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Unaltra modernit (D.

Bigalli)
LARCHEOMETRO: TRA MODERNO E ANTIMODERNO Ci sono tanti tipi di antimodernismo, cos come tanti modi di intendere la modernit. Molti critici hanno in odio il tipo di modernit che si imposto, ma perch hanno in mente unaltra modernit. Molti autori che definiamo antimoderni, non si definivano tali. E molti di loro furono modernissimi nel loro modo di esprimersi. Del resto la critica alla modernit non pu che essere moderna , non rompe del tutto col passato ma traduce gli antichi ordinamenti rifondandoli (es. Evola). La modernit cos un Giano bifronte (es. Angelus Novus di Klee: spalle al futuro costretto ad avanzare trascinato da tempesta, contemplando le rovine). Se i moderni si concentrano sulle migliorie che porta con s questo passaggio, gli antimoderni si focalizzano sulla perdita irrisarcibile MA ENTRAMBI SONO PRODOTTI DALLA STESSA MODERNITA. Se cos non fosse e gli antimoderni cessassero di essere moderni le loro idee diverrebbero pura fuga dalla realt (escapismo, romanticismo). Se i moderni facessero lo stesso, cadremmo in un ottimismo acritico. Non bisogna contrapporre ma sintetizzare le due posizioni. Le accuse allantimodernismo: Passatismo: invece cercano nel passato modelli per orientare unazione simbolica nel presente Distruttivi: invece una proposta per ritrovare il proprio passato con cui rifondare il futuro.

Tratti specifici La Pars costruens degli AM fa spesso ricorso al patrimonio metafisico, solo cos si pu pensare di ricostruire una nuova epoca. Particolare interpretazione della temporalit: inserimento delle vicende umano in un quadro pi ampio, che tiene conto anche della situazione cosmico-geologica non tempo lineare (1) ma ciclico (2). Il primo ottimistico: fa di una storia LA storia: il passato sono tentativi imperfetti di arrivare alla M. Il passato risulta cos impoveriti, e mette i moderni sul trono del pianeta. Il tempo ciclico invece si concentra sul sorgere e tramontare delle civilt, senza fini il nostro tempo UN momen to in UNA cultura non necessariamente migliore relativizzazione dei trionfi della M e dellunicit che si arroga. Nella modernit si creato un dislivello uomo/mondo-storia che ha portato a crisi (finanziaria, culturale) deve essere risolta non materialmente ma nellinteriorit, servono nuove categorie. Questo iato creatosi colpa nostra, ma da questa incapacit possiamo tornare ad essere protagonisti della nostra storia bis ogna dialogare con lAM. *ARCHEOMETRO: stabilisce cosa moderno e cosa non lo tramite cerchi concetrici che ricollegano a principi. QUALCHE PAROLA Questo libro NON E: narrazione atteggiamento culturale, una ricerca limitata a un solo spazio linguistico culturale, un mani festo antimoderno. E: una riflessione sulla vicenda culturale dellOccidente che muove da alcuni presupposti: origini alte dellantimodernit, intesa come distinta dal reazionario Rifiuto del presente sentito come scadente rispetto alla lezione degli antichi modernitas. Un atteggiamento di superiorit tipico dellAncien Regime che quando dalla contemplazione passa al progresso fa il patatrac delle rivoluzioni.

Gli autori antimoderni sono disgustati pi che spaventati dal prezzo del progresso es differenza. Ma gi Rosseau con la risposta a Digione si chiedeva se fosse possibile unaltra modernit. RADICI ANTICHE DEL MODERNO Garin ha analizzato come il Rinascimento si configuri come nemico il mondo medievale atteggiamento che avr una filiazione nel XVIII paradossalmente il termine moderno come termine ne gativo era usato dagli umanisti nel vs Medioevo i.e. i loro moderni. La crisi vs insostenibilit della cultura scolastica (moderna) conduce settori intellettuali a prospettare un ritorno agli antichi come soluzioni alle angosce del presente il contrasto del XIV sec si dilata in una dimensione epocale es et tenebrosa fuga nel

passato: ALLINIZIO non cera speranza di movimento progressivo ma solo rifiuto del presente + SOGNO DI RINASCITA: - Terra e civilt perdute - Condizione umana di infelicit ritorno di unet delloro - Rinnovamento come ripristino di una condizione primigena - Per ripristinarle: attesa millenaristica valenza rivoluzionaria latente - Nasce lutopia: critica del presente come rappr di un mondo ideale -razionale nel quale la crisi risolta dallintervento di una mente superiore ordinatrice. Senza luogo n tempo, collocata in spazi controllabili (es. Isola). Razionale ma anche con elem. mitografici. MA si inerisce elemento del PENSIERO SCIENTIFICO e del PROGRESSO il concetto di MODERNITA abbandona la valenza negativa e DIVENTA VALORE da acquisire la critica vs la modernit non pi il suo rifiuto e nostalgico ritorno al passato ma oltrepassamento del presente. + DOMINIO DELLA NATURA. Quindi abbiamo una nuova dinamica: critica del presente mondo utopico come mondo migliore sapere/controllo sulla natura per realizzarla. concezione individualistica delluomo come lermafroditica Fenice. Comunque, storia come caduta. Si deve tornare al punto di partenza: due prospettive , con considerazione della velocit del processo storico: 1) Millenaristi: attendono il secondo avvento di Ges e cercano di affrettato con lazione rivoluzionaria. 2) Bacon: secolarizza questa idea permette che vi sia un mutamento senza apocalisse. Il p rogetto baconiano in realt un tentativo di riconquistare quello che il peccato ci ha tolto ritorno a un lontano passato. Ritorna atteggiamento del primo mondo umanistico vs moderni speranza. Es frontespizio baconiano con nave che supera colonne di E rcole. Bisogna considerare anche limpatto della scoperta dellAmerica rilettura del progresso: 1) progresso come instauratio gli toglie dimensione temporale 2) spazializzazione del tempo progresso= conoscenza del mondo. Questa impresa segna superiorit sugli antichi ( da riv umanistica).

CAPITOLO 2: UN DIPINTO E LA FRECCIA DEL TEMPO a) Nel 1529 a Vienna, assediata dagli ottomani, viene dipinto per Guglielmo IV di Baviera, un quadro che raffigura la battaglia di Isso tra macedoni e persiani. La vicenda esce dalla scansione del tempo per rappresentare simbolicamente lo scontro apocalittico finale tra Cristo e anticristo (islam). Allinizio del 500 Egidio da Viterbo scrive il testo cabalistico Scechina che scandisce la storia de lla chiesa in 10 Sephirot (et): - I et Aurea aetas ( da Ges a papa Silvestro (IV sec.)): la chiesa ancora povera , spirituale, perseguitata e perfetta. - II et (da Silvestro a Costantino): si avvia un processo di decadenza dovuto alla fine delle persecuzioni e alla mondanit sempre pi marcata dei costumi della chiesa. - III et: nonostante il buon pontificato di Gregorio Magno, si consolida il processo di degenerazione che continuer fino allVIII et. - VIII et (alto medioevo): in congruenza con il valore numerologico di 8 (redenzione), fioriscono le esperienze spirituali di Francesco dAssisi e Domenico Guzman. Tuttavia fa da contrappeso la perdita di Gerusalemme. - IX et (da Celestino V a Giulio II): contraddistinta da 3 immense catastrofi: o Cattivit Avignonese o Scisma doccidente o Caduta Costantinopoli Prevale inoltre la filosofia aristotelica in chiave anticristiana. Nonostante ci il giudizio positivo perch questa et porta in se i segni dellavvento della X et. - X et (da Leone X): sotto la decadenza pulsa ancora la natura incorrotta della Chiesa. Attesa escatologica: si auspica il ritorno allet aurea, purgazione dagli errori aristotelici, sconfitta dei turchi e scoperta del nuovo mondo. Il pastor angelicus papa Leone X che viene affiancato da un principe inviato dal cielo (Carlo V). b) Nel 1795 Condorcet determina anchegli un ripartizione di 10 et. Diverso modello descrittivo della storia umana. - da I a III epoca : si passa dallorganizzazione tribale alla societ di pastorizia/agricoltura, invenzione della scrittura. - IV: nascita e sviluppo delle scienze in Grecia, le quali per decadono nella V e VI epoca.

- VII: ripartono le scienze, con Cartesio riparte a pieno la filosofia e ha inizio un cammino di libert. - IX: Rivoluzione Francese. - X: quadro ancora indefinito ma esaltante degli sviluppi dellumanit. - Idea del pronostico -) sguardo scientifico nel sociale ) rimozione soggettivit -) ineluttabilit del fenomeno Rivoluzione. - Scompare millenarismo, che aveva s un determinismo ma divino, perch la Riv deve togliere gli aspetti passionali ma ripone infinita fiducia nellillimitata perfettibilit delluomo. - La rivoluzione non ha pi un quadro cosmico e subisce una trasformazione scientista: non ci sono pi tante tivoluzioni, ma un singolare/collettivo. Non pi unopzione, travolge tutto il reale -) Latteggiamento reazionario ormai un porsi al di fuori della storia, abitare un mondo non pi legittimato ad esistere. - Da questunica rivoluzione nasce il concetto di rivoluzione permanente: comincia ad elaborarsi dal 1830 e viene usato anche da Marx per minimizzare le sconfitte del 48 e della comune di Parigi come semplici incidenti di percorso di un processo ormai irreversibile. CAPITOLO 3: IL PROGRESSO TRA RIVOLUZIONE ED UTOPIA Israel avvia una ricostruzione del pensiero illuministico. I padri fondatori sarebbero Hobbes, Cartesio e Bayle, ma la curvatura pi radicale data da Spinoza che divide nettamente filosofia e teologia. Comunque per loro la riforma delle idee era solo una possibilit teorica di miglioramento, solo dal XVIII questa visione diventa una reale tendenza di sviluppo-) Kant: illuminismo luscita dalluomo dalla minorit di cui egli stesso colpevole. Lidea di progresso si divide in due idee contrapposte: - Idea di progresso democratica radicale (determinista-materialistica) - Idea di progresso moderata (deistica-religiosa che sostiene ancora lordine monarchico -aristocratico della societ) Kant per Israel rappresenta il momento di superamento e non di sintesi di questa opposizione. Kant sostiene infatti la rivoluzione ma rifiuta ogni deriva democratica, anti-aristocratica e antireligiosa. La corrente moderata rappresentata da Voltaire, Montesquieu e Hume viene sconfitta da quella radicale, e ci comporta lemergere di forme anti-illuministiche che si aggrappano alla tradizione Su questa prospettiva Sternhell costituisce due categorie dello spirito europeo: - Modernit dellilluminismo (radicale) - Modernista anti-razionalistica (anti-illuminismo) Lilluminismo radicale combatteva sia il moderatismo di Voltaire, sia i reazionari -senza intervenire sulla cultura della gente comune e, nello stesso momento, lestremismo politico rivoluzionario -) democrazia rappresentativa e non diretta come quella del contratto sociale di Rousseau. Obiettivo dellilluminismo radicale la felicit e la libert dellindividuo, obbiettivo diverso dal CS di Rosseau, da raggiungersi con la figura politica dellutopia, dove la ragione diviene forza -) es decima et di Condorcet -) utopia diventa la promessa della storia -) presa imperialistica sul tempo che indica ambizioni e fallimenti dellilluminismo. CAPITOLO 4: IN VIAGGIO (HERDER) Il 17 maggio 1769 il pastore luterano e docente universitario Herder lascia la sua terra per affrontare un lungo viaggio in mare. Per lui questo viaggio non uno spostamento in orizzontale, bens un processo di inabissamento che lo porta allinterno della propria interiorit profonda. Herder riflette cos sullabisso, ventre primordiale in cui si immerge per riemergere in una seconda nascita. Passa cos ad una riflessione sullorigine e il destino della razza umana, per poi soffermarsi sulla considerazione della vita politica del suo tempo dalla quale fuggito. Dal mare emerge un ideale utopico di governo: la nave. Essa circondata da nemici esterni imponderabili, governata da un monarca (capitano) a cui tutto e tutti sono sottoposti, negligenza e ribellione sono severamente puniti. Herder convinto che 1. per condurre la nave fuori dalla catastrofe sia necessario tendere lorecchio alla voce di Dio: tutto rinvia a un segno della Provvidenza divina. Cos il battello-governo diventa un corpus mysticum. 2. Questa strumentazione concettuale attenta al soprannaturale permette allumanit di possedere un raffinato vincolo con la divinit. Herder denuncia cos il programma di una storia della civilt che ruoti attorno al concetto di ragione che ha portato impoverimento e aritificialit. Il programma riformatore di Herder passibile di due letture: 1. Israel lo considera esponente dellilluminismo radicale tedesco 2. Per Sternhell la sua polemica VS Kant segna la grande divisione tra i due rami della modernit: a) quella dei valori universali, con societ in mano allindividuo per conquistare felicit b) la modernit comunitaria, nazionalista per il quale lindividio limitato alle origine etniche, dalla cultura. Ma Israel coglie la componente rivoluzionaria dellintento riformatore di Herder che si contrappone al giacobinismo e propugna un cambiamento su altre ragioni: - Nazionalizzazione delle masse - Rivoluzione conservatrice Alla fine del suo viaggio Herder ritrova una patria solida: la lingua -) nel 1770 pubblica il Saggio sullorigine del linguaggio, linguaggio che per Herder immediatamente suono e voce mentre la scrittura un momento secondo (scrittura ebraica). Herder rifiuta di considerare unorigine divina del linguaggio come ne rifiuta unorigine artificiale. Le dimensione quindi naturale: solo luomo parla -) dottrina lucreziana delluomo svantaggiato rispetto ad animali che sopperisce con intelligenza. N on

una lingua universale, bens una lingua particolare, nella cui costituzione si condensa il processo di incivilimento dellumanit-) ogni lingua ha una struttura ad albero e da ciascuna parola si pu risalire fino ai momenti fondativi della cultura umana. E una struttura dinamica: no preminenza del nome sul verbo, questo il vero elemento dinamico. Ribadisce uno stigma nazionale alla lingua che si costituisce in base al popolo inventore. Cos in polemica con luniversalismo dei philosophes tra cui Voltaire il quale sosteneva una concezione strumentalistica della lingua, Herder promuoveva il culto del particolare, dellindividuale, attento alla molteplicit delle culture e rifiuta ogni atteggiamento di nazionalismo totalizzante -) no origine del nazionalismo ma teorico del mondo plurale. Herder prende cos le distanza dal Rinascimento, visto come un movimento di omogeneizzazione della cultura, sulla base del recupero delle ormai morte radici latine. Herder rifiuta limmagine di un processo storico lineare ma coglie anche la crisi del modello illuministico, eroso dal suo interno dal costituirsi di realt nazionali contrapposte + consapevolezza dellincapacit della ragione di cogliere le sfumature del reale. Egli inoltre coglie la dura realt di un nuovo sistema economico, una realt di classe che comporta un imbarbarimento dellEuropa. CAPITOLO 5: UNA POLEMICA SULLA FILOSOFIA DELLA STORIA (KANT) Lilluminismo luscita delluomo dalla minorit di cui egli stesso colpevole per la mancanza di coraggio di servirsi del proprio intelletto. In questa risposta Kant risente dellinfluenza di Rousseau che lo porta a considerare la conquista della libert attraverso un processo 1) sia di liberazione della natura umana, che si emancipa sia dai propri vincoli interiori, 2) sia da quelli esterni imposti dalle istituzioni sociali. Insomma la conquista dellautosufficienza dellumanit, per ritornare alla destinazione originaria (progresso dove le generazione successive hanno diritto di rifiutare i vincoli dei predecessori), da operarsi durante questo periodo di transizione in cui le possibilit di sviluppo sono gettate ma non completamente dispiegate. Per Kant R ha trovato la natura profonda delluomo aldil delle sue variazioni. Kant sa di essere allinizio dellet delle ri voluzioni e manterr sempre un giudizio ottimistico sulla rivoluzione, anche dopo lesperienza francese; per Kant la rivoluzione trova una partecipazione che ha per causa una disposizione morale dellintero genere umano e, nonostante gli errori pragmatici, comunque uneffettiva fuoriuscita dallo stato di minorit. Tuttavia Kant contraddittorio: ad esempio nel rifiuto del diritto di resistenza e insurrezione. C forma di governo repubblicana (giusta) e dispotica. Ma, dato che il potere allorigine de lla formazione del popolo, non si pu giudicare la legittimit del potere vigente, poich la sua origine comunque arbitraria -) per Kant pensare ad un diritto di resistenza come eccezione permanente al nesso tra potere reale e sovranit ideale non filosoficamente ingiusto ma praticamente impossibile. Kant sostenitore di un repubblicanesimo che prevede modifiche della struttura costituzionale (potere di fatto) dal potere legislativo. a) Gonnelli legge un Kant non molto ottimista: c solo speranza di mi glioramento della politica umana. b) Sternhell sottolinea invece un certo ottimismo. Al contrario di Rousseau, per Kant, le origini dellumanit sono immerse in uno stato di malvagit. Luomo si distinto dallanimale con ribellione di ragione e volont. Mentre per Herder il cammino dellumanit procede attraverso il cammino dei singoli, e il sentimento semplice dellesistenza la felicit, per Kant il destino delluomo tanto elevato da trascendere lesperienza del singolo e il vero protagonista della s toria e dellesistenza il genere -) per Herder = negare individuo nella sua irripetibilit. Per la ragione illuministica la felicit meta finale programmata, da realizzare con il potere politico, non nel qui e ora-) due estiti: 1) Etica del lavoro e della fruizione differita -) accumulazione capitalistica. 2) Desiderio come irruzione della libido negli spazi della ragione CAPITOLO 6: ROMANTICHE UTOPIE Partenza di Herder (1769) segna inizio romanticismo: esprime linsoddisfazione di una generazione di intellettuali tedeschi che non si riconoscono nella filosofi kantiana. La rivoluzione francese vissuta in ambito tedesco in due modi: 1. Espressione di liberazione, anche psicologica 2. Senso di una liberazione dalla dimensione arcaica patriarcale della vita privata Fichte: diversamente da Kant, accoglie il diritto alla ribellione e giustifica il ricorso alla violenza che non pi un errore pragmatico, ma ha valenza di atto di purificazione fondazione. - Schlegel: propugna la democrazia diretta rousseauiana (senza divisione dei poteri kantiana) La prima generazione post kantiana supera lesitazione di Kant, ma rifiuter il giacobinismo radicale che dar luce alla nazione. - Forster: posizione particolare, relativistica. Ma osservando il dominio inumano della ragione del giacobinismo-) Sconfitta del modello di rivoluzione dal basso vs rivoluzione verticistico -) delusione degli intellettuali tedeschi -) adesione squisitamente filosofica al momento rivoluzionario-) risultato idealismo. - Goethe: sosteneva che in Francia si fosse spalancata let delle masse, che avrebbe condotto al terrore, sinergia tra lite intellettuale e plebe forcaiola. Prevale la politicizzazione delle masse. Proposta del romanzo di formazione. - Gothe criticato dalla seconda generazione idealistico romantica. Es Novalis: che coglieva la valenza rivoluzionaria dellarte, libert dellimpulso rivoluzionario intrinsecamente legato allattivit del poeta. I romantici furono antimoderni: aspiravano alla totalit, alla comprensione dellessere nella sua integrit (diverso da Kant che aveva lasciato parte noumenica) + tradizione -) ricostruzione dellindividuo lacerato della societ borghese. -

Schiller: anticipa lidea di rivoluzione come liberazione degli individu i astratti di Marx: la rivoluzione ha indicato i limiti dellilluminismo che si rivelato solo cultura teorica senza riuscire a modificare linteriorit barbarica degli individui. Ha fallito per frettolosit: se si tolgono le catene quando i tempi non so no maturi si cade nellanarchia degli egoismi -) gradualismo schilleriano: Vs radicalismo fichtiano; per cambiare la macchina Stato non bisogna distruggerla ma sostituirne i pezzi in movimento. Educazione dellumanit con maturit estetica e luomo deve civilizzarsi (gioco). Il gioco ha: 1. Funzione protettiva: toglie agli istinti la dimensione aggressiva che ha portato al disastro Fr 2. Dimensione di gratuit e non utilit Questultimo punto fa s che Schiller superi Kant, perch denuncia implicitamente la divisione del lavoro come frantumazione della totalit della persona umana. [Rosseau]-) la societ si cos arricchita ma a spese dellindividuo. Questa stata la vera ragione che ha portato al fallimento della Riv: lilluminismo si tradotto in ideologia che caratterizza lintera societ moderna in quanto borghese.

CAPITOLO 7: FASCINO DELLA NOTTE Per Novalis determinante linfluenza di Fichte, ma in una prospettiva in cui lIo trascendetale diventa centrale: bisogna essere lIo del proprio Io. NellIo si esperisce la vicenda esteriore-) corrispondenza tra natura e lIo del pensatore. Nel S ci sono forza istintive e creative -) volonta con carattere magico-) idealismo magico -) visione superomistica dei destini dellumanit. Per questa la morte non chiusura definitiva ma trasformazione, tensione verso una vita superiore. Nel 1798 Novalis comincia ad interessarsi di mineralogia in una lettura mistica del cuore della terra, la cui oscurit rimanda alloscurit della notte-) Inni alla notte: la notte diviene ventre materno, luogo sia di nascita che di morte, dal momento in cui la profondit della terra insieme origine e tomba delluomo. Gli Inni delineano anche un ampio quadro di storia delle religioni: allinizio c il paganesimo che rimuove la morte e si concentra sulla vita, con cristianesimo si ha rivoluzione: Dio che esperisce la morte-) viene reinclusa e acquista tensione mistica. Il cristianesimo ha posto nel mondo il senso sacro che nel presente rischia di estinguersi. Novalis, non reazionario, sostiene il senso antico di rivoluzione (= ritorno alle condizioni originarie) in una prospettiva di redenzione dopo il fallimento dellesperienza giacobina che si presuntuosamente posta come religione di stato. Si apre la visione di una nuova et del mondo in cui si instaura una nuova chiesa unica, eterna comunit indicibilmente beata. CAPITOLO 8: SULLABISSO DELLA RIVOLUZIONE De Maistre: il Savoiardo nota subito che la rivoluzione non un evento, bens unepoca, la quale collocata nel gran quadro cristiano dello scontro tra bene e male. Secondo De Maistre la rivoluzione parte del cammino della provvidenza, che porter attraverso limpresa satanica del giacobinismo ad una restaurazione di una monarchia pi forte. Egli muove sulla considerazione della coppia oppositiva rivoluzione/controrivoluzione. Secondo lui si era soliti chiamare controrivoluzione quel momento che dovendo annullare la rivoluzione ne sar dello stesso genere. Egli invece asserisce che una restaurazione della monarchia non sarebbe semplicemente una rivoluzione contraria, ma il contrario della rivoluzione. De Maistre ha dunque una profonda fede nel disegno divino dove anche la rivoluzione (male) diviene momento necessario e giustificato come la presenza di Giuda nella storia evangelica. In questottica i dolori degli innocenti si rovescia no a vantaggio dei colpevoli in un immenso gioco sacrificale. Compagnon: ha annoverato tre atteggiamenti di ripulsa della rivoluzione: 3. Conservatori/tradizionalisti: vogliono una restaurazione della monarchia assoluta sul modello di Luigi XIV. 4. Reazionari (antimoderni): vogliono un ritorno alle antiche consuetudini feudali del medioevo, quando il ceto aristocratico non era ancora totalmente asservito alla monarchia. 5. Riformisti (monarchici costituzionali): seguaci del modello inglese della Glorious revolution del 1688 e del modello della rivoluzione americana del 1779. Secondo Burke lordine esistente era stato messo in crisi da una congiura (illuminismo) internazionale e anticristiana. La fi losofia dei lumi aveva sostituito al privilegio, la cui legittimit discende dalla storia, la ragione come unico criterio legittimante delle istituzioni umane. Lideale di storia il modello inglese, il cui diritto, difeso dallinsularit del territorio, non stat o soggetto allinfluenza del diritto romano. A. Otto Hirschman: il momento controrivoluzionario ha tre momenti 1. Dopo il 1789: contro leguaglianza 2. Dopo il 1848: contro democrazia e suffragio universale 3. Met XX: contro il Welfare state Questa secolare controrivoluzione rivolge tre accuse vs politica moderna: 1. Perversit: es. individuata da De Maistre nelleterogeneit di fini: no Cristianesimo, no monarchia etc. che per riporteranno in auge. 2. Futilit: perch fosse messa a fuoco occorreva distanza storica -) solo dopo Toqueville 3. Messa a repentaglio: realismo antimoderno si oppone alle promesse di felicit riv. -) Burke. E. Burke vs Paine: il secondo critica Burke per la sua idealizzazione dellAncien Regime e vi oppone la relativit della storia umana intesa come magistra vitae. Secondo Paine, Burke vuole dare fondazione divina dei diritti delluomo. Nel suo relativismo Burke ci vede orgoglio prometeico in cui la rivoluzione diventa la reiterazione della creazione divina.

Lelemento portante del pensiero di Burke lordine messo a repentaglio dallIlluminismo v isto come cospirazione internazionale anticristiana (= De Maistre ma qui no vs circoli massonici ma Lumi). Alla loro ragione come unico criterio legittimante oppone la legittimit fondata nella storia attraverso la quale si realizzata la provvidenza divina -) il privilegio un suo prodotto. La sua analisi coglie laspetto epocale della rivoluzione, perch sostenuta da una filosofia che la radicalizza-) non stato tanto Voltaire a fare la parte del leone, ma Rousseau, il quale, si spinto a fondare un concetto di egalit fondato su diritto naturale. Questo sconvolge tutto lassetto della societ: no privilegi, no spirito medievale ecc. Carlyle seguace di Burke anche se con significative distinzioni. Per lui la societ medievale cavalleresca una realt organica, saldamente tenuta assieme dal cemento del cristianesimo, la quale per in fase declinante. Mentre Burke sosteneva che la rivoluzione fosse soltanto una catastrofe improvvisa, Carlyle puntava il dito contro un lungo processo di decomposizione iniziato nel 1500 in particolare con la riforma, che ha portato con s i germi dellindividualismo. Lagonia della civilt confermata dalla miseria morale ed intellettuale in cui sprofondato il XVIII secolo. Per lui inolt re a differenza di Burke Voltaire a rappresentare lanticristo. Toqueville liquida il fenomeno rivoluzionario nel termine futility. Egli negava il fine di liberazione del genere umano di cui la rivoluzione si era fatta garante, innanzitutto sostenendo che mai lo spirito di libert democratica si mostr se non nei comuni francesi del medioevo e negli stati generali, inoltre egli confutava la caratteristica sociale della classe contadina, della quale si denunciava la condizione di miseria occultando per il fatto che si trattava cmq di proprietari. Per Toqueville non sussistono le teoria complottiste burkiane, ma pone gli intellettuali accanto alle classi popolari, per spiegare il mix diabolico tra lastrattezza della posizioni dei primi e la ferocia del risentimento dei secondi. Esso v iene dimostrato dalla contraddizione tra enunciato filantropico e durezza della repressione della rivoluzione. Quindi la rivoluzione ha aggiunto solo un po di sangue alle forme gi presenti nellancient regime, di cui esaspera la tende nza di fondo: laccentramento. Laristocrazia eliminata in quanto nucleo di potere intermedio e/o alternativo al potere centrale. Burckardt credeva che la causa della rivoluzione fosse linsostenibilit dello stato di cose esistente, che porta ad una acce lerazione vertiginosa degli eventi dai quali i miopi protagonisti sono trascinati. Per lui il giudizio storico (positivo) sui rivoluzionari ingiusto, lontano da ogni oggettivit. Lo spirito rivoluzionario in realt permeato da una volont di distruzione che diviene occasione per strane alleanze. Gli intellettuali sono laspetto positivo ed idealistico di questo fenomeno. Nella rivoluzione del 1848 aveva notato la contraddizione tra la prassi del suffragio universale e il suo affetto. Il suffragio universale servito solo ad instaurare un potere prettamente autoritario e cesarista (napoleone III). quindi stato riconosciuto lelemento di conservaz ione nelle grandi masse contadine. Egli pone il rifiuto di uno dei capisaldi dellilluminismo, ossia la pretesa della felicit , la quale condannata come aspirazione alla stasi e alla morte, solo il movimento vita perch poich la felicit solo assenza di dolore, il quale elemento costitutivo della vita umana. Lunica aspirazione delle persone deve essere la conoscenza. Michelet assistendo ad un discorso di napoleone III osserva con sgomento sia la frattura allinterno del mondo degli intellettua li sia il fatto che la stampa (contro Napoleone III) non raggiunge pi il popolo, che invece maggiormente bonapartista. Flaubert coglieva con sgomento lesordio della societ di massa attraverso il suo rito principe: il suffragio universale, vergogna dello spirito umano, diritto divino del numero ossia enorme diminuzione del diritto di intelligenza. Baudelaire invece riscopre in s lattrazione del gesto rivoluzionario, il piacere naturale della demolizione, legittimo, se tutto ci che naturale legittimo. Nonostante ci egli diffidente nei confronti del suffragio universale che ha consentito a Napoleone III di assumere il potere in un illusoria nostalgia di Napoleone Bonaparte. Il suffragio universale, portato dalla repubblica, ben lungi dal ratificare questultima conferisce un plebiscito al carismat ico nome che la rovescia. Egli avanza una nuova tripartizione funzionale. 6. Prete 7. Guerriero 8. Poeta La tendenza alla mediocrit perfettamente descritta nel poema lalbatros, colto come caduta del diritto divino ove tutti i requisiti regali divengono fonte di impaccio e scherno. Nel rifiuto del conformismo borghese egli assume lo stile di vita del dandy che fa della sua vita un opera darte, costretto dalla realt delle cose a vivere sotto la costante minaccia dello spleen e del dolo re. CAPITOLO 9: CHATEAUBRIAND: CRISTIANIZZARE LA RIVOLUZIONE Chateaubriand definisce la rivoluzione una catastrofe non definitiva, dal momento in cui non era stata in grado di eliminare il cristianesimo. Egli vuole dimostrare la rinnovata superiorit della fede millenaria rispetto a un fenomeno rivoluzionario che non aveva fatto altro che dislocare il sacro sulla patria-nazione, ponendosi come religione di guerra. Chate assume il compito di rifondare il cristianesimo minacciato dalla rivoluzione parricida. Confuta il mito delloscurantismo dellancient regime sostenendo che ma i la libert di pensiero stata pi grande che sotto la monarchia francese. Il cristianesimo ha un ruolo fondamentale nella difesa della societ e sarebbe elemento positivo e moralizzante anche se spogliato delle sue prove soprannaturali. Per lui XVI e XVIII secolo sono accomunati ma sotto un giudizio negativo a causa dellirreligione al quale si sottrae solo il XVII secolo. La ricostruzione dellumanit deve ripartire dal punto pi basso della catastrofe generata dallilluminismo che nonostante tut to descritto come fenomeno provvidenziale. Sta alla generazione del 1830, che coniugher cristianesimo e rivoluzione, rimuovere la ferita inferta dalla rivoluzione giacobina. CAPITOLO 10: NIETZSCHE: LANTIMODERNO COL MARTELLO

Per Nietzsche il progresso e il cristianesimo sono accumunati come cause della decadenza umana. Nella sua critica alla modernit condanna la fede nel progresso, la quale conduce lumanit alla decadenza. Tuttavia questo aspetto della sua riflessione che riprendeva la posizioni dellidealismo tedesco, apparteneva pi che altro alla giovinezza del filosofo. Il razionalismo illuministico che Nietzsche chiama socratismo, sottrae al mondo e allesistenza la loro dimensione estetica, la quale lunica a poterli giustificare. La contemporaneit viene svalutata e viene prospettato un ritorno concreto allantichit ellenica. Nietzsche respinge la curvatura egalitaria delle posizioni filoelleniche di Schiller, Holderlin e Goethe, poich sostiene che la schiavit sia necessaria in tutte le societ per sottrarre una minoritaria classe privilegiata alla lotta per lesistenza, per mettendole quindi di produrre un nuovo mondo di bisogni e per soddisfare a questi. Oltre alla normale schiavit, ne esiste unaltra nel mondo moderno industriale altrettanto radicale, la miseria individuale, per entrambe permettono alla classe superiore di sottrarsi al dominio del determinismo. Per avere uneterna unit tra gli uomini e sperare in un armonico sviluppo di ogni capacit, le idee devono avere forma estetica ossia mitologica affinch il popolo ne provi interesse; e la mitologia deve divenire razionale cos che il filosofo ne diventi sensibile. Popolo: la mitologia diviene filosofica. Filosofo: la filosofia diviene mitologica. Tra il 1874 e il 1875 avviene una svolta nel pensiero niciano, il quale assume una connotazione anti-cristiana. Il cristianesimo ha reso impossibile in europa lelemento greco. I greci restano il primo evento culturale della storia; il cristianesimo, che di sprezzava il corpo, stata la pi grande sventura dellumanit fino a oggi. Nietzsche si chiede se sia stata la transizione dal mondo classico al mondo cristiano un irreversibile processo di decadenza, oppure se si possa vedere uno sviluppo che procede una figura superiore del mondo. Si viene a notare poi che le fondamenta del cristianesimo sono state gettate nel mondo classico con la divaricazione tra spirito e corpo. Nietzsche si contrappone al platonismo e paragona il cristianesimo ad un platonismo per il popolo. Il cristianesimo accompagna il cammino delloccidente che concluder nel XIX secolo con una cultura che si rivolge contro la propria matrice cristiana. Illuminismo, liberalismo, socialismo sono gli eredi del cristianesimo stesso. Il cristianesimo mondo della massificazione diviene momento iniziale del mondo moderno e dellilluminismo lungo un percorso che muove dallegemonia del mondo del risentimento attraverso linoculazione del veleno della dottrina del peccato. La chiesa cristiana si sempre avvantaggiata di ogni situazione penosa che ha utilizzato sempre per eternizzare se stessa. Per Nietzsche esistito un solo vero cristiano e questo mor sulla croce, in questo modo esprime il senso del fallimento dellimpresa storica del Cristo paradossalmente confermata dal successo della sua dottrina che si coniuga con la decadenza della cultura. Un ruolo positivo viene assegnato al rinascimento per il suo contrapporsi al cattolicesimo e al protestantesimo. Questultimo giudicato negativamente da Nietzsche in quanto corresponsabile di quel plebeismo dello spirito caratteristico degli ultimi due secoli. Pare che Nietzsche si esprima favorevolmente alla chiesa cattolica che ha prodotto un principe mondano come Leone X. Egli vede nel sogno di un pontificato di Cesare Borgia la fine del cristianesimo, possibilit non colta dalla miopia di Lutero, il quale vide nel papato corruzione mentre si poteva toccare lesatto contrario: il trionfo della vita. Nolte ha individuato tre fasi della riflessione di Nietzsche sul moderno: 9. Reazione contro la filosofia dei lumi: luomo moderno si costituisce sulluomo teoretico fondato da Socrate 10. Fase di autocritica e di ripensamento: rifiuto di ogni dimensione metafisica e limpegno a eliminare il male dal mondo. Lautore di riferimento diviene Voltaire, contrapposto a Rousseau. Lilluminismo contiene in se il principio della propria depravazione, nel disegno di un progresso che conclude allabbruttimento delluomo, al recupero della condizione scimmiesca. Lilluminismo la maschera della rivoluzione e della decadenza. La rivoluzione francese nata dalla fede della bont della natura : essa conseguenza del rinascimento. 11. Ritorno alle posizioni precedenti: un altro responsabile del traviamento del genuino pensiero dei lumi oltre a Rousseau Kant. Listinto erroneo in tutto e per tutto, la contro -natura come istinto, la decadenza tedesca come filosofia-questo Kant. Nietzsche ha individuato in Kant lespressione pi radicale della volont rivoluzionaria, il che lo conduce a cogliere come illusorio il programma moderato di voltaire. Nietzsche liquida le masse con disprezzo, oggetto di considerazione meramente statistica dal momento in cui esse sono incapaci di creare bellezza, ma solo una desolante uniformit del sentire imposta con la forza del numero. cattivo per Nietzsche tutto ci che ha origine dalla debolezza, e agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli pi dannoso di qualsiasi altro vizio; il cristianesimo. CAPITOLO 11: GUENON: MITOGRAFIA DELLANTIMODERNO Evola sottolinea laspetto rivoluzionario nel suo significato di ritorno dellopera di Gunon. Evola denunciava la curvatura orientale del pensiero di Gunon e prospettava la preoccupazione dellesaurirsi di quella tradizione di fronte ai prepotenti processi di occidentalizzazione delloriente stesso. Sia ha una vittoria epocale delloccidente attraverso fenomeni apparentemente anti occidentali come la decolonizzazione dal momento in cui concludevano a una sostanziale omogeneit del mondo. Il giudizio di Evola sfalsato rispetto allimpostazione di Gunon, il quale contemplava ancora le rovine del primo conflitto mondiale. (Evola guarda la fine del secondo). Per Gunon la fede in un progresso indefinito non pi ammessa cos generalmente; la civilt occidentale potrebbe subire un giorno un arresto o persino crollare del tutto. Per Gunon la fine del mondo moderno non fine del mondo ma fine di UN mondo che si regge su una civilt meramente materiale. Per lui la connotazione che faceva del mondo moderno una mostruosit la totalizzante tendenza della scienza occidentale a ridurre ogni realt al solo punto di vista quantitativo.

Avvia la descrizione del macchinismo, entusiasticamente adottato dalla Russia bolscevica. Il problema stava nel pensare al di fuori della crisi, individuare un luogo dal quale contemplare il processo di decadenza del mondo moderno. In Gunon si ha una valutazione positiva del medioevo che tuttavia non diviene losservatorio o lobiettivo dellazione dei pensatori della tradizione. Il tempo non inteso come sviluppo lineare ma come tempo ciclico di eterno ritorno. Ci permette il recupero dei valori tradizionali in chiave rivoluzionaria, percorrere il ciclo che prima o poi ritorna a una condizione migliore preesistente che non risiede nel passato ma nel futuro. Quindi la mossa di Gunon consiste nellabbandono del tempo storico per proiettare il dramma dellumanit nel grande tempo mitico. La fase critica della civilt occidentale si rivela come una mutazione cosmica, che pu venire illustrata solo dalla dottrina degli yuga, dove si scandiscono le epoche del mondo. Le sterminate et della tradizione vedica sono ricondotte ad una lettura simbolica e omogeneizzate alle et secondo la dottrina esiodea; noi siamo da 6000 anni nellet del ferro. Questa et oscura prevede un accrescersi dei conflitti senza regole; prevede uno sviluppo del sapere tecnologico al quale si accompagna il sovvertimento delle caste. La crisi moderna inizia con la disgregazione della cristianit. Gunon combatte 2 espressioni della societ moderna: 12. Individualismo: negazione di ogni principio superiore allindividualit. La riforma lindividualismo applicato alla religione. 13. Democrazia: presenta unaffinit con la confusione dei ruoli, con la negazione dellordine della gerarchia, che caratterizzano il kali yuga (et oscura). Il concetto di eguaglianza si incarna nella riduzione della qualit alla quantit. La democrazia il prodotto di questa riduzione, la quale diventa demagogia con i suoi correlati: comunismo, collettivismo. Lunica via duscita ricostruire un lite intellettuale che diriger tutto per mezza di uninfluenza impercettibile per luomo comune. CAPITOLO 13: IL CERCHIO SI CHIUDE PER RIAPRIRSI. Nel 1922 viene fondato a Francoforte listitut fur sozialforschung di cui i massimi esponenti sono Horkheimer e Adorno. Essi hanno modificato la lettura del marxismo in America. Horkheimer rifletteva sulle forme sociali dominanti in Europa e negli Stati Uniti sottoposte a un processo di declino e dilaniata tra due contraddizioni: 14. Allinterno, il conflitto delle classi sociali 15. Allesterno la lotta fra i grandi gruppi di poteri nazionali Horkheimer rifiutava una visione unicamente economicistica della crisi del capitalismo. Il fondamento economico era determinante ma occorre conoscere le altre sfere della vita soci ale e la costituzione psichica degli uomini allinterni di essa. Egli cerca di capire il motivo per cui la societ capitalistica nonostante tutto resista. Perch le masse umane si siano rassegnate allirrazionalit del sistema capitalistico. Ci dovuto non tanto alla violenza delle classi dominanti ma ad una realt pi complessa che si fonda sulla interiorizzazione della costrizione attraverso le istituzioni sociali, le ideologia, figure culturali e investimenti emotivi. Tra le istituzioni sociali la famiglia ha un ruolo eminente. Essa essendo autoritaria per struttura garantisce il riprodursi della mentalit autoritaria. I rapporti interni alla famiglia mantengono e sviluppano lideologia cristiano borghe se che giustifica la subordinazione sociale. Il termine illuminismo non sta pi a designare solamente un periodo storico e una movenza culturale ben definiti, ma si dilata a indicare una figura dello spirito, il complesso delle operazioni messe in atto dagli uomini per dominare e trasformare la natura. Storia universale e illuminismo diventano la stessa cosa. Questa dilatazione ne indica il suo sostanziale fallimento perch da sempre ha perseguito lobiettivo di togliere agli uomini la paura e di renderli padroni. Tuttavia cos non avvenuto. I fran cofortesi criticano lopera di dissacrazione della natura; lo sforzo delluomo per soggiogare questultima anche la storia del soggiogamento delluomo da parte delluomo. Quindi storia dellilluminismo equivale ad autodistruzione dellilluminismo stesso, il pensiero delloccidente va criticato nel suo esprimersi come matematica. Esso rappresenta il dominio della tecnica e dellindustrialismo. La matematica scienza per eccellenza dellilluminismo, ne rivela la natura totalitaria. Tema dellindustria culturale, manipolazione diretta dellindividuo, privato di ogni capacit autonoma di giudizio e di critica nel fine supremo del conformismo. Questo processo colpisce anche le forme del vivere sociale. Il principio di maggioranza diventato la forza davanti alla quale il pensiero deve inchinarsi. Ogni reificazione un oblio!

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