuna regola codificata, per& buona cosa affidarsi al buon senso e a un certo rispetto della ...privac" altrui: 5n diverse occasioni i viaggiatori astrali hanno potuto constatare che se si abusa troppo delle possibilit' date dall'essere immateriali e invisibili, in qualche modo la facolt' di proiettarsi cessa o diminuisce bruscamente. Lo stesso se si cerca di usare le informazioni cos ottenute per vantaggio personale. +on sappiamo perch accade, ma cos. -ossiamo ipotizzare che scatti qualche censura interna, oppure che corrisponda ad una precisa legge del mondo spirituale2 io propendo a favore della seconda ipotesi. > tale proposito ecco una interessantissima e divertente testimonianza resami personalmente da un amico2

"...non avrei dovuto trovarmi l'... ...la ragazza, a me sconosciuta, era a seno nudo, china sul lavandino; io ero dietro di lei, incuriosito dallo specchio che non rifletteva la mia immagine... per& rifletteva il suo bel seno... improvvisamente mi venne voglia di toccarle il sedere, anche se sentivo che non avrei dovuto farlo; palpai con la mano aperta e con molta convinzione, e sentii solo una lievissima resistenza mentre la mano attraversava il vuoto, toccando infine come della bambagia; lei per& dovette aver sentito qualcosa perch potei udire che le sfugg sonoramente ..del gas: /ubito si rizz& con aria sconcertata, volgendosi di scatto verso di me senza vedermi, mentre io mi sentii richiamato prepotentemente nel corpo... ...,a allora non sono pi1 riuscito a vedere un solo essere umano durante le mie proiezioni..." La letteratura esoterica raccomanda anche di non cercare di far compenetrare il proprio corpo astrale nel corpo fisico altrui, soprattutto a livello del torace, in quanto questo potrebbe in certi casi risultare pericoloso per l'attivit' cardiaca del corpo fisico dell'altro. +on abbiamo prove al riguardo, ma il racconto precedente potrebbe far pensare ad una effettiva possibilit' di interferenza organica. Chi pu* ave#e una O!E% 5n teoria tutti, ma i soggetti ipotesi e?o bradicardici sono da considerarsi facilitati, al contrario quelli ipertesi. /ono ostacoli anche l'assunzione di farmaci regolarizzatori del ritmo cardiaco ed essere portatori di pace*ma=er. La facilit' della separazione del "doppio" dal corpo fisico maggiore nei soggetti che abbiano la cosiddetta costituzione medianica. /enza entrare in dettagli, se un genitore, nonno o fratello del soggetto ha oppure ha avuto una qualche forma di "paranormalit'" (medianit', visioni, premonizioni, ecc.), allora assai probabile che anche il soggetto abbia un "legame" pi1 labile col corpo fisico, e questo faciliter' senza dubbio le sue proiezioni. !siste una qualche indicazione della eventuale predisposizione personale ad avere O !0 /, c' in effetti qualche segno che indica in modo abbastanza attendibile se possiamo aspettarci di poter avere facilmente un'O ! oppure con pi1 difficolt'; questi segni per&, pi1 che indicare se siamo adatti in generale alle O !, indicano se siamo adatti in quel momento o in quel periodo della vita. 5 segni che possono verificarsi durante il sonno sono i sobbalzi, le dispercezioni sensoriali e le paralisi notturne.

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Come si p#esen"ano i sobbalzi % !' un'esperienza molto comune2 a chi non mai capitato di sobbalzare nel letto nel dormiveglia, convinto di star cadendo, quando invece stava perfettamente fermo0 >vete notato che accade soprattutto quando si molto stanchi0 !bbene, questo un inizio di O ! spontanea: 5l sobbalzo indica che, per ragioni sue, il corpo astrale ha una gran fretta di separarsi dal corpo fisico, e inizia a farlo prima che il corpo sia entrato completamente nel sonno; la coscienza di veglia ancora troppo vigile interviene erratamente a salvarci da una caduta perch riceve dal corpo astrale l'informazione di movimento. 3na certa frequenza del sobbalzo nel letto indice perci& del bisogno del corpo astrale di staccarsi. Che si in"ende pe# dispe#cezioni senso#iali % 6utte le percezioni alterate che provengono dai sensi2 ronzii, fischi, vibrazioni interne al corpo, sensazione alterata delle sue dimensioni o della posizione, ecc. -er esempio quando, di solito nel dormiveglia, non si percepisce pi1 normalmente il corpo, ma si ha invece la strana sensazione che esso sia nello stesso tempo grande e piccolo, una cosa molto strana; questo un indicatore del fatto che in quel momento l'astrale gi' parzialmente sconnesso dal corpo. Oppure una vibrazione caratteristica che sembra provenire dall'interno, come una lieve corrente elettrica, un ronzo, una vibrazione. O ancora, nell'interno del cranio si odono scatti, suoni come di una sirena, fischi (non nelle orecchie come nei suoni reali). 6utti questi sono sintomi dovuti a notevoli variazioni energetiche nel corpo eterico, che preludono alla fuoriuscita del corpo astrale. > volte, pur senza essere usciti, si ode un vero e proprio sparo nella testa mentre ci si addormenta, ma si aprono gli occhi e tutto normale2 in tal caso il corpo astrale si era gi' sconnesso a livello del cranio, ma si bruscamente ricongiunto: E le pa#alisi no""u#ne % -u& accadere di svegliarsi e non riuscire a muoversi n a parlare per qualche minuto, con la immaginabile ansia che quasi sempre ne deriva. %ome se non bastasse, qualcuno percepisce presenze estranee e avverte toccamenti sul corpo... L'angoscia pu& essere tale che, pur di bloccare gli episodi, alcuni prendono psicofarmaci, che poi risultano effettivamente efficaci perch "appiattiscono" il naturale ciclo del sonno... .i rendo conto che in questo caso difficile riuscire a tranquillizzare gli interessati, ma io vorrei andare oltre, vorrei riuscire a convincere questi soggetti di essere molto fortunati2 per qualche ragione la natura gli d' la possibilit' di essere svegli mentre il corpo astrale si gi' quasi sganciato, e quindi sono gi' potenzialmente in piena O !: /ennonch a volte l'inconscio, per ragioni sue, considera questo stato come un pericolo, in quanto gli ricorda la morte... > livello fisico c' poi un meccanismo fisiologico di inibizione muscolare, sviluppato dall'evoluzione, che serve ad impedire che il corpo fisico mimi le azioni di sogni2 questo il vero responsabile della paralisi, e la sua azione direttamente proporzionale allo sforzo muscolare fatto. ,i conseguenza, pi1 i "paralizzati" si sforzano di muoversi, e pi1 la loro paralisi si prolunga: .a se solo essi riuscissero a rilassarsi e ad abbandonarsi, recupererebbero la possibilit' del movimento e si godrebbero l'assoluta libert'... Le eventuali impressioni angosciose di "esseri" invisibili che comprimono il torace impedendo di respirare, e simili, sono in realt' dovute alla interpretazione psicologicamente negativa della paralisi notturna. %ome infatti abbiamo visto, a nessuno consentito di interferire pesantemente col fisico altrui. 5nvece, per quanto riguarda la percezione di voci, suoni, presenze e toccamenti, questo reale e naturale, in quanto si in astrale e quindi abbiamo un senso del tatto astrale attivo2 che lo si creda o meno, noi siamo costantemente in contatto con i suoi pi1 comuni abitanti, gli esseri elementali 7elementali con la elle, ossia degli elementi * +ota di 8m89, innocui e anzi necessari, che comunque ci sfiorano continuamente anche di giorno senza che ce ne

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accorgiamo... Dipetiamolo, nelle paralisi notturne non c' proprio nulla da temere. E nella veglia ci sono indizi #ilevabili di p#edisposizione % > meno di non essere dei veri soggetti medianici, no. -er&, a ben vedere, la eventuale facilit' con cui perdiamo il completo controllo del corpo sotto un forte stress pu& essere considerato un indizio. -er "perdita di controllo" qui intendiamo sia gli svenimenti che i momentanei disorientamenti. ,agli svenimenti escludiamo quelli dovuti a pressione sanguigna bassa, e consideriamo invece quelli da spavento, shoc=, eventi improvvisi e sgraditi. La facilit' a mancamenti di tale natura sempre indicatore di fisiologia e personalit' inclini alla sparazione spontanea del corpo astrale. -er quanto riguarda i disorientamenti, ricordiamoci che il vero percettore in noi il corpo astrale, e la perdita di controllo anche solo momentanea del corpo fisico si manifesta sempre con una qualche forma di disorientamento spaziale. 5n quest'ottica possiamo affermare che da svegli ci accade una mini*O ! (o meglio, sta per accadere ma poi si interrompe) quando abbiamo una forte vertigine. >ccade che talvolta i labirinti e i canali semicircolari 7gli organi di senso rilevatori dell'equilibrio, situati nell'orecchio interno * +ota di 8m89 per qualche ragione passano informazioni non coerenti con quelle attese dal corpo astrale, e questi per un attimo si disallinea rispetto al corpo fisico. +on c' alcuna contraddizione con la spiegazione della vertigine data dalla fisiologia2 essa afferma che Lla vertigine legata ad alterata sensibilit' spaziale per lesioni organiche o disordini funzionali degli organi a essa deputati e per turbe psichicheM. 5nfatti, aggiungiamo noi, il corpo astrale riceve informazioni errate o inattese per le ragioni pi1 diverse, di conseguenza "si raffigura" in una situazione non reale, e invia ordini sbagliati ai muscoli del corpo2 il corpo fisico guidato dal corpo astrale; il vero "io" il corpo astrale: +on cambia nulla se la causa un movimento errato, o una sbronza, o una patologia, eccetto che per i veri e propri danni degli organi dell'equilibrio, ma quella un'altra storia. -er fare da ultimo un esempio pratico2 qualche lettore avr' provato cosa accade quando scendiamo al buio una scala che conosciamo bene, ma sbagliamo il conto dei gradini in pi1 o in meno2 il piede urta qualcosa dove eravamo convinti non ci fosse nulla, o viceversa, annaspa nel vuoto aspettandosi un gradino che non c'. La spiacevole sensazione di brusca vertigine che ne risulta dovuta proprio al momentaneo disorientamento del corpo astrale. %oncludiamo ribadendo che la facilit' con cui abbiamo questi sbandamenti (sempre escludendo eventuali patologie:) indica quanto il nostro corpo astrale sia pi1 o meno strettamente trattenuto del corpo fisico.

LE 0ECNIC1E

L'esperienza di molti ha mostrato che con l'applicazione di alcuni metodi possibile indurre un'O ! volontaria. <errebbe da pensare che sia una meravigliosa occasione per molti scettici professionisti per sperimentarla personalmente2 senonch l'origine dello scetticismo a oltranza ha troppo spesso origine proprio da una profonda paura che sia tutto vero: %omunque sia, non sono poi molte le persone che decidono di sperimentare personalmente, anzich leggerne o parlarne soltanto. /ta di fatto che le tecniche ci sono, e spesso (ma non sempre) funzionano. <i presento molto succintamente i miei consigli, relativi all'induzione della proiezione dolce e di quella forzata. <oglio puntualizzare una cosa2 qualcuno, specialmente dopo la lettura di esperienze sciamaniche (mi riferisco in particolare ai libri di %arlos %astaneda) potrebbe pensare di agevolarsi il compito assumendo sostanze psicotrope, magari solo mariNuana o hashish. Lungi da me ogni moralismo, e non sar& io a negare che effettivamente la cosa possa a volte funzionare, ma vi garantisco che i danni che quasi sicuramente subirete nell'inconscio saranno importanti e prima o poi emergeranno. ;uello che spesso non si 12

comprende che l'iniziazione ad esperienze sciamaniche avviene sotto una direzione competente e in un contesto mistico, il che di per s orienta positivamente l'esperienza, quale che essa sia; fuori da questa modalit', soprattutto con le sostanze pi1 energiche, c' la concreta possibilit' di un'esperienza molto molto brutta, ben diversa dalla piacevolezza propria dell'uso "normale" delle sostanze, per il fatto che ci si apre volontariamente ai livelli astrali pi1 pesanti. -er inciso, la citata volontariet' dell'apertura ai livelli grevi fa cadere la protezione da interferenze esterne, anche da parte di entit' non amichevoli, o addirittura ostili: Liberi di non crederci. -oi, lo ripeto ancora una volta, un'esperienza molto negativa "blocca" la possibilit' di altre esperienze future, quindi decisamente non conviene. +aturalmente lo stesso discorso vale per l'alcool usato a tale scopo. Ora per& passiamo all'esposizione delle tecniche. la p#epa#azione gene#ale >) +on vi sembri una banalit' se raccomando per prima cosa di informarsi leggendo il pi1 possibile buoni libri sull'O !2 non certo per autosuggestionarsi e autoilludersi, bens per il fatto che molti errori e blocchi psicologici possono essere evitati conoscendo prima l'argomento e le situazioni. 5noltre * e in questo senso l'autosuggestione ricercata ed utile * familiarizzare piacevolmente con l'idea di fluttuare in aria e volare pu& agire attraverso l'inconscio sul corpo astrale, facilitandovi l'uscita. 7+ota di 8m82 provate questo piccolo simulatore per abituarvi alla prospettiva del volo: !' necessario che il compilatore Kavascript del broJser sia attivato.9 ) 5l giorno prima cercate di stancarvi fisicamente molto, senza riposare. -er tutto il giorno evitate l'assunzione di alcolici e caff o t, mangiate molto leggero e comunque non meno di quattro*cinque ore prima di coricarsi; se potete resistere per& meglio il digiuno. %) L'ambiente, di solito la stanza da letto, molto importante2 vi deve essere silenzio assoluto, anche il ticchetto di una sveglia potrebbe disturbare. -er questa ragione l'ora pi1 adatta a notte fonda. /e proprio non volete stare nel buio assoluto, potete lasciare accesa una debole luce diffusa; va benissimo uno di quei punti luce di sicurezza da inserire nelle prese (qualcuno riferisce che la luce pu& disturbare molto il doppio, personalmente ritengo di no, semmai la luce pu& disturbare il corpo fisico che cerca di rilassarsi:). ,) La posizione del corpo deve essere tale da non provocare costrizione alcuna in nessuna parte del corpo. !' consigliabile sdraiarsi supini sul letto, con le braccia distese ai lati del corpo e le gambe leggermente divaricate, che non si tocchino tra loro. La testa dovrebbe appoggiare su un cuscino non troppo alto. /e la temperatura lo consente, meglio restare scoperti, altrimenti usare una copertura molto leggera. !) Dilassatevi, eliminando gradualmente tutte le tensioni muscolari. $atelo, se possibile, col training autogeno. La tecnica del rilassamento, qualunque essa sia, non si impara in un attimo, perci& sar' meglio esercitarsi. 7+ota di 8m82 esistono audiocassette per favorire il rilassamento con tecniche di training autogeno allegate a diversi libri sulle O !, vedi la bibliografia italiana9. %ome avrete capito, lo scopo delle indicazioni ai punti , %, , e ! quello di avere il meno possibile di stimolazioni sensoriali, sia provenienti dall'esterno, che dall'interno del corpo. 13

Dicapitolando2 siete in ambiente tranquillo, nella posizione giusta, e siete rilassati. La preparazione generale si arresta qui. ,a questo momento siete pronti per scegliere se tentare di effettuare la proiezione dolce oppure quella forzata. -er tentare la proiezione dolce2 La proiezione cosiddetta dolce quella pi1 comune e conosciuta, e si pu& raggiungere anche dal sonno2 generalmente mentre si sogna "ci si ricorda" dapprima che si in un sogno (sogno lucido), poi la grande concretezza degli ambienti e dei nostri pensieri ci fa capire di vivere un'O !. !ssa pu& essere un evento sporadico e inatteso, spesso unico in una vita. .a a noi siamo qui interessati a ricercare attivamente il fenomeno, pertanto ne dar& qui la tecnica essenziale. -rima di tutto necessario essere capaci di rilassarsi veramente, e non proprio cos facile, perci& esercitatevi prima. -oi, bene darsi un bersaglio, a breve o lungo raggio2 una persona cara da "visitare", un luogo interessante, ecc., o anche un oggetto fortemente desiderato. 5n tal senso qualche trucco che sfrutti gli automatismi psichici pu& aiutare2 se per esempio restate senza bere per qualche tempo, e predisponete un bicchiere d'acqua sul tavolo della cucina * ma non vicino al letto * nel sonno il vostro inconscio lavorer' per voi con una forte motivazione a spingervi fuori dal letto e dal corpo, verso il bicchiere: Ora dovreste ricreare la sensazione di uscire dal corpo galleggiando dolcemente, senza peso. >iutatevi visualizzandovi mentre siete sdraiati supini sul fondo di un ascensore che sale (o in una mongolfiera...), e cercate di immaginare mentalmente la sensazione di salita. 5l momento pi1 adatto per fare questo quando si sente il caratteristico torpore che indica che il corpo sta per entrare in una delle fasi cerebrali predisponenti al sonno2 allora il momento per abbandonarsi e tentare di prolungare la coscienza, usando la visualizzazione. 5l torpore indicato arriva ciclicamente pi1 volte per notte, necessario allenarsi a riconoscerlo. -er tentare la proiezione forzata2 4o gi' detto perch sarebbe meglio evitarla, pu& essere molto sgradevole; se tuttavia coi metodi normali proprio non riuscite, tenete presente che gli inconvenienti * almeno per i principianti * sono in due momenti2 dove andrete a finire se riuscite, e come rientrerete; ,ove andrete2 3scendo in modo forzato sarete troppo densi2 molto probabile che rientrerete immediatamente perch il corpo fisico rimasto comunque troppo sveglio; se invece non rientrate subito inevitabilmente vi accorgerete di essere finiti nel cosiddetto "basso astrale" dove * semprech vi restiate abbastanza * farete generalmente veri incontri sgradevoli, comunque innocui (l'atmosfera potrebbe sembrare facilmente come quella di un incubo). %ome rientrerete2 3scendo in modo forzato quasi sempre si rientra in modo forzato; si "precipita" cio letteralmente nel corpo, subendo la "ripercussione", ovvero la violenta ricaduta nel corpo, seguita da un fastidioso formicolo con torpore, con qualche disturbo per un p& di 14

tempo2 per rimettere tutto a posto basta un sonnellino. 6utto qui, siete avvisati: (...ma cosa non si farebbe, pur di avere l'esperienza...)

!cco cosa fare, in tre punti2 F) -redisporre le cose in modo da avere sempre le condizioni facilitanti generiche (digiuno, stanchezza fisica, buio, silenzio, ecc). Logicamente, l'ora migliore a notte fonda, ma c' anche un momento migliore per il corpo, che sopraggiunge all'incirca ogni ora e mezza, riconoscibile da una lieve onda di torpore che invade il corpo. G) !sercitarsi per qualche giorno a percepire e a "spostare" l'energia sottile nel corpo2 quando si adempiuto al punto F, chiudere gli occhi, rilassarsi, poi senza nessuna tensione muscolare cercare di spingere se stessi da dentro il corpo dapprima in avanti, come cercando di muoversi "oltre la pelle", poi nello stesso modo all'indietro, poi a sinistra, a destra, in alto e in basso, pi1 volte. %on questa procedura in qualche modo il legame fra i corpi fisico e astrale si allenta. @) ;uando si pronti, e sistemati secondo il punto F, visualizzare il proprio "5o" al centro della testa, dietro gli occhi, richiamare in quel punto tutta l'attenzione e l'energia del corpo, poi cercare di "spingere" la consapevolezza fuori dal vertice del cranio; non occorre uno sforzo eccessivo (che potrebbe anche risultare pericoloso) quanto invece mantenere a lungo la tensione, per poi mollare quando si stanchi; dopodich bisogna percepire l'energia che si ridistribuisce regolarmente nel corpo, sotto forma di formicolo che torna verso gli arti; ripetere il tutto pi1 e pi1 volte, con convinzione e continuit'; necessario insistere, stancarsi; il successo vicino quando si comincia a percepire una sorta di "vertigine" ogni volta dopo aver mollato... 5l "momento 8"2 la proiezione forzata dovrebbe arrivare all'improvviso, proprio quando si davvero troppo stanchi per proseguire, si magari convinti di aver solo perso tempo, e si "crolla" dal sonno: -rima o poi funziona quasi con tutti, ma bisogna perseverare. +ota2 col tempo l'uscita diviene pi1 facile e meno ...imprevedibile:

Ecco l espe#ienza di un sogge""o alla p#ima p#oiezione )o#za"a con la "ecnica appena desc#i""a2

" !rano gli anni 'OA, e avendo letto in testi sciamanici della possibilit' di provocare l'O ! in modo forzato (ma senza droghe), facevo i miei esperimenti, sebbene fosse un metodo molto sconsigliato da pi1 autori. ;uindi cercavo nottetempo pi1 volte di "spingere" letteralmente la mia consapevolezza e la mia energia vitale "fuori dalla sommit' del cranio". 3na notte, dopo averlo fatto per almeno un'ora senza risultato, mi sono arreso. +el momento stesso in cui ho cessato la tensione, sono stato inaspettatamente "sparato fuori" dal corpo * frontalmente, e non dal vertice del capo come io mi sarei aspettato * ad una velocit' enorme, in un buio assoluto, e subito, altrettanto velocemente, sono "ripiombato" nel corpo fisico con uno scossone che mi ha lasciato impaurito, stordito e "formicolante" per qualche minuto. !' stata una sensazione violenta, rapidissima, come 15

essere sparati da un cannone. +el tragitto ho "trapassato" uno scaffale di libri e un muro, e l'impressione della distanza percorsa stata intorno ai cinque o dieci metri al massimo. La sensazione derivante da quel tipo di movimento stata, a dir poco, poderosa, anche successivamente, e mi fa considerare impossibile attribuire il tutto ad autosuggestione. %redo sia degno di nota il fatto che io fossi rivolto verso una parete esterna, al IP piano di un edificio il quale, affacciandosi su di una scarpata, era come se fosse stato ad una altezza equivalente a circa il FGP piano dal suolo2 ebbene, io soffro di vertigini, e mai e poi mai avrei scelto deliberatamente quella direzione per proiettarmi: >nzi, credo che la subitaneit' del rientro, sebbene sia riportata come tipica delle O ! forzate, sia stata accresciuta dal pensiero fulmineo che mi involontariamente balenato in mente al vertice della traiettoria, e che a parole potrei riportare cos2 ">ccidenti, mi sono sbagliato e sono uscito nel vuoto, sto per precipitare, devo rientrare immediatamente:". ,i solito i ricercatori asettici tendono a considerare tutte le O ! * e perfino i sogni lucidi: * come fenomeni blandi e indefinibili, il prodotto della libera immaginazione onirica. >nch'io nutrivo inizialmente delle riserve sulla vera natura del fenomeno, per& ho scoperto che non sempre possibile dubitarne. >lcune O ! hanno una pregnanza oserei dire definitiva su chi la vive, e quelle di tipo violento fanno proprio questo effetto. 5o ne ho avute di questo tipo2 vi garantisco che restano ben pochi dubbi: .a forse solo chi ha avuto un'O ! cos, pu& comprendere davvero cosa intendo dire...

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