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s.c.h.e.l.e.t.r.o. E. se mi parli di numeri posso dirti solo L'enigma di Kaspar Hauser
di agire con attenzione. Senz'altro non credo W.Herzog -Germania 1974-
S.ento la tua voce.. Ne sono sicuro.. che dovresti prendertela se tento di uscire
La tua lingua si muove.. dalla caverna.. Directed by Werner Herzog
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Un masso blocca la mia visuale.. I nodi ai polsi li ho stretti, è stato Produced by Werner Herzog
Il suono però scavalca la roccia.. necessario. Ma ora che i denti mi sanguinano Written by Werner Herzog
Parli con me forse, non so.. per quanti morsi ho dato alle funi, Starring Bruno S. Walter Ladengast
Una distanza ci separa. Una causa che non è non guardarmi in quel modo.. Music by Florian Fricke (Popol Vuh)
una causa. Sento le tue parole che scorrono Fai lo stesso quando ti sentirai pronto. Cinematography Jörg Schmidt-Reitwein
ma che
Sfiorano il collo, le guance. Le aspetto.. Ma sono tranquillo; la luce la conosco già. Country West Germany
Mi entrano in bocca, le gusto. La conosco come goccia. Come un'ostia, Language German
Succhiando, ne sento il sapore.. data in occasioni speciali.
sottometto le Che strano cibarsi.. Mangiare parole..
Assorbire qualcosa che andrebbe emesso.
Decidere di muoversi, seguendo il ritmo
dettato dalle proprie cellule. Il titolo originale tedesco "Eder für sich und
mie opinioni Senz'altro una forma di decrescita.
R.ivedo il mondo.
Gott gegen alle" (Ognuno per sè e Dio contro
tutti) venne tradotto, causa problemi con
al giudizio C.redo di no.
Non è con me che stai parlando.
Nel silenzio, attendo di vivere ciò per cui sono.
Una particolare forma di energia
la censura, con un più sobrio "L'enigma di Kaspar
Hauser". Il film è una libera reinterpretazione
e all'autorità
all’autorità Una voce straniera, forte, copre il tuo
sussurrare e danneggia il mio ascolto.
O.rigine in una grotta buia nei pressi di Norimberga.
Fino alla sua liberazione, avvenuta durante
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sottometterlo ai nostri bisogni. "Non le sentite In quella macchina hanno preso vita i momenti
anche voi queste urla che chiamano silenzio?" meno indegni, tanto che tutto ciò
Alla totale alterità di Kaspar Hauser la società che era successo fuori si sarebbe potuto
dei medici e degli etichettatori risponde, cancellare tranquillamente.
una volta morto, sezionandogli il cervello e
spiegandosi il misterioso sguardo sul reale di Un basso continuo di Qohelet.
Kaspar con una presunta deformazione celebrale. Ho sentito la terra tremare,
Un emisfero del cervello più sviluppato Sfibrarsi i nervi come corde di violini
dell'altro spiegherebbe la sua meraviglia di Sdoppiarsi i gameti alternarsi
fronte al mondo, la sua sensibilità geniale e Dicotomie duologie dualismi
l'unicità della sua anima. Alla contemplazione Ripetuti sputati calpestati dal
muta e disarmata dell’esistenza si risponde con Vibrare, estremo,
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un cervello sezionato che spiegherebbe tutto. quasi finito il silenzio di grida
La profonda unicità di Kaspar, il suo donare vita Lontane.
a chi gli stava intorno grazie ad uno spirito Joyce usava la filosofia come stimolo
non anestetizzato viene riportato ad una causa per l'immaginazione.
fisiologica, e così liquidato, riportato alla Ho visto carne viva, sentita, assaporata come
norma. L'incapacità di spiegarsi la luce dei Alito sul collo di una sconosciuta.
suoi occhi viene sedata con la fisiologia, si Ho chiuso gli occhi sulla sorgente,
riporta un fenomeno incomprensibile ad una causa Macello primordiale di membra.
materiale, continuando ad ignorarne l'essenza Schiudersi il respiro, diniego,
più profonda. Trovare una causa a fenomeni così Soffondersi il romanzare.
inspiegabili eppure cristallini: è questo che inverno esteta Gerusalare la liberemme di torquati
tranquillizza e mantiene intatta la mediocre sconquassati ariodemici consigli
catena del sociale. "Forse che una cosa diventa "Amor mio". Guardava quelle lettere e annaspava Genurosi filipesi conigli sfitti di ossa
meno impressionante dopo una "spiegazione?"2 insieme alla "r" in fin di parola, quasi Radunche tenebrose domani per sempre o
I personaggi di Herzog sono dei casi limite, rincorresse con essa il fuggevole oggetto Gomorra radunata sul tuo ombelico lanoso.
spesso hanno degli handicap; proprio questo del suo sbiadire. Il respiro appesantito Vomitare dissonanze plagiate sentite significate
loro essere ai margini, questo handicap è ciò in quella camera obnubilata da polvere e fumo, Prolungare l'orgasmo ad artificio scimmiottare
che consente di mandare in corto circuito e per non parlare poi del fetore di mobili vecchi... Vive persone ricordare idée scolorite di anni
di svelare la menzogna che giace alla base non avrebbe dovuto continuare a torturare Piccoli e tutto sommato ridicoli.
della condotta sociale di chi sta loro intorno. quella sedia con il suo peso di babbione
All'entropia dei legami borghesi Herzog risponde malcresciuto a merendine. Provava compassione Alessandro Franca
con la percezione di chi sta lungo i bordi, per lei eppure incespicava in essa, legato
di chi ha degli impedimenti che non gli da quella colla di bile, inerzia maltagliata,
sche-
consentano di essere integrato nella "normalità". trasudava aborti di fatica dai suoi pensieri
È proprio questa la chiave del suo utilizzo del accampati. In attesa di volontà. Volontà di fare, a titolo informativo
limite, della limitazione. La patologia come di dire, dov'è questa volontà? In fondo, ecco,
obstruction che, non consentendo l'integrazione non è poi così... in fondo gli altri ammiccano, Qualcuno sta leggendo queste parole, (manca
nel circolo vizioso della meschinità dei ruoli, non è poi così male. Vorrei affondare nel un giornale dalla scatola). Se tu non esisti,
permette uno sguardo dignitoso sulla realtà. suo corpo come in un lago terso di piacere, allora qualcuno sta leggendo queste parole.
Il cineasta bavarese lo sottolinea più volte nel voglio smettere di sognare quelle labbra così Qualcuno sta leggendo queste parole, (manca
documentario "Il mondo contemplativo" di Werner invadenti. Vederla per poi fare cosa? Sempre i un giornale dalla scatola). Se io non esisto,
Herzog: quella che viene definita "emarginazione" soliti giochi di bambino che gioca con la palla allora qualcuno sta leggendo queste parole.
le-
è l’unico modo che si ha per ritrovare dignità. nel cortile della nonna –qui il tono smette di Qualcuno sta leggendo queste parole (manca
Kaspar Hauser diventa così l'unica persona degna farsi altisonante- l'altisonanza è un lusso per un giornale dalla scatola). Se queste parole
del nome di essere umano mentre tutti gli altri introversi che vomitano. Ebbene lì in quel cortile non esistono, allora qualcuno le sta leggendo.
gli girano intorno deridendolo meschinamente, lui viaggiava, pensava, sezionava possibilità
silenziosamente attratti dalla forza di quegli e le rifletteva in specchi immaginari. Manca un giornale dalla scatola.
occhi che sanno guardare come loro forse non Quella era la sua vita, e quella è tutt'ora. Se non esiste qualcuno che sta leggendo queste
hanno mai saputo. Figurarsi cosa avrebbe potuto dire o pensare, parole che non esistono, allora manca
o giudicare persino! Giudicare di che, tutto un giornale. Comprendo che io, ma non me medesimo,
1 Punto n.3 della "Minnesota declaration" è così lontano, ciò che ci tange è quella opaca ha scritto queste parole che non esistono ed ora
(http://www.wernerherzog.com/main/index_html.htm) linea di demarcazione tra preoccupazione nessuno, neppure tu, le sta leggendo.
tro
2 Wittgenstein, Note sul Ramo d'oro di Frazer e sbiadita tranquillità. Ma non la tranquillità
di un Bodhidarma, quella piuttosto del cane Addormentati sereno questa notte, tu che tieni
Alessandro Franca che sgranocchia il suo osso. Qualcuno diceva un nastro rosso legato intorno al polso.
che il cane rappresenta l'odio contro Cristo. Sogna senza colpa. Sogna e basta. Sogna.
I discorsi in quella macchina si erano fatti
sempre più pesanti. Avevano toccato le corde Carlo M. Cirino
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