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1. Suddividere il testo in tre paragrafi.

2. Indicare l'idea o il concetto di base di ciascun paragrafo.


3. Sostituire i termini sottolineati con sinonimi o perifrasi.
4. Che registro linguistico usato?
5. Come definire questo testo? descrittivo, argomentativo, espositivo, informativo, regolativo o
narrativo?
6. C' un'introduzione? Se si, di che tipo?

Leopardi, in versi come in prosa, ha trovato gli accenti pi intensi e al tempo stesso pi limpidi
per esprimere il male di vivere, linfelicit necessariamente connaturata con la condizione
umana. Ma sbaglierebbe chi ravvisasse in lui un lamentoso poeta adolescenziale, ripiegato
vittimisticamente a contemplare la propria infelicit, isolato dal mondo e dai suoi problemi.
Un poeta romantico francese a lui coevo, Alfred de Musset, lo den cupo amante della
morte. Ma, a veder bene, Leopardi non tanto il poeta del nulla, quanto il poeta della vita. Il
suo pessimismo non ha le radici originarie in unattrazione morbosa per la morte, in un
vagheggiamento compiaciuto della scontta e della rinuncia a vivere. Il dato primario
dellesperienza leopardiana al contrario un bisogno di pienezza e gioia vitale, di vita intensa,
attiva ed energica. Il pessimismo nasce solo come reazione alla delusione di queste aspirazioni
profonde, dovuta a cause storiche come alla consapevolezza della condizione naturale
delluomo; e non si manifesta mai come rassegnazione lamentosa, ma come rivendicazione
vigorosa del diritto alla felicit, come protesta e ribellione generosa ed eroica, per quanto
disperata, contro tutte le forze ostili, della natura e della societ, che soffocano quel bisogno
costitutivo dellumanit.

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