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organizzazione

con il patrocinio e sostegno di

TABULA RASA Officine Culturali largo Gramsci 7, Bitonto (Ba) 4/ 2/ 2012 - 29/ 2/ 2012 progetto grafico Leo Ragno referenze fotografiche Alessandro de Leo

DIECI PER DIECI


Staff Officine Culturali

Lidea
Dieci Artisti Per Dieci Mesi uniniziativa nata dalle Officine Culturali di Bitonto per promuovere il laboratorio urbano della citt come spazio espositivo per giovani artisti. Una chiamata alle armi tramite i social network ha permesso di promuovere liniziativa e di diffondere il bando di selezione degli artisti. I lavori inviati alla segreteria organizzativa sono stati poi sottoposti ad un giuria di artisti e critici darte. Da questa selezione sono stati individuati 10 giovani artisti, pugliesi ma non solo, che per dieci mesi avranno a disposizione la sala convegni delle Officine Culturali di Bitonto per esporre i loro lavori. Ogni artista, in particolare, avr a disposizione un mese per proporre la sua personale e eventuali eventi collaterali. Dieci la promozione del laboratorio urbano di Bitonto come spazio aperto per larte e la creativit, in particolar modo la creativit giovanile. Si voluto inoltre rispondere alla fame di spazio dei giovani artisti che spesso hanno notevoli difficolt a esporre i loro lavori in spazi pubblici. Attraverso Dieci per Dieci le Officine Culturali di Bitonto vogliono connotarsi come spazio pubblico a disposizione non solo della citt di Bitonto molti, nello scorso anno, gli artisti e i fotografi di Bitonto che hanno usufruito degli spazi del laboratorio urbano ma anche dei paesi vicini. Non solo. Ospitando giovani artisti e talenti le Officine Culturali vogliono proporsi come vetrina espositiva di lancio, come spazio di innovazione e avamposto di nuove proposte artistiche.

Obiettivi e finalit
Obiettivo principale delliniziativa Dieci per 3

ANIME DE-FORMATE
Lara Carbonara, Lucrezia Naglieri - Membri della giuria

Nella pennellata fluida e vibrante scorre il pensiero meditato, concentrato e profondo di Leo Ragno. Dalle disturbate visioni freudiane trattiene la resa metallica e scolpita della carne. Membra molli e affaticate, sguardi vitrei e disarmanti, sono solitudini inconsolabili e anime purganti gli ospiti inquietanti delle sue tele. Nudi stati d'animo esibiti con schietta disinvoltura, corpi angosciati dalle vistose e deformanti sproporzioni, che affondano in tratti vigorosi e nevrotici. In Ragno la carne, la pelle diventano il luogo di un espressionismo brutale, eccessivo e traboccante, mai seducente. I corpi si paralizzano nella immutabilit della riflessione, si afflosciano nella fissit del sonno, da cui vengono inghiottiti e metabolizzati. Imbarazzanti nel loro verismo, scomodi nella loro inadeguatezza, cos soli, da rendere tangibile il loro isolamento, il suono irrequieto del vuoto. 4

TABULA RASA
di Lucrezia Modugno

complessi. Dei filosofi non c mai da fidarsi e infatti utilizzarono questa semplice visione per illustrare la natura dellintelletto umano, la condizione primordiale in cui si trova il nostro cervello, pronto a registrare qualunque stimolo esterno per riempire la mente. Dobbiamo per ricordare qualcosa di molto importante, ovvero che nella mente non c niente che non sia gi stato nei sensi. Tutto ci riporta allesperienza estetica e lestetica ci riconduce per vie traverse girare lo stilo e ricompattare la cera, per renderla allarte. di arte che vorrei discutere. La ricerca artistica di Leo Ragno si dedica allo pronta ad accogliere nuove parole. Poi vennero i filosofi e l qualcosa cominci a studio della figura umana. Si tratta si un soggetto complicarsi, perch limmagine della tabula privilegiato, rintracciabile in molti suoi lavori, rasa venne utilizzata per spiegare concetti affrontato in supporti delle pi svariate dimensioni Lidea della tabula rasa pu sembrare estrema nel suo genere. Limmagine dello zero assoluto, di cancellazione di ogni concetto e preconcetto, forse anche di esperienze e vissuti, sembra proporre una certa violenza contro s stessi. Lorigine di questa locuzione non cos terrificante e affonda le sue radici in unepoca antica, dove fare tabula rasa era unazione naturale per chi utilizzava le tavolette di cera per esercitarsi nella scrittura o risolvere quesiti matematici. Bastava 6

e attraverso tecniche differenti. Lessere umano pannello, mentre la finestra muta nel tempo, fino indagato profondamente, passando dallesteriorit a trovarci difronte alle ante accostate nel pannello per giungere allaspetto nascosto di ogni individuo. Spesso la lente dingrandimento del pittore sceglie dettagli di volti e corpi, senza fermarsi di fronte alladozione di prospettive esasperate, pur di gestire lo spazio della tela nel modo pi consono al suo messaggio. Questa volta, nel suo nuovo progetto, propone il formato particolare del trittico. Le ragioni per una scelta di questa tipologia sono spiegate dalla volont di creare unopera unitaria, mettendo in evidenza che lo spazio rappresentato sempre lo stesso, ma con delle differenze, che emergono solo dopo uno sguardo attento. Ogni pannello, di grandi dimensioni, rappresenta una parte di una stanza con al centro un tavolo, occupata di volta in volta da un soggetto diverso. La mente ci inganna, se pretendiamo di osservare il dipinto troppo in fretta: non sono tutti contemporaneamente in quella stanza, ma la scansione in tre parti dellopera possiamo farla corrispondere a una scansione temporale. Le sedie vuote, che si notano di scorcio allinterno di ogni scomparto, smentiscono la presenza dei soggetti che occupano i pannelli adiacenti: ognuno solo con s stesso, immerso nella propria solitudine. A concorrere allinganno c la luce, sempre la stesa per ogni 7 di destra. Incasellati nella propria porzione di trittico, gli sguardi delle tre figure non si incrociano; non si svolge nessuna azione del dipinto, tutti restano seduti compostamente nel loro spazio, non c comunicazione tra loro, ma il volto della donna a sinistra, che guarda verso il basso o pi probabilmente verso s stessa, richiama la nostra attenzione. Un invito? Forse s. Linvito rivolto alla nostra interiorit, a rivedere noi stessi in quella condizione particolare di attesa, ma di cosa? Una spiegazione nella condizione delluomo contemporaneo. Lessere umano di oggi vive in un mondo carico di stimoli costanti, vive pienamente lesperienza estetica e la stimolazione dei sensi diventa un modo di essere; questo bombardamento incessante, per, non fa che assuefarci e imperdirci di cogliere un qualsiasi guizzo, un qualsiasi stimolo capace di ridarci la nostra indipendenza intellettuale. Ecco che bisogna fermarsi, sedersi, non far nulla, anzi, fare tabula rasa, cancellare tutto e porsi in ascolto e in attesa della giusta rete di comunicazione tra il mondo e i sensi, riscrivere quella tabula, creare connessioni personali non governate da leggi altrui e prepararsi alla ripartenza.

La solitudine necessaria a questa operazione pu di un animale sempre in movimento, incapace sembrare qualcosa di orribile agli occhi di molti, di star fermo. Leo Ragno ha voluto incatenare ma essere capaci di ritrovare il proprio senso, anche questo soggetto alla logica dellattesa, la propria visione importante per coltivare s rappresentandolo immobile, frontale, in uno stessi in un egoismo sano e gratificante. spazio indefinito. Avere senso per s stessi e lidea della variante Tabula Rasa ci offre un momento tempo inserita nel trittico, che pone ogni figura di riflessione sulla nostra interiorit, ci guida allinterno di quello spazio in momenti differenti, lentamente dentro e fuori il nostro tempo, lascia un filo sottile di speranza: chi si seduto a ritagliando un angolo di pace. quel tavolo si poi rialzato per riprendere in mano la propria esistenza. Non si tratta di immobilit improduttiva, quanto di fermarsi per mettere fine allinfruttuoso movimento allinterno di un mondo fuori controllo. Dello stesso registro possono considerarsi le altre opere presenti in mostra. La serie de I seduti propone il tema dellattesa con due figure, un uomo e una donna, viste di profilo, i volti non ben definiti, quasi per permetterci di identificarci in loro e nella loro condizione, e una sedia vuota, con un punto di vista dallalto, forse osservata da qualcuno che sta per occuparla o che si appena alzato. Linvito e la speranza si rinnovano, pur lasciando una critica alla societ odierna come sottofondo a unimmagine che possiamo considerare positiva. Tra le varie opere, i disegni e le incisioni spicca il Coniglio bianco. Nel nostro immaginario si tratta 8

dipinti

Coniglio bianco, 2011 olio su tela 40 x 40 cm

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Frank, 2011 olio su tela 19 x 38,8 cm

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I seduti (1), 2011 olio su tela 60 x 80 cm 13

I seduti (2), 2011 olio su tela 65 x 90 cm 14

Sedia in piedi, 2011 olio su tela 60 x 120 cm 15

La noia, 2010 olio su tela 40 x 50 cm

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Ladolescente, 2011 olio su tela 70x 100 cm 17

il trittico del tavolo

Di fronte al dipinto di Leo ho provato nel medesimo istante due precise e profonde percezioni: quella di trovarmi di fronte a unopera di ottima fattura e a un forte stato danimo. Un modo pittorico sicuro, fortemente consapevole e capace di essere gesto, anima e corpo del pittore testa e pancia. Allo stesso tempo, dicevo, uno stato danimo preciso, un messaggio evidente. Lincomunicabilit, il disagio, il distacco accentuato dal fatto di essere attorno alla stessa tavola, nella stessa stanza, nella stessa casa. In questo caso perfetto il fatto che si tratti di un trittico. Quel minimo di distanza fisica tra le tre tele evidenzia ancor di pi il distacco interiore. La distanza di un centimetro che diventa abisso. Alessandro Papetti 24 gennaio 2012

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Trittico del tavolo, 2012 olio su tela 60x180 cm(pannelli laterali) 80 x 180 cm (pannello centrale) 20

Curriculum Vitae

Leo Ragno nato a Milano il 14/09/1984, lavora e vive a Bisceglie (BA). Studi: Laureato con 110/110 e lode in pittura (prof. Gerardo Gerardi) allAccademia di Belle Arti di Foggia con la tesi in Filosofia dellimmagine La morte nellarte del 900- lassenza del culto della morte nella societ occidentale, relatore prof. Enzo Nicola Terzano Laurea Specialistica con 110/110 e lode in grafica allAccademia di Belle Arti di Foggia con la tesi in Teorie della percezione La percezione del corpo nellarte del 900- Il corpo e la societ 21

contemporanea, relatori prof. Barbara Trombetta (parte teorica) e prof. Salvatore Lovaglio (parte pratica). Collettive: Aprile 2005, Ex Fabbrica San Domenico, Molfetta (BA), Festa degli Studenti Maggio 2007, Ex Fabbrica San Domenico, Molfetta (BA), Mostra Mercato, circolo Arci di Molfetta. Giugno 2007, Acquiterme (AL), Premio Acqui VIII Biennale Internazionale di incisione. Settembre 2007, Palazzo Palmieri, Trani (BA), Collettiva personale. Novembre 2007, Bar Moliere, Trani (BA).

Febbraio 2008, Pub Tandem, Trani (BA). Marzo 2008, Palazzo Dogana, Foggia. Aprile 2008, Bar Riviera, Bari, associazione culturale Nodo. Agosto 2008, Corato (BA), XL edizione Il Pendio- vincitore primo premio. Giugno 2009, Biennale internazionale di incisione di Acquiterme- Pubblicazione catalogo Mazzotta. Novembre 2009, Monsummano Terme (PT), XI Biennale internazionale di incisione di Monsummano Terme. Dicembre 2009, Firenze, VII Biennale Internazionale di Firenze- vincitore Premio giovani 2009 Agosto 2010, Corato (BA), XLII edizione il Pendio- vincitore targa Comune di Corato Maggio 2011, Melfi, Oculi tertia, esposizione delle opere degli allievi dell'accademia di Belle arti di Foggia, a cura di Antonino Foti Luglio 2011, Troia (FG), Dauniart, a cura di Antonino Foti Agosto/Settembre 2011, Ascoli Satriano, Renascentia, a cura di Antonino Foti Agosto/Settembre 2011, Bisceglie (Ba), Mediterrarte 2011, a cura di Piero di Terlizzi direttore dell'Accademia di Belle Arti di Foggia Ottobre 2011, Pinacoteca Civica 9cento di Foggia, Ecorisorse, a cura di Francesco Riccardi e Valeria Seduta Ottobre 2011, Milano, Tian qi Art Contest 2011, 3 Classificato Premio del pubblico ottobre 2011, Melfi, Oculi Tertia DCA, a cura di Antonino Foti 22

Novembre 2011, Bitonto, 10x10, Officine Culturali Bitonto Dicembre 2011, Adelfia, Gift Works, LeMuse Giovani Gallery Personali: Aprile 2010, Terlizzi (BA), Associazione Culturale Kunst, Ad occhio nudo a cura di Teresa Marziale.

Concorsi e pubblicazioni: VIII Biennale internazionale di incisione di Acquiterme- Pubblicazione catalogo Mazzotta. VL Il Pendio- Pubblicazione sul catalogo della mostra. Il Pendio 2009- Pubblicazione sul catalogo della mostra Il Pendio 2010- Pubblicazione sul catalogo della mostra Guida informativa Adisu Puglia a.a. 2009/2010Pubblicazione opera In piedi (ritratto di madre) XI Biennale internazionale di incisione di Acquiterme- Pubblicazione catalogo Mazzotta XI Biennale internazionale di incisione di Monsummano Terme- Pubblicazione nel catalogo della mostra. Biennale internazionale di Firenze, pubblicazione sul sito della mostra. Intervista sul numero di Giugno 2010 della rivista locale biscegliese La Diretta realizzata da Silvia la Franceschina.

Oculi Tertia 2011, catalogo della mostra, Melfi Renascentia,catalogo della mostra, Ascoli Satriano Mediterrarte 2011, catalogo dela mostra, Bisceglie Tian Qi art contest 2011, catalogo online, Centro Tianqi, Milano

Contatti: cell 3466397686

mail ragnogr@libero.it web www.leoragno.blogspot.com

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