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PRENDETE NOTA

di CLAUDIO STRINATI

spettacoli

SMARTCARD
di ANTONIO DIPOLLINA

E NEL 300, A OXFORD, ARMONIZZARONO ITALIA E INGHILTERRA

COS ANCHE IL FURTO PU DIVENTARE UNA FORMA DARTE


Teatro San Carlo

n cd ben realizzato Masters of the Rolls. Raccoglie una notevole serie di brani cantati, di ambiente

anglosassone, databili verso la prima met del quattordicesimo secolo, epoca in cui c un interscambio intenso tra Francia e Inghilterra. Sono musiche sacre da inquadrare, per, nellambito della produzione universitaria di Oxford, che allinizio del Trecento uno dei massimi centri della cultura occidentale, improntato a forte sperimentalismo scientifico pur sulla incontrovertibile base degli studi teoMASTERS logici di discendenza platonica. OF THE ROLLS Queste musiche sono anonime, Music by English Composers nulla conoscendosi dei compositori of the attivi in quella scuola nel periodo Fourteenth che precede di poco laffermazione Century GOTHIC VOICES, della Ars nova francese e del suo DIRETTORE massimo esponente Guillaume de CHRISTOPHER PAGE. Machault. Il cd intitolato alla muHELIOS sica dei cartigli, che i cantori utiH55364 lizzavano srotolandoli, come a leggere nelle sentenze delle Sibille e dei Profeti. E la musica ha proprio carattere profetico perch il dipanarsi del canto si svolge secondo il principio della scrittura in due modalit fondamentali: o le voci cantano insieme percorrendo lo stesso cammino, sia armonicamente sia ritmicamente, intonando tutte il medesimo testo, o si muovono su due strade parallele, intonando due testi diversi che si sviluppano con andamenti diversi ma dialetticamente connessi. Si potrebbe pensare al contrappunto classico, ma non cos. Il canto declama splendenti sentenze armonizzate non pi secondo lantico criterio della scala che sale e scende, ma secondo quello della mutevole ed estrosa concatenazione di intervalli raggruppati a distanze di una terza o una sesta per unire o disgiungere le voci ubbidendo a principi di naturale consonanza. Non si tratta di vere melodie, ma di melopee che si accartocciano nello spazio dascolto proprio a somiglianza dei cartigli. Il nastro sonoro si svolge e si riavvolge con elegante elasticit di corrispondenze in cui laffabulazione tipica del mondo italiano e lincantesimo sonoro tipico del mondo inglese trovano un punto di convergenza, come accadr di l a pochi anni nei Racconti di Canterbury.
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E RUSALKA SI TRASFORMA IN OPERA ECOLOGICA


LO SPETTACOLO TRADITIONAL FUTURE: IN SCENA, AL CENTRO, C FERNANDO ANUANGA

itolo facile e conseguente, Larte del furto. Nel senso che si parla di furti nellarte, quadri in primo luogo, ma con diramazioni

AL PASSO DI FERNANDO LA DANZA AFRICANA VA VERSO IL FUTURO


ANUANGA PORTA IN ITALIA TRADITIONAL FUTURE: UN MIX DI BALLI TIPICI KENIOTI, HIP HOP E BREAKDANCE. SENZA CADERE NELLA TRAPPOLA DEL FOLCLORE
di EMILIANO CORARETTI

uando Fernando Anuanga balla, lo spettatore resta ipnotizzato. Questo coreografo keniota da oltre ventanni mette in scena spettacoli in cui mescola amore e guerra, creando dialoghi inediti tra la tradizione masai e danze decisamente pi contemporanee (hip hop e breakdance prima di tutte). Come dimostra Traditional Future, in scena il 25 gennaio al Teatro Cucinelli di Solomeo (vicino a Perugia), la danza di Anuanga non nasce per rendere digeribile a un pubblico europeo i canti e i balli del Kenya, ma per creare un

ponte tra lAfrica e lOccidente. O come dice lui, un movimento ondulatorio tra il mondo che conosciamo e uno di cui abbiamo solo sentito parlare. Nato e cresciuto in Kenya, Fernando (i genitori lo chiamarono cos in ricordo di un missionario italiano conosciuto qualche anno prima) ha imparato a danzare da autodidatta: Nel mio Paese racconta lartista al telefono dalla Francia, dove vive sei mesi allanno, passando gli altri sei in patria, non esistono scuole di ballo, per si danza in ogni luogo possibile e in qualunque momento della giornata. Per imparare, sufficiente guardare gli altri, cercando di imitarli. A forza di guardare e imitare, nel 1990 Anuanga forma il trio

A SINISTRA, LA CELEBRE COREOGRAFA E DANZATRICE AMERICANA CAROLYN CARLSON


IL VENERDI DI REPUBBLICA

Rare Watts, in cui propone innesti inediti tra la danza tradizionale keniota e i ritmi della musica techno. Spettacoli apprezzati dal pubblico che, per, non lo convincevano: Dopo un po iniziai a capire che danzare doveva essere un modo per esprimere la storia del mio Paese senza per questo trasformarmi in unattrazione turistica. Il ballerino decise cos di trasferirsi in Francia dove ha avuto lopportunit di lavorare con alcuni dei pi importanti coreografi dellOccidente, da Carolyn Carlson (la pi grande di tutti) ad Angelin Preljocaj. Anche oggi conclude Anuanga i miei spettacoli nascono sempre dalla stessa domanda: possibile danzare verso il futuro senza tradire le proprie radici? Io credo che sia possibile, ma per farlo ho dovuto usare il mio corpo come un punto dincontro tra tradizione e modernit. Traditional Future vuole quindi essere un viaggio in cui io prendo per mano il pubblico, portandolo in luoghi selvaggi ma con una storia ancora da scoprire. Proprio come il Kenya.
18 GENNAIO 2013

Un canto damore alla Natura. Cos il regista Manfred Schweigkofler parla di Rusalka, lopera di Antonn Dvork che debutta domani e sar in scena fino al 29 gennaio al teatro San Carlo di Napoli. Diretto da John Fiore, il lavoro racconta il complesso rapporto tra uomo e natura e lincanto dellimmaginazione attraverso forme e un linguaggio moderni. Il messaggio ambientalista chiaro: in scena gli attori appariranno con i costumi di Mateja Benedetti, realizzati con materiali riciclati ed ecocompatibili. Il mondo fiabesco ispirato da Christian Andersen e dai miti nordici reso attraverso i mezzi della contemporaneit: le scene di Walter Schuetze propongono una ricostruzione fantastica e moderna attraverso led e videoproiezioni. Il cast composto da Dina Kuznetsova, nel ruolo della sirena Rusalka (a sinistra, in foto), affiancata da Pavel Cernoch, Jolana Fogas, Richard Paul Fink e Irina Mishura. (a.da.)

quasi insospettabili: pi larte moderna, pi moderna la tecnica del furto. Una serie inedita davvero in ogni senso quella in partenza su Sky Arte Hd marted alle 21.10, a cadenza settimanale. In ogni puntata viene raccontato un caso clamoroso accaduto nel fantasmagorico mondo dei furti darte. La costruzione da thriller, visto che solo alla fine si scopre se le operazioni di recupero sono andate a buon fine. Si viaggia tra scenari davvero insoliti: falsari di rango mondiale, UNIMMAGINE mercenari assoldati da collezionisti DI LARTE DEL FURTO. senza scrupoli e, in alcuni casi, an- IN ONDA che governi corrotti impegnati a co- OGNI MARTED prire, se non a gestire, traffici che gi- ALLE 21.10 rano intorno alle opere darte. Che SU SKY ARTE potevano essere possedute da collezionisti privati o da musei di media o grande rilevanza. In parallelo, fiorisce il mercato dei sistemi di sicurezza, che, vista levoluzione del mondo criminale e soprattutto lentit di certe cifre in ballo, si fanno sempre pi sofisticati, in uneterna rincorsa con il crimine specializzato. E, come dice qualche conoscitore dellambiente, la ferocia e la mancanza di scrupoli non temono confronti nel mondo della criminalit tutta. LArte del furto la nuova proposta del canale lanciato di recente da Sky (solo in alta definizione, bisogna avere labbonamento orientato). Senza farsi troppo intimidire dagli esempi preesistenti allestero (di gran lunga istituzionali e ormai quasi sacri nel tempo, come Art), Sky Arte cerca di perseguire una strada autonoma che non disdegna effetti quasi pop. Lofferta il pi possibile variegata: concerti rock di pregio passano accanto alla trasmissione di rappresentazioni dopera, le rubriche si infittiscono e crescono di livello. Larte intesa nel senso pi largo possibile, ma senza cercare di essere popolari a ogni costo. E la missione, che si avvale del semplice espediente di utilizzare i materiali di alcuni canali di musica e altro cancellati di recente dal bouquet, ispira simpatia.
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spettacoli

TRA DR. HOUSE E GLEE SUL PICCOLO SCHERMO EPICA E DRAMMA HANNO GRANDE SPAZIO
LA NARRAZIONE HA TROVATO CASA IN TELEVISIONE: I TELEFILM RACCONTANO I CAMBIAMENTI SOCIALI E INCIDONO SUGLI STILI DI VITA. LA TESI DI FILOSOFIA DELLE SERIE TV, UNANALISI SU PI CANALI
di MASSIMILIANO PANARARI

Lo spettacolo

PER RECITARE CONTRO I TAB PIPPO DELBONO VA IN SENEGAL

utto, ma proprio tutto, sta diventando oggetto di popfilosofia. Telefilm compresi. Anche se non dei telefilm qualsiasi, bens quei serial che sono ormai, a tutti gli effetti, un pezzo del nostro immaginario, come mettono in evidenza nel loro libro Filosofia delle serie tv (Mimesis, pp. 218, euro 16) Luca Bandirali ed Enrico Terrone. La filosofia applicata alle serie televisive (narrazioni attraverso immagini in movimento, articolate in puntate e stagioni) ci sta tutta, perch l ritroviamo la sintesi, adatta ai nostri giorni, delle due maggiori forme di racconto che hanno caratterizzato il passato: lepica del ro-

manzo e la drammaturgia di teatro e cinema. Cos, 24, Mad Men e Il Trono di Spade configurano dei veri mondi, che si estendono lungo lo spazio e nel tempo, popolati da una folla di personaggi. Alla faccia, sembrano dirci i due autori, dei teorici del postmoderno che avevano decretato il tramonto definitivo delle grandi narrazioni. Le serie del piccolo schermo sono una forma darte che incide sul modo di vivere del nostro tempo, e si basa su alcuni punti fondamentali. Come lesigenza che ci sia un monopolio della forza da parte di quelle che i due autori chiamano aggregazioni speciali, altrimenti la societ salta per aria: precisamente lidea di alcuni importanti filosofi come Hobbes, Locke e Rousse-

DA SINISTRA, IN SENSO ORARIO: IL CAST DI DR.HOUSE; GLI ATTORI DI GLEE; LA COPERTINA DEL LIBRO DI LUCA BANDIRALI ED ENRICO TERRONE E LEIGHTON MARISSA MEESTER, DI GOSSIP GIRL

au, che ritroviamo nei serial polizieschi (The Shield, Dexter, CSI, ma pure ne I Soprano). C poi la famiglia, quale oggetto sociale con i suoi rapporti di potere e i suoi sistemi di ruoli (Desperate Housewives e Californication, ma anche I Tudor), oppure quale rovesciamento oscuro e pertur-

bante di quella serenit che dovrebbe, tuttal contrario, caratterizzarla (Dirty Sexy Money e United States of Tara ideata da Steven Spielberg e Diablo Cody). Sempre allinterno delluniverso delle relazioni, si focalizza limportanza dei riti di iniziazione e di passaggio tra le generazioni,

messi in scena dai teen drama e dalle serie adolescenziali (Gossip Girl, Glee, Misfits). Quindi c la riflessione sui metodi di conoscenza della realt, ovvero lepistemologia, nelle indagini delle polizie scientifiche di Csi o del Dr. House, col loro metodo abduttivo, che procede

sulla base di una sequenza di indizi e tracce (esattamente come faceva Sherlock Holmes). E, per finire, un capitolo dedicato alla vita al lavoro, vale a dire alla realt sociale fondata sulle professioni, da quella medica di Greys Anatomy e, nuovamente, di Dr. House a quella forense di Boston Legal; oppure, ancora, al mondo dei pubblicitari di Mad Men capitanati da Don Draper e a quello degli attori (raccontato dalla serie americana Entourage, dalla britannica Extras e dalla nostrana Boris).

appuntament
IL DEBUTTO
A NOME TUO
MILANO - PIMOFF DAL 18 AL 21 GENNAIO - DA 6 A 12 EURO 02-54102612

a cura di MARCO ROMANI

LEVENTO
LITHUANIAN ORCHESTRA
CREMONA - TEATRO PONCHIELLI IL 24 GENNAIO - DA 11 A 25 EURO 0372-022001

LOMAGGIO
LISOLA DI ARTURO
ROMA - CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE IL 21 GENNAIO - INGRESSO LIBERO 06-4746390

OPERA
UN BALLO IN MASCHERA
CATANIA - TEATRO MASSIMO BELLINI DAL 19 AL 30 GENNAIO - DA 16 A 84 EURO 095-7150921

Lo spettacolo che Pippo Delbono porter il prossimo 22 gennaio allIstituto di Cultura Francese di Dakar, Racconti di giugno, il pi autobiografico del suo repertorio, una confessione in cui lattore, regista e drammaturgo, autore e unico interprete della pice, traccia un quadro essenziale della sua formazione. Parlare di tab sociali quali omosessualit e Aids, presenti nel monologo con delicatezza e ironia, in un Paese come il Senegal, a grande maggioranza musulmana, non cosa ovvia, tanto da aver generato le diplomatiche reticenze della nostra Ambasciata. Cos a farsi carico della promozione e dellospitalit dellartista stato lIstituto Francese della capitale senegalese, dove il 21 gennaio, verr proiettato anche il lungometraggio Amore Carne, il cui titolo rimanda a un passo delle Illuminations di Arthur Rimbaud e a quel desiderio di riconciliare corpo e spirito, segno amoroso e segno carnale che avvicina il regista di Questo buio feroce al geniale poeta francese morto a 37 anni anni, oltre un secolo fa. Nellultimo periodo mi sembrato, a ogni serata, di celebrare un rito per mia madre confida Delbono di ritorno dalla tourne doltralpe del suo Dopo la battaglia e ancora molto segnato dal recente lutto materno. Ci che invece mi porta in Africa nera dice con voce lenta e precisa, al telefono dalla sua casa ligure, la volont di puntare dritto al cuore della vita, soprattutto in un momento come questo, di grave crisi e stanchezza del mondo occidentale. Presentare in Senegal Racconti di giugno significa, inoltre, infrangere tab che permangono forti non solo in quella societ ma anche nella nostro. Sono convinto che in presenza di grandi diversit culturali raccontare s stessi sia il modo migliore per aprirsi agli altri. La seconda tappa del viaggio africano, dopo Dakar, sar lAlliance Franco-sngalaise di Ziguinchor, capoluogo della Casamance, regione nel Sud del Paese, dove si terr anche un incontro aperto con pubblico e artisti. (vincenzo maria oreggia)

Mentre in arrivo il film ispirato al romanzo di Mauro Covacich (con la regia di Valeria Golino), questa storia sulla dolce morte debutta in teatro nelladattamento di Cinzia Span (sul palco insieme a Umberto Ceriani) e la regia di Roberto Recchia. pimoff.it

Nel doppio ruolo di direttore della Lithuanian Chamber Orchestra e di violinista solista il musicista russo Sergej Krylov il protagonista di un concerto con musiche di Ptr Illic Cajkovskij, Niccol Paganini e Pablo de Sarasate. teatroponchielli.it

Linfanzia solitaria e irrequieta a Procida, la gelosia per il fratello, lamore e lodio per la matrigna Nunziatella, il tentato suicidio, la presa di coscienza della fine delladolescenza. Iaia Forte interpreta il capolavoro di Elsa Morante pubblicato nel 1957. centriculturali.roma.it
IL VENERDI DI REPUBBLICA 18 GENNAIO 2013

Il teatro catanese apre il suo anno musicale celebrando i duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi con lopera che debutt nel 1859. La regia di Luca Verdone, sul podio il tenore e direttore dorchestra argentino Jos Cura. teatromassimobellini.it

ATTORE, REGISTA E DRAMMATURGO, PIPPO DELBONO IL 22 GENNAIO PORTER IL SUO SPETTACOLO RACCONTI DI GIUGNO IN SENEGAL

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