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LItalia emette gi oltre 70 milioni di tonnellate di CO2 annue in eccesso rispetto a quante concordate sottoscrivendo il Protocollo di Kyoto.

La potenza elettrica installata (centrali attive e collegate alla rete) di 106 GWp. Il consumo massimo di picco del paese (Luglio) di 56 GWh. Come se non bastasse, sono stati gi approvati quasi 20GWp di nuove centrali a turbo-gas e ogni anno si collegano almeno 8GW di eolico e fotovoltaico. Abbiamo troppe centrali e insieme una rete elettrica colabrodo, che nel 2008 ha perso oltre 20 mila GW. Quindi, le previsioni stesse escludono una richiesta di potenze aggiuntive e consigliano investimenti sulle reti, anzich sulle centrali. Ma il carbone alla borsa elettrica produce profitti molto pi elevati ed per questo che le centrali a carbone oggi attive in Italia viaggiano a tutta manetta a dispetto dei danni ambientali e dellesuberanza di potenza disponibile.
(www.ilfattoquotidiano.it/25-10-2011)

Brindisi stretta tra carbone e cancro invisibile. Pochi chilometri da Taranto, unaltra citt a rischio. Ma a Brindisi non c solo la centrale a carbone, c anche il Petrolchimico di Enipower... quando muore un operaio dello Stabilimento, Francesco Di Totero, lo scorso 9 aprile, e i medici diagnosticano langiosarcoma epatico... si scopre che quello stabilimento fa dei morti, tra gli operai e i loro parenti Anche Brindisi una realt da risanare, pena la morte.
(ilfattoquotidiano-18 agosto 2012)

vivi a Brindisi e poi muori


Dal D.P.P. (Documento Programmatico Preliminare al Piano Urbanistico Generale della citt approvato dal Consiglio Comunale il 25 Agosto 2011) spiccano alcuni dati di rilevamento degli inquinanti dalle maggiori fonti relativi allanno 2005, desunti dal Registro Ines (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti Direttiva Europea 96/61/CE). A titolo esemplificativo:
per la Centrale Termoelettrica EDIpower: Ossidi di Azoto (NOx) ed Ossidi di Zolfo (SOx) in quantit annue 4 volte superiore alla soglia consentita; per la Centrale Termoelettrica ENEL Federico II: Arsenico, Cromo, Cadmio, Rame, Mercurio, Ossido di Carbonio e Nichel, rilevati in quantit annue superiori alla soglia consentita; Ossidi di Zolfo e Azoto rilevati in quantit annue 60 volte superiore alla soglia consentita; Arsenico rilevato in quantit annue 25 volte superiori alla soglia consentita; Idrocarburi Policiclici Aromatici rilevati in quantit annue 13 volte superiori alla soglia consentita; per la Centrale Termoelettrica ENIpower: Ossidi di Azoto (NOx) ed Ossidi di Zolfo (SOx) in quantit annue 17 volte superiore alla soglia consentita; per lo Stabilimento Polimeri Europa gruppo ENI: Benzene(C6H6) quantit annue 11 volte superiori alla soglia consentita; I Medici di Neonatologia dellOspedale Perrino trovano nel sangue prelevato dai cordoni ombelicali dei nascituri, e dal latte delle madri, gli ftalati, prodotti del decadimento del Pvc:... il cloruro di polivinile. (da Brindisi Report del 24-2-2012) La polvere di carbone, secondo lAgenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, provoca malattie dellapparato respiratorio come la pneumoconiosi (una fibrosi massiva e progressiva dei polmoni), alterazioni pleuriche, enfisema, bronchite cronica, rapida perdita della funzione polmonare, ma anche tumore al polmone e tumore allo stomaco. Il benzene un cancerogeno certo per il midollo osseo in grado di provocare leucemie e linfomi.
(Dott.Maurizio Portaluri - Direttore U.O. di Radioterapia Ospedale Perrino di Brindisi / Associazione Salute Pubblica)

Dati della qualit dellaria a Brindisi nei primi tre mesi del 2011 in tutte le stazioni di monitoraggio (dagli atti del P.O.T. 2012-2014):
concentrazioni di NO2, O3, Benzene, CO, SO2, tutti al di sotto del limite di legge... sono stati registrati alcuni superamenti del valore limite giornaliero per il PM10... n.15 superamenti del valore limite sulla media giornaliera nel sito di Torchiarolo, n.18 superamenti nel sito di Torchiarolo, n.3 superamenti nei siti di Torchiarolo e di Brindisi-Casale.. non stato ancora conseguito il rispetto del limite di 35 superamenti giornalieri del valore di 50g/m3, che stato superato nel Comune di Torchiarolo, dove i superamenti sono concentrati nei periodi invernali.. Studi approfonditi hanno identificato nella combustione domestica di biomasse vegetali la sorgente principale di PM10 (dal D.P.P.) I risultati forniti dalle centraline per i due anni trascorsi sono assolutamente confortanti in ordine al rispetto dei limiti di legge... pur avendo a riferimento il parametro pi restrittivo delle aree urbane e non gi quello degli ambienti di lavoro.

Vivi a Brindisi e poi muori. Nulla si inventa, con questa frase durissima. Ripetuta invano anni fa collegando la permanenza di una vita a Brindisi con una brutta fine. Scoraggiando, a ragione, chiunque decidesse di visitarla. Proprio come un manifesto sincero che dice le cose come stanno. Erano i terribili anni 80 e 90. In cui si commisero assassini nellombra senza causa comprovata. Solo ipotetica, presunta. E un soprannome per certi reparti: della morte. Bisognerebbe entrare nei sentimenti di chi ha visto finire persone care al suo fianco, per capire cosa si prova nella rabbia del cuore. Vivi a Brindisi e poi muori scriveva aspramente il giornalista Giuseppe De Tomaso, crudo testimone di tanti avvenimenti cruenti associabili alla presenza del pesante fardello industriale caricato sulle gobbe di cammelli tenuti a cuccia e forniti di paraocchi. Laudace cronista scriveva: Brindisi ha accettato il peggio dellindustrialismo in cambio di prebende personali, clientele da foraggiare e briciole di potere spicciolo. Amara e sconfortante verit di sempre. Cos come da sempre conviviamo con un disastro ambientale in atto. In quegli anni devastanti, pochi uomini donore non smettevano mai di cercare la salvaguardia della salute dei concittadini riportando dati scientifici e considerazioni attendibili. 1981: una statistica nazionale ISTAT sulla mortalit di tumori polmonari premiava Brindisi come la Citt pi colpita del meridione, seconda solo a Napoli. 1982: altri dati ISTAT rivelano che le Province di Brindisi e Lecce occupano il primo ed il terzo posto nel meridione per incidenza di mortalit da cancro del polmone. 1994: secondo dati certificati, forniti dallOrganizzazione Mondiale della Sanit (O.M.S.), Brindisi presenta una percentuale di mortalit di tumori eccedente il 50% rispetto alle attese regionali. 1995: con un dettagliato rapporto dell Organizzazione Mondiale della Sanit dal titolo Salute ed Ambiente in Italia viene confermato che: larea ad elevato rischio di crisi ambientale di Brindisi
(su sedici aree studiate) risulta gratificata da una percentuale annuale di morti per tumori (in particolare ai polmoni ed alla vescica) del 48% per gli uomini e 35% per le donne, in eccesso rispetto alle attese regionali.

Sono cifre inconfutabili ed impressionanti. Il fenomeno associato alla residenza in aree ove ci sono industrie PetrolChimiche-ElettricheMetalmeccaniche.

Eloquente il commento del Dottore Tonino Di Giulio.


Questi dati destano rabbia, costerna zione e disgusto negli oncologi e negli ambientalisti, le cui funzioni ed attivit perseguono e privilegiano la prevenzione dei tumori. Dobbiamo assistere ed assistiamo ad un disegno perverso, arrogante, incivile, disumano, di un aumento dellinsulto inquinamento, ad un rinvio sistematico dei provvedimenti di legge sullambientalizzazione. La prevenzione primaria dalle malattie il controllo dellambiente e dei comportamenti di maggiore buon senso. I danni non sono da monitorare, ma da prevenire.

Purtroppo era cos. E peggio che purtroppo, ancora cos. O forse peggio, di cos. 2003: 1 Rapporto sullo Stato dellAmbiente co-finanziato dal Comune di Brindisi e dal Ministero dell Ambiente. Emergono i seguenti dati e osservazioni:
lindustrializzazione selvaggia causa linquinamento delle componenti abiotiche (aria, acqua, suolo) con effetti sulle biotiche (fattori biologici vitali). Dallanalisi dei dati dello Studio del Dip.to di Medicina Interna e del Lavoro (Universit di Bari) e dello Studio del Centro Europeo Ambiente e Salute dell O.M.S.(Organizzazione Mondiale della Sanit) - anni 80/87risulta nel Comune di Brindisi una mortalit generale, cio per tutte le cause, superiore sia alla media nazionale che della Regione Puglia, fino al 55% in pi nei maschi e 39% nelle femmine... nei maschi, eccessi significativi si osservano per le leucemie ed il tumore ai polmoni, alla vescica, alla prostata, della pleura, alla laringe, al fegato... l80% dei decessi dovuto alle malattie dellapparato ca rdiovascolare ed ai tumori... queste malattie sono strettamente legate alla qualit dellambiente ed allo stile di vita. Sono stati utilizzati soprattutto i dati forniti dalle periodiche relazioni sullo stato di salute della popolazione dellUNES (Unit di Epidemiologia e Statistica) dell ASL/BR1. Ci che emerge indiscutibilmente la contiguit del tessuto urbano con lArea definita a Rischio, oltre alla pressione negativa sui cittadini che questultima genera, con lintuibile ricaduta sulla qualit di vita e di salute degli stessi, i quali vivono quotidianamente a

contatto con il degrado ambientale di una porzione considerevole del proprio territorio. Per salute deve intendersi non la semplice assenza di malattia, ma lo stato di benessere complessivo: fisico, psichico e sociale. Se si pone lattenzione sulla qualit dellaria, lunico elemento positivo il vento; data la posizione geografica, la citt ne certamente beneficiata, ci non toglie e non discolpa alcuno, che comunque, il nostro dissennato uso del territorio abbia causato danni a piccoli centri limitrofi, scotendone il delicato ecosistema e con esso la salubrit della vita di ogni singolo cittadino.

Altrettanto angosciante la consultazione del Registro Tumori di Terra Jonico-Salentina, ultima pubblicazione del 2006 a firma di un autorevole Professore Universitario di Bari. Brindisi si colloca nelle zone alte delle tragiche classifiche nazionali.
I dati di mortalit e i dati di incidenza evidenziano nelle tre province pugliesi meridionali un eccesso di tumori maligni, correlati, verosimilmente, ad esposizioni ambientali ed occupazionali... in eccesso soprattutto nel sesso maschile... i dati di incidenza evidenziano nell Area a Rischio e nel solo Comune di Brindisi un eccesso di tumori maligni.

Suadente la Relazione sullo stato di salute della ASL/BR 2006:


emerge con tutta evidenza un aumento nel ricorso alle strutture o ai presidi sanitari... laumento delle prestazioni sanitarie indice di uno stato di salute che peggiora. Destano preoccupazione i dati riguardanti i controlli sugli alimenti, sullacqua potabile, di falda e di balneazione.

Altre drammaticit sono: il Dossier Inquinamento presentato nella Conferenza stampa del 18-7-2007 da Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute (www.medicinademocratica.org); il Registro Ines (Inventario Nazionale delle emissioni e loro sorgenti - aggiornato al 2005) indicato sul sito nazionale di Salute Pubblica (www.salutepubblica.net). Sono contenute informazioni sulle emissioni di specifici inquinanti provenienti dai principali settori produttivi e stabilimenti di grossa capacit presenti sul territorio: Enel Edipower Enipower Polimeri Europa.

Assicuro essere sconfortante spulciare i dati riportanti il notevole superamento dei limiti consentiti alle sostante varie. Tralasciando infatti l Anidride Carbonica (CO2), il cui eclatante esubero impedisce sin anche di pronunciare la parola sforamento, spiccano le violazioni del limite di sostante contaminanti malversate: ossido di azoto (NOx), ossido di zolfo (SOx), mercurio, piombo, rame, zinco. E soprattutto primeggiano quelli di sostanze cancerogene (contrassegnate con asterisco, si dice): arsenico, cromo e composti, cadmio, nichel e benzene.
Il caso Brindisi. ...una citt in cui le variazioni giornaliere di polveri sottili sono associabili, in modo statisticamente significativo, ad un aumento giornaliero del numero di decessi per tutte le cause di morte (ad esclusione di quelle accidentali) ed in particolare per le cause di morte cardiovascolare. (Gazzetta del Mezzogiorno - ottobre 2008 risultati degli studi condotti dal Consiglio Nazionale Ricerca CNR Isac Lecce) ... emersa la necessit di Studi Epidemiologici sullassociazione tra lincremento delle concentrazioni delle polveri sottili e lincremento dei ricoveri ospedalieri e della mortalit.

Per il particolato atmosferico basta fare riferimento al Convegno Nazionale sulle ricerche condotte dal C.N.R. di Lecce (Bari, ottobre 2008). Aspra e dolorosa la mappa aggiornata della mortalit per tumore del Grande Salento (elaborata dalla relativa Lega Italiana A.I.L.T. dai dati Istat 2006-2007-2008 sulle cause di morte) che vede aumentare progressivamente il numero dei decessi per cancro nelle Province di Lecce-Taranto-Brindisi superiori negli anni rispetto alla media regionale... numeri drammatici riconducibili con ogni probabilit a fattori ambientali, secondo gli esperti.
Strage nel Salento: 2000 morti per cancro. Grande Salento ancora soffocato dai suoi antichi veleni: ... a Brindisi 960 decessi nel 2008; ... la storia si ripete a Taranto, nella terra del colosso siderurgico Ilva: 1387 decessi; ... pi di 2000 morti allanno per cancro nella Provincia di Lecce... ...un tasso di mortalit per cancro sempre superiore negli anni rispetto alla media regionale....

lindagine non lascia spazio a dubbi, conferma le preoccupazioni e i timori gi emersi in precedenti attivit di studio ed evidenziati pi volte dagli ambientalisti. Le Province di Brindisi e Taranto sono a rischio per la presenza di insediamenti Industriali... (Gazzetta del Mezzogiorno maggio 2011 rilevamento della Sezione P.le Lilt - Lega contro i Tumori - eseguito sulla base dei dati Istat sulle cause di morte negli anni 2006-2007-2008).

La seguente copertina, aprile 2007, non necessita di commento.

Primati da vergogna per Brindisi e Taranto, per lENEL, per lILVA, per lEDISON, per lENIPOWER.
L Europa geografica calza uno stivale con un tacco nero. Mentre tutto questo si discute a Bruxelles, quaggi in periferia, sul tacco impolverato da ogni genere di inquinamento ci si arrovella sul modo per eludere vincoli e piani di avvicinamento a Kioto. Il Direttore dellARPA Puglia ha trovato, nelle zone pi critiche, controlli praticamente inesistenti e personale ridotto allosso. I picchi di inquinamento si registrano proprio tra le 2 e le 3 del mattino. Stando allultimo rapporto Apat (Agenzia di Protezione Ambientale) il 93% dellinquinamento deriva dallIndustria e solo il restante da emissioni civili. ...E qui il buco nero dellinquinamento in Europa. Sul versante adriatico della Puglia ancora si leccano le ferite del Petrolchimico e in Porto, che dovrebbe essere commerciale, c troppo viavai di Carbone per alimentare le Centrali. ... Immaginarsi aggiungere le Navi Metaniere. ...Circa l Ambiente abbiamo bisogno di unexit strategy; come se fosse una guerra.

Assurda e minacciosa la diagnosi delle anomalie congenite dei neonati da madri residenti a Brindisi, che abbiano partorito in qualunque Ospedale Italiano dal 2001 al 2009...
...Non esiste in Puglia un registro per le malformazioni neonatali n un registro per gli aborti eseguiti allorquando sul feto sia stata riscontrata una grave malformazione.

Lindagine shock a cura dell Istituto di Fisiopatologia Clinica del C.N.R. di Lecce e di Pisa Dip.to Neonatologia Ospedale Perrino ASL BR/1 divenuta letteratura mondiale.
Brindisi: la Taranto dimenticata di Puglia... Malformazioni neonatali legate allinquinamento. Ha assunto validit scientifica lindagine che, nel capoluogo pugliese, correla le troppe anomalie congenite dei bimbi nati in citt con i veleni delle fabbriche. Lo studio... ha ottenuto la pubblicazione sulla rivista BMC Pregnancy and Childbirth ed entrato a far parte delle banche dati della letteratura mondiale. ...su 8.503 nuovi nati da madri residenti a Brindisi,194 hanno avuto anomalie congenite. Una media di 228,2 ogni 10mila bambini a fronte di quella europea di 165,5. Sono le malattie coronariche le pi preoccupanti. In 83 casi, infatti, sono stati riscontrati disturbi congeniti al cuore. Un tasso di 97,6 ogni 10mila neonati, un terzo al di sopra di quello europeo. (www.ilfattoquotidiano.it-07/01/2013)

Persuasivo il responso del Congresso Nazionale dell Associazione Pediatri e Medici dell'Ambiente (Palermo 9-10-10).
Lincremento dei tumori in genere sembra poter essere un segno sintomo dellattuale modello di sviluppo e della conseguente trasformazione molecolare di tutte le matrici dellecosfera. Nella lista delle sostanze che minano la stabilit del genoma trovano posto molecole chimiche (benzene, diossine, idrocarburi poliaromatici, pesticidi), metalli pesanti, campi elettromagnetici. Tutti questi agenti che lattuale modello di sviluppo ha moltiplicato e diffuso nellambiente possono agire sinergicamente sulle nostre cellule e, in particolare, sul genoma dellembrione e del feto, rendendolo instabile e aprendo la strada alle mutazioni e, in particolare, alle traslocazioni tipiche di molti tumori infantili.

Significativo il Piano Regionale di rientro e di riqualificazione del sistema sanitario 2010-2012:... non si pu non sottolineare come
lintegrazione ambiente-salute, sempre di fondamentale importanza, assuma una particolare centralit nella Regione Puglia, in cui insistono due aree ad elevato rischio di crisi ambientale, Brindisi e Taranto, caratterizzate da vasti insediamenti produttivi e da tassi di mortalit ed incidenza per selezionate patologie neoplastiche, in eccesso rispetto a quanto atteso nel resto della Regione.

Preoccupante, inoltre, il punto della situazione fatto dal Consiglio dellOrdine dei Medici il 21-12-2010 che, estremamente preoccupato dallinvoluzione dei problemi ambientali a Brindisi e in alcune aree della provincia, lancia un invito alla Regione Puglia affinch venga istituito e attivato con le dovute procedure e garanzie scientifiche, il Registro Regionale dei Tumori. Si denuncia un incremento non solo delle malattie neoplasiche ma anche di quelle endocrine e cardiovascolari. Qualche querela pi significativa:
Il Consiglio dellOrdine dei Medici di Brindisi, dopo aver esaminato le recenti vicende di cronaca in materia ambientale e riconsiderate questioni di vecchia data, esprime preoccupazione per limpatto sulla salute dei cittadini, in particolare dei bambini, della complessiva situazione ambientale del capoluogo e di alcune aree della provincia. Il grave inquinamento chimico della falda di pertinenza dellarea industriale, rilevato dalle caratterizzazioni, non ancora oggetto di azioni di contrasto e bonifica, pu aver prodotto effetti sanitari.

A Torchiarolo gli sforamenti dei valori di PM10 delle centraline per linquinamento atmosferico sono attribuiti dallArpa a emissioni di camini ed a combustioni illecite operate da cittadini. In assenza del piano di monitoraggio globale previsto come prioritario nel piano di risanamento dellarea ad elevato rischio di crisi ambientale necessario porre rimedio al fatto che la rete di rilevamento passata in gestione allArpa abbia centraline mal collocate e che registrano il PM10 e non il PM5 o il PM 2,5. Non si comprende come sia possibile ritenere autorizzabile la riapertura della discarica della piattaforma polifunzionale per rifiuti pericolosi colmata ben al di sopra del livello di campagna. N come sia possibile pensare di poter introdurre una nuova centrale a biomasse dopo quella annessa allo zuccherificio SFIR appena avviato nellarea industriale. lUnione Europea raccomanda: la riduzione delle emissioni di diossine nellambiente pu derivare solo da una diminuzion e del ricorso allincenerimento. Non si vedono iniziative concrete n per la sostituzione n per la riduzione del carbone bruciato nelle centrali brindisine ma anzi assistiamo a proposte di combustione di materiale proveniente da rifiuti che aumenterebbe soltanto limmissione di pericolosi inquinanti nellambiente. Riteniamo che siano necessari studi epidemiologici approfonditi e settoriali. Studi in cui siano adeguatamente analizzate le popolazioni esposte a fonti di rischio sanitario e in cui si tenga in debito conto la distribuzione degli inquinanti in base alle caratteristiche delle fonti. La pratica medica percepisce un incremento delle malattie neoplasiche e cardiovascolari (peraltro gi rilevato da anni negli studi disponibili) ma anche di quelle endocrine, in particolare della tiroide, ed ematologiche. Gli studi epidemiologici sono necessari non solo nel comune capoluogo. Non pi tollerabile il ritardo della Regione Puglia e delle sue articolazioni (Assessorato alla Salute, Osservatorio Epidemiologico Regionale, Dipartimenti di Prevenzione ed Unit di Epidemiologia e Statistica delle ASL) nellattivazione di un Registro Tumori Regionale realizzato con procedure e metodologie scientificamente validate. E necessaria una azione di approfondimento epidemiologico che permetta di conoscere per tempo fonti di rischio per la salute.

Recentissima recensione del dramma quella contenuta nel Rapporto Ambientale di Scoping del Gennaio 2011 (preliminare alla Valutazione Ambientale Strategica da corredare al Piano Urbanistico Generale in redazione), approvato con Deliberazione della Giunta Comunale e prontamente pubblicato su Internet (www.comune.brindisi.it/web/urbanistica):
Considerato il numero di abitanti e lestensione del territorio, Brindisi si configura, in ambito Europeo, come sito a pi alta concentrazione di inquinamento ambientale. Lanalisi dei tassi specifici di mortalit per causa, compiuta nel Piano Regionale di Salute 2008-2010 nella Regione Puglia, evidenzia che le malattie del sistema cardio-circolatorio sono la prima causa di morte a livello regionale, seguite dai tumori e dalle malatt ie dellapparato respiratorio e digerente. I risultati incontestabili che rappresentano le odierne criticit sono: elevato tasso di consumo del territorio, gravi condizioni dinquinamento ambientale, pesante degrado del paesaggio. Senza opportuni ed immediati correttivi, si rischia di pregiudicare in modo irreversibile il futuro della comunit locale. La configurazione di citt post-industriale, che Brindisi negli ultimi anni ha gi iniziato a concretizzare con una mirata azione amministrativa, si deve interfacciare con una pesante criticit ambientale, confermata dalle numerose misure legislative intervenute a salvaguardia dellambiente (Area ad elevato Rischio di Crisi Ambientale, Sito di Interesse Nazionale per le Bonifiche, Impianti Industriali soggetti a Rischio di Incidente Rilevante), pesantemente compromessa dalla incidenza qualitativa e quantitativa dellindustria. ...integrazioni delle attivit industriali esistenti con nuovi settori a minore impatto ambientale ed alto tasso di occupazione... Le attivit industriali che hanno causato i danni pi rilevanti sono quelle connesse al comparto Petrolchimico (abbandono di terreni gravemente compromessi da inquinamento del suolo e della falda acquifera per centinaia di ettari in area industriale) ed Energetico. ...Le pressioni esercitate infatti dalle attivit Petrolchimiche, Termoelettriche e Farmaceutiche, hanno provocato un impatto rilevante sulla salute, come dimostrano anche i risultati degli studi effettuati dall Organizzazione Mondiale della Sanit relativamente alla mortalit ed allo stato di salute della popolazione residente nei pressi dell Area a Rischio.

Schietto il resoconto dell Incontro-Conferenza del 26 maggio 2011 sullo stato di salute pubblica a Brindisi... un bene che in una situazione allarmante, come sottolineato da diverse sigle di ambientalisti e dal Presidente dellOrdine dei Medici che ha ribadito la necessit di sostituire il Carbone con altri combustibili meno nocivi, con un invito alle Istituzioni di svolgere il loro compito. Potremmo esemplificativamente parlare di tanto altro con la bocca tremante e le vene gonfie di collera. Allinizio degli anni 90 il Laboratorio di Igiene Ambientale dellIstituto Superiore della Sanit ha condotto unindagine di mortalit sui lavoratori esposti in 9 impianti italiani, tra cui Brindisi. Mentre negli altri stabilimenti lo studio stato aggiornato, ci non avvenuto per Brindisi. Risultati degli approfondimenti di ricercatori spagnoli dimostrano come intorno alle Centrali a Carbone si muoia di pi di tumore al polmone, al laringe ed alla vescica.
Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancro... aumento delle patologie fino al 20% ... la combustione di materiali misti produce diossina (biblioteca scientifica internazionale PubMed www.ncbi.nlm.nih..gov) ... danni alla salute causati da termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina (questa molecola deve la sua micidiale azione alla capacit di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule... si va ad inceppare uno dei principali meccanismi di controllo del d.n.a., scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e malformazioni neonatali).

Studi di altri ricercatori californiani sull aumento di decessi intorno alle fonti di inquinamento. Lo studio sui sarcomi delle parti molli, intorno al Petrolchimico di Mantova, che ha messo in evidenza una probabilit 25 volte maggiore di ammalarsi di tali temibili tumori per i residenti intorno allo stabilimento. Gli effetti sui neonati di madri esposte allinquinamento nei primi due mesi di gestazione:basso peso alla nascita, minore lunghezza. Studi sul sangue del cordone ombelicale dei neonati intorno alle centrali con una elevata quantit di addotti DNA-IPA (idrocarburi policiclici aromatici), presagio di maggior rischio di tumori nellet adulta.

Gli studi in Serbia sulla radioattivit intorno a Centrali a Carbone. I ritardi nello sviluppo del sistema respiratorio e la perdita di un punto del quoziente intellettivo nei bambini che vivono in aree inquinate. Lo studio dei ricercatori del C.N.R. di Brindisi sullaumento di decessi e ricoveri per malattie cardio-respiratorie nei giorni seguenti linnalzamento degli inquinanti nellaria. Lo studio di tre ricercatori, uno dellArpa e due di istituti del CNR di Lecce, condotto sui dati di Brindisi, che dimostra come certi tipi di ricoveri e di decessi aumentino quando si innalza, allinterno dei limiti di legge che sono rispettati, la concentrazione di alcuni inquinanti. La crescente attenzione del mondo scientifico verso linquinamento ambientale, testimoniata dalla pubblicazione su una delle pi importanti riviste scientifiche internazionali: Circulation. Potremmo anche richiamare la chiarezza delle frasi contenute negli atti approvati in Consiglio Comunale, propedeutici al nuovo Piano Urbanistico in gestazione. La rivista Epidemiologia e Prevenzione ha effettuato ben due ricerche sulla citt di Brindisi. Nella seconda, pubblicata nel 2010, ha verificato la relazione stretta ed immediata tra aumento del PM10 e ricoveri ospedalieri. Questi fenomeni sono fatti risalire alla presenza delle Centrali a Carbone. Esiste levidenza scientifica, fornita dalle ricerche epidemiologiche, che la presenza della movimentazione e combustione del Carbone ed in generale del polo energetico, causa gravissimi danni alla salute dei cittadini comportando tassi di mortalit ed incidenza di tumori superiore alla media. Potremmo rammentare un Report dellUniversit di Harvard, Boston, che ha teorizzato formule per calcolare danni ambientali, e che Secondo uno studio americano prodotto dal Columbia Center for Childrens Environmental Health, la vicinanza a centrali a carbone pu avere un impatto negativo sullo sviluppo cognitivo dei bambini e la loro salute. I ricercatori hanno raccolto e comparato lo sviluppo di due gruppi di bambini nati a Tongliand, una citt cinese: un gruppo era in utero mentre in citt era attiva una centrale a carbone, laltro era in utero dopo che il governo cinese aveva chiuso la centrale... nel maggio 2004.

Altri studi sono stati condotti a New York City e a Cracovia... Potremmo citare larticolo del 2-5-2012 pubblicato su salute.agi.it: scoperto per la prima volta un legame tra linquinamento ambientale e linfertilit femminile nelle donne sotto i 40 anni. E quanto emerge da una ricerca dellInstitut Marques de Barcellona. ...l80% delle donne con un ciclo regolare non riesce a diventare madre. ...Nelle donne giovani potenzialmente fertili abbiamo riscontrato una diminuzione della riserva ovarica a causa degli inquinanti e delle tossine prodotte nelle aree industrializzate. Potremmo menzionare il Piano Regionale della Qualit dellAria predisposto dallARPA Puglia che inserisce Brindisi in fascia C, la pi critica che necessita di azioni di riduzione dellinquinamento. Potremmo accennare della caratterizzazione ambientale effettuata nel 2006 da Sviluppo Italia, in cui la stima quantitativa del rischio inerente leffetto cancerogeno ha rilevato il superamento dei valori di accettabilit per inalazione di polveri ed ingestione di suolo. Potremmo anche riportare considerazioni sbandierate in ogni mezzo di potere mediatico, notizie come quella che le centraline dellARPA di rilevamento dellaria riportano valori nei limiti di legge.
Nel territorio di Brindisi sono localizzate diverse stazioni di monitoraggio della qualit dellaria, gestite da ARPA Puglia. I dati pi recenti forniti nel luglio 2010: - i PM10 hanno mostrato una concentrazione media mensile al di sotto della soglia di legge; - non sono stati registrati superamenti del limite orario per lNO2; - i livelli mensili di benzene sono stati in tutti i casi sotto il limite di legge;

E potremmo, infine, visitare i cimiteri declamando la Relazione sullo Stato di Salute della ASL Brindisi pubblicata nel 2009 in riferimento alle cause di morte negli anni 1998-2008, ovvero recitando il triste rosario affermato nello Studio della Comunit Europea EXTERNE, reso noto dall Associazione Salute Pubblica di Brindisi:
nel 2000 linquinamento atmosferico ha causato la perdita di circa 3 milioni di anni di vita in tutta lEuropa. Questo corrisponde a pi di 300.000 morti premature per anno. Questi inquinanti riducono laspettativa di vita e danneggiano la salute delluomo (malattie cardiache, asma, cancro). ...il costo di produzione di elettricit dal carbone raddoppierebbe qualora fossero conteggiati i costi esterni, come i danni sanitari.

Inoltre se le centraline superassero i limiti di legge ci sarebbe una intossicazione di massa. I limiti delle centraline mettono al riparo da effetti gravi ed immediati. Non mettono al riparo da effetti gravi ed a lungo termine come i tumori, le malattie da metalli pesanti, le tiroiditi, le malattie respiratorie dei bambini, i nati di basso peso, tutti effetti sanitari che in ogni parte del mondo si riscontrano con maggior frequenza intorno alle centrali a carbone. ... non si pu definire un livello di concentrazione dellaria, nellacqua e nel suolo al di sotto del quale le esposizioni risultino innocue. La solita Europa, che crepa certe uova nel paniere e di certo non si esprime a vanvera, con un Report pubblicato a fine 2011 ha finalmente stampato lo scontrino del conto. LAgenzia Europea dellAmbiente ha piazzato la Centrale Termoelettrica Federico II BR Sud al 18 posto nella classifica degli Impianti pi inquinanti dEuropa (1 in Italia), per CO2, polveri sottili, ed altre sostante nocive.
Revealing the costs of air pollution from industrial facilities in Europe. LAgenzia Europea per lAmbiente (EEA) presenta una valutazione dei diversi costi associati elle emissioni di impianti industriali in Europa. Oltre alla CO2 si considerano gli inquinanti classici (ossidi di zolfo, di azoto, particolato etc.) e il loro impatto sia sullagricoltura che sullambiente, sia gli effetti sanitari espressi in mortalit in eccesso, ricoveri ospedalieri, malattie croniche e cos via, utilizzando la metodologia CAFE (Clean Air for Europe). Queste valutazioni hanno un carattere statistico, con una stima dunque approssimata dei danni, contengono necessariamente delle semplificazioni e incorporano, relativamente ai risultati espressi in termini monetari, un certo grado di arbitrariet. Tuttavia, lapproccio scelto dallEEA consente di rappresentare in modo coerente limpatto relativo di impianti tra loro diversi. Nel 2009 la centrale di Brindisi ha emesso: 13 milioni di tonnellate di CO2 7.300 tonnellate di ossidi di azoto (NOx) 6.540 tonnellate di ossidi di zolfo (SOx) 473 tonnellate di particolato

Queste emissioni, assieme ad altri microinquinanti, hanno prodotto un danno sanitario complessivo stimato dallEEA tra i 99 e i 270 milioni di euro (valutati secondo due diverse procedure di calcolo) e un danno associato alla CO2 di 437 milioni di euro (calcolato secondo una procedura utilizzata dal governo inglese). Il complesso dei costi esterni stimati con questa metodologia, per la sola centrale a carbone di Cerano, oscilla dunque tra 536 e 707 milioni di euro per la produzione del 2009 che stata di circa 15 miliardi di kilowattora (15 TWh). Limpatto complessivo della produzione da carbone Enel, in Italia, di una grandezza di ordine quasi triplo rispetto a questa cifra.

(www.greenpeace.org) Per i pi scettici, segue la tabella rappresentativa chiarificatrice di quanto riportato ed una mappa eloquente. Documenti scaricabili agevolmente dal sito www.eea.europa.eu Agenzia Europea Ambiente.

LAgenzia Europea stima che ogni anno, i costi, in termini di salute persa, esterni, cio pagati dalla collettivit che vive vicino alla centrale, sono stimabili, a seconda del metodo utilizzato, tra i 500 ed i 700 milioni di euro.

Il proseguo della lunga bolletta comprende le altre 2 centrali termoelettriche brindisine: Enipower ed Edipower.
Se si estende lo sguardo alle altre due centrali brindisine, anch'esse presenti in questa speciale classifica, si giunge ad una stima complessiva del danno sanitario a carico della collettivit che varia da 691 a 958 milioni di euro. Stima che tuttavia manca della valutazione dellimpatto dellindustria chimica e meccanica.

LEEA ha utilizzato i dati dellinventario europeo delle emissioni del 2009 (E-PRTR) in riferimento a CO2, cinque gruppi di inquinanti atmosferici (NOx, SO2, NH3, NMCOV, particolato sottile) e un gruppo aggregato di microinquinanti (metalli pesanti, e, per gli inquinanti organici, 1,3-butadiene, benzene, IPA e PCDD/F). I dati, pubblicati il 24 novembre u.s., si riferiscono agli impatti delle emissioni in 622 impianti industriali in Europa.

In questa classifica europea limpianto di Brindisi Cerano al 18 posto, lILVA di Taranto al 52 posto. Le grosse palle, con cui in Puglia e soprattutto a Brindisi e Taranto si continua a giocare come bambini alle prese con un giocattolo da maneggiare, sono evidenti. Per gli inquinanti aventi un effetto sanitario locale-regionale stato calcolato sia il VOLY (valore degli anni di vita persi) sia il VSL (valore della vita statistica). Posso garantire che se fossi stato able a tradurre linglese, avrei potuto spiegare cos un damage, quanto pollution c qui, chi sono gli animals che bevono fresh milk, che fine sta facendo il fish, le plant, la fruit, la water, quanti heavy metals sono stati soffiati come concime avvelenato, cosa sia una free pubblication e che significhi la parola freedom, la cui attuazione tangibile in sconvolgenti comunicati di Salute Pubblica (supportati dalla nota del Direttore Generale ARPA Puglia - dati European Environment Agency relativi agli impatti delle emissioni dagli impianti industriali in Europa) cos titolati: costi sanitari pagati dalla collettivit per la combustione del carbone a Brindisi un primato italiano. La spiegazione, a seguire, in una pagina emblematica di Quotidiano i cui contenuti, come suol dirsi, sono tutto il programma dellincoscienza collettiva causata dagli imbonitori.
Sono 27.000 gli alunni coinvolti e ben 130 i progetti presentati per lottava edizione di Play Energy, il progetto ludico -educativo promosso da Enel e dedicato al mondo delle scuole nazionali ed estere con lobiettivo di informare e coinvolgere i giovani sui temi dellenergia e della tutela dellAmbiente. ...lambizioso progetto ha visto la fase conclusiva con la Conferenza Stampa presso la Centrale Federico II di Brindisi, in occasione della quale i 200 giovani concorrenti vincitori di questa edizione hanno partecipato alla premiazione regionale.

Siamo orgogliosi di ospitare nella nostra centrale tecnici e scienziati di fama internazionale che arrivano a Brindisi da tutto il mondo per confrontarsi con le migliori tecnologie disponibili nella produzione di energia elettrica sostenibile da carbone. Non si comprende perch la nostra classe politica parli di rapporti con le megaziende energetiche prescindendo da una valutazione corretta dei costi e dei benefici della collettivit dando per scontato che i secondi superino i primi, accontentandosi di piccole elargizioni, magari anche ludiche e sportive, che quietano la coscienza di chi le riceve e dei cittadini che acriticamente le salutano. Salvo poi imprecare contro la mala sorte o contro il cielo quando i malanni sopraggiungono. Non c nulla che si muova senza energia, e cos abbiamo deciso di giocare con i giovani. In questi otto anni ho visto un notevole progresso, nelle lor o interpretazioni. Ai miei giovani figli insegner che non dovranno farsi manipolare come pupazzi o manichini apposti di fronte ad una macchina fotografica senza capire bene perch lo stanno facendo e chi sta muovendo le lenze dellinverosimile teatrino di marionette. Per lEuropa stessa, sarebbe arduo reperire una pagina di stampa altrettanto squalificante e simbolica della realt consentita con tanto di sorrisi storditi e soddisfatti stampati sulle bocche in ogni occasione a disposizione. Una facciata che c da ritenere racchiuda tutta una storia di un territorio calpestato e di un popolo, imbrogliato o comprato, trattato come pollame dallevamento. Linquinamento atmosferico una seria minaccia per la salute e in particolare per i soggetti vulnerabili come i bambini e le persone che soffrono di malattie respiratorie...
(Jacqueline McGlade, direttrice esecutiva dell Agenzia Europea per lAmbiente)

Le nostre azioni possono essere credibili soltanto se si basano su solide conoscenze... affinch ciascuno possa comprendere meglio lorigine dellinquinamento.
(Janez Potonik Commissario Europeo allAmbiente)

Per tanto, se certi valori si superano, o gli impianti vanno frequentemente in blocco e sfiammano, non dovrebbero incolparsi solo i camini di paese che hanno funzionato da secoli, in ogni provincia, ed oggi risultano improvvisamente fuorilegge. N dovrebbe darsi troppa credibilit al misfatto di uno zucculone incazzato che si infila maldestramente negli impianti e li mette in blocco accidentalmente. Rabbiosamente, constatando le violazioni delle Direttive del Consiglio Europeo 96-61-...-...-...CE sulla Prevenzione e Riduzione integrata dellInquinamento (prevedono peraltro laggiornamento periodico del Registro E.P.E.R. sulle emissioni in atmosfera e nelle acque prodotte dai complessi industriali), ci si sente veramente il sud del sud dellEuropa. Ci si riconosce in quel tacco nero e sporco con dentro chi ne ha fin troppo di sopportare passivamente nellignoranza pi ottusa. ...Quando i cadaveri comprenderanno di esserlo, allora, queste terre potranno cambiare, uscire dalle miniere esiliando i prepotenti. Non pu distruggersi per avidit ci che d la vita. Basta capirlo. Non possibile, dichiara il Presidente dellOrdine dei Medici, assumere decisioni su impianti pericolosi per la salute pubblica, senza sentire i medici. Non ammissibile assistere al vivere quotidiano degli uomini in maniera cos miserabile criticando fortemente un certo passato, anche prossimo, e non riuscendo ad accorgersi dei danni provocati nel presente. Non si pu non voler rendersene conto. PUGLIA AVVELENATA (da lEspresso 30 agosto 2012)
Se Taranto il centro dell'inferno e l'Ilva la bocca di Satana, anche il resto della Puglia non se la passa bene.

Inquinamento alle stelle, emissioni di CO2 da record, tracce di diossina nel latte materno, incidenza di tumori troppo alta vicino ai poli industriali: la regione dei trulli il tacco nero d'Italia, il luogo dove sorgono le fabbriche pi inquinanti del Belpaese.
Non stupisce, chiosa Annibale Biggeri, epidemiologo, professore ordinario a Firenze e perito del gip di Taranto che ha ordinato il sequestro dell'Ilva, che in alcune zone della Puglia i dati

epidemiologici siano cos allarmanti. ...Un eccidio. Le edicole, quel giorno, erano cosparse di questo manifesto.

A settanta chilometri dall'Ilva, a Brindisi, c' un altro dei siti d'interesse nazionale che fa tremare gli esperti.
... una fascia costiera che si estende per oltre 30 chilometri quadri.

Gli studi in mano agli scienziati sono scioccanti.


La mortalit per l'area di Brindisi stata analizzata nel periodo 19901994, quando vennero segnalati eccessi di mortalit per tutte le cause e per tutti i tipi di tumore. Un report pi recente, pubblicato nel 2004, riguard l'area residenziale vicino al petrolchimico... L'Arpa recentemente ha effettuato nuovi rilievi del suolo e delle falde acquifere, trovando di tutto: l'arsenico supera i limiti del 63 per cento, lo stagno del 42, il mercurio del 14, ci sono troppi idrocarburi, composti cancerogeni di vario tipo, clorobenzeni. ...i veleni hanno penalizzato anche lagricoltura, martoriata, scrive la Comm. Bicamerale, dalle emissioni industriali degli insediamenti di Brindisi e Taranto e dallo sversamento illegale di rifiuti.

Le menti di tutti i brindisini, tutti i giorni, sono affollate di ferme, indimostrabili, convinzioni.
Il carbone dellEnel fa un morto al giorno ... Un morto al giorno, 366 lanno per la precisione. Sono quelli riconducibili allinquinamento prodotto dalle centrali a carbone dellEnel secondo la proiezione della Fondazione Somo per Greenpeace Italia. Applicando i parametri dellAgenzia Europea per lAmbiente alle emissioni in atmosfera delle centrali della compagnia ex pubblica emerge che le morti premature associabili alla produzione di energia da fonti fossili di Enel per lanno 2009 in Italia sono 460. I danni associati a queste stesse emissioni sono stimabili come prossimi ai 2,4 miliardi di euro. Un responso implacabile che la Fondazione ha trasmesso allEnel ricevendo, purtroppo, risposte molto elusive. (www.ilfattoquotidiano.it/29-04-2012)

Dallangosciante locandina e dal Report 2012, pubblicati sul sito www.greenpeace.it, emerge il primato per le morti premature presunte: 119 per la Federico II BRINDISI Sud.
Se focalizziamo lattenzione sui danni di inquinamento, il carbone presenta un impatto 6 volte superiore a quello del gas.

Non si pu imbrogliarsi in frasi tipiche come prima era molto peggio, ed io che cosa posso fare, adesso le cose stanno cambiando, i sistemi di prima non erano quelli di oggi, sono discorsi esagerati, purtroppo stata rilasciata lAutorizzazione.

Non si pu incartarsi inutilmente in monitoraggi, controlli, analisi, accertamenti, denunce, indagini, sentenze, illudendosi che la via giusta da percorrere sia legiferare senza mai mettere in discussione lo scriteriato ed incivile attuale stile di vita, irrispettoso di tante altre e di quelle a venire. Se solo provassimo a pronunciare quelle stupide frasi fatte mentre produciamo bile per lintossicazione di un caro. O fossimo capaci di dirle in faccia ad un agricoltore costretto ad abbandonare le terre di famiglia, svalutate come una moneta sostituita. O le pensassimo mentre gustiamo prodotti tipici senza conoscerne la provenienza. Come si fa a restare inchiodati al muro per processarci? In fondo sarebbe anche pi semplice che tentare vanamente di dimostrare verit a chiss quale Autorit, tra le tante, incompetenti. Basta recarsi a parlare con il proprio medico curante, sempre pi inerme nei confronti delle malattie trattate. Patologie di cui non pu avere competenze specifiche ed costretto a rimandare a Pisa, citt ben conosciuta, qui da noi, per controllare la tiroide. Basta osservarsi allinterno di un pacco solo andata spedito per Genova -centro leucemie- o indirizzato a Milano, per altro ancora. E sufficiente recarsi in qualsiasi patronato CAF, santi protettori quando abbiamo bisogno di assistenza per pratiche di invalidit ed accompagnamento dovute a malattie irreversibili, la cui assistenza stessa sar soltanto spiraglio temporaneo prima che la ferita cominci a sanguinare inguaribilmente. Oggi, quei faldoni sono terribilmente ingrossati, ed a detta di quei confessionali hanno raggiunto volume triplo rispetto a pochi anni fa. La cosa pi dolorosa che lincremento non tiene conto dellet. E pi che sufficiente spulciare i rapporti inviati dall Associazione Nazionale Tumori allA.S.L., atti pubblici che potrebbero chiarire se chi appartiene all ASL del centro-sud della provincia di Brindisi ha pi possibilit di divenire un assistito A.N.T. o A.I.L., volendo dire nella maggior parte dei casi essere destinati ad una vita pi temporanea delle altre. Potrebbero confermare o smentire se scendendo da Fasano a Torchiarolo aumentano progressivamente probabilit che nessuno vorrebbe scoprire. E staremmo parlando di province della stessa terra di appartenenza, della stessa gente, della stessa alimentazione, dello stesso stile di vita. Ma utopia parlare della stessa qualit della vita intorno alla cittadina martire.

Basta il prurito insopportabile delle allergie pi disparate a cui i veleni ci hanno obbligato, avvertibile non appena laereo avvisti lAeroporto a forma di croce. Basta semplicemente confrontare i dati in possesso dall ASL/BR, riportanti gli elenchi degli scomparsi per cause incurabili, con tante altre ASL diversamente targate. Basta facilmente riesumare i dati in possesso della Regione (fino al 2009), comprovanti il numero dei ricoverati in Ospedali specifici e specializzati del nord Italia. Basta conversare con amici Medici dOspedale impegnati in tristi reparti e angosciati dallirrefrenabile aumento di lettini occupati. Ogni Dottore rispettabile testimonierebbe senza indugio che anche per le patologie pi gravi, in certi periodi sono stracolmi finanche i corridoi conducenti al tunnel che non distingue statura o grinza sulla pelle. La causa di questa illogica squalifica dellesistenza pu essere una ed una sola: linquinamento ambientale e linfluenza determinante del nostro amato vento di Tramontana, forte e secco, che agita il nostro mare e la nostra aria verso il sud, Lecce compresa. Il resoconto indimenticabile e generale, da rammentare in ogni momento, che oggi Brindisi (nord e sud) , drasticamente, una delle citt dItalia pi colpite dalle malattie che si sviluppano esattamente come quanto nella nostra mente accade. Paragonabilmente, come se le cellule impazzissero e non riuscissero pi a capire cosa sia giusto fare per il loro stesso interesse di vivere. Il tumore del tumore. In questo scenario sconvolgente, oltre a pensare ad una normale o privilegiata sistemazione lavorativa, bisogna prioritariamente cercare di procurare una vita che tenda alla vita. E questa considerazione, purtroppo, lavranno interiorizzata tutte le famiglie che hanno subto la morte bianca di un familiare, o la perdita di un parente per determinate gravi patologie, al cui rischio siamo sovra-esposti. Abbiamo il dovere di tentare un cambio di mentalit. Una modifica sostanziale al sistema di gestione e uso del territorio, innescando il meccanismo futuro della sovranit alimentare ed energetica. Abbiamo lobbligo di scacciare prontamente, con unanime convinzione, possibili nuovi colonizzatori, progettando urgentemente lespulsione, senza rimpiazzi, di obsoleti atavici impianti inquinanti troppo vicini alle abitazioni e troppo concentrati.

Abbiamo il dovere di accelerare, prima del troppo tardi, la terza rivoluzione industriale, accantonando i combustibili fossili, necessaria a lasciare ai nostri successori un territorio sano almeno quanto quello ereditato dai nostri padri, se non addirittura migliore. Secondo lEuroParlamento, per rendere leconomia europea pi competitiva indispensabile affrancarsi dai combustibili fossili...
(da articoli di stampa)

Dobbiamo rispondere ai nostri figli, nipoti e pronipoti, i quali riterranno incoscienti i loro padri, responsabili di non aver saputo tutelare la salute del territorio e delle famiglie, crudelmente condannate al cancro.
(Tonino Di Giulio 1990)

Abbiamo da tornare a vedere, assieme ai nostri figli, facce e forme, guardando le nuvole. Dir ai miei figli: lotto perch ho un debito nei vostri e nei miei confronti; se sentite di stare nel giusto, andate avanti senza alcun timore. Il prioritario diritto alla salute di tutti, non deve essere mai subordinato al profitto.
(Nicola Lo Vecchio operaio, morto di tumore, simbolo del Petrolchimico di Manfredonia)

Dobbiamo pretendere, immediatamente, il massimo, da chi ha azzannato a sangue, e continua a farlo, una terra meravigliosa costringendo al sacrificio dellintera costa sud, potenziale fiore allocchiello di un turismo tanto desiderato quanto mai voluto veramente. Senza fare battaglie alcune tra poveri prendendosela scioccamente come i tifosi di squadre diverse della stessa Citt. Brindisi un bene comune. Brindisi di tutti gli abitanti che amano questo posto. Brindisi di tutti coloro che vogliono imparare a farlo. Brindisi solo di questi brindisini. Tutti gli altri sono ospiti. E come tali devono comportarsi, quando entrano e stanno nella casa. Altrimenti, la famiglia avr da farli uscire senza esitare, con le buone o le cattive maniere del buon padre. Dobbiamo essere quello che abbiamo dimenticato di essere, o forse, propiziando le menti, quello che non siamo mai stati. Abbiamo da riaprire lostrica entro cui si nasconde la perlina del Mediterraneo. E poi, solo poi, mostrarla ai turisti di tutto il mondo fatti sbarcare direttamente nel Castello di Terra, o accompagnati

nel centro storico da centinaia di barche colorate di pescatori che li vanno a prendere da Castel Rosso. Abbiamo solo da togliere, al nostro territorio. E nientaltro da aggiungere sperperando invano milioni di milioni di milioni spergiurando su chi costretto, bene che vada, a vivere di una busta paga risicata. Abbiamo da recuperare gli specchi dacqua, non colmarli. Togliere dighe strozzanti e soffocanti, navi irriverenti, piazzali dasfalto, moli di cemento, pennelli artificiali e quantaltro ha deturpato larmoniosa geografia. Da piantare per i giovanissimi brindisini alberi e fiori bonificando conseguentemente, naturalmente, gratuitamente, le aree ad elevato rischio di crisi ambientale ed i siti inquinati. E con quei denari che spettano per le bonifiche, credito da arrogare prepotentemente, abbiamo da dare lavoro a tutti i cittadini veraci, senza pi impegnarne per costruire cretinerie appannaggio di pochi. Abbiamo da consultare e rispettare il Piano Regionale della Salute 2008-2010. Abbiamo da scongiurare il rischio di incidente rilevante derivante dalla presenza dellIndustria pesante. Da far respirare il nostro mare, la nostra terra, la stessa aria. Abbiamo da tornare a bere lacqua delle falde sotterranee, su cui galleggiamo dolcemente, impietosamente imputridite dall inquinamento industriale. Abbiamo da andare a visitare il Parco Regionale le Saline di Punta della Contessa senza la paura di dover inalare forzatamente veleni e senza il terrore di mangiarne i prodotti della terra. Abbiamo da tornare ad essere Municipio di Roma, Capitale dItalia, Brundisium. ...I protagonisti dell Eneide di Virgilio. Abbiamo da ritornare a fare il bagno nel Porto, gare nazionali di canottaggio a mari misti, giocare a pallanuoto sulla sponda del Casale, andare abbracciate da un seno dacqua allaltro. Abbiamo da farci scorpacciate di cozzi neri, tiratufuli, dattiri e pieti di crapa fatti alli Pitagni. Da fare la virmara a Fiume Grande pi sce pisca sarighi, capuncieddi e sparatieddi. Abbiamo da esibire come pietre preziose i nostri pomodori, li muluni sarginischi, li pipi, li marangiani. I grappoli duva marvasia, susumanieddu e menni di vacca. Da salvaguardare la fica brindisina, a rischio dinfecondit e destinzione.

Abbiamo da discutere di Protocollo di Kyoto e obiettivi di sostenibilit ambientale e territoriale. Di norme e strategie della Comunit Europea ed Internazionali su tematiche ambientali. Abbiamo da ripulire i nostri carciofi dal nerore contaminante loro imposto, rimettendoli sui banchi del mercato e nelle piazze di tutto il mondo infilzandoci sopra con orgoglio e fierezza il cartello con la scritta frutta di Brindisi. Abbiamo da essere noi, quellIndia verso cui siamo stati la Valigia. Vivi a Brindisi e rivivi!

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