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DOMENICA 7 OTTOBRE 2012

la Repubblica la Repubblica

CULT
Saggi, racconti, film: oggi la crisi e il denaro sono temi narrativi
Anche per esorcizzare il trauma della vita al tempo dello spread
MIGUEL GOTOR
omesi reagisce a un trauma? Se lo rimuovi ritorna, se lo racconti inizi a superarlo. Ed cos che nella penombra di una grotta, davanti al fuoco, un milione di anni fa o forse due, il superstite di una battuta di caccia finita in tragedia ha cominciato a raccontare e da allora non abbiamo ancora smesso. Forse non ce ne rendiamo conto sino in fondo, ma rielaborare attraverso una pluralit di narrazioni la crisi economica che stiamo vivendo ci che la cultura globalizzata del nostro tempo sta facendo dal 15 settembre 2008. Da quando, ossia, la banca daffari Lehman Brothers chiuse i battenti e gli impiegati che uscivano furtivamente con gli scatoloni in mano, pieni dei resti della loro precedente vita da yuppies, portavano con s anche un lacerto delle nostre infantili illusioni, il sogno di un capitalismo vincente, solido e generoso, capace finalmente di assicurare benessere e sviluppo a tutti. Un trauma collettivo, dunque, perch non colpiva una periferia dellimpero come lArgentina, ma il cuore pulsante del sistema capitalistico, provocando una ferita globale che tentiamo di rimarginare. di Jean Peyrelevade; con la televisione, che produce serie come Too Big to Fail o Damages dedicate alla crisi del 2008 e al fallimento di broker simili allo statunitense Bernie Madoff; con la letteratura, grazie alle opere di Michael Connelly, Petros Markaris, Paul Auster, Jonathan Franzen e, in Italia, con i romanzi di Gianluigi Ricuperati, Edoardo Nesi, Walter Siti, Vincenzo Latronico, Andrea Camilleri. Anche la saggistica di argomento economico, un tempo collocata nelle retrovie, scala le classifiche dei libri pi venduti, come attestano i successi di Luigi Zingales, Federico Rampini, Luciano Gallino, Serge Latouche. Leconomia esercita un potere gravitazionale irresistibile di carattere interdisciplinare: tutti analizzano le cause della crisi, ma anche le sue conseguenze psicologiche, storiche e sociali come rivela il successo di pubblico del festival delleconomia di Trento o la quantit di dibattiti sullargomento distribuiti negli altri appuntamenti filosofici, giuridici o letterari sparsi per la penisola. Anche la nostra vita quotidiana battuta da uno scroscio continuo di concetti tecnici insembr che il centro della scena potesse essere preso dai giuristi in grado di incarnare regole e principi di ordinamento pi equilibrati e condivisi. stata una fase breve, quella che ha accompagnato il ritorno dello Stato come soggetto salvatore di banche e quindi ha affermato il primato delle regole contro la schizofrenia dei mercati. Tuttavia, la successiva crisi del debito sovrano ha rapidamente ribaltato la situazione in favore degli economisti: gli Stati sono di nuovo sembrati in balia dei mercati e perci bisogna rivolgersi a loro, ai detentori della sapienza economica, per conoscere le giuste ricette per salvare il salvabile. In Italia, lunico Paese occidentale che ha avuto il privilegio di avere tutti i populismi possibili al governo con il consenso di gran parte della sua classe dirigente, subito avanzata sullo scenario politico una curiosa figura, quella delleconomista populista, il professore o il giornalista di settore che arringano le folle brandendo il machete senza tempo delliperliberismo antistatualista. In questi ultimi anni, come ha notato di recente Zygmunt Bauman, si consumato nelle principali democrazie del mondo un vero e proprio divorzio silenzioso tra politica e potere. Ci avvenuto a causa della globalizzazione che ha messo in crisi la sovranit territoriale degli Stati-nazione, alimentando un potere finanziario transnazionale che, alla prova dei fatti, si mostrato pi incisivo ed efficace della politica. Questultima, invece, rimasta confinata nello stadio nazionale con la sua sempre pi evidente impotenza e incapacit di decidere. La finanza scappa e non lacciuffi, non ha luoghi di rappresentanza e di controllo e dunque gli econo-

C
Festival e bestseller
I saggi di Rampini (Laterza) e Zingales (Rizzoli) sono in classifica. E leconomia anima il festival di Trento. Oggi sui Navigli a Milano 200 filosofi parlano della crisi (ore 10.15, Officina 12, Alzaia del Naviglio Grande)

IL ROMANZO DELLECONOMIA
Da quel momento come se fosse iniziata la scrittura di un grande romanzo delleconomia della crisi, dallAmerica allEuropa, allItalia, un macrotesto mondiale a cui ogni autore apporta il suo contributo a partire dal proprio genere culturale di elezione. Ci sta avvenendo con il cinema, si pensi al seguito di Wall Street di Oliver Stone o a Le Capital di Constantin Costa Gravas, ispirato a Total Capitalism comprensibili, i quali alimentano una sorta di economicorum che ha sostituito il latinorum del bel tempo che fu: spread, default, rating, debito sovrano, bond, super bond, derivati, subprime, hedge funds formano un nuovo lessico per iniziati che vogliamo per imparare a capire e a parlare, a riprova del fatto che il controllo del linguaggio il primo passo per stabilire unegemonia culturale. Nonostante siano trascorsi soltanto quattro anni, possiamo arrischiarci a fornire una prima periodizzazione della conquista del potere da parte degli economisti. In verit, allindomani dello scoppio della crisi, essi sono stati investiti da unondata di discredito internazionale con laccusa di non averla saputa prevedere e di avere fomentato una deregolamentazione senza freni della globalizzazione. Per un attimo

Sottotesto

Quelle lezioni sul Capitale che arrivano dagli anni 70


ANTONIO GNOLI

ra che Karl Marx sembra suscitare nuovi interessi (si pensi, per contrasto, alla solitudine che avvinse in anni passati un interprete autorevole come Eric Hobsbawm) non sarebbe male tornare a quelle lezioni che proprio sul primo libro del Capitale tenne Lucio Colletti nei primi anni Settanta allUniversit di Roma (raccolte e pubblicate dalle edizioni liberal). Ebbene, sono quanto di meglio si possa leggere, ancora oggi, su Marx. Colletti fu un personaggio singolare della cultura italiana. Talmente corrosivo da riuscire a perdere

anche se stesso. Senza, tuttavia, fare una piega. Liquid il marxismo e seppell con tutta la barba il filosofo di Treviri. Si spost a destra e divenne deputato nelle file di Forza Italia. Fu lequivoco di certi professori che credettero nella rivoluzione liberale di un bauscia. Di Colletti la sinistra cancell le tracce. Ma lui non sembr prendersela pi di tanto. La sua vita continu senza pendoli n oscillazioni. Ma andando incontro a un malinconico avvitamento che ebbe allorigine un gesto di grande onest intellettuale: riconoscere di essersi sbagliato e affondare insieme al

Capitale. Non facile passare i propri anni migliori a decifrare testi, formulando teorie epocali, per poi concludere che larga parte di quello che si pensato e scritto era frutto di un equivoco, di una lettura errata di Marx. Di ci Colletti si assunse pienamente la responsabilit teorica. Soffrendone le conseguenze, credo, in silenzio. Ma questa unaltra storia. Giunta dopo le Lezioni, che restano unanalisi lucidissima del modo di produzione capitalistico, delle sue contraddizioni, dei suoi paradossi. Dentro ai quali ancora oggi ci dibattiamo.
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Lanalisi

Tutti pazzi per The money plot cos gli Usa hanno inventato un genere
Nel 2008 la svolta letteraria con le confessioni di un manager curate da Keith Gessen Il passaggio successivo sar quello di svelare la storia dei super ricchi: l1% del mondo
GIANLUIGI RICUPERATI
iamo scrittori, e viviamo nel momento finanza nelleditoria anglosassone. Leconoeconomico peggiore dellultimo secolo e mia fatta romanzo viene esplorata in lungo e mezzo. Siamo fortunati. Perch tutto que- in largo, a partire dal fantastico Capitaldi John sto disordine porta personaggi orridi e in- Lanchester, ambientato a Londra nel mondo dimenticabili come i Madoff di mezzo mondo, immobiliare di alto bordo. Anche in Italia non cambi di passo che forse non vengono tutti per mancano esempi, basti pensare allultimo nuocere, rivolte straordinarie e gi smarrite come Walter Siti, che nellossessione del denaro, del Occupy Wall Street: differenze di potenziale cos fare denaro, rinnova la sua antropologia soeccitanti che lelettricit basta saperla convoglia- ciale e corporale. E in quanto autore di ben re. E se nel giro di duecento anni la Fiera della va- due libri che mettono in scena personaggi clanit di Thackeray divenuta un Fal nel bestseller morosamente indebitati, posso testimoniare di Tom Wolfe, ora il desiderio rapace umano di ac- che quando nelle presentazioni si parla di cicumulare ricchezze assume laspetto di una co- fre, si nominano i numeri, lattenzione dei meta e seguire le comete porta quasi sempre nei presenti si risveglia di scatto, come presa da centri in cui la Storia si frange, si unincantevole voglia. strappa, sintoppa, e infine (forCome bisogna raccontare se) riparte. questo mondo fascinoso e inTra il 2008 e oggi sono usciti Tra i testi a cui giusto? Baster il punto di vicentinaia di saggi e decine di tanti fanno sta etico, oppure necessario romanzi che a diverso titolo, passare qualche stagione alsecondo differenti prospetti- riferimento c linferno, non necessariave, con multiformi risultati, Capital di mente nei panni dei dannati? cantano il denaro. Con una Lanchester Meglio il realismo delle brute differenza rispetto al passato: cifre e dei bruti trader, o una non si racconta tanto il mondo corsa verso lalto che inquadri delleconomia e della finanza il nostro tempo lasciando che ma quanto economia e finan- E tra i padri le colonnine delle quotazioni za hanno cambiato il nostro nobili qualcuno sul Financial Times collimino mondo (come fa benissimo con le infinite finestrelle dei Adam Haslett in Union Atlan- evoca e cita grattacieli bancari, in una cotic). Tutto cominciato dopo il Francis Scott struzione di griglie concettuacrack di Lehman Brothers, Fitzgerald li, fisiche, simboliche, capaci nello stanzone al primo piano di rendere conto di tutto? di un edificio squallido di Forse i romanzi cruciali dei Brooklyn dove aveva sede alprossimi anni apriranno una lora la rivista n+1, voce letteraria e politica ele- finestra sulla vita effettiva del cosiddetto 1% gantissima della sinistra trenta-quaranta sullunica classe sociale i cui dati non vengoamericana, che nel 2008 pubblica Confessions no regalati, le cui esistenze non vengono conof a Hedge Fund Manager, a cura di Keith Ges- divise sui social network, le sole persone al sen, romanziere capace di grande giornali- mondo che dopo aver ereditato la terra eredismo. teranno anche lorbita e le prime stelle. Con Il libro chiarisce in duecento pagine cristal- prosa gelida e laser fenomenologico, come ha line molti dei paradossi e dei salti contro-in- insegnato Truman Capote in Preghiere esautuitivi che reggono il bastone di chi legge la sfe- dite, fotografia narrativa degli ultraricchi dei ra finanziaria (e spesso, nel frattempo, la for- primi anni Settanta (spesso i nonni di quelli gia). Spesso negli hedge fundssincontrano in- attuali). Qualcuno prender lascensore, vidividui con menti di primordine, di quelle vr, vedr, scriver, e tradir i nuovi amici tyche Francis Scott Fitgzerald definisce in The coon, proprio come Capote: Ma cosa credeCrack-Upcome capaci di concepire due idee vate? Che mi divertissi? Che non raccontassi differenti nello stesso tempo, mantenendo nulla? Per Dio, io sono uno scrittore. Lautore ha scritto Il mio impero nellaria ancora intatta la capacit di pensare. (minimum fax) e La tua vita in 30 comode rate E proprio allautore di Tenera la notte de(Laterza) dicato un ampio articolo dal mensile Bookforum, intitolato The Money Plot, sul ruolo della RIPRODUZIONE RISERVATA

misti si sono trasformati in aruspici a cui affidiamo la nostra possibilit di comprensione del mondo. Leconomia diventata un romanzo anche perch si trasformata nella metafisica della nostra vita ben pi della politica: anzi la sua centralit forse la spia pi evidente degli affanni della rappresentanza democratica. Questa difficolt deriva dal fatto che si affermata, a partire dagli anni Ottanta, unidea mercatista costruita intorno al predominio e al comando della finanza che ha ridotto i politici al rango di tecnici-esecutori. La crisi di questo modello neoliberista ha fatto emergere lideologia che lo sosteneva, quella dellirrilevanza della politica. Si ha unenorme concentrazione di potere nelle mani di unoligarchia finanziaria internazionale e transnazionale che non ha bisogno della politica, ma di governi esecutori. Que-

sto il nuovo solco della battaglia democratica. Se leconomia ha subito un processo di umanizzazione perch si avvicinata alle nostre vite, era inevitabile che la cultura la intercettasse rielaborandola nelle sue poliedriche forme alla ricerca di una chiave di interpretazione. Lobiettivo quello di trasformare il trauma della crisi in comprensione, la comprensione in racconto, il racconto in un godimento capace di consolare, divertire, far capire, emozionare, coinvolgendo tutti i nostri sensi. Possiamo scommettere che questo fenomeno ci accompagner ancora a lungo e trover nellanalisi delleconomia criminale su scala globale, ossia nel luogo in cui il mercato della droga e quello del riciclaggio del denaro sporco riescono a condizionare su scala internazionale la vita dei singoli Stati e a impadronirsi del controllo ef-

fettivo delle loro economie ufficiali, un ulteriore punto di snodo e di approfondimento. La verit che lo spread ha smesso di essere un semplice indicatore economico ed diventato un modo esistenziale, il segno di una fase storica nuova che abiteremo ancora a lungo. Aveva ragione Robert Kennedy quando nel suo celebre discorso nel 1968 ammoniva loccidente che il Pil (allora ancora per poco galoppante), non poteva essere il misuratore della nostra felicit e perci ci invitava con coraggio, pochi mesi prima di venire assassinato, a guardare oltre lorizzonte. Oggi lo spread segnala le nostre inquietudini e rivela che proprio lorizzonte a mancarci. E allora, intorno al fuoco, non ci resta che raccontare e raccontarci, testimoni e superstiti di un tempo incerto e pericoloso, in attesa che la notte finisca.
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ILLUSTRAZIONE DI OLIMPIA ZAGNOLI

Le spiegazioni

In qualche modo, proprio a causa del suo dominio, come se la finanza attraversasse una fase di umanizzazione perch si avvicina alle nostre esistenze E dunque la cultura prova a rielaborarla per interpretarla

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R CULT
la recensione pi entusiastica a uno scrittore italiano mai apparsa sui media Usa da tempo. E il fortunato chi ? Macch: mica lultimo dei giovin (e sempre pi spesso ex giovin) scrittori. Il signore in questione si chiama Giulio Tononi e di professione fa lo scienziato. Per la precisione il neuroscienziato. Tononi non proprio un cervello in fuga ma un cervello che comunque andato lontano: dallUniversit di Pisa fino a Madison, Wisconsin University. Ne devessere valsa la pena se il Wall Street Journal gli dedica

Le critiche degli altri

Se lAmerica scopre il capolavoro di uno scienziato made in Italy


ANGELO AQUARO

tre quarti di pagina. E dopo aver magnificato i contenuti scientifici di Phi, viaggio dal cervello allanima, David Eaglaman, anche lui noto neuroscienziato, sbotta: Ma non vi ho ancora raccontato la cosa pi notevole di questo libro: non un testo di scienza. una fiction nel solco della Divina Commedia di Dante o di Racconto di Natale di Dickens, in cui il protagonista accompagnato alla sua scoperta dallaiuto di un interlocutore, che in questo caso sarebbe Galileo Galilei. Wow. Dante? Dickens? Di pi. C un bel po di scienziati che scrivono

fiction conclude il Wsj ma Phi un lavoro poetico praticamente unico sulla scienza. Scrive Tononi nellintroduzione che alcuni pensieri, immagini e citazioni sono apparsi in lavori precedenti - sembra che certa gente non posa che scrivere la stessa storia per tutta la vita. Giusto. E infatti quasi 10 anni fa Tononi pubblic in Italia: Galileo e il fotodiodo: cervello, complessit e coscienza. Avevamo, insomma, il capolavoro gi in casa: ci voleva lAmerica per scoprirlo.
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Il romanzo

Un giorno qualunque che ti cambia la vita


SILVANA MAZZOCCHI
l potere salvifico dellamicizia, il dolore per la morte improvvisa di un uomo, marito e padre molto amato, le difficolt di una coppia per lalcolismo di lui, quelle di una giovane donna gay che non osa dire a sua madre la verit. Un attimo, un mattino un romanzo che copre larco di una settimana, un tempo breve dilatato dalle emozioni, esaltato dalla casualit feroce di un evento improvviso e imprevedibile, come pu accadere ogni giorno, nella vita di chiunque. Un racconto intimo che alterna presente e passato, che coinvolge e commuove. Simon muore per un infarto su un treno di pendolari che va da Brighton a Londra. Con lui c sua moglie Karen e, poco distante sullo stesso convoglio, sta viaggiando Anna, la sua pi cara amica che incontra casualmente Lou... Sarah Rayner ha la capacit di raccontare con efficacia i pi reconditi dettagli del sentire: lo sperdimento, la sofferenza, la rabbia, lo sconcerto. Ma anche la rinascita: la lealt, la solidariet e la comprensione. Anna protegge Karen e i suoi due figli e, quando il rapporto con il suo compagno cede sotto il peso della tensione che presenta i conti, restano i legami damicizia vecchi e nuovi a nutrire la vita.

IL LIBRO DI LEONETTA BENTIVOGLIO TRE ROMANZETTI BORGHESI

Fuori di testo

Come scoprire un rovescio di copertina


STEFANO BARTEZZAGHI
e prime volte che si videro i Tourists di DuaneHanson, alla fine degli anni Ottanta, parevano dei veri marziani: statue iper-realistiche, pi reali loro delle false persone che ritraevano. Erano turisti di mezza et: colori sgargianti, taglie XXL, coloriti estivi, pantaloncini corti, camicie hawaiane, sandali e calzette, borse, vistose macchine fotografiche al collo. Noi eravamo i miti branchi ai margini del paesaggio che era il vero obiettivo del loro safari. Loro, erano mostruosi. Quando li si rivede a distanza di vent'anni e pi, per esempio sulla copertina dello studio di Marco Aime e Davide Papotti (L'altro e l'altrove. Antropologia, geografia e turismo, Einaudi) ci si rende conto, con lieve raccapriccio, che queste figure non sono pi tanto sorprendenti: si sono adattate al nostro paesaggio, e non perch sempre pi turisti americani lo affollino ma perch sempre pi spesso i residenti autoctoni si vestono come fossero americani in viaggio organizzato. Dai turisti per caso, insomma, si passati ai turisti per casa. E se il titolo del libro L'altro e l'altrove, la copertina pare promettere il rovescio: Qui, e lo stesso.

Coppie e decoro quei ritratti feroci degni di Buuel


Jos Donoso mette in scena tre parabole profetiche Che rivelano gli artifici su cui si reggono i legami e lossessione del corpo che avvelena il nostro tempo
LEONETTA BENTIVOGLIO
acile riconoscere come i libri del cileno Jos Donoso, scrittore appartenente alla generazione del boom latinoamericano (la stessa di Gabriel Garca Mrquez, Mario Vargas Llosa e Octavio Paz), contengano quello specialissimo qualcosa che segnala le opere di un narratore vero. Tale virt, nel suo caso, consiste in un insieme di elementi a cui partecipano il gioco denso e sensuale della prosa, che affresca situazioni e individui con una pertinenza quasi tangibile, come se la pagina respirasse; e una maniera sguincia, ma spaventosamente esatta, di fotografare la quotidianit, alzando strati sensoriali galleggianti in superficie per far emergere deviazioni e squilibri. A questaspetto si collega la sua mania kafkiana dimprimere ad ambienti e corpi uno sfrenato mimetismo. Tramite queste metamorfosi, spesso di esilarante crudelt, il surrealista Donoso, considerato uno dei migliori romanzieri ispanici della seconda parte del Novecento ( nato nel 24 e morto nel 96), sembra dirci che non c certezza nella nostra percezione della realt, intrisa da componenti irrazionali. Anzi: proprio l dove le convenzioni paiono pi radicate, succede che il controllo si disperda lasciando il campo alle mostruosit dellio.

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UN ATTIMO, UN MATTINO

di Sarah Rayner
Guanda, trad. di Valeria Bastia, pagg. 414, euro 17

Il racconto

Lamicizia fantastica tra Budo e Max


ALESSANDRA ROTA
on delicatezza, amore, perfino humor Matthew Dicks, maestro di sostegno americano, racconta lavventura di due amici. Uno, Budo, quello immaginario, inventato e costruito dalla fantasia di Max, bambino autistico di nove anni. I due condividono segreti, spazi, idee: un piccolo universo privato nel quale i grandi non possono entrare. Max ha progettato il suo compagno visibile solo a lui con grande abilit: ha un aspetto umano (gli altri amici immaginari sono poco pi che buffi disegni), per passa attraverso le porte. Non dorme perch Max ha trascurato leffetto notte. Ed intelligente, come il piccolo Max, affetto dalla sindrome di Aspergen, che non vuole i baci della mamma, non ha relazioni con i coetanei, detesta Halloween, non pu imparare le cosiddette abitudini sociali. La storia di Budo e Max ad un certo punto si trasforma in un giallo: la signora Patterson, una delle insegnanti della scuola, rapisce il ragazzino. Budo sa tutto ma nessuno lo vede, nessuno lo sente: solo una proiezione di Max e senza di lui, rischia di sparire. Il finale una sorpresa, come una sorpresa questo libro che si legge come una favola, ma che commuove come una storia vera.

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LAMICO IMMAGINARIO

di Matthew Dicks
Giunti, trad. di M. Astrologo e S. Tummolini, pagg. 384, euro 12

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Larea di finta sicurezza, nel mondo evocato da Donoso, coincide con la borghesia. La pi agiata, solida e dignitosa borghesia catalana degli anni Settanta. Sono dentisti, medici, architetti, commercianti e imprenditori, disinvolti nellattraversare i salotti di una Barcellona compiaciuta dei propri riti sociali e fertile dintrattenimenti. Spiccano, a fianco di questi gentiluomini progressisti, danarosi e appassionati di concerti e vernissage, mogli attraenti ed esperte nellarte di diffondere la luce della loro femminilit passiva in residenze allestite secondo un gusto assai studiato del moderno. E questo il peculiare gruppo antropologico che abita i Tre romanzetti borghesi (Tres novelitas burguesas) di Jos Donoso. La raccolta del 1973, e viene ora proposta per la prima volta in italiano (testo spagnolo a fronte) dalle Edizioni Fahrenheit 451 (ottima la traduzione di Teresa Cirillo Sirri). Comprende tre parabole ferocemente profetiche sul consumismo sterile della pseudo-cultura, sugli artifici che intossicano le apparenze del decoro, sulla perenne incompiutezza della coppia, su certi inaffondabili miti del machismo e sullossessione del corpo che avvelena il nostro tempo. Leggendole impossibile non pensare al cinema di Luis

Buuel. Come nel film Langelo sterminatore, le serate mondane descritte da Donoso mettono in scena incontri tra individui eleganti che intrecciano discorsi garbati o eruditi per poi slittare allimprovviso, e inesplicabilmente, in stati visionari o in zone di assoluta disgregazione. Nella prima delle novelitas, intitolata Chattanooga Choochoo (canzone americana del dopoguerra che, in un passaggio del racconto, scandisce il ballo di due signore sincronizzate come bambole meccaniche), uno di questi colti damerini, di nome Anselmo, consuma unavventura extraconiugale con la fascinosa Sylvia, sposata a un suo amico. La bella donna perde misteriosamente gli occhi e le orecchie durante lamplesso, acquisendo un viso fetale, dai lineamenti cancellati, mentre il suo corpo, privato delle braccia, pare il tronco di un manichino. Per Anselmo fantastico maneggiare un giocattolo tanto inerme e riposante nella sua incapacit di pretendere piacere dallamore. Ma la faccenda si complica quando il fedifrago, tornando dalla consorte Magdalena, saccorge di aver perso i genitali. Si scopre cos che certe femmine-fantoccio possono non solo far sparire il sesso dei loro partner, ma smontarne le membra e riporle in valigette da portarsi dietro, giusto se servissero alloccor-

ILLIBROOGGETTO

Un album di immagini e civilt per i visitatori alieni


CRISTIANO DE MAJO
gni autore, anche il meno attrezzato, aspira allimmortalit, cio a sopravvivere artisticamente alla propria morte. Tuttavia sarebbe troppo, anche per la firma pi egocentrica, misurarsi con il concetto di eternit o di tempo indefinito, o immaginare che la propria opera sia destinata a un futuro cos lontano da contemplare lestinzione della nostra specie. Pensare al proprio lettore una delle pi banali regole consigliate allo scrittore in erba. Ma se

IL PROGETTO
The Last Pictures di Trevor Paglen una installazione spaziale e un libro (Creative Time Books e University of California Press 2012)

questo lettore un extraterrestre? Proprio questa rivolgersi a un ipotetico pubblico di visitatori alieni la vertiginosa ambizione di un sorprendente progetto artistico ed editoriale, The Last Pictures di Trevor Paglen, composto da una installazione spaziale e da un libro (Creative Time Books in collaborazione con University of California Press 2012) da poco pubblicato negli Stati Uniti. Nel settembre di questanno, il satellite Echostar XVI stato lanciato in orbita nella Clarke Belt (lorbita geosin-

crona, circa 36.000 chilometri sopra lequatore, che permette ai satelliti di girare intorno al nostro pianeta per un tempo lunghissimo o addirittura indefinito). Il satellite, destinato alle trasmissioni televisive, trasporta al suo interno quello che Paglen chiama The Artifact, ovvero una scatola di alluminio contenente cento immagini incise nel silicio rappresentative della Terra e della storia umana; le ultime immagini, appunto. Convinto dallo storico inglese Arnold Toynbee che la civilt morir suicidandosi e

non per omicidio e che i satelliti resisteranno pi di ogni altra cosa come testimonianza dellopera umana; disilluso rispetto allidea della matematica come linguaggio universale (lidea romantica che la matematica sia indipendente dalla sua origine umana), Paglen, con laiuto di un nutrito gruppo di lavoro, ha cos messo insieme quello che definisce uno slideshow per leternit, nella previsione, giustamente relativista, che, in un lontano futuro, potrebbe essere la nostra unantica civilt aliena da scoprire e interpretare.

Il libro, che contiene le immagini selezionate e testimonia dellimpresa e delle sue implicazioni, un gioiello di profondit, unopera totale che mette arte, filosofia e scienza in una relazione virtuosa. Si resta a bocca aperta davanti a queste cento immagini, guardandole con gli occhi di chi da esse dovrebbe risalire al senso ultimo della nostra civilt. Perch questa la vera essenza del progetto, pi che la sua ipotetica destinazione aliena: provare a capire chi siamo immaginando di non essere noi stessi.
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Internet Club

Vandali contro puristi la battaglia della Rete


LOREDANA LIPPERINI

anche chi usa la polemica per trasformarla in un piccolo caso della rete. Questa volta, niente stroncatori e stroncati, ma roba grossa. Vandali. Anzi, i seguaci di quello che su Twitter viene definito Vandalismoletterario. In poche parole, si tratterebbe di nuova e pericolosissima organizzazione che si appropria di testi in ebook, ne cambia ampie parti e li rimette sul web senza indicare le modifiche fatte: secondo i Vandali, infatti, la rivoluzione digitale consentirebbe di riportare la letteratura alla dimensione orale,

quando ognuno poteva cambiare le storie. Naturalmente non c duello senza oppositori: nel caso, gli esponenti del Purismoletterario, che si presentano in video su YouTube con maschera e cappuccio per scagliarsi, disgustati, contro gli avversari. Le due fazioni sono munite anche di Storify (storify.com/robertogilli/ilvandalotmcapitolo-01), mentre spiegazione e probabile scopo della querelle sono su itodei.blogspot.it, dove si offre la possibilit di scaricare il racconto da cui tutto avrebbe avuto origine. Insomma, un modo come un altro per farsi leggere? Certo, ma

almeno strappa una risata. Pi serio (forse) levento pubblicizzato su Facebook che annuncia la settimana della letteratura inesistente, in corso fino all11 ottobre fra Roma e Napoli, e centrato sullEnciclopedia degli Scrittori Inesistenti 2.0 edita da homoscrivens.it: Cinquecentosedici schede che delineano la mappa di un universo editoriale mai esistito: autori non nati, movimenti letterari ignoti, riviste mai date alla stampa. Chiss se si possono aggiungere anche i Vandali e i Puristi.
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DISEGNO DI GABRIELLA GIANDELLI

FILOSOFIA E IDEE
WITTGENSTEIN

Il romanzo

Sluga fa della storia del Novecento linterfaccia della difficile filosofia di Ludwig Wittgenstein. Vita e idee sono scandite con ordine ed esposte con chiarezza lungo un itinerario a tappe che conduce fino ad oggi.
di Hans Sluga Einaudi Pagg. 242, euro 18 SPAZIO CORPO E MOTO NELLA FILOSOFIA NATURALE DEL 600

Una lotta tra fratelli nel segno di Stevenson


LEOPOLDO FABIANI
obert Louis Stevenson ha creato, nellIsola del tesoro, il cattivo pi simpatico della storia della letteratura, Long John Silver. Con Jekyll e Hyde ha dato vita allarchetipo della presenza simultanea di bene e male nella stessa persona. Nel Master di Ballantrae, invece i due poli morali sono separati in due personaggi distinti, James e Henry: perfido, diabolico, malvagio senza remissione il primo; incarnazione della virt il secondo. Ma il tema del doppio , come sempre in Stevenson, perfettamente incardinato nella trama romanzesca. Siamo nel 1745 allepoca dellultima rivolta giacobita, tentativo fallito di riportare gli Stuart sul trono di Scozia e dInghilterra. I due fratelli di famiglia nobile, per ragioni dinastiche, militano in fazioni opposte. La storia, rivissuta dalla voce di un narratore-testimone che scopriamo sempre pi ambiguo, quella di una lotta tra fratelli estrema e senza fine, e si sposta dai castelli scozzesi allIndia, fino al finale nei grandi spazi americani. Un duello cui nemmeno la morte sembra poter mettere termine, e dove il male contagia ancora una volta irrimediabilmente il bene. Nutrimenti ripresenta questo classico con una nuova traduzione di Simone Barillari e le illustrazioni originali di William Brassey Hole per la prima edizione del 1889.

Se loggetto la scienza moderna pu capitare che un libro di storia della filosofia diventi qualcosa di pi. Galileo, Cartesio, Newton, Leibniz: le loro posture teoriche orientano gli ultimi quattro secoli della cultura occidentale.
di Gianfranco Mormino Mimesis Pagg. 200, euro 18 DA UN SECOLO ALLALTRO

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IL MASTER DI BALLANTRAE

Quelli vissuti tra il 1897 e il 1903 furono gli ultimi sei anni di Antonio Labriola. Il maestro di Croce scrive allora alcuni dei suoi migliori saggi, dedicati, fra gli altri, a Bruno, Marx e alluniversit.
di Antonio Labriola Bibliopolis Pagg. 372, euro 40 GEOGRAFIE DELLABITARE

di Robert Louis Stevenson


Nutrimenti, a cura di Simone Barillari, pagg. 320, euro 18

La storia

Natura e solitudine lapocalisse che verr


BENEDETTA MARIETTI
el romanzo breve La caccia (primo titolo della nuova collana Scrittori di Ponte alle Grazie) ritornano alcuni dei temi affrontati dalla scrittrice e poetessa romana Laura Pugno nelle sue precedenti opere narrative (Antartide, Quando verrai, Sirene): una Natura potente, selvaggia e inospitale, la solitudine interiore dei personaggi, la presenza di creature femminili feroci e misteriose, lambientazione in un futuro apocalittico, una trama tesa, tinta di giallo, affrontata con una scrittura scabra, essenziale, visionaria, quasi servisse a contenere ferite esistenziali troppo intense da sopportare. Protagonisti sono due fratelli, Mattias e Nord, uniti dal dono (proibito) della telepatia, che nella immaginaria citt di Leilja, governata con pugno di ferro dai miliziani dopo sette anni di guerra civile, si smarriscono e provano a cercarsi con la disperazione di chi non ha pi niente da perdere. Il segreto che dovranno svelare nascosto fra i crepacci e le volpi del Gora, la montagna abitata dalla Bestia, dove scomparso anni prima anche il padre dei due fratelli. Sar l che entrambi capiranno chi sono e andranno incontro al loro destino.

renza. Il tutto esposto con naturalezza disarmante, come se non ci fosse nulla di cui meravigliarsi. E questo tono conferisce agli orridi prodigi una coloratura ancora pi sinistra. Langoscia incombe nella seconda novella, Atomo verdenumero cinque, animata da Roberto e Marta, coniugi felicemente avviati sulla strada dellappartamento definitivo, da curare nei minimi dettagli. Ma nella casa, con incidenti progressivi, cominciano a dileguarsi mobili e accessori, in un andirivieni immotivato di ladri cortesi e beffardi che rapinano ogni oggetto sotto il naso dei proprietari. Questo delirio innesta nella coppia un gorgo di frustrazioni sfocianti in uno spettacolare round conclusivo: Marta e Roberto, dipinti dal-

lautore con irresistibile teatralit, si fronteggiano nudi e rabbiosi nel buio della dimora ormai spoglia, come belve pronte a dilaniarsi in unarena vuota. Guida lultima vicenda, Gaspard de la nuit, la figura dellenigmatico Mauricio, figlio della fatalona mutilabile Sylvia, con cui Anselmo era andato a letto nella prima storia. (Sylvia non lunico personaggio ritornante allinterno del trittico, dove alcune presenze si riaffacciano da una novella allaltra disegnando una galassia compatta). Mauricio un adolescente pieno di segreti e reputato indecifrabile dai genitori. Ha un unico talento: fischia con perizia il brano di Ravel che d il titolo a questo terzo romanzetto. Sar la sua abilit musicale a consentirgli, nel finale (ancora

una volta teatralissimo), dinfrangere la gabbia normativa dei suoi insopportabili parenti per scappare lontano, come un fantasma della libert, dopo aver messo in atto uno scambio identitario con un vagabondo che gli assomiglia. C tutto il cuore della letteratura di Donoso in questa volont di fuga oltre le cose, verso il mistero nascosto al di l del sipario.
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Fiorani mette a questione la pi comune delle condizioni umane. Labitare non un dato di fatto, unesperienza complessa che porta con s un lessico rivelativo delle pieghe tipiche dellantropologia contemporanea.
di Eleonora Fiorani Lupetti Pagg. 160, euro 18 INTRODUZIONE A ZIZEK

TRE ROMANZETTI BORGHESI

di Jos Donoso
Fahrenheit 451 Trad. di Teresa Cirillo Sirri Pagg. 422 Euro 16

Slavoj Zizek, ovvero la star filosofica degli ultimi anni. Myers riesce nellarduo compito di liberare il cuore pi serio del suo pensiero dalla scorza citazionista, fatta di psicoanalisi, cinema americano e cultura pop.
di Tony Myers Il Nuovo Melangolo Pagg. 150, euro 15

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LA CACCIA

A CURA DI GIULIO AZZOLINI


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di Laura Pugno
Ponte alle Grazie, pagg. 132, euro 14

MINIMAEDITORIA

I nipotini di Tom Wolfe, ultima frontiera del New Journalism


STEFANIA PARMEGGIANI
rede che leggere sia un atto di volont complicato. Viviamo una crisi generale dellattenzione e in questo senso scrivere bene non una opzione estetica. Diventa una necessit etica. Julio Villanueva Chang il fondatore e direttore di Etiqueta Negra, un mensile peruviano che da un decennio pubblica i racconti dei nuovi cronisti delle Indie, definizione della Fundacin Nuevo Periodismo Iberoamericano, presieduta dal Nobel Gabriel Garca Mrquez. Una generazione che

IL FESTIVAL
Tra i 170 ospiti del festival Internazionale a Ferrara, che termina oggi, anche il peruviano Julio Villanueva Chang

si rif ai principi del New Journalism di Tom Wolfe degli anni Settanta e che guadagna sempre pi spazio. Non solo in America Latina, ma anche in Europa. Al Festival della rivista Internazionale, a Ferrara fino a domenica, prenderanno la parola molti di questi narratori di realt. Tra di loro anche Chang, ribattezzato da El Pais il loro editor-guru. Si pu definire in poche parole una crnica, un reportage narrativo? No, perch le definizioni sono sempre una camicia di forza e la crnica ha la reputazione di essere la pazza di casa.

Pazza o disobbediente? Pi disobbediente che pazza e pi ribelle che disobbediente. Comunque irriverente e anche camaleontica, ludica, ironica, scarmigliata e soprattutto trasgressiva. Qual il suo obiettivo? Intrattenere o denunciare? Penso che il termine pi adatto sia disingannare. La crnica smaschera i pregiudizi e lignoranza. Oggi un giornalista deve essere veloce ma non pu solo ricostruire una scena, narrare una storia, infastidire il potere. Deve trasformare linformazione in conoscenza e la conoscenza in esperienza, parola, questa, in piena

decadenza: gi Walter Benjamin, allinizio del XX secolo, denunciava la perdita dellesperienza. Colpa della tecnologia? Ha cambiato la nostra percezione del mondo. Se interrompiamo continuamente quello che stiamo facendo perch arrivato un messaggio sul cellulare o per controllare Internet, viviamo una crisi dellattenzione. Tutti parlano ma pochi ascoltano veramente. E per questo che Etiqueta negra si autodefinisce la rivista per distratti? Quando scrivo una storia o la edito, penso sempre che a nessuno interessi veramente leggerla. E quindi cerco, nella scelta del tito-

lo, nella costruzione delle frasi, di catturare lattenzione del lettore pi distratto. Per, quando ho coniato questo slogan, pensavo a una frase di Octavio Paz: La distrazione lattrazione per il rovescio del mondo. Etiqueta negra nota per il legame tra i suoi autori e gli editor. Si basa tutto su un rapporto di fiducia. Ci vuole fiducia nel portiere che ha le tue chiavi di casa, nella banca che custodisce il tuo denaro e anche nelleditor che deve essere considerato come un secondo cervello. I nostri autori, da Jon Lee Anderson a Gabriela Wiener, sono complici della rivista.
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la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 7 OTTOBRE 2012

50

R CULT

TOP TEN I LIBRI PI VENDUTI

1
100 PUNTI 13

E. L. James CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

Mondadori 14,90 pagg. 548

2
75 PUNTI 3

Ken Follett LINVERNO DEL MONDO

Mondadori 25 pagg. 958

3
61 PUNTI 10

E. L. James CINQUANTA SFUMATURE DI NERO

Mondadori 14,90 pagg. 594

4
52 PUNTI 8

E. L. James CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO

Mondadori 14,90 pagg. 552

5
49 PUNTI 2

Paulo Coelho IL MANOSCRITTO RITROVATO AD ACCRA

Bompiani 16 pagg. 176

La raccolta

LA SCRITTRICE

Le tesi di Feyerabend tra dadaismo e scienza


FRANCESCA BOLINO
ordine l dove non c nulla, diceva Brecht con unespressione cos amata da Paul Feyerabend da essere collocata in esergo ai suoi scritti. Anarco-dadaista, secondo una sua propria definizione, teorizzatore dellanti-metodo, il pensatore austriaco, apprese e poi insegn a guardarci dalle prescrizioni dei filosofi, a studiare e a toccare con mano prima di dettare leggi generali. Negli inediti (un testo del 64-66 e unintervista dell84 realizzata dallultima moglie) pubblicati ora da Mimesis, si ritrovano i temi centrali del pensiero di Feyerabend intorno a scienza e arte: Anything goes secondo la sua provocatoria massima qualsiasi cosa va bene, non c legge generale che governi ineluttabilmente il procedere della scienza. Quando e come si pu dire che la scienza arte? Perch questa tesi abbia un senso bisogna che esista scienza, cio un dominio di attivit ben separato da tutto il resto, e che esista arte, di nuovo qualcosa di completamente separato dal resto, e quindi che tu scopra, meraviglia delle meraviglie, che le due sono una cosa sola. Risolutamente contro il metodo. Sempre!

Mondo e-book

JOYCE
RACHEL Un esordio a cinquantanni, dopo un passato da attrice Ecco come racconta le avventure del suo Harold Fry che a piedi sceglie di andare a trovare unamica malata La mia idea era quella di mostrare come si possa superare la sofferenza, senza aver paura dei sentimenti
SUSANNA NIRENSTEIN
e dica che Harold Fry sta arrivando. Lei deve solo aspettare. Io continuer a camminare e lei dovr continuare a vivere. S, Harold questa volta voleva fare la differenza, buttare il cuore oltre lostacolo invece di rinfilarsi nelle pantofole e decidere come sempre che era troppo tardi per rimediare. Se da bambino aveva guardato andar via sua madre senza fermarla, se da adulto era scappato dallospizio del suo pessimo padre senza salutarlo, se durante la vita aveva sopportato un figlio che non gli rivolgeva la parola e con sua moglie ormai aveva smesso di comunicare, se non aveva mai guardato negli occhi i suoi vicini di casa, ecco, almeno ora avrebbe reagito: questo modesto, normalissimo pensionato di 65 anni, era pronto a un gesto straordinario per la sua amica Queenie che, dopo ventanni, malata terminale di cancro, gli aveva scritto per dirgli addio. E cos, invece di imbucare la breve lettera di risposta, Harold supera una cassetta delle poste dietro laltra mentre mette a fuoco la sua idea, e decide: raggiunger Queenie, camminer, cos com, senza telefonino, cartina, n attrezzature di sorta, con delle semplici scarpe da barca, dalla sua Kingsbridge, nel profondo sud dellInghilterra, ai confini con la Scozia dove Queenie ricoverata. 1000 chilometri passo dopo passo nella certezza che lamica lattender, viva. 87 giorni di un viaggio faticoso e paz-

Dopo Shakespeare Antony Burgess ecco i classici per iPad


STEFANIA PARMEGGIANI
Observer ha definito la nuova app di Arancia Meccanica spettacolare. Non solo, consiglia una terapia durto per chi crede che le nuove tecnologie trasformeranno i lettori in analfabeti. Sostiene che legarli a una sedia con questa applicazione tra le mani potrebbe curarli. La paragona alle sperimentazioni letterarie in campo multimediale della Faber: La terra desolata di T.S. Eliot e I sonetti di Shakespeare. In effetti la formula scelta dalleditore William Heinemann la stessa: testi interattivi, documenti di archivio e video. Mezzo secolo dopo luscita del suo controverso capolavoro Anthony Burgess si ritrova cos accanto ai grandi classici, almeno sulliPad.

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CONTRO LAUTONOMIA

di Paul K. Feyerabend
Mimesis, a cura di Antonio Sparzani, pagg. 116, euro 12

Il saggio

bello riscoprire la vergogna


LUCIANA SICA
n vistoso declino nello scenario contemporaneo, cos oggi la vergogna? Che rilevanza ha nei comportamenti individuali e collettivi? da diverse angolazioni che questo libro a pi voci ripensa un sentimento al tramonto: attraverso un certo sguardo della psicoanalisi italiana e francese, ma anche tramite la produzione letteraria, la riflessione filosofica e la stessa strategia artistica. Non a caso, tra gli autori, figura Achille Bonito Oliva con La vergogna dellarte: la morte, titolo di uno scritto raffinato che cita Melanie Klein per alludere alla condizione ineluttabile dellartista costretto a misurarsi con la perdita delloggetto della propria stessa creazione, con limpossibilit di identificarsi con esso, e quindi con un sentimento luttuoso di colpevolezza. Del resto il curatore del libro, lanalista Andrea Baldassarro, a stabilire gi nella prefazione una chiara equivalenza tra vergogna e colpa, un binomio inscindibile, spia di unesclusione che non pu essere ammessa o riconosciuta. Ed lui a firmare un contributo illuminante sulla figura del Don Giovanni senza colpa e senza vergogna.

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LA CLASSIFICA
E-BOOK

1 2 3 4 5

JAMES

Cinquanta sfumature di grigio


MONDADORI

6,99 FOLLETT

PUNTI 100

Linverno del mondo


MONDADORI

9,99 JAMES

PUNTI 91

Cinquanta sfumature di rosso


MONDADORI

6,99 JAMES

PUNTI 86

Cinquanta sfumature di nero


MONDADORI

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6,99

PUNTI 82

NON C PI VERGOGNA NELLA CULTURA

MELTZER

a cura di Andrea Baldassarro


Alpes, pagg. 164, euro 18

Larchivio proibito
GARZANTI

13,99

PUNTI 81

zo, ma anche costellato di incontri con gente solidale e sbruffoni, di sguardi illuminati dalla natura, di ricordi dimenticati e potenti, di comprensione del passato, di nostalgia per le persone care, il figlio, ma soprattutto per la moglie Maureen cos meravigliosamente amata da giovane, cos disastrosamente persa lungo il matrimonio anche per via di un terribile segreto che non vi sveleremo. Un itinerario (che una blogger, Valentina Divitini, ripercorrer tappa per tappa su haroldfry.tumblr.com) di espiazione, eppure vitale, fiducioso nella rinascita, o meglio, come lha intitolato la sua autrice, un moderno pellegrinaggio, The Unlikely Pilgrimage of Harold Fry, in italiano Limprevedibile viaggio di Harold Fry (Sperling & Kupfer, trad. Maurizio Bartocci e Chiara Bovelli, pagg. 311, euro 17,90): un bel romanzo romantico, inatteso, scritto con grazia da unesordiente, Rachel Joyce, 50 anni, un passato prima da attrice e poi da autrice di drammi radiofonici per la Bbc. Mrs Joyce cosa rappresenta per lei il viaggio di Harold, la necessit di un coraggio speciale per scoprire se stessi e rifondarsi, o un atto di fede nella natura umana e nel suo potere? Linsieme di tutte queste cose. E un viaggio che anche un cammino dellanima. Non volevo suggerire a tutti un pellegrinaggio, ma penso che posare i piedi per terra sia una cosa fattibile per tutti. E anche mettersi in relazione con gli altri. Cercavo di capire cosa significhi aver fede anche senza appartenere a una chiesa. Cosa voglia dire credere in qualcosa di pi grande di te. Ha detto di aver scritto questo libro mentre suo padre moriva di

cancro, che cos cercava di tenerlo in vita. Quasi un pensiero magico. Quanto c di lui in Harold? Non ho mai pensato che servisse a farlo vivere, ma il libro un tributo a lui. Scrivere il mio modo di dar senso ai sentimenti, e dunque era naturale mettere le mie emozioni per la perdita di mio padre nel romanzo. Mi mancava moltissimo. E in Harold c un po del mio pap, di me, e spero che la sua normalit significhi che ha qualcosa di ognuno di noi. Lei definisce spesso Harold troppo o molto inglese. Cosa vuol dire? Lui ha pauradi esser troppo inglese, suppongo significhi troppo tranquillo, indistinguibile dagli altri. Non so se questo sia inglese. Comunque, Harold appartiene a quella generazione di inglesi che talvolta ha difficolt a esprimere quel che sente. Sembra convinta che la gente normale non sia mai banale, che dietro ognuno ci sia sempre un mondo che val la pena conoscere. E cos entusiasta del genere umano? Non ha avuto paura di essere troppo sdolcinata? Non posso evitare di scrivere di sentimenti, sono fatta cos. E volevo scrivere un libro su come si superi la sofferenza e si vada avanti. Se a volte ho paura della gente, presumo sia perch non la conosco, e credo che dietro ognuno ci sia una storia straordinaria qualcosa che non indovineresti mai se per strada gli altri non li guardi neppure. E questo ci che mi spinge. Che siamo tutti diversi eppure uguali. E molto empatica con questi personaggi sui 60/65 anni, il loro corpo, anche la loro sessualit. Lei pi giovane. Come mai li ha scelti?

la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 7 OTTOBRE 2012

51

DATI FORNITI DA EURISKO

6
23 PUNTI 3

Rossella Simoncelli Paolo Simoncelli IL NOSTRO SIC

Rizzoli 19

pagg. 351

7
20 PUNTI 2

Camilla Lckberg LUCCELLO DEL MALAUGURIO

Marsilio 18,50 pagg. 462

8
NEW
ENTRY

Stefano Benni DI TUTTE LE RICCHEZZE

Feltrinelli 16 pagg. 205

Alicia Bartlett Gimnez Exit

NEW

ENTRY

Sellerio 16

pagg. 305

10
17 PUNTI 4

Andre Agassi OPEN. LA MIA STORIA

Einaudi 20

pagg. 502

19 PUNTI 1

19 PUNTI 1

DISEGNO DI RICCARDO MANNELLI

Il romanzo

LE CLASSIFICHE
NARRATIVA ITALIANA SAGGISTICA

RILEVAZIONI DAL 24 AL 30 SETTEMBRE

Eros e il superenalotto quando una vittoria ci rende molto crudeli


PAOLO MAURI
evo dire subito che ci si diverte a leggere Comprare il sole di Sebastiano Vassalli, perch lautore, che ha da sempre una bella vena satirica, cattivo q. b. (quanto basta) con i suoi personaggi, che sono degli incapaci appesi a comportamenti rituali e che, soprattutto, non hanno mai un dubbio. E pensare che la protagonista, Nadia, una femminista figlia di femminista, ha un colpo di fortuna fin dalle prime righe. Quasi non ci vuol credere, ma ha vinto una cifra enorme al superenalotto (ventun milioni e seicentomila euro) e per prima cosa decide di non dirlo al suo fidanzato: Eros. Nadia si tiene stretto Eros per via del suo lato B, che vuol dire quello che pensate, ma anche babbeo. Nadia trova gradevoli gli uomini stupidi, perch fanno tutto quello che vuole lei. Non lo dice a Eros, ma lo dice invece al suo amante, un professore di filosofia con cui ha incontri sporadici e naturalmente segreti in unaltra citt, dove finge di andare a studiare. Dunque Nadia scompare, lasciando affranti Stefi, sua madre, e Eros suo fidanzato babbeo. Per non farsi ritrovare butta il telefonino nel fiume e parte per una nuova vita piena di soldi. E probabile che Vassalli abbia vinto anche lui al superenalotto, perch sa tutto circa la riscossione delle vincite, che, come tutte le cose che accadono da noi, comporta un po di burocrazia. Comunque Nadia, assistita dallamante Alessandro, si imbarca per una nuova vita che prevede di riscuotere la vincita e poi di collocarla degnamente e cio senza far vedere a nessuno e meno che mai al fisco italiano che ha vinto. Cos Nadia viene presentata da Alessandro ad un avvocato suo amico, molto esperto in traffici finanziari. Detto fatto Nadia ci va a letto, per facilitare loperazione. In questo romanzo si fa molto sesso utilitario e qualche volta anche consolatorio. Accade, per esempio, che Stefi, la madre femminista di Nadia, che non lha mai negata a nessuno, vada a letto con Eros, in supplenza della figlia scomparsa. Vassalli, crudele q. b., su questo aspetto calca la mano. Secondo me, pi che con la societ dei liberi costumi e con il femminismo sempre un po caricaturale, ce lha con la stupidit e anche con la mancanza di veri sentimenti, che renderebbero pi umano un quadro desolante. Adesso non dico pi niente della trama che piena di loschi figuri e di traffici illegali. E di desideri da outlet. Dico solo una cosa che non dovrei dire: e cio che Vassalli alla fine fa morire Nadia, cosa che (e lautore lo ammette apertamente) nelle favole non si dovrebbe mai fare. Dunque a conti fatti questo Comprare il sole che deriva da un antico proverbio toscano citato in esergo, non affatto una favola, ma forse un arguto apologo. Con un suo fine morale. Che naturalmente non riguarda gli attori della storia che hanno un destino segnato e mai si potrebbero salvare, ma i lettori, che Vassalli con le sue cattiverie e crudelt, vuole allarmare almeno un po e proteggere da certe riverite scempiaggini che rendono vuota la vita.

TASCABILI

1 2 3 4 5 6 7 8

BENNI

Di tutte le ricchezze
FELTRINELLI

1
PUNTI 19

RAMPINI

Non ci possiamo pi permettere uno stato sociale. Falso!


LATERZA

1 2

FOLLETT

La caduta dei giganti


MONDADORI

16 ABATE

9,00

PUNTI 14

15 DE SAINT-EXUPRY

PUNTI 10

La collina del vento


MONDADORI

2
PUNTI 16

AUGIAS

I segreti dItalia
RIZZOLI

Il piccolo principe
BOMPIANI

17,50 BOSCO

19

PUNTI 14

7,90

PUNTI 8

Un amore di angelo
NEWTON COMPTON

3
PUNTI 15

SCALFARI-MANCUSO

9,90 GRAMELLINI

Conversazioni con Carlo Maria Martini


FAZI

DAVENIA

Bianca come il latte, rossa come il sangue


MONDADORI

15

PUNTI 13

13

PUNTI 7

Fai bei sogni


LONGANESI

4
PUNTI 14

ZINGALES

14,90 FARNESE

Manifesto capitalista
RIZZOLI

4
PUNTI 6

BOSCO

Mi piaci da morire
NEWTON COMPTON

18

5,90

PUNTI 6

Via Chanel n. 5
NEWTON COMPTON

5
PUNTI 11

MARTINI

9,90 MARAINI

Colti da stupore
MONDADORI

5
PUNTI 5

GRAMELLINI

Lultima riga delle favole


TEA

16

11

PUNTI 6

Lamore rubato
RIZZOLI

6
PUNTI 8

MARTINI

Parlate con il cuore


RIZZOLI

6
PUNTI 5

RUIZ ZAFN

15 CAMILLERI

Lombra del vento


MONDADORI

15

13

PUNTI 4

Una lama di luce


SELLERIO

7
PUNTI 8

BORGNA

Di armonia risuona e di follia


FELTRINELLI

7 8 9

BARREAU

14 FERRANTE

Gli ingredienti segreti dellamore


FELTRINELLI

18

PUNTI 4

Storia del nuovo cognome. Lamica geniale


EDIZIONI E/O

8
PUNTI 8

CANFORA

8 FROST

PUNTI 4

lEuropa che ce lo chiede!. Falso!


LATERZA

I sussurri della notte


FANUCCI

19,50

PUNTI 4

9,90 ORWELL

PUNTI 4

9 10

ERVAS

Se ti abbraccio non aver paura


MARCOS Y MARCOS

WALLACE

17 MASSOBRIO

PUNTI 7

Il tennis come esperienza religiosa


EINAUDI

1984
MONDADORI

10

PUNTI 4

Occhi chiusi. Le indagini del commissario Piazzi


NEWTON COMPTON

10

VENEZIANI

10

9,50 MURAKAMI
EINAUDI

PUNTI 4

9,90

Dio, patria e famiglia dopo il declino


MONDADORI

Norwegian wood. Tokyo Blues


11,50
PUNTI 3

PUNTI 5

18,50

PUNTI 3

NARRATIVA STRANIERA

RAGAZZI

1 2 3 4 5 6 7 8 9

JAMES

VARIA

Cinquanta sfumature di grigio


MONDADORI

1 2

1
PUNTI 23

STILTON

SIMONCELLI

Il nostro Sic
RIZZOLI

Ottavo viaggio nel regno della fantasia


PIEMME

14,90 FOLLETT

PUNTI 100

19 AGASSI

23,50

PUNTI 8

Linverno del mondo


MONDADORI

LIMPREVEDIBILE VIAGGIO DI HAROLD FRY

di Rachel Joyce
Sperling & Kupfer trad. di Maurizio Bartocci e Chiara Bovelli Pagg. 311 Euro 17,90

La nostra et non importa. Ho immaginato Harold e Maureen e Rex con la pienezza, complessit, follia, bellezza che avrei usato per dei miei coetanei. Dopo tante scene leggere, tristi, allegre, ironiche, alla fine la presenza della malattia si fa tremenda. Perch ha scelto di virare dun tratto su un crudo realismo? Perch la verit, e non posso scrivere che la verit. Mio padre era devastato. Non potevo addolcire la realt. Ma spero che il romanzo controbilanci tutto questo con momenti di gioia, speranza, relazione e risate. Cosa sta scrivendo? Perfect, una storia su due ragazzi con un futuro dorato, un terribile errore e un uomo che non ha niente. Ma ora sto scrivendo anche una lista di cose da comprare, e aiuto mio figlio a fare i compiti, spero di finire presto. Il libro mi prender un po di pi.
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Open. La mia storia


EINAUDI

2
PUNTI 17

DACHILLE

Colora con Peppa Pig


GIUNTI

25 JAMES

PUNTI 75

20

3,90

PUNTI 4

Cinquanta sfumature di nero


MONDADORI

3 4 5

CASATI MODIGNANI

Il diavolo e la rossumata
MONDADORI ELECTA

3
PUNTI 15

COLLINS

Hunger Games
MONDADORI

14,90 JAMES

PUNTI 61

14,90

14,90

PUNTI 4

Cinquanta sfumature di rosso


MONDADORI

CALABR

Cinquanta sbavature di Gigio


SPERLING & KUPFER

4 5 6

COLLINS

Il canto della rivolta


MONDADORI

14,90 COELHO

PUNTI 52

10

PUNTI 15

17 DACHILLE

PUNTI 4

Il manoscritto ritrovato ad Accra


BOMPIANI

A.A. V.V.

16 LCKBERG

PUNTI 49

One Direction.The Official Annual 2013


LIPPOCAMPO

Una gita nel bosco


GIUNTI

12

PUNTI 6

4,50 AA.VV.

PUNTI 4

Luccello del malaugurio


MARSILIO

6
PUNTI 20

CRACCO

18,50 GIMNEZ BARTLETT

Se vuoi fare il figo usa lo scalogno...


RIZZOLI

Ribelle. The Brave


WALT DISNEY COMPANY

Exit
SELLERIO

15,90
PUNTI 19

12,90
PUNTI 6

PUNTI 4

16 HARMEL

7 8 9 10

DUKAN

7 8 9

COLLINS

La ragazza di fuoco
MONDADORI

La dieta Dukan
SPERLING & KUPFER

Finch le stelle saranno in cielo


GARZANTI

16 DUKAN

17
PUNTI 5

PUNTI 4

DACHILLE

16,40 JOYCE

PUNTI 14

La dieta Dukan illustrata


SPERLING & KUPFER

Gioca e impara con Peppa Pig


GIUNTI

19,90 PERONACI

PUNTI 5

5,90 WOLF-CASALIS

PUNTI 4

Limprevedibile viaggio di Harold Fry


SPERLING & KUPFER

Divertiti cucinando
MONDADORI

Fattoria
DAMI

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17,90

PUNTI 9

COMPRARE IL SOLE

16,90 AA.VV.

PUNTI 5

14,90

PUNTI 3

di Sebastiano Vassalli
Einaudi, pagg. 192, euro 18

10

DICKS

Lamico immaginario
GIUNTI

Guinness World Records 2013


MONDADORI

10

KINNEY

Diario di una schiappa


IL CASTORO

12

PUNTI 9

19,90

PUNTI 5

12

PUNTI 3

la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 7 OTTOBRE 2012

52

R CULT
MILANO POGGIO A CAIANO FERRARA VENEZIA

DA VEDERE IN ITALIA

Infrastrutture, mobilit, nuovi paesaggi. Strade, ferrovie, aeroporti hanno cambiato il mondo, permettendo la mobilit delle persone e delle merci in modi e tempi inaspettati. La mostra affronta il rapporto tra architettura, ingegneria e infrastrutture a livello internazionale.
Architetture dal mondo Triennale Dal 9 ottobre

La mostra documenta il ruolo dellartista, come mediatore culturale, nel primo ventennio del Novecento. Il percorso raccoglie 100 opere di Picasso, Apollinaire, Lipchitz, Archipenko, Max Jacob. Tra gli italiani, Modigliani, Balla, Boccioni, Carr, Magnelli, Severini.
Ardendo SofficiScuderie Medicee / Museo Soffici Dal 13 ottobre

In occasione della chiusura di Palazzo Massari, a causa del terremoto, esposte opere di artisti ferraresi dellOttocento e del Novecento, come Boldini, Previati, Mentessi, Minerbi, Melli, Funi e De Pisis, e di alcuni maestri italiani, provenienti dalle raccolte darte moderna e contemporanea.
Boldini, Previati e De Pisis Palazzo dei Diamanti Dal 13 ottobre

Due artisti del Gruppo Zero, di nuovo insieme dopo 50 anni. La mostra, organizzata con la Fondazione Mudima di Milano, presenta opere storiche e lavori recenti di Castellani e Uecker, con lobiettivo di invitare a riflettere sulla ricerca artistica del dopoguerra.
Enrico Castellani / Gunther Uecker Ca Pesaro Fino al 13 gennaio

A CURA DI LUISA SOMAINI

Milano

Visioni digitali ed effetti sonori linstallazione di Carsten Nicolai


ARMANDO BESIO
otto le imponenti campate dellHangar Bicocca, a Milano, luccica un maxischermo lungo 40 metri, alto 5, fiancheggiato da due specchi che riflettono le immagini e le moltiplicano allinfinito. Sono immagini costruite con un software che elabora freddi suoni elettronici e li trasforma in calde visioni digitali. Unidisplay la nuova installazione di Carsten Nicolai, tedesco nato allEst (1965): una sequenza di 24 moduli grafici in bianco e nero, ciascuno dei quali scompone e ricompone figure geometriche in movimento che risucchiano il pubblico in un crescendo di stupore ed emozione. A cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni, fino al 2 dicembre. La sera del 29 novembre, Nicolai si esibir in una performance audio video live.

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Roma

I foto-disegni di Dove Allouche e il Vesuvio si tinge di nero


CARLO ALBERTO BUCCI
l ricordo di natura o di storia, che sia insomma il Vesuvio o un campo di battaglia della Grande Guerra, lascia impressi sulla retina e sulla lastra lacerti di immagine che Dove Allouche si procura di inseguire e trasformare, dopo averli impressi, con la grafite. Fino al nero su nero. Fino alloccultamento, allastrazione. Il 40enne artista francese torna a Roma, dopo un anno allAccademia di Francia, con una mostra alla Nomas Foundation in cui propone, a cura di Pier Paolo Pancotto (fino al 10 gennaio), i suoi rigorosi bianco e nero: 10 recenti lavori, frutto della rielaborazione di antiche tecniche fotografiche (essenza di lavanda, ad esempio, per il fissaggio del vulcano partenopeo) o del mix di scatti dellocchio e di rapidi gesti della mano. In unattitudine al viaggio tra mappe reali, percorsi fantastici e tracce del nostro vissuto.

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DEGAS
La stagione tardiva di un genio gli anni migliori sono gli ultimi
FABRIZIO DAMICO
e aveste cinquantanni e non foste sposato, vivreste momenti nei quali ci si chiude come una porta, e non soltanto verso i propri amici; momenti nei quali si cancella tutto attorno a s, e una volta soli ci si annienta, e ci si sopprime per disgusto; Edgar Degas comp quellet che adesso consideriamo con tuttaltro sguardo nel 1884, e cos scriveva allora a un amico. Due anni pi tardi parteciper, con strani pastelli che raffiguravano donne intente a una loro segreta toletta, allottava e ultima mostra del gruppo

EDGAR

BASILEA

che era stato con malevolenza battezzato alla sua prima uscita ufficiale, nel 1874 impressionista. Di quellultima collettiva, il dominatore fu un giovane pittore che vi espose un dipinto di grandissime, inusuali dimensioni, Una domenica pomeriggio allisola de la Grande Jatte, e che sarebbe stato uno dei pi radicali riformatori dellimpressionismo, Georges Seurat. Le opere di Degas, per contro, fecero, nei locali di rue Laffitte che ospitarono la mostra, soltanto un modesto clamore, a mezzo tra lo scandalo di quelle donne spiate dal buco della serratura e lincomprensione per quella pittura troppo distante dalla tradizione. Il grande talento che era stato, ammirato persino da coloro che osteggiavano la nouvelle peinture per la sapienza del suo disegno e lesattezza delle sue prospettive, era dunque avviato al tramonto? Qualcuno saccorse che stava avvenendo lopposto; Renoir, ad esempio, dir : Se Degas fosse morto a cinquantanni, egli

avrebbe lasciato di s la nozione dun pittore eccellente, e non di pi; a partire dai cinquantanni che la sua opera ingigantisce ed egli diviene Degas. E assieme a Renoir, il mercato: che Degas seppe guardare con il distacco che gli veniva dalla sua situazione economica agiata, ma anche guidare con una strategia oculata, che scansava le esposizioni personali e sceglieva di vendere solo ad una cerchia selezionata di affezionati collezionisti; cos che infine le sue quotazioni raggiunsero valori altissimi. Pi lentamente savvide di ci la critica: cos che fino alla grande retrospettiva di Parigi del 1988 il Degas maggiore parve quello, sapientemente antico, della Famiglia Bellelli, dei Ritratti nellufficio di New Orleans; e quello che tracciava una via personalissima allimpressionismo nella Scuola di danza o nelle Corse a Longchamp. Era stato allora il disegnatore pi intelligente, pi riflessivo, pi esigente, pi accanito del mondo scriver Paul Valry. Ora, ecco-

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DA VEDERE IN EUROPA

VIENNA

HAARLEM

PARIGI

PARIGI

Protagonista della Minimal Art, Flavin ha giocato un ruolo cruciale nel superare le idee convenzionali sulla pittura e limmagine, utilizzando la luce al neon per i suoi interventi nello spazio. La mostra ripercorre la sua opera, attraverso installazioni, disegni e stampe.
Dan Flavin MUMOK Dal 13 ottobre

Ispiratosi ai maestri italiani, in primo luogo a Michelangelo, van Haarlem uno dei pittori pi esplicitamente manieristi nel nord dei Paesi Bassi. La mostra riunisce per la prima volta 40 opere, provenienti dalla National Gallery di Londra e dal Metropolitan Museum di New York.
Cornelis van Haarlem Frans Hals Museum Fino al 20 gennaio

La mostra intende documentare la complessit dellopera di Hopper, a volta a volta romantico, realista, simbolista, oltre lapparente semplicit dei suoi dipinti che si prestano a diverse interpretazioni, da considerarsi una summa di saperi ipotetici, di sogni sullAmerica.
Edward Hopper Grand Palais Dal 10 ottobre

Il museo francese riunisce tutte le opere realizzate da Raffaello a Roma durante gli ultimi sette anni della sua vita, dal 1513 al 1524, dal pontificato di Leone X alla partenza di Giulio Romano per Mantova. Fanno corona ai lavori del grande maestro del Rinascimento, dipinti e disegni degli allievi.
Lultimo Raffaello Muse du Louvre Dall11 ottobre

Quando Frank Stella esce dal minimalismo a colori


Al Kunstmuseum di Wolfsburg in mostra lartista americano Una pittura rigidamente regolata si fatta meno intransigente
GIUSEPPE APPELLA WOLFSBURG a mostra di Frank Stella al Museum Kunstpalatz di Wolfsburg Die Retrospektive Werke 1958-2012, fino al 20 gennaio 2013 loccasione per fare il punto su un lavoro che va avanti da oltre mezzo secolo, e cio dallarrivo a New York, nel 1958, dove lartista fu subito a contatto con esponenti della nuova astrazione quali Kennet Noland o Ellsworth Kelly e con galleristi come Leo Castelli. La sua opera va dai dipinti in alluminio e rame alle sculture sonore in tubi di resina, ispirate dagli scritti musicali di Ralph Kirkpatrick e di Domenico Scarlatti nel ricordo della madre che suonava il sassofono, dalle scene e costumi per Scramble di Merce Cunningham, alle strutture tridimensionali della Via Crucis per la chiesa romana di Tor Tre Teste progettata da Richard Meier, (poi rifiutate e finite in una collezione olandese,) ai grandi lavori per il Teatro Princess of Wales di Toronto o per lesterno della National Gallery di Washington. Il modulo espressivo elaborato come reazione allastrattismo e raccolto nel linguaggio austero dellestetica minimalista, niente di pi che un gesto manipolativo su una superficie piana e semplice subito modulata nel perimetro (la forma della tela pi importante di ci che si verifica nel suo spazio), dapprima rigorosamente geometrico e lineare, dai bordi verso linterno, con variazioni di strisce parallele non esenti da tentazioni optical care al Groupe de recherche dart visuel di tradizione europea (tanti quadrati concentrici, dalle molteplici sperimentazioni cromatiche, in un quadrato che
rimanda alla psicologia della percezione nonostante la scioltezza dei reticoli), poi si scioglie in una libert di frammenti eterogenei, vere e proprie schegge di legno, feltro, alluminio, metallo verniciato e fluorescente di recupero, colonne, elementi architettonici decorativi, che tutto inseguono fuorch un ordine e, affidate al caso, invadono lo spazio, si attorcigliano, si piegano, si sciolgono, si articolano a mostrare lo scompiglio delluniverso urbano in cui viviamo. Cos Stella uscito dalla sua pittura, dalle bande tirate a squadra, dal rigore intransigente. Il minimalismo si fatto costruttivismo, la simmetria ha ceduto alla tridimensionalit, il sistema di regolazione dello spazio allapoteosi della curva, il rigore formale allenergia, il disegno alla composizione, lo schema alla tecnologia, la ripetitivit allinnovazione, la profondit del pigmento alla funzionalit al barocco (vedi Polish Village, 1970-73). Non dissimile, tuttavia, la dinamica interna dei primi Black paintings (1958-1960), ancora immersi nella luce ascetica di Ad Reinhardt e Barnett Newman, dalla vulcanica Chapel of the Holy Ghost, un acciaio inossidabile del 1992 reso manifesto di una evoluzione strutturale, organica, in sintonia con la realt turbolenta di oggi. What you see is what you get!, ci che vedi ci che esiste, ha scritto Frank Stella, quasi volesse dare, in anticipo sui tempi che poi saranno quelli di Carl Andre e di Donald Judd, le linee guida di un lavoro impersonale, segnato dai rifiuti industriali e privo di ogni contenuto espressivo.
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lo vegliardo nervoso, quasi sempre tetro, talvolta sinistro e tenebrosamente distratto, con ritorni bruschi di furore o di spirito, impulsi o impazienze infantili, capricci. Misantropo, quanto non lera mai stato. La vista velata (non s mai inteso fino a che punto; ma certo che lincubo della cecit graver a lungo su di lui). Cos che i suoi ultimi anni sono stati un lungo testa a testa con la morte, scrive oggi Martin Schwander introducendo alla Fondazione Beyeler di Basilea la notevolissima mostra dedicata allopera tarda di Degas: centocinquanta opere, fra dipinti ad olio, pastelli, monotipi, disegni, fotografie, e le tanto discusse sculture, bronzi postumi tratti dalle cere che Degas lasci disperse un po ovunque nello studio alla sua morte: saggi che aveva definito esercizi preliminari, documenti e niente pi che nessuno vedr mai; ma saggi, pure, a cui si destin per lunghissimo tempo, a partire gi dagli anni Settanta. Definire let tarda di Degas non facile. Il curatore della rassegna di Basilea la ipotizza oggi a muovere dal 1886, lanno s visto dellultima mostra del gruppo degli indipendenti, come anche si chiamarono gli impressionisti. E indipendente da tutto dagli scambi con lattualit, prima di tutto; dalle in-

fluenze dei colleghi e dellambiente, ora soprattutto che era scomparso prematuramente Manet, da Degas tanto amato; dallo Stato e dalla sua politica culturale, lui conservatore, convinto patriota duna diversa patria (era andato volontario nella guerra franco-tedesca del 1870), militarista e antisemita egli si rese vieppi a partire da quella data. Rifiuter quasi tutte le oc-

casioni espositive che gli offriva il mercato, fino alle sale personali che gli furono offerte nelle Esposizioni Universali dell89 e del 1900; rimase fedele lui solo, fra i suoi antichi compagni di strada che si rivolgevano ora alla pi mondana galleria di Petit al vecchio Durand-Ruel. Circondato dalla solitudine e, spesso, dallostracismo dei pi, De-

gas vive la sua seconda stagione: e forse, per quanto grande sia stata la prima, la maggiore. Lo spazio, attorno alle figure, cigola e infine si spezza. Le composizioni, asimmetriche e squilibrate, sincardinano su un vuoto sovente scavato al centro, che risucchia nella sua voragine i gesti lasciati sospesi dei pochi attori. Le fisionomie si torcono in ghigno; le pose (duna ballerina che sallaccia la veste, o duna donna che esce dalla tinozza) si fanno improbabili, tese allossimoro. La linea, che era servita al giovane Degas per delineare i contorni delle figure, sinterna nelle carni nude, nelle stoffe ariose, e continua, da quel suo nuovo luogo, a agire, a combattere contro linerzia dei corpi. Come in Ingres, oltre Ingres: che gli aveva detto un giorno ormai lontano: fate delle linee, giovanotto, soprattutto delle linee; dal vero e a memoria. Fino allultimo, Degas non avrebbe dimenticato quella lezione, e lavrebbe trascinata dentro il XX secolo.
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I DIPINTI
Da sinistra: Danseuses; Aprs le bain (1896); sotto, Chevaux de courses

LOPERA
Frank Stella: Bonin Night Heron (1976)

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R LA DOMENICA
LAUTORE
Adam Gopnik, nato nel 1956 a Philadelphia, scrive per il New Yorker dal 1986 Per la rivista stato anche corrispondente da Parigi Vive a New York con la moglie e i due figli

LA LET TURA

Dal cibo alla tavola fino alla creazione dei locali per mangiare
Nel suo ultimo libro lo scrittore spiega come iniziato un nuovo culto
ADAM GOPNIK

C
IL LIBRO
Anticipiamo qui un estratto di In principio era la tavola (pagg. 350, euro 18), il nuovo libro di Adam Gopnik che Guanda mander in libreria il 18 ottobre

hi ha inventato il ristorante? Com' iniziato? Com' successo che la lunga storia del mangiare a pagamento in un ambiente cos singolare diventata un'istituzione tanto resistente, al punto che un ristorante, come il Gundel a Budapest, riuscito a sopravvivere a guerre e rivoluzioni, ai comunisti e alla nuova economia, per poi finire cos come aveva cominciato? Come sono nati i ristoranti, e perch sono nati prima, e soprattutto, a Parigi? Fino a poco tempo fa la storia della cucina era in linea di massima storia popolare, piena di eureka! preconfezionati e leggende intessute con sussiego. (Il grande chef Dunand si trov dopo la battaglia a non disporre d'altro che di gamberetti, pollo, qualche uovo e un paio di pomodori. Che cosa poteva tirar fuori, si chiese, da un assortimento di ingredienti tanto eterogeneo? Un attimo di riflessione, un minuto di trituramento, ed ecco che un'ora dopo, sulla tavola dell'imperatore, era nato il pollo alla Marengo ecc.). Anche la nascita del ristorante aveva un sentore mitogenetico. La storiella, ef-

GOPNIK
ADAM

Cos dal brodo primordiale sono nati tutti i ristoranti


ficace e di lungo corso, vuole che sia stata la Rivoluzione francese a fare il ristorante: dopo la Rivoluzione i cuochi dell'aristocrazia erano rimasti a spasso, non avendo pi bocche da sfamare. E non avendo altro posto dove andare se non la strada, aprirono caff e cominciarono a vendere in pubblico quello che prima si poteva ottenere solo in privato. Volente o nolente, il ristorante moderno veniva alla luce. Un po' pi tardi, alcuni chef di alto livello, tra i quali il grande architetto della pasticceria Antonin Carme, formularono una grammatica della cucina francese; ossia, misero per iscritto le ricette. Insieme, la sala da pranzo sulla strada e il libro di ricette in cucina crearono un luogo nuovo. Gli aristocratici persero la testa; i loro cuochi persero il lavoro e trovarono un modo nuovo per guadagnarsi da vivere in un mondo democratico. Nell'ultimo decennio o gi di l, un gruppetto di studiosi, molti dei quali fatto interessante sono donne, hanno dimostrato che il mito della cacciata dal paradiso era tutto sbagliato (Priscilla Parkhurst Ferguson, Rebecca Spang e Rosemary Trubek hanno contribuito a questa scoperta, come pure lo storico britannico Giles MacDonogh). L'invenzione del ristorante, a quanto pare, precede la Rivoluzione di almeno un ventennio, e gli chef disoccupati non c'entrano niente. (I cuochi dei nobili peraltro, pi che degli chef, erano dei maggiordomi capo, e quando la baruffa ebbe inizio molti rima-

sero fedeli ai loro padroni). La leggenda dice che le tecniche culinarie essenziali esistevano gi dietro le porte dei castelli ma furono democratizzate quando gli chef entrarono nel mondo dei comuni mortali. Ma per la verit la loro cucina non aveva niente a che spartire con la nuova cucina dei ristoranti. Carme, a modo suo sicuramente una grande figura, come scrittore e come ristoratore, appartiene in verit alla storia della ristorazione. E allora, perch accadde? La nascita fu filosofica prima che circostanziale; la mente degli uomini cambi prima del loro palato. Fu una questione a tre facce. Dietro la diffusione del ristorante ci furono cause intellettuali (ragioni di mente), cause commerciali (ragioni di mercato) e cause sentimentali (ragioni di moralit).

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DA PARIGI ALLA LUNA
Uscito nel 2000 (e tradotto in Italia da Guanda) racconta i 5 anni di corrispondenza parigina di Gopnik Nel 2006, invece, la volta di Una casa a New York, omaggio alla Grande Mela
DISEGNO DI TULLIO PERICOLI

Ovviamente erano intrecciate e interconnesse, come debbono essere le ragioni autentiche. Quelle intellettuali hanno a che fare con un nuovo culto della salute e della semplicit; quelle commerciali con la nascita, al Palais Royal, del moderno negozio di strada; quelle morali con il collasso di una precisa gerarchia sociale gi in atto molto prima della Rivoluzione; di buono, nel ristorante, c'era il fatto che chiunque disponesse di un souper pagare poteva comprarsi da mangiare. Insieme con il nuovo modello sociale arriv la convinzione che l'appetito, la parte animale dell'uomo, poteva essere dirozzato e civilizzato, ma in ultima analisi non c'era bisogno di rifarlo da capo. Brillat-Savarin riteneva che il fine del mangiar bene fosse trasformare meri bisogni in desideri, l'appetito animale in gusto educato. Ma non pensava che gli appetiti andassero purificati o riformati. Non c' nessun anno zero a tavola. Il porco resta porco nonostante gli sforzi di dargli le ali. Il ristorante, si scopre, prima di essere un posto dove andare era una cosa da mangiare. Il termine restaurant, apparso intorno al 1750, era il nuovo nome del

bouillon, il brodo di pollo o di manzo. A quel tempo, se volevi mangiar fuori a Parigi, dovevi andare a una table d'hte. Era una grande tavolata pubblica dove prendevi quello che veniva servito, un po' come una taverna, o una eating house a Londra. Mentre mangiavi, ci si aspettava che chiacchierassi e scherzassi con gli altri commensali, oste compreso. (Si pu ancora mangiare in una versione modernizzata, la carte, di questo sistema in qualche locale a Parigi: Polidor, la crmerie in rue Monsieur-le-Prince, ha un menu, ma ha grandi tavoli comuni e uno o due piatti del giorno.) Poteva essere divertente, ma se chi ti sedeva accanto alla table d'hte era sbronzo e puzzava di birra, eri fregato, e se avevi voglia di pollo e servivano solo arrosto di vitello, eri fregato lo stesso. Se eri una donna, poi, non potevi proprio andarci. Quelli a cui la table d'hte non piaceva per via della compagnia, cominciarono a dire che non gli piaceva perch mangiando l poi si stava male. Questo era sicuramente falso, o non molto frequente, ma non aveva importanza. Le apprensioni per la salute di solito vengono appannate dall'alone dell'abitudine. Ogni panico, per, ha il suo profittatore, e c'era in giro qualcuno pronto a sfruttare la situazione; con lo stesso spirito con cui una ventina d'anni fa sono comparse a New York le omelettes di bianco d'uovo e i gelati allo yogurt, apparvero a Parigi locali che offrivano un brodo salutare preparato in pignatte pulite, il restaurant. Il piatto diede il nome al locale. Il ristorante cominci a offrire tutta una gamma di cibi salutari, in un tipo di esercizio completamente nuovo. L'eroe di questa invenzione, bench non abbastanza singolare da meri-

tarsi il nome di inventore, era un personaggio sorprendente chiamato Mathurin Roze de Chantoiseau. Chantoiseau era un imprenditore filosofico del genere di cui Parigi, a quanto pare, brulicava subito prima della Rivoluzione, figure che avrebbero addirittura potuto sventarla se avessero avuto sufficiente margine d'azione. Inizi come finanziere, con un piano, difficile da seguire ma interessante, per alleggerire il micidiale debito nazionale francese: in sostanza lasciare che i commercianti di beni di lusso battessero moneta. Visto che nessuno gli dava ascolto, allest il primo almanacco di artigiani, inventori e commercianti di lusso la prima vera guida alla bella vita presentandosi perspicacemente come il primo restaurateur. Fu il locale di Chantoiseau, in rue Saint-Honor, a trasformare il ristorante in un luogo dove si andava non pi per star bene, ma per spassarsela. Il ristorante di Chantoiseau e gli altri che presto sorsero intorno al Palais Royal divennero luoghi dove potevi entrare quando volevi e mangiare quel che volevi, scegliendo da una lista di piatti limitata ma ragionevolmente ampia, sederti al tuo tavolo con gli amici, e dire a te stesso che lo facevi per la salute. I medici permettevano persino alle donne di andarci. Questo fu forse l'aspetto pi rivoluzionario del ristorante: con il pretesto della salute, le donne potevano apparire da sole su un palcoscenico sociale aperto. Poco alla volta, presero forma tutte le altre cose che associamo ai ristoranti menu, camerieri in uniforme, specchi alle pareti allo scopo di creare un luogo pubblico che avesse un sapore di casa, se non della tua, di quella di qualcuno pi ricco, con domestici migliori. Una ventina d'anni dopo la loro istituzione, i ristoranti non erano pi specializzati nel fornire zuppe delicatamente salutari a una clientela signorile debole di stomaco, bens nell'assecondare i gusti individuali. Mentre il traiteur nutriva folti gruppi, il ristoratore serviva i singoli a piccoli tavoli intimi scrive la storica Rebecca Spang. Come annotava Diderot a proposito del ristorante di Roze: Qui ognuno mangia solo... Il ristoratore invitava i suoi ospiti ad accomodarsi al loro tavolo, a consultare i propri bisogni e desideri, a concentrarsi su quell'elusivissimo senso che il gusto. Presto il ristorante cominci a emanare un pi diffuso alone di virt. Nuovi locali furono creati sotto l'influenza (o almeno nel rispetto) di Jean-Jacques Rousseau e del suo culto della natura, della sincerit e semplicit che, paradossalmente, toccava gli aristocratici non meno dei radicali, al punto che i suoi pi grandi monumenti sono il Petit Trianon per Maria Antonietta (a cui venne tagliata la testa) e il Culto dell'Essere Supremo, la religione inventata da Robespierre (che gliela fece tagliare). Nella Nuova Eloisa, Rousseau immagina una vendemmia contadina in toni sentimentali. Voi non sapreste concepire con quale zelo, con quanta allegrezza tutto questo si faccia. Si canta, si ride tutto il giorno: ed il lavoro va meglio sempre. Si vive nella massima famigliarit: tutti sono eguali, e nessuno dimentica il proprio stato. [...] Si mangia con appetito la loro [dei contadini] minestra, alquanto ordinaria, ma buona e sana e composta di eccellenti legumi. E fu cos che su una scala minore, commestibile, la nuova cucina del ristorante, lungi dall'offrire piatti sofisticati che a casa non avresti potuto avere, serviva vivande elementari che non potevi procurarti da te: un po' semplici e grezze, ma saporite e salutari. JeanFranois Vacossin, il secondo ristoratore di Francia, prometteva polenta bretone, crema di riso al profumo di fiori d'arancio, semolino, uova fresche... frutta di stagione, conserve dei fabbricanti pi famosi, burro e formaggio freschi. Questa nouvelle cuisine, com'era chiamata, era difficile da definire, ma tutti riconoscevano che il cibo era pi semplice di prima, faceva bene ed era consumato solo dai migliori, come capita sempre alla nouvelle cuisine. In un documento datato 1739, la Lettera di un pasticciere inglese a un nuovo cuoco francese, l'inglese (!) gi richiama il cuoco francese alla primitiva semplicit. Noi ingordi siamo sempre richiamati alla primitiva semplicit, come le donne alla moda all'abbigliamento classico. (Nessuno ricorda che cinque anni fa anche la gonna corta era un classico). 2011 Adam Gopnik 2012 Ugo Guanda Editore S.p.A. Traduzione di Bruno Amato
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R CULT SPETTACOLI
CONCERTI K 466 E 595 MISSION HAPPY BIRTHDAY JOHN

CLASSICA CD&DVD

Venticinque anni dopo Rudolf Serkin, con una nuova idea musicale di Mozart, Abbado incrocia la solista che sa dialogare alla pari: stilisticamente leale e aristocratica.
Maria Joo Pires/ Orchestra Mozart, direttore C. Abbado cd Deutsche Grammophon

Copertina da Esorcista, musiche da elettroshock barocco. La voce suadente e mitragliante colorature, resuscita gorgheggiando a velocit, nitore e, se occorre, seduzione, arie di Steffani.
Cecilia Bartoli, I Barocchisti / Diego Fasolis cd Decca

La voce registrata di Cage intesse e lega loriginale programma che celebra lautore, lo strumento variamente preparato e lestroso talento esecutivo dellimprevedibile interprete.
Floraleda Sacchi, arpa cd AmadeusArte

DA NON PERDERE.TEATRO
Rassegne

IL TEATRODI RODOLFO DI GIAMMARCO. C DEL PIANTO...

Pulizia in palcoscenico per far posto ai precari


Per fortuna anche i teatri pi istituzionali stanno imparando ad aprire le porte alla nuova scena del teatro. Il Teatro Puccini di Milano, sensibile peraltro da sempre al rinnovamento, riconferma anche per questanno Nuove storie seconda edizione di una stagione nella stagione con dodici appuntamenti di compagnie esordienti e di giovani artisti . Si comincia (dal 9 al 14) con Servizio di pulizia o corpo sociale: Valentina Diana e Lorenzo Fontana (hanno lavorato con Claudia Hamm)si fingono addetti alle pulizie al lavoro - e infatti lo spettacolo sar in parte negli uffici del teatro- per raccontare del precariato. La stagione prosegue fino al 1 luglio. Tra gli altri appuntamenti si vedranno Yes I am di Alessandro Rugnone (dal 30 ottobre) un attore nato nel teatro di Emma Dante; La palestra ore 18:00 diretto da Veronica Cruciani (5-10 febbraio), il divertente Petitoblok di Punta Corsara (12-17 febbraio) per chiudere (1-6 luglio) con La vita oscena dal libro di Aldo Nove, regia di Nicola Russo. In mezzo anche una finestra sulla scena pugliese con Else di Cosimo Severo e Lenr con Nunzia Antonino. (a.b.)
Teatro Puccini, Milano, dal 9 www.elfo.org
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Capolavori

Danza

La Grande Magia di Luca De Filippo


Luca De Filippo approda a La grande magia di Eduardo. Un testo in cui lautore, dopo aver riflettuto nel dopoguerra su societ, limiti, ipocrisie e condizionamenti, lascia spazio allintrospezione, e alla disillusione di poter assistere, in Italia, a un reale cambiamento.
Perugia, T. Morlacchi, dal 12 www.teatrostabile.umbria.it
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Trentanni in scena con Bill T. Jones


Per il trentennale della compagnia, Bill T. Jones ripropone il 9 a Ferrara, in Body Against Body, tre coreografie di successo (Duet x 2, Continuous Replay, Blauvelt Mountain). Poi con due altri repertori far sosta a Romaeuropa il 12-13, e il 14.
Ferrara,Comunale,il 9,www. teatrocomunaleferrara.it
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La Napoli di Latella come un film di Tim Burton


In uno spettacolo affettuoso ma amaro il regista rivede i luoghi comuni della cultura partenopea Con canzoni, sceneggiate e stili televisivi
RODOLFO DI GIAMMARCO

Prosa

Prosa

Il Simposio di Platone riletto da De Rosa


La filosofia resta il primo amore del regista napoletano Andrea De Rosa: anni fa lavor su Heidegger, ora sul Simposio per questo Studio sul simposio di Platone, lamore nel mito diventa un testo di Federico Bellini, con i giovani attori del Cantiere delle Arti di Modena.
T.delle Passioni, Modena, dal 9 www.emiliaromagnateatro.com
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Roberto Latini protesta col pubblico


Bisogna dare fiducia al Teatro Argot di Roma che apre con una bella terna di attori. Apre Roberto Latini con Seppure voleste colpire, una protesta dal palco improvvisata anche col pubblico. A seguire dal 16 Giovanna Mori e Jacob Olesen e dal 23 Roberto De Francesco.
Teatro Argot, Roma, dal 9 www.teatroargotstudio.com
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agni, scarafaggi, scarabei, mosche, formiche e una fattoria di animali-ombra e di trofei da entomologia - i cui gusci sono le protesi dun cast che un lutulento bestiario teatrale - fanno pensare al Mar delle blatte di Tommaso Landolfi, e alla Metamorfosi di Kafka, nella trasfigurazione scenica di una Napoli che suggerisce lidea dun sottosuolo abbandonato a se stesso. limmagine sociale cui Antonio Latella associa lenfasi ormai scaduta della sceneggiata in C del pianto in queste lacrime, grande spettacolo amaro e affettuoso che rivisita miti popolari e inerzie odierne al culmine della seconda tranche del Napoli Teatro Festival Italia. Facendo il verso a uninquieta e immonda favola di Esopo, questurlo contro il silenzio in cui avvolta una citt riesplora i nessi tra scena e melodia, miti e tormentoni, stereotipi popolari e un evoluto genere di denuncia. Balza agli occhi un efficace parallelo col film di culto Edward mani di forbice di Tim Burton, laddove lultima generazione della famiglia di Lacrime napulitane raffigurata in panni di giovanotto ermafrodita, incarnazione anche duna sorella, che ha delle tronchesi al posto delle mani come lEdward diverso di Burton, misantropo e

bloccato su un letto alla maniera dun Gregor Samsa kafkiano. La rilettura di Latella, la cui drammaturgia condivisa con Linda Dalisi, si scatena al di sopra di questa creatura narrante, con la bella idea labirintica di un tunnel (fognario?) a mezzaria poco pi grande della sezione cui erano destinate le gambe dei personaggi de Le basi di Marinetti del 1915, data che precedette di poco il fiorire del fenomeno della sceneggiata: qui i protagonistiinsetti del viavai emotivo scorrono, sbattono, strisciano, sammassano, concertano gesti e suoni. E alle scatologie, alle schermaglie, alle scene-madri salternano pezzi canori canonici (O sole mio, Zaz o Chiove) non senza, per meticciato musicale, unesplosione collettiva a base di Days are forgotten dei Kasabian.

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La solitudine secondo Macras tutta colpa di Skype e Facebook


Con lesagerazione che la contraddistingue, Constanza Macras, artista di culto nel teatro-danza internazionale, esprime ancora una volta la sua radicale sfiducia verso il mondo contemporaneo con lagitato ritratto di solitudini di Here /After: persone che sfuggono a ogni incontro se non attraverso Skype, Facebook o la fantasia. La filosofia un po trita, Macras e i suoi bravissimi ballerini la raccontano col loro stile frammentato, un labirinto di deliri con al centro un tinello-giostra e corpi tremanti, snervati, che cadono pesantemente a terra o roteano su un vetro-finestra come animali in una teca. C tutto il mondo espressivo della Macras, cultura pop, musica e cinema come ha detto lei stessa dopo lo spettacolo a RadioTre, ma tanta ricchezza di materiale scenico non raggiunge il delirio e la forza contagiosa di altri lavori. Restano alcune emozioni forti, come il tragicomico dfil di indumenti intimi delle due ballerine oversize e le pantofole di peluche mentre evocano bellezze del cinema. (anna bandettini)
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Il Ballets C. de la B. racconta la morte con movimenti troppo scomposti


Cosa c oltre la morte? Alla domanda pi tab di sempre, l Au-Del di Koen Augustijnen per i Ballets C. de la B. coprodotto da TorinoDanza, risponde con i movimenti vorticanti e scomposti di quattro danzatori che, sulle note swing di Keith Jarrett, enunciano le teorie pi accreditate, a lato dellisoletta verde che simboleggia la terra e dellaltissimo palo fiorito che la collega al cielo. Quarto spettacolo del festival aperto dallo sfolgorante Panorama trentennale del fantasista Dcoufl, Au-Del segue il versatile Cedar Lake Contemporary Ballet - scelto dal direttore Gigi Cristoforetti come nuova compagnia di bandiera e in partenariato col festival - e precede la novit Royame Uni di Preljocaj (il 23-24 ottobre in prima italiana), lemergente gruppo British di Wilkie Branson, la Batsheva Dance Company di Naharin e la Compagnia belga di Michle Anne De Mey. (claudia allasia)
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Gli attori a scuola di catastrofi persi nella babele dei linguaggi


Aveva per tema la fine dellet moderna e la deriva di certezze, costumi, culture e categorie delle relazioni, lo spettacolo-bilancio Cellule teatrali: macchine per produrre catastrofi con cui Rafael Spregelburd, in veste di maestro, con Manuela Cherubini artista associata, ha siglato le drammaturgie e le performance dellquipe dattori della XXI cole des Matres, il corso internazionale di perfezionamento scenico fondato da Franco Quadri. Eppure questa serata densa e varia sostenuta da pi partner europei tra cui il nostro Css di Udine (col Mibac), che ha chiuso a Roma Short Theatre, ha tutta laria dessere una piattaforma del nuovo in materia di sinergie artistiche, creativit condivise, naturalismi e tragedie ridicole. Il decalogo dei finali di partita tocca il sapere, le lingue, la psicanalisi, laristocrazia del potere, la storia, e la cara vecchia Europa (con doppio punto di vista americano e europeo), e il caos gestito con curiosa e intraprendente bravura da tutti. (r.d.g.)
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Here/After, Roma, Teatro Eliseo, fino a oggi

Au- Del, Fonderie Limone, Torino Danza

Cellule teatrali..., Roma, T. India, 8 dicembre a Reims

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PER SAPERNE DI PI www.romaeuropa.net www.napoliteatrofestival.it

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ROCK. POP. JAZZ CD&DVD

SOLO PIANO II

LONERISM

Canadese di nascita e cosmpolita per vocazione, il multiversatile genio di Gonzales si applica per la seconda volta alla dimensione del piano solo, con minimale trasparenza, uno sguardo a Satie e tanta modernit poetica
Chilly Gonzales - Emi

Il gruppo australiano usa mischiare di tutto su un comune terreno di deformazione psichedelica. Ma la forza notevole e il secondo disco conferma il talento straordinario emerso nel primo, con fascino e ambiguit, strappi sonori e natura contaminata
Tame Impala - Modular

BORN TO SING: NO PLAN B

incredibile come Van Morrison riesca a muoversi restando assolutamente fermo. Il nuovo disco potrebbe essere stato inciso dieci, venti, trentanni fa. Non fa molta differenza ma la sua sempre una lezione di stile
Van Morrison - Emi

DA NON PERDERE.MUSICA
Evento

Celentano allArena per Rock economy


Diciotto anni dopo il suo ultimo tour, Adriano Celentano torna in concerto con due esclusivi show allArena di Verona. Peraltro con diretta televisiva, vista anche la velocit con cui i biglietti disponibili sono andati esauriti e la volont dello showman di non lasciare delusi i tanti fan italiani, che in assenza di un tour vero e proprio non avrebbero potuto avere la possibilit di vedere il loro cantante preferito su un palco. A 73 anni Celentano mette in campo uno show intitolato Rock economy in cui rifletter a modo suo sui tempi che stiamo vivendo, e lo far assistito al meglio anche da economisti di fama come Jean-Paul Fitoussi; non potr mancare per la leggerezza che si addice ad un concerto, e per questo si far affiancare dal collega e amico Gianni Morandi. La sensibilit musicale resta quella degli anni 60, quando Celentano fece i suoi primi passi da molleggiato nella musica, una sensibilit confermata dalle ultime collaborazioni con gli artisti della nuova scena musicale. Il resto lo faranno i suoi grandi classici, da Azzurro a Il ragazzo della via Gluck. (carlo moretti)
Verona, 8 e 9 ottobre, Arena www.clancelentano.it
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Opera

Rock

Liliana Cavani e i drammi siciliani


Due storici spettacoli di Liliana Cavani Cavalleria Rusticana e I Pagliacci (ripresi da Marina Bianchi, Alberto Veronesi sul podio). Protagonisti Giancarlo Monsalve nel ruolo di Turiddu, Alberto Mastromarino nel doppio ruolo di Alfio e Tonio.
Bologna, Comunale, fino al 17 www.comunalebologna.it
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Tornano i Wilco re della scena indie


A qualche mese dai live di marzo tornano i Wilko, la band di Chicago che nella sua storia quasi ventennale ha influenzato molte band della nuova scena alternative. Rock pieno di energia e di melodia.
Padova, 10 ottobre, Gran teatro Geox; Firenze, 11 ottobre, Obihall ex Sascall; Torino, 12 ottobre, Teatro della Concordia www.wilcoworld.net
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IL REGISTA
Antonio Latella e, sopra, un momento del suo spettacolo C del pianto in queste lacrime presentato a Napoli

Ma sono tanti gli inserti, gli accostamenti, in questa indagine sulla grammatica e sui luoghi comuni partenopei delle macchine del pianto teatrali (reputate oggi, come dice Goffredo Fofi, chiassose finzioni). C Shakespeare nel titolo, e nella prima battuta Chi l?. C la parodia degli stili televisivi, negli applausi a comando. C un intraprendente e non iconoclasta ripristino del presepe quando dopo leccidio conclusivo (al posto dellhappy end consolatorio) vengono issate enormi teste di figure della Nativit. C un fortuito omaggio alla Piet di Kim Ki-duk quando in finale Assuntulella tiene in braccio la nonna a mo di futuro che carezza la tradizione. E a dare un taglio al passato la neo-compagine indipendente Stabile/Mobile di Latella, cui

ha fornito un trampolino il Festival. Limpresa davvero cospicua, il testo ben missato e disincantato, gli undici attori sono un ensemble che pur agendo in modo non ortodosso riceve un fiume dapplausi (napoletani). E Latella, reduce da un Tram esemplare, pronto a (ri)dirigere a Mosca attori siberiani in Oreste-Elettra-Ifigenia, qui in perfetta intesa con scene-costumi di Mannino-DAmico, musiche di Visioli e luci di De Angelis, pu davvero far conto sui talenti dei vari Amato, Andrei, Borgia, Carpio, Dalisi, De Nicolais, Musella, Nieri, i due Vacca, Villano.
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Opera

Il festival

Al via con Wagner e l Olandese


Inaugurazione di stagione e avvio delle celebrazioni wagneriane con la romantische Oper Der fliegende Hollnder (LOlandese volante) diretta da Gianadrea Noseda e con la regia di Willy Decker ripensata da Stefan Heinrichs.
Torino, Regio, fino al 21 www.teatroregio.torino.it
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Attenti agli Ultrasuoni con Orb e Amplifetes


Si chiama Ultrasuoni festival e vedr in due giorni a Roma i concerti, tra gli altri, di Echo and The Bunnymen, Orb (foto), Fujiya & Miyagi e Amplifetes. Un unico biglietto a sera per 4 club: Circolo degli Artisti, Init, Alvarado Street e Hula Hoop.
Roma, 12 e 13 ottobre, varie location www.ultrasuonifest.com
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C DEL PIANTO IN QUESTE LACRIME

Regia di Antonio Latella

Opera

Classica

Omaggi

Cimarosa, compositore surreale nelle mani di Morgan versione lirica


Il matrimonio segreto di Cimarosa: da opera buffa a opera surreale, con colori, sottolineature quasi coreografiche nei gesti giovanilistici e sfacciati, vagamente televisivi. La firma registica di Morgan, coinvolto nelloperazione-rilancio del teatro con lo spigliato direttore Carlo Goldstein e unazzeccata compagnia di canto congegnata attorno allinossidabile e arguto Geronio di Bruno Pratic, non passava inosservata n turbava. A parte i cammei di scena (un intervento vocale dal palco di proscenio rubando la parte al tenore, e il finale tra i cantanti), il neoregista s accontentato di delineare una narrazione affettuosamente parodistica, come incoraggiavano costumi e parrucche esorbitanti di Simone Racioppo, gli oggetti di scena di Alessandro Mendini, luci, proiezioni e limpianto di Patrizia Bocconi. Su misura dello spirito comico quasi automatico degli altri cantanti (Bondafelli, Nocentini, Molinari, Rocha e Fontana), garbati anche nel canto e integrati nella fervida lettura musicale. (angelo foletto)
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Il coraggio della Verdi e dEspinosa con Stravinskij, Ravel e Debussy


Indice di talento autentico o di incoscienza, debuttare nello stesso concerto La Valse di Ravel e Le sacre du printemps di Stravinskij? Il 34enne palermitano Gaetano dEspinosa, che con lorchestra Verdi sta facendo gli straordinari, ha dimostrato che si trattava di talento. Soprattutto nel capolavoro centenario di Stravinskij, ha firmato una lettura coraggiosamente riportata al barbarismo primigenio. Anche se ha dovuto rinunciare po ai colori e amnistiare certi settori recalcitranti dellorchestra, il giovane direttore ha imposto fin dal celebrato solo del fagotto un passo esecutivo ebbro, catturato dalle smodate ruvidezze tonali dautore e dalle sediziose mischie strumentali. Gesto implacabile, forse troppo in La Valse e nel Printemps di Debussy che meritavano anche un po di volutt, dEspinosa qui ha pilotato la sovversiva macchina orchestrale con sicurezza di braccio e di idee, ricusando le buone maniere e rinnovando i fasti rivoluzionari della pagina. (a.fo.)
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Nessun corpo appare estraneo dentro il pianoforte di John Cage


Con il pianoforte preparato, John Cage interrogava sulla natura dellartificio. Linserimento di oggetti tra le corde dello strumento faceva del pianoforte una nuova macchina, in grado di restituire risultati sonori apparentemente sconosciuti alla natura del pianoforte pur scaturendo da esso. Cos la Danza preparata, coreografia di Rui Horta sui meravigliosi 20 Sonates and Interludes, si pone come uno studio sulle possibilit del movimento in presenza di corpi estranei, oggetti con cui il performer deve confrontarsi. La domanda di ovvia valenza etica e politica resta la stessa: quando un corpo estraneo? I gesti della danzatrice Silvia Bertoncelli sono tanti, diversi, non sempre prevedibili, eppure tutti plausibili nella loro innaturalit. Horta ha evitato luso di tecnologie attuali, realizzando uno spettacolo senza tempo, mai tradendo lo spirito di Cage, artista totale, al quale Romaeuropa ha dedicato, tra concerti e performance, un bel ritratto. (federico capitoni)
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Matrimonio segreto, T. Coccia, Novara

Orchestra Verdi, Auditorium, Milano

Per John Cage, Roma, T. Palladium e Opificio Telecom

la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 7 OTTOBRE 2012

58
SULLO SCAFFALE

R CULT

Tutti i racconti western di Elmore Leonard Il Partenone di Mary Beard La ragazza che fa a pugni con lombra di Inka Parei Lopera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers

Breve storia della vita privata di Bill Bryson La pelle di Curzio Malaparte Discorso sul metodo di Ren Descartes Glenn Gould e la ricerca del pianoforte perfetto di Katie Hafner Colazione da Tiffany di Truman Capote

UNACERTA IDEA DIMONDO


ALESSANDRO BARICCO

Wolf Hall di Hilary Mantel La cultura dei vinti di Wolfgang Schivelbusch Tempi difficili di Charles Dickens Melancholia di Jon Fosse Il cortigiano e leretico di Matthew Stewart

Chesil Beach di Ian McEwan Il dizionario del diavolo di Ambrose Bierce Le storie di Erodoto Trilogia della citt di K. di Agota Kristof Le origini culturali del Terzo Reich di George L. Mosse

2666 di Roberto Bolao

I migliori cinquanta libri che ho letto negli ultimi dieci anni

ILLUSTRAZIONE DI: MANUELE FIOR

M
(Preso al volo, quando ho capito che qualcuno mi stava per spiegare come mai avevo imparato a leggere su Topolino)

agari per andare al cinema, ma una volta cercavo solo sei bicchieri da vino, e l'altro ieri un rastrello: si finisce in questi enormi centri commerciali che sono dei mondi, intubati in strutture architettoniche insignificanti, rutilanti di un'umanit mista, dalla felicit indecifrabile, dalla disperazione illeggibile. Come si sa, io detesto gli apocalittici da sof, per cui mi spiace perfino un po' registrarlo, ma certo che davanti a quello spettacolo uno ha l'insopprimibile istinto a pensare a un disastro. Poi ci si ragiona su, e le cose vanno pi o meno a posto: ma certo che, sulle prime, quel che uno finisce per chiedersi quando diavolo ci siamo distratti e abbiamo permesso che tutto quello iniziasse. Che giorno era, precisamente. Io ho letto L'impero irresistibile e quindi lo so. Il giorno no, ma l'anno s. 1957. L'anno in cui un certo Richard W. Boogart inizi a setacciare Milano in cerca del posto giusto per mettere su quella che, al

Leggetelo per capire una delle mosse che portarono gli Usa a vincere la partita culturale in Europa
momento, era un'utopia e, col tempo, divenne l'inizio di tutto: il primo supermercato europeo. Lui, Boogart, veniva dal Kansas, lavorava per Rockfeller, e, a casa sua, girava in Cadillac e cappello da cowboy. Milano se la gir a piedi o, quando andava bene, in 500. Lavor come una bestia, lui e i suoi, per mesi, ma alla fine, il suo supermercato riusc ad aprirlo. Qualche anno, e sarebbe diventato il famoso Esselunga. Ora, per comprendere a pieno la portata dell'evento, necessario immaginare l'effetto che un supermercato poteva avere, ai tempi, in un mondo senza supermercati. Vi aiuto: nei supermercati ti prendevi le cose da solo. Era una cosa talmente assurda che per definirla bisognava usare un'espres-

sione americana: self service. In teoria, era un passo indietro: invece che essere servito, dovevi fare da te, senza che nessuno ti spiegasse niente, spingendo pure un carrello: ancora un po' e ti facevano fare le pulizie. Non ti portavano la spesa a casa, non ti salutavano per nome, non sapevano i tuoi gusti. Quindi, sulla carta, una cavolata. Tuttavia i prezzi erano un po' pi bassi, gli scaffali pieni di prodotti, la luce ben studiata, la disposizione delle merci piuttosto spettacolare. Il carrello scivolava bene sul pavimento pulito, e per qualche ragione che non capivi, ma che doveva risalire a qualche bella pubblicit o addirittura a un film americano visto una domenica, tu ti sentivi piuttosto figo, nello spingerlo, e improvvisamente cos autonomo nel fermarti qua e non l, nel prendere questo invece che quello, e forse addirittura libero (s, libero), un cittadino libero di scegliere quello che voleva, e capace di farlo. Fare la spesa diventava una specie di divertente esercizio di modernit, di intelligenza, di indipendenza e di democrazia. Le cronache dicono che i primi tempi furono comunque difficili, perch gli italiani si dimostrarono pi poveri e meno malleabili del previsto.

IL LIBRO
Victoria De Grazia L'impero irresistibile Einaudi (trad. di Andrea Mazza e Luca Lamberti) La foto di Baricco LesAmp&rsands

Ma, rimpiccioliti i carrelli e aggiunti qua e l un settore gelati e una friggitoria, le cose iniziarono a marciare in modo inarrestabile. Richard W. Boogart pens che ce l'aveva fatta quando, sulle ali dell'entusiasmo, un ospizio, a Firenze, port sette ciechi a "vedere" un suo supermercato. Partita vinta. Da l, la progressione fu inarrestabile: il primo ipermercato europeo del '63 (un Carrefour in Francia); un anno dopo, in un posticino vicino a Francoforte, apr il primo centro commerciale che non fosse sul suolo americano. E cos si ritorna a me che vado a comprare sei bicchieri da vino, alla sensazione di disastro, ecc ecc. Si dir: ma nessuno intu i rischi della cosa? Anche su questo il libro della De Grazia molto istruttivo. Quando Boogart apr i suoi supermercati si trov un sacco di gente contro. Molti difendevano i loro interessi (il macellaio dell'angolo), molti cercavano un tornaconto (tipico vezzo italiano) e molti intuivano le implicazioni ideologiche, cio l'avanzata silenziosa del modello culturale americano (i comunisti, che allora in Italia erano tanti). Tuttavia, nessuno riusciva a trovare degli argomenti davvero convincenti contro i supermercati. I comunisti, che pure erano abili in quel genere di cose, non riuscirono a trovare niente di meglio che denunciare come, non facendo credito, i supermercati discriminassero i pi poveri, quelli che dal pizzicagnolo pagavano quando potevano: un po' poco per fermare la marea della modernit. Cos, l'assurda idea del supermercato si rivel una mossa per cui non c'erano risposte, e alla lunga una delle mosse che portarono gli Stati Uniti a vincere la partita culturale ed economica che si giocarono con noi sulla scacchiera dell'Europa. Quella partita ormai scritta nella storia, e ripercorrerla, come fa questo libro, significa capire come l'invenzione dei Rotary, della lavatrice, dei detersivi, del western, della pubblicit e del 3x2 siano solo pezzi bianchi manovrati da una specie di giocatore invisibile, che tuttavia sapeva cosa stava facendo, e che non si sarebbe fermato fino a quando non avrebbe vinto. Che poi abbia vinto davvero, be', questa un'altra storia.
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