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UNA FEDERAZIONE AL SERVIZIO DELLE SOCIETA

Non solo un programma per latletica del Lazio, ma un progetto per latletica italiana

Cari amici, sono Roberto De Benedittis, Presidente dell'ACSI Campidoglio Palatino. Insieme ad altri dirigenti di numerose societ del Lazio, ho deciso di candidarmi per la Presidenza del Comitato Regionale della Federazione di Atletica Leggera. Potrei parlare a lungo delle motivazioni che ci hanno indotto a prendere questa decisione, ma vorrei concentrarmi sulle proposte che stiamo elaborando insieme a tanti altri amanti dell'atletica. Il Lazio ha alcune peculiarit rispetto a tante altre regioni d'Italia. Intanto ha la Capitale, dove ha sede anche la Fidal Nazionale e quindi pu interagire pi di altre regioni con la stessa. Ha la societ pi importante del settore femminile come l'Audacia Record che ha collezionato recentemente l'11 scudetto assoluto e il quarto a livello under 23. Ha anche la societ di livello giovanile pi importante come la Studentesca Cassa Risparmio Rieti che quest'anno ha fatto l'accoppiata nei CDS Allievi. Ha anche alcune societ Master di primissimo piano come la Romatletica, che cito perch vincitrice dello scudetto Master femminile. Ha inoltre ben 5 societ Militari che danno lustro, non solo alla regione ma all'Italia intera con i loro campioni che riescono ad affermarsi nelle competizioni internazionali (Vedi Fabrizio Donato a Londra). Per ultimo, ha una vastissima rete organizzativa, in particolare dell'attivit su strada, specialit nella quale, il Running Club Futura ha vinto gli ultimi due scudetti. Non dimentichiamo che a Roma si organizza il Golden Gala, mentre nel 2013 a Rieti si ospiteranno i Campionati Europei Junior. Roma ospita poi la Maratona e la Mezza Maratona pi importanti d'Italia, sia per numero che per qualit di partecipanti. Il Lazio pu essere quindi una regione pilota nell'ambito di quel rinnovamento che tutti si auspicano nel mondo della nostra atletica. Per far questo, dobbiamo per rinnovare anche il nostro Comitato. Vogliamo solo ricordare a tutti, al di l dei trionfalistici annunci, che nel 2007 le societ affiliate erano 237 mentre nel 2012 sono 210. Tra quelle che si sono perse, ad esempio, l'Atletica Villa Guglielmi di Fiumicino che svolgeva una meritoria attivit all'interno del Campo Cetorelli, costretta dalle vedute miopi di questo comitato, a rinunciare all'affiliazione a favore di un Ente di Promozione Sportiva.

1. TRASPARENZA
Al primo punto del nostro programma mettiamo questa parola. Ci che accaduto in questi quattro anni, allinterno ed allesterno del Comitato, deve indirizzarci su comportamenti che dovrebbero essere normali, ma che, viste le ultime vicende lette sui quotidiani, sembrano quasi uneccezione. Noi invece vogliamo essere, anzi, siamo trasparenti. Quattro anni fa lattuale presidente aveva scritto nel suo programma che avrebbe pubblicato i verbali del consiglio. Non lo ha fatto, cominciando cos, concretamente a far scivolare i comportamenti di questo comitato nella scia di quelli della politica, promettere e non mantenere. Noi invece non siamo la politica, siamo lo SPORT! Quello che insegna il rispetto delle regole, i valori della lealt, del rispetto dellavversario e di se stessi. Se queste regole non vengono applicate da chi deve dirigere questo sport, allora salta lETICA sportiva e di conseguenza non possiamo neanche pi parlare di sport. Se non ETICO, non SPORT. Noi pubblicheremo i verbali del consiglio, le delibere economiche, i bilanci chiari delle manifestazioni organizzate. Senza se e senza ma.

2. COMITATI PROVINCIALI
Ai Comitati Provinciali dobbiamo dare la possibilit di programmare la loro attivit. Si assegneranno, in base al tesseramento societario, individuale e allattivit svolta nellanno precedente, un budget annuale su cui il Comitato potr finalmente contare per tutto lanno. I Comitati Provinciali sono democraticamente eletti e quindi i dirigenti godono della fiducia delle societ. Questo deve bastare al Comitato Regionale per poter delegare lorganizzazione delle attivit di livello provinciale.

3. ORGANIZZAZIONE GARE
Lorganizzazione gare deve essere demandata ai Comitati Provinciali. Il Comitato Regionale deve limitarsi al coordinamento dellattivit, al monitoraggio delle disponibilit degli attrezzi, di concerto con i Provinciali. Le gare dovranno essere autofinanziate. Questo lo possiamo ottenere attraverso la procedura del conto on-line. Dovranno esserci sempre le pre iscrizioni, ma allatto del ritiro della busta gara non si pagher una quota. La manifestazione sar rendicontata dal Comitato Provinciale in tutti i suoi dettagli e sar pubblicata sul sito. Il costo sar diviso sulle presenze gara e la quota dei soli partecipanti alla manifestazione, sar detratta dal conto on line delle societ. Eviteremo cos lantipatica prassi di pagare anche gli

assenti. Questo ci consentir anche di risparmiare personale e soprattutto di far circolare meno soldi contanti. Lorganizzazione dovr essere puntuale, con tutti i criteri per far si che atleti, tecnici, giudici e genitori siano soddisfatti. Non pi manifestazioni della durata di sette ore ma prove che durino al massimo 3 ore e che consentano a tutti di avere accesso diretto al risultato. Ad esempio, i tabelloni segnamisura, ci devono essere e devono essere utilizzati. Altro aspetto quello dellambiente che dobbiamo creare. Unambiente giocoso dove sia piacevole essere presenti, magari con servizi adeguati e corretti, conformi alle normative vigenti. Non possiamo assolutamente far fare una sorta di servizio bar ad atleti minorenni, senza alcun rispetto delle normative fiscali.

4. RIPARTIAMO DAI TECNICI


La netta sensazione che si ha, andando sui campi di atletica, che il nostro sport non abbia molti problemi di reclutamento. Anche i dati statistici certamente sono confortanti. A parte la Federazione Calcio, ed il Nuoto (ma per motivi completamente diversi), il numero dei praticanti dai 6 ai 14 anni comunque elevato. Attraverso il meccanismo delle Scuole di atletica, sia il Comitato, sia le societ, riescono a recuperare le risorse per pagare decentemente gli istruttori ed anche mettere da parte qualche risorsa per lattivit. Dopo i 14 anni cominciano i dolori. I tecnici non sono pagati o lo sono in maniera ridicola, con il conseguente abbandono di quelli pi bravi che riescono a trovare collocazioni in altri ambiti (Palestre, Pallavolo, Basket, preparatori atletici di Tennis e Calcio, ecc). Quelli che rimangono, perch legati alla passione o a degli atleti di livello che gli danno soddisfazione, sono sempre meno e meno motivati. Da qui il tracollo anche delle presenze sia quantitative che qualitative degli atleti di buon livello sui campi di atletica. Oltre allabbandono derivante dalle problematiche relative allet (adolescenza, studio, problemi di trasporto, interessi plurimi) su cui lo sport non pu intervenire in maniera incisiva, il problema pi grave quello relativo alla mancanza di tecnici ed in particolare nelle specialit tecniche. Dobbiamo lavorare, attraverso le facolt di scienze motorie ed in particolare con lUniversit del Foro Italico, per sviluppare competenze, trovare nuovi tecnici, qualificare quelli che ci sono, e incentivare meccanismi premianti. Le risorse le troveremo attraverso i risparmi dallorganizzazione gare. Altro punto dolente, di queste ultime settimane, il tesserino dingresso al campo. Noi siamo assolutamente contrari. Tecnici e dirigenti non devono pagare nulla per entrare negli impianti. Se abbiamo necessit di recuperare risorse, allora lo dobbiamo fare attraverso il tesseramento.

5. LIMPIANTISTICA
Da qualche anno assistiamo alla litania del Calcio che vuole abbattere gli stadi che sono vecchi e inadatti (costruiti appena 20 anni fa) per farne nuovi e pi moderni con spazi per Cinema, Musei, Negozi, ecc. Noi non abbiamo queste pretese ma ci dobbiamo incamminare verso una strada che non sar n corta n semplice. Nei prossimi 10 anni, dovremo tentare di trasformare le nostre societ in gestori di impianti sportivi. Credo che questa sia una delle poche vie per uscire dal declino di questa disciplina. Tra 10 anni dovremo avere una societ che gestisce il Paolo Rosi, una per le Terme, una per la Farnesina (pi complesso perch rientra nel Parco del Foro Italico) una per il Giannattasio. Le societ saranno legate agli impianti, dovranno unire le loro forze, magari separandosi a livello giovanile ma ricompattandosi a livello assoluto. Solo cos potremo avere quello che in fondo il modello reatino-viterbese, una societ unica che raccoglie tutto il vivaio nel circondario. Pensate ad un CDS con il Paolo Rosi contro le Terme, Sora contro Civitavecchia e Formia contro Latina, solo per fare alcuni esempi. Non si potr fare in tutti i luoghi, soprattutto quelli promisqui (calcio-atletica), ma la strada deve essere quella. Per far questo c bisogno di formazione, di nuove professionalit, di sostegno nellimmagine, delle societ e dellatletica in generale. Dovremo affrontare con il CONI, con la FIDAL nazionale, con gli Enti Locali, la gestione dei tre impianti di atletica romani che sono a noi affidati. Ci sono circa 500.000,00 euro di spese che dovremo affrontare per la gestione complessiva di questi tre impianti e dovremo assolutamente reperire i fondi non caricando eccessivamente i costi sugli utenti, ma cercando attraverso le sponsorizzazioni, le manifestazioni, di introitare quelle risorse che servono alla corretta gestione. Dovremo essere interlocutori CREDIBILI, per gli Enti Locali, per poter concordare, seppur in tempi non facili, contributi a sostegno dei miglioramenti strutturali degli impianti. Dobbiamo necessariamente programmare eventi negli impianti, in particolar modo nel periodo estivo, per far si che le risorse possano essere riutilizzate nel miglioramento degli stessi. Infine dobbiamo adottare criteri di trasparenza e competenza per limpiego del personale degli impianti. Non pi gli amici degli amici ma gente dellatletica, che conosca le problematiche degli atleti che vivono il campo. Dobbiamo poi fare uno scatto dorgoglio sulla progettualit. Ci sono esempi virtuosi come quello di Civitavecchia, possiamo certamente sviluppare progetti su tutti gli impianti dotando di mini spazi indoor per poter dare risposte alle esigenze di unatletica moderna.

6. IL GRUPPO GIUDICI GARE


Il GGG una delle colonne portanti dellapparato federale. Ormai, sono anni che parliamo di ricambio generazionale, dincentivi, di qualificazione. In quale modo? Da dove cominciare? Dobbiamo prima formare i nuovi quadri e poi partire con gli incentivi o viceversa? E in qualsiasi caso, dove trovare le risorse? IL GGG del Lazio mette in campo circa 5000 presenze lanno. Queste vanno sommate ai rimborsi per trasferte allinterno della regione. Anche su questo, il modello organizzativo pu essere daiuto. Decentrare e far gestire ai CP le risorse per i GGG, sviluppare lattivit provinciale in modo da contenere le trasferte ed invece dare una quota fissa a presenza, diversificando tra lattivit su pista e quella su strada. Dobbiamo sviluppare sempre di pi il progetto self-crono e fare in modo che le nuove tecnologie (vedi limpiego di Chip-trasponder nelle corse su strada) vengano utilizzate dal GGG. Nelle gare su strada non potremmo prevedere ad esempio dei corsi per giudice degli addetti al cronometraggio di ditte private? O al contrario dei corsi per la gestione del cronometraggio per i giudici? In questo modo avremmo dei giudici che gestiscono anche il sistema Chip o dei gestori del Chip che sono anche Giudici e possono ufficializzare le gare. Dove trovare le nuove leve? Lutilizzo dei giudici ausiliari messi a disposizione dalle societ, al

momento si rivelato un vero flop. Dobbiamo dare dignit al GGG e solo in quel momento troveremo disponibilit delle persone a mettersi in gioco. Dignit nelle divise, dignit nel trattamento e nel rispetto, dignit nel ruolo di educatore rispetto ai giovani. Dispoiace dirlo, ma troppe volte, gare alla volemose bene, creano danni irreparabili. Lesempio del 1006 di Collio ottenuto a Rieti lampante. Non per la falsa partenza, che erroneamente pu scappare a qualsiasi starter, ma per il fatto che si disputata una finale che non esisteva nel programma originario e che il direttore di riunione non doveva autorizzare. In quel caso, non doveva esserci discussione, la ripetizione della serie, chiamata poi finale, non doveva esserci punto e basta. Ed in quel caso stato mortificato tutto il GGG che non ha potuto applicare il regolamento sotto le pressioni di un atleta, di chi in quel momento era presente. I Giudici devono essere autonomi, magari scomodi, ma autonomi. In quel caso stata stravolta una lista all time, cio la STORIA di una specialit! Se ricostruiremo questa dignit, anche i giovani saranno motivati a fare i GIUDICI, ad imparare i regolamenti, a stare sul campo per essere compartecipi di una festa e non una componente sopportata seppur indispensabile. Lobiettivo di rinnovare il Gruppo di un 25% in 4 anni, attraverso il reclutamento tra coloro che smettono di essere atleti, tra i Master e tra i giovani delle Facolt di Scienze motorie.

7. LATTIVITA MASTER E QUELLA SU STRADA


Non si capisce per quale motivo questo settore debba sempre essere vissuto come un corpo estraneo alla Federazione. Seppure negli ultimi anni si siano fatti passi avanti (soprattutto nei confronti dei Master dediti alla pista) c ancora una corrente culturale che tende a vedere questi settori come mucche da mungere e non come un modello a cui fare riferimento. Nel Lazio abbiamo due grandi modelli organizzativi, la Maratona di Roma e la Roma Ostia. Tralasciamo le problematiche caratteriali e le storie pregresse che portano ad una netta separazione tra i due gruppi dirigenti. Sono certo che i due gruppi, magari separatamente, non si tirerebbero indietro nel caso li volessimo coinvolgere nellorganizzazione di eventi promozionali. Perch allora non sfruttare queste sinergie? Perch non vedere questo mondo come una grande opportunit? Abbiamo personaggi straordinari e pensiamo a Sergio Agnoli e Giorgio Calcaterra ma anche Ugo Sansonetti e molte donne con le loro particolari storie. Lunica cosa che abbiamo saputo fare finora stata quella di inserire la tassa dellEuro, tassa che ha fatto e far sempre pi allontanare dalla Federazione le societ. A questo si aggiunta la beffa (ma ormai una consuetudine) delle promesse fatte e non mantenute in ambito regionale. Ripristinare il Criterium regionale su strada per poter dare visibilit alle manifestazioni, che devono pagare le tasse, ma a cui vanno dati servizi. Netta distinzione nella promozione tra coloro che sono affiliati alla federazione e chi no. Altrimenti perch si debbono pagare le tasse gara? Lattivit Master su pista nel Lazio una di quelle pi qualificate in Italia. Dobbiamo cercare di posizionarla in date e campi allaltezza della situazione. Dobbiamo cercare di facilitare la partecipazione degli atleti anche alle gare assolute, tenendo sempre conto delle capacit organizzative dei CP. Incentivare anche degli incontri interregionali Master con le regioni limitrofe che certamente hanno atleti di alto livello come lUmbria, la Toscana e le Marche.

8. SALDIAMO LA STRADA E LA PISTA


Una delle vicende pi deludenti di questi ultimi anni stata lintroduzione della Tassa delleuro per ogni arrivato nelle gare su strada di livello nazionale. Non si fatta alcuna distinzione tra le societ che organizzano manifestazioni per finanziare le proprie attivit e chi fa di questo una giusta professione. Noi proponiamo due cose molto semplici: le societ organizzatrici che hanno un settore giovanile, (non solo sulla carta) avranno uno sconto su questa tassa. Per coloro che non lo hanno e che non vogliono incentivare questo tipo di attivit, diremo chiaramente come utilizzeremo questi soldi, indirizzandoli verso atleti e tecnici della categoria Junior attraverso una comunicazione mirata che possa mettere in risalto come la manifestazione su strada sia da sostegno allattivit giovanile di vertice. In questo modo si capir bene qual la funzione di questa tassa. Per fare un esempio concreto, la provincia di Frosinone esprime una bella gara a Sora, Corri sotto le stelle. I proventi di quella gara (tassa dellEuro) potrebbero essere girati tramite il CP ad un atleta ed un tecnico meritevole di quella provincia.

9. LA COMUNICAZIONE
La comunicazione del CR tutta ripiegata su se stessa. Il nostro linguaggio sar sempre rivolto al NOI. Non ci faremo coinvolgere dal personalismo con dichiarazioni su questioni che non riguardino strettamente latletica. E comunque una comunicazione che non serve alla crescita complessiva del movimento atletico ma esclusivamente al mantenimento dello status quo ed alle rendite di posizione. Se ha un senso spendere risorse nel settore comunicazione, per avere in realt uno sviluppo delle relazioni verso lesterno. Continuare a leggere comunicati dove si elencano risultati che tutti noi possiamo leggere tranquillamente da soli e su cui possiamo esprimere considerazioni sicuramente pi interessanti del solito eccellente, grande successo, straordinaria partecipazione, non serve proprio a nessuno. Al contrario dobbiamo raccontare le storie dei singoli atleti, farne vivere la passione, limpegno che ci mettono nella loro attivit. Non mancano da noi i personaggi interessanti, sia ad alto livello che giovanile. Avere rapporti stretti con il CONI Regionale, con gli Enti Locali, anche in modo da poter sostenere i CP nei confronti dei Comuni e delle Provincie, sviluppare promozioni con le pro-loco, promuovere convegni locali e regionali sulle tematiche di fondo, la cultura dello sport, limpiantistica, il rapporto scuola-sport. Su questo vale la pena dinvestire. Se invece bisogna solo fare i commenti allattivit, proponiamo un bel concorso per gli atleti stessi che si possono misurare con la professione del giornalista.

10.

GRUPPI SPORTIVI MILITARI

I Gruppi Sportivi Militari sono una risorsa della nostra atletica Italiana. A livello regionale abbiamo 5 gruppi sportivi e vogliamo collaborare con loro per poter sviluppare progetti promozionali per la nostra atletica. Sarebbero tantissime le cose da dire, sullimpiantistica, sul valore dei tecnici e delle strutture, vogliamo limitarci a fare una proposta. Ci sono alcune citt del Lazio molto grandi dove non esistono societ di atletica. Lesempio pi evidente Guidonia Montecelio, la terza citt del Lazio per numero di abitanti. Non c un impianto n una societ affiliata. Attraverso la collaborazione con i GSM possiamo attivare dei tecnici per poter avviare una scuola di atletica in un parco o in una scuola. Questo progetto potrebbe essere replicato in altri luoghi come Aprilia, altra citt molto grande che non ha pi un riferimento per latletica giovanile.

11.

SCUOLE GIOVANILI

Abbiamo limpressione che le scuole giovanili del Comitato siano ormai un terreno di conquista, in particolare per una societ. Lo diciamo senza mezzi termini e questo deve assolutamente cambiare. Le scuole devono essere un momento di formazione dei nuovi atleti, dei tecnici, e devono mettere in condizione tutte le societ di poter accedere con le proprie proposte durante la categoria Cadetti. Fino a quel momento, dobbiamo cercare di mantenere un basso profilo tentando di far partecipare a manifestazioni i ragazzi, di tesserarli, ma senza scatenare guerre di reclutamento. Altra cosa sono le scuole giovanili delle societ affiliate. Dobbiamo mettere in rete tutte le scuole, fare in modo da poter promuovere anche queste sul sito del Comitato. Aiutare, se possibile, le societ volenterose che si trovano in difficolt strutturali. I progetti ad personam che sono stati sviluppati in questi anni non hanno convinto nemmeno coloro che ne hanno beneficiato.

12.

LA SCUOLA

Il mondo della scuola sta affrontando problematiche complesse che aumenteranno il conflitto interno da qui a pochi mesi. Siamo scettici sulla capacit di questo mondo di poter dare un concreto contributo alla causa sportiva del nostro Paese almeno a breve termine. Gli Insegnanti sono sempre meno motivati, pur avendo oggettivamente una situazione ambientale nella nostra regione abbastanza favorevole. Non sar semplice invertire questa tendenza ma se ci vogliamo provare dobbiamo intraprendere la strada del protagonismo e non quella del supporto tecnico. Il compito della Federazione quello di governare i processi di analisi dei GSS. Non quello di prendere il prodotto finito dalle articolazioni locali del Ministero, mandare i giudici, ed effettuare qualche premiazione. Siamo noi a dovere dettare lagenda, siamo noi a dover tessere quella tela che deve legare la scuola alla societ del territorio, siamo noi a dover stimolare le societ che non lo fanno a stipulare convenzioni con le scuole.

13.

SETTORE MEDICO

Per molti anni il settore si ridotto allindividuazione di medici per la presenza alle gare. Noi vogliamo sviluppare un progetto attraverso convenzioni reali con strutture mediche che possano supportare le problematiche infortunistiche degli atleti e supportarli anche sotto altri aspetti fondamentali dellalta prestazione come quello psicologico. Uno staff che possa essere da supporto alle societ che gestiscono gli atleti di alto livello e che spesso non sanno a chi rivolgersi per risolvere un problema con un atleta.

14.

LA SEGRETERIA

In questo settore si deve esplicare il concetto di una Federazione al servizio delle societ. Oggi accadono situazioni veramente illogiche. Per quale motivo una societ di Ostia dovrebbe andare a ritirare le proprie tessere dingresso al campo a Via Flaminia? Perch fino a ieri bastava mostrare il tesserino per entrare a Caracalla ed oggi per entrare dobbiamo sottostare a delle situazioni di burocrazia che non hanno senso? Le tessere dingresso possono essere rilasciate direttamente ai campi, non c nulla che lo impedisca. Anzi, a nostro parere queste funzioni potrebbero essere delegate al comitato provinciale competente sul territorio che addirittura potrebbe trovare sede allinterno di uno di questi impianti.

15.

SETTORE TECNICO

Lo abbiamo lasciato per ultimo proprio per rimarcarne limportanza. E in assoluto il motore del Comitato, insieme alla segreteria. Per prima cosa il Settore tecnico ormai qualcosa di staccato dalla periferia. Un gruppo di tecnici di cui non discuttiamo la competenza, ma sicuramente la capacit a conoscere effettivamente lentit del proprio settore e le strategie per migliorarlo. Questo non certo per colpa loro, ma perch impensabile che una sola persona (o anche 2 ma che operano su un ristretto territorio), tra laltro spesso poco esperta e con un mare di altre occupazioni, possa arrivare a tutto. E questo sempre stato anche da date storiche, perch spesso ricordiamo riunioni per fare rappresentative in cui i Referenti di Settore facevano convocazioni solo in base alle graduatorie o venivano fatti raduni solo con la presenza di giovani atleti senza che si creasse nessun legame costruttivo con i loro tecnici. Come fare un passo avanti decisivo rispetto a questa situazione di ristagno? Innanzi tutto la Commissione

Tecnica dovrebbe essere formata dal Consigliere Delegato, dal Fiduciario Tecnico, da un Responsabile del Centro Studi (visto come principale responsabile della formazione, dellaggiornamento e delle strategie di incentivazione dei tecnici) e dai Fiduciari Tecnici Provinciali. Questa formula prevede la rivalutazione massima della figura del Fiduciario Tecnico Provinciale che lunica figura che conosce a fondo la propria realt periferica e pu interagire con le strutture centrali per trovare i mezzi tecnici e le strategie per far crescere lattivit della provincia. I FTP devono essere in costante contatto con il FTR, sia per la stesura dei calendari, sia per esporre la situazione dei loro Comitati, sia per cercare insieme al CR tutto ci che si pu organizzare per il miglioramento dellattivit provinciale (gare, raduni, convegni, giornate promozionali, corsi per rendere indipendente la gestione delle gare ecc.). Tutto questo perch impensabile di far crescere lattivit periferica senza che si instauri con essa un rapporto costante e permanente di collaborazione. A questo punto si collega il discorso dellorganizzazione delle gare che per le categorie esordienti e ragazzi vanno delegate completamente ai Comitati Provinciali con lesclusione di 2 Trofei delle Province Ragazzi/e (uno invernale e uno estivo) la cui collocazione e strutturazione deve essere studiata e redatta insieme ai Fiduciari Tecnici Provinciali. Discorso diverso per i cadetti che sono categoria di raccordo tra giovanile e assoluto e che hanno accesso anche allattivit nazionale. Per loro va studiato un circuito di gare a partire dai cross e indoor fino alla pista formato da Meeting della durata massima di 2/3 ore ben organizzati, con belle premiazioni individuali, gadgets e tutto ci che pu servire ad arricchire la manifestazione. A nostro parere la categoria ragazzi/e dovrebbe vedere assegnato solo ed esclusivamente il titolo provinciale riservando i titoli regionali solo alle categorie cadetti, allievi, junior e assoluti. Non per trentamila titoli (cross, indoor, pista, strada, lanci ecc.) ma esclusivamente il titolo di Campione Regionale di cross e su pista. Unattenzione particolare poi dovrebbe avere lassegnazione del titolo assoluto, quasi sempre snobbato e disertato non solo dagli atleti militari ma anche dai migliori atleti civili della regione, tanto che spesso appannaggio di master o allievi o addirittura in molte gare non si arriva ad assegnare il bronzo. Probabilmente perch il Campionato Regionale Individuale assoluto cade in un periodo di gare nazionali in cui i migliori atleti sono intenti ad altre attivit o anche perch spesso viene svolto in campi non allaltezza dellevento. Perch allora non assegnare i titoli in occasione di un circuito di Meeting Regionali riservati al settore assoluto ben organizzati e studiati in modo da toccare i campi tecnicamente pi adatti allo svolgimento delle diverse attivit (ci viene ad esempio in mente Tarquinia particolarmente ricercata per il lancio del disco dove si potrebbe svolgere un meeting di lanci, come pure i nuovi stadi di Rieti o di Formia con le piste veloci per le corse e i salti, sempre in attesa del risveglio di Roma). Promuoviamo delle tavole rotonde che coinvolgano di volta in volta i migliori tecnici del Lazio delle diverse specialit. Cosa meglio di questi incontri per far uscire direttamente dalla discussione un tecnico che per tutti si prenda lincarico di tenere i contatti con gli altri e di comunicare tempestivamente al FTR i mezzi necessari per incrementare e migliorare il proprio Settore? Cos si nomineranno i responsabili di settore, non con scelte fatte dallalto a seconda della convenienza politica di questa o quellaltra societ. Questo genere di Referente diverrebbe un vero e proprio organizzatore del lavoro da svolgere allinterno del suo gruppo ed il portavoce di tutti i tecnici che operano sui campi nellambito di una specialit. Chiaramente in occasione di lezioni, raduni, gare o rappresentative di volta in volta tutti i migliori tecnici della Regione verranno coinvolti a gettone a seconda della necessit, degli atleti convocati e della localit geografica di intervento. Questa potrebbe essere una strategia per creare una Commissione Tecnica pi operativa e motivata.

Nella speranza di suscitare un sano e corretto dibattito, vi aspettiamo tutti alle elezioni del prossimo 10 novembre.

Roberto De Benedittis

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