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Marx
Marx
1. Vita e opere
Il marxismo rappresenta una delle componenti intellettuali e
politiche pi importanti dell'et moderna. E Marx, oltre che essere
stato il filosofo del comunismo, anche un classico della
cultura, il cui pensiero riveste quindi una portata universale. La
figura di Marx la ritroviamo non solo in filosofia ma in un ampio
spettro di discipline (economia, sociologia).
Marx nasce a Treviri, la pi antica citt della Germania, nel 1818
da una famiglia ebrea, la quale, bench convertitasi al protestantesimo per ragioni di opportunit politica, era di fatto su
posizioni agnostiche. Per mezzo del padre, avvocato brillante e
colto, Marx riceve un'educazione di stampo razionalistico e liberale.
1830 Si iscrive al Liceo-ginnasio di Treviri. Si dedica agli studi
classici e letterari, trascurando la storia. 1835-1836 Inizi gli studi
giuridici a Bonn; si trasfer poi a Berlino e si laure in filosofia a Jena
(1841) con una tesi sulla Differenza tra la filosofia della natura di
Democrito e quella di Epicuro. A Berlino frequent gli hegeliani di
sinistra (amicizia con Bauer) il che gli precluse la carriera
accademica. In seguito alla politica sempre pi reazionaria del
governo prussiano, si dedica al giornalismo politico : capo
redattore della Gazzetta renana, di impostazione radicale, chiuso
dal governo nel 1843. Si trasferisce a Parigi, ove dirige, con Ruge,
gli Annali Franco-Tedeschi sui quali appaiono due importanti saggi,
che testimoniano l'esplicito passaggio di Marx al comunismo: La
questione ebraica e Per la critica della filosofia del diritto di Hegel.
Introduzione. Nel frattempo si sposato con Jenny von Westphalen,
una giovane appartenente all' aristocrazia, che sar la compagna
preziosa della sua vita travagliata.
Sempre nel 1843 termina la stesura della Critica della filosofia
del diritto di Hegel, in cui comincia a misurarsi polemicamente con i
problemi della filosofia politica moderna.
A Parigi
Entra in contatto con vari esponenti socialisti (Proudhon, Blanc e
Bakunin).
stringe amicizia con Friederich Engels un'amicizia che durer
tutta la vita e che gli sar di conforto intellettuale, morale e
materiale.
Prosegue le sue ricerche di filosofia ed economia politica (scrive i
Manoscritti economico-filosofici del 1844, pubblicati postumi) e
continua lattivit di giornalista.
Espulso dalla Francia,
su insistenza del governo prussiano, si trasferisce a Bruxelles
Misticismo:
Comunismo:
Marx
: si rif a Feuerbach. Per Marx una condizione di scissione, dipendenza e
autoestraniazione;
la condizione del salariato nella societ capitalistica. Se per Feruerbach,
per, lalienazione era un fatto coscienziale, per Marx un fatto reale, di
natura socio-economica.
Lalienazione delloperaio ha 4 aspetti:
1.Lavoratore alienato rispetto al prodotto
della sua attivit in quanto egli produce un oggetto che non gli appartiene e si
costituisce come una potenza dominatrice nei suoi confronti.
2.Lavoratore alienato rispetto alla sua stessa attivit : un lavoro forzato,
si sente bestia quando dovrebbe sentirsi uomo (svolgendo un lavoro utile alla
societ)
3.Lavoratore alienato rispetto alla propria essenza (Wesen): costretto a un
lavoro ripetitivo e unilaterale.
4.Lavoratore alienato rispetto al prossimo perch questultimo
soprattutto il capitalista, uno che lo tratta come semplice macchina.
La causa dellalienazione la propriet privata dei mezzi di
produzione, grazie alla quale il capitalista pu sfruttare i salariati per
aumentare la propria ricchezza secondo la dinamica di sfruttamento e
logica del profitto.
Questa situazione pu essere superata
solo con labolizione della propriet privata e lavvento del comunismo.
La storia il luogo della perdita e della riconquista da parte delluomo e
della propria essenza, e il comunismo la
soluzione dellenigma della storia (dialettizzazione della storia); luomo,
dopo aver smarrito se stesso nella
civilt di classe, ritrova se stesso nel comunismo.
Meriti e limiti
Feuerbach ha avuto il merito di rivendicare la concretezza dellindividuo
umano contro Hegel che aveva ridotto luomo a manifestazione di un
soggetto spirituale infinito. Ma Feuerbach, per Marx, non ha spiegato
adeguatamente lorigine della religione pur avendo scoperto il meccanismo
generale dellalienazione religiosa e cio che non Dio a creare luomo, ma
Struttura e sovrastruttura
al comunismo futuro.
Il comunismo unico sbocco possibile della dialettica storica.
La Storia per Marx e Hegel la totalit processuale diretta dalla forza della
contraddizione e con a capo un risultato finale. Marx ha fatto camminare la
dialettica di Hegel sui piedi invece che sulla testa poich:
Soggetto della dialettica storica non pi lo Spirito, ma la struttura
economica e le classi.
L essere dialettico del processo storico empiricamente e
scientificamente osservabile attraverso i fatti stessi
Le Opposizioni che muovono la storia non sono pi astratte e
generiche ma concrete e determinate
IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA (1848)
Il Manifesto un testo che analizza i metodi dellazione rivoluzionaria e i
movimenti socialisti precedenti al comunismo. Ha tre punti salienti:
1.Analisi della funzione storica della borghesia
2.Concetto di storia com lotta di classe e rapporto tra proletari e comunisti
3. Critica dei socialismo non- scientifici
La prima parte dellopera enuncia i meriti e i limiti della borghesia.
Meriti
non una classe come le classi dominanti del passato a cui appartiene la
staticit dei modi di produzione; mentre la borghesia rinnova in
continuazione questi modi.
E una classe dinamica, elimina idee e credenze tradizionali.
Limiti
La borghesia assomiglia allo stregone che non riesce pi a controllare le forze
che ha evocato; le moderne forze produttive, sempre pi sociali, si rivoltano
contro i vecchi rapporti di propriet ancora privatistici e sottomessi alla logica
del profitto personale.
Da classe oppressa alla borghese, il proletariato attua una dura rivolta di
classe con il fine di superare il capitalismo.
Nel Manifesto Marx individua il Soggetto autentico della storia nella
lotta di classe.
Per Marx la dialettica tra forze produttive e rapporti di produzione=lotta di
classe (sono la stessa cosa) perch le forze produttive e i rapporti di
produzione non sono strutture senza soggetto ma sono composti dalle
classi (gruppi umani viventi).
La lotta proletaria internazionale
Marx dice:proletari di tutti i paesi, unitevi!
Il Capitale
Marx, nel saggio intitolato il capitale (1867), esamina le leggi economiche
che regolano lo sviluppo del capitalismo, dalle quali dipende destino della
borghesia.
Marx ritiene che gni societ storica ha caratteri e leggi specifici.
La societ borghese ha in s le contraddizioni che la faranno crollare.
Marx prende le distanze dai teorici delleconomia borghese, in quanto:
hanno trasformato in fatti naturali, prodotti contingenti della storia (ad
es.: la propriet);
la somma dei prezzi delle merci = somma del loro valore (lavoro contenuto in
esse).
Nelle relazioni di mercato il valore non si presenta mai allo stato puro ma
come
prezzoche non valore,ma ha il valore alla sua base.
Il Feticismo delle merci consiste nel dimenticarsi che le merci sono frutto
di lavoro, e dimenticarsi che queste non hanno valore di per s.
Nel capitalismo laproduzione
ha come fine laccumulazione di denaro, non il consumo.
Il ciclo capitalistico nella forma
D.M.D
(denaromerce pi denaro)
Anzich
M.D.M
(mercedenaro - merce),
tipica delle societ preborghesi.
Il capitalista investe denaro in una merce per ottenere pi denaro di quanto
abbia investito.
Ci potremmo chiedere com possibile che qualcuno acquisti una merche che
gli procuri pi denaro (e visto che il denaro corrisponde al valore) e pi
valore.
Qual l origine del plusvalore? Lorigine del plusvalore non sta nello
scambio, ma direttamente nella produzione della merce.
Il capitalista usa la merce umana
(che produce valore), compra la sua forza lavoro e la paga come qualsiasi altra
merce (salario). Tuttavia loperaio produce pi valore di quanto gli viene
retribuito con il salario.
Il plusvalore il valore offerto gratuitamente dalloperaio al capitalista.
Il capitalista ha i mezzi di produzione
Loperaio ha solo la sua forza lavoro, quindi costretto a vendersi in
cambio del salario.
Dal plusvalore si ricava il profitto
Tuttavia il
plusvalore profitto
in quanto il profitto pur presupponendo il plusvalore non conincide
totalmente con esso.
Perch?
Per comprenderlo importante la distinzione marxista tra
Capitale variabile (cos chiamato perch coincide con il capitale mobile
investito nei salari) e
Capitale costante (che coincide con il capitale investito nelle macchine e in
tutto ci di cui la fabbrica ha bisogno).
Il plusvalore nasce dal capitale variabile.
legge per cui, per laumento smisurato del capitale costante (costituito dalla
macchina e dalle materie prime) rispetto al capitale variabile, diminuisce il
saggio di profitto.
Per comprendere ci bisogna tenere presente che:
Il plusvalore non generato da macchine ma da lavoro vivo che viene
ricompensato con il capitale variabile.
Il saggio del plusvalore dato dal rapporto tra il plusvalore e il capitale
variabile
Il saggio di profitto dato dal rapporto tra il plusvalore e il capitale
variabile+ il capitale costante.
se il capitale variabile (salari) rimane costante ma se il capitale costante
(macchinari) aumenta, il
saggio di profitto diminuisce: legge della caduta tendenziale del saggio
di profitto.
Questo il vero tallone dAchille del capitalismo.
Questa legge pi l anarchia della produzione provocano la tendenza
a una scissione della societ in due classi antagoniste. Con la
conseguente
diminuzione dei capitalisti, aumentosmisurato di salariati,
occupati e disoccupati.