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Gennaio-Febbraio 2011

Anno 3 - Numero 2

periodico di informazione della parrocchia San Gaetano da Thiene

FARE LA PACE, CONVERSANDO


L
a pace è una di quelle parole che spesso troviamo sulla bocca di tutti. È un pò come
la parola amore, o solidarietà. Chiunque crede di possederla e in nome della pace,
anche recentemente, ci si trova, alla fine, a combattere guerre grandi e piccole. Perciò
forse, in questo grande caos, una dei primi compiti di un cristiano oggi è quello
All’interno: di chiarirsi cos’è la pace. Perchè essa non può certo dipendere “dai punti di
vista”, né essere semplicemente assenza di guerra! Definire la pace è un com-
Campo pito difficile. Uno di quei compiti che richiedono tempo e lavoro. Un compito
impossibile da portare a termine “in solitaria”. Tantomeno nelle poche righe
invernale di questo editoriale. Di tutte le definizioni lette in questi anni, però, mi ha
Reparto sempre affascinato quella che diede una volta don Giuseppe Dossetti, che di-
ceva che la pace è l’epifania di Dio nella storia degli uomini. La pace, dunque, ha
Scout un nonsoché di divino. E in questa definizione ritrovo tutto il senso della vita di tanti pro-
[pag. 2] feti della pace contemporanei, il loro essere uomini interiori, uomini di dialogo, uomini
“di parola”! Perché la pace ha a che fare sempre con la parola, col conversare, con storie
che si intrecciano e si coinvolgono. E sembrerà strano in un epoca in cui la comunicazione
Dossier: dov’è la la fa da padrona sulle vite degli individui, ma mai - forse - come in questo periodo, ab-
biamo bisogno di reimparare a conversare, a dialogare. Riappropriarci del nostro tempo,
guerra oggi? per assaporare la gioia dell’incontro, il fascino di una storia ascoltata, l’avventura di un
[pag. 4-5] parlare che non ha una mèta stabilita in partenza. Perché, per dirla con le parole dello
studioso Briguglia «per poter conversare occorre imparare a costruire dimore. L'uomo
cerca dimore dalle quali partire, alle quali tornare. Il dono di un conversare amico rico-
Le nostre recensioni struisce la dimora adatta, nella quale silenzio e parola, discrezione e intimità, identità e
differenza convivono». Non c’è pace senza questa dimora comune. E non c’è dimora
del mese senza parola. Buona lettura!
[pag. 6]
@ Luca Vita
luca.vita@gmail.com
2
Parrocchia in corso
Al via i lavori del Consiglio Pastorale
Domenica 16 gennaio si è svolta la prima riunione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale,
che ha visto la presenza della quasi totalità dei membri. Il Consiglio, approvato ufficialmente
dal Vescovo il 15 dicembre scorso, rimarrà in carica per i prossimi 5 anni ed avrà il compito
di studiare i problemi relativi alla vita della comunità parrocchiale ed elaborare un piano pa-
storale, in conformità alle linee guida diocesane. La funzione del Consiglio è essenzialmente
quella di consigliare il parroco nel prendere le decisioni, tenendo sempre presente il valore
della comunione.
Proprio queste considerazioni sono state al centro dell’introduzione ai lavori della prima riu-
nione dell’anno, da parte di don Paolo, il quale ha anche comunicato composizione e rego-
lamento del CPP.
La sessione si è poi conclusa con la formazione delle sei commissioni di studio: Catechesi,
Pastorale giovanile, Pastorale familiare, Liturgia, Realtà sociale e territorio, Visita Pastorale.
Le commissioni sono guidate ognuna da un membro del CPP (rispettivamente: suor Grazia
Dicorato, Luca Vita, Enrico Cappellacci, Ciro Iodice, Antonio Conte e Giulietta Bonciarelli) e
avranno il compito di studiare i documenti ecclesiali e quelli diocesani relativi al proprio am-
bito pastorale, osservare e ascoltare la realtà parrocchiale e sociale, nel proprio settore di
competenza, e fornire all’intero Consiglio Pastorale proposte e spunti di discussione.
Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, il CPP si riunirà di nuovo per fare il punto sui lavori
delle commissioni e cominciare a stabilire un percorso per i prossimi mesi.

@ Luca Vita
luca.vita@gmail.com

Campo invernale per il Reparto San Giorgio


Il 2 Gennaio 2011 il Reparto San Giorgio si è riunito alle 8,30 circa per la partenza del con-
sueto campo invernale, che come meta ha visto per quest’anno la località di Montoro,
noto per essere il maggiore tra i castelli del territorio di Narni, per consistenza urbanistica
e per la complessità delle sue vicende storiche.
Sono stati 4 giorni di puro divertimento, dove voglia di
stare insieme, gioco e spirito di servizio si sono riuniti in
un’atmosfera a dir poco meravigliosa.
La mattina la sveglia era per le 8,00. Ogni Squadriglia
aveva dei compiti da eseguire e devo dire che tutti
hanno contribuito allo svolgimento.
Lo staff, composto da Sergio e Milena come capi re-
parto e Flavio come aiuto capo, ha riproposto come
ogni anno un’ambientazione diversa: quest’anno è
stata la volta di Robin Hood. Ai ragazzi il compito di
ricreare l’atmosfera medievale con la realizzazione di
abiti adatti e di conquistare più monete possibili per vincere il campo.
Ogni giorno era predisposto un gioco all’aperto. Un giorno è
stata proposto di fare la visita al paese e ogni ragazzo, ar-
mato di foglio, matita e colori, ha dato libero sfogo alla
fantasia per ricostruire l’ambiente circostante. Quando
c’è allegria e voglia di stare insieme, i giorni passano in
fretta... Cosi si è arrivati alla mattina del 5 gennaio: sopra
un camino acceso sono state trovate 4 calze piene di dolci
per ogni squadriglia, portate dalla Befana.... Dopo aver si-
stemato tutto (con grande fatica), il pomeriggio del 5 gen-
naio siamo rientrati a casa, infreddoliti, ma con una
bellissima esperienza nel cuore.
Flavio Santoboni
3

La parrocchia, A tutto
una splendida squadra!
campo
A 4 occhi con Carlo Scotti,
vicepresidente dell’ASD “P.G. FrassatI”
Questo mese abbiamo colto al volo l’occasione dell’inaugurazione del
nuovo campo di calcio a 5 della parrocchia, per intervistare Carlo Scotti, LAVORI
vicepresidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) IN
“Pier Giorgio Frassati”.
CORSO!
Da quanto tempo frequenti la parrocchia? Di cosa ti occupi? Dopo le feste di
«Con la mia famiglia siamo trasferiti da Roma nell'estate del 2003. Siamo Natale e Capo-
stati subito attratti dalla parrocchia di San Gaetano, perché era piena di danno i ragazzi del
ragazzi e bambini. In particolare siamo entrati in contatto con gli scout e Pier Giorgio inaugurano
l’oratorio, due splendide realtà che sono una ricchezza che ci invidiano il 2011, subendo subito due sconfitte.
parrocchie cittadine ben più strutturate. La parrocchia è diventata sem- L'U14 viene, infatti, battuta in casa
pre di più la nostra seconda casa. Così nell’autunno 2010, quando don dalla formazione del Lanuvio. I Frassa-
Paolo mi ha chiesto di collaborare con altri laici nella creazione dell’ASD tini cominciano sin dal primo tempo a
(per gestire le attività sportive parrocchiali), io ho accettato». subire goal e, incapaci di reagire, arri-
vano al fischio finale con il distruttivo
Sappiamo che fai parte del Consiglio Pastorale, qual è il tuo ruolo? risultato di 0-8.
«È un ruolo di “outsider”: credo che al momento don Paolo abbia vo- «È stata una partita che i nostri ragazzi
luto inserire nuovi laici all’interno di questo organismo, per tentare una non sono riusciti a giocare - ha com-
maggiore unione di intenti nella comunità, animata da diversi “cari- mentato il tecnico Antonio Conte - La
smi”, che non sempre dialogano e collaborano tra di loro. Comunque tensione e la paura, infatti, non hanno
come “incarichi”, sono stato inserito nelle commissioni di studio per permesso ai nostri ragazzi di mettere
la Pastorale Familiare e per la Visita Pastorale». in campo grinta e determinazione».
Anche l'U10 è riuscita a battere il suo
Quali sono le novità che presenta lo sport in parrocchia? primo calcio d'inizio, ottenendo però
«Ritengo che la “pastorale dello sport” sia una novità che potrebbe la sua prima sconfitta contro il Lanuvio
ulteriormente unire piccoli e grandi. Si dice che San Filippo Neri, (6-1). Oltre ai brutti risultati, però, ci
alla richiesta di un seminarista circa cosa avrebbe fatto nel caso sono anche delle buonissime notizie.
in cui avrebbe saputo di morire entro un’ora, rispose candida- La prima è che la squadra dell'U10 ha
mente: “Continuerei a giocare a pallone!!!”. In sintesi lo sport è dato il benvenuto al nuovo mister,
e sarà sempre un momento di incontro, di sano agonismo, Maurizio Ajola, che affiancherà Mirko.
dove, per raggiungere risultati, occorre non solo allenarsi con La seconda è che sono terminati i la-
costanza, ma imparare a “giocare insieme” e fare gioco di vori per ristrutturare il campetto.
squadra. Esattamente quello che intendo io per comunità Sabato 12 febbraio si terrà, final-
parrocchiale! Per il futuro poi, oltre a prendere atto mente, la cerimonia di inaugurazione
con soddisfazione che siamo riusciti a siste- del nuovo campo!
mare e mettere in sicurezza il nostro “mi- I lavori, finanziati grazie ai fondi della
tico” campetto, sarebbe bello riuscire a Regione Lazio per gli oratori, permet-
sistemare anche il campo polivalente teranno di disputare le partite dell'ASD
per basket e pallavolo e ampliare le in casa: così anche i nostri ragazzi gio-
attività dell'associazione, anche con cheranno in un campo “familiare”. Nel
altre discipline sportive… sempre periodo dei lavori, i ragazzi si sono al-
con il criterio di un passo alla lenati presso il Centro Sportivo di via
volta!». Venezia. Il proprietario, Claudio Gobbi,
ha gentilmente accettato di ospitare i
nostri ragazzi. A lui va il grazie di tutti

@
Maria Laura Fabbri noi!
lalli.stic@gmail.com

@
Cristiano Montini
barbossa@alice.it
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Dov’e’ la guerra oggi?
Vorrei dedicare la pagina di questo numero alle “guerre dimenticate”, quelle guerre che provocano
ogni giorno vittime su vittime, stragi su stragi, silenzi su silenzi. Difatti l’urlo di queste guerre è come
intrappolato in una sorta di “limbo”, tra i paesi dove si svolgono e “l’Occidente”. Quasi vivessimo in
una stanza insonorizzata, arrivano oramai solamente gli echi delle stragi e dei morti: si sa, quando una
guerra dura troppo, dopo lo “scandalo” iniziale, la notizia smette di “far tendenza”, perde insomma il
suo valore di “scoop” e dunque è destinata a finire nel dimenticatoio. Questo è l’elenco dei conflitti più
sanguinari degli ultimi quarant’anni e tutti sono ancora in corso, alcuni con più di mille morti violente
l’anno:

Afghanistan: 50.000 morti dal 2001, dall’inizio della guerra (1978) i morti sono tra 600.000 e 2.000.000. Dopo l’invasione
sovietica nel 1979 (terminata solo nel 1989) e la guerra civile (1992-1996), l’attuale guerra è iniziata con l'invasione di terra
del territorio, sotto controllo talebano, da parte dei gruppi afghani dell'Alleanza del Nord, appoggiati dagli USA e dalla
NATO.
Iraq: 135.000 morti dal 2003. La “seconda guerra del golfo” scoppia con l’invasione del paese da parte di una coalizione
formata da Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Polonia e con contributi minori da altri stati, tra cui l’Italia. Essa è stato
preceduta da una lunga ostilità armata (iniziata nel 1990 con l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq del dittatore Saddam
Hussein e la conseguente Prima Guerra del Golfo).
Colombia (Farc): 300.250 morti dal 1964. La guerra civile colombiana scoppiò quando furono fondati le Forze Armate Ri-
voluzionarie della Colombia (FARC) ed Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), che cominciarono una guerriglia contro il
governo colombiano.
Sudan (Darfour): 301.200 morti dal 2003. Attualmente il conflitto è in corso nella regione del Darfur situata nell'ovest del
Sudan. La guerra, iniziata nel febbraio del 2003, vede contrapposti i Janjawid, un gruppo di miliziani arabi reclutati fra i
membri delle locali tribù nomadi dei Baggara, e la popolazione non Baggara della regione.
Algeria: 150.500 morti dal 1992. La guerra civile algerina scoppiò con la presa del potere, tramite un colpo di stato, delle
forze armate che, negli anni successivi, instaurarono un governo dittatoriale; arrestando inoltre il processo di democratiz-
zazione avviato dal presidente Chadli.
Filippine (Mindanao): 71.000 morti dal 1984. La civile scoppia tra i gruppi di fede islamica e il governo cristiano, appoggiato
dagli americani.

Questi sono solo dei dati che non tengono neanche conto dello sterminato numero di feriti, delle immense colonne di
sfollati o degli innumerevoli danni che ogni guerra produce (tra cui i milioni di morti causati da epidemie e carestie).

(fonte dati: http://it.peacereporter.net/)

@ Daniele Iodice
iodice.daniele@gmail.com
Missione & missioni 5
Guerre dimenticate: il caso della Somalia
Il dolore in Somalia da tempo è diventato l’ele-
mento intrinseco e caratterizzante di un popolo.
La guerra civile, che tiene in ostaggio il Paese, nasce dalle insurrezioni contro il repressivo go-
verno di Siad Barre. Più tardi, nel 1991, per isolarsi dai sempre più violenti combattimenti nel
sud, la Somaliland (il territorio a nord del paese) si dichiarò indipendente, per quanto la sua
sovranità non fosse riconosciuta da nessuno stato o organizzazione internazionale. La scissione
della Somalia continuò poi per i decenni successivi, caratterizzati da un’anarchia imperante e
da un particolarismo sempre più acceso: varie milizie e signori della guerra si contendono tut-
t’oggi il controllo del territorio. La situazione attuale, nonostante la formazione di un governo
di transizione, rimane fondamentalmente difficile da gestire, soprattutto perché gli stessi par-
lamentari sono ex esponenti di clan, i cui interessi rimangono spesso inconciliabili. La Somalia
è l’esempio, suo malgrado, di come troppo spesso la divisione tra i clan, sostenuta spesso dagli
interessi dell’Occidente, mina l’equilibrio di un’intera nazione, impedendone lo svi-
luppo.
@ Daniele Iodice
iodice.daniele@gmail.com

Finalmente... PACE!
Come finisce una gu
erra? In genere la gu
flitto sconfigge l’altra erra ha fine quando
e s’impone sul nemico una delle parti in con-
vizzando la popolazio , impadronendosi de
ne, imponendo cultu l territorio, schia-
solo in questo modo! ra e religione. Ma la
Anche se di rado, un gu er ra non può finire
tervento di organizzaz a guerra può cessare
ioni internazionali, op anche grazie all’in-
cordo pacifico tra gli pure con la deposizio
schieramenti. ne delle armi e l’ac-
È capitato proprio po
che settimane fa che
desse di deporre le ar l’ETA, un’organizzazio
mi dichiarando la pa ne terroristica, deci-
nelle liste di molti pa ce permanente. Quest’a
esi europei perché rit ssociazione, inserita
l’indipendenza del po enuta molto pericolos
polo basco della Spag a, è nata per ottenere
uccise). Ebbene, il 5 na ed è responsabile
settembre 2010 l’ETA di molti attentati (più di
guerriglia per l’indipe ha rilasciato un video 800 persone
ndenza e il 10 gennaio in cui annunciava di
nizzazione, hanno co 2011 tre uomini con vo ler cessare la
nfermato di voler ce il volto coperto, espo
Le cause di questa de ssare il fuoco. nenti dell’orga-
cisione non sono anco
avanza ad alimentare ra del tutto chiare, m
la speranza. Va detto a al momento la paro
abbasseranno la guar , comunque, che i paes la “pace” basta e
dia. Il raggiungimento i dell’Unione Europe
le popolazioni del m della tregua è comun a, diffidenti, non
ondo: la pace è una que un segnale incora
soluzione possibile! ggiante per tutte

Liberta’ religiosa, via per la pace


@ Giovanni Gaigher
gio.gaigher@gmail.com

“Libertà religiosa, via per la pace” è il tema


della 44a Giornata Mondiale della Pace, una pace a cui tutti i popoli devono ambire per preservare
il diritto alla libertà, soprattutto quella religiosa. L’anno che ci lasciamo alle spalle è un anno segnato
da morti, persecuzioni e da terribili atti di intolleranza religiosa. Per questo Benedetto XVI ha voluto
iniziare questo 2011 con un segno di profonda solidarietà verso quelle popolazioni cristiane, vittime
di violenze e discriminazioni. Come afferma il Papa, “la libertà religiosa valorizza e mette a frutto le
più profonde qualità e potenzialità della persona umana, capaci di cambiare e rendere migliore il
mondo. Consente di nutrire la speranza verso un futuro di giustizia e di pace, anche dinanzi alle gravi
ingiustizie e alle miserie materiali e morali”. Riconoscere la libertà
religiosa è quindi un mezzo per raggiungere la verità e ca-
pire come le grandi religioni possano costituire un im-
portante fattore di unità e di pace, grazie ad un
dialogo fondato su un equilibrato rapporto tra fede
e ragione.

@ Giada Farneti
farneti.giada@gmail.com
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Incrocio culturale a cura di:
Valeria Presti

Disco del mese: Trading Snakeoil for Wolftickets


@ vi.postaelettronica@gmail.com

Ritmo Funk rock e blues per Gary Jules che nel 2001 incide
''Trading Snakeoil for Wolftickets'': 47 minuti di canzoni che sem-
brano parlare di immensi prati e scuderie e che invece raccontano di
amori, viaggi e un mondo pazzo (la canzone “Mad World” ha portato il
cantante alla notorietà di cui gode oggi, facendo da colonna sonora al
film “Donnie Darko”).
Prima di ascoltare la sua musica, però, non bisogna farsi ingannare dal sound della sua
canzone più famosa (“Mad World”, per l'appunto): una musica fresca, nuova rispetto a
quella che sentiamo nelle radio oggi, diversa dai soliti stereotipi, potrebbe conquistare
orecchie e cuore di molti ascoltatori!
Tredici canzoni da ascoltare: Broke Window, No Poetry, DTLA, Lucky, Something Else, Pills, GARY JULE
Boat Song, Umbilical, Town, The Princess of Hollywood Way, Patchwork G, Barstool, Mad Anno: 2001
World, Keep (traccia nascosta), per un orizzonte musicale diverso! Etichetta: Sanctuary
Records
Durata: 47min 56sec
Tracce: 13

Libro del mese: L’Alchimista


“Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose”. Sembra
essere questo “l’imperativo categorico” offertoci da P. Coelho ne
L’Alchimista. Parlare di questo libro in poco più di qualche riga è molto
difficile: come riassumere il cuore di una persona con una recensione?
Perché è di questo che stiamo parlando: di un libro scritto con il cuore.
L’Alchimista è un libro che parla di storie sognate e di sogni realizzati, di
iniziazione e di comprensione. Rifacendosi ad uno stile narrativo a metà tra le Mille e Una
Notte e l’apologo sapienziale, Coelho recupera la bellezza di quel mondo di sensazioni, di
visioni, di immaginazione in cui ci immergevamo fin da bambini nell’udire una favola. L’Al-
chimista non è riducibile ad una semplice storia narrata: è più come un percorso intrapreso
insieme al protagonista, Santiago, per realizzare la propria Leggenda Personale. Un libro PAULO COELHO
le cui pagine scorrono come acqua fra le nostre dita e che riserva un finale a sorpresa. Anno: 1988
Santiago Imparerà che la ricerca stessa è fonte di gioia, che ogni passo verso la realizza- Editore: Bompiani
zione dei propri sogni dona forza e permette di imparare ad ascoltare se stessi ed il mondo Genere: romanzo
che ci circonda. Pagine: 198

Film del mese: The Tourist


Johnny Depp ed Angelina Jolie irrompono sullo schermo con il
loro ultimo film insieme: colpi di scena “all’americana”, inseriti in un
ambientazione tutta europea e, per gran parte del film, proprio Italiana.
È la nostra Venezia, infatti, lo scenario di un film d'azione dalle rosee
trame. Frank Tupelo, un professore di matematica nel Winsconsin, pren-
dendo il treno, una mattina, non avrebbe mai pensato di ritrovarsi coin-
volto in una vicenda di denaro rubato, diventando ricercato della polizia internazionale.
Così invece accade e inizia un’avventura che lo tiene con il fiato sospeso, in compagnia
della bella Elise, la “femme fatale”, che ghermirà il cuore dell’ingenuo professore.
Una storia tutta da vedere, per vivere 105 minuti di allegria, godendosi questo film di certo
non impegnato, ma pieno di azione, amore e risate. THE TOURIST
USA, FRANCIA 2010
Regia: F. H. von Donner-
smarck
Genere: thriller
Durata: 105 min
Notizie dal mondo 7

Africa tra i militari dei due paesi è stata l’area del tempio di Preah
“La sensazione è che ci si stia avvicinando verso l’epilogo di Vihear.
una delle pagine più difficili della recente storia egiziana. I fatti sono avvenuti mentre nelle stesse ore il ministro degli
Molti sperano in un nuovo annuncio nelle prossime ore…”: Esteri tailandese, Kasit Piromya, si trovava a Siem Reap in
padre Giovanni, missionario comboniano al Cairo, non na- Cambogia nell’ambito di una missione ufficiale volta a evitare
sconde “ottimismo” nel descrivere alla MISNA l’atmosfera proprio incidenti di questo tipo. [MISNA]
che si respira in queste ore tra le fila dei manifestanti che
chiedono le dimissioni del presidente Hosni Mubarak. “A dif- America
ferenza dei giorni scorsi, dove la paura e la rabbia avevano “La canna da zucchero ci sta dando il colpo di grazia. Le no-
preso il sopravvento, dopo gli attacchi di piccoli gruppi orga- stre terre stanno diventando sempre più piccole. Le pianta-
nizzati e armati, la piazza è tornata ad essere pacifica e gre- gioni stanno uccidendo gli Indiani”. Parola di Ambròsio
mita di donne e bambini” osserva il missionario, secondo cui Vilhalva, leader dei Guarani, il popolo indigeno maggior-
“anche la ‘khutba’ (sermone) pronunciata dagli imam pre- mente colpito dalle attività dei giganti dell'energia Shell e
senti a Tahrir la mattina del 4 febbraio, per pregare con i di- Cosan. Le multinazionali hanno stretto accordi per 12 miliardi
mostranti “è stata moderata, e invitava a evitare ogni forma di dollari per la produzione di biocarburanti ottenuti dalle
di violenza”. [MISNA] piantagioni di canna da zucchero, piantagioni che hanno "in-
goiato" gran parte delle terre già riconosciute come appar-
Europa tenenti ai Guarani. [Banda PM]
In Italia c'è già un grande deposito di rifiuti radioattivi. Con
le file impilate di fusti d'acciaio contrassegnati dal simbolo Oceania
che suscita tanti timori. Con le porte blindate e i controlli se- Finestre esplose, tetti volati via, case crollate come castelli di
verissimi. Con i rilevatori di raggi x e gamma. Il deposito è a carta. È il desolante panorama post-Yasi, il terribile ciclone
Ispra, sulle sponde del lago Maggiore. Eppure è come se non che si è abbattuto mercoledì scorso sulla costa settentrionale
fosse Italia. È il centro di ricerca europea, dipende diretta- del Queensland, una regione dell’Australia. Per fortuna, non
mente da Bruxelles. Vi lavorano centinaia di scienziati e ri- si registrano morti o feriti gravi, grazie all'operato delle au-
cercatori di tutti i paesi del continente. A Ispra, tra le altre torità che hanno preparato la popolazione per tempo e pre-
cose, si può seguire passo per passo il processo di smantel- disposto 20 centri di accoglienza nella regione colpita. Il
lamento di un reattore atomico. [ilSole24ORE.com] premier del Queensland, Anna Bligh, ha parlato di un
«grande senso di sollievo» dopo la terribile notte del 2 feb-
Asia braio scorso. [ilSole24ORE.com]
Momenti di tensione, con una vittima e alcuni feriti, seguiti

@ Luca Vita
da un cessate-il-fuoco hanno contrassegnato una delle gior-
nate più difficili degli ultimi due anni al confine tra Cambogia luca.vita@gmail.com
e Tailandia. Ancora una volta, teatro di un conflitto a fuoco
Appuntamenti di sosta
Sabato 19 febbraio, alle ore 19.00, si terrà una veglia di preghiera per ringraziare il Signore
del dono di suor Simona e per accompagnarla nel cammino che ha davanti a sé, dopo la sua
professione perpetua.

Il 5 marzo si terrà, a partire dalle ore 16.00, la grande festa di Carnevale dell’Oratorio “Pier
Giorgio Frassati”... non mancate!!!

Il 9 marzo la Chiesa celebra le Ceneri, l’inizio della Quaresima, giornata di digiuno e astinenza
dalle carni. Durante la giornata, le attività della parrocchia sono sospese (compresa la catechesi)
e alle 17.30 verrà celebrata la S. Messa.
Dall’11 marzo, ogni venerdì fino al 15 aprile, prima della celebrazione si terrà la Via Crucis.

Nelle prossime settimane sul nostro blog:


Aspettando il fischio d’inizio: l’intervista integrale a Carlo Scotti
Al via i lavori del Consiglio Pastorale: come è andata la prima riunione di gennaio
… e nelle prossime settimane, potrai scoprire le anticipazioni della Festa di Carnevale e la
testimonianza di suor Simona!
e tanto altro ancora...
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Sulla Via
agnia

reg. 18/04 del 29/07/04


presso il Tribunale di Velle-
Frittelle di San Giuseppe
tri.
Ingredienti per 50 frittelle:
Redazione e sede:
500 g. di riso, 5dl di acqua , 1 lt di latte, 250 g di zucchero,
Largo Imperia snc
00040 - Nuova Florida, scorza grattugiata di un limone, 3 tuorli, 2 cucchiai di farina, va-
Ardea (Rm) nillina, zucchero semolato, olio per friggere, sale.
tel. 06 9130127
e-mail:
Preparazione 20 minuti (più 12 ore di riposo per il riso)
sullavia.redazione Cottura 1 ora
@gmail.com Preparazione:
Direttore responsabile: Fate bollire il riso con l’acqua, il latte, lo zucchero, la scorza di limone e un piz-
Fabrizio Fontana. zico di sale, finché non il liquido non viene assorbito. Lasciatelo riposare
Direttore: Luca Vita.
per tutta la notte.
Redazione:
Enrico Cappellacci, Aura Il giorno dopo amalgamatevi i tuorli uno per volta e aggiungete la
Del Frate, Maria Laura Fab- farina e la vanillina. Aiutandovi con un cucchiaino, formate delle
bri, Giovanni Gaigher, Daniele
Iodice, Cristiano Montini, don
palline irregolari non troppo piccole e friggetele nell’olio
Paolo Palliparambil, Giulia Pierac- bollente. Rigiratele nello zucchero semolato e servitele.
cini, Valeria Presti, Giada Farneti,
Daniele Reitano. /02/2011
Progetto grafico: Giulia Pieraccini. iu so in red azione il 12
Ch

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