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Ipotesi dellesistenza di una Supercoscienza universale:

argomenti addotti dalla filosofia, dalla scienza e dalla storia delle varie religioni
di N. Michele Campanozzi
Abstract
Lipotesi dellesistenza di una Supercoscienza che permea e attraversa lintero universo stata
avanzata da pi parti sia in filosofia che nella scienza moderna, oltre che nelle varie espressioni
della religiosit. come un sottile !dialogo" che viene a sta#ilirsi fra gli esseri viventi e non$ sono
le interazioni delle %uali parla la &iopsicoci#ernetica. 'uelle che noi chiamiano leggi universali
regolatrici del variegato meccanismo dellesistenza presupongono una (ntelligenza che le ha come
imposte allo scopo di preservare e conservare la complessit del )utto in una condizione di ordine
armonico. Certamente ci troviamo dinanzi a uno dei pi grandi misteri del cosmo e %uesto in
%ualche modo va interrogato e semmai indagato, con tutte le precauzioni che largomento richiede.
Nel presente studio si tenta di a##ozzarne, se non una risposta, almeno unanalisi attenta e onesta
della domanda.
Introduzione
*a pi parti si scritto e si scrive di Supercoscienza +niversale come di una immensa risonanza
nella %uale con una serie continua di interscam#i informativi vanno a inserirsi e a riflettersi pensieri,
energie emotive, vissuti di ognuno e di tutti come un grande invaso nel %uale ogni cosa si
ricompone e ritorna allunit originaria dellessere e %uindi del vivere. ,vviamente tutto ci-
costituisce ancora un mistero come,del resto, lo il pro#lema della coscienza individuale, anche se
molto intorno a essa si conosce.
Nel presente lavoro la %uestione verr trattata sotto forma di ipotesi avanzata dalla filosofia, dalla
stessa scienza e dalla storia delle varie religioni$ naturalmente ogni ragionamento ipotetico non
affermazione di verit, ma indica solo un processo di costante verifica dei suoi presupposti. .lla
fine si prover a proporre una via di interpretazione di una tale possi#ile esistenza.
/rima di passare allesame del pro#lema, ritengo opportuno premettere alcune osservazioni di
natura antropologica.
(l termine 0antropologia0 significa letteralmente 0studio dell1uomo0 2dal greco !anthropos 3 uomo"
e !logos 3 studio"4. Lo studio dell1uomo nella sua interezza un1impresa di enorme difficolt ed
per %uesto che i metodi proposti sono in genere incompleti e limitati. +na antropologia, per-, che
voglia definirsi tale dovre##e possedere alcuni elementi fondamentali$
essere concreta , cio fondata non su dati e definizioni astratte e concettuali, ma
sull1esperienza5
essere totale , cio comprendere tutti i tipi di esperienza e di situazioni nelle %uali viene a
trovarsi l1uomo5
essere dinamica , cio considerare non solo il 0presente0 staticamente, ma osservare come
l1uomo cam#ia nel tempo, sia a livello individuale che storico e collettivo5
essere interdisciplinare , cio collegata agli aspetti #iologici, psicologici, artistici, sociali,
etici, religiosi, intellettuali, economici, ecologici ecc. ecc..
)enendo presenti %ueste premesse, in generale si pu- dire che la struttura dell1uomo ha come
sim#olo la scala, una rappresentazione cio del salire e del discendere, del progredire e del
6
regredire, dell1evoluzione e dell1involuzione, perci- un %ualcosa di dinamico. La scala, a sua volta,
pu- essere associata ad un altro sim#olo$, %uello della montagna. )ale scala pu- essere espressa
sotto forma di gradini$ ne scelgo sette, perch7 %uesto sem#ra essere un numero ricorrente 2note
musicali, colori, giotmi della settimana, opere di misericordia spiritualr e corporalr e vizi capitali,
ecc. 4. Schematizzando, dal #asso in alto$
64 materia corporea
84 corpo vivente
94 affettivit
:4 intelligenza
;4 li#ert
<4 autocoscienza
=4 supercoscienza.
>isivamente pu- essere cos? riprodotta$
@ig. 6
Ali antichi, e fra %uesti S. /aolo, dividevano il sim#olico 0settenario0 in tre gruppi, seguendo il
criterio secondo cui l1uomo risulta composto da tre elementi$ corpo 2soma4, anima 2psiche4, spirito
2pneuma4$
@ig. 8
Si noti che il %uinto grado intermedio, appartenendo sia alla psiche che al pneuma. Naturalmente
alla scala positiva 2di ascesa4, rovesciandola, corrisponde una negativa 2di discesa4. )utto il
processo graduale e vale sia per il piano individuale che collettivo.

8

@ig. 9
Sul gradino pi alto si situa la Supercoscienza come momento di sintesi e di massima
comunicazione con tutte le altre coscienze, %uasi a formarne una unica grande Coscienza.
@atte %ueste doverose precisazioni, passo ora a trattare largomento nei suoi vari aspetti, cos? come
sopra prospettato. 2/er le figure di sopra$ cfr. BBB.gnosis.itCscalaindeD.html4
1. In filosofia
Nella filosofia greca di %uesto argomento, a parte i cenni che si trovano in Anassimandro
2l(nfinito4, Parmenide 2lEssere4 e in Pitagora 2il numero assoluto come armonia4, un po pi
estesamente ne parla solo Platone %uando descrive il mondo delliperuranio, luogo e sede delle (dee
alle %uali luomo attinge e delle %uali in %ualche modo immagine e forse anche parte.
La stessa posizione sar sostenuta nel sec. ((( d. C. da Plotino %uando sviluppa il concetto secondo
il %uale esiste l+no che in s7 riassume tutto il reale e nel sec. F>(( da Baruch Spinoza che
ricondurr ogni cosa a un )utto di natura divina del %uale si emanazione, come una scheggia
proiettata nel tempo.
L(dealismo, specialmente con egel, ha teorizzato lorigine di tutto dall(dea e a essa il ritorno di
ogni essere con un processo evolutivo che include spirito e materia nelle loro varie dialettiche
manifestazioni fatte di tesi, antitesi e sintesi.
L.utore, per-, che ha spiegato meglio largomento stato indu##iamente !.". #ung 26G=;H6I<64,
psicologoHfilosofo della interiorit, ma anche dei tanti fenomeni che accadono attorno e che non
trovano una sufficiente spiegazione facendo ricorso alla semplice razionalit. Secondo Jung esiste
un inconscio collettivo, che rappresenta un contenitore psichico universale, %uella parte cio
9
dell1inconscio umano che comune a %uello di tutti gli altri esseri umani. Esso contiene gli
archetipi, cio le forme o i sim#oli che si manifestano in tutti i popoli di ogni cultura. )ali archetipi
precedere##ero l1esperienza e in %uesto senso sare##ero dovuti alla istintualit. (n altri termini si
potre##e dire che l1inconscio collettivo la struttura della psiche dellintera umanit, sviluppatasi
nel tempo ed suddivisi#ile in inferiore, medio e superiore. Linferiore legato alle radici
arcaiche, al passato dellumanit5 il medio costituito dai valori socioHculturali in %uesto attuale
momento5 il superiore invece relativo ai valori, alle potenzialit, alle mete future dellumanit. (l
processo di naturale generalizzazione nella mente umana unisce %uesti tratti ed esperienze comuni
in un su#strato dell1inconscio pressocch identico, un inconscio che paradossalmente diventa
supercoscienza comune, nella %uale tutti verre##ero a ritrovarsi.
(n %ualche modo anche il filosofo austriaco $. %ittgenstein 26GGIH6I;64 gi a 8= anni affermava
che il significato ultimo della natura della coscienza da rintracciare solo al di fuori di essa, in una
realt cio che la trascende e la include. Molto pi compiutamente esprimer %uesto concetto nel
Tractatus Logico-Philosophicus della certezza, nel %uale chiaramente precisa che il senso
fondamentale della vita cosciente sar comprensi#ile al suo scomparire, come a voler dire che, con
la fine fisica, si entra a far parte di un flusso universale di coscienza in cui tutti vanno a fondersi in
una sorta di Supercoscienza nella %uale riconoscono le proprie ragion dessere, la propria origine e
la propria identit.
( presupposti dalla fisica 0%uantistico relativista0 sono stati di #asilare importanza per lo sviluppo
della /sicologia )ranspersonale che studia le dimensioni della coscienza trascendenti l1esperienza
individuale e il potenziale umano oltre i limiti convenzionali. (n %uest1ottica sono riconosciuti e
compresi anche i fenomeni #iopsicoci#ernetici .
(n %uesto discorso una riflessione a parte e pi approfondita merita il pensiero di &oberto Assagioli
26GGGH6I=:4, pioniere della /sicologia )ranspersonale con C.A. Jung, Stanislav Arof, Charles
).)art, Claudio NaranKo e altri. 'uesti studiosi scoprirono nelle psicologie e nelle millenarie
discipline contemplative dell1.sia non solo informazioni dettagliate su esperienze !alte" o di picco
2peack experience4, ma di un insieme desperienze trans personali, molte delle %uali #enefiche, e di
metodi sistematici per indurle e svilupparle. Lo#erto .ssagioli, medico psichiatra, nato a >enezia
il 8= fe##raio 6GGG da genitori e#rei. Limasto orfano di padre a soli due anni e adottato dal dottor
.lessandro Emanuele .ssagioli, da cui prese il cognome, si dimostr- su#ito dotato di capacit
straordinarie di apprendimento e impar- contemporaneamente, oltre all1italiano, l1inglese e il
francese 2e, in seguito, anche il tedesco4. . >enezia visse fino al 6IM:, anno in cui consegu? la
maturit al liceo @oscarini. Laureatosi a @irenze in Medicina e Chirurgia , non trascur- i suoi
vastissimi interessi letterari a orientamento transculturale. @ra %uesti coltiv- soprattutto lo studio
del pensiero orientale e in particolare della grande tradizione spirituale indiana 2soprattutto
attraverso un testo sacro fondamentale, la &hagavadHAita4, nonch7 delle discipline esoteriche e delle
varie forme di spiritualit e misticismo. /u##lic- molti lavori sulla rivista !Leonardo", nei %uali
cominci- a sostenere che luomo ha in s7 il potere di proiettare le immagini mentali direttamente
nel mondo esterno in modo tangi#ile e visi#ile ed avvalora %uesta sua tesi con esempi di fatti
riguardanti il sonno, i mediums, la creazione intellettuale. .ssagioli mutu- dal !arpenter lidea
che do##iamo imparare a praticare l .rte della Creazione su noi stessi. @u in %uesto periodo che
inizi- a delinearsi la prima espressione del suo pensiero, cio il principio che dovre##e animare il
corso della vita di ognuno, %uello dellevoluzione interiore come con%uista di livelli sempre pi alti
di coscienza, magnificamente espressa nella favola !@antasia in Le (nteriore", dove si parla di una
scalata su una montagna sede del !Castello di Luce". Nella lettura della rappresentazione sim#olica
della favola, la scalata della montagna potre##e significare il percorso di %uellevoluzione interiore
cui dovre##e aspirare ogni uomo, per la con%uista di livelli sempre pi alti di coscienza, fino ad
arrivare al Le o S7 interiore. Se##ene il mondo delle cose svii continuamente, #asta intravedere, in
uno s%uarcio tra le nu#i, il Castello di Luce, ricevere unilluminazione, per risvegliare in se stessi
%uel desiderio della spiritualit che c in ogni uomo. Ma %uesto richiamo, da solo, non
sufficiente$ necessario prepararsi, possedere fede ardente, purezza di intenti, volont indoma#ile.
:
.llora, guidati da un maestro spirituale, si riuscir ad arrivare agli !abissi di $uce" dai %uali non si
torna pi indietro. Nella sim#ologia della favola, la morte del vecchio straniero potre##e forse
indicare che ogni rinascita preceduta da una morte e, nel caso specifico, pu- essere interessante
considerare che una morte sta#ilita dalla legge degli uomini. Nellarticolo !/er un nuovo
umanesimo ariano ! 2Leonardo, 6IM=4 .ssagioli individua la necessit di guardare alla cultura
indiana per trovare %uegli elementi mancanti in %uella europea, cio la sintesi armonica degli
opposti 2fedeHragione4. . far da guida attraverso lignoto la#irinto dell (o umano ci sono, per
.ssagioli, le +panisad, i sistemi >edanta e soprattutto il LaNaHOoga 2identificazione della coscienza
individuale con %uella universale mediante la volont di !credere di essere"4. /erci- al centro di
tutto deve esserci la coscienza, come elemento di trasformazione della personalit, madiante la
concentrazione nella meditazione, che crea una sorta di comunione con tutto il reale, superando cos?
la concezione dualistica tipica della cultura occidentale, specialmente dopo Cartesio 2!res cogitans r
res eDtensa"4. *a %ui anche la necessit di riunire la psicologia e la pedagogia in una unica
disciplina $ la /sicagogia. /er %uesti motivi nel 6IM= si stacca dal rigidismo metodologico di @reud.
'uella di .ssagioli una prospettiva molto suggestiva per il nostro argomento.
Sulla scia di Lo#erto .ssagioli si pone anche 'en %ilber 26I:I4, che approfondir il concetto di
/sicologia (ntegrale. Nel modello integrale, lo sviluppo umano inteso come il passaggio da uno
stadio di su#coscienza a uno di di autocoscienza e infine di supercoscienza. /resento %ualche
schema illustrativo della sua posizione$
@ig. :$ (l modello integrale di Pil#er ( %uattro %uadranti della Mappa della coscienza
Nel grafico rappresentato nella fig.; riproposto il modello integrale di Qen Pil#er denominato
All-Quadrant All-Level 2.'.L3 )uttiHiH%uadrantiH)uttiHiHLivelli4. ( %uattro livelli rappresentano
uno spazio evolutivo integrato nella coscienza nell1arco della crescita individuale, in relazione
all1esperienza soggettivaHintenzionale, a %uella intersoggettivaHculturale, a %uella oggettivaH
comportamentale e a %uella interoggettivaHsociale.
(l %uadrante a sinistra in alto rappresenta l1esperienza soggettivaHintenzionale studiata nella
psicologia evolutiva.
(l %uadrante a destra in alto indica gli aspetti oggettivi del cervello e del comportamento
studiati nella neurologia e nella psicologia cognitiva.
(l %uadrante a sinistra in #asso illustra gli aspetti collettivi che si manifestano nella cultura,
studiati nella psicologia e nella antropologia culturale.
;
(l %uadrante a destra in #asso riguarda gli aspetti collettivi esteriori delle istituzioni sociali
studiati nella sociologia.
@ig. ;$ ( %uattro 'uadranti di Qen Pil#er
/er comprendere come il mondo costruito e come funziona, dice Pil#er, a##iamo #isogno di
adottare un approccio a 0tutti i %uadranti, tutti i livelli0 , cio tenere in conto non solo interiori ed
esteriori, individui e sistemi, ma anche il fatto che ciascuna realt evolve entro tutti e %uattro i
%uadranti attraverso i vari livelli identificati nella grande Catena dellEssere, da una parte, e nelle
scienze evoluzioniste dallaltra.
Nella rappresentazione successiva i cerchi concentrici sim#olizzano i livelli della totalit( umana
)corpo, mente, anima e Spirito* che sono in comunicazione con i %uattro %uadranti, che
individuano l1esperienza umana relativa all1intenzionalit, al comportamento, alla cultura e alla
societ.
<

@ig. <$ Correlazione degli Stati (nteriori 2di coscienza4 con Stati Esteriori 2di materia4 .
*all1interno verso l1esterno dei cerchi$ !orpo 2#odN4H +ente 2mind4H Anima 2soul4H Spirito 2Spirit4.
Come si pu- notare in Qen Pil#er lidea di una supercoscienza fortemente dipendente dal grado
di sviluppo dellessere, anche se non va oltre %uesta implicita conclusione n7 specifica e chiarisce la
sostanza di tale possi#ilit.
(n sintesi$
@ig. =
=
.ltri spunti di riflessione vengono dagli studi di .ldo Capitini, Maria Montessori e /ietro +#aldi.
Aldo !apitini 26GIIH6I<G4 pone al centro del suo pensiero una forte passione religiosa da fondare
sullamore verso tutti nella prospettiva di fondersi con il )utto. 'uindi una religione da intendere
come continuamente !aperta" al )u, come !compresenza" e incontro.
/er +aria +ontessori 26G=MH6I;84 tutto l1universo un insieme intercomunicante, dove la legge
interiore dell1uomo riconosciuta come legge stessa di un piano cosmico.
Pietro ,baldi 26G=<H6I;84 per una visione sincretica dell universo, corrispettiva all1evoluzione
della coscienza. Scienza e fede sono concepite come diverse prospettive che stanno convergendo
verso una Coscienza Cosmica, determinante un1etica universale, %uale etica progressiva, che tende
verso il 0supercosciente0, una zona della personalit che anticipa l1avvenire e si volge ai
superamenti attraverso la forza dell1intuizione. (n %uesta prospettiva +#aldi individua la possi#ilit
di cogliere il rimando del
microcosmo al macrocosmo 2cfr. A. Mollo, +niv. di /erugia, articolo su (nternet4.
(mplicitamente anche . Bergson 26IM=H6I:64, specialmente nei due saggi ! Saggio sui dati
immediati della coscienza 26GGI4 e !L'evoluzione creatrice ! 26IM=4, accenna al processo evolutivo
della coscienza che non termina con la fine della durata del tempo, ma comun%ue continua a livello
cosmico in una dimensione che non sa pi di coscienza individuale limitata ma di supercoscienza in
continuo sviluppo.
Le affermazioni di %uesti filosofi possono sem#rare un po vaghe e imprecise, ma un %ualche
spicchio di verit sem#ra a##iano afferrato in merito al nostro argomento.
-. .ella scienza
Su %uesto argomento la scienza esplicitamente non dice niente e, peraltro, neanche pu- dirlo, perch7
non %uesto il suo compito. /er- %ualcosa ci viene suggerito dalla Meccanica %uantistica, dalle
)eorie dei frattali e delle stringhe e dal pensiero di )eilhard de Chardin.
.. +eccanica /uantistica e 0eorie dei 1rattali e delle Stringhe
Le ricerche sulla meccanica 2uantistica stanno aprendo uno scenario completamente diverso sulla
vita, soprattutto a livello di studio dei fenomeni su#atomici. *i seguito riporto una #reve rassegna
sulla storia della fisica %uantistica e il suo rapporto con la coscienza universale.
Se si vogliono affrontare %uesti argomenti da un punto di vista pi !olistico", occorre ricordare che
la
meccanica %uantistica riflette il concetto che lintero universo manifesta una unitariet glo#ale, in
%uanto ogni cosa cosciente di ogni altra cosa, e ha la possi#ilit di trasmettere informazioni a
velocit
superiore a %uella della luce. Ci- apre le possi#ilit per un accesso immediato a una #anca di
informazioni universali 2la coscienza universale4. ,ggi noi conosciamo con sufficiente certezza le
correlazioni tra le coppie di particelle che fanno rifeimento alla teoria dei %uanti e a %uella delle
particelle virtuali. /er esempio, %uando due fotoni vengono !sparati" in direzioni opposte,
viaggiando %uindi alla velocit della luce, viene rilasciata una certa informazione che raggiunge le
due particelle a una velocit che sar ovviamente superiore a %uella della luce 2e che %uindi
raggiungi#ile solo dalle particelle chiamate tachioni4. (n conseguenza di %uesto scam#io di
informazioni, il fotone . sa sempre cosa sta accadendo al fotone &, e viceversa. . %uesto proposito
Bohm ha suggerito che lo scopo della ricerca scientifica non %uello di accumulare conoscenze, ma
piuttosto un atto di percezione, un continuo processo di affinamento della coscienza e della natura.
Planc3 ha scoperto che tutti i pacchetti di energia 2%uanti4 di una particolare fre%uenza
elettromagnetica sare##ero della stessa grandezza e viaggiano sempre alla stessa velocit, cio
9MM.MMM QmCsec. Bohr stato il padre del concetto del !salto %uantico", della capacit cio degli
elettroni che or#itano intorno a un nucleo di saltare in unor#ita pi distante dal nucleo %uando
G
%uesti assor#ono energia, e di saltare in unor#ita pi vicina al nucleo %uando essi rilasciano
energia. Comun%ue, lelettrone sem#ra sparire da unor#ita e riapparire in unaltra e non possi#ile
rilevarlo durante il transito. Ci- suggerisce fortemente che la sua velocit sia superiore a %uella
della luce. ( fotoni sono in grado di vagliare informazioni e di comportarsi di conseguenza. La
teoria dei %uanti rivela lunitariet di #ase delluniverso. eisenberg propose il !principio di
indeterminazione", cio noi non possiamo conoscere contemporaneamente sia la posizione che il
momento di una particella con grande accuratezza. (l !principio di esclusione" di Pauli preclude la
possi#ilit che due elettroni interagenti fra di loro esistano nello stesso identico stato energetico.
Nel mondo della fisica atomica losservatore non pu- giocare, dun%ue, il ruolo di un osservatore
distaccato, ma rimane coinvolto nella sua osservazione fino al punto da influenzare le propriet
delloggetto osservato. Considerando la meccanica %uantistica, noi possiamo far accadere le cose
focalizzando la nostra coscienza in accordo con la nostra intenzione$ il nostro universo anche un
universo partecipativo. La coscienza sem#ra essere lessenza della meccanica %uantistica, in %uanto
fornisce la possi#ilit di scegliere e di percepire segnali ad alta o #assa fre%uenza. Si vive in mezzo
a campi elettromagnetici che fluttuano e risuonano con forze simili e dissimili in tutto luniverso.
molto prima della nascita della meccanica %uantistica. La supercoscienza riassume le esperienze di
tutte le menti cellulari e atomiche del corpo 2 come se %ueste avessero una memoria4 e decide
%uale azione intraprendere. *ata luniversalit della mente, le persone sono in grado di comunicare
mentalmente gli uni con gli altri attraverso schemi di onde elettromagnetiche e risonanza
differenziate. 2cfr. ... Lomuscio, articolo su (nternet4.
Nella sperimentazione del !paradosso" di 4instein5Podols365&ossem, o nelle osservazioni
sollevate dal teorema di Bell, le pertur#azioni di una particella elementare possono immediatamente
!influenzare" un1altra particella che si trova a distanza, %uando la sola relazione fra le due particelle
dovre##e normalmente derivare dal fattore temporale. .ll1interno del nucleo, possi#ile descrivere
matematicamente l1apparizione di %uarRs, ma %ueste descrizioni implicano il rovesciamento
occasionale della freccia del tempo o della causalit. 'uello che viene descritto in fisica e nelle
osservazioni di Jung, sono delle correlazioni, cio delle connessioni acausali e dun%ue aHtemporali.
Nella Meccanica %uantistica, imoltre, l1effetto sem#ra precedere la causa, o meglio non a##iamo
alcuna #ase che permetta di comprendere la correlazione osservata. +na volta compresa la natura
del campo di trasformazione, la sua presenza pu- aiutare alla comprensione di numerosi livelli.
dove %uesta u#i%uit forse meglio posta in rilievo fra energia e massa$ E 3 mc
8
. !E", energia,
viene misurata in termini di momento5 !m" la massa dei gravitoni che appaiono in certe
posizioni5 !c" la velocit della luce che determina la freccia del tempo. .lla velocit della luce, il
tempo resta immo#ile$ cos? la parte destra dell1e%uazione di Einstein rappresenta lo spazioCtempo
cos? come a##iamo l1a#itudine di percepirlo. 'uanto alla parte sinistra, essa rappresenta il momento,
cio il potenziale di energia disponi#ile in ogni istante. Ed perci- un termine non localizzato, che,
in effetti, collegato allo spazio H tempo attraverso la trasformazione di @ourier. ,ra il cervello
umano ha la capacit di operare secondo un modo spazio H temporale e un modo non H localizzato.
/erch7 in @isica %uantistica siamo costretti a osservare o l1uno o l1altroS Liconoscere l1esistenza di
un campo non H localizzato di trasformazione, nel %uale hanno luogo delle correlazioni, e soltanto
esse, rinvia, nel %uadro generale in cui troviamo anche altre osservazioni di non T localizzazione, al
concetto di sincronicit. 'uesta sem#ra, dun%ue, #izzarra, perch7 i nostri sensi e i nostri cervelli
sono programmati per ricercare causalit immediate, %uando invece vengono osservate soltanto
delle correlazioni. /erci- il passaggio dalla coscienza individuale a una forma di supercoscienza
universale appare comprensi#ile, anche se non pienamente spiega#ile.
+n altro indizio per lsuffragare la nostra ipotesi viene offerto dalla 0eoria dei 1rattali. +n frattale
un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse, cio non
cam#ia aspetto anche se visto con una lente dingrandimento. 'uesta caratteristica spesso
chiamata auto-similarit 2self-similarit4. (l termine frattale venne coniato nel 6I=; da Beno7t
+andelbrot 26I8:4. La natura produce diversi esempi di forme molto simili ai frattali, come
nellal#ero 2soprattutto nell1a#ete4, dove ogni ramo approssimativamente simile all1intero al#ero e
I
ogni rametto a sua volta simile al proprio ramo, e cos? via. .lla #ase dellautoHsimilarit sta una
particolare trasformazione geometrica chiamata omotetia che permette di ingrandire o ridurre una
figura lasciandone inalterata la forma. +n frattale un ente geometrico che mantiene la stessa forma
se ingrandito con una omotetia opportuna, detta omotetia interna. 2cfr.
!!!"oloscience"com#$%&'("htm4 /er analogia anche la coscienza potre##e essere considerata un
frattale e cos? avre##e un suo riflesso nella Supercoscienza, che pu- essere %uella della intera
umanit o dellessenza della totalit delluniverso. .lla #ase di %uesto ragionamento ci sono le
seguenti osservazioni, che costituiscono i cardini del paradigma olistico$
Luniverso una +nit, una sola energia vivente, un oceano di coscienza che si estrinseca e
si evolve in differenti dimensioni e livelli$ materiali, energetici, mentali e spirituali5
La materia e la coscienza sono manifestazioni di una tale +nit5
La coscienza +na e implica amore, ordine, coerenza, sincronicit, crescita5
La coscienza informazione, energia intelligente e vivente5
(l )utto si riflette 2olograficamente e sincronicamente4 in ogni singola unit e ogni unit
parte del )utto e ne rispecchia la complessit. ,gni fenomeno, e %uindi ogni essere,
interconnesso con ogni altro essere e fenomeno del1universo5
L1unit di coscienza tende ad evolvere, a espandere e ordinare il proprio campo di
informazioni verso una maggiore consapevolezza e conoscenza5
L1uomo frutto dell1universo e ne esprime l1unit di coscienza e la molteplicit delle
dimensioni e dei livelli5
L1essere umano pu- risvegliarsi a un livello di coscienza pi vasto e olistico.
L1autocoscienza, ossia la realizzazione del proprio essere, la chiave per la conoscenzaH
coscienza del )utto. La coscienza unitaria dell1esistenza nasce da una analoga coscienza
unitaria di se stessi e dal senso di profonda interazione con la vita del )utto che ne deriva5
La religiosit deve essere #asata sull1amore, sul rispetto del vivente, sul senso di
interdipendenzza e di pace e accomuna ogni popolo e cultura. ,gni differenza di pratica, di
credo, di metodi per raggiungere il divino, che non diventi causa di separazione, pu- essere
considerata una ricchezza. La nuova religiosit deve includere la nuova scienza5
L1intero universo un processo dinamico in costante evoluzione. L1evoluzione
l1espressione di un movimento intelligente di crescita della conoscenza e della coscienza
della realt 2informazioni4.
.nche la 0eoria delle Stringhe, ela#orata dal fisico italiano "abriele 8eneziano 26I:84 e
ampiamente poi spiegata nel 6I=M dai suoi colleghi 9ochiro .ambu, olger Bech .ielsen e
$eonard Suss3ind, induce a pensare a %ueste medesime conclusioni. (nfatti, secondo %uesta,
luniverso nella sua totalit attualmente esistente non sare##e altro che una immensa onda
vi#ratoria. Con linterazione fra tutti i componenti presenti in essa, viene prodotta una serie infinita
di informazioni, che, come tali, tenderanno a far parte di un patrimonio comune. Sicch7 ache le
coscienze individuali andre##ero a confluire in una grande Supercoscienza nella %uale si
incontrano, sviluppando i propri interscam#i.
B. 0eilhard de !hardin
Non di secondaria importanza sono i rilievi che a %uesto proposito fa il teologoHfilosofoHscienziato
0eilhard de !hardin 26GG6H6I;;4, %uando parla di !.oosfera", cio di unarea superiore dello
sviluppo della vita, che non esclude minimamente lipotesi di una Supercoscienza universale.
(l pensiero di )eilhard de Chardin, padre gesuita, ha come nucleo il concetto di evoluzione tramite il
%uale vorre##e conciliare la Livelazione del Cristo con la scienza. Nella sua opera principale )l
fenomeno umano )raccia in un1ottica evoluzionista una storia delluniverso che arriva sino alla fine
dei tempi, al punto cio di convergenza finale dove il Cristo costituisca il momento terminale di una
specie in evoluzione oltre l1uomo stesso 2Punto :mega4.
6M
)eilhard visse appunto nell1epoca in cui l1idea di evoluzione faceva il suo avvento e con la sua opera
interpret- l1evoluzione non come idea estranea e avversa alla teologia cristiana, ma come idea
presente implicitamente fin dall1inizio nella figura del Cristo, che rilesse alla luce dell1apporto del
pensiero scientifico come evolutore, cio non estraneo ma proprio come Punto Omega, momento
finale d1arrivo di un cosmo in evoluzione.
(n %uesto contesto il concetto di natura andava inteso nel senso che$
(l cosmo sorto con l1esplosione della singolarit gravitazionale nel #igH#ang si dirige in
maniera naturale a divenire vita5
La vita a sua volta con la stessa identica naturalit esprime il suo movimento verso
l1umanizzazione, la comparsa dell1uomo5
L1uomo sempre naturalmente tende al raggiungimento di uno stadio ultraHumano dove lo
spirito sempre in maniera naturale e per nulla soprannaturale tende a li#erarsi lentamente ma
definitivamente della sua #ase di origine materiale.
(l disegno evolutivo per )eilhard de Chardin si snoda a partire dalla preHvita o mondo inorganico
fino ad arrivare alla vita propriamente detta, che nel suo svilupparsi costituisce la #iosfera. a
partire da %uesto momento dell1evoluzione dell1universo che si verifica il fenomeno dell1
ominizzazione %uale punto di passaggio dalla #iosfera alla noosfera 2termine mutuato da 8ladimir
8ernads364 o mondo del pensiero, che si realizza tramite la capacit umana della riflessione. .l
culmine dell1evoluzione dell1universo, l1ultima parola dell1ultimo capitolo il Cristo cosmico che in
%uesta visione %uindi paragona#ile ad una sorta di nuova molecola del *N. ancora da venire,
nella %uale la vita compie un salto %ualitativo, come un tempo le singole molecole hanno compiuto,
allorch7 si sono aggregate nella nuova macromolecola del *N. appunto, molecola che ha
inaugurato aperto un nuovo inizio nella storia dell1universo. /er )eilhard l1evoluzione continua ad
opera delle singole coscienze umane, che, comunicando tra loro, danno vita a una sorta di Super5
essere, da non confondersi, per-, con il superHuomo di Nietszche che non tiene in conto il
fenomeno della comunicazione crescente tra gli individui. Scrive a proposito$ !.iente
nell;universo potrebbe resistere a un numero sufficientemente grande di intelligenze
raggruppate e organizzate" .

@ig. G$ La noosfera
66
(n %uesto nuovo movimento evolutivo caratterizzato dalla comunicazione promotrice di
convergenza dei singoli individui in un unico Super5individuo collettivo egli vede non un 0<io in
costruzione0, ma la stessa specie #iologica umana che, grazie al pensiero e alla comunicazione, si
raggruppa e si organizza per convergere su se stessa in un nuovo unico Super5organismo per
raggiungere infine *io, %uesto ipotetico Punto Omega che rappresentere##e di fatto e senza
rimpianto alcuno la fine dei tempi.
/er Pierre 0eilhard de !hardin, la .oosfera paragona#ile ad una sorta dii !coscienza
collettiva" degli esseri umani che scaturisce dall1interazione fra le menti umane. La .oosfera si
sviluppata infatti con l1organizzazione e l1interazione degli esseri umani a mano a mano che essi
hanno popolato la )erra.
/i l1umanit si organizza in forma di reti sociali complesse, pi la .oosfera ac%uisisce
consapevolezza. 'uesta un1estensione della $egge di complessit( e coscienza di )eilhard, legge
che descrive la natura dell1evoluzione dell1universo. (l Punto :mega finale sare##e prodotto da una
accelerazione esponenziale del processo di socializzazione universale per cui la forza di attrazione
infine prevarre##e sulla forza di repulsione, s?cch7 l1universo implodere##e su se stesso, ma anzich
rappresentare la fine della vita %uesto evento costituire##e invece la nascita di una nuova e pi
evoluta forma di vita$ l1+no.
=. .ella storia delle religioni
Aeneralmente presso le varie religioni la Supercoscienza viene definita con una pluralit di nomi$
Arande Spirito, Arande Madre, .nima universale, Energia cosmica, .llah, *ioU
,sserviamole ora pi da vicino$
A. .elle antiche culture
I !elti
Le terre in cui era diffuso il sistema religioso dei Celti includono la Aallia, la &ritannia e l(rlanda,
alcune certe zone nei pressi del *anu#io e la Aalizia. (nformazioni su %uesta antica religione ci
giungono dalla mitologia, dalla letteratura grecoromana e dall1arte religiosa di cui sono stati
rinvenuti parecchi esempi. Nel periodo della con%uista dei territori celti da parte di Loma si realizz-
anche un considerevole sincretismo tra la religione celtica e %uella romana. Molte divinit furono
identificate in entram#e le tradizioni con divinit della tradizione opposta. Lo stesso Aiulio Cesare,
nel *e +ello gallico 2;8H;6 a. C.4, opera un1elencazione delle divinit celtiche associandole, per il
loro patronato, alle divinit romane. /oco si sa delle credenze religiose nonch7 della vita dopo la
morte. Le usanze di #ruciare ci#o, armi ed effetti personali del defunto rende l1idea di una credenza
nell1aldil. ( druidi, cio i sacerdoti, come afferma lo stesso Aiulio Cesare insegnavano una dottrina
che prevedeva la credenza nella reincarnazione, oltre che includente molti elementi astronomici e
misteri sulla natura degli di. Ali (rlandesi credevano in un paradiso chiamato 0$a terra dei vivi0,
che collocavano in un mondo sotterraneo o su isole al largo nell1oceano. 'uesto paradiso veniva
anche chiamato 0$a terra del piacere0 o 0$a terra dei giovani0. Era considerata una dimensione
caratterizzata dall1eternit, assenza di tempo, da cui dipendeva l1assenza della vecchiaia e di tutte le
preoccupazioni dell1uomo che caratterizzavano la vita terrena. .ncora meno si conosce
sull1escatologia della religione celtica. Era diffusa la credenza nella fine del mondo, caratterizzata
dal collasso dell1universo 2la cosiddetta 0caduta dei cieli04. (l culto, stando alle cronache
grecoromane, non si svolgeva in templi, fino al periodo di contatto con l1(mpero, ma veniva
praticato all1aperto, in particolare all1interno di aree #oscose. 'uesta era la tendenza generale,
68
se##ene gli archeologi a##iano trovato parecchie aree che ospitavano templi, in particolare in
Aallia, anche risalenti a periodi antecedenti la con%uista romana. La religione celtica era anche
contraddistinta dal culto degli al#eri, considerati sacri e permeati, come del resto tutte le altre realt,
dallo spirito divino$ una sorta di panteismo supercosciente.
"li 4gizi
La religione praticata egizia dal popolo degli Egizi fino all1imposizione del Cristianesimo e
successivamente dell1(slam. .i tempi della prima diffusione del Cristianesimo, %uando nell (mpero
Lomano stavano prendendo piede nuovi culti, anche la religione egizia, in una forma #asata
particolarmente sulla centralit della dea (side, stava avendo una considerevole diffusione. La
religione egizia era fondamentalmente enoteistica e panteistica, venerava cio una pluralit di figure
divine considerandole come le differenti forme di manifestazione di un1unica Sostanza divina,
chiamata NetKer. (l divino, una sorta di supercoscienza indefinita veniva interpretato come espresso
nella natura stessa del mondo. Nella Stele del Louvre 2C 8G<4 si legge che *io un "oceano di
energia primordiale" e nell(nno ad .mmone 2/apiro di Leida4 scritto !)u sei l+no". La vita
dopo la morte veniva concepita in massima parte come un viaggio mistico verso una dimensione
parallela, il *uar, nella %uale tutto si fondeva in una unica realt.

I popoli mesopotamici e l4stremo :riente
(l panorama religioso mesopotamico l1insieme delle religiose sumere, assire, accadiche e
#a#ilonesi. diffuse nel Medio ,riente 2precisamente nei territori dell1attuale (ran, Siria e )urchia4
prima dell1espansione cristiana e islamica, e, antecessiva a %ueste ultime, %uella zoroastriana. Le
due divinit principali della religione mesopotamica erano Namma, la *ea Madre, e .n .
2chiamato anche MarduR e .ssur4, il Signore del Cielo5 agli di venivano consacrati templi
2chiamati 0case elevate0 o 0case del cielo04 alla sommit degli zigurat, che si trovavano nel centro
delle citt. La cosmologia mesopotamica era considerata come il sistema #inario di opposizione di
due principi cosmici supercoscienti, identificati con il maschile ed il femminile5 per %uesto motivo
un concetto diffuso era %uello della ierogamia, da cui scaturiva una visione sacrale e mistica del
rapporto sessuale tra l1uomo e la donna.
*i pi non sappiamo.
In 4stremo :riente, invece, sono stati prodotti i pi antichi documenti della spiritualit umana$ i
8eda. 'uesti sono suddivisi in %uattro raccolte$
Lig >eda$ >eda della lode5
Sama >eda$ >eda dei canti sacri5
OaKur >eda$ >eda dei riti5
.tharva >eda$ >eda delle formule magiche e terapeutiche.
( >eda sono stati messi per iscritto dal grande rishi >Nasa, che scrisse anche le +panishad, il
>edantasutra 2commento sull1essenza dei >eda4, i /urana e il Maha##arata 2chiamati comunemente
0'uinto >eda04.
( rishi erano grandi saggi, i %uali grazie alla loro supercoscienza vedevano 2la radice di >eda vid,
cio vedere4 le verit e poi le trasmettevano agli altri. Si trattava %uindi di rivelazioni ricevute e non
di sistemi filosofici ela#orati.
( /urana 20raccolte di storie dei tempi antichi0 o 0 Sacre )radizioni04, paragona#ili alla nostra
&i##ia, trattano cin%ue argomenti$ la creazione dell1universo5 la sua distruzione e ricreazione5 la
69
genealogia delle divinit5 le varie epoche del mondo con indicazione della condotta spirituale da
tenere nei vari cicli5 la storia di grandi dinastie.
( /urana sono distinti in 6G maggiori 2Maha /urana4 e 6G minori 2+pa /urana4 (n ognuno di essi
troviamo la presenza di una particolare divinit, di cui vengono presentate vita, culto, mitologia,
nonch le manifestazioni degli avatara e i relativi insegnamenti spirituali. Ali avatara sono 6M$
MatsNa, Qurma, >araha, Narashima, >amana, /arasurama, Lama, Qrisna, &uddha. (l prossimo
denominato QalRi 20il distruttore delle impurit04. Secondo la )rimurti 2)rinit4 indiana a##iamo le
seguenti distinzioni$ &rama il creatore, Shiva assicura la transizione da un mondo ad un altro,
>ishnu, invece, entra nell1intera manifestazione cosmica per sostenerla e mantenerla 20>isn il
conservatore04, manifestandosi in numerosi avatara 20incarnazioni0 0*iscese04 per proteggere il
mondo dalle forze che periodicamente mettono in crisi l1ordine cosmico ovvero il dharma. Se >isn
non intervenisse nei momenti di crisi, le forze disgregatrici avre##ero il sopravvento. >isn
%uindi il custode della legge universale, del dharma.
( cicli evolutivi sono divisi ciascuno in %uattro periodi chiamati Nuga$
(l primo periodo l1Et dell1,ro o della >erit 2SatNa Ouga4, nel %uale l1umanit ha una
spontanea saggezza data dalla propria vicinanza al divino5
(l secondo l1et dell1.rgento 2)etra Ouga45
(l terzo l1Et del &ronzo 2*vapara Ouga45
l1ultimo l1Et del @erro 2Qali Ouga4.
L1.vatar, sotto il profilo della manifestazione, prescindendo da eventuali ed opina#ili
identificazioni con una determinata persona fisica, certamente un Principio divino supercosiente
che si manifesta, un (nsegnamento (niziatico che si esplicita e che si rivolge all1uomo offrendogli la
mano per sollevarlo dal #uio, dalla sofferenza nella %uale caduto. (l -ria .oga pranaam,
chiamato il rito del fuoco pranHapanico 2/L.N ./.N O.AO.4 degli Oogi, insegna all1uomo
come slegare la corda 2del respiro4 che lega la nostra anima all1involucro corporeo. Ci- fa si che
l1anima possa volare ed espandersi nei cieli della supercoscienza dello spirito onnipresente e tornare
indietro a volont nel piccolo inolucro del corpo.. (n un senso piu ampio l1intero mondo saturo con
%uesta forza vitale chiamata prana. ,gni cosa una differenzazione del modo di esprimersi di
%uesta forza universale. (l /rana universale, %uindi, /araH/raRriti 2/ura Natura4. 'uesta energia
deriva dallo spirito infinito e permea e sostiene l1intero universo.
(l Buddismo, nato come una grande "eresia" del &rahmanesimo induista , si sviluppato come
dottrina universale del riscatto dalla sofferenza tra il sec. >( a.C. e l1>(( d.C. ,ggi la %uarta
comunit religiosa mondiale, dopo Cristianesimo, (slam e (nduismo, e conta almeno :MM milioni di
seguaci.
>erso il >V secolo a.C. il principe indiano Aotama Siddharta, percorrendo una 8ia +istica diversa
da %uella induista, la 0 8ia di +ezzo0 , oltre i sensi, oltre la mente, oltre l1anima 2 l1(,, l1.tman, il
S4 , entra in una !oscienza Illuminata, li#era da tutti i Rarma, li#era dal Samsara, li#era dalla
sofferenza. E1 la coscienza portata 2non detto da Chi o da che cosa 4 nel 0 Vuoto di esistenza0, nel
Sun6ata, nella Estinzione 2del desiderio e dei Rarma 4, .irvana. E1 il Buddha , l1(lluminato, la
!oscienza Pura della !hiara$uce, che irradia !ompassione .
,ltre l1inconscio, nella profondit dell1essere, l;Induismo scopre l1Atman, l1anima individuale
intesa come scintilla del <ivino, unica e uguale per tutti, che in ogni essere individuale , vegetale,
animale, umano, eDtraterrestre, etc. in %uanto individuo, l1I:.
'uando tacciono i sensi e la mente , nella coscienza irrompe la luce dell1.tman e la coscienza
diventa una supercoscienza$ la coscienza dell1unit dell1anima con il *ivino, +o3sa. Nella
antropologia #uddista l1.tman, l1(ndividualit, l1(o, non reale, pura illusione come tutta
l1esistenza.
(n ogni individualit cosciente presente una scintilla spirituale pura , la !hiara$uce.
6:
Nell11am#iente indiano del >( secolo a.C. il principe Aotama Siddartha s1era reso conto che
l1ascetismo estremo non faceva che spingere a livelli pi profondi di coscienza, rafforzando gli
impulsi e gli istinti che esso presumeva di sradicare. La retta via Hscopre SidhhartaH sta nel mezzo ,
la Via Mediana , la >non triste, non lieta, ma e2uilibrata, saggia e perfetta purezza.> , la via
della ChiaraLuce.
@ig. I
(l segreto della felicit sta nell1accettarsi cos? come si , perch in ciascuno ? nella 8ia di
Siddharta , %uando la coscienza incontra l1.tman, l1(ndividualit, la supera come ha superato i
sensi e la mente , e , al di l del S, al di l dell1anima, la !oscienza ? invasa di !hiara$uce, e
%uesta la coscienza pi@ Asottile>, lo Spirito.
(l Buddha 23illuminato4 che in ciascuno, si 0risveglia0 nella non triste e non lieta condizione
chiamata .irvana$ egli non pi un 0 S0, non dice pi$ 0 (o0. Egli )utto nel >uoto di )utto.
Nella profondita1 dell1universo, del )utto, la sola realt assoluta ed eterna ? SunNata3 (l Arande
>uoto.
6;
Le diverse scuole #uddhiste interpretano in modi diversi lo stato di 0 &uddha0$ realt di coscienza e
perci- ancora mutevole 2scuola !ittamatra, )i#et4 oppure realt definitiva , fenomeno ingenerato
ed eterno.
Siddharta diventato un &uddha percorrendo il Buddha Sasana, un cammino di meditazione
spirituale che non il 0suo0, ma che sempre 0esistito0 e che esiste indipendentemente da lui.
'uesto non implica che sia possi#ile raggiungere una /oscienza 0niversale della /hiaraLuce$
ogni &uddha una coscienza individuale, perci- ogni &uddha una coscienza diversa della
ChiaraLuce.
Secondo il Buddhismo 0ibetano, la !hiara$uce uno spirito innato, non possiede nulla di vago o
di temporaneo che possa rinascere. Esso uno spirito sottile, senza inizio e senza fine, cio
trascendente ed eterno..
ChiaraLuce non una specie di anima universale, %ualcosa che esiste separatamente dal )utto, esso
il !Bene ,niversale0 . (l &uddha supercoscienza del &ene +niversale, ? identificazione con il
&ene +niversale che introduce in una #eatitudine immortale 2il sorriso del &uddha n il segno4
che irradia !ompassione, cio amore. (l cammino #uddhista un cammino di superamento
dell1egoismo.
$;Induismo, invece, impegnato nella ricerca spirituale della sanatana dharma 2legge eterna della
vita4$ 0@a che io passi dal non essere all1essere, dalle tene#re alla luce, dalla morte all1immortalit0
scritto nelle +panishad. /er %uesta religione ci- che conta la fuga dall1illusione delle apparenze
sensi#ili del mondo, dell1io effimero, per congiungersi intimamente con la realt vera,
identificandosi e dissolvendosi in esso e spezzando il vincolo che lega l1individuo all1esistenza
deludente e transeunte attraverso il ciclo incessante delle rinascite. (l &uddismo, che pure ha
mutuato dall1(nduismo un1ampia porzione della propria cultura, segue un altro itinerario spirituale.
Esso rifugge dalla metafisica, non attratto dalla ricerca di una realt ultima, ma sospinto da un
interesse pratico circa il modo di li#erarsi dal vivere umano, e %uindi dal dolore, per raggiungere il
nirvana, cio lo spegnimento dell1io.
La religiosit cinese dominata dal 0aoismo$ l1esperienza religiosa in %uesto caso si esprime
soprattutto nella docilit a lasciarsi inserire nella Lealt ultima, identificata con il )ao 2>ia4.
Lo Shintoidmo giapponese si manifesta soprattutto nel rapporto con la grande Madre Natura, come
intuizione, percezione misticoHestetica del divino 2Rami4, attraverso la contemplazione di ogni
forma dell1essere, %uale manifestazione del mistero.
*a tutto %uesto discorso sulla religiosit orientale, una realt in s7 molto complessa da illustrare e
conseguentemente da capire, facilmente si evincomo alcuni elementi di straordinaria importanza$ la
raffinata raffigurazione concettuale della spiritualit, il superamento della contrapposizione
dualistica occidentale 2menteHcorpo4, lintuizione dellunit alla %uale tutto tende, la fusione della
coscienza individuale in una universale nella %uale si ritrova la pienezza della pace interiore non
perdendo la propria identit, levoluzione progressiva verso sfere di esistenza sempre pi alte. La
nostra ipotesi %ui sem#ra trovare una sua accetta#ile ela#orazione.
I "reci
La religiosit greca si i sviluppata in Arecia e nelle sue aree limitrofe, come nel Sud dell(talia
2Magna Arecia4, nelle colonie greche del Mediterraneo occidentale 2Marsiglia4 e sulle costa dellS
Egitto. 'uesta influenz- fortemente le origini di %uella romana, fondendosi con la religione etrusca
e in seguito diffondendosi e originando sincretismi nel periodo ellenistico. +na convinzione
diffusa
W
fa risalire le origini del sistema teologico greco a influenze esercitate dalle preesistenti
culture sciamaniche dell.sia Centrale, che in un dato periodo si affermarono nella penisola
#alcanica assumendo come epicentro di diffusione la colonia di ,l#ia, in Scizia, a nord del Mar
Nero. La religione greca possedeva una propria #en strutturata teologia e un corpus di miti che
provvedevano ad esprimerla in forma allegorica. /er coloro che non si accontentavano dei culti
popolari, esisteva una serie di culti cosiddetti misterici che offrivano una comprensione pi
6<
approfondita e concentrata della religione. ( pi famosi fra %uesti erano i +isteri 4leusini in onore
di *emetra e di sua figlia -ore-Persefone e %uelli :rfici in onore di *ioniso$ %uesti ultimi
costituirono la radice della nascita e dello sviluppo dei primi e degli ,racoli di *elfi.
(l mistero trasmette i suoi contenuti religiosi attraverso un insieme di atti cultuali compiuti dai
sacerdoti e dai fedeli a essi iniziati in diversi momenti e in vari spazi 2all1aperto, lungo la via, nel
santuario, nella vita %uotidiana4. Con la pratica di %uesti riti che accompagnano la vita degli adepti
si realizza l1assimilazione del fedele alle vicende della divinit e %uindi la partecipazione alla sorte
0divina0 da parte dell1uomo, una sorta di inserimento diretto nella supercoscienza divina.

"li Slavi
La religiosit slava %uella degli antichi Slavi. Le sue origini risalgono alla fase di unit culturale,
etnica e linguistica dei popoli a#itanti le regioni nordiche dell1.sia. data#ile orientativamente dal
Neolitico ai primi secoli dell1era attuale. Successivamente e##e luogo un1espansione territoriale con
conseguente differenziazione tra le varie popolazioni, che port- a cam#iamenti, variazioni,
modifiche, localizzazioni e ampliamenti della tradizione religiosa originaria. Si possiedono
pochissime informazioni dirette sulla religione slava5 la motivazione risiede nel fatto che %uesti
popoli non possedevano una scrittura, che venne introdotta solamente insieme al Cristianesimo. La
maggior parte delle notizie sulla religiosit precristiana nordasiatica ed esteuropea deriva, %uindi,
principalmente dagli scritti di missionari e cronachisti cristiani, fonti ovviamente non sempre
attendi#ili. Sulla teologia della religione originaria degli slavi esistono numerose teorie. Secondo
Xelmond, che in %ualche misura riprende la testimonianza di Procopio, %uesti popoli erano
caratterizzati da una diffusa concezione enoteistica. /are che, similmente alle vicine tradizioni
asiatiche, %uali il )aosimo, il principio divino fosse concepito come un1unit suprema che tendeva a
scindersi in una polarit.
Lappresentazioni sim#oliche del /erun, il *io slavo.
@ig. 6M
'uesta dualit di principi, corrispondenti grossomodo al concetto taoista di Oin e Oang, era la #ase
della manifestazione di tutti nel cosmo e venivano personificati dalle due divinit di /erun e >eles$
dalla loro interazione scaturiva la realt, caratterizzata dall1eterna verit degli elementi in
opposizione, come il #ianco e il nero, il maschile e il femminile, il vuoto e il pieno, lindividuo e il
)utto. Non sono da escludere influenze provenienti dalle religioni orientali.
B. .elle civilt( precolombiane
L.merica precolom#iana ha visto succedersi nei suoi vasti territori una serie di civilt, sorte in
modo del tutto distinto e indipendente da %uelle del vecchio mondo, che, a partire dal secondo
millennio a.C. , giungono fino alla con%uista spagnola del secolo F>(. /ur nellautonomia del loro
6=
sviluppo, la matrice sem#ra essere stata comune, come testimonia la presenza, in territori anche
lontanissimi tra loro, degli stessi elementi architettonici, in particolare le grandi piramidi a gradoni
aventi la medesima funzione di tempio e di osservatorio astronomico e, insieme, di richiamo
allarchetipo della montagna sacra, la cui riproduzione artificiale risultava essenziale specialmente
laddove la configurazione fisica del territorio si presentava mancante di montagne.
+na indagine sulle religioni e i miti di %uesti popoli, #ench7 effettuata da vari valenti studiosi a
partire dal diciannovesimo secolo, a tuttoggi necessariamente lacunosa ed imprecisa$ ci- perch7
la scrittura era o totalmente assente, come nel caso degli (ncas5 o, anche se presente, come presso gli
.ztechi e altri popoli che li avevano preceduti in %uellarea, si trovava allo stadio a##astanza
primitivo della espressione attraverso pittogrammi. Laddove infine, come presso i MaNa, la scrittura
si era evoluta nella direzione di un sistema di segni fonetici, dando luogo alla redazione di veri e
propri li#ri, %uesti furono nella %uasi totalit distrutti dagli Spagnoli. 2cfr. A. Lomagnoli4
Comun%ue, interpretando alcuni di %uesti testi 2alcuni codici aztechi e i %uattro codici maNa
superstiti4, l1insieme delle religioni praticate da %uesti popoli centroamericani fino al 6;MM, si
#asavano su un forte riferimento alle forze della natura e sul concetto di dualit. 'uesto sistema
religioso vedeva come divinit unica e duplice ,meteotl e ,mecihuatl 2letteralmente 0Nostro
Signore0 e 0Nostra Signora0, oppure 0Signore e Signora della *ualit04, che si riteneva essere la
@onte divina, la Supercoscienza universale, il principio che si manifestava attraverso l1emanazione
di tutti gli altri di.
!. In Africa
(l continente africano, seppur geograficamente compatto, presenta una #arriera non indiffrente nel
deserto del Sahara, per cui gli africanisti considerano una zona maggiormente omogenea %uella a
sud di %uesto deserto, nonostante a sua volta tale area non presenti una popolazione uniforme$ vi
a#itano, infatti, da migliaia di anni popoli completamente diversi come cacciatori di #assa statura,
agricoltori dalla pelle scurissima e pastori guerrieri dal corpo alto e slanciato, senza considerare le
differenze liguisitiche, antropologiche e, appunto, religiose. La ricerca sulle religioni dell1.frica
Su#sahariana ostacolata, purtroppo, da una penuria di documenti e testimonianze storiche, tranne
%uelle trasmesse da missionari cristiani. (n genere si tratta di religioni autoctone a sfondo
naturistico, che presentano %uesti due elementi$
L1esistenza di una Entit superiore all1individuo, nei cui confronti %uesti pressoch7 un
oggetto5
L1Entit non a s7 stante, poich7 l1individuo ha con essa rapporti sia positivi che negativi.
(noltre sono rappresentati sia l1elemento passivo che %uello attivo, cio l1esperienza che l1individuo
fa dell1Entit sovrastante, ed il comportamente verso %uest1ultima.
Nelle religioni dell1.frica tropicale, le forze che circondano l1uomo non vengono mai considerate un
%ualcosa di naturale$ il movimento del cielo, l1alternanza delle stagioni sono emanazioni di una
forza che presente dappertutto e che agisce secondo determinate leggi che non sono una precisa
constatazione dei fatti. *ato che tale forza ha di solito carattere magico, possi#ile tenerla sotto
controllo e persino padroneggiarla. +na definizione scientifica di tali forze risulta, per-, piuttosto
complicata.
Solitamente le popolazioni in considerazione ritengono che l1individuo sia formato da vari elementi,
che si separano al momento della morte e di solito sono tre$ corpo, forza vitale ed anima, che per i
Sotho corrispondono grossomodo a mele 2o nama4, moea 2che significa anche 0vento04 e seriti. @ra
%uesti tre componenti si sta#iliscono rapporti e l1anima solitamente viene individuata come
elemento imperituro, che sopravvive agli altri due.
6G
L1importanza della sopravvivenza dell1anima pone in %uasi tutte le culture il %uesito sulla
preesistenza dell1anima. . %uesto aspetto prestano molta attenzione specialmente le tri# del
&urRina @aso e %uelle delle coste settentrionali della Auinea. Sempre secondo gli EBe esiste una
sorta di !paese delle anime" governato da una +adre degli spiriti che decide chi e %uando
mandare sulla terra dopo avergli insegnato le regole umane del comportamento. Spesso proprio il
destino in vita determinato da %uello che successo precedentemente e nel viaggio dal mondo
delle anime al mondo degli esseri umani.
Molti spiriti si sono fusi con divinit e non di rado hanno fatto passare in secondo piano l1Essere
Supremo o vi si sono identificati$ proprio in %uesto campo sono avvenute profonde trasformazioni,
soprattutto per l1influsso dell(slam.
(l sommo *io o Essere Supremo occupa un posto a s7 fra le divinit, essendo una figura di rilievo
fra molte tri#, mentre per altre si trovano tracce di tale culto. +n esempio in merito legato alla
popolazione dei Qam#a, in cui l1Essere Supremo ha formato gli esseri viventi, ma vive in cielo a
distanza remota dagli uomini e tale popolazione gli rivolge solo molto raramente delle preghiere.
@ra alcune tri# il concetto di Essere Supremo ampliata fino a comprendere il concetto di Creatore
del mondo, ed alcune volte, come in .frica occidentale, il *ominatore dell1universo, figura
#enevola e senza caratteri materiali, la cui dimora perlopi il cielo.
Si pu- %uindi affermare che nei confronti dell1Essere Supremo sussiste un po di ne#ulosit$ cos?,
per esempio, per i Qam#a che distinguono Mulungu 2Essere Supremo4 dagli aimu, cio le anime dei
defunti. L1Essere Supremo, inoltre, se inserito in un sistema religioso, assume i caratteri di una
divinit attiva e resta sempre a capo di una gerarchia degli esseri sovrannaturali$ cos? tale divinit
pu- fungere da fautore del destino, come nei popoli della Auinea settentrionale. Ma in generale
nella pratica religiosa, tale figura ha un ruolo secondario, e rarissimamente oggetto di un vero
culto.
*el tutto diverso l10,omo celeste0 dei Chaga, che fa da mediatore fra cielo e terra e a lui si ricorre
per vendicare una ingiustizia. Nelle religioni africane infine prevista la figura del *emiurgo,
anche se risulta secondaria perch7 in genere non differenziata chiaramente da %uella di una divinit.
(n sostanza si pu- concludere che fra la coscienza individuale e la divinit esiste una strettissima
sim#iosi comunicativa.
*. .el !ristianesimo
Nella religione cristiana, che dalla tradizione e#raica trae non pochi elementi 2compresi %uelli
relativi agli Esseni4, non si parla epresamente di Supercoscienza, ma di un *io che
sviluppa le sue ralzioni nelle tre /ersone della SS.)rinit. Egli eterno, creatore di ogni
realt, /uro /ensiero, .more infinito, rivelatosi alluomo nella /ersona del @igflio. /er-
ci sono alcuni aspetti che andre##ero tenuti #en presenti$
H *io onnisciente5
H *io onnipresente5
H Luomo , si muove e vive in *io e *io nelluomo, di cui %uestultimo tempio sacro della
Sua presenza 2S. Paolo4.
H (l dogma della Comunione dei Sanri
'ueste affermazioni della S. Scrittura e della teologia alludono implicitamente allesistenza di una
Supercoscienza universale, distinta certamente dalluomo, ma intrinsecamente legata a %uesti, dal
momento che ogni essere umano stato pensato e amato !a# aeterno" da Lui, %uindi in %ualche
modo oggetto della Sua stessa essenza. Non a caso si ripete spesso che nelluomo vive una
particella, se cos? si pu- dire, di *io. Egli a#ita linterno dellumanit ed nelle profondit
silenziose di %uestultima che andre##e ascolatta la Sua voce. *altronde le esperienze dei mistici e
dei grandi Santi taumaturgici insegnano che essi !leggevano" in *io ci- che dovevano dire o fare$
6I
uno scam#io informativo diretto che sa di reciproca conoscenza. Che cosa %uesto *io se non uno
specchio nel %uale va a riflettersi un po tutto in maniera tale che la coscienza attinge cos? i suoi
massimi livelliS San Pio da Pietrelcina parlava chiaramente in %uesti termini posto di fronte a
richieste di guarigione.
+na esperienza di %uesto genere ha avuto una delle pi grandi anime mistiche di tutti i tempi, Santa
0eresa dAvila 26;6;H6;G84, che lha descritta in alcune sue opere$ )l /ammino della Perfezione, )l
/astello )nteriore, 1elazioni 2un1estensione della sua auto#iografia sotto forma di racconto
epistolare delle sue esperienze interiori ed esterne4.
Nella contemplazione la Santa distingue alcuni livelli$
H Il livello sottile
H $a mistica dissociazione, dove la natura e lo spirito sono ontologicamente separati e divisi$ vero e
proprio !.ltro mondo"
H Il misticismo psichico$ la natura una perfetta espressione dello spirito 2o come sostiene Spinoza,
la natura un sottoinsieme dello spirito4 . il !di %ueso mondo" e Ydi altro mondo sono uniti e
congiunti.
(nteressante per il nostro argomento mi sem#ra il primo livello, %uello sottile. . %uesto stadio il
processo di !interiorizzazione" o del !dentro e oltre" si intensifica T una nuova trascendenza con
una nuova profondit, un nuovo a##raccio, una coscienza pi alta, una pi vasta identit T e lanima
e *io entrano in un nuovo e pi ampio matrimonio interiore, che dischiude al suo apice una unione
divina tra .nima e Spirito, una unione prioritariamente con ciascuna delle sue manifestazioni come
materia o vita o mente, una unione che eclissa ogni concepi#ile natura. Luomo Noi perfettamente
li#ero di identificarci con la natura e trovare una religione geocentrica della )erra che lo consola
nelle miserie passeggere. Si li#eri di identificarci con la finita, limitata, mortale )erra5 ma anche
li#eri di chiamare ci- infinito, senza limiti, immortale, eterno. 'uesto Spirito dentro e oltre la
)erra, supporto e scopo di tutto, intu?to al livello psichico e viene allattenzione nello stadio sottile
dellevoluzione della coscienza, includendo completamente gli stadi precedenti ed eclissandoli
completamente. !'uella gioia", dice )eresa d.vila, ! pi grande di tutte le gioie della )erra, pi
grande di tutte le delizie e di tutte le soddisfazioni ed esse sono percepite, anche molto
differentemente, come io ho imparato dallesperienza" 2)l /astello interiore*. Ne Il Castello
Interiore, uno dei grandi testi sullo sviluppo del livello sottile, )eresa descrive con molta chiarezza
gli stadi dellevoluzione della !sottile farfalla", come lei chiama la sua anima, alla sua unione con il
perfetto 2autentico4 *ivino.
@ig. 66$ (l Castello (nteriore
8M
*escrive %uesta condizione facendo ricorso alla metafora delle !sette case" o sette stadi della
crescita. ( primi tre riguardano la mente ordinaria o ego, !nonHrigenerato" nel grossolano, manifesto
mondo del pensiero e dei sensi.
Nella prima !asa, %uella dell+milt, lego ancora in amore con le creature e le agiatezze
fuori dal castello e deve cominciare una lunga e disciplinata ricerca per volgersi allinterno.
Nella seconda !asa la pratica della preghiera, lo studio intellettuale, ledificazione e la
#uona compagnia fortificano il desiderio e la capacit di interiorizzare e non semplicemente
spargere disseminare e disperdere il s7 in distrazioni esteriori.
Nella !asa della 8ita 4semplare, il terzo stadio, disciplina e etica sono fermamente
considerati come fondazione di tutto ci- che segue 2molto simile alla nozione #uddista di
dhNana o meditazione e praKna o illuminazione interiore4. 'uesti sono tutti sviluppi naturali
e personali.
Nella 2uarta !asa una grazia soprannaturale 2o transpersonale4 entra in scena con la
/reghiera della Memoria 2reminiscenza4 e la /reghiera della 'uiete, che )eresa differenzia
dai loro effetti corporei. (n entram#e vi un calmarsi e rallentare delle facolt come
memoria, pensieri, sensi e una conseguente apertura al pi profondo, a pi interiori spazi
con la correlataiva !grazia", che )eresa chiama, a %uesto stadio, !consolazione spirituale"
2poich7 essa consolazione del s7, non anche trascendenza del s74.
.ella 2uinta !asa, attraverso la /reghiera dell+nione, vi un @idanzamento Spirituale,
dove l.nima dapprima emerge direttamente e intuisce lo Spirito che risiede nella pi
profonda interiorit del suo stesso cuore 2la psiche4. !Emerge" perch7 prima era nelle
profondit e ora viene alla luce. (n %uesta fase vi una particolare trasformazione.
Lindividuo sperimenta, per la prima volta, una completa cessazione di tutte le facolt 2per
)eresa la pura unione con *io o con %uello che chiama Spirito Noncreato4. )eresa
afferma, con una sua famosa metafora, che prima di %uesta cessazione 2che chiama anche
assor#imento4 trasformativa, il s7 non rigenerato 2o ego4 come un #aco da seta. Ma un
sapore di unione 2alla lettera, proprio una singola esperienza di %uesta, per %uanto #reve4 e il
verme emerge come farfalla. Come noi facciamo %uesto, lego sparisce ed fuoriesce lanima$
!)utto legotismo svanisce5 le correnti dellEssere +niversale circolano attraverso di me5 io
sono parte o particella di *io" 2)l /astello )nteriore4. +n solo sentire e la farfalla nata. (l
resto de )l /astello )nteriore descrive lo straordinario viaggio di %uesta piccola farfalla verso
la @iamma primordiale nella %uale, alla fine, essa felicemente morir.
Nella sesta !asa .mante e .mato, farfalla e *io, anima e NonHcreato Spirito !si guardano
lun laltro" per un ampio periodo di tempo. Se##ene lassor#imento della %uinta Mansione
possa durare circa mezzora, vari tipi di assor#imento rimangono per un giorno o diversi
giorni. Sotto laspetto positivo %ui, nella sesta Casa, che tutti i tipi di fenomeni del livello
sottile cominciano a emergere alla coscienza e )eresa li documenta con eccezionale
chiarezza$ le illuminazioni interiori, i rapimenti, sottili suoni e visioni, i tipi di serenit e di
reminiscenza, Yestasi, rapimento, o trance. La maggior parte di %ueste visioni 2ultimo
psichico e primo sottile4 sono in se stesse transver#ali 2!le rivelazioni sono comunicate
senza parole", in un modo che coinvolge non chiare espressioni di discorso4. Ma levento
centrale rimane, in ciascuno di essi, la possi#ilit di assor#imento nello Spirito non creato.
)utto ci- culmina nella settima !asa, dove vi leffettivo matrimonio Spirituale e lo
sguardo si dirige verso la diretta visione o la diretta esperienza5 la visione indica la via alla
conoscenza diretta e alla esperienza diretta 2!unione di tutta lanima con *io4.
,gnuno di %uesti stadi della crescita, per-, pu- produre anche notevoli sofferenze. +n esempio la
famosa !.otte Buia dellAnima", una frase introdotta da amici e colla#oratori di )eresa$ la Notte
&uia segue il periodo dopo che si gustato lEssere +niversale, ma prima che ci si sta#ilizzati in
esso, poich7 ls persona ora havisto il /aradiso e su#ito dopo lo ha visto svanire. )eresa
particolarmente #rillante nel descrivere e nel distinguere le agonie dellanima nei suoi pi alti stadi
da %uei pro#lemi emozionali che caratterizzano le facolt pi #asse.
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La nuova profondit, %uesta nuova interiorit, che un nuovo !,ltre", trascende del tutto la natura,
la##raccia completamente ed come incarnata in essa.
Secondo Saanta )eresa d.vila, %uesto puro Spirito senza forma detto essere lo Scopo Sommo e
la Sorgente di tutte le manifestazioni dellessere. E %uesta la Supercoscienza mistica$
una mira#ile
descrzione della possi#ile evoluzione della mente e dello spirito umanoZ

:sservazioni conclusive
Come si pu- notare la realt si presenta molto complessa e non facilmente riduci#ile a schemi
semplicistici di lettura n7 dinanzi a essa #isognere##e chiudersi in scettici pregiudizi. (n fondo
luomo cosa sa di !assolutamente" certoS Solo pochi frammenti e per giunta in continua evoluzione.
*el resto %uesto constata#ile in tutti i campi del sapere. Luniverso sia materiale che umano ha
ancora moltissimi segreti da offrire come sfida alla comune intelligenza. 'uando poi si vanno a
lam#ire tematiche come %uelle relative alla coscienza allora il campo di indagine diventa
vastissimo, come molteplici e sempre varia#ili sono le manifestazioni alle %uali %uesta va incontro
2stati normali, condizioni alterate o modificate, trance, visioni mistiche, frantumazioni e
dissociazioni, ecc.4. /arlare di esistenza di una Supercoscienza o di una Coscienza Cosmica,
Alo#ale e ,nnicomprensiva 2$iverziani4,, pur se intuita come possi#ile e pro#a#ile, anche se non
chiaramente come personale o semplicemente universale 2ci- dipende dalle convinzioni filosofiche
e religiose di ciascuno4, diventa come un camminare su una linea di frontiera, dove i rischi sono
sempre in agguato, perch7 si rasenta il mistero stesso dellessere e del vivere.
Comun%ue %uello che si va ogni giorno scoprendo sempre di pi che dietro al mondo fenomenico
si nasconde una realt invisi#ile e intelligente, per cui non si pu- sfuggire alla necessit di
investigare scientificamente sul su#strato anche immateriale sotteso ai fenomeni
#iopsicoci#ernetici. Sem#ra che ogni cosa 2natura animata e inanimata4 sia depositaria di una
!propria" memoria dotata di un particolare linguaggio che ha #isogno solo di essere raccolto e
decodificato nei messaggi che contiene e intende trasmettere. .ccettare con fiducia e serenit %uesta
avventura conoscitiva dello spirito significa dare un senso al proprio esistere e garantire, forse, un
migliore avvenire alle future generazioni. . un simile impegno nessuna persona responsa#ile pu- e
mai dovre##e sottrarsi. Si dice$ si toccher lal#a solo %uando saranno stati percorsi i sentieri della
notta. E lal#a verr se si ha il coraggio di procedere anche nel #uio.
88
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