Sei sulla pagina 1di 1

2

Primo Piano

IL TIRRENO SABATO 22 NOVEMBRE 2014

Inchiesta del Nas


di Livorno:
18 arresti
tra medici
e informatori
scientifici
Tra i regali
smartphone, tv
e condizionatori
di Pietro Barghigiani
PISA

Pi latte artificiale prescritto,


meno pensieri per pagarsi vacanze o cambiare telefonini e
televisori. Gratis a Sharm el
Sheik con la famiglia val bene
una fornitura alimentare da
proporre in sostituzione del latte materno. Le spese erano a carico delle aziende che a loro volta aumentavano ordini e fatturati, con i rappresentanti che
crescevano nelle loro provvigioni, grazie alle vendite indotte
dai consigli interessati dei camici bianchi.
Medici low cost. Lhanno battezzata Medici low cost linchiesta dei carabinieri del Nas
di Livorno su un giro di regali e
favori, nellordine di centinaia
di migliaia di euro, per spingere i prodotti di alcuni marchi
leader nellalimentazione per
neonati. Unoperazione che ieri mattina ha portato a diciotto
arresti: dodici pediatri, cinque
informatori e un dirigente
dazienda. Ma i costi non erano
affatto bassi per le mamme che
hanno dovuto comprare lalimento in polvere anche senza
averne bisogno. Magari avrebbero potuto allattare e il piccino ne avrebbe avuto tutti i vantaggi che la letteratura scientifica certifica da decenni. E, invece, sono state indotte a comprare un prodotto di cui il neonato
poteva fare a meno. Non solo.
Hanno dovuto sostenere spese
superflue che sono servite ad
alimentare un giro diffuso e radicato, secondo quanto confermato dagli ufficiali dei carabinieri che hanno illustrato i dettagli dellinchiesta nata da un
paio di segnalazioni anonime
arrivate nel giugno 2013 al comando Nas di Livorno.
Sono stati il tenente colonnello Giovanni Capasso, comandante del gruppo carabinieri per la tutela della salute
dellItalia centrale, il capitano
Gennaro Riccardi, responsabile del Nas di Livorno e il comandante provinciale dellArma di
Pisa, colonnello Andrea Brancadoro a spiegare origine, meccanismi e parziale epilogo di
unindagine che non finita.
Storie sempre esistite. Sappiamo che queste cose sono
sempre esistite e non sono affatto scomparse chiosa il colonnello Capasso . Ora hanno
affinato i sistemi per aggirare i
controlli ricorrendo ad agenzie
di viaggi o a Onlus come schermi per nascondere i passaggi di
denaro. Ecco perch lattivit
non si ferma con questi arresti.
Laccusa. Il sostituto procuratore Giovanni Porpora ha chiesto
e ottenuto dal gip, Guido Bufardeci, lemissione delle ordinanze di custodia cautelare.
Dopo oltre un anno di indagini - con un corposo dossier di
intercettazioni telefoniche - ieri centodieci carabinieri del
Nas e delle rispettive aree territoriali hanno eseguito tra Toscana, Lombardia, Marche e Liguria, i 18 arresti domiciliari oltre a 26 perquisizioni tra ambulatori e residenze di altri indagati. Quello che viene contestato agli arrestati, nei diversi ruoli

LA RETATA

Soldi sulla pelle dei neonati


Laccusa: pediatri corrotti dicevano alle madri di comprare il latte artificiale
di segnalatori del prodotto ai
medici e di suggeritori alle neo
mamme, di aver favorito una
marca di latte artificiale a scapito di altre per avere in cambio
benefit di varia natura. E per i
medici di aver ignorato lopportunit di allattamento naturale.
Linchiesta. Sono state almeno
due segnalazioni anonime arri-

vata ai carabinieri del Nas di Livorno nel giugno 2013 a far


scattare l'indagine. Gli investigatori non hanno chiarito la
matrice degli input che si sono
rivelati precisi nei contenuti e
puntuali nei riscontri. Lidea
che possa essere stata una
mamma stufa di accollarsi spese inutili non convince granch. Per svelare certi schemi

necessario essere dentro alle


faccende portate alla luce dai
carabinieri. Qualcuno estromesso dal giro o che, magari,
voleva entrare a farne parte ha
ricevuto un rifiuto scatenando
la vendetta con le stigmate del
corvo. Di sicuro c solo lesito
delle attivit che in poco pi di
un anno sono andate avanti
collezionando prove che per la

Procura sono state pi che sufficienti per la richiesta delle misure cautelari a fronte di una
reiterazione del reato diventata
routine. Secondo gli investigatori era consolidata e diffusa la
pratica che Dmf (Dietetic Metabolic Food, Blemil il latte commercializzato) e Mellin praticavano per indurre numerosi pediatri a prescrivere latte artifi-

ciale ai neonati dietro elargizione di tangenti - sotto forma di


costosi viaggi e regali di lusso ed aumentarne cos le vendite.
Il sistema. Le aziende sono
tre, ma sulla Humana Italia c
un solo episodio avevano architettato un complesso sistema per giustificare gli esborsi
di denaro sostenuti per finan-

sono le madri, costrette a subire


per due volte il doloroso distacco dal proprio bambino: la prima volta in sala parto, con il taglio del cordone ombelicale; la
seconda, per scelta del medico,
dal seno.
Se l'impianto accusatorio sar confermato nei tre gradi di
giudizio previsti dall'ordinamento e gli imputati giudicati
colpevoli, la vicenda perder il
suo odore acre per assumerne
uno decisamente fetido. In
quest'eventualit, cosa si sarebbero ridotti a fare degli stimati
professionisti, alcuni dei quali
medici affermati e vicini alla
pensione, con redditi netti mensili compresi tra i sei e gli ottomila euro? Si sarebbero ridotti
ad accettare regalie da niente,
paradigma di quel desiderio incontrollato e mai soddisfatto
meglio conosciuto come avidi-

t, pur di prescrivere i prodotti


di una tale casa farmaceutica.
Mere utilit, per lappunto: chi
in nome di un mega televisore,
chi per brevi viaggi in citt europee la page, chi per spingersi
fino a Istanbul e in India. Senza
dimenticare il pendolare di lusso (ma a costo zero) con il Mar
Rosso e neppure linsofferente
verso il clima torrido, che accetta il condizionatore daria. E poi
laltro ancora, dai gusti informatici sofisticati, che entra in possesso di un costoso iMac senza
mettere mano al portafoglio.
In cambio di questi regalucci
pi o meno lussuosi, sostiene in
sintesi l'accusa, i pediatri prescrivevano latte artificiale in sostituzione di quello materno come fossero la stessa cosa. Pur sapendo, va aggiunto, che la stessa cosa non sono. La suzione favorisce la secrezione e, in que-

sto circolo virtuoso, il latte che


dal corpo della mamma passa a
quello del bambino rappresenta l'impianto ottimale per una
crescita felice. Frantumare, addirittura demolire questo processo naturale per ragioni mercantili deprecabile sul piano
etico e sbagliato su quello medico: la psicologia materna ne risulter intaccata per il secondo
distacco consecutivo e il sistema immunitario del piccolo ne
risentir.
E poi c' un particolare che
sfugge, sovrastato come risulta
dai benefit intascati e resi insopportabili perch acquisiti a svantaggio di chi indifeso per definizione. Sfugge ma fa da perno
dell'intera vicenda: il giro di affari. Il latte materno costa zero
centesimi, quello artificiale alimenta un'industria. Quantificare pi difficile che azzeccare

il commento

SE IL PAZIENTE CONSIDERATO
SOLO UNA COSA
di ANTONIO VALENTINI

Una pediatra durante una visita

essuno colpevole fino


a sentenza definitiva,
per cui i dodici pediatri,
i cinque informatori scientifici e
il dirigente di azienda raggiunti
da un'ordinanza di custodia
cautelare sono a tutti gli effetti
presunti innocenti. Di sicuro infinitamente pi innocente di loro la folta schiera di bambini a
cui sarebbe stato sottratto il latte materno per una mera questione di utilit personali, concepite per aggirare sul piano formale quella pratica per cui spesso, in Italia, i pazienti sono considerati delle cose: il comparaggio. Parimenti esenti da colpe

Potrebbero piacerti anche