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LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L U N I T A PASTORALE DI

CAPEZZANO P.re - MONTEGGIORI - S. LUCIA


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N 622

15 SETTEMBRE 2013

XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - LITURGIA DELLE ORE IV SETTIMANA

IL PASTORE INNAMORATO
I farisei e gli scribi sono convinti di conoscere Dio, di custodirne la legge e il mistero. Chi meglio di loro, giusti e scrupolosi, pu conoscere la verit del Dio dei padri? Chi meglio di loro si pu fare interprete della Sua volont che premia i giusti e punisce i peccatori, che da a ciascuno secondo il proprio merito? E poi, un giorno, arrivato Ges di Nazareth che opera miracoli di sabato, che sta con le prostitute, che tocca i malati, che parla con le donne, che siede a mangiare con i pubblicani e i peccatori e che, soprattutto, afferma che questo - il Suo - il vero stile di Dio. I farisei e gli scribi mormorano davanti alla scelta di Ges di cenare con i peccatori. Voglio per sottolineare che il dissenso non tanto sulla cena in s, quanto piuttosto sulla pretesa di Ges che in quell'atteggiamento, in quella prossimit, in quella condivisione sia rivelato il vero volto di Dio. Un volto inedito, sorprendente, che sovverte i canoni teologici dell'autorit costituita. Da qui parte la mormorazione. Da qui nascono le tre parabole della misericordia che Luca incatena nel suo Vangelo. Ci fermiamo sulla prima, quella del pastore innamorato. Mi affascina questa parabola di Ges che ci racconta di un Dio che si mette sulle nostre tracce, che ci cerca, che ci vuole venire a scovare nei nostri nascondigli. E' un Dio appassionato che non si cura del gregge rimasto incustodito, che non si accontenta di aspettare un ritorno, che non delega la ricerca, ma che si mette in marcia per colmare il vuoto insopportabile delle distanze. Quello che svela Ges l'abbraccio del pastore che ti rialza e ti riporta a casa. Ti risparmia persino la fatica del ritorno, si carica Lui del tuo peso, delle tue fatiche. La tua storia, tutta intera, nelle sue braccia. Tu devi solo lasciarti afferrare, abbassare la guardia, permettere che il suo amore raggiunga le tue ferite e avere il coraggio della novit.

SE GESU BUSSASSE ALLA PORTA DI CASA


C'era una volta un paese qualunque, in un posto qualunque, abitato da gente qualunque, che viveva una vita qualunque. Vi accadevano cose belle e cose brutte, come in tutti i paesi qualunque; era un paese dove la vita scorreva apparentemente tranquilla, presa dalle cose di tutti i giorni. La gente di quel paese qualunque, per, non era poi tanto "qualunque"; infatti era l'erede nientemeno che di un Regno, annunciato tanti secoli prima da un grande Re, il cui nome era Ges, sceso dal suo Regno celeste per insegnare agli uomini il modo per entrarci e diventare, cos, suoi coeredi. Egli, nel suo soggiorno terrestre, con i suoi discorsi ed il suo comportamento, aveva stravolto le idee umane di Regno, riferite per lo pi alla potenza, alla forza, al dominio, spesso al terrore e alla dominazione; aveva invece parlato di pace, amore, fratellanza, uguaglianza, tolleranza, carit. Per aver parlato di ci, fu crocifisso dagli uomini. L'annuncio del suo Regno, per, non si interruppe mai, continu fino ai giorni nostri, giungendo anche in quel paese qualunque, in cui viveva un apostolo qualunque, responsabile della continuazione dell'annuncio e della vita evangelica dei cristiani. Da tempo, il pastore di quella comunit si era accorto che qualcosa non andava per il suo verso. I Cristiani che frequentavano la chiesa non erano molti, i bambini addirittura pochissimi, le cose di questo mondo stavano prendendo il posto dell'aspettativa del Regno, anche se, a onor del vero, la gente era buona, faceva i fatti suoi, non faceva parlare di s. Quel pastore, invece, voleva qualcosa di pi: voleva realizzare il Regno gi quaggi, facendo s che nel suo paese qualunque, con la sua gente qualunque, con un apostolo qualunque si compisse quanto il Re Ges aveva chiesto agli uomini: "amatevi l'un l'altro come io ho amato voi!" Un giorno, nel corso di una funzione religiosa, il pastore inizi il suo sermone cos: "Cari fratelli, care sorelle, questa notte ho avuto una visione "Una visione bellissima, ho visto Ges in tutto il suo splendore! e mi ha lasciato un messaggio per noi tutti, me compreso". "Un messaggio, anche per noi? E che sar mai"? si chiedeva la gente, ormai in preda ad una grande curiosit, mista ad un po' di ansia. "Ges mi ha detto che la prossima settimana visiter tutte le case del nostro paese, compresa la mia naturalmente, senza preavviso, e si nasconder nelle spoglie delle persone, di qualunque persona, pu essere la nonna, il figlio, il marito, la moglie, un forestiero, insomma, pu essere proprio qualunque sta intorno a noi, capito? Adesso andatevene, raccontate quanto vi ho detto anche a chi non viene in chiesa e sappiate comportarvi di conseguenza. Potete immaginare il chiacchiericcio e l'emozione della gente all'uscita dalla chiesa. La voce dell'arrivo di Ges si sparse in un battibaleno

in tutto il paese. Venne il luned, e ogni persona del paese pass la giornata a guardarsi intorno, a fissare gli altri con occhi terribilmente fissi, quasi per scorgere, sotto le loro sembianze, la parvenza della presenza di Ges. Fu una giornata di nervosismo, di scatti repentini, di risposte poco gentili, insomma, fu una giornata poco... "caritatevole". Durante la notte, per, le persone, in un dormiveglia ansioso, ebbero modo di riflettere sul loro comportamento e capirono che non avevano messo per niente in pratica l'insegnamento di Ges. "Se per caso era in una delle persone che ho incontrato oggi, mamma mia, che figura ho fatto!!!! Domani star pi attento". Venne il marted e il detto "la notte porta consiglio" fu quanto mai veritiero. La signora Maria, uscita per fare la spesa di buon mattino, incroci la signora Bice. Come sempre, le venne istintivo di tirare dritto voltando la faccia dall'altra parte ma le balen il pensiero: "E se Ges? Non posso non salutarlo!", e per la prima volta, dopo dieci mesi, le disse, se pur tra i denti: "Buona giornata, Bice!". La Bice, che era ben peperina, stava per non rispondere al saluto, ma pens: "E se Ges?". Mai avrebbe rinunciato a salutare Ges, per cui disse sorridendo: "Cara Maria, buona giornata anche a te!!!". E sentirono tutte e due un gran peso che se ne andava e una gran gioia che le rallegrava. L'infermiera Tina, raggiunto il suo reparto, ne trov di tutti i colori: si innervos, rispose alla caposala, stava per adirarsi con un malato difficile quando un pensiero le balen improvviso: "E se Ges si fosse nascosto in qualcuna di queste persone? Ma guarda, non ci avevo pensato!". Immediatamente cambi il proprio atteggiamento, divent gentile ed affabile con tutti e, di conseguenza, tutti diventarono gentili con lei. Di giorno in giorno, nel paese qualunque, tra quella gente qualunque, si diffuse in modo dirompente la consapevolezza che il Cristo Re poteva nascondersi nelle spoglie di qualunque persona, chiunque poteva essere Ges e, di conseguenza, il comportamento di ognuno cambi: le parole gentili sostituirono gli improperi, ogni persona fu guardata con occhi nuovi, con amore, con pi rispetto, i mariti ebbero pi riguardo per le mogli, le mogli si sforzarono di capire pi profondamente i mariti, i genitori dedicarono pi tempo ai figli, gli anziani furono apprezzati per la loro esperienza, i malati furono accuditi con amore e gentilezza, i forestieri furono accolti con disponibilit. Ed cos che il pastore qualunque della gente qualunque del paese qualunque riusc a realizzare sulla terra il Regno di Dio, obbedendo alla richiesta che recitiamo sempre nel Padre Nostro: "Venga il tuo regno!". E nascendo la PACE in ogni cuore, nacque la pace in tutta la terra!

SIGNORE GES, VIENI ACCANTO A NOI! Signore Ges, vieni accanto a noi! Come un pastore buono, prendici in braccio e consolaci. Parla al nostro cuore, e scaccia da noi la paura di camminare sulle tue strade. Aiutaci a non trattenere per noi i doni della tua bont, ma a trafficarli generosamente, per colmare i vuoti dell'indifferenza ed eliminare gli inciampi dell'egoismo. Signore Ges, aiutaci a vivere nella santit della condotta e nella preghiera, affinch la misericordia e la verit, la giustizia e la pace si incontrino anche nella nostra vita.
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PER I CRESIMANDI - Sabato 21 Settembre, alle ore 14,30, incontro per tutti e i ragazzi che domenica 6 Ottobre riceveranno il Sacramento della Cresima
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ORARIO DELLE SANTE MESSE Giorni feriali Ore 8,30 Sabato Ore 18,00 Festivi Ore 7 - 9 - 11 N.B. Durante la Santa Messa delle ore 11 si svolger il rito della Vestizione dei volontari della Misericordia Ore 10 a Santa Lucia Ore 18 a Monteggiori

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