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Kant
Kant
Definizione di criticismo
La sua filosofia è definita “criticismo” poiché assume il compito della critica
come punto di partenza e si propone di cercare i limiti e le possibilità della
ragione stessa. Praticamente la ragione deve indagare su se stessa per definire
quali sono quelle conoscenze che è in grado di produrre.
Il suo pensiero si può dividere in due grandi momenti: precritico e critico.
Durante la fase precritica il filosofo mantiene un pensiero filosofico che oscilla
tra il razionalismo e l’empirismo,fino alla celebre rivoluzione copernicana in
campo gnoseologico, perché K. sostiene che sono gli oggetti che devono regolarsi
al soggetto, alla nostra conoscenza. Ciò vuol dire che non esiste prima un oggetto
del quale noi ne facciamo esperienza,ma il modo in cui si formano gli oggetti è
determinato da noi.
Kant è ricordato per le sue 3 critiche :
• CRITICA DELLA RAGION PURA
• CRITICA DELLA RAGION PRATICA
• CRITICA DELLO GIUDIZIO
Per Kant l’anima non ha nessuna prova empirica e di essa non è possibile
conoscere nulla. La psicologia razionale che afferma che l’anima sia una sostanza
si fonda su paralogismi (ragionamenti errati).
Per quanto riguarda Dio K. non ne nega l’esistenza, ma solo la possibilità di
dimostrala.
Infine riguardo al mondo sostiene che è impossibile spiegarlo nella sua totalità
perché è impossibile avere un’esperienza di tutti i fenomeni. L’illusione di poter
conoscere tutto il mondo conduce a quattro ANTINOMIE,proposizioni in
contrapposizione tra loro.