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Anno 3 - Numero 1
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@ Valeria Presti
vi.postaelettronica@gmail.com
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Parrocchia in corso
In viaggio verso Madrid
La Giornata Mondiale della Gioventù è un avvenimento ecclesiale, nel quale si esprime in un
modo straordinario la fede in Gesù Cristo. È un incontro di festa: i giovani mostrano la di-
namicità della Chiesa e rendono testimonianza dell’attualità del messaggio cri-
stiano.
Queste parole, tratte dal sito internet di una diocesi italiana, descrivono in
modo sintetico ed efficace ciò che accadrà il prossimo agosto durante l’in-
contro mondiale dei giovani con il Santo Padre a Madrid. Proprio a questo
incontro si sta preparando un nutrito gruppo di giovani della nostra par-
rocchia, molti dei quali parteciperanno ad una GMG per la prima volta.
Il tanto atteso evento è ancora lontano, ma i mesi che ci separano da
quell’appuntamento sono sempre di meno e si moltiplicano le iniziative
messe in atto dai giovani per raccogliere fondi necessari ad “ammortizzare”
una parte delle spese, che dovranno inevitabilmente essere sostenute dai
partecipanti.
I più accorti di voi avranno notato l’allestimento di una sorta di mercatino di oggetti na-
talizi durante le domeniche di Avvento, dove peraltro è stato distribuito il fantastico Calen-
dario 2011 della nostra parrocchia (se ancora non lo avete, richiedetelo, sono disponibili le
ultime copie!!!).
La risposta dei parrocchiani non si è fatta attendere, entusiasmati tanto quanto gli stessi gio-
vani da questa iniziativa. Attività simili si susseguiranno durante i primi mesi del 2011, portate
avanti dall’euforia dei ragazzi e alimentate dalla generosità dei fedeli.
@ Daniele Reitano
dan.reitano@gmail.com
@
Giada Farneti simo).
farneti.giada@gmail.com @ Cristiano Montini
barbossa@alice.it
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La storia del Natale che fu
Abbiamo pensato molto, quest’anno, a quale regalo porgere ai nostri affezionati lettori. Alla fine,
abbiamo scelto di regalarvi un piccolo racconto del nostro Daniele. Da leggere davanti al fuoco o
a tavola, dopo il pranzo in famiglia, a Natale. Speriamo vi piaccia! Buon Natale da parte della re-
dazione di Sulla Via!
Era la notte più fredda che si ricordasse al villaggio da ormai molto tempo. La neve era caduta co-
piosa per tutta la giornata, calando il suo candido manto sull’intero bosco. Anche i passeri, che
spesso saltavano da un ramo all’altro cinguettando allegramente, si erano rintanati nel calore dei
loro nidi. La notte giunse più rapida del previsto tirandosi dietro il suo lenzuolo blu trapuntato di
lucenti stelle. Casualmente andavano camminando per il piccolo sentiero tre giovani fratelli, figli,
almeno assecondando le voci che circolavano nel villaggio, di un potente mago in una qualche regione
del nord. Il più grande dei tre si chiamava Gelo e, in ordine, i suoi fratelli Congelo e Disgelo. Nonostante
il cielo sereno e la notte stellata, il bosco era in quegli anni un luogo non del tutto sicuro, specie per tre ra-
gazzi che ritornavano a casa nel cuore della notte.
In un lampo un branco di lupi bianchi si avventò sui ragazzi. Rossi occhi e affamate fauci: questo fu tutto ciò che videro
i fratelli prima di chiudere gli occhi per prepararsi al peggio. Non oso certamente immaginare cosa sarebbe potuto
accadere ai giovani, se non fosse intervenuto un viandante che passava di lì per caso. Una bella bastonata qui, una
sana botta lì e i lupi scapparono, ritenendolo una preda troppo forte per loro.
Appena si resero conto dell’accaduto, i tre fratelli coprirono di ringraziamenti il
viandante che gli aveva salvato la vite e, per onorare il suo coraggio, lo
invitarono a cena nella loro dimora. Tra una portata ed un’altra Nicola
- così disse infatti di chiamarsi il viandante - raccontò cosa avrebbe
voluto fare quell’anno: voleva portare un dono a tutti i bambini
buoni del paese, poiché se c’era qualcuno che si meritava ve-
ramente un dono, quel qualcuno era un bambino.
Congelo e Disgelo furono subito presi dal discorso di Nicola e
approvavano con profondi cenni della testa e con qualche bat-
tito di mani. A Gelo invece l’ospite cominciava ad infastidire,
poiché sembrava così buono che, nonostante Gelo fosse un
bravo ragazzo, sentiva di essere molto piccolo nei suoi confronti.
Nicola disse che aveva passato molti dei mesi precedenti a confezio-
nare regali per i bambini del paese e che la sera dopo sarebbe partito
per distribuirli. Prima di lasciarlo uscire di casa, Congelo e Disgelo promisero
che avrebbero aiutato Nicola nel suo intento e che si sarebbero messi subito al lavoro.
Congelo infatti era un fabbro eccezionale e Disgelo un promettente sarto.
Lavorarono per un giorno intero sui loro doni per Nicola. Dopo un’immane fatica, riuscirono a terminare i loro doni
in tempo per la partenza. Congelo, ricorrendo come Disgelo alle sue arti magiche ereditate dal padre, aveva costruito
una slitta d’oro velocissima, con la quale Nicola avrebbe potuto girare tutto il paese in una sola notte. Disgelo porse
allora il suo dono a Nicola: un pesante completo rosso. Esso avrebbe permesso a Nicola di rendersi invisibile all’oc-
correnza e di ripararsi dalle temperature invernali. Nicola ringraziò a dismisura i due fratelli e, senza indugiare ancora
partì. Gelo nel frattempo aveva assistito a tutta la scena dalla finestra della casa. Continuava a ripetersi che in fondo
lui non doveva niente a quell’uomo, che avrebbe potuto tranquillamente prendere la sua strada e che se la sarebbe
in ogni caso cavato da solo contro i lupi.
Ma più pensava, più riteneva di aver torto. Quella notte ci fu una tormenta di neve come non se ne vedevano da anni
in quella regione. Il povero Nicola si era perso nella foresta perché, nonostante la slitta più veloce ed il vestito più
caldo, non riusciva a vedere oltre la distanza di un braccio. Congelo e Disgelo, che seguivano il viaggio di Nicola fin
dall’inizio - magicamente intendo - si precipitarono nella camera del fratello e gli si prostrarono ai piedi, chiedendo
di aiutare Nicola e di averne pietà.
Fu in quel momento che Gelo si rese conto di quello che aveva fatto e scoppiò in un prorompente pianto liberatorio.
Rialzò immediatamente i suoi fratelli dal pavimento e corse precipitosamente nel suo laboratorio. Nicola stava quasi
per rinunciare alla sua impresa, quando vide un puntino rosso all’orizzonte. Era Rudolph, il regalo di Gelo, una renna
dal naso rosso che avrebbe sempre mostrato la direzione giusta. Nicola quella sera riuscì a consegnare tutti i regali
grazie a Gelo. Era il 24 dicembre di molti anni fa!
Daniele Iodice
Natale, tradizione o consuetudine? Il nostro Natale 5
Mi è spesso capitato di sentire, specie in questo
tempo in cui tutti ci prepariamo per le feste, il termine “tradizione”.
Mi sono allora soffermato a pensare: cos’è una tradizione? Il termine tradizione ( dal latino tra-
ditiònem derivato da tràdere ) significa letteralmente “consegnare”, “trasmettere”. Dunque ciò
che noi ci apprestiamo a compiere “per tradizione” in queste feste natalizie è qualcosa che ci
è stato trasmesso dai nostri genitori, a cui a loro volta è stato trasmesso dai nostri nonni e così
via in un’infinita linea di cui spesso si perdono le tracce nella storia. Ma in questo modo non
rischiamo forse che le nostre tradizioni scadano nella “consuetudine”? Bisogna porre partico-
larmente importanza al termine “consuetudine” (che deriva anch’esso dal latino consuetudo):
esso infatti, pur essendo un sinonimo di tradizione, non ha lo stesso significato. Consuetudine
significa ripetere un’azione nel tempo che però rimane fine a se stessa e, solitamente, viene il
più delle volte effettuata senza “cognizione di causa”. È proprio questo il rischio: far degenerare
le tradizioni, che danno significato alle nostre azioni, in mere consuetudini. Il Natale,
forse, ci insegna anche questo!
@ Daniele Iodice
iodice.daniele@gmail.com
@ Valeria Presti
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Incrocio culturale
Disco del mese: Arrivederci Mostro!
Non è facile per un artista con più di vent'anni di carriera alle
spalle, sold out in tutta Italia ed un successo indiscusso, rinnovarsi ed
esprimere emozioni sempre nuove.
Questo è il tentativo di Luciano Ligabue, che con l'uscita del suo ultimo
album “Arrivederci Mostro!” (ora disponibile anche in versione acustica),
ha giocato ancora una volta il “tutto per tutto”: il suo album si rivela prin-
cipalmente un contenitore di storie. Le canzoni parlano di emozioni appa-
rentemente banali, ma vicine a chiunque ascolta. Gran parte del lavoro è realizzato dai testi,
sempre curati e originali... la musica invece, integrata perfettamente con i testi, fa un po' più
fatica a rinnovarsi, riproponendo melodie e ritmi già sentiti e tipici di quello stile con cui Liga-
bue ha conquistato il suo successo.
Complessivamente, però, un bel risultato sia per gli amanti dell'artista che della musica in ge- LIGABUE
nerale, una bella dose di qualità e attenzione che promuove ancora una volta uno degli artisti Etichetta: Warner
italiani più seguiti del momento. Bros. Records
Durata: 53 min e09
Maria Laura Fabbri
@ lalli.stic@gmail.com
sec
Tracce: 12
@
narra, infatti, che il dio Odino ogni
anno tenesse una grande battuta di
rito del Natale presente". Questi poi Daniele Iodice
da verde è diventato di colore rosso, iodice.daniele@gmail.com
caccia nel periodo del solstizio inver-
sia per elementi pregressi della tra-
nale, accompagnato dagli altri dei e
dizione cristiana,
dai guerrieri caduti. La tradizione vo-
leva che i bambini lasciassero i pro-
pri stivali nei pressi del caminetto,
riempiendoli di carote, paglia o zuc-
chero, per sfamare il cavallo volante
del dio. In cambio, Odino avrebbe
sostituito il cibo con regali o dol-
ciumi.
Questa usanza è sopravvissuta in
Belgio e Paesi Bassi anche in epoca
cristiana: i bambini, infatti, ancora
oggi riempiono calze da mettere vi-
cino al camino la notte della vigilia.
Per quanto riguarda le tradizioni cri-
stiano-mediterranee, Babbo Natale
deriverebbe dalla figura del vescovo
San Nicola di Mira (antica città del-
Appuntamenti di sosta
La catechesi in preparazione alla Prima Comunione e alla Cresima riprende
a partire da lunedì 10 gennaio.
Sempre lunedì 10 gennaio, alle ore 19.00, si terrà il primo incontro dei catechisti
del 2011.
Le attività dell’Oratorio Pier Giorgio Frassati, invece, riprendono sabato 15 gennaio.
Domenica 16 gennaio, a partire dalle ore 15.00 si terrà la prima riunione del nuovo
Consiglio Pastorale Parrocchiale.
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Ecco alcune foto
del viaggio in
Africa della no-