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La solitudine dei numeri reali [Volantino strategico n4]

I numeri reali, che descrivono le ragioni della crisi, i suoi costi e chi li paga, vagano sconsolati in un piccolo angolo della grande rete. Si erano preparati ad una stagione di notoriet, credevano di diventare delle star e, per questo, si erano fatti belli, vestendosi di grafici colorati, tabelle eleganti, infografiche da urlo. Tutto inutile, perch la scena viene occupata dai loro nemici di sempre: i beceri luoghi comuni.

Se Roma piange Berlino si dispera!


Lo scivolone a fine gennaio 2013 delle quotazioni del Monte dei Paschi di Siena (MPS), da 0.26 a 0.22 /azione, non che lultimo di una lunga serie. Il titolo, che valeva oltre 5 /azione poco pi di cinque anni fa, ha perso, rispetto ai massimi, il 96% del suo valore. Anche altre grandi banche italiane vengono considerate a rischio, contribuendo a diffondere la percezione di un paese allo sbando. Lesame dei numeri reali (e ufficiali) che descrivono lo stato dei sistemi bancari europei ci rivela, tuttavia, un quadro assolutamente inaspettato. La leva finanziaria un fondamentale indicatore che misura il rapporto tra i prestiti erogati e il patrimonio: pi esso alto, tanto pi le banche sono esposte al rischio di fallimento. Il suo valore, per le banche italiane, vale in media 17, ed inferiore alla media europea di 24. Per le banche inglesi vale 27, per quelle tedesche 26, per quelle francesi 25.(1) Lincidenza dei derivati sullattivo delle banche italiane del 9,6%, in Olanda del 9,0%, in Spagna del 9,2%, in Francia del 20,3%, nei Paesi scandinavi del 20,4%, in Inghilterra del 25,3%, in Germania del 33,3%, In Svizzera del 40,9%. (2)
Sebbene mal messi, tra i sistemi bancari pi solidi, secondo i dati ufficiali, ci sono dunque quelli di Italia e Spagna, sebbene entrambi i paesi siano accusati di essere tra i responsabili della crisi della moneta unica.

Qualcuno potrebbe obiettare che la solidit delle banche italiane e spagnole sia una conseguenza di pesanti interventi statali, ma, ancora una volta, i numeri reali raccontano unaltra storia. Un studio della divisione R&S di Mediobanca(3) rivela che ben 437 banche del Vecchio Continente hanno beneficiato, negli ultimi anni, di aiuti da parte degli Stati, per un totale di circa 2.700 mld di euro. In testa lInghilterra con 1.200 miliardi, seguita da Germania (420), Irlanda (222), Belgio (197), Olanda (133), Francia (129). LItalia ha impegnato solo 123 miliardi, per sovrappi quasi tutti non a fondo perduto, ma nella forma di contributi concessi come garanzie su emissioni obbligazionarie delle banche.

ORA FATE ATTENZIONE


Nel volantino strategico n1 abbiamo dimostrato come il debito pubblico italiano sia stato causato dagli alti tassi di interesse conseguenti al divorzio tesoro Banca dItalia; nel volantino strategico n2 che la spesa pubblica dei PIIGS inferiore, o al pi pari, alla media europea, con la sola eccezione della piccola Grecia; nel volantino strategico n3 che lItalia ha finanze pubbliche, certificate dalla Commissione Europea, tra le pi sostenibili nel medio periodo, e pi sostenibili in assoluto nel lungo; Ora scopriamo che i maggiori istituti di ricerca certificano che i sistemi bancari pi esposti sono quelli inglesi, tedeschi, irlandesi, olandesi e belgi, pur avendo ricevuto pi aiuti statali! Tutto ci non forse meraviglioso e sorprendente? E possibile che, allorigine della crisi, ci sia qualcosa di non detto, che pochi hanno il coraggio di denunciare?

Ricorda: la prima vittima della crisi la verit!


Vai sul blog lasolitudinedeinumerireali.blogspot.com, scarica questo volantino e stampane le copie che vuoi. Poi, regalale ai tuoi amici!
Note 1,2,3: vedi links sul sito lasolitudinedeinumerireali.blogspot.com

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