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Martin Heidegger. - Tutto ci che vive nel dolore O dolore, tu fiammeggiante contemplare Della grande anima! Da !

!e"itter #$l temporale%&' (a grande))a dell*anima i commi ura al modo come e a i fa capace di +uel fiammeggiante contemplare, gra)ie al +uale e a i trova nel dolore come ua naturale dimora. , connaturato al dolore un interno contra to. -.iammeggiando/ il dolore trappa via. $l uo trappo in crive l*anima peregrinante nel conte to del tur0ine che, dando l*a alto al cielo, vorre00e con+ui tare Dio. 1em0ra co 2 che lo trappo de00a opraffare ci ver o cui tra cina, an)ich3 la ciarlo regnare nella ua lumino it4 occultante. Di +ue to per capace il -contemplare/. $l contemplare non e tingue la fiamma dell*impeto che tra cina via, ma +uell*impeto riporta e compone alla e nella docilit4 di una contempla)ione che accetta)ione. (a contempla)ione , nel dolore, lo trappo in en o inver o, +uello in virt5 del +uale e o dolore raggiunge la ua mite))a e da +ue ta trae il uo potere di di velamento e di guida. (o pirito fiamma. .iammeggiando illumina. (*illumina)ione i compie nello guardo contemplante. 6 tale guardo contemplante appare lo plendore, nel +uale oltanto tutto tutto ci che a ume pre en)a. Tale fiammeggiante contemplare7 +ue to il dolore. 6d ogni pen iero che creda di poter interpretare il dolore ulla 0a e della en a)ione, l*e en)a del dolore re ta nece ariamente preclu a. (o pirito, che fa e dona l*-anima grande/, , in +uanto dolore, l*animatore. Ma l*anima, dotata di tale pirito, ci che vivifica. 8erci ogni co a che vive nel en o dell*anima penetrata e dominata dal carattere fondamentale dell*e en)a di +ue ta7 dal dolore. Tutto ci che vive nel dolore. 1olo ci che vive pieno d*anima capace di portare a compimento la de tina)ione propria del uo e ere. $n virt9 di tale capacit4 e o in grado di armoni))are +uel reciproco comportamento per il +uale tutto ci che vive i lega in un in ieme unitario. 8er +ue to e ere in grado di : per +ue to valere& - tutto ci che vive valido, cio 0uono. Ma ci che 0uono, 0uono nel dolore. $n accordo col carattere fondamentale della grande anima : +uel che dotato d*anima 0uono nel dolore. ;i ogna aggiungere7 olo nel dolore verace, poich3 in for)a del contra to intrin eco al dolore che il vivente pu coprire, nel modo della ua ingolarit4, +uel che gli compagno nella pre en)a< la ciandone in ieme inviolato il egreto7 ri pettarlo nella ua verit4.= ' >!eorg Tra?l #@AAB : @C@D%, $l temporale=, pu00licata ulla rivi ta -Der ;renner/ nel @C@D, vv. ED-EFG M6HT$I HJ$DJ!!JH #@AAC - @CBK%, $l linguaggio nella poe ia. $l luogo del poema di !eorg Tra?l=, #$l aggio >Lonferen)a tenuta il D otto0re @CFE alla ;MhlerhNhe, ;Mhl : ;adenG apparve dapprima col titolo7 !eorg Tra?l. Jine JrNrterung eine !edichte =, in -Mer?ur/, n. K@, @CFO, pp. EEK-EFA%, in $D., $l cammino ver o il linguaggio=, a cura, pre enta)ione e trad. di 6l0erto Laracciolo, Mur ia, Milano EP@O #Q ed., pp. DF-A@, $ ed. @CBO%, $$, pp. KD : KF. O 1chmer), du flammende 6n chaun Der groRen 1eele!& -Da !e"itter/ Da !roRe der 1eele miRt ich an der Sei e, "ie ie da flammende 6n chauen vermag, "odurch ie im 1chmer) heimi ch "ird. Dem 1chmer) eignet ein in ich gegen"endige Se en. -.lammend/ reiRt der 1chmer) fort. 1ein .ortriR )eichnet die "andernde 1eele in die .uge de 1tMrmen und Tagen ein, da , den Himmel tMrmend, !ott erUagen mochte. 1o cheint e , al ollte der .ortriR da , "ohin er reiRt, M0er"Vltigen, tatt e in einem verhMllenden (euchten "alten )u la en. Die a0er vermag da -6n chauen/. J lo cht den flammenden .ortriR nicht au , ondern fMgt ihn in da .Mg ame de chauenden Hinnehmen )urMc?. Da 6n chauen i t der HMc?riR im 1chmer), "odurch die er eine Milde erlangt und au ihr ein ent0ergend-geleitende Salten. Der !ei t i t .lamme. !lMhend leuchtet ie. Da (euchten ge chieht im ;lic? de 6n chauen . 1olchem 6n chauen ereignet ich die 6n?unft de 1cheinenden, "orin alle Se ende an"e t. Die e flammende 6n chauen i t der 1chmer). Tedem Meinen, da den 1chmer) von der Jmpfindung her vor tellt, 0lei0t ein Se en ver chlo en. Da flammende 6n chauen 0e timmt da !roRe der 1eele. Der !ei t, der -groRe 1eele/ gi0t, i t al 1chmer) da ;e eelende. Die al o 0ega0te 1eele a0er i t da ;ele0ende. Darum i t Uegliche , "a nach ihrem 1inne le0t, vom !rund)ug ihre eigenen Se en , vom 1chmer), durch"altet. 6lle , "a le0t, i t chmer)lich. Iur "a eelenvoll $e0t, vermag eine Se en 0e timmung )u erfMllen. Wraft die e QermNgen taugt e )um Jin?lang de "ech el"ei en 1ichtragen , "odurch alle (e0endige )u ammengehNrt. !emVR die em ;e)ug de Taugen i t alle , "a le0t, tauglich, d. h. gut. 60er da !ute i t chmer)lich gut. 6lle ;e eelte i t dem !rund)ug der groRen 1eele ent prechend nicht nur chmer)$ich gut, ondern ein)ig auf die e Sei e auch "ahrhaft< denn ?raft der !egen"endig?eit de 1chmer)e ?ann da (e0ende ein Mitan"e ende in einer Ue"eiligen 6rt ver0ergend ent0ergen, "ahr-haft ein la en. M6HT$I HJ$DJ!!JH, Die 1prache im !edicht #@CFE%. Jine JrNrterung von !eorg Tra?l !edicht #1. O@ : BA%, in $D., Xnter"eg )ur 1prache, in $D., !e amtau ga0e, $. 60teilung QerNffentlichte 1chriften @C@P -@CBKY ;and @E, Herau gege0en von .riedrich-Silhelm von Herrmann, Wlo termann, .ran?furt am Main @CAF, $$,

1. FB : FA.

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