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W. Mauro, Corrado Alvaro E. Bolla, Alberto Arbasino M. Romano, Giovanni Arpino A. Dosi Barzizza, Riccardo Bacchelli M.

Grillandi, Giorgio Bassani E. Ragni, alla lettura Invito Carlo Bernari O. Lombardi, Giuseppe Berto C. Toscani, Alberto Bevilacqua L. Silori, Libero Bigiaretti S. Ramat, Piero Bigongiari O.-M. Brouwer, SEZIONE ITALIANA Romano Bilenchi E. Lauretta, Vitaliano Brancati P. Bianucci, Raffaello Brignetti A. Veronese Arslan, Dino Suzzati G. Bonura, Italo Calvino R. Jacobbi, Dino Campana C. Di Biase, Vincenzo Cardarelli G. Manacorda, Carlo Cassola L. Surdich, Carlo Castellaneta E. Ghidetti, Piero Chiara G. Brberi Squarotti, Gabriele dArni inizio A. Bisicchia, Eduardo De Filippo O. Lombardi, Grazia Deledda M. Miccinesi, Giuseppe Dessi G. Cappello, Diego Fabbri W. Mauro, Beppe Fenoglio G. De Rienzo, Antonio Fogazzaro E. Ferrer, Carlo Emilio Gadda E. Clementelli, Natalia Ginzburg L. Angioletti, Guido Gozzano W. Mauro, Antonio Gramsci A. Giordano, Piero Jahier N. Carducci, Francesco Jovine G. Bernab Secchi, Tommaso Landolfi M. Miccinesi, Carlo Levi F. Vincenti, Primo Levi L. Martellini, Curzio Malaparte E. Panareo, Gianna Manzini L. Paglia, Filippo Tommaso Marinetti C. Scarpati, Eugenio Montale C. Sgorlon, Elsa Morante E. Pandini, Alberto Moravia G. Zaccaria, Marino Moretti V. Fortichiari, Guido Morselli P. Memmo, Aldo Palazzeschi S. Folliero, Nino Palumbo P. Petroni, Goffredo Parise R. Daverio, Giovanni Pascoli V. Mannino, Pier Paolo Pasolini E. Lauretta, Ercole Patti M. Tondo, Cesare Pavese G. Marchetti, Guido Piovene F. Virdia, Luigi Pirandello M. Bonanate, Mario Pomilio C. Villa, Vasco Pratolini P. Giannantonio, Michele Prisco E. Finzi, Salvatore Quasimodo S. Prina, Domenico Rea A. Buzzi, Mario Rigoni Stern A. Catalucci, Lalla Romano A. Bisicchia, Pier Maria Rosso di San Secondo

P. Raimondi, Umberto Saba G. Cristini, Luigi Santucci E. Lauretta, Giorgio Saviane C. Ambroise, Leonardo Sciascia G. Buzzi, Matilde Serao C. Arnioni, Ignazio Silone V/. Mauro, Mario Soldati A. Motta, Saverio Strati M. Lunetta, Italo Svevo M. Grillando, Mario Tobino G. Buzzi, Giuseppe Tornasi di Lampedusa M. Neirotti, Fulvio Tomizza L. Reina, Federigo Tozzi G. Luti, Giuseppe Ungaretti S. Zappulla Muscar, Giovanni Verga S. Briosi, Elio Vittorini E. Baldise, Paolo Volponi L. Angioletti, Cesare Zavattini ____________SEZIONE STRANIERA D. Zandel-G. Scotti, Ivo Andric C. Bologna, Guillaume Apollinaire R. Grieco, Isaak Emmanuilovic Babel P. Bertinetti, Samuel Beckett L. Borghese, Heinrich Boll C. Vian, Jorge Luis Borges D. Galateria, Andr Bretn E. Bazzarelli, Michail Bulgakov S. Zoppi, Albert Camus R. Della Torre, Louis Ferdinand Celine M. Curreli, Joseph Conrad V. Fissore, Thomas Stearns Eliot N. Braidotti, Paul Eluard R. Mamoli Zorzi, William Faulkner A. Nugnes, Francis Scoit Fitzgerald G. Caravaggi, Federico Garcia Lorca R. Paoli, Gabriel Garcia Mrquez A.P. Mossetto Campra, Andr Gide G. Cecchin, Ernest Hemingway S. Torresani, Eugne Ionesco D. Marroni, Henry James A. Martinengo-C. Perugini, Juan Ramn Jimnez A. Marengo Vaglio, James Joyce P. Caucci, Antonio Machado C. Becagli, Thomas Mann D. Picca, Henry Miller G. Dolei, Robert Musi! G. Zanmarchi, George Orwell P.F. Gasparetto, John Osborne G. Spendei, Boris Pasternak L. Cautelino Garufi, Ezra Pound M.L. Belleli, Marcel Proust A. Destro, Rainer Maria Rilke V. Gianolio, Antoine de Saint-Exupry W. Mauro, Jean-Paul Sartre D. Klein, Aleksandr Solzenicyn E. Lodigiani, J. Ronald Reuel Tolkien A. Pasinato, Peter Weiss A. Monti, Herbert George Wells F. Conta-M. Torelli, Thomton Wilder

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SEZIONE ITALIANA
W. Mauro, Corrado Alvaro E. Bolla, Alberto Arbasino M. Romano, Giovanni Arpino A. Dosi Barzizza, Riccardo Bacchelli M. Grillandi, Giorgio Bassani E. Ragni, Carlo Bernari O. Lombardi, Giuseppe Berto C. Toscani, Alberto Bevilacqua L. Silori, Libero Bigiaretti S. Ramat, Piero Bigongiari O.-M. Brouwer, Romano Bilenchi E. Lauretta, Vitaliano Brancati P. Bianucci, Raffaello Brignetti A. Veronese Arslan, Dino Buzzati G. Bonura, Italo Calvino R. Jacobbi, Dino Campana C. Di Biase, Vincenzo Cardarelli G. Manacorda, Carlo Cassola L. Surdich, Carlo Castellaneta E. Ghidetti, Piero Chiara G. Brberi Squarotti, Gabriele dAnnunzio A. Bisicchia, Eduardo De Filippo O. Lombardi, Grazia Deledda M. Miccinesi, Giuseppe Dessi G. Cappello, Diego Fabbri W. Mauro, Beppe Fenoglio G. De Rienzo, Antonio Fogazzaro E. Ferrer, Carlo Emilio Gadda E. Clementelli, Natalia Ginzburg L. Angioletti, Guido Gozzano W. Mauro, Antonio Gramsci A. Giordano, Piero Jahier N. Carducci, Francesco Jovine G. Bernab Secchi, Tommaso Landolfi M. Miccinesi, Carlo Levi F. Vincenti, Primo Levi L. Martellini, Curzio Malaparte E. Panareo, Gianna Manzini L. Paglia, Filippo Tommaso Marinetti C. Scarpati, Eugenio Montale C. Sgorlon, Elsa Morante E. Pandini, Alberto Moravia G. Zaccaria, Marino Moretti V. Fortichiari, Guido Morselli P. Memmo, Aldo Palazzeschi S. Folliero, Nino Palumbo P. Petroni, Goffredo Parise R. Daverio, Giovanni Pascoli V. Mannino, Pier Paolo Pasolini E. Lauretta, Ercole Patti M. Tondo, Cesare Pavese G. Marchetti, Guido Piovene F. Virdia, Luigi Pirandello M. Bonanate, Mario Pomilio C'. Villa, Vasco Pratolini P. Giannantonio, Michele Prisco G. Finzi, Salvatore Quasimodo S. Prina, Domenico Rea A. Buzzi, Mario Rigoni Stern A. Catalucci, Lalla Romano A. Bisicchia, Pier Maria Rosso di San Secondo

P. Raimondi, Umberto Saba G. Cristini, Luigi Santucci E. Lauretta, Giorgio Saziane C. Ambroise, Leonardo Sciascia G. Buzzi, Matilde Serao C. Arnioni, Ignazio Silone W. Mauro, Mario Soldati A. Motta, Saverio Strati M. Lunetta, Italo Svevo M. Grillandi, Mario Tobimo G. Buzzi, Giuseppe Tornasi di Lampedusa M. Neirotti, Fulvio Tomizza L. Reina, Federigo Tozzi G. Luti, Giuseppe Ungaretti S. Zappulla Muscar, Giovanni Verga S. Briosi, Elio Vittorini E. Baldise, Paolo Volponi L. Angioletti, Cesare Zavattinl ___________SEZIONE STRANIERA A. Zandel-G. Scotti, Ivo Andric C. Bologna, Guillaume Apollinalre R. G rieco, Isaak Emmanuilovic Babel* P. Bertinetti, Samuel Beckett L. Borghese, Heinrich Boll C. Vian, Jorge Luis Borges D. Galateria, Andr Breton E. Bazzarelli, Michail Bulgakov S. Zoppi, Albert Camus R. Della Torre, Louis Ferdinand Celine M. Curreli, Joseph Conrad V. Fissore, Thomas Stearns Eliot N. Braidotti, Paul Eluard R. Mamoli Zorzi, William Faulkner A. Nugnes, Francis Scott Fitzgerald E. Caravaggi, Federico Garda Lorca R. Paoli, Gabriel Garcia Mrquez A.P. Mossetto Campra, Andr Gide G. Cecchin, Ernest Hemingway S. Torresani, Eugne lonesco D. Marroni, Henry James A. Martinengo-C. Perugini, Juan Ramn Jimnez A. Marengo Vaglio, James Joyce P. Caucci, Antonio Machado C. Becagli, Thomas Mann D. Picca, Henry Miller G. Dolei, Robert Musi! G. Zanmarchi, George Orwell P.F. Gasparetto, John Osborne G. Spendei, Boris Pasternak L. Cantelmo Garufi, Ezra Pound M.L. Belleli, Marcel Proust A. Destro, Rainer Maria Rilke V. Gianolio, Antoine de Saint-Exupry W. Mauro, Jean-Paul Sartre E. Klein, Aleksandr Solzenicyn A. Lodigiani, J. Ronald Reuel Tolkien A. Pasinato, Peter Weiss A. Monti, Herbert George Wells B. Conta-M. Torelli, Thornton Wilder

GIOVANNI CECO

Ernest Hemingway*

Invito alla lettura di

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MURSIA

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CRONOLOGIA

Vita di Hemingway
1958 Completa il libro di memorie Festa mobile. Quasi completa Isole nella Corrente. Di nuovo gravi preoccupazioni per la salute. Gli viene meno la capacit di sintesi e ne soffre immensamente.

Avvenimenti culturali Escono: I sotterranei e I vagabondi del Dharma di Jack Kerouac, Colazione da Tiffany di Tru- man Capote, Benzina di G. Corso, Gli occhiali doro di G. Bassani, Il Gattopardo di Giuseppe Tornasi di Lampedusa. Premio Nobel offerto a Boris Pasternak.

Avvenimenti storici
Primo tentativo in Italia di un governo di centrosinistra. Inizia il pontificato di Papa Giovanni XXIII. In Francia De Gaul- le presidente della Quinta Repubblica.

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LA VITA E LE OPERE

Nei suoi romanzi Lei scrive di se stesso? E chi altro uno scrittore pu conoscere meglio?

(Agli studenti della Scuola Media di Hailey, Idaho, 1959). 1959 Lascia Cuba e ritorna negli Stati Uniti a Ketchum, vicino a Sun Valley, nel- lIdaho. Sua amicizia con Gary Cooper.

Escono: Il re della pioggia di S. Bel- low, Caduta libera di W. Golding, Il grande statista di T.S. Eliot. Premio Nobel a Salvatore Quasimodo. Vengono pubblicati: Nexus di H. Miller, Il buon compleanno della morte d G. Corso, Omaggio a Clio di W.H. Au- den, La noia d A. Moravia, La volpe e le camelie di I. Si- Ione.

Rivoluzione cubami di Fidel Castro. Indipendenza a C'i pr.

I >nk Park, Chicago l'inust Hemingway nacque il 21 luglio 1899 a Oak Park, lih .i| M>, secondogenito di unagiata famiglia protestante di (multili/,e puritane. Il padre medico era appassionato di cac- i-, ,ii pesca. La madre aveva studiato musica e possedeva UHM lirlln voce di contralto. Il piccolo Ernest si rivel presto viviu i i- imo. Frequent la scuola elementare senza entusia- .i . i ii per assiduo al catechismo domenicale e fece parte di i uno dei chierichetti della vicina chiesa congregaziona- Jlfc.A quattordici anni fu iscritto alla Municipal High il ,I,.iior Hemingway possedeva un cottage con quaranta pt,| .ii i, in no sulle sponde del lago Bear, nel nord del dove soleva portare la famiglia (in tutto due im, iti > 1 1 1 1 ;il Ir femmine). Ernest, unestate dopo laltra, vi tiu .... * ornale indimenticabili che far poi rivivere nei ini Hiti i unii: la pesca (a tre anni maneggiava gi la lenza), j (, In in dodici anni imbracciava la carabina), il nuoto, tu i. .,,,i uni. in canoa, gli animali e i mille richiami e gli Ialiti 1 .1 |u isco, la sua iniziazione ai segreti della vita ac-

196 Completa per Life Estate pericolosa. Le sue condizioni fisiche e psichiche sono preoccupanti e viene pi vol te ricoverato in casa di cura. Tentativi sventati di suicidio.

Il democratico Johtl Kennedy eie I I I Presidente degli SU ti Uniti. Indipendenza 1 Congo e inizio dm movimento sepaniii sta del Katanga.

1961 Dimesso dallospedale clinicamente guarito , la mattina del 2 luglio elude la sorveglianza e si spara al capo con un fucile da caccia.

Escono: Kaddish di Allen Ginsberg, A partire da San Francisco di Lawrence Ferlinghetti, La notte delliguana di T. Williams, Un caso bruciato di G. Greene, Resa incondizionata di E. Waugh.

La salma di IH seppe Stalin, v ne sloggiata# >i Kremlino.

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LA VITA E LE OPERE

compagnando il padre medico nelle fattorie e nei vicini insediamenti deglindiani. Le inquietudini delladolescenza troveranno nel futuro Hemingway uno dei pi delicati osservatori. ''Alla High School Ernest suona il violoncello nellorchestrina, capitano della squadra di pallanuoto e giuoca a rugby. Si interessa inoltre di pugilato frequentando palestre e scazzottandosi generosamente coi compagni nei prati di periferia. Negli studi ha la fortuna di incontrare due insegnanti che incoraggiano la sua facilit di metter per iscritto quanto gli turbina in testa. Nascono cosi i primi racconti che vengono pubblicati nelle riviste scolastiche Tabula e Trapeze: un incontro di pugilato, una vendetta di indiani, avvenimenti sportivi narrati seriamente o nello stile di finto analfabeta alla Ring Lardner... Il suo primo articolo in Trapeze , di cui diviene cronista, una recensione di un concerto dellOrchestra Sinfonica di Chicago. Se naturale che si compiaccia degli ottimi risultati sco lastici, non per questo viene meno il suo amore per la natura: per il vagabondaggio e il campeggio con gli amici, per la caccia (anche di frodo, a Oak Park, nel Michigan), per i lavori manuali nelle fattorie del circondario. Ernest ormai un ragazzone alto un metro e ottantatre. Ha occhi marroni vivacissimi. Veste malissimo e si d qualche posa da duro . Viene pure a galla in questo periodo una tendenza (che lo accompagner anche in seguito) a emergere, a essere protagonista: 1 eroe Ernest Hemingway; una forma di esibizionismo che nasconde una sua fonda- mentale timidezza, bene in evidenza, del resto, 'anche nel suo comportamento con le ragazze con le quali lega poco. Terminati nel 1917 gli studi superiori, prende la prima decisione importante della sua vita rifiutando di perfezionarsi in violoncello (come voleva la madre) e di iscriversi alluniversit (come desiderava suo padre). Ma in seguito, a Parigi, invidier allamico romanziere Scott Fitzgerald la sua cultura universitaria. Si reca invece a Kansas City

LA GUERRA IN ITALIA

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dove accetta un posto di redattore del giornale Star , con uno stipendio settimanale di quindici dollari. unaffermazione dindipendenza sia nei confronti della famiglia che dellatmosfera provinciale di Oak Park; ma pure unindicazione verso la sua futura carriera di scrittore. Per imparare a scrivere, un neofita deve scrivere gli aveva ripetuto un anziano giornalista suo amico. Kansas City, citt di frontiera , con i suoi 300.000 abitanti offre un vasto campionario di drogati, ladri e prostitute. Ernest presente ovunque succeda qualcosa. Passa il resto della giornata a preparare il suo pezzo nella grande sala di redazione tra il ticchettio delle macchine per scrivere e landirivieni dei cronisti. Il codice stilistico del giornale di rigore: Usate frasi brevi. Usate periodi brevi. Usate un inglese incisivo. Siate positivi, non negativi. Evitate gli aggettivi inutili... . Il vice capocronista, Peter Wellington, un ottimo maestro di objective writing (scrittura oggettiva). Per Hemingway un tirocinio di primordine. Fatti di cronaca di questo periodo saranno pi tardi da lui incorporati nei suoi racconti (la miniatura o punta secca dei due emigrati ungheresi uccisi dai poliziotti, del 1923; U n a gara a inseguimento, del 1927; Dio vi conservi allegri, miei signori , del 1932...).

La guerra in Italia Lentrata in guerra degli Stati Uniti (6 aprile 1917) port in Europa il Corpo di Spedizione Americano del generale Pershing, ma gi molti giovani, provenienti dalle universit e aspiranti scrittori (Archibald MacLeish, E.E. Cummings, John Dos Passos, William Faulkner, Francis Scott Fitzge- rald...), si trovavano, o si preparavano a venire, sui campi di battaglia. Fu unoccasione che anche Ernest non si lasci sfuggire. Per un difetto allocchio sinistro gli fu preclusa la possibilit di un arruolamento in reparti combattenti, ma riesce a farsi assumere come autista nel Servizio Autoam-

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compagnando il padre medico nelle fattorie e nei vicini in sediamenti deglindiani. Le inquietudini delladolescenza troveranno nel futuro Hemingway uno dei pi delicati osservatori. ''Alla High School Ernest suona il violoncello nellorchestrina, capitano della squadra di pallanuoto e giuoca a rugby. Si interessa inoltre di pugilato frequentando palestre e scazzottandosi generosamente coi compagni nei prati di periferia. Negli studi ha la fortuna di incontrare due insegnanti che incoraggiano la sua facilit di metter per iscritto quanto gli turbina in testa. Nascono cosi i primi racconti che vengono pubblicati nelle riviste scolastiche Tabula e Trapeze: un incontro di pugilato, una vendetta di indiani, avvenimenti sportivi narrati seriamente o nello stile di finto analfabeta alla Ring Lardner... Il suo primo articolo in Trapeze , di cui diviene cronista, una recensione di un concerto dellOrchestra Sinfonica di Chicago. Se naturale che si compiaccia degli ottimi risultati scolastici, non per questo viene meno il suo amore per la natura: per il vagabondaggio e il campeggio con gli amici, per la caccia (anche di frodo, a Oak Park, nel Michigan), per i lavori manuali nelle fattorie del circondario. Ernest ormai un ragazzone alto un metro e ottantatre. Ha occhi marroni vivacissimi. Veste malissimo e si d qualche posa da duro . Viene pure a galla in questo periodo una tendenza (che lo accompagner anche in seguito) a emergere, a essere protagonista: 1 eroe Ernest Hemingway; una forma di esibizionismo che nasconde una sua fonda- mentale timidezza, bene in evidenza, del resto, anche nel suo comportamento con le ragazze con le quali lega poco. Terminati nel 1917 gli studi superiori, prende la prima decisione importante della sua vita rifiutando di perfezionarsi in violoncello (come voleva la madre) e di iscriversi alluniversit (come desiderava suo padre). Ma in seguito, a Parigi, invidier allamico romanziere Scott Fitzgerald la sua cultura universitaria. Si reca invece a Kansas City

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dove accetta un posto di redattore del giornale Star , con uno stipendio settimanale di quindici dollari. unaffer- mazione dindipendenza sia nei confronti della famiglia che dellatmosfera provinciale di Oak Park; ma pure unindicazione verso la sua futura camera di scrittore. Per imparare a scrivere, un neofita deve scrivere gli aveva ripetuto un anziano giornalista suo amico. Kansas City, citt di frontiera , con i suoi 300.000 abitanti offre un vasto campionario di drogati, ladri e prostitute. Ernest presente ovunque succeda qualcosa. Passa il resto della giornata a preparare il suo pezzo nella grande sala di redazione tra il ticchettio delle macchine per scrivere e landirivieni dei cronisti. Il codice stilistico del giornale di rigore: Usate frasi brevi. Usate periodi brevi. Usate un inglese incisivo. Siate positivi, non nega tivi. Evitate gli aggettivi inutili... . Il vice capocronista, Peter Wellington, un ottimo maestro di objective writing (scrittura oggettiva). Per Hemingway un tirocinio di primordine. Fatti di cronaca di questo periodo saranno pi tardi da lui incorporati nei suoi racconti (la miniatura o punta secca dei due emigrati ungheresi uccisi dai poliziotti, del 1923; Una gara a inseguimento , del 1927; Dio vi conservi allegri, miei signori , del 1932...).

La guerra in Italia Lentrata in guerra degli Stati Uniti (6 aprile 1917) port in Europa il Corpo di Spedizione Americano del generale Pershing, ma gi molti giovani, provenienti dalle universit e aspiranti scrittori (Archibald MacLeish, E.E. Cummings, John Dos Passos, William Faulkner, Francis Scott Fitzge- rald...), si trovavano, o si preparavano a venire, sui campi di battaglia. Fu unoccasione che anche Ernest non si lasci sfuggire. Per un difetto allocchio sinistro gli fu preclusa la possibilit di un arruolamento in reparti combattenti, ma riesce a farsi assumere come autista nel Servizio Autoam-

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LA VITA E LE OPERE

bulanze della Croce Rossa Americana (ARC). Simbarca per lEuropa il 23 maggio 1918. Ha cosi inizio unepopea personale dai pi impensati sviluppi. Biografi improvvisati parlano di un Hemingway che ha preso parte alla ritirata di Caporetto (24 ottobre 1917), combattente con gli Arditi sul Grappa . Lo scrittore Giovanni Comisso ci assicura di aver pranzato pi volte con lui alla stessa lunga tavola dellospedaletto militare inglese di Dolegnano 1 (provincia di Udine, quindi prima di Caporetto...). Volendo credere a Emilio Cecchi, Hemingway nella campagna etiopica marci con le nostre truppe, di cui era entusiasta ..? In realt le cose italiane dello scrittore americano sono andate diversamente. Necessit di rettificare inesattezze e il fatto che molti dei suoi Racconti, e Addio alle armi (1929), e Di l dal fiume e tra gli alberi (1950) hanno come sfondo lItalia, minducono a riferire nei particolari. Hemingway sbarca a Bordeaux il 29 o il 30 maggio 1918. Il 31 a Parigi, dove noleggia un taxi e con lamico Ted Brumback va in giro per i quartieri a vedere gli sconquassi provocati dal grande cannone tedesco Bertha . La sera, mentre sta tornando al suo albergo vicino alla chiesa della Madeleine, un proiettile per poco non laccoppa. Due giorni dopo scende in Italia in treno percorrendo la Val di Susa, con altri 150 compagni, le gambe penzolanti dalle portiere aperte e godendosi un piacevolissimo viaggio nel pi bel paesaggio della [sua] vita . A Milano c un viavai di gente in uniforme, vede il Duomo, la Galleria, la Scala, lippodromo di San Siro. Nella periferia salta in aria una fabbrica di munizioni con molte vittime tra le operaie. Ernest e compagni vengono portati in autocarro sul luogo del disastro dove svolgono azione di pattugliamento e raccolgono brandelli umani tra i reticolati e nei campi (vedi

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Comisso, cit., nella Nota Bibliografica alla fine del presente volume. Cecchi, cit., id.

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il racconto Piccola storia naturale dei morti , del 1932). La sera del 9 giugno a Vicenza con Ted Brumback e Bill Horne, dove prendono in consegna le autoambulanze Ford e Fiat e salgono a Schio, alla Sezione Quattro dellARC, accantonata in un vecchio lanificio lungo il torrente. Il 15 giugno si scatena sul fronte italiano la Battaglia del Solstizio, ma vicino alla Sezione Quattro, nel settore del Pasubio, la situazione relativamente calma. Per tre settimane Ernest sale una volta al giorno le strade tortuose della montagna sino ai posti di medicazione e ne ridiscende coi feriti che porta negli smistamenti della pianura. Un giorno, in un paesetto del circondario simbatte in un connazionale, pure lui di Chicago, il futuro romanziere John Dos Passos. 3 Nelle ore libere va a bagnarsi nel torrente, gioca al pallone e fa il giro delle trattorie con gli amici. Si sfoga con Brumback: Qui a Schio non c che del panorama, e ce n fin troppo. Un giorno o laltro moller la Sezione e vado a vedere dove sta la guerra . 4 Verso il 24 del mese riesce a farsi trasferire con Bill Horne e Warren Pease nel Basso Piave, teatro di furiosi combattimenti. Raggiunta Mestre, risale per Portegrandi, con alla destra le terre inondate dal Sile, e si ferma a Fos- salta, dove il Piave forma unansa a elle puntando verso il paese. Horne e Pease proseguono sino a San Pietro Novello di Monastier. Devono organizzare degli spacci volanti per la truppa a ridosso delle prime linee. In attesa delle attrezzature si vedono costretti alla pi assoluta inattivit. Ernest ne approfitta per girare in bicicletta per il campo di battaglia e vedere gli effetti sconvolgenti del poderoso attacco che ha appena ricacciato gli austriaci (il 23 e il 24 giugno) dalle teste di ponte di Zenson e di Capo

Incontro confermato allo scrivente anche da Sidney Fairbanks, di Alexandria, Virginia, che fu compagno di ambulanza di Dos Passos. 4 Th. BRUMBACK, op. cit.
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LA VITA E LE OPERE

dArgine, immediatamente a nord e a sud di Fossalta. Ernest deve aver ripercorso quelle che erano state le direttive dellattacco nemico (nord-ovest di Fossalta, Fornaci, San Pietro Novello, sin quasi a Monastier; sud-ovest di Fossalta, Osteria di Fossalta, Losson, Capo dArgine, sin quasi a Meolo, e quindi scolo Palumbo, fosso Correggio, fosso Gorgazzo, che per giorni rimasero infoltiti di cadaveri ). Con un misto di brutalit e di profonda pietas Ernest ha descritto tutta quella immane devastazione in un racconto mirabile ( Qualcosa che mai proverete , del 1932): ... Lattacco era passato attraverso il campo, sostenuto dalle mitragliatrici che facevano fuoco dalla strada incassata e dal gruppo dei casolari... Percorrendo in bicicletta la strada, e portando la bicicletta a mano quando la strada era troppo accidentata, Nick Adams capiva dalla posizione dei morti cosera successo. Giacevano isolati e a gruppi nellerba alta dei campi e lungo la strada, con le tasche rovesciate e mosche sopra di loro, e presso ogni cadavere o gruppi di cadaveri cerano carte sparpagliate... . Una volta, spintosi fino a San Pietro Novello, dorme con Horne e Pease in uno sgangherato edificio in compagnia dei bachi da seta. Il particolare ossessivo del rumore dei bachi che per tutta la notte mangiano le foglie di gelso ritorner come leitmotiv in un altro suo celebre racconto ( Spiegazione di me stesso , del 1927). A Fossalta Hemingway, che ha il grado di sottotenente, frequenta la mensa ufficiali della Brigata Ancona e fa amicizia con un giovane prete fiorentino, don Giuseppe Bianchi, che diventer il cappellano di Addio alle armi. Con lo zaino colmo di cioccolata, di cartoline e sigarette, finalmente arrivate, Ernest va in giro per le trincee e per gli avamposti (unidea sua) divertendo tutti col suo buffo italiano. Ma ci sono talora anche sarcasmi e parolacce

LA GUERRA IN ITALIA

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( Sti americani che venivano a portare la cioccolata, invece di venire a combattere... , ricorda un ragazzo del 99 , Luigi Pellizzari di Bassano del Grappa, allora anche lui nel settore di Fossalta). La notte tra l8 e il 9 luglio, mollata la bicicletta e inoltratosi per un camminamento sino allargine sul Piave, in un improvviso riaccendersi, nelloscurit, dei bengala e di colpi di mortaio, viene gravemente ferito alle gambe. Ha la forza di rialzarsi. Si carica sulle spalle un soldato con le carni dilaniate, lo trasporta per una quarantina di metri, finch lo raggiunge una raffica di mitraglia che gli squarcia il ginocchio destro. Riesce a rialzarsi e col suo carico procede verso la salvezza per altri cento metri, poi sviene. (Avr in seguito per questo la Medaglia dArgento dal Governo italiano). Deposto mezzo dissanguato in una baracca di Fossalta, prega e aspetta, circondato da altri feriti e da morti, e combatte contro la disperazione, la tentazione di farla finita con la pistola dordinanza. Verso lalba portato con unautoambulanza allo smistamento situato nelledificio scolastico di Fornaci dove gli estraggono le schegge pi grosse e lo imbottiscono di morfina. Il cappellano don Giuseppe Bianchi lo riconosce e lo battezza. Ernest rimane per cinque giorni in un ospedaletto da campo alle porte di Treviso, poi con un lentissimo treno ospedale raggiunge lo scalo merci di Milano e di qui lOspedale della Croce Rossa Americana di Via Cesare Cant-iPassaggio Centrale 4. Pochi giorni dopo, il 21 luglio, egli compiva diciannove anni, ma deve essersi reso drammaticamente conto di aver finito ladolescenza. Fossalta, la guerra, le ferite (che si rimarginano) cesseranno di rimanere episodi casuali della sua biografia personale per divenire, in un tempo molto breve, simbolo e correlato oggettivo (nella terminologia tecnica di T.S. Eliot) di altre sue ferite e rovine e trasformazioni pi profonde. Per il momento tutto ancora piuttosto confuso, ma gi in una lettera da Milano ai genitori egli parla del suo incontro con un personaggio ambiguo che gli sar dora in avanti familiare: la Morte:

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Non ci sono eroi in questa guerra... Gli eroi sono tutti morti... Morire molto semplice. Ho visto la morte in faccia e lo so. Se avessi dovuto morire, sarebbe stata davvero la cosa pi facile di questo mondo... Ed molto meglio morire in una felice giovinezza non ancora delusa, andarsene in una vampata di luce, piuttosto che veder logorarsi e invecchiare il nostro corpo e frantumarsi le nostre illusioni... . Esternamente il suo comportamento allospedale esuberante. il primo eroe americano ferito in Italia ed coccolato da 14 infermiere. Lidea dellavventura deve, comunque, averlo attirato di nuovo poich verso il 20 ottobre, ancora zoppicante sul bastone, con la Prima Sezione delle autoambulanze americane a Bassano del Grappa, dove si mescola, a quanto pare, con gli Arditi (a Bassano, a Ros, a Cittadella...) e beve copiosamente con loro alla vigilia della grande Battaglia di Vittorio Veneto. Il 24, ancor prima dellalba, assiste da Ros 5 allimpressionante fuoco di preparazione italiano che fa tremare tutta la mon

5 Da Villa Segafredo, vicino al passaggio a livello sulla statale Castellana, sede sussidiaria della Sezione Uno ARC di Bassano. Dos Passos, che fu a Bassano in gennaio-giugno, si trovava in vece a Ca Erizzo (ora Villa Azzalin) con gli splendidi affreschi del Graziani ( Eravamo in un palazzo vasto e bello, con pareti affrescate, sulla riva del fiume... La nostra gang fruiva di una bella stanza... che battezzammo langolo dei poeti, con un balcone-terrazza e la vista di un bel ponte coperto e delle torri e delle mura della citt... Cominciammo subito a darci lezioni di disegno durante il nostro tempo libero. Quando la smetteva di piovere filavamo fuori a prendere schizzi del ponte, delle torri campanarie e dei poveri soldatini italiani in uniforme, e delle lavandaie sulla riva del fiume... Il 14 marzo, mentre ero a disegnare, a ravvi vare un po le cose ci fu un bombardamento... Mi son sentito in bocca il gusto dolciastro della paura... In montagna, su per le pittoresche vallate, cera poco da fare: solo casi di dissenteria e di geloni...; Dos Passos, cit., pp. 63-69). Si veda G. Cecchin, Con Hemingway e Dos Passos sui campi di battaglia italiani della Grande Guerra, cit.

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tagna (dai Colli Alti, allAsolone, al Grappa) e che ripren der come un uragano la notte seguente. In localit Vaistagna Ernest ritrova pure gli amici della sua vecchia brigata Ancona, ivi trasferita. Il 27 sera o 28 mattino si fa sorprendere a Cima Grappa da un ispettore ARC che gli contesta la sua presenza al fronte e, vistolo male in arnese (una ferita al piede che si era riaperta, sul volto sintomi evidenti di itterizia), lo rispedisce allospedale ARC di Milano. Rimessosi, dall11 dicembre in avanti di nuovo nel Veneto (a Torreglia di Padova, Losson di Treviso, San Don e Fossalta di Piave, Nervesa della Battaglia). Verso Natale fa anche una puntatina in Bassa Italia fino a Taormina. Simbarca da Genova per lAmerica il 4 gennaio 1919. Il 21 gennaio gi a New York nella sua impeccabile divisa di ufficiale italiano, e di qui a Chicago e a Oak Parie, accolto dalla stampa locale come una celebrit.

Il ritorno del soldato Ernest ha portato a casa con s un piccolo arsenale di ricordi: una pistola lanciarazzi, una bomba a mano inesplosa, carabina ed elmetto austriaci, mappe militari, i calzoni di Fossalta... Dotato com di fantasia, non gli sar difficile alimentare la propria leggenda, non esclusa quella di una sua partecipazione alle gesta pittoresche degli Arditi sul Grappa. Nelle pagine della rivista Trapeze ci sono resoconti di sue conferenze agli ex-compagni di scuola e al pubblico: ... Questi Arditi provenivano dalle carceri, avendo commesso qualche errore... come per esempio, beh, omicidio o incendio doloso, ed erano stati liberati a condi zione che si fossero arruolati in questo corpo che il Governo usava come truppa dattacco. Armati solo di pistola, di bombe a mano e di pugnale, andavano allassalto spesso nudi sino alla cintola. Le loro perdite ordinarie in combattimento si aggiravano sui due terzi. Il giorno di cui il tenente Hemingway stava parlando, gli Arditi erano saliti

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sulla montagna con camion, cantando in coro una canzone che, se in bocca a soldati di altri corpi, avrebbe significato tre mesi di prigione. Hemingway cant la canzone in italiano per il pubblico (Oh Generale Cordorna esenta la Regina...) e poi la tradusse. Parecchie ore dopo il primo attacco al nemico il tenente Hemingway vide un capitano ferito che veniva portato indietro su unautoambulanza in un ospedale da campo. Aveva avuto il petto trapassato da pallottole, ma egli aveva turato i buchi con mozziconi di sigaretta e aveva continuato a combattere. Mentre veniva portato gi allospedale si divertiva a lanciare nei fossi bombe a mano per il piacere di vederle esplodere. Questo illustra lo spirito di quegli uomini disse Hemingway... . Ne Il ritorno del soldato , un racconto del 1924, Ernest dar una spiegazione di quelle sue invenzioni : ... Le bugie [del soldato Krebbs] erano bugie insignificanti. Consistevano nellattribuire a se stesso cose che altri avevano visto, fatto o sentito, e nel riferire come veri certi episodi apocrifi noti a tutti i soldati... Ma a Krebbs quelle esagerazioni vennero presto a noia... . Per tenersi su il morale Ernest si mette a frequentare, spesso ancora in divisa militare, glitalo-americani di Chicago dai quali festeggiatissimo. Un gruppo di loro (alcuni erano membri della Chicago Opera Orchestra) scendono per due volte a Oak Park con mandolini, chitarre e bandiera nazionale; ma la rumorosa allegria latina, accompagnata da fiaschi di Chianti e da spaghettate, finisce per infastidire i vicini di casa e il dottor Hemingway. La gloria militare di Ernest se ne svanisce cosi entro breve tempo. In realt il suo ritorno a Oak Park segna linizio di una lunga crisi (pure documentata nel racconto di cui sopra) non meno importante, per la sua carriera letteraria, delle esperienze traumatiche di Fossalta. Egli non riesce a riprendere la vita di prima, soffre dinsonnia e di

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incubi, esagera nel bere (unabitudine che ha preso in Ita lia). A peggiorare le cose gli arriva come una mazzata la rottura del suo idillio con uninfermiera americana conosciuta a Milano, Agnes von Kurowsky, che lo pianta in asso per un ufficiale napoletano. Ernest ne soffre sino ad ammalarsi fisicamente (si liberer di lei in Racconto molto breve , del 1924; ma la nostalgia per Agnes gli ispirer Catherine di Addio alle armi, del 1929). Sono lunghe settimane con un grande vuoto davanti a s e che daranno ai suoi racconti unautentica dimensione umana. Ma ha ripreso cocciutamente a scrivere, anche se in famiglia non lo prendono sul serio. Con i suoi egli si sente a disagio. Assieme allamico Ted Brumback e a qualche altro si rifugia, pi spesso che pu, nel nord del Michigan a pescare, a scrivere, a vagare per i boschi, stordendosi con qualche avventura pi o meno sentimentale con le ragazze del luogo (vedi Su nel Michigan, del 1921, ma pub-/ blicato nel 1938; La fine di qualcosa , Tre giorni di burrasca , entrambi del 1924). Sesso e matrimonio non lo attirano per molto. Richiamato allordine dai suoi si sente praticamente come cacciato di casa. Ai primi di gennaio del 1920 si rifugia da amici a Toronto, in Canada. Si guadagna da vivere scrivendo saltuariamente per il settimanale Star Weekly e curando articoli pubblicitari per la fabbrica di pneumatici Firestone. A dicembre ritorna a Chicago come redattore del mensile Cooperative Commonwealth . Stringe amicizia con Sherwood Anderson, di cui ammira Racconti dellOhio (1919), e ne imita lo stile. Dei propri racconti non per ancora riuscito a venderne uno. Fu una fortuna per lui incontrare allora Hadley Richardson, unottima e coraggiosa ragazza dai capelli ramati, di otto anni pi anziana di lui (che egli sposa il 3 settembre 1921), la quale gli sar di grandissimo aiuto e lo incoraggia a lasciare lAmerica per lEuropa. Ed Europa per Ernest significa letteratura.

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Parigi Gli Hemingway giungono a Parigi in novembre con lettere di presentazione di Anderson per il poeta e critico ame ricano Ezra Pound, per Gertrude Stein e Sylvia Beach. Si sistemano in un alloggetto al n. 74 di rue Cardinal Lemoine. Ernest deve pensare a guadagnarsi da vivere come inviato speciale dello Star e dello Star Weekly di Toronto. In aprile del 1922 alla Conferenza Economica Internazionale di Genova. In settembre-ottobre in Tracia, da dove i greci, incalzati dalle truppe di Kemal Pasci, stanno evacuando con gran parte delle popolazioni cristiane. Nella valle del Maritza, non lontano da Adrianopoli, Ernest rimane impigliato in una fiumana di gente e di carri che gli servir come modello per la sua descrizione in Addio alle armi della ritirata di Caporetto. In novembre alla Conferenza della Pace di Losanna dove intervista Mussolini, il pi grande bluff dEuropa . Fra una pausa e laltra di <; giornalismo commerciale trascorre con Hadley periodi di vacanza (e di lavoro creativo) a Montreux e a Vaud in Svizzera, nella vallata del Reno e nella Foresta Nera in Germania. In giugno rivede Milano, Schio, Fossalta di Piave. di nuovo in Italia allinizio del 1923: a Rapallo, Pisa, Siena, Sirmione, Cortina dAmpezzo dove si ferma (eccetto che per una sua puntata nella Ruhr, per un servizio giornalistico sui difficili rapporti francotedeschi) sino a primavera inoltrata. Anche queste peregrinazioni troveranno eco nei suoi racconti. A Cortina scrive Fuori stagione , che segna linizio di una sua rivoluzione nellarte della narrativa. la storia di un giovane americano e di sua moglie che vanno a pescare nel torrente, un po a valle di Cortina, assieme al vecchio alcoolizzato Peduzzi. Il racconto costruito dal progredire contemporaneo di due differenti livelli emotivi: quello dei rapporti, non sereni, dei due sposi, e laltro di Peduzzi che, nonostante la sua vivacit, un povero rudere umano. Era esattamente come lintersecarsi e il progredire di due differenti temi in una

PARIGI

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composizione musicale. Ernest aveva gi superato la tecnica semplicistica di Sherwood Anderson ancora prima di averlo potuto prendere sul serio. Nellestate del 1923 gli Hemingway, assieme a un gruppo di amici, si recano in Spagna, ed per lo scrittore linizio del suo secondo grande amore (il primo rimarr il Veneto). A Madrid, a Siviglia e a Pamplona assiste alle corride, partecipa attivamente agli encierros (gli spostamenti a piedi dei tori da combattimento) e alle novilladas (le corride per principianti), incontra celebri toreri (Nicanor Villalta, Maera, Gitanillo de Triana...) il cui pericoloso rituale con la morte lo affascina. Il giornalismo lo distrae eccessivamente e vi rinuncia durante il suo ritorno in America (settembre-dicembre) dando le dimissioni da corrispondente dei due giornali di Toronto. Nella stessa citt il 10 ottobre gli nasce il primo figlio, John o Bumby. In casa Hemingway in quei giorni ci fu pure festa per un altro lieto evento: da una tipografia di Digione erano arri vate copie del primo libro di Ernest Three Stories and Ten Poems (Tre storie e dieci poesie). Sia per mole che per tiratura lopera non era gran che, come del resto anche il valore delle poesie, ma i racconti erano interessanti. Due erano i gi citati Su nel Michigan e Fuori stagione . Il terzo sintitolava Il mio vecchio ed era la storia diniziazione di un ragazzo che, frequentando assieme al padre fantino glippodromi di San Siro, Mirafiori, Saint Cloud, Auteuil, si accorge di vivere in un mondo equivoco (il venditore di cartoline oscene, le ragazze che di sera escono perch qualcuno le porti a cena , e amarissima la scoperta che suo padre un imbroglione). I tre racconti erano gli unici rimasti di tutti quelli che aveva scritto. Gli altri erano stati rubati con la valigia di Hadley, lanno prima, alla Gare de Lyon di Parigi. Fu una perdita dolorosa ma salutare, poich segn per lo scrittore un netto distacco dalla sua facilit lirica della fanciullezza .6

E. Hemingway, in Festa

mobile, 1964, cap. 8.

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Lanno doveva finire con unaltra gradita novit. Nei mesi precedenti Ernest si era dato da fare con certi suoi esperimenti creativi, ed era pervenuto a risultati che Ezra Pound giudicava eccellenti, addirittura la migliore prosa degli ultimi quarantanni . 7 Lasciando da parte Ring Lard- ner e Sherwood Anderson, pur avendo intuito le enormi possibilit di sviluppo della novella tradizionale, come aveva fatto con Fuori stagione , egli si era messo a scrivere racconti ridotti allessenziale, della lunghezza di una decina di righe o poco pi. Ne erano uscite miniature che per la loro scioccante semplicit e nudit risultavano densissime di significato. Sei di esse apparvero nella rivista parigina in lingua inglese The Little Review . Lo scrittore, prima di partire per lAmerica, ne aveva completate diciotto e lamico e giornalista Bill Bird, che dirigeva a Parigi la Three Mountains Press , gliele stava ora stampando in libro. Per titolo Ernest scelse in our time (Nel nostro tempo, Ai giorni nostri), una suggestiva frase di derivazione liturgica ( Dacci, o Signore, la pace nei giorni nostri... ) che metteva ancor pi in evidenza il contrasto con i temi delle miniature stesse, che erano quelli della guerra, 8 della violenza, dei toreri, di fatti di cronaca, quasi sempre riflesso della brutalit della condizione umana presente. Ernest ebbe le prime copie a Natale e il libro attir lattenzione del critico americano Edmund Wilson che ne parl bene.

I maestri Ritornato a Parigi con Hadley e Bumby verso la met di gennaio del 1924, Ernest si sistem in un appartamentino sopra una segheria, in rue Notre-Dame-des-Champs,
E. Pound a Hemingway; vedi Carlos Baker, Hemingway: Storia di una vita, Mondadori, Milano, 1970, p. 187. 8 Alcuni episodi si svolgono sul fronte franco-tedesco. Ernest li aveva appresi a Milano dallamico Chink Dorman-Smith, un ufficiale irlandese che aveva pure combattuto SullAltopiano di Asiago.
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I MAESTRI

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non lontano dalla casa di Ezra Pound. In una vivace opera pubblicata postuma, A Moveable Feast (Festa mobile, 1964), lo scrittore ha un po drammatizzato questo suo periodo parigino. Per vivere dovette, senza dubbio, sopperire con molta fantasia ai pochi suoi risparmi e alla esigua rendita della moglie. Per guadagnare qualcosa si mise a boxare come turabuchi in una palestra. Nei vicini Giardini del Luxembourg, pi di una volta, facendo finta di giocare con Bumby, tir il collo a qualche sprovveduto piccione che finiva in pentola. Egli aveva per anche grosse soddisfazioni. Pound laveva presentato benissimo ( Questo giovanotto ha il miglior stile che ci sia al mondo... Ed anche disciplinato... ) 9 a Ford Maddox Ford, il noto critico e romanziere inglese, ex-collaboratore di Joseph Conrad, che era venuto a Parigi per lanciare la Transatlantic Review . Ernest ne fu nominato vicedirettore. Non era un incarico remunerato, ma era di assoluto prestigio. Doveva leggere e selezionare manoscritti per la pubblicazione. Anche questo era per lui un tirocinio di primordine. Ebbe inoltre occasione di familiarizzare con i suoi grandi maestri. Innanzitutto Ezra Pound, i cui insegnamenti egli cercava di ricambiare con lezioni di pugilato e giocando con lui a tennis. In Festa mobile Ernest ricorda: Ezra fu sempre un ottimo amico e non lesin mai il suo aiuto a nessuno... Con la gente era pi gentile e pi cristiano di me. I suoi scritti, quando li azzeccava, erano cosi perfetti, e lui cosi sincero nei suoi errori e cosi innamorato dei suoi sbagli e cosi gentile con la gente che io lho sempre considerato una specie di santo. Era anche irascibile, ma molti santi lo sono pure stati... Ezra era lo scrittore pi gene roso che io abbia mai incontrato, e anche il pi disinteressato .

C. BAKER, cit., p. 190.

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Con Gertrude Stein i rapporti furono alquanto complessi. Ernest ebbe da lei consigli preziosi e spietati circa la propria prosa. Bisognava semplificare, scegliere, ridurre, sviluppare, creare. Una cosa era la realt giornalistica, unaltra la realt della prosa di un racconto, di un romanzo, che doveva essere inventata , non riportata. Erano questi i principi di un realismo non naturalistico ma selettivo. Del massimo interesse erano pure gli esperimenti linguistici della Stein, con quel suo ossessivo ripetere di parole le quali potevano assumere un valore non solo logico-significante ma anche impressionistico, come nella pittura, e fonico, come nella musica. Questa era per Ernest una prospettiva nuova, da sviluppare. Egli inoltre certe cose le imparava anche fin troppo in fretta e lamicizia con la Stein si guast. La Stein in Autobiografia di Alice B. Toklas, 1933, spara a zero: Ernest un ingrato e un vigliacco... ; ed Ernest in Verdi colline dAfrica, 1935, risponde per le rime: Quella una donna gelosa e cattiva... Non era neppure capace di scrivere un dialogo. Lha poi imparato da me... E dire che era cosi gentile prima di diventare ambiziosa... . Una preziosa amicizia che non si incrin mai fu quella di Ernest con Sylvia Beach, la geniale animatrice della libreria Shakespeare and Company . Fu qui che egli incontr James Joyce, un caro uomo, ma perfido , 10 del quale Sylvia Beach aveva da poco pubblicato Ulisse. Altri frequentatori abituali della libreria erano Scott Fitzgerald e John Dos Passos, che Ernest gi conosceva. Joyce, Fitzgerald e Dos Passos erano un trio di formidabili sperimentatori. Non disdegnavano per con Hemingway le scampagnate extra-letterarie: al Vlodrome

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Aaron Hotchner, Pap Hemingway, Bompiani, Milano, 1966, P. 67.

CERTEZZA DIMMORTALIT

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dHiver, alle corse ippiche di Auteuil, aglincontri di pu gilato, e poi gite in macchina con Fitzgerald, vacanze sciistiche in Austria con Dos Passos e delle cenette, a quanto pare, piuttosto rumorose. Con Joyce, che cantava bene ma sopportava male il vino, Ernest pi di una volta dovette fare il buon samaritano portandolo di peso su per le scale di casa, accolti dai sarcasmi della signora Joyce: Ecco qua che arrivano due grandi scrittori... . noto come Joyce non ne volesse mai sapere di discutere di letteratura, ma tra i fumi dellalcool una sera si sbottona con lamico e gli chiede: Non pensi che i miei libri siano troppo da periferia? . n Nei primi sette mesi dal suo ritorno dallAmerica Hemingway aveva per lavorato anche sodo, poich aveva completato altri nove racconti, fra i quali Campo indiano che apparve in aprile sulla Transatlantic Re- view . Nello stesso numero della rivista cerano brani di Tristam Tzara, il padre del dadaismo, di Gertrude Stein e di Joyce (da La veglia di Finnegan). Bastava un semplice accostamento per accorgersi che Ernest imitava tutti, ma aveva un orientamento diametralmente opposto a quello dei suoi illustri amici. Il suo racconto era, si, ricco di significati profondi, ma non aveva nulla di intellettualistico. Limpatto col lettore era immediato. Un esame analitico di questo racconto il miglior modo per cogliere le caratteristiche e il progredire della tecnica narrativa di Hemingway; ed pure la pi efficace introduzione per comprendere appieno il valore dei suoi futuri romanzi.

Certezza dimmortalit Campo indiano una storia di iniziazione. Protagonista del racconto Nick Adams, un ragazzo dal nome em
E. Hemingway, in una sua introduzione ad Addio alle armi del 30 giugno 1948 (ediz. Oscar Mondadori, Milano, 1972, p. 55).
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blematico (Nick abbreviazione di Nicola, ma deriva pure da Old Nick , il diavolo; Adams richiama Adamo: linnocenza dellEden che il dmone della conoscenza finir per rovinare. Hemingway seguir 1 educazione sentimentale di questo Nick Adams in numerosi altri racconti). In Campo indiano Nick (ovviamente anche proiezione di Ernest da ragazzo nel nord del Michigan) accompagna lo zio George e il padre medico in un campo di indiani. Il dottore deve assistere una partoriente e si vede costretto a eseguire unoperazione di taglio cesareo senza anestetico, con un temperino e con un filo da lenza. Durante tutto il tempo, il marito indiano giace silenzioso su una cuccetta rialzata, apparentemente insensibile a quanto accade. Il dottore e zio George commentano ironici, ma infine si accorgono che luomo non ce lha fatta a sopportare le grida della donna e si ucciso tagliandosi la gola: Non fare entrare Nick, George, disse il dottore. Era inutile. Nick, dalla porta della cucina, aveva visto tutto. Cominciava appena lalba mentre camminavano per la strada dei tronchi, tornando verso il lago. Mi spiace molto di averti portato, Nick disse il padre. stata una brutta faccenda. Fanno sempre tanta fatica le donne ad aver bam bini? Nick chiese. No, questo un caso speciale. Molto speciale. Perch lui si ucciso, babbo? Non lo so, Nick. Forse non ce la faceva a sopportare. Sono molti gli uomini che si uccidono, babbo? Non molti, Nick. Molte le donne? Quasi nessuna. Nessuna proprio? Oh, si. Qualcuna si. Babbo?

CERTEZZA DIMMORTALIT

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Si? Dov andato zio George? Ci raggiunger. difficile morire, babbo? No, suppongo sia molto facile, Nick. Tutto dipende. Erano seduti nella barca, Nick a poppa, suo padre ai remi. Il sole spuntava dietro le colline. Un pesce salt, formando un circolo nellacqua. Nick mise in acqua una mano facendo scia. Nel freddo pungente del mattino, lacqua sembrava tiepida. In quellalba sul lago, seduto a poppa della barca mentre suo padre remava, Nick ebbe lassoluta certezza che non sarebbe mai morto . C tutto: la vita, la morte, la natura, il dolore, e luniverso che sta a guardare. Senza dubbio lo scrittore aveva il dono di dire in poche parole quello per cui sarebbero stati necessari interi volumi di filosofia. Ma va detto che se il racconto in apparenza molto semplice, in realt esso un tessuto di motivi tematici. Si veda, per esempio, quello di alba (liniziale Cominciava appena lalba... che si ricollega al finale In quell alba sul lago... ; e poi le variazioni intermedie de Il sole spuntava... e Nel freddo pungente del mattino... ): un commento pi che intonato a quellaltra alba tragica del racconto che la difficile nascita del bambino e il difficile mattino di Nick Adams che si affaccia scioccato alla vita. Del resto anche il tema della morte , dominante nellultima parte del racconto, esso stesso tema rovesciato o tema in contrappunto di alba (negazione dellalba, fine della giornata terrena, fine della vita). Lepisodio costruito con una logica musicale. Una logica che ancora pi in evidenza poich il citato breve episodio finale (con le coppie di parole tematiche barca-barca , a poppa-a poppa , remiremava , acqua-acqua , freddo-tiepida ) si richiama esso pure alla pi ampia architettura di tutto il rac

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conto, nel cui episodio iniziale delle barche con glindiani (qui non citato) si ritrovano gli stessi elementi e le medesime parole tematiche (con barca ripetuta sino a sette volte nel giro di poche righe). E si consideri la logica sapiente nelluso di due semplici aggettivi quali freddo e tiepido ( Faceva freddo sullacqua... Nel freddo pungente del mattino lacqua sembrava tiepida... ). In realt lacqua era fredda anche allora, solo che laria pungente del mattino che colpiva Nick era ancor pi fredda (comera senza dubbio raggelato il suo cuore dopo quanto aveva visto quella notte). Ma la variazione-trasposizione di freddo in tiepido (una specie di disgelo ) permette a Ernest di preparare il lettore alla finale positiva del racconto (ma solo apparentemente positiva perch, in realt, ironica e di grande effetto dram matico) con Nick Adams che ha lassoluta certezza che non sarebbe mai morto . Il breve racconto era di comprensione immediata, cio facile; ma esso si rivelava costruito con una sua rigorosa lo gica interna e con tali sottili corrispondenze, sia tematiche che verbali, da far pensare ad uno spartito musicale, e per di pi molto bello. E non era un caso isolato, poich anche gli altri racconti rivelavano una tecnica costruttiva altrettanto accurata. Ne Il gatto sotto la pioggia , per esempio, si narra di una giovane sposa che dalla finestra di un albergo (di Rapallo, sembra) vede un gatto e se ne vuole impossessare. La narrazione procede apparentemente in modo naturalitico; ma un uso ripetitivo appropriato di alcune parole (che diventano parole tematiche: gatto , pioggia , le piaceva , voglio-voglio-volevo-volevo tanto ...) inducono a pensare, in termini freudiani, ad una proiezione di una femminilit frustrata: il desiderio di avere un bambino, di essere pi donna ( i capelli lunghi... ), di avere una casa propria (abituata com col marito a passare la vita da un albergo allaltro). Si noti il seguente particolare:

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Oh, lo volevo tanto avere! Volevo tanto avere quel gattino! Aveva detto in inglese lultima frase e il volto della cameriera sirrigid... . Ovviamente la giovane donna parlava in italiano con la cameriera. Il fatto che le scappino delle parole in ingle se semplicissimo, ma di quale efficacia per fare intuire al lettore che ella sta pure parlando con la parte pi pro fonda di se stessa. Anche qui, come gi. in Fuori stagione , il racconto prende forma dalla convergenza di due differenti livelli. Una ricerca formale di primordine costituisce anche un altro di quei racconti, Il fiume dai due cuori . Esso attir lattenzione anche di Mario Praz, che ne sottoline il senso di precisa comunione con la natura che si trova per esempio in Virgilio... . Unosservazione giusta, ma il racconto ha altro. In esso Ernest speriment quella che in seguito definir la teoria dell iceberg o teoria delle omissioni . Si trattava di trovare il modo di fare intuire al lettore una situazione pur senza accennarne minimamente. Nel racconto in questione si trattava di Nick Adams, ormai non pi ragazzo (ovviamente unaltra proiezione di Ernest), che si rifugia a pescare nel nord del Michigan. Ernest non dice nulla di cosa gli sia successo. Semplicemente lo fa vedere alle prese con le sue operazioni minime: come piantare una tenda, farsi da mangiare, come usare le cavallette per esca, la cattura dei pesci, la loro ripulitura (il ventre squarciato, il sangue che cola, lamo conficcato nel palato...). un catalogo di azioni e di gesti che hanno il va lore di un rituale liberatorio, come se Nick volesse scari carsi di una enorme tensione interiore (vedi la zanzara bruciata col fiammifero). Il lettore intuisce che egli vuole cacciar via da s qualcosa di molto grave, e che questo qualcosa ha senza dubbio a che fare con una visione della vita in cui morte, sangue e fuoco e violenza han dominato (i campi di battaglia di Fossalta...). Nella ricerca

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del suo equilibrio, lontano dagli uomini e immerso nella natura, egli per ancora perseguitato dai fantasmi. uno dei pi bei racconti di Hemingway. Questo monologo di Nick alle prese con se stesso una variazione originale, in un contesto di maggiore semplicit e oggettivit, ma non meno profondo, di quellaltro celebre monologo interiore di Molly, che lamico Joyce aveva scritto alla fine di Ulisse.

Fare letteratura E a questo punto lecita una costatazione: Hemingway, il giovanottone sportivo, dalle pose volutamente rumorose, in fatto di letteratura stava facendo sul serio. Non solo, ma i suoi facili racconti si. prestavano ad una deep analysis (analisi profonda) non meno ricca di sorprese di quelle che si trovavano nelle opere dei suoi amici. Cera inoltre da chiedersi se, in particolare da Joyce, egli non avesse appreso molto del metodo stesso di fare letteratura (vedi Valery Larbaud a proposito di Joyce: Ho visto i suoi primi abbozzi: sono interamente composti di frasi abbreviate, cancellate con matite di diversi colori. Quelle note erano fatte per richiamare alla mente interi periodi; e le cancellature indicavano, a seconda del colore, che la frase cancellata era stata collocata in questo o in quellepisodio: proprio come le scatolette di tessere adoperate dai mosaicisti... ). 12 Anche Hemingway, nei racconti, disponeva le sue tessere in vista di un disegno unitario della composizione, e molte volte il disegno stesso si riprendeva, si sviluppava, si completava in vari altri racconti successivi (o precedenti): come stava avvenendo in quelli che avevano Nick Adams come protagonista e del quale Ernest stava costruendo una biografa a fram

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Valery Larbaud, Prface, in Edouard Dujardin, Les Laurirs soni coups,

Messein, Paris, 1924.

FARE LETTERATURA

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menti . Nick, ritornando con suo padre dallaccampamento degli indiani, aveva avuto lassoluta certezza che non sa rebbe mai morto . Il lettore, in una delle miniature, lo pu ritrovare a Fossalta di Piave, dove di quella sua certezza deve aver avuto forti dubbi: Nick sedeva contro il muro della chiesa dove lo avevano trascinato per metterlo al riparo dal fuoco della mitraglia che batteva la strada. Sentiva le gambe attaccate al corpo come due pesi morti. Era stato colpito alla spina dorsale. La sua faccia era sudata e sporca. Il sole gli splendeva in faccia. La giornata era molto calda. Rinaldi, dalle spalle larghe e con 10 zaino sopra, giaceva bocconi con la faccia a terra contro il muro. Nick guard dritto davanti a s. 11 muro rosa della casa di fronte era crollato di sotto al tetto e un letto di ferro pendeva contorto verso la strada. Due austriaci giacevano morti nei detriti allombra della casa. Su per la strada cerano altri morti. In paese le cose procedevano bene. I portaferiti potevano arrivare da un momento allaltro. Nick volt con fatica il capo e guard Rinaldi. Senta, Rinaldi. Senta. Noialtri due abbiamo fatto una pace separata. Rinaldi giaceva immobile al sole e respirava a fatica. Mica patrioti. Nick con fatica gir la testa sorridendo tutto bagnato di sudore. Rinaldi non era granch come uditorio . Si noti il tipico fraseggiato musicale del linguaggio: Nick sedeva contro il muro... Rinaldi... giaceva bocconi con la faccia a terra contro il
muro...

La sua faccia era sudata e sporca... Il sole gli splendeva in faccia... Due austriaci giacevano morti... Su per la strada cerano altri morti...

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E quanta psicologia e possibilit di sviluppo anc he nella seguente miniatura, il cui linguaggio di nuovo sorveglia- tissimo: Mentre il bombardamento faceva a pezzi la trincea di Fossalta, egli se ne stava tutto appiattito e sudato e pregava oh gest cristo tirami fuori di qua. Caro ge- s ti prego tirami fuori. Cristo ti prego ti prego ti prego cristo. Se solo mi salvi la vita far tutto quello che dici. Credo in te e dir a tutti che tu sei tutto ci che conta. Ti prego ti prego caro ges. Il cannoneggiamento si spost pi in su lungo la linea. Ci mettemmo al lavoro per rifare la trincea e alla mattina spunt il sole e fu una giornata calda e afosa, allegra, tranquilla. La notte seguente, a Mestre, alla ragazza con la quale and in camera non disse niente di Ges. E non disse mai niente a nessuno . Ma non era solo questione di linguaggio appropriato, o di un uso sapiente di iterazioni e staccati musicali; Ernest aveva anche il dono di cogliere, di una situazione, un certo quid, dei particolari, dei dettagli sensoriali capaci di scuotere il lettore come se si trattasse di una rivelazione . I racconti divenivano epifanie (nel linguaggio di Joyce); come nella seguente miniatura: Eravamo in un giardino a Mons... Un tedesco, il primo che io vedevo, sarrampic sul muro di cinta del giardino. Noi aspettammo che avesse una gamba da questa parte e allora lo centrammo. Aveva un mucchio di bagaglio addosso e facendo una faccia terribilmente sorpresa precipit nel giardino. Poi comparvero sul muro altri tre, lo scavalcarono e noi sparammo loro. Venivano tutti cosi ; o nella descrizione del torero Villalta:

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... Toro! Toro! grid, e il toro venne alla carica mentre anche Villalta caricava e per un momento furono una cosa sola. Villalta fu una cosa sola col toro, poi tutto era finito. Villalta eretto in piedi e lelsa rossa della spada piantata con precisione tra le spalle del toro. Villalta che alzava il braccio verso la folla, e il toro che perdeva sangue e che fissava Villalta mentre le sue zampe cedevano . Prima di conoscere Gertrude Stein scrivere mi era molto pi facile , 13 afferm una volta Ernest. Dalla sua patrona egli aveva imparato molto; ma era ormai chiaro che egli aveva lasciato alle spalle i tartagliamenti ripetitivi (spesso vacui, o solo sperimentali) della Stein, e certe ingenuit di Sherwood Anderson, per un uso pi strutturale, architettonico e impressionistico sia del linguaggio che dei particolari costruttivi. Tra Ernest e i suoi primi modelli cera ormai la differenza che si poteva riscontrare, diciamo, tra un esercizio di digitazione al pianoforte e una compo sizione musicale vera e propria. In unintervista del 1954 a George Plimpton lo scrittore afferm esplicitamente di essersi anche ispirato a Bach e a Mozart. un particolare su cui dovremo ritornare. Quello di Hemingway doveva essere stato, comunque, un processo che gli era costato molti mesi di lavoro solitario (da Sylvia Beach, nei tavolini dangolo dei bar del circondario, dato che a casa cera la segheria...). Scrivere un inferno, ti svuota tutto, quasi ti ammazza 14 disse una volta in presenza di Dos Passos. Non faceva che riecheggiare quanto aveva affermato Joseph Conrad: Il nostro un vero mestiere da cani... Nessuno al mondo capir quello che ci avete messo di fatica, di sudore e di sangue... Come lantico profeta, ho dovuto lottare contro il Signore... . 15 Ernest doveva per essere anche molto soddisfatto

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Da C. Baker, cit., p. 202. Da C. Baker, cit., p. 195. 15 JOSEPH CONRAD, A Personal Record, 1912, passim da cap. 5,

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di quello che faceva, poich agli amici giornalisti di To ronto aveva assicurato: Ho scoperto una nuova forma . Sylvia Beach, nel suo libro di memorie Shakespeare and Company (1956), ha tracciato delPHemingway di quegli anni un profilo rivelatore: Qualunque cosa facesse Ernest la faceva con seriet e competenza... Veniva sempre a leggere col figlio in braccio, tenendolo con cura, bench qualche volta con la testa dalle parte dei piedi. Aveva una cultura notevole conosceva molti paesi e molte lingue e se lera fatta di prima mano, non alluniversit. Nonostante certi tratti infantili del suo carattere mi sembr molto pi maturo di tutti i giovani scrittori di mia cono scenza... Era disposto ad accettare la critica negativa... purch venisse da lui. Era il pi severo critico di se stesso . 16 E aggiunge altri particolari: E adesso voglio dire ancora qualcosa, anche se Hemingway mi sparer: battezzato o no, 17 ho sempre avuto la convinzione che egli fosse un uomo profondamente religioso. Egli era anche un grande amico di Joyce, e fu Joyce che una volta mi fece notare che quel darsi arie da duro di Hemingway era tutta una montatura. Era vero il contrario, egli era un tipo fragile e sensi bile... E cosi, caro Hemingway, Joyce tha scoperto!... . Un Hemingway fragile, la maschera e il volto: sono notazioni da non dimenticare se si vuole cogliere il ritmo umano delle sue opere (la malinconia, il sentimento della paura, il gesto dignitoso e forte, come un esorcismo, di fronte alla presenza ossessiva della morte...). Si uccide per non uccidere se stessi scriver in Verdi colline dAfrica (1935). Io sono morto nelle trincee di Fossalta disse un giorno in unintervista. Maschera a parte, trovata una nuova forma , Ernest non era il tipo da dormirci sopra. Parigi gli offriva i giusti stimoli culturali. La citt significava non solo Ezra Pound,

16 S. BEACH, cit., I-Iarcourt and Brace, New York, 1956, p. 78. Ernest le aveva confidato che durante la guerra in Italia si era fatto battezzare nel caso avessero ragione loro... non si sa mai... .
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Gertrude Stein, Joyce, Dos Passos e Fitzgerald, ma anche i Poeti Simbolisti, gli Imagisti (con Pound e Ford Maddox Ford in loco), i pittori davanguardia e il wagnerismo letterario: era il crogiuolo ideale per chi, come lui, era dotato di eccezionali capacit di assimilazione. Questo il periodo in cui legge un autore dopo laltro: Stendhal, Balzac, Flaubert, Tolstoj, Dostoevskij, Turgenev e D.H. Lawrence (ai quali si ispirer per la sobria e poetica descrizione dei paesaggi), e poi Melville, Mark Twain, Stephen Grane, Ambrose Bierce, Henry James e, finalmente, Joseph Conrad che per lui una scoperta. La morte di Conrad, in quel 1924, gli offre lo spunto per un articolo che pubblica in ottobre nella Transatlantic Review e che una tappa significativa nella definizione della sua estetica. In quello scritto Ernest loda Conrad a spese del poeta pi celebrato del momento, T.S. Eliot, egli pure discepolo di Ezra Pound: ... Se sapessi che macinando il signor Eliot sino a ridurlo in una polverina asciutta e che spruzzando questa polverina sulla tomba del signor Conrad lo potrei far risuscitare... me ne partirei subito domani mattina presto per Londra con un macinino... . Ford lo ritenne un attacco presuntuoso contro Eliot, ed Ernest ci rimise il posto di vicedirettore della rivista. Lo scritto non aveva nulla di offensivo, era solo una presa di posizione di Ernest circa il dibattutissimo problema dei rapporti tra complessit e comprensibilit nellopera letteraria. Di T.S. Eliot egli aveva letto La terra desolata (1922) che Pound (che ora risiedeva in Italia) gli aveva imprestato lanno prima durante il viaggio a Rapallo. Ernest trov il poemetto non di suo gusto, era troppo intellettualistico. Secondo lui, Conrad valeva di pi perch nei suoi racconti e romanzi parlava dei misteri del cuore umano in termini accessibili anche al lettore comune. Le intuizioni profonde ( lo strano sentimento di felicit senza causa di Tolstoj;

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il supremo momento della completa conoscenza di Conrad stesso; le illuminazioni folgoranti di Bierce; quelle che Joyce chiama epifanie ed Eliot visioni ...) devono essere senza dubbio il nocciolo di ogni autentica opera, ma devono essere tradotte nel linguaggio della trib , cio comprensibili. Ernest opta per unestetica facile . Il suo ora un problema di forma; trovare un mezzo espressivo adeguato. Gli di grande aiuto la mirabile introduzione a II negro del Narcissus che Conrad scrisse nel 1898. Comunica lentusiasmo di quella sua scoperta a Scott Fitzgerald col quale deve aver avuto vivaci discussioni (ve dine gli echi nellepistolario di Fitzgerald, pubblicato recentemente). Conrad sembra loro attualissimo. Anticipava i fermenti degli Anni Venti. Parlava di letteratura piena di cose , di parola scritta che comunichi immediatamente ai sensi , prima ancora che intervenga il processo mediatore e riduttivo dellintelletto; di arte che deve attingere alle sorgenti delle emozioni e alle solitarie regioni della tensione e del conflitto intimo delluomo ; di narrativa come arte totale , con tutta la magica suggestivit della musica, della scultura, della pittura... . Questo saggio di Conrad diviene la magna charta di Hemingway (che citer spesso, anche nelle interviste, pur senza rivelarne la fonte). Ed era, del resto, un tipo di letteratura onnicomprensiva ( non dissociata , nella terminologia di T.S. Eliot) che cercavano di scrivere, nei rispettivi campi, gli amici e antagonisti Pound, Joyce, Eliot e altri. La differenza era per che Hemingway riusciva a scrivere (come Conrad) anche per la gente comune, non era cerebrale , n per comunicare cose difficili aveva bisogno di ricorrere a citazioni letterarie in lingue esotiche. Racconto musica balletto Il seguente 1925 lanno in cui i grossi editori si accorgono di Ernest. Boni and Liveright di New York pubbli

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cano ledizione americana di In Our Time (che si differenzia dalledizione parigina del 1923 per le iniziali maiuscole). Comprendeva le 18 miniature gi pubblicate, alle quali sintercalavano 17 racconti (tra i quali Fuori sta gione e Il mio vecchio gi apparsi in Tre storie e dieci poesie, i gi citati Campo indiano , Il gatto sotto la pioggia , Il fiume dai due cuori e 12 altri). Di questi ultimi di notevole interesse formale Il grande lottatore . Facile e complesso allo stesso tempo, esso si legge pure come uno spartito musicale e ha levidenza plastica di un balletto. Il grande lottatore sostanzialmente un altro rac conto di iniziazione di Nick Adams, ora poco pi che un adolescente, in un mondo di falliti, di vinti . ambientato nel nord del Michigan ed diviso in tre episodi. Il primo inizia, una sera, con un tremendo ruzzolone di Nick che viene scaraventato gi da un treno merci sul quale era salito di frodo. Scende nellargine della ferrovia, si lava nellacqua le escoriazioni e manda accidenti a quel lu rido bastardo dun frenatore . Pi avanti in un bosco vede una radura con un fuoco acceso e vi si incammina. Dopo il capitombolo iniziale la scena divenuta tranquilla e riposante. Il secondo episodio si svolge nella radura accanto al fuoco, dove Nick incontra un uomo piccolo di statura e dalla faccia deforme. Francis, un ex-pugile, quasi completamente pazzo, il quale vive in strana simbiosi con il negro Bugs, un buon samaritano gentile ma non del tutto disinteressato ( Lui ha i soldi ). Francis chiede a Nick se anche lui pazzo. Poi, mentre Nick sta mangiando un panino offertogli dal negro, latmosfera si surriscalda, volano parole grosse e si parla di coltello. Lex- pugile si scaglia su Nick ma viene abbattuto dal negro prima che possa nuocere. Potremmo chiamare questa la scena della violenza. Il terzo brevissimo episodio si svolge tra il negro e Nick, con Francis ancora svenuto a terra. Il negro offre a Nick pane e prosciutto e lo invita ad andar

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sene e gli augura buona fortuna. La scena di nuovo ri tornata tranquilla, ma gli echi drammatici dellavventura permangono. Si noti linizio del racconto: Nick si rialz. Non si era fatto niente. Guard le luci del vagone lungo i binari scomparire alla vista dietro alla curva. Cera dell acqua ai due lati dei binari e pi in l la palude. Si tast il ginocchio. I pantaloni si erano stracciati e la pelle scorticata... Si port sullorlo del terrapieno scendendo il piccolo argine sino all acqua e si lav le mani. Se le lav con cura nell acqua fredda togliendo lo sporco di sotto le unghie. Chinatosi si bagn il ginocchio... Quel lurido bastardo dun frenatore!.... Il racconto procede in modo naturale, con brevi pause, col ricorrere di piccoli parallelismi. la tipica prosa di Hemingway. Ma attiro lattenzione sulle parole luci , acqua , bastardo , che diventano motivi tematici. Nei primi capoversi la parola acqua ricorre sette volte in modo, sembrerebbe, abbastanza casuale ( Cera dellacqua lungo la ferrovia... scendendo fino all acqua... si lav con cura nell acqua fredda... non riusciva a vederlo nell acqua... lacqua era scura... lacqua appariva nera... Nick diede un calcio a un chiodo che cadde in acqua... ). Il lettore, sensibilizzato da queste iterazioni, simbatte per subito dopo nella parola fuoco (luce, fiamma) che viene ripetuta pure sette volte, ma ora senza dubbio non in forma casuale dato che le iterazioni avvengono nel giro di un capoverso. chiaro che in quella descrizione della radura Ernest usa la parola tematica fuoco (e in pi molti altri brevi pa rallelismi) come un pittore userebbe i colori o, meglio an cora, come se le parole fossero deglincisi fonici, dei grup petti di note. Hemingway, ex-suonatore di violoncello e appassionato di concerti, usa la stessa tecnica costruttiva del compositore musicale.

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Il secondo episodio, quello della violenza, costruito allo stesso modo (con la parola tematica matto , con il crescendo di coltello e il forte di bastardo ). Il mo tivo di fuoco-luce non scompare, passa in sottofondo con accenni pi distanziati ( La faccia sembrava cadaverica alla luce del fuoco... il negro si chin sul fuoco... era piegato accanto al fuoco... quando si allontan dal fuoco... ). Esso per riemerge, con discrezione, a riassumere e a concludere il racconto nellultimo breve episodio del- Yapaisement finale: Arrivederci, signor Adams. Arrivederci e buona fortuna. Nick si allontan dal fuoco attraversando la radura in direzione dei binari della ferrovia. Uscito dalla luce del fuoco si ferm ad ascoltare. La voce bassa e gentile del negro stava parlando. Nick non sentiva le parole. Poi senti luomo piccolo dire: Ho un terribile mal di testa, Bugs. Passer, signor Francis disse la voce del negro. Bevete questa tazza di caff caldo. Nick si arrampic sul terrapieno e sincammin lun go i binari. Si accorse di avere in mano un sandwich al prosciutto e se lo mise in tasca. Guardando indietro dal terrapieno in salita, prima che i binari voltassero tra le colline, poteva vedere la luce del fuoco della radura . Il lettore non distratto pu notare che lultimo periodo pure trascrizione o variazione conclusiva di quel- laltro periodo che d inizio al racconto stesso { Nick si rialz. Non si era fatto niente. Guard le luci del vagone lungo i binari scomparire alla vista dietro alla curva... ). In una intervista lo scrittore una volta parl di studio dellarmonia e del contrappunto . Gli si doveva credere. infatti nellanalogia con la musica che si trova la chiave di

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spiegazione per gustare il fascino di non poche delle sue pagine. 18

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Nel 1925 Ernest inizia la sua collaborazione alla rivista This Quarter diretta da Ernest Walsh. Dopo qualche mese vi rinuncia per essere pi lucido e libero . Di notevole interesse la vacanza estiva che trascorre in Spagna con Hadley e un gruppo promiscuo di amici, tra i quali Harold Loeb, Don Stewart e una bella signora in glese di trentadue anni, Lady Duff Twysden, in attesa di divorzio. Si fermano a pescare nel fiume Irati, a Burguete, non lontano dal monastero di Roncisvalle. Poi scendono per le corride a Pamplona, a Madrid e a Valencia. Il nuovo astro dei toreri Cayetano Ordnez. Ma fu una vacanza molto diversa da quella spensierata di due anni prima. Si era intrufolato il demone del sesso commenta Don Stewart e il giardino dellEden non era pi lo stesso . 19 Tra glimplicati emotivamente cera anche Ernest, il quale si sente stimolato a mettere per iscritto quelle movimentate vicende. Le prosegue di getto dopo il ritorno a Parigi. Il 21 settembre mette la parola fine ai sette quaderni di appunti. la prima stesura del suo primo romanzo. Se finora aveva ritenuto questo una forma terribilmente artificiosa e scaduta , ora ha ovviamente cambiato idea. Durante una visita alla cattedrale di Chartres ne sceglie il titolo: The suri also rises (Il sole sorge ancora; Fiesta nelledizione inglese e nella versione italiana). il libro

18 Cfr. una simile divisione tripartita in un episodio del cap. 7 e seg. de II segno rosso del coraggio (1895) di Stephen Crane (il soldato Henry nella cappella del bosco lorrore per luomo morto e di nuovo la pace del bosco...). Cfr. anche i tre movimenti iniziali della sinfonia Guglielmo Teli di Rossini (momento pastorale tempesta sul lago e di nuovo il momento pastorale...). D.O. Stewart a Carlos Baker, da C. BAKER, cit., p. 227.

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della generazione perduta , del come la giovent del primo dopoguerra si diverte in modo elegante e spregiudicato. Ma pure, come precisa Ernest, la storia del come ci si danna... Una tragedia avente come eroe la terra stessa che dura in eterno .

4! Il romanzo sembra essere una versione, a livello quasi giornalistico, del poemetto Gli uomini vuoti di T.S. Eliot, appena pubblicato. Ma Ernest ci dovr ancora lavorare sopra per pi di un anno. Nel frattempo gli giungono daHAmerica recensioni di Nel nostro tempo. Accanto ad apprezzamenti lusinghieri ( Le sue miniature sono minuscoli capolavori che si richiamano a Goya annota Edmund Wilson), ci sono particolari che non gradisce: lo si classifica come appartenente alla scuola di Sherwood Anderson e Gertrude Stein . Ernest vuole subito mettere le cose in chiaro: nel giro di dieci giorni, in novembre, scrive Torrents of Spring (Torrenti di primavera, da Acque primaverili, 1873, di Tur- genev). Il libro la storia di un piccolo uomo di questa nostra grande America , Scripps ONeil, uno scrittore frustrato, che si impiegato in una fabbrica di pompe nel Michigan e che ha come punto di ritrovo una fagioleria di Petoskey, frequentata da indiani. unallegra operetta in cui Ernest coinvolge amici e nemici: Ford Maddox Ford, Dos Passos, Scott Fitzgerald (che una sera gli piomba in casa ubriaco e si siede sul caminetto bruciandosi i pan taloni), gli accademici sir Edmund Gosse e George E.B. Saintsbury i quali vengono ad armeggiare attorno al letto di morte di Henry James. Ma appare chiaro che il libro unatroce parodia dei luoghi comuni e dello stile ripetitivo di Sherwood Anderson e di Gertrude Stein, i cui Riso New e La formazione degli Americani, appena pubblicati, sono messi alla berlina. Ernest dedica il libro a H.L. Mencken, larcidiavolo della critica antiaccademica americana. Lo fa leggere a Dos Passos il quale ne ride e aggiun

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ge che una burla da ragazzo senza cuore , e non capi sce, e neppure Hadley, perch Ernest lo voglia pubblicare. Nei confronti di Anderson e della Stein il suo attacco era ingeneroso poich lo avevano entrambi aiutato. Ma cera sotto qualcosa, cui non era estraneo Scott Fitzgerald. Ernest voleva staccarsi dal suo editore Boni and Liveright (che era pure quello di Anderson) per passare allo Scribners (leditore di Fitzgerald). Torrenti di primavera, impubblicabile da Boni e Liveright, era quindi palesemente una specie di rottura di contratto a freddo . Questione degli editori a parte, Hemingway ritenne che fosse giunto il momento di affermare pubblicamente la propria originalit artistica. Una cosa era usare, come Anderson e la Stein, costrutti grammaticali o parole in ripetizione, pi o meno a vanvera, senza qualcosa di veramente importante da dire (vedi c - cera - cera anche - vi erano pure... e fagioli - fagioloni - fagiolata - fagioleria... nella satira di Torrenti di primavera), ed unaltra un loro impiego con bene in mente una precisa funzione architettonica, comegli aveva fatto nei Racconti e come stava ora facendo nel suo nuovo romanzo. Il romanzo aveva affermato Stephen Crane un susseguirsi di scene in relazione luna con laltra. In Fiesta Ernest, con alcune parole tipiche, stava costruendo una scena dopo laltra con la tecnica del pittore impressionista che fa uso di determinati colori dominanti e del compositore che elabora episodi musicali con literazione di un breve tema. Il discorso procedeva poich le parole qualificanti scelte da Hemingway ( vita godersela - frustrazione - vuoto - noia... ) avevano un nesso logico. Ne risult unopera unitaria e in movimento. Ernest, inoltre, seguendo Conrad, aveva colto lazione nel suo stesso nascere riuscendo a comunicare al lettore emozioni originarie. La Parigi gaia, i perdigiorno e i letterati da strapazzo, la pesca in Spagna, latmosfera infuocata delle corride e le innumerevoli implicazioni dei personaggi riprendevano vita senza alcuna mediazione di tempo. Il libro era veramente nuovo .

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Esso era inoltre un fedele quadro di un certo costume dellepoca, allo stesso modo di Di qua dal Paradiso (1920) di Scott Fitzgerald, di Passo di Danza (1923) di Aldous Huxley, cui dovevano seguire a breve scadenza gli assai noti Declino e Caduta (1928) e Corpi Vili (1930) di Evelyn Waugh. Quando in ottobre del 1926 la casa editrice Scrib- ners di New York pubblic il libro di Ernest (in maggio era anche apparso Torrenti di primavera ) ci fu scalpore. I suoi amici parigini, ciascuno col proprio gergo, si rico nobbero nei personaggi del romanzo. Harold Loeb, ribattezzato nel libro Robert Cohn, si arrabbi forte. Ernest aveva pure ritratto se stesso nel protagonista Jake Barnes, anchegli reduce dal fronte italiano, con i postumi di una grave ferita, e non solo fisica. Si noti come il motivo della guerra, terminata da poco, accompagni in sordina tutta lazione del romanzo. La Prima Guerra Mondiale, com noto, aveva provocato, o portato a compimento, una profonda crisi morale che era crisi di valori. Lunica cosa che non era cambiata era il sole (vedi il titolo originario del romanzo) che continuava, come sempre, a sorgere e a tramontare. Il motivo della guerra (o pi esattamente del dopoguerra , come scombussolamento, disorientamento...) diviene nel libro il soprasenso che d la chiave di spiegazione del comportamento esagitato dei suoi protagonisti. Non sono pi capaci di prendere le cose sul serio. Brett Ahsley, la protagonista femminile, cui la guerra ha ucciso il fidanzato, passer da un uomo allaltro senza trovare pace. Jake Barnes, che in guerra stato ferito ai genitali, pur sentendo bisogno di amare, si trova nella condizione di non poter soddisfare questo suo bisogno; diviene come la personificazione di uno strano senso generale di impotenza, di sterilit e di frustrazione: un commento pi che adeguato sul disagio degli Anni Venti. Il segreto (o il compromesso) di Jake e Brett sar nellaccettare senza illusioni, dignitosamente, seguendo un loro codice , quella loro condizione umana. Fiesta ha pi significato di quanto non appaia a prima vista.

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Sul motivo della sterilit Hemingway aveva gi scritto nel 1924 un racconto, Il signor e la signora Smith , imperniato su un ritornello malizioso ( Cercavano con molto impegno di avere un bambino ). Il signor e la signora Smith, persone che Ernest conosceva realmente, protestarono vivacemente. Egli allora cambi il titolo in Il signor e la signora Elliot . Ma il racconto era cosi diventato ancor pi micidiale, poich il signor Elliot proveniva dal profondo Sud puritano , era stato ad Harvard e a Boston, ed era pure venuto nel Vecchio Continente per frequentare universit europee. Per di pi scriveva lunghissime poesie . Non ci voleva molto per capire che era un attacco contro T.S. Eliot e, in lui, contro la poesia sterile e arida degli Anni Venti, che a Ernest non piaceva. Lo scrittore vi ritorner con un altro suo attacco anche in Morte nel pomeriggio (1932), dove, accennando ai falsi umanisti , parler di sterilit salvaguardata a lungo ...

Alterazione della felicit Con la pubblicazione di Fiesta Ernest divenne un autore ricercato. Leditore londinese Jonathan Cape gli chiese i diritti di pubblicazione delle sue opere in Inghilterra. Per la famigliuola Hemingway poteva essere linizio di una relativa tranquillit economica dopo molti sacrifici, ma qualcosa di grave stava nel frattempo succedendo. Vi erano state, per usare le parole stesse di Ernest, una incredibile alterazione e uccisione della felicit . Egli stava abbandonando Hadley e il bambino. Si era innamorato di una redattrice di Vogue , Pauline Pfeiffer, che da pi di un anno lo seguiva ovunque. La moglie ne soffri moltissimo. Ernest non mendic scuse ( Sono un gran figlio di puttana ). Il divorzio fu pronunciato il 27 gennaio 1927. A Hadley egli vorr ancora bene, a modo suo, ma il rimorso lo seguir per tutta la vita. Con gli amici si sforza di dar saggio delle sue chiassose fanfaronate e ostenta cinismo; in

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realt ha i nervi a pezzi e in una occasione minaccia di uccidersi. Verso la met di marzo parte per lItalia su una vecchia Ford in compagnia dellamico Guy Hickok. Si fermano a Genova, a Rapallo dove Ernest va a trovare don Giuseppe Bianchi, lex-cappellano che lo aveva battezzato nel 1918. A Carrodano, sulla via per La Spezia, danno un passaggio a un fascista. Poi vanno a Pisa e a Firenze, e di qui a Rimini attraverso lAppennino. Risalendo la Via Emilia giungono a Piacenza e da qui a Genova. Lamico Hickok te stimone di frequenti crisi, di Ernest, che si ferma a pregare in chiese e cappelle lungo la via e ne esce con nel volto i segni delle lagrime. Ritornato a Parigi fissa per iscritto le sue impressioni sulla nuova Italia di Mussolini (nei tre racconti di Che ti dice la patria? ): ne risulta limmagine di un paese equivoco. Il 16 aprile saluta alla Gare St. Lazare Hadley e Bumby che ritornano negli Stati Uniti. Il 10 maggio, dopo non poche esitazioni, sposa Pauline con rito cattolico in una chiesa dei sobborghi parigini, mettendo definitivamente ordine nella [sua] casa . In un questionario inviatogli da un padre domenicano si definisce un cattolico un po balordo , con tanta fede che non [osava] neppure esaminarla a fondo . Ammetteva di aver sempre avuto pi fede che intelligenza o conoscenza .

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Durante questo periodo frequenta la casa del poeta Ar- chibald MacLeish, anchegli a Parigi con la moglie. Incominciano quindi per Ernest alcuni mesi di febbrile attivit creativa. Ha scoperto che scrivere lunico modo per rasserenarsi. Prima della fine dellanno completa 14 racconti. La Scribners li pubblica in volume dal titolo Meri without Women (Uomini senza donne). I motivi ricorrenti sono limbroglio, il tradimento, la volgarit (i racconti sullItalia

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di Mussolini), la violenza (bellissimo Gli Uccisori ), laborto, lomosessualit, i falliti della vita. C anche una storia drammatizzata della Crocefissione osservata da tre sol dati romani ( Oggi venerd ). Il commento che se ne pu trarre che la morte di Cristo probabilmente stata un sacrifcio inutile, visto che luomo preferisce in fondo rimanere nelle sue tenebre (un pensiero caro a Conrad). Oltre che come documento del pessimismo di Ernest di quegli anni, i racconti sono della massima importanza come tentativi di ricerche formali nelle possibilit espressive della prosa. In Storia banale Hemingway prova la sua mano nella tecnica del collage, come Dos Passos in New York (1925). In diciannove capoversi presenta una vertiginosa carrellata su altrettante stranezze di questa nostra civilt pretenziosa. Ahim, tra di esse c anche lamico Joyce, che Ernest adorava , ma che stava allora scrivendo La veglia di Finnegan, la sua opera pi cerebrale . E c pure Pablo Picasso, che una volta Ernest tent di far saltare in aria (cosi assicur, ma probabilmente solo una vanteria) inviandogli in regalo una cassetta di bombe... Vivete [suggerisce nel penultimo capoverso] la vita piena della mente, vivificata dalle idee nuove, inebriata dallavventura dellinsolito... E frattanto, disteso sul letto della camera buia della sua casa a Triana, Manuel Garcia Maera giaceva moribondo con un tubo in ciascun polmone... La vita piena della mente...: parole vuote. Pi che nelle sovrastrutture dei moderni civilizzati , per Ernest c pi verit nel duello solitario del torero, che vince o che soccombe, e nei sentimenti primitivi della folla che assiste a quei pericolosi rituali. Dieci indiani un altro esempio di racconto che allo stesso tempo musica e balletto. di nobilissima fattura. la storia del primo tradimento sofferto da Nick

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Adams. La composizione divisa in tre tempi. Nel primo c Nick sul calesse dei vicini di casa mentre ritornano da Petoskey, nel Michigan, dove han festeggiato il Quattro Luglio. Latmosfera allegra. Si parla di indiani, di puzzole, di ragazze dallodor di puzzola e in particolare della ragazza indiana di Nick, Prudence o Prudie. Le brevi battute ironiche non rompono la serenit di quella sera del di di festa . Nick invitato a fermarsi a cena, ma rifiuta e prosegue da solo per un sentiero, gi per il torrente, verso casa dove suo padre laspetta. Il secondo tempo procede con la stessa atmosfera di stesa: i saluti, i commenti sulla festa, sulla partita di cal cio, mentre il padre gli prepara la cena ( Hai fame? - Puoi dirlo ...). Nel racconto non si parla mai della madre, unintrusa nella vita privata di Nick. Ci si accorge per che il padre ha cure materne per lui, tanto pi che deve ora infliggergli la prima grande mazzata della sua vita: C ancora un pezzo di torta disse il padre. Ti baster? Anche troppo. Suo padre sed su una sedia accanto... La sua grande ombra si rifletteva sulla parete della cucina... E tu coshai fatto, babbo? Sono stato a pescare. Coshai preso? Oh, poca roba. Suo padre lo guardava mangiare la torta. E nel pomeriggio cosa hai fatto? Sono andato in giro, verso il campo deglindiani. Hai visto nessuno? Glindiani erano tutti in citt a ubriacarsi. Non hai visto proprio nessuno? Ho visto Prudie ... Dopo quella grande ombra sulla parete della cucina,

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non solo latmosfera ma la narrazione stessa cambiata, con graduali progressive e impietose iterazioni, dopo che il padre rivela a Nick di aver visto Prudie che se la spassava con un altro ( Me li son trovati davanti mentre si davano bel tempo ): Cosa facevano? Non ero li per spiarli.
Dimmi cosa facevano.

Non so disse suo padre. Li ho sentiti muoversi tra i cespugli. Come fai a sapere che erano loro? Li ho visti. Credevo che tu avessi detto che non li avevi visti. Oh si, li ho visti... Erano... Erano... Erano cosa? Erano felici? Credo di si... Suo padre si alz da tavola e usci dalla porta di servizio della cucina. Quando torn Nick stava fissando il piatto. Aveva pianto . nel terzo tempo del racconto, nella dozzina o poco pi di righe in cui viene descritta la notte agitata di Nick Adams, che Ernest ha scritto una delle sue pagine pi dense. Egli ha a poco a poco innalzato latmosfera della narrazione che divenuta ora drammatica. Ha inoltre sollecitato la sensibilit musicale del lettore attraverso luso delle iterazioni e, con il racconto al suo climax, la prosa diviene essa stessa musica. Le frasi sono uno stupendo contrappunto di elementi fonici strutturali. Ne segnalo i principali al lettore: Nick and in camera sua... Senti suo padre andare nel salotto... Dopo un poco senti suo padre sfidare nella sua camera...

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Stava sdraiato a letto con il viso contro il cuscino... Stette sdraiato a lungo con il viso contro il cuscino... Ud una raffica di vento tra gli alberi... Quando si svegli a notte alta ud il rumore del vento di fuori tra gli alberi e le onde del lago rompersi sulla riva... Al mattino il vento era fortissimo, le onde rompendosi coprivano la spiaggia... Il mio cuore spezzato pens. Se sto cosi male vuol dire che il mio cuore spezzato. Al mattino... stette sveglio a lungo prima di ricordarsi che il suo cuore era spezzato .

Nel brano originale inglese la prosa ritmica: con assonanze, consonanze, allitterazioni, con varie iterazioni e parallelismi, con lagitato di anapesti e il pausato di spondei. Sono effetti difficilmente recuperabili nella traduzione italiana: Nick and in camera sua, si spogli e si mise a letto. Senti suo padre che si muoveva nel salotto. Stava sdraiato sul letto con il viso contro il cuscino. Il mio cuore spezzato pens. Se sto cosi male vuol dire che il mio cuore spezzato. Dopo un poco senti suo padre spegnere il lume e andare nella sua camera. Ud una raffica di vento tra gli alberi e ne senti laria fresca attraverso la persiana. Stette sdraiato a lungo con il viso contro il cuscino e dopo un poco si dimentic di pensare a Prudie e in fine si addorment. Quando si svegli a notte alta ud il rumore del vento, di fuori, tra gli alberi e le onde del lago rompersi sulla riva e si addorment di nuovo. Al mattino il vento era fortissimo e le onde rompendosi coprivano la spiaggia e stette

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sveglio a lungo prima di ricordarsi che il suo cuore era spezzato. il Forte-drammatico-rallentato sulla notte della prima grande delusione di un adolescente. Quando, nella gi citata intervista a George Plimpton, Ernest aveva asserito che si era anche ispirato a Bach e a Mozart (e ora si aggiunga pure Beethoven), il critico Earl Rovit (e non fu il solo) comment che in quella occasione Hemingway aveva voluto essere maliziosamente scherzoso ... stato un grave errore di valutazione. Ma di incomprensione tra Er nest e i critici dovremo ancora parlare in seguito. 20 Il racconto delle sorprese potrebbe definirsi Idillio Alpino , la storia di un montanaro austriaco e della sua disumana indifferenza per la moglie morta. A una prima lettura sembrerebbe solo un racconto dorrore. invece

20 A quanto mi risulta, ben pochi critici hanno sottolineato la di mensione tecnicamente musicale del linguaggio dello scrittore. In Italia essa non sfuggita a Emilio Cecchi, che: parla del meraviglioso contrappunto dei dialoghi di Hemingway, e li definisce una sorta di fugato sopra un qualsiasi aforisma, una qualsiasi battuta della noia, della disperazione quotidiana... Hemingway ha veramente il genio di queste orchestrazioni a due o a tre voci..., forse il miglior regalo che fece alla letteratura. Mario Praz si limita invece a sottolineare leffetto finale di incantesimo sul lettore: Talvolta una parola agisce come un incantesimo, ed evoca un sentimento poetico, senza bisogno di ulteriori aggiunte, quasi che, a forza di ripeterla, si riempisse di tutta la vita delle cose stesse.... Circa il contagio di questo stile ( uninfezione internazionale la chiama il Cecchi) in una colluvie di romanzi dagli Anni Trenta in avanti, glimitatori, nella quasi totalit dei casi hanno seguito Hemingway a orecchio... con risultati talora disastrosi. Tipico il caso di Elio Vittorini (che Ernest stimava e per il quale scrisse unottima introduzione alledizione americana di Conversazione in Sicilia, nel 1949). Il suo pattern ripetitivo (generalmente una triade del tipo: Quelle sono le montagne / Sono le montagne quelle? / Si, sono le montagne) viene usato con monotonia per decine di volte... con limpressione che i suoi protagonisti debbano essere un po duri dorecchio. Altro che incantesimo , o Bach, o Mozart!

UOMINI SENZA DONNE

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un esempio rivelatore della tecnica saputissima e perfino preziosa 21 cui pervenuto Hemingway. Il titolo del racconto si rifa ad un classico delle anto logie letterarie americane, il poemetto Idillio invernale (1866) di John Greenleaf Whittier. In Hemingway per non si ritrova la neve poetica che cade oltre i vetri della finestra n il ceppo acceso o le lunghe storie al focolare, ma la brutale realt della vita, una trama che sembra uscita dalla penna di Cechov o di Gorkij. la storia del montanaro Olz, al quale muore la moglie quando gi la neve ha ormai bloccato la montagna del Vorarlberg austriaco. Luomo mette la morta nella legnaia, sopra una catasta di tronchi. Avendo in seguito bisogno della legna, tira gi il cadavere e lo appoggia in piedi a un angolo, e quando alla sera va a lavorare nella legnaia prende labitudine di appendere la lanterna alla bocca della morta. Ernest, col suo racconto, va senza dubbio molto oltre quelle che egli defin le melensaggini di falsi umanisti come Whittier, per far intuire certe misteriose zone dombra nella psiche umana. Loriginalit del racconto per nellimpostazione che egli d alla vicenda stessa, la quale viene presentata nel suo finire, quando le nevi si son gi sciolte e permettono la sepoltura della morta. Il racconto incomincia infatti in un giorno di maggio con due sciatori il narratore (Nick Adams? Hemingway?) e John (Dos Passos?) i quali, finita la stagione propizia, lasciano la loro capanna dalta quota e scendono a valle con gli zaini e gli sci in spalla. Passando davanti al cimitero del paese si accorgono che appena finito un funerale. Incontrano il parroco, lo salutano con un Sia lodato Ges Cristo in tedesco, ma il prete, rabbuiato in volto, risponde solo con un cenno del capo e si allontana. I due, dalla strada, si fermano a guardare il becchino e un montanaro che a turno riem piono la fossa:

21

Emilio Cecchi, cit.

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Il montanaro Olz con gli stivali... spianava la terra come se fosse stato letame nel giardino... Pensa un po, essere sotterrato in una giornata come questa dissi a John. Non mi piacerebbe affatto. Gi dissi. Non tocca a noi stavolta... . I due sciatori non sanno ovviamente ancora nulla di Olz e del cadavere con la faccia sfigurata (lo sapranno pi tardi alla locanda). Ma la depravazione di quel fatto truce nellaria (cfr. C qualcosa di marcio nel regno di Danimarca , dellAmleto di Shakespeare), poich Ernest fa seguire la descrizione di una strana primavera tutta disagio: La sola ombra era quella delle rocce... e allombra il sudore mi si gelava addosso... Ero contento di scendere, di andarmene via da quella innaturale primavera... . Nelloriginale inglese unnatural = non naturale, ma anche contro natura, disumano, mostruoso; cosicch questa innaturale primavera non pu non richiamare alla mente quellaltra strana primavera che T.S. Eliot presenta ne La sepoltura dei morti , cio nella prima sezione de La terra desolata ( Aprile il mese pi crudele, genera / lill da terra morta, confondendo / memoria e desiderio, risvegliando / le radici sopite... / Lesta te ci sorprese, giungendo sullo Starnbergesee / con uno scroscio... / Figlio delluomo, / tu non puoi sapere, n immaginare, poich conosci soltanto / un cumulo dimmagini infrante, dove batte il sole... / C solo ombra sotto questa roccia rossa... ). Il lettore attento si rende addirittura conto che Hemingway ha scomposto le tessere della poesia eliotiana per usarle nella sua descrizione di un maggio depravato . Se la poesia di Eliot esprime linquietudine di una primavera che risveglia le radici ri

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chiamando uomini e cose alla vita e alla responsabilit, in Hemingway c il disagio del sopraggiungere di un sole implacabile che scioglie le nevi e risveglia anche i morti nella legnaia (cfr. Quel cadavere che lanno scorso piantasti nel giardino, / ha cominciato a germogliare? Fiorir questanno?... , de La terra desolata) e sorprende il montanaro obbligandolo a mettere a nudo il proprio abbrutimento. Il racconto tutto un affascinante giuoco di sottili riferimenti. 22 Amare o non amare Sempre nella raccolta Uomini senza donne il motivo antifemministico dello scrittore fin troppo in evidenza, ma merita di essere seguito poich presenta unevoluzione dai pi impensati sviluppi. Un canarino in dono un po il racconto della stupidit femminile. il resoconto appena romanzato di un viaggio che Ernest aveva fatto lanno prima con Hadley da Cap dAntibes a Parigi. Sono stralci di conversazione su un treno rapido che, per la Riviera, la Costa Azzurra e Marsiglia, sfreccia verso Parigi. Pro tagonista una signora americana tutta tenerezze per un canarino ( un regalo per la mia bambina ) e ossessionata dallirrazionale paura che il treno deragli da un mo

22 Nella traduzione italiana di Giuseppe Trevisani (Mondadori, 1967, 1972) il mese del racconto marzo anzich maggio. un errore che va corretto. Si notino le tessere di Hemingway tutte spostate in avanti rispetto a quelle di Eliot: aprile-maggio; tiepido-caldo; Starnbergesee bavarese - Vorarlberg austriaco. Cfr. anche le variazioni : t-birra; il colonnato - il portico; la ragazza irlandese - la cameriera della locanda; Io leggo per gran parte della notte - E bevendo birra leggemmo il pacco delle lettere ; e molte altre. possibile che la parola tematica del racconto ( Il sole scioglieva le nevi... Il resto del tempo fu guastato dal sole... Eravamo entrambi stanchi del sole... Non si poteva sfuggire al sole... ) si richiami alla celebre battuta di Amleto al suo mostruoso zio: Re: Com che le nubi sono ancora su di te?. Amleto: Niente affatto, tnio signore; son fin troppo al sole...

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mento allaltro. Il motivo dello sconquasso diviene il filo conduttore del racconto (con le variazioni , lungo il percorso, della casa di contadini in fiamme nella notte e i vagoni tutti a pezzi e col tetto sfondato alle porte di Parigi...). Ma lo sconquasso questa dolcissima signora lo ha gi provocato nel cuore (ora a pezzi ) di quella che lei ancora chiama la sua bambina , impedendole di sposare un ottimo giovane, un forestiero . Gli americani sentenzia la donna sono i migliori mariti del mondo... i soli uomini al mondo che bisogna sposare . La narrazione procede con altre banalit del cervello femminile (moda, gli alberghi, la luna di miele, lagenzia Cook...). Il guaio che, con queste donne (compresa la moglie del narratore, nella quale ci difficile accettare lidea che sia Hadley), non si pu neppure parlare di cervello . Meglio essere liberi. Ritornavamo a Parigi [conclude il narratore] io e mia moglie per dividerci e metter su case separate . In Spiegazione di me stesso Hemingway va ancora oltre, creando uno dei correlati oggettivi o simboli pi micidiali di quella che potremmo chiamare la funzione di- struggitrice della donna. La storia ambientata in un casolare di San Pietro Novello di Monastier, a ridosso delle linee del fronte italiano sul Piave. la descrizione di unaltra notte insonne del tenente (Nick) Adams: un Nick che di notte ha pensieri (un particolare che ritroveremo in tutti i protagonisti dei romanzi di Hemingway), ancora tutto pieno di incubi non superati della fanciullezza, che si sforza in ogni modo di non cadere addormentato per paura che lanima non gli esca dal corpo . Il racconto procede su una struttura musicale di sottofondo che farebbe invidia a un appassionato (si fa per dire) di postdodecafo-

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nismo: il ruminare ingigantito dei bachi da seta, i rumori notturni del fronte a sette chilometri, il russare dei com pagni... In quella sua lotta contro se stesso e il sonno Nick si rifugia col pensiero nella pesca (ripetendo un dettagliato rituale liberatorio come gi ne Il fiume dai due cuori ), poi dice le preghiere, quindi rivive scene di vita familiare, dalle quali la sua acuta percezione fa scaturire (come nelle epifanie di Joyce) una luce inquietante: come nellepi sodio in cui sua madre approfitta dellassenza del padre per invaderne il piccolo angolo privato: Una volta mentre mio padre era a una partita di caccia la mamma ripul da cima a fondo il seminterrato e fece un fal di tutto ci che non avrebbe dovuto starci. Quando mio padre torn a casa e scese dal calesse ed ebbe legato il cavallo, il fuoco stava ancora bruciando nella stradetta di fianco alla casa. Uscii per andargli incontro. Mi porse il fucile e guard il fuoco. Cosa succede? domand. Ho pulito il seminterrato, caro disse la mamma dal portico. Stava li sorridente e si mosse per venirgli incontro. Mio padre guard il fuoco e borbott qualcosa. Dopo sinchin e raccatt qualcosa dalla cenere. Prendi un rastrello, Nick mi disse. Andai nel seminterrato e gli portai un rastrello e mio padre si mise a rastrellare con la massima attenzione tra la cenere. Raccolse accette di pietra, coltelli per scotennare, strumenti per fare la punta alle frecce e cocci di vasellame e molte frecce. Tutto era annerito e spezzato dal fuoco. Mio padre raccolse ogni cosa con cura . A condividere la surrealistica sinfonia dei bachi e dei rumori notturni Nick a un certo punto ha un compagno: lattendente John, un italiano di Chicago, con moglie e figli, che la guerra ha beccato durante un suo ritorno

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in patria. Tra i due nasce una conversazione in inglese a bassa voce: Sono preoccupato per voi, signor Tenente, che non dormite. Non fa niente, John . E quindi una domanda che anche Frederic Henry, il protagonista di Addio alle armi, si sentir ripetere pi volte: Dite, signor Tenente, che ci siete venuto a fare voi in questa guerra? Non saprei, John. Desideravo venirci, allora. Desideravate disse. Questa non una ragione, perdio! . Poi, per far guarire Nick dai pensieri , egli da buon italiano propone un rimedio: Dovreste sposarvi, signor Tenente. Allora non sareste preoccupato. Non saprei. Dovreste sposarvi. Perch non vi scegliete qualche bella ragazza italiana piena di soldi? Potreste prendere quella che volete. Siete giovane, avete tante decorazioni e poi siete bello. Siete anche stato ferito due volte. Non so abbastanza litaliano. Ma se lo parlate benissimo. E poi al diavolo litaliano! Non dovete mica parlare: dovete sposarvi. Ci penser. Ne conoscete di ragazze, no? Sicuro che ne conosco. Bene, sposate quella che ha pi soldi. Da queste parti hanno un modo di allevarle che sarebbero tutte buonissime mogli per voi. Ci penser.

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Non pensateci, signor Tenente. Fatelo! E va bene. Un uomo deve sposarsi. Non lo ripianger mai. Tutti
dovrebbero sposarsi.

Bene ripetei. Ora cerchiamo di dormire un poco, John . un invito-chiamata-vocazione al matrimonio ripetuto a Nick con i sigilli del rituale numero sacro di Hemingway, cio sette volte. Ma una vocazione sulla quale Nick ha ancora molti dubbi (vedi pure ne Il ritorno del soldato : Le ragazze?... Troppo complicate... non ne vale la pena... ). Limperativo dovete sposarvi viene per capovolto in un altro celebre racconto, In paese straniero , ambientato nel Reparto di Fisioterapia dellOspedale Maggiore di Milano. Ad un apparecchio per la riattivazione degli arti, Nick da giorni incontra un terribile Maggiore degli Arditi, excampione di scherma (ora con una mano rattrappita): Cosa avete intenzione di fare quando la guerra sar finita, se finir? Torner in America. Siete sposato? No. Ma spero di esserlo presto. Pi pazzo di cosi non potreste essere disse, e sembrava molto arrabbiato. Un uomo non deve sposarsi. Perch, signor Maggiore? Non chiamatemi Signor Maggiore! Perch un uomo non deve sposarsi? Non pu sposarsi. Non pu sposarsi disse con rabbia. Se luomo destinato a perdere tutto ci che ha, non dovrebbe da se stesso porsi nella condizione di perderlo. Non dovrebbe mettersi nella condizione

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di perdere. Dovrebbe trovar cose che non pu perdere". Parlava con molta foga e amaramente guardando fsso davanti a s. Ma perch dovrebbe necessariamente perderlo ? Lo perder disse. Stava fissando la parete. Poi abbass lo sguardo sullapparecchio, liber la sua piccola mano dalle strisce di cuoio e la batt forte contro la coscia. Lo perder ripet. Stava quasi urlando. Non discuta con me! Chiam il piantone addetto agli apparecchi. Vieni a spegnere questo dannato affare! And nellaltra stanza per i raggi e il massaggio. Dopo sentii che chiedeva al dottore di poter telefonare e chiuse la porta. Quando torn, io ero seduto a un altro apparecchio. Indossava il cappotto e aveva il cappello, venne verso di me e mi pose la mano sulla spalla. Mi rincresce molto disse, e mi batt la spalla con la mano sana. Non avrei dovuto essere scortese. Mia moglie morta adesso. Dovete perdonarmi. Stava li mordendosi il labbro inferiore. molto difficile mormor. Non posso rassegnarmi. Guardava fisso dietro di me, attraverso la finestra. Poi cominci a piangere. Sono veramente incapace di rassegnarmi e gli manc la voce. Poi piangendo, con la testa alta, lo sguardo smarrito, camminando con rigidezza militare, con le lagrime che gli bagnavano le guance e mordendosi le labbra, pass tra gli apparecchi e usci dalla stanza... . Dunque la donna e lamore potevano essere anche tutto ci che luomo ha , qualcosa di veramente importante, una specie di religione. una prospettiva nuova in Hemingway. E luomo nella vita destinato a perdere (pure ripetuto sette volte). Il racconto era ricco di altri fermenti nuovi ( Abbasso gli ufficiali! ; gli accenni ir

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nici allidea di fratellanza e di abnegazione logo rata dalla propaganda patriottica...). Ernest, in quegli ultimi mesi del 1927, stava pensando a tutto ci, ma in unarchitettura molto pi ampia di quella di un racconto. Come sfondo aveva scelto il fronte italiano prima e dopo Ca- poretto, Milano, Stresa, la Svizzera, luoghi che conosceva bene. Su Caporetto e lIsonzo aveva raccolto innumerevoli particolari da ufficiali italiani durante la sua permanenza a Milano, allOspedale Maggiore, al Caff Cova e al Biffi, in Galleria. Si era in seguito documentato sugli avvenimenti con scrupolo di reporter (vedine gli echi ne Il ritorno del soldato : Stava leggendo un libro di guerra... Leggeva tutto quel che riguardava le operazioni... avrebbe voluto che ci fossero pi cartine... Ora si imparava davvero cosera la guerra... ). Senza dubbio lesse Scenes from Ita- lys War (Scene della guerra dItalia, 1919) dello storico inglese G.M. Trevelyan,23 del quale accetta linterpretazione del cosiddetto sciopero militare e della propaganda socialista (Viva la pace!... Abbasso gli ufficiali!...) come cause responsabili di Caporetto. Ci che stava gradualmente prendendo forma era un romanzo damore e di guerra. Lo avrebbe intitolato A Farewell to Arms (Addio alle armi; da una celebre poesia dellelisabettiano George Peele). Ci avrebbe dovuto, comunque, lavorare ancora a lungo. Una dannata cosa dopo laltra In dicembre e nei primi mesi del 1928 la stesura del romanzo subisce rallentamenti per degli incidenti pi o meno gravi. Il 12 dicembre, a Montreux, in piena notte

23 Va ricordato che dal 25 marzo 1918 in avanti Trevelyan fu direttore della Prima Unit della Croce Rossa Britannica che oper nel settore di Schio (con posti ad Arsiero in Val P sina e a Ponte del Diavolo in Val delle Prigioni, poco oltre Pian delle Fu- gazze), negli stessi luoghi quindi serviti anche dalla Sezione Quattro ARC cui appartenne pure Hemingway.

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prende Bumby (ritornato da poco con la madre dallAmerica) per metterlo sul vasetto, e il bambino, assonnato, gli ficca un dito nellunico occhio ancora sano e gli taglia la pupilla con lunghia. un guaio serio. Caro Jim scrive con fatica Ernest al semicieco Joyce siamo pari... . In gennaio, mentre a sciare con Archibald MacLeish in Svizzera, quasi si ammazza cadendo malamente. In febbraio, a Parigi, durante londata di freddo gli scoppiano le tubature nellappartamento e per di pi a letto con lin- tluenza e le emorroidi. Una sera di marzo, dopo una lauta cena in casa di MacLeish, sbaglia a tirare lo sciacquone del gabinetto e gli piomba addosso come una mazzata il lucernario che lo spedisce allospedale con sette punti di sutura al capo. Povero caro vecchietto! gli scrive bonariamente lex-moglie Hadley proprio una sfortuna che una cosa simile sia capitata a un omaccione come te! Im magino che tu abbia appreso con scoraggiamento che la vita effettivamente una dannata cosa dopo laltra... Dato che ne han parlato i giornali, da Rapallo lo sfotte anche Ezra Pound: Come hanno fatto quei maledetti bastardi a sbronzarti al punto da farti cadere verso lalto e sfondare quel dannato lucernario?!!! . Verso la fine di marzo Ernest, con Pauline che in attesa di un bambino, simbarca per lAmerica. Seguendo i consigli di Dos Passos decide di metter su casa a Key West, allestrema punta meridionale della Florida, di fronte a Cuba. Rimarr il suo nuovo punto di riferimento per undici anni. In maggio si reca dai ricchi genitori di Pauline a Piggot, nellArkansas. In giugno, a Kansas City, nel Missouri, ospite del romanziere Malcolm Lowry. Sono alcune settimane di tranquillit, durante le quali la stesura di Addio alle armi procede bene. Alla fine del mese, in un ospedale della stessa citt, Pauline d alla luce il secon dogenito di Hemingway, Patrick. Ernest non molto entusiasta della nuova paternit. In compagnia di Bill Horn, lamico delle autoambulanze di Schio, se ne parte in macchina per la caccia e la pesca nello Wyoming, dove pu

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anche lavorare in pace al romanzo. Lo conclude in ago sto. La difficile nascita di Patrick per taglio cesareo gli ha suggerito il finale del libro, dove la protagonista femminile, Catherine, muore di parto. Il 6 dicembre lo raggiunge la notizia del suicidio del padre. Malandato in salute il dott. Hemingway si era sparato con la pistola. Il comprensibile dolore e il tempo dedicato a mettere ordine nella ingarbugliata situazione finanziaria lasciata dal padre impediscono a Ernest di procedere alacremente alla revisione del libro. Viene completata in aprile del 1929. La Scribners pubblica lopera a puntate nello Scribners Magazine e anticipa allautore un assegno di 10.000 dollari. Lirrequieto Ernest, con Pauline e Patrick, a maggio gi di nuovo a Parigi con i compagni. Qui ritrova un ex-collega dello Star di Toronto, Morley Callaghan, piccolo e robusto, che al pugilato gliele suona. Deve essere stata una cosa irritante per lui commenta Morley che il mio sinistro lo prendesse sempre mentre stava attaccando. La sua bocca cominci a sanguinare... Si passava di continuo la lingua sul labbro asciugandosi il sangue... Improvvisamente mi sput addosso; mi sput tutta una boccata di sangue in faccia. Mi chiedo da quali strane oscure pro fondit del suo essere fosse scaturito quel suo barbaro ge sto. Un istante dopo Ernest gi subito allegro e vivace. Finch Morley commenta continuer a spaccarmi la faccia sar sempre mio amico... Qualche giorno dopo, in compagnia di Scott Fitzgerald, si presenta da Morley e gli fa indossare i guantoni. Scott deve cronometrare ri prese di un minuto, con intervalli di due, ma affascinato dalle botte che si danno si dimentica di guardare lorologio finch Ernest non va al tappeto. Mio Dio grida Fitzgerald ho lasciato che il round durasse quattro minuti in pi... Ernest gliela far pagare. Egli sempre ricercatissimo dagli amici, ma non talora facile giustificarne il comportamento. 11 biografo Carlos Baker parla di Hemingway il buono e Hemingway il cattivo . Nono

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stante il procedere degli anni gli ancora rimasto molto delladolescenza (del ragazzaccio , senza dubbio, ma anche dei lati positivi delladolescente: entusiasmo, dedizione assoluta, freschezza di visione...).

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Hemingway trascorre lestate del 1929 in Spagna per la fiesta di Pamplona e la feria di Valencia. In set tembre di ritorno a Parigi dove, nella libreria di Sylvia Beach, fa amicizia col critico e poeta Alien Tate. Alla fine del mese gli arrivano dalla Scribners le prime copie delledizione in volume di Addio alle armi. Nel giro di tre settimane diviene il libro pi venduto negli Stati Uniti, superando Niente di nuovo sul Fronte Occidentale, di Erich Maria Remarque, uscito lo stesso anno. Leditore gli fa pure pervenire le recensioni che sono entusiastiche. Lo scrittore riuscito a ricreare la tragedia di Caporetto con tale evidenza e precisione che viene persino citato nella documentazione storica sulla ritirata italiana. Il romanzo in realt anche un libro altamente letterario , con riferimenti dotti che sono per completamente assimilati nella narrazione. Di indimenticabile effetto drammatico la descrizione che culmina nella fiumana di profughi, soldati e ufficiali alla stretta del Ponte della Delizia sul Tagliamento, vicino a Codroipo. Facendo uso di una tecnica delle strutture portanti , con un sapientissimo crescendo di particolari che sono illustrazione del motivo dell irrazionale e del caos ( Tutto qui impazzito... ; cfr. Tutto il mondo fuori dei cardini... , di Shakespeare e di John Don ne),24 il romanziere giunge a costruire una scena dalle di mensioni dantesche, quella di un giudizio infernale sul pon

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o) th World, v. 191.

W. Shakespeare, in Amleto, atto I, scena II, v. 189; J. Donne, in An Anatomie

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te, dove esseri disumanizzati (carabinieri, giudici militari...) acciuffano, condannano e fucilano. il climax del romanzo. Il protagonista, il tenente americano Frederic Henry, pure lui acciuffato e che sta per perdersi, ha appena il tempo di lanciarsi in acqua e sparire nelle onde e aggrapparsi a un tronco, inseguito dalle fucilate. (La descrizione di quel- 1 io e il tronco... , con il pronome personale io ripetuto 32 volte in un solo capoverso, una delle pili belle pagine musicali dello scrittore.) Lira fu lavata via nel fiume assieme a tutti i miei altri obblighi (cfr. Il mare lava via tutti i mali degli uomini , di Euripide) 25 dir pi tardi Henry a se stesso, rannicchiato sotto il tendone di un vagone di treno militare tra Latisana e Mestre. Come Nick Adams e Rinaldi, a Fossalta di Piave, anchegli fa ora una [sua] pace se parata . In quel suo drammatico monologo interiore, come gi Robinson Crusoe salvatosi dal naufragio, anchegli ora far conti . Venuti meno glideali pubblici (patria, libert, vittoria...) si aggrapper allunica cosa che gli rimane al mondo: lamore di Catherine, linfermiera conosciuta a Gorizia e che aveva lasciato a Milano e che ora raggiunger e con la quale scapper in Svizzera. La scena del ponte segna anche nel romanzo una inversione di tema . Il motivo della guerra, dominante nella prima parte, scender ora a motivo secondario e perder dintensit sino a scomparire. Da posizione di sottofondo invece cresciuto quello dellamore, che dora in avanti dominer sino alla fine. Lo svilupparsi di questo tema la parte pi affascinante del libro. Hemingway lo svolge mediante alcune scene-madri. La prima avviene, quasi allinizio della vicenda, alla mensa ufficiali di Gorizia. uno scambio vivace di battute tra il tenente medico Rinaldi (spalleggiato dal capitano e dal maggiore) e il cappellano militare. Centro delle attenzioni il giovane Henry in procinto di partire per una li-

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In Ifigenia in Tauride, v. 1193.

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cenza. C un tentativo delle due parti di accaparrarselo . Rinaldi invita Henry a casa dei suoi ad Amalfi ( Scriver alla mia famiglia... Ti vorranno bene come a un figlio... ). E poi c Capri, Roma, Napoli, Palermo... grandi centri di civilt e di cultura (E ci sono anche posti con magnifiche ragazze. Belle ragazze giovani accompagnate dalle mamme. Ah ah ah!... ). Il cappellano lo invita dai suoi a Capracotta, negli Abruzzi ( Sarai ospite della mia famiglia... Ti piacer la gente... Mio padre un gran cacciatore... ). Ha laria di essere una buffa certatio medioevale con angelo e demonio che si disputano il possesso di unanima. (Ma con quellHenry alla ricerca di una affiliazione , di un padre , il pensierino di Hemingway anche allo Stephen Dedalus dellUlisse di Joyce.) Si comunque gi fatta chiara la contrapposizione tra Rinaldi e il cappellano, ognuno dei due simbolo di una ben diversa concezione sia della vita che dellamore. Henry segue dapprima il demonio Rinaldi, poich la licenza la va a passare nei grandi centri di civilt e di cultura (e nei casini) dellItalia Meridionale. In una bella pagina musicale (nella seconda met del capitolo 3) ha per rimorsi e ripensa con simpatia al prete e al suo invito negli Abruzzi, alle nevi immacolate e alla caccia e alla pesca. La seconda scena al capitolo 11, dove si parla di amore. Distinguendo tra lussuria e amore, il prete, richiesto da Henry, precisa che amare [sia Dio che le donne]... vuol dire far qualcosa per il proprio amore... anche sacrificarsi... servire... . C quindi un amore sacro e un amore profano . Henry aggiunge che star ben attento a non innamorarsi, almeno nel senso in cui intende il prete. Ha intanto soffiato la ragazza a Rinaldi, Catherine, nei riguardi della quale ha preso delle precauzioni:

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... La girai verso di me per poterla guardare mentre la baciavo; e vidi che i suoi occhi erano chiusi. La baciai su entrambi gli occhi. Pensai che doveva essere un po matta. Se lo era, tanto meglio. Non mimportava se mi legavo a lei. Era meglio che andare tutte le sere al casino degli ufficiali... Sapevo di non amare Catherine e di non aver nessuna idea di amarla. Questo era un gioco, come nel bridge, in cui invece di carte tu giochi parole. E come al bridge, si gioca per denaro o per unaltra posta. Nessuno mi aveva ancora detto qual era la posta... . Ma divertirsi finch si pu , giocare e scherzare con lamore prima che il cocchio alato del tempo si avvicini (una citazione da Allamica ritrosa, di Andrew Marwell) pu essere pericoloso. Chesterton direbbe, con malizia, che la Provvidenza ha messo in giro lacci (dei ganci ; nel romanzo si parla spesso di caccia e pesca, di specchietti per le allodole , di trote che abboccano...) nei quali presto o tardi si va a incappare. Henry, quando il prete gli dice che amare vuol dire darsi ... gli gira alla larga (non legge le sue lettere, altre le trova scialbe ...) e insegue 1 amore profano ; ma il gancio (la fregatura , in termini ironici) lo trova proprio li, poich si innamora sul serio di Catherine. Se la trota abbia abboccato il lettore se ne accorge al capitolo 2126 che tutto un crescendo di parole come upset, unhappy, afraid, worried (sconvolto, infelice, pieno di paura, preoccupato) fino a culminare in trapped (preso, accalappiato; ripetuto pi volte). Henry si sente accalappiato perch Catherine gli ha confessato che aspetta un bambino, ma si sente anche intrappolato un po da tutto tutto il suo

XI capitolo 20 nella versione italiana. Purtroppo nelledizione Oscar Mondadori, c stata una fusione dei capitoli 13 e 14 in uno solo; da li in avanti la numerazione non corrisponde quindi con loriginale inglese.
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1972,

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sistema di vita che viene messo in crisi. finito il tempo dellegoismo, ora bisogna darsi . E riprendendo limmagine di amore-gioco dir a Catherine: Non sono un buon giocatore di baseball ma far del mio meglio... . Si noti come la scena finisca anche con un brindisi : un gesto convinto di accettazione. Unaltra scena-madre avviene quando Henry, guarito da una grave ferita al ginocchio e lasciata a Milano Catherine, ritorna a Gorizia. Qui ritrova Rinaldi, per il quale prova sempre una certa attrazione ( Mi palp gentilmente il ginocchio con le sue dita... Aveva belle mani da chirurgo... ), e anche il prete. Alla mensa ufficiali avviene unaltra memorabile conversazione che si richiama alla certatio di mesi prima. di splendida fattura architettonica e musicale. Rinaldi, un po alticcio, dopo aver parlato di amore, di serpente e di mela, si rivolge a Henry: Prendi un po di vino, per il tuo stomaco . E dopo un pos si rivolge al cappellano: Prenda un po di vino, per il suo stomaco. Sa, san Paolo ? E dopo ancora un poco viene fuori con la storia di san Paolo che, quandera caldo, ne ha fatte di cotte e di crude, e diventato freddo ha messo le regole per quelli che sono ancora caldi . Lo scrittore, con questa entrata alla Sigfrido di san Paolo, ha addirittura scomodato Wagner (i tre suoni di corno che annunciano il personaggio...). Il tono ovviamente paradossale; ma ci pu essere del serio sotto, poich fu proprio san Paolo (nella Lettera agli Efesini) a definire lamore umano un sacramentum magnum, un grande mistero. E Addio alle armi anche e soprattutto un dramma di amore umano. La scena finisce con la sconfitta definitiva di Rinaldi, ormai ubriaco e ammalato di sifilide. Henry, dopo la sua diserzione sul ponte del Tagliamen- to, si rivolger a Catherine, trover in quel grande mistero dellamore tutta la sua ragione di vivere. Lamore un sentimento religioso gli ribadir a Stresa il conte

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Nella Prima Lettera a Timoteo.

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Greppi in unaltra scena-madre. Il tragico sar che, una volta che han raggiunto entrambi la Svizzera, Catherine morir di parto. una finale tipica di Hemingway: chi vince non prende nulla. La finale non per cosi completamente negativa come potrebbe sembrare. Catherine morta, ma Henry ha veramente scoperto che c nella vita qualcosa per cui valga la pena di vivere: lamore, per esempio. E non tutte le donne muoiono di parto.

Morte nel pomeriggio


Il 10 gennaio 1930 Hemingway lascia la Francia e ritorna a Key West. Ha in mente di scrivere un libro sulle corride con splendide fotografie , come precisa a Max Perkins, un funzionario della Scribners. Simpegna a mandare articoli anche a Fortune , la rivista di Archie MacLeish. In genere lavora al mattino presto. Durante il giorno va in giro ingaglioffandosi con pescatori, contrabbandieri dalcool e di mano dopera, attentissimo osservatore della loro vita. Con la grossa cicatrice al capo (il lucernario) nessuno immagina che sia uno scrittore. In compagnia di Bra Saunders, una guida professionista, Ernest ha scoperto unaltra sua passione: la pesca dalto mare. A varie riprese gli si uniscono Dos Passos, che ha sposato da poco Katie Smith, unamica dinfanzia di Ernest, Max Perkins, Archie MacLeish e limmancabile Scott Fitzgerald. Dalle avventure di Bra Saunders trae materiale per un nuovo racconto, Dopo luragano , la storia di un uomo che rischia di morire pur di raggiungere lo scrigno di una nave affondata, nel 1919, non lontano dagli isolotti di Key West. La stesura del libro sulle corride procede pi o meno a sbalzi durante lestate, quando gli Hemingway, con Bill Horne e sua moglie, si spostano in un ranch dello Wyoming. A loro pi tardi si uniscono i Dos Passos, e insieme vanno a caccia di orsi, di cervi e di capre selvatiche. Il primo

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di novembre, sulla via del ritorno, non lontano dal Parco Nazionale di Yellowstone, Ernest viene abbagliato dai fari di unauto e perde il controllo della propria, uscendo fuori strada. Dos Passos, che con lui, se la cava con escoriazioni. Ernest ha una brutta frattura a un braccio e viene ricoverato per due mesi al St. Vincent Hospital di Billings, nel vicino Montana. Lincidente gli dar lo spunto per un importante racconto, Il giocatore, la monaca e la radio , cui dovremo accennare in seguito. Il 1931 quasi interamente dedicato al libro sulle corride, che egli intitola Death in th Afternoon (Morte nel pomeriggio). un argomento che lo affascina: Non si pu immaginare quanta intensit emotiva e spirituale e quanta pura classica bellezza pu essere prodotta da un uomo, un animale e un pezzo di flanella scarlatta drappeggiata su di un bastone... . Di questo argomento egli aveva gi trattato nella seconda parte di Fiesta, in alcune celebri miniature e ne Linvitto (del 1924, ma pubblicato nel 1927 in Uomini senza donne). Questultimo racconto era la storia del torero Manuel Garcia, che non cede n allet n alla mala sorte e scende nellarena sino a farsi ammazzare (bellissimo il procedere del motivo tematico attraverso una serie di annotazioni contrappuntistiche: Mi sentivo di far bene... Andavo bene negli ultimi tempi... Ora andr bene... Tutto andava bene... [E dopo che incornato: ] Andavo proprio bene... Andavo cosi bene... [Prima di morire:] Vero che andavo bene?... ). Hemingway della corrida coglie non le dimensioni di spettacolo sanguinario ma di tragedia, come di un rituale delluomo in contatto immediato con la pi semplice di tutte le cose: la morte. Questa era per lui una realt fin troppo personale (Fossalta, il suicidio del padre...), ed era del resto il motivo ricorrente nelle sue opere e di cui aveva dato innumerevoli correlati: la guerra, lomicidio, la violenza, la pesca, la caccia... La sua unos

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sessione che ha certamente ragioni profonde, sulle quali la psicanalisi pu fare luce. Ora, sublimando quello che il suo shock di fronte a questa realt, egli cerca di guardarla in faccia con la stessa impassibilit di certi quadri di Goya (Los desastros de la Guerra, ecc.). Non solo ma aggiunge esplicitamente una motivazione che lo pone, nuovo Prometeo, in rivolta contro la Causa stessa che ha voluto la morte nellordine delle cose: Quando si accetta la regola della morte, non uccidere un comandamento obbedito con facilit e naturalezza. Ma se un uomo ancora in rivolta contro la morte, gode neirattribuirsi uno degli attributi divini, quello di impartirla. Questa una delle sensazioni pi profonde degli uomini che godono di uccidere. Queste cose si fanno per orgoglio e senza dubbio lorgoglio un peccato cristiano e una virt pagana. Ma lorgoglio a costituire la corrida... . Ne II vecchio e il mare (del 1952), la storia del duello mortale tra il pescatore Santiago e il grande pesce, Ernest toglier alla morte lalone pagano dellorgoglio e ne far un dramma tipicamente cristiano. Ma ora la sua ricerca non ha alcuna speranza che lo sorregga. Quello che ora lo attira solo lo spettacolo catartico delFuomo stesso di fronte al proprio coraggio: Durante lo svolgersi della corrida mi sento molto bene e provo una sensazione di vita e di morte e di mortalit e di immortalit, e quando finita mi sento molto triste ma molto bene... . Ernest vuole allargare il quadro sino a includere tutta la Spagna, quella drammatica e autentica di Goya, la vita stessa, lestasi, il rimorso e il dolore, la gente e i luoghi e comera il tempo . Una narrazione selettiva quindi, tesa a cogliere particolari rivelatori:

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Hanno portato Pedro Carrena morto per le strade con le torce fino alla chiesa e lo hanno messo nudo sullaltare... . Di fronte al fienile una donna teneva unanatra a cui aveva tagliata la gola e la lisciava con garbo, mentre una bimba reggeva una tazza per raccogliere il sangue per fare il sugo. Lanatra sembrava molto soddisfatta e quando la posarono a terra (tutto il sangue era ormai nella tazza) barcoll un paio di volte e si accorse di essere morta... . Non riesce per a trovare unarchitettura che lo soddisfi. A un certo punto introduce nel libro come interlocutrice la vecchia signora (una derivazione dalla old lady in Dubuque del New Yorkers). un espediente che gli allarga le possibilit, mediante luso del dialogo e il pretesto per riferimenti seri o ironici un po su tutto: su se stesso, di cui d una gustosa caricatura: Quel tizio non un filosofo, n un sapientone, un incompetente zoologo, beve troppo, non sa usare decentemente la punteggiatura e adesso ha anche smesso di scrivere in dialogo... ; sul proprio modo di scrivere (e qui Ernest stavolta serio): Se un prosatore sa bene di cosa sta scrivendo, pu omettere le cose che sa, e il lettore, se lo scrittore scrive con abbastanza verit, pu avere la sensazione di esse con la stessa forza come se lo scrittore le avesse descritte. Il movimento dignitoso di un iceberg dovuto al fatto che soltanto un ottavo della sua mole sporge dallacqua... ; contro Aldous Huxley, T.S. Eliot e William Faulkner per la loro cerebralit , e i sedicenti umanisti alla Long- fellow:

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Qualcuno di sangue inglese ha scritto che la vita reale, che la vita seria e che la tomba non la sua meta. E dove lavranno sepolto?... Io spero di vedere presto la fine di qualcuno di loro e osservare come i vermi attaccheranno quella loro sterilit salvaguardata a lungo... . Il lavoro prosegue durante lestate in Spagna, scossa dai fremiti repubblicani, e poi a Kansas City in casa di Malcolm Lowry. (Allospedale della medesima citt il 12 novembre Pauline d alla luce il terzogenito di Ernest, Gregory.) Il dattiloscritto viene spedito a Max Perkins in dicembre. Nei primi mesi del 1932, correggendo le bozze di stampa, per consiglio di Dos Passos vi apporta sostanziali modifiche, togliendo molta filosofa dalla barba grigia e accenni scoperti al simbolismo. Liter finisce in ottobre. Morte nel pomeriggio il pi completo catalogo e schedario psicologico di Hemingway (Emilio Cecchi), indispensabile per chi voglia conoscere a fondo lo scrittore, ma rimane unopera sperimentale. Se ne rese conto anche Ernest, congedandosi dai lettori: La gran cosa resistere e fare il nostro lavoro e vedere e udire e imparare e capire; e scrivere quando si sa qualcosa, e non prima... Questo non un libro, ma qualcosa da dire cera pure. Poche pratiche cose da dire . La gran fatica lo aveva quasi esaurito. A pubblicazione avvenuta se ne parte con Max Perkins per lArkansas, caccia di anatre. Si ferma poi a lungo, con moglie e bambini, a Piggot dai suoceri, i quali gli hanno adattato a studio un granaio. Un giorno il granaio prende fuoco e alcuni manoscritti vanno bruciati. Da Rapallo gli arriva la solita letterina di Ezra Pound che lo sfotte: Ma, accidenti, vecchio mio, PERCH vivere in un granaio, e perch

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non essere li quando il granaio decide di farti fuori tutta la tua roba???... . Chi lo manda per, letteralmente, fuori dai gangheri sono quelli che criticano il nuovo libro. Lo si taccia dinfantilismo per la volgarit del suo vocabolario e di morbosit per la sua incessante ossessione per il fato . Un vecchio amico di Parigi, Max Eastman (nel saggio Toro nel pomeriggio, apparso in giugno sulla rivista New Re- public ) and oltre: afferm che cera nello scrittore Hemingway una eccessiva quantit di virilismo , che gli mancava la serena fiducia di essere un vero uomo . Il suo era lo stile letterario... di chi porta peli finti sul petto . Ernest lo prese come un affronto personale. La cosa fini, quattro anni dopo, in un tremendo pugilato quando incontr Eastman da Max Perkins, negli uffici della Scribners di New York. (Ernest si denud anche il petto villosissimo , e denud quello di Max Eastman, pulito come il cranio di un calvo... .) Pugni a parte, Hemingway riteneva che i critici (gli eunuchi , i pidocchi che vivono da parassiti sulla letteratura... ) ce lavessero con lui, e cera ora una partita aperta.

Chi vince non prende nulla


Ritornato a Key West, Ernest per ricaricarsi riprende la vita di pescatore nella Corrente del Golfo. Si spinge sovente a sud sino allAvana e a nord-est nelle Isole Bahamas, sino a Binimi, per la pesca dei giganteschi marlini. Il pi assiduo dei suoi amici Dos Passos. La Paramount di Hollywood ha nel frattempo completato ledizione cinematografica di Addio alle armi, con Gary Cooper e Helen Hayez, che frutta ad Ernest un considerevole gruzzolo. Se non i critici, almeno c il pubblico che lo capisce. Ma il 1933 per lui anche un anno di intenso lavoro letterario. Nasce infatti una nuova raccolta di racconti che la Scribners pubblica lo stesso anno con il titolo Winner

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take Nothing ( Chi vince non prende nulla , una massima tratta da un vecchio manuale sulle scommesse). Il motivo ispiratore palese: luomo si agita, lotta, combatte, ma destinato in fine a perdere. Limportante avere un proprio codice personale di comportamento, e per il resto resistere . I suoi personaggi (pugili, toreri, soldati, prostitute, poveri diavoli...) hanno unenorme capacit di sopportazione: non esclusi ragazzini di nove anni come Schatz, di Un giorno aspettando , che per una tremenda giornata guarda in faccia la morte e lattende senza batter ciglio... (per via di una banale influenza):
...Non c da preoccuparsi dissi [ il padre che parla]. Io non mi preoccupo rispose. Soltanto non riesco a non pensarci. Ma non devi pensarci. Prenditela con calma. Sicuro che me la prendo con calma disse, e guardava fisso davanti a s. Sembrava che cercasse di dominarsi per qualche ragione. Prendi questo con un po dacqua. Credi che mi far qualcosa? Ma certo. Mi sedetti e aprii II libro dei Pirati. Cominciai a leggere ma mi accorsi presto che non mi seguiva e mi fermai. Fra quanto tempo pensi che morir? Che?? Quanto tempo deve ancora passare prima che io muoia? Mica stai per morire! Ma che ti salta in testa? Oh, lo so benissimo. Ho sentito il dottore dire centodue . Ma non si muore con centodue di febbre! Ma che sciocchezza questa? Sicuro che si muore. A scuola, in Francia, i com-

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pagni mi dicevano che con quarantaquattro non si pu vivere. E io ho centodue. Era tutto il giorno che aspettava di morire. Oh, povero Schatz dissi. Oh, povero vecchio SchatzL. Ma come per le miglia e per i chilometri. Tu non stai morendo. Quello un altro termometro. Sei sicuro? Certo dissi. come per le miglia e i chilometri. Quello un termometro diverso. Oh disse. Ma il suo sguardo fisso ai piedi del letto cominci a cedere. Infine cedette anche leroico sforzo di volont per dominarsi, e il giorno dopo fu un giorno di distensione, ed egli piangeva facilmente per piccole cose senza importanza . In questo nuovo gruppo di racconti di Chi vince non prende nulla linteresse dello scrittore per la forma , come sempre, dominante. Ci evidente anche nel pi breve di essi, Lettera di una lettrice , il cui spunto gli fu dato da un amico medico di Kansas City. Si narra di una donna che si rivolge alla rubrica di un giornale per sapere se potr in seguito avere normali rapporti col marito, attualmente in cura per la sifilide. Alla lettera lo scrittore fa seguire un monologo della donna, in cui viene usata la tecnica ripetitiva delle parole ( Cos giusto fare... cosa fare... quel ch giusto fare... non so proprio cosa fare... ). Si ha limpressione di un arresto meccanico della progressione logica; come se allo shock della notizia della sifilide qualcosa si sia inceppato nel cervello della donna. Il brano infatti come un disco malandato che gira su se stesso e non procede. Una struttura apertamente musicale alla base di Omaggio alla Svizzera . in forma tripartita e sinottica (le tre parti si possono scrivere su tre colonne affiancate, tanti sono gli elementi in comune). Ernest sfrutta qui il

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principio compositivo musicale del tema fisso con variazioni . Racconta di tre americani che al bar delle stazioni rispettrv amente di Montreux, Vevey e Territet, fanno delle avances alla cameriera. Di particolare interesse la variazione numero due, di Johnson, uno scrittore, il quale, dopo aver cercato di interessare la cameriera chiedendole persino... se conosce Scott Fitzgerald (!), si rifugia al tavolo di tre facchini, ordina champagne e vuole festeggiare con loro il suo prossimo divorzio: la prima volta che lo faccio. Ho trentacinque anni. E perch uno lo fa? Gli viene chiesto di farlo. E perch glielo chiedono? Per sposare qualcun altro. Ma stupido . Lamericano, con quel suo confidarsi ai facchini, alla ricerca di comprensione e solidariet, di un ego te absolvo laico, che per essi non sono disposti a dargli: Il signore esce gi? la cameriera chiese. Il treno non arriva che fra tre quarti dora. Johnson mise sciarpa, soprabito e cappello. Fuori nevicava fitto. Dalla finestra egli si volt a guardare i tre facchini seduti al tavolo. La cameriera stava riempiendo i loro bicchieri con lultimo vino rimasto nella bottiglia... Johnson si volse e si mise a camminare lungo la piattaforma. Nel caff aveva pensato che parlarne potesse diminuire limportanza della cosa; invece non era stato cosi. Gli era servito solo a sentirsi pi sgradevole . una trascrizione letteraria, appena velata, del rimorso di Ernest dopo cinque anni di divorzio da Hadley. Di

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vorziare ammetter in seguito sempre un fallimento personale . Nei precedenti racconti di Nel nostro tempo e Uomini senza donne Ernest aveva sperimentato con frequenza quella che viene comunemente chiamata la quarta dimensione , cio la presenza contemporanea nella narrazione di contrastanti atmosfere emozionali. Ora, in Chi vince non prende nulla, egli alla ricerca della quinta dimensione , definita dal critico russo P. D. Ouspensky la linea del perpetuo presente . Questa nuova concezione del tempo non una scoperta dei moderni, era gi stata definita mirabilmente da SantAgostino nelle Confessioni: Il futuro e il passato non esistono, e perci i tempi non sono tre... Forse sarebbe meglio dire: i tempi sono tre, e cio: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Tre cose vedo nellanima mia: la memoria presente del passato, lintuito presente del presente, lattesa presente del futuro... . Gli scrittori moderni hanno intuito le enormi possibilit espressive che loro forniva una simile dimensione temporale e ne han fatto tesoro nelle loro opere: da Proust a Joyce, a T.S. Eliot, a Virginia Woolf, a Faulkner. Il non vedere Hemingway in questo contesto, e per di pi non in posizione antagonistica ai succitati nomi, significherebbe non cogliere il valore dei suoi esperimenti. In Qualcosa che mai proverete egli narra di Nick Adams che in bicicletta si aggira per il campo di battaglia tra Fornaci di Monastier e Fossalta di Piave. Poi sinfila in un camminamento, raggiunge il ricovero del comando di un battaglione dove incontra il capitano Paravicini, con il quale ha gi combattuto sulle montagne, e sintrattiene a parlare con la truppa. Lunico discorso decente che riesce a formulare uno sproloquio (in stile aulico, da accademia militare) sul come catturare le cavallette da esca (vedi, di nuovo, il richiamo al rituale liberatorio de Il fiume dai due cuori ). un Nick Adams spaventosamente gi , ancora con i postumi di una brutta ferita alla testa, che ammette di aver paura, che si ubriaca prima degli at-

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tacchi, che di notte non riesce a dormire senza una qualche luce accesa e che si sveglia di soprassalto e sudando freddo. Il racconto costruito con unarchitettura variatissima: prosa naturalistica, dialogo, monologo interiore, tecnica del flusso di coscienza, linguaggio ripetitivo, uso ossessivo di particolari: ... Quelle erano le notti in cui il fiume scorreva pi ampio e tranquillo, e fuori di Fossalta cera una casa bassa dipinta di giallo con salici tuttintorno e una scuderia bassa, e cera pure un canale... Ci che gli metteva paura e di cui non sapeva sbarazzarsi era quella lunga casa gialla e la diversa larghezza del fiume... Si svegliava sudando freddo, pi atterrito che se si fosse trovato sotto un bombardamento, e tutto questo per una casa con una lunga scuderia e un canale... Chiuse gli occhi... e vide una lunga casa gialla con una bassa scuderia e il fiume pi ampio del solito e pi tranquillo... . Ma lelemento saliente del racconto il capovolgimento della successione logica del tempo. Quello di Nick un presente molto complesso: egli a Fossalta, a Parigi con la sua ragazza, intento a pescare lungo un fiume, in montagna vicino al casotto in fiamme della teleferica, di nuovo a Parigi in taxi non lontano dal Sacro Cuore. Sta parlando al capitano Paravicini e al suo posto vede uno che gli punta il fucile e si sente nella vampa dellesplosione che lha investito mesi prima, ed sempre ancora sotto lincubo della casa gialla :

Dove hai lasciato la bicicletta? gli chiese Paravicini.

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Dietro lultima casa. Credi che sia al sicuro? Non preoccuparti Nick disse. Me ne vado subito. Riposati un poco, Nicola. Chiuse gli occhi e invece delluomo con la barba che losservava attraverso la mira del fucile, calmissimo prima di sparare, invece della bianca vampa e dellurto seguente simile a una bastonata nelle ginocchia, invece del languido e caldo soffocare e del vomitare sulla pietra, mentre gli altri lo sorpassavano, vide una lunga casa gialla con una bassa scuderia ed il fiume pi ampio del solito e pi tranquillo... . Se c differenza con le tecniche usate da Joyce, Eliot e dagli altri intellettuali , che Ernest riusciva a ottenere analoghi effetti senza alcuna esibizione di cerebralismo n di fottuta retorica n tantomeno di paroioni da dieci dollari (lattacco in particolare contro Faulkner). Tenendo presente lo stato confusionale della mente di Nick Adams e lorrore della scena e il calore del giorno (cause sufficienti per spiegare le trasposizioni di tempo e di luogo), quella di Hemingway un tipo di prosa accettabile ad un livello naturalistico, anche se in realt essa selettiva e stilizzata. Un altro esempio di massimo interesse formale La luce del mondo , un racconto pieno di dinamite precis Ernest stesso e quello che io preferisco assieme a Un posto pulito, illuminato bene e che a nessun altro mai piaciuto . Qui la dimensione extra-temporale viene raggiunta non attraverso unalterazione delle condizioni psicofisiche del protagonista ma ricorrendo al rituale. probabile che lo scrittore si sia ispirato al capitolo 9 de II segno rosso del coraggio (1895) di Stephen Crane, dove viene descritta la morte del soldato Jim Conklin (John Conklin ha le iniziali di Jesus Christ, ha una ferita al costato, ha le mani insanguinate e il suo aggirarsi per il campo di battaglia si richiama al rituale del Calvario...). Il titolo La

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luce del mondo (e non Le luci del mondo com erroneamente tradotto in italiano) deriva dal noto quadro Io sono la luce del mondo di Holman Hunt, che raffigura Cristo con una corona di spine, un mantello di broccato e una lanterna in mano, che bussa alla porta di una casupola nella speranza che lo facciano entrare (una riproduzione del quadro era anche nella copertina dellalbum di fotografie di Ernest dalla nascita ai 18 anni). Il racconto narra di un gruppo di persone (un campionario di unumanit di derelitti: prostitute, taglialegna, immigrati, un omosessuale, degli indiani...) mentre sono in attesa del treno in una squallida stazioncina nel nord del Michigan ( Ma che razza di posto questo?... ). Nella prima parte c un tentativo inutile di stabilire un rapporto umano: ... Sa Dio se mi sono mai trovato in un posto simile disse Tommy. Guarda quelle tre. Allora parl quello che disse che faceva il cuoco. Quanti anni avete, ragazzi? chiese. Io novantasei e lui sessantanove Tommy disse. Oh! Oh! Oh! rise la grossa prostituta sussultando. Non sei capace di essere pi educato? disse il cuoco. Te lo avevo chiesto amichevolmente. Io diciassette e lui diciannove dissi io... Potete chiamarmi Alice disse la prostituta grossa. E come ti chiami tu? chiesi a una delle due bionde. Frances disse lei. Frances come? Frances Wilson. Che te ne importa? E tu? chiesi allaltra. Oh, non fare il frescone disse quella. Lui vuole solo che facciamo tutti amicizia disse quello che aveva parlato prima.

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Non vuoi fare amicizia? No disse la prima delle ossigenate. Con te no. Che vipera! rispose luomo.... Tale rapporto, sino a divenire vero dialogo, ha luogo improvvisamente quando il cuoco precisa che attende il treno per Cadillac: Cadillac il posto da dove veniva il pugile Steve Ketchel disse il taglialegna timido. Steve Ketchel disse una delle due bionde, a voce alta, come se quel nome avesse fatto scattare un grilletto in lei. Lo ammazz suo padre. Cristo, il suo proprio padre... Tu lhai conosciuto? chiese uno degli uomini. Conosciuto? Conosciuto e amato? Questo vuoi sapere? Lho conosciuto come nessun altro al mondo, e lho amato come si ama Dio... . E nelle battute del dialogo vengono ad accumularsi altri particolari significativi: ... Era luomo pi bello e pi meraviglioso che sia vissuto mai... Era il pi grande, il pi belluomo che sia esistito mai... e lammazz suo padre. Quel fetente di Jack Johnson lo prese a tradimento... Quel figlio di puttana del diavolo lo prese a tradimento... Steve lo mise a terra e si volt per sorridermi... Ero andata solo per quellincontro e Steve si volt per sorridermi... Era un dio, era. Bianco, pulito, bello, morbido e

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veloce come una tigre e come un lampo.... Sembrava una tigre quando si muoveva... . Cristo luce del mondo della liturgia pasquale, campione che ha vinto la morte e primogenito delle creature nelle Epistole di San Paolo, e il cui sacrificio stato voluto da DioPadre; Cristo tradito da Giuda, Cristo che si volta a guardare Pietro, lo stesso rapporto Steve-tigre (derivato da Cristotigre del Sermone della Nativit del predicatore secentista inglese Lancelot Andrewes, e riportato da T.S. Eliot nel poemetto Gerontion del 1920: Nelladolescenza dellanno / Venne Cristo la tigre / Nel maggio depravato... ), sono riferimenti che hanno la funzione di sovrapporre alla caratterizzazione di Steve Ketchel la figura del Redentore. Del mio corpo non mimporta nulla... ma la mia anima appartiene a Steve Ketchel continua la prostituta. E accetta la possibilit che Steve abbia voluto bene ad altre e con uguale intensit (Cristo che vuol bene a tutti?...). Lasciatemi in pace coi miei ricordi conclude la donna, ed un altro riferimento evangelico: Vi lascio la mia pace... . In conclusione, il nome di Steve d a quei poveri diavoli la possibilit di comunicare tra loro e cogliere anche qualcosa delle loro dimensioni umane. Il racconto finisce serenamente: Ciao disse Alice. E aveva proprio una bella voce. Ciao dissi io... . Nelle opere di Hemingway ci si imbatte pi di una volta in protagonisti poco raccomandabili, persone (per citare di nuovo Stephen Crane) per le quali i benpensanti fiduciosamente si augurano che non ci sia posto nel regno dei cieli . Ma anche le prostitute e i ladri ha scritto

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Ernest hanno una loro dignit e un loro onore (e, aggiungiamo, un loro stato giuridico di simpatia nei Vangeli). Il racconto sembrerebbe cosi voler sottolineare le dimensioni della speranza, un qualche barlume almeno, estesa ai diseredati. Probabilmente questa la dinamite cui lo scrittore (lettore assiduo del Southern Jesuit e frequentatore delle messe domenicali) si riferiva. Nel suo racconto egli ha voluto, senza dubbio, emulare anche una celebre novella di Guy de Maupassant, Casa Tellier (1881): la storia delle amabili e gentili sgualdrine che partecipano alla festa della Prima Comunione di una bambina, figlia di una collega, e poi ritornano al loro lavoro.28 Niente, e cosi sia? In Un posto pulito, illuminato bene lo scrittore esamina laltro rovescio della medaglia, lassenza della speranza, il nulla. Il racconto presenta problemi interpretativi, se non altro perch Ernest dichiar che esso batteva tutti quelli che egli aveva scritti nel fatto di aver lasciato fuori , in cui cio aveva applicato al massimo la teoria delliceberg. Anche in questo racconto egli fa uso di dimensioni multiple e ricorre al rituale. Apparentemente la storia molto semplice. Si svolge in un caff spagnolo, un posto pulito, illuminato bene , allora della chiusura notturna. Ad un tavolino allaperto indugia un vecchio signore che affoga nel brandy i propri affanni. Un cameriere giovane gli serve ancora da bere, ma impaziente di finire il lavoro e andarsene a casa. Tor

28 Per una sua logica personale, dalle simpatie di Hemingway (non del tutto cattoliche, cio universali) sono esclusi gli omosessuali ( Da che parte andate, ragazzi? chiese il cuoco - Dalla parte opposta alla tua rispose Tommy...), che egli bolla a fuoco anche nel racconto La madre di uno di quelli , dove uno di quelli ha lignominia di non provvedere decentemente neppure alla sepoltura della propria madre.

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nato al banco, ha una conversazione a mezza voce con un collega anziano. Parlano dei tentativi di suicidio del vecchio, dellanima, della solitudine, del matrimonio, della vecchiaia: Non mi piacerebbe diventare vecchio disse il cameriere giovane. Un vecchio una cosa sgradevole. Mica sempre. Questo per esempio pulito. Beve senza sporcarsi. Anche adesso che ubriaco. Guardalo un po... 11 cameriere lo guard allontanarsi, vecchissimo e malfermo sulle gambe, ma dignitoso . La conversazione sul vecchio signore ha reso i due camerieri pensosi anche verso se stessi: Hai giovinezza, fiducia ed un lavoro disse il cameriere pi anziano. Hai tutto. E a te cosa manca? Tutto mi manca, meno che il lavoro. Hai tutto quello che ho io. No, non ho mai avuto fiducia in niente e non sono giovane. Andiamo. Smettila di dir sciocchezze e chiudi. Io sono di quelli che amano restare fino a tardi al caff disse il cameriere pi anziano. Sono con tutti quelli che non vogliono andare a letto. Con tutti quelli che hanno bisogno di una luce per la notte... Ogni notte io sono riluttante a chiudere, perch pu esserci sempre qualcuno che ha bisogno del caff... . Il giovane cameriere se ne va, e il racconto giunge presto al suo climax: Spegnendo la luce elettrica il cameriere pi anziano continu la conversazione con se stesso. la luce

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sintende, ma necessario che il posto sia simpatico e pulito e piacevole. E niente musica. Certo che la musica non ci vuole. E mica uno pu stare con dignit al banco di un bar, per quanto un bar sia tutto quel che c a questora. Di che aveva paura? Non aveva paura n terrore. Era un nulla che egli conosceva anche troppo bene. Era tutto un nulla, e luomo era un nulla lui pure. Solo questo egli era, e ci di cui aveva bisogno era solo la luce e un po di pulizia e un po di ordine. Alcuni ci vivevano in quel nulla senza averne mai coscienza, ma egli invece lo sapeva bene che tutto era nada y pues nada y nada y pues nada. O nada nostro che sei nel nada, sia nada il tuo nome e nada il tuo regno e sia nada la tua volont. Dacci oggi il nostro nada quotidiano... Ave nulla pieno di nulla, il nulla sia con te... Egli sorrise e si ferm davanti a un bar con una scintillante macchina per il caff. Desiderate? disse il barista. Nada. Otro loco mas" (un altro matto) disse il barista e si volt dallaltra parte . E in fine la conclusione: Ora, senza pensarci pi, se ne sarebbe andato a casa in camera sua. Si sarebbe messo a letto e finalmente, alla luce dellalba, si sarebbe addormentato. Dopo tutto, disse fra s, probabilmente soltanto insonnia. Devono averla molti . Nel tentativo di esplorare il lasciato fuori del racconto, unosservazione sembrerebbe ovvia: non ha assolutamente nulla di cerebrale. Le stesse amare preghiere della sera del vecchio cameriere (una parafrasi pagana del rituale cattolico del Padre Nostro e dell Ave Maria...) sono di immediata comprensione. Le sorprese incominciano quando il lettore si rende conto della concatenazione di

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movimento e di fatti che costituiscono la narrazione e che creano le emozioni stesse (per citare un Hemingway che definisce criticamente la propria arte). Il racconto infatti una successione di correlati oggettivi, alla T.S. Eliot. Il vecchio cameriere, per esempio, molto di pi di quanto non appaia. Egli anche Nick Adams (che soffre dinsonnia, che ha pure bisogno di una luce per la notte...). Un altro particolare il motivo ripetuto della vecchiaia (usato quattordici volte in relazione al vecchio signore del brandy e, partito lui, per altre cinque volte nei riguardi del cameriere anziano ). Una sovrapposizione di Nick Adams col vecchio cameriere e col vecchio signore del brandy sembrerebbe di nuovo abbastanza naturale. Non solo ma il racconto divenuto ora chiaramente una meditazione di vecchi uomini sulla vita; e sarebbe, a questo punto, fare un torto a Hemingway non mettere in relazione il racconto con altre famose meditazioni di vecchi uomini (per di pi scritte da chi Ernest considerava in un certo senso un suo antagonista, T.S. Eliot), come il gi citato Gerontion del 1920 ( Eccomi qui, un vecchio in un mese arido / ... un vecchio in una casa piena di correnti daria... ) e II canto damore di J. Alfred Prufrock (dello stesso Eliot, del 1917), il cui inizio si richiama a locali pubblici e a strade notturne come nel racconto di Ernest ( Andiamo allora, tu ed io, / quando la sera distesa contro il cielo / come un paziente anestetizzato sul tavolo operatorio; / andiamo a raggiungere, attraverso certe strade semideserte, / i bisbiglianti ricoveri / delle notti senza pace... / e ristoranti cosparsi di segatura con gusci dostrica: / strade che si inseguono come una discussione noiosa / di insidioso intento / per condurti a una questione impellente... / Oser io? Oser io?... / Oser io disturbare luniverso?... / Ho visto il momento della mia grandezza tremare, / e ho visto leterno Lacch porgermi il cappotto e ghignare, / e insomma, ho avuto paura... / Invecchio... invecchio... ). La domanda che disturba luniverso il cameriere an

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ziano del racconto di Hemingway se l invece posta senza alcuna paura ( Di che aveva paura? Non aveva paura n terrore... ), lucidamente, come un antico saggio epicureo ( Era un nulla che egli conosceva anche troppo bene. Era tutto un nulla, e luomo era un nulla lui pure... ). Un Hemingway, sembrerebbe, che rimonta il Cristianesimo per ritrovare una risposta disincantata in Lucrezio: Il niente che ritorna in niente... ,29 Ma doveva essere stato un nulla , o vuoto, per cui lo scrittore deve aver provato anche delle vertigini, poich nelle ultime righe del racconto egli ne ammorbidisce i contorni sino a concepirlo come una mera possibilit ( Ora, senza pensarci pi, se ne sarebbe andato a casa in camera sua... e alla luce dellalba si sarebbe addormentato. Dopo tutto, disse fra s, probabilmente soltanto insonnia... ). una finale volutamente ambigua, di scetticismo (uno scetticismo umano e dignitoso: il cameriere servizievole, comprensivo, innamorato della parola tematica clean, pulito , decente ) che si richiama ad un altro celebre testo pagano che Ernest conosceva bene (vedine una parafrasi nel cap. 13 di Per chi suona la campana), il carme di Orazio A Leuconoe: Non indagare su quanto gli dei abbiano destinato a me e a te, non ci lecito saperlo... Soffri meglio che puoi quel che ti capita!... Abbi saggezza... Vivi alla giornata... .30 T.S. Eliot, Lucrezio, Orazio (il nada cosmico di Goya, il sonetto di MacLeish, con gli spettatori al circo che si vedono improvvisamente volar via il tendone e che rimangono esterrefatti a fissare sulle loro teste il niente, il niente, il niente, assolutamente niente , e molti altri riferimenti) sono, senza dubbio, nella parte nascosta di questo racconto-iceberg, non per come erudizione ma per consapevolezza di problema e convergenza di motivi tematici,

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Hauti igilur redit ad nihilum res ulta, LUCREZIO, De Rerum Natura, I, 206.

30 Tu ne quesieris, scire nefas, quem mihi quem tibi / finem di dederint... Ut melius quidquid erit, pati!... / Sapias... / Carpe diem..., ORAZIO, Carminum Liber, I, 11.

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quindi perfettamente assimilati. Lo scrittore aveva al riguardo idee chiare. In una poesia giovanile ( Le poetesse con note in calce , apparsa sulla rivista tedesca Der Querschnitt , novembre 1924) aveva fatto del sarcasmo su La terra desolata dellEliot, che aveva avuto bisogno delle note esplicative dellautore. Vi aveva ironizzato anche in Morte nel pomeriggio ( La lussuria in note a pi di pagina... Un pensiero carino che proviene da Andrew Mar- well... Lho imparato da T.S. Eliot... ). Sul problema dellerudizione nellopera letteraria e sulle cosiddette citazioni implicite (di moda negli scrittori dotti : Pound, joyce, ecc.) si diffuse di nuovo in Morte nel pomeriggio, rispondendo per le rime ad Aldous Huxley che lo aveva tacciato di voluta mancanza di cultura: ... Uno scrittore che prende cosi poco sul serio lo scrivere da essere ansioso di far vedere alla gente com accademico, colto e ben educato, un semplice pappagallo, un gufo della malora... Se la gente che lo scrittore sta creando parla di grandi maestri di pittura del passato, di musica, di pittura moderna, di letteratura, di scienza, allora dovrebbero parlare di questi argomenti nel romanzo. Se non parlano di questi argomenti e lo scrittore li fa parlare, un mistificatore. Per buona che sia una frase o una similitudine, se la mette dove non assolutamente necessaria e insostituibile rovina il suo lavoro per egotismo. La prosa architettura, non decorazione dinterni, e il Barocco finito... Gente, non personaggi costruiti abilmente, devono uscire in un romanzo (o in un racconto) dallesperienza assimilata dello scrittore, dalla sua cultura, dalla sua testa, dal suo cuore, da tutto lui stesso. Se ha fortuna, oltre che seriet, e li descrive bene in blocco, essi avranno pi di una dimensione e dureranno pi a lungo... .

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Un altro racconto pieno di gente , ma sostanzialmente costruito di correlati oggettivi e di sottili implicazioni umane Il giocatore, la monaca e la radio . Esso pure una meditazione pessimistica e paganeggiante sulla vita. La scena si svolge in un ospedale del Montana (vedi la degenza di Ernest al St. Vincent Hospital di Billings dopo lincidente automobilistico con Dos Passos nel 1930). Il protagonista uno scrittore, Frazer, ferito ad una gamba (quasi tutti i protagonisti di Hemingway hanno una ferita ). Come Nick Adams anchegli soffre dinsonnia, piange da solo, ha i nervi brutti , e per non pensare si stordisce col grande Assassino , cio con lalcool (si ricordino le personificazioni nelle poesie di T.S. Eliot: il gran Lacch, il Buffone, lUomo impiccato, il Marinaio annegato...; si noti anche il particolare del nome del protagonista, Frazer, che pure quello dellautore de II ramo doro, del 1890, da cui Eliot trasse moltissimi dei suoi simboli). Per Frazer un succedaneo moderno del grande Assassino pure la radio. Problemi personali e le grandi questioni sociali della nostra epoca (che appassionavano Dos Passos e gli altri scrittori proletari degli Anni Trenta) sono per per lui un ostacolo troppo complicato e vi si smarrisce: ... La religione loppio del popolo... e la musica... e i rapporti sessuali... e lambizione e leconomia e il patriottismo e il pane e leducazione, tutto oppio del popolo!... E la libert solo un nome vano... La Rivoluzione, pens Frazer, quella no, non oppio. La Rivoluzione una catarsi; unestasi che pu essere prolungata soltanto con la tirannia. Gli oppii servivano per prima e dopo. Vedeva tutto chiaro ora, forse fin troppo chiaro... . La rivoluzione che finisce necessariamente in ti' rannia : neppure questa una soluzione, un impasse. Sostanzialmente il troppo chiaro che Frazer ha davanti a s il vuoto, il buio pi assoluto. una condizione

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umana non sopportabile, per la quale gli si prospettano due alternative. La prima rappresentata da suor Cecilia, una giovane donna innamorata del suo lavoro, dei suoi pazienti e della squadra di calcio della Notre-Dame University, ora impegnata nei campionati mondiali e per la quale la suora corre in cappella a pregare perch la Provvidenza intervenga nella partita. Con francescano candore confessa a Frazer che vuole farsi santa. Ma non un po matta quella? chiese il messicano magro. Chi? Quella monaca. No disse Frazer. una donna magnifica, di grande intelligenza e simpatia... . La monaca simbolizza una soluzione cristiana dellesistenza, con una religiosit intesa pi come fac bonutn (o agape, o charitas: vedi la definizione giovannea di Dio) che non il rationale obsequium di tomisti e neotomisti. La seconda alternativa una soluzione laica, impersonata da un altro degente dellospedale, visitato da compatrioti, il messicano Cayetano, un giocatore di provincia, povero in canna e un po filosofo, sfortunato nel gioco e in ogni cosa, e con le donne anche . Egli si comporta con dignit, non tradendo alla polizia il cabron che gli ha sparato. inoltre dotato di una enorme capacit di sopportazione ( Se avessi una camera da so lo e una radio piangerei e griderei tutta la notte... ). Cayetano un uomo che ha elaborato un suo codice elementare di comportamento e vi si attiene. Se nella prima alternativa cera posto per una Provvidenza che interveniva persino nelle partite di calcio, nella seconda c il Fato e la rassegnazione dei pagani (nel suo correlato di luck, fortuna, destino , ripetuto quattordici volte nella sezione culminante del racconto).

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Ma lo scrittore Frazer, nello scompartimento ben illuminato della sua mente , pur nutrendo simpatie per Cayetano, non sceglie, non probabilmente in grado di farlo; preferisce un po di oppio : ... Tra poco, egli pens, i messicani se ne sarebbero andati... Allora egli avrebbe preso un gocciolo del grande Assassino, e avrebbe aperto la radio, ma la si poteva aprire anche solo un poco, da sentirla appena . , di nuovo, una finale scettica, volutamente ambigua, o di attesa, come quella del cameriere di Un posto pulito, illuminato bene ( ... dopotutto probabilmente soltanto insonnia... ). una conclusione che, stando alle testimonianze degli amici, corrisponde anche al comportamento di Hemingway a Key West durante quegli anni. Si facevano inoltre notare gi allora i primi disturbi di una vita poco regolata e un peggioramento del suo carattere. Secondo Dos Passos egli era spesso chiassoso e dispotico . E Archie MacLeish: Era un amico meraviglioso e insostituibile, ma insopportabile; un uomo col quale non si poteva andare daccordo, ma di cui non si poteva fare a meno .

Verdi colline dAfrica


Verso la fine del 1933 Ernest decise di partire per lAfrica con Pauline. In transito per Parigi cerc di agganciare Joyce, al quale per i leoni non interessavano. Sbarcato a Mombasa, raggiunse Nairobi, si ferm a lungo nella Piana di Serengeti, sulle colline di Ngorongoro e nelle steppe della Valle del Rift (in Kenia e nel Tanganica). Furono mesi di caccia grossa. Allinizio della primavera del 1934 ritorn di nuovo a Parigi. Sylvia Beach gli fece vedere il numero di aprile della rivista Life and Letters . Conteneva un saggio del cri

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tico e romanziere inglese Wyndham Lewis, dal titolo II bue muto. Era un attacco a fondo contro quanto Ernest aveva scritto finora. Non solo lo si accusava di anti-intellettuali- smo, ma addirittura i suoi personaggi erano degli ottusi mentali , ai quali le cose semplicemente accadono , e il loro autore un semplicione monosillabico . Non cera il bench minimo riconoscimento del suo lavorar sottile . La reazione di Ernest fu violenta (con un pugno di rabbia sul tavolo ruppe un artistico vaso di Sylvia, che volle a tutti i costi risarcire). Si vendic in seguito di Lewis (da lui conosciuto anni prima in casa di Ezra Pound) dalle pagine di Festa Mobile: Aveva una faccia che mi faceva ricordare quella di una rana, non di una rana gigante ma di rana comune... e Parigi era una pozzanghera troppo grande per lui... . Verso la met di aprile di ritorno in America. A bordo deirj/e de France incontra lattrice Marlene Dietrich, una amicizia che durer a lungo. A Key West riprende la vita movimentata con i pescatori. Per le sue scorribande nella Corrente del Golfo ora possiede un potente cabinato che ha battezzato Pilar. Inizia inoltre a spedire articoli, rimunera tissimi, alla rivista mondana Esquire . Sono mesi di euforia durante i quali incomincia a mettere per iscritto anche le sue esperienze africane di caccia grossa. Il lavoro procede speditamente ed in grado di spedirlo a Max Perkins ai primi di gennaio del 1935. Lopera, che intitola Green Hills of Africa (Verdi colline dAfrica), controversa. Ci sono splendide pagine dalle quali possibile cogliere il buon odore deir Africa , tutto il fascino del continente nero. Il libro rivela per anche moltissimo dellanimo dello scrittore: la sua auto-ironia: Sono un commediante... La mia vita non la prendo sul serio, ma quella degli altri, si... ;

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il suo scetticismo: Quello della iena, che mangiava se stessa, era uno scherzo sudicio, ma quello del tiro a volo era uno scherzo pulito, e altrettanto lo era il mio whisky. E questultimo era uno scherzo con molte variazioni, e ad alcune di queste arrivammo solo pi tardi. Anche i maomettani e tutte le altre religioni erano uno scherzo... ; il suo bisogno di scrivere: Lavorare era lunica cosa che mi facesse stare veramente bene... la mia dannata vita... ; affiorano suoi ricordi parigini: ... tutte le novelle rifiutate che mi tornavano per posta attraverso una fenditura della porta della segheria, con delle lettere che non le chiamavano mai novelle, ma aneddoti, bozzetti, racconti... ; la sua amicizia con Joyce: Era capace di riprendere una conversazione interrotta tre anni prima... Quellultima sera Joyce ubriaco continuava a ripetere una frase di Edgar Quinet: Frache et rose comme au jour de la bataille... ; frequenti anche gli attacchi virulenti contro i critici e Gertrude Stein, o bonari contro gli amici ( Conosci Dos Passos? - Mai sentito nominare... ). Il libro si eleva talora sino a divenire una meditazione lirica sulla storia: sul degradare delle civilt (ovvio il richiamo a II tramonto dellOccidente, del 1918, di Oswald Spengler); sul venir meno del grande sogno americano e il bisogno di evadere oltre le frontiere nella ricerca

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di unesistenza libera , da uomini (il nord del Michigan, lItalia, Parigi, la Spagna, lAfrica, la Corrente del Golfo; ma poi?...). Se in Verdi colline dAfrica Hemingway voleva esprimere il suo paganeggiante immedesimarsi nella vita spontanea e crudele della natura e delle sensazioni forti, non ha saputo per trovare un elemento informatore, in altre parole unarchitettura o un seguito di correlati, per cui andava gi celebre, che dessero unit allopera sino a giustificarne ciascuna sua parte. Ahim, ci sono pagine da macellaio: Cercavo con le dita il cuore dietro la coscia anteriore del capriolo... Lo sentivo caldo ed elastico contro le mie dita e sentivo anche il coltello che lo spingeva indietro, ma infine palpai un po intorno e recisi la grande arteria, mentre il sangue mi puls caldo sulle dita... . Il libro ha gli stessi limiti di Morte nel pomeriggio. Ma lAfrica, dopo due anni di meditazione in tranquillit (W. Wordsworth), gli doveva fornire il soggetto per due autentici capolavori: i racconti La breve vita felice di Francis Macomber e Le nevi del Chilimangiaro .

Due capolavori Protagonista di La breve vita felice di Francis Macomber (scritto nellaprile del 1936) un trentacinquenne americano, venuto in Africa con la moglie per un safari. Egli un vigliacco, si scredita pubblicamente di fronte alla propria donna, alla guida inglese Wilson e ai portatori negri, fuggendo per due volte davanti al leone che lo carica e rifiutandosi di inseguire e uccidere come si deve unaltra bestia ferita. La caccia vi concepita come un rituale contro la paura e iniziazione alla virilit.

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Macomber chiaramente un uomo senza codice e Wilson, il maestro, glielo deve insegnare: In fede mia e la guida inglese cita Shakespeare me ne infischio; un uomo non pu morire che una volta: una morte sola dobbiamo a Dio, e dunque vada come vuole, chi muore oggi ha gi pagato il debito per domani... . Macomber scopre gradualmente in s il coraggio e nellultima carica di un bufalo si comporta da uomo. La composizione sapientemente concentrata su alcuni episodi determinanti e su battute essenziali del dialogo. Il fascino della narrazione per nello svilupparsi in sordina di un altro soprasenso che far alla fine letteralmente esplodere il significato del racconto: la donna, la funzione distruggitrice della donna, di quelle americane in particolare: ... Sono loro pensava Wilson le pi dure del mondo, le americane; le donne pi dure e crudeli che esistano, le pi attraenti anche, e le pi avide, tutte bestie da preda. Esse si indurivano a spese dei loro uomini, diventati cosi molli o andati a pezzi dal nervoso. O forse li sceglievano molli fin da principio, per poterli dominare? Eppure non dovevano capire tante cose allet in cui si sposavano... . La donna di Macomber disprezza il suo uomo perch un vigliacco, se lo tiene perch lo pu dominare, e lo umilia facendo allamore con Wilson. Ma quando si rende conto che Macomber cresciuto, diventato uomo , non ha dubbi, lo elimina: ... Il portatore lanci un grido selvaggio e dalla macchia salt fuori il bufalo, lesto come un gambero, froge aperte, bocca serrata e sangue che gli

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colava e la testa massiccia in aria, che veniva alla carica fissandolo con quei suoi occhi porcini... Ma- comber, fatto fuoco, vide schegge come di lavagna schizzar via dalle corna, e la testa dare una scrollata, e di nuovo spar, alle froge, e vide altre schegge schizzar via dalle coma, e di nuovo spar mentre la massa enorme del bufalo lo sovrastava, e pot distinguere i piccoli occhi porcini, e vide la testa cominciare ad abbassarsi, stroncata, e allora senti un caldo, bianco lampo accecante esplodergli nella nuca e non senti pi nulla... . La vita felice di Macomber durata cosi molto poco, solo alcuni istanti per vivere entro il codice e salvarsi: una conversione quindi in extremis. Ma cos il codice ? La finale si richiama a quella di un altro celebre racconto,31 Un avvenimento al ponte di Owl Creek (1891), di Ambrose Bierce ( Un forte colpo lo stord alla nuca, un accecante bagliore bianco che avvolse tutti e rimbomb come una cannonata... ). Nel medesimo racconto Bierce fece uso di un accorgimento che sar ripreso anche da Ernest ne Le nevi del Chilimangiaro . Bierce descrive limpiccagione, a un ponte dellAlabama, di una presunta spia dei Confederati, Peyton Farquhar. Ma nel momento della morte, in quel terribile istante in cui la corda gli deve spezzare il collo, lo scrittore gli fa vivere, nella mente, lepisodio della sua salvezza: Farquhar simmagina libero, sfuggito ai carnefici, salvo in seno alla sua famiglia. Labbraccio amoroso con la moglie si identifica per con laccecante bagliore bianco che lo annulla. una tipica espansione del momento (o quinta dimensione del tempo, cui si gi accennato). La si ritrova anche in Proust (il morceau de la made-

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Riportato anche da Elio Vittorini in Americana, Milano, Bompiani, 1941 e 1968.

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leine e il je tressaillis di Du cot de chez Swann, 1913), in D.H. Lawrence ( Tutta londa di tutta la vita di tutto il tempo si solleva improvvisamente ed appare davanti a noi come unapparizione, una rivelazione... ), in Joyce (le epifanie ), in T.S. Eliot (nel marinaio annegato de La terra desolata: Una corrente sottomarina / spolpava le sue ossa in sussurri. Venendo a galla e ripiombando gi / pass in rivista le tappe della sua vita e della giovent / entrando nel vortice... ), in molti altri. Quinta dimensione del tempo e, in pi, monologo interiore (caro a Joyce) e luso di caratteri corsivi di stampa per indicare visivamente una diversa successione temporale degli avvenimenti (vedi William Faulkner ne Lurlo e il furore, del 1929, e in Mentre io agonizzo, del 1930) sono ripresi da Hemingway in Le nevi del Chiliman- giaro , scritto nel luglio del 1936. Il racconto si apre con una significativa epigrafe: Il Chilimangiaro un monte coperto di neve, alto 5890 metri, e si dice che sia la montagna pi alta dellAfrica. La vetta occidentale chiamata in lingua masai Ngje Ngje, la Casa di Dio. Presso la vetta c la carcassa stecchita e congelata di un leopardo. Nessuno ha saputo mai spiegare cosa cercasse il leopardo a quelle altezze .32 un proporre al lettore, nel modo pi semplice, le dimensioni metafisiche (allegoriche, dantesche) della vicenda stessa. Si narra di uno scrittore americano, Harry, il quale immobilizzato in una radura africana da una

32 Citato da Ice Cap, il bollettino del Kilimanjaro Mountain Club , Nairobi, gennaio 1932. Ma vedi anche il Libro di Giobbe (38, vv. 22 e segg.): Sei forse giunto ai depositi della neve?... Allacci forse tu i legami delle Pleiadi?... Hai forse tagliato tu i canali per lo scroscio dellacquazzone e liberato il passaggio per il temporale, per la pioggia che cade su terra dove nessun uomo vive, su terre desolate?... .

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gamba in cancrena (sempre il motivo della ferita ). Egli assistito dalla moglie Elena, ma sa di essere irrimediabilmente perduto se il cacciatore bianco Compton, partito in cerca di soccorsi, non arriver in tempo a salvarlo con laereo. La vicenda nata anche da una constatazione di Ernest durante la sua permanenza in Kenia: avrebbe potuto finire la sua vita in modo banale, per un incidente di caccia, in giro per il mondo con la sua donna, prima di aver potuto vivere pienamente e scrivere quanto doveva scrivere (il medesimo tema della novella di Henry James Gli anni di mezzo , del 1895). Il racconto quindi anche un esame di coscienza dell Hemingway di Key West : ... Aveva distrutto il proprio talento per non essersene servito, per avere di continuo tradito se stesso e quello in cui credeva, per avere bevuto tanto da smussare la sua capacit di sentire, per pigrizia, indolenza, snobismo, orgoglio e pregiudizi, genio e sregolatezza, delitto e castigo. Ma cosera questo? Un catalogo di vecchi libri? Cosera il suo talento insomma? Era certamente un talento notevole, ma invece di servirsene egli ne aveva fatto commercio... . Nella tremenda certezza che entro la notte morir, Harry indaga sulle cause del suo fallimento morale e artistico e ne incolpa la moglie, il suo fottuto denaro , la sua vita di agi. Il motivo antifemministico sarebbe innegabile ( Cristo, come non capiscono niente le donne!...) se il racconto fosse a una dimensione, ma non lo poich, nella lucida percezione del morituro Harry, Elena, non pi persona, diviene proiezione del suo stesso sentimento di colpa (Elena dei greci, va della prevaricazione), simbolo della sua integrit perduta, coagulo di tutto quanto il mondo ha di negativo; persino correlato oggettivo di quel pubblico corruttore che con le sue esose pretese aveva sviato lo scrittore dal suo cammino (i ben pagati articoli sul mon

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dano Esquire ...). Harry, ridotto alle strette, si comporter ora come un pugile che si redime nellultimo round, si batter bene, rientrer nel codice . Egli perci ora scriver il meglio di se stesso. Ed quanto fa, nella sua mente, passando in rivista le tappe della sua vita e della giovent (T.S. Eliot) nei cinque monologhi interiori in corsivo che si intersecano alla narrazione (e che sono i suoi libri mancati, i suoi peccati domissione): le vicende della guerra in Tracia, le sue esperienze di Parigi, tante altre avventure coi soldati italiani: sul Pasubio, sul Pertica, sullAsolone, sui Sette Comuni, ad Arsiero; oppure la storia del ragazzo scemo che uccise il vecchio credendo di fare bene e che viene poi arrestato dalla polizia e che si mette a piangere (Faulkner?); o quella dell'ufficiale degli Arditi Williamson con glintestini impigliati nei reticolati e che gridava: Sparami, Harry! Per amor di Cristo, sparami!... . Il racconto ricco di una dinamica contrastante: il procedere in avanti della narrazione; il risalire indietro dei monologhi interiori; il chiudersi concentrico della iena e dei grandi uccelli appollaiati oscenamente sugli alberi della radura e che si avvicinano sempre pi (i critici denigratori di Ernest?); e infine il cerchio ampio e liberatorio del piccolo aereo di Compton che porta Harry alla salvezza. Egli lascer dietro di s la pianura, il caldo, i volatili da preda, la iena dal pianto muliebre (e la sua donna), dimenticher la sua stessa ferita maleodorante per salire in alto: Compton si voltava a guardare come Harry sopportasse il viaggio. Poi ci furono davanti altre montagne e incominciarono a salire ancora, e, a quel che pareva, andavano verso est, e poi ci fu buio ed erano in una tempesta, e la pioggia era tanto fitta che sembrava di volare in una cascata, poi ne uscirono e Compton volse il capo ammiccando e fece segno, e l davanti, tutto quello che egli pot vedere, vasta

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come il mondo intero, grande, alta, e incredibilmente bianca nel sole, era la vetta quadrata del Chili- mangiaro. E allora capi che era l che erano diretti . Se il racconto voleva essere unallegoria della sua parabola di scrittore, per Harry (e per Ernest) cera ancora qualcosa in serbo per il futuro, del buon lavoro da compiere, e il Chilimangiaro poteva esser la promessa oraziana di un monumento pi durevole del bronzo, pi alto della maest delle piramidi, che n il rodere della pioggia n la furia del vento aquilone n linnumerevole successione degli anni avrebbe potuto mai distruggere. Non morir del tutto... P Ma Hemingway ha giocato sulla buona fede del lettore. Ha dimenticato di scrivere il brano con laereo di Compton nel corsivo dei monologhi e lha fatto passare per vero. In realt chi arriva nella savana non laereo, ma la morte in bicicletta, la gran puttana : Ora la morte era arrivata... ed egli sentiva lodore del suo alito. Dille di andar via! disse alla moglie. Non and via, venne pi vicina. Hai un fiato orribile egli disse alla morte. Puzzolente bastarda. Essa venne ancor pi vicina ed egli ora non poteva parlarle. Essa vedendo che egli non poteva parlarle venne pi vicina ancora ed egli cerc di mandarla via senza parlarle, ma essa gli fu addosso, e mentre egli soffocava sotto il peso e non poteva muoversi n parlare, senti la moglie dire: Buana ora addormen

33 (Exegy) monumentimi aere perennlus / regalique situ pyramidum altius, / quod non imber edax, non aquilo impotens / possit diruere aut innumerabitis / annorum series et fuga temporum. / Non omnis moriar..., ORAZIO, Carminum Lber, III, 30.

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tato. Prendete piano la branda e portatela sotto la tenda. Egli non poteva parlare e dire alla moglie di mandarla via e la morte si appollai su di lui ora, sempre pi pesante, sino a soffocarlo. E allora, mentre sollevavano la branda, tutto improvvisamente and benissimo e quel grosso peso se ne and via da lui . Come gi nellimpiccagione di Peyton Farquhar, della novella di Bierce, Harry si libera dallabbraccio osceno della morte vivendo nella mente, come in un lampo {in una quinta dimensione del tempo ), lavventura della sua salvezza in compagnia di Compton, un simpatico arcangelo Raffaele motorizzato ( Lo scoppiettio dellaereo si trasform presto nel vecchio rombo familiare... 3i), che 10 porta verso Oriente, sulla bianca vetta del Chiliman- giaro (la Casa di Dio , lOlimpo dei greci, il Tabor dei Vangeli, la Montagna del Purgatorio, il Giardino della candida rosa dantesca cui accenna T.S. Eliot nel Mercoled delle Ceneri, del 1930, dove pure si parla di leopardi ). Nessuno ha saputo mai spiegare aveva precisato Hemingway allinizio del racconto cosa cercasse il leopardo a quelle altezze . Ma nelletica cristiana cercare gi trovare. Ed ci che ha salvato un operaio-scrittore dellultimissima ora come Harry. I greci, sul tema della ricerca umana, avevano elaborato il mito dellinquieto Ulisse. Sar un motivo sul quale Hemingway torner ancora in seguito. Immortalit di artista o salvezza dellanima, Ernest aveva caricato il racconto di materiale sufficiente a riempire quattro romanzi . Aveva persino tirato in ballo Scott Fitzgerald ( ... il povero Scott Fitzgerald... e il suo terrore reverenziale per i ricchi... ). Scott, che di fastidi ne aveva gi parecchi (la moglie pazza, la salute a rotoli per 11 troppo bere...), protest giustamente in una lettera:

Ma si ricordi anche, paradossalmente, In paradisum deducant te Angeli..., del rituale cristiano della sepoltura.
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Caro Ernest, ti prego di non citarmi nelle cose che pubblichi. Se decido, a volte, io stesso di scrivere il mio de profundis (vedi il suo racconto Lincrinatura , del 1936), ci non significa che io voglia vedere gli amici che pregano ad alta voce sulla mia tomba... . E precisava nel post scriptum: I ricchi non mi hanno mai ammaliato, a meno che alla ricchezza non unissero un gran fascino o una grande distinzione .

Qualcosa che cambia Laccenno ostile ai ricchi e quella specie di esame di coscienza dello scrittore in Le nevi del Chilimangia- ro stavano a indicare che qualcosa stava cambiando in Hemingway. Durante la Recessione economica e i conflitti politici e sociali allinizio degli Anni Trenta egli si era arroccato in un suo ostinato individualismo. Fu contrario ad allinearsi a quelle che egli considerava mode politiche e a coloro che si servivano della nuova panacea, leconomia, come oppio del popolo . Considerava il sinistrismo di Theodore Dreiser e degli altri scrittori impegnati , Dos Passos non escluso, tentativi di sporche carogne di salvarsi lanima . In quanto a s preferiva scrivere di temi primitivi . Affermava: La cosa pi difficile al mondo scrivere prosa onesta e sincera sugli esseri umani... e un libro scritto con sincerit contiene pure tutte le implicazioni economiche... . In un saggio, pubblicato nel maggio del 1934 sulla International Literature , il critico sovietico Ivan Kaskin, uno dei pi fini estimatori dellarte di Hemingway, lo aveva definito con una formula che diceva molte cose: mens morbida in corpore sano (una mente malata in un corpo sano). La disperazione dei suoi personaggi era do

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vuta ad una morbosa concentrazione nelle complicazioni personali della vita; per guarirne sarebbe bastato che essi si guardassero attorno e accettassero limpegno sociale che i tempi esigevano. Ernest gli rispose con alcune lettere di estrema cortesia, ribattendo per il suo punto di vista: Io adesso non posso essere comunista perch credo soltanto nella libert. Anzitutto voglio badare a me stesso e al mio lavoro. Poi provvedere alla mia famiglia. Poi aiutare il mio vicino. Ma dello Stato non mimporta nulla. Tutto ci che esso ha mai significato per me tassazione ingiusta... Credo solo in un minimo indispensabile di governo . Sui rapporti tra scrittore e politica era ancora pi esplicito: Se uno un bravo scrittore, non gli piacer mai il governo sotto il quale vive... Pu solo legarsi a una classe sociale se il suo talento limitato. Se ha abbastanza talento, tutte le classi sono il suo campo... Uno scrittore ai margini come uno zingaro... . E in unaltra occasione: N scrittore cattolico n scrittore di partito e neppure scrittore americano, ma semplicemente scrittore che cerca di dire la verit come lha appresa... . Erano idee condivise anche da molti altri: il cardinale Newman, Lon Bloy, Andr Gide e, non ultimo, quel micidiale spadaccino della letteratura inglese 35 che era Evelyn Waugh, anchegli dotato di una raffinatissima tecnica narrativa, e pure lui in lotta coi politici ( Non mi

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EMILIO CECCHI,

in Scrittori Inglesi e Americani, voi. II, Milano, Mondadori, 1968, p.

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sono mai interessato della cosa pubblica.... Ho allevato la mia famiglia e ho pagato tutte le tasse che ho creduto inevitabili... Molti nostri mali sono causati da coloro che si dedicano alla politica... ). Quelle di Hemingway erano per affermazioni fin troppo solenni, alle quali egli stesso cominciava a non credere pi. Era ormai definitivamente tramontato il tempo in cui i suoi personaggi (Jake Barnes di Fiesta, Frederic Henry di Addio alle armi...), di fronte alle grandi cause, potevano rifugiarsi in una pace separata . Nel settembre del 1935 un uragano sconvolse la zona di Key West e provoc un migliaio di morti tra i reduci della prima guerra mondiale, malamente sistemati nei vicini campi di lavoro di Matecumbe. Ernest scrisse un violentissimo articolo (pubblicato nella rivista di sinistra New Masses ) e accus le autorit di Washington di omicidio colposo. Unostilit verso le classi agiate (gi presente in Le nevi del Chilimangiaro ) e un orientamento dello scrittore verso il motivo della solidariet umana appaiono anche in un romanzo, che egli sta ora faticosamente portando a termine e che intitola To have and Flave not (Avere e non avere).

Avere e non avere


Il libro si compone di tre racconti separati, il primo dei quali, Una traversata , era gi stato pubblicato nel 1933 sulla rivista Cosmopolitan . Aveva come sfondo le acque sinistre del mare tra Key West e Cuba, e come protagonista lexpoliziotto Harry Morgan, un duro , che per mantenere la famiglia si arrabatta col suo battello in affari poco puliti. una storia di persone senza scrupoli, di contrabbandieri di alcool e di manodopera cinese, di anime dannate :

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... Siamo gli autentici disperati, quelli che non hanno niente da perdere, quelli completamente abbrutiti... Ma difficile riuscire a ottenere qualcosa da noi, perch ne abbiamo passate tante che il nostro unico svago la sbornia e il nostro unico orgoglio saperla prendere . Il secondo racconto, Il ritorno del mercante (esso pure gi pubblicato, in un numero di Esquire del 1936), proseguiva con Harry Morgan che, trasportando uno dei suoi carichi, viene ferito dalla polizia cubana e si rifugia tra gli isolotti di Key West. Ricercato anche dalla polizia americana, si salva grazie allaiuto dei suoi compagni. Noi qui dei battelli siamo tutti fratelli ; ed era come il riconoscimento della necessit di unirsi contro un nemico comune. Il terzo racconto, senza alcun titolo, ripresentava un Morgan astioso e amaro ( Io, al governo, non gli vado a pulire le fogne per una paga che non ti basta a mangiare... ). Morgan ora, per di pi, senza un soldo e ha avuto anche un braccio amputato in seguito alle precedenti ferite. Deciso a rischiare il tutto per tutto pur di sopravvivere, riesce a riprendersi alla dogana, con uno stratagemma, il battello che gli era stato requisito e si prepara a salpare; ma il battello viene abbordato da quattro rivoluzionari cubani che hanno appena assaltato una banca di Key West. Harry, che si ritiene ormai perduto, durante la traversata far di loro una strage col mitra, ma viene pure lui ferito al ventre. Rannicchiato su se stesso, ingaggia una solitaria lotta contro la morte, finch non lo soccorre un guardiacoste. Fa appena in tempo a pronunciare a fatica le ultime parole; Un uomo disse Harry guardando il capitano e il marinaio. Un uomo solo non ha. Nessun uomo, ha ora mai. E si ferm.

AVERE E NON AVERE

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Per quanto faccia, nessun uomo, ha ormai, pi alcuna possibilit, di farcela da solo. Chiuse gli occhi. Gli ci era voluto molto tempo per dirlo, e gli ci era voluta tutta una vita per impararlo .

Avere e non avere (che la Scribners pubblic nellottobre del 1937), nonostante i tentativi di Ernest di dare unit ai tre racconti separati, un libro ineguale. Ha pagine di estrema tensione e bellezza, ma talune parti si integrano a stento nellinsieme della narrazione. Le affermazioni libertarie suonano un po forzate, come pure il capitolo sui ricchi gaudenti di Key West. Molto efficace la caratterizzazione di Marie, la moglie di Harry, una donna innamorata del suo uomo, e il ritratto sferzante dello scrittore proletario e perdigiorno Richard Gordon, quasi certamente una caricatura di Dos Passos.36 Lopera, pur con i suoi limiti, per una conferma del nuovo orientamento di Hemingway: lindividuo (Harry, Marie, gli stessi ricchi, sempre cosi vicini al suicidio), luomo da solo, sul piano esistenziale, pi che sociale o politico, non ce la fa pi:
Sono un povero diavolo, io disse Harry altro che un uomo. E ora devo partire per un viaggio tremendo... Sono vuota disse Marie come una casa disabitata... Si senti freddo e vuoto tutto dentro... Luomo si sedette, sentendosi vuoto e instabile... Il freddo era in tutto il suo corpo, un freddo dolo-

36 Dos Passos replic con la caricatura di Ernest in Riscoperta dellAmerica, 1951, dove descrive George Elbert Warner, un ragazzo del Michigan dallaspetto di indiano e con le unghie sporche... Ernest se la prese e inve contro certi bastardi portoghesi guerci che scrivono bugie sui loro amici . Da CARLOS BAKER, cit., p. 710.

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roso che non voleva dissolversi... Si muore dentro disse Marie... . un mondo di vuoto , dove manca ogni senso dei valori. La situazione non diversa da quella cara al romanziere inglese Graham Greene: c tanto inferno e disperazione nel mondo (e in particolare nel cuore delluomo) che per forza dovr pur esserci un paradiso da una qualche parte. Ma dove? La presenza nel libro del motivo della solidariet, anche se appena accennato, una indicazione positiva, come un barlume. Ha per bisogno di essere chiarito in seguito.

La guerra di Spagna Lo scossone che fece definitivamente crollare lindividualismo di Hemingway fu la guerra di Spagna. Pi che di una scelta politica, la sua fu una questione di simpatia per gli spagnoli. Anche il suo schieramento dalla parte dei repubblicani aveva pi a che fare con la sua opposizione al fascismo, allora dilagante, che non con una sua adesione ad idee di estrema sinistra. Verso la fine del 1936 si diede da fare in America per raccogliere fondi per comperare e spedire autoambulanze ai repubblicani. Si mise poi daccordo con Dos Passos, MacLeish ed altri, per la produzione di un documentario cinematografico per sensibilizzare il pubblico americano sulla causa spagnola. Il film, dal titolo The Spanish Earth (Terra di Spagna), doveva essere girato quasi compieta- mente sui fronti di guerra, con la regia dellolandese Joris Ivens. Nel febbraio del 1937 Ernest afferra al volo loccasione di partire per la Spagna come inviato speciale della NANA (North American Newspaper Alliance). Ci and quattro volte: da febbraio a maggio (ad Alicante, a Valencia, a Madrid, nella Sierra de Guadarrama), da settembre a dicembre (a Madrid, a Valencia); e nel 1938, in apri

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le-maggio (a Barcellona, nella Valle dellEbro) e in novembre (negli stessi luoghi). Per due volte si ferma anche a Parigi dove rivede Sylvia Beach e James Joyce, ferocemente indifferente alla Spagna e alla politica . Il biografo Carlos Baker registra la presenza di Ernest, con degli amici, a un concerto di un quartetto darchi austriaco, unoccasione che gli permise di concionare dottamente sullarte del contrappunto... . Note informative preposte a edizioni italiane di suoi romanzi parlano di un Hemingway combattente contro Franco . Non esatto. A parte alcune partite di caccia alla lepre, alle pernici e ai conigli, nei dintorni di Madrid, Ernest in Spagna non spar un colpo. Il suo era inoltre un incarico ben retribuito. Fu trattato con riguardo dai re- pubblicani, che gli misero a disposizione una macchina con autista. Ci non toglie che egli non fosse sinceramente preso dallentusiasmo (come gi in Italia nel 1918) e non sentisse il fascino della fraternit darmi e del puzzo gradevole dei camerati . A Madrid il suo quartiere generale era allHotel Florida, dove cera un andirivieni di mezzomondo. Aveva pure facile accesso allHotel Gaylord, la centrale dei russi, dove strinse amicizia con Michail Kolcov, il corrispondente della Pravda e della Izvestija , che non gli lesinava informazioni sulla strategia delle operazioni in corso. Molto tempo fu dedicato alle riprese del film Terra di Spagna. Venne spesso a diverbio con Dos Passos, il quale propendeva per una sceneggiatura che mettesse in luce le sofferenze della guerra tra la povera gente, mentre Ernest pretendeva scene spettacolari di battaglie, per le cui riprese dal vero rischi pi volte la vita. In quei giorni Dos Passos venne a sapere che il suo traduttore spagnolo era stato fucilato dai repubblicani in circostanze poco chiare e volle indagare a fondo. Ernest mostr al riguardo poca sensibilit e giudic quello di Dos Passos un tipico atteggiamento dei progressisti americani . Dos Passos, che di pazienza con Ernest ne aveva gi mostrata parecchia, lo

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mand a quel paese. Venne cosi a finire la lunga amicizia tra i due scrittori. In ottobre-novembre del 1937 a Madrid Hemingway, senza alcuna esperienza di palcoscenico, scrive lunico suo lavoro teatrale, The Fifth Column ( La quinta colonna ). Era la storia di Philip Rawlings, uno scrittore-giornalista ingaggiato in Spagna in attivit rivoluzionarie, il quale lascia Dorothy Bridges, la sua donna, per dedicarsi meglio alla causa. La ragazza che viene sacrificata sullaltare dellideale pigra, viziata, piuttosto stupida, e si d delle arie; ma bella, cordiale, affascinante, quasi ingenua, e molto coraggiosa. Lo scrittore ne ha fatto una sgualdrinella ai margini del movimento radicale. Lo stesso Philip non brilla n per calore umano n per levatura mentale quando confessa che ci che lo lega a Dorothy quella cosa l , una semplice questione di rapporti sessuali, una commodity (lusso, merce) per la quale non si dovrebbe pagare un prezzo troppo alto . Ma ridurre il sesso ad una commodity equivale a ignorarne la natura, che di essere principalmente rapporto umano, dialogo, comunione, ignorare la donna stessa come persona. Va da s che con simili presupposti non possibile parlare n di ideali politici n di dramma del distacco. Lopera male impostata, nauseante (come riconobbe Ernest pi tardi). Venne pubblicata nellottobre del 1938 in un volume con tutti i racconti scritti fino allora: The Fifth Column and th First Forty-Nine Stories (La Quinta Colonna e i Primi Quarantanove Racconti). Fu loccasione buona che i denigratori di Hemingway si aspettavano per lanciare contro di lui un altro dei loro attacchi. In Philip Rawlings Ernest ci dava un ritratto semi-ironico di se stesso: con quelle grandi spalle e quel passo da gorilla e quella faccia buffa , assiduo al bar Chicote, sbruffone, piantagrane... Anche in Dorothy Bridges egli ritraeva, in parte, una ragazza che conosceva bene. Era la giornalista Martha Gellhorn, alta, bionda, intelligente e irrequieta. Ernest laveva incontrata due anni prima a Key

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West, e ora a Madrid conviveva con lei senza neppure salvare le apparenze. Era unaltra insensibilit nei riguardi della sua famiglia. Pauline, il cui matrimonio con lo scrittore durava da oltre dieci anni (ma probabilmente con incrinature: vedi i giudizi non lusinghieri sulla moglie ricca in Le nevi del Chilimangiaro ), dapprima cerc di sopportare, poi non ne pot pi e chiese il divorzio (concessole dal Tribunale il 4 novembre 1940). Oltre al nuovo menage, ci fu per Hemingway in Spagna un altro cambiamento. Riguardava le sue simpatie per la causa repubblicana. Durante lultima fase della guerra si era reso conto che il baccanale del tradimento e del marciume era su entrambi i fronti. Di conseguenza, pur rimanendo antifascista (vedi i suoi articoli sulla rivista radicale Ken ), il suo atteggiamento verso tutti si fece pi critico. 37 La sua stessa appartenenza alla Chiesa Cattolica divenne problematica quando si rese conto che buona parte della gerarchia cattolica spagnola aveva aderito a Franco. Aveva inoltre dei fastidi dalla NANA, lagenzia di stampa per cui lavorava, la quale non era soddisfatta dei suoi servizi e non gli rinnov il contratto. Ernest, verso la fine del 1938, si trovava in uno stato danimo fatto di tensioni interne, di frustrazioni, di tradimenti , con un gran pasticciaccio dentro . Cerano delle questioni personali da chiarire, scelte difficili da fare. Per lui, che amava i temi primitivi , questo era il momento ideale per mettersi al lavoro. Al diavolo adesso la guerra per un po: ho voglia di scrivere disse un giorno, e se ne riparti per lAmerica.

37 Cfr. anche un suo giudizio sui comunisti, riportato da JOSEPH NORTH in No Men are Strangers (New York, 1958, p. 143): I comunisti mi piacciono quando sono soldati, non quando fanno i preti .

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Il 14 febbraio 1939 Hemingway lascia Key West, Florida, e si trasferisce a Cuba, presto seguito da Martha Gellhorn, stabilendosi alla Finca Viga di San Francisco de Paula, a una ventina di chilometri dallAvana. Sar la sua nuova residenza sino al 1959. Nascono intanto i primi racconti sulla guerra spagnola: Vecchio al ponte , la storia di un profugo esausto, preoccupato delle bestiole che ha lasciato indietro ( Due capre, un gatto, quattro paia di piccioni. Il gatto se la cava. Ma gli altri?... ). Lo scrittore ne ha fatto il simbolo degli sradicati di tutte le guerre. Bellissimo La farfalla e il carro armato , il racconto dellubriaco Pedro che con una bomboletta di colonia spruzza i clienti del bar Chicote e si fa ammazzare dai soldati. E quindi La denuncia , La sera prima della battaglia , dove tutti hanno i nervi tesi ( Si va in collera per un sacco di cose e una di queste il pensiero di morire inutilmente... ). In Sotto il crinale traspare il disgusto per la debacle finale: Sono estremadurano e odio gli stranieri. Odio i mori, gli inglesi, i francesi, gli italiani, i tedeschi, i nordamericani e i russi... in particolar modo i russi... . La gemma di questo gruppo di racconti La capitale del mondo , la storia di Paco, un ragazzo che viene dalla campagna e che serve ai tavoli di una pensione di Madrid. La tragedia gli arriva per giuoco, con un coltello da cucina che lo incorna mentre fa alla corrida con un compagno sguattero. Paco la personificazione delladolescente che lascia alle spalle la miseria e viene in citt e trova in un umile lavoro stabile lappagamento dei suoi sogni. Hemingway ne ha per fatto anche lincarnazione del drammatico divario tra i sogni e lamara realt della vita. Il motivo

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della delusione ancor pi evidente, poich lo scrittore, descrivendo quella sera in una pensione madrilena, ha radunato attorno ai tavoli un campionario di frustrati e un insieme di tensioni sociali: toreri in disarmo, uomini rovinati dal bere, ragazze equivoche, prepotenze di signorotti, sfoghi anticlericali, odio di classe... uno squarcio di una Spagna lacerata, alla vigilia della guerra civile; che rimane per come sottofondo, poich nulla viene a turbare la freschezza di visione del giovanissimo cameriere: Paco avrebbe voluto essere buon cattolico e rivoluzionario e avere un posto sicuro come questo e, al tempo stesso, fare il torero... Se ne mori, come si dice in Ispagna, pieno di illusioni. Nella vita non aveva avuto il tempo di perderne neppure una e, in ultimo, neppure di terminare un atto di contrizione . La narrazione di elevatissima perfezione formale, divisa in brevi scene, ciascuna di grande evidenza plastica. Nel 1951 il racconto fu chiesto a Ernest da Aaron Hotchner come testo per un balletto. Ma, gi dai primi mesi di marzo, la mente di Hemingway alle prese con un disegno ambizioso, che ha direttamente a che fare con la guerra civile spagnola. la storia di un gruppo di partigiani nelle retrovie di Franco sulla Sierra de Guadarrama, a nord-ovest di Madrid, tra i quali arriva un giovane professore americano, Robert Jordan, un esperto in esplosivi, con il preciso compito di far saltare un ponte. Ernest si rende presto conto di avere per le mani una trama eccezionale. Concentrer tutta la vicenda in tre giorni. Il protagonista, nella lucida percezione di quel brevissimo tempo , vivr unesperienza totale ( Su queste colline io ho vissuto tutta la vita affermer Jordan verso la fine). Ernest, nel romanzo, voleva dare unaltra sua versione (come gi in alcuni racconti) della quinta dimensione del tempo ; esattamente come aveva fatto Joyce di quel fatidico 16 giugno 1904 (il Bloomsday di Ulisse) e

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T.S. Eliot nel suo recente poemetto-quartetto Burnt-Norton (1936). Inoltre, come lamico Joyce, anche Hemingway applicher al protagonista la commedia dellidentit multipla: Jordan americano, inglese, spagnolo, Nick Adams, Frederic Henry di Addio alle armi, un Hemingway alla ricerca di motivazioni. Questo tema della totalit presente nel romanzo in molti altri correlati: combattenti da tutto il mondo, automobili di tutte le marche, condizioni meteorologiche tipiche di tutte e quattro le stagioni (nevica anche, e siamo a maggio...). La narrazione segue essa stessa un pattern, o struttura, rintracciabile in Burnt Norton ( Discendi pi in basso, discendi solo / nel mondo della perpetua solitudine... ). Non c dubbio che questo discendere del protagonista, quel suo scoramento nel portare a termine la sua missione (vedi la litania nera di delusioni, dal capitolo 18 in avanti), ha molto a che fare con le vicende della guerra che sta andando a rotoli; ma appare ovvio che al livello cronachistico degli avvenimenti viene a inserirsi una dimensione chiaramente esistenziale, un ripensamento sulle motivazioni sulle quali Jordan ha finora basato la sua vita. Il suo pure un graduale spogliarsi delluomo vecchio , un discendere nella notte oscura (il nada, il nowhere del capitolo 13) di cui parla San Giovanni della Croce (un altro autore che Ernest cita espressamente) nella diffcile ricerca del misterioso passaggio simbolico che porta al giardino delle rose (vedi Burnt Norton). I tre giorni di vita e passione e morte di Robert Jordan sulle colline de Guadarrama sono anche la storia di una possibile avventura salvifica. Hemingway si butt su questa trama con entusiasmo e con la seriet di un certosino ( Scrivere qualcosa che bisogna fare in ginocchio disse un giorno). Ci lavor tutte le mattine, dallalba al pomeriggio (a Cuba, a Sun Valley, nellIdaho, e poi di nuovo a Cuba), per quasi un anno e mezzo. Quel posto di osservazione sulla Sierra gli dava anche la possibilit (come aveva gi tentato di

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fare in Fiesta e in Morte nel pomeriggio) di ritrarre finalmente la Spagna tragica di Goya, la Spagna delle corride e del sangue e ora della guerra civile: i popolani, le donne, i comandanti, i personaggi pittoreschi o equivoci del Gay- lord e dellHotel Florida, tutti gli spagnoli, questo popolo che il pi meraviglioso che esista, e anche il peggiore, del mondo . Tra i tanti volti cera anche quello, bellissimo e dolce, di una infermiera, violentata dai fascisti, che Ernest aveva incontrato a Matar, vicino a Barcellona, mentre si aggirava tra i feriti ( Sembrava lincarnazione della serenit... ). Ernest ne far Maria , la donna di cui sinnamora Jordan, e scriver alcune tra le pagine pi liriche che siano mai state scritte sullamore umano. Leros, a livello di sgualdrinella, de La Quinta Colonna, del tutto dimenticato. Le scene damore del romanzo saranno anzi le strutture portanti di una graduale maturazione personale del protagonista per cui dal no alla vita (il nada del racconto Un posto pulito, illuminato bene qui tradotto nella variazione dodici volte martellata di no- xvhere in nessun posto, cio nulla, nada del capitolo 13) egli giunger ad una totale accettazione della vita stessa (il nowhere che diviene a sua volta, nel capitolo 37, il quaranta volte ripetuto noiv, ora , adesso , il tempo eternamente presente di Bumt Norton, il si alla vita come nelle ultime pagine di Ulisse, come nel readiness is all esser pronti quel che conta e il ripeness is all maturare quel che conta di Amleto e di Re Lear di Shakespeare). Se, allinizio della vicenda, Maria non che una ragazza che ti viene quasi ficcata nel sacco a pelo , e lamore una via oscura che non portava in nessun posto , 38 verso la fine lamore invece per Jordan quella strana forza che lo ha mosso sino a entrare in una realt (il giardino

Cfr. le porte oscure che danno su corridoi bui..., in una celebre lettera del 1818 del poeta John Keats a I.A. Reynolds.
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delle rose di Burnt Norton) di cui appena sospettava lesistenza: Ti sono tanto grata anchio per essere stata unaltra volta en la gloria [disse Maria], E dopo giacquero tranquilli, affiancati, gambe, cosce, fianchi e spalle toccandosi interamente, Robert lordan aveva rimesso ora lorologio dove poteva vederlo. Siamo stati molto fortunati disse Maria. Si dissegli siamo gente molto fortunata... Ma il suo cervello, il suo compagno migliore,39 stava pensando. La Gloria. Essa ha detto La Gloria. Non ha niente a che vedere con la gloria, o con La Gioire di cui i francesi scrivono e parlano tanto. quella cosa che nel Caute Hondo e nelle Saetas. in E1 Greco e in San Juan de la Cruz, si capisce, e negli altri. Io non sono un mistico, ma negarla significherebbe essere ignoranti, come se si negasse il telefono o che la terra gira intorno al sole, o che ci sono altri pianeti oltre il nostro. Il passaggio , in altre parole, da la gloria sessuale al Gloria in Excelsis Deo... E negare questo vorrebbe dire negare qualcosa di reale e concreto come il telefono. Il giovane professore universitario conclude con battute che sono prova della sua avvenuta maturit : "...Quanto poco sappiamo di quel che c da sapere... Mi piacerebbe essere pi vecchio e sapere realmente... Vorrei avere pi tempo.

39 utile rilevare che il romanzo non dialogo tra Jordan e Maria, ma monologo di Jordan con se stesso, nel tentativo di trovare una risposta al suo problema esistenziale. Maria e lamore sono solo parte di questo monologo. Non mi sembrano perci calzanti le critiche di chi accusa lo scrittore di non aver sufficiente- mente messo in luce la protagonista femminile.

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Mi hai insegnato una quantit di cose, guapa egli disse in inglese.40 Che cosa hai detto? Che ho imparato molto da te.... Il tragico per Jordan che dovr dire addio alla vita proprio quando ha imparato qualcosa , che cio vale la pena di viverla. La sua quindi una vittoria e una sconfitta allo stesso tempo. Della sua esistenza far, comunque, un olocausto cosciente, resistendo fino allultimo (e vincendo la grande battaglia contro la tentazione del suicidio, ferito com, e senza scampo), per aiutare chi ne ha bisogno, per proteggere Maria e gli altri che si mettono in salvo dopo lesplosione del ponte. La guerra, la trama amorosa (con eros che diventa agape, amore sacro, come in Addio alle armi), la stessa storia del sacrifcio di Jordan, erano motivi abbastanza tradizionali (aveva ragione Gertrude Stein: Hemingway ha laria di essere moderno, ma puzza di museo... ). Il romanzo era per ricco di raffinatezze formali, di correlati, di patterns musicali, ben organizzato in scene interdipendenti secondo il sugggerimento di Stephen Crane. Cera il dubbio che qualche scena potesse sembrare anche di troppo. Ernest era riuscito, certamente, a scrivere unopera popolare , ma ad altissimo livello. Per titolo scelse For Whom th Bell Tolls (Per chi suona la campana), una citazione da Le Devozioni (1624) del poeta e scrittore metafisico inglese John Donne. Volle anzi riportare per esteso tutto il capoverso, come epigrafe, nella prima pagina del romanzo, poich riassumeva a perfezione il grande tema ispiratore di tutto il libro, la solidariet umana: Nessun uomo unsola, tutta racchiusa in se stessa; ogni uomo un pezzo del Continente, una parte

40 Jordan che scivola a parlare in inglese (con se stesso)... un altro segno del monologo . Vedi anche ne Il gatto sotto la pioggia, del 1924.

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della terra ferma; se una zolla viene portata via dal Mare, lEuropa ne diminuita, come se si fosse portato via un Promontorio, o un Castello dei tuoi amici, o il tuo stesso. Ogni morte di uomo diminuisce anche me, perch io sono parte dellUmanit; e perci non mandar mai a chiedere per chi suona la campana; essa suona per te . La Scribners pubblic il romanzo il 21 ottobre 1940 e fu un trionfo. Era la migliore rivincita dello scrittore su se stesso (dopo i rimorsi di Le nevi del Chilimangiaro ) e sui critici che lavevano dato per spacciato. Con molta sensibilit egli mand pure una copia con dedica a Scott Fitz- gerald il quale, dalla California, gli rispose congratulandosi: ... Ci sono pagine che per intensit sono pari a Dostoevskij... Ti invidio terribilmente e non c ironia in quel che dico. Con laffetto di sempre . Era anche lultimo suo saluto poich mori dinfarto verso Natale.41 Le critiche pi aspre Hemingway le ebbe solo da taluni che in Per chi suona la campana vedevano un insulto per chi aveva combattuto ed era morto per la causa . Ma insulto non lo era per nessuno, poich Ernest si era soffermato sul tema generale della libert e su questioni di scelte umane difficili, cio su motivi esistenziali pi che su quelli di politica spicciola. Il libro, gi nel primo anno, vendette oltre mezzo milione di copie e la Paramount offri allautore la pi grossa somma che sia mai stata pagata per la riduzione cinematografica di un libro: 134.000 dollari.

Unaltra guerra Il 5 novembre 1940 Hemingway regolarizz la sua posizione con Martha Gellhorn sposandola civilmente. Ai pri

41 Alcune settimane dopo sarebbe morto a Zurigo un altro amico, cui doveva molto: James Joyce.

UN ALTRA GUERRA

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mi di gennaio del 42 Martha ebbe lincarico dalla rivista Colliers di seguire in Cina la guerra di Chang Kai-shek contro i giapponesi ed Ernest si prepar ad accompagnarla. Fecero lunghe tappe anche a Mandalay e Rangoon, poi Ernest si stanc di quel viaggio bastardo e a maggio se ne torn da solo a casa. A Cuba riprese la sua solita vita, con delle bevute al bar Floridita, frequentando il Club de Cazadores, mescolandosi coi giocatori di pelota e unendosi frequentemente al pittoresco gruppo dei fuoriusciti spagnoli del Circolo Basco tra i quali si fece un amicone, il prete Don Andrs Untzan, ex-mitragliere dei repubblicani. La seconda guerra mondiale, che egli aveva previsto da anni sin nei minimi particolari (in articoli sulla rivista Ken ) seguiva intanto il suo corso senza che egli apparentemente se ne interessasse. Nel 1942 credette fosse giunto il momento di fare qualcosa. A Cuba non mancavano simpatie falangiste e fasciste, n gruppi filogermanici, e anche le ostilit antiamericane erano frequenti. Con laccondiscendenza dellambasciatore statunitense allAvana Spruille Braden, Ernest diede vita a quella che egli battezz The Croolc Factory (La fabbrica deglimbroglioni), un gruppo di controspionaggio con elementi reclutati da lui stesso tra gli amici, e alla Friendless Operation (Operazione senzamici). Questultima consisteva nel trasformare il suo yacht Pilar in una nave-civetta per attirare e attaccare i sottomarini tedeschi che incrociavano nelle acque della Corrente del Golfo. Pilar fu armata di bazooka, di granate, di bombe a mano e con mitragliatrici di calibro 50. Ernest ed equipaggio incominciarono i pattugliamenti verso i primi di giugno, con numerose esercitazioni a fuoco in alto mare (ma ci saltavano fuori anche le partite di pesca e qualche solenne bevuta). In quanto ai sottomarini, neppure lombra. Sia The Crook Factory che la Friendless Operation furono rilevate, verso la fine dellanno, da agenti della FBI, i quali ebbero parole sprezzanti per il dilettantismo di Ernest e compagni. Ernest se la prese, accusando quei membri cattolici e fascisti

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della FBI che a Washington e altrove lavevano sabotato. Unica sua attivit letteraria di quellanno fu unantologia di descrizioni di guerra, Men at War (Uomini in guerra), curata per leditore Crown. Durante il 1943 lo scrittore ebbe grossi dissensi con la moglie Martha, cosi differente dalle remissive Hadley e Pauline. Egli non riusciva a capire perch lei fosse contraria a lasciarsi rimorchiare e trovarci gusto . Il suo talamo e la sua mensa erano spesso deserti, poich Martha era in giro per il mondo per i suoi servizi giornalistici. Ella aveva, inoltre, bene intuito legotismo del suo uomo e gli resisteva. Oltre a invitarlo a fare il bagno un po pi sovente , insinuava che la storia della Operazione Friend- less era stata solo un pretesto per procurarsi benzina razionata e andare a pescare, mentre in Europa si moriva. Ci furono liti spaventose . Ernest ricominci a bere forte, scriveva e chiedeva simpatia alle precedenti mogli e si intratteneva con i figli Patrick e Gregory, i quali sostarono alla Finca Vigia per lunghi periodi di vacanze. Il 25 ottobre Martha riparti come corrispondente di guerra per lEuropa. Anche Bumby, il primogenito, finita la Scuola Ufficiali, se ne era andato oltremare. Ernest si senti solo come un cane. I suoi migliori amici si erano diradati. Sentiva in particolare la mancanza di Dos Passos. Tent di riprendere i contatti con Archie MacLeish, ma lunico con cui riusc a mantenere una certa continuit di rapporti fu Max Perkins della Scribners. Verso la met di maggio del 1944 non ne pot pi, cedette alla moglie, che gli aveva procurato un contratto per Colliers , e simbarc per lEuropa su un aereo della Pan-American. Il biografo Carlos Baker commenta questa partenza di Hemingway per il Vecchio Continente in guerra con una citazione da Resa Incondizionata (1961) di Evelyn Waugh: ... Persino molte persone per bene ritenevano che il loro onore privato potesse essere rivendicato per mezzo della guerra. Avrebbero potuto ribadire la propria virilit uccidendo e facendosi uccidere. Avrebbero accettato tutti i di

UNALTRA GUERRA

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sagi in cambio di essere stati egoisti e pigri. I pericoli giustificano il privilegio... . Era esattamente il problema di Ernest. Si sentiva in crisi come uomo e aveva bisogno di una rivalsa. A Londra si era nel fermento delle settimane precedenti lo sbarco in Normandia. Partecip a innumerevoli parties, cene e bevute, dando ovunque saggio di una sua particolare combinazione di bonariet, gaiezza e villania . Per me ricorda il poeta John Pudney egli era un tizio che aveva voglia di recitare... e recitava male . Si fece anche molti amici, tra i quali il fotografo di Life Bob Capa, il romanziere William Saroyan, il critico Cyril Connolly e una biondina di trentasei anni, Mary Welsh, redattrice di Time e Life , alla quale fece la corte. Il 25 maggio, rientrando alle tre di mattina con degli amici allHotel Dorchester, ebbe un incidente dauto e fu ricoverato al St. George Hospital di Hyde Park Corner, dove gli praticarono 57 punti di sutura al capo. Il 6 giugno (il DDay ), con la testa ancora fasciata, segui col binocolo dalla nave da carico Empire Anvil le fasi drammatiche dello sbarco alleato nel settore Volpe Verde della spiaggia di Omaha . Pochi giorni dopo si aggreg alla Royal Air Force volando, come osservatore, a bordo di bombardieri Mitchell, sulla Francia occupata e sulle postazioni tedesche delle V-l. Il 14 luglio si uni in Normandia a una delle divisioni blindate del gen. Patton, poi alla Quarta Divisione del gen. Barton, dove incontr il colonnello Buek Lanham che sar anche in seguito un suo grande amico. Pass quindi alla Quinta Divisione di Fanteria, ma a Ram- bouillet, sulla strada verso Parigi, incominci a fare in proprio diventando capo di un gruppo di maquis francesi ed entrando nella capitale, a quanto sembra, il 25 agosto, ancora prima del gen. Ledere. Ernest si install allHotel Ritz dove tenne corte. Tra gli ospiti ebbe Andr Malraux, il giovane scrittore Jerome D. Salinger, George Orwell gi da lui incontrato a Barcellona, Jean-Paul Sartre, Sirnone de Beauvoir, Mary Welsh

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che lo raggiunse da Londra, e lattrice Marlene Dietrich. Sua moglie Martha doveva essere da qualche parte per il fronte . Un giorno la incontr nel Lussemburgo e non ci furono parole tenere. Pur rimanendo il Ritz di Parigi, il suo punto di riferimento, fu spessissimo in prima linea con le truppe: nel Belgio, allo sfondamento del Vallo Occidentale, alla battaglia delle Ardenne, nellHurtgenwald. La sua partecipazione attiva ai combattimenti era una fragrante violazione della Convenzione di Ginevra e nei primi di ottobre, a Nancy, si vide sottoposto ad una commissione militare dinchiesta. Se la cav mentendo spudoratamente. Cera qualcosa di patologico nel suo comportamento. Anche la brutta ferita al capo di Londra ebbe un seguito in Francia. Un giorno, in side-car, assieme a Bob Capa e a un sergente, si trov improvvisamente, dopo una curva, davanti a un carro armato tedesco. Balzarono fulminei nel fosso ed Ernest sbatt la testa e la schiena contro dei massi. Le conseguenze gli si fecero sentire per parecchi mesi. Una sera sfid da incosciente la morte, rimanendo imperterrito a cenare, in una casa adibita a comando del reggimento di Buck Lanham, dopo che un proiettile da 88 aveva sfondato una delle pareti ed era uscito dallaltra senza esplodere e altri colpi fioccavano tutto intorno. Se ne ritorn in America il 6 marzo 1945 su un aereo militare, lasciandosi alle spalle, senza rimpianti, il fallimento del terzo matrimonio e la leggenda (da lui stesso coltivata e in cui credeva) del proprio coraggio. Dopo quattro anni, tutta quella mietitura di immagini di guerra e di sensazioni forti, che per celavano della delusione, si riordineranno nella sua mente e scriver una delle sue opere pi controverse e interessanti.

Di l dal fiume e tra gli alberi

Alla Finca Vigia Ernest Hemingway, scrittore e agricoltore (come si firma in alcune lettere), si rimette in sa-

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Iute. Il 14 marzo 1946 formalizza il suo matrimonio con Mary Welsh. Si risvegliano pure i suoi interessi letterari. infatti alle prese con uno strano romanzo The Garden of Eden (Il giardino dellEden) dove mescola presente e passato, monologhi interiori alla Joyce e le sue esperienze amorose con Hadley, Pauline e Mary Welsh. Secondo Carlos Baker, che ha potuto leggere il dattiloscritto, sono pagine piene di futilit incredibili . Il tema avrebbe dovuto essere nelle parole stesse dellautore la felicit dellEden, che luomo finisce necessariamente per perdere , un ritorno al motivo di Chi vince non prende nulla. Qualcosa per non funzionava pi nelle capacit di sintesi dello scrittore e il libro non fu portato a termine. Un fatto importante fu il ritorno in Italia nellottobre del 1948. Si ferm a Cortina, dove era gi stato nella primavera del 1923 con Hadley. Fece qui amicizia col conte Kechler di Codroipo, con il quale and a pesca di trote (come tanti anni prima aveva fatto con Peduzzi ). Poi fu a Venezia e port la moglie Mary a vedere i luoghi della sua epopea giovanile: Fossalta di Piave, Fornaci di Monastier, San Don. Pass quasi tutto novembre alla Locanda Cipriani, nellisola di Torcello, dove si mise a scri vere. Alternava il lavoro a partite di caccia alle anatre sulla laguna e alle pernici, assieme ai Kechler, nella riserva dei conti Franchetti a sud di Latisana, nel basso Ta- gliamento. La moglie Mary parti per Firenze e Fiesole dove, alla villa I Tatti , fu ospite del noto critico darte Bernard Berenson. Ernest rimase nel Veneto dove si sentiva a suo agio. Sono un vecchio fanatico del Veneto scris se in una lettera al Berenson ed qui che lascer il mio cuore. Ma qualcosa aveva in realt toccato il suo cuore, e non solo in senso metaforico. Durante la caccia, e in casa Franchetti, aveva conosciuto una bruna e slanciata ragazza veneziana di 19 anni, Adriana Ivancich, per la quale manifest una evidente simpatia. Doveva essere un sentimento molto complesso e allo stesso tempo delicato. Fu questo, assieme al fascino un po decadente di

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Venezia (dellHotel Gritti, dellHarrys Bar) e alla malia del paesaggio veneto che produsse in lui quell incantamento che gli permise di tradurre in finzione letteraria le sue pi recenti esperienze ed impressioni: la seconda guerra mondiale, il declino dellet, i ricordi della giovinezza, linquietudine. Il protagonista di questa nuova storia era un cinquantenne colonnello della fanteria americana, Richard Cantwell, di stanza a Trieste, che viene per un fine-settimana a Venezia in casa di amici. Cantwell, fisicamente il ritratto di Buck Lanham, una personalit complessa. Anchegli, come Ernest, aveva partecipato alla battaglia delle Ardenne e aveva combattuto ed era stato ferito nel 1918 a Fossalta di Piave. Era perci personificazione anche di Nidi Adams e di Frederic Henry di Addio alle armi. Il colonnello, come Ernest, va a caccia sulla laguna e alla foce del Tagliamento e, per di pi, sinnamora di una contessina veneziana, di nome Renata. malato di cuore e la familiarit con la morte lo induce a tirare le somme della sua esistenza. , di nuovo, il motivo eliotiano del passare in rivista le tappe della propria vita e della giovent , unaltra meditazione quindi di vecchi uomini (si ricordino Gerontion, Il canto damore di J. Alfred Prufrock, e inoltre la figura dello scrittore Gustav von Aschenbach di La morte a Venezia di Thomas Mann). Come laviatore ferito di Notturno (1921) di DAnnunzio (un altro libro che Ernest conosceva bene) anche Cantwell si sente sprofondare nellorrore delle trasformazioni , ma ha il coraggio della sua solitudine . C in lui una disperazione accettata con virilit. La funzione di Renata (come quella di Beatrice ; il colonnello stesso dir a un certo punto: Io sono Dante ) di trasfor mare unattesa fine violenta nella grazia di una felice morte . E la morte lo coglie una sera, sul sedile posteriore della sua auto, lungo una strada fiancheggiata da salici, mentre sta per imboccare lautostrada per Trieste. Ernest circonfuse la narrazione di uno strano malessere psicologico e di voluta ambiguit ( Magari diven

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ter cristiano verso la fine... ). Ne fece leggere una parte allamico irlandese, conosciuto a Milano, Chink Dorman- Smith (ora generale Dorman-OGowan), al quale piacque molto, e replic: Ernest, tu conosci la tristezza. Perch non me lhai mai detto? . Lo scrittore ritorn a Cuba ai primi di maggio del 1949. Certamente intu le enormi possibilit del racconto ( Sto cercando di sbattere Mr. Shakespeare col sedere per terra... Cosa molto difficile... ), poich ci lavor sopra per tutta lestate. Per non perdere una determinata atmosfera senti il bisogno di ritornare di nuovo a Venezia (e a Torcello, a Latisana, a Codroipo, a Cortina) da gennaio a marzo del seguente 1950. 11 racconto, divenuto un agile romanzo dal titolo Across th River and into th Trees (Di l dal fiume e tra gli alberi, da una celebre frase del morente generale Thomas Jackson della Guerra di Secessione Americana), fu pubblicato in settembre. La critica ufficiale fu impietosa (un libro deludente, imbarazzante, volgare, verboso e stanco... un Hemingway finito). Nella quasi totalit dei casi i giudizi erano cosi immotivati che, dal Tablet di Londra, il romanziere Evelyn Waugh, per molti aspetti cosi simile a Ernest, senti il bisogno di attaccare larrogante e pretenziosa villania dei denigratori di Hemingway, e lo difese come campione dei sentimenti decenti e ne sottoline il senso elementare della cavalleria, rispetto per la donna, piet per i deboli, amore per lonore . A lui, dalle colonne della rivista americana Time , si uni anche William Faulkner: Bravo Mr. Waugh... Mi sarebbe piaciuto aver detto io queste cose... . Il Times Literary Supplement paragon questo canto del cigno di Hemingway a quello di Sofocle nell Edipo a Colono e di Shakespeare nella
Tempesta.

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Ma canto del cigno Di l dal fiume e tra gli alberi non doveva essere, poich lo scrittore teneva in serbo, ormai da almeno sedici anni, unaltra storia che ora gli si presentava nella sua interezza. Giova per ricordare che il 1951 fu per lui un anno di estrema tensione psicologica. A parte gli attacchi dei critici, ai quali risponde per le rime, c ora la morte che gli fa il vuoto intorno. Nel 1947 se ne era andato lamico e confidente Max Perkins. Ora gli muore la madre, con la quale i rapporti non erano stati buoni (si era resa conto dellegotismo di Ernest sin da giovane e, come Martha Gellhorn, vi si era opposta). Il 2 ottobre 1951 muore di cancro Pauline, che aveva da poco sostato a lungo alla Finca Viga. C anche il suicidio della cameriera Clara, e poco dopo un altro amico se ne va, Charles Scribner. Ernest ne soffre molto e la morte lo fa pensare. La moglie Mary gli vicino e ci sono gli altri amici: Buck Lanham, Gary Cooper, Aaron Hotchner del Cosmopolitan , il prof. Carlos Baker di Princeton, la stessa Adriana Ivancich che con la madre viene a trovarlo a Cuba. Un altro confidente epistolare Bernard Berenson. Ma Ernest irrequieto. Va ancora spesso in alto mare col Pilar a caccia di marlini, frequenta il Club de Cazadores e, un po meno, il Floridita dellAvana. Innamorato com del suo mestiere, non vive per pienamente e riccamente (come gi Conrad) se non quando si mette a scrivere. la sua dannata vita , come una droga di cui non pu fare a meno. Poteva essere anche pericoloso. Come per Nick Adams di Padri e figli (del 1932), lo scrivere lunico modo che gli rimasto per esorcizzare i suoi mali oscuri . La sua inquietudine poteva essere quindi segno di quello stato particolare di grazia , che aveva gi sperimentato in passato, e che lo spingeva a creare al meglio delle sue possibilit. E ora, per rasserenarsi , aveva veramente una bella storia da raccontare. Era la vicenda del vecchio pescatore Santiago che, dopo

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ottantaquattro giorni di sfortuna, si mette di nuovo in mare da solo alla cattura del pesce spada. Ne aggancia uno enorme, un marlino, con il quale inizia unepica lotta che dura tre giorni. Infine lo vince e lo uccide senza odio. Sulla via del ritorno lo assalgono i pescicani. Quando, al termine dellultima notte sul mare, prima ancora che spunti lalba, egli giunge esausto a riva, del grande pesce non gli rimane che lenorme lisca e la testa. Ernest intitol il breve romanzo The old man and th sea (Il vecchio e il mare). Esso illustrava quello che era ormai il tema ricorrente delle sue opere: la sconfitta delluomo. Ma luomo, in questa sua lotta impari, dimostra tanto coraggio che allo stesso tempo vincitore. Lo scrittore svolge questo tema con una semplicit di linguaggio che si richiama alla Bibbia e a Omero. La prosa libera da erudizione, la narrazione diviene poesia e la trama scarna del vecchio pescatore finisce per divenire, naturalmente, uno di quegli archetipi dai molti significati. Santiago un coraggioso pescatore di Cuba. Santiago Ulisse dantesco proteso nella ricerca ( Andr pi lontano di chiunque altro sia mai andato.!. ). lUlisse omerico ( Ma io ho trucchi... ; vedi V astuto Ulisse dell Iliade). Ma egli anche Ges Cristo con le ferite alle mani e un forte mal di testa (la corona di spine ), che giunto a riva si carica dellalbero della barca e cade sulla salita verso la sua capanna; che beve qualcosa (il sitio dei Vangeli) e si addormenta sul suo giaciglio a faccia in gi... con le braccia tese e le palme delle mani girate , come se fosse in croce. Chi ha definito Hemingway un cinico non ha semplicemente capito neppure labc del suo modo letterario di esprimersi. Ma Santiago, con le sue preghiere recitate come formule magiche e luccisione del pesce come immolazione o sacrificio od olocausto, pure luomo degli antichi rituali precristiani, luomo delle origini. Ed altro ancora. Hemingway usa, di nuovo, la commedia dellidentit multipla e la quinta dimensione del tempo con una

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semplicit che ha del miracolo. Simboli, allegorie, diverse dimensioni storiche e cronaca di una pesca difficile si sovrappongono in un grande effetto corale. Il risultato unimpressione di complessit e trasparenza allo stesso tempo; sembrerebbe una contraddizione, ma il fascino principale del libro. Il vecchio e il mare ha scritto Berenson lidillio del mare col mare... Nessun vero artista scrive simboli o allegorie, ma ogni vera opera darte emana simboli e allegorie. Cosi avviene di questo breve ma non piccolo capolavoro. Il vecchio e il mare anche lopera di Hemingway della massima perfezione formale. Il ritmo della prosa si modula sul ritmo stesso del mare: ora calmo, ora agitato e ribollente di fremiti e di colpi, ora tutto insidie. Nelloriginale inglese c tutto un contrappunto di pagine musicali . Nelleconomia della narrazione ogni parola e dettaglio hanno una loro funzione precisa. Semplici particolari, come quello dei leoni che giocano sulla spiaggia dAfrica (motivo ricorrente nei sogni di Santiago durante gli istanti di riposo, in quei suoi tre giorni e notti di passione sul mare), diventano come sfondo di un paesaggio vivo ma rarefatto, quasi metafsico, come nei quadri di De Chirico. Lavventura assume cosi una specie di dimensione mitica. Ma con altrettanta semplicit Hemingway la riporta alloggi. Cosa, infatti, di pi aggiornato e attuale (e concreto, ed effimero) dei continui riferimenti di Santiago alla cronaca sportiva del momento? Chiss cosa far oggi il grande Di Maggio... Chiss se vinceranno gli Yankees, o gli Indians, o i Reds di Cincinnati, o i White Socks di Chicago?... . Lavventura quindi del pescatore (con tutti i suoi significati), come avventura di oggi e di sempre. Il vecchio e il mare costituiva anche il superamento o sublimazione di un altro tema, onnipresente nelle opere di Hemingway: quello della violenza, della morte intesa

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nel senso di ribellione e odio, col suo alone pagano, come in Morte nel pomeriggio e nelle punte secche di Nel nostro tempo:
... Se uno era vicino, poteva vedere Villalta fare smorfie al toro e lanciargli maledizioni e, quando il toro caricava,

ruotare restando piantato in terra come una quercia... Poi malediva il toro, gli presentava la muleta e fermo sui piedi ruotava sottraendosi alla carica; e a ogni mossa la folla ruggiva... Il toro piazzato davanti a lui lo fissava pieno di odio... . Si noti invece il tono diverso de II vecchio e il mare: Pesce disse ti voglio bene e ti rispetto molto. Ma ti avr ammazzato prima che finisca questo giorno... Vorrei dar da mangiare al pesce, pens. mio fratello. Ma devo ucciderlo e mantenermi forte per farlo... Un uccello minuscolo e stanchissimo si avvicin alla barca da nord e vi si pos... Riposati bene, uccellino disse Santiago. Poi vai e rischia quel che devi rischiare (coi falchi) come qualsiasi uomo o uccello o pesce... . Morte e sofferenza (il virgiliano lacrimae rerum , o male ontologico) sono presenti nel creato, ma in un contesto in cui n lodio n la ribellione prometeica hanno pi luogo. Ad essi subentrato un amore francescano, la piet. C, senza dubbio, nello scrittore lintuizione di una possibile e misteriosa dimensione salvifica della sofferenza (lolocausto, il Calvario...). , in altre parole, il rifiuto della malvagit della natura e del Fato e lammissione di un disegno della Provvidenza. Hemingway, come T.S. Eliot in Burnt Norton, alle soglie del rose garden , del soprannaturale.

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Ne II vecchio e il mare ha scritto William Faulkner Hemingway ha scoperto Dio, un creatore. Finora i suoi uomini e donne si erano fatti, si erano formati con la stessa loro argilla; le loro vittorie e sconftte erano nelle loro mani, soltanto per provare a se stessi fino a che punto potevano essere duri. Ma questa volta egli ha scritto sulla piet: su qualcosa che da qualche parte ha creato tutti: il vecchio che doveva catturare il pesce e poi perderlo, il pesce che doveva essere catturato e poi perduto, i pesci- cani che dovevano derubare il vecchio del suo pesce; li ha creati tutti e li ha amati tutti e ha avuto piet di tutti. giusto. Sia lode a Dio... Ma accentuare troppo la componente religiosa del romanzo potrebbe romperne il meraviglioso equilibrio. Il vecchio e il mare , soprattutto, il poema del coraggio e della dignit dell'uomo. Hemingway pure afferm: Esso lepilogo di tutti i miei scritti e di tutto ci che ho imparato, o cercato di imparare, mentre scrivevo o tentavo di scrivere . , quindi, anche una specie di testamento letterario dellautore. Ernest scrisse il libro, quasi di getto, nella primavera del 1951. Se lo tenne per pi di un anno, ma vi apport modifiche minime, poich lopera era nata quasi perfetta. La rivista Life lo pubblic integralmente nel primo numero di settembre del 1952, diffondendone 5.318.650 copie nel giro di quarantotto ore. Il libro frutt a Ernest il primo premio letterario della sua vita: una medaglia commemorativa offertagli dal governo cubano a nome dellassociazione dei pescatori professionisti di marlino da Puerto Escondido a Bahia Honda . Lanno seguente ebbe il Premio Pulitzer per la narrativa e nel 1954 il Premio Nobel.

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La notte oscura Dopo II vecchio e il mare vengono gli anni della decadenza fisica e psichica di Hemingway. Gi prima aveva dato non poche prove di instabilit del suo temperamento. Sin dal 1950 sua moglie temette che fosse in atto una disgregazione generale della sua personalit . Ernest reagiva ai suoi guai con coraggio e orgoglio. Si sottopose a rigorose cure mediche, ma a poco pi di cinquantanni, per gli strapazzi e il troppo bere, aveva il fisico precocemente invecchiato. Era corpulento, soffriva dipertensione, aveva un principio di diabete. Le feste dopo la pubblicazione de II vecchio e il mare lo stancarono eccessiva-! mente. Alla Finca Viga ci furono molti ospiti tra i quali, graditissimo, lattore Spencer Tracy, che la 20th-Century Fox aveva scelto come Santiago nella prossima edizione cinematografica del romanzo. Nel giugno del 1953 lo scrittore volle rivedere persone e luoghi a lui cari e simbarc con la moglie Mary per lEuropa. A Le Havre lo aspettavano il fratello di Adriana Ivan- cich, Gianfranco, e lautista Adamo di Udine con una Lancia. Con loro attravers la Francia e scese in Spagna, a Pamplona e a Madrid, per le corride. Poi ritorn a Parigi. Cedette infine al richiamo dellAfrica e il 6 agosto si imbarc a Marsiglia per Mombasa. Da Nairobi vol nel Tanganica, dove il figlio Patrick aveva una fattoria di tremila ettari. Ritornato in Kenia, nel terzo mese di caccia cadde da una Land Rover in corsa ferendosi (per lennesima volta) alla testa e a una spalla. Rimessosi in breve tempo, diede segni di volersi fare indigeno: con giacche e camicie tinte di ocra, abbandonando i fucili e andando a caccia di rinoceronti con la lancia, pretendendo di vivere con una ragazza wakamba... Il 23 gennaio del 1954 il Cessna dellamico Roy Marsh, sul quale volano anche Ernest e Mary, si schianta sulla foresta, nelle immediate vicinanze delle Cascate Marchison del Nilo Vittoria, in Uganda. Un pilota della BOAC se

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gnala lincidente, precisando che non vi sono superstiti. Le agenzie di stampa diffondono in tutto il mondo la notizia della morte dello scrittore. Erano invece rimasti illesi. Giunti a tarda sera a Butiaba, sul Lago Alberto, salgono su un Rapide De Haviland diretti a Entebbe. Laereo, dopo un pauroso rullio su una pista malandata, si solleva e ripiomba di schianto incendiandosi. Il pilota rompe a calci un finestrino e riesce a far uscire Mary. Ernest, pi corpulento, se la deve vedere con lo sportello bloccato, che abbatte a colpi della sua povera testa e della spalla ferita. Salta a terra sanguinante e con un liquido biancastro che gli cola da dietro lorecchio. Con un altro Cessna, pochi giorni dopo raggiunge Nairobi, dove in albergo legge con entusiasmo immorale i necrologi e i giudizi su di lui, ap parsi sui principali giornali del mondo. Alla stampa dichiara di non essersi mai sentito cosi bene in vita sua. invece ancora in pericolo di vita. A parte i colpi tremendi alla testa, ha lesioni al fegato, non ci vede dallocchio sinistro, completamente sordo dallorecchio sinistro, ha una vertebra schiacciata, una slogatura a un braccio e alla spalla destra, una distorsione alla gamba sinistra, paralisi allo sfintere e ustioni su varie parti del corpo. Circa un mese dopo, in condizioni fisiche ancor precarie, vola a Mombasa con progetti di pesca nellOceano Indiano e si accampa a nord della citt, lungo la costa. Scoppia un incendio nel vicino sottobosco. Ernest, temerariamente, prende parte allo spegnimento, inciampa e cade tra le fiamme producendosi di nuovo ustioni di secondo e di terzo grado. Alla fine di marzo, appena pu viaggiare, viene a Venezia per la convalescenza. Si stabilisce al Gritti, dove tiene corte. Dopo essersi fermato qualche giorno a Torcello e a Codroipo, il 6 maggio, con la Lancia di Gianfranco Ivan- cich e in compagnia dellamico Hotchner, si mette in viaggio verso Milano. Prosegue poi per Torino e per Cuneo dove, fermatosi per comperare una bottiglia di Scotch, viene assediato da una folla di ammiratori e liberato da

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un distaccamento di soldati. Da Nizza prosegue per la Spagna dove presenzia, applauditissimo, alle corride. Verso la met di luglio, dopo unassenza di circa tredici mesi, di ritorno alla Finca Vigia, ma del suo tradizionale entusiasmo e vigore fisico rimasto ben poco. Alla fine di ottobre gli viene comunicata lassegnazione del Premio Nobel. Ernest troppo malandato per recarsi a Stoccolma e incarica lambasciatore americano John Cabot di leggere una sua dichiarazione al banchetto ufficiale (ed un testo che suona parafrasi della gi citata celebre Introduzione a II negro del Narcissus di Joseph Conrad): ... Quella dello scrittore , nella migliore delle ipo tesi, una vita solitaria. Certe organizzazioni possono alleviare la sua solitudine, ma dubito che migliorino il suo modo di scrivere. Man mano che si distacca da questa solitudine, egli acquista peso come personaggio pubblico, ma spesso la sua opera si deteriora. Perch un lavoro che deve fare da solo, e se scrittore abbastanza buono, deve misurarsi ogni giorno con leternit, o con lassenza di eternit. Per un vero scrittore ogni libro dovrebbe essere un nuovo inizio nel quale cercare ancora una volta qualcosa che impossibile raggiungere. Egli dovrebbe sempre cercare cose che non sono mai state fatte o che altri scrittori hanno tentato invano. In questa maniera pu talvolta accadergli, con molta fortuna, di riuscire... . Il 1955 quasi tutto un anno di delusioni e forti depressioni psichiche. In febbraio muore il padre di Mary. Qualche mese dopo, un infarto gli toglie un altro caro amico, il prete basco don Andrs, che pregava sempre per me (precis Ernest). E io prego per lui. Non posso pi pregare per me stesso. Forse perch, sotto certi aspetti, mi sono indurito.

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Il Venerd Santo, in una intervista a Fraser Dew, accenna di nuovo alla sua religione: Piace anche a me considerarmi cattolico, nella mi sura in cui posso. Vado ancora a messa, ma sono successe troppe cose in fatto di divorzi e matrimoni . In aprile-maggio del 1956 in Per, al largo di Cabo Bianco, con Spencer Tracy e il regista Leland Hayward, per le riprese cinematografiche de II vecchio e il mare. Si diverte a pescare enormi marlini, che non soddisfano per alla regia, ed Ernest giura che non avr mai pi a che fare col cinema. Gli intanto tornata la gioia di vivere. In estate ritorna per le corride in Spagna, dove il pubblico lo idolatra, ma ricomincia a bere. Passa lautunno'e parte dellinverno a Parigi. Nei sotterranei dellHotel Ritz ha la sorpresa di scoprire due suoi bauletti degli Anni Venti, pieni di carte e manoscritti; ne felice come un ragazzino. Tornato a casa verso la fine di gennaio del 1957, ha ancora gravi preoccupazioni per la salute. Ha nel sangue un tasso elevatissimo di colesterolo e deve sottoporsi a cure. Fortunatamente riprende a scrivere. Tra lautunno e la primavera del 1958 completa un suo vivace libro di memorie sugli anni di Parigi, A Moveable Feast (Festa mobile, pubblicato postumo). Voleva essere anche un omaggio a Ezra Pound, al quale doveva molto, e che da 13 anni stava languendo nel St. Elizabeths Hospital di Washington, in se guito alle note accuse di collaborazionismo coi fascisti. Ernest laveva scusato: Pound matto. Tutti i poeti lo sono... Devono esserlo. E non si mette un poeta in un asilo per mentecatti. Per amore della storia, non dobbiamo tenerlo li... . Si uni ad Archibald MacLeish, Robert Frost e T.S. Eliot in petizioni al governo federale per liberarlo, lo aiut ge

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nerosamente con un assegno e fu felice quando, il 18 aprile 1958, le accuse contro Pound furono ritirate e il vecchio amico pot venir a vivere in Italia.42 Durante il 1958 c pure un tentativo di portare a termine Il Giardino dellEden (del 1946-47) ma con risultati non soddisfacenti. Doveva essere la prima parte di una grande trilogia del mare (The Sea when Young - The Sea in Being - The Sea when Absent: Il mare quando giovane - Il mare in esistenza - Il mare quando assente). La seconda parte laveva gi pubblicata, era II vecchio e il mare. Della terza parte aveva completato una prima stesura nel 1950-51 e laveya provvisoriamente intitolata The Sea Chase (Caccia in mare). Era la storia del pittore Thomas Hudson (alias Hemingway), che vive e dipinge a Bi- mini e pesca nella Corrente del Golfo. Vive in buoni rapporti coi tre figli, che vengono spesso a trovarlo, e con le due mogli da cui divorziato. Anchegli, come Nick Adams ed Ernest stesso, esorcizza il suo senso di colpa buttandosi nel lavoro (c unefficacissima descrizione di un inferno da fare invidia a Hieronymus Bosch). Durante la seconda guerra mondiale Hudson impegnato in pattugliamenti antisommergibili e viene ucciso dai tedeschi. il classico personaggio hemingwayano che sopporta tutto con dignit. Ernest, pur avendo scritto alleditore che il libro era pronto per la stampa , non ne era soddisfatto. Il difficile era dare alle differenti parti della trilogia un tono e unarchitettura unitari. Il libro verr pubblicato postumo col titolo Islands in th Stream (Isole nella Corrente). Hemingway trascorre lautunno e linverno 1958-59 a Ketchum, vicino a Sun Valley, nellIdaho. Laria frizzante della montagna lo rinvigorisce. Ha come ospiti graditi

42 Nel 1954 Ernest, per riconoscenza, aveva deciso di donargli la propria medaglia doro del Premio Nobel. La cosa non fu possibile. Da buon sportivo, Ernest la port allora alla Virgen de Cobre, Patrona di Cuba, nel santuario nazionale di Santiago.

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Gary Cooper e Aaron Hotchner. Un giorno, dalla vicina citt di Hailey, gli fa visita padre OConnor, un prete cattolico. Lo scrittore ne contento e si offre di pagargli il tetto della chiesa che ha bisogno di riparazioni. Un mese dopo padre OConnor ritorna e invita Ernest a venir a parlare a una quarantina di studenti delle medie. Ernest cede al fascino persuasivo del prete, poi se ne fa un problema e, gi abituato al fuoco di fila dei giornalisti, si sente ora stordito e inorridito ( Ma perch uno che offre un tetto deve fare anche un discorso?... ). Incoraggiato da Hotchner e dalla moglie, si presenta al suo giovane pubblico. Si sente presto a suo agio. Alla domanda: difficile scrivere? , risponde: No, niente affatto. Tutto quello che occorre un perfetto orecchio, unintensit assoluta, una devozione al proprio lavoro simile a quella di un prete per il suo dio, il fegato di uno scassinatore e nessuna coscienza tranne che in quello che si scrive: poi fatta ... Descrivere le cose, quali veramente erano, spesso era molto difficile, e cosi scrivevo in modo goffo, ed questa goffaggine che stata definita il mio stile. Gli errori e le goffaggini si vedono subito, ma li hanno chiamati stile... . In maggio di nuovo in Spagna con Mary, Hotchner e Buck Lanham. la sua estate pericolosa . Ha accettato di scrivere un articolo per Life sulle corride e su due nuovi astri, Luis Miguel Dominguin e Antonio Ordoez. D per segni preoccupanti di squilibrio. Ritornato alla Finca Viga, cerca di mettere in ordine gli appunti, ma il progettato articolo di 10.000 parole si allarga smisuratamente sino a divenire un incubo di 688 pagine dattiloscritte che lo esaurisce. Deve ora ridurlo, non ce la fa da solo e ne sconvolto. Si fa aiutare da Hotchner, ma la sua testa non lo serve pi a dovere. Hotch, sto crollando, non ce la faccio pi a scrivere!... e piange come un bambino.

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Ai primi di agosto del 1960, senza apparenti motivi seri, vola solo a Madrid, seguito quasi subito da una persona di fiducia e quindi dallamico Hotchner. In settembre appare su Life la prima delle tre puntate di Dangerous Summer (Estate pericolosa), larticolo che laveva fatto penare. un pasticcio per il quale Ernest prova ingiustamente vergogna e disgusto . Ha una specie di collasso. Ai molti amici spagnoli d prova di un tale stato patologico della sua mente (irascibilit, insicurezza, vuoti di memoria, senso di colpa, mania di persecuzione: riteneva di essere completamente in miseria e per di pi perseguitato dal Fisco) che si sentono in dovere, con infinita tristezza, di caricarlo su un volo notturno per New York. La casa di Ernest ora definitivamente a Ketchum, Sun Valley, un bel fabbricato in legno e in muratura, un po fuori del paese, vicino ai boschi e con un bel panorama sulle montagne. Un illustre psichiatra ne consiglia il ricovero. Ernest, sotto il falso nome del suo medico di Sun Valley, George Saviers, rimane nel St. Marys Hospital di Rochester, Minnesota, dal 30 novembre al 22 aprile 1961. Sembra reagire bene alle cure (tra cui un insieme di 25 elettroshock). invitato dal nuovo presidente Kennedy alla cerimonia dellinsediamento. Ernest ne commosso e ringrazia. Passa alcuni mesi di relativa tranquillit, ma ha la tristezza nel cuore. In brevissimo tempo sembra sia invecchiato di dieci anni. Una mattina Mary lo sorprende in salotto con un fucile e due cartucce. Gli parla con dolcezza, per due ore, del suo coraggio e che bisogna resistere e che non deve arrendersi. Ernest si lascia convincere. Il medico, sopraggiunto, lo imbottisce di sedativi e provvede per un sollecito ritorno al St. Marys Hospital. Ernest, eludendo la sorveglianza, tenta il suicidio altre due volte e viene salvato per miracolo. La notizia delle sue condizioni trapelata agli amici. Gli giungono telegrammi e messaggi di augurio. Si fa vivo anche Dos Passos: Hem, spero che non diventi unabitudine. Mettiti calmo. Buona

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fortuna . C e pure un telegramma di Gary Cooper: Cosa possiamo dirti se non che ti vogliamo bene? . Cooper era anche lui allospedale. Alcuni anni prima si era fatto cattolico e ne aveva parlato a Ernest. Ora se ne stava morendo di cancro, con una serenit e una pace interiore da far invidia a un santo. Fece chiamare lamico comune Hotchner e lo incaric di portare a Ernest un suo messaggio a voce. Ma Ernest, come precisa Carlos Baker, era chiuso nella gabbia della sua disperazione . Fu dimesso dallospedale clinicamente guarito il 26 giugno, ma gi durante il viaggio di ritorno a Ketchum diede segni di squilibrio e ricominciarono le allucinazioni. La sera del sabato 1 luglio cen con Mary e alcuni amici in un ristorante di Sun Valley. A casa, prima di coricarsi, non sembr affatto depresso e canterell con Mary una vecchia canzone italiana Tutti mi chiamano bionda. La mattina di domenica 2 luglio, Ernest deve essersi svegliato presto, seppure aveva dormito, e deve aver trovato la chiave della rastrelliera dei fucili. Mary fu svegliata da una detonazione che rimbomb per tutta la casa e squarci il silenzio della vallata in quella splendida mattina destate. Tre giorni dopo, nella vicina chiesetta di Our Lady of th Snow (Nostra Signora delle Nevi), si tenne il servizio funebre alla presenza dei tre figli e di pochi intimi: George Saviers, Bill Horne (lamico delle autoambulanze di Schio), Gianfranco Ivancich... Fu seppellito in una piccola radura verde del cimitero di Ketchum. Il fucile, requisito dallo sceriffo, fu poi fatto a pezzi con la fiamma ossidrica, per impedire che finisse nelle mani di cacciatori di
souvenirs.

II I TEMI E LA CRITICA

Hemingway sta scrivendo la migliore prosa degli ul timi quarantanni (Ezra Pound, 1923). Molti tra noi... hanno provato una specie di rinascita dentusiasmo nel leggere questi racconti, in cui Ernest Hemingway mostra una via nuova (Scott Fitzgerald, 1926). Nel rinnovo del linguaggio letterario Hemingway ha compiuto una rivoluzione simile a quella di Wordsworth con le Lyrical Bal- lads (Robert Penn Warren, 1947). Hemingway il pi eminente degli autori contemporanei... il pi importante dopo la morte di Shakespeare (John OHara, 1950). Il motivo dellinquietudine e del coraggio, il dramma della caduta... quel sentimento della coesistenza della perfetta innocenza e degli abissi della corruzione ci riportano a Pascal... Ma Pascal, qui in Hemingway, pesca la trota nei torrenti, fa del pugilato, frequenta il bai musette alla Montagne Sainte-Genevive e lhotel Montoya a Pamplo- na... Tutto ci che volevo dice Jake Barnes in Fiesta era di saper come vivere. Forse, comprendendo questo, avrei potuto finire per capire cosa in fondo ci fosse nella realt... questa ricerca etica... che pervade tutta lopera di Hemingway: trovare il segreto di una saggezza che bisogna apprendere, diventare adulto e saper vivere 1 (G.A. Astre, 1959)...

G.-A. Astre, cit., passim dal cap. 5, Meditations sur lEc- clsiaste .

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Giudizi elogiativi non sono, certo, mancati a Hemingway sin dallinizio della sua carriera letteraria. Quelli sopra riportati, a parte il loro valore, avevano come presupposto la consapevolezza, non offuscata da alcuna riserva, circa la sua fondamentale seriet di scrittore e di uomo. Nellesasperazione di roventi polemiche di cui fu vittima (e da cui si difendeva ostentando a volte indifferenza o di sprezzo o ira, ma che lo ferivano profondamente, dato che si trattava spessissimo di attacchi personali), i riconoscimenti, in particolare di amici come Pound, Fitzgerald e Penn Warren, gli dovevano essere senza dubbio graditi. Essere preso sul serio era, del resto, il minimo che potesse esigere. Nella storia della letteratura mai scrittore fu per, come lui, cosi sistematicamente attaccato a fondo dalla cosiddetta critica militante . Era un fenomeno che si ripeteva con una periodicit endemica: nel 1932, dopo la pubblicazione di Morte nel pomeriggio; nel 1935, dopo Verdi colline dAfrica; nel 1938, dopo La Quinta Colonna. Il culmine fu raggiunto nel 1950 con lapparire del controverso romanzo veneziano Di l dal fiume e tra gli alberi. Lintenzione di provocare era evidente persino nei titoli di quei saggi: Toro nel pomerggio (con insinuazioni sulla virilit dello scrittore) di Max Eastman nel 1933; Il bue muto (ed Ernest definito un semplicione monosillabico ) di Wyndham Lewis nel 1934; Quella testa di legno di eroe hollywoodiano di W.H. Mellers, apparso nel 1939 nellautorevole rivista Scrutiny di Frank Raymond Lea- vis; e in Italia Meno ponci, signor Hemingway di Emilio Cecchi nel 1950.

Riserve di struttura circa larte di Hemingway vennero fatte, in varie riprese, anche da Virginia Woolf, Aldous Huxley, D. S. Savage, Cyril Connolly, Sean OFaolain. Erano per giudizi di chi pur ammetteva di aver a che fare con uno scrittore di assoluta originalit. Ma nel 1950, coloro che consideravano Hemingway a fake (un falso letterario), e ne volevano il linciaggio morale, giunsero ad un tale tono di arrogante villania che, per reazione, si

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vennero a schierare al suo fianco uomini del valore di William Faulkner (in America), di Evelyn Waugh (in Inghilterra) e in Italia Elio Vittorini ed Eugenio Montale. Non solo, ma Hemingway, con sua sorpresa, divenne centro dinteresse da parte di un gruppo di giovani studiosi, quasi tutti professori universitari, i quali, vincendone talora non poche diffidenze, riuscirono a carpirne segreti e ne esaminarono a fondo le opere, e pubblicarono una serie di libri che sono ancor oggi indispensabile punto di riferimento: Ernest Hemingway: the Man and His Work di John K.M. McCaffery (Cleveland e New York, World P.C., 1950); The Art of
Ernest Hemingway: His Work and Personality di John Atkins (Londra, P. Nevill, 1952); Hemingway: the Writer as Artist di Carlos Baker (New Jersey, Princeton University Press, 1952; traduz. ital. Hemingway: scrittore e artista, Parma, Guanda, 1954); Ernest Hemingway di Philip Young (New York, Rinehart, 1952); 'I'he Apprenticeship of Ernest Hemingway: the early years di Charles A. Fenton (New York, Farrar and Strauss, 1954). Segui nel 1959 Hemingway par lui-mme, di G.A. Astre (Parigi, Editions du Seuil); e nel 1963 Hemingway, di Earl Rovit (New York, Twayne Publishers; traduz. ital. Hemingway, Firenze, La

Nuova Italia, 1967). Carlos Baker ha pure raccolto in due antologie ( Hemingway and His Critics, New York, Hill and Wang, 1961; ed Ernest Hemingway: Critiques of Four Major Novels, New York, Scribners, 1962) i saggi critici pi significativi sullo scrittore di Edmund Wilson, Mario Praz, Lionel Trilling, H.E. Bates, Ivan Kaskin, Joseph Penn Warren e di molti altri apparsi su varie riviste internazionali. Nel 1969 port inoltre a termine lopera per cui studiosi e appassionati di Hemingway gli sono grati: lesemplare biografia Ernest Hemingway: A Life Story, New York, Scribners; traduz. ital. Hemingway: Storia di una vita, Milano, Mondadori, 1970. In Italia, col bando fascista allo scrittore americano per

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una sua pretesa anti-italianit , il grosso pubblico venne a conoscenza delle sue opere negli anni immediatamente dopo la seconda guerra mondiale. Da giornali e riviste ne avevano per gi parlato Mario Praz, Carlo Linati, Piero Rebora; ed era autore ammiratissimo da Pavese e da Elio Vittorini. Ci che li colpiva in Hemingway era il suo accento nuovo (M. Praz), il suo concetto di letteratura come vita , la sua miracolosa immediatezza espressiva, quel nativo senso della terra e della realt, quella cruda saggezza (C. Pavese). Va da s che lo considerassero una specie di prodotto spontaneo della natura. Hemingway scriveva Praz nel 1929 non ha letto Pirandello, e i suoi pugilatori non soffrono di languori metafisici. E non sa niente di storia delle religioni, e i suoi matadores non pensano al sacrificio di Mitra nellatto di colpire il toro tra le corna. Non si potrebbe davvero immaginare che cosa egli abbia letto. Mi si dice che parla come scrive e che ostenta avversione per ci che sa dintellettuale... Ne risultava limmagine di un Ernest scrittore per istinto . Ma Praz doveva ricredersi, poich in seguito accenn all' epica del quotidiano , al tono di mistero e al sentimento poetico di certa sua prosa, e ad una sua elementarit che doveva essere frutto di unattentissima elaborazione. Il mondo di Hemingway precisava nel 1947 un mondo di cuori e di menti semplici, o presentati semplicemente anche se sono complessi: in lui vediamo il ritorno al primitivismo in unepoca di grande progresso tecnico... La consapevolezza di un Hemingway non scrittore per istinto ma raffinato e colto invece subito bene in evidenza nelle annotazioni di Elio Vittorini in Americana (Milano, Bompiani, 1947). Di Ernest egli sottoline la tecnica narrativa che procedeva su una specie di duplicit lineare , cio a differenti livelli, con simboli che nascono senza travaglio... per elisioni, sottintesi e ritorni di immagini . In ogni pagina di Hemingway aggiun geva noi troviamo accettato come un fatto gi vecchio

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dell'uomo, che le vie della purezza sono simili a quelle della corruzione, e che la purezza feroce, e che ogni velleit di ferocia una velleit di purezza. Ne notava inoltre le sfumature impressionistiche e lo avvicinava al poeta del lamento di Prufrock e di The Waste Land (La terra desolata), cio a T.S. Eliot. Nel 1945 apparve su Hemingway limportante saggio di Emilio Cecchi (Ernest Hemingway, in Mercurio , ottobre 1945). Perfettamente informato della critica anglo- americana e francese, il suo scritto aveva il significato di una aggiornata messa a punto , ed ricco di osservazioni originali tuttora valide. Al di sotto della apparente sprezzatura dello stile del romanziere, lo colpiva la sua solida matrice culturale ( Nel calderone parigino, le sue esperienze artistiche e le sue letture debbono essere state abbondanti... ). Ne esaltava le naturali affinit con Mark Twain, Stephen Crane e Henry James (gi precisate, del resto, da Hemingway stesso in Verdi colline dAfrica), cui aggiungeva quella del flaubertiano Conrad (il sentimento dellintegrit personale, il senso staccato della narrazione, degli effetti stilistici...); introduceva inoltre nella sua analisi parole, che egli stesso definiva pericolose , come epopea , ritualit ... Per Cecchi era evidente che Hemingway aveva seguito una tecnica selettiva , che si concretava non solo nel luso di espedienti compositivi (la completa obiettivit , il particolare rivelatore , il racconto come iceberg , le strutture musicali del linguaggio...) ma anche in una topografia ristretta di personaggi e gesti su cui concentrare il massimo dellattenzione, come avveniva, per esempio, con i manichini di Gregoretti o con i cavalli di De Chirico o di Marino Marini. Il massimo della concentrazione implica ovviamente il massimo della comprensione. Toreri, pugili, pescatori e soldati di Hemingway davano perci limpressione di essere molto di pi che semplici personaggi unidimensionali. Come per D.H. Lawrence, anche per Cecchi vi era nel Nick Adams

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dei Racconti (e nelle sue altre personificazioni dei romanzi) una componente storica che ne faceva la reincarnazione degli antichi solitari cacciatori e cowboy delle regioni pi selvatiche statunitensi ; con la differenza che per Nick Adams oggigiorno non c neppure pi il West ( th territory , di Mark Twain) su cui proiettare le sue aspirazioni ad una vita libera: le opere di Hemingway, quindi, sono pure espressione della delusione del grande sogno americano , tema ricorrente della letteratura contemporanea doltreoceano. Di conseguenza, la paralisi dellazione , i piaceri primitivi , la deliberata indifferenza , caratteristici del protagonista hemingwayano, erano quanto potesse oggi rimanere a spiriti estremamente stanchi e complessi . Era, in conclusione, la consapevolezza di un Hemingway tuttaltro che ingenuo, con una sorvegliata civilt letteraria alle spalle (Italo Calvino), e nel quale aveva pure aggiunto Giorgio Bassani (Hemingway e Manzoni, Paragone , 1956) sembravano riassunte (o liquidate) tutte le esperienze letterarie delPOttocento e insieme anticipate quelle di questi ultimi ventanni . La constatazione di una struttura musicale alla base della tecnica compositiva di Hemingway portava il Cecchi a individuare la giusta chiave di lettura delle sue opere, anche di romanzi non del tutto esenti da difetti come Per chi suona la campana : il racconto, la vicenda prende forma dal susseguirsi di differenti scene ben individuate, ciascuna dominata da un suo tema (la morte, la paura, il terrore, il coraggio...), e di cui bisogna cogliere il canto e il respiro . Un probabile limite nellanalisi di Cecchi stava in alcune sue generalizzazioni: un Hemingway tutto assoluta e gelida negazione , un asserito atteggiamento di individualismo anarchico che gli preclude ogni possibilit di conversione agli interessi dellumanit . un punto controverso, e doveva essere linizio di quella polemica, in particolare degli Anni Sessanta (Dwight MacDonald, Nemi DAgostino, Claudio Gorlier...), che tendeva a mettere in

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risalto la sincerit e genuinit del primo Hemingway (lHemingway delle negazioni: I 49 Racconti, Fiesta, Addio alle armi...) a scapito del secondo Hemingway (lHemingway delle affermazioni: Morte nel pomeriggio, Per chi suona la campana, Il
vecchio e il mare...).

Nel 1950, in unedizione in lingua inglese curata da Mondadori, apparve anche in Italia il romanzo veneziano Di l dal fiume e tra gli alberi, che al Cecchi non piacque. Le stroncature pi appariscenti dellopera dovevano per essere quelle di Alberto Moravia (Il Mondo, 11 e 25 novembre 1950, ecc.) che, in una serie di interventi, giudic il libro un fallimento per difetto darte , quello di lirnest un estetismo barbarico, un dannunzianesimo flaccido, un nichilismo elementare; lo scrittore addirittura handicappato da un infantile e precoce arresto di sviluppo , una tte molle ... Era un ritorno ai pi vieti motivi anti-hemingwayani degli Anni Trenta, di cui si era fatto portavoce Wyndham Lewis. Il giudizio completamente negativo di Moravia fu di poco modificato, nel 1966 ( Corriere della Sera , 13 febbraio), da qualche tardiva ammissione sul primo Hemingway ( Egli un letterato generoso e sensibile... Libri come Addio alle armi, Fiesta, I 49 Racconti sono lopera di un poeta... ). Il colmo dell arrogante e pretenziosa villania dei critici (E. Waugh) lo raggiunse Giovanni Comisso (Hemingway tra noi, Il Caff , agosto 1961), il quale giudic lo scrittore non solo fortunato , con fama superiore al valore esatto , ma non capiva perch il popolaccio letterario italiano (fosse) cosi succubo della propaganda editoriale americana fino a credere che Hemingway fosse un grande scrittore ; e snocciol una serie di pettegolezzi volutamente irriguardosi, basati su un mio amico mi ha detto , una mia amica mi ha assicurato , me scolati a incredibili dfaillances di memoria. Quello di Comisso non era che un episodio di malcostu me letterario. Lattacco di Moravia ebbe almeno il merito di sollecitare lintervento di Elio Vittorini che lo tacci

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di inesattezza critica e di aver letto Di l dal fiume e tra gli alberi senza avere afferrato nemmeno per un momento le dimensioni entro le quali le sue pagine hanno un valore e un senso... Il romanzo precisava non la storia di un colonnello americano che amoreggia, cinquantenne, con una contessina ventenne di Venezia, e poi muore. Ma , fin dalla prima pagina, la storia di un uomo che muore, e che fa quei discorsi perch muore, si ubriaca perch muore, amoreggia perch muore... I successivi passaggi verso la morte sempre pi vicina vengono rappresen tati non per la via naturalistica dei sentimenti diretti o delle sensazioni fisiche ma per una di dialoghi ora esaltati e ora frivoli in cui soprattutto il tono che fa la musica { anche se il moribondo li riporta di continuo al tema ossessivo delle due guerre mondiali vedute luna dentro laltra in un incalzante miscuglio di 1918 e di 1944, di Piave, di Parigi e di Hurtgen Forest... . Vittorini aveva visto giusto, il libro era la naturale conclusione del motivo della sterilit o della ferita , dello scombussolamento messo a nudo dallo shock di due guerre, di quel complesso tema che il romanziere aveva iniziato ne Il ritorno del soldato (1924), proseguito in Fiesta (1926) e in Addio alle armi (1929), e che ora nel romanzo veneziano giunge ad una serena disperazione; la sua drammaticit solo attenuata dalle note sommesse del canto. Questo libro a me pare la cosa migliore di Hemingway comment Paolo Monelli (Un Colonnello in gamba, La Stampa, 17 ottobre 1950) o almeno quello che mi piaciuto di pi; per lamarezza rassegnata che linvade, per il presentimento della morte, per la malinconia di una vita che si chiude come termina una pratica amministrativa. La morte per il colonnello come essere congedato, senza speranze, senza illusioni; senza lasciare n eredit n ricordi. Ha detto addio alla ragazza, la ragazza ha detto addio a lui, tutto in ordine. (La ragazza si consoler presto, ha diciannove anni). La mattina alle anatre ha

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sparato bene. Si rimette in macchina sulla via di Trieste... Il romanziere aveva inoltre circonfuso la fine del colonnello di una tale voluta ambiguit e dignit che non sarebbe da meravigliarsi se, nel supremo momento, anche langelo della pace non si sia posato su quella auto. Vittorini e Monelli, di Hemingway, avevano sostanzialmente colto quanto era gi stato sottolineato, anni prima, da Edmund Wilson: la magistrale pertinenza degli effetti indiretti . Era, del resto, anche la chiave fornita da Emilio Cecchi (e che ora Cecchi non usava...). 2 Di l dal fiume e tra gli alberi diede pure occasione a Eugenio Montale ( Corriere della Sera , 26 ottobre 1950, ecc.) per una serie di interventi sullo scrittore americano di rara lucidit e penetrazione psicologica. Montale lo aveva incontrato a Milano da Mondadori nel 1948. Non si lasci impressionare dalla sua insolente apparenza (A. Moravia). Sotto quella venerabile barba tolstojana... e massiccia carrure da Vichingo egli scorse un uomo timido... che arrossiva come una fanciulla, felice di trovarsi fra amici e ammiratori . Un Hemingway fragile era stato sottolineato anche dai biografi, ed era pure confermato da Adriana Ivancich, in una intervista ad Enzo Iiagi (Con Hemingway tra gli alberi, LEuropeo , 30 novembre 1967): Quella sera nella piccola baia cubana di Cojima, nel 1950 sentivo che aveva bisogno, lui cosi importante, di essere protetto... Quel cielo, le grida dei gabbiani, i pescatori che tiravano su le reti, e lui taceva, e aveva gli occhi pieni di lacrime... Stava vivendo in silenzio lo sgomento di II vecchio e il mare. Allora io sentii la sua grande tristezza... . ( Quando la ferita sanguina disse una volta lo stesso Ernest allamico Hotchner io piango... ; e in una lettera a Max Perkins:

2 Ma il critico fiorentino ritorn di nuovo con simpatia su Hem ingway nel 1952, recensendo I I vecchio e il mare che giudic un capolavoro .

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E dall8 luglio 1918 [Fossalta] che non sono hard-boiled [un duro ]... quando mi sentii uscire lanima dal corpo come un fazzoletto di seta che ti viene sfilato dal taschino per un angolo... ) Montale, da quelle osservazioni, perveniva a conclusioni interessanti, in parte condivise anche da altri. Hemingway, come scrittore, era uno che aveva rovesciato il suo innato pudore, facendone una sorta di sfrontata estroversione; la sua carica aggressiva era Un modo di essere e di difendersi in un mondo ostile, in un paese straniero . Lo stesso tema ossessivo della morte, cosi presente nelle sue opere, era il segno pi evidente di un suo senso precario dellesistenza. Montale condivideva con Edmund Wilson la persuasione sulla pluralit delle dimensioni dellarte narrativa dellamericano: Egli era troppo intelligente per essere un naturalista . Ne rivelava lo sfondo lirico , le strutture da poema sinfonico . Sotto le apparenze delFestem- poraneit affermava egli uno scrittore deccezione. Legato allattualit, egli fa spesso sprizzare le pi autentiche scintille di poesia del nostro tempo... Lo colpiva inoltre la componente culturale dei suoi libri: Musicale, divagante, colloquiale, piena di sprezzature... (la sua) una prosa di un grande artista che ha assimilato il meglio della tradizione europea (Stendhal, Flaubert, Laforgue...). Certo egli il pi europeo dei moderni scrittori americani . Per di pi, non si lasci trarre in inganno da certi particolari della personalit di Ernest, dai quali non pochi altri critici e giornalisti traevano illazioni sbagliate: curioso che un uomo come Hemingway, che cadeva dalle nuvole quando gli si nominava un libro, mostrasse poi di conoscere il Notturno (di DAnnunzio). curioso, ma non inspiegabile perch Hemingway dava limpressione, pur non avendo letto nulla, di aver letto tous les livres... . Qualcosa di simile affermava anche Archibald MacLeish

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(Life, 12 e 31 luglio 1961), che aveva conosciuto Ernest sin dai tempi di Parigi: La maggior parte degli scrittori sono letterati... Hemingway non lo era. Egli aveva letto tanto quanto un professore universitario inglese, e ricordava quanto leggeva, e lo ricordava a proposito, ma raramente parlava dello scrivere. Lo lasci perdere anche Ezra Pound, il pi grande e fortunato maestro dello scrivere del nostro tempo. Glistinti di quel figlio di puttana sono giusti disse Pound. E non si pu discutere degli istinti... . I moderni scrittori precisava ancora MacLeish se si crede almeno ai loro romanzi, si associano ad altri scrittori, alle mogli di altri scrittori, allentourage di altri scrittori. Hemingway preferiva i pugili, i corridori di bicicletta, e Charlie Thompson e Old Bra di Key West, e i frequentatori di night club a New York e i matadores in Spagna... Aveva amici scrittori (Scott Fitzgerald, Dos Pas- sos, Malcolm Cowley...). Ma scrittori in quanto tali, o che si davano arie da scrittori, non gli piacevano... Fu questa sua caratteristica di scrittore colto e allo stesso tempo volutamente antiletterato che gli scaten contro la critica di mezzo mondo. Forse la critica americana (e non solo quella) conclude Montale aveva un fatto personale con un autore cosi poco riguardoso verso i suoi giudici. Archibald MacLeish, di Hemingway, sottolinea un altro particolare che della massima importanza: La sua fu una ben strana vita di scrittore, se pensiamo agli scrittori del nostro tempo. I nostri scrittori si suppone siano osservatori: spie di Dio come una volta li chiam John Keats. Si suppone che essi consumino la propria vita a osservare il mondo, a scrutare la storia e lumanit e se stessi, in particolar modo se stessi: i loro pensieri inespres si, i loro fatti segreti e le loro paure. Hemingway non fu un osservatore: fu in vita un attore. Vi prese parte. E quello a cui prese parte non era la storia privata di Ernest Hemingway o la storia sociale di Oalc Park, Illinois, o la storia intellettuale di una generazione di suoi compatrioti.

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Quello a cui partecip fu una storia pubblica addirittura universale di guerre e di animali e di pesci giganti. Non poteva neppure andare alla guerra, e invece vi and a tutte quelle che gli fu possibile, e senza impegnarvisi. And alla Prima Guerra Mondiale come autista di ambulanze e si fece spappolare il ginocchio da una granata in una trincea di prima linea dove nessuno laveva mandato. And alla guerra di Spagna per scrivere il copione di un film e impar a lavarsi senzacqua le mani bruciacchiate dalla polvere da sparo. And allultima Guerra Mondiale come corrispondente... e diede fastidio agli alti comandi ritornando indietro con altri arnesi che macchine da scrivere... ricordi li chiamava lui. E tra le due guerre ci furono leoni ed elefanti. E tra gli elefanti e i leoni ci furono i pesci spada. Ed anche orsi . Era ovvio che con un simile protagonista e con la sua narrativa tutta cose , come nellepica antica, il passaggio alle dimensioni del mito, dellallegoria e del simbolo dovesse avvenire con la massima naturalezza. unosservazione che viene a correggere la cosiddetta prospettiva dellHemingway europeo (tante volte sottolineata anche dai critici nostrani). In realt egli rientrava in un filone classico della letteratura americana. Il crogiuolo parigino e la lettura dei grandi romanzieri francesi e russi lo avevano arricchito, ma egli in definitiva apparteneva come giustamente fa notare Malcolm Cowley al gruppo dei realisti come Poe e Hawthorne e Melville: gli scrittori notturni e ossessionati, gli uomini che trattavano di immagini che erano simboli di un mondo inte riore . Nelle prove che i loro personaggi devono affrontare vi in comune il concetto di esistenza come lotta , combattimento ( agone dei greci, militici in senso biblico; si ricordi in Hemingway il ricorrente confronto con la Morte); e, attraverso le prove, la medesima ricerca del valore dellesperienza, un bisogno costante di trovare la propria identit da cui la vita stessa tragga un significato. merito di Hemingway, scrittore concreto nato dal

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giornalismo, del suo sicuro istinto letterario e, non ultimo, del suo amore per Conrad, aver fatto in modo che questa ricerca, evitando astruserie e sperimentalismi di maniera e lo stesso uso eccessivo dei simboli, sia avvenuta ad un livello chiaramente comprensibile. Nella seconda parte della sua carriera letteraria c anzi stato un tentativo di portare questo dialogo ad un livello ancor pi popolare. Ma su questo suo esperimento una certa critica, anche in Italia, gli fu ostile. Leroe de II vecchio e il mare scriveva Claudio Gorlier (Ernest Hemingway, Terzo Programma, n. 3, 1964) appare soltanto come un di pi nellopera di Hemingway, un tentativo neppure troppo convinto dingannare se stesso e gli altri sul metro della letteratura popolare e secondo scansioni care alla cultura che si suol chiamare genericamente di massa... Di l dal fiume e tra gli alberi un romanzo che deve la sua acidit al fattoi di essere niente altro che una stanca ripetizione di situa zioni e di atteggiamenti accumulatisi nel corso di decenni... Il protagonista (il colonnello Cantwell) appare in ogni caso un personaggio esemplare perch chiude in qualche modo il ciclo aperto da Nick Adams... Nemi DAgostino (7 due Hemingway, Il Contemporaneo , settembre 1962) esaspera ancor pi un supposto divario tra il primo e secondo gruppo di opere dello scrittore. Qualcosa egli spiega a un certo momento, accaduto a Hemingway. La vita o il successo o il suo logorio interno o, forse, la caccia ai simboli che la critica muoveva tuttintorno a lui... hanno cambiato Hemingway in peggio. Ed nato il secondo Hemingway... Il primo ebbe il coraggio di affrontare il nulla, il che non sempre un atteggiamento negativo. Il secondo, quello che ha scritto Morte nel pomeriggio e il resto (compreso il molto sopravvalutato II vecchio e il mare) ha voluto celebrare laffermazione. Come luomo stanco di affrontare un abisso, si ritirato nel mondo alquanto scontato del misticismo estetico e dei miti nebbiosi, per celebrarvi la bellezza del

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losso bianco nella coscia lacerata del torero, il moderno eroismo della disperazione, lumanitarismo mistico e la bellezza dellamore e della morte... Tutto questo rivestito di solenni zimarre... In questo tipo di valutazioni la differenza tra un primo e secondo Hemingway sarebbe un problema, tout court, di regressione psicologica (cui, del resto, accenn anche Joseph Warren Beach nellarticolo How Do You Like It Now, Gentleman?, Sewanee Review , LIX, 1951). Ma Nemi DAgostino, nel tentativo di sostenere il miracolo di freschezza e di densit delle prime opere, lautenticit del- 1 Hemingway antisentimentale, antimetafisico, antiletterario, il laico cosi privo di illusioni spirituali, cosi totalmente terrestre , a scapito del!Hemingway della maturit, va oltre quella che potrebbe essere una vexata quaestio, per finire in generalizzazioni pericolose e altrettanto gratuite quanto lo furono quelle dei denigratori degli Anni Trenta (Wyndham Lewis e compagni), che negarono qualsiasi valore critico esattamente a quello stesso primo gruppo di opere. Nuovamente di Hemingway viene rimessa in questione la sua credibilit come artista. Parole come solenni zimarre , atte a coprire motivi scontati , non sono infatti tenere. Giudizi non meno offensivi appaiono anche nella critica estera. Ma perch protestava Evelyn Waugh ce lhanno cosi a morte con lui?... Io credo che la verit che essi hanno scoperto in lui qualcosa che essi trovano oggigiorno imperdonabile: sentimenti decenti. Il caso di Waugh era anche significativo. Aveva avuto come romanziere unevoluzione analoga a quella di Hemingway ed egli pure era stato ferocemente attaccato dai critici. Tutto sommato, non ritengo sia serio esasperare un divario tra due differenti Hemingway (il primo buono, il secondo cattivo e insincero); significherebbe perdere totalmente quella lucida capacit di discriminazione (cui si appella Nemi DAgostino, a sostegno della sua tesi) sino a negare levidenza. Il nulla e il suo opposto, cio il bi

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sogno della speranza, sono motivi radicati nelluomo da sempre, entrambi letterariamente validi. Quel che non si capisce perch certa critica si ostini a vederli in Hem ingway necessariamente in opposizione anzich in relazione. LHemingway delle negazioni coesiste con lHem- ingway delle affermazioni, o delle possibili affermazioni. Tra il primo e il secondo Hemingway, se c una differenza, questa in un problema formale di dosature . significativo, al riguardo, ricordare Il ritorno del soldato , del 1924, il racconto che servi da matrice a molti altri con Nick Adams come protagonista, e in parte anche a Fiesta e ad Addio alle armi. Viene comunemente citato come esempio del nichilismo del primo Hemingway, ma ingiustamente. Il giovane Krebs, di ritorno in famiglia dalla guerra, non riesce a riprendere la vita di prima. Ragazze, matrimonio e carriera non lo interessano pi. Alla madre che lo catechizza sulla retta via e i compiti che ciascuno ha nel Regno del Signore , risponde che egli non appartiene al Suo Regno . Si sente inoltre nauseato delle stesse attenzioni materne. Krebs come colpito da una paralisi. Annota Hemingway: Non voleva complicazioni. Non voleva mai pi complicazioni. Voleva continuare la propria vita senza complicazioni... Ma qui a casa tutto era complicato... . Quellinsistere sulla parola complicazioni fa capire che le esperienze traumatiche della guerra gli hanno aperto gli occhi; diventato pi critico, si pone un sacco di domande. Come Huck Finn, di Mark Twain, anchegli ora pensa su alle cose . Non solo, ma con il noto romanzo di Twain c nel racconto, pur nella diversit delle situazioni, tutto un sottile giuoco di riferimenti (Huck disposto a rischiare linferno, Huck che non sopporta di essere sivilizzato da zia Sally, Huck che si rifiuta di ma sticare un sacco di sottili distinzioni e pensa di squa-

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gliarsela nel territorio deglindiani alla ricerca di ge nuinit...). Nella finale del racconto anche Krebs se la squaglia, ma in modo pi sofisticato: in un ambiente dinsincerit, pur di uscirne, far ricorso alla menzogna, alla reticenza, allastuzia (e qui il riferimento alle ultime celebri pagine di Dedalus di James Joyce ovvio, com pure joyciano il particolare di Krebs che si rifiuta di pregare con la madre): ... Cosi la madre preg per lui, poi si alzarono e Krebs baci la madre e usci. Egli aveva cercato dimpedire alla sua vita di diventare complicata... Gli era dispiaciuto per sua madre ed era stato costretto a mentire. Adesso sarebbe andato a Kansas City a trovarsi un posto e lei sarebbe stata contenta e soddisfatta... Voleva che la sua vita scorresse liscia. Aveva appena cominciato ad andare come doveva. Bene, quella era almeno una faccenda risolta... . Certo, lasciare la famiglia (e ci che essa rappresenta) e andarsene a Kansas City non la stessa cosa che fuggirsene tra gli indiani, ed pi prosastico dello Stephen Dedalus di Joyce, che lascia lIrlanda per andare incontro per la milionesima volta alla realt dellesperienza e per forgiare nella (sua) anima la coscienza increata della (sua) razza . Vi per in comune lidentico bisogno di lasciarsi alle spalle le complicazioni (le convenzioni, lequivoca civilt) degli adulti per la ricerca di una propria via, di. pi chiarezza. Se le parole hanno un significato, nel racconto di Hemingway, come nelle citate opere di Twain e dellamico Joyce, latteggiamento di contestazione, non di nichilismo, ed un messaggio virtualmente positivo. Un altro esempio del come sia arbitraria una precisa divisione tra lHemingway delle negazioni e delle affermazioni Oggi venerd , del 1927, che Ernest probabilmente deriv da Aggiunta a II cacciatore Gracco (1917) di Kafka. Come gli altri della raccolta Avere e

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non avere, anche questo un racconto di pessimismo. La

crocifissione di Cristo, com rivissuta nelle chiacchiere dei tre soldati romani nella bettola di un ebreo, non ha laria di essere uno di quegli avvenimenti atti a cambiare il corso della storia. Cristo vi appare come un povero diavolo, pieno di coraggio e dignit, che ci ha rimesso la pelle. Il racconto non gode di buona fama presso i critici. Lo hanno giudicato un tentativo maldestro dello scrittore nel regno della forma drammatica. Eppure, ad un esame meno superficiale, al di sotto dellapparente sprezzatura delle battute (ma la rozzezza bene intonata allambiente di bettola in cui la scena avviene), ci si rende conto che Hemingway, con il suo uso ripetitivo e tematico di particolari, ha costruito una rete di significative allusioni. Il racconto un progredire e intersecarsi dei motivi del disagio (il ritornello, con variazioni , del terzo soldato: Mi sento come un cane, oggi... ), dell ammirazione (il ritornello del primo soldato: Si comportato bene oggi lass... ) e dello stupore per quello strano uomo che, potendolo, non sceso dalla croce e ha accettato di morire (vedi le battute incredule del secondo soldato): Senti, ne ho visti tanti qui e in mille altri posti. Il giorno che me ne mostrerete uno che non voglia scender dalla croce, quando viene il momento, quando viene il momento dico, allora mi arrampicher anchio lass, accanto a lui... . La seconda parte dominata dal motivo della piet (delle pie donne che sono rimaste fedeli, del primo soldato che ha facilitato la morte del condannato aprendogli il fianco con una lancia...) che si trasforma infine in un sentimento di comprensione per il prossimo ( Tutti son buoni per te, stanotte... , anche quellebreaccio di un oste... un buon diavolo in fondo... ). Nelle ultime battute ritorna di nuovo il motivo iniziale del disagio :

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3 Soldato: Torniamo alFaccampamento. Sto come un cane stanotte! 2 Soldato: Sei stato quaggi troppo tempo. 3 Soldato: No, non solo questo. Sto come un cane. 2 Soldato: Sei stato qui troppo tempo. Ecco tutto . Il minimo che si possa dire che quello strano uomo ha lasciato nei soldati del disagio , e disagio significa inquietudine, e linquietudine allorigine della ricerca, e cercare trovare. Disagio pu essere quindi il seme che pu dare frutti a suo tempo. Il romanziere si semplicemente fermato a quel motivo del disagio, ma non pu sfuggire al lettore la voluta ambiguit del racconto che non esclude, anzi suggerisce, un possibile sbocco po sitivo. Ogni arte (pittura, musica, letteratura...) ha le sue convenzioni. Quella di Hemingway di attuarsi attraverso una magistrale pertinenza di effetti indiretti (Edmund Wilson). O si accetta questo fatto, o della narrativa dellamericano si corre pericolo di capire ben poco. Hemingway, scrittore facilissimo , ha in realt bisogno di lettori intelligenti. Una ingiustizia gli viene pure perpetrata dalla grossolana superficialit con cui viene comunemente maltrattato laltro suo noto racconto del nada, Un posto pulito, illuminato bene , del 1933, cui si gi accennato. universalmente citato come lespressione pi agghiacciante del nichilismo hemingwayano. In un certo senso lo . In quella notte di mezza estate, il vecchio cameriere spagnolo, finito il suo turno di lavoro, volge la mente senza paura n terrore al nulla, quel nulla che egli conosceva anche troppo bene. Era tutto un nulla, e un uomo era un nulla lui pure... , e recita la preghiera pi amara che sia mai stata pronunciata ( O nada nostro che sei nel nada... ). Ma fermare qui il discorso, come fanno i pi, criticamente disonesto, poich il racconto ha un seguito. Il ca

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meriere, dopo aver fissato gli occhi in quegli abissi spaventosi, non pi se stesso. Per la strada si deve fermare a bere qualcosa in un bar, non connette, parla a sproposito. come se le vertigini gli abbiano dato alla testa. Otro mas loco (un altro matto), commenta anche il barista. Ora senza pensarci pi aggiunge lo scrittore se ne sarebbe andato a casa in camera sua. Si sarebbe messo a letto e finalmente, alla luce dellalba [il tempo delle inquietudini e incubi antelucani, di eliotiana memoria], si sarebbe addormentato. Dopo tutto, disse fra s, probabilmente soltanto insonnia. Devono averla molti. In Padri e figli , scritto nel medesimo anno di Un posto pulito, illuminato bene , Niclc Adams confessa espressamente che di molte cose si era liberato, scrivendone (e si ricordi pure il rituale liberatorio ne Il fiume dai due cuori ). probabile che Hemingway abbia scritto del nada, o del nulla assoluto, per liberarsene . Il significato, quindi, di quellamaro Padre Nostro sarebbe nel suo versetto finale: Liberaci dal nada... . Se una cosa, comunque, chiara, che il racconto si conclude col motivo, di nuovo, del disagio, o dellangoscia, che il pensiero del nulla provoca nellanimo, e da cui istintivamente si ritrae ( probabilmente soltanto insonnia... ). pi onesto affermare che Hemingway cantore non del nulla in s ma dell horror vacui, e Natura abhorret vacuum. Niente di pi naturale che, dopo quella sua fase iniziale del pessimismo, egli abbia sentito il bisogno di esplorare le dimensioni della condizione umana nei sentieri, meno gelidi, della speranza. Inoltre, anche nella prima parte della sua car riera letteraria, Hemingway cosi continuamente alle prese con laltra faccia della realt , con quanto Melville de fin leroico ontologico e realt oltre le apparenze , che chiamarlo scrittore antimetafisico e totalmente terrestre (Nemi DAgostino), o scrittore assolutamente ateo (Giorgio Bassani), mi pare francamente ingiustificato. Problematica e simbologia nelle sue opere puntano

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fin troppo chiaramente verso prospettive cristiane (vedi anche Sylvia Beach, Lionel Trilling, G.A. Astre). Laccusa di un Hemingway abbassatosi alle scansioni care alla cultura... di massa (Claudio Gorlier, Dwight MacDonald, D.S. Savage...) ha valore solo se riferita a La Quinta Colonna e ad alcuni momenti di Avere e non avere e di Per chi suona la campana (con qualche scena ad effetto, per una possibile utilizzazione cinematografica). Ma sono cedimenti per citare di nuovo Montale n molti n gravi . Opere come Di l dal fiume e tra gli alberi e II vecchio e il mare, apparentemente facili , sono in realt complesse e affascinanti composizioni tematiche. Credo nella tecnica come prova della sincerit di un uomo aveva scritto Ezra Pound nel 1917. Anche nella seconda parte della sua carriera letteraria Hemingway ha dato prova di una ricercatezza formale difficilmente rintracciabile in altri autori. Taluni altri critici italiani ( la parte pettegola e piccina dei nostri uomini di lettere li chiama C. Cariucci) non prendono sul serio molte altre cose dello scrittore americano, tra cui il suo simbolismo e lirismo. Non portano per argomentazioni di un qualche valore, e manca spesso una sufficiente conoscenza sia delle opere e della tecnica narrativa dello scrittore che della letteratura americana. Simbolo appropriato e perfetto loggetto affermava Ezra Pound. Lamore per le cose concrete la parte pi viva negli scritti di Hemingway. Ma come in molti altri casi del realismo americano, la disposizione architettonica dei particolari ( Una parola sbagliata pu essere la minuscola incrinatura che spalanca un baratro cinque capitoli dopo , ripeteva Ernest) 3 crea relazioni nuove, introduce motivi,
1 Vedi la stessa idea in una recensione di Evelyn Waugh ad un libro di Cyril Connolly del 1938 : Lo scrivere unarte che esiste in una successione temporale; ogni frase e ogni pagina sono legate a quelle che le precedono e le seguono; una frase che si ammira pu dare il significato ad unaltra distante cinquanta pagine. Prego il signor Connolly di credere che anche scrittori molto popolari si preoccupano talvolta seriamente di queste cose... .

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persegue temi che sono vere linee di sviluppo e strutture portanti delle sue opere. Quello di Hemingway un simbolismo che potremmo chiamare architettonico, fatto esso stesso di concretezza. Non comprendere, inoltre, la funzione di certe pagine liriche dei Racconti e dei suoi romanzi, equivarrebbe a ignorare il significato di altre non meno celebri pagine della letteratura americana: de II segno rosso del coraggio di Stephen Crane, per esempio; o di brani come La Sinfonia (uno dei capitoli finali di Moby Dick) di Melville, in cui lautore, arricchendo la parola della funzione propria della musica, riassume e ripropone, in una avvincente orchestrazione, la complessa tematica di tutto il libro allinizio della grande caccia finale di tre giorni alla balena bianca. Melville si era ispirato agli ora- torii San Paolo (1836) ed Elia (1846) di Mendelssohn. Hemingway accenn timidamente a Bach e a Mozart: Nel primo capoverso di Addio alle armi ho ripetutamente e consciamente usato la congiunzione e allo stesso modo che Giovanni Sebastiano Bach usa una nota musicale... . Sono, ovviamente, dettagli ignorati da molti nostri critici. La polemica sullo scrittore non si attenuata in questi ultimi anni. un buon segno. Il fatto che circa unopera (o un autore) ci sia diversit di opinione significa che essa nuova, complessa, piena di vita (Oscar Wilde). Tra le ironie dei detrattori e le lodi degli aficionados Hemingway continua a sorprenderci. Riporto, a conclusione, alcune sue battute spiritose, dalla gi citata intervista del 1954 con George Plimpton. Nel loro tono bonario, sono il migliore commiato dello scrittore ai suoi lettori: ... Puoi star certo, c molto di pi (nei miei libri) di quanto non sembri a una prima lettura... In quanto ai simboli... suppongo ce ne siano, visto che i critici

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continuano a trovarne. Se non ti dispiace, preferisco non parlarne. gi abbastanza difficile scrivere libri e racconti senza che mi si chieda anche di spiegarli. Eppoi priverei i commentatori del loro lavoro... Perch dovrei interferire? Leggi i miei scritti per il piacere di leggerli. Qualsiasi cosa tu ci trovi sar misura del tuo contributo alla lettura stessa... .

Ill NOTA BIBLIOGRAFICA


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INDICE DEI NOMI

Agostino (san), 82. Alighieri Dante, 128. Amis Kinsley, 13. Anderson Sherwood, 6, 7, 25, 26, 27, 28, 39, 47, 48. Astre G.A., 143, 145, 162. Atkins John, 145. Auden Wystan Hugh, 10, 12, 14. Bach Johann Sebastian, 39, 56, 163. Baker Carlos, 28, 29, 39, 46, 67, 111, 113, 124, 127, 130, 142, 145. Baldwin James, 13. Balzac Honor de, 41. Bassani Giorgio, 13, 14, 148, 161. Bates H.E., 145. Beach Joseph Warren, 156. Beach Sylvia, 26, 30, 39, 40, 68, 96, 113, 162. Beauvoir Simone de, 125. Beethoven Ludwig van, 56. Bellow Saul, 12, 14. Berenson Bernard, 127, 130. Beria Lavrenti Pavlovic, 13. Bernanos Georges, 8, 11. Biagi Enzo, 151. Bianchi Giuseppe, 20, 21, 51. Bierce Ambrose, 41, 42, 101, 106. Bird Bill, 28. Bloy Lon, 108.

Blum Lon, 10. Bosch Hieronymus, 139. Braden Spruille, 123. Brecht Bertolt, 8, 9, 11, 13. Brumback Ted, 18, 19, 25. Buck Pearl, 11. Buzzati Dino, 11. Cabot John, 137. Cadorna Luigi, 24. Caldwell Erskine, 9, 10. Callaghan Morley, 67. Calvino Italo, 148. Capa Bob, 125, 126. Capote Truman, 14. Cariucci Carlo, 162. Camera Primo, 9. Castro Fidel, 14. Cecchi Emilio, 18, 56, 57, 77, 108, 144, 147, 148, 149, 151. Cechov Anton Pavlovic, 57. Chang Kai-shek, 123. Chesterton Gilbert Keith, 8, 71. Comisso Giovanni, 18, 149. Connolly Cyril, 12, 125, 144, 162. Conrad Joseph {pseudonimo di Teodor Jzef Konrad Korze- niowski), 6, 7, 29, 39, 41, 42, 48, 52, 130, 137, 147, 155. Coolidge Calvin, 7. Cooper Gary, 14, 78, 130, 140, 142.

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INDICE DEI NOMI

Corso Gregory, 14. Cowley Malcolm, 153, 154. Crane Stephen, 41, 46, 48, 84, 87, 121, 147, 163. Cummings Edward Estlin, 7, 17. DAgostino Nemi, 148, 155, 156, 161. DAnnunzio Gabriele, 5, 6, 11, 128, 152. De Chirico Giorgio, 132, 147. De Gasperi Alcide, 13. De Gaulle Charles, 14. Deledda Grazia, 8. Dew Fraser, 138. Dietrich Marlene, 97, 126. Dollfuss Engelbert, 9. Dominguin Luis Miguel, 140. Donne John, 68, 121. Dorman-Smith Chink , 28, 129. Dos Passos John, 6, 9, 10, 17, 19, 22, 30, 31, 39, 41, 47, 52, 57, 66, 73, 74, 77, 78, 96, 98, 107, 111, 112, 113, 114, 124, 141, 153. Dostoevskij Fdor Michailovic, 41. Douglas Norman, 5. Dreiser Theodore, 7, 107. Dujardin Edouard, 36. Eastman Max, 78, 144. Eisenhower Dwight David, 13. Eliot Thomas Stearns, 5, 7, 8, 10, 11, 12, 13, 21, 41, 42, 47, 50, 58, 59, 76, 82, 84, 87, 91, 92, 93, 94, 102, 104, 106, 118, 119, 120, 128, 133, 138, 147. Ellison Ralph, 13. Euripide, 69. Fairbanks Sidney, 19. Faulkner William, 8, 9, 10, 11,

17, 76, 82, 84, 102, 104, 129, 134, 145. Fenton Charles A., 145. Ferlinghetti Lawrence, 14. Fitzgerald Francis Scott, 6, 7, 9, 10, 16, 17, 30, 31, 41, 42, 47, 48, 49, 67, 73, 106, 107, 122, 143, 144, 153. Flaubert Gustave, 41, 152. Ford Ford Maddox, 7, 11, 29, 41, 47. Franchetti (famiglia), 127. Frazer James George, 94, 95, 96. Frost Robert, 138. Gellhom Martha, 11, 114, 116, 122, 124, 126, 130. Gide Andr, 8, 108. Ginsberg Alien, 13, 14. Giovanni XXIII (papa), 14. Giovanni della Croce (san), 118, 120. Golding William, 13. Gorkij Maksim {pseudonimo di Aleksej Maksimovic Peskov), 57. Gorlier Claudio, 148, 155, 162. Gosse Edmund, 47. Goya y Lucientes Francisco, 47, 75, 119. Oraziani Ercole, 22. Greco (El), Domenico Theotok poulos detto il, 120. Greene Graham, 10, 11, 12, 14, 112. Gregoretti, 147. Harding Warren Gamaliel, 6. Hawthorne Nathaniel, 154. Hayez Helen, 78. Hayward Leland, 138. Hemingway Clarence E., 15, 24, 67. Hemingway Gregory, 77, 124. Hemingway John (Bumby), 27, 28, 29, 50, 51, 66, 124.

INDICE DEI NOMI

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Hemingway Marcellino Sanford, 22. Hemingway Patrick, 66, 67, 124, 135. Hickok Guy, 51. Hitler Adolf, 9. Hoover Herbert Clark, 8. Home Bill, 19, 20, 66, 73, 142. Hotchner Aaron, 30, 117, 130, 136, 140, 141. Hunt Holman, 85. Huxley Aldous, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 13, 49, 76, 93. Ivancich Adriana, 127, 130, 135, 151. Ivancich Gianfranco, 135, 136, 142. Ivens Joris, 112. Jackson Thomas, 129. James Henry, 41, 47, 103, 147. Joyce James, 5, 7, 11, 30, 31, 36, 40, 41, 42, 52, 61, 66, 70, 82, 84, 93, 96, 98, 102, 113, 117, 118, 119, 122, 127, 158. Kafka Franz, 7, 8, 158. Kaskin Ivan, 107, 145. Keats John, 119, 153. Kechler Federico, 127. Kemal Pasci, 26. Kennedy John Fitzgerald, 14, 141. Kerouac Jack, 14. IColcov Michail, 113. Krushev Nikita Serghejevic, 13. Kurowsky Agnes von, 25. Laforgue Jules, 152. Lanham Buck, 125, 128,130, 140. Larbaud Valery, 36. Lardner Ring, 8, 16, 28. Lawrence David Herbert, 41,102, 147.

Leavis Frank Raymond, 144. Ledere Jacques, 12, 125. Lewis Sinclair, 6, 8. Lewis Wyndham, 6, 8, 97, 149, 156. Linati Carlo, 146. Lindbergh Charles, 8. Loeb Harold, 46, 49. Longfellow Henry Wadsworth, 76. Lowry Malcolm, 66, 77. Lucrezio Caro Tito, 92. Lukcs Gyrgy, 6, 12. McCaffery K.M., 145. MacDonald Dwight, 148, 162. MacLeish Archibald, 7, 8, 10, 17, 50, 66, 73, 92, 96, 112, 124, 138, 152, 153. Maera Manuel Garca, 27, 52. Mailer Norman, 12. Malraux Andr, 8, 9, 10, 125. Mann Thomas, 7, 9, 128. Marini Marino, 147. Marsh Roy, 135. Marwell Andrew, 71, 93. Matteotti Giacomo, 7. Maupassant Guy de, 88. Mauriac Franois, 6, 8. Meilers W.H., 144. Melville Herman, 41, 154, 163. Mencken H.L., 47. MendelssohnBartholdy Jakob Ludwig Felix, 163. Miller Arthur, 13. Miller Henry, 9, 11. Monelli Paolo, 150, 151. Montale Eugenio, 8, 11, 13, 145, 151, 152, 153, 162. Moravia Alberto (pseudonimo di Alberto Pincherle), 14, 149, 151. Mozart Wolfgang Amadeus, 39, 56, 163. Mussolini Benito, 7, 26, 51, 52.

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INDICE DEI NOMI

Newman John, 108. Nobile Umberto, 8. North Joseph, 115. OConnor, 140. OFaolain Sean, 144. OHara John, 143. Omero, 131. ONeill Eugene, 6, 7, 8, 10, 12, 13. Orazio Flacco Quinto, 92, 105. Ordonez Antonio, 140. Ordonez Cayetano, 46. Orwell George (pseudonimo di Eric Blair), 10, 12, 125. Osborne John, 13. Ouspensky P.D., 82. Paolo di Tarso (san), 72, 87. Pascal Blaise, 143. Pasternak Boris, 14. Patton George, 125. Pavese Cesare, 10, 12, 146. Pease Warren, 19, 20. Peele George, 65. Pellizzari Giuseppe, 21. Perkins Max, 73, 77, 97, 124, 130, 151. Pershing John Joseph, 17. Pfeiffer Pauline, 8, 11, 50, 51, 66, 77, 115, 124, 127. Picasso Pablo, 52. Piovene Guido, 13. Pirandello Luigi, 6, 7, 9, 10, 146. Plimpton George, 39, 56, 163. Poe Edgar Allan, 154. Pound Ezra, 6, 26, 28, 29, 40, 40, 42, 66, 77, 93, 97, 138, 139, 143, 144, 153, 162. Powell Anthony, 9. Praz Mario, 35, 56, 145, 146. Proust Marcel, 5, 7, 8, 82, 101. Pudney John, 125. Quinet Edgar, 98.

Rebora Piero, 146. Remarque Erich Maria, 68. Reynolds I.A., 119. Richardson Hadley, 6, 8, 25, 26, 27, 46, 48, 50, 51, 66, 81, 124, 127. Roosevelt Franklin Delano, 9. Rossini Gioacchino, 46. Rovit Earl, 56, 145. Sacco Nicola, 8. Saintsbury George E.B., 47. Salinger Jerome David, 125. Saroyan William, 9, 11, 125. Sartre Jean-Paul, 125. Saunders Bra, 73, 153. Savage D.S., 144, 162. Saviers George, 141, 142. Scribner Charles, 130. Shakespeare William, 58, 59, 68, 100, 119, 129, 143. Shaw Bernard, 7. Silone Ignazio (pseudonimo di Secondo Tranquilli), 10, 13, 14. Simon Adamo, 135. Smith Katie, 73. Sofocle, 129. Spengler Oswald, 6, 98. Stalin (pseudonimo di Josif Vissarionovic Giugasvili), 5, 9, 13, 14. Stein Gertrude, 6, 7, 9, 26, 30, 31, 39, 41, 47, 48, 98, 121. Steinbeck John, 10, 11. Stendhal (pseudonimo di Henri Beyle), 41, 152. Stuart D.O., 46. Tate Allen, 68. Thompson Charlie, 153. Tolstoj Lev Nikolaevi, 41. Tornasi di Lampedusa Giuseppe, 14. Tracy Spencer, 13, 135, 138. Trevelyan George Macaulay, 65.

INDICE DEI NOMI

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Walsh Ernest, 46. Warren Robert Penn, 11, 12, 143, 144, 145. Waugh Evelyn, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 49, 108, 124, 129, 145, 149, 156, 162. Wellington Peter, 17. Welsh Mary, 12, 125, 127, 130, 134, 136, 137, 140, 142. Whittier John Greenleaf, 57. Wilde Oscar, 163. William Tennessee (pseudonimo di Thomas Lanier Wiiliams), 14. Wilson Edmund, 28, 47, 145. 151, 152, 160. Wilson Woodrow, 6. Woolf Virginia, 7, 82. Wordsworth William, 99, 143. Yeats William Butler, 7. Young Philip, 145.

Trevisani Giuseppe, 59. Triana Gitanillo de, 27, 52. Trilling Lionel, 145, 162. Trotzkij Lev Davidovi (pseudonimo di Lev Davidovic Bronstein), 8, 11. Turgenev Ivan Sergeevic, 41, 47. Twain Mark (pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens), 41, 147, 148, 157, 158. Twysden Duff, 46. Tzara Tristan, 31. Ungaretti Giuseppe, 9. Untzain Andrs, 123, 137. Vanzetti Bartolomeo, 8. Villalta Nicanor, 27. Virgilio Marone Publio, 35. Vittorini Elio, 13, 56, 101, 145, 146, 149, 150, 151. Wain John, 13.

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