Sei sulla pagina 1di 10

PERCHE IL GIOCO.

Nel linguaggio corrente possiamo definire il gioco come un attivit gratuita, pi o meno fittizia (fare finta di) che procura un piacere di tipo particolare. Il gioco pu anche essere definito attivit ludica e deriva dal latino ludus = gioco. I giochi dei bambini non sono dei giochi, bisogna invece valutarli come le loro azioni pi serie(Montaigne). Questa affermazione ci fa capire che per i bambini il gioco un azione seria e fondamentale per il loro sviluppo. Attraverso il gioco, infatti, i bambini iniziano a capire come funzionano le cose, si rendono conto delle leggi del caso e della probabilit e iniziano a prendere coscienza dell esistenza di regole di comportamento. Il bambino attraverso il gioco esprime se stesso, esplora il mondo, lo fa senza essere sottoposta a delle pressioni interne o esterne ma messo in atto per il semplice piacere e per confermare se stessi. L attivit ludica utilizzata intenzionalmente dal fanciullo per inserirsi al meglio nella realt e per manipolarla. La caratteristica principale del gioco la creativit. Il gioco pu avere due dimensioni: -solitaria: il bambino gioca in casa da solo utilizzando dei giocattoli, ai quali attribuisce caratteristiche della realt, oppure dei videogiochi; - collettiva: quei giochi effettuati allaperto in compagnia, di solito sono dettati da regole. Lattivit ludica si modifica in base allo sviluppo intellettivo e psicologico, ma resta comunque importante per tutta la vita. Il gioco fondamentale per lo sviluppo AFFETTIVO, COGNITIVO E SOCIALE di ogni bambino e questo porta alla creazione dell intera personalit.

- LO SVILUPPO AFFETTIVO:

Il gioco sviluppa lemotivit del bambino che si modifica con let. Questo sviluppo pu essere un indice per il corretto equilibrio psichico. Lo sviluppo ludico attraversa diverse tappe:
-

0/1 anno: il gioco inizia fin dai primi mesi di vita, il bambino gioca con il proprio corpo o con quello della madre, anche se gli oggetti che lo circondano attraggono la sua attenzione. Il neonato attraverso questa attivit ludica scopre la differenza tra il s e il non s. Inoltre il gioco gli procura una serie di sensazioni che gratificano e arricchiscono il proprio s che si sta formando.

- 2 anni: in questa fase il bambino utilizza il gioco per superare lansia provocata dalla separazione dalla madre. - 3 anni: questa let in cui il bambino inizia a provare piacere nel giocare con gli altri e comincia il gioco far finta di, il bambino imita gli adulti, ad esempio la mamma e il pap. - 4/5 anni:in questa fase il bambino attraverso il gioco mette in atto delle dinamiche interne. - 6/10 anni: let della fanciullezza iniziano a sperimentare i giochi di gruppo e con regole.

- LO SVILUPPO COGNITIVO:

Il gioco riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo intellettivo, in quanto va a stimolare la memoria, la concentrazione e l attenzione. Il bambino che ha sperimentato poco lattivit ludica, presenter delle forti carenze a livello cognitivo. Piaget mette in correlazione lo sviluppo del gioco con quello mentale, infatti afferma che il gioco la pi spontanea abitudine del pensiero infantile. Egli afferma che lo sviluppo intellettivo del bambino attraversa due fasi una di assimilazione e laltra di accomodamento. Inoltre Piaget individua tre stadi di sviluppo del comportamento ludico: - giochi di esercizio: questa tipologia di giochi prevale nel primo anno di vita del bambino, in questa fase egli prova piacere nell afferrare oggetti e portarli alla bocca, aprire e chiudere la mano e gli occhi, in questo modo il fanciullo impara a controllare i gesti e a coordinare i movimenti. In questa fase l assimilazione prevale sull accomodamento; - giochi simbolici: il gioco simbolico si sviluppa tra i 2 e i 6 anni. In questo periodo il bambino in grado di rappresentare e di immaginare; questa tipologia di giochi fa in modo che il bambino metta in scena delle esperienze di vita viste ma mai vissute direttamente; - giochi con regole: il gioco con le regole si sviluppa tra i 7 e gli 11 anni, fase in cui il bambino inizia a sviluppare la socialit; in questa fase si ha una prevalenza della realt, anche se lassimilazione prevale ancora sullaccomodamento. Il fanciullo si trova a dover rispettare delle regole, ma queste non vengono pi viste come delle imposizione ma come modalit per adattarsi al gioco stesso. Con la comparsa delle regole termina il gioco infantile e inizia una fase di crescita altamente educativa.

- LO SVILUPPO SOCIALE:

Dal punto di vista sociale il gioco passa attraverso tre stadi:


-

gioco solitario: avviene nei primi mesi di vita e non vi interazione sociale;

- gioco parallelo: si verifica tra il primo e il terzo anno di vita; vi una sorta di cooperazione tra i bambini, ma il gioco ancora essenzialmente solitario; - gioco sociale: si sviluppa tra i 4 e i 5 anni, e vi interazione sociale.

Queste informazioni devono essere prese in considerazione sia dai genitori che dagli educatori, i quali devono garantire e restituire ai bambini il tempo e lo spazio a tutte le loro pulsioni interne.

Unit di apprendimento Titolo: Siamo fatti cos Destinatari: sezione mista Tempo: trasversale a tutto lanno Campo di esperienza: Il corpo in movimento Obbiettivi Formativi: - maturare competenze di motricit fine e globale; - muoversi con destrezza nei giochi liberi e guidati; Traguardi: - il bambino prova piacere nel movimento e in diverse forma di attivit; - conosce le diverse parti del corpo; Metodologia: ludica laboratoriale Attivit: Giochi: - Passa la palla; - Tocca, tocca.; - Lo specchio infarinato; - Il puzzle del viso; - Il burattinaio e i burattini; - Tocca l oggetto; Verifica e Valutazione: la verifica viene effettuata attraverso la costruzione di pinocchio: ad ogni bambino vengono date le varie parti del corpo di pinocchio ( braccia, gambe, viso, ecc), ognuno di loro, individualmente lo deve ricomporre mettendo al posto giusto le varie parti.

PASSA LA PALLA

Materiale: una palla Dove si gioca: all aperto o in palestra Partecipanti: un numero a scelta Descrizione: i bambini si dispongono in cerchio, seduti. Uno di loro ha una palla in mano e la deve passare ad un compagno, dicendo il nome del bambino che dovr ricevere la palla, quest ultimo la deve afferrare senza farla cadere. I bambini che riescono a non far cadere la palla riceveranno un piccolo premio. Utilit: questo gioco oltre a sviluppare competenze di motricit fine, pu essere utile durante il periodo di accoglienze, per far conoscere i bambini tra di loro.

TOCCA, TOCCA

Materiale: carta, forbici e colori; Dove si gioca: in aula e in palestra o allaperto; Partecipanti: lintera classe; Descrizione: in classe si realizzano due dadi sui quali vengono disegnate le parti del corpo e del viso. Poi ci si sposta in palestra, i bambini a turno lanciano i dadi e dopo aver osservato la figura impressa sui lati del cubo, dice ai compagni quale parte del corpo deve essere toccata. Uilit: questa attivit pu essere utile al bambino per sviluppare la creativit, nella fase in cui vengono realizzati i cubi, mentre nel momento in cui ci si sposta in palestra i bambini saranno in grado di nominare e riconoscere, anche su compagno, le parti del corpo.

LO SPECCHIO INFARINATO

Materiale: specchi e farina; Dove si gioca: in aula; Partecipanti: intera sezione: Descrizione: dopo aver ricoperto uno specchio con della farina, viene chiesto ai bambini di nominare la parte del viso che vedono riflessa nello specchio spostando la farina. Utilit: il bambino riesce a riconoscere se stesso nello specchio e a nominare le diverse parti del viso che vede riflesse, inoltre si spinge il bambino a toccare la farina e a manipolarla. IL BURATTINAIO E I BURATTINI Materiale: nessuno

Dove si gioca: in palestra; Partecipanti: intera sezione; Descrizione: l insegnante finge di essere il burattinaio e i bambini i burattini. Il burattinaio chiede ai burattini di fare determinati gesti, ad es. i burattini alzano il braccio destro o sinistro, si toccano il pancino, chiudono gli occhi, ecc. Utilit: questo gioco ha lo scopo di far sperimentare sul corpo di ogni bambino le proprie parti del corpo e in oltre va a sviluppare lattenzione, in quanto i bambini devono prestare attenzione a quello che dice la maestra IL PUZZLE DEL VISO

Materiale: oggetti di cancelleria; Dove si gioca: in aula; Partecipanti: intera classe; Descrizione: ad ogni bambino viene dato un viso scomposto in 5 parti e ognuno di loro deve comporre scomporre il viso. TOCCA LOGGETTO Materiali: oggetti vari a scelta Dove si gioca: in palestra o all aperto Partecipanti: intera sezione Descrizione: linsegnante dopo aver disposto, e terra, degli oggetti di diverso colore, dice ai bambini il colore dell oggetto che deve essere toccato e con quale parte del corpo; es. toccate il cerchio rosso con il piede, toccate la palla gialla con la gamba, ecc) Bibliografia http://www.galileo.it/ludonord2/importanza_gioco/indexf.html

pdamiamocastellanza.wordpress.com libriconleali.blogspot.com http://www.serate-italiane.dk/blog.php?view=one&post_id=34 http://doc.studenti.it/appunti/pedagogia/ruolo-gioco-sviluppo-bambino.html http://web.educazione.sm/iDogana/pagine%20nuove/PD%20UD/UD %20spiritoso%20e%20il%20corpo%20invisibile%2008%2009.htm http://www.tropeaedintorni.it/pinocchio-di-dove-sara-uscita-questa-vocina060213.html http://it.123rf.com/photo_12839114_le-bambine-ed-i-ragazzi-in-uncerchio.html

INDICE: PERCHE IL GIOCO Lo sviluppo affettivo pag.1 pag.2

Lo sviluppo cognitivo Lo sviluppo sociale UNITA DI APPRENDIMENTO Passa la palla Tocca, tocca Lo specchio infarinato Il burattinaio e i burattini Il puzzle del viso Tocca l oggetto BIBLIOGRAFIA

pag.3 pag.4 pag.5 pag.6 pag.7 pag.8 pag.9

LUCIA DI SANTO matricola 138919

10

Potrebbero piacerti anche