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Jan Vermeer

Jan Vermeer, pittore olandese, nacque il 1632 a Delft, dove trascorse poi tutta la sua breve vita.
La frequentazione, attraverso il padre, di artisti locali e collezionisti, influenzò precocemente il ragazzo che, già all’età di otto anni,
cominciò la sua formazione artistica. Nel 1653 si sposò con una ragazza cattolica dalla quale ebbe ben tredici figli e quello stesso anno
diventò un maestro nella corporazione dei pittori di Delft.
Nel XVII secolo era in uso come curiosità e come strumento di studio della luce la ‘’camera ottica’’ con la quale era possibile vedere
un'immagine capovolta sulla parete nella quale era indirizzata (in maniera simile alle moderne macchine fotografiche), sembra che il
pittore la utilizzasse per definire i profili di paesaggi ed oggetti che poi trasferiva sulla tela.
Venne poco apprezzato dai suoi contemporanei, al punto che la vedova, alla sua morte, dovette vendere tutti i suoi quadri per pagare i
debiti. Oggi, tuttavia, il valore dell’arte di Vermeer è decisamente cambiato, tanto che viene considerato uno dei migliori artisti di tutti i
tempi e non solo del Seicento olandese.
Di lui ci sono pervenute circa quaranta opere a lui attribuite, di cui solo sedici risultano autografe. Uno dei motivi di questa limitata
produzione è da attribuire alla meticolosità che metteva nell’eseguire i suoi quadri, che richiedevano quindi un lungo tempo per essere
finiti.
Si ispira particolarmente all’utilizzo della luce e il chiaroscuro di Caravaggio, del quale ne fa una reinterpretazione personale, e a
Rembrandt, creando dipinti che traggono ispirazione dai momenti intimi e impercettibili della vita quotidiana, conferendogli una nuova
dignità con effetti di luce di grande maestria.
Lettera d’amore
‘’Lettera d’amore’’ è l’unico dipinto in cui Vermeer
costruisce la scena al di là di una porta: il punto di vista
dell’osservatore è infatti situato in un’anticamera buia, dove
si intravedono una sedia, un velo e degli spartiti musicali.
All’interno della stanza, luminosa e ricca, si intravedono
altri particolari come una cesta della biancheria, il cuscino
per merletti, uno scopettone e le ciabatte da camera.
Posta sullo sfondo una domestica ha appena consegnato
una lettera d’amore alla padrona. La donna, che stava
suonando uno strumento a corda, si volta preoccupata
verso la serva e la domestica le risponde con un sorriso
complice, come se volesse rassicurarla, mentre i suoi occhi
in risposta sembrano quasi brillare innamorati.
La luce, che proviene da una finestra a sinistra a noi non
visibile, si concentra sulla perla all’orecchio della dama (in
un modo simile a quello del dipinto ‘’la ragazza col
turbante’’) e sul girocollo, gli unici ornamenti che indossa.
Ciò che più colpisce nel dipinto è la straordinaria capacità di
Vermeer di rendere quasi tangibili le emozioni e i gesti dei
personaggi, ma soprattutto il suo modo di rappresentare la
scena di vita quotidiana in maniera così realistica.
LUCE

ANTICAMERA

VELO
LETTERA D’AMORE

STRUMENTO A CORDA

CESTA DELLA BIANCHERIA SEDIA

CUSCINO PER MERLETTI


SCOPETTONE

CIABATTE DA CAMERA
SPARTITI MUSICALI

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