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Poesie di Sandro Penna Notte: sogno di sparse finestre illuminate. Sentir la chiara voce del mare.

Da un amato libro veder parole sparire - Oh stelle in corsa lamore della vita! *** Il mare tutto azzurro il mare tutto calmo. Nel cuore quasi un urlo di gioia. E tutto calmo. *** Scuola Negli azzurri mattini le file svelte e nere di collegiali. Chini su libri poi. Bandiere di nostalgia campestre gli alberi alle finestre. *** Non ami le pareti della tua stanza. Hai negli occhi i papaveri rossi in fuga. Il sorriso del giovane acrobata. Il trionfo di lui, o della tua vita quando torna primavera. *** Un fanciullo correva dietro un treno. La vita mi gridava senza freno. Salutavo, ridendo, con la mano e calmo trasalivo indi lontano. *** Amavo ogni cosa nel mondo. E non avevo che il mio bianco taccuino sotto il sole. ***

Era la mia citt, la citt vuota allalba, piena di un mio desiderio. Ma il mio canto damore, il mio pi vero era per gli altri una canzone ignota. *** Forse la giovinezza solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. *** Torna un pensier damore nel cuore stanco, come nel tramonto invernale ritorna contro il sole il fanciullo alla casa. *** La mia poesia non sar un giuoco leggero fatto con parole delicate e malate (sole chiaro di marzo su foglie rabbrividenti di platani di un verde troppo chiaro). La mia poesia lancer la sua forza a perdersi nellinfinito (giuochi di un atleta bello nel vespero lungo lestate). *** Andiamo, andiamo disperatamente ancora insieme ne la notte fonda E lieve e vellutata dellestate. *** Ogni giorno era bello. In cuor la vita cresceva come vela a mare colmo. Ogni gioia che era in cuor finita ricresceva nel cuor di vita colmo. *** Nella notte profonda si consumano le stelle. Un doloro minnonda: un amor di cose belle.

*** Mi adagio nel mattino di primavera. Sento nascere in me scomposte aurore. Io non so pi se muoio o pure nasco. *** Lavoro di pescatore Sebbene il moto del sole fosse presente e vivo sembrava il tempo sostare eternamente. *** Io sono in un locale greve e nero, pieno di fumo, pieno di parole. Ma sono assente: e sogno il cimitero di un piccolo villaggio sotto il sole. *** Laria serena torna. E resta mia questa non pi serena malinconia. *** Arso completamente dalla vita io vivo in essa felice e disciolto. La mia pena damore non ascolto pi di quanto non curi la ferita. *** Sempre affacciato ad una finestra io sono, io della vita tanto innamorato. Unir parole ad uomini fu il dono breve e discreto che il cielo mi ha dato. *** Non c pi quella grazia fulminante ma il soffio di qualcosa che verr.

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