Mucchi, la più antica casa editrice modenese lancia un appello per salvare l’Accademia

Nazionale di Scienze Lettere e Arti

Creare subito un consorzio per evitare la chiusura
dell’Accademia Nazionale a gennaio 2011
Dopo l’appello del Senato accademico dell’Università di Modena e Reggio Emilia, la Mucchi editore
sollecita le istituzioni locali e gli operatori economici perché si possa giungere in tempi brevi a una
soluzione positiva.

Il tempo scorre inesorabile, i soldi al momento non ci sono, e l’Accademia nazionale di Scienze Lettere e
Arti, che svolge la sua preziosa attività culturale, ininterrottamente, dal 1684, rischia la chiusura;

La casa editrice Mucchi, erede della tradizione dei Soliani, stampatori dal 1646, lancia un forte appello,
affinché sia immediatamente costituito un consorzio tra enti pubblici e privati, che possa salvare
l’Accademia da chiusura certa.

L’Accademia è parte della storia di Modena, un’istituzione autorevole che negli anni ha visto coinvolti,
nelle sue attività, letterati e scienziati di primissimo livello; contiene un patrimonio tra libri e documenti
che non ha eguali, molti i fondi presenti all’interno della Biblioteca, a testimoniare il legame tra
l’Accademia e la città. Ogni giorno arrivano richieste dall’Italia e dall’estero, persone che chiedono di
poter accedere ai servizi di consultazione dell’immenso catalogo dell’Accademia. Oltre a ciò, riamane
ancora da studiare e catalogare una buona parte del materiale presente tra gli scaffali. Lo stesso palazzo
Coccapani, recentemente restaurato, non può essere abbandonato, come anche i dipendenti che rischiano
la perdita del loro posto di lavoro.
Abbiamo la stessa età, essendo nati tutti e due nel 1600, e lavorando da sempre con l’Accademia, ne
conosciamo il valore e l’importanza, perciò ci facciamo promotori della nascita di questo consorzio, così
come siamo felici della chiara presa di posizione del Senato accademico dell’Università, un ulteriore
passo verso una soluzione positiva della questione. La crisi economica sta colpendo duramente, ne siamo
ben consci, ma non possiamo permettere che la cultura ne sia una vittima predestinata. Sollecitiamo
anche i parlamentari e i senatori modenesi, che possano farsi portavoce presso il Ministero dei Beni
culturali, delle preoccupazioni della comunità scientifica modenese, per quello che sarebbe un colpo
durissimo, e dal quale sarebbe difficile riprendersi.

Marco Mucchi
MUCCHI EDITORE
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