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GIUGNO 2010
NEWSLETTER
Trifirò & Partners Avvocati
Editoriale
Avevamo chiuso la precedente newsletter con “Il Punto su…” che trattava del
rischio da stress che dovrà essere obbligatoriamente valutato dal 1 agosto 2010.
Apriamo questa newsletter trattando dell’argomento nell’Attualità del Diritto del
Lavoro, con un approfondimento del tema. Come noto, si tratta di una novità
introdotta dal D.Lgs. n. 81/2008 che avrà un impatto importante sui rapporti
di lavoro. Raccomandiamo, dunque, la lettura dell’intervento della nostra Partner
Anna Maria Corna.
Sempre nell’Attualità vi diamo notizia di un’importante pronuncia della Corte di
Giustizia della Comunità Europea in tema di contratti a termine. La Corte
esamina la questione delle esigenze sostitutive. Era attesa ed avrà un impatto sui
giudizi in corso.
Nelle “Nostre Sentenze” vi proponiamo un caso davvero interessante
nell’ambito della “Sentenza del mese”: si tratta di una questione attinente la
somministrazione, figura molto utilizzata nell’ambito del rapporto di lavoro.
Seguono, nelle “Altre Sentenze” casi attinenti la violazione del principio di
fedeltà, con l’enunciazione di principi in tema di licenziamento.
Chiude la sezione un provvedimento in tema di condotta antisindacale.
Nell’ambito del Diritto Civile trattiamo delle procedure di conciliazione.
SOMMARIO Il Partner Stefano Trifirò ce ne parla con riferimento a quanto avviene in altri Stati e,
in particolare, negli Stati Uniti, dove da tempo le procedure alternative di
conciliazione e mediazione sono ampiamente utilizzate.
✦ EDITORIALE
La sezione “Assicurazioni” ci propone tre casi esaminati da recentissime
✦ DIRITTO DEL LAVORO sentenze della Suprema Corte, con particolare riferimento a questioni di
carattere interpretativo delle clausole contrattuali.
✦ ATTUALITÀ 2
Segue il “Punto su…” curato, come sempre, dal Partner Vittorio Provera. Il tema
trattato concerne le nuove norme introdotte dal D.Lgs. n. 27/2010 che ha
✦ LE NOSTRE SENTENZE 4
recepito una direttiva comunitaria relativa alla partecipazione alle
assemblee e ai diritti dei soci (in particolare quelli di minoranza).
✦ CIVILE, COMMERCIALE,
ASSICURATIVO Nelle “News” abbiamo il piacere di annunciarvi la pubblicazione del nuovo sito
dello Studio: www.trifiro.it. Completamente rinnovato nei contenuti e nella
✦ ATTUALITÀ 7 grafica, il Sito T&P si arricchisce di nuove sezioni: Lo Studio, Attività, Professionisti,
Pubblicazioni e News. Progettato con l’intento di coniugare la tradizione dello
✦ ASSICURAZIONI 8 Studio con l’innovazione tecnologica e le tendenze globali contemporanee,
www.trifiro.it è un luogo d’informazione e approfondimento multimediale, interattivo,
✦ IL PUNTO SU... 9 multipiattaforma.
✦ NEWS 10 La Rassegna Stampa chiude questa newsletter che ci auguriamo incontri, come le
precedenti, il vostro interesse. Buona lettura e arrivederci alla prossima!
✦ RASSEGNA STAMPA 11
Stefano Beretta e il Comitato di Redazione composto da: Stefano Trifirò,
✦ CONTATTI 12 Marina Tona, Francesco Autelitano, Luca D’Arco, Teresa Cofano, Claudio
Ponari, Tommaso Targa e Diego Meucci
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NEWSLETTER T&P N°37 ANNO IV
PAG. 2
Tra le significative novità introdotte dal D.Lgs. 9/4/2008 n. 81 - che ha abrogato ed in parte
accorpato la precedente disciplina (tra cui il D.Lgs. 626/94) in tema di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro - vi è indubbiamente la valutazione dei rischi anche “collegati allo
stress lavoro-correlato”, in conformità ed attuazione delle direttive comunitarie.
La ormai assodata valutazione dei rischi di impresa, di cui all’art. 17 del D.Lgs. 81/08, deve, quindi,
essere integrata, entro il mese di agosto del corrente anno, con quanto attiene anche a questo specifico
aspetto. La disposizione, di cui all’art. 28 del suddetto D.Lgs., non è, peraltro, di facile concreta
attuazione, limitandosi a rinviare ai contenuti dell’accordo Europeo del 8 ottobre 2004, nonché alle
indicazioni che avrebbero dovuto essere emanate dalla Commissione Consultiva permanente per la salute
e la sicurezza sul lavoro, che, però, non vi ha provveduto.
Linee guida sono state, tuttavia, elaborate dal Coordinamento Tecnico Interregionale della
Prevenzione nei luoghi di Lavoro (CTIPL), con l’apporto delle maggiori Regioni Italiane.
Dette linee guida consentono di approntare l’attività necessaria per pervenire alla identificazione dei
pericoli, alla stima del rischio, e, quindi, all’individuazione di eventuali misure di prevenzione e
miglioramento, laddove sia stato rilevato un rischio.
Si tratta di effettuare una valutazione su fattori oggettivi, da cui possa desumersi la sussistenza, o
meno, del rischio stress e solo ove questo venga accertato in misura media o medio alta, è prevista una
seconda fase volta a stimare il livello soggettivo di stress correlato al lavoro.
Sulla base dei dati scientifici a livello internazionale, le linee guida elencano i principali indicatori di
rischio a cui è necessario fare riferimento, tra cui alcuni effettivamente di facile rilevazione (quali:
numero di infortuni, assenze per malattia, tournover, procedure disciplinari, segnalazioni al medico
competente, carichi e ritmi di lavoro, orari e turni) ed altri connessi all’organizzazione di impresa (quali:
funzione e cultura organizzativa, evoluzione e sviluppo di carriera, rapporti interpersonali, interfaccia
casa-lavoro, ecc.), sicuramente molto più discrezionali e di non semplice catalogazione. Sulla base dei
dati così raccolti, il datore di lavoro deve, comunque, pervenire a definire il livello di rischio, secondo una
scala parametrica di basso – medio – alto.
✦Nell’ipotesidi rischio basso, la valutazione può ritenersi conclusa, fermi periodici (almeno ogni due
anni) monitoraggi/aggiornamenti della valutazione.
✦Nel caso, invece, di rischio medio o alto, il datore di lavoro deve effettuare anche una indagine
soggettiva, ovvero di valutazione della percezione dello stress da parte dei lavoratori. A tal fine vengono
esclusi tutti i tipi di indagine prettamente individuali, ma, anche a seconda delle dimensioni dell’azienda,
si prevedono questionari anonimi, focus group (ovvero sessioni condotte da un esperto nei confronti di
un certo numero - da 6 a 12 - di lavoratori per far emergere gli aspetti stressanti del lavoro), o interviste
semi-strutturate, volte a raccogliere gli elementi che generano lo stress sul lavoro.
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Le Nostre Sentenze
LA SENTENZA DEL MESE
PROLUNGATA ASSENZA DEL LAVORATORE SOMMINISTRATO – COMPORTAMENTO
DIMISSIONARIO – INFONDATEZZA DELLA DOMANDA DI RICONOSCIMENTO DI UN
RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO IN CAPO ALL’UTILIZZATORE
(Tribunale di Monza, 9 aprile 2010)
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ALTRE SENTENZE
LA VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI FEDELTÀ GIUSTIFICA IL LICENZIAMENTO IN TRONCO
Nei due provvedimenti in commento (ordinanze emesse all’esito di procedimenti d’urgenza ex art. 700 cod.
proc. civ.), ancorché riguardanti fattispecie diverse, emerge un “fil rouge” comune, rappresentato dal particolare
rigore con cui i comportamenti del lavoratore sono stati giudicati in contrasto con l’obbligo di fedeltà nello
svolgimento del rapporto.
La Corte d’Appello di Milano ha integralmente riformato la sentenza di primo grado, rilevando che, a fronte della
dimostrata riferibilità al lavoratore del comportamento contestato, le ulteriori esigenze probatorie ritenute necessarie
dal Giudice di primo grado in relazione agli oggetti del furto, alle denunce dei passeggeri ed alle modalità di
impossessamento dei beni non hanno, in realtà, alcuna importanza ai fini della valutazione relativa all’idoneità del
fatto contestato a integrare gli estremi della giusta causa, potendo avere rilevanza solo ai fini della qualificazione
penalistica del comportamento. La Corte ha, inoltre, precisato che nel caso di specie il contegno tenuto dal
lavoratore, così come contestato e provato, era sicuramente tale da determinare l’irrimediabile lesione del vincolo
fiduciario, non potendo la Società contare sulla corretta e leale collaborazione del lavoratore.
(Causa curata da Giorgio Molteni e Claudio Ponari)
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CONDOTTA ANTISINDACALE
(Tribunale di Brescia – decreto ex art. 28 Statuto dei Lavoratori 14 giugno 2010)
Il ricorso per la repressione della condotta antisindacale può essere promosso dai soggetti legittimati solamente se il
preteso illecito del datore di lavoro è attuale, poiché sta ancora spiegando i suoi effetti.
Nel caso di specie, le organizzazioni sindacali hanno lamentato la pretesa antisindacalità del mancato adempimento
di un accordo che poneva, a carico del datore di lavoro, un obbligo di fare, da adempiersi entro un certo termine; il
ricorso ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori è stato rigettato per mancanza di attualità, essendo stato depositato
quando il termine indicato dall’accordo era decorso ormai da oltre due mesi.
(Causa curata da Tommaso Targa)
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Civile, Commerciale,
Assicurativo
Attualità
LA NUOVA CONCILIAZIONE In Italia, nel processo Civile e del Lavoro, il
Giudice esperisce il tentativo di conciliazione,
A cura di Stefano Trifirò generalmente in prima udienza, ma sovente si
tratta di un fatto solo formale.
Nella newsletter di febbraio, si dava risalto
alla conciliazione obbligatoria, nelle L’introduzione, con il D.Lgs. n. 28/2010, di un
controversie civili e commerciali, introdotta sistema alternativo di valorizzazione solo della
dal D.Lgs. 4 marzo 2010 n. 28. conciliazione portata avanti da “ausiliari e
collaboratori” della giustizia che si dedicano a
La procedura di conciliazione e mediazione queste incombenze, utilizzando tecniche e metodi
entrerà in vigore dal 21 marzo 2011. In altri già sperimentati in tale settore, dovrebbe favorire
Stati è da tempo utilizzata. la composizione della lite in modo bonario.
Negli Stati Uniti, per esempio, l’Alternative Secondo il D.Lgs. 28/2010 i punti di forza che
Dispute Resolution (ADR), è un istituto sorto nel dovrebbero garantire un certo sviluppo e
1950 a livello di dibattito accademico e negli anni successo delle conciliazioni sono i seguenti: gli
70 nella pratica, per rispondere alla “crisi della atti di mediazione non sono soggetti a formalità; il
Giustizia”, che si concretizzava in un eccesso di processo di mediazione non può durare più di 4
domanda della stessa da parte del cittadino, mesi; la parte che non parteciperà al
senza risposte adeguate. Il rimedio che allora procedimento senza giustificato motivo avrà
venne prospettato, fu il ricorso a procedure conseguenze negative da tale comportamento
alternative, che potessero alleggerire il sistema nell’eventuale processo in Tribunale; l’accordo
giudiziario. costituisce titolo esecutivo per procedere
forzatamente sul debitore.
Dopo fasi alterne dell’ADR, ai giorni nostri,
sempre negli Stati Uniti, tale procedura di Per l’esito positivo delle conciliazioni in Italia
composizione amichevole delle liti, genera risultati molto dipenderà dai decreti attuativi di tale
positivi. Nel 2009 nel distretto Est dell’ADR di riforma; dalla formazione professionale dei
New York, su 174 controversie pendenti, 130 casi mediatori, dalla imparzialità degli stessi e
sono stati risolti e/o conciliati, gli altri 44 casi sono quanto tale tipo di giustizia sarà competitiva a
in attesa di una soluzione o verranno rimessi al livello di costi con quella ordinaria.
Giudice per la prosecuzione nel processo.
Ciò detto, rimarrà sempre il problema, che chi
Le materie dove si concilia di più sono: le non vuole conciliare, anche se costretto a sedersi
discriminazioni nell’ambito lavorativo, il al tavolo delle trattative, avrà più tempo per non
risarcimento danni per cure mediche, marchi e pagare e continuare a comportarsi contro le
brevetti, contratti relativi a transazioni bancarie, regole; del resto anche il sistema della giustizia
nell’ambito dei rapporti di famiglia. lenta lo ha premiato!
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Assicurazioni
A cura di Bonaventura Minutolo e Teresa Cofano
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Il Punto su...
A cura di Vittorio Provera
In questo particolare momento di criticità nella vita delle Società, non è stata data molta
evidenza all’approvazione del D.Lgs. n. 27/2010 che recepisce in Italia la Direttiva 2007/36/CE
dell’11 luglio 2007 sui cosiddetti shareholders rights e cioè sui diritti dei soci (in particolare
quelli di minoranza) di partecipare con maggiore efficacia agli eventi assembleari delle società
quotate.
Passando ad un sintetico esame di taluni punti significativi del provvedimento, si segnala l’introduzione
di un sistema di identificazione degli azionisti che potrà essere attivato in qualunque momento dalla
Società o da gruppi di azionisti rilevanti. In breve la Società, attraverso la Monte Titoli, prenderà contatto
con gli intermediari presso cui sono contabilizzate le azioni, chiedendo loro di fornire i dati identificativi
degli azionisti unitamente al numero di azioni registrate sui conti. Entro 10 giorni la richiesta di informativa
deve essere soddisfatta. Lo statuto delle Società può prevedere che tale sistema di identificazione dei
soci sia attivato anche da singoli azionisti, purché in possesso di una quota minima di capitale.
Nell’ambito delle procedure assembleari, le novità sono numerose e quindi dobbiamo limitarci, in
questa sede, ad alcuni cenni sintetici.
✦Innanzitutto è previsto che le assemblee delle società siano convocate mediante avviso pubblicato sul
sito internet delle medesime, normalmente entro il 30° giorno precedente dalla data di assemblea,
nonché con le altre modalità che la CONSOB potrà stabilire con proprio regolamento (i termini sono
anticipati o ridotti in base agli argomenti all’ordine del giorno).
✦L’avviso di convocazione dell’assemblea deve contenere - in aggiunta al luogo, giorno, ora ed elenco
delle materie - anche la descrizione delle procedure che gli azionisti devono rispettare per poter
partecipare e votare in assemblea, con particolare riferimento al diritto di porre domande prima
dell’assemblea; i termini entro cui può essere esercitato il diritto di integrare l’ordine del giorno; la
procedura per l’esercizio del voto per delega; l’identità del soggetto indipendente ed eventualmente
designato dalla Società per il conferimento di deleghe per il voto e le modalità per conferire le deleghe;
l’indirizzo del sito internet dove gli azionisti possono acquisire la documentazione occorrente per lo
svolgimento dell’assemblea; le modalità e termini di reperibilità del testo integrale delle proposte di
deliberazione unitamente alle relazioni illustrative, ecc.
✦È inoltre imposto alla Società di mettere a disposizione del pubblico, presso la sede sociale e sul sito
internet una relazione sulle materie all’ordine del giorno; così come devono essere resi disponibili sul
sito internet i documenti che saranno presentati all’assemblea ed i moduli da utilizzare per il voto per
delega.
✦Ulteriorenovità importante, che peraltro riguarda tutte le società per azioni (non solo quelle quotate,
essendo stato modificato l’art. 2370 quarto comma c.c.), è la possibilità di prevedere in statuto
l’espressione del voto in via elettronica.
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✦Da ultimo, si segnala l’obbligo di convocazione senza ritardo dell’assemblea qualora ne sia fatta
domanda da soci che rappresentino almeno un ventesimo del capitale sociale od una quota minore
prevista nello statuto; inoltre i soci titolari di almeno un quarantesimo del capitale sociale possono
chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’assemblea, l’integrazione
dell’elenco delle materie da trattare indicando nella loro domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti.
Gli stessi soci dovranno poi predisporre una relazione su tali materie.
Il Decreto Legislativo di recepimento della direttiva entrerà in vigore per le assemblee il cui
avviso di convocazione sia pubblicato dopo il 31 ottobre 2010. In tal modo si consente alle
Società destinatarie un periodo di preparazione a questo nuovo regime.
In conclusione la legge, ovviamente qualora venisse attuata in modo efficace, consentirà anche agli
azionisti di minoranza (che sempre più di frequente, tuttavia, rappresentano fondi di investimento o
investitori di notevole peso economico, con propria sede in luoghi assai distanti ed anche in altro
continente) di conoscere perfettamente e tempestivamente, scaricandoli da internet, i materiali che la
Società deve mettere a disposizione dei soci in vista delle assemblee; i medesimi, sempre via internet,
potranno esprimere il voto o rilasciare, al soggetto di loro fiducia, una delega elettronica per l’espressione
del voto a loro nome. Tutto ciò potrà favorire e rendere più agevole la partecipazione di importanti
investitori nel capitale di rischio di grandi aziende che siano ritenute meritevoli di interessamento
finanziario, innescando così un circolo virtuoso che potrebbe anche favorire scelte imprenditoriali più
efficaci.
News
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“Chi dichiara il falso all'azienda che lo assume (mancanza di
carichi pendenti e di condanne) rischia il licenziamento”
di Anna Maria Corna e Alessandra Landi
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