Sei sulla pagina 1di 61

SERRE

SOLUZIONI IMPIANTISTICHE
IMPIANTI TECNOLOGICI
• Riscaldamento
• Raffrescamento
• Ventilazione
• Illuminazione
• Ombreggiamento-schermo termico
• Arricchimento CO2
• Coltivazioni fuori suolo
• Irrigazione e fertirrigazione
• Vasche di stoccaggio acqua piovana
• Distribuzione fitofarmaci
• Meccanizzazione operazioni colturali
• Movimentazione prodotti
• Gestione computerizzata del microclima
Sonde di monitoraggio dei parametri ambientali per la
gestione automatizzata del microclima
RISCALDAMENTO DI UNA SERRA IN FILM PLASTICO
FABBISOGNO ENERGETICO GIORNALIERO PER m2:
450,00 Tset=6 °C
400,00

350,00
Fabbisogno (kJ/m2 day)

300,00

250,00

200,00

150,00

100,00

50,00

0,00
May

July
April

June
March

August

October
February
Jannuary

November

December
September
RAFFRESCAMENTO UNA SERRA IN FILM PLASTICO
FABBISOGNO ENERGETICO GIORNALIERO PER m2:
200 Tset=28 °C
180

160

140
Fabbisogno (kJ/m2/day)

120

100

80

60

40

20

0
April May June July Aug Sep
LE SERRE MEDITERRANEE
NECESSITANO IMPIANTI PER:

RISCALDAMENTO
INVERNALE
(inversione termica notturna)
RAFFRESCAMENTO
ESTIVO
SOLUZIONI COSTRUTTIVE
DOPPIO FILM

SCHERMI TERMICI
OMBREGGIAMENTO
(Tinteggiatura o reti)

VENTILAZIONE NATURALE
(controllo della temperatura, della
CO2 e della UR)
IL DOPPIO FILM PER LA RIDUZIONE
DELLE DISPERSIONI ENERGETICHE

• Oltre alle lastre di tipo alveolare, a doppia o tripla parete con intercapedine d'aria, si
possono realizzare coperture a doppio strato con film opportunamente distanziati tra
loro, generalmente del tipo gonfiabile, mediante immissione nell’intercapedine di aria
a bassa pressione, con un'intercapedine d'aria di spessore pari a 515cm
• Le coperture di questo tipo vengono in genere realizzate con film di PE di lunga
durata ed elevato spessore ( 0.20mm) e consentono di ottenere risparmi energetici
di circa il 2535% rispetto alla copertura con film semplice, raggiungendo prestazioni
termiche analoghe o migliori di quelle ottenibili con copertura in vetro a singolo
strato grazie soprattutto alla riduzione delle perdite per conduzione e convezione
• Per contro il doppio strato di film provoca, rispetto al film semplice, un'ulteriore
riduzione della trasparenza nel P.A.R. (10  30%) provocando una lieve diminuzione
di produzione che può essere giustificata con il risparmio dei costi di riscaldamento

8
9
Doppio film tenuto in pressione da un ventilatore
GLI SCHERMI TERMICI PER LA RIDUZIONE
DELLE DISPERSIONI ENERGETICHE

Altri interventi miranti ad incrementare l’isolamento termico della struttura della


serra prevedono la presenza di schermi termici che possono essere:

fissi / mobili

•Gli schermi termici fissi sono costituiti da materiali plastici trasparenti quali film in
PE o EVA di spessore molto ridotto in modo da attenuare la riduzione di radiazione
incidente. E' una soluzione poco costosa che consente un risparmio, rispetto alla
parete singola che può essere del 1035%.

•Gli schermi termici mobili rimangono in opera solo durante la notte, sono disposti
più frequentemente all'interno della copertura della serra e vengono utilizzati per
diminuire le perdite di calore per irraggiamento e per conduzione e convezione.

11
Schermo termico fisso

12
Schermo termico mobile

13
14
GLI SCHERMI TERMICI PER LA RIDUZIONE
DELLE DISPERSIONI ENERGETICHE

Gli schermi termici mobili possono essere realizzati in film di PE alluminati, teli in
polipropilene o poliestere colorati, incolori o alluminati

I teli tessuti consentono risparmi energetici fino al 40% e offrono il vantaggio,


anche economico, di poter essere utilizzati anche per il controllo fotoperiodico o
per l'ombreggiamento

I film o teli riflettenti consentono risparmi che possono raggiungere il 50%, ma


generalmente sono più costosi e meno resistenti

I teli termici devono infatti possedere una buona durata nel tempo, sia nei confronti
delle sollecitazioni meccaniche, sia per la degradazione dovuta ai raggi U.V..
Durante il giorno i teli, pur riavvolti, producono comunque un lieve
ombreggiamento sul piano di coltivazione

15
L273a - telo termico ombreggiante 0,100 mm - lato alluminio

Coefficienti radiometrici
Trasmissione Riflessione
Intervallo di lunghezza d'onda Totale Diretta Diffusa
nm % % % %
Solare 200-2500 14.2 5.3 8.8 63.7

Schermo termico
PAR 400-700 14.9 7.3 7.5 65.2
Solare IR 700-2500 14.0 3.9 10.1 64.0
UV 280-380 5.0 2.1 2.8 22.3
UVA 320-380 5.1 2.2 2.9 22.4
UVB 280-320 2.1 0.9 1.2 15.4
IR lungo 7500-12500 9.5 47.8

Riflessività LWIR
100

90

80

70

60
riflessività, %

50

40

30

20

10

0
2500 5000 7500 10000 12500 15000 17500 20000 22500 25000
lunghezza d'onda, nm 16
GLI SCHERMI TERMICI PER LA RIDUZIONE
DELLE DISPERSIONI ENERGETICHE

Particolare attenzione va rivolta ai sistemi di guida e di supporto dei teli essendo la


parte più costosa dell'impianto, soprattutto quando è fornita di motore elettrico.
L'impianto è costituito da pulegge e cavi sui quali viene steso e fissato il telo. Il
motore elettrico provvede ad avvolgere i cavi tiranti sulle pulegge. Il telo può essere
fissato all'altezza della linea di gronda-colmo, e può effettuare il percorso (di
apertura e chiusura) in senso longitudinale o trasversale alla serra.

L'apertura dei teli al mattino deve avvenire con gradualità per evitare shock termici
alle piante, a causa del repentino raffreddamento che si può produrre per la
migrazione dell'aria calda verso l'alto.

Una soluzione costruttiva interessante prevede l'installazione di copertura trasparente


a doppia strato con intercapedine sulle pareti verticali, e l'impiego di schermi termici
mobili al di sotto delle falde del tetto. I vantaggi di tale soluzione sono: riduzione dei
consumi energetici (3045%) e costo non eccessivo dei materiali.
17
Ventilazione: apertura con film che si arrotola al colmo
Tipologie Elementi costruttivi EN13031
Principali Coperture
Secondari Pilastri
Controventi
Fondazioni
Ventilazione: apertura della falda dal colmo
Tipologie Elementi costruttivi EN13031
Principali Coperture
Secondari Pilastri
Controventi
Fondazioni
Ventilazione: apertura laterale
Rete antiafidi sulle aperture di colmo
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
•Impianti a termosifone
•Generatori di aria calda
•Riscaldamento basale

IMPIANTI DI RAFFRESCAMENTO
•Ventilazione forzata (Tint>Test)
•Evaporazione d’acqua
Impianti a termosifone
Centrale termica + pompa + tubi di mandata e
di ritorno
•Conduzione, convezione e irraggiamento
• Ridotti gradienti di temperatura
•Inerzia termica
•Riscaldamento del substrato
•Bassi costi di manutenzione e di esercizio
•Costo € 20-40/m2
Centrale termica
Bancali mobili su tubazione per riscaldamento basale
Ventilazione: destratificatore
Generatori di aria calda (Fan Jet)
Bruciatore- scambiatore- ventilatore-
(manicotto in PE di distribuzione)
•Convezione
•Fissi o mobili
•Riutilizzo del ventilatore per raffrescamento
•Gradienti di temperatura longitudinali
•Bassa inerzia termica e diminuzione della UR
•Movimento dell’aria
•Basso apporto di calore al terreno
•Lunghezza massima della serra 70 m
•Costo €5,00 – 10,00 /m2
Generatore mobile di aria
calda
Generatore mobile di aria
calda
Fan Jet
Riscaldamento basale
Centrale termica + pompa + tubi di
mandata e di ritorno oppure tappetini
radianti o serpentina elettrica

•Conduzione, convezione e irraggiamento


•Livelli sub-ottimali dei parametri climatici
•Modesto riscaldamento dell’aria
•Bassi gradienti termici
Tappetini radianti per il riscaldamento
basale

1 fondo del bancale


2 strato di polistirolo
(isolante)
3 fogli riscaldanti
4 foglio protettivo
5 substrato colturale
6 cavi di alimentazione
7 scatola di derivazione
8 trasformatore 220/24 V
50Hz
9 termostato
10 sonda di temperatura
Cooling System
Ventilatore elicoidale ad estrazione e pannelli di
materiale poroso intrisi d’acqua
•Funzionale per lunghezze fino a 70m
•La serra deve essere chiusa
•Ombreggiamento dei pannelli e dei ventilatori
•Copertura o asportazione invernale dei pannelli
•Gradiente termico longitudinale
•Possibilità di controllo delle temperature ed elevata UR
•Elevato abbassamento della temperatura (max 8°-10°C)
•Velocità dell’aria
•Costo € 8-15/m2
Raffrescamento tramite Cooling- Filtri evaporativi
Raffrescamento tramite Cooling- Ventilatori ad estrazione
Fog System
Compressore ad alta o bassa pressione+
tubi con ugelli per nebulizzare l’acqua
•La serra deve essere ventilata
•Elevata UR
•Possibilità di effettuare i trattamenti chimici
•Uniformità delle temperature
•Possibilità di controllo delle temperature e della UR
•Può essere usato solo come umidificatore
•Discreto abbassamento della temperatura
•Costo € 6-15/m2
FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI

Pannelli solari
Pannelli fotovoltaici
Generatori eolici
Impianti di cogenerazione
Pannelli solari ad acqua
Superficie captante + scambiatore di calore di
acqua calda che può essere utilizzata per
impianti di riscaldamento di tipo a termosifone
•Funzionano quando serve di meno
•Accumulo e conservazione dell’acqua calda
•Possono essere impiegati per il riscaldamento
•Possibilità di riutilizzare l’impianto di riscaldamento
• 1 m2 riscalda, d’inverno, 25 l/giorno a 60°
•1 m2 fornisce 1128 kW h/anno
•Costo pannello: € 400-650/m2
•1 m2 pannello/ 40 m2 serra € 0,70/kW h
Energia solare (MJ/m2 day)

10
15
20
25
30

0
5
Jannuary

February

March

April

May

June
PER m2

July

August

September

October

November

December
ENERGIA SOLARE DISPONIBILE GIORNALMENTE
Pannelli fotovoltaici
Cellule fotovoltaiche
Collegamento alla rete di distribuzione o a batterie
•Scarsa manutenzione
•Utilizzabili sia per il riscaldamento che per il
raffrescamento
•Impianti di condizionamento alimentati elettricamente
•1 m2 fornisce 150 kW h/anno
•Costo pannello: € 350-500/m2 (circa 35-50% costo
totale dell’impianto)
•1 m2 pannello/ 12 m2 serra
•€ 0,7-1,3/kW h
Gli impianti fotovoltaici sono generalmente
suddivisi in due grandi famiglie: impianti ad
isola, in inglese detti "stand-alone", e impianti
connessi ad una rete di distribuzione esistente
gestita da terzi, in questo caso si parla di
impianti "grid-connect“.
IMPIANTI STAND ALONE
I principali componenti di un impianto fotovoltaico a isola
sono generalmente:
•Campo fotovoltaico, deputato a raccogliere energia
mediante moduli fotovoltaici;
•Regolatore di carica, deputato a stabilizzare l`energia
raccolta e a gestirla all`interno del sistema;
•Batteria di accumulo, costituita da una o più batterie
ricaricabili opportunamente connesse (serie/parallelo).
• Inverter altrimenti detto convertitore DC/AC, deputato a
convertire la tensione continua (DC) in uscita dal pannello
(solitamente 12 o 24 volt) in una tensione alternata (AC) più
alta (in genere 110 o 230 volt per impianti fino a qualche
kW, a 400 volt per impianti con potenze oltre i 5 kW)
IMPIANTI STAND ALONE
IMPIANTI GRID CONNECT
I principali componenti di un impianto fotovoltaico connesso
alla rete sono:
• Campo fotovoltaico, deputato a raccogliere energia
mediante moduli fotovoltaici disposti opportunamente a
favore del sole;
• Inverter, deputato a stabilizzare l`energia raccolta, a
convertirla in corrente alternata e ad iniettarla in rete;
• Quadristica di protezione e controllo, da situare in base
alle normative vigenti tra l`inverter e la rete che questo
alimenta.
• I cavi di connessione, che devono presentare un`adeguata
resistenza ai raggi UV ed alle temperature.
IMPIANTI GRID CONNECT
Integrazione pannelli fotovoltaici e sistemi di protezione
Integrazione pannelli fotovoltaici e sistemi di protezione
IMPIANTI EOLICI
Il generatore eolico, pur se in diverse taglie, è costituito quasi sempre dagli
stessi componenti.
Una torre supporta la turbina eolica, sollevandola all'altezza necessaria per il
corretto funzionamento (mini eolico h<30 metri).
Il rotore comprende le pale all'esterno ed il generatore o alternatore
all'interno.
La navicella contiene il generatore o alternatore e protegge tali componenti
dagli agenti atmosferici.
Il generatore eolico è dotato da coda a banderuola che ha il compito di tenere
il rotore puntato verso il vento.
Alcuni modelli di aerogeneratore presentano un sistema di protezione che
consente di rallentare la velocità delle pale in condizioni pericolose.
IMPIANTI EOLICI
IMPIANTI EOLICI
IMPIANTI EOLICI
IMPIANTI DI COGENERAZIONE

La cogenerazione prevede l'estrazione di energia meccanica che


solitamente viene trasformata sia in corrente elettrica che in calore
utilizzabile per riscaldamento che per processi produttivi.

La cogenerazione viene realizzata in particolari


centrali termoelettriche, dove si recuperano l'acqua calda od il vapore
di processo e/o i fumi, prodotti da un motore primo alimentato a
combustibile fossile: si ottiene così un significativo risparmio di
energia rispetto alla produzione separata dell'energia elettrica
(tramite generazione in centrale elettrica) e dell'energia termica
(tramite centrale termica tradizionale).
IMPIANTI DI COGENERAZIONE
Impianto di illuminazione supplementare
Colture fuori suolo- Bancali mobili
Sistema di movimentazione
Sistema di lavorazione automatico

Potrebbero piacerti anche