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ROMUALDI Bagattelle per un massacro

C per un punto sul quale non ammessa nessuna bagattellizzazione. Nessun dubbio, nes
suna incertezza, nessun dialogo. I Tedeschi di l dal muro possono andarsene defin
itivamente a quel paese, cos come i Belgi nel Congo, i Francesi in Algeria, gli I
taliani in Libia. Ma quelli non si toccano. Quelli sono santi, inviolabili, into
ccabili.
Come toccano quelli, come la fiamma della guerra fredda incomincia a scottare ne
i paraggi del loro sedere, lintero Occidente insorge. Insorgono Ricciardetto e Mo
ntanelli. Tuonano La Stampa, Il Corriere della Sera, La Voce Repubblicana. Tuona a des
tra Il Tempo, da sinistra LUmanit risponde. Come una colomba spaventata, Golda Meir vo
la negli Stati Uniti. A New York, i correligionari la omaggiano. Il patto strett
o. Si abbracciano, si baciano, si annusano. Che biblica visione! Che profili! Ch
e effluvii! Che nasi! Ed ecco, Nixon accorre nel Mediterraneo. La VI Flotta sul
piede di guerra. I marines aspettano con larma al piede. Tutto pronto. Lala marcia
nte della stampa americana, quella stessa che conduce unassidua campagna contro l
a guerra del Vietnam, diventa improvvisamente bellicista, militarista. Il senato
re Mitchell, il noto pacifista, vuole improvvisamente armi, e armi, pi armi per I
sraele. I Kohn, i Davidson, i Lyons, i Rabbinovitch, i Sulzberger, i Blumberg, i
Gottlieb, i Weil, gli Isaacs -i giornalisti kennedyani dai grossi nasi e dalle
spesse lenti- si scoprono dun tratto pi guerrafondai del Pentagono. Le colombe si
mutano in falchi. Anzi, in leoni. Anche la stampa nostrana riscopre palpiti scon
osciuti. Ha appena finito di spiegare ai suoi lettori che, dopotutto, se gli Ita
liani vengono cacciati dalla Libia, colpa del fascismo, che comunque non il caso
di prendersela, ed ecco, allimprovviso, fa fuoco e fiamme. La quarta sponda (que
lla tra Haifa e Tel Aviv) non si molla! Anche la destra dal suo angolino agita l
a sua piccola bandierina israeliana. Ma si sa, la destra coccardiera Una coccard
a, una bandiera qualunque, non importa quale .. Una coccarda e un evviva: viva i
l Duce! Viva De Gaulle! Viva De Lorenzo! Viva la Polizia! Viva i Pompieri! Viva
i Prefetti! Viva Mos Dayan!
* * *
E intanto si compie il massacro della politica occidentale nel Mediterraneo.
La politica di appoggio ad Israele ci ha aizzato contro 100 milioni di Arabi.
Lincendio si propagato dalla Palestina allEgitto, dallEgitto allIrak, dallIrak allAlge
ria, dallAlgeria alla Libia. () Ma noi siamo rapiti in ammirazione. Come sono brav
i gli Israeliani! Come sono buone le loro arance! Come sono belli i loro nasi! E
Golda Meir, che cara vecchietta delle favole E Mos Dayan, che stratega! Altro ch
e Rommel! Altro che Giulio Cesare! E intanto il mondo arabo prende fuoco. Contro
lOccidente. Contro lEuropa. () Ma noi siamo per quelli. Al fianco di quelli. Fino a
lla morte. Fino al suicidio. Siamo con quelli perch la nostra propaganda, il nost
ro cinema, i nostri libri ci han convinto per leternit che quelli sono i buoni, i
santi, i martiri per eccellenza. Essi soli sono stati perseguitati. Essi soli so
no morti. Certo, vero, ci sono stati anche tre o quattro milioni di Tedeschi ann
ientati tra il Memel e lElba, una ventina di milioni di vittime della rivoluzione
russa, un quattro o cinque milioni di borghesi liquidati nei paesi dellEuropa Or
ientale, e poi ci sono gli Estoni, i Lettoni, i Lituani, i Tartari della Crimea,
i Tedeschi del Volga etc. Ma questi non contano. Perch i morti di quelli sono pi
morti. Due o tre volte magari, perch li ricontassero. E poi, cosa saremmo noi, po
veri goijm, senza quelli? Tutto ci han dato quelli: Siegmund Freud e Ges Cristo,
Carlo Marx e Carlo Levi, Charlie Chaplin e Arnoldo Fo e Shylok, Sss lEbreo, Einstei
n, Oppenheimer, i Rotschild, i Finzi Contini, il lamento di Portnoy, il diario d
i Anna Frank, il padre di Anna Frank, e lo zio di Anna Frank, e lamministratore d
el padre di Anna Frank
Quelli si che ci san fare! I loro aranci sono pi buoni dei nostri. I loro morti s
ono pi morti dei nostri. I loro nasi sono pi belli dei nostri.
* * *
Certo, adesso anche per quelli va maluccio. () E anche nellEuropa Orientale le cos
e volgono al peggio. Finiti i tempi del primo dopoguerra, dove in Ungheria, Roma
nia, Polonia, ebreo e comunista erano sinonimi, e la Russia dava il suo appoggio
alla creazione dello Stato dIsraele. Anche l adesso tira una bruttaria. Gli sforzi
dei Daniel, dei Ginzburg, dei Garaudy per la creazione di un nuovo socialismo n
on han sortito leffetto sperato. Si voleva un socialismo pi cosmopolita, pi aperto
a taluni fermenti etnici, a talune correnti intellettuali, un socialismo ispirat
o pi a Leone Davidovic Bronstein, detto Trotzski, che non a Giuseppe Djusgavili,
detto Stalin. Un socialismo con un orecchio per le poesie di Allen Ginsberg e un
o per leconomia di Ota Sik Un socialismo col volto umano. Un socialismo col naso u
mano Ma andata male. In Polonia e altrove subentrata la repressione antisionista. G
li intellettuali se la passano male adesso. E anche il Blitzkrieg del 67 si va ri
levando, col passare degli anni, una brutta trappola. Lesercito israeliano affond
a nelle sabbie mobili di un milione di profughi. Finiti i tempi degli assalti co
nvenzionali alla Nasser, cominciata la guerra strisciante, le piraterie di Arafa
t, di Habache, dei giovani turchi della guerra rivoluzionaria.
Tempi duri per Israele. Bene o male, anchessa un pezzo dOccidente. Un pezzo dEuropa
o dAmerica costruito sulle rive orientali del Mediterraneo. una posizione avanza
ta dellOccidente. Un avamposto delluomo bianco. Ma gli avamposti delluomo bianco og
gi vacillano. Ma, guarda caso, quando questa posizione avanzata si chiamava Alge
ria, nessuno si scomodava. Anzi, ci chiamavano fascisti, complici dei torturator
i, dellOAS. Che il FLN sgozzasse migliaia di francesi e di algerini andava loro b
enissimo. Benissimo che un milione di Francesi fosse espulso dalla quarta sponda
. Ma adesso unaltra cosa. Ben altri interessi sono in gioco che non la povera pel
le di poveri Europei. Ora sono in gioco le sorti del popolo eletto. E, per quell
i, Ricciardetto e Montanelli, il New York Times e il clan dei Kennedy, la jena rid
ens Willy Brandt e i facoceri socialdemocratici di casa nostra sarebbero pronti
persino alla guerra. Alla guerra mondiale. Per lUngheria no. Per lAlgeria no. Per
la Cecoslovacchia no. Per Berlino no. Ma per quelli s. Son pronti alla morte. Pro
nti a morire per quelli. A morire per il naso di quelli.

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