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Clap, clap, clap

un seco e lento applauso risuona nella stanza, interrompendovi interdetti nelle vostre azioni.
"Bravi! Bravissimi!"
la voce cristallina di Mephes vi raggiunge, e voltandovi effettivamente notate qualcuno sul trono,
caduto in una penombra da quando il suo radioso occupante l'aveva abbandonato qualche minuto
innanzi.
Molteplici altri applausi si alzano tutt'intorno a voi, seguiti da deliziati e aggraziati risolini.
A circondare le vitree pareti ci sono ora innumereveli elduni, fiocamente illuminati dalla pallida
luce del sole che filtra in quel piano ditrorto.
Tutti di indicibile bellezza, sia uomini che donne, tutti in abiti succinti ed erotici, al pari di quelli
delle giovani dei piani sottostanti.
"Applaudite, o Mio popolo questi graziosi avventurieri! Il loro dramma e invero stata un'opera
sopraffina!" continua il Signore elduni, che nel frattanto si messo in piedi, continuando il suo
applauso.
Lo scroscio di gratificazione che vi giunge dal vostro nuovo pubblico si intensifica a quelle parole,
confondendo ulteriormente il vostro pensiero sul ci che esso rappresenta: se un pessimo ed
arrogante gesto di scherno o una sincera ammirazione per la tagedia appena consumatasi.
"Seppur devo dire..." Mephes continua, facendo calare il silenzio piu totale alle sue parole, ed
avanzando un passo, mettendosi in luce "... che avevo qualche riserva sulla scelta dei teatranti."
e qui rimanete letteralmente senza parole a cio che si mostra a voi, una volta sotto la spettrale luce.
La figura che vi si presenta non quella del minuto ed aggraziato Re, quantopi la nerboruta ed
imponente massa di Marcellus, che vi sorride con un ghigno d'intesa.
Poi, sotto il vostro sguardo stupito, vedete la sua forma dissolversi in una nuvola di fumo, liberando
le reali sembianze del proprietario del palazzo.
"Ma in effetti, mai e successo che Io sbagliassi, nevvero?" continua il suo monologo rivolto al suo
pubblico, per poi appellarsi a voi direttamente.
"Davvero un'opera sublime! Gesta eroiche!" e apre il palmo verso Drak "Potenti guerrieri!" e il
turno di Kemono di essere indicato "Traditori!" ed ecco il turno di Nois "E colpi di scena!" per
ultimo e Zarathos ad essere sotto la luce.
"Uno spettacolo avvincente! Commovente per i piu sensibili, appassionante per i piu focosi! Vi
chiederei il bis, ma purtroppo temo che sia una di quelle sceneggiature che riescono una sola volta
nella vita. Uno spettacolo Unico, direi!" conclude, senza che il suo ghigno scenda di un solo
millimetro.
Intanto dalla folla macabri fiori d'osso, argento e pelle vi vengono gettati, insieme a palpebre a farvi
da tappeto in rimembranza di petali di rosa.
"Ma haim, non posso certo ingaggiarvi tutti nella mia compagnia personale! Mai potrei
permetterMi tanti teatranti di tal maestria!" per enfatizzare il dramma, il Sovrano si porta il braccio
destro alla tempia.
"Penso dunque che opter per coloro che qui hanno rasentato la perfezione!" e con un piccolo
sbuffo scompare per ricomparire dietro a Nois e Zarathos, un braccio sulle spalle di ognuno dei due,
poggiandovisi come un amico di lunga data in un momento di spensieratezza.
"Tu avevi grinta, amico Mio" continua rivolgendosi a Nois "Ma purtroppo mi sei caduto sulle
battute piu difficili!"
il tutto mentre con un tenero gesto gli carezza la guancia in modo lascivo.
"Mentre tu!" dice mollando Nois e concentrandosi unicamente sul Paladino, una mano sul petto e
l'ltra dietro l'elmo.
"Tu sei sei stato magnifico! Possente, maestoso, insospettabile nel tuo ruolo!"

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