Sei sulla pagina 1di 12

Il Parlamento

La forma di Governo e l’organizzazione dello Stato sono indicate in qualche modo dall’articolo 1 da cui discendono i due
presupposti fondamentali del nostro ordinamento: la repubblica e la democrazia, quest’ultima si basa sulla sovranità del popolo,
che richiama la repubblica.

Nel governo repubblicano italiano, al vertice dello Stato si ha un Presidente, votato indirettamente dal popolo. Il PdR infatti è
eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri, integrato da tre rappresentanti per ogni regione, eccetto la Valle
d’Aosta che ne ha uno solo.
La forma di Governo prescelta dai Costituenti è la repubblica parlamentare in quanto il Parlamento è il perno dell’intera vita
politica espressione della volontà popolare e organo fondamentale dello Stato.
Nella seconda parte della costituzione, sono definiti gli organi dello Stato, i loro poteri- funzioni e si delinea lo Stato apparato,
con potere esecutivo (Governo), potere giudiziario (Magistratura) e potere legislativo (Parlamento).
La Costituzione, delinea una Repubblica parlamentare fondata sul rapporto di fiducia tra il Parlamento e il Governo.
Il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale sono i due garanti dell’ordinamento costituzionale, posti come ulteriore
tutela per la libertà e diritti dei cittadini, per evitare che si possa cadere in dittature.
Le funzioni principali sono divise in cinque organi fondamentali;
Il Parlamento è eletto direttamente dal popolo e infatti è espressione di volontà del popolo, il suo compito principale è il controllo
sul Governo e sulle funzioni di indirizzo politico, ha potere legislativo.
Il Presidente della Repubblica è espressione dell’unità d’Italia, rappresenta il punto d’incontro tra gli organi di Stato.
Il Governo, che ha la maggioranza in Parlamento, deve godere della fiducia del Parlamento stesso.
La Magistratura agisce autonomamente nei confronti degli altri poteri dello stato.
La Corte costituzionale ha il compito di correggere la prevalenza del potere legislativo, di decidere sui conflitti di attribuzione tra i
poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni.
IL PARLAMENTO: COMPOSIZIONE,
STRUTTURA ED ELEZIONE
Il Parlamento
• Il sistema bicamerale perfetto= Art.55: il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica che hanno
gli stessi poteri e funzioni.
• Il Parlamento in seduta comune= si riunisce a Palazzo Montecitorio presieduto dal Presidente della Camera. I casi previsti sono:
l’elezione, il giuramento e la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica, l’elezione di ⅓ dei giudici della Corte
Costituzionale, di ⅓ dei membri del CSM e per stilare l’elenco dei 45 cittadini da cui estrarre a sorte per l’integrazione dei membri
della Corte Costituzionale nei giudizi di accusa contro il PdR.
• LE ELEZIONI DELLE DUE CAMERE= Le elezioni della Camera= Art.56: la Camera dei deputati è eletta a suffragio universale-diretto, il
numero dei deputati è di 630 (ora 400), di cui 12(ora 8) eletti alla circoscrizione Estero che sono eleggibili dopo i 25 anni di età
compiuti; la ripartizione dei seggi viene divisa dal numero degli abitanti della Repubblica per 618 distribuendo poi i seggi.
Elettorato attivo: 18 anni; Elettorato passivo: 25 anni; Membri: 630; Sistema elettorale: proporzionale su base nazionale.
• Le elezioni del Senato= Art.57: il Senato della Repubblica viene eletto a base Regionale, il numero dei senatori è di 315 (ora 200), di
cui 6 (ora 4) eletti alla circoscrizione estero ( votano da fuori nazione). Tutte le regioni devono avere almeno 7 rappresentanti ad
eccezione di Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. La ripartizione dei seggi tra regioni è il numero degli abitanti (regione) per 315.
Art.58: i senatori eletti a suffragio universale-diretto. Sono eleggibili senatori quando hanno compiuto i 40 anni d’età e restano in
carica 5 anni (legislatura).
• Senatori a vita= non hanno scadenza di mandato. Possono essere: di diritto gli ex Presidenti della Repubblica (Carlo Azeglio Ciampi,
Giorgio Napolitano), o cittadini con merito scelti dal PdR (Mario Monti, Carlo Rubbia, Elena Cattaneo, Renzo Piano). Con la riforma del
2020 quelli scelti dal PdR possono essere in tutto 5.
• La legislatura= Art.60: la durata è di 5 anni entrambe le Camere dal 1953/1958. Prima di questa data, il Senato aveva durata 6 anni.
C’era una proroga solo in casi eccezionali come la guerra.
Il funzionamento e l’organizzazione del Parlamento
• La continuità del Parlamento= dopo 5 anni finisce il mandato delle due Camere. C’è la possibilità dello scioglimento solo in
casi eccezionali ( decide il Presidente della Repubblica in accordo con i Presidenti del Parlamento); viene stabilita una nuova
data e nel frattempo non cessano l’attività.
• La convocazione di diritto del Parlamento= il primo giorno non festivo di febbraio e di ottobre; quando si riunisce in via
straordinaria una Camera è convocata anche l’altra; non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni.
• Le convocazioni obbligatorie delle Camere= per la conversione in legge di decreti legge; per votare la fiducia al nuovo
Governo.
• I regolamenti e le delibere delle Camere (le modalità per le delibere delle Camere)= a maggioranza semplice: è richiesto il
voto favorevole della più uno dei presenti; a maggiordomo assoluta: è richiesto il voto favorevole della metà più uno dei
componenti; a maggioranza qualificata: è richiesto il voto favorevole dei due terzi o dei tre quintii dei componenti.
• Il voto palese e segreto= ora la regola più seguita è il voto palese, perché così possono vederlo tutti e trarne conclusioni. Il
voto segreto si usa solo in casi eccezionali ( si voto sulle persone, o sui diritti di libertà, o sulla famiglia, etc.)
• Organizzazione del Parlamento= Presidente dell’assemblea, Ufficio di stampa, giunte parlamentari, gruppi parlamentari,
commissioni mono e bicamerali.
I REQUISITI E LE PREROGATIVE DEI PARLAMENTARI:
Negli articoli dal 65 al 69 sono espressi dei requisiti richiesti per potersi candidare come parlamentare e le prerogative giuridiche
ed economiche che sono riconosciute a coloro che ricoprono questo ruolo. 
Nell’articolo 65 al primo comma viene spiegato che devono essere stabilite per legge le cause di ineleggibilità e di
incompatibilità. Sono ineleggibili coloro che svolgono determinate attività. L’ineleggibilità è un impedimento giuridico di essere
eletto parlamentare. 
L’incompatibilità è l’impossibilità giuridica di ricoprire la carica di parlamentare contemporaneamente ad altre cariche. 
La loro differenza è che nel primo caso l’elezione è nulla, mentre nell’altro caso è valida però l’eletto deve optare per una delle
due cariche perché se le tiene entrambe non potrebbe svolgere nello stesso tempo più funzioni.
Articolo 67 “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. 
Viene approvata la piena libertà di azione del parlamentare, dove ogni membro del Parlamento non rappresenta la volontà e gli
interessi dei suoi elettori ma quelli dell’intera Nazione. I senatori e i deputati vengono mostrati come candidati da un partito o da
una coalizione e gli elettori, con il loro voto, aderiscono a quel programma, ma non hanno il diritto di rivendicare dagli eletti le
promesse fatte e non mantenute, perché i parlamentari non si assumono l’obbligo di svolgere un incarico particolare per conto di
chi li ha eletti. Durante la legislatura si può abbandonare il partito, passando a un altro schieramento e quindi anche a un altro
gruppo parlamentare mantenendo lo stesso la carica.

L’articolo 68 L’insindacabilità permette ai parlamentari la piena libertà di espressione di voto e di manifestare liberamente i
propri pensieri durante le sedute, senza alcuna paura. 
Nel secondo e terzo comma prevede la richiesta di autorizzazione a procedere alla Camera di appartenenza per sottoporre a
indagine un parlamentare. Però la tutela dell’autonomia e della libertà dei parlamentari spesso è servita a sottrarli alla giustizia
per reati comuni. 
L’immunità penale è stata considerata un privilegio anacronistico e i parlamentari non godono più di un’immunità nel senso
proprio del termine. Attualmente per sottoporre un parlamentare a procedimento penale l’autorizzazione a procedere non è
necessaria, serve invece per limitazioni della libertà personale, di domicilio, di comunicazione e di corrispondenza. Un
parlamentare può essere arrestato soltanto in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna per reati che prevedono
l’arresto obbligatorio in flagranza.  
Articolo 69 “I membri del Parlamento ricevono un’ indennità stabilita dalla legge” che deve compensare le spese dell’attività
parlamentare e il mancato guadagno per aver dovuto abbandonare le attività abituali.  Tale disposizione consente a tutti i
cittadini, anche ai meno abbienti,di aspirare a diventare membri del Parlamento. 

LE FUNZIONI DAL PARLAMENTO:


• La funzione legislativa - emanazione di leggi ordinarie ei costituzionali.
• La funzione di controllo - approvazione del bilancio dello Stato e ratifica dei trattati internazionali. 
• La funzione di indirizzo politico - concessione e revoca della fiducia al Governo. 
• La funzione ispettiva - inchieste parlamentari.
• La funzione elettiva - elezione del Presidente della Repubblica, dei giudici della Corte costituzionale e di1/3 dei componenti del
consiglio superiore della magistratura.
• La funzione giurisdizionale - messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica e concessione dell’amnistia e dell’indulto.
• La deliberazione dello Stato di guerra.
Articolo 70 “La funzione legislativa che va esercitata collettivamente dalle due Camere”
In questo articolo viene conferito al Parlamento il potere di emanare le fonti del diritto, comunemente denominate leggi . Si
stabilisce che la funzione legislativa sia esercitata collettivamente dalle due Camere. Ciascuna camera esamina e controlla il
contenuto del progetto e apportare le modifiche opportune che ritiene necessarie, però l’approvazione è definiiva quando
concordano le volontà di entrambe le camere. 
Per svolgere il controllo il Parlamento usufruisce di differenti strumenti: le interpellanze e le interrogazioni.  Le interrogazioni sono
un quesito scritto che un parlamentare può rivolgere al Governo per avere chiarimenti su un certo avvenimento, per capire se il
Governo ne è al corrente e se ha preso provvedimenti oppure se intende prenderli successivamente. 
Invece l’interpellanza è una richiesta scritta che è indirizzata al Governo da un parlamentare per conoscere i motivi della
posizione assunta dallo stesso riguardo a una questione di particolare rilievo. 

Nell’articolo 80 della Costituzione tutti i trattati internazionali di natura politica o che comportano variazioni territoriali devono
essere autorizzate dal Parlamento tramite una legge ordinaria.
Così Parlamento esercita un’azione di controllo sul Governo cui può negare l’autorizzazione a sottoscrivere un trattato o può
obbligarlo a includere ulteriori clausole.
L’articolo 81 disicplina il controllo del Parlamento sull’attività finanziaria del Governo che si manifesta con l’approvazione della
legge di bilancio. Il bilancio dello Stato è un documento dove sono scritte le entrate e le spese relative in certo periodo l’anno,
mentre il rendiconto consuntivo contiene le entrate effettive riscosse e le spese erogate. Il Parlamento, con l’approvazione del
bilancio, verifica l’azione del Governo e le scelte di natura politico economica. Con l’articolo 81 i costituenti hanno introdotto
anche il principio di copertura finanziaria per risanare le finanze pubbliche e rassicurare i mercati sulla sostenibilità del debito
pubblico del nostro paese: sono stati introdotti il pareggio del bilancio e il ricorso all’indebitamento soltanto con l’autorizzazione
del Parlamento. 
La funzione indirizzo politico si concretizza una prima volta con un “voto di fiducia” sul programma politico che il Governo
presenta alle Camere all’inizio della sua attività. Il rapporto di fiducia tra il Parlamento e il Governo non può venire meno: in caso
contrario il Governo deve dimettersi. Il Parlamento esercita la funzione con indicazioni e sollecitazioni relative alle scelte politiche
fondamentali avvalendosi di mozioni e risoluzioni. 
La mozione è un quesito scritto rivolto al Governo dal presidente di un gruppo o da più parlamentari al fine di sollevare un
dibattito in aula riguardo a una data materia o un certo questione, chei si concluderà con una deliberazione sull’attività del
Governo.
La risoluzione è uno strumento che consente ai parlamentari di esprimere un certo orientamento su un determinato tema o
indicare al Governo l’indirizzo da seguire al riguardo.
L’articolo 82 riconosce a ogni Camera il potere di costituire commissioni di inchiesta per svolgere indagini su avvenimenti di
pubblico interesse. La funzione ispettiva viene svolta con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.

Le inchieste parlamentari sono indagini che possono essere disposte da ciascuna Camera, nominando una commissione per
conoscere e accertare fatti e responsabilità riguardo una materia di pubblico interesse.
Il Parlamento può concedere con apposita legge l’amnistia e l’indulto.

L’articolo 79 indica la modalità che il Parlamento deve seguire per concedere l’amnistia e l’indulto, per esercitare cioè la funzione
di giurisdizionale. Il contenuto attuale nell’articolo 79 è stato modificato dove il presidente della Repubblica poteva concedere la
grazia, l’amnistia e l’indulto.
Con la legge costituzionale n. 1/1992 al capo dello Stato è rimasta soltanto la concessione della grazia, mentre l’amnistia e
l’indulto sono deliberate dal Parlamento.

L’articolo 78 affida al Parlamento anche il compito di deliberare lo stato di guerra. Il potere di una decisione tanto grave è
conferito a due organi: il Parlamento e il presidente della Repubblica. In seguito alla deliberazione dello Stato di guerra, sono i
adottati differenti provvedimenti: il Parlamento conferisce al Governo i poteri necessari per gestire una situazione dove sono
richieste immediatezza e rapidità. Al Governo sono conferiti soltanto “ i poteri eccezionali” che consentono di affrontare lo stato
di crisi e non “pieni poteri” come la previsto, invece, dallo statuto albertino.

Potrebbero piacerti anche