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LE ERBE MEDICINALI DI FRATE ATANASIO

Biografia di p. Atanasio

La V edizione del libro di P. Atanasio Cristofori Erbe medicinali di frate Atanasio vede la luce a quarantadue anni dalla precedente e alle soglie dell anno !"#$ c%e segna il centenario della nascita dell Autore. &onostante il passare del tempo pensiamo per' c%e l apparire del volume nelle librerie e speriamo anc%e e soprattutto ( nelle case delle nostre valli trentine) sia salutato come il ritorno di un amico) come l affacciarsi alla porta di casa della veneranda e bonaria figura del frate c%e ne * l Autore+ una figura ieratica sull altare e sul pulpito) ma buona) affabile) umile e accostabile negli incontri personali e nella vastit, e tenacia delle amicizie. Cos- intima e affettiva era infatti ritenuta universalmente la connessione fra l uomo) il frate sacerdote) e la sua opera di raccoglitore e distributore di erbe medicamentose) tra la parola viva e parlata c%e sapeva accostare l uomo a .io) e quella scritta nel suo libro c%e sapeva indicare nella natura la manifestazione della bont, e provvidenza di .io) da divenire universalmente conosciuto e c%iamato il frate delle erbe. Crediamo pertanto c%e non sar, discaro a quanti lo %anno conosciuto e a quanti ne %anno sentito parlare) premettere a questa edizione postuma un breve profilo dell Autore) perc%/ la sua memoria rimanga ancora unita alla sua opera. 0acerdote cappuccino Padre Atanasio Cristofori ( Angelo al battesimo ( nasceva a 1rauno) minuscolo centro della Valle di Cembra il 23 luglio !##$. A sedici anni scendeva a 4rento) accompagnato da mamma Cecilia) per c%iedere di essere ammesso tra i frati cappuccini. Aveva frequentato con profitto le tre classi elementari esistenti nel paese+ possediamo l attestato della 555 classe del !#"") nel quale la brava maestra 0peranza Balduzzi lo giudicava molto buono in tutte le materie+ solo in storia naturale e fisica lo gratificava con appena un sufficiente. 6n po poco veramente per un futuro naturalista7... 6n certificato del parroco di 1rumes dic%iara c%e il giovinetto era stato istruito da lui per due anni nella lingua italiana e latina specialmente) non trascurando la storia) la geografia e la letteratura) nelle quali materie dimostr' grande diligenza e non mediocre capacit,. &on gli mancava quindi una preparazione scolastica) sia pure rudimentale) ma sufficiente per essere ammesso agli studi conventuali. 8a quando il giovinetto) imbarazzato e tremante 9lo raccontava lui) da vecc%io) sorridendo: si trov' davanti alla figura austera del Provinciale dei cappuccini) allora P. 5gnazio ;anol da <overeto) e si sent- dire+ siete troppo gracile per la nostra vita austera+ dovete mangiare ancora due some di polenta) si sentperduto. 5ntervenne mamma Cecilia col coraggio e l autorit, materna+ el varda) padre) c%e l * ben semplizot 9in dialetto) piccolo) ming%erlino: ma l * san) salo=. E fu accettato. Entr' nel noviziato a Condino il 23 settembre !">! ed ebbe l abito di 0an ?rancesco. Comp- e termin' gli studi ginnasiali nel convento di Arco) la filosofia a 4erzolas e la teologia a <overeto e 4rento. ?u ordinato sacerdote il !3 febbraio !">". 8a non ancora predicatore e confessore+ termin' gli studi di teologia nel !"!2 ed inizi' il suo lungo itinerario nei vari conventi e nelle parrocc%ie c%e vi facevano capo. 5ncominci' a <overeto) poi a 4rento e finalmente) nel !"3> approd' a 4erzolas) da dove non si mosse pi@) se non per morire) nell infermeria di <overeto l !! giugno del !"A!. Possediamo un libriccino in cui) fino al !"23 annot' diligentemente le sue predic%e+ titolo) data) luogo dove le singole predic%e furono recitate. Aveva quindi un repertorio c%e) almeno nei primi anni mandava a memoria) come del resto era consuetudine di tutti i predicatori popolari. Poi l esperienza gli insegn' a conservarne il materiale catec%istico e l ossatura della predica) adattandolo per' ai luog%i) alle circostanze e all ambiente) vivacizzandolo con bozzetti e aneddoti dell esperienza quotidiana. Predicazione eminentemente ed esclusivamente popolare) dunque. Lo aiutava a farsi ascoltare anc%e il suo aspetto prestante) dalla barba fluente del profeta e la voce tonante+ raccontava) compiacendosene) di quel prete di montagna 9<uffr/) per l esattezza:) c%e temeva per le vetrate della piccola c%iesa7

Cos- per cinquant anni+ quaresime) missioni popolari) sagre di paese) con lung%issime ore di confessionale) con lung%e camminate da un paese all altro) sempre pronto a rispondere a c%i lo ric%iedeva e a c%i lo mandava. E lungo la strada trovava anc%e i suoi &icodemi c%e lo aspettavano per fare la Pasqua) per i quali non c erano tempi stabiliti) ma tutto l anno era aperto alla misericordia di .io c%e P. Atanasio portava con s/. .urante la prima guerra mondiale fu anc%e cappellano militare al 4onale e sulla Presanella) ma solo per qualc%e mese) perc%/ la vita militare non era fatta per lui e la divisa gli era pi@ pesante e ingombrante del saio francescano. 5l frate delle erbe All interno della sua vocazione francescana ne nacque ben presto un altra) in piena armonia e sintonia con la prima+ quella dell interesse per la natura) gli animali) le erbe) i fung%i+ anc% essi creature di .io) dono di .io agli uomini. Come san ?rancesco avrebbe voluto cantare e cant' di fatto con la sua vita e con il suo entusiasmo+ Laudato si) mi 0ignore) per sora nostra matre 4erra) la quale ne sustenta e governa e produce diversi fructi con coloriti fiori et erba. ?u certamente una vocazione innata) un inclinazione tutta personale. ?orse port' con s/ dal piccolo borgo natio l amore alla natura e qualc%e nozione attinta alle conoscenze popolari) ma * certo c%e in convento trov' un clima adatto alla sua crescita e la possibilit, di apprendere e approfondire ci' c%e gi, sentiva nell anima. 5n ogni convento francescano c * sempre un giardino per i fiori) un claustro ingentilito di corolle. ?rancesco stesso) come narrano i suoi primi biografi consigliava all ortolano di adattare a giardino una parte dell orto) dove seminare e trapiantare ogni sorta di erbe odorose e di piante c%e producono bei fiori) affinc%/ al tempo della fioritura invitino tutti quelli c%e guardano a lodare .io) poic%/ ogni creatura sussurra e dice+ B.io mi %a fatta per te) o uomoC 9Legg. perugina:. D quanto P. Atanasio stesso ci conferma nella sua Prefazione alla prima edizione del suo libro+ La causa c%e mi spinse a dare alle stampe questo modestissimo libretto * doppia+ remota e prossima. La prima risale alla mia giovinezza) e fu l amore di predilezione alla Botanica. Euest amore) crescendo sempre con gli anni) mi diede occasione) in convento e fuori) di dedicare tutti i ritagli di tempo disponibili a questo studio) mediante mezzi didattici) esperimenti e conversando con persone competenti. .a qui lo studio applicato alla ?ioricoltura) alla ?rutticoltura ed alla 4erapeutica della nostra superba e lussurreggiante ?lora. C%i sono le persone competenti c%e lo aiutarono a formarsi la cultura botanica= P. Atanasio non pot/ conoscere di persona il suo confratello cappuccino e conterraneo P. Placido 1iovanella da Cembra c%e fu micologo e naturalista e avvi' alla conoscenza dei fung%i l abate 1iacomo Bresadola) perc%/ questi moriva nell infermeria del convento di <overeto nel !">F) mentre fra Atanasio era alle prese con i latinucci nel vicino ma allora irraggiungibile) convento di Arco. &e conobbe per' i molti discepoli e visse nel desiderio di raccoglierne l eredit, culturale) anc%e per diritto di patria. Pi@ tardi) ormai sacerdote) conobbe e fu amico del Bresadola stesso+ benc%/ applicato) pi@ c%e alla micologia) alla fitologia e alla fitoterapia) conosceva a fondo) l opera bresadoliana) tanto da poterne citare a memoria le pagine dei due volumi pi@ diffusi) per ogni fungo c%e gli fosse mostrato+ * la testimonianza di un suo collaboratore. 8olti altri sono gli amici competenti c%e l %anno aiutato a crescere nella conoscenza della botanica+ egli stesso ne nomina qualcuno nella citata prefazione) come il Comm. 1iovanni Pedrotti) il maestro Biasioni) il Comm. Gsvaldo Grsi) direttore dell 5stituto Agrario Provinciale di 0. 8ic%ele) 1uido 0ette) farmacista di Cembra) ecc. &on possiamo tacere il nome del Prof. 1uido <ovesti del 8inistero dell Agricoltura e ?oreste) 8edaglia d Gro della Cultura) suo grande amico e ammiratore al quale si deve la Prefazione alla 5V Edizione del libro di P. Atanasio. 5n seguito) nel !"FAHFI) a oltre cinquant anni) ebbe modo di frequentare i Corsi di Erboristeria presso l 6niversit, di Padova) dove trov' nuove cognizioni e

altre conferme ai suoi studi autodidattici. 5l Prof. 1iuseppe 1abrielli) dell 6niversit, di ?errara) solandro e erborista) commemorando P. Atanasio nel JV anniversario della morte presso il convento di 4erzolas) diceva+ A questo proposito 9di P. Atanasio) studente universitario: ebbi occasione di attingere c%iari ragguagli dallo stesso direttore dei corsi) il Prof. ?elice 1ioelli) c%e) divenuto in seguito ordinario di questa disciplina) quindi rettore delH l 6niversit, di ?errara) il caso volle fosse anc%e mio maestro) e c%e con lui sostenessi la tesi di laurea. <icordava distintamente il 1ioelli del nostro frate la partecipazione diligente e appassionata alle lezioni) nonc%/ le spiccate qualit, di cui aveva dato prova nelle esercitazioni e nei riconoscimenti. .i questa partecipazione diligente alle lezioni * testimonianza un piccolo bloK di appunti) scritti con meticolosa pazienza) come da uno scolaretto diligente) durante l insegnamento e gli esperimenti dei maestri) dei quali ben presto divenne pi@ c%e discepolo) amico e collaboratore) mantenendosi in frequente corrispondenza. 5l notes * molto sciupato e porta i segni di una continua e diuturna consultazione. ?rutto di questi studi) ma soprattutto della sua consumata esperienza) della sua innata intuizione e della conoscenza dei luog%i) e dietro sollecitazione dei molti amici e ammiratori) * il suo libro Piante ed erbe medicinali della nostra <egione 4ridentina) vero vademecum della medicina pratica popolare) c%e ebbe nelle nostre valli ma anc%e fuori) una insperata diffusione. 0i proponeva di scrivere per il popolo+ 5l libretto * scritto in modo semplicissimo per essere alla portata di tutti. Per questo %o evitato la terminologia medica) %o tralasciato quasi tutte le piante velenose 9nella 5 Edizione:) perc%/ nella cura delle malattie) non si avesse a sorpassare. arbitrariamente le dosi... 9prefaz. alla 5 Edizione:. 5l libretto andr, poi arricc%endosi e rimpolpandosi nelle successive edizioni. Basta osservare la data e il progressivo aumento delle pagine per farsi un idea della diffusione del libro e della cura meticolosa con cui l Autore lo %a curato e seguito. Ecco l elenco delle varie Edizioni+ 5 E.5;5G&E+ P.A.C. 9Padre Atanasio Cappuccino : H Piante ed Erbe 8edicinali della nostra <egione 4ridentina H Ardesi) 4rento !"F! H pag. I2. Prefazione dell Autore H duplice indice alfabetico+ delle piante descritte nel libro e delle malattie e corrispondenti cure. 55 E.5;5G&E+ Padre Atanasio da 1rauno H Cappuccino H Piante ed Erbe 8edicinali della nostra <egione 4ridentina H 55 Edizione migliorata) ampliata e illustrata con figure colorate. Ardesi H 4rento H !"F3 H pag. !$>. Vi * aggiunto un Atlantino in !2 4avole a colori) con nome delle piante in italiano e latino. L Atlante * stampato ad Esslingen in 1ermania dalla L.?. 0c%reiber Verlag come appendice al libro di C%ristiansens A. 4asc%enbuc% ein%eimisc%er Pflanzen. 8unc%en) !"!A. 555 E.5;5G&E+ Padre Atanasio da 1rauno H cappuccino H Piante ed Erbe 8edicinali della <egione 4ridentina H Ardesi H 4rento !"FI H JV H pag. 2$F. 5V E.5;5G&E+ Padre Atanasio da 1rauno H cappuccino H Piante ed Erbe 8edicinali d 5talia con speciale riguardo alla <egione 4ridentina H Ardesi H 4rento !"32) pag. 2#!. 5V Edizione riveduta) ampliata con nuovo ricettario. La pubblicazione porta tutti i segni del tempo di guerra+ carta) stampa e soprattutto la mancanza dell Atlante illustrativo) c%e si pot/ avere solo in un numero limitato di copie per la difficolt, dell importazione. Porta la prefazione del Prof. 1uido <ovesti) Consigliere 0uperiore del 8inistero dell Agricoltura e delle ?oreste. Alla fine di questa forse troppo lunga enumerazione mi sembra di poter dire c%e due sono principalmente i meriti dell opera di P. Atanasio) prescindendo dal suo valore scientifico+ quello di essere riuscito a volgarizzare e rendere elementare ed accessibile a ogni classe di persone una scienza c%e non * delle pi@ facili) illluminando soprattutto i pi@ sprovvisti ad apprezzare la ricc%ezza c%e li circonda nella naturaM e lo spirito di carit, e di fede da cui tutto il libro * animato.

0criveva nella Prefazione alla 55 Edizione del !"F3+ Possono queste pagine istruire) consolare e sanare tanti esseri sofferenti ed irrequieti) e dire a tutti+ &el vostro corpo sano) sana sia pure la vostra mente+ Cmens sana in corpore sanoC+ affinc%/) essi commossi alla considerazione di questo dono di .io) nel grande e svariato mondo delle piante) lodino e glorific%ino il .ivino Creatore. 8a l attivit, scientifica di P. Atanasio non si ridusse alla composizione del libro) a correggere) aggiungere) c%iarire meglio le procedure pratic%e per la preparazione delle erbe medicinali) lavoro riservato ai mesi invernali lung%i e solitari nel convento di 4erzolas) ma appena si apriva la stagione e i primi fiori e le prime erbe comparivano sulle montagne circostanti) incominciavano anc%e per il frate le lung%e escursioni nei bosc%i) solo o con amici e collaboratori e al ritorno) il sacco da montagna era sempre pieno e fragrante di mille odori e colori. 5ntensa anc%e la sua collaborazione al Consorzio Erboristico <egionale di cui era membro della Commissione scientifica fino dal !"2" e la partecipazione sua sempre entusiastica alla fondazione e alla manutenzione dell orto botanico alle Viotte di 8onte Bondone. Continua e appassionata anc%e l opera di divulgazione con conferenze e lezioni a gruppi botanici e in particolare ai maestri elementari. Con questi in particolarmente faceva opera di educazione ecologica. Proprio in una conferenza ai maestri si augurava di non vedere pi@ quelle frotte promisque e incoscienti di gitanti e di turisti) salire e scendere dai nostri monti con la testa nel sacco) calpestare e distruggere vandalicamente quanto di bello e di autentico il 0ignore ci %a regalato nelle nostre stupende montagne.... 6omo tra gli uomini La lunga carrellata nella vita e tra gli scritti di P. Atanasio probabilmente non * ancora riuscita a darci la sua fisionomia umana verace e autentica) come l %anno conosciuta le genti della Valle di 0ole e di &on c%e lo incontravano sulle loro strade nelle sue scorribande pastorali e scientific%e. C%i non lo conosceva= L apparire della sua figura ieratica di patriarca dalla barba fluente e dal sorriso ilare di bambino rimasto tale anc%e se cresciuto e invecc%iato) era sempre una sulle piazze dei paesi) nelle baite di montagna) nelle c%iese e case. P. Atanasio fu veramente un semplice) un umile) un buono+ come 0an ?rancesco voleva i suoi figli. Per questo am' la natura con ammirazione ed. entusiasmo) nelle sue espressioni pi@ semplici e pi@ belle+ i monti) i fiori) le erbe) gli alberi) le acque) gli uccelli) i cervi e i camosci) c%e ospit' in convento per salvarli dalla rigidezza dell inverno+ tutte le creature del buon .io. Per questo am' gli uomini) senza eccezione e senza distinzione. Credo non abbia mai avuto non solo nemici) ma neppure avversari) competitori) invidiosi o malevoli. Avvicinava tutti con la medesima confidenza e sicurezza. Per tutti i mali del corpo aveva il suo pizzico profumato di erbe aromatic%e) accompagnato da una benedizione e da un ammonimento moraleM per tutte le occasioni gioiose e tristi aveva il suo fiore e la sua partecipazione umana e francescanaM per ogni incontro l aneddoto arguto) la battuta caustica) le caratteristic%e rimele eco di un mondo di fiaba) ingenuo e buono) sereno e semplice) tipicamente francescano. Con la medesima confidenza e disinvoltura dava e c%iedeva) ammoniva) rimbrottava e lodava) lasciando sempre tutti con l animo pacato e contento. Ci auguriamo c%e il ritorno di P. Atanasio attraverso le pagine del suo libro valga non solo a portare sollievo a quanti soffrono nel corpo e nello spirito) ma anc%e a ricordarci c%e .io ci vuoi bene e c%e le creature c%e ci %a messe vicine sono l attestazione concreta della 0ua bont, e della 0ua Provvidenza.

BREVE NOZIONE DI FITOTERAPIA


0ar, sempre cosa difficile anc%e per l uomo studioso il poter valutare adeguatamente i beni immensi apportati all uomo dalle piante medicinali) tanto nell uso profilattico) c%e in quello terapeutico+ il loro uso si pu' dire abbia avuto principio all apparire del primo uomo sulla terra. Purtroppo per' questi mezzi di cura c%e la divina Provvidenza ci diede a larga mano e gratuitamente) col progresso di tempo e con l avvento di nuovi sistemi) andarono in disuso) fino a essere addirittura disprezzati. Anc%e gli stessi sanitari) abbandonando i fitofarmaci) formatisi sotto l influsso di quel potente reattivo c%imico) c%e * il sole) prestarono volentieri l orecc%io alle interessate lusing%e di quei fabbricanti stranieri) c%e riversavano continuamente sul nostro mercato) sotto diversi nomi reboanti) la loro produzione di materie coloranti) spacciate per medicamenti di ammirabile efficacia. 1i, sullo scorcio dei secolo passato un discreto numero dei nostri medici italiani studiarono e seppero valutare i benefici apportati dalle piante ed erbe medicinali) all umanit, sofferenteM e nel !##2 il professor Greste 8attirolo propose alle sfere governative un progetto di legge a tutela del patrimonio costituito dalla nostra flora medicinale. La guerra mondiale poi fu quella c%e aument' in modo straordinario lo studio dell Erboristeria) per la mancanza di quei prodotti e sottoprodotti di materie coloranti c%e non si potevano pi@ ritirare dall estero belligerante) preoccupato a preparare con esse gli esplosivi e i gas asfissianti. &el dopoguerra questo studio delle piante medicamentose s intensific' sempre pi@) finc%/ arriviamo alla legge Acerbo del !"F>. Con questa legge) approvata il A gennaio !"F!) 1iacomo Acerbo) 8inistro dell Agricoltura e ?oreste) riuniva una Commissione di agronomi) c%imici) medici industriali per uno studio serio) destinato allo sfruttamento razionale della nostra flora officinale. A questa legge) c%e disciplina la coltivazione e la raccolta delle piante officinali) fecero seguito due altre disposizioni importanti+ quella c%e si riferisce all autorizzazione per raccogliere le piante) e quella c%e riflette il conseguimento del .iploma di Erborista) ovviando cos- all ignoranza o ingordigia di certi raccoglitori) poco coscienziosi) i quali) strappando radici o togliendo alle piantine i mezzi di riproduzione) fecero s- c%e alcune di esse scomparissero dalla flora di certe regioni. ?rutto di questa legge provvidenziale fu lo studio appassionato in seno a tutte le classi e in tutta la nazioneM il programma dell Erboristeria introdotto nelle scuoleM il ritorno di tanti medici all uso dei sempliciM l istituzione di parecc%i Consorzi Erboristici <egionali) di 5stituti C%imici per la preparazione di medicinali a base di puro vegetale e di interessantissimi Corsi Erboristici tenuti nelle diverse <egie 6niversit, per il conseguimento del .iploma di Erborista legale specializzato. ?rutto di questa provvida legge sull Erboristeria furono le belle e interessanti opere edite da valenti uomini nostri) quali+ un dottor &egri con il suo+ Erbario figuratoM un dottor ?idi con le sue+ Erbe e Piante medicinaliM un dottor Alessandro de 8ori con le sue+ Piante officinali e il c%iarissimo dottor Carlo 5nverni con le sue opere riflettenti questo vago) utilissimo e redditizio campo dell Erboristeria. &B ( 8a forse il pi@ grande studioso in questa materia * il c%iarissimo professor 1uido <ovesti con le sue interessanti monografie sul 1inepro) sul Lauro) sulla 1inestra) sull Autarc%ia italiana attraverso i secoli nel campo delle piante officinali.

CONOSCENZA E UTILIZZAZIONE DELLE PIANTE OFFICINALI


&on occorre dirlo c%e per dedicarsi di proposito all erboristeria * assolutamente necessario non solo conoscere le piante ed erbe medicamentose cosin generale) ma di saper discernere secondo la diversit, del clima) del terreno) dell altitudine e della localit, le piante d una stessa specie. 1iacc%/ * provato c%e la forma) il colore e le dimensioni) come pure la potenzialit, terapeutica dipendono da questi fattori. Cos- pure l Erborista deve porre granH de attenzione per non confondere una pianta medicamentosa con altra di specie affine) il c%e * molto facile ad avverarsi non solo con piante d una stessa famiglia) ma anc%e con quelle di famiglia e generi diversi. E questa precauzione oculata deve aversi sempre presente) trattandosi di piante velenose 9p. es. Veratrum album e 1entiana lutea) ecc.:. L Erborista deve usare questa pratica specialmente con le piante o erbe gi, essiccate) perc%/) in tale stato) rappresentano forme e colori diversi dallo stato verde. Euindi l obbligo di tenerle separate le une dalle altre) e mettervi per tempo a ciascuna la propria etic%etta. .i qui anc%e la necessit, di conoscere le parti utilizzabili della pianta) se si debba cio* raccoglierla intera) o le foglie) o i fiori) o le sommit, fiorite o la corteccia) radici) rizomi) semi) bacc%e) libro) o una o pi@ di queste parti combinate insieme.

EPOCA DELLA RACCOLTA


La raccolta si deve iniziare allorc%/ la pianta o le parti di essa c%e interessano contengono il massimo dei principii attivi. L epoca della raccolta varia secondo le diverse piante) e secondo le diversi parti d una stessa pianta c%e si vuole utilizzare. Per avere un raccolto pi@ o meno abbondante) pi@ o meno ricco di principii attivi) si deve fare attenzione alla qualit, del terreno) al clima) al luogo e anc%e alla coltivazione. 5n quanto alla coltivazione si fa notare c%e le piante spontanee sono pi@ ricc%e di principii attivi c%e non quelle coltivate) a meno c%e la coltura si faccia in un ambiente voluto dall attitudine e dal terreno delle piante spontanee. &ella raccolta delle foglie) dei fiori e sommit, fiorite si deve fare attenzione di non danneggiare le piante. Le radici) i tuberi) i bulbi e i rizomi devono essere interi) ben puliti e ben conservati. Ggni raccolta deve farsi in giornate serene o almeno asciutte. Le radici) i tuberi) i bulbi e i rizomi si raccolgono preferibilmente in primavera) quando incominciano a spuntare le foglie) o in autunno) dopo la caduta delle foglie o del caule) se la pianta * biennale. 1eneralmente per' si preferisce l autunno) perc%/ in tale stagione le radici sono pi@ ricc%e di succo. Per il medesimo titolo si raccolgono pure d autunno le cortecce e le parti legnose+ anzi) per queste) * preferibile l inverno. 1li steli e le foglie si raccolgono in principio di fioritura) perc%/ prima le piante sarebbero troppo pregne di acquaM pi@ tardi invece) i principii attivi passerebbero nei fiori. 5 fiori vengono raccolti al tempo della fecondazione) cio* quando si aprono. Le foglie e i fiori delle labiate si raccolgono quando le piante sono in piena fioritura. Per quanto riguarda la raccolta dei frutti e dei semi si consiglia di prenderli a perfetta maturit,) fatta eccezione delle piante ombrellifere i cui semi devono raccogliersi prima della maturazione) perc%/ non avendo la maturazione simultanea) andrebbero perduti i semi pi@ sviluppati. 5 ritardatari si possono maturare con l essiccazione. E questi semi) perc%/ di maturazione irregolare) devono essiccarsi al sole. Le foglie) specialmente se sono destinate al commercio) devono essere monde) cio* senza picciolo.

ESSICCAZIONE
5n via generale l essiccazione delle foglie) dei fiori e delle piante erbacee si fa all ombra) in ambienti arieggiati e difesi dall azione diretta dei raggi solari. Le piante aromatic%e possono) in un primo tempo) esporsi al sole) mai a bagnomaria o al fornoM tutt al pi@) in via eccezionale) si possono essiccare in una stanza riscaldata. Le radici) i tuberi) i rizomi devono essiccarsi al sole) o nelle stufe) o nei forni) badando bene per' c%e nei forni non vengano cotti o addirittura abbruciati. Per l essiccazione sia all ombra c%e al sole o al forno) * necessario c%e la pianta) o i fiori) o le radici siano bene disteseM e prima di mettere a fissa dimora la parte di pianta c%e si vuoi utilizzare) deve essere talmente secca) c%e stropicciandola) si possa polverizzare. Perc%/ le piante) le foglie e i fiori possano mantenere) nel miglior modo possibile) il colore) e quindi renderle commerciabili) non si devono mai pressare nello stato verde in ceste o altro) ma praticare subito l essiccazione giusta le norme qui prescritte. Per l essiccazione di radici) bulbi) rizomi) tuberi e cortecce) * necessario siano tagliati in pezzetti orizzontali o verticali) secondo le prescrizioni farmacologic%e. L essiccazione di piante minute o acquose si fa legandole a mazzetti e sospendendole in aria a una corda. Prima dell essiccazione delle piante * necessario pratiHcare accuratamente la pulitura) la lavatura) se occorre) e lo scarto delle parti marce o deteriorate.

MODO DI PREPARARE LE DROGHE


1i, dopo la prima edizione di questo mio libro) alcuni de miei lettori si lamentarono di non aver trovato in alcune piante la dose specifica da adoperarsi per ogni singolo preparato. Altri mi domandarono la distinzione c%e passa tra t%* o infuso e decotto) come pure la spiegazione delle parole estratto) tintura) succo) tisana) ecc. Cerc%er' di accontentare tutti nel miglior modo possibile) sempre persuaso) per') di non arrivarvi) perc%/ so c%e certuni sono un po troppo esigenti e capricciosetti come scattanti bambini. .ir') primieramente) c%e la dose per ogni t%* o infuso ordinariamente * di #H!> gr. quando) in questolibro) non * indicato altrimenti e anc%e quando non fosse indicata dose alcuna. Euesta dose pu' essere aumentata o diminuita a piacimento dell individuo) secondo la propria costituzione fisica e l effetto c%e produce. 4utto questo per le piante ed erbe non venefic%e) perc%/ per le venefic%e * necessario stare all indicazione o consultare il medico.

THE, INFUSO, INFUSIONE


5l t%*) o infuso) o infusione consiste nel versare acHqua bollente 9un quarto di litro: in un recipiente nel quale sia stata messa in precedenza la pianta sminuzzata) avendo cura di coprirlo subito per impedire l evaporazione. .opo circa !$ minuti si filtra e si zucc%era) o meno) secondo i gusti. 5n via generale per' si %a fretta di gustare il preparato) e io consiglierei a far bollire per 2 minuti la droga) tenendola sott acqua con una forc%etta e lasciandola sedare) come sopra) per soli $ minuti. Per certe piante) specialmente amare) * consigliabile usare una seconda volta) aggiungendovene met, di nuove.

DECOTTO O DECOZIONE
5l decotto o decozione) l indica la stessa parola) si fa con il bollire la pianta o le piante a completa cottura) ossia dai 2> ai 3> minuti) notando c%e se per un decotto si adoperano piante molli e dure 9ad esempio+ rizomi) radici:)

queste devono esser bollite prima delle molli 9foglie e fiori:) riuscendo cospi@ efficace il decotto.

ESTRATTO

0i %a l estratto di una pianta) quando si adoperano dei solventi) c%e possono essere acquosi) idroalcoolici) alcoolici ed eterei) conforme se si adopera acqua distillata) o alcool diluito) o solo alcool) o etere.

TINTURA
La tintura si ottiene mettendo a macerazione la pianta ridotta in polvere nell alcool. Euesta operazione si compie in due volte) e precisamente+ si mette la droga nella met, dell alcool c%e si vuoi adoperare per 3H$ giorni) poi si versa in un recipiente) immettendovi l altra met, di alcool per altri $ giorniM indi si versa) si spreme il residuo) si uniscono insieme i due liquidi) e poi si filtrano.

SUCCO
5l succo si ottiene spremendo la pianta verde in un torc%ietto o in un mortaio) badando c%e la pianta sia ben lavata e sufficientemente tagliuzzata. La pasta ottenuta si spreme in un sacc%etto di tela. 5l succo cos- ottenuto) si deve c%iarificare con il metterlo in un vaso di vetro e immergerlo in acqua quasi bollente) finc%/ sia c%iarificato. Euando poi * raffreddato) si filtra) si imbottiglia) mettendovi sopra un piccolo strato di olio d olivo) si tappa ermeticamente e si pone in luogo fresco e asciutto. 8ancando l alcol) specialmente alla gente povera) si procede alla stessa operazione con vino generoso ad alta gradazione. Per piante e radici mucillagginose) viscose * necessario pestarle) inumidirle con acqua e lasciarle per qualc%e. tempo in macerazione prima della spremitura.

TISANA

La tisana * una pozione nella quale il principio attivo * in piccola quantit,) e si pu' prendere senza alcun inconveniente.

0P5E1A;5G&5 .5 ALC6&5 4E<85&5 8E.5C5 CNE 05 <50CG&4<E<A&&G &EL L5B<G A8E&G<<EA + ritardo o mancanza delle mestruazioni. A8A<G+ c%e aumenta l appetito) facilita la digestione) rinforza. A&ALE445CG+ c%e ristabilisce le forze) specialmente nei convalescenti. A&E04E45CG+ c%e priva della sensibilit,. A&45.G4G+ Contravveleno. A&45EL85&45CG+ c%e scaccia i vermi. A&45P5<E45CG+ rimedio contro la febbre. A&450E445CG+ contro la putrefazione tanto dei liquidi c%e dei tessuti. A&450PA08G.5CG+ medicamento contro le contrazioni involontarie dei muscoli. APE<545VG+ c%e eccita l appetito) ristabilendo le funzioni dello stomaco. A04<5&1E&4E+ c%e diminuisce o arresta la secrezione con il suo contatto. BECN5CG+ contro la tosse. CA<85&A45VG+ c%e espelle i gas intestinali. CA4A<45CG+ purgante blando. CA6045CG+ c%e brucia. CE?AL5CG+ c%e combatte i dolori di testa. CGLA1G1G+ c%e serve a espellere la bile. .EP6<A45VG+ c%e serve a purificare il sangue. .E4E<05VG+ c%e pulisce le ferite e le cicatrizza. .5A?G<E45CG+ eccitante il sudore. .56<E45CG+ c%e provoca abbondanza di orina. .<A045CG+ purgante energico. E8E45CG+ c%e provoca il vomito. E88E&A1G1G+ c%e provoca i mestrui. E8GLL5E&4E+ atto a rammollire le parti irritate o inHfiammate. E8G04A45CG+ c%e arresta le emorragie. E0PE44G<A&4E+ c%e fa espellere le materie contenute nei bronc%i.

?EBB<5?61G+ c%e allontana la febbre. 5P&G45CG+ c%e eccita il sonno. LA00A45VG+ purgante c%e non irrita. LE6CG<<EA+ perdite bianc%e delle donne. 8E4<G<<A15A+ perdita di sangue dall utero. &A<CG45CG+ c%e produce torpore) sonno) stupore. PE44G<ALE+ atto a curare le malattie della respirazione. <EV6L05VG+ c%e serve a deviare verso l esterno una secrezione morbosa) portando la parte malata allo stato di prima. <6BE?ACE&4E + c%e porta maggiore quantit, di sangue alla superficie della pelle. 05&E<15CG+ rimedio simile a un altro. 0458GLA&4E+ c%e eccita l attivit, organica) ravvivandone la circolazione sanguigna. 04G8ACN5CG+ c%e fortifica lo stomaco. 04G8A45CG+ c%e serve per le malattie della bocca. 06.G<5?E<G+ eccitante il sudore. 4E&5?61G+ rimedio contro il verme solitario. 4ossico+ c%e eccita e fortifica in modo durevole le funzioni dei tessuti. 4oP5Co+ rimedio c%e si applica all esterno) come+ empiastri) cataplasmi) unguenti) ecc. VE<85?61G+. c%e scaccia i vermi dall intestino. V6L&E<A<5G+ atto a curare le ferite.

1 PARTE PIANTE ED ERBE MEDICINALI

SPIEGAZIONE DELLE ABBREVIAZIONI


N.+ Nabitat. P.+ Parti. <.+ <accolta. ?.+ ?amiglia. &G85 BG4A&5C5 Allioni+ ALL5G&5 CA<LG 9!I2$ H !#>3: botanico italiano. ..C.+ .E CA&&ELLE A616045& 9!II#H!#3!: H botanico svizzero) professore in 8ontpellier) contribuisce alla sistematica con 4eoHria elementare della botanica. 5noltre * autore di molte altre opere di fisiologia e organografia vegetale. .E CA&&ELLEOAL?G&0G 9!#>AH!#"F: H figlio di Augustin) botanico) termina l opera Padronus del padre e prosegue con 8onografia sulle fanerogame. E%r.+ EN<E&BE<1 CN<5045A& 9!I"$H!#IA: H zoologo) botanico) medico) * al seguito della spedizione asiatica con Numbled. 1aert.+ LG0EPN 1AE<4&E< 9!IF2H!I"!: a Pietroburgo H ?ondatore delHla morfologia moderna) autore di 8orfologia dei frutti e semi. 5l figlio continua la sua opera. Poc%+ Q5LLNEL8 .A&5EL PGCN 9!II!H!#3": H botanico ed entomologo. L.+ PA<L VG& L5&&E 9!I>IH!II#: H medico svedese H ricercatore botanico H eccezionale classificatore. 5l suo erbario con oltre I>>> specie * in possesso della Linean 0ocietR London. 8Snc%+ 8G&CN PG&<A. 9!I33H!#>$: H Professore di botanica in Passel H 0pecializzato nella flora di Nessen. &ecK.+ &ECPE. NE.Q51 insieme a 0c%imper autrice di 0istematica dei lic%eni. Pers.+ CN<5045A& NE&.<5CP PE<0GG& 9!I$$ Citt, del Capo H !#FI Parigi: H medico) per primo tent'H di classificare i fung%i. Autore di 8icologia europea. 0c%ip.+ 0CN58PE< PA<L ?<5E.<5CN 9!#>FH!#AI: H 0copritore della nuoH va morfologia delle piante. 5l figlio ed il nipote Qill%elm 9!#$AH!">!: proseguono la sua opera. Autore di 0istematica delle fanerogame. 0c%r.+ ?.&; VG& 0CN.&P 9!I3IH!#F$: e Paola von 0c%ranK. .irettore dell orto botanico di 8onaco H 0tudiosi della ?lora Bavarese. 0pr.+ 0P<E&1EL CN<5045A& 9Berlino !I$>) Brandeburgo !#!A: H 0istematologia della impollinazione con insetti.

Abete bianco
Abile pectinata) ..> &G85 .5ALE44AL5+ Av/z) Av/c) Av/zzo) Pag%*ra) Av/o) Av/din) ecc. .E0C<5;5G&E+ Albero c%e pu' raggiungere l altezza di 2$ metri) con fusto a rami quasi orizzontaliM foglie persistenti) piegate in due serie opposte) lineari e percorse di sotto da due rig%e bianc%eM pinne erette con squame caduc%e. Nabitat+ comune nella zona montana e subalpina. Parti usate+ le gemme e le foglie) come pure la resina. <accolta+ le gemme in primavera) le foglie in pieno sviluppo. ?amiglia+ Conifere. Le foglie 9$>>H!$>> gr.: bollite fortemente nell acqua 9FH3 litri: e poi versato il tutto in un bagno con dentro acqua calda) giovano assai nell artrite) reumatismo) asma) etisia iniziale) scorbuto e malattie della pelle. Le gemme bollite servono quale stimolante sudorifero) urinifero) nelle debolezze di ventricolo) idropisia) sifilide cronica e impetigini. La resina produce la trementina di 0trasburgo) c%e serve a fare empiastri. .alle pine si estrae olio per feriteM cos- pure la trementina c%e si estrae dalle piccole cellule c%e sporgono dal tronco liscio.

Abete

Abies eTcelsa) ..>

o!!o

&G85 .5ALE44AL5+ P/c) Pazzi) Piec) Pi*ci) .asa. N+ la zona montana e subalpina. P+ la trementina con i residuati. <+ preferibilmente in autunno. ?+ Conifere. .E0C<5;5G&E+ Albero 92$HF$ m.: con fusto irregolarmente ramosoM i rami orizzontalmente arenati e ramettipendentiM foglie persistenti) solitarie) rigide) sottili) quasi tetragone) acute) volte per ogni verso sui rami) affatto verdiM pine pendenti con le squame persistenti. La trementina) detta anc%e Acqua ragia) si ottiene incidendo il troncoM l olio dalla distillazione e il residuo * la pece bianca o di Borgogna. 4anto la trementina c%e la pece) specialmente se unita a cera vergine) servono per uso esterno come empiastro o unguento nelle suppurazioni) reumatismi) lombaggini e negli ascessi. Per uso interno nei catarri cronici delle vie respiratorie) urinarie e dell intestinoM si usa prenderne da ! a 3 grammi al giorno) a diverse riprese) in capsule o in altro modo. Le gemme si usano contro i catarri bronc%iali e della vescica) come pure nella blenorragia e nella cistite. .ose+ F> grammi in infusione in un litro d acqua. Per c%i soffre di petto 9tossi) catarri o predisposizione alla tubercolosi o * in stato di convalescenza: trover, grande sollievo passeggiando o riposando all ombra delle conifere. Per c%i non %a tale possibilit,) si faccia portare un fascio di rami verdi di conifere 9piceo) abete) pino:M li colloc%i nella sua stanza e di quando in quando li agiti. Cos- si sprigionano le sostanze balsamic%eM una volta al mese li sostituisca con nuovi rami.

Ac"i##ea at ata
5dem) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente o eretto) brevemente pubescente 9!>H!2 cm.:M foglie bislung%e) pennattofesse) con lacinie lineari) mucronulateM capolini piccoli in corimbo terminale) con brattee involucrali orlate di nero.

5dem) Qulf. .E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente o eretto 9!>H!$ cm.:M foglie sparse sul caule) sessili) glabre con lobi lineari) paralleliM capolini piccoli) in corimbo terminale) bianc%i) con le squame involucrali orlate di rossastro o nero.

Ac"i##ea $o!c"ata

Ac"i##ea nana
5dem) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente) semplice 9AH!$ cm.:M foglie biancoHtomentose) bislung%e) pennatosette) con segmenti lineari interi) dentati o incisiM capolini piccoHli) bianc%i) in corimbo terminale compatto) sfericoM squame involucrali ottuse e brune nel margine. 4utte e tre queste composte di alta montagna) unite all Artemisia mutellina danno il 1enep- o t%* svizzero c%e giova assai nell atonia del basso ventre) nella digestioHne ritardata) nelle conseguenti flatulenzeM usasi pure quale vulnerario. amabile) stomatico e giova anc%e nei raffreddori e mal di montagna.

GTalis acetosella) L. &G85 .5ALE44AL5+ Pan e vin) Pan de cuco) Pan del ciel) Pan de oro) ecc. .E0C<5;5G&E+ <izoma sottile con squame carnose) embricate) rossicceM foglie tutte basali cuoriformi e picciuoli assai lung%iM stipole lungamente vellutate) picciolariM peduncoli basali uniflori con una brancola nel mezzoM sepali ovali) bislung%iM petali obovali) bianc%i o rosei convene pi@ caric%e. N+ luog%i umidi e ombrosi) specialmente nei bosc%i di conifere. P+ tutta la pianta. <+ estate e autunno. ?. Gssolidacee. Euesta graziosa pianticella * efficace nelle febbri intermittenti) nelle costipazioni) nei tumori) nelle piag%e. 0i prepara il decotto con una manata di foglie in $>> gr. di acqua. Per tumori si preparano i cataplasmi con le foglie cotte nel grasso di maialeM anc%e il succo) plasmato su piag%e ulcerose) * assai efficace. Per le costipazioni si mangiano le foglie crude con sensibile giovamentoM per' occorre non abusarne per l acido ossalico c%e contengono.

Aceto!e##a

Aconito
Aconitum &apellus) 0toerK. &G85 .5ALE44AL5+ 8ap*l) <adis del diaol) ?ior dalla mort) Luc) Ludo.

.E0C<5;5G&E+ Aconito) dal greco ac'ne U roccia per la stazione della pianta. <izoma con due tubercoli allungaHti) fusto eretto) un po angolosoM foglie $ partite e segmenti cuneati a ventaglia) divisi in lacinie lineariM fiori violaceoHazzurri in racemoM elmo emisferico) rostro del nettario breve) carpelli appressati all asseM semi solcati in una sola faccia. N+ nei luog%i umidi e al margine delle rocce e dei bosc%i della zona montana e subalpina. P+ i tuberi. <+ all epoca della fioritura e da essiccarsi all aria aperta. ?+ <anuncolacee. Euesta pianta velenosissima in tutte le sue parti) serve nelle nevralgie) nei dolori reumatici e gottosi) nella sciatica) nell angina) nel mal di cuore e nelle congestioni polmonari. Per l uso si deve sempre interrogare il medico.

&G85 .5ALE44AL5+ Barba de capra) Barba de bec%. .E0C<5;5G&E+ L Actea %a un rizoma grosso) nerastroM foglie biHtripennate) con foglioline ovate incisoseg%ettateM fiori in racemo densoM petali spatolati) bianc%icciM bacca nera) lucida. N+ luog%i ombrosi della zona montana e subalpina. P+ la radice. <+ estate) autunno. ?+ <anuncolacee. La radice di questa pianta %a propriet, purgative e sudorifereM venne pure adoperata nel gozzo e nell asma) e anc%e nelle malattie della pelle. Essendo velenosa) deve essere adoperata con prudenza e in piccolissime dosi.

Actea !%icata, L&

A'a ico bianco o F(n'o )e# #a ice


PolRporus officinalis) ?ries. Euesto fungo si sviluppa sul tronco delle conifere e specialmente del larice nelle foreste della zona montana subalpina. Na forma di zoccolo o mensola) sug%eroso) coperto di crosta dura) segnata da zone di diverso colore. 0i pu' raccogliere in qualunque stagione. 0i rasc%ia la parte superficiale) per liberarlo dalla parte legnosa. Contiene una resina speciale. Bollito nella dose di 3H$ gr. * purgante violento e anc%e vomitivo. &ella dose di ! gr. si adopera con successo nei sudori dei tisici. 0erve pure nelle emorragie) come anc%e nella fabbricazione di certi liquori) quali) a esempio) il ?ernet.

A'a*e a$e icana


5dem) L. Pianta vivace della famiglia delle Amarillibacee) con rizoma grosso dal quale %anno origine le foglie carnose e lung%e fino a un metro. Essa * originaria dall America) ma * acclimatata anc%e da noi. Lungo le coste del 8editerraneo cresce spontanea. 0i usa il succo c%e si estrae dalle foglie e dal rizoma. Esso * rinfrescante) depurativo) diuretico. Come rinfrescante interno si usa l infuso di $> gr. di foglie in ! litro d acqua c%e si addolcisce con miele. 0i prende a tazzine. Per uso esterno giova assai quale lavaggio nelle infiammazioni degli occ%i. Le foglie secc%e) polverizzate) in dose di una cucc%iaiata al giorno) servono contro l itterizia e i mali di fegato. .a non confondere) come fanno taluni) l Agave con ll Alo*.

A'#io
Allium sativum) L. N+ ignoto allo stato spontaneoM viene comunemente coltivato negli orti. ?+ Liliacee.

Preso per bocca * considerato quale stimolante delle vie respiratorie e digestiveM * ottimo preservativo nelle malattie infettiveM bollito nel latte 9meglio ancora nel viHno: * potente vermifugoM pestato si applica come cataplasma nei dolori reumaticiM pestato e unito a grasso di maiale e olio si %a la cosiddetta 0enape del diavolo c%e si usa quale unguento nei tumori freddi) contro la tigna e la scabbia) come pure nelle paralisi e nei reumatismi cronici. Euest unguento deve essere usato caldo. Contro l artrite e reumatismo * di grande effetto anc%e la tintura c%e si prepara con 2> gr. di aglio pestato messo in infusione per2> giorni in !>> gr. di alcoolM se ne prendano !> gocce al giorno sullo zucc%ero) aumentando giornalmente di una goccia fino a c%e la tintura * finita) e se occorre) si ripeta la cura.

A'#io o !ino

Allium ursinum) L.

.E0C<5;5G&E+ Bulbo inserito sopra un rizoma obliquo od orizzontaleM foglie piane larg%etteM tepali lineari) lanceolatiM stami lung%i) acutiM ovario con caselle a due ovoli. N+ prati umidi e lungo i margini dei bosc%i dalla collina alla zona alpina. P+ le foglie. ?+ Liliacee. Euesta pianticella compare in principio di primavera. Na propriet, depurative) e si pu' cuocere) a tale scopo) in grande quantit,) nella minestra o in insalata. Na il sapore e la forma simile al porro. &on vi * forse pianta pi@ salutare per purificare lo stomaco) gli intestini e il sangue.

A'#io !e %entino

Allium victorialis) L.

.E0C<5;5G&E+ Bulbo bislungo. scapo foglioso fino alla met,) angoloso in altoM fiori biancoHverdognoli in ombrello globosoM stami lung%i il doppio del perigonioM cassula globosaHtrigona. N+ luog%i umidi e ombrosi e nei margini dei prati di montagna. P+ il bulbo. ?+ Liliacee. 5l bulbo %a virt@ fortemente astringente e si usa quale empiastro nei dolori reumatici) artritici) gottosi) coHme pure sui flemoni e sui tumori. &el mal di denti) di orecc%i e delle articolazioni si applicano i bulbi contusi) e i dolori spariscono.

A' i+o'#io
5leT aquifolium) L) &G85 .5ALE44AL5+ Vial'r) Lassimistar) 0p*rgil) Laurano) 0pina C%risti. .E0C<5;5G&E+ Arboscello sempre verdeM foglie alterHne) coriacee) ovali o ellittic%e con margine ondulato o irregolarmente dentato) spinosoM fiori in corimbi ascellari o solitariM drupa globosa) rossa. N+ localit, fresc%e e ripaH rate) specialmente fra le querce e castagni. P+ foglie e corteccia. <+ tutto l anno. ?+ Aquifoliacee. Le foglie di questo arbusto servono contro l artrite e reumatismo in dose di F>H 3> gr. in un litro d acquaM la corteccia rammollita con l acqua unita a trementina) cera) burro e miele d, un sapone giovevole contro tumori ed enfiagioniM il decotto serve contro la febbre e isteriaM la corteccia pesta) unita ad acqua) d, un buon visc%io per gli uccellatori.

A' i$onia

Agrimonia eupatoria) L) .E0C<5;5G&E+ Agrimonia da agros U campo e mone U abitazione. Pianta irsuta) fusto eretto 9F>H$> cm:M foglie pennatosette) a segmenti ovali grossolanamente seg%ettatiM fiori gialli in racemo terminale a forma di spigaM ac%enio unico. N+ frequente nei luog%i erbosi) nelle siepi lungo il margine dei sentieri) dal piano fino alla zona montana. P+ sommit, fiorite e foglie. <+ all epoca della fiorituraM ?+ <osacee. Euesta pianta contiene un olio etereo e una certa quantit, di tannino. Essendo astringente si prescrive il t%* di foglie e sommit, fiorite nel principio di angina) di faringiti cronic%e delle persone obbligate a parlare o cantare in pubblico. 5l succo e il decotto 9!>V :) da prendersi FH3 volte al giorno) giovano per i medesimi mali) come purenella dissenteria) diarrea) nelle affezioni del fegato) della milza) dei reni) nelle glandole mesenteric%e e intestinali. Esternamente si suole usare quale cataplasmo nei tumori) piag%e e vene varicose.

A#c"i$i##a

Alc%emilla vulgaris) L. 4AV. 3 H &. F!

&G85 .5ALE44AL5+ ?oie dala bruma) Erba stela. .E0C<5;5G&E+ <adice grossa) legnosaM fusto eretto o ascendente 9$H2> cm:M foglie basali picciolate) reniformi) divise fino a W$ dal margine in $H" lobi semicircolari) dentati in tutto il contorno) piegate a ventaglioM fiori in corimbi terminali) verdognoliM calice con lembo a # denti ovali) quasi uguali.

A#c"i$i##a a#%ina
Alc%emilla alpina) L.

4AV. 3 H &. F2

.E0C<5;5G&E+ <adice grossa) legnosaM foglie basali palmeto partite in $HI lacinie lanceolate) seg%ettate all apiH ce) sericoHargentine di sottoM fiori quasi verticillati in coH rimbo allungatoM calice con lembo a 3 divisioni) FH3 volte pi@ larg%e dei lobi del calicetto. 4utte e due queste piante %anno propriet, vulnerarie e astringenti e si adoperano in infuso contro le diarree e flussi sanguigni in dose di A> gr. in ! litro d acqua. EsterH namente si usa nelle contusioni. Vi %a pure c%i l adopera quale afrodisiaco per le bestie. Eueste due specie cotte nell acqua e bevute a caldo servono per tutti i dolori di testa) specialmente per indigeH stione di acqua nella stagione estiva) nei raffreddori) nelle infiammazioni degli occ%i e nel mal di denti) facendo gargarismi. D salutare l una o la seconda nelle rotture o ernie) facendo degli impacc%i. N+ prati umidi di montaH gna. P+ foglie. <+ estate. ?+ 0anguisorbacee.

A##o o

Laurus nobilis) L)

.E0C<5;5G&E+ Lauro dal celtico Lauer U verde) perH

c%/ pianta sempre verdeM foglie bislung%eHlanceolateM coH riacee e a margine ondulatoM frutto drupa. N+ da noi coltivato nella regione VezzanoH<iva. P+ le foglie e le drupe. <+ a maturazione. ?+ Lauracee. Le foglie di alloro) oltre c%e adoperate come condiH mento) si preparano in infusione quale stomac%ico) sudoriH fero e carminativo. .alle drupe si estrae un olio per frizioH ni nel reumatismo e nell emorroidi. 4ale olio si adopera pure in veterinaria. L infuso delle foglie si fa con $H!> foglie in una tazza di acqua bollente. Esso giova anc%e nelle flatuosit,) nella debolezza di stomaco e nelle gastralgie) eccitando l appetiH to) facilitando la digestione. &ella paralisi si danno # gocce dell essenza delle bacc%e.

A#tea o++icina#e

Alt%aea officinalis) L

.E0C<5;5G&E+ Pianta cinerinoHtomentosaM fusto eretH to) 9A>H!2> cm.:M foglie quasi ovali pi@ o meno angolose) crenatoHdentate con stipole lesiniformi) caduc%eM peduncoH li con !HF fiori) calicetto con IH" divisioni lineariHlanceolaH teM carpelli molti reniformi a margini ottusi) rugosi sul dorso. N+ assai rara come spontaneaM si trova invece coltiH vata ed * di facile coltura. P+ principalmente le radici e anc%e le foglie e i fiori. <+ autunno per radiciM le foglie e i fiori a maturazione. ?+ 8alvacee. Le radici sono lassative) calmanti) diuretic%e) emolH lienti) espettoranti. 0i usa l infuso di 2>HF> gr. in tutte le infiammazioni acute) nella diarrea) dissenteria) nelle malatH tie delle vie respiratorie) nei bruciori d orinare) nella leucorrea) e in fomenti nei foruncoli) nelle erisipole e nelle piag%e. L infuso di foglie e fiori 9!>H!$ gr.: in ! litro di acqua * rimedio nelle tossi ribelliM le foglie si applicano sui tumori come emollienti.

A$a e##a
Artemisia vulgaris) L. &G85 .5ALE44AL5+ Erba legn) Erba per la fever) 8eH demaistro mat. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9I>H!!> cm.:M foglie verH deHcupo di sopra) biancoHtomentose di sotto) le inferiori picciolate) le superiori sessili) tutte pennato partite con segmenti larg%i incisoHdentatiM capolini ovoidi piccoli bianH castri in racemo composto strettoM squame involucrali. N+ comunissima nei luog%i incolti) aridi) lungo le siepi. P+ le foglie e le sommit, fiorite. <+ in pieno sviluppo delle foglie e prima c%e sboccino interamente i fiori..?+ Composte. 5l t%* si prepara con F> gr. in un litro d acqua) quale stimolante nei disturbi gastrici) nelle regole soppresse o dolorose come emmenagogo) nelle metrorragie e nelle difH ficili mestruazioni 9un bicc%iere la mattina alcuni giorni

precedenti:. Viene pure adoperata per le bestie nelle cosidH dette engropade e nel mal del sangue.

Ane$one )ei bo!c"i


Anemone nemorosa) L. .E0C<5;5G&E+ Erba rizomatosa con foglie radicali siH mili alle bratte dell involucro) brevemente picciolate) ternate con segmento medio generalmente trifido e bifidi i due laterali) tutti dentatiM fiore solitario bianco o roseo con peduncoli curvati a maturit,M ac%enio pubescente) terminato da una punta glabra. N+ comune nei bosc%i della zona montana e subalpina. P+ le foglie e i fiori. <+ primavera. ?+ <anuncolacee. La pianta fresca pestata viene adoperata come cataH plasma contro la tigna e quale vescicatorio) producendo sulla pelle eritema pi@ o meno grande a seconda della durata dell applicazione.

An'e#ica

Angelica silvestris) L.

H4AV. ! &. F

&G85 .5ALE44AL5+ Angelica) 0ambug%i mati) Car'. .E0C<5;5G&E+ .al grego angelos U angelo per le sue propriet, medicinali. ?usto eretto) grosso) cavo ramoso in alto) foglioso 9$>H!$> cm.:M foglie triangolari grandissime) tripennatosette con segmenti discosti) bislungoHlanceolari) acuminati) inegualmente seg%ettatiM fiori bianc%iM ombrelH le con 2>HF> raggiM frutto ellittico con coste dorsali ottuse.

A can'e#a
Angelica Arc%angelica) L. .E0C<5;5G&E+ <adice grossa) aromaticaM fusto grosH so) cavo 9!>>H!2> cm.:M foglie basali assai grandi) tripenH natosette) con segmenti ovoloHbislung%i inegualmente seH g%ettatiM il terminale trifidoM ombrelle grandi con molti raggiM frutto con coste sporgenti) acute a vallicelle) senza canaletti. N+ tutte e due nei luog%i umidi e nei fossi della pianura alla zona subalpina. P+ la radice 9raccolta dopo la fioritura: le foglie e i frutti. ?+ Gmbrellifere. La radice in dose da FH3 gr. sola o con zucc%ero in decozione giova nella gonfiezza del basso ventre) nei diH sturbi gastrici e nei catarri di pettoM messa in infusione per otto giorni nel vino bianco) serve nelle colic%e prodotH te da bibite fredde o da freddo ai piediM masticata serve quale preservativo nelle malattie contagiose. ?acendo l infuso di !$HF> gr. in ! litro d acqua) si ottiene un delizioso stomac%ico) eccitante l appetito) faciliH ta l espettorazioneM * indicato contro l isteria. L infuso di foglie e di fiori * anticatarrale e depurativo del sangue.

Anice

Pimpinella Anisum) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usto glabro) ramoso 9F>H$> cm.:M foH glie basali cuoriformi) rotonde) lobate) inciso dentate) le medie pennatoHlobate a lobi cuneati o lanceolatiM frutti pubescenti con poc%i peli sparsi. N+ d ordinario coltivato negli orti. P+ il seme. ?+ Gmbrellifere. 5 semi assai profumati di questa pianticella sono carminativi) sudoriferi) sedativi) espettoranti e si usano in infusione 9!$ gr. in ! litro d acqua:. 5l t%* 9un cucc%iaio di semi in una tazza di acqua bollente: * eccellente nelle difficili digestioni) nelle ventosit,) negli spasimi nervosi delle vie respiratorie) nei dolori di ventre dei bambini) nel mal di capo. Per gli asmatici giova assai fumare i semi.

Antenna ia

1nap%alium dioicum) L.

4AV. A &. 3"

.E0C<5;5G&E+ Pianta con stoloni radicantiM fusto eretto) semplice 9$H!$ cm.:M foglie lanceolatoHlineari verH deHcinerine e tomentose di sotto) le basali obovatoHspatolaH te assai ottuse) le superiori acuminate quasi ugualiM capoliH ni mediocri in piccolo corimbo di color bianco o roseo. N+ nei luog%i aridi e bosc%i c%iari della zona subalpina e alpina. P+ la pianta intera. <+ in fioritura. ?+ Composte. Euesta pianticella simile nella sua forma alla 0tella alpina) si trova assai spesso associata a questa. 0i usa l infuso nelle malattie di petto in dose di 2> gr. in ! litro d acqua. 8a) oltre c%e espettorante) * sudorifera) antielH mintica e vulneraria. Vi * pure c%i asserisce come detta pianta) posta negli armadi) scacci insetti nocivi. LavandoH si) con il decotto la testa) fa morire altri insetti sc%ifosi.

A nica

Arnica montana) L.

H 4AV.! H &. $

.E0C<5;5G&E+ Erba perenne con foglie radicali a roH setta) $HnervateM fusto eretto 92>H3> cm.:) con !H2 coppie di foglie lanceolate opposteM il caule verde e peloso al vertice termina con una infiorescenza a capolino color gialloM ac%enio cilindrico) coronato da un papo di setole bianc%e uniseriate. N+ comune nei prati di alta montagna. P+ fiori e radici. <+ i fiori in luglio) ben distesi ed essiccati all ombra) le radici in ottobre ed essiccate all aria aperta. ?+ Composte. Anc%e questa bella e graziosa pianta delle nostre Alpi %a parecc%ie virt@ medicamentose) tanto per uso interH no c%e esterno. 5nternamente si prepara l infuso nel quanH titativo di !>H!2 gr. in 2$> di acqua. 0e ne prende un cucc%iaio ogni due ore negli assalti nervosi) nel principio della gotta) negli avvelenamenti) nella gonfiezza al basso ventre e contro le perdite sanguigne emorroidali. 1iova pure nelle peritoniti) nelle febbri intermittenti ostinate con infiammazioni ai piedi e idropisia. Esternamente si usa il decotto nelle lividure) slogature) piag%e) tagli) punture) ascessi freddi) cadute) punture. Per fanciulli idrocefali si usano !$ gr. di fiori d arniH ca in "> gr. di aceto bollente e !$> gr. di acqua pure bolH lente) mettendo la miscela sul capo del malato quale impacco e cambiandola spesso. ?are attenzione) perc%/ una dose troppo elevata per uso interno potrebbe cagionaH

re nausee) vomiti) oppressione) vertigini. &elle paralisi) frizioni con lo spirito sulla spina dorsale.

A o
Arum maculatum) L. 4AV. ! &. A .E0C<5;5G&E+ <izoma a tuberoM foglie grandi astate) con macc%ie brune) donde il nome) con infiorescenza a spadice di color rosso. N+ sporadico nella zona montana in luog%i ombrosi e fresc%i 9?olgaria) Bondo) 1iustino) ecc.:. P+ il rizoma. <+ dopo la fioritura. ?+ Aracee. 5l rizoma si usa come antielmintico e antireumaticoM sc%iacciato si applica con buon esito sulle piag%e) paterecH ci) porri e calli. Per uso interno si raccomanda molta prudenza 93 gr. in polvere pro dose: perc%/ rimedio pericoloso.

A!%a a'o

Asparagus officinalis) L.

.E0C<5;5G&E+ Pianta erbacea perenne c%e ci d, in primavera il noto eccellente ortaggio. .ella famiglia delle liliacee) qua e l, inselvatic%ito) ma pi@ comunemente coltiH vato. La radice %a propriet, diuretica) calmante del cuore. 0i fa il decotto con $> gr. di radici in ! litro di acqua da prenderne tre bicc%ieri al giorno tra i pasti. Euesto decotH to * pure indicato nell idropisia e nella pinguedine.

A!!en,io
Artemisia absint%ium L. 4AV. !2 &. #A &G85 .5ALE44AL5+ 8edemaistro) 8*dec%) Erba bianH ca) Erba bona) ecc. .E0C<5;5G&E+ Pianta bianco tomentosaM fusto eretto ramoso 9A>H#> cm.:M foglie ovali le inferiori tripenatosette con lacinie lanceolate) ottuse) le superiori pennatosetteM capolini gialli mediocri in pannocc%ia fogliosa) volti da un lato. N+ luog%i incolti) asciutti) sui muri e ai margini delle strade. P+ foglie e sommit, fiorite. <+ in fioritura. ?+ Composte. 5l t%* si prepara con le foglie e le sommit, fiorite nella dose di # gr. in un litro di acqua bollente c%e si lascia riposare per un ora. D indicato contro il mal di mare) come diuretico) digestivo) antielmintico) antiitterico e stomac%ico. .a prendersi in piccole dosi 9treHquattro cucc%iai alla volta:M come vermifugo da prenderne una tazza la mattina a digiuno per gli adulti) per i bambini in quantit, minore. &on abusarne) perc%/ l abuso potrebbe portare a gravi disordini.

A*ena
Avena sativa) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9A>H!2> cm.:M foglie liH neari pianeM pannocc%ia grande) ramosa in tutti i sensiM

spig%ette biflore) aristateM gemette glabre. N+ coltivata. P+ i semi. <+ a maturit,. ?+ 1raminacee. 5 semi sono nutritivi) aumentano le forze vitali) sono antiemorroidali e rinfrescanti. Contro le costipazioni ed emorroidi si prendono ogni mattina due o tre tazze di caff* preparato con avena torrefatta. Contro l idropisia ribelle si usa il decotto di un litro di avena in 2 litri d acqua fino a ridurla a ! litro c%e si beve tutto durante il giorno. Per catarri di petto) nelle infiammazioni del tubo digerente) delle vie urinarie) nei calcoli vescicali e nella renella si fa il decotto di avena mondata in dose di 2$HF> gr. in !!W2 di acqua fino a ridurla a un litro. 0i beve in giornata tra i pasti. Anc%e la farina di avena cotta bene nell acqua con un po di burro riesce eccellente e nutritiva minestra per gli anemici) deboli) vecc%i) per le nutrici e per i convalescenti di malattie contagiose. Con una manata di paglia d avena) ben tritata) messa a bollire per 2$HF> minuti in un litro d acqua si ottiene una bevanda ottima contro gli acidi urici cagionanti la gotta) la podagra) l artrite) la calcolosi e la renella. 0e ne bevono 2HF bicc%ieri al giorno. 5n ogni cura per' bisogna procedere con fiducia e costanza7

Ba ba+o te
Coc%learia armoracia) L. &omi .5ALE44AL5+ Cr*m) <avanada) Cr*n) <'dec%. .E0C<5;5G&E+ <adice grossa) fusiforme) carnosaM fuH sto eretto) ramoso 93>HA> cm.:M foglie basali ovatobislunH g%e) crenulateM le cauline inferiori pennatofide) le superioH ri lanceolateM fiori bianc%iM siliquette ellittic%e gonfie. N+ coltivata. P+ le radici. <+ a preferenza autunno) inverno. ?+ Crocifere. La radice di questa pianta %a propriet, depurative) antiscorbutic%e e anticatarrali) e grattugiata con aceto e zucc%ero serve quale companatico. Eccedendo nella quanH tit,) produce ritenzione di orina od orina sanguigna. 1ioH va nel mal di denti) nei crampi di stomaco) in caso di asfissia) congestione cerebrale) capogiro) mal di testa e simili. Per questi casi si fa l empiastro di radici grattugiate sulla parte dolorante. 8essa in acquavite o alcool) d, un liquore giovevole per l artrite e reumatismo) fregando forH temente. Per facilitare la digestione) nei catarri di petto o intestinali) nell idropisia e nella ritenzione di orina si fa l infusione di #>H!2> gr. di radici tagliuzzate in 2 litri di vino o birraM da prendersi a bicc%ierini. La radice grattuH giata e posta nell aceto) spirito o latte serve a levare le macc%ie 9lentiggini: dal viso e dalle mani) passandovi soH pra con un po di ovatta inzuppata nel liquido.

Ba babieto#a

Beta vulgaris) L)

La radice di questa pianta da tutti conosciuta) perc%/ coltivava) oltre essere ottimo alimento) specialmente per il bestiame) * pure medicinale. Essa conviene a preferenza alle persone irascibili) biliose) irrequiete. Con essa furono guariti molti individui affetti da gastroHenterite cronica. Le foglie) cotte e condite con molto olio e poco sale) giovano nella stitic%ezza. 5l decotto di foglie 93>H$> gr. in ! litro d acqua: * eccellente nelle infiammazioni intestinaH li) nei bruciori d orinazione) nelle emorroidi e nelle malatH tie della pelle. La pianta appartiene alla famiglia delle C%enopodiaH cee.

Ba )ana
Lappa maior) 1aertn. &omi .5ALE44AL5+ Petolara) Baldana) 0lavacioni) ecc. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato) ramoso 9!>>H!$> cm.:M foglie grandi) cuoriformi) quasi tomentose di sotto) tutte piciolateM capolini rosei) grandi tutti in racemo basso cuoriformeM squame involucrali tutte pi@ lung%e dei fioriM disco epigino con orlo ondulato. N+ assai comune vicino alle case) negl incolti) lungo le strade) presH so depositi di rifiuti. P+ la radice e le foglie. <+ autunno e primavera per le radice) per le foglie in pieno sviluppo. ?. Composte. La Bardana) usata da tutti i medici e farmacisti fino avanti mezzo secolo) %a propriet, sudorifere) diuretic%e) depurative e cicatrizzanti. 5l decotto di radice in dose di A> gr. in i litro d acqua) fino a ridurlo a met, * purificanH te) risolvente) rinfrescanteM giova quindi come sudorifero) nei disturbi d orinazione) nelle ulceri) nella gotta) nella podagra) nell artrite) nella pietra e nella renella+ giova ancora nei catarri polmonari) e in tutte le malattie della pelle. Con le foglie fresc%e pestate) unite a c%iaro d uovo) si fanno impacc%i sulle piag%e) sui tumori vecc%i) geloni) nodi emorroidali) indurimenti e ferite. 0i possono adoperaH re anc%e le foglie secc%e) polverizzate) ma in dose alquanto pi@ elevata. 5l sapone si prepara pestando radici e foglie) c%e si cuociono nel burro) filtrando il ricavato. E indicatisH simo nelle scottature. La tisana si prepara con 2$ gr. di radici in W2 litro di acqua. D risolutivo efficace ai bambini colpiti da rosolia) dandone a bere un cucc%iaino ogni $ minuti. 5n due ore la eruzione * completa) e il bambino) tenendolo ben caldo) in tre giorni * guarito. 6n empiastro ben caldo di foglie cotte nel latte fa cessare i dolori locali ordinari) risana in breve le ferite) i tumori) le emorroidi) le croste lattee e la tigna. Per le ulceri 9vene: varicose delle gambe) si unisce a un mezzo bicc%iere di succo di foglie mezzo bicc%iere di olio d olivoM si agita fortemente fino a renderlo a consiH stenza d unguentoM si applica all ulcera con una fascia di cotone trasparente) ricoprendo con una foglia fresca di bardana. 8ezzo per far crescere i capelli. 5n un litro di acqua si aggiungano tre litri di acetoM vi si cuocia insieme il quantiH

tativo di FH3 grosse radici di Bardana per lo spazio di !$H2> minutiM si filtri e si lavi) fregando fortemente a guisa di massaggio) la testa 2HF volte il d-) e se il bulbo non * morto) si ottiene realmente la crescita dei capelli. Ggnuno deve capire c%e la crescita non * subito pronta) ma bisogna attendere un tempo pi@ o meno lungo) senza stancarsi.

Ba!i#ico

9Basalic':

GcRmum basilicum)

Euesta labiata) perc%/ coltivata negli orti) * abbastanH za conosciuta) senza dover farne la descrizione. D piantiH cella molto aromatica) anc%e dopo l essiccazioneM oltre essere ornamentale e servire quale condimento nella confezioH ne di diversi cibi) %a pure virt@ medicinali stimolanti e stupefacenti. 0i usa l infuso di !> gr. di foglie in un litro d acqua contro la tosse) nel vomito) nella dispepsia nervosa) e quale gargarizzante nell angina. 5l succo giova nel male d orecc%ia) inzuppando dell ovatta con alcune gocce. 5l decotto usasi esternamente nelle screpolature. 5l sapone composto di grasso di maiale e di succo di basilico) serve per le labbra e per i capezzoli feriti. Con l olio essenziale si fanno frizioni contro la caduta dei capelli e nelle paralisi. Per eccitare lo scolo soppresso dal naso si fiuta la polvere.

Beccab(n'a

Veronica beccabunga) L.

&omi .5ALE44AL5+ 1rasson) Erba del tai) 0empreviva. .E0C<5;5G&E+ ?usti grossetti) cavi) radicanti alla baH se e rossastri 92>HA> cm.:M foglie ellittic%e) ottuse) picciolaH te) superficialmente seg%ettateM calice quadripartito con lacinie ugualiM cassula glabra quasi tonda oppure marginaH ta o intiera. N+ presso le sorgenti) lungo i rigagnoli) nei fossi e nelle paludi) quasi sempre associata al Crescione. P+ foglie e germogli. <+ giugno) luglio. ?+ 0crofulariacee. 5l succo 0uccus %erbae Beccabungae * scorbutico) risolvente e giova nelle costipazioni) nelle eruzioni cutaH nee) nella ritenzione di orina. .ose+ da 3>HI> gr. al giorH no. Le foglie e i germogli danno un ottima insalata primaH verile.

Be##a)onna

Atropa belladonna) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9$>H!$> cm.:M foglie ovate) affatto intiere) accoppiate o solitarieM pedunH coli uniformiM corolla di coloro rossastro livido) campanuH lataM bacca nera. N+ nei bosc%i fresc%i o recentemente tagliati della zona montana e subalpina. P+ foglie e radici. <+ le foglie dopo la fiorituraM le radici) di FH3 anni) in autunno o in primavera. ?+ 0olanacee. Euesta pianta velenosissima deve essere trattata solaH mente dai c%imici) dai medici e farmacisti. La si prescrive dagli oculisti per dilatare e immobilizzare l iride dell ocH c%io e la pupilla. Le foglie) ma pi@ specialmente le radici) vengono usate nelle nevralgie facciali) nelle gastralgie) nelH la tosse asinina e nell asma. 0ia dovere preciso dei genitori e dei maestri c%e la conoscono di mostrarla ai loro rispettivi figliuoli e discepoH li avvertendoli di non manipolarla o coglierne le bacc%e per mangiarle. 4reHquattro bacc%e bastano per dare la morte a un adultoM una sola pu' essere letale a un bambiH no7 Per fortuna * rara da noi7 5o la trovai abbastanza diffusa sul 8onte Baldo) tra 0. Valentino e Canalette) qua e l, sul Pasubio) sui monti di Ala verso la 0ega) in LavaroH ne) tra 8onte <over e Luserna e nell anno !"FA ne vidi alH cuni bei esemplari sul 8onte Cengio) di qua da Asiago) in occasione dell Escursione Erboristica fatta con i miei ProH fessori e Colleg%i durante il Corso Erboristico tenuto alH l 6niversit, di Padova) ordinato dal 8inistero dell AgricolH tura e ?oreste) per il conseguimento del .iploma 8iniH steriale.

Betonica

Betonica officinalis) L. 4AV. 2 &. !3

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>HA> cm.:M foglie infeH riori lungamente picciolate) ovatoHbislung%eM brattee ovaH toHmucronateM spiga bislunga) speronata alla baseM calice pi@ o meno peloso) non reticolato) venosoM corolla porpoH rina o bianca. N+ nelle radure) luog%i erbosi e incolti) ai margini dei bosc%i. P+ tutta la pianta. <+ durante la fioriH tura. ?+ Labiate. Le foglie giovani e i germogli cotti nell acqua salata danno un cibo saporito. Le foglie secc%e in dose di #H!> gr. in !W2 litro d acqua offrono un t%* pettorale risolvente i catarri. 0ono bens- amare e sgradite) ma giovano assai nello sputo di sangue) nella debolezza di nervi e nei disturH bi di respirazione. La pianta) cotta nel vino) serve) per uso esterno) a medicare ulceri varicose e piag%e infette. La radice * purgativa.

Bet(##a

Betula alba)

4AV. F &. !I

&G85 .5ALE44AL5+ BedSl) BeSl) Bog'la) BedSi. .E0C<5;5G&E+ ?oglie romboidaliHtriangolari) lungaH mente picciolate) non reticolate nella pagina inferiore) ementi fruttiferi lungamente peduncolati. N+ qua e l, nelH la zona montana e subalpina. P+ le foglie e le gemme. ?+ Betulacee. Per malattie di cuore con edemi diffusi) contro i vermi) per attivare le funzioni dei reni) nella gotta e nel mal della pietra si fa l infuso di foglie di 2>H3> gr. in ! litro d acqua) o il decotto di 2$H3> gr. in ! litro d acqua fino a ridurlo a met,. 5l decotto di gemme si fa con !>>H!$> gr. in I>> di acqua) riducendolo a $>>. 4anto dell infuso c%e del decotH to se ne pu' prendere alcuni bicc%ieri al giorno. Per uso esterno il decotto serve contro l erpete) sudor di piedi e artrite. Contro l artrite giova assai procurarsi una specie di pagliericcio riempito di foglie disseccateM vi si entra in mezzo) spogli dei vestitiM in tal modo si produce molto sudore c%e si continua restandovi dentro un 2>HF> minuH tiM indi ci si asciuga) ci si veste) evitando l aria. 5l cos- detto carbone vegetale) calcinato in recipiente c%iuso) si usa nelle dispepsie flatulenti) nelle diarree fetiH de) nelle gonfiezze del basso ventre. .ose+ 2HF cucc%iai dopo il pasto in una tazza d acqua.

Bianco!%ino
Crataegus oTXacant%a) L. &G85 .5ALE44AL5+ 8arendel,r) Brugnol,r) Piratol*r) Amperl,r) Perlet-n) ecc. .E0C<5;5G&E+ .a cratos U forza e agem U condurH re. Arbusto con rami spinosiM foglie coriacee) fatte a ventaH glio e pennatifide con FH$ lobi inciso dentatiM fiori bianc%i o rosei in corimbo di poc%i fioriM peduncoli glabri) sepali glabri ovatiM petali obovati) quasi tondiM stili !H2M frutto piccolo bloboso) quasi rosso corallo. N+ nelle macc%ie e nelle siepi dalla pianura alla montagna. P+ sommit, in fioritura. <+ in principio della sbocciatura dei fiori. ?+ <osacee. 5l t%* dei fiori * prezioso tonico del cuore. .ose+ un buon pizzico in una tazza d acqua da prendersi 2HF volte il d-. La tintura * cardiotonica per le persone a sistema nervoso molto debole 9!$H2> gocce al giorno:M come antiH spasmodico) nelle vertigini e nell insonnia si pu' arrivare fino a 3> gocce) da prendere prima di coricarsi. 5l biancoH spino * pure rimedio specifico contro l angina.

Bi##e i
Cardamine amara et pratensis) L)

.E0C<5;5G&E+ Cardamine amara+ fusto eretto) ascenH dente) angoloso 92>H$> cm.:M foglie pennate tutte) a foglioline osavate) o bislung%e sinuate) o dentatoHangolose) la terminale un poco pi@ grandeM petali bianc%i) raramente violetti) lung%i F volte il caliceM silique lineari strette. Cardamine pratensis+ rizoma corto) fusto eretto 9F>H3> cm.:M foglie basali pennate) tondoHovateM la pi@ grande terminale reniformeM fiori lilla a corimbo cortoM petali lung%i il triplo del calice. N+ la prima lungo i fossi e le sorgentiM la seconda nei prati umidi) paludosi. P+ tutta la pianta. <+ dopo la fioritura. ?+ Crocifere. 5l succo 0uccus %erbae Cardaminis 0. &asturtii praH tensis * aperitivo) impedisce la decomposizione degli umori) migliora le funzioni del basso ventre) e si usa nelle idropi) nello scorbuto e nelle eruzioni cutanee. .ose+ da !$HF> gr. da solo o con acqua.

Bion)e##a

9Centaurea minore:

ErRt%rea centaurium) Pers. 4AV. !> H &. II

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto ramoso superiormente 92>H3> cm.:M foglie basali ovato ottuse in rosettaM fiori rossi) sessili) solitari nelle dicotomie e fascicolati nell apice dei rami) i laterali accompagnati da due bratteoleM stimma bifico. N+ nei pascoli e nelle radure dei bosc%i fino a mezza montagna. P+ tutta la pianta. <+ in fioritura. ?+ 1enzianacee. Euesta simpatica ed elegante pianticella %a propriet, tonic%e) stomac%ic%e) febbrifug%e e leggermente purgative. 0i usa il t%e di tutta la pianta in dose di !>H!$ gr. in !W3 di litro d acqua. Euesto t%*) assai prezioso) giova nelle debolezze di ventricolo) inappetenze) nelle febbri) nei mali di stomaco) nel catarro gastrico) nella diminuzione delH l attivit, digerente) nell acidit,. Esternamente si applicano fasciature del decotto nelle malattie della pelle 9erpete) eczema) tigna) ascessi) ecc.:. 55 vino amaro stomac%ico si prepara mescolando in parti uguali Biondella e 4rifoglio fibrino) un po di AssenH zio) un pizzico di fiori di Camomilla e alcune scorze di Arancio in 2 litri di vino nero. 0i lascia in deposito per #

giorni al caldoM poi si filtra e il liquido filtrato e spremuto si mette in bottiglie ben c%iuse. 0e ne beve un bicc%ierino due volte al d-.

Bi!to ta
PolRgonum bistorta) L

.E0C<5;5G&E+ <izoma rossastro piegato due volte su se stessoM fusto semplice 92>HA> cm.:M foglie inferiori ovali) bislung%e) glauc%e di sotto scorrenti sul picciolo) troncaH te o cuoriformi alla baseM fiori rosei in spiga compatta a spigoli acuti. N+ prati e pascoli umidi della zona montaH na e subalpina. P+ il rizoma. <+ autunno e primavera. ?+ Poligonacee. La radice) c%e si essicca rapidamente al forno o al sole) contiene oltre ad acido tannico e gallico) un poco di acido salicilico e molto amido) e si usa in decozione di A> gr. in ! litro di acqua nelle infiammazioni delle mucose e sanguigne come astringente) come pure nelle diarree) febH bri intermittenti e denti malfermi. Esternamente si usa quale cataplasma nei tumori) ferite e indurimento delle gengive. 5nternamente si prenH de la polvere in dosi di 2H3 gr. in un bicc%ier d acqua nei catarri gastroHintestinali. Le foglie si preparano come le spinacce.

9Gnonide : Gnonis spinosa) L. 4AV. A H &. 3! &G85 .5ALE44AL5+ 8alaig%e) Bunaga) Bonag%e) Binag%e. .E0C<5;5G&E+ ?usto prostrato o eretto) vellutato da una parte) spinoso 92>HA> cm.:M foglie ovali bislung%e) ottuse) dentateM fiori ascellari a coppie o solitari) roseiM lacinie del calice lanceolato lineari acuminateM legume ovaH loHerettoM semi tubercolosoHscabri. N+ pascoli aridi) sui margini delle strade fino alla zona subalpina. P+ le foglie e il fittone. <+ estate. ?+ Leguminose. 5l decotto del fittone da 2>H2$ gr. in ! litro di acqua) fino a renderlo un terzo) si prescrive in tutte le infiammaH zioni delle vie respiratorie) urinarie) nelle cistiti e nella gotta. Essendo fortemente diuretico si usa con buon effetH to nelle idropisie) nelle emorroidi e nei calcoli renali e vescicali. Per i medesimi mali si adoperano le foglie e i fiori) ma in modo pi@ blando.

Bona'a

Borrago officinalis) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto grossetto) eretto 92>H3> cm.:M foglie grandi ovali o ellittic%e) ristrette in lungo picciolo) le superiori bislung%eM racemo foglioso alla baseM corolla celeste) piana) rotata. N+ campi asciutti) siepi) nei ruderi. P+ la pianta. <+ in fioritura. ?+ Borrinacee. 5l t%e si prepara con !$H2> gr. di foglie) preferibilH mente fresc%e) in ! litro di acqua bollente. 1iova nei reumatismi) provocando traspirazione e per curare le tosH siM come sudorifera) diuretica) emolliente e depurativa si prescrive il decotto 9da $>H!>> gr. in ! litro d acqua: da prendersi molto caldo nelle infiammazioni polmonari) nelH la nefrite) nelle febbri esantemic%e 9rosolia) scarlattina) vaiolo: come pure nelle malattie della pelle. Come depuH rativo si cuoce la pianta nel vino c%e si beve a bicc%ierini.

Bo

ana

Capsella bursa pastoris) 4AV. A &. 33 8Ync%. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) semplice o ramoso 92>H3> cm.:M foglie basali a rosetta) bislung%e) intere o pennatofide) le cauline saettiformi lanceolateM fiori bianH c%iM siliquette triangolari) sopra peduncoli quasi orizzontaH li. N+ ovunque nei luog%i incolti e coltivati dal piano alla zona subalpina. P+ la pianta 9meglio fresca:. <+ al princiH pio di fioritura. ?+ Crocifere. 5l decotto si prepara con una manata di piante freH sc%e in tre tazze di acqua fino a ridurla a un terzo) c%e si beve in due volte con qualc%e intervallo. 1iova moltissiH mo nelle febbri intermittenti 9malaric%e e terzane: nei passaggi sanguigni) nella diarrea) nell itterizia) nelle scrofoH le al collo) nelle emorroidi) nell albuminuria 9morbo di Brig%t: e nella renella. La Borsapastore) oltre essere prezioso astringente ed emostatico) %a pure grande propriet, radioattiva) agendo magnificamente quando si fanno applicazioni esterne per curare malattie interne. Cos-) a esempio) per curare le febbri malaric%e si applica la Borsapastore fresca bene tagliuzzata ai polsi e alla pianta dei piedi e la febbre cessa quasi subito. Cos- c%i porta con s* in tasca uno o due tuberi di ciclamino) pure radioattivo) si libera in brevissimo tempo dalle emorroidi pi@ ostinate. Cos- si dica di altre piante radioattive+ la cipolla) applicata sui reni sc%iacciata) contro le malattie di fegato) milza) bile) reniM la cariofillata) appliH cata al collo per infiammazione agli occ%i) l imperatoria) l aglio orsino) il geranio roberziano e lo spino cervino. &ella cura delle metrorragie di soggetti giovani o nella menopausa si fa il t%e di $> gr. di Borsapastore e $> gr. di Amarella 9Artemisia vulgaris: in ! litro di acqua. 0i lascia sedare per !> minutiM poi si filtra e se ne beve un bicc%iere ogni ora. 5l succo gocciolato a caldo nelle orecc%ie) giova nelle otiti purulenti) e all esterno giova pure) fregando) nella podagra e nei tumori infiammanti. La polvere stagna il sangue da naso e si usa anc%e sulle piag%e fresc%e. .a notarsi c%e la pianta) per avere un buon effetto) deve essere usata possibilmente fresca. Lo stesso decotto * utilissimo nelle urine sanguigne) dando ottimi risultati. .ose+ F>HA> gr. in un litro d acqua.

Bo !a%a!to e

BOSSO

BuTus sempervirens) L)

&G85 .5ALE44AL5+ 8art*l) Ardescol) Berverde) Verz'l. .E0C<5;5G&E+ Arboscello con rametti giovani un po pelosiM foglie opposte) ovali) brevemente picciolate) luciH de) sempre verdi 92HF cm.:) con picciolo un po peloso ai lati. N+ inselvatic%ito e coltivato nei parc%i e nei. giardini. P+ le foglie e la corteccia. <+ in ogni stagione. ?+ BuTacee. Euesta pianta %a propriet, diaforetic%e) purgative e colagog%e) e si usa per questi scopi la decozione di 3> gr. di foglie in ! litro d acqua) fino a ridurlo a !WF. 5l decotto della corteccia in ragione di A> gr. in ! litro d acqua) serve

a provocare il sudore nelle affezioni reumatic%e) erpetic%e e sifilitic%e. Attenzione alle dosi) perc%/ pianta velenosa7

B ionia
BrRonia dioica) 5acq. &G85 .5ALE44AL5+ ;uc,ra selvadega) ;uc,ra mata. .E0C<5;5G&E+ ?usti gracili) erbacei) angolosi) rampiH canti 92HF m.:M foglie picciolate) ruvide) palmatoquinqueloH be e lobisinuato dentate) le superiori pi@ lung%e e pi@ acuteM fiori in racemi ascellari con brevi peduncoliM calici pi@ corti della corollaM bacca rossa piccola. N+ nelle siepi e negli avallamenti riparati e caldi. P+ la radice. <+ termiH nata la vegetazione. ?+ Cucurbitacee. Euesta pianta velenosa deve usarsi con molta discreH zione. La radice per essere molto grossa) deve essere tagliaH ta a fette per ottenere pi@ facilmente l essiccazione+ * potente vomitivo) purgativo) diuretico) antireumatico. Per dissipare tumori) umori freddi) glandole sono ottimo rimeH dio le frizioni fatte con la radice fresca rasc%iata. &ei dolori reumatici si applica la polpa fresca di questa radice. &elle congestioni) nelle bronc%iti) pleuriti) grippe) epilessia) arH trite e quale purgativo si usa l infusione di # gr. di polvere di radice in ! litro di acqua. 5l vino di Brionia si ottiene con A> gr. di radici poste a macero per 23 ore in un litro di vino. 0e ne prendono 2 cucc%iai prima del pranzo e della cena quale diuretico e lassativo nella cura dell idropiH sia. La radice fresca pestata e cotta col sego * rimedio efficace contro la rogna. Euattro o sei frizioni bastano per ottenere la guarigione. Attenzione per l uso interno) essenH do potente veleno.

B (ne##a

Brunella vulgaris) L.

&G85 .5ALE44AL5+ 8orella) 8oratola) 0anzu'la. .E0C<5;5G&E+ Pianta alta !>HF> cm.M foglie picciolaH te con denti divaricati e l inferiore diviso fino a met,M corolla lunga il doppio del caliceM stami con punta lesiniH forme diritta. N+ comune nei prati e lungo i luog%i erbosi delle vie. P+ pianta intera. <+ estate. ?+ Labiate. Euesta pianta leggermente astringente si usa in infuH so da F>H3> gr. in ! litro d acqua) nelle infiammazioni intestinali e quale gargarismo nelle irritazioni della bocca e della gola. La pianta intera fresca) ridotta in poltiglia) si usa come cataplasma nei gavoccioli 9giavizz'i:.

B('#o!!a
Anc%usa officinalis) L. .E0C<5;5G&E+ ?oglie lanceolate) le superiori dilatate alla baseM fusto eretto 9F>H$> cm.:M calice $HfidoM corolla porporaHviolacea con tubo quasi uguale al lembo e squaH me vellutateM stima unico smarginatoM carpelli acuti. N+ nei campi e nei luog%i incolti. Euesta pianta %a le stesse qualit, della Borrana.

Ca#a$o a o$atico
Acorus calamus) L) .E0C<5;5G&E+ Erba perenne alta da $> cm. a un metro con rizoma grosso) cilindrico) orizzontaleM foglie alterne) lung%e da 2> a $> cm. ensiformi) guainanti) fusto la capsula con due o tre semi ovati. N+ nei fossi e nelle paludi) specialmente nella valle del Po. P+ il rizoma. <+ primavera e autunno. ?+ Aracee. 5l rizoma * aromaticoHstimolante) tonico e febbrifugo e si usa nei catarri gastroHenterici) nella cattiva digestione) florifero triangolareM fiori piccoli verdastriM frutto a piccoH nelle febbri intermittenti) nell acidit, di stomaco) negli ingorg%i renali e nelle palpitazioni di cuore. 0i fa il decotH to del rizoma tagliato a pezzettini. .a !$ a 2$ gr. in $>> di acqua o vino. D usato anc%e per risc%iarare la voce e per bagni o lozioni ai bambini rac%itici o scrofolosi.

Ca#en)o#a
Calendula officinalis) L. 4AV) " &. A3 .E0C<5;5G&E+ Pianta glandolosaHpubescenteM fusto angoloso) lanceolato eretto 92>H$> cm.:M foglie inferiori bislungoHspatolate) le superiori lanceolatoHcuoriformi abbracciantiM capolini grandi aranciati con linguette lung%e il triplo dell invoglioM ac%eni tutti con margine intero) tutti curvati. N+ pianta assai rara o coltivata. P+ la pianta intera. ?+ Composte. ?oglie e fiori sono sudoriferi) aperitivi. 0i usa l infuso di F>H3> gr. in ! litro d acqua nei disturbi di ventricolo) della matrice) per ristabilire i mestrui impediti da debolezH za. 5l succo 9!W2H! gr.: si adopera nei cancri della pelle) nelle ulceri) nelle scrofole e nell emorroidi. .a notarsi+ se alla mattina i fiori non si aprono) * segno di pioggia.

Ca$e) io

4eucrium C%amaedris) L.

.E0C<5;5G&E+ Pianta pubescenteM fusto molto ramoH so dalla base 9!>H!2 cm.: M foglie ovali od ovaliHlanceolate) brevemente picciolate) pubescenti doppiamente dentateM fiori in racemo fogliosoM calice rossastro pubescenteM corolH la porporina a lobo mediano concavo) obovato) cuneiforH me. N+ luog%i incolti sassosi) sui muri dei campi) nei luog%i secc%i e ben esposti. P+ l intiera pianta. <+ maggio) giugno. ?+ Labiate. Euesta graziosa pianticella) detta anc%e Euerciola) %a propriet, stomac%ic%e e digestive. 0i fa l infuso di !$ gr. di foglie e sommit, fiorite in ! litro d acqua. 0e ne prendono 3 tazzine al giorno nell inappetenza) nei mali di stomaco e nei disturbi intestinali.

Ca$e) io a#%ino
4AV. !> &) IF .E0C<5;5G&E+ ?usti frutticosi) ramosissimi) prostrati 9!>H2> cm.:M foglie ellitticoHbislung%e) profondamente creH nate) ottuse) picciolate) biancoHargentine di sottoM stipole lineariM fiori bianc%i) grandi) solitariM petali ordinariamente #) lung%i il doppio dei sepaliM carpelli con lungo stilo piumoso. N+ abbondante da formare veri tappeti sui ciH glioni e pascoli della zona subalpina e alpina. P+ le foglie e le sommit,. <+ settembre. ?+ <osacee. Anc%e questa simpatica pianticella delle nostre Alpi * assai preziosa per le sue virt@ cardiotonic%e) diuretic%e e astringenti. 0i fa l infuso di 2> gr. di foglie in ! litro d acqua per rinforzare il cuore) per pulire il capo e facilitare l orinazione.

Ca$o$i##a

8atricaria c%amomilla) L.

Pianta nota a tutti per essere dispensato dal darne la descrizione. N+ luog%i aridi e incolti) nei campi) lungo le strade) negli orti. P+ i fiori disseccati all ombra e messi in recipienti ben c%iusi. <+ durante la fioritura. ?+ Composte. 5 fiori di questa pianta sono tonici) stimolanti) febbriH fug%i) emenagog%i) antispasmodici) sudoriferi. Con un pizH zico di fiori secc%i in una tazza di acqua bollente si %a un buon t%e giovevole nei disturbi di stomaco) nell insonnia nervosa) nelle difficili digestioni) nell isterismo) nelle febH bri intermittenti) nei crampi di stomaco) nella tosse asmatiH ca e nelle colic%e. Per uso esterno si usano i fiori posti nello spirito o nell olio contro i tumori infiammati) nelle scrofole e nello scorbuto. 0acc%etti di F> gr. di Camomilla) fiori di 0ambuco e farina di 0egala in parti uguali si applicano caldi e con buon esito nei reumatismi) mal di occ%i) di orecc%i) negli ascessi e foruncoli.

Cambiare i fiori ogni anno+ diversamente perderebbeH ro della loro virt@ terapeutica.

Ca$%ane##ine
LeucoRum vernum) L. 4AV. !> H &. I! .E0C<5;5G&E+ 0capo eretto) cavo 92>H3> cm.:M foglie lineari) ottuseM fiore unico terminale bianco in cima) verH dognoloM segmenti allungatiM stilo a forma di clava. N+ prati umidi di monte. P+ il bulbo. ?+ Liliacee. 0i usa il bulbo in piccole dosi come vomitivoM esterH namente si applica alla gola) dopo esser stato in composta nell aceto) per fare scomparire il gozzo.

Cana%a ac-(atica

Eupatorium cannabinum) L.

.E0C<5;5G&E+ Pianta erbacea) perenne con fusto eretH to alto A>H!I> cm. rossiccio) striato con foglie opposte). picciolate e infiorescenza composta di numerosi capolini a fiori rossi o bianc%i. N+ comune nei bosc%i umidi) nei fossi e nelle paludi. P+ sommit, fiorite) foglie e radici. <+ le radici in primavera) le foglie e le sommit, in principio di fioritura. ?+ Composte. La radice * un ottimo purgante) come il rabarbaro) senza produrre colic%e o debolezza. Le foglie %anno azioH ne tonica e si fa il t%* o decotto di F>HA> gr. in ! litro di acqua nelle debolezze generali) nell anemia) nella clorosi e nelle cattive digestioni. Esse sono tonic%e) aperitive) stiH molanti e purgative e danno buoni risultati nelle idropisie) nei catarri cronici e negli ingorg%i di fegato e di milza. Come purgante la radice tagliuzzata nella dose di F>HA> gr. si mette a macero in ! litro di vino+ un bicc%ieH re la mattina a digiuno.

Canna

Arundo .onaT L.

.E0C<5;5G&E+ Pianta selvatica) comune lungo i fiuH mi) nei luog%i umidi) sabbiosi) nei parc%i da tutti conosciuH ta per gli usi quale sostegno alle piante di ortaggio) o per cancelli) o bastoni da pesca) ecc. 5l suo rizoma sotterraneo * medicinale quale sudorifeH ro e diuretico. 0i usa il decotto di 3>HA> gr. in ! litro d acqua c%e si beve a piccole tazze $HA volte al giorno.

Ca%e#*ene e

Adiant%um Capillus Veneris) L.

.E0C<5;5G&E+ ?oglie molli 9!>H2> cm.: a piccioli neri) lucenti) sottili) bipennatosette con lobi a forma di

ventaglio sostenuti. N+ sulle rupi e sui muri bagnati da stillicidi permanenti) alle pareti di cascate) e in genere nei luog%i umidi poco illuminati. P+ pianta intera. ?+ PolipoH diacee. 4utta la pianta %a leggera azione aperitiva) pettorale) emolliente. 0i usa l infuso di !> gr. di foglie in !2> di acqua nelle affezioni di petto) nelle tossi) nelle bronc%iti e nelle difficili e scarse mestruazioni. 0i usa pure nell asma) negli ingorg%i di fegato e di milza. 5l decotto si usa per lavare la testa) rinvigorire i capelli e allontanare la forfora.

Ca% i+o'#io

98adreselva: Lonicera Caprifolium) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usti volubili pubescenti nei rami gioH vaniM foglie caduc%e) un po coriacee) ellittic%e) quasi tonH deM fiori porporini o biancoHgiallastri verticillatiM un capolino terminale sessileM corolla con labbro superiore a 3 lobi)lungo appena !WF di essaM bacc%e ovali rosse. N+ nei bosc%i riparati e caldi della zona submontanaM pianta piuttosto rara. P+ foglie e fiori. ?+ Caprifogliacee. Le foglie e i fiori sono sudoriferi e diuretici. 0i fa l infuso con un pizzico in una tazza di acqua. E gustoso e si presta quale collutorio nelle infiammazioni della bocca e delle fauci. La corteccia %a azione pi@ forte e si usa in decozione di 2$H$> gr. in ! litro d acqua nella gotta) nell itH terizia) nella renella) negl ingorg%i di fegato e di milza. Al decotto si pu' sostituire la macerazione di ! litro di vino bianco in !$> gr. di corteccia.

Ca cio+o
CRnara 0colRmus) L. .E0C<5;5G&E+ Pianta da tutti conosciuta) della famiglia delle Composte e coltivata negli orti. Gltre servire quale insalata) esso %a pure virt@ medicinale per il ferro e tannino c%e contiene e si usa quale astringente) tonico e diuretico. 0i prescrive il decotto di radici 92> gr. in !>> gr. di acqua: contro la gotta) artrite) reumatismi) idropisia e renella. 8angiato crudo 93HA al giorno: giova contro le diarree ostinate. 5l carciofo per') mangiato crudo) e di difficile digestione. 5l fiore coagula il latte.

Ca )o !anto
Cnicus benedictus) L. 4AV. 2 H &. !F .E0C<5;5G&E+ Pianta annua) erbaceaM fusto eretto) angoloso con rami divaricati 9F>H!>> cm.: M foglie alterne)pubescenti) biancastre con nervature sporgenti) sinuatoHdentati con lobi picciolate) le inferiori bislung%e) le fiorali piu lung%e dei capoliniMi capolini giallicci con involucro conicoHcampanulatoM ricettacolo pianocon poli molto lung%i e aderenti. N+ da noi molto raro in alta montagna 90telvio:. P+ tutta la pianta. ?+ Composte. Euesta pianta si adopera nelle difficili digestioni) nei catarri bronc%iali cronici e nelle malattie della vena porta. .ose+ il decotto di $H!$ gr. in ! litro d acqua. E pure febbrifugo) e giova nelle diarree e atonia gastrica) come pure nell itterizia.

Ca io+i##ata
1eum urbanum) L. 4AV. " &. AI

.E0C<5;5G&E+ <izoma corto) fusto eretto 93>HI> cm.:M foglie pennatosette con $HI segmenti bislung%i inciH so dentati) il termine pi@ grandeM stipole grandi fogliaceeM fiori gialli terminali al fusto e ai rami erettiM sepali reflessi nel fustoM petali quasi uguali al caliceM carpoforo nulloM carpelli con coda lunga) nuda) articolata al !Z quarto supeH riore. N+ bosc%i fresc%i) lungo i rivi. P+ la radice. <+ autunno e primavera) prima della fioritura. ?+ H<osacee. La radice contenendo molto tannino) adagramantina) gomma e altre sostanze) * tonica) astringente) eccitante e vulneraria. 0i usa l infuso di F>H$> gr. in ! litro d acqua nei catarri cronici intestinali) nella debolezza di nervi e di digestione) nei flussi di catarro e di sangue) nelle diarree) nei disturbi di petto e di fegato. 5l vino di radici si prepara con I> gr. di radici tagliuzzate in !W2 litro di vino buono vecc%io. 0e ne prende un bicc%ierino nelle difficili digeH stioni) nel mal di testa e di petto) per lo stomaco debole dei convalescenti quale eccellente stomac%ico. 0imili virt@ %a pure la CA<5G?5LLA4A .5 8G&4E U 1eum rivale) L. con fiori gialloHlividi) grandi curvati in bassoM rizoma cortoM fusto eretto 92>H3> cm.:.

Ca #ina

Carlina acaulis) L.

&G85 .5ALE44AL5+ Articioc%i de mont) 0pini de pr,) ?ormaiele) 0egnatempi) 0pini d asen) C%esedSr) ecc. .E0C<5;5G&E+ ?usto grosso cortissimo o alto fino a 2>HF> cm.M foglie grandi prostrate in larga rosa) picciolate) nervose) lanceolateHpennatoHpartite) a lobi divisi in lobetti dentati e spinosiM capolino molto grande solitario terminaH le) quasi sessileM squame involucrali raggianti lineari in clava e ottuse in alto. N+ pascoli aridi) sassosi dalla zona submontana alla subalpina. P+ la radice. ?+ Composte. La radice di questa pianta %a virt@ stomac%ic%e) stimolanti) diuretic%e) sudorifere e antielmintic%e. 0i usa il decotto di !$ 2> gr. in 2>> di acqua. La radice secca polverizzata in ragione di 3H$ gr. in !W2 litro d acqua) scaccia il verme solitario) apre il fegato e la milza otturati) rammolisce i tumori acquosi) provoca l orina) liberando la vescica dalle pietre ed * efficace contro la peste. La pianH ta) bollita nell aceto) giova nelle eruzioni cutanee) tigna) croste) mal di denti) risciacquando.

Ca ota
.aucus carota) L.

9<ave zalde:

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) un po ramoso) striato e glabro da !> a A> cm.M foglie bipennatosette) a segmenti ovali) inciso dentatiM infiorescenza a ombrella compostaM fiori bianc%i) raramente rosei o giallicci. N+ da noi coltivaH ta. P+ le radici. ?+ Gmbrellifere. La radice %a propriet, emollienti) risolutive) diuretiH c%e e antisettic%e. 0i prescrive il succo 9! bicc%iere diluito in due bicc%ieri d acqua:) da prendersi a caldo in 3H$ volte al giorno nelle irritazioni dello stomaco e del duodeno)nell itterizia) nella perdita della voce) nelle tossi ribelli) nella renella) nei raffreddori di petto e nelle malattie della pelle dei bambini. Le foglie si applicano con esito buono sui panerecci e nell erisipola.

Ca %ino

Carpinus betulus) L

.E0C<5;5G&E+ ?oglie ovali bislung%e) doppiamente seg%ettate) con nervi lungamente pelosiM amenti masc%i e squame cigliali nel margine) brattee fruttifere trilobe con lobi lanceolati) il mediano lungo il doppio dei laterali e alle volte dentellato. N+ nei bosc%i della zona montana. P+ le foglie e i semi. <+ estate. ?+ Cupulifere. Con le foglie si prepara la decozione 9F> gr. in ! litro d acqua:) per gargarismi nelle affezioni catarrali della bocH ca e della gola. .ai semi si ottiene un olio grasso.

Ca!ta'no
Castanea vesca) 1aertn. .E0C<5;5G&E+ Pianta ad alto fusto ramoso) con foH glie bislung%e e lanceolate) acuminate) coriacee) grandi) con la punta superiore glabra e lucidaM frutto brunoHlucenH te a larga base biancastra. N+ ordinariamente nei terreni fresc%i e ricc%i di silice. P+ le foglie. <+ in pieno sviluppo. ?+ Cupulifere. Le foglie di castagno sono raccomandate in infusione nella cura della dissenteria e tosse convulsiva+ una manata in ! litro d acqua.

Ca!ta'no ).In)ia
Aesculus 5ppocastanus) L. .E0C<5;5G&E+ Albero ad alto fusto con c%ioma ovaleM foglie opposte) lungamente picciolate) composte) palH matoHdigitate) con sette foglioline spatolate) acute) doppiaH mente dentateM fiori biancoHrosei a pannocc%iaM calice camH panulato con petali distesi) pubescentiM stami declinati e curvi. N+ coltivato quale pianta ornamentale dei viali. P+ i frutti e la corteccia. ?+ 5ppocastanacee. 4anto la corteccia) specialmente dei rami giovani) come il frutto) sono astringenti) antispasmodici e ottimi vasoHcostrittori delle vene superficiali riducendole) se dilaH tate) allo stato normale. .ose+ A>HI> gr. di corteccia in ! litro d acqua o nel vino bianco in macerazione. 0e ne beve !W2 bicc%iere per volta. L estratto delle castagne serve contro l emorroidi) contro le mestruazioni troppo durature) come pure contro i geloni) prurigine) reumatismi) facendo fregagioni) pennelH lature o lavaggi. 5l decotto delle foglie preso in piccole dosi giova assai nella tosse canina dei bambini.

Ca*o#o
Brassica oleracea) L. Pianta abbastanza nota per essere dispensato a farne la descrizione. Per la quantit, abbondante di minerali c%e il Cavolo contiene) * cibo assai rinforzante pi@ delle 0pinaH cee) del Pomodoro e della Carota. Contenendo molto zolH fo) la sua acqua) dopo la cottura) * ottimo rimedio nelle malattie della pelle) applicando compresse o facendo lavaH ture) o bevendone un paio di bicc%ieri al giorno. Euest acH qua * pure giovevole nella tosse) raucedine) raffreddori di petto e bronc%ite. Con le foglie si ottengono eccellenti effetti nella cura delle ulceri varicose. La cura si fa in questo modo+ si lavano bene le foglie) togliendo con una forbice le nervature pi@ grosseM indi si comprimono con una bottiglia o con un cilindro di legno) senza lacerarle) mettendole poi a macerare per qualc%e ora nell acqua boriH ca. Pulita la pelle) si sovrappone una o due di dette foglie sulla piaga c%e si copre con una garza e si ferma con una fascia. L applicazione si ripete due volte al giorno con grande sollievo dell ammalato) e la piaga in poco tempo si c%iude. Eueste applicazioni 9FH3 foglie cambiate FH3 volte al giorno: portano buoni risultati anc%e nei dolori reumatici) nelle nevralgie facciali) nei raffreddori di testa o di naso) nella pleurite) nella risipola) applicando le foglie) cucite insieme) sulla parte dolorante.

Ce#i)onia

C%elidonium maius) L.

&G85 .5ALE44AL5+ Erba dai p'ri) ;edr'nega) Erba dalle gruse. .E0C<5;5G&E+ Erba con succo color d arancioM fusto eretto) ramosoM foglie molli) biancastre di sotto) pennatoH sette) con $H!! segmenti incisoHcrenati) il terminale pi@

grande triloboM fiori gialli in ombrelle terminali. N+ comuH ne tra i ruderi) le siepi) vicino alle abitazioni. P+ l intera pianta e il lattice. ?+ Papaveracee. L estratto fluido in dose di gr. >)$ a 2 si usa nella gotta) nell idropisia) nel cancro) se non per la cura diretta) per arrestare il male e per lenimento. 5l lattice per uso esterno * efficace contro i calli) i porri e le verruc%e.

C"eno%o)io
C%enopodium bonus Nenricus) L. &omi .5ALE44AL5+ 0pinazzi de mont) Calai) Com/H de) ecc. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso) solcato 9!>H#> cm.:M foglie verdi farinose) triangolari astate o saettiformi) intere od ondose nei marginiM fiori in racemi brevi) nudi) in pannocc%ia terminale a spiga) fogliosa solo alla base. N+ nei prati grassi di montagna) attorno alle stalle e alle cascine di monte. P+ foglie e sommit,. ?+ C%enopodiacee. Euesta pianta) oltre c%e somministrare una buona insalata e servire di appresso) preparata come le spinacce) viene adoperata come cataplasma da applicarsi sulle ferite e sulle piag%e. 5l 8attioli prescrive il succo contro la rogna) lisciando e pulendo la pelle.

Cic#a$ino

4AV. F &. 2!

&G85 .5ALE44AL5+ Pan porzin) 4irac') Pipa) Erba patata. .E0C<5;5G&E+ ?oglie ovatoHreniformi) crenulate) non angolateM corolla rosea con la fauce formante un anello intiero e di coloro pi@ carico. N+ luog%i ombrosi della zona collina e montana. P+ le foglie e i tuberi. ?+ PriH molacee. Pianta velenosa) ma c%e viene usata contro i vermi e per provocare le regole. 0i usa ! gr. di polvere in i bicc%iere di acqua. Le foglie verdi) contuse) si applicano contro le enfiaggioni e sui tagli.

Cico ia !e#*atica
Cic%orium intRbus) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) divaricato) ramoso 92>H"> cm.:M foglie lanceolatoHspatolate) rancinate o dentaH teM capolini celesti come quelli della cicoria degli ortiM involucro cilindricoM pappo con fogliette brevissime. La Cicoria selvatica della famiglia delle Composte) * tonica) depurativa) aperitiva nelle opilazioni del basso venH tre e nei ristagni della vena porta. 0i fa il decotto delle foglie) meglio ancora delle radici) nella dose di 2>HF> gr. in !#> di acqua. 5l. succo si spreme dalla pianta intera con la radice. Preso in dosi da 3>H!>> gr. solo o bollito col latte) miglioH ra la secrezione) aumenta la potenza digestiva) e si usa anc%e nelle malattie c%e tendono a distruggere l organiH smo. D sudorifero) aperitivo e quindi utile nelle opilazioni del fegato) della milza) delle glandole indurite) nelle scroH fole) nell itterizia) nell idropisia e isteria.

Cic(ta

1eranium robertianum) L. 4AV. !> H &. I$

o!!a

.E0C<5;5G&E+ Pianta spesso rossiccia) pelosoHglandoH losa) fetidaM foglie opposte) palmatosette a FH$ lacinie picH ciolettate trifide) pennatifidoHinciseM sepali ovali lanceolaH tiM petali lung%i il doppio del calice) rossi o rosei) cuneiforH mi. N+ comune nei luog%i ombrosi dalla pianura alla zona subalpina. P+ tutta la pianta. <+ in autunno prima della disseccazione. ?+ 1eraniacee. La pianta si dissecca all ombra) sospesa in aria a mazzetti. Possiede buone qualit, astringenti) vulnerarie) risolutive. 0i prende il decotto al A> per !>>> nell angina) nelle emorragie e diarree. Le foglie fresc%e sc%iacciate in un pannolino e appliH cate a ferite) tagli) punture) piag%e) le guariscono presto. Euesta pianta salutare) c%e sembra avere anc%e azione radioattiva) si usa con buon esito nelle infiammazioni deH gli occ%i) della gola) dei denti) nei dolori nevralgici della faccia e dei piedi. A tal uopo si fa l impacco della pianta fresca) contusa. Viene quindi adoperata ordinariamente per uso esternoM presa interamente per dolori di stomaco e di reni si usa sempre mescolata con il vino.

Cin-(e+o'#io

Pontentilla reptans) L.

4AV. $ H &. FF

.E0C<5;5G&E+ ?usti lung%i 92>HA> cm.:) gracili) proH stratoHradicantiM foglie quinate) lungamente picciolateM foH glioline obovate lungamente seg%ettate nei 2 terzi superioriM stipole lanceolate intiereM fiori gialli 92HF cm.: pentameH tri) ascellari con peduncoli uguali alle foglie o pi@ lung%iM tarbelli tubercolosi. N+ sui margini delle strade e dei camH pi. P+ tutta la pianta. ?+ <osacee+ L infuso giova contro la dissenteria) diarrea) colerina e febbre intermittente. Le radici cotte nel vino servono nell emorragia e sputo di sangue. .ose+ F>H3> gr. in ! litro d acqua.

Ci%o##a

Allium cepa) L.

Pianta coltivata negli orti e da tutti conosciuta) * della famiglia delle 1igliacee) della quale si adopera il bulbo. 5l decotto di cipolla misto a latte caldo) preso mattina e sera) giova nei raffreddori) come calmante ed espettorante. Le Cipolle sono molto diuretic%e) prese per bocca con vino o miele) o) se prese per uso esterno) si applicano pestate al basso ventre o sui reni. Cotte sotto la cenere e applicate sui flemoni) %anno azione emollienteM messe nell aceto per FH3 giorni al sole o al caldo) servono contro i porri e i calli. 5l vino di cipolla * rimedio specifico contro la nefrite e l albuminuria. 0i mettono due cipolle tagliuzzate in un litro di vino bianco e dopo sei giorni se ne beve un bicc%ierino la mattina a digiuno. Per sofferenti di reumatismo e acidi urici si fa la cura di un mese circa) bollendo una cipolla ogni giorno in un quarto di litro di latte zucc%erato) bevuto il quale) si mangia la cipolla.

Ci% e!!o

Cupressus sempervirens) L.

Anc%e questa nobile e magnifica pianta della famiH glia delle Conifere) oltre c%e essere ornamentale e prezioH sa per il suo legno duro e persistente) fu riconosciuta fin dall antic%it, come medicinale potentemente astringente e sudorifera. 0i usa il decotto della scorza dei rami giovani o dei frutti 9noci: in dose di 2>H3> gr. in ! litro d acqua. D fortemente diuretico) astringente) sudorifero) da usarsi a tazze nel reumatismo cronico) nelle febbri intermittenti) e per uso esterno quale lavaggio o applicaH zione nelle emorroidi) nelle varici) nella menopausa) nelle metrorragie. L infuso prolungato delle foglie nell alcool) diluito con acqua d, una lavanda detersiva e cicatrizzante.

Coc#ea ia
Coc%learia officinalis) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>HF> cm.:M foglie infeH riori picciolate con lamina quasi tonda) concava) le supeH riori cuoriformiHovate dentateM fiori bianc%i a corimbo) in cima a corti fusticelliM pedicelli uguali alle siliquette o pi@ lung%i. N+ qua e l, nei bosc%i umidi) vicino alle acque) associato ordinariamente al Crescione. P+ tutta la pianta. ?+ Crocifere. La pianta contusa esala un odore irritante c%e fa ricordare quello della 0enapa. D assai apprezzata come antiscorbutica. 0i usa il succo fresco da $>H!>> gr. 0i adopera pure solo o con acqua) quale gargarismo) per mal di bocca e di denti) come pure per applicazione sulle ferite.

Co)a ca*a##ina
Equisetum arvense) L. 4AV. A H &. 3# &omi .5ALE44AL5+ Camonzina) Peci'i) Coa de caval) <aspar*la) Coa de sg%irlat) Couda dal giat. .E0C<5;5G&E+ ?usti fertili) precoci) semplici c%e periH scono dopo la maturit, delle spore) con guaine quasi imbuH tiformi a " denti lanceolatiM fusti sterili verdi) con rami tetragoni. N+ comune nei luog%i umidi) nei campi morbiH di) lungo le linee ferroviarie. P+ tutta la pianta. <+ in pieno sviluppo. ?+ Equisetacee. L . Nerba equisetis minoris facilita l orinazione) gioH va contro l idropisia) purifica il sangue) lo stomaco) la Esso purifica lo stomaco) sconduce le orine) producendoH vescica. 0i prepara il t%e con 3HA gr. in !W2 litro di acqua. ne in abbondanza) ristagna le perdite di sangue e le emorragie. 5l decotto serve per impacc%i e lavaggi nelle piag%e marcescenti) nei tumori cancrenosi) nelle fratture e nella carie ossea. 1ettando una manata di gambi in un recipienH te di acqua bollente) si ottengono vapori utili per crampi di vescica) cistite e difficolt, d orinare. Gccorre per' sederH vi sopra in modo c%e il vapore circondi il basso ventre) e impedendo con una coperta c%e il vapore possa sfuggire. Esso %a un azione speciale anc%e sull acido urico. Conviene per' c%e la pianta si rinnovi ogni anno. .a notarsi) infine) c%e le odierne cave di carbone sono costituite in gran parte dall Equiseto marcito.

Co#c"ic"o
Colc%ic%um autumnale) L. 4AV. A H &. 3F &G85 .5ALE44AL5+ ?ior de l autun) ?ior del ligSr) ?ior della mort) 1ili mati) Ai mat) Lumate) ?ior da la n/o. .E0C<5;5G&E+ ?oglie larg%e) lanceolate o bislung%e 92>HF> cm.: c%e spuntano in primavera) mentre i fiori compariscono in autunnoM perigonio con lembo circa ! terzo del tubo) a lacinie erette) bislung%e o lanceolate) ottuse) tutte screziate con !$H2> vene longitudinali ondulaH te. N+ comune nei prati umidi di collina e di montagna. P+ semi e bulbo. <+ i semi quando si apre la capsula) e i bulbi in ottobre. ?+ 1igliacee. Euesta pianta %a propriet, diuretic%e) narcotic%e e drastic%e e serve a formare dei preparati contro la gotta e i reumatismi. Essendo pianta velenosissima) tanto per le persone c%e per il bestiame) * meglio lasciarla manipolare dai c%imici e dai farmacisti) e avvertire i bambini e i pastori c%e non manipolino tale pianta. 5n caso di avveleH namento) si adoperino vomitivi e la respirazione artiH ficiale.

Co$ino )ei % ati


Crum Carvi) L.

4AV. I H &. $F

&G85 .5ALE44AL5+ Car/f) Car/o) Comin) Ciar*i) Carieso. .E0C<5;5G&E+ <adice fusiformeM fusto eretto) ramoH so) alto 9F>HA> cm.:M foglie bislung%e bipennatosette con segmenti opposti divisiM lacinie lineari acuteM ombrelle con #H!A raggiM involucro e involucretto nulli o con !H2 fogliolineM fiori bianc%iM frutto ovoide. N+ assai frequente nei prati magri di montagna. P+ semi. ?+ Gmbrellifere. 5 semi riscaldano e sono digestiviM cotti nel latte 9! cucc%iaio in ! tazza di latte per $ minuti: giovano nella colica) nei crampi di ventre) nelle gonfiezze e nella cattiva digestione. La polvere) presa nei cibi) nell acqua) nel latte o nel vino) mette in ordine lo stomaco) scaccia l alito cattivo) eliminandone i gas. Per uso esterno) si fanno bollire i semi o la polvere di essi+ con quest acqua si lavano gli occ%i) le orecc%ie) e giova nei dolori di testa e nei catarri degli stessi organi.

Con!o#i)a $a''io e
0Rmp%Rtum officinale) L. 4AV. !! &. #2 &G85 .5ALE44AL5+ Erba per i pioci) Al) 0polpenazze. .E0C<5;5G&E+ <adice fusiforme) grossa) brunaM fusto eretto 9F>HA> cm.:M foglie ruvide) le inferiori grandi ovali bislung%e lungamente picciolate) sessili e scorrentiM corolH la bianca) roseo o violacea con denti corti curvati in fuori. N+ prati umidi e lungo i rigagnoli. P+ foglie) fiori e radici. ?+ Borraginacee. 5l decotto delle radici d, una bevanda rinfrescante) calmante e astringente. 5l decotto non deve essere prolungaH to) perc%/ in tal caso il tannino svaporerebbe. Euesta bevanda * giovevole nei catarri di petto) nelle diarree) dissenterie) sputi sanguigniM nelle fratture interne ed esterne) nelle lesioni) graffiature e screpolature della pelle) nelle piag%e) nei nodi artritici) nelle glandole al petto) nei dolori della matrice) facendo secondo i casi lavaggi o imH pacc%i. .ose+ da F>HA>H!>> gr. in un litro di acqua bollenH te. La radice cotta nel vino * eccellente nei disturbi polmoH nari. La polvere della radice) fiutata nel sangue da naso) lo fa cessare. 5l t%e di fiori 92 gr. in ! tazza d acqua: giova nelle affezioni di petto con catarro. Le foglie giovani) unite ad altre verdure) si mangiano in insalata. .a notarsi c%e il pelo del camello non si lascia lavorare) se non con la colla c%e si estrae da questa pianta.

Con!o#i)a
<*pe)

e'a#e

.elp%inium consolida) L. &omi .5ALE44AL5 0peranzine) 0peroni de caval)

.E0C<5;5G&E+ ?usto gracile a rami numerosi divergenti 92>HA> cm.:M foglie biternate) decomposte in lacinie lineari stretteM racemi corti divergenti in pannocc%ia bassaM barattee tutte sempliciM peduncoli filiformi e patentiM fiori bleu o bianc%i) cassula acuminata. N+ comune nei campi di cereali. P+ i fiori. <+ in fioritura. ?+ <anunH culacee. 5 ?lores calcatripae o di santa Gttilia) vengono adoperati nelle infiammazioni degli occ%i. .etti fiori) taH gliuzzati e messi nell acqua di rose e poi applicati agli occ%i) levano il bruciore e il rossore. Consolidano le ferite e le piag%e) donde il nome. La polvere) presa in piccole dosi con acqua) giova nelle acidit,) nella secrezione della bile) nella tosse e nei bruciori della vescica.

Co e''io#a

9 Centinodia:

PolRgonum aviculare) L. .E0C<5;5G&E+ ?usti prostrati 9!>H$> cm.:M foglie liH neari lanceolateM guaine laciniate all apiceM fiori 2H3 alH l ascella delle fogliette ac%enio opaco) con le facce pi@ o meno scavate) granellosoHstriate in senso longitudinale. N+ comune lungo le strade) negli orti) nelle piazze selciate incolte. P+ tutta la pianta. <+ durante e dopo la fioritura. ?+ Poligonacee. Euesta pianta preziosa usata fin dai tempi pi@ remoH ti) %a azione astringente) disciogliente e depurativa. 5l t%e di questa pianta * assai raccomandato dal Pneipp nella colica) nell emottisi di qualunque sorte) nel mal della pieH tra sc%iacciando ed espellendo i calcoli) nei disturbi di reni e di vescica. Euesto t%e purifica la milza) il petto e lo stomaco. 0e ne bevono 2HF tazze al giorno. 0ulle piag%e) tumori) ulceri si pu' usare la pianta fresca pestata o il decotto 9$>HA> gr. in ! litro d acqua:. La pianta cotta nel vino * usata con ottimo successo nella diarrea) nelle meH struazioni sovrabbondanti) nei fiori bianc%i) nel bruciore d orinare.

Co nio#o

Cornus mas) L.

&G85 .5ALE44AL5+ Cornal) Cornal/r) Cornelaro) CorH nolaro. .E0C<5;5G&E+ ArboscelloM foglie opposte) ellittic%e acuminateM fiori gialli in piccole ombrellette sboccianti prima delle foglie e fornite di un involucretto di 3 foglioliH ne concaveM drupa bislunga rossa. N+ nei bosc%i vicino alle campagne e nelle siepi lungo le strade di campagna. P+ foglie e frutti. ?+ Cornacee. 5 frutti) quantunque acidi) si mangiano volentieriM meglio se in composta con zucc%ero e vino. La conserva * eccellente nella diarrea e dissenteria) specialmente dei bambini) nelle perdite sanguigne e nella febbre intermitH tente e palustre. 5 frutti immaturi e mezzo cotti) con foglie di alloro e semi di finocc%io) si conservano nell acqua salata come i peperoni. 5 semi torrefatti e uniti al caff*) danno un grato odore di vaniglia 9il famoso caffe vienH nese:. Con le foglie disseccate) si ottiene un t%* eccellente.

C e!%ino
Berberis vulgaris) L. &G85 .5ALE44AL5+ Crespin) 0pini de croseta) 0pino de gr*ssole) Crespi) 0carp-. .E0C<5;5G&E+ ?rutticeM foglie oblungate od ovate) seg%ettatoHcigliate) in fascetti nell ascella di una spina $HF partitaM racemi sostenuti da peduncoli lung%etti e a molti fiori gialli con A sepali) A petali e A stamiM la bacca * rossastra allungata. N+ comune in mezzo alle siepi) lungo le strade e nei bosc%i cedui. P+ foglie) germogli) bacc%e e

corteccia. ?+ Berberidacee. ?oglie e germogli giovani si mangiano in insalata e si cuociono nella minestra. Le bacc%e servono per far bibite rinfrescanti. Cotte con miele o zucc%ero) giovano come aperitivo) promuovono l orina e favoriscono l appetito. &on devono usarne i sofferenti di ventricolo) d asma e di ventosit,. 5l succo delle bacc%e somministra un buon aceto. 6n litro di questo succo * sufficiente per cambiare in aceto !>> litri di vino buono) se lasciato per alcuni giorni al caldo. La corteccia interna) specialmente quella della radiH ce) cotta o scottante) rinforza depurandoM quindi si usa nei mali di fegato) itterizia) costipazione) mal di reni e degli organi secretori l orina) nella colica renale. 0i fa il t%* in dose di 3> gr. in ! litro d acqua.

Dente )i #eone
Leontodon 4araTaci) L. 4AV. I H &. $$ &G85 .5ALE44AL5+ .enti de cagn) .entinciagn) ;icoH ria) ecc. .E0C<5;5G&E+ <izoma troncatoM foglie tutte basali in rosetta) lanceolate dentate o pennatosette con lacinie stretH te intereM capolini grandetti gialli) terminali a steli radicanH ti) dilatati in altoM foglie involucrali e sommit, del pedunH colo irsuti di peliM ac%eni pi@ corti del pappo c%e * niveo. N+ comune nei prati) lungo le strade e luog%i erbosi fino alla zona alpina. P+ pianta e radici. <+ le radici in autunH no. ?+ Composte. Le foglie e le radici sono buona insalata) anc%e se cotte come le 0pinacceM i bottoni dei fiori) posti in aceto) sono succedanei ai capperi) come pure le radici tostate sono succedanee al caff*. Euesta pianta %a quasi le identiH c%e propriet, della Cicoria selvatica. Come depurativa si pu' fare la cura primaverile per FH3 settimane con dieta ragionevole) moto e aria. Vedi+ Cicoria selvatica.

Di'ita#e

.igitalis purpurea) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9A>H!2> cm.:M foglie toH mentose) specialmente di sotto) crenulatoHdentateM lobi del calice ovali ottusiM corolla rossa porporina) talora volgente al bianco) punteggiata. N+ da noi coltivata negli orti. P+ le foglie. ?+ 0crofulariacee. Euantunque pianta velenosa) essa possiede un azione benefica regolatrice del cuore. .ovendo ritirare la droga dai farmacisti e dietro prescrizione medica) m astengo dal dettare le dosi) per evitare gravi inconvenienti. &oto qui di passaggio c%e da noi si trova in buona quantit, la specie consimile con fiori gialloHc%iari) con foglie e fiori pi@ picH coli) la .igitalis lutea) L. Essa contiene poco digitalina e cresce nei bosc%i cedui dalla zona collina alla subalpina.

D(#ca$a a
0olanum dulcamara) L. &omi .5ALE44AL5+ ;ucamara) Amar e dolz) .olciaH na) ecc. .E0C<5;5G&E+ Pianta inermeM fusto legnoso) sarmenH toso) cilindrico 9$>H!$> cm.:M foglie cuoriformiHovate) spesso con orecc%iette alla baseM fiori violetti in cime estrascellariM bacc%e piccole) ovate e rosse. N+ frequente nei luog%i umidi) fra i cespugli ombrosi) lungo i rivi. P+ la corteccia e i gambi giovani. ?+ 0olanacee. La .ulcamara gode fin dall antic%it, fama di depuraH tivo) diuretico e sudorifero. 0i usa l infuso di 2> gr. in ! litro di acqua bollente nei catarri polmonari cronici) nei dolori reumatici) nella sifilide e nelle malattie della pelle. &ei foruncoli) nei tumori) nei reumatismi e nell eczema si bolliscono insieme 3 manate di foglie e sommit, fiorite) !2$ gr. di farina di lino) 2>> gr. di sugna e !>>> gr. di vino rosso. La bollitura si protrae sino a consistenza e si applica sulla parte malata.

Ebbio
0ambucus ebulus) L. &G85 .5ALE44AL5+ 0ambuc% salvadeg%) 0ambug%i mati) Eglo. .E0C<5;5G&E+ ?usto erbaceo) eretto 9$>H!$> cm.:M foglie grandi pennatosette con $H" segmenti acuminati) seg%ettatiM stipole fogliacee) seg%ettateM fiori bianc%i tutti pedicellatiM bacc%e globose) nere con succo color rosso sangue. N+ nei margini dei bosc%i) dei terreni incolti e lungo le rive dei fossi. P+ foglie) frutti e corteccia della radice. <+ foglie e frutti a maturit,M la corteccia in autunH no. ?+ Caprifogliacee. 5l <oob Ebuli si prepara come il <oob sambuci 9veH di+ 0ambuco: ed * diuretico) urinifero) sudoriferoM per' da

TAVOLE ILLUSTRATIVE

TAVOLA 1

1 / 0 1 2 3 4 5

G e!%ino A'#io !e %entino An'e#ica Potenti##a A nica A o Ebbio E(+ a!ia

TAVOLA / 6 17 11 1/ 10 11 12 13 Va#e iana U*a o !ina Lico%o)io A'#io o !ino Ca )o !anto Betonica T a'o!e#ino T a'o!e#ino Becc"ino

TAVOLA 3

17 18 19 #$ #1 ## #3 #( #)

Betulla Tormentilla Orti a ma! "io Orti a %un&enti!!ima Ci lamino Mu! o E'era T"e *uer ia

TAVOLA 1

/3 Po#i%o)io /4 Gen,iana /5 E ica /6 Fe#ce 07 Pino 01 A#c"i$i##a 0/ A#c"i$i##a a#%ina

TAVOLA )

33 Cin+ue,o&lio 3( -otentilla 3) Ruta 3. -o'a&raria 37 Ver&a '/oro 38 E'era terre!tre 39 -elo!etta ($ Ranun olo

TAVOLA 3

11 Bona'a 1/ Se$% e*i*o 10 Co#c"ico 11 Bo !a%a!to e 12 Fa +a o 13 I%e ico 14 Lic"ene 15 Co)a ca*a##ina 16 Antenna ia

Arnica

prendersi in piccole dosi. La radice o la corteccia in infuH sione alla dose di !$HF> gr. in ! litro d acqua) * potente rimedio contro l idropisia e purificante dei reni. 5l 0ambucus racemosa) L. H 0A8B6CG .5 8G&H 4E * a fusto legnoso 92H3 m.:M foglie pennatosette con FHI segmenti lanceolati) seg%ettatiM stipole nulle o piccolisH simeM fiori biancastri pedicellatiM bacc%e globose rosse. Esso serve come l EBB5G) per di pi@ dai semi delle bacc%e si estrae un olio eccellente.

Nedera NeliT) L. 4AV. F &. 2F &G85 .5ALE44AL5+ Erla) Elina) Ellera) <*lo. .E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso) rampicante) ramosoM foglie sparse) coriacee) persistenti) lucenti) cuoriformi) poH ligone con FH$ lobi triangolari acuminatiM fiori piccoli verH dastri in ombrelle quasi globose con raggi numerosiM frutH to+ bacca globosa nera. N+ comune nei luog%i fresc%i e ombrosi. P+ foglie e bacc%e. <+ estateHautunno. ?+ AraH liacee. Le. foglie) cotte a lungo nell acqua) danno un liquido salutare per impacc%i sui tumori) piag%e maligne) foruncoH li) variciM fanno uscire il pus) pulendo cos- i tumori. 0e cotte nell aceto) servono contro la rogna e la tigna) lavanH do le parti infette mattina e sera. Le bacc%e sono purgante drastico e se ne usano da # a !> nelle costipazioni. 0c%iacciate e poste nel vino scacH ciano i calcoli e la renella. 0i prende di quando in quando un bicc%iere. Attenzione per') perc%/ dette bacc%e sono velenose. 5 semi) ridotti in polvere 9!>> gr. in un litro di vino) messi in macera per 3# ore: sono un rimedio eccelH lente contro le affezioni nervose) nella emicrania) nelle vertigini) nelle palpitazioni e nell idropisia. 0e ne prende un bicc%iere la mattina e uno la sera. Con l infuso delle foglie si lavano e si levano le macc%ie dai vestiti di lana e di seta. Prima di lavarli si lasciano in composta qualc%e ora.

E)e a

E)e a te

e!t e

1lec%oma %ederacea) L. 4AV. $ H &. F# .E0C<5;5G&E+ ?usti prostrati) radicanti 92>H#> cm.:M foglie reniformiHrotonde) crenate) tutte picciolateM fiori in fascetti ascellari di 2HFM calice tuboloso a denti ovali acuH minatoHsetaceiM corolla rosso azzurra) lunga il triplo del calice con lobo medio piano a cuore rovesciato. N+ comuH nissima ai margini dei campi) nelle siepi) nei luog%i erbosi e localit, fresc%e. P+ tutta la pianta. ?+ Labiate. 5l t%e e il succo 92>H$> gr. in ! litro d acqua:) giovano nello sputo di sangue) in tutte le malattie di petto con espettorazione mucosa) nella tisi incipiente) nel gozzo) nel mal di gola) nella tosse secca) ribelle) nella polmonite) nelle malattie urinarie. Euesto t%e e anc%e gustosissimo) e si presta meglio del t%* cinese. L erba si pu' usare anc%e come insalata e nella minestra. Come t%e pettorale si pu' unire benissimo con il 8illefoglio) ?arfaro e Veronica officinale.

En(#a

5nula Nelenium) L.

.E0C<5;5G&E+ <adice grossa) carnosaM fusto eretto) grosso) striato 9">H!$> cm.:M foglie ovatoHlanceolate) acuH te) dentate) vellutatoHlanose di sotto) le inferiori grandi 9F>H$> cm.: picciolate) le superiori cuoriformi abbraccianH tiM capolini grandi gialliM linguette numerose) strettissime) ac%eni tetragoni) glaberrimi. N+ sporadica qua e l, nei luog%i umidi montani. P+ le radici. ?+ Composte. L Enula %a propriet, antispasmodic%e) disinfettanti) purgative) moderatrice della secrezione bronc%iale) come pure eccitanti delle vie digestive e urinarie. 5n decozione+ !$HF> gr. di radici in ! litro d acqua e la macerazione di #> gr. per # giorni in ! litro di vino. Euesto specialmente da usarsi nelle bronc%iti cagionate da influenza.

E%atica
Anemone Nepatica) L. &G85 .5ALE44AL5+ Viole mate) Erba 4rinit,) Viole. .E0C<5;5G&E+ <izoma breve) nerastroM foglie inferioH ri nerastre cuoriformi) trilobe a lobi ottusiM steli lung%i quanto le foglieM unifloriM fiore violetto o biancastro) rare volte rosaM involucro a foglioline intere ovaliM carpelli bislung%i tomentosi) terminanti in punta corta e glabra. N+ comune nei bosc%i fino alla zona subalpina. P+ le foglie. <+ l estate. ?+ <anunculacee. L Anemone epatica * fra le prime pianticelle c%e ci annunciano la primavera. Essa possiede qualit, astringenH ti) e il t%e di foglie disseccate vale contro lo sputo di sangue. Le foglie fresc%e pestate servono quale vescicatoH rio) applicate sui paterecci 9panarizzi:.

E%iti$o

Cuscuta epit%Rmum) 8urr.

.E0C<5;5G&E+ ?usto ramosoM fiori rossastri o bianH c%i) raccolti in glomeruliM lobi del calice piani o subcilinH driciM corolla 3H$ partita con tubo uguale al lembo o pi@ lungoM squame ipostaminee occludenti il tubo) moltidentaH teM stili due distinti pi@ lung%i dell ovarioM stimmi filiforH miM cassula deiscente. N+ comune fino alla zona alpina. P+ la pianta intera. ?+ Convolvulacee. Euesta pianta parassita) di molteplici variet,) c%e porH ta ingenti danni alle colture e c%e i nostri contadini c%iaH mano Erba dal foc) perc%/ distrugge) * pur pianta mediH cinale. Essa * leggermente lassativa) colagoga) ma molto pi@ usata per le sue virt@ carminative. 0i prescrive il 2V) dell estratto) da berne 2H3 cucc%iai prima dei pasti.

E ba co nacc"ia
0Rsimbrium officinale) 0copoli .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso) divaricato 92>HF> cm.:M foglie inferiori liratoHroncinate) le superiori astateM fiori piccoli gialli in racemi terminali nudiM silique lineari lesiniformi) appressate alla rac%ide) con tramezzi sottili) trasparenti. N+ nei luog%i incolti) lungo le strade di campagna) intorno ai depositi di macerie. P+ tutta la pianH te. <+ in fioritura. ?+ Crocifere. 4utta la pianta contiene una sostanza solforosa) la quale) a contatto con la mucosa) provoca secrezione boccaH le e faringea) e per continuit, anc%e laringea e bronc%iale. Euindi si usa nella raucedine) nella secc%ezza di gola) nei dolori e infiammazioni delle vie respiratorie. 0i fa il decotH to di !A gr. in una tazza d acqua. D preferibile la pianta frescaM se secca) deve essere all asciutto e riparata dall aria.

E ba !& Ba ba a
Barbarea vulgaris) <. Br. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) angoloso) ramoso in alH toM foglie lucenti) le basali lirate) con lobo terminale rotonH do) cuoriformeM le superiori obovate) dentate a denti disuH guali) ottusiM fiori gialliM peduncoli grossetti) arcuati) ascenH dentiM silique lung%e) lineari) le pi@ giovani erettoHpatenti. N+ nei luog%i umidi e lungo i fossi e corsi d acqua. P+ tutta la pianta. ?+ Crocifere. L Nerba sanctae Barbarae si usa per le fistole e tumori) applicando l erba contusa. Le foglie sono un ottimo alimento e si usano come le spinacce o in insalata) essendo la pianta verde anc%e l inH verno) associata al &asturzio.

E ba + a'o#ina

0anicula europaea) L. 4AV. " &. A$

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato semplice 92>H3> cm.: con unoHdue rami in altoM foglie quasi tutte basali) lungamente picciolate) palmatoHpartite) con FH$ lobi romH boidali inciso dentatiM ombrella terminale irregolare con 2H# raggi disugualiM fiori quasi sessili poligami) rossicciM frutto ovoideo irto da aculei uncinati. N+ nei bosc%i umiH di) ombrosi della zona montana e subalpina. P+ foglie e radici. ?+ Gmbrellifere. L [[Nerba 0aniculae sanctae .iapensae * inodora e di sapore acre. Le foglie e le radici servono quale empiaH stro sulle ferite e ascessi. 5l t%e unito con miele serve come gargarismo contro il mal di gola e di bocca. Le foglie polverizzate 9una punta di coltello: sono stomac%ic%e e digestive. 5l succo) preso sullo zucc%ero) stagna il sangue e ferite interne.

E ba %e%e ina

9 ?ilipendola:

0piraea ?ilipendola) L.

.E0C<5;5G&E+ <adice con fibre ingrossate in tubercoH liM fusto eretto semplice) poco foglioso 9F>HA> cm.:M foglie lanceolate allungate) pennatosette a segmenti numerosi 9!$H2> coppie: pennatifido seg%ettatiM fiori bianc%i in ciH ma terminaleM petali obovati con lingua cortaM stami pi@ corti dei petali. N+ qua e l, nei prati di montagna e nei bosc%i c%iari erbosi. P+ foglie) fiori e tuberi. ?+ <osacee. Con le radici di questa pianta si preparano decozioni astringenti e diuretic%eM quindi si adoperano contro la diarrea e dissenteria e nella ritenzione d orina+ dose+ F>HA> grammi in ! litro d acqua. Anc%e le foglie e i fiori %anno propriet, astringenti e purgative.

E ba

a)io#i

Asplenium adiant%um nigrum) L .E0C<5;5G&E+ ?oglie lucenti d un verde scuro bitriH pennatosetteM lobi dei segmenti dentati. N+ sui muri vecH c%i delle strade e delle case diroccate. P+ tutta la pianta. <+ in ogni tempo. ?+ Polipodiacee. 4utta la pianta %a una leggera azione aperitiva) pettoH rale) emolliente) come il Capelvenere) benc%/ inferiore a questo.

90enna falsa: Colutea arborescens L .E0C<5;5G&E+ Arbusto a foglie impari pennate) con FH$ coppie di foglioline obovate) spesso smarginateM stipoH le piccole lanceolateM fiori 2HA gialli in racemo ascellare peduncolatoM calice a tubo corto) coperto di peli neri appliH catiM legume pendente a guisa di vescica) con pareti trasluH cide venate. N+ nei bosc%i cedui esposti al sole della zona collina e montana. P+ le foglie. ?+ Papilionacee. Euesta pianta %a un azione lassativa) simile alla vera Cassia proveniente dall Africa. 0i adoperano i semi) ma pi@ spesso le foglie. 5nfuso+ F> gr. in ! litro d acqua.

E ba *e!cica ia

E ba *et io#a

Parietaria officinalis) L

&G85 .5ALE44AL5+ Vedriola) Erba cristallina. .E0C<5;5G&E+ ?usti erbacei eretti 92>H3> cm.: per lo pi@ sempliciM foglie ovatoHlanceolateM fiori poligami in ciH ma. N+ nelle macerie e sui muri. P+ la pianta. ?+ 6rH ticacee. 4utta la pianta contiene mucilaggine \ molti nitrati) ai quali * dovuta l azione diuretica) emolliente) pettorale) risolvente) conosciuta fin dall antic%it,. 0i fa l infuso di F> gr. in ! litro di acqua. D sempre meglio adoperare la pianta fresca. 0i adopera nell idropisia) nella nefrite) nei calcoli) nella renella e in tutte le affezioni della vescica.

Pestata) si usa come cataplasma sui tumori e sulle ferite. E pure usata ovunque per pulire i vetri.

E ba *ett( ina
8elilotus officinalis) .esr. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9F>H!>> cm.:M foglioline lung%e !) 2 W2 cm.M obovate nelle foglie inferioH ri) bislung%e nelle superiori) seg%ettateM fiori odorosi in racemi lung%i) calice intiero con $ nervature e denti disuH gualiM frutto ovale reticolato) rugoso) ottuso. N+ nei campi) sui muri e nei luog%i incolti. P+ le foglie e sommit, fiorite. <+ da maggio a giugno. ?+ Leguminose. Pianta simile all erba medica 9erba spagna: ma con foglie pi@ piccole e pi@ ramificata) con fiori gialli a spica 9pi@ raro bianc%i: d un aroma assai gradevole. Le foglie e le sommit, fiorite sono emollienti) carminative e Hrisolutive. 0i impiegano contro le infiammazioni) nelle malattie degli occ%i) e in cataplasmi nei tumori) tagli) ferite. A tal uopo si prendono 2>> gr. di olio di olivo) una manata di 8eliloto e si lascia in infusione a bagnomaria per 2 oreM indi s imbottiglia e si usa a tempo opportuno. Per dolori della matrice si usano compresse.

E ica $ino e
Calluna vulgaris) L. 4AV. 3 H &. 2#

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto molto ramosoM foglie opposte in 3 serie) trigone) gibbose alla baseM calice scariosoH petaloideo. N+ nei bosc%i cedui della zona montana. ?ioriH) sce in autunno) a differenza della Erica carnea) L.) detta dai nostri contadini ( Brocon) ?arlet ( c%e fiorisce in principio di primavera. P+ tutta la pianta. ?+ Ericacee. Le foglie e le sommit, fiorite %anno propriet, astrinH genti) decongestionanti) tonic%e e diuretic%e. 0i prescrive la decozione di !$ grammi di foglie e fiori in !>> gr. di acqua. 0i usa pure con buon effetto nelle cistiti.

E io+o o
Eriop%orum latifolium Noppe &G85 .5ALE44AL5+ Piumini) 0pazzeti de pal@) PiuH mazzi bianc%i. .E0C<5;5G&E+ <izoma corto) obliquoM fusti quasi trigoni 9F>H$> cm.:) foglie lineari piane) trigone all apiceM spig%ette nemorose) alla fine pendentiM peduncoli assai H 4AV. !2 H &. "

scabri) quasi divisiM ac%eni bruni) obovatoHbislung%i) arroH tondati e senza punta all apice. N+ nelle torbiere) stagni) prati paludosi delle valli. P+ fiore. ?+ Ciperacee. L Erioforo * rimedio specifico e pronto contro la diarrea) tanto degli uomini c%e delle bestie. 0i fa l infuso. Eguale virt@ %anno pure le foglie di rovo di monte) manH giate cos- quale companatico con il pane.

E(ca#i%to
EucalXptus globulus) Labil. Albero originario dell Australia) ma ora acclimatato e coltivato in molte regioni d 5talia. ?oglie alterne coriaH cee) persistenti) piegate a falce) d un bel verde scuroM fiori tetrametri) solitari o raggruppati all ascella delle foglieM frutto a bacca. P+ le foglie. <+ in ogni stagione. ?+ 8irtacee. Le foglie sono tonic%e) astringenti) febbrifug%e) antispasmodic%e e si usano quindi con efficacia nell asma) nelle bronc%iti cronic%e) in tutte le forme catarrose e nelle malattie del tubo digerente. 0i fa l infuso di 2>HF> gr. in ! litro di acqua. &ell asma si fanno fomentazioni di un pizzico di polvere su di una lamina di metallo arroventata. 0ono pure indicate contro il diabete 9bollire I gr. in !$> di acqua:.

E(+ a!ia

Eup%rasia offtctnalis) L.

4AV. ! &. #

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9$H2> cm.:M foglie sessili ovate con denti ottusi nelle inferiori e acuti nelle superioH riM calice glandoloso) villosoM fiori bianc%i) striati violetto con palato giallo. N+ ama i pendii erbosi) i prati con piante latifoglie) i prati magri di monte) fino alla zona alpina. P+ tutta la pianta. <+ in fioritura e dopo. ?+ 0crofuH lariacee. L Nerba eup%rasiae si usa per il mal di occ%i) lavandoli con l acqua bollita della pianta) o sovrapponenH dovi una pezza bagnata nella stessa acqua. L acqua per gli occ%i si prepara con queste dosi+ A> gr. di acqua di eufraH sia) A> gr. di acqua di rose 9petali bolliti:) 3 gr. di alo*) e un grammo e mezzo di sale di piomboM si misc%ia bene agitando prima dell uso. 0e ne fanno cadere ogni sera alcune gocce sugli occ%i) mediante il contagocce) o con una spugnina pulita. &elle malattie di occ%i) si pu' usare anc%e internamente sia il t%e) come il sugo+ migliora il sangue) favorisce la digestione) rinforza lo stomaco e miH gliora i succ%i gastrici. La polvere) immersa nel latte) broH do o acqua) * rimedio popolare contro l itterizia e la deboH lezza di ventricolo.

E*oni$o
EvonRmus europaeus) L. &G85 .5ALE44AL5+ Barete da pret) Cor de frate) CioH petine) Bassib*c%) Bine de pan. .E0C<5;5G&E+ ?rutice con rami giovani tetragoni) liH sciM foglie opposte) bislung%e lanceolate) acuminate) seH g%ettateM petali bislung%i biancastriM stami eguali al caliceM cassule 3 lobe e lobi ottusi. N+ comune nelle siepi e nei bosc%i) fino alla zona subalpina. P+ la corteccia della radiH ce e i semi. ?+ Celastracee. 5 frutti di questa pianta sono fortemente emetici e purgativi. 4re o quattro sono bastanti per ottenere un effetto energico) quindi poco consigliabili) perc%/ drastici e velenosi. La decozione per uso esterno) tanto dei frutti) come della corteccia della radice) serve come impacco e insetticida) nella cura della scabbia e della rogna. .al. suo legno si ricava un carbone eccellente per la polvere da sc%ioppo. Anc%e la cenere proveniente dall evonino serve a pulire la testa dalla forfora e dai parassiti.

Fa''io

?agus silvatica) L.

&omi .5ALE44AL5+ ?'vo) ?'o) ?'vi) ?o) ?ag%*r) ?ag,ro. .E0C<5;5G&E+ ?oglie ovali) superficialmente denticolate) cigliate nel margine) a nervature sporgenti. N+ comune nella zona montana. P+ faggiole) corteccia) libro. ?+ Copulifere Le faggiole contengono i !AH!IV di olioM $> Kg.danno A Kg. di olio fino e 2 di torbido+ il primo sostituisce benissimo l olio d olivoM il secondo serve per ungere e bruciare. La corteccia dei rami giovani serve come quella della quercia) se raccolta in primavera) specie nelle febbri interH mittenti. .ose+ !$ gr. di corteccia secca) o F> di verde) bollita) in un quarto d acqua. 5l creosoto si ricava pure dal legno di faggio. 5l medico lo prescrive nelle malattie polmonari) nella diarrea) nelle fermentazioni eccezionali del ventricolo) nella dissenH teria) nel catarro intestinale) nel diabete) contro i vermi. Per uso esterno si adopera nei cancri) negli ascessi) nell inH fiammazione alla bocca) nei denti infetti e cavi. Attenzione per') perc%/ il creosoto infetta i denti sani. La cenere bollita d, un eccellente potassa.

Fa +a accio
Petasites officinalis) 8Ync% &G85 .5ALE44AL5+ P* d asen) Capelazzi) Patacrem) Baldana) <odele) Pi/ de mussa. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto lanoso 9F>H$> cm.:M foH glie basali grandi cuoriformi o reniformi) angolosoHdentaH te) con lobi basali sporgenti nell insenatura) pubescenti di sottoM capolini rosei o biancastri in tirso conico) alla fine allungatoM foglioline involucrali lineariHbislungo ottuse. N+ luog%i umidi) vicino alle sorgenti) lungo i corsi d acH qua. P+ le foglie) i fiori e i rizomi. ?+ Composte. Le radici o rizomi cotti nel vino giovano contro l asma unita a tosse) nell artrite) nella febbre) nei dolori della vescicaM * emolliente) aperitiva. e sudorifera. Con le foglie e i capolini si fanno infusi espettoranti e calmanti della tosse. .ose+ $> gr. in un litro d acqua. Le foglie pestate servono quale detersivo contro le piag%e ulcerose. La polvere della radice si usa essa pure a cospargere le piag%e e i tumori maligni.

Fa +a o

4ussilago ?arfara) L.

4AV. A &. 3$

&G85 .5ALE44AL5+ P* d asen) Erba de la toss) CapeleH ti) Capule) <odele) 0t,lfera) ecc. .E0C<5;5G&E+ ?usti eretti) semplici) lanosi 9!>H2> cm.:M rizoma grossoM foglie basali svolgentisi dopo i fiori) cuoriformi) rotonde) angolose) biancoHtomentose di sotto con cauline lanceolate squamiformi. N+ luog%i umidi) arH gillosi e lungo i rivi e i fiumi. P+ fiori) foglie) radici. <+ fiori quando stanno per sbocciare) le foglie in estate) le radici in primavera e autunno. ?+ Composte. 5 fiori gialli sono i primi c%e compariscono in tutte le zone) appena sdiacciato il terreno) o appena sparita la neve. ?ioriscono e sfioriscono prima c%e spuntino le foH glieM da qui il nome ( filius ante patrem. ( 5l t%e dei fiori 9un pizzico in un quarto d acqua:) preso nella stagione umida e fredda) giova contro la tosse e i catarri. 0e ne prende una tazza mattina e sera. Eguale virt@ %anno pure le foglie. Le radici) raccolte prima della fioritura) danno un buon t%e per i polmoni) nelle febbri etic%e) nei flussi catarrosi e nelle scrofole. 5l decotto forte) fatto di fiori) foglie e radici) serve per impacc%i nei tumori. &ell asma e tosse si fumano le foglie.

Fe#ce $a!c"io
PolRpodium filiT mas) L. 4AV. 3 &. 2" &G85 .5ALE44AL5+ ?/lesHi) ?ar) ?arni) ?*l/se) ?lefs) ?lees) .E0C<5;5G&E+ <izoma grossoM foglie bislungoHlanceoH late 93>H#> cm.:) pennatosette con segmenti lanceolati) pennatoHpartiti) a lobi bislung%i) ottusi o quasi troncati) scabri. N+ comune nelle radure dei bosc%i) nei luog%i

ombrosi e fra i cespugli. P+ la radice. <+ autunnoHprimaveH ra. ?+ ?elci. La radice della felce masc%io) c%e %a odore sgradevoH le) sapore pizzicante e amaro) * rimedio insuperabile per l espulsione della tenia 9verme solitario:. 0i libera il rizoH ma da tutte le squame) senza lavarlo nell acqua) si estrae la parte gialloHverde interna. 0i prende la dose di !2H!$ gr. di polvere a digiuno) in 2>> gr. di acqua. .ue ore dopo) si prende una buona dose di olio di ricino. Per aiutare l evacuazione del parassita) si usa prendere un insaH lata di aglio) cipolle e arring%e. Per' * sempre meglio interessare il medico) per evitare seri inconvenienti) perc%/ detto rizoma e assai velenoso. 5l letto pi@ salutare per le persone c%e patiscono crampi) dolori alle articolazioni) reumatismi) * quello di involgere il corpo in un sacco ripieno di ?elci secc%e. 5l sonno) in questo letto singolare) porta il perfetto riposo. Per di pi@) in tal letto non vi possono regnare n* pulci) n* cimici. La radice di felce masc%io cotta nell aceto) si adoH pera per far frizioni contro il gozzo) con buon esito. &el reumatismo) nelle lombaggini) nei dolori articolari) nella sciatica) nei nodi artritici) si fa l impacco delle foglie verdi sulle parti doloranti. .apprincipio si sente un dolore pi@ forte) ma poi svanisce affatto. Per sordit,) causata da raffreddori) si usa riposare la testa su di un cuscino ripieH no di foglie verdi) e l udito ritorna interamente. 5l Professor Antonelli direbbe c%e nella pozione c%e si d, per espellere la tenia) non si pu' far susseguire olii) ma calomelano) gialappa o convolvolo delle siepi. 5 bagni ai piedi fatti per alcuni giorni con queste radici bollite fortemente) levano i dolori spasmodici e gottosiM applicate ai piedi) levano l infiammazione.

Fieno ' eco


4rigonella foenum graecum) .E0C<5;5G&E+ Pianta erbacea importata dall Griente e da noi coltivata nei giardini e nei prati. <aggiunge l altezH za di F>H3> cm. simile al 4rifoglio con foglie trifogliate) ovali) bislung%e e cinericce nella pagina inferioreM fiori biancoHgiallastriM frutto una siliqua lunga terminante in forme di cornoM semi gialloHdorati) duri) solcati. <+ giuH gnoHsettembre. ?+ Leguminose. 5 semi sono molto medicinali) usati ancora dagli AraH bi come emollienti e dissolventi. 5l t%e dei semi 9bollirne due cucc%iai in ! quarto di litro di acqua: serve quale stimolante degli organi digerenH ti) nella diarrea) colica) ventosit, e nelle infiammazioni della pelle. Con la farina si fanno impiastri contro tumori) foruncoli) ulceri) gonfiori) piedi piagatiM disciolgono le materie putride) puliscono) c%iudono le ferite e guaH riscono. Con l acqua si fanno gargarismi per le tonsilli infiamH mate. 5 cataplasmi si fanno con FH3 cucc%iai di farina) un :o di acqua con dell aceto da renderli consistenti.

Finocc"io

?oeniculum officinale) Allioni

N+ qua e l, nei luog%i incolti e secc%i) coltivato ovunque.P+ il frutto. ?+ Gmbrellifere. 5l frutto del finocc%io * usato in medicina) come l anice e il cumino tedesco. Esso * stomac%ico) diuretico) carminativo) risolvente) galatoforo 9c%e favorisce la secrezione del latte:. 0i usa l infuso al !>V d acqua. Anc%e le radici) specialmente allo stato fresco) sono diuretic%e e carminative. 0i fa l infuso+ da 2> a $> gr. in un litro acqua. Le radici si mangiano in insalata come il sedano. 5l finocc%io arresta pure il sing%iozzo e il vomito. Per uso esterno sono raccomandati i cataplasmi per conserH vare e migliorare la vista) negli ingorg%i delle mammelle e nei tumori maligni. L acqua) nella quale si sono bolliti i semi serve per la testa contro le croste e la tigna e per gargarismi.

Fio )a#i!o
Centaurea CRanus) L. &G85 .5ALE44AL5+ Batis/gola) Conovani) 0coate turH c%ine) ?lor blav/ta) 1lorini. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9F>H#> cm.:M foH glie basali trifide) pennatoHpartite o intiere) le successive inferiori dentate alla base) le superiori sessili lineari) affatH to intereM capolini mediocri terminali ovoidiM squame invoH lucrali ovatoHlanceolate) dentatoHcigliate) con cigli piani argentiniM fiori del raggio azzurri) di rado bianc%i o roseiM pappo quasi uguale all ac%enio. N+ nei campi di cereali. P+ la pianta fiorita. ?+ Composte. Euesta pianta) una volta in rinomanza) oggi %a perH duto il suo primiero prestigioM tuttavia * adoperata anc%e adesso contro la tosse) ed * diuretica e lassativa. D pure usata contro il bruciore degli occ%i. A tale scopo si fa il decotto di fiori) e con l acqua si lavano gli occ%i rossi o infiammati.

Fio i )i +ieno
L infuso) con FH$H manate nell acqua bollente e c%iuso in un vaso) o lasciato bollire per !$ minuti) * utile per molte malattie) quale aperitivo) risolvente e tonico. 0i usa di solito+ per pediluvi) nel caso di piedi gelati) sudore putrido) ferite) sc%iacciamenti) stasi nella circolazione del sangue) artrite) incallimenti) duroni) tumori delle ung%ie) e piedi suppuranti aperti. Per impacc%i e involti) nel reuH matismo) anc%e articolare) artrite) male di stomaco) scrofoH le) tumori) gonfiezze) ascessi. 1li involti giovano pure nella rosolia 9rosa pila) risiH pola:) se l infuso * usato a caldo) nell orticaria) scarlattina e nefrite. &elle intossicazioni del sangue) si involge per tempo nell infuso caldo e cocente) osservando c%e la fasciatura c%e copre con i fiori la parte malata deve restar ferma per

parecc%ie ore) bagnandola invece con acqua caldissima dell infuso. 5n tal modo il veleno viene cacciato. 5 vapori di fiori di fieno si usano) come quelli della d orinazione e nei mali di vescica di tutte le specie. coda cavallina) contro l idrope incipiente) nelle sofferenze

F a'o#a
?ragola Vesca) L. Pianta conosciutissima) e quindi non %a bisogno di descrizione. N+ ovunque fino alla zona alpina. ?+ <osacee. 5l frutto giova nell artrite) nella disposizione all apoH plessia) nella pienezza di sangue) nell obesit,) nei mali di fegato) nei disturbi intestinali) nell emorroidi) nei disturbi generali della sensibilit,. 0i prendono sempre con zucc%eH ro e vino. A certe persone) specialmente donne) dal manH giarne avvengono eruzioni cutaneeM per' tale conseguenza non * n* pericolosa) n* dannosa. 5l succo * indicato nell artrite) nella podagra) nel mal della pietra) contro i vermi) e in modo particolare nella stitic%ezza. 5l rizoma e le foglie in decozione 92 gr. per una tazza d acqua: servono contro i catarri intestinali) nelle affezioni della mucosa boccale) per i sedentari) per i nervosi e nelle costipazioni. Euesti frutti sono indicatissimi per espellere gli acidi uriciM cos- pure possono usarne con grande vantaggio i tisici) gli anemici) i clorotici per gli elementi minerali c%e contengono.

F an'o#a

<%amnus ?rangula) L.

.E0C<5;5G&E+ ?ruttice o arboscelloM foglie alterne) caduc%e) ellittic%e) acuminate) affatto intiereM stipole lesiH niformiM fiori ermafroditi) pentandriM stimma a capolino drupa globosa) rossa e poi nera. N+ nei bosc%i umidi e fresc%i) lungo i corsi d acqua. P+ corteccia. ?+ <amnacee. La corteccia di frangola * antipiretica 9contro la febH bre: antielmintica 9contro i vermi:) e anc%e purgativa+ * un comodo succedaneo del costoso rabarbaro. 1iova conH tro l emorroidi) nei dolori di fegato e di milza) negl ingorH g%i e nell idropisia. 0i prescrive l infuso di F>H3> gr. in W2 litro d acqua. L estratto della corteccia interna si adopera quale lavaggio contro la rogna) tenia e altre malattie della pelle. Euale blando) ma efficace) purgante) si usa il decotto di !$H2> gr. di scorza ben secca in ! litro di acqua. Esso non produce n* irritazione delle mucose) n* rilasciamento intestinale) n* intossicazioneM anzi il .ottor Leclerc Lo indica perfino alle donne in stato interessante) e a tutti c%e patiscono stitic%ezza proveniente da dolori inteH stinali.

F a!!ino co$(ne

?raTinus eTcelsior) L.

.E0C<5;5G&E+ AlberoM foglie dispari pennate) con foglioline da "H!F ovali lanceolate o bislung%e) seg%ettate) sessili. N+ comune nelle localit, fresc%e della zona montaH na e subalpina. P+ la corteccia e le foglie. <+ quando le foglie distillano una specie di gomma 9manna:) il c%e avviene in maggioHgiugno. ?+ Gleacee. Le foglie e la corteccia) specialmente quella della radice) contengono molto tannino e sono febbrifug%e) antireumatic%e) diuretic%e e purgative. 0i usa la decozione .ose+ 2> gr. di foglie in 2>> d acqua) nelle affezioni reumatic%e e gottose. Le foglie %anno un azione purgativa simile a quella della senna+ 9decozione di !$ gr. in 2$> di acqua:. &ell idropisia) si adopera il decotto della radice al !>V. Eguale dose si adopera pure nelle febbri e nei mali di fegato. 0i pu' usare anc%e un cucc%iaio di samare) in una tazza d acqua bollente. 0amare vien c%iamato il frutto. Le foglie di ?rassino sono pure efficaci nel reumatiH smo e nella gotta) come pure nell artrite. .ose+ infuso di #H!> gr. di foglie tagliuzzate in 2$> di acqua c%e si lascia sedare per !$H2> minuti) c%e si beve a caldo) o la decozioH ne per AH# minuti nella stessa dose) lasciando raffreddare. La radice %a pi@ forte azione diuretica.

F($a ia

?umaria officinalis) L.

.E0C<5;5G&E+ Pianta un po glaucaM foglie bipennate e a segmenti piani) bislungoHlineariM sepali ovatoHlanceolaH ti) dentati) lung%i circa ! terzo della corolla e di questa pi@ strettiM frutti erettoHpatenti) pi@ larg%i c%e lung%i) gloH bosoHtroncati e quasi smarginati all apice. N+ comune nei campi) negli orti) lungo le strade e sui muri vecc%i. P+ tutta la pianta. <+ in fioritura. ?+ Papaveracee. Euesta piantina %a propriet, tonic%e) risolutive) deH purative) sudorifere. 0i usa nell itterizia) nello scorbuto) nelle malattie della pelle. .ose+ infuso+ !>> gr. di fumaH ria in 2$> d acqua. 0e ne prendono due o tre tazze al giorno) per una settimana) come tonico e depurativo) nelH l itterizia) e negli ingorg%i del basso ventre. &ell arterioH sclerosi riesce ottimo ipotensore. L infuso di fumaria * adoperato con grande vantagH gio nelle serpigini e malattie cutanee) lavando con esso le parti malate. 4anto nell infuso) come nel succo) si pu' unire il dente di leone c%e possiede quasi le stesse qualit,. L estratto si %a scottando l erba secca nell acqua bollenteM si lascia sedare e) filtrando il liquido) si cuoce con zucc%eH ro fino a renderlo denso. 0e ne prendono FH3 gr. al d-) solo con acqua.

Ga##io 'ia##o
1allium verum) L. 4AV. I &. $3 .E0C<5;5G&E+ ?usto rigido eretto) oscuramente angoH loso 92>H$> cm.:M foglie in verticelli di #H!2 9!HF cm.:) strettamente lineari) quasi setacee) lucenti di sopra) biancaH stre o brevemente pubescenti di sottoM fiori gialli) odorosi) in pannocc%ia bislunga) ramosissima e densaM frutti lisci) glabri o pelosi. N+ comune in tutti i prati e luog%i erbosi asciutti. P+ tutta la pianta fiorita. ?+ <ubiacee. 5l 1allio giallo fu gi, adoperato come antiisterico e antiepilettico) e si usa anc%e adesso come rimedio contro i flussi di sangue e nelle scottature. 5n qualc%e luogo si adopera l infuso per preparare bagni ai bambini deboli. La polvere dei fiori stagna il sangue da naso) cos- pure cosparH sa sopra altre ferite sanguinanti.

Artemisia 1enip-) Qeber H 1lacialis) L. .E0C<5;5G&E+ Pianta biancoHsericeaM fusti ascendenti semplici fogliosi 9$H!$ cm.:M foglie picciolate $Hpartite e segmenti trifidi con lacinie strette lineari lanceolateM capoH lini agglomerati in numero di FHA in corimbi compatti quasi in ombrello con 3>H$> fioriM corolle glabre. N+ sulle rocce della zona alpina. P+ la pianta intera. ?+ Composte. Pianticella preziosa p er le sue virt@ tonic%e) corroboH ranti) digestive. Na le foglie simili a quelle dell assenzio) ma pi@ piccole) color cenereHargentoM la pianta raggiunge appena l altezza di !>H!2 cm. 6nita alle altre Artemisie di alta montagna) quali+ la 0picata Qulf) la 1lacialis L.) la 8utellina Qill) serve a fabbricare parecc%i liquori) quali il 1enip-) l 5va) il Vermout%.

Geni%8

Gen,iana
1entiana lutea) L. 4AV. 3 &. 2I .E0C<5;5G&E+ ?usto semplice 92>HA> cm.:M foglie grandi) ellittic%e) le basali picciolateM fiori peduncolati in fascettiM calice spataceo) fesso da un latoM corolla gialla con lacinie lung%e il triplo del tubo) patenti) lanceolate) acute. N+ abbastanza comune nel suolo calcareo) nella zona dai !2>> ai 2>>> m. P+ la radice. <+ in primavera o autunno tardi. ?+ 1enzianacee. La radice possiede qualit, tonic%e) digestive) spasmoH dic%e) vermifug%e) e si adopera nelle dispepsie) nelle diarH ree cronic%e) nei mali di stomaco) nella podagra ostinata. 8ancando di azione astringente) esercita) senza irritare il suo potere tonico stimolante) aumentando la secrezione salivare e gastrica. 5noltre essa sostituisce il c%inino nelle febbri intermittenti. La polvere si prende con una punta di coltello) diluita nell acqua) alcune volte al d-. La macerazioH ne si fa con F gr. in una tazza d acqua fredda) per 3 ore. La tintura) fatta con le radici nello spirito di vino) si prende a gocce 93>H$>: prima dei pasti sullo zucc%ero) o con vino leggero. 0i pu' fare la macerazione anc%e nel vino bianco. .ose+ F> gr. di radici in un litro di vino. 0i

prende a bicc%ierini. La cosiddetta Bevanda celeste si compone di genH ziana) borragine) origano) miele e vino. Le radici) cotte in quantit, di F> gr. in 2$>HF>> di acqua) danno un lavacro) per fasciare ferite purulenti) ascessi) tanto dell uomo c%e delle bestie. L acquavite di genziana * un eccellente stoH mac%ico.

Gen,iane##a

1entiana acaulis) L.

&G85 .5ALE44AL5+ Cuc%i) Cioc%e) Brag%ie del cuc@. .E0C<5;5G&E+ ?usto brevissimo 9AH!> cm.: unifloroM foglie ovali o lanceolate in rosetta basaleM lobi del calice ovali appressatiM corolla del calice punteggiata) a tubo clavatoHcampanulatoM stimmi semirotondi. N+ comune nei prati della zona montana) alpina. P+ tutta la pianta. ?+ 1enzianacee. Euesta bellissima pianticella) con un solo fiore) granH de) azzurro) quasi senza gambo e con radici gialle) %a le stesse propriet, della genziana maggiore) ma meno attive. D rimedio contro la stanc%ezza) nell esaurimento nervoso) nelle difficili digestioni. 0i mette a macero la pianta con le radici in vino bianco) generoso. .ose+ F gr. in ! litro di vino.

Gine% o
Luniperus communis) L. 4AV. !! H &. #> &G85 .5ALE44AL5+ ;in/ver) 1in/ver) ;in/vro) 1in/H vro) 1inivrio) Brus-n) 1ini/ver) ;eneoro.. .E0C<5;5G&E+ ?rutticeM foglie leggermente solcate di sopraM coccole nere o neroHviolacee) per lo pi@ piccole e assai numerose. N+ sui pendii dei colli e dei monti) nelle radure) nei pascoli aridi e luog%i incolti. P+ i frutti e il legno. <+ quando le bacc%e sono nere. ?+ Conifere. Le bacc%e sono stimolanti) digestive) urinifere) carmiH native e sudorifere. Esse alzano la temperatura del ventriH colo) fanno crescere l appetito) cacciando i gas. .ose+ da 3 a # gr. in W2 litro di acqua. Versando birra calda sulle bacc%e un po sc%iacciate e unite ad alcune foglie di assenH zio) si %a un rimedio salutare contro le idropi ostinate. &ei sudori soppressi) gonfiamenti al ventre o artritici) nell asma dei vecc%i) nei flussi catarrali per rilassatezza di vescica con conseguenti perdite notturne) giovano assai le bacc%e cotte o crude) o prese nell acqua naturale) minerale o nell acquavite. Preservativo della peste. Euale sudorifero si pu' bollire !2$ gr. di legno in !$>> gr. di acqua fino a ridurlo a !>>>M vi si aggiunge !2$ gr. di vino bianco. 0e lo prende in quantit, di !>> gr. tre volte al giorno) a caldo) possibilmente al mattino. La pappa fatta con pane grattugiato) aceto e bacc%e di ginepro sc%iacciate) posta sulla fronte o sulla nuca) giova per il mal di testa ed emicrania. L olio di ginepro) preso a gocce sullo zucc%ero) * salutare nell itterizia) nei calcoli biliari) nell artrite) nella ritenzione d orina e nell idropisia. L olio inzuppato nell ovatta) e questa messa in un

orecc%io) guarisce spesso e in fretta il mal di denti) ed il dolore di testa. Carta asciugante inzuppata in quest olio e applicata ai piedi agg%iacciati e tiratevi sopra le calze) riscalda i piedi e impedisce conseguenti malattie. 5l <oob Luniperi si prepara con un quinto di bacc%e e quattro quinti di acqua c%e si cuoce adagio+ indi si sc%iacciano le bacc%e+ con il sugo) al quale si aggiunge zucc%ero) si cuoce nuovamente adagio) fino a renderlo sciropposo. D assai gustoso) e si d, a preferenza ai bambiH ni raffreddati. L acqua di ginepro si ottiene versando acqua bollente sulle bacc%eM con ci' si ottiene una specie di vino assai gustoso) c%e pu' conservarsi in bottiglie. Come diuretico si fa l infuso di !>H!$ gr. di bacc%e sc%iacciate in ! litro di acqua bollenteM si lasciano le bacc%e in infusione per circa un ora) e se ne bevono 3H$ tazze al giorno. 5l t%e fatto con le sommit, dei rami giovaH ni serve quale depurativo del sangue. .ose+ una manata in una tazza di acqua bollente. Per rinforzare lo stomaco si consiglia mangiare masticando adagino parecc%ie bacc%e al giorno. ?a buon sangue) si digerisce meglio. Per uso esterno) tanto le bacc%e c%e i rami e le radici bollite) servono per fare fregagioni nell artrite e nei reuH matismi.

Gine!t e##a

1enista tinctoria) L.

&G85 .5ALE44AL5+ Erba zalda) 1ialdine. .E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente eretto) striato 93>H!>> cm.:M foglie ovato bislung%e o lanceolatoHacute) pubescenti nel margineM fiori solitari) ascellari) racemosiM pedicelli uguali al tubo del calice) con due bratteole all apiH ceM calice e labbra quasi ugualiM corolla gialla glabraM leguH mi lineari glabriM semi compressi) olivastroHopac%i. N+ coH mune in tutti i bosc%i dalla zona collina alla montana. P+ a preferenza i fiori) ma anc%e i polloni giovani e le foglie. <+ i fiori prima c%e cominci il frutto. ?+ Papilionacee. 5 polloni) le foglie e i fiori si cuociono insiemeM si mescola il succo ricavato con zucc%ero o miele) e si cuoce nuovamente. 0erve contro i calcoli) alle persone troppo ricc%e di sangue e nei catarri intestinali. 0i d, raramente e in piccole dosi) altrimenti provoca il vomito. 5 fiori si adoperano anc%e sulle ferite e tumori.

Gittaione
Agrostema 1it%ago) L &G85 .5ALE44AL5+ <osola) 1rSfoi de camp) Viciarol. .E0C<5;5G&E+ Pianta pelosa 9F>H!>> cm.:M fusto eretto semplice o ramosoM foglie lineari acuteM fiori grandi solitari) lungamente peduncolatiM calice con coste larg%e e lacinie pi@ lung%e del tubo) lineari acuteM petali porporini) nudi alla fauceM carpidi ottusi. N+ nei campi di cereali. P+ semi e radici. ?+ .iantacee. 6na volta i semi e le radici venivano adoperati conH tro le eruzioni cutanee e quale purgante. E opportuno levare le sementi dal grano) perc%/ la farina) contenente in gran copia il 1ittaione) si renderebbe tossica e nociva.

Gi(!-(ia$o

NRosciamus niger) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>H$> cm.:M foglie cuoriH formi) rotonde) incisoHdentate) tutte picciolateM corolla con lembo non reticolato da vene colorate) biancaM filamenti degli stami bianc%i. N+ negli incolti) lungo le case diroccaH te e vicino alle abitazioni. P+ le foglie e i semi. <+ le foglie nel secondo anno di vegetazione) all epoca della fioritura. ?+ 0olanacee. Euesta pianta) detta anc%e Erba de santa Apollonia o Erba dal mal de denti) e velenosa assai e insieme mediciH nale. Na la stessa propriet, della Belladonna. Viene usata negli affetti da mania) contro il tremito senile) contro l isterismo) nelle tossi convulsive) nell insonnia e nell inH continenza di orina. Essendo pianta velenosa) le dosi devoH no essere somministrate dal medico. &oto qui solamente c%e il nostro popolo suole mastiH care) e poi gettare fuori di bocca i semi per il mal di denti e gengive infiammate) o) anc%e fare inalazioni per detti maliM da qui il nome di Erba di santa Apollonia) perc%/ protettrice contro il mal di denti.

G a$i'na

4riticum repens) L. 4AV. " &. A"

&omi .5ALE44AL5+ Agram) Agran) 1ram*gna) <a-s de ciamp. .E0C<5;5G&E+ <izoma lungamente striscianteM fusti eretti o ascendenti 9$>H!>> cm.:M foglie piane scaberrime con parenc%ima trasparenteM spiga gracile) compressa in spig%ette distinte) ovali) cuneiformi nella fiorituraM glume ! quarto pi@ corte della spig%etta) lanceolate) acuminate. N+ comune nei campi) * una delle male erbe pi@ temute. P+ il rizoma. ?+ 1raminacee. 0ebbene questa pianta sia una vera peste per i campi) essa %a pure delle belle virt@ medicinali) come depuraH tive) rinfrescanti) decongestionanti e diuretic%e. La farina del rizoma) mescolata in parti eguali con farina di frumento) d, un pane eccellente) nutritivo. 5l decotto serve nelle affezioni di petto) nelle oppilazioni del basso ventre) mitigando) sciogliendo) promovendo l orina e nutrendo. .ose+ si fa la decozione di F> grammi di radici pestate) in un litro di acqua. L estratto si prepara cuocendo le radici) finc%/ divenH tano molliM si filtra ispessendo il liquido con nuova cottuH ra) senza zucc%ero. 0e ne prende di quando in quando un cucc%iaio nell acqua) vino) brodo) ecc. 5l decotto di questi rizomi * ottimo rimedio contro le malattie dei bambini+ febbri) tosse) tosse convulsiva) rosoH lia) eruzioni cutanee) macc%ie del corpo) malessere geH nerale.

G anot( co
;ea 8aRs) L. &G85 .5ALE44AL5+ ?ormentac) 8aiss) Panocce. N+ coltivato nei campi. P+ gli stimmi. ?+ 1raH minacee. 1li stimmi del granoturco) ossia quella barbette c%e escono fuori dalle pannocc%ie) %anno forte virt@ diuretica) fino a quadruplicare l emissione in 23 ore) senza alcun inconveniente e senza affaticare il rene. E preferibile pure l estratto fluido in dose di gr. >)$ per ogni volta) ripetuta dalle 2 alle 3 volte in un giorno. 0i fa il decotto di 2>H$> gr. in ! litro di acqua. 0e ne bevono due tazze al giorno) prima dei pasti. Essendo fortemente diuretico * indicatissimo per cacciare l acido urico) nell albuminuria) nelle colic%e nefritic%e) nella cistiH te e nei calcoli renali) e in tutti i casi nei quali * necessaH rio promuovere l orinazione.

G a,io#a
1ratiola officinalis) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto inferiormente radicante 92>HF> cm.:M foglie opposte lanceolate) dentellateM fiori bianc%i o rosa ascellari dentellati con due bratteole sotto a calice e lung%i peduncoli. N+ luog%i paludosi e prati umiH di. P+ la pianta intera. ?+ 0crofulariacee. La 1raziola * purgante con propriet, drastic%e e violente) da evitarsi specialmente da coloro c%e soffrono di malattie gastrointestinali. 0i adopera contro i vermi) nella clorosi) nelle meH struazioni scarse o ribelli) nelle malattie di cuore con comH plicazioni renali) nella febbre quartana) nell idropisia e nella melanconia. .ose+ l infuso o la decozione di $H# gr. in W2 litro di acquaM niente di pi@) perc%/ pianta velenosa. 5n qualc%e luogo viene adoperata anc%e nelle forti indigeH stioni.

G e!%ino )ei ca$%i


0onc%us arvensis

H 4AV. ! H &. !

.E0C<5;5G&E+ <adice striscianteM fusto eretto) cavo 9$>H!>> cm.:M foglie un po glauc%e) strettamente lanceolaH te) sinnatoHroncinate e pennatofesse con lobi triangolari) dentellatoHspinosiM capolini gialli grandi in corimbo termiH naleM foglioline involucrali esterne) pelosoHglandolose coH me i peduncoli. N+ assai frequente nei campi di cereali. P+ la pianta intera. ?+ Composte. Euesta pianta si adopera quale impiastro) con buon esito) sulle ferite) nelle punture di vespe o d altri insetti a pungiglione o nocivi) nelle scottature e nelle enfiagioni.

I$%e ato ia
5mperatoria obstrut%ium) L. H 4AV. # $# .E0C<5;5G&E+ ?usto cilindrico) grosso) eretto) cavo ramoso spesso rossastro) striato) poco ramificato in alto 93>H#> cm.:M foglie inferiori grandi ternato o biternatosetH te a segmenti picciolati ovali) larg%i) irregolarmente seg%etH tati e inciso lobati acuminatiM fiori bianc%i in ombrelle) le superiori con guaine larg%e grandiM con F>H3> raggiM invoH lucro ovaleM involucretti di poc%e fogliolineM frutto quasi tondo con coste acute. N+ pascoli umidi) ombrosi della zona subalpina e alpina. P+ la radice. ?+ Gmbrellifere. La radice dell imperatoria * stimolante ed eccitante l appetito e la digestione) presa in infuso da !$H2> gr. in un litro di acqua. 8asticata) giova contro l emicrania. 1ioH va pure nelle colic%e) nella ritenzione d orina) e) come clistere) per facilitare il parto difficile. 8essa in infuso con il vino) giova nella tosse cagionata da raffreddori) nei catarri polmonari) nell epilessia) nei crampi di stomaco) nel mal della pietraM eccita il sudoreM D pure indicata nella idropisia e nell itterizia. 8essa nell aceto) si applica comH pressa) nelle parti doloranti di podagra.

Ibe ico
NRpericum perforatum) L. 4AV. A &. 3A &omi .5ALE44AL5+ Preferata) Erba sbusa) P*rico) ErH ba del sangue) Erba dal tai) Erba de strie. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto biangoloso 92>H$> cm.:M foglie opposte ovaliHbislung%e) lucidoHpuntateM fiori gialli in cima cuoriformiM sepali lineari) lanceolati) acuti) intieriM cassule con 2 striscie longitudinali in ogni valva. N+ comuH ne nei luog%i erbosi) al margine dei bosc%i) sui muri dei campi. P+ le sommit, fiorite. ?+ 5pericacee. 5 fiori masticati colorano la saliva) e) stropicciati) colorano in rosso le mani. 0i usano come t%* o tintura di F> gr. in un litro d acqua. 1iovano per il mal di capo) o nella congestione causata da indigestione. E pure rimedio per male di polmoni) di bocca) nei vermi) per facilitare l orina e nei dolori della matrice. 5l t%e di fiori) unito a fiori di millefoglio e di tiglio) giova nel mal di capo) di stomaco) nel catarro di petto e per le persone c%e bagnano il letto. Euesto t%* * pure raccomandato nello sviluppo dei giovani d ambo i sessi. ?iori e semi) messi nel vino in infusione) giovano nelle intossicazioni) facilitano l orinazioH ne e regolano i mestrui. Le foglie e i semi) pestati e messi a modo di empiastro sulle ferite brucianti) le guariscono. L olio contro le scottature si prepara in !W2 litro di fiori ben puliti) in ! litro d olio d oliva) mettendolo al sole in bottiglia ben c%iusa. .opo alcuni giorni si filtra l olio) con un pezzuola si spremono i fiori e vi si immettono di nuovi. Euest olio) oltrec%/ nelle scottature) giova nelle ferite) nella dissenteria epidemicaM facendo fregagioni sul ventre) fa cessare il dolore e c%iude il corpo.

I!!o%o
NRssopus officinalis) L .E0C<5;5G&E+ ?usti eretti o ascendenti 9F>HA> cm.:M fogli sessili bislungoHlineari o lanceolateM verticillastri volti da un lato) ravvicinati in spiga terminaleM corolla ceruleoH porporina. N+ sporadico qua e l, nella zona montana) ma pi@ spesso coltivato negli orti. P+ le foglie e le sommit, fiorite. ?+ Labiate. L 5ssopo %a propriet, stimolanti) carminative) toniH c%e) stomac%ic%e e pettorali. L infuso di !$ gr. in un litro d acqua aiuta la digestione) rinforza la mucosa polmonare) giova nei crampi di petto) nei reumatismi) nelle colic%e e nei raffreddori. Contro l asma) si misc%ia la polvere finissiH ma d issopo con miele) fino a rendere una poltiglia consiH stente. 0e ne prende la quantit, di una nocciola mattina e sera. 1iova pure contro i vermi) per rinforzare gli occ%i e per gargarismi.

La$io a#bo

Lamium album) L.

4AV. !> ] & IA

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>H3> cm.:M foglie ovato cuoriformi) acuminate) seg%ettateM corolla bianca a tubo curvato ristretto alla base) con una tacca davanti e sopra la strozzaturaM fauce poco dilatata) doppiamente carenata sul dorso. N+ luog%i fresc%i e prati umidi) nelle siepi) ai margiH ni delle strade. P+ fiori e foglie. ?+ Labiate. 5 ?lores lamii sono ancora in gran pregio presso i farmacisti. 5 germogli e i fusti giovani danno una buona insalata. L infuso giova nelle malattie di petto e polmonaH ri) nella dissenteria) nei flussi di sangue) nei disturbi di utero e nei fiori bianc%i. 5l t%* serve pure contro le scrofoH le) nell impurit, di sangueM e il suo vapore serve contro il mal d orecc%ie e mal di gola. .ose+ !> gr. in un litro d acqua. Lampone

La$%one

<ubus idaeus) L.

&omi .5ALE44AL5+ Ampomol,r) Ampom,r) AmH pomola. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9!>H!>> cm.: con piccoli aculei setacei dirittiM foglie impari pennate con FH$ foglioline ovali) acuminate) seg%ettate) biancoHtomenH tose di sotto) la terminale maggioreM fiori piccoli bianc%i in racemi poveriM petali obovatoHcuneati erettiM frutto odoH roso) rosso) tomentoso. N+ nelle radure) nei bosc%i fresc%i e sassosi) dalla zona collina a quella alpina. P+ foglie e frutti. ?+ <osacee. 5l lampone %a propriet, rinfrescanti) antiscorbutic%e) astringenti) nutritive. 0i usa lo sciroppo con due parti di zucc%ero e una parte di sugo dei frutti cotti insieme fino a rendere la massa densa. 0i d, agli ammalati quale rinfreH scante contro la febbre) con acqua o limonata. 5 polloni

giovani e le foglie cotte nell acqua danno un t%* eccellente contro la diarrea) la dissenteria) la colica e nelle mestruaH zioni irregolari. Euesto t%e serve pure quale lavaggio conH tro le eruzioni cutanee) negli ascessi) negli occ%i lagrimanH ti o purulenti) e quale gargarismo nel mal di bocca e di gola. Viene ancora adoperata nei dolori reumatici di testa. Le foglie fresc%e) applicate sul ventre) levano il calore di stomaco e di fegato.

Lantana
Viburnum Lantana) L. &G85 .5ALE44AL5+ Antana) Lautana) Ant-sele) 8oliH nare) Lent,m) ;imogna) 0tropa. .E0C<5;5G&E+ Arbusto ramoso 9!H2 m.:M foglie ovali venose) seg%ettate) tomentose) intere) barbate nell ascella delle nervature) coriaceeM fiori bianc%i in cime dense termiH nali con rami tomentosiM corolla con $ lobi ugualiM semi cornei ovali) molto compressi. N+ nei bosc%i cedui) ariosi) soleggiati della zona collinaHsubalpina. P+ le foglie e i frutti. ?+ Caprifogliacee. Con le foglie e con i frutti di questa pianta si prepara una decozione per gargarismi) nella cura dell angina e coH me clistere nelle affezioni catarrali dell intestino. Le foglie bollite nella lisciva servono a tingere in nero i capelli.

La%%io
<anunculus bulbosus) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) bulboso alla base con fibbre radicali gracili 92>H$> cm.:M foglie ternate o biternaH te a segmenti trifidi incisoHdentati) il medio con lungo picciolettoM fiori gialliM calice reflessoM rostro largo arenatoM carpello lenticolare liscio. N+ prati umidi e luog%i erbosi. P+ il bulbo. ?+ <anunculacee. Le radici e i bulbi) contusi) si adoperano come cataH plasmi revulsivi e vescicatori) nella cura delle isc%ialgie 9sciatica:. Prima di adoperarli * bene interpellare il medico) per conoscere la pressione del sangue ed evitare quinH di dei gravi inconvenienti.

La ice

LariT europaea) L.

&omi .5ALE44AL5+ Lar/s) L,rsi) L,ras) L,rase) Lerge. .E0C<5;5G&E+ Albero 92$HF$ m.:M fusto irregolarH mente ramosoM foglie ravvicinate sopra un corto ramoscelH lo in fascetto e caduc%eM pine piccole erette con squame spesse) smarginate in alto. N+ comune dalla zona montana alla zona alpina. P+ la resina. ?+ Conifere. La resina * raccolta specialmente nel 4irolo e una volta anc%e nel 4rentino) conosciuta sotto il nome di 4rementina di VeneziaM sembra miele) d un colore gialloH gnolo trasparente) molto densa e attaccaticcia. 1iova nelle malattie sessuali e urinarie) nelle malattie del basso ventre e nell idropisia. 8escolandola con saponi e olii) se ne fanno

cerottiM inalata) giova nelle malattie dell apparato respiH ratorio. Per uso interno vengono adoperate le capsule in dose) dalle !>H!2 gocce. La corteccia bollita nell acqua giova nel mal di ventre e promuove l orinazioneM polverizH zata si applica sulle ferite aperte e sui tumori) come pure sulle ulceri. Le foglie) tagliuzzate e applicate a modo d emH piastro) puliscono le piag%e purulentiM bollite nell aceto) e risciacquando la bocca) giovano nel mal di denti.

La*an)o#a
Lavandula spica) L. &G85 .5ALE44AL5+ 0pigo) 0pic%. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9F>HA> cm.:M foglie sessiH li) lineari) ristrette alla baseM fiori in spiga gracile) spesso interrotta alla baseM brattee membranose brune) ovatoH romboidaliM bratteole nulle. N+ da noi coltivata negli ortiM inselvatic%ita si trova solamente) e rara) alle falde del Calisio e nei dintorni di <iva. P+ fiori e foglie. ?+ Labiate. La Lavandola %a propriet, tonic%e) stimolanti) antiH spasmodic%e. 0i usa l infuso di $> grammi) di sommit, fiorite) in ! litro di acqua e serve nell atonia di ventricolo) nelle congestioni) nel capogiro) nella malinconia e nei patemi d animo. 0erve pure nella clorosi) nella dispepsia 9cattiva digestione: e nelle affezioni scrofolose. La LavanH dola) messa nel vino e bevuta a sorsi per alcuni giorni) giova assai nei disturbi di fegato e di milza) scaccia l itteriH zia) l idropisia) promuove l orinazione) i mestrui e favoriH sce i parti difficili.

Lic"ene i!#an)ico

Cetraria islandica) L.

4AV. A H &. 3I

.E0C<5;5G&E+ 4allo frondoso) di consistenza cartilaH ginosa) color castagno da un lato e color olivaHc%iaro dalH l altroM il margine conformato a lacinie) terminate da una serie di ciglia. N+ comune specialmente nei bosc%i delle conifere) dai !>>> metri in su fino alla zona alpina. P+ la pianta purgata dalla terra e dai corpi eterogenei. ?+ ParmeH 5l t%e si usa nella tisi) nella bronc%ite capillare) nella diarrea) nella dissenteria) dopo lo stato infiammatorio) nello scorbuto e nelle malattie di esaurimento. 0i fa il decotto di !> gr. in un litro di acqua. .opo la prima si getta via l acqua) a cagione dell amarezza. 0i cuoce di nuovo per mezz ora) in un litro e mezzo di acqua) fino a ridurla a un litro. 5n tal modo si %a una preziosa bibita tonica) rinforzante) sciogliente il catarro. Viene pure usato nelle febbri intermittenti e dissenteH ria cronica. .opo usato) non si deve gettare via) ma pu' essere mangiato come l insalata) essendo molto nutriente e digestivo.

Lico%o)io
LRcopodium clavatum) L. 4AV. 2 H &. !!

.E0C<5;5G&E+ ?usto lungamente strisciante 9A>H!>> cm.: M foglie sparse) lanceolate) acute) terminate da lungo pelo) minutamente denticolate+ spig%e ordinariamente 2 nell estremit, dei rami. N+ nei bosc%i di conifere della zona subalpina e alpina. P+ le spore. ?+ Licopodiacee. La droga e costituita dalle spore) cio* da una polvere leggera) mobile) granulosa) non aderente alle dita) di color giallo pallido. Posta nell acqua) galleggia) ma con la bolliH tura affondaM gettata sulle fiamme brucia scoppiettando) senza odore e senza fumo. D usata) quale polvere aspersoria) nell eritema 9pelle arrossata: e nell igiene dei bambini lattanti) asciugando la pelle. Presa nell acqua in dose da !HF gr.) giova nei calcoli della vescica) nei catarri della stessa) nel reumatismo) e nei crampi di stomaco. La stessa pianta bollita nel vino) avrebbe le stesse virt@M e in generaH le serve per tutte le malattie della pelle.

Linaio#a
Linaria vulgaris) 8ill. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto semplice 9F>HA> cm.:M foglie sparse) lineari) lanceolateM fiori grandi assai pi@ lunH g%i del caliceM corolla gialla con sperone a essa uguale o pi@ lungoM cassula ovata. N+ comune nei campi e nei vigneti. P+ le sommit, fiorite. ?+ 0crofulariacee. Euesta pianticella con fiori biancoHgialli) simili a quelli della bocca di leone) %a propriet, calmanti e diuretiH c%eM quindi giova in infuso contro la ritenzione d orina. L intiera pianta) pesata e applicata come empiastro sulle emorroidi) vale a calmare rapidamente il bruciore. 0imili virt@ %a pure la specie consimile) la Linaria CRmballaria) 8ill.

Lino

Linum usitatissimum) L.

N+ coltivata. P+ i semi. ?+ Linacee. 5 semi di lino %anno propriet, emollienti) rinfrescanH ti) lassative) risolventi e si usano per molte malattie. 0i prepara la droga a freddo in questo modo+ si mette un cucc%iaio di semi di lino in un bicc%ier d acqua alla sera e vi si lascia fino alla mattina. .urante questo tempo) esce il succo mucoso dai semi) da formare una poltiglia gelatiH nosaM si scalda l acqua fino c%e diventa liquidoM si filtra e si beve a digiuno. D ottimo rimedio contro le costipazioni

e come emolliente e calmante) nelle infiammazioni delle vie urinarie. 0i pu' fare anc%e il decotto) con una parte di semi e 2$ di acqua. 5 cataplasmi di semi sc%iacciati 9farina di lino: servoH no per risolvere gli stati infiammatori della mucosa bronH c%iale e intestinale) o per favorire la maturazione di raccolH te di pus. 5l decotto di semi) sc%iacciati attraverso un pannolino e bevuto a tazze) d, una cura nel reumatismo) nei catarri) nella tosse) nelle infiammazioni) nelle febbri e nel mal della pietra. Anc%e l olio c%e si estrae dai semi si usa come impacco nei tumori) nei piedi aperti) e sul ventre nella colica. .osi+ 3 parti di olio di lino e F di olio di mandorleM oppure sulle ferite si possono usare 32> gr. di olio e 3H$ tuorli d uovoM oppure ancora+ olio di lino e acqua di calce in parti uguali) c%e * il miglior lenimento contro le scottature.

L(%%o#o
Numulus Lupulus) L. &G85 .5ALE44AL5+ ?ioranz/s) Bruscanzoi) Grt-s BruH sc,ndoi) Ligabosc%. .E0C<5;5G&E+ ?usto piuttosto sottile) volubile da siH nistra a destra) ramosoM foglie opposte picciolate) palmate con FH$ lobiM molto ruvide di sottoM fiori stamiferi in pannocc%ie opposte. N+ frequente nelle valli e in mezzo alle siepi. P+ i fiori. ?+ Grticacee. 5 fiori di luppolo %anno propriet, calmanti) narcotiH c%e) digestive. 0i fa l infuso di 2> gr. in un litro d acqua) e si usa nelle insonnie) nelle agitazioni nervose) nei crampi si usa nelle insonnie) nelle agitazioni nervose) nei crampi di stomaco e nelle difficili digestioni. L estratto) preso a piccole dosi solo o con acqua tre volte al d-) giova nell itteH rizia e nei dolori di gotta. Anc%e i polloni giovani servono quale gustosa insalata primaverile) contro i mali di fegato.

Ma) e!e#*a

Lonicera caprifolium) L.

.E0C<5;5G&E+ Pianta cespugliosa a rami lung%i flessiH bili a fiori biancoHgiallognoli con scorza grigiastra. N+ coH mune nelle siepi e nei bosc%i. P+ la scorza) le foglie e i fiori. ?+ Caprifogliacee. La scorza fresca * ottimo diuretico in decotto di 2$H$> gr. per ! litro di acqua da prendersi a bicc%ieri fuori dei pasti. ?a buoni servizi anc%e nella gotta) idropiH sia) itterizia) renella e nei disturbi di fegato e milza. Al decotto si pu' sostituire la macerazione di !$> gr. di corteccia in ! litro di vino. Con un pizzico di fiori in una tazza di acqua si fa il t%* sudorifero e diuretico) mentre con l infuso di foglie si fanno colluttori nelle infiammazioH ni della bocca e della faringe) come pure nel sing%iozzo e nei dolori di testa nervosi.

Ma#*a
8alva alcea 4AV. # H &. $I 8. 0ilvestris) 8. rotundifolia) L. .E0C<5;5G&E+ 8alva alcea) L. H ?usti eretti 9$>H!>> cm.:M foglie lungamente picciolate) cuoriformiHrotonde) pi@ o meno lobateM calicetto a foglioline ovali acuteM calice a lobi triangolariM corolla il doppio o il triplo del caliceM carpelli neri) arrotondati sul dorso o rugosi. 8alva silvestris) L. H ?usto ascendente 9F>HA> cm.:M foglie cuoriformi rotonde) divise in $HI lobi rotondatoHdenH tatiM peduncoli pi@ corti delle foglieM petali assai pi@ lunH g%i del caliceM carpelli reticolatoHrugosi a orli acuti non dentati. 8alva rotundifolia) L. H ?usti ramosi 92>H$> cm.:M foglie rotonde cuoriformi) superficialmente lobateM pedunH coli fruttiferi reflessiM foglioline del calicetto lineariM corolH la circa il doppio del caliceM carpelli lisci) marginati) ma non dentati. N+ luog%i incolti) margini erbosi dei campi e delle strade. P+ foglie e fiori. <+ le foglie all epoca della fioritura. ?+ 8alvacee. 5 fiori e le foglie di tutte e tre le specie) da soli o uniti ad altre specie emollienti) danno un t%e nutritivo) calmante) rinfrescante c%e agisce direttamente sugli organi invasi da catarro. Euesto t%* giova pure nei disturbi petH torali) nell etisia. .ose+ !$ gr. in un litro d acqua. Anc%e il t%e di sole foglie serve contro le colic%e e la dissenteria. Cotte come gli spinaci) facilitano la digestione e sono aperitive. 5 vapori cocenti dell infuso 9cui s aggiunH gono fiori di sambuco) di camomilla) foglie di senna e un po di sale ammoniaco: sono indicatissimi contro la tosse) tosse asinina) infiammazione di gola e nell asmaM ammolliH scono) disciolgono) purificano. Le foglie fresc%e pestate) le radici e i semi servono quali empiastri) per rammollire glandule) tumori) paterecci) ecc. ?oglie e radici cotte) poste nel vino insieme con i semi di finocc%io) sollevano i doloH ri intestinali e mitigano i dolori di evacuazione. A tale scopo si usano anc%e i clisteri.

Ma#*one

Altaea rosea) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9!H2 m.:M foglie grandi rugose) le inferiori cuoriformi rotonde angolatoHlobate) le superiori pi@ o meno profondamente lobateM peduncoli ascellari !HF) cortiM calicetto con $H# lacinieM carpelli molH ti) scanalati sul dorso) rugosi. N+ coltivata negli orti. P+ i fiori. ?+ 8alvacee. 5 fiori 8alvae arboreae servono per il mal di gola) nei catarri bronc%iali) nella costipazione pettoraleM mitigaH no i crampi di stomaco e della vescica. 0i fa il t%e di !$ gr. in un litro d acqua. Con i vapori cocenti si leniscono i dolori d orecc%ie. Per gli occ%i purulenti) cisposi) si usa la lavatura con # gr. di fiori in 2>> gr. d acquaM si filtra a freddo) e vi si aggiungono A gocce di spirito canforato.

Ma

8arrubium vulgare) L.

obio

.E0C<5;5G&E+ ?usti biancoHlanosi 93>H$> cm.:M foH glie ovate o rotonde) verdiHlanose o biancoHlanose di sotto) crenateM verticellastri a molti fiori bianc%iM calice con !> denti lesiniformi patenti) uncinatoHricurviM corolla bianca pi@ lunga del calice con labbro superiore bifido. N+ luoH g%i incolti) asciutti) arenosi e lungo le strade di campagna. P+ le sommit, fiorite e le foglie. ?+ Labiate. L Nerba marrubii o Lamii 8ariae * molto amaH ra) aromatica) di odore muscoso. 5 1reci la conoscevano col nome di Praison. 5l t%e si prepara con le foglie dissecH cate) colte durante o dopo la fioritura e giova nell etisia) nelle mestruazioni irregolari) nei dolori della matrice) nelH la tosse e tosse convulsiva e favorisce assai la digestione) come amaro tonico. L infuso si fa con !>H!$ gr. di foglie e fiori) in un litro di acqua c%e si lascia sedare per !>H!$ minuti. Le foglie) messe nel vino bianco 9F> gr. in un litro di vino: e lasciate in composta per # giorni) servono per purificare i polmoni e il petto dai catarri) libera il fegato e la milza da ingorg%i e uccide i vermi. 0e ne prende un bicc%ierino dopo i pasti. Lo sciroppo si ottiene con tre quarti di litro d infuso nel quale si versa W2 Kg. di zucc%eH roM si cuoce fino a densit, volutaM bollendo pi@ fortemenH te e a lungo) si %anno le pastiglie. D salutare nell asma con espettorazione densa) gialliccia) e in molte altre malattie della mucosa. 5l succo) unito a olio di olivo) introdotto a gocce nelle orecc%ie malate) fa cessare il male) specialmenH te se viene da raffreddore. Le foglie e i semi) uniti a burro) fanno scomparire il gozzo.

Me#i!!a

9Erba limona: 8elissa officinalis) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usti ramosisimi 9F>H#> cm.:M foglie tutte picciolate) reticolate) ovali) largamente crenulateM ciH me ascellari di AH!2 fiori biancoHroseiM calice vellutato con denti cortissimi) mucronati nel labbro superiore e lanceolaH toHaristati nell inferiore. N+ nelle siepi) lungo i sentieri di campagna) ai margini dei bosc%i della zona collina e monH tana. P+ sommit, fiorite e foglie. ?+ Labiate. La melissa %a propriet, tonic%e) stomac%ic%e) stimoH lanti. 0i adopera il t%e in dose di !$H2> gr. in un litro d acqua. 1iova nelle sofferenze leggere di nervi) nei disturH bi al basso ventre) nei crampi di stomaco) nelle difficili digestioni) nei vomiti nervosi delle donne). in particolari circostanze) nelle colic%e della matrice) nell emicrania e nei mali nervosi della faccia) dei denti e delle orecc%ie. La melissa) messa in infusione nel vino bianco) e bevuto a bicc%ierini per alcuni giorni) serve nei mali sopraH descritti) rinforza il cuore e il cervello e giova ancora nell avvelenamento di fung%i. Le foglie fresc%e) pestate e applicate sulle ferite) giovano rinfrescando e calmando i dolori.

Me#o' ano

8elograno 1ranatum) L.

.E0C<5;5G&E+ Arbusto 9FH$ m.: M foglie lanceolate o bislungoHlanceolate) decidue) opposte o alterne) spesso afH fastellateM fiori grandi sessili solitari o riuniti 2HF in cima ai ramiM calice carnoso rossoM petali ovali rossiM frutto globoso depresso coronato dal caliceM semi rossoHangolosi) traslucidi simili a cristalli di granata. N+ coltivato. P+ fiori) frutti) corteccia dei rami e della radice. ?+ PuH nicacee. 4utte le parti della pianta sono astringenti) per il tannino c%e contengonoM ma la corteccia della radice * la pi@ usata per espellere il verme solitario. .ose+ dopo un giorno di digiuno) si prendono da 3> a A> gr. di radice in decozione di 2$> grammi di acquaM si prende tre volte di mattina) a un ora d intervallo) a cui si fa seguire un forte purgante di olio di ricino. 5n FH3 ore dopo deve succedere l espulsione del temuto e intrigante parassita. Le stesse propriet,) ma meno attive) sono presentate anc%e dalla corteccia del tronco e dai fioriM con essi si preparano pozioni astringenti) specialmente contro la diarH rea. Con i frutti si preparano sciroppi rinfrescanti.

Menta %e%e ita

8ent%a piperita) L. 4AV. # H &. AF

.E0C<5;5G&E+ Pianta glabraM foglie picciolate) bislunH g%e) acute) seg%ettate) rotonde) smerlate alla baseM glomeH ruli di fiori disposti in spiga cilindrica allungata) interrotta alla baseM calici purpurescenti con denti lesiniformi. N+ coltivata negli orti. P+ le foglie. <+ durante la fioritura. ?+ Labiate. Euesta specie di menta) officinale) * la pi@ ricercata) %a propriet, tonic%e) eccitanti) antispasmodic%e) antisettiH c%e e calmanti. 0i usa l infusione di F> gr. di foglie fresc%e in un litro d acqua. Presa prima o dopo i pasti) eccita l appetito e facilita la digestione. Euesto infuso * indicatisH simo nei dolori di stomaco) nelle insonnie e nella debolezH za generale. D tonico ed eccitante nell atonia intestinale) antispasmodico nel vomito nervoso e nelle colic%e. Le foglie fresc%e pestate servono ad arrestare la portata lattea.

Menta C e!%a, M& ac-(atica M& Ro$ana e Menta!t o


8ent%a crispa) L.) 8ent%a aquatica) L. 8ent%a pulegium) L. et 8ent%a silvestris) L. 8ent%a crispa) L. H ?oglie ondosoHincrespate) dentaH te) quasi rugose. 8ent%a aquatica) L. H ?usto 9F>H$> cm.:) ramoso tetragono) foglie opposte) picciolate) ovali) seg%ettateM fioH ri in capolini ascellari o terminali) quasi globosiM calice a denti triangolari alla base) bruscamente e lungamente riH

stretti in appendice lesiniforme. 8ent%a pulegium) L. H ?usti grossetti tetragoni) ascenH denti) radicati alla base 9!>HF> cm.:M foglie brevemente picciolate ellittic%e o bislung%e) leggermente dentateM fioriH ni glomeruli ascellariM calice c%iuso da peli. 8ent%a silvestris) L. H ?usto eretto 93>H#> cm.:M foH glie sessili) reticolatoHangolose) bianc%e e mollemente toH mentose di sotto) ovali od ovaliHbislung%e) acuteM fiori rosei o bianc%i in glomeruli disposti a spiga cilindricaM brattee lineari lesiformi. N+ tutte e quattro queste specie si trovano lungo i fossi) corsi d acqua e prati umidi) dalla pianura alla zona subalpina. ?+ Labiate. La menta acquatica e la crespa %anno le stesse proH priet, della menta peperitaM anzi) nelle affezioni coleric%e e nell ipocondria la menta crespa * pi@ forte della piperita. La menta romana e il mentastro sono meno attive delle precedenti. .a notarsi c%e il mentastro si adopera anc%e come revulsivo e vescicatorio) applicato contuso quale empiastro sui flemoni.

Me co e##a

8ercurialis annua) L

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 92>H3> cm.:M foH glie opposte di un verde c%iaro) ovali) lanceolate) rotondaH te alla base) crenulate) picciolateM fiori quasi sessiliM cassuH le irte di punti verdi terminate in pelo bianco. N+ nei vigneti ombrosi e fresc%i) lungo le siepi. P+ le foglie. ?+ Euforbiacee. Le foglie si adoperano come impacco emollienteM presa in decozione 9!$ gr. in $>> d acqua:) %a virt@ lassative. 5l succo 9!> gr. in una tazza di brodo: arresta la secrezioH ne lattea.

Mi##e+o'#io

Ac%illea 8illefolium) L

4AV. " H &. A#

&G85 .5ALE44AL5+ 8ilif'i) Erba de car/o mat) erba starnudera) Ciaute. .E0C<5;5G&E+ Pianta un po vellutataM rizoma striH scianteM fusto eretto semplice o ramoso 92>HA> cm.:M foH glie lanceolate) strette bipennatosette con segmenti princiH pali numerosi e laciniette strette) lineari) mucronate) le superiori lineari allungateM capolini piccoli ovoideoHcampaH nulati in corimbo densoM fiori del raggio bianc%i o rosei. N+ comune nei prati) luog%i erbosi dalla pianura alla zona alpina. P+ foglie e fiori. ?+ Composte. Euesta bella e preziosa pianticella %a virt@ antispaH smodic%e) astringenti) antiemorroidarie) emostatic%e 9c%e fermano il sangue: e vulnerarie. Le foglie e i fiori bianc%i o rosei) a corimbo) sono tonici) astringenti) e giovano sugli organi del basso ventre e sulle mucose. 5 fiori sono calmanti e insieme eccitanti) come la camomilla. 5 disturbi di digestione) l emorroide) l artrite) i passaggi sanguigni) le congestioni unite a battiti di cuore) le febbri intermittenti e le malattie delle donne vengono tutte curate con tale pianta. 0i prepara l infusione di I> gr. di foglie e fiori in F quarti di litro d acqua) e quindi) lasciato il tutto riposare per $ minuti) si filtra e se

ne beve di quando in quando una mezza tazza. Le foglie peste e spesso cambiate sulle ferite) le guariH scono presto. Anc%e usate nei bagni) rinforzano l orH ganismo. 5l succo serve per cure primaverili e quale calmante per i crampi di stomaco. 1iova nelle mestruazioni mancanH ti o dolorose) o nelle troppo durature) nelle emorragie polmonari c%e dipendono da oppilazione del basso ventre e dal flusso mestruale. 0i usa pure nei flussi mucosi del polmone) nell intestino) nei gangli nervosi per dissonanza prodotta da disturbi digestivi) quali diarrea) acidit,) flatuH lenze. 0e ne usa da I> a !>> gr. al d-) spremuto dalle piante in fioritura. Contro le ragadi del capezzolo) le ulceH razioni delle varici e delle emorroidi) per ristagnare il sangue e sanare ferite e piag%e) si fa l infuso di foglie fresc%e e fiori in parti uguali d acqua. 0i pestano insieme $> gr. di foglie e fiori e vi si versa $> gr. di acqua bollente+ con l acqua si lava la ferita o la piaga) indi vi si applica l erba cotta.

Mi ti##o
Vaccinium 8Rrtillus) L. &G85 .5ALE44AL5+ 1iasen,r) 0carlavez,r) Calvez,ri) 1risonar) 1ramagnoni) Bag%iar. .E0C<5;5G&E+ ?usto con rami angolosi e alati 9!>HF> cm.:M foglie caduc%e ovatoHdentateM fiori solitari sopra peH duncoli pi@ corti delle foglieM corolla biancoHverdastra o roseaM bacc%e nere. N+ comune nei nostri bosc%i dai I>> m. in su. P+ le bacc%e. ?+ Ericacee. 5l mirtillo rosso %a propriet, astringenti) tonic%e e antisettic%e. 5l succo e lo sciroppo giovano contro la diarH rea. &elle diarree ostinate) si prende del vino nero) vi si immettono le bacc%e) dove si lasciano per qualc%e tempoM in casi urgenti) si bolliscono in esso. La tintura si ottiene versando acquavite sulle bacc%e) in recipienti ben c%iusi e posti al sole o al caldo. avendo queste bacc%e propriet, antisettic%e e astringenti) si usano in pozione 93H$ cucc%iai al giorno: o in tintura 9$> gocce prima del pasto: nelle enteriti acute) nell atonia intestinale) negli eczemi cutanei 9impacc%i:) nel mal di bocca e nelle emorroidi 9compresH se:) come pure nel diabete.

Mi ti##o

Vaccinium Vitis 5daea) L.

o!!o

&G85 .5ALE44AL5+ 1rantenari) Broc'n) 8artel Br'c) 1ramagnoni) Ambrosinari .E0C<5;5G&E+ ?usti eretti o ascendenti 9!>H2> cm.:M foglie persistenti) coriacee) ellittic%e od ovate a rovescio con margini reflessi) pallide o punteggiate di sottoM corolla campanulata bianca o rosea) orceolatoHglabraM bacca globoH sa rossa. N+ comune nei luog%i ove cresce il mirtillo. P+ le bacc%e. ?+ Ericacee. Le bacc%e rosse) senza osso) si usano nelle febbri intermittenti e catarroseM promuovono l appetito e l urinaH zioneM sc%iacciate e versatavi sopra dell acqua con zucc%eH ro) danno una bevanda eccellente e rinfrescante. L infuso di foglie * urinifero.

Mo ine
1lobularia vulgaris) L. 4AV. !2 H &. #$ .E0C<5;5G&E+ ?usto erbaceo semplice 9!>H2> cm.:M foglie basali in rosetta) obovate) smarginate o dentate) le cauline numerose alterne sessili) lanceolatoHacuteM fiori ceH lesti in capolino semplice denso globoso) corolla e labbro sup. bifido. N+ sui colli rocciosi sterili della zona collina e montana. P+ le foglie. ?+ 1lobulariacee. Le foglie di questa preziosa pianticella %anno proprieH t, purgative e diuretic%e. 0i fa la decozione di 2> gr. di foglie in 2>> gr. di acqua. Na analoga azione a quella di sena) senza tuttavia dar luogo a nausee e irritazione inteH stinale. La tintura sembra possedere anc%e propriet, antiH reumatic%e.

Mote##ina
8eum 8utellina) 1aert. 4AV. # H &. Ao .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato) semplice o quasi 9!>H2> cm.:M foglie ovali bipennatosette a segmenti lanceoH latoHlineari acuti) le inferiori picciolate) le superiori nulle o !H2M ombrelle con #H!$ raggiM involucretti a pi@ foglioliH ne lanceolatoHlineari) bianco membranose nel margineM frutto piccolo ovoideo. N+ nei prati umidi di monte. P+ le radici. ?+ Gmbrellifere. Euesta piccola ombrellifera) in confronto di tante altre cespugliose e slanciate) %a propriet, depurative) stiH molanti) astringenti) antifebbrifug%e. 0i fa l infuso della radice in dose di !$H2> gr. in un litro d acqua) e si usa nei raffreddori) nei catarri) nella raucedine) nel mal di testa) nelle glandole infiammate) nella risipola facciale e nella grossezza di sangue. 6nita ad altre specie di alta montaH gna) entra a far parte del cosiddetto 4%e dei Professori del quale parler' in altra parte di questo libro.

M('"etto

Convallaria maialis) L.

&omi .5ALE44AL5+ Camanelle) ?il,nfole) 0 ciopete) Ampalio) 1ratadSie) ?il*fole) ecc. .E0C<5;5G&E+ <izoma obliquo) emettente un rametH to con 2HF foglie ellittic%e allungate) ottusetteM scarpo pi@ corto delle foglie) terminato in racemo di fiori bianc%i odorosi. N+ nei bosc%i dalla zona montana alla subalpina. P+ l intera pianta. ?+ Liliacee. &onostante la gradevole fragranza c%e manda) nella primavera) questa graziosa pianticella) tuttavia essa e veleH nosa. Possiede per' virt@ cardiotonic%e) e sostituisce la digitale e la caffeina. 0i usa l infuso di !> gr. in un litro di acqua) aggiungendovi mucillagine gommosa. E rimedio peH r' pericolosoM per questo * necessario consultare il medico. 5l succo giova per mali di occ%i. Alcuni usano riempire di fiori un vaso di vetro) lo mettono scoperto per alcuni giorni in mezzo a un formicaio) adoperando l acqua c%e si

forma nel recipiente per i dolori di podagra.

M(!co a bo eo
Caledonia rangiferina) L) H 4AV. F H&. 22 .E0C<5;5G&E+ t un elegante Lic%ene conformato ad alberello) con tallo frondoso) di color cinereo sbiadito. Le sommit, portano concettacoli piccoli di color bruno. N+ comune nei terreni ricc%i di musc%i ed esposti a nord. P+ la pianta. ?+ Lic%eni. 5l musco arboreo * un elegante lic%ene formato ad alberetto+ esso nella terapia sostituisce il lic%ene islandicoM per di pi@ * usato quale antifebbrifugo.

Na!t( ,io
&asturtium officinale) <. Br. &G85 .5ALE44AL5+ Cress'n) CressSm) 1rassSm) CresH son de fontana. .E0C<5;5G&E+ ?usto prostrato e radicante in bassoM foglie dispari) pennato con foglioline laterali ovate) ineguaH li alla base) intere o crenato sinuate) la terminale pi@ grande e quasi rotondaM fiori piccoli bianc%iM silique biH slung%e) lineari. N+ comune e perenne lungo i ruscelli e presso le sorgenti. P+ la pianta fresca. ?+ Crocifere. Euesta crocifera %a virt@ depurative) diuretic%e) corH roboranti) detersive. 0i usa il succo di pianta fresca pestata in un mortaio) e spremuto attraverso un pannolino. 0e ne prende in dosi da !>> a !$> gr. al giorno) a digiunoM * diuretico e depurativo) specialmente se preso per buon tratto di tempo. Euesto succo * indicato quale cura primaH verile) nello scorbuto) nell idropisia) nell itterizia) nei catarH ri bronc%iali) polmonari) intestinali. Le foglie peste e appliH cate servono contro la tigna e il cimurro. Contro i rossori ed eruzioni cutanee si applicano 2 volte al giorno $> gr. di succo con !> gr. di essenza di mandorle amare. 5l sapone * eccellente rimedio contro le scottature. Esso si prepara sc%iacciando crescione) cipolle) foglie di fragola e cuocendo il tutto con burro fresco) senza aggiunH gervi sale. 0i filtra) e si ungono le parti feriteM il prurito cessa subito) rinfresca e guarisce presto. L insalata si preH para versando sopra le foglie e cime ben lavate il sugo di un limoneM senza aceto e senza sale) vi si aggiunge un po d olio e una cipolla ben tagliuzzataM si lascia cos- in compoH sta per due ore) e poi si prende) con grande giovamento dei polmoni e dei reni.

Ne%ite##a
Calamint%a &epeta) Clairv) 98elissa calamint%a) L.: .E0C<5;5G&E+ Pianta pubescente 93>HA> cm.:M foglie ovatoHromboidali) ottuse) crenulate) senza glandoleM peH duncoli multiflori 9!2H!$ fiori:M corolla azzurrastra a tubo dirittoM N+ luog%i esposti al sole da fondo valle alla zona montana. P+ la pianta in fioritura. ?+ Labiate. La nepetella) presa in infuso di !$H2> gr.) * grandeH mente giovevole nei crampi) nell insonnia) nella difficolt, di respiro) nell itterizia e nell idropisia) promovendo essa fortemente l orina e regolando le mestruazioni. Presa con miele e sale) uccide i vermi del corpo. La polvere di nepeH tella) presa nei cibi) scaccia le ventosit, opprimenti o doH loranti. Anc%e la specie consimile) la &epeta Cataria 9E<BA 1A44A<5A: %a virt@ tonic%e eccitanti) stomac%ic%e) carmiH native ed emmenagog%e. 0i trova qua e l, tra le macerie) lungo le strade e le siepi. ?oglie pelose) biancastreM fiori bianc%i a spiga. 0i fa l infuso di 2> gr. in ! litro di acqua.

Noce
luglans regia) L. &G85 .5ALE44AL5+ &ogara) &og%*ra) &os) &og%iara. .E0C<5;5G&E+ Albero. ?oglie grandi imparipennate o foglioline ovateM fiori masc%i in amenti allungatiM frutto globoso elissoideo) da prima verde e alla fine nero. N+ coltivata e qualc%e volta semiHspontanea. P+ le foglie) il mallo verde del frutto e i semi. ?+ 5uglandacee. L albero di noce) nelle sue parti terapeutic%e) %a proH priet, astringenti) antiscrofolose) detersive. 0i prepara l inH fuso di 2> gr. di foglie in un litro d acqua. 0e ne prendono quattro tazze al giorno) nella cura delle scrofole) nelle eruzioni cutanee e nella debolezza dei bambini) per i quali per' la dose deve essere molto pi@ mite. Per i suddetti mali) si possono fare anc%e bagni caldi) adoperando una buona manata di foglie cotte a lungoM si resta nel bagno dai !$ ai 2> minuti. La stessa cura vale per gli adulti di sangue cattivo) pallidi e con digestione insufficiente. L olio dei semi e i malli in decozione 92> gr. in un litro d acqua: servono contro le impetigini. 5 malli fresc%i o la polvere di essi servono benissimo a tingere i capelli in nero in modo duraturo e senza creare alcun danno alla pelle. 0i usa l estratto acquoso o alcoolico in soluzione di ! per 2$. Lo 0cotti trova nella noce 9bagni) bevande) applicaH zioni delle foglie o del decotto: rimedio infallibile per tutte le forme di scrofole) piag%e fistolose) periostiti carioH se. 5l Professor Antonelli) a questo proposito dice+ 0e ai nostri giorni sono poc%issimi i medici) c%e l usano) ci' dipende non da loro) ma dai metodi di cura venuti in seguito all introduzione di c'mposti c%imici) per cui dei vegetali non si parla pi@ nelle 0cuole 0uperiori di mediciH na) e per cui avviene l ignorare necessariamente tanto di buono e di utile ai malati. &on sempre il nuovo * migliore del vecc%io. 5n realt, per' molti medici oggi si danno allo studio del vegetale) e s insegna anc%e nelle scuole in conformit, alle leggi vigenti.

Noccio#o
CorRlus Avellana) L. &G85 .5ALE44AL5+ &oselar) C'leri) &osel*r) &inzoH l*r) 1olan,r) &osl,r) Bian*r. .E0C<5;5G&E+ ?oglie rotonde ovali) brevemente acuH minate) doppiamente seg%ettateM stami e bratteole quasi uguali alla bratteaM invoglio del frutto campanulato slargato di sopra. N+ comune nei terreni asciutti fino ai !2>> metri. P+ frutti e corteccia. ?+ Cupulifere. La corteccia del nocciolo viene adoperata quale cataH plasma contro le ulceri varicose 9vene varicose aperte:. 5l frutto * assai gustoso e nutriente. .ai semi si estrae un olio) adoperato dai pittori. 0i fa l infuso di !$HF> gr. di foglie in ! litro d acqua quale depurativo del sangue) come cicatrizzante e nella cura delle malattie della pelle. Con l emulsione dei semi si %a un buon preparato contro le infiammazioni dell intestiH no crasso.

O#ean) o
&erium Gleander) L) .E0C<5;5G&E+ ?rutticeM foglie lanceolate) coriacee per lo pi@ terneM fiori grandi) terminali) a corimboM calice persistente $ partitoM corolla rossa) rosea o biancastraM siliqua lunga piloculare. N+ coltivato come pianta ornaH mentaleM da noi difficilmente inselvatic%ito. P+ le foglie. ?+ Apocinacee. Le foglie %anno propriet, cardiotonic%e e diuretic%e) e vengono adoperate nelle miocarditi. Essendo pianta veleH nosa) ric%iede molta prudenza nell uso) ed * meglio lasciaH re al medico la dose da prescriversi. Le foglie e le sommit, fiorite) messe in macera nell acqua per alcune ore) servono contro la rogna e i parassiti della testaM polverizzate) si usano come starnutatorio.

O#i*o
Glea europaea) L .E0C<5;5G&E+ AlberoM rami quasi tetragoniM foglie ovatoHbislung%e biancastre di sottoM fiori bianc%iM frutti di grandezze variabili. N+ coltivato nel bacino di Arco fin su a Padergnone. P+ il mesocarpo) le foglie e la corteccia. ?+ Gleacee. L olio c%e si estrae dal mesocarpo 9bacc%e:) oltre avere grande importanza industriale e alimentare) presenH ta anc%e notevoli applicazioni medicinali quale lassativo) emolliente) febbrifugo. 5n dose di F>HA> gr. facilita la soluzione e la eliminazione dei calcoli biliari) e per via rettale scioglie le ostruzioni degli intestini. All esterno serH ve alla fabbricazione di diversi unguenti contro eczemi e scottature. Per lavare le piag%e e favorire la cicatrizzazioH ne) si fa l infuso di A> gr. di foglie in un litro di acqua

bollente) o la decozione della corteccia. L olio 9un cucc%iaino da caff* per bambini e uno grande per adulti: si somministra con buon effetto nelle febbri con infiammazioni interne 9peritonite) pleurite) polH monite:) della trac%ea) del cieco) degli intestini. L olio) sbattuto nel vino) forma il cosiddetto balsaH mo del 0amaritano per le bruciature e scottature.

O#$a ia
0piraea 6lmaria) L) 4AV. !2 H &. #I .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) solcato 9A>H!>> cm.:M foglie pennatosette con $H" coppie di segmenti molto disuH guali) ovatoHacuti) doppiamente seg%ettati) il terminale pi@ grande palmatifido) bianco tomentosi di sottoM fiori bianH c%i in cima terminale petali con lingua lungaM stami pi@ lung%i dei petaliM carpelli $H") avvolti a spira. N+ i luog%i e prati umidi e lungo i corsi d acqua) dalla zona montana alla zona alpina. P+ foglie) fiori e radici. ?+ <osacee. ?oglie) fiori e radici) %anno odore aromatico gradevoH le) e questo aroma si conserva anc%e dopo l essiccazione. 0i fa l infuso di foglie e fiori in dose di $> gr. in un litro d acqua. 0i somministra !W2 litro al giorno) con effetto efficace) nel reumatismo articolare acuto. Con le radici pestate si fa l empiastro contro le ferite e in infuso contro la diarrea) come pure per sc%izzettare nelle infiammazioni vaginali. L infuso di queste foglie fu usato con ottimo effetto nell idropisia addominale) nell edema delle estremit, e delH le articolazioni) nel reumatismo articolare acuto) e) come sedativo) nelle malattie di cuore.

O#$o
6lmus campestris) L. .E0C<5;5G&E+ ?oglie ovali acute) di rado un po acuH minateM samare brevemente peduncolate) obovatoHellittiH c%e) fesse fino al seme. N+ nei bosc%i fresc%i della zona montana e lungo le siepi e i viali) quale pianta ornamentaH le. P+ la corteccia. ?+ 6rticacee. La corteccia %a propriet, cicatrizzanti) e si usa in decozione o in empiastro) nelle malattie della pelle. L emH piastro si fa con la corteccia finemente polverizzata) con grasso. 0i fa il decotto concentrato della scorza 9!F> gr.: in due litri di acqua) fino a ridurla a met,. .a prendersi 92$> gr.: dueHtre volte al d-. Per uso esterno si fa l unH guento. ?ar cuocere a fuoco lento la scorza con grasso di maiale.

Onotano
Alnus glutinosa) 1aert. &G85 .5ALE44AL5+ Gn-z) Gnic) Gn,ro) Gfna) GveH no) Gn*ro) Auno) Aun-c da l ega. .E0C<5;5G&E+ ?oglie quasi rotonde e obovate) ottuH se) smarginate all apice) glabre) eccetto l ascella dei nervi nella pagina inferiore) glutinose in giovent@M strobili meH diocriM semi lenticolari. N+ luog%i umidi e fresc%i) e lungo le correnti d acqua. P+ la corteccia. ?+ Betulacee. La corteccia) specie quella interna) %a propriet, febH brifug%e e astringenti) come quella della Euercia 9vedi+ Euercia:. Alcuni l adoperano in decozione contro la sciatica.

O c"i)ee
Grc%is Grc%is Grc%is Grc%is

morio) L.) Grc%is militaris) L.) maculata) L.) Grc%is mascula) L.) pRramidalis) L.) latifolia) ecc.

&omi .5ALE44AL5+ Cagnagn'te) Gmeneti) 8an d Adamo) Pan del cuc@) 8an de la 8adona. .E0C<5;5G&E+ Grc%is morio) L. H ?usto cilindrico 9!>HF> cm.:M foglie inferiori lanceolate stretteM fiori porpoH rini) rosei o bianc%i in spiga terminaleM brattee quasi ottuH se) !H2 nervieM lobello trilobo) porporino con macc%iette pi@ caric%e nel mezzo e lobi larg%i) il medio poco pi@ breve dei laterali. Grc%is militaris) L. H ?oglie inferiori bislung%eM fiori in spiga ovoideM bratee molto pi@ corte dell ovarioM elmo di color roseo pallidoM lobello tripartitoM sperone W2 delH l ovario. Grc%is mascula) L. H ?usto erettoM foglie obovate o bislung%e) dilatate un po al di sotto dell apiceM fiori violetH toHrosei in spiga allungataM labello trilobo. Grc%is latifolia) L. H ?usto cavo 9F>H#> cm.:M foglie patenti) le inferiori ovato bislung%e ottuse) spesso macH c%iate) le superiori lanceolatoHacuminateM fiori color porpoH ra) in spiga ovoide allungataM labello trilobo. N+ dalla collina alla zona alpina) secondo le diverse specie. P+ i tuberi. <+ prima della fioritura o in autunno. ?+ GrH c%idee. La propriet, medicinale delle orc%idee sta nel bulbo) c%e * quasi uguale in tutte le specie. Con detti bulbi si forma la droga c%e passa sotto il nome di 0alep. 0i raccolH gono prima della fioritura) o prima c%e la pianta marciscaM si lavano subito in acqua fresca e si liberano della scorza esterna. Cuocendoli) diventano c%iari e trasparenti. AppeH na colti) si disseccano sopra una stufa) o si pongono infilH zati sopra la stessa. Cos- disseccati) si rendono atti alla polverizzazione o alla macinazione. Con una parte di 0aH le e $> di acqua bollente si ottiene una densa gelatina) ricca di mucillaggine) di amido e di zucc%ero) da formare un cibo assai nutriente) per persone deboli e per i fanciulli deperiti. D di facile digestione) e serve anc%e contro la diarrea. Perc%/ si sciolga meglio e s immedesimi coll acH qua) vi si aggiungono alcune gocce d acquavite) agitando.

Euesto preparato giova pure nell atrofia) scrofole) dissenH teria) nelle malattie infiammatorie) nella consumazione e nella tisi. 5l 0alep fu pure usato nei catarri intestinali.

O i'ano

Griganum vulgare) L.

&G85 .5ALE44AL5+ 8azurana mata. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9F>HA> cm.:M foglie granH di) picciolate) ovatoHlanceolate) rotondate alla baseM fiori rosei in spig%e ovalidi formanti una pannocc%ia a rami ascendentiM foglie floreali ottuseM corolla 2 volte pi@ lunga del calice. N+ nei bosc%i asciutti e lungo le strade di campagna e di monte. P+ le foglie e sommit, fiorite. ?+ Labiate. L origano %a propriet, aperitive e risolventi e si fa l infuso in !> gr. in un litro d acqua) contro l emicrania) nei disturbi polmonari) del fegato e della matrice. 5n infuH sione nel vino giova nella tosse) nella raucedine) e arresta l avvelenamento prodotto da punture d insetti. 6nito ad altre erbe aromatic%e) quali+ il timo) la maggiorana) l issoH po) il marrobio) la ruta) la salvia) la camomilla) serve per fare impacc%i caldi) per mal di denti) di orecc%i) di gola) di ventreM nei reumatismi) nelle malattie muliebri e oppiH lazioni.

O tica $a!c"io
6rtica dioica) L. 4AV. F H &. !" &G85 .5ALE44AL5+ Grtiga .E0C<5;5G&E+ <izoma striscianteM fusto eretto 93>H!>> cm.:M foglie ovatoHlanceolate) fortemente seg%ettaH te con stipole lineari lanceolate e piccioli 2H3 volte pi@ brevi del lemboM spig%e pi@ lung%e del picciolo) con fiori dioici. N+ vicino alle abitazioni) nelle macerie) sui muri) ai margini delle strade e negli orti. P+ le foglie) gli steli e i semi. ?+ 6rticacee. Con l infuso della pianta secca) o meglio ancora in decozione 9$> gr. in !$>> di acqua fino a ridurlo a due terzi: si fa una bevanda indicatissima per purificare il sangue) contro la dissenteria epidemica) contro l idropisia) l itterizia) il mal di petto e contro l emorroidi. 5l parroco Pneipp dice c%e un tal decotto scioglie i catarri dei polmoH ni e di petto) ed espelle per le vie urinarie le materie tossic%e del ventre. L insalata delle piante giovani purifica il sangue. Le percosse fatte con le ortic%e sono indicate come revulsive contro il reumatismo) la disposizione alla paralisi) all apoplessia. 0i prende un mazzo di ortic%e) con una mano guantata) e si percuote la parte sulla quale si vuoi produrre l effetto. Per combattere le emorragie interne) si prende in due volte 9mattina e sera:) il succo) in ragione di I$ gr. alla volta. Per istagnare il sangue da naso) s introduce nelle narici un batuffolo di bambagia inzuppato in detto succo. 6guale virt@ %a pure la specie

consimile+ La G<45CA P6&1E&450058A U 6rtica urens) L. 94av. F H &. 2>:M anzi l acqua ottenuta dalla decozione di questa ortica * pi@ indicata per lavarsi la testa) nella caduH ta dei capelli.

O ,o

Nordeum vulgare) L.

Pianta ovunque conosciuta come ottimo cereale. N+ coltivato. P+ i semi. ?+ 1raminacee. L orzo %a propriet, emollienti) rinfrescanti e depuratiH ve. 0i usa l infuso di 2> gr. in un litro d acqua e si adopera quale gargarizzante nelle angine) nelle infiammazioni alla gola) e come rinfrescante e astringente nelle diarree. 4anH to l infuso come la minestra fatta con i semi * ottimo alimento nei vecc%i c%e soffrono di atonia intestinale e nei convalescenti.

Pa%a*e o )ei ca$%i9<osolaccio:


Papaver r%oeas) L.

&G85 .5ALE44AL5+ Papaver) Pavarin) Paver. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramosoM foglie pennatoH partite) a lobi bislung%i) lanceolati) acuti) incisoHdentatiM sepali con peli lung%i+ petali larg%i) quasi tondi) rosso vivoM cassula glabra obovata. N+ nei cereali e luog%i incolH ti della zona submontana. P+ le foglie e i semi. ?+ PapaH veracee. L infuso di $ gr. in un quarto di litro d acqua bollenH te) * sonnifero e da usarsi con prudenza. 6n pizzico di fiori secc%i) in una tazza di acqua bollente) calma la tosse e combatte l insonnia dei bambini e dei vecc%i. 8a si usi con prudenza) perc%/ se la droga * calmante) * pure narcoH tica. 5 semi %anno le medesime propriet,.

Pa!!i+#o a
Passiflora coerulea .E0C<5;5G&E+ ?usto rampicante per mezzo di viticH ciM foglie glabreM $Hpartite) a segmenti allungati) crenato dentati) con piccioli forniti di g%iandole e grandi stipole solcateM fiori grandi) solitari colore violaM calicetto trifilloM talamo concavoM frutto una bacca. N+ coltivato. P+ l intera pianta. ?+ Passifloracee. La Passiflora %a propriet, sedative) assai utile nelH l isteria) nevrastenia) nevralgia. Esternamente si usano gli impacc%i nella cura delle emorroidi e della risipola. .ose+ estratto fluido da ! a F gr. in 2$> di acqua. &elle malattie suddette il t%e o estratto fluido concilia il sonno) senza depressione nervosa) ed il dottor Leclerc ne prov' l efficacia nei disturbi nervosi della menopausa.

Patata

0olanum tuberosum) L.

N+ coltivata nei campi. P+ il tubero e le foglie. ?+ 0olanacee. La patata contusa o grattugiata) applicata sulle bruciaH ture) vale a calmare il doloreM cos- pure il succo. Le foglie cotte) !$H2> gr. in un litro d acqua) alla quale si aggiunge un po di miele) * rimedio efficace nelle tossi secc%e) nelle tosse asinina) e per sc%izzettare nei fiori bianc%i. AttenzioH ne per') perc%/ dette foglie sono velenose) e molto pi@ le bacc%e) le quali) per constatazione portano avvelenamenH to) quando vengono manipolate con mani aperte o ferite.

Pe#o!etta

Neracium pilosella) L.

4AV. $ &. F"

.E0C<5;5G&E+ <izoma strisciante) stolonifero) stelo primario per lo pi@ semplice e nudo 9!>H2> cm.:M foglie basali in rosetta) obovatoHottuse o bislung%e lanceolate) setolose) bianco tomentoseM capolino terminale solitario) giallo. N. comune nei prati asciutti. P+ 5 intera pianta. ?+ Composte. Euesta pianticella) assai comune) specialmente sui margini delle strade) %a virt@ febbrifug%e e diuretic%e. 0i prescrive l infuso di !>> gr. della pianta intera) in un litro d acqua. La pianta deve essere fresca) perc%/ essiccata) perde ogni sua virt@. Per essere la pianta anc%e molto astringente) si usa nella dissenteria) nei flussi delle donne) nelle ferite interne ed esterne) negli sputi di sangue) nell itterizia) nell idroH pisia) nei gonfiori del fegato e della milza. 0i pu' prendere anc%e nel vino) nel brodo) nella minestra o con l uovo. 5 deboli ne traggono grande gioH vamento.

Peonia
Paeonia peregrina) 8ill P. officinalis) L. .E0C<5;5G&E+ ?oglie biternate o ternate a foglioline lanceolate) acuminate) le terminali bifide e trifideM stimmi avvolti a spiraM carpelli tomentosi divergenti. N+ sparsa qua e l, nella nostra regione specialmente sui monti di ?ai) 0pormaggiore e sul Bondone. P+ i semi) le foglie e le radici. ?+ <anunculacee. La peonia selvatica %a propriet, antispasmodic%e) emetic%e) narcotic%e. 0i fa l infuso dei semi e della radice di 2>HF> gr. in un litro di acqua) come antispasmodico) narcotico) antispasmodico. Anc%e le foglie %anno le stesse virt@) per' in minor grado. Va usata con cautela) potendo arrecare vari disturbi.

Pe *inca
Vinca minor) L. .E0C<5;5G&E+ ?oglie perfettamente glabre ovaliHlanH ceolateM lucentiM peduncoli pi@ lung%i delle foglie e dei fioriM calice con lacinie glabreM corolla azzurra con lobi stroncati all apice. NM lungo le strade) fra le siepi delle valli e della zona collina. P+ la pianta. ?+ Apocinacee. Euesta pianta) strisciante) con foglie ovali) lucide e fiori a stella) azzurri) %a propriet, astringenti) decongestioH nanti) stimolanti della funzione gastrica) e galattofug%e. 0i fa l infuso della pianta verde in F> gr. o secca in !$ gr. in un litro d acqua. D usata per arrestare la secrezione del latte) sciogliere gli ingorg%i e come collutorio nelle infiamH mazioni della bocca e della faringe) come pure per attivare le funzioni gastric%e.

Pianta''ine #anceo#ata

Plantago lanceolata) L. 4AV. !2 &. #3

&G85 .5ALE44AL5 + Piant,zen) ?oie de. pecadi) Piant,H ge) Piant,na) Piant'nega) Plantaci) Plant,na) Bosie) 0piant,zem. .E0C<5;5G&E+ Pianta alta !>H3> cm.M foglie tutte baH sali lanceolate) acuminate) assai larg%e) spesso dentate) ordinariamente eretteM spig%e ovali sopra peduncoli proH fondamenti $HsolcatiM calice e lacinie laterali acuminateM semi bislung%i. N+ assai comune nei luog%i aridi) erbosi. P+ le foglie e i semi. ?+ Plantaginacee. Le foglie amare) astringenti) salate) fanno bene nei catarri polmonari) nei catarri gastrici) agli organi urinari e intestinaliM giovano molto nelle emorroidi vescicali) nella debolezza della vescica) nelle diarree ostinate) nel catarro gastrico e conseguente inappetenza. 0i fa l infuso di 3 gr. di foglie in una tazza di acqua bollente) oppure da F> a A> gr. in un litro d acqua. 5l succo in dosi di 2HF cucc%iai) preso nel brodo o latte) giova nella discrassia 9sangue grosso: e nei flutti mucosi derivanti. Preso da solo) si usa quale corrosivo nei tumori) limitando l estensione e rianiH mando i tessuti. Le foglie pestate servono come cataplasma sulle feriH

te) tumori) punture di insettiM quindi %anno propriet, vulH nerarie. Per la purificazione del sangue) al t%* di foglie si aggiunge) secondo il Pneipp) alcune foglie di polmonaria. 5l t%* giova anc%e nelle tossi e nella raucedine. 6guali virt@ %a la P. ALP5&A. 94AV. !! H &. #F:

Pin'(ico#a
Pinguicula vulgaris) L. .E0C<5;5G&E+ <adici fibroseM foglie tutte basali) biH slung%e) glandoloseM corolla violetta o bianca con labbro superiore a due lobi bislung%i e labbro inferiore a lobi bislung%i disgiunti. N+ frequente nelle paludi torbose e negli stillicidii. P+ le foglie. ?+ 6rticulariacee. 5 vecc%i medici ordinavano la pinguicola quale rimeH dio contro l etisia) nei tagli) nelle ferite) negli intestini) quale risolutivo. Anc%e oggi si adopera nelle ferite prodotH te da tagli. Lavandosi la testa con l acqua bollita nelle foglie di pinguicola) fa crescere i capelli e uccide i pidocH c%i) tanto delle persone) come delle bestie. Eueste foglie %anno la propriet, di coagulare il latte.

Pino
Pinus silvestris) L. 4AV. 3 &. F> .E0C<5;5G&E+ AlberoM foglie rigide) breviM pine piutH tosto piccole) reflesse) opac%e alla maturit,M squame con scudo terminale converso. NM comune nei terreni preferiH bilmente sabbiosi dalla collina alla zona alpina. P+ le gemH me) le foglie e la resina. ?+ Conifere. Avendo il pino comune propriet, decongestionanti) diuretic%e) antireumatic%e e balsamic%e) si usa la decozioH ne di $> gr. di foglie in un litro d acqua) da somministrarH si quattro volte in un giorno agli affetti di gotta o reuH matismo. L infuso di gemme) in dose di F> gr. in un litro d acqua) si prescrive nelle affezioni bronc%iali) nei catarri vescicali) nella cura delle blenorragia e cistite. Contro i fiori bianc%i si fa una iniezione mattina e sera di un litro d acqua bollente in A> gr. di gemme. .alla resina si estrae la trementina) il catrame vegetale) l acqua ragia) ecc.) tutte utili per medicamenti) unguenti) saponi) vernici. Per c%i %a bisogno di voce c%iara) forte 9professori) maestri) predicatori) cantanti:) si tagliuzzano FH3 pine verH di c%e si cuociono in W2 litro di acqua. Lasciate raffreddaH re) si filtrano e si fanno gargarismi FH3 volte al giorno. 0e le pine sono bollite leggermente) si pu' bere l acqua c%e non solo mantiene bella e c%iara la voce) ma la d, a c%i l %a debole e fioca. Le pine devono essere sempre verdi e fresc%e. Per averle d inverno all occorrenza) si mettono in estate in un recipiente d acqua.

Pio%%o ne o

Populus nigra) L.

&omi .5ALE44AL5+ Albera) Arbola) Alberella) Albora. .E0C<5;5G&E+ ?oglie triangolari acuminate) lungaH mente picciolate) dentatoHcrenulateM squame degli amenti glabreM stami !2HF>M gemme visc%iose. N+ il pioppo nero ama la terra leggera e i luog%i fresc%i. P+ le gemme. ?+ 0alicacee. 0i ottiene un unguento salutare sc%iacciando un terzo di gemme di pioppo) mescolandovi due terzi di grasso di maialeM si cuoce insieme adagino) fino a formare un tessuH to di lino) lasciandolo raffreddare. D necessario coprirlo bene e tenerlo lontano dall umidit,) mettendovi sopra maH gari uno strato di olio d oliva. 1iova nelle infiammazioni) ustioni) emorroidi. 8escolato a olio di trementina) serve a sedare le enfiagioni dei capezzoli delle vacc%e e delle capre. 5l carbone) detto di Belloc) si prende in dosi di 2HF cucc%iai) dopo il pasto) per la cura delle affezioni gastriH c%e) nervose e loro conseguenze) come+ bruciature) acidit, di bocca) mal di testa) gonfiezza) con effetto assai spesso lesto e completo. L evacuazione si fa regolare e la digestioH ne migliora.

Po)a' a ia

Aegopodium Podagraria) L. H 4AV. $ &. FA

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) angoloso) solcato) ramoH so in alto 9$>H#> cm.:M foglie inferiori lungamente piccioH late) biternatoHpennatosette con segmenti uguali ovali acuH minati seg%ettati) le superiori sessili su la guaina) ternatoH sette a segmenti lanceolatiM fiori bianc%i o rossastri con !>H!2 raggi. N+ stazioni ombrose e fresc%e fino alla zona montana. P+ foglie e radici. ?+ Gmbrellifere. Pianta simile all angelica) dal nome latino) podagraH riaM la radice veniva usata contro la podagraM ma da recenH ti ricerc%e) sembra c%e il nome non sia giustificato. Le foglie cotte si mangiano in insalata

Po#i'a#a a$a a
PolRgala amara H 4AV. I H &. $2 .E0C<5;5G&E+ ?usti eretti o ascendenti 9$H2> cm.:M fogli inferiori in rosetta) larg%e obovate) le superiori lanH ceolate pi@ piccoleM fiori racemosi azzurriM ali bislung%e con nervi congiunti all apice e vene poco ramoseM sapore amaro.

Po#i'a#a co$(ne
PolRgala vulgaris) L. .E0C<5;5G&E+ ?usti prostrati risorgenti 9!$H2> cm.:M foglie lanceolateM brattee laterali lung%e la met, del pedunH coloM fiori racemosi azzurri o roseiM ale ellittic%e con nuH merose veneM ovario con stipite uguale a esso. N+ nei prati asciutti) al limitare dei bosc%i dalla zona montana all alpina. P+ la pianta e la radice. <+ in fioritura. ?+

Poligalacee. Euesta gentile pianticella) con i suoi fiori rossi) rosa o azzurri) %a propriet, tonic%e ed espettoranti. 0i usa tutta la pianta) ma specialmente la radice * adoperata in decozioH ne 9"> gr. in $>> di acqua: nei catarri bronc%iali e polmoH nari) e in modo speciale in casi di pertosse e bronc%ite senile. Essa contiene sostanze tonic%e ed espettoranti. D stomac%ica e serve nelle cattive digestioni e diarree caH tarrali.

Po#i%o)io
PolRpodium vulgare) L. 4AV. 3 H &. 2A &G85 .5ALE44AL5+ <adis dolza) .olcina) Bomboni) <adis de denti) Pape dolce. .E0C<5;5G&E+ <izoma striscianteM foglie ovali lanceoH lari o lanceolate) 92>H3> cm.:M pennatoHpartite a segmenti lineariM sori in due serie parallele al nervo medio di ciaH scun segmento. N+ luog%i fresc%i) sulle rupi) sui muri vecc%i) nei bosc%i ombrosi. P+ le radici. ?+ ?elci. La radice in infusione) se verde) 3> gr.) se secca) 2$ in un litro d acqua) serve contro la pertosse) raucedine) ed * diuretica. 0i prescrive pure agli itterici e agli affetti da stitic%ezza cronica. 5n decozione si somministra da F>HA> gr. in un litro d acqua. &ell itterizia) nelle costipazioni cronic%e e nei disturH bi di fegato il .ottor Leclerc prescrive questa formula+ gr. 2> di polipodio) !> di regolizia) $ di radice di angelica in 2>> di acqua. Prima si fa bollire per !$ minuti il polipoH dioM la regolizia e l angelica vi si immettono in macera per !2 oreM poi si filtra e se ne beve una pozione la mattina a digiuno.

Po#$ona ia
Pulmonaria officinalis) L. 4AV. I H &. $A .E0C<5;5G&E+ ?usti eretti 9!>HF> cm.:M foglie inferioH ri ellittic%e od ovate con base cuoriforme e con macc%ie c%iareM carpelli ovoidi) acuti all apiceM lembro della corolla violaceoHceruleo o rossastro. N+ nei bosc%i fresc%i e umiH di della zona collinaHsubalpina. P+ le foglie. ?+ BorraH ginacee. La polmonaria %a propriet, emollienti e sudorifere) e si usa il decotto di F> gr. di foglie in un litro d acqua) per catarri ai polmoni) tosse) raucedine e sputo di sangue. 0i pu' usare anc%e il succo spremuto dalle foglie) con l agH giunta d un po di miele. 4reHquattro cucc%iai al giorno.

Potenti##a an!e ina


Potentilla anserina L. H .E0C<5;5G&E+ <adice fusiforme) breve) stoloni lunH g%iM foglie basali pennate con AH!2 coppie di foglioline bislung%e acutamente seg%ettate) biancosericee di sotto) verdi di sopraM fiori gialli. N+ nei prati) nelle zolle erbose lungo le strade di campagna) fino alla zona montana. P+ la pianta intera. ?+ <osacee. La pianta * considerata come rimedio efficace per far

ristagnare il sangue) cos- pure contro la diarrea) i calcoli biliari) i fiori bianc%i) i dolori di fegato e la febbre interH mittente. 5nvece dell infuso nell acqua) * pi@ indicato verH sare latte bollente sulla pianta) e prenderlo pi@ caldo c%e sia possibile) specialmente nei crampi del ventricolo e del basso ventre. Per impacc%i) sulle parti dolenti) si usa versaH re acqua bollente sulla pianta ben pulita e polverizzata. Le radici polverizzate) prese pi@ volte durante il giorno) in ragione di due grammi) giovano nello sputo di sangue. 0ervono pure nella colica) diarrea) col*ra. 5l decotto preso in bocca caldo) fa cessare il mal di dentiM messo in articolaH zioni doloranti) lenisce il doloreM inzuppato in un pannoliH no e messo sugli occ%i) leva l infiammazione. 5l succo) ottenuto dalle foglie) pestate) immesso in un batuffolo) fa cessare il sangue da naso.

Potenti##a a( ea
Potentilla aurea) L.

4AV. $ &. F3

.E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente o eretto con peli applicati 9!>H2> cm.:M foglie basali lungamente picciolate quinateM foglioline bislung%e con poc%i e acuti denti alH l apice) sericeoHargentine al margineM petali cuoriformi a rovescio di color giallo vivo. N+ luog%i erbosi asciutti dalla zona submontana alla subalpina. P+ la pianta. ?+ <osacee. La potentilla aurea %a le stesse propriet, della preceH dente e del cinquefoglio. Vedi+ Potentilla anserina e cinH quefoglio. Per di pi@) essa entra a formare il cosiddetto Lapidario o Polvere della vitaM cos- pure entra a far parte della mistura per combattere il diabete) secondo la prescriH zione del parroco Piinzle) il quale la usa pure quale ingreH diente nel 4%e dei professori.

P ato#ina
Bellis perennis) L. &omi .5ALE44AL5+ 8arg%eritine) Piron cuciar) 0pioH ni de la primavera) 0upete. .E0C<5;5G&E+ ?usto semplice 9!>H2> cm.:M foglie tutH te basali in rosetta) un po consistenti) obovato spatolate) capolini piccoli solitari sopra peduncoli basaliM infiorescenH za a foglioline lineari lanceolate ottuse coloro biancoHrosa. N+ prati e luog%i erbosi dalla pianura alla zona alpina. P+ la pianta. ?+ Composte. 5l 0uccus %erbae bellis perennis) c%e si rende dolce con lo zucc%ero) si ottiene spremendo la pianta pulita. 1iova nei disturbi di petto) tosse) catarri) mal di gola.

P e,,e$o#o

Petroselinum sativum) L. 4AV. # &. A+

N+ coltivato negli orti. P+ le foglie e la radice. ?+ Gmbrellifere. 5l prezzemolo %a virt@ stimolanti) emmenagog%e) diuH retic%e) carminative e vulnerarie. 0i usa la decozione delle radici) in ragione di A> gr. in un litro d acqua. 0i somminiH stra negli ingorg%i di fegato) nell idropisia) nella irregolariH t, della circolazione sanguigna. &elle gastralgie e nelle

TAVOLE ILLUSTRATIVE

TAVOLA 4

27 21 2/ 20 21 22 23

Ve ba!co & & & Ta!!o ba ba!!o Po#i'a#a Co$ino Ga##io & & & & Dente )i #eone Po#$ona ia

TAVOLA 8 )7 )8 )9 .$ .1 .# .3 Mal0a 1 1 Im%eratoria Buon Enri o Motellina 1 1 Vital2a 1 1 -re33emolo 1 1 Menta %e%erita

TAVOLA 9 .( .) .. .7 .8 .9 7$ Calen'ola Er2a ,ra&olina Cario,illata 'i monte Cario,illata Mille,o&lio 4rami&na -rimola

TAVOLA 1$ 71 7# 73 7( 7) 7. 77 Cam%anelline -ru&nolo 1 1 Came'rio 1 Centino'ia 1 Ci uta ro!!a Lamio al2o 1 Bion'ella 1 1

TAVOLA 78 79 8$ 81 8# 83 Timo !er%illo 1 Viola mammola 4ine%ro Stellina o'oro!a Con!oli'a 1 1 1 1 -ianta&&ine al%ina

TAVOLA 1# 8( 8) 8. 87 88 89 9$ -ianta&&ine lan eolata Morine A!!en3io Olmaria Sal0a!trella Vilu "io Erio,oro

Pino mugo

flatulenze) si fa l infuso di # gr. di semi in un litro d acH qua. Le foglie peste) applicate) fanno cessare la secrezione lattea. Per di pi@) questi empiastri sono considerati come risolutivi sulle piag%e e ferite. 5l prezzemolo) bollito nell acH qua col polipodio e bevuto serve a cacciare i calcoli. Primola

P i$(#a o++icina#i!)

L. 4AV. " &. A>

&G85 .5ALE44AL5+ Primola) Ciave del parad-s) CamH panele) Brag%ie del cuco) 4icoleHtacole. .E0C<5;5G&E+ <izoma breveM foglie ovali o bislunH g%e in rosetta) rugoso reticolate) pubescenti) tomentoseM calice biancastro rigonfio e aperto) con denti ovaliM corolla gialla con lembo concavo. N+ comune in primavera per tempo nei prati e nelle siepi. P+ radici) foglie e fiori. ?+ Primulacee. Le radici mandano un forte odore di aniceM i fiori) odore di miele. 5l t%e di fiori si fa con !> gr. di petali) in un litro d acqua. Euesto t%* giova assai nella tosse e nelle infreddature di petto e del basso ventre. D sudorifero) scioglie i catarri e diminuisce l irritazione producente la tosse. <adici) foglie e fiori un po bolliti) danno un t%* contro l artrite) l emicrania e il capogiro) allietando e rinH forzando i nervi. Le foglie si mangiano come le spinacee. &el mal di capo) si fa l empiastro. &elle paralisi si d, l infuso di !> gr. in ! litro d acqua.

P ('no#o

Prunus spinosa) L.

4AV. !> H &. I2

&omi .5ALE44AL5+ Brugnol,r) Brugnol*r) BrugnSi) Brombol,ro) 0l/ador. .E0C<5;5G&E+ ?ruttice 9!HF m.:) con rami spinosiM foglie ovali lanceolate seg%ettateM stipole lineari pubescenH tiM fiori bianc%i c%e compariscono prima delle foglieM petaH li obovatiM frutto globoso. N+ comune nei bosc%i) nelle siepi e ai margini dei campi. P+ la corteccia) fiori) frutti. ?+ <osacee. 5l t%e di fiori 9un pizzico in una tazza d acqua:) serve a purificare il sangue e tutto il corpo) sciogliendo i cattivi umori dell inverno) giova alla digestione) * tonico e leggerH mente purgativo. 5 frutti bolliti nel vino fino a densit, sciropposa) sono rinfrescanti e astringenti. 5 frutti immatuH ri) uniti a vetriolo) danno un color nero) duraturo. La corteccia della radice * indicata per preparare una decozioH ne astringente nelle affezioni catarrali e nella dissenteria.

P('nito%o

<uscus aculeatus) L.

&omi .5ALE44AL5+ 8art*l bast,rt) 0pinasorsi) Brusc'm. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) verde cilindrico) striato) ramosoM cladodi di color verde oscuro) acuminati) termiH nanti in spinaM fiori solitari o geminati nell ascella di una piccola brattea sulla faccia superiore dei cladodiM frutto una bacca rossa. N+ di qua e di l, nelle macc%ie asciutte) sassose. P+ la radice. ?+ Asparagacee. La radice %a propriet, diuretic%e e aperitive) simili a quelle di asparago. 0i fa l infuso di 2> gr. in un litro d acqua.

P(#!ati##a

Anemone pulsatilla) L.

&omi .5ALE44AL5+ Campanelle de Pasqua) .edai. .E0C<5;5G&E+ <izoma obliquo) nerastroM foglie basali tripennate a prime divisioni picciolettate e lacinie lineari stretteM stelo alto !>H2> cm.M fiore unico quasi erettoM sepali A ellittici curvati in fuori) lung%i il doppio degli stami) prima violacei) poi lilla. N+ nelle siepi) sui colli erbosi asciutti. P+ le foglie e fiori fresc%i. ?+ <anunH culacee. Euesta pianta %a propriet, vescicatorie) febbrifug%e) sudorifere) antispasmodic%e) emetic%e) espettoranti. 5nfuH so. da FHI gr. in 2>> d acqua. 1iova negli spasimi doloroH si) emicranie) nevralgie. 0i faccia attenzione) perc%/ pianta venefica. .all erba fresca si distilla un acqua assai giovevoH le all esterno) per malattie di occ%i) rosolia) ascessi) frattuH re) malattie cronic%e della pelle e nei dolori artritoHreumaH tici) come pure nelle nevralgie facciali. La polvere di foglie secc%e provoca lo starnuto.

9(e cia

Euercus pedunculata) E%r. 4AV. F &. 2$

&G85 .5ALE44AL5+ <'ver) <'var) <'er) <Svre. .E0C<5;5G&E+ Albero grandeM foglie con stipole fugaH ciM squame della cupola appressate) le inferiori ovate e le altre ovate e ovatoHlanceolateM g%ianda ombilicata all apiH ce. N+ comune nei bosc%i cedui dalla zona collina alla subalpina. P+ le foglie) corteccia) g%iande) galle. ?+ CupuH lifere. 5l t%e) o meglio la decozione della corteccia 9F> gr. in un litro d acqua:) * efficace contro gli avvelenamenti vegeH tali+ fung%i) belladonna) colc%ico) tabacco) digitaleM solaH tro) aconito) ecc. 0i usa pure contro la diarrea) dissenteria) scrofole) consunzione) emorragia gastroHintestinale) nello sputo di sangue) nel catarro alle mucose) alla vescica) ai bronc%i. 5l t%* deve essere concentratoM da prenderne un cucc%iaio da tavola ogni 2 ore. Per uso esterno) il decotto) c%e sar, pi@ forte) si usa quale lavacro nelle dilatazioni dei vasi) nell emorroidi) svenimenti) rotture) idropisia) enH fiagioni) ascessi maligni) fratture) ustioni) piag%e derivanti da lunga degenza in letto) nel sudore delle ascelle e dei

piedi) nelle piag%e agli stessi) geloni e) soprattutto) nel pericolosissimo carbonc%io alla milza) nelle infiammazioni alla gola e per l abbassamento di voceM per sc%izzettare nelle emorragie e passaggi di catarro) e per inalazione ai tisici. La polvere di corteccia si usa+ una punta di coltello) per lo sputo di sangue) nelle emorragie gastroHintestinali) nella diarrea) nelle difficolt, d orina e nel mal della pietraM da fiuto per il sangue da naso. La tintura serve per tutti i disturbi suaccennati. Vien preparata in questo modo+ si sc%iacciano i rami giovani in primavera insieme con le foglieM se ne raccoglie il succo c%e si mescola con altrettanH to alcoolM indi si pone il liquido al sole per !3 giorni e si versa poi la parte c%iara in un recipiente ben c%iuso. 0i prende a gocce) sullo zucc%ero o con il miele. Le foglie) raccolte da maggio ad agosto) agiscono come la corteccia. .evono essere essiccate all ombra) ben distese. 6na manaH ta di foglie cotte in un litro d acqua si pongono sulle piag%e maligne) sulle vescic%e) sulle pustole del vaiuolo) sugli ascessi e ferite. Le g%iande contengono acido tannico) una sostanza amara) molto amido) un olio grasso) sali di potassa) di calce) di allumeM arrostite) nutrono) rinforzando il ventricoH lo e l intestino. Prese come caffe) non tostarle troppo) perc%/ perderebbero la loro efficacia. 5 fanciulli rac%itici e deboli di ossa ne traggono grande vantaggio. Le galle) raccolte secc%e in autunno) si polverizzano. 5n tale stato contengono il 2$WF>V di tannino. Con la cura di esse si allontanano le carni matte dagli ascessi) lo scorbuto) le gengive sanguinantiM detta polvere immessa nei denti cavi) fa cessare il doloreM fiutata) cessa il sangue da naso.

Raba ba o a#%ino
<umeT alpinus) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9F>HI> cm.:M foglie infeH riori assai grandi rotondoHovate) cuoriformi alla base con lungo picciolo scanalatoM fiori in falsi verticilli formanti un lungo e stretto racemo ramoso compattoM tepali fruttifeH ri) tutti privi di callo) ovati e cuoriformi alla base. N+ nelle conc%e dei prati grassi di montagna) vicino alle malH g%e. P+ foglie e radici. ?+ Poligonacee. 5l rabarbaro alpino %a quasi le identic%e qualit, della <adiT lapat%i acuti delle farmacie e si usa quale tonico astringente nella debolezza di digestione) nell itterizia) nelH l idropisia) nelle eruzioni cutanee cronic%e) come erpeti) tigna del capo) e quale febbrifugo. 0i prepara il decotto di foglie e rizomi 9radici: in dose di F>HA> gr. bollito forteH mente in 2$>HF>> gr. di acqua. ?iltrato il liquido) vi si aggiunge qualc%e estratto amaro) come+ corteccia d olmo) radici di saponaria) fumaria) ecc. La radice fresca) mondata e saponificata con crema) giova nelle eruzioni cutanee. 5 semi) cotti nel vino nero) servono nelle diarree. Le foglie peste e arrostite con burro) mettendole sulle mani o piedi infiammati e gonfi) favoriH scono la suppurazione) vincendo anc%e le eruzioni cutanee umide e ostinate.

Ran(nco#o )i %a#()e
<anunculus sceleratus) L) 4AV. $ &. 3> .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato) cavo 92>H3> cm.:M foglie basali palmatoHpartiteM fiori piccoli gialliM sepaH li ovali) vellutati) reflessiM petali pi@ corti del caliceM carpelli ovoidi) senza carena) molti in capolino bislungo obovato. N+ nei prati paludosi e lungo i corsi d acqua. P+ le foglie e le radici. ?+ <anunculacee. Euesta pianta essendo tossica si usa solamente all esterno come cataplasma) contro la rogna e tigna del capo e nell eczema asciutto di esso) nei piedi agg%iacciati) facendo un bagno di detta pianta) bollita nell acquaM cospure nelle articolazioni agg%iacciate. Eualc%e volta si usa anc%e quale vescicatorio nella sciatica.

Ribe! ne o e

o!!o

<ibes nigrum et rubrum) L. Piante ovunque conosciute) perci' mi dispenso dal descriverle. N+ coltivato) raramente spontaneo. P+ foglie e frutti. ?+ 0assifragacee. 5l ribes %a propriet, antireumatic%e) diuretic%e) rinH frescanti) antifebbrifug%e. 0i usa il t%* di foglie) specialH mente del ribes nero) in infusione dai F> gr. al giorno) nelle affezioni reumatic%e) per la sua azione diuretic%e. 1iova pure quale sudorifero) nei dolori renali e per proH muovere l urinazione. D raccomandato ancora contro la gotta) i calcoli biliari) e l idropisia. Con i frutti del ribes rosso si fanno limonate rinfrescanti e contro la febbre.

Ricino

<icinus communis) L.

N+ coltivato. P+ i semi. ?+ Euforbiacee. L olio c%e si ricava dai semi * un noto) ottimo purH gante c%e non irrita) e perci' pu' esser preso anc%e nelle gravidanze e nelle infiammazioni addominali e intestinali. La dose * di # gr. per i bambini) per gli adulti da 2$H$> gr. 1iova anc%e nelle infiammazioni del basso ventre) dei reni) della vescica e della matrice) specialmente se preso con caff* caldo o con il brodo.

Ro$ice

<umeT acetosa) <. acetosella) <. scutatus) <. crispus) <. patientia) L.

&omi .5ALE44AL5+ Pan e vin) Pan cuco) 0tang%e) Patuc%) Pan m'i) .olciane) 0/ole) .esolon. .E0C<5;5G&E+ <umeT acetosa) L. H ?usto eretto 9F>HA> cm.:M foglie saettiforme o astate) ovali bislung%e con le orecc%iette acuteM fiori dioici formanti una pannocH c%ia lassaM tepali interni ovali fruttiferi con callo piccolo o nullo. <umeT acetosella) L. H ?usto eretto 9!>H3> cm.:M foH glie astate con le orecc%iette lineari intiereM fiori dioici in falsi verticilli formanti una pannocc%ia lassaM tepali esterni fruttiferi eretti) applicati al fusto) gli interni ovali piccoli) pi@ corti dell ac%enio) senza callo. Gmetto le altre specie meno importanti. N+ comune nei prati. P+ le foglie e le radici. ?+ Poligonacee. 4utte queste specie di romice servono per cure priH maverili e sono risolutive della vena porta) aumentano la bile) migliorano il sangue) combattono l itterizia e le emorroidi. La radice contiene molto ferro organico) e) ridotta in polvere) si somministra ai clorotici e anemici FH3 volte al giorno) in ragione di >)I$ gr. per volta. Avendo azione lassativa) combatte la propriet, astringente. &egli ingorH g%i scrofolosi) nell obesit, e nelle anemie e debolezze geneH rali) si prescrive l estratto fluido in dose di !HF gr. al giorno.

Ro!a )i $acc"ia
<osa canina) L. e congeneri &G85 .5ALE44AL5+ <ose selvadeg%e) <ose mateM al frutto+ 0tropac@i) Cinciav*cle. .E0C<5;5G&E+ Pianta eretta 9!H2 m.:M aculei adunc%i) compressoHdilatatiM foglioline mediocri FHI ovali o ellittiH c%e glabre) senza glandole e solo nel nervo medio di sotto) semplicemente seg%ettateM fiori solitari o in corimH bo) roseo pallidiM sepali maggiori pennatosetti) alla fine caduc%i) stili irsuti nell apiceM frutti ellittici e allungati obovati) rossi. N+ comune nelle siepi e nei bosc%i. P+ i petali dei fiori. ?+ <osacee. Le diverse specie di rose selvatic%e e coltivate %anno propriet, astringenti) rinfrescanti e lassative. Come lassatiH vo infantile e nelle diarree cronic%e) si prescrive l estratto fluido in dose da 2 a !> grammi. Per gargarismi) per infiammazione di bocca e di gola) e come collirio nelle malattie degli occ%i) si usa l infuso di !$ gr. in un litro di acqua. 5 frutti fresc%i o secc%i) mondati dai semi e dalla materia filamentosa) servono per preparare una minestra rinfrescante) per tingoli e per companatico. Le foglie danH no un t%* saporito. Le fruttescenze servono per espellere i vermi dei fanciulli.

<osmarinus officinalis) L. N+ coltivato. P+ le foglie e le sommit, fiorite. ?+ Labiate. L infuso di rosmarino al $V giova per il ventricolo c%e viene liberato dai catarri) favorendo la digestione e calmando i crampiM nelle febbri tifoidee) influenzali e simiH li. 0erve pure nelle dispepsie dovute ad atonia gastrica e delle persone indebolite da strapazzi fisici o intellettuali. .ose+ l infuso di !>H2> gr. in ! litro d acqua.

Ro!$a ino

Ro!o#i)a

.rosera rotundifolia) L

.E0C<5;5G&E+ ?oglie tutte basali in rosetta con lemH bo rotondo a lung%i peli glandolosi nella faccia superiore e nel margineM stelo erettoM fiori bianc%i) racemosiM stimH mi glabriM cassula pi@ lunga del calice. N+ lungo i rigagnoH li dei prati paludosi) nelle torbiere) vicino ai lag%i. P+ la pianta. ?+ .roseracee. Euesta singolare pianticella) oltre c%e essere famosa accalappiatrice d insetti con le sue foglie visc%iose) aculeaH te) * anc%e preziosa erba medicinale. 6na volta i farmaciH sti l adoperavano) sotto il nome di Nerba rorellae nelle bronc%iti acute) nella tosse asinina e convulsiva) negli assalti di asma. 0i usa la tintura o l estratto fluido in dose di 3H!> gocce al giorno) da prendersi sullo zucc%eroM * giovevole nella raucedine cronica) nei vomiti mucosi e biliosi) come pure nei crampi di stomaco. 5l succo o la pianta pesta) applicata sui calli) pori) paterecci) sono indicaH tissimi e di buon effetto.

Ro*o )i $acc"ia
<ubus fructicosus) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto pentagono) scanalato) arcuato in alto 9!HF m.: con aculei rigidi diritti o curviM foglie ternate con foglioline ovali biancastre pallide pubescenti al di sotto inegualmente e acutamente seg%ettate) glabre di sopraM fiori bianc%i in racemi terminali semplici o compostiM frutto glabro) nero) lucente. N+ nelle siepi e nei bosc%i umidi. P+ le foglie) i frutti) le radici. ?+ <osacee. &G85 .5ALE44AL5+ <oa) <oazze) <ovazze) <ovei) 8aH rendulo) <egolazziM al frutto+ 8ore. 4utta la pianta) perc%/ ricca di tannino) * assai astringente) diuretica) antiscorbutica. 0i fa l infusione d una manH ciata di foglie) alla sera) in un litro di acqua bollenteM vi si lascia tutta la notte) per prendere poi il t%* alla mattina. D indicato nelle diarree) passaggi sanguigni) nelle mestruaH zioni prolungate e irregolari. La decozione di F> grammi di radici in $>> gr. di acqua) serve per i medesimi mali) come pure per gargarismi nelle infiammazioni nei fiori bianc%i. Lo sciroppo del frutto * assai rinfrescante.

Ro*o )i $onte

<ubus saTatilis) L.

&G85 .5ALE44AL5+ ;ate d ors) Arzipreti) 1aleti) 0alti de levro) H<ossan*i) ;ate de galina. .E0C<5;5G&E+ ?usto erbaceo eretto) stolonifero alla baseM foglie ternate con foglioline romboidaliM fiori FHA in corimbo terminale quasi a ombrella) piccoli) bianc%iM frutH to rosso con poc%i carpelli grandi) globosi) acidi. N+ nei bosc%i cedui e fra le conifere dalla zona montana alla alpina. P+ foglie e frutti. ?+ <osacee. Euesta piccola pianticella) con bacc%e rossoHscarlatH te) %a le stesse propriet, del rovo di macc%iaM per di pi@) si usa nell idropisia) scorbuto) erpete) e quale depurativo del sangue.

R(ta
<uta graveolens) L. 4AV. $ H &. F$ .E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso alla base 93>HA> cm.:M foglie quasi triangolari tripennato partite) a lacinie obovaH to bislung%eM brattee lanceolateM fiori gialli in corimboM petali pi@ lung%i del caliceM cassula globosa. N+ nei luog%i sassosi) asciutti) sui muri dei campi da valle alla zona montana. P+ le foglie. ?+ <utacee. La ruta %a propriet, emmenagog%e) emostatic%e) anH tispasmodic%e e antinervose. 0i fa l infuso di un gr. di foglie fresc%e in una tazza di acqua) da prendersi 2 volte al giorno) o l estratto di AH!> gocce sullo zucc%ero) o in pozione. 0i somministra come calmante e antiisterico) nelH le emorragie uterine) per facilitare i mestrui) nei vermi) acidit, e ventosit,) nello scorbuto) negli esantemi cronici) nelle malattie nervose) c%e %anno origine dal basso venH tre. Esternamente si fanno bagni rinforzanti e fumigazioni nei tumori vecc%i torbidi. Attenzione per' nelle dosi e nell uso) perc%/) in dosi elevate) o troppo frequenti) poH trebbe portare dei seri pericoli. 5l decotto serve anc%e contro i pidocc%i e la rognaM iniettato nelle orecc%ie) serve contro la sordit, atonica. La ruta fu pure usata e si usa anc%e adesso per rinforzare e sc%iarare la vista. 1i, la scuola salernitana insegnava+ nobilis est ruta) quae lumina reddit acuta) e Gvidio cantava+ utilius sumas acuentes lumina rutas.. E parlando ancora della ruta 1eoffroR diceva+ in oculorum affectibus) %erba tota eiusque semen est commendatissima. A questo scopo si mastica di quando in quando una foglia e si lavano gli occ%i con l acqua del decotto) c%e non sia troppo forte.

Sa#ce e##a

LRt%rum 0alicaria) L.

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9A>H!>> cm.:M rigido) semplice con 3HA angoliM foglie sessili opposte o terne lanceolatoHacute 9$H# cm.:M fiori porporini assai grandi in

spiga terminale interrotta alla baseM calice con A denti interni triangolari e A esterni lesiniformiM petali lineari ellitticiM cassula ovale bislunga. N+ luog%i paludosi e lunH go i fossi acquitrinosi. P+ le sommit, fiorite. ?+ Litracee. Le sommit, fiorite contegono tannino) mucillaggineM quindi possiedono propriet, astringenti) sedative) emostaH tic%e. E ottimo astringente nelle enteriti) nei flussi di sangue) nelle diarree infantili) nelle perdite uterine) nelle piag%e e nelle ferite. 0i fa l infuso di F>H3> gr. di sommit,fiorite) in un litro d acqua) o $HA gr. di pianta secca polveH rizzata.D pure usata in tutte le emorragie 9nasali) boccali) intestinali) uterine:) e sulle piag%e) applicandovi le foglie peste.

Sa#ice
0alii alba) L. &omi .5ALE44AL5+ 0alg,r) ?eleri) 0alg%*r) 0alg,ro) 0alSci) 0alg%iar) 0alecia. .E0C<5;5G&E+ Albero o arboscelloM foglie lanceolate) acuminate) sericee) massime al di sottoM stipole lanceolate piccoleM squame degli amenti caduc%eM stili 2M stipite della cassula U alla glandola. N+ nei luog%i umidi e lungo i corsi d acqua fino alla zona montana. P+ la corteccia. ?+ 0alicacee. La corteccia * assai astringente) %a propriet, antipireH tic%e 9contro la febbre: antireumatic%e) ed * succedanea al c%inino nelle febbri malaric%e. 0i fa il decotto di A> gr. in un litro di acqua. 0i adopera anc%e nel cicatrizzare le piag%e e le ulceri) lavandole mattina e sera. Per i fiori bianc%i si fanno le iniezioni.

Sa#*a!t e##a

Poterium 0anguisorba) L.

4AV. !2 H &. ##

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>H!>> cm.: M foglie imparipennate con "H2$ foglioline rotondate od ovali seg%ettateM fiori in capolino ovale o quasi tondoM i femminei nell apice) gli ermafroditi nel mezzo e i masc%i alla baseMac%enio ovato H tetragono. N+ nei prati e lungo le strade fino alla zona subalpina. P+ foglie e radici. ?+ <osacee. La sanguisorba * eccellente insalata nutritiva e rinforzante. Per le sue propriet, astringenti e diuretic%e) si fa il decotto di F> gr. di radici in un litro d acqua) o l infuso delle foglie nella stessa dose) contro la diarrea infantile e per promuovere l orinazione. .al nome latino 0anguisorH ba 9assorbente il sangue:) * certo c%e essa giova assai nelle mestruazioni troppo abbondanti) nelle ferite aperte e nelle affezioni intestinali.

Sa#*ia
0alvia officinalis) 5 Pianta da tutti conosciuta) ma non meritamente apH prezzata. N+ coltivataM raramente inselvatic%ita. P+ le foH glie e sommit, fiorite. ?+ Labiate. La fama del valore medicinale di questa pianta * riconosciuta fino dall antic%it,M ma essendo molto usata nei cibi) nei condimenti) nei liquori) non le si d, quel posto c%e merita. 0i fa l infuso dai F>H3> gr. in un litro d acqua) per ridurre i sudori di tisici e dei reumatici) per stimolare le funzioni del cuore e la circolazione del sanH gue. Euale gargarismo serve nell angina) nelle affezioni di bocca e di tutto l apparato respiratorio) come pure nella tosse e nei catarri. 5l t%e si lascia riposare per mezz ora) prima di prenderlo. Per uso esterno) si usa l impacco di foglie nei tumori e ulceri ai piedi e alle ascelle. CarbonizH zando una corteccia di pane) ridotta in polvere) e mescolanH dovi polvere di foglie di salvia) si ottiene un ottimo dentiH fricio. Anc%e i bagni) fatti con le foglie di salvia macerate nell acqua) rinforzano il tessuto muscolare. .ella 0alvia fu detto+ 0alvia salvatriT) naturae consiH liatriT) e l altro distico+ cur moriatur %omo) cui crescit salvia in %orto= ( per' trovando la frase esagerata) il poeta soggiunge+ Contra vim mortis) non est medicamen in %ortis7

Sa$b(co

0ambucus nagra) L.

&G85 .5ALE44AL5+ 0amb@c) 0a@c) 0a@go) 0am@go) 0,udar. .E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso 92H$ m.:M foglie pennaH tosette con FH3 segmenti ovali lanceolati) lungamente acuH minati) seg%ettatiM stipole piccolissimeM cime prime ramifiH cazioni quinateM fiori bianc%i) i laterali sessiliM bacc%e neH re. P+ i fiori) i frutti) le foglie e la corteccia interna. <+ i fiori) sempre in tempo asciutto. ?+ Caprifogliacee. 5l sambuco %a propriet, sudorifere) lassative) diuretiH c%e) risolventi. 0i fa l infuso dei fiori nella dose di !$ gr. in !W2 litro d acqua) quale sudorifero) per favorire la secrezione lattea. .issolve i catarri) calma i crampi cagioH nati da funzione cutanea irregolareM * indicato nei raffredH dori e nel sudore retrocesso. Essendo sudorifero) si usa con buon effetto nei mali reumatici) nella raucedine) nei catarri nasali) bronc%iali) polmonari e nelle infiammazioni di petto. 5 fiori fresc%i si tuffano intieri nell olio bollente) si polverizzano con zucc%ero) e si servono a tavola. EccelH lenti) se presi col t%* o caff*. 5l <%oob 0ambuci si prepara prendendo le bacc%e ben puliteM e) liberate dai peduncoli) si mettono a cuocere. Appena esce il sugo) si filtrano con telaM indi si cuoce il sugo) agitando) fino a consistenza sciropposa. <affreddato) si versa in vasi di creta. 6n cucc%iaio in un bicc%ier d acqua) d, una bevanda rinfrescanteM purifica il sangue) il ventricolo e agisce favorevolmente sui nervi. Le foglie e i germogli giovani preparati come insalata con olio e aceto) servono a purificare il sangue e il ventricolo. Le bacc%e secc%e calmano la diarrea. ?oglie) fiori e germogli bolliti nel latte) formano un

gargarismo per l ugola infiammata) per le tonsilli) per le infiammazioni catarrali) della gola. 5l decotto della cortecH cia della radice) specialmente quella interna) * indicatissiH mo contro l idropisia. 5l Pneipp assicura c%e non vi * alcun mezzo pi@ efficace c%e questo decotto per far uscire maggiore quantit, di acqua. Anc%e il famoso medico seneH se) Andrea 8attioli) nel !$A3 ordinava questa corteccia) cotta nel vino. Anzi voglio notare qui) per c%i non lo sapesse) c%e questo benemerito medico * morto a 4rento) e sepolto nel nostro .uomo. &e fa testimonio anc%e la grande lapide murale nella parete interna) a destra di c%i entra dalla porta principale della Basilica di san Vigilio.

Sa$b(co

9vino di:

5n 3 litri di acqua si mette un quarto di litro di aceto) un quarto di c%ilo di zucc%ero) 3HA ombrelle 9fiori: di 0ambuco. Euesta miscela si mette a macero in un recipiente per 3 giorni. 5ndi si leva la sc%iuma) si filtra e si mette in bottiglie ben turate. D un vino eccellente per la sete.

Sa$b(co $ontano
0ambucus racemosa) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso 92H3 m.:M foglie pennaH tosette con FHI segmenti ovali lanceolati) acuminati) seH g%ettatiM stipole nulle o piccolissimeM fiori biancastri in pannocc%iaM bacc%e globose rosse. N+ nei bosc%i freddi e sassosi della zona montana e subalpina. P+ foglie) frutti) corteccia. ?+ Caprifogliacee. Anc%e questa specie di sambuco possiede le proprieH t, del sambuco Ebbio) ma forse un poco troppo violente. Euindi usarne con discrezione.

Santo#ina

0antolina C%amaecRparissus) L.

.E0C<5;5G&E+ Pianta suffruticosa) biancastra o verdoH gnola 92>HA> cm.: con cauli sdraiati o ascendenti) a rami eretti) semplici numerosi) muniti di fascetti di foglie ascelH lariM foglie disposte a 3HA serie) picciolate) grassette) dentaH toHpettinateM capolini gialli globosoHdepressiM peduncoli lung%i fogliosi inferiormente) nudi all apice) solitari. N+ spontanea nella zona arida del 8editerraneoM da noi coltiH vata. P+ la parte superiore e i capolini. ?+ Composte. Euesta pianticella %a forte azione antielmintica speH cialmente nei vermi dei bambini. 0i prescrive la polvere dei capolini in dose di 2H3 gr. in una tazza d acqua) o l infuso delle foglie nella stessa quantit,.

Santo e''ia
0atureia %ortensis) L) &G8E .5ALE44ALE+ Peverella. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9!>HF> centimeH tri:M foglie lineari lanceolate) punteggiatoHglandolose) molH liM fiori in verticillastri un po unilaterali e i superiori quasi a spigaM calice con !> nerviM corolla appena pi@ lunga dei denti del calice. N+ coltivata negli orti. P+ la pianta intera. ?+ Labiate. Euesta pianta * assai pregiata per l industria dei liH quori. &ella medicina familiare si usa l infuso di 2> gr. in un litro d acqua) contro i vermi dei bambini) nelle colic%e) e nelle vertigini. Per uso esterno si fanno impacc%i sui tumori e lavaggi sulle ferite.

Sa%ona ia

0aponaria officinalis) L)

.E0C<5;5G&E+ ?usti eretti 93>HA> cm.:M foglie lanceoH late) acute) binervie) opposteM fiori grandi in fascettiM calice cilindrico glabroM petali roseo pallidi con 2 squame presso la fauceM cassula molle. N+ nei luog%i umidi)erbosi della zona collina e montana. P+ la radice e lefoglie. ?+ Cariofillacee. La saponaria %a propriet, espettoranti) depurative) antireumatic%e. 0i usa il decotto di A> grammi di radici in un litro d acqua. Euesto decotto si prende a bicc%ierini) tre volte al giorno dopo il pasto. 0erve nella cura dei reumatismi) della gotta e della sifilide. 1iova pure nei catarri) nei raffreddori e negli ingorg%i di stomaco) di fegato e di milzaM nelle malattie delle mucose polmonari e intestinaliM e per uso esterno+ nelle eruzioni cutanee croniH c%e) nei tumori e nell artrite.

Sco#o%en) io

0colopedrium officinale 9vulgare:) 0m

.E0C<5;5G&E+ ?oglie lanceolatoHlineari 92>H3> cm.:M cuoriformi alla base) intiere con nervature ramificate fin dalla base. N+ luog%i umidi) ombrosi) negli anfratti delle rocce e delle valli strette e profonde. P+ le foglie e le radici. ?+ ?elci. Euesta felce) c%e in qualc%e luogo si coltiva come ornamentale delle stanze per le sue foglie lucide) lanceolaH te) fino a raggiungere la lung%ezza di 3> cm.) pi@ appariH scenti dell aspidistra) %a propriet, astringenti) per il molto tannino c%e contiene. 0i fa l infuso di 2> gr. in un litro d acqua) per gargarismi) colluttori) lavaggi per mali di denti) di bocca e di gola.

Sc o+(#a ia $a''io e
0crop%ularia nodosa) L. &G85 .5ALE44AL5+ Erba mora) Erba bruna) Erba da moroidi) 0*sene) Erba da le balotole. .E0C<5;5G&E+ Pianta glabraM radice tuberosoHnodoH saM fusto eretto tetragono ad angoli acuti) foglie cuoriforH mi ovali) doppiamente dentate con piccioli senz aleM lobi del calice ovato ottusi) con margine scarioso stretto. N+ nei luog%i incolti) lungo le strade di campagna. P+ la pianta intera. ?+ 0crofulariacee. La pianta esala un odore acre nauseante. 4uttavia essa entra nella medicina popolare come emetico) purgatiH vo e antiscrofoloso. Anzi gli antic%i empiristi la prescriveH vano come rimedio infallibile contro le scrofoleM da qui il nome di 0crofularia. 0i fa l infuso di F> gr. della radice in un litro d acH qua. Con le foglie si fanno empiastri) nelle enfiagioni delle estremit,.

Se)ano )i $onte

Levisticum offic.) Poc%

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) grosso) cavo) ramoso in alto 9!H2 m.:M foglie grandi lucenti biHtripennate) a segH menti grandi romboidali inciso lobari in alto) cuneiformi alla baseM fiori gialli in ombrella con AH!2 raggiM involucro di pi@ foglioline riflesse) frutto bislungo. N+ coltivato e qua e l, inselvatic%ito. P+ la radice. ?+ Gmbrellifere. La radice %a propriet, carminative) emmenagog%e e diuretic%e) simile a quelle dell Angelica. 0i fa l infuso del !>H!$V nell acqua. ?u adoperata anc%e quale gargarismo nel mal di gola.

Se$% e*i*o
0empervivum tectorum) L. 4AV. A H &. 32 &G85 .5ALE44AL5+ Articioc%i selvadeg%i) ?iori del sass) Capussati de croz) Barba de beco. .E0C<5;5G&E+ ?oglie bislungoHovate) acuminate) carnose) glabre) cigliate nei marginiM fusto florido) 9alto F>H$> cm.:M fiori rosei in spig%e scorpioidi) formanti un corimbo terminaleM petali acuminati. N+ nei luog%i asciutta. ti) soleggiati) sulle rocce e sui muri. P+ le foglie. ?+ CrassuH lacee. L infuso delle foglie provoca l orinazioneM applicate all esterno giovano nella cura dei calli) delle verruc%e cutaH nee e come detersivo nelle ulceri. 0imili propriet, %anno pure i diversi 0edum.

Si'i##o )i Sa#o$one
PolRgonatum vulg.) L) .E0C<5;5G&E+ <izoma orizzontale) carnosoM fusto angoloso) eretto glabroM foglie distic%e) ellittic%e) glaucescenH ti di sottoM fiori solitari ascellari) perigonio ristretto alla baseM filamenti glabri. N+ luog%i rocciosi e selvatici. P+ il rizoma. ?amiglia+ Liliacee. La radice * usata per preparare cataplasmi contro le contusioni) calli) pori) paterecci.

0olanum nigrum) L) &G85 .5ALE44AL5+ Erba mora) 8oreta) 8orela) ErH ba marza) Erba da le balote. .E0C<5;5G&E+ ?usto erbaceo) angoloso 92>H$> cm.:M rami quasi cilindriciM foglie ovate dentate o quasi angolo seM fiori bianc%i o quasi violacei) quasi in ombrellaM bacH c%e globose nere. N+ comune nei luog%i umidi) nelle maH cerie) vicino alle abitazioni. P+ la pianta. ?+ 0olanacee. 5L solatro * diuretico) narcotico e anc%e velenoso) specialmente nelle bacc%e+ la pianta * simile alla patata) ma assai pi@ piccola nelle foglie e nelle bacc%e nere. Le foglie) usate in infusione nell olio) si adoperano come cataplasma nei dolori reumatici) sui paterecci) sugli ascessi e sulle piag%e dolorose. Con le foglie si fanno pure impacc%i sul ventre duro o infiammato dei bambini.

So#at o

S%ino ce *ino
<%amnus cat%artica) L. &G85 .5ALE44AL5+ 4osseg,r) 0pine negre) 0pin,i. .E0C<5;5G&E+ ?ruttice o arbustoM foglie alterne o quasi opposte) caduc%e) ovali od ovali rotonde) crenulato seg%ettate con nervi laterali curviM fiori bianc%i piccoli in fascettiM denti del calice uguali al tubo) reflessiM frutto sferico) neroM 9fiori ermafroditi pentametri:. N+ lungo le siepi. P+ le bacc%e. ?+ <amnacee.

Le bacc%e %annoHforte azione purgativa) e si prescriH ve il succo da !>H2> gr. da prendersi a digiuno+ %anno l effetto dell erba senna.

Ste##a a#%ina
1nap%alium leontopodium) 0cop. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) semplice 9!>H2> cm.:M foglie cinerino tomentose) le inferiori lanceolate) le supeH riori lanceolatoHlineariM capolini mediocri in corimbo denso cinto da IH# foglie bislung%e) densamente lanose) ragH giantiM foglioline involucrabii e squame nere all apice. N+ nelle Alpi calcaree dai !I>> ai 23>> metri. P+ la pianta. ?+ Composte. Euesta cara e simpatica pianticella) oltre a essere il simbolo dell alpinismo) * pure medicinale. 5l suo t%e serve contro la tisi polmonare e le malattie dello stomaco. La polvere della pianta essiccata) bollita nell acqua) serve conH tro la diarrea.

Ste##ina o)o o!a


Asperula odorata) L. 4AV. !! H &. #! .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto o ascendente glabro) semH plice o ramoso 92>HF> cm.:M foglie sottili lucenti) breveH mente cuspitate) verticillate a A o #M le inferiori obovate) le superiori lanceolateM fiori bianc%i in corimbo terminale con rami lung%ettiM corolla con lembo quasi uguale al tuboM frutto globoso) irto d aculei bianc%i uncinati. N+ nei bosc%i fresc%i) fra i sassi) sotto i cespugli della zona monH tana e subalpina. P+ tutta la pianta. <+ avanti la fioritura. ?+ <ubiacee. La stellina odorosa %a propriet, tonicoHdigestive) diuH retic%e) aperitive ed emmenagog%e. 0i fa l infuso di 3> gr. della pianta intera) in un litro d acqua. 0e ne prendono treHquattro tazze al giorno. 5l cosiddetto Vino del <eno o 8aitranc% si prepara nel vino biancoM si lascia in infusione per mezzoraM indi si filtra e si pone in bottiglie ben c%iuseM %a un gusto eccellente. Le foglie si raccolgono in principio di fioritura) c%e) disseccate all ombra) assumoH no un aroma delicato. Cos- disseccate) si misc%iano con foglie di fragola) di lamponi) di rovo) di biancospino) di rose selvatic%e) si ottiene un t%* cos- aromatico da sorpasH sare il t%/ cinese. Ggnuna di tali specie) unita ad asperula) basta a tale scopo.

St a$onio
.atura 0tramonium) L. .E0C<5;5G&E+ ?usto ramoso 9F>H#> cm.:M foglie ovaH te sinuato dentate) glabreM fiori bianc%iM cassule ovate) erette) spinose con spine quasi uguali. N+ fra le macerie e intorno alle abitazioni. P+ le foglie e i semi. ?+ 0olanacee. Lo stramonio %a propriet, narcotic%e e velenose) simili alla Belladonna. 0i adopera la tintura da $H2> gocce) nei casi di epilessia) isterismo) nell asma) nelle nevralgie. Essendo pianta velenosissima) si ric%iede sempre la prescriH zione medica. &ell asma si fumano le foglie) trinciate con il tabacco e foglie di salvia. Anc%e in questo caso le foglie di stramonio non devono superare un grammo per ogni accesso.

Tanaceto
4anacetum vulgare) L. &G85 .5ALE44AL5+ Antaneza) Erba da 'm) AntaneH da) 0tarn*la) .aneda) 0eme santo. .E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) solcato) semplice 9#>H!2> cm.:M foglie grandi pennato partite a segmenti lineari lanceolati pennatofessi con lobetti acuti seg%ettatiM capolini gialli grandetti a corimbo composto teminale. N+ luog%i incolti) ai margini dei campi e delle strade. P+ le foglie e i fiori. ?+ Composte. L infuso dei fiori 9capolini:) in dose di !>H2> gr. in 2$> d acqua) serve per calmare i crampi) giova nell artrite e nelle febbri intermittenti) nei disturbi orinari) nella pieH tra) nei mali di vescica e contro i vermi) specialmente nei bambini. La pianta in decozione applicata) serve contro la rogna e la tigna. 0erve pure a rinforzare i nervi e a provocare il sudore. 0i faccia attenzione) per') perc%/ il 4anaceH to * pianta velenosa e) ad alte dosi) * anc%e pericolosaM e pu' causare la morte per asfissia.

Ta!!o ba ba!!o

Verbascum 4%apsus) L.

4AV. I &. $!

&G85 .5ALE44AL5+ ?iori d orco) 4abac mat) 1estivo) Capelace) Ciandeloni) Perbasco. .E0C<5;5G&E+ ?usto rigido) eretto 9A>H!>> cm.:M foH glie scorrenti per tutta la lung%ezza dell internodo) bislunH goHellittic%eM fauce della corolla concavaM antere degli staH mi pi@ lung%i) 3 pi@ corte del filamento. N+ nei ruderi) luog%i incolti) lungo le strade. P+ i fiori seccati al sole e le foglie. ?+ 0crofulariacee. Le foglie e i fiori danno un t%* sudorifero) emollienH te) cicatrizzante) indicatissimo nei catarri di petto) nella tosse) nella mancanza di respiro) nella raucedine. 0i usa il t%e in infusione di $ gr. di fiori secc%i in un litro d acqua. Per lavare piag%e) ulceri) ferite si usa la decozione delle

foglie nella dose di F> gr. in un litro d acqua. Contro le emorroidi * ottimo rimedio il seguente+ con una. parte di fiori e due di olio si cuoce adagino la massa fino all evapoH razione della parte umidaM indi si spreme il succo. E rimedio indicato anc%e contro i geloni.

T": !*i,,e o
Veronica officinalis) L 4AV. F &. 23 .E0C<5;5G&E+ ?usto prostrato e radicante 9!>HF> cm.:M foglie ovali ellittic%e seg%ettate e picciolateM pedunH coli pi@ brevi del caliceM calice quadripartito con lacinie ugualiM cassula triangolare) vellutata) glandolare. N+ nelle macc%ie asciutte delle conifere) lungo le strade di monte della zona montana e subalpina. P+ la pianta intera. <+ al tempo della fioritura. ?+ 0crofulariacee. La pianta %a propriet, astringenti) tonic%e e digestiH ve. 0i usa la decozione di !$H2> gr. in un litro d acqua. Euesto decotto * indicato nei catarri polmonari) nei mali di petto) nella raucedine) nello sputo di sangue) nella tosse e nelle malattie cronic%e della pelle. Per i medesimi mali) si usa il succo diluito nel latte) preso a digiuno. Analog%e propriet, %a pure la VE<G&5CA 8A115G<E U Veronica C%amaedris) L.

Ti'#io

4ilia parvi H et grandifolia) E%r.

&G85 .5ALE44AL5+ 4*ar) 4e*r) 4ai*r) 4ai,ro) 4*ia) 4*a) 4i,r) 4*o) 4eg*ro) 4Si. .E0C<5;5G&E+ ?ogli obliquamente cuoriformiHrotonH de) glabre) glauc%e di sottoM peduncoli con brattee scorrenH ti) terminanti in 3H" fioriM stami appena pi@ lung%i della corollaM cassula quasi globosa ovata) appena costata o senH za coste 94ilia parvifolia:. N+ nei bosc%i cedui della zona collina subalpina. P+ i fiori. ?+ 4igliacee. 5 fiori di tiglio %anno propriet, antispasmodic%e) suH dorifere) stomac%ic%e) emollienti. 0i usa l infuso di !$ gr. di fiori in un litro di acqua. 1iova nelle affezioni catarrali) seda i crampi) calma il nervoso) facilita la digestione) produce sudore) ed * pure indicato nei reumatismi) nel capogiro) nell epilessia. 5 frutti pestati) uniti ad aceto) o acqua di piantaggine) giovano nelle emorragie nasali ostiH nate) nel mal d orecc%i) versandovi alcune gocce a caldo) e tappate con ovattaM nelle screpolature) ascessi e ustioni. La decozione delle foglie serve nell orinazione difficile e dolorosa. Col succo c%e si ricava dal tronco) praticando dei fori) in primavera) si ottiene un liquore purgativo) usato anc%e nel mal della pietra e nelle macc%ie gialle della faccia. La polvere di carbone di tiglio serve per l inapH petenza) nella difficile digestione) nella gonfiezza) nella costipazione) nelle febbri perniciose) nella dissenteria proH dotta da ascessi intestinali) nel bruciacuore) alito cattivo e crampi gastrici.

Ti$o !e %i##o

4%Rmus serpRllum) L.

4AV. !! &. I#

&omi .5ALE44AL5+ 4im) 8azorana) Erba da la zopina. .E0C<5;5G&E+ ?usi prostrati e lungamente radicanti 9!>H2> cm.:M foglie ovate o bislung%e cuneate o lineari) nervose) piccole) picciolateM fiori in glomeruli formanti un capolino ovoideM calice con tubo ristretto alla base. N+ nei luog%i erbosi) pascoli) ai margini delle strade. P+ la pianH ta. ?+ Labiate. Euesta pianticella apparentemente insignificante) %a propriet, digestive) antisettic%e) antispasmodic%e) sudoriH fere) emmenagog%e. 0i usa il t%e di 2HF gr. in una tazza d acqua) nelle difficili digestioni) nelle mestruazioni con crampi) nei crampi) nel mal di testa) nei crampi al basso ventre e contro i catarri. Esternamente serve per impacc%i) bagni) fasciature) nelle piag%e di qualsiasi natura) nelle fratture) slogature) distorsioni e tumori freddi.

To $enti##a
Potentilla tormentilla &ecK.) 0c%r. 4AV. F H &. !# .E0C<5;5G&E+ <izoma legnoso) grossoM fusti gracili prostratoHascendenti) dicotomi 9!>HF> cm.:M foglie ternate)le cauline sessili) e tre foglioline bislungoHcuneate seg%ettateM fiori tetrametri) gialli) con peduncoli pi@ lung%i delle foglie sottiliM carpelli lisci. N+ nei bosc%i erbosi e macc%ie umide) fino alla zona alpina. P+ le radici. ?+ <osacee. 5l <%izoma tormentillae * officinale e %a propriet, astringenti) tonic%e) stimolanti. 0i usa la polvere in infuso 92H3 gr.:) o la decozione in dose di !$ gr. in un litro d acqua) contro la diarrea)dissenteria) flussi sanguigni e mucosi) nelle febbri intermittenti) negli avvelenamenti) nei vermi e nelle piag%e interne ed esterne. &egli avvelenaH menti e nelle malattie contagiose non si dimentic%i mai la tormentilla. La polvere) presa per alcuni giorni nell uovo al latte) previene i parti immaturi. 5l rizoma nella quantit, di I> gr.) messo a macera per # giorni in un litro di vino o marsala) si somministra ai tubercolotici e alle persone vecc%ie e deboli) affetti da diarrea. 0i d, a bicc%ierini in tutti i suaccennati preparati. Contiene il !IV di tanninoM quindi uno dei pi@ potenti astringenti.

T a'o!e#ino
Pimpinella magna et saTifraga) L. Av. & $H!A

.E0C<5;5G&E+ Pimpinella magna) L. H ?usto eretto) foglioso) angoloso solcato cavo) ramoso in alto 9!>H!>> cm.:M foglie pennatosette) le inferiori con $HI segmenti ovali) lanceolati acuti) grossolanamente seg%ettati) le supeH riori pi@ piccole) fiori bianc%i o rosei in ombrelle con "H!$ raggi. Pimpinella saTifraga) L. H ?usto eretto cilindrico legH germente striato) quasi nudo nei F quarti superiori 9F>H"> cm.:M foglie inferiori pennatosette a segmenti quasi tondi od ovato ottusi seg%ettati) le medie e superiori 9ottuse: con lembo piccolo pennatifido incisoM stili pi@ corti delH l ovarioM frutti quasi tondi 92 mm.:. N+ nei prati e luog%i erbosi della zona montana. P+ la radice. ?+ Gmbrellifere. La <adiT pimpinellae dei farmacisti %a qualit, toniH c%e) digestive) emollienti) espettoranti e sudorifere. L infuH so della radice 9!$H2$ gr. in !#> di acqua: si usa nella raucedine) nel catarro polmonare) nell atonia degli organi digestivi e respiratori) nei disturbi orinari. Euale corroboH rante) all acqua si pu' sostituire il vino. Euale gargarizzanH te contro la raucedine) ma di denti) mal di gola) rilassaH mento dell ugola e rattrappimento della lingua) si usa il decotto in dose di !>H!$ gr. in !#> d acqua. L estratto) in !>H2> gocce al giorno) * diuretico.

T i+o'#io !+ib ino

8enRant%es trifoliata) L.

.E0C<5;5G&E+ ?oglie trifogliate a foglioline ovate) obovate o bislung%e) con lungo picciolo slargato in guaina alla baseM fiori rosei in racemo terminale a lungo peduncoH lo. N+ nelle acque stagnanti) lungo i fossi) nelle torbiere. P+ le foglie e i gambi. ?+ 1enzianacee. L infuso) fatto con $> gr. di foglie in un litro d acH qua) d, una bevanda assai giovevole contro le scrofole) clorosi) itterizia) idropisia) ipocondria) febbri e disturbi digestivi. &elle febbri malaric%e) nello scorbuto) nelle laH ringiti delle clorotic%e) si d, l estratto+ 2HF gr. al d-.

U*a o !ina

Arctostap%Rlos uva urli) 0pr.

4AV. 2 &. !>

&G85 .5ALE44AL5+ ;ate d ors) 8artellina) AmbrosiH

nari da l or) Brussici de l ors. .E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso prostrato) striscianteM foglie coriacee obovato spatolate) persistenti) punteggiate ai margini piani intierissimiM fiori rosei clinati nascenti dopo le foglieM bacc%e rosseM N+ sulle rupi boscose) solegH giate) fino a !$>> metri. P+ le foglie. ?+ Ericacee. La decozione delle foglie) in dose di 2> gr. di foglie in 2$> gr. di acqua fino a ridurla a met,) giova assai nella ritenzione d orina) nel catarro cronico della vescica) nei passaggi mucosi) nella renella) nei calcoli e nell idropisia. La cura per' deve essere prolungata. Le foglie) mescolate con il tabacco da fumo) danno un aroma speciale. 5l suo decotto alternato con la parietaria * indicato per pulire le vie urinarie e favorire l espulsione del muco e della sabH bia. 0i aromatizza con scorza di arancio.

Va#e iana

Valeriana officinalis) L. 4AV. 2 &. "

.E0C<5;5G&E+ <izoma troncatoM fusto eretto sempliH ce solcato 9!>>H!$> cm.: foglie tutte pennatosette con IH!> coppie di segmenti lanceolati inciso dentati o interi a nervature sporgentiM fiori bianc%i o rosei ermafroditi in corimbo tricotomoM bratteoleHlineari. N+ comune nei boH sc%i umidi e lungo i corsi d acqua dalla pianura alla zona alpina. P+ la radice. <+ nel secondo anno. ?+ ValeH rianacee. La Valeriana s impiega contro il tifo) nelle febbri perniciose e intermittenti) nelle malattie nervose) nell epiH lessia e nell emicrania. 1iova pure nei disturbi della matriH ce) nell asma) nei crampi al basso ventre) e nell epilessia verminosa dei bambini. .ose+ infuso di !$ gr. in un litro di acqua. 0i prende a sorsi ogni due ore) con zucc%ero o miele. L odore di questa pianta attira i gatti. .a qui il nome Erba de gat.

Ve at o

veratrum album) L)

&G85 .5ALE44AL5+ ?ai,gro) ?il,gro) Valestri) 8alSn) ?oastro) 1olostri) LSvena. .E0C<5;5G&E+ ?oglie ellittic%e larg%e) le superiori gradatamente pi@ strette) fino a ridursi lanceolate) un po pubescenti di sottoM fiori biancoHverdognoli in pannocc%ia terminaleM tepali pi@ lung%i del peduncolo) bianc%icci di sopra) verdi di sotto. N+ nei prati montani e subalpini. P+ il rizoma. ?+ Colc%icacee. D pianta velenosissima) simile nella forma alla 1enH ziana+ quindi) attenti nella raccolta7 Per uso esterno si usa la polvere del rizoma contro le ulceri infiammate) e come unguento contro la rogna e i pidocc%i. Per uso interno i medici la prescrivono contro il col*ra) le febbri intermittenti) nella debolezza generale e nella tosse convulsiva.

Verbascum t%apsiforme) H4AV. I &. $> 0c%r. N+ dove cresce il 4asso barbasso e %a le stesse proH priet,. Vedi+ 4asso barbasso.

Ve ba!co

Ve bena
Verbena officinalis) L. &omi .5ALE44AL5+ Erbena) Erba de la represa. .E0C<5;5G&E+ ?usto tetragono ramoso in alto 92>HA> cm.:M foglie ovato bislung%e) pennatifide) le medie tripartiH te a segmenti incisi e inegualmente crenulatiM fiori piccoli di colore violaceo pallidi a spig%e gracili terminali formanH ti una pannocc%ia. N+ luog%i aridi) incolti) vicino alle abitazioni. P+ le foglie e sommit, fiorite. ?+ Verbenacee. La pianta) cotta nel vino) giova nei mali di fegato) di reni e di milza. Contro le nevralgie) dolori reumatici e nelle febbri) si fa l infusione di 2 gr. di foglie in una tazza di acqua bollente. Bollita nell aceto) si adoperi come cataH plasma sui punti doloranti nelle nevralgie) sciatic%e) lomH baggini) pleurite e dolori intercostali. La pianta) messa in infusione nel vino) serve contro l itterizia e clorosi) prendendone A>H#> gr. la mattina a digiunoM il decotto usato come gargarismo guarisce le ulceH ri delle tonsilli) e le foglie fresc%e pestate unite a farina di segala e bianco d uovo danno un cataplasma molto risolH vente. E usata anc%e contro la renella e come tonica.

Ve 'a ).o o

0olidago virga aurea) L. 4AV.$ &.FI

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato) un po flessuoso 92>HA> cm.:M foglie ruvide negli orli) lanceolate od ovato acuminate) le inferiori seg%ettateM capolini in racemo terH minale composto) piccoletti) fiori gialliM ac%enii giallastri) pelosi. N+ comune nei bosc%i fresc%i della zona montana e subalpina. P+ sommit, fiorite. ?+ Composte. L erba Consolidae saracene * raccomandata conH tro le ferite e il mal della pietra. 0i fa la decozione di #> gr. di sommit, fiorite in un litro d acqua. 1iova nella raucedine e nel mal di denti) quale gargarismo) nella diffiH colt, d orinazione) nelle infiammazioni della vescica e dei reni. La pianta) cotta nel vino bianco) promuove assai l oriH nazione) rompe e scaccia i calcoli. 1iova in tutte le piag%e interne ed esterne. &ell insonnia si fa l infuso di 3 parti di Verga d oro e una parte di ginepro sc%iacciate o di biondinella. .ose+ $>HA> gr. in un litro d acqua. 6na tazza prima di coricarsi. 1iova pure nell enterocolite e nell enterite dei bambini. .ecotto F> per mille.

Vi#(cc"io bianco

9Convolvolo: Convolvulus sepium) L. 4AV !2 &. #"

.E0C<5;5G&E+ ?usto angoloso) volubile) lung%issiH moM foglie saettiformi o astate) a orecc%iette troncateM peduncoli ascellari unifloriM brattee cuoriformi ovateM coH rolla bianca) grande. N+ nelle siepi) entro i cespugli freH sc%i) fino alla zona montana. P+ foglie e radici. ?+ ConvolH vulacee. La radice e le foglie di questa pianta sono fortemente purgative e calagog%e 9atte a espellere la bile:) come quelH la della gialappa) ma meno irritanti l intestino) pur conserH vando l attivit, purgativa e colagoga. 0i prescrive l infuso delle foglie 9AH!2 grammi al giorno: o il succo della radice) da !H2 gr. al giorno.

Vinceto!!ico

CRnanc%um vincetossicum) Pers.

.E0C<5;5G&E+ ?oglie ovate o bislungo acuminateM fiori bianc%iM lacinie ovateM corolla staminale a lobi ovatoH rotondati) distanti) ma riuniti da membrana trasparente. N+ comune nei bosc%i e nelle macc%ie della zona montaH na. P+ il rizoma. ?+ Asclepiadacee. 5l rizoma di questa pianta %a propriet, purgative) sudorifere) diuretic%e) e si adopera nell idropisia) nella mancanza o irregolarit, dei mestrui) nelle scrofole) nelle febbri nervose) nelle eruzioni cutanee) specialmente nelH l eruzione ritardata dal vaiolo. 0i somministra la decozione di !$ gr. di rizoma) in un litro d acqua.

Vio#a )e# %en!ie o


Viola tricolor) L. &omi .5ALE44AL5+ Cr*c%eni) 8adrigne) Velludine) 1aleti. Pianta da tutti conosciuta e comune. P+ la pianta. ?+ Violacee. L [[Nerba Laceae * depurativa e cicatrizzante. D ecciH tante l intestino) i reni) esercita un benefico influsso nelle eruzioni cutanee) ed * depurativa del sangue. Le croste lattee dei bambini si curano con fiori e foglie pestate e mescolate col latte in modo di cataplasma. Euale depuratiH vo e nelle malattie indicate si usa l infuso di 2> gr. in un litro d acqua.

Vio#a $a$$o#a
Viola odorata) 4AV.!! ] & I" N+ coltivata e nelle posizioni calde e riparate della

collina. P+ i fiori e le radici. ?+ Violacee. La viola mammola %a propriet, pettorali) espettoranH ti) emollienti) sudorifere) emetic%e e purgative. 5l Pneipp prescrive una manata di fiori e foglie in infuso in mezzo litro d acqua) contro la tosse e i catarri di gola. Ai bambini se ne danno due cucc%iai ogni due oreM agli adulti) tre tazze al giorno. Come vomitivo si prescrive la decozione da !$ a 2> gr. in F>> di acqua) lasciando bollire) finc%/ il liquido * ridotto a met,.

Vio na

Clematis vitalba) L

9Vitalba: 4Av # & A!

&G85 .5ALE44AL5+ Veduzze) Vigazzoni) Vedicone) Vi*ce) Vedice) Vidol'c) 1uidoi) Videzze) <Sg%e. .E0C<5;5G&E+ ?usto scandente) angolosoM foglie pennate a foglioline cuoriformi dentate o intereM fiori in pannocc%ie rade ascellari o terminaliM tepali 3 bislung%i) bianH c%i) vellutati sulle due facceM antere lung%e un terzo del filamentoM ricettacolo vellutato. N+ lungo le siepi e nei bosc%i cedui. P+ foglie e corteccia interna. ?+ <anunH colacee. 4utte le parti della viorna sono acri e contengono principi venefici. ?oglie e corteccia interna vengono adopeH rate come cataplasmi energicamente vescicatori. Per uso interno) quale purgativo e diuretico) sono da sconsigliarsi. Come vescicatorio serve benissimo contro la sciatica.

Vi!c"io

Viscum album) L.

&G85 .5ALE44AL5+ VisHcio) ?inocio de pin) 8ezc%*l) 8alvist) 8art*l de pin) Br'cola. .E0C<5;5G&E+ ?usto ramoso) dicotomo) articolato) 92>H$> cm.:M foglie coriacee) opposte) bislungoHlanceolate) ottuse con FH$ nerviM fiori gialli in capolini terminali o ascellariM bacca sferica) bianca. N+ parassita dei pini) raraH mente dell abete. P+ le foglie e i rami sottili. ?+ Viscacee. 5l visc%io giova contro l epilessia) l arteriosclerosi) l emottisi) nel mondo di Brig%t) nei disturbi della menoH pausa e nelle malattie nervose dei bambini. 0i fa il decotto di I> gr. in un litro d acqua) bollendo fortemente. 0i beve a tazze. 5l visc%io c%e si estrae dalle bacc%e unito a uguali quantit, di ragia e cera vergine serve a maturare tumori) ulceri) posteme. 5l decotto si usa con buon effetto sui geloni e screpolature alle mani.

Z(cca

Cucurbita pepo) L

N+ coltivata nei campi e negli orti. P+ i semi. ?+ Cucurbitacee. 5 semi di zucca si usano per scacciare il verme solitaH rio. Essi %anno il vantaggio di non essere n/ irritanti) n/ tossiciM tanto c%e la dose pu' essere ripetuta ed elevata) senza inconvenienti) anc%e nei bambini) sino a raggiungeH re l effetto voluto. 0i mondano i semi) e poi si pestano in un mortaio con zucc%ero+ semi A> gr.+ zucc%ero 2> grammi. 5n questa pasta si mescolano !A> gr. d acqua aromatizH zata con corteccia di limone. Cinque minuti dopo presa questa pozione) si deve dare all ammalato una buona dose di olio di ricino. 5n questo modo) il parassita infesto deve uscire. Come frutto cotto e ben preparato) si consiglia ai giovani e a persone dal temperamento sanguigno e biliaHreM da sconsigliarsi a persone deboli) o di vita sedentaria o a c%i va soggetto a disturbi intestinali. Perci' molto adatto ai convalescenti) ai dispeptici) ai vecc%i e a c%i soffre di stitic%ezza.

/ PARTE FORMULE SPECIALI CURE ; CONSIGLI

C6<A .E5 ?5CN5 CG&4<G LA 04545CNE;;A D noto c%e il cinquanta per cento delle malattie %anno origine da otturamenti e irregolarit, di evacuazioH ne. 8ancando questa evacuazione giornaliera alcuni patiH scono mal di testa o di occ%iM altri dolori di petto) di stomaco o nel basso ventre. 0e la stitic%ezza * prolungata) sopravvengono mali maggiori) quali ulceri al ventricolo) al duodeno) emorroiH di) appendicite) e infine otturamento del ventricolo. Per prevenire tutti questi mali) si prendono giornalmente dai cinque ai dieci fic%i secc%iM si lavano bene in acqua nitida) e alla sera si mettono in una tazza di acqua) lasciandoli in composta tutta la notte. La mattina si mangiano a digiuH no) bevendovi dietro l acqua rimasta nel vaso. La cura pu' esser continuata fino a due mesi. 0ta sicuro c%e l evaH cuazione si fa regolare) e le pareti dello stomaco e dell inteH stino si puliscono magnificamente. C6<A .ELLE 8ALA445E .E5 BA8B5&5 8olte malattie dei bambini provengono dal fatto c%e emettono poca acqua. 0tiano attente le madri) perc%/ i bambini non avvertono) o non sanno parlare. Per ovviare a questi mali 9eruzioni cutanee) scarlattina) morbillo) ecc.: va somministrato loro una o due volte al giorno mezza tazza di t%* di radici di gramigna) o di aic%emilla) o di coda cavallina. &el morbillo e nella scarlattina non si facH ciano loro mai bagni caldi) n* siano mai coperti con panni pesantiM piuttosto ogni ora si lavi il bambino con un panH nolino freddo) finc%/ sia cessato il calore. Allora soltanto si faccia loro un bagno giornaliero) con fiori di fieno) o con germogli di abete. &ella tosse canina o asinina) si fanno due bagni caldi di foglie di abete) due volte al giornoM si fanno fregagioni al petto) parecc%ie volte al giorno) con succo di felceM per l interno si d, ogni ora un sorso di t%* di timo) melissa) menta) salvia e radici di gramigna. Euesta miscela * gioveH vole assai. &ei vermi) si d, ai bambini il t%* di ruta muraria o di capelvenere. Euesto t%* si d, a digiuno) per tre o quattro giorni. &ella dissenteria) giova assai il t%* di foglie di rovo) o quello di stella alpina 93H$ fiori:) o meglio ancora e con ottimo effetto) il t%* delle radici di tormentilla. &el rac%itismo) giovano assai i bagni di foglie d abeH te. La cottura si deve prolungare da FH3 ore. La cura pu' durare dalle quattro alle otto settimane. .urante la cura) si d, al bambino sciroppo di piantaggine lanceolata) o il t%* di radici di gramigna. Anc%e i bagni caldi di coreggioH la procurano il medesimo effetto salutare. &elle malattie della bocca) si fanno gargarismi con il decotto di rose) o di cicuta rossa) o di foglie di rovo) di lampone) o di rovo di monte) o di malva. 5n caso di avvelenamento) per aver ingerito erbe tossiH c%e) quali+ l aconito) il colc%ico) la belladonna) si d, subiH to a bere latte caldo) sforzando il bambino a prenderne pi@ c%e sia possibile. 5ntanto si corre a prendere radici di crespino o di angelica) sforzandolo anc%e qui a berne il decotto. 5n tal modo il bambino * salvato. Per i bambini e fanciulli c%e bagnano il letto) * assai indicata la seguente mescolanza+ si prende una parte di iperico) due di millefoglio) tre di cinquefoglio) due parti

di coreggiola) e una parte di bacc%e di ginepro. 0i prescriH ve una tazza di t%* due volte al giorno. 0e la debolezza dipende da sonno profondo) si applica al basso ventre una pezza bagnata) fermata al di dietro. ?acciano attenzione) infine le madri) di non lasciare esposti o seduti i loro bambini su scale di pietra o su pavimenti di cemento. 8olte delle loro malattie provengono da questo mal uso. PGL8G&54E) PLE6<54E) &E?<54E &ella polmonite) appena si sente il solito dolore acuH to locale) si beve l infuso di foglie di agrifoglio) e al torace) sulla parte dolorante) si fa un impacco con un panno inzuppato met, nell aceto e met, nell acqua. Le foglie dell agrifoglio devono essere fresc%e. Provenendo la polmonite da forti raffreddori) forma un deposito di acH qua nei polmoni) c%e si deve far uscire per via di orinazioH ne. 8ancando l agrifoglio) si fa il t%* con radici di gramiH gna) o di coda cavallina. Con questo mezzo si evita la polmonite. C%e se anc%e con questo rimedio l acqua non uscisse) * segno certo c%e la vescica e infiammata. 5n tal caso) si fa un sepicupio per mezzora) nella coda cavallina) e il buon esito * sicuro. Abbiamo la medesima causa di male nella pleurite e nella nefrite. 5l Piinzle ordina per queste malattie il t%* di $ parti di ruta) F di salvia e due parti di stimmi 9barbe: di granoturco. La ruta accelera la circolazione del sangue) mentre la salvia e gli stimmi del granoturco rinforzano i reni e promuovono fortemente l orinazione.

85J46<A P<G?E00G<AL50 Con questo nome il P^nzle c%iama la mescolanza delle erbe alpine) per fare il t%* a quelle persone c%e devono parlar forte e di spesso) per evitare catarri) raffredH dori) raucedine) mal di denti e mal di testa. Eueste persoH ne sono i professori) i predicatori) i catec%isti) i maestri) i commissionati) i ferrovieri) gli istruttori militari) ecc. 5l t%e si compone delle erbe seguenti+ primola) alc%iH milla alpina) camedrio alpino) cariofillata di monte) potenH tilla aurea) motellina) piantaggine alpina) menta peperita o acquatica) e gramigna. 5l t%* si lascia bollire per mezzora e si prende d ordinario la sera) alquanto tempo prima di andare a letto. Euesto t%* scaccia anc%e la febbre) le infiammazioni) e rinforza i muscoli.

CG&4<G 5 CALCGL5 B5L5A<5

La mattina) a digiuno) si prende un leggero purganH te) indi caff* e latte. .ue ore dopo) tre etti di olio d olivoM mezzora dopo preso l olio) si prende una minestra di gries) cotto in mezzo litro di latte. .urante questa cura) si mette sulla parte dolorante un sacc%etto caldo di semi di lino) alternato con sacc%etto di fiori di camomilla. Altro mezzo per scacciare i calcoli biliari * questo+ si

lava un ravanello grosso) nero) senza levarne la cortecciaM se lo grattugiaM e si preme fortemente la poltiglia) posta in un pannolino) per farne uscire tutto il succo) aggiungendoH vi) verso la fine della spremitura) un po di acqua) in modo c%e ne esca tutto il liquido. 0e lo prende met, la mattina a digiuno) e met, la sera. Per lo stesso scopo servono le foglie di edera cotte nel vino. 0e ne prende un cucc%iaio dopo il pasto) non di pi@. CG&4<G LA 4G00E) 6LCE<5) 8AL5 .5 VE0C5CA) CA4A<<G) 5&APPE4E&;A 5nfuso in parti eguali di coda cavallina) millefoglio e piantaggine lanceolata. CG&4<G LA 4G00E) <A6CE.5&E) 8AL .5 1GLA 6na manata di verbasco) una di t%* svizzero e quatH tro grammi di anice+ il tutto cotto in mezzo litro di vino. CG&4<G LA 1G44A) 8AL .5 ?E1A4G) A<4<54E) .GLG<5 .5 VE0C5CA Primola F> gr.M radice di bardana gr. F>M centinodia gr. $M radici di gramigna gr. 2$M bacc%e di ginepro gr. !>M coda cavallina gr. 2>. 0i fa il decotto in un litro d acqua) bollendo per cinque minuti. .ose+ due bicc%ieri al d-) a digiuno. CG&4<G L E8G<<G5.5 0i polverizzano setteHotto gr. di verbasco) si misc%ia la polvere con altrettanti gr. di farina di frumento aggiunH gendovi un tuorlo d uovo. 0i impasta la miscela con un po d acqua e olio vegetaleM indi si cuoce nel forno) a modo di focaccia. Euesta cura deve durare dagli otto ai dieci giorni. 8atteo de 1radi c%iamava questo rimedio il suo secretum. PE< .EBGLE;;A .5 C6G<E) 5&?<E..A46<E G ACE6A AL C6G<E) 05 60A 5L 0E16E&4E .ECG44G Cinque parti di centocc%io 9stellaria media:) due parH ti di alc%imilla alpina) due di camedrio alpino) una parte di assenzio. 0e ne beve mezza tazza) dalle quattro alle cinque volte al giorno. 8E;;G 0P5CC5G PE< 16A<5<E .AL <E68A4508G A<45CGLA<E) .ALLA LG8BA115&E) E .ALLA 04E00A 0C5A45CA Prendi delle radici fresc%e) ben pulite) ma non lavaH te) della felce masc%io) tagliate fine) applicate in un sacH c%etto sulla parte dolorante) e lasciate finc%/ * cessato il dolore. Assai spesso il dolore cessa in mezza giornata. 0e non vuoi rimanere in letto) fa un bagno delle stesse radici nell arto leso. <imanendo in letto) fa un bagno a vapore asciutto) gettando delle bacc%e di ginepro sui carboni acceH si) involgendo la parte dolorante) perc%/ non scappi il fumo) in una coperta. ?acendo il bagno di radici di felce) * indicato di fare durante il bagno) dei massaggi con le mani) sulle parti lese. Prima di coricarsi) alla sera) * cosa giovevole prendeH re un buon bicc%iere di vino generoso) o un t%* di fiori di sambuco) o di foglie di betulla) o) meglio ancora) di

olmaria. <5CE44A CG&4<G 5L .5ABE4E Gltre la prescrizione medica) prendi due parti di cinquefoglio) tre di cariofillata) una di foglie di rovo di macc%ia) una di foglie di mirtilloM bollisci la miscela e bevine cinque volte al giorno mezza tazza. CALCGL5 AL ?E1A4G <abarbaro radici gr. $) 0alvia foglie gr. $) 1enziana radici gr. !$) 1inepro bacc%e gr. !>) ?rangola corteccia gr. !$) 0enna foglie gr. !>) Anemone epatica gr. !>) Assenzio gr. $) ?inocc%io semi gr. $. 8escolare finemente. Per un t%* !$ gr. di miscuglio su F>> di acqua. Bollire !> minuti) lasciar riposare e poi filtrare. Berne due tazze al giorno a stomaco vuoto. 6sare due tre cucc%iai al giorno di succo di <avanello) poco grasso e moto. .GLG<5 <E68A45C5 E A<4<545C5 4isana di foglie intere di uva orsina. 6so+ 4re cucH c%iai da minestra mettere a freddo in mezzo litro di acqua. Bollire per !$ minuti da farne restare un quarto. .a prendersi la sera due ore dopo cena e la mattina a digiuno un ora prima di prender cibo. .urata della cura A> giorni. .a evitarsi nei mesi di giugno) luglio e agosto. 6LCE<A ALLG 04G8ACG 4isana+ Bollire per !$ minuti rametti e foglie di camedrio alpino+ due cucc%iai in !W2 litro di acquaM oppuH re due cucc%iai di radice di bistorta tagliuzzataM oppure 2 cucc%iai di potentilla tormentilla. .a prenderne una tazza al giorno. .urata della cura dai 2 a F mesi. .5ABE4E ?oglie di mirtillo nero gr. 2>) foglie di mirtillo rosso gr. 2>) foglie di rovo moro gr. 2>) radici di dente di leone gr. 2>) bacc%e di ginepro gr. 2>. 6so+ !$ gr. della miscela in F>> di acquaM cuocere per !> minuti) indi filtrare. 0i prende dueHtre volte al giorno. 04545CNE;;A ?iori di calendola gr. 2>) sommit, fiorite di lamio albo gr. 2>) bacc%e di ginepro gr. !>) radici di cicoria gr. !>) assenzio gr. !>) corteccia di frangola gr. F>. Bollire per !> minuti !$ grammi di miscuglio in F>> di acqua. 6na tazza 9tepido: la mattina e una la sera. 8oto) e un bicc%ier d acqua appena alzati. ALGPEC5A <adici di tormentilla gr. $>) coda cavallina gr. $>) foglie di oleandro gr. $>M il tutto ben tagliuzzato e mescoH lato. 6so+ due cucc%iai di miscela bolliti per !> minuti in due tazze di acqua. ?are impacc%i in questa decozione e applicare sulla parte malata. 5n casi gravi aggiungere un cucc%iaino di zolfo. 8G<BG .5 BA0E.G? Cardo santo gr. 3>) timo serpillo gr. 2>) radici di

valeriana gr. 3>M il tutto ben tagliuzzato e mescolato. 8ettere a macero per mezzora) indi bollire per !> minuti 2$ gr. di miscuglio in W2 litro d acqua. 6na tazza tre volte al giorno. .urante la cura astenersi dalle carni e una volta in settimana fare un bagno di camomilla+ !W2 Kg. su $ Kg. di acqua. ?G<6&CGL5) 5&?5A88A;5G&5) 1G&?5G<5 0ui foruncoli si applica una polentina calda di ?ieno greco. 5n tal modo i foruncoli vengono portati subito a maturazione e fanno uscire il pus. Per infiammazioni e gonfiori si applicano impacc%i caldi di fieno greco cotto per !> minuti. Le applicazioni saranno ricoperte con fasce di lana asciutte per mantenere il calore pi@ a lungo. 4G00E P<G?G&.A ?iori di farfaro gr. !>) piantaggine lanceolata gr. !>) radici di altea gr. F>) primola officinale fiori gr. !>) lic%ene tagliuzzato gr. 2>) polmonaria foglie gr. 2>. .i questa miscela si fa l infuso di !$ gr. in V2 litro di acqua. Prenderne a sorsi tre tazze al giorno. 4G00E CA&5&A Con !>> gr. di radici di pimpinella 9tragoselino: ben tagliata si fa l infuso in un quarto di litro di acqua bollente. 5ndi si levano le radici e si cuociono per !> minuti in !W2 litro di acquaM filtrare e mescolare i due t%*. 0e ne prendono due tazze la mattina e due dopo mezzogiorno di nuova preparazione. PE< 5&.51E045G&E .ue ore dopo il pasto) si mastica adagino un pezzetH to di radice d imperatoria. CG&4<G E8G<<A15E E 0P645 0A&1651&5 Gltre il visc%io) si usa il t%* di F gr. di corteccia di quercia) F gr. di radice di tormentilla e F gr. di borsaH pastore. PE< CA445VA .51E045G&E E 0G??E<E&45 .5 ?E1A4G 0i fa il t%* di !> bacc%e di ginepro sc%iacciate) F gr. di coda cavallina e 2 gr. di assenzio. 4ND .56<E45CG E CG&4<G L 5.<GP505A 0i usano F gr. di ebbio) F gr. di rosmarino e F gr. di coda cavallinaM oppure F gr. di fiori di sambuco) F gr. di ebbio) e !> bacc%e di ginepro sc%iacciate. CG&4<G LA <E&ELLA E CALCGL5 VE0C5CAL5 G <E&AL5 0i usa il t%* di F gr. di ginestra) F gr. di centinodia) e 3 gr. di coda cavallina. 3 gr. di coda cavallina. CG&4<G 5L CA4A<<G B<G&CN5ALE E PGL8G&A<E

5l t%* di F gr. di piantaggine lanceolata) F gr. di farfaro) e F gr. di ortica. CG&4<G LA CGL5CA E &E5 <A??<E..G<5 0i prendono 2 gr. di menta peperita) 3 gr. di fiori di tasso barbasso) e F gr. di fiori di tiglio. &ELL 5PGCG&.<5A E PALP54A;5G&E .EL C6G<E 0i fa il t%e di veronica officinale 9t* svizzero: in dose di 3 gr. e F gr. di radice di valeriana. CG&4<G 5 C<A8P5 E 0VE&58E&45 0i prendono F gr. di finocc%io) F gr. di potentilla anserina e F gr. di ruta. V5&G CG&4<G 5 1A0 5&4E<&5) 4G00E) <A6CE.5&E) A08A 0i macera per # giorni in ! litro di vino bianco A> gr. di anici) A> gr. di finocc%io e !2> gr. di regoliziaM indi si filtra e si beve a cucc%iai di spesso. CG&4<G LA ?G<?G<A E CA.64A .E5 CAPELL5 0i mette in recipiente) c%e poi si c%iude ermeticamenH te) una parte di foglie di ortica in F parti di alcoolM si espone al sole per !3 giorniM indi si filtra. Per l uso si uniscono F cucc%iai da tavola di questa tintura con ! quarto di litro di acquaM si lava con quest acqua il cuoio cappelluto 2 o F volte al giorno) si friziona e si asciuga. CG&4<G 5L .5ABE4E Prendi foglie di eucalipto) bolliscine AHI gr. per !> minuti in !$> d acqua da prendersi 2HF volte al giornoM oppure fa dei biscotti con radice di barbana) acqua e burro) falli seccare al forno. 0i prendono a piacimento) quanti ne pu' sopportare l ammalatoM oppure si pu' usare l insalata di crescione 9nasturzio: con olio) cipolle tagliuzzaH te e succo di limoneM da prendersi senza sale e senza aceto. C50454E Per curare questa malattia si fa il t%* di !2 gr. di stimmi di granoturco in ! quarto di acqua) da prendere una tazza prima del pranzo e una prima di cenaM oppure si mette un cucc%iaio di semi di lino in una tazza di acqua la mattina da bersi il giorno dopo a digiuno) continuando la cura per #H!> giorni. &on * necessario deglutire i semi. Gppure il t%* di coda cavallina 9IH# gr. in ! quarto di acqua:) da prenderne dueHtre tazze al giorno a piacimento. Gppure bollire A> gr. di radice di omonime in un litro di acqua fino a ridurlo a tre quarti. Berla in 23 oreM oppure il decotto di F> gr. di verga d oro in un litro di acquaM se ne bevono dueHtre bicc%ieri al d-. CG&4<G 5 CALCGL5 !> deca di fiori di biancospino) 3 deca di foglie di salvia) 3 deca di malva e 3 deca di bacc%e di ginepro sc%iacciate. 0i mette il tutto in ! litro e mezzo d acqua e si fa bollire finc%/ resta un litro. Lasciato sedare per !> minuti) si filtra e se ne bevono due bicc%ieri la mattina a digiuno entro lo spazio di unaHdue ore.

CG&4<G LA &E?<54E 0i macerano dueHtre cipolle in ! litro di vino bianco per alcuni giorni. 0e ne prende un bicc%iere la mattina a digiuno. 0erve anc%e contro l albubinuria. .a prendersi negli ultimi d- di luna. Anc%e l emulsione dei semi 9frutti: di nocciolo sono indicati contro la nefrite. Cos- pure il rizoma di pugnitopo 9<uscus aculeatus:M un bicc%iere di decotto a digiuno per alcuni giorni. Altro rimedio contro la nefrite si %a bollendo per !$ minuti F cucc%iai di foglie intiere di uva orsina. 0i prende il t%* mattina e sera fatto nuovo. .urante il giorno si prende il t%*) a piacimento) di millefoglio. .urante la cura) di quando in quando si fanno impacc%i sui reni di sale comune pestato e arrostito in una padella. CG&4<G L 5&APPE4E&;A E .5046<B5 .5 04G8ACG Bollire per !> minuti F gr. di biondella 9Centaurea minore:) 2 gr. di genziana) e !2 bacc%e di ginepro in un quarto di acqua. .a prendersi avanti il pasto. Per lo stesso scopo e per sofferenti di fegato) si bolliscono per $ minuti !> bacc%e di ginepro sc%iacciate) F gr. di Coda cavallina e 2 gr. di assenzio in ! quarto di litro d acqua. 4NE CG&4<G E8G<<A15E E 0P645 0A&1651&5 Bollire per !> minuti F gr. di corteccia di quercia) F di radici di tormentilla e F di borsapastore in ! quarto di litro d acqua. CG&4<G L 5.<GP505A Bollire per !> minuti F gr. di sambuco 9fiori:) F di corteccia di radici di sambuco ebulo 9ebbio: e !> bacc%e di 1inepro sc%iacciate in un quarto d acqua. PE< CGL5CNE V50CE<AL5 0PA08G.5CNE Bollire ! cucc%iaio di finocc%io in una tazza di latte e berlo pi@ caldo c%e si pu'. PE< CA4A<<G AL CGLG& 90pecialmente se cronico:. 0i fa il decotto di foglie di olivo) e per altri catarri si usa versare 2>HF> gr. di radici di altea in ! litro di acqua bollente. CG&4<G L A<4<54E Primola officinale gr. $) foglie di frassino gr. 3) radiH ci di bardana tagliuzzata gr. $) radici di valeriana gr. F) bacc%e di ginepro gr. 3) coda cavallina gr. 3) centinodia gr. 2. 0i mette la miscela a macero per qualc%e ora in ! litro e mezzo di acqua fredda mescolandola di quando in quandoM indi si mette il tutto sopra il fuoco) lasciando bollire per $ minuti) poi si filtra e si mette il liquido in recipiente di terra cotta o termo) o smalto. 0e ne beve una tazza tre volte al d- prima dei pasti. PE< <E1GLA<E LA 8A4E<&54A) parto facile) nelle

regole difficili e per purgare il sangue represso interno * farmaco salutare il t%* di alc%imilla. Gtto grammi in ! quarto d acqua.

CG&4<G L AL4A P<E005G&E 0A&1651&A Gltre il decotto di visc%io ed il t%* di fumaria serve magnificamente l uso del camedrio alpino. 6so+ due cucH c%iai da minestra di rametti fogliosi in W2 litro di acqua c%e si bolle per !$ minuti. 0i prende la mattina a digiuno) restando possibilmente a letto ancora per un ora. La cura deve durare F> giorno consecutivi. .ECG44G .EP6<A45VG E P6<1A45VG 0i prendono 2>> gr. di orzo greggio) una manata di gramigna) una di malva 9foglie) fiori e frutti:) un cucc%iaio di rabarbaro) bollendo il tutto in due litri di acqua. ConsuH mandosi l acqua se ne aggiunga dell altra fino a tanto c%e l orzo si apre) restando ! litro e mezzo di acqua. 0e ne beve una tazza a distanza dei pasti e prima di coricarsi. V5&G 04G8ACN5CG E <5CG04546E&4E Prendere F gr. di salvia e altrettanti di ruta) di origaH no) di cicoria selvatica) di assenzio) di valeriana) di lavanH da) di menta) di malva) di angelica) di trifoglio fibbrino) di ac%illea moscata. 8ettere il tutto in infusione per 3# ore in un litro e mezzo di vino bianco generoso) e poi berne tre volte al giorno un bicc%ierino) prima dei pasti. CG&4<G L A<4E<5G0CLE<G05 <adici d imperatoria gr. 2>) foglie di betulla gr. 2>) timo gr. !>) marrobio gr. 2>) radice di tragoselino gr. F>) verbena officinale gr. !>. 0i bolliscono 2 cucc%iai di miscela in ! quarto di acqua per !> minuti) lasciando poi riposare per altri !>. 8ezza tazza 3 volte al d-. La cura deve essere prolungata. 4ND LA00A45VG ?a una miscela di F> gr. di semi di finocc%io) F> gr. di bacc%e di ginepro) !> gr. di fieno greco 9frutti:) F> gr. di trifoglio alpino e $ foglie di altea. 8etti due cucc%iai da tavola della miscela in ! quarto di litro d acquaM fa bollire per $ minuti e altrettanti lasciala riposare. .a prenH dersi alla sera prima di coricarsi. Euesto t%* serve nelle indigestioni) nella stitic%ezza) nelle colic%e epatic%e e nelle diarree. 4NE A04<5&1E&4E Prendi 3> gr. di salcerella) 2> gr. di verga d oro) 2> gr. di millefoglio) !> gr. di ortica) I gr. di corregiola e F di altea. 0i fa bollire per F minuti un cucc%iaio di miscela in mezzo litro d acqua. 0i lascia sedare per !$ minuti) e) filtrato) si beve caldo o freddo) durante la giornata. 4NE E0PE44G<A&4E 0i fa una miscela di 2> gr. di edera terrestre) !$ gr. di timo) !> gr. di visc%io) !> gr. di foglie di eucalipto) !> gr. di marrobio) !> gr. di foglie di castagno) !> gr. di foglie o fiori di farfaro) $ gr. di primola officinale) $ gr. di altea e $ gr. di borrana. Euesto t%* * indicatissimo in tutte le malattie delle vie respiratorie) nell influenza e nelH le tossi spasmodic%e. .ose+ 2 cucc%iai da tavola da bollirH si per $ minuti in !W2 litro d acqua. Lasciar sedimentare per !> minuti e berlo caldo a tazzine durante il giorno.

4NE A&45<E68A45CG <adice di tragoselino 9Pimpinella: gr. !$) salvia gr. $) rametti di ginepro gr. !$) radice di ebbio gr. $) licopoH dio gr. $) biondella gr. !>) timo gr. !>) calamo aromatico gr. $. ?ar bollire $ minuti un cucc%iaio di miscela in una tazza di acqua. Prenderne mezza tazza 3 volte al d-. Anc%e le frizioni sulle parti doloranti con alcool nel quale %a macerato le radici di felce masc%io sono assai efficaci. 1iovano pure le battiture locali con un mazzetto di ortic%e fresc%e. &.B. H Gltre le ricette qui descritte) ve ne sono altre riportate nel testo) anc%e per una stessa malattia. 0i usino quelle c%e sono pi@ alla portata e mai stancarsi) se non si %a un pronto ed efficace effetto. .a consultarsi pure l 5ndice alfabetico delle malattie. AC5.5 6<5C5 Le ciliege sono raccomandate contro l acido urico. 0econdo il dottor Qeiss) dopo averne mangiato I$> gr. non si dovrebbe trovar pi@ acido urico nelle urine. 5 peduncoli sono molto diuretici+ da F>H$> grammi bolliti per !$ minuti in ! litro d acqua. Le cipolle mangiate crude 9$HA al giorno: favorendo fortemente l urinazione) scacciano l acido urico. Anc%e i fiori di fava 9infuso:) il melo) il pomodoro e in generale tutti i diuretici servono contro l acido urico. A<4E<5GH0CLE<G05 D mezzo efficacissimo contro questa malattia il succo di limone 9!$>H2>> gr. al giorno: preso con un po di acqua) oppure il succo di 2HF limoni al giorno per !> giorni) alternati con altrettanti di riposo 9Pende:. Anc%e il biancospino presta preziosi servizi. La fumaria * pure ottiH mo ipotensore 9succo !$> gr.: d infuso di 3>HA> gr. in ! litro d acqua. Anc%e il visc%io si adopera con buon effetto. 5l decotto di coda cavallina %a pure azione speciale sull aciH do urico) c%e elimina) rendendo le urine rosse. 4G00E 4G00E &E<VG0A+ 5nfuso di !> gr. di foglie di arancio amaro in ! litro di acqua. 1iova anc%e l infuso di 3>HA> gr. di foglie e fiori di borrana in ! litro di acqua. E pure consigliabile il t%* di FH3 gr. di basilico in una tazza di acqua. 4G00E G045&A4A+ 0i fa il decotto di uva dolce) secca. 0i pu' fare anc%e decotto di !> gr. di radice di enula in ! quarto di acqua) da prendersi a cucc%iai pi@ volte al giorno. Anc%e l infuso di A gr. di erba cornacc%ia in una tazza di acqua * indicatissimo contro qualsiasi forma di tosse e nella raucedine. .a preferirsi l erba fresca. 4G00E <5BELLE+ L infuso di borrana come sopra. 55+ Emulsione di semi di nocciolo. 555+ 5nfuso di edera terrestre+ 2>HF> gr. in ! litro di acqua. 5V+ erba cornacH c%ia) come sopra. 4G00E 0ECCA+ 5+ borrana) come sopra. 55+ noccioH lo) come sopra. 555+ decotto di foglie fresc%e di patata con

l aggiunta d un po di miele+ 2> gr. in ! litro di acqua. 5V+ t%e di tiglio. V+ infuso di marrobio) !$HF> gr. in ! litro di acqua bollente) lasciata per 2> minuti. .ueHtre tazze al t%e di tiglio. V+ infuso di marrobio) !$HF> gr. in ! litro di acqua bollente) lasciata per 2> minuti. .ueHtre tazze al acqua bollente) lasciata per 2> minuti. .ueHtre tazze al giorno 9anc%e per l asma e catarri:. 85ELE Aggiunto a qualsiasi t%*) giova contro i catarri) ingorH g%i e ulceri interne. Per ulceri esterne si usa impastare met, miele e met, farina bianca 9meglio di segala: formanH do una specie di unguento. Per mali di gola si bolle un cucc%iaio di miele in un quarto di acqua) e si avr, un ottimo gargarizzante 9P&E5PP:. C<60CA 5l decotto * indicatissimo alle persone deboli) convaH lescenti) ai vecc%i e ai bambini. 0i cuoce per tre quarti d oraM indi si filtra) vi si aggiunge al liquido un po di miele e si cuoce ancora per un quarto d ora. 0i beve due volte al giorno 9un quarto:. 6&16E&4G .ELLA 0AL64E Prendi le seguenti erbe) in miscela o separatamente+ iperico) foglie di millefoglio) calendola) piantaggine) verga d oro) arnica) alc%imilla) erba fragolina) crespino) barba di becco 9trangopogon pratense:. Le erbe si cuociono con d oro) arnica) alc%imilla) erba fragolina) crespino) barba di becco 9trangopogon pratense:. Le erbe si cuociono con becco 9trangopogon pratense:. Le erbe si cuociono con grasso di maiale per FH3 oreM la massa si spreme attraverH so una pezzaM e serve per le piag%e) ferite) ulceri) tumori) distorsioni) scottature) ecc. ?A<5&A .5 G005

0i prepara con gli ossi di un animale sano e macellato di fresco. Pu' essere nera se si mettono gli ossi sulla bragia finc%/ sono carbonizzati e quindi polverizzati. 0i usa un cucc%iaino di questa polvere c%e si mette nell acqua o nei cibi) e si somministra ai convalescenti bisognosi di rinforzare l organismo) ai bambini malaticci) deboli) rac%itici. La polvere bianca si ottiene bruciando gli ossi sopra il fuoco) finc%/ assumono l aspetto di calce) polverizzandoH la. Euesta si d, a coloro c%e %anno debolezza di stomaco e a quelli c%e sono deboli di ossa 9P&E5PP:. PGLVE<E .5 CA<BG&E 0i ottiene bilmente c%e sia cucc%iaio in una digestioneM ed * fegato. dalla legna non troppo stagionata e preferiH di tiglio. 0e ne prende giornalmente un tazza di latte zucc%erato. ?avorisce la indicato per i tisici e per le malattie di

CA60A .ELLE 8ALA445E Euasi tutte le malattie provengono dal cattivo funzioH namento degli organi della secrezione) quali sono+ i reni) la vescica) gli intestini. Euindi le malattie di occ%i) di denti) di orecc%i) di testa) di gola) di polmoni) di peno) di stomaco) le malattie della pelle) il reumatismo) l artrite) le piaH g%e) le ferite interne) i tumori) non sono altro c%e effetti di una cattiva o ridotta azione degli organi secretori. Eui sta la causa prima di tutti i disturbi locali del nostro piccolo mondo) qual * il nostro corpo. 0i curino questi organi malati) e noi ritorniamo sani. Con quali mezzi= La medicina naturale prescrive i seguenti+ 8E;;5 .5 C6<A+ Per uso esterno giovano assai i bagni caldi di foglie di ginepro) di pino) di piceo) di abete) di tuia) di radici di imperatoria e di ortic%e. 0ono pure indicati i bagni degli 0tabilimenti balneari e le rinomate Pezze Bertelli di 8ilano. Per uso interno) si usano i decotti di quelle erbe c%e eccitano e puliscono i reni e la vescica) promovendo forteH mente l orinazione) quali) ad esempio+ le bacc%e di gineH pro) le ortic%e) la salvia) i rizomi di gramigna) la coda cavallina) rebbio) l alc%imilla) gli stimmi del granoturco) il camedrio alpino) il sedano) le cipolle) la bonaga) ecc. 8olto indicati sono gli impacc%i caldi sui reni) sulla vescica e sullo stomaco) di quelle erbe c%e servono a corroborare detti organi. 4ali sono+ le cipolle) l aglio) l imH peratoria) la maggiorana) la menta) il timo) la ruta) la lavandola) le quali si applicano asciutte) per la durata di ottoHquindici giorni. E cosa meravigliosa osservare la cesH sazione delle malattie di occ%i) di orecc%i) di denti) di raffreddori con questi impacc%i) senza adoperare altri riH medi. 5l fumo) dice il P_nzle) si osserva nelle orecc%ie) nei denti) nella bocca) negli occ%i) ma il fuoco giace nei reni. &E<VG0G Causa) effetti) rimedi 5l nervoso e la malattia predominante del nostro temH po. D difficile trovare un individuo c%e) attraversato da contrariet, pi@ o meno reali) sappia mantenersi calmo) e non trasmodi in escandescenze) in odii e vendette) da cagionare gravi guai) fino a peggiorare la propria salute) gi, scarsa) e rendersi ridicolo ai benpensanti e normali. .a dove proviene questa epidemica nervosit,= La prima causa va ricercata generalmente nella famiglia+ genitori nerH vosi) figli nervosiM genitori viziosi) figli viziosi. Bevono di spesso) specialmente le mamme) caff* forte) e ne danno anc%e ai loro bambini) con lo specioso pretesto c%e) facenH do altrimenti) piangono. Vanno d ordinario a dormire tropH po tardi) alle dieci) alle undici) alle dodici) e permettono fare altrettanto ai loro figliuoli) con grave scapito della salute. Per non contrariare il loro cattivo gusto) favoriscoH no o permettono mode) capricci) allenamenti e sport inconH

sulti) cinematografi immorali) letture sconce) relazioni indegne. Altra causa di nervosismo viene data dalle scuole) non gi, dai maestri e professori) c%e faranno certo il loro dovere) ma dalle materie delle quali sono sovraccaric%i i discepoli. C%e se questo si avvera nelle scuole elementari) il nervoso cresce sempre pi@ nelle scuole medie e superiori) dove ogni professore) terminata la sua lezione) * libero) mentre lo studente deve impiegare certe volte le ore della notte per imparare le lezioni date da tutti i professori) e nessuno pensa alla sua salute) finc%/ non cada ammalato. E qui intendo parlare di studenti bene intenzionati e laboH riosi) perc%/ se il nervoso e deperimento avviene da tutt alH tra causa c%e lo studio) come non di rado avviene) allora a questi miseri si pu' applicare il detto+ c%i * causa del suo mal) pianga se stesso. Altre cause di nervosismo troviamo nelle condizioni stesse della vita di questo ventesimo secolo+ i divertimenti troppo prolungati e di notte) le music%e clamorose) la radio) il cinematografo) le macc%ine) l auto) il motore asH sordante+ tutto questo apparato moderno) insomma) sconH certa fatalmente il sistema nervoso7 Come curare) dunque) questa nervosit, morbosa= PriH ma cura per i nervosi sia quella di seguire l ordine di natura stabilito da .io perfino alle bestie) cio*+ il giorno lavorareM di notte riposare) e non viceversa) se non in casi accidentali. Evitare cibi e carni troppo pesanti) e servirsi a preferenza di frutta e di legumi. Adoperare poco sale) niente pepe) niente acquavite) e poco vino. C%i e sano e regolato) si faccia un dovere di consolaH re e distrarre questi poveri sofferenti e compatirli. ?ar moto all aria aperto) specialmente nei bosc%i silenziosi) e a capo scoperto. 0e tu c%e mi leggi fossi talmente sovraeccitato dal nervoso) da non poter nemmeno dormire) va in alta montaH gna) associati magari con un pastore) mangia) bevi e dorH mi con lui) senza pi@ preoccuparti di leggere o di scrivere) prendi lui in tutto il suo metodo di vita come esemplare) e riacquisterai la tua primiera sanit,. 8a il buon .io %a dato anc%e a questi poveri ammaH lati di nervoso alcune erbe speciali) per curare i loro maloH riM e queste sono+ le cariofillate) le alc%imille) le mente) le malve e le veronic%e. Bevete spesso il t%* di queste prezioH se pianticelle+ vi faranno beneM e per conciliare il sonno) procuratevi guanciali di felce o di foglie di nocciolo.

5nsomma) vivete sani) contenti e felici+ questo l auguH rio del vostro Erborista7

LA ?<644A &ELLA 4E<AP5A L uso delle frutta nella medicina fu adoperato fino dai tempi pi@ remoti per le sostanze minerali e le molte vitamine c%e esse contengono. &e riporter' qui alcune delle pi@ importanti) seguendo le indicazioni degli scrittoH ri pi@ recenti c%e trattano questa materia.

Arancio Citrus aurantium) L .ell arancio si usano le foglie) i fiori e i frutti non maturi come medicina) e anc%e la scorza dei frutti maturi. Le foglie e i fiori si usano in infusione 92>H3> gr. in 2>> di acqua: come antispasmodici) antinevralgici 9Corea:) nelH l isterismo) nella gastralgia) nell insonnia e nelle colic%e intestinali. 5 frutti non maturi e la scorza dei maturi si usano come amari nelle difficili digestioni) dovute a inerH zia della mucosa intestinale o a meteorismo) e nella convaH lescenza di gravi malattie. .ose+ i frutti non maturi in ragione di 2>HF> gr. in 2>> di spirito di vino. 0e ne beve un bicc%ierino o due al giorno diluito con un po d acqua. La scorza intera macerata nel vino o in infuso nell acqua. .ose come sopra) cio*+ dai 2> ai F> grammi. Limone Citrus limonium) L La scorza del limone torrefatta e ridotta in polvere serve contro le febbri intermittenti. .ose+ F> gr. in ! quarto di litro d acqua bollente. Le limonate si danno ai febbricitanti c%e %anno ritenzione di orinaM al succo * pi@ consigliabile aggiungere il miele in luogo dello zucc%ero) perc%/ il miele contiene l essenza di molte piante aromatiH c%e raccolte dall industriosa ape. Euesto succo giova assai nell uricemia) nella gotta) nella trombosi) ed essendo molH to ricco di vitamine %a azione antisettica) diuretica) antiscorbutica) astringente. 4ra le altre virt@) il succo di limoH ne contribuisce all eleganza del viso) giacc%/ la sua applicaH ne contribuisce all eleganza del viso) giacc%/ la sua applicaH zione fa scomparire le macc%ie gialle e talvolta guarisce anc%e l acne c%e lo deturpa. 8andorlo

Amigdala communis) L.

5l frutto di mandorle dolce torrefatto) polverizzato e bollito nell acqua) d, una specie di caff* assai nutritivo) non eccitante) per soggetti a temperamento nervoso e sanH guigni. Euesta polvere mescolata con il latte) brodo) mineH stra) riesce utilissima ai bambini) ai convalescenti e alle persone deboli e delicate. 5l suo olio si adopera in piccole dosi come lenitivo e lassativoM in dosi maggiori nelle costiH pazioni viscerali ostinate.

8elo

Pira mala) L.

9 PG8G:

La mela per la sua composizione c%imica 9clorofilla resinoide) zucc%ero) gomma) acido malico) tannico: * molH to indicata agli uricemici) ai sofferenti di renella) calcoli) gotta) artrite e reumatismo. Contenendo anc%e fosforo contribuisce a rendere lucida la mente. La mela cruda) dopo l arancia e il limone) * il miglior disinfettante della bocca e della gola. 8elo cotogno CRdonia vulgaris) Pers. La polpa di questo frutto * medicinale per l acido tannico) acido malico e zucc%ero c%e contiene. Per essere astringente si usa con buon effetto il decotto) tagliando i frutti in piccoli pezzi. 1iova nella diarrea) dissenteria croH nica)nell`emottisi) nei disturbi di digestione e nella metrorH ragia. 5l decotto dei semi presta un efficace collirio in tutte le infiammazioni degli occ%i. La sua gelatina * utile nelH l acidit, di stomaco. 5 semi bolliti nell acqua sono emollienH ti) e si usano con vantaggio nelle screpolature delle mani) delle mammelle) nella risipola) nelle emorroidi infiammate) e nell eczema delle mani. &espolo 8escola germanica) L .el nespolo sono medicinali le foglie e i frutti. Le foglie sono astringenti e stomac%ic%e. 0i fa il decotto per gargarismi nelle infiammazioni della bocca e della gola. 5 frutti) oltre essere saporiti e rinfrescanti) sono pure diuretiH ci. 0e non sono maturi) servono contro le emorragie interH ne. 5 semi sono velenosi per l acido prussico e cianidrico c%e contengonoM quindi non mangiabili. Pero PRrus communise) L

5l pero * leggermente lassativo e calmante il calore interno. 5 frutti cotti con zucc%ero si consigliano ai convaH lescenti) perc%/ nutritivi e di facile digestione. ContengoH no tracce di ferro) di iodio e di fosforo c%e sono sostanze a facilmente assimilabili. 0ono pure pettorali e si preparano decotti o sciroppi contro la tosse e per facilitare l espettoH razione.

Pesco Amigdala persica) L. 5l pesco) ben maturo) * nutritivo) rinfrescante) diureH tico e lassativo. Euindi indicato nei calori estivi) nei temH peramenti sanguigni e per tutti i sani e ammalati. 8angiarH ne per' con moderazione) perc%/ l abuso porterebbe a deH bolezza di stomaco e a gonfiore di stomaco.

Pomodoro 0olanum lRcopersicum) L. 5l pomodoro * salutare) nutritivo e conviene specialH mente ai temperamenti biliosi e sofferenti d emorroidi. D pure diuretico e lassativo) favorendo cos- l eliminazione dell acido urico dall intestino e dai reni. Contro le emorroiH di si prendono parti uguali di pomodoro e grasso di maiaH leM si cuoce adagino) finc%/ sia evaporata l acquaM indi si aggiunge una seconda volta altrettanto di pomodoro freH sco) cuocendo come primaM si filtra e si conserva per uso locale.

Prugne o 0usine Prunus domestica) L Le prugne sono lassative e si usano cotte in acqua zucc%erata o con il vino. Per renderle pi@ efficaci) come lassative) si pu' aggiungervi un po di senna o di manna. 5 semi sono vermifug%i e calmanti. Le foglie sono diuretiH c%e e febbrifug%e) un po lassative ed efficaci contro i vermi intestinali. 0i prescrive il decotto di 2$HF> gr. in ! litro d acqua o di latte.

Vite Vitis vinifera) L) Anc%e l uva * molto medicinale) usata gi, dai medici fin dall antic%it,. D emolliente) lassativa) nutriente) pettoH raleM quindi consigliata nell idropisia) negli ingorg%i di fegato e di milza) nella gastrite e nell enterite. 8angiata in quantit, rilevante) la mattina a digiuno) vince le forti costipazioni di ventre) specialmente quando s ing%iottiscono le bucce ben masticate. &ella stanc%ezza di mente o dei muscoli per troppo lavoro intellettuale o 2FI manuale) come pure nell anemia) nelle alte pressioni sanH guigne) nell uricemia) nella gotta) nell indurimento delle arterie) l uva presta ottimi servizi. La polpa dell uva) unita a olio rosato) d, un unguento efficace contro i foruncoli maligni. Le vinacce) tolte dal torc%io e ancora in fermentaH zione) servono per infangature totali o parziali contro l arH trite e la sciatica.

<imedi vegetali contro le malattie delle bestie

Contro l asma e respiro affannoso si prende una manaH ta di radici d imperatoria ben pestata) vi si uniscono 3 manate di sale e si d, a bere di quando in quando una pozione alla bestia ammalata. 0i pu' somministrare anc%e una manata di menta peperita con un pugno di anice pestata insieme al foraggio con lo stesso buon effetto. Contro la gonfiezza) specialmente per avere nella priH mavera ingerito la prima erba) si unisce insieme finocc%io) anice) comino) il tutto pestato finementeM si bollisce per cinque minuti e si d, questo beverone in due tre volte. Euesto preparato produce subito ventosit,) e la bestia * liberata. 0i pu' usare anc%e questa formula+ in un litro di latte si immettono dieci coste d aglio tagliuzzate) un cucH c%iaio di comino pestato) un cucc%iaio di pepe. La pozioH ne c%e risulta deve essere bevuta calda. Contro la diarrea si prescrive l alc%imilla secca) agiH sce benevolmente e subito. Contro i forti calori delle vitelle si fa un decotto con la barba di becco 94ragopogon pratense:) e se lo somminiH stra insieme con l acqua nella quale fu cotta. Per mali generali) non sapendo giustamente dove riH siede la malattia) si d, a diverse riprese una bevanda nella quale siano state cotte bacc%e di ginepro) menta e comino. .opo questa bevanda si danno a mangiare ortic%e secc%e) c%e le bestie divorano volentieri. Contro gonfiezze e tumori c%iusi) senza uscita di mateH ria) si applicano le foglie di felce masc%io) o le radici tagliuzzate. &ei tumori aperti si bolliscono i fiori di fieno) e vi si applicano gli impacc%i. &elle infiammazioni degli occ%i) della bocca e della gola) prendi una manata di geranio roberziano 9Cicuta rossa:M tagliuzzata finemente e applicata alla parte malata. Per la bocca si introduce una tazza del decotto. &el cosiddetto 8al rossino dei maiali prendi una buona quantit, di musc%io verde o umidoM legalo sul corpo e specialmente sulle orecc%ie della povera bestia) ed il male cesser,. Puoi dare anc%e un. bicc%iere di olio di perforata 9iperico: o di ricino) c%e ottiene lo stesso effetto. Per l afta epizootica si danno a bere pi@ volte al giorno alle bestie infette da ! a 2 litri di decotto di timo o di maggiorana) e con il medesimo decotto si lavano le ung%ie. Per lo stesso scopo si d, F volte il d- un cucc%iaio di radici d imperatoria tagliuzzata con un po di sale comuH ne+ con altrettante radici cotte nell acqua si lavano le unH g%ie. 5n tutti e due i casi * necessario praticare pi@ volte al giorno delle frizioni forti ai reni con delle cipolle crude sc%iacciate) perc%/ proprio nei reni risiede ordinariamente il principio della malattia. Euale purgante per le bestie si usi questa formola+ per cavalli e muli si danno F$ gr. di alo* sciolto nell acH qua) aggiungendovi un po di saponeM per i buoi e vacc%e 3$ gr.M per pecore) capre) maiali !$ grammi. Per tutte le infiammazioni+ lavacri e applicazioni di acqua di piombo.

Per crampi di stomaco e nella colica ventosa si propiH nano i fiori di camomilla cotti nell acqua. 0i d, il beveroH ne ogni tre ore. Per cavalli) muli) buoi $> gr.M per pecore) capre maiali !> gr.M per cani $ grammi. &ell orina sanguigna e in altri mali della vescica) come pure nella stitic%ezza si d, il vetriolo 9verderame: con un po di genziana e bacc%e di ginepro. Per cavalli) muli) buoi e vacc%e !> grammiM per pecore e maiali ! gr. &ei raffreddori e sudore soppresso alle bestie grosse si d, il t%* di sambuco nel quantitativo di F> grammi. &ella mancanza di appetito e nella difficile digestione) come pure nei crampi e nella colica si d, una pozione di bacc%e di ginepro con sale comune ed un po di assenzio. Per la digesione %a grande virt@ la radice di genziana. Viene somministrata sminuzzata con il foraggio. Per cavalH li) muli) buoi 2$ gr.M per pecore) capre) maiali !> grammi

Euesta piccola farmacia i contadini e i proprietari di bestiame devono averla sempre pronta.

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ALB685&6<5A+ Borsapastore) Betulla) 1inestrella. A&E85A+ Canapa acquatica) <omice. A&15&A+ Aconito) Agrimonia) Basilico) Biancospino) Cicuta rosH sa) Lantana) Grzo) 0alvia. A&450PA08G.5C5+ Camomilla) Enula) Erba amara) Lavandola) 8enta) 8illefoglio) Peonia) Pulsatilla) 4imo serpillo. APE<545V5+ Biller) Calendola) Capelvenere) .ente di leone) Erba radioli) Grigano) Pugnitopo) 0tellina odorosa. A<4E<5G0CLE<G05+ ?umaria) Prezzemolo) Visc%io. A<45CGLA;5G&5 9dolori alle:+ Aglio serpentino) Potentilla anseH rina) <anuncolo di palude. A<4<54E+ Abete bianco) Aglio) Aglio serpentino) Agrifoglio) BetoH nica) Brionia) Consolida maggiore) ?iore di fieno) 1inepro) Primola) Pulsatilla) 0aponaria) 4anaceto. A0CE005+ Abete rosso) Arnica Biondella) Camomilla) Coda cavalliH na) Erba fragolina) ?aggio) ?iori di fieno) 1enziana) PulsatilH la) Euercia) 0olatro) 4iglio. A08A+ Abete bianco) Actea) Belladonna) Eucalipto) ?arfaraccio) 1inepro) 5ssopo) 8alva 8arrobio) &epetella) <osolida) 0tramonio. A04<5&1E&45+ Aro) Bistorta) Borsapastore) Brunella) Buglossa) Camedrio alpino) Campanelle) Cariofillata) Cicuta rossa) ConH solida maggiore) Crespino) Erba peperina) Erica) Eucalipto) 8elograno) 8illefoglio) 8irtillo) &oce) Prugnolo) <abarbaro alpino. A4G&5A+ Ac%illee) Lavandola) 8enta) 8irtillo) Grzo) <osmarino) 4ragoselino. A4<G?5A+ Grc%idee. BA1&5+ Abete bianco) Abete rosso) ?iori di fieno) 1allio giallo) &oce) 0alvia) 4imo serpillo. B5LE+ Consolida regale) Epitino) ?ragola) <omice. B<G&CN5+ Enula) Epitimo) Eucalipto) Lic%ene islandico) PapaveH ro dei campi) Pino) Poligala) <osolida. CALCGL5 9biliari) vescicali:+ Coreggiola) Licopodio) Potentilla anH serina) Polipodio) Prezzemolo) <ibes nero) 4anaceto) 6va ursiH na) Verga d oro. CALL5+ Algio) Aro) Cipolla) Epatica) 0emprevivo) 0igillo di 0aloH mone) 0olatro. CAL8A&45+ Cipolle) Consolida maggiore) 8alva) 8enta) <uta. CA&C<G+ Calendola) Celidonia) ?aggio. CAPELL5+ Bardana) Lantana) Grtica) Pinguicola) Pioppo nero. CAPG15<G+ Barbaforte) 1inepro) Lavandola) 4iglio. CA<5E G00EA+ Coda cavallina. CA4A<<G+ Angelica) Barbaforte) Betonica) Biondella) Bistorta) Calamo aromatico) Cardo santo) Cariofillata) Consolida magH giore) Epatica) Eucalipto) 1inestrella) 5mperatoria) 5perico) Lantana) 0alvia) 0ambuco) 4asso barbasso) 4%* svizzero. C50454E+ Abete rosso) Bonaga) 1ranoturco. CGL5CA+ Comino dei prati) Coreggiola) ?ieno greco) 5mperatoria) 5ssopo) Lino) 8alva) 8enta) 0antoreggia. CG&1E045G&E+ Aconito) Barbaforte) Brionia) 5perico) 8illefoH glio) Lavandola. CG&4605G&5+ Alc%imilla) Alloro) 0emprevivo) 0igillo di 0aH lomone. CG045PA;5G&5+ Acetosella) Avena) Beccabugna) Camedrio) .enH te di leone) Lino) 8alvone) 4iglio.

C<A8P5+ Barbaforte) Camomilla) Comino dei prati) 5ssopo) LupH polo) 8alvone) 8elissa) 8enta) &epetella) Potentilla anserina) <osmarino) <osolida) 0ambuco) 4anaceto) 4iglio) 4imo serpilH lo) Valeriana. C6G<E 9male) debolezza di:+ Aconito) Biancospino) Calamo aroH matico) Camedrio alpino) .igitale) 1raziola) 8elissa) 8ug%etH to) Gleandro) Glmario) 0alvia. .EBGLE;;A 9generale:+ Canapa acquatica) Lic%ene islandico) 8enta) &oce) Grc%idee) Euercia) <omice. .EP6<A45V5+ Aglio orsino) Angelica) Arcangelica) Barbaforte) Borrana) Cicoria selvatica) .ente di leone) .ulcamara) EufraH sia) ?umaria) 1ramigna) Lamio albo) 8otellina) &asturzio) Grtica) Grzo) Prugnolo) <omice) <ovo di monte) 0ambuco) 0aponaria) Viola del pensiero. .5ABE4E+ ?aggio) 8irtillo) Potentilla aurea. .5A<<EA+ Alc%imilla) Altea) Assenzio) Bistorta) Borsapastore) CiH cuta rossa) Cinquefoglio) Consolida maggiore) Coreggiola) CorH niolo) Erioforo) ?ieno greco) Potentilla anserina) Euercia) <oH sa di macc%ia) <osolida) 0alvastrella. .51E045G&E 9disturbi) debolezza di:+ Ac%illee) Angelica) Anice) Cinquefoglio) Consolida maggiore) Coreggiola) CorH niolo) Erioforo) ?ieno greco) Potentilla anserina) Euercia) <oH sa di macc%ia) H<osolida) 0alvastrella. .51E045G&E 9disturbi) debolezza di:+ Ac%illee) Angelica) Anice) .5A<<EA+ Alc%imilla) Altea) Assenzio) Bistorta) Borsapastore) CiH cuta rossa) Cinquefoglio) Consolida maggiore) Coreggiola) CorH niolo) Erioforo) ?ieno greco) Potentilla anserina) Euercia) <oH sa di macc%ia) H<osolida) 0alvastrella. .51E045G&E 9disturbi) debolezza di:+ Ac%illee) Angelica) Anice) Assenzio) Barbaforte) Basilico) Calamo aromatico) Canapa acH quatica) Camedrio) Cariofillata) Comino dei prati) Enula) EucaH lipto) 1enipi) 1enziana) 1inepro) 5mperatoria) Lavandola) Luppolo) Poligala) <abarbaro alpino) <osa di macc%ia) <osmaH rino) 0alvia) 0tellina odorosa) 4%* svizzero) 4iglio. .50C<A005A 9sangue grosso:+ 1inestrella) 8otellina) Piantaggine) Prezzemolo. .500E&4E<5A+ Altea) Castagno) Cinquefoglio) Consolida maggioH re) Coreggiola) Corniolo) 5perico) Lamio albo) Grc%idee) PruH gnolo) Euercia) 4iglio) 4ormentilla. .5046<B5 AL BA00G VE&4<E+ Angelica) Arnica) Assenzio) Bil5eri) Cariofillacea) .ente di leone) 1ramigna) Lamio albo) LariH ce) 8elissa) 8illefoglio) Potentilla anserina) Primola) 8aH dreselva. .56<E45C5 9c%e provocano l orina:+ Alc%imilla) Abete bianco) Altea) Barbaforte) Betulla) Borrana) Brionia) Erica minore. E85C<A&5A+ 1inepro) 8elissa) 5mperatoria) Grigano) Primola) Pulsatilla) Valeriana. E8GLL5E&45+ Altea) Borrana) Cipolla) Erba radioli) Erba vetturiH na) ?arfaraccio) Lino) 8ercorella) Polmonaria) 4asso barbasH so) 4iglio) Viola mammola. E8G<<A15A+ Agarico bianco) Cinquefoglio) Borsapastore) Coda cavallina) Euercia) 4iglio. E8G<<G5.5+ Alloro) Arnica) Avena) Bardana) Cicuta rossa) ?ranH gola) Linaiola) 8illefoglio) Piantaggine) Pioppo nero) Euercia) <omice) 4asso barbasso. E&?5A15G&5+ Agrifoglio) 1respino dei campi) Pioppo nero) Euercia) 0crofularia. E&4E<545+ Altea) Calamo aromatico) 8irtillo) Pioppo nero) PrezH zemolo) 0calcerella. EP5LE005A+ Amarella) Belladonna) <uta) 0tramonio) Valeriana)

Visc%io. E<PE4E+ Bardana) Betulla) Biondella) Calendola) Pioppo nero) <omice. E0PE44G<A&45+ Angelica) Anice) Antennaria) Altea) Cipolla) CaH pelvenere) ?arfaro) ?arfaraccio) 0aponaria) 4ragoselino) Viola mammola. E4505A+ Abete bianco) Abete rosso) Agarico bianco) 1raziola) 8alH va) 8arrobio) Grc%idee) Piantaggine) <omice) 0alvia) 0tella alpina) 4rifoglio fibrino. EVAC6A;5G&5+ Betonica) 8alva) 0ambuco) 0pino cervino. ?A<5&154E+ Agrimonia) Caprifoglio) Pervinca) Euercia. ?EBB<5+ Acetosella) Agrifoglio) Arnica) Biondella) Borsapastore) Calamo aromatico) Camomilla) Corniolo) Eucalipto) ?rangola) 8irtillo rosso) 8usco arboreo) Gntano) Pelosetta) Pulsatilla) <ibes nero) <osmarino) 4anaceto) 4iglio) 4rifoglio fibrino) Valeriana) Vincetossico. ?E1A4G 9malattie di:+ Agrimonia) Arnica) Carlina) ?rangola) ?rasH Luppolo 0alcerella) 8arrobio) Grigano) PotenH sino comune) Luppolo 0alcerella) 8arrobio) Grigano) PotenH tilla) Prezzemolo) Verbena. ?E<54E+ Abete bianco) Arnica) Bardana) C%enopodio) Cicuta rosH sa) Coclearia) Consolida regale) Coreggiola) Erba fragolina) 1enziana) 5perico) Piantaggine) Pinguicola) Euercia) 4asso barbasso. ?LE8G&5+ Aglio serpentino) <abarbaro alpino) Cipolla. ?L6005 0A&1651&5+ Alc%imilla) .Cariofillata) 1allio giallo) LaH mio albo) 8illefoglio) 0alcerella) 4ormentilla) 6va orsina) Visc%io. ?G<6&CGL5+ Camomilla) Edera) ?ieno greco. 1A<1A<5085+ Brunella) Carpino) Erba fragolina) 5ssopo) EuerH cia) 4ormentilla) 0alvia. 1A04<5C508G+ Alloro) Amarella) Angelica) Bistorta) Erba amara. 1ELG&5+ Bardana) Castagno d 5ndia) Euercia) 4asso barbasso. 1LA&.GLE+ Cicoria selvatica) Brionia) Consolida maggiore) 1ineH pro) 8alva) Euercia. 1G&?5E;;A 9al basso ventre:+ Betulla) Camomilla) Comino dei prati) ?ieno greco) 1inepro) Pioppo nero) 4iglio. 1G44A+ Aconito) Aglio serpentino) Arnica) Bonaga) Celidonia) Colc%ico) 8adreselva) Luppolo) Pino) 0aponaria. 1G;;G+ Actea) Campanelline) Edera terrestre) ?elce masc%io. 5.<GP505A+ Amica) Asparago) Avena) Barbaforte) Billeri) BrioH nia) Celidonia) Ebbio) ?rassino comune) 1inepro) 5mperatoH ria) 8adreselva) 8alva) &epetella) Prezzemolo) Euercia) <aH barbaro alpino) <ibes nero) 0ambuco) 4rifoglio fibrino) VinceH tossico. 5&?5A88A;5G&5+ Altea) Bistorta) Bonaga) Brunella) CaprifoH glio) Cardo santo) Erba cornacc%ia) Lino) 8adreselva) 8alva) Glmaria) Grc%idee) Pervinca) Pioppo nero) <abarbaro alpino) <icino) <ovo di macc%ia) 0ambuco) Verga d oro. 5&0G&&5A+ Biancospino) Camomilla) 1iusquiamo) Luppolo) 8enH ta) &epetella) Papavero) Passiflora) Verga d oro. 5&4E045&5 9disturbi di:+ Arnica) Coda cavallina) .ente di leone) 8alva) &occiolo) Piantaggine) Pinguicola) Grigano) 0alvastrelH la) Viola del pensiero. 504E<5A+ Assenzio) Angelica) Camomilla) 1iusquiamo) 8elissa) <uta) 0tramonio. 544E<5;5A+ Borsapastore) Crespino) Eufrasia) ?umaria) 5mperatoH ria) Luppolo) 8adreselva) &asturzio) &epetella) Polipodio) <aH barbaro alpino) <omice. LE&45115&5+ Barbaforte) Betulla) 4iglio) 4rifoglio fibrino. 8AL .5 BGCCA+ Brunella) Caprifoglio) Carpino) Coclearia) Erba

sino comune)

fragolina) ?aggio) 5perico) Lampone) Larice) Pervinca) 0coloH pendrio. 8AL .5 C6G<E+ Vedi cuore. 8AL .5 .E&45+ Barbaforte) Bistorta) Carlina) Comino dei prati) ?aggio) 1inepro) 1iusquiamo) Larice) 8elissa) Grigano) PoH tentilla anserina) Euercia) 0colopendrio) 4ragoselino) Verga d oro. 8AL .5 1GLA+ Agrimonia) Altea) Bonaga) Brunella) Carpino) Edera terrestre) Erba cornacc%ia) Erba fragolina) Lamio albo) Lampone) Larice) Grigano) Pratolina) 0colopendrio) 4ragoseliH no) 4rifoglio fibrino) Viola mammola. 8AL .5 GCCN5+ Agave americana) Alc%imi5la) Belladonna) CamoH milla) Cicoria selvatica) Consolida regale) Comino dei prati) Erba vetturina) 5ssopo) Lampone) 8alvone) Potentilla anseriH na) Pulsatilla) <osa di macc%ia. 8AL .5 G<ECCN5+ Aglio serpentino) Basilico) Borsapastore) CaH momilla) Eufrasia) Lamio albo) 8alvone) 8elissa) Grigano) <uta) 4iglio. 8AL .5 P5E.5+ Arnica) ?ieno greco) 1inepro) Lino) Euercia. 8AL .5 4E04A+ Alc%imilla) Anice) Comino dei prati) Betonica) ?inocc%io) 5perico) Lavandola) 8otellina) Pinguicola dper paH rassiti:) Primola) Pioppo nero. 8ALA445E CG&4A15G0E 9contro le:+ Angelica) Arnica) Cardo santo) Carlina) 1inepro) <osmarino) 4ormentilla) Valeriana. 8ALA445E .ELLA PELLE+ Abete bianco) Actea) Aglio) Aglio orsino) Bardana) Beccabunga) Billeri) Biondella) Buglossa) CaH lendola) Carlina) C%enopodio) Evonimo) ?rangola) ?umaria) 1ittaione) Licopodio) 8irtillo) &asturzio) &oce) Glmo) PulsaH tilla) <abarbaro alpino) 0aponaria) 0emprevivo) 4%* svizzero) Vincetossico) Viola del pensiero. 8ALA445E .5 PE44G+ Antennaria) Aro) Camedrio) Lamio albo) 8alva) Grtica) Pratolina) Primola) 0tella alpina) 4%* svizzero. 8ALA445E 86L5EB<5+ Borsapastore) Lamio albo) Lavandola) 8elissa) 8enta) 8illefoglio) Grigano) Patata) Pervinca) PinguiH Prezzemolo) Potentilla anserina) Euercia) <ovo di macH cola) Prezzemolo) Potentilla anserina) Euercia) <ovo di macH c%ia) 0alcerella) 4ormentilla) 6va orsina) Visc%io. 8ALA445E 0E006AL5+ Abete bianco) Bosso) Pino) Larice) 0aH ponaria. 8A4<5CE 9dolori della:+ Calendola) Consolida maggiore) Erba vetturina) Lavandola) 8arrobio) 8elissa) Grigano) Valeriana. 8ELA&CG&5A+ 1raziola) 5perico) Lavandola) Luppolo) 4imo serpillo. 8E04<6A;5G&5+ Assenzio) Calendola) Capelvenere) Ciclamino)

cola)

Coreggiola) 1raziola) 5perico) Lampone) Lavandola) 8arrobio) 8illefoglio) <osolida) <ovo di macc%ia) <uta) 0alvastrelH la) 0edano di monte) 4rifoglio fibrino) Vincetossico. la) 0edano di monte) 4rifoglio fibrino) Vincetossico. 85L;A 9malattie della:+ Agrimonia) Arnica) Carlina) Coreggiola) ?rangola) Lavandola) 8arrobio) <omice) 0aponaria) Verbena. &A0G 9sangue da:+ Borsapastore) Consolida maggiore) 1allio gialH lo) Grtica) Euercia. &E<V5 9debolezza) malattie di:+ Abete rosso) Arnica) Betonica) Cariofillata) 1enziana) Luppolo) 8elissa) Passiflora) Pioppo nero) Primola) <uta) 4anaceto) 4iglio) Valeriana) Visc%io. &EV<AL15E+ Aconito) Belladonna) 8adreselva) Passiflora) PulsaH tilla) 0tramonio) Verbena. GBE054e+ Asparago) ?ragola) <omice. G00A 9debolezza di:+ &oce) Euercia) 0alice. PA<AL505+ Aglio) Basilico) Alloro) Arnica) 8elissa) Primola. PELLE) PE44G+ vedi 8alattie.

PA4E<ECC5+ vedi Calli. P5A1NE+ Acetosella) Antennaria) Arnica) Aro) C%enopodio) ConH solida regale) Edera) Larice) 0alcerella) 4asso barbasso) 4orH mentilla) Verga d oro. P5E4<A 9mal della:+ Carlina) Coreggiola) Edera) Edera .terrestre) 1inepro) 1inestrella) Lino) Euercia) 4anaceto) 4iglio) Verga d oro. PG.A1<A+ Borsapastore) ?ragola) 5mperatoria) Podagria. PGL8G&5 9malattie dei:+ Edera terrestre) Lamio albo) Grigano) Piantaggine) Poligala) Polmonaria) <omice) 0tella alpina. PG<<5+ vedi Paterecci. P6<1A&45+ Actea) Agarico bianco) Betonica) Bosso) Brionia) CaH napa acquatica) Edera) Epitimo) Erba peperina) Erba vescicaH ria) Evonimo) ?rangola) ?rassino comune) 1ittaione) 1razioH la) 8orine) 0pino cervino) 4iglio) Vilucc%io bianco) VinceH tossico. P6&46<E+ 1respino dei campi) Piantaggine. <A6CE.5&E+ Erba cornacc%ia) 8otellina) Grigano) Piantaggine) Polipodio) Polmonaria) Euercia) 0ambuco) 4asso barbasso) 4%* svizzero) Verga d oro. <A??<E..G<5+ Ac%illee) Cipolla) ?iori di fieno 9&efrite:) 1ineH pro) 5ssopo) 8otellina) Primola) 0ambuco. <E&5 9mal di:+ Agrimonia) Cicoria selvatica) Coreggiola) Ebbio) 5perico) Verbena) Verga d oro) Viola del pensiero. <E68A4508G+ Abete bianco) Abete rosso) Aconito) Aglio) Aglio serpentino) Agrifoglio) Alloro) Aro) Borrana) Brionia) CamoH milla) Colc%ico) ?rassino comune) 5ssopo) Licopodio) Lino) 8orine) Glmaria 9dolori articolari:) Grtica) Pino) Pulsatilla) <ibes nero) 0aponaria) 0olatro. <5CG04546E&45+ Angelica) Avena) Biondella) Cardo santo) CreH spino) Coda cavallina) .ente di leone) 1inepro) Lic%ene islanH dico) 8alva) 8enta) 8illefoglio) &asturzio) 4ragoselino. <5&?<E0CA&45+ Agave americana) <ibes rosso) <osa di macc%ia. <50GL645V5+ Erba vetturina) ?umaria) Lino) Grigano) <omice) 0ambuco. <G1&A+ Brionia) Gleandro) <anuncolo di palude) 4anaceto) Veratro. <G0GL5A+ Bardana) ?iori di fieno) 8otellina) Pulsatilla. 0C5A45CA+ Acconito) Lappio) Gntano) Vescicatori) Verbena. 0CG<B64G+ Abete bianco) Basilico) Beccabugna) Coclearia) CreH spino) Lampone. 0CG44A46<E+ Bardana) 1allio giallo) 1respino dei campi) 5periH co) Glio d olivo) Patata. 0C<G?GLE+ Borsapastore) Brionia) Calendola) ?iori di fieno) LaH mio albo) Lavandola) &oce) Euercia) 0crofularia) 4rifoglio fibrino. 0P64G .5 0A&16E+ Cinquefoglio) Edera terrestre) Epatica) PoH tentilla anserina) Euercia) 4%* svizzero. 04545CNE;;A+ Barbabietola) ?ragola) ?rangola) Polipodio. 0458GLA&45+ Lavandola) 8elissa) 8otellina) Pervinca. 04G8ACN5C5+ Ac%illee) Alloro) Angelica) Biondella) Calendola) Camomilla) Erba fragolina) ?inocc%io) 1enip-) 5ssopo) 8elisH sa) Poligala) 4iglio. 06.G<5?E<5+ Abete bianco) Alloro) Amarella) Antennaria) BardaH na) Borrana) Bosso) Calendola) Camomilla) Caprifoglio) .ulcaH mara) ?umaria) 1inepro) Polmonaria) Primola) Pulsatilla) Euercia) <ibes nero) 0ambuco) 0edano di monte) 4asso barH basso) 4iglio) 4imo serpillo) 4ragoselino) Vilucc%io bianco) Vincetossico. 4A1L5+ Ciclamino) Cicuta rossa) Consolida maggiore) Erba vetturiH na) Piantaggine) Pinguicola. 4G&5C5+ Biondella) Camomilla) Cariofillata) Erica) ?umaria) 1eniH

pi) 1enziana) 5ssopo) Lavandola) Lic%ene islandico) 8arrobio) 8elissa) 8enta) 8illefoglio) 8irtillo) Prugnolo) 0tellina odoroH sa) 4%* svizzero. 4G&05LL5+ ?ieno greco. 4G00E+ Altea) Anice) Basilico) Belladonna) Borrana) Carota) CastaH gno) Consolida regale) Edera terrestre) ?arfaraccio) ?iordaliso) 1iusquiamo) 5mperatoria) 8alva) 8arrobio) Grigano) PapaveH ro) Patata) Piantaggine) Poligala) Polipodio) Pratolina) PrimoH la) <osalida) 0alvia) 4asso barbasso) 4%* svizzero) Veratro) la) <osalida) 0alvia) 4asso barbasso) 4%* svizzero) Veratro) Viola mammola. 468G<5+ Acetosella) Aglio) Agrifoglio) Agrimonia) Bardana) BorH sapastore) Brionia) Carlina) Coda cavallina) Edera) Erba di 0. Barbara) ?iori di fieno) Larice) 8alva) 8illefoglio) PiantaggiH ne) 0alvia. 6LCE<5+ Acetosella) Agrimonia) Bardana) Betonica) Cavolo) CicuH ta rossa) Calendola) Consolida maggiore) Edera) ?arfaraccio) ?ieno greco) Larice) &occiolo) Piantaggine) 0alice bianco) 0emH previvo) 4asso barbasso) Veratro. 6<5CE85A+ Avena) Coda cavallina) ?ragola) 1ranoturco) Limone) 8elo. VA<5C5 9vene varicose:+ Agrimonia) Cavolo) Edera) 8illefoglio) &occiolo. VE&4<5CGLG 9disturbi) mal di:+ Abete bianco) Biondella) CalenH dola) Carlina) Ciclamino) Coclearia) Eufrasia) 1inepro) LavanH dola) <osmarino) Euercia. VE<.6<E P<58AVE<5L5+ Bardana) Beccabunga) Betonica) BorH sapastore) .ente di leone) Edera terrestre) 8illefoglio) &asturH zio) Grtica) 0alvastrella. VE<85?61N5+ Aglio) Antennaria) Aro) Assenzio) Betulla) CarliH na) Ciclamino) ?elce masc%io) ?rangola) 1enziana). 1raziola) 8elagrano) <osa di macc%ia) 0antoreggia) 0antolina) 4anaceH to) 4ormentilla) ;ucca. VE<4515&5+ Biancospino) Comino dei prati) 0antoreggia. VE0C5CA 9dolori) infiammazioni della:+ Barbabietola) Consolida regale) ?iori di fieno) 1inepro) Piantaggine) Pulsatilla) 4annaH ceto) Verga d oro. VE0C5CA4G<5+ Anemone dei bosc%i) Epatica) Lappio) <anuncoH lo di palude) Viorna 9Vitalba:. VG8545V5+ Agarico bianco) Brionia) Campanelline) Evonimo) Peonia) Pulsatilla.

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