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Indice
Enrico Colombo
Biologia molecolare e cellulare
Introduzione.
La Biologia lo studio degli esseri viventi sulla terra, delle loro
strutture, dei loro meccanismi vitali.
Individua delle caratteristiche comuni e procede alla classificazione
degli esseri viventi e allapprofondimento delle specifiche
caratteristiche di ogni regno, classe, specie.
carbonio
ossigeno
idrogeno
azoto
zolfo.
I regni
La teoria dellevoluzione ha permesso di individuare le tappe con cui
avvenuta la formazione dei singoli individui. La classificazione, quindi,
avviene su scala evolutiva e parte inizialmente in una divisione per
stadio macroevolutivo.
Si possono individuare due grandi regni cellulari: procarioti ed
eucarioti.
animali
vegetali
funghi
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Biologia molecolare e cellulare
-
Ammoniaca NH3.
acido solfidrico H2S.
metano CH4.
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Biologia molecolare e cellulare
Il genoma umano.
dogma centrale della biologia.
Ciascun essere vivente ha una peculiarit, un proprio ciclo vitale, che
scritto nel suo codice genetico:
-
evoluzione
malattie genetiche.
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Biologia molecolare e cellulare
Zuccheri pentosi
Nel caso della molecola di DNA, lo
zucchero fondamentale il D-2
ribofuranosio, altres detto
desossiribosio, poich deriva dalla
deidrossilazione del carbonio 2 del
ribosio.
Le purine sono due, identiche sia nel DNA che nellRNA, e sono:
-
adenina
guanina
Basi azotate.
Esistono due tipi di basi azotate nei nucleotidi:
-
citosina
timina
Nucleotidi.
Base
azotata
Nucleoside
nucleotide
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Biologia molecolare e cellulare
Adenina
(desossi)adenosina
(desossi)adenosina-5 monofosfato
Guanina
(desossi)guanosina
(desossi)guanosina 5-monofosfato
Citosina
(desossi)citidina
(desossi)citidina 5-monofosfato
Timina
(desossi)timidina
(desossi)timidina 5-monofosfato
Uracile
Uridina
Uridina-5 monofosfato
Le scoperte di Chargaff
Le prime analisi a diffrazione di raggi X dimostrarono che un nucleotide
impilato su un altro nellambito della molecola di DNA occupava uno
spazio verticale di 0,34 nm.
Si sugger inoltre la presenza di una ripetizione ogni 10 nucleotidi,
circa, di 3,4 nm.
Erwin Chargaff, nel 1950, scopr importanti informazioni che permisero
a Watson e Crick di elaborare il modello della molecola:
-
lestremit 3 in cui si ha un OH
lestremit 5 in cui si ha legato un PO32-.
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Biologia molecolare e cellulare
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Biologia molecolare e cellulare
3) Espressione del messaggio genetico: deve poter stabilire
lordine con cui alcuni amminoacidi che codificano per proteine
o enzimi, vengono espressi. Deve regolare il centro direzionale
delle attivit cellulari.
Dal punto di vista del primo e del secondo punto Watson e Crick
avevano azzeccato:
-
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Biologia molecolare e cellulare
i geni
cosa sono i geni?
Un gene una specifica sequenza di DNA che codifica per un RNA
funzionale o per un RNA messaggero, quindi per una proteina.
Il quantitativo di geni presenti in una specie sintomo della sua
complessit:
-
tubuline
actine
globine,
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Biologia molecolare e cellulare
La medesima cosa avviene per le terminazioni dellanello che
possiedono un gruppo amminico, che per eventi chimici o fisici
particolari si possono portare nella forma imminica, per quellevento
che si chiama tautomeria immino-amminica.
La molecola di RNA
Struttura e funzioni.
Gli rRNA
28 S
18 S
5,0 S
5,8 S
60 S (subunit maggiore)
40 S (subunit minore).
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Trascrizione
La trascrizione in generale
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Biologia molecolare e cellulare
Possono esistere, a seconda delle condizioni, differenti fattori sigma.
La sintesi avviene seguendo le seguenti tappe:
1) il fattore sigma interagisce con il promotore, quindi lenzima
completo (2alfa, 2beta e sigma) si legano alla CAAT box
2) lenzima completo, detto anche oloenzima, dopo alcuni
tentativi separa le due catene avvolte di DNA.
3) Dopo che vengono incorporati alcuni enzimi nel complesso di
RNA nascente (ricordare 3 >> 5), loloenzima subisce un
cambiamento conformazionale che lo fa diventare complesso
di allungamento della trascrizione, che si muove poi
processivamente lungo il DNA.
4) La trascrizione si interrompe a livello della sequenza di
termine.
Talvolta il termine della trascrizione avviene ad opera di una proteina
detta fattore rho (), un anello che scorre lungo lRNA neosintetizzato
per poi scindere lRNA poli dal DNA.
Trascrizione negli eucarioti
Le cellule eucaristiche possiedono tre differenti tipi di RNA polimerasi,
ciascuna delle quali sintetizza per un determinato gruppo di RNA.
Questi tre tipi di polimerasi sono identici in tutte le cellule eucariotiche:
-
RNA di sintesi
RNA polimerasi I
RNA polimerasi II
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-
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-
RNA poli II
Promotore distale
o Enhancer
o Silencer
Promotore prossimale
o Pseudo CAAT box
o TATA box
Fattori di trascrizione
o elementi in trans (non sul filamento di DNA)
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Il promotore distale
Il promotore distale si compone di sequenze sul DNA che si possono
trovare a notevole distanza dalla sequenza da trascrivere, da -500 a
-10'000.
Possono essere presenti o non esserci. Quando ci sono possono
essere situati sia a valle che a monte del gene.
La sequenza enhancer una sequenza di circa 200 nt che potenzia la
trascrizione:
-
zinc finger,
leucine-zipper
helix turn helix.
Il processo di trascrizione.
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-
alla TATA box si lega una proteina detta TATA binding protein
(TBP)
Questa proteina richiama numerosi GTF (general transcription
factors) che si legano alla TBP, che sono chiamati TF II
(transcription factors II)
I TF II sono sette proteine che si legano al complesso TATATBP, che permettono il legame della RNA polimerasi II.
Vi sono delle eccezioni alla regola dei promotori con TATA: dei geni
detti TATA-less promoters. Questi, a monte della sequenza, non
hanno una TATA box, ma delle sequenze analoghe ricche in C e G,
che occupano la medesima posizione della TATA:
-
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Maturazione del RNA messaggero
Le modifiche che avvengono per la maturazione di un RNA
messaggero sono:
1) capping
2) poliadenilazione
3) splicing
Il capping di un mRNA
Il capping consiste nellaggiunta di una 7-metil-guanosina
sullestremit 5 del filamento di RNA neotrascritto, appena iniziata la
trascrizione:
-
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Sequenze UTR.
Negli mRNA maturi sono presenti spesso delle sequenze non
tradotte (UTR, untranslated regions):
-
La traduzione
Il codice genetico
Il codice genetico una tabella che mette in relazione le triplette di
nucleotidi su un filamento di RNA con gli amminoacidi corrispondenti
per la sintesi delle proteine.
Le triplette che si trovano sugli mRNA sono dette codoni, che hanno
sequenze complementari sui tRNA, dette anticodoni.
Sul fondo dei tRNA si trovano gli amminoacidi corrispondenti agli
anticodoni, montati sui trifogli di tRNA dagli enzimi amminoaciltRNAsintetasi.
Il codice genetico gode di determinate propriet:
-
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Le mutazioni sono modificazioni permanenti spontanee del DNA,
dovute alla tautomeria delle basi azotate, in cui si ha lappaiamento
scorretto di determinate basi.
I tipi di mutazione puntiforme sono:
-
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Il procedimento di traduzione
si lega a IF2
vengono rilasciati IF1 e IF3.
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Particolarit negli eucarioti. Negli eucarioti gli eIF sono 12, ma
anche in questo caso si ha il legame di eIF2-GTP, quando il tRNA
iniziatore si lega alla sequenza dinizio.
La subunit minore cerca quindi il cap metilguanosinico sullestremit
5 di mRNA e avviene il legame.
Quando il complesso 43S che si formato dallaggancio del cap, il
messaggero scorre fino alla sequenza Kozak (5 CCACCAUGC 3):
-
Ogni ribosoma presenta tre siti in cui i tRNA scorrono nei vari passaggi
della sintesi e dellelongazione della catena peptidica:
-
sito A, amminoacidico
sito P, peptidico
sito E, di uscita, exit.
Elongazione
La elongazione il vero e proprio processo di costruzione della catena
polipeptidica della proteina.
Fase1. Selezione dellamminoacil-tRnA. Quando il tRNA iniziatore
nel sito P, il sito A pronto ad accettare il secondo amminoacil-tRNA.
Per poter essere idrolizzato, lamminoacil-tRNA deve essere legato ad
un altro fattore di elongazione detto EF-Tu-GTP, che possiede GTP:
-
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-
Terminazione.
La terminazione ha inizio quando sul messaggero sono presenti uno
dei tre condoni di STOP, che inducono il ribosoma a slegare lultimo
amminoacido dal tRNA nel sito P, anche senza la presenza di un
nuovo tRNA.
Affinch la terminazione abbia fine, necessaria la presenza di fattori
di rilascio, RF o eRF per gli eucarioti, che riconoscono i codoni di
stop.
Quando entrano nel sito A del ribosoma e riconoscono un codone di
stop (UAA, UAG, UGA), inducono la rottura del legame estereo tra
lultimo tRNA e la catena polipeptidica ad esso legata.
Per la rottura del legame necessaria la presenza di un altro EF, EFG, che lega ed idrolizza GTP.
Dispositivi di correzione degli errori
In caso del cambiamento di una base o dellinserzione di un nucleotide
nel mRNA o nel DNA sono facilmente pervenibili delle mutazioni
nonsenso, che comportano la presenza di un codone di STOP
prematuro:
-
Poliribosomi
Il filamento di mRNA, quando trascritto, pu esserlo ad opera di
numerosi ribosomi contemporaneamente, poich questi si legano al
cap e si dirigono verso il 3 uno dopo laltro.
Il complesso che si forma con i numerosi ribosomi sul filamento di
mRNA detto poliribosoma.
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-
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-
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-
polimerizzazione
esonucleasica nelle due direzioni.
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Oggi, con nuove tecniche e scoperte di metodiche, stato possibile
conoscere pi a fondo la replicazione del patrimonio genetico di una
cellula eucariotica.
Deve quindi esistere un meccanismo che eviti che si apra una forcella
su un filamento che si gi duplicato, che consiste pressappoco in:
-
elicasi
proteine che si legano al filamento singolo (RPA)
topoisomerasi
primasi
DNA polimerasi (sono maggiori e differenti)
DNA ligasi.
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Come avviene nei procarioti, il Dna delle cellule eucariotiche
sintetizzato in maniera semidiscontinua, con differenze minime:
-
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agenti chimici
radiazioni termiche
radiazioni ultraviolette
onde elettromagnetiche
ecc
dimeri di pirimidina
nucleotidi con legati gruppi chimici non propri
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Riparazione per escissione di base
Per la rimozione di singoli nucleotidi alterati dovuti a composti chimici
alterati introdotti con la dieta o prodotti dal catabolismo cellulare
interviene un meccanismo chiamato riparazione per excisione di
base (BER).
La BER inizia attraverso una DNA glicosidasi che legge il DNA e
rimuove, attraverso rottura del legame glicosidico, la base scorretta:
-
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o
o
Le divisioni cellulari
Negli organismi sessuati, le divisioni cellulari differiscono a seconda
del tipo di cellule che si prendono in considerazione:
La mitosi.
Formazione dellapparato mitotico
Il cariotipo umano
Il corredo cromosomico umano , nelle cellule somatiche, diploide:
-
i cromosomi si spiralizzano
si formano i costituenti dellapparato mitotico
centrioli
materiale pericentriolare
fuso mitotico (fasci di microtubuli che collegano i due
centrioli)
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-
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Con la formazione dei due nuovi nuclei intorno ai cromosomi figli si
riformano anche i pori nucleari e tutte le proteine di membrana
presenti nel nucleo:
-
La meiosi
La divisione meiotica avviene esclusivamente per le cellule germinali,
quelle destinate alla formazione dei gameti:
-
La fonte di diversit tra gli individui figli rispetto ai genitori data da:
-
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Segue la telofase I:
-
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-
Il ciclo cellulare
Fase G2
Fase S
Fase M
Fase G1
Fase G1
Fase S
Fase G2
Fase M
fase G1.
Fase S
Fase G2
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La fase G2 la fase che precede la fase M e si costituisce di un
periodo in cui la cellula prepara il proprio apparato mitotico:
-
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-
Nei due punti di regolazione principali (al termine delle fasi G1 e G2)
intervengono rispettivamente:
-
ciclina G1
ciclina mitotica
Le proteine che vengono fosforilate (con ATP) dal complesso Cdkciclina mitotica sono:
-
Lapoptosi
Lapoptosi un processo che avviene normalmente negli organismi e
segue una sequenza ben precisa di eventi che portano alla morte
cellulare programmata.
un processo pulito, ordinato e naturale, che prevede:
-
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-
segnali antiapoptotici:
segnali di adesione tissutale
fattori di crescita
segnali di adesione alla matrice extracellulare
segnali apoptotici:
TNF, tumor necrosis factor
Virus (granzimi)
Anoikis (integrine)
Danni del DNA
Le vie dellapoptosi
Lapoptosi pu essere indotta da due differenti vie, una estrinseca, e
una intrinseca.
La via estrinseca attivata da stimoli esterni alla cellula, come ad
esempio i TNF, che invitano la cellula ad andare a farsi fottere.
Nella via intrinseca la cellula si accorge da sola di essere ormai inutile
e dannosa al tessuto e, grazie a stimoli interni, si fa fuori da sola.
La necrosi
La necrosi, a differenza dellapoptosi, un processo che dovuto a
stimoli esterni e non programmato: presume che vi sia un danno.
Le cause di necrosi possono essere danni causati da:
-
urti meccanici
radiazioni elettromagnetiche radioattive
corrosioni chimiche.
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I virus
Infezione litica
Nella maggior parte dei casi il virus che penetra nella cellula ospite vi
inserisce il proprio patrimonio genetico e sfrutta gli apparati di sintesi
della cellula:
-
Formazione di provirus
In alcuni casi, tuttavia, i virus non infettano la cellula inducendola alla
lisi, ma si inseriscono integrandosi nel patrimonio genetico della cellula
ospite.
Il DNA virale integrato si chiama provirus e ha differenti effetti a
seconda del tipo di virus e della cellula ospite:
-
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I batteriofagi
I virus batterici, o batteriofagi, sono virus che infettano le cellule
procariote e sono generalmente formati da:
-
T2, T6, T4: virus con DNA a doppio filamento lineare molto
lungo
Fago : virus a DNA ds lineare pi breve.
T1, T3, T5: fagi con DNA ds lineare intorno alle 38 000 nt.
X174: un virus a DNA con singolo filamento circolare. Il
genoma virale molto corto. Non possiede la coda.
Il fago T4
Il DNA a doppio filamento del fago T4 formato da 166000 bp che
codificano per 130 geni. un virus abbastanza complesso.
Il meccanismo di azione di questo batteriofago quello della lisi
cellulare:
-
Virus animali
I virus animali sono di differente natura ed hanno delle specificit
proprie, come ad esempio la possibilit di effettuare la retro
trascrizione da RNA a DNA.
Vi sono alcuni virus a DNA, quali lHerpesvirus o i numerosi virus
oncogeni (SV40, Adenovirus, Epstein-Barr, ecc).
I Virus a RNA comprendono il virus dellHIV o il retrovirus del
sarcoma di Rous, (oncogeno).
SV40 simian vacuolating virus 40.
Il SV40 un virus a DNA circolare formato da 5240 bp e da istoni.
Possiede due classi di geni dette:
-
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Nelluomo il suo ciclo si struttura nelle seguenti tappe:
1. la cellula viene infettata e rilascia la sua molecola di DNA
2. il DNA viene trasferito nel nucleo, in cui vengono trascritti gli
antigeni T, che codificano per proteine funzionali alla
replicazione del DNA virale.
3. Viene degradato il DNA cellulare e vengono utilizzati i
nucleotidi per la replicazione del DNA virale.
4. Vengono sintetizzate le proteine del capside VP1, VP2, VP3.
5. Si assemblano i nuovi virioni e vengono rilasciati allesterno
della cellula.
Nel criceto, linterazione con lSV40 ha un effetto differente:
-
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Il ciclo di un retrovirus a RNA prevede:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
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Loperone batterico
Nei batteri, i geni che codificano gli enzimi per una determinata attivit
metabolica sono raccolti insieme in un unico complesso funzionale
detto operone.
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Loperone lattosio, inducibile.
Loperone lattosio un esempio di operone inducibile, ovvero che
induce la trascrizione dei messaggeri necessari per produrre gli enzimi
funzionali alla digestione del lattosio.
Loperone lattosio contiene tre geni strutturali disposti in tandem che
codificano per la -galattosidasi e altri enzimi:
-
Con studi effettuati su E. Coli nel 1965, si scopr che nel metabolismo
era coinvolto il cAMP:
Fino a quando i livelli di glucosio sono elevati, lenzima adenilatociclasi non produce cAMP:
-
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Quando il triptofano diventa disponibile, gli enzimi della via sintetica
non sono pi necessari:
-
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ormoni steroidei
ormoni proteici
fattori circolanti o secreti
fattori derivati dallambiente:
contatti tra cellule mediante molecole di adesione
segnali nutrizionali
shock termico.
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Quando il ligando si lega al recettore di membrana, nel citoplasma si
verificano una serie di reazioni che portano allattivazione dei
secondi messaggeri:
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-
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-
I geni che codificano per queste proteine regolatrici del ciclo cellulare
possono essere causa dellinsorgenza del tumore se la produzione
delle proteine non correttamente regolata:
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Oncogeni e onco-soppressori.
I geni implicati nella cancerogenesi sono di due categorie:
-
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Inattivazione di onco-soppressori
La trasformazione di una cellula sana in una cellula tumorale
associata alla perdita di funzione dei geni onco-soppressori:
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-
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I meccanismi di controllo a livello della traduzione generalmente
operano tramite interazione tra il filamento di mRNA e proteine.
Determinanti nel controllo della stabilit e della traduzione di un mRNA
sono le sequenze UTR (sequenze non tradotte):
-
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Controllo post-traduzionale.
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Queste citochine si legano alle cellule bersaglio,
modificandone lattivit, inducendo produzione di altre
citochine o la proliferazione cellulare.
Una classe particolare, le chemiochine, inducono la
migrazione dei linfociti nelle zone infiammate.
Esistono differenti tipi di cellule T, le cui classi pi importanti sono:
-
catene pesanti.
catene leggere.
Ogni porzione costante di una catena si lega tramite ponti disolfuro con
lomologo della catena pesante o leggera che ha a fianco.
I siti di legame per lantigene sono situati alla fine di ogni braccio della
molecola a forma di Y e sono identici da entrambe i lati:
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-
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Differenziamento cellulare
endoderma
ectoderma
mesoderma: il mesoderma ancora composto da cellule
indifferenziate che potranno poi sviluppare linee
notevolmente differenti.
Lectoderma forma:
-
tessuto nervoso
osseo
cartilagine
gonadi
reni
muscoli
corticale del surrene
cuore, cellule endoteliali
cellule sanguigne
ecc
i morfogeni.
Hans Spemann si mise a cercare nella cellula uovo dei fattori
citoplasmatici che influenzassero lo sviluppo.
Prese due uova di salamandra e le divise in maniera differente:
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cellule ghiandolari
cellule specializzate come quelle della retina, dei denti, della
tuba uditiva.
Midollare del surrene
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gradienti:
-
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Al 5 vi sono quelli caudali.