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CORRIERE DELLE ALPI CORTINA E CADORE MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2009 25

«Impareggiabili panorami nella tratta per Pechino

IL RAID IN TRENO con l’attraversamento del deserto del Gobi»

Il giovane pievese affascinato soprattutto da Ulan Bator, tra monasteri e vestigia dell’ex potenza militare

«Le dogane, incubo del mio viaggio»

Tra la Russia e la Cina (via Mongolia) Fundone perde un giorno intero
PIEVE DI CADORE. Emilio Fun-
done è finalmente arrivato a Pechi-
no, dopo un viaggio (naturalmente
in treno) che dire ricco di imprevi-
sti è ancora eufemistico. Il giovane
pievese si avvicina dunque a Lha-
sa, meta finale del suo viaggio (chi
lo desidera, può seguire il viaggio
sul blog eurasiaintreno.overblog.it,
rintracciabile su Google).
«Già la tratta fra la Russia e la
Mongolia era stata estenuante»,
racconta, «con mezza giornata pas-
sata alla frontiera per effettuare i
controlli necessari; ed anche quelli
superflui, mi viene da aggiungere.
I doganieri russi si confermano dif-
ficili da digerire per noi occidenta-
li. Restiamo così quasi 5 ore in atte-
sa di praticamente di nulla e, quan-
do finalmente si presenta qualcu-
no, veniamo trattati a pesci in fac-
cia. Compilati i moduli di routine,
vengono ispezionate le carrozze e
tutto viene messo sottosopra. Final-
mente ripartiamo, ma solo per fer-
marci appena dopo la terra di nes-
suno. La frontiere mongola è certa-
mente più efficente, e con sole due
ore riusciamo a sbrigare il tutto.
La mattina dopo arrivo finalmente
a Ulan Bator, capitale della Mongo-
lia, che ospita quasi la metà della
popolazione. La giornata ad Ulan
Bator vola: prima faccio visita al
monastero buddista, uno dei pochi
ormai in cui vi siano dei monaci;
poi, dopo aver visto la gigantesca
statua del Budda, faccio un giro
con le ruote di preghiera ed assisto
ad un emozionante celebrazione
fra una cantilena di mantra ed un
profumo di incenso meraviglioso.
Il pomeriggio vado a vedere il mu-
seo nazionale in cui sono conserva-
ti i resti di quella che era nel XIII
secolo la più grande potenza milita-
re e che oggi si ritrova ad essere
formalmente indipendente ma an-
cora legata a doppio filo con la Rus-
sia. E’ meraviglioso vedere le vesti,
gli utensili e le armi che hanno ca-
ratterizzato i mongoli. Entro anche
in una yurta, la tipica tenda in fel-
tro in cui metà della popolazione vi-
ve ancora; e, per “santificare” la
mia visita, mi compro anche una ti-
pica scacchiera da viaggio. Il gior-
no dopo lascio a malincuore la
Mongolia e la sua gente cordiale
con direzione Pechino. Il viaggio
questa volta è meno lungo del pre-
cedente, e la giornata passa guar-
dando prima la meravigliosa step-
pa mongola, punteggiata dalle yur-
ta e da maestosi cavalli al pascolo,
e poi attraversando il deserto del
Gobi. Anche il passaggio di frontie-
ra è meno traumatico», dice ancora
Fundone, «e, in quattro ore, fra la
frontiera mongola e quella cinese,
tutto è sistemato. Compreso il cam-
bio di carrello che, a causa del di-
verso scartamento ferroviario, sia-
mo costretti ad effettuare. Prima di
passare la frontiera mongola riesco
però a prendere una multa, assie-
me ad una coppia finlandese; la no-
stra colpa è quella di bere una bir-
ra all’esterno del locale. Dopo esser-
ci scusati paghiamo la multa, 2000
tugrik a testa (l’equivalente di 1 eu-
ro), e ritorniamo ridendo sul treno.
Arrivo a Pechino verso le 14. Appe-
na sceso l’atmosfera è incredibile:
una massa indefinibile di persone
cammina, ride e scherza. E’ una vi-
sione caotica ma da un certo punto
di vista anche piacevole. Dopo es-
sermi districato fra la gente riesco
a prendere un taxi. Arrivo in ostel-
lo e mi ritrovo all’interno di un hu-
tong, uno dei quartieri tipici della
capitale ma che la municipalità sta
distruggendo per fare spazio ai
grattacieli. L’atmosfera è quella
che uno si potrebbe immaginare:
bambini, vecchi, gente che gioca a
domino, altri che contrattano sul
prezzo. Tutto rigorosamnte fatto
parlando ad un volume altissimo e
gesticolando a più non posso. Come
prima cosa mi faccio una doccia e
poi vado ad assaggiare un po’ delle
specialità del mercato».