Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Salamanca.
La Biblioteca capitolare nel secolo XVI eguagliava quella della propria università; di
fatto nel suo inventario del 1533 si trovano circa 750 libri, tra libri a stampa e manoscritti
. Ai giorni nostri, anche se non è stato possibile conservare incunaboli, nei fondi
dell’archivio si trovano libri manoscritti di una certa importanza, e numerose prime
impressioni di stampa. Tra i testi particolarmente d’interesse ricordiamo:
Evangelios de fray Juan da Salamanca – ms. - (secolo XV).
Sermones de Santo Tomás da Villanueva – ms. - (secolo XVI).
Adagios... de Erasmo da Rótterdam (1529).
Etc.
Attualmente la Biblioteca della Cattedrale è composta da circa 8000 volumi, a parte la
sezione delle riviste e dei quotidiani dell’emeroteca. Attualmente la biblioteca è divisa in
tre parti principali. Queste sono:
Antica Biblioteca Capitolare. Questa compone principalmente il fondo più antico della
struttura fino al secolo XIX. È composta da circa 4000 volumi, dei quali più di 350 sono
anteriori al secolo XVIII (80 del secolo XVI, e 280 del XVII). La tematica principale è
quella religiosa (teologica, liturgica, etc.), anche se la diversità degli argomenti porta poi
a numerosi
altri distinti campi (storia ecclesiastica e non, geografía, diritto, letteratura, scienze
naturali, musica, filosofía, statistica, etc.).
La biblioteca del capitolo fino al XVIII secolo fu comparabile con quella dell’università di
Salamanca; da questa data in poi però fu sottoposta alla sottrazione di innumerevoli volumi,
alcuni dei quali dal valore incalcolabile. A questo proposito si possono consultare numerosi
documenti che comprovano la sua importanza nei secoli passati:
Inventario della Biblioteca del Capitolo del 1275.
Testamento del Vescovo Vivero, in cui dona parte della sua ricca biblioteca al Capitolo
nell’ anno 1480.
Inventario dei libri del Vescovo Juan di Castilla, donati al Capitolo nell’ anno 1510.
Inventario della Biblioteca Capitolare realizzato per il Maestro León di Castro (1533).
I libri, nella loro primitiva disposizione, erano conservati in arche e casse, mescolati col
tesoro della Cattedrale e custoditi dal tesoriere della chiesa. Nel testamento del vescovo di
Salamanca Don Domingo, datato 21 gennaio 1267, già risultano donazioni di libri alla
biblioteca. Nell’inventario della biblioteca del 18 dicembre 1275 (ACS Cassone 44 Legº. 2
nº26.) i libri appaiono mescolati con ornamenti e oggetti di culto in cinque casse sotto il
controllo del tesoriere, che aveva anche il ruolo di bibliotecario (al tempo la biblioteca già
contava più di ottocento libri). Le successive donazioni ed acquisizioni di libri, obbligarono
il capitolo ad adibire una cappella del chiostro della cattedrale a libreria, separando
finalmente i libri dal tesoro della cattedrale. Le fonti non sono precise, ma sembra che ciò sia
avvenuto nel XIV secolo, ed il
luogo prescelto fu la cappella di Santa Catalina; quest’ultima subirà a tale scopo continui
allargamenti fino al secolo XVIII (la biblioteca fu spostata alcune volte nella cappella di
Santa Barbara in occasione del Concilio Compostellano e per le cerimonie dell’Università).
In quest’epoca i libri non erano conservati in librerie ma in banchi o tavoli perpendicolari
alle finestre; i libri dovevano essere consultati in quel luogo anche perché incatenati ai tavoli
stessi per ragioni di sicurezza. Alla fine del 1790 fu effettuata la traslazione definitiva in
quelle stanze nella parte alta del chiostro della cattedrale vecchia, che a tutt’oggi conservano
l’archivio. La biblioteca si è formata lentamente, più che altro per le donazioni di vescovi e
prebendari che per acquisti o ad opera dei copisti (tra le quali ricordiamo quelle operate dai
vescovi don Domingo 1267, Don Gonzalo di Vivero 1480, Don Juan di Castilla 1510; o
quelle dei prebendari come Don Juan Martínez di Cantalapiedra 1376). In un’atto del 1533,
redatto dall’allora bibliotecario Don Leòn di Castro risulta addirittura una donazione di 750
libri; dal medesimo atto risulta che i libri erano allora conservati in ventiquattro banchi,
dodici per lato della cappella di Santa Catalina. La grande ricchezza della biblioteca della
cattedrale si può anche spiegare col fatto che numerosi vescovi e religiosi furono professori,
maestri di scuola e anche rettori dell’università; questa sovrapposizione di cariche fu la
fortuna dell’archivio che si pote così fortemente arricchire. Significativa è anche
l’incorporazione della biblioteca privata di Don José Antonio Barreña Caballero che contava
almeno 400 volumi, alcuni dei quali manoscritti, come risulta dall’inventario del 1845.
Purtroppo l’antica biblioteca capitolare ha subito anche grosse perdite; dagli atti risulta che
nel secolo XVIII una parte dei libri era scomparsa senza lasciare traccia (come risulta dal
foglio 15 dell’inventario del 1533; alcuni testi sono stati rintracciati in altre
comunità religiose della zona, come ad esempio la biblioteca dell’Escorial). Attualmente,
oltre al nucleo di documenti che costituisce l’Antica Biblioteca Capitolare (3500 volumi dal
secolo XV al secolo XVIII) la biblioteca ospita la sezione moderna e quella ausiliaria al
Capitolo della Cattedrale, che stanno assumendo un notevole valore, non solo per gli studi
religiosi o di teologia in generale, ma anche per la storia (generale, regionale e locale), la
musica antica, l’arte, ecc. Associata all’emeroteca, il tutto costituisce un patrimonio
documentale di tutto rispetto. Per il controllo dei libri e delle informazioni che contengono
l’archivio ha a disposizione diversi strumenti:
Libro Registro di Entrata per Monografie.
Libro Registro di Entrata per Pubblicazioni Periodiche.
Catalogo degli Autori.
Catalogo Topografico.
Base dei dati (in fase di creazione mediante software specifico per la gestione delle
biblioteche in
formato MARC-).
Storia dell’archivio musicale della cattedrale di
Salamanca.
Non sappiamo di preciso dove si conservava la documentazione che veniva generata fino al
secolo XVIII. Ma è sicuro che i maestri di cappella tenevano in loro custodia buona parte
delle opere musicali composte per loro o in uso in quel momento. È possibile che esistessero
delle regole a parte per la conservazione di detti materiali; l’unico documento in nostro
possesso è uno statuto sulla regolamentazione dei libri coi pezzi composti per l’organo
dell’anno 1550. Sappiamo inoltre, che quanto meno al momento dell’insediamento del
nuovo maestro di cappella, dovevano essere compilati degli inventari dei documenti.
Purtroppo non si possiedono più documenti che si riferiscano ad un periodo antecedente al
secolo XIX. Nell’anno 1781, il canonico Joaquín Mariano Monsagrati, al tempo
commissario della cappella di musica della cattedrale, espone al capitolo, la penosa
situazione in cui esso versa:
“...si sono raccolte tutte le opere... e messe in un cassone della sacristia... però senza ne
l’ordine, ne il decoro, che si necessiterebbe, ... per non avere fatto l’inventario di questi...
esponendoli a perdersi ....”. Dopo questo atto dovuto, e essendo adesso sua competenza,
propose che si selezionassero i documenti da conservare da quelli da scartare, e li pose “...in
cartelle con la separazione corrispondente, facendo un formale inventario di tutto ciò...”.
Anni dopo, attraverso un’inventario di carte musicali, pergiunto al capitolo tramite il
testamento del maestro di cappella Manuel Doyague, nel 1843, si dispone che detta
documentazione dovesse essere conservata “...nella stanza adiacente alla tesoreria, nel
chiostro alto...”.
È possibile che poi questa sia rimasta la collocazione definitiva dell’archivio musicale, dopo
che avevano cambiato mille luoghi e mani. È da notare che sia la chiave sia la responsabilità
dell’archivio, da allora dipesero dal maestro di cappella. Va ricordato, che come da
consuetudine, i libri di canto piano o cantorali, sono sempre stati conservati in maniera
continua nella cappella del coro della Cattedrale Nuova.
Progetti svolti.
Presente e futuro dell’archivio della cattedrale di
Salamanca.
Attualmente l’archivio della cattedrale stà attraversando una fase direi fondamentale della
sua esistenza. Con il completarsi dell’archiviazione del fondo storico, lavoro che viene
svolto contemporaneamente sia in formato elettronico che in formato cartaceo, l’archivio
segna un’importante punto fermo. La completa archiviazione di tutti i fondi disponibili è un
processo ancora lungo, vista l’estrema ricchezza dell’archivio. Ma il lavoro svolto fino a
questo punto segna una tappa importante per i ricercatori di tutto il mondo; viene fornito un
sostanzioso sostrato d’informazioni, e si getta la base per un prosieguo del lavoro sotto i
migliori auspici. Questo non vuol dire che l’archivio della cattedrale non sia un’istituzione
viva e ricca di progetti.
Attualmente numerosi progetti sono in via di sviluppo:
Come si può vedere l’archivio fornisce numerose informazioni e spunti di lavoro a varie
categorie di studiosi e ricercatori. Il progetto da me svolto durante lo svolgimento dello
stage del master si è inquadrato principalmente nei seguenti punti:
CAJÓN 21
LEGAJO 1
1 Privilegios de Clemente XIII concediendo a la Catedral de Salamanca que toda la
Octava del Corpus sea privilegiada. 12-diciembre-1761.
2 Comunicaciones al Cabildo de Salamanca para que disfrute de los privilegios de
Clemente XIII en la Octava del Corpus, Madrid-12-marzo-1762 y Madrid-18-marzo-
1762. (Incluye dos documentos).
3 Breve del Papa Clemente XIII para que estando vacante la sede pueda el Vicario
Capitular reconciliar la iglesia usando agua bendita del obispo. 12-diciembre-1761.
1.- Comunicación al Cabildo autorizando la reconciliación de la Catedral de
Salamanca por estar ésta poluta tras la riña y golpes entre dos mozos de coro. Madrid-
11-marzo-1772.
2.- Autorización de Felipe Bertrán, obispo de Salamanca, al canónigo y arcediano de
la Catedral de Salamanca, Antonio Piñuela, para la reconciliación y bendición de la
Santa Iglesia por estar poluta a causa de una riña y golpes entre mozos de coros.
Madrid-29-abril-1779. Incluye: Auto de aceptación por parte de Antonio Piñuela. Fe
de haber realizado la reconciliación. Salamanca. 3-mayo-1779.
4 Carta del deán del Cabildo Catedral de Salamanca al obispo Felipe Bertrán informando
de la agresión ocurrida en el altar de dicha Catedral. 27-abril-1779. Respuesta a la
carta anterior. Madrid-29-abril-1779.
5 Declaración episcopal confirmando indulto como altar privilegiado en la Catedral
durante siete año, como para todas las iglesias parroquiales, y mantenimiento del
perpetuo, sin que haya incompatibilidad. 11-marzo-1762.
6 Breve de Clemente XIII dando licencia a la Catedral para publicar indulgencias. 23-
junio-1762.
7 Comunicación certificación de la Secretaría de Cámara del Consejo de Cruzada del
breve de Clemente XIII concediendo a los fieles que visiten la Iglesia durante la
Cuaresma y otros días señalados y las indulgencias para remisión de pecados y otras
gracias. 27-noviembre-1761. Incluye licencia de Andrés de Zerezo y Nieva, comisario
general de la Santa Cruzada, para publicar la Indulgencia. Madrid-2-marzo-1762.
8 Breve de Clemente XIII concediendo indulgencia a los fieles para que visiten la Iglesia
en las fechas señaladas. 7-enero-1762.
9 Comunicación de la Secretaría de Cámara del Consejo de Cruzada de la concesión de
las indulgencias del breve anterior. Madrid-3-marzo-1762. Incluye licencia de Andrés
Zerezo Nieva, comisario general de la Santa Cruzada, para la publicación del breve con
las indulgencias. Madrid-5-marzo-1762.
10 Breve de Clemente XIII para que se respeten los privilegios en las misas por las
ánimas de los prebendados fallecidos. 1761.
…
Riporto ora invece di seguito una sezione, il cassone 23, che io, sotto la direzione dei
responsabili dell’archivio, ho corretto e modificato e poi provveduto all’inserimento nei
computer.
CAJÓN 23
LEGAJO 1
Nº 1. Bula de Benedicto XIV estableciendo la abolición de dignidades de la iglesia de
Burgos y erección de un beneficio patrimonial la Parroquia de Salas. 3 octubre 1757.
Nº 2. Falta con anterioridad al 13 marzo 1996.
Nº 3. Bula de Urbano VIII imponiendo el pago de diezmos a las monjas de el orden de
Santa Clara en el reino de Castilla y León. 21 diciembre 1638.
Nº 4. Breve de Paulo IV para que los prelados respeten los derechos de los cabildos en
relación a los decretos del concilio tridentino. 30 octubre 1555.
Nº 5. Breve de Inocencio X estableciendo las obligaciones que deben cumplir los obispos
de Cuenca y su clero en el uso de jueces adjuntos. 5 agosto 1648.
Nº 6. Breve de Gregorio XV estableciendo que el clero secular preceda al clero regular en
cualquier acto. 3 agosto 1622.
Nº 7. Breve de Alejandro VII mandando que en las prebendas que se provean por
concurso en las iglesias se atienda sólo a la mayor edad en el caso de igualdad de votos.
5 octubre 1656.
Nº 8. Breve de Clemente VIII disponiendo el curso que deberá tomar la concordia
firmada por el Nuncio y las Iglesias en relación a los espolios de los prelados. 19
octubre 1604. Igual que el 14.
Nº 9. Breve de Gregorio XV disponiendo que las personas que se nombren para la
Congregación de las Iglesias de Castilla y León tendrán que clérigos de orden sacra y
titulares de su puesto. 3 agosto 1622.
Nº 10. Breve de Urbano VIII reglamentando la residencia del clero en las catedrales. 12
diciembre 1634.
Nº 11. Falta con anterioridad al 15 noviembre 2002.
Nº 12. Encíclica de Benedicto XIV reglamentando sobre ayuno y abstinencia. 10 junio
1745.
Nº 13. Bula de Clemente XIII confirmando la sentencia dada por Romualdo Velarde
Cienfuegos, Obispo de Ávila, y resolviendo la controversia de Francisco Díaz Santos
Bullón, Obispo de Sigüenza con su Cabildo. 30 julio 1761.
Nº 14. Breve de Clemente VIII disponiendo el curso que deberá tomar la concordia
firmada por el Nuncio y las Iglesias en relación a los espolios de los prelados. 19
octubre 1604. Igual que el numero 8.
Nº 15. Breve de Sixto V estableciendo los derechos pontificios que ostenta la Colecturía
General de la Cámara Apostólica en España. 15 mayo 1587.
Nº 16. Bula de Inocencio XI en que se concede el patronato de España a San José sin
perjuicio del de Santiago. 26 septiembre 1680.
Nº 17. Breve de Inocencio X prohibiendo que Pedro Tendeno, canónigo de León, pueda
ejercer de médico en adelante. 3 Julio 1651.
Nº 18. Bula de Clemente XIII en que se suprime varias prebendas de la Iglesia de León
con consentimiento de Carlos III. 6 febrero 1761.
Nº 19. Copia de la bula de Clemente VII en que se concede al rey la cuarta parte de todos
los frutos y rentas de los eclesiásticos por dos años para la guerra contra el turco. 23
agosto 1529.
Nº 20. Consentimiento del obispo Vidal para que los canónigos, y arcedianos de la Iglesia
de Salamanca puedan disponer de sus prebendas y prestamos libremente y sin
intervención alguna. 29 mayo 1187. Pergamino con dos sellos de cera.
Nº 21. Bula de Inocencio III en que confirma el derecho que los obispos de Salamanca
tienen sobre catedráticos por razón de las pilas. 1 abril 1203. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 22. Carta apostólica de Inocencio IV pidiendo al rey que defienda al obispo, y cabildo
de Salamanca en sus libertades, y jurisdicciones. 11 mayo 1250. Pergamino con sello
de plomo.
Nº 23. Bula de Alejandro III en la que da comisión al obispo de Palencia y al de Ávila
para que posibiliten que el obispo de Zamora restituya al de Salamanca el lugar de
Castronuño y veintidós iglesias. 22 julio 1159-1181. Pergamino con sello de plomo.
Nº 24. Bula de Lucio III por la que comete al obispo de Ávila y su arcediano amonesten a
ciertas personas de la diócesis de Salamanca que retienen, y no quieren pagar los
diezmos, menos preciando las censuras de su obispo. 28 mayo 1181-1185. Pergamino.
Nº 25. Bula de Alejandro III por la que comete al obispo de Salamanca que impida al
arcediano de Salamanca causar molestias al cabildo, despojando de las posesiones que
tenían los canónigos por razón de vestuarios, y habiendo les restituya todo lo que
hubiere percibido. 8 junio 1159-1181. Pergamino.
Nº 26. Breve de Paulo III por lo que concede al emperador Carlos I la gracia del subsidio
y excusado. 28 noviembre 1555. Pergamino.
Nº 27. Bula de Lucio III por la que condena a los ciudadanos de Salamanca a pagar seis
cientos ducados por haber despojado de sus casas a los canónigos de esta Iglesia. 11
junio 1181-1186. Pergamino con sello de plomo.
Nº 28. Bula de Inocencio IV por la que anula todas las enajenaciones hechas de bienes
eclesiásticos a manos seculares. 18 agosto 1255. Pergamino con sello de plomo.
Nº 29. Bula de Inocencio IV por la que pide al rey que no consienta que los alcaldes y
jueces de la ciudad de Salamanca, causen perjuicios al obispo, cabildo, y demás clérigos
de la ciudad y obispado de Salamanca. 25 septiembre 1255. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 30. Bula de Celestino III de confirmación de la concordia hecha entre las Iglesias de
Salamanca y Ciudad Rodrigo, en el pleito que trataban sobre los limites de las diócesis.
30 enero 1196. Pergamino con sello de plomo.
Nº 31. Bula de Urbano IV en que comisiona al obispo de Lugo para que entiendan en la
anulación de la colación de prebendas hechas en la Catedral de Salamanca por el
arzobispo de Santiago a favor de García Rodrigo, Fernando Martín, Benedicto Osorio y
otros clérigos. 1 marzo 1261. Pergamino con sello de plomo.
Nº 32. Bula de Celestino III en que comisiona al arcediano de Zamora y al Abad de
Moreruela para que el Hospital de la Espada y Miguel Sesmiro restituyan al Cabildo de
Salamanca los lugares de Juzbado y Baños. 10 abril 1191. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 33. Bula de Urbano IV concediendo al Cabildo de Salamanca el derecho de elección
de puestos estando en Sede Vacanmte, no obstante la inhibición de Papa Alejandro su
antecesor, que impedía este derecho. 13 noviembre 1261. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 34. Bula de Benedicto XIII en la que concede al rey Juan II el subsidio de 360 francos
de oro, de los rentas del estado eclesiástico de la ciudad y obispado de Salamanca. 17
diciembre 1414. Pergamino.
Nº 35. Bula de Benedicto XIII por la que concede a los beneficiados de la Iglesia de
Salamanca la facultad de poder tener caballerías. 3 marzo 1409. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 36. Hoy esta en el cajón 15, legajo 2, numero 0.
Nº 37. Breve de Paulo IV denegando a Carlos I la cuarta parte de rentas eclesiásticas
(subsido y excusado). 8 mayo 1556. Pergamino.
Nº 38. Bula de Benedicto XIII por la que concedió al rey Juan II dos partes de las tercias
del reino de Castilla y León para la defensa de la religión cristiana, sin perjuicio de las
tercias de las iglesias. 1 febrero 1414. Pergamino.
Nº 39. Bula de Alejandro III cometida al obispo de Salamanca, Pedro, para que castigue a
ciertos vecinos de la Villa de Medina del Campo, por la quema de la Iglesia de San
Nicolás con trescientas personas dentro que allí estaban refugiadas. 29 julio 1159-1181.
Pergamino.
Nº 40. Bula de Alejandro III por la que hace saber a el rey Alfonso VIII, haber ordenado
de sacerdote al venerable Pedro consagrando por obispo de Salamanca y suplicándole le
reciba y tenga por tal, le favorezca y ampare. 15 julio 1159-1181. Pergamino.
Nº 41. Bula de Alejandro III por la que hace saber al pueblo y clero de la ciudad de
Salamanca haber ordenado de sacerdote al venerable Pedro consagrando por obispo de
Salamanca, mandando le reciban, y tengan por tal obispo. 15 julio 1159-1181.
Pergamino con sello de plomo.
Nº 42. Bula de Alejandro III cometida a los obispos de Astorga y Ávila, para que
resuelvan los pleitos, que sobre diversos lugares traían el obispo de Salamanca y el de
Zamora. 27 junio 1159-1181. Pergamino con sello de plomo.
Nº 43. Bula de Alejandro III en que informa al obispo de Salamanca de que ha dado
comisión al arzobispo de Toledo para resolver el pleito que litigaba con el obispo de
Zamora sobre Castro de Ledesma. 6 abril 1159-1181. Pergamino con sello de plomo.
Nº 44. Bula de Alejandro III comunicando al Cabildo de Salamanca que ha cometido a los
obispos de Ávila y Salamanca en el pleito que traían con el arcediano de Salamanca,
Wilelmo, sobre la redecimación de los prestamos de sus prebendas. 10 junio 1159-1181.
Pergamino con sello de plomo.
Non riporto l’intero documento per ragioni di brevità, ma mi riservo di inserire di seguito
la parte finale dello stesso, perchè tornerà utile in seguito per il punto seguente. Le
ultime due voci sono relative a due pergamene da me rinvenute nel cassone e prive di
catalogazione; il lavoro svolto su di esse verrà trattato in seguito, qui mi riservo solo di
far vedere la loro catalogazione provvisoria.
Nº 96. Copia de un breve de Clemente XIII concediendo altar privilegiado a todos los de
la catedral en la muerte de algún capitular. 10 diciembre 1761. Rasgado en partes
interiores y en márgenes, con dobleces.
N° 97. [ sin catalogación ] . 1514 .
- Pergamino.
N° 98. [ sin catalogación ] . Legado de cartas de el pago escrituras y cedulas que he
pagado desde el año de 1636, y otro legado de los años siguientes. 1636-1637 (?) .
- Pergamino.
Trascrizione e catalogazione di alcune pergamene.
Come accennato al punto precedente, nel riordino del cassone n°23 sono state rinvenute
due pergamene prive di catalogazione e non risultanti nell’inventario. Le pergamene sono
state da me esaminate e trascritte, sotto la supervisione del personale tecnico e con
l’utilizzo delle tecnologie a disposizione dell’istituto. Le pergamene al momento sono
ancora in via di studio, in quanto, una in particolare, riporta l’intestazione Jeronimus, il
patrono fondatore della cattedrale, e quindi ha suscitato un certo interesse; le pergamene
sono state da me schedate ed inserite nell’inventario del cassone n°23, come si può vedere
alla fine del paragrafo precedente. Qui di seguito riporto le trascrizioni delle due
pergamene da me fatte, con le numerazioni di serie provvisorie da me inserite. Purtroppo
le trascrizioni presentano numerosi punti lasciati vuoti a causa del fatto che le pergamene
erano entrambe tagliate, e quindi presenti solo per metà, ed a causa del loro pessimo stato
di conservazione.
[ Cortada ] _ _ _ alio quia _ _ _ excurie _ _ _ _rome ea ius legma _ sui _ incesim loco
mihi in _ causa _ _ _ _ vel _ seu _ suus _ cum _ _ alias _ _ usque et _ _ _ _eius sic citari
quia sine _ _ _ _ sine nos _ nihil ab emissa via alia _ iuris et _ remedia procedemus iusta
medianre _ citares _ seu _ _ aliquorem obstantes et encurex iuxta ac _ supre preinserre
convicim forma continentia _ _ et incidendo expresse precipiatis et mandeii at nos _ ac _
et mandans _ _ eis 86 Cristophoro De Corbagl at vicaria _ _ ac _ _ _ nec no quibuis _ _ _
ac comuniis _ _ diis _ _ _ executione intima nominar et cognominar necuisis ac ofensis _
sub mille ducor auri de camara locis cuis _ _ applicaris _ illis _executari eim iuris _ _ _
sic _ ingressus _ _ _ _ et quod alios _ alii _ _ _ es penis audeant seu presumans nec _
aliquis audeor seu _ _ ac ea seu
_ ac sese _ sed alios publicae vel _ _ vel _ quoruis _ colore ea vel _ aut pretestu _ licis _
et iurisditioni nostre _ _ apostolice sedis vilipendiu _ _ _ decani et capituli eus _ patiu _
iuris _ ac gravamen lice _ seu _ suoi sic _ cosa _ _ _ _ _ seu _ equos _ fuit _ _ revocare _
_ _ reducere curabimus iusta _ absolutione _ _ omissis _ _ vel sucesiori _ _ modo
reservamus inquorum _ _ _ _ infractum _ _ _ _ publicari mandavimus sigillis nostri vel _
ex _ nostris _ iussimus et _ _ muniri datum dome _ nostri sub annua nostre domini _ _
trigesimo tertio inditione _ die vero decimo quinto mens iulii _ aut _ _ Urbani divina _
pape actarui anno eius decimo _ ibid _ Arcorio Martinello et _ franciscano constituoris
publi _ omissa _ _ _ atque rugaris.
Et quia _ Bandellus publicari loci palatii Ascauras notos de promissis rogatibus fuit
reverendus ego quirinis farina et publicus _ _ palatii apostolici _ _ _ ac _ publicus
citationis _ _ iustum subscrissi ac signavi regibus.
Controllo e catalogazione di alcune serie documentali.
L’ultima parte del lavoro da me svolto è consistita nel controllo e riassetto di un’altra
serie documentale, quella delle domande d’ingresso al Collegio di Carvajal. Era questo un
collegio per bambini orfani, che venivano avviati al ruolo di bambini del coro della
cattedrale. Questa serie documentale era stata utilizzata in precedenti esercitazioni ed
andava sottoposta a correzione e riordino. Il documento è diviso in due sezioni, le
domande di ingresso dei bambini e le domande di lavoro presentate all’istituzione
collegiale; riporto di seguito due estratti (il testo definitivo è in via di stesura e sottoposto
a vincolo archivistico, quindi riproducibile solo in parte, come i precedenti).
INVENTARIO DE EXPEDIENTES DE INGRESO EN
EL SEMINARIO DE CARVAJAL.
Come si è visto fino a questo punto, l’archivio della cattedrale di Salamanca si dimostra
un’istituzione ricca di vita, cultura ed iniziative. Aver potuto entrare a far parte dei suoi
progetti è stata un’esperienza culturalmente formante; mi ha fornito una pratica sul campo
a stretto contatto con degli esperti del settore che mi hanno permesso di affinare ed
arricchire ulteriormente le mie capacità e competenze, senza parlare poi del
miglioramento della mia conoscenza della lingua e cultura spagnola. Sicuramente
un’esperienza valida ed interessante. La disamina sull’istituzione, sulla sua storia e sui
suoi progetti non è altro che un piccolo assagio dell’universo di competenze e possibilita
che ci fornisce un ente così ricco; merito sicuramente di una gestione oculata che si è
protratta nei secoli e che ha permesso di evitare le dispersioni e la rovina che ha colpito la
maggior parte delle istituzioni, sia in Italia che all’estero. È auspicabile che i rapporti con
una simile struttura vengano coltivati ed intensificati, perchè essa può certamente fornire
lavoro ed aiuto a ricercatori ed appassionati di vario tipo; mi sono già dilungato sulle varie
tipologie di fonti ivi presenti, ma vale la pena di ricordare il ricco patrimonio di testi
inerenti alla musica sacra, che rendono la cattedrale di Slamanca, una tappa fondamentale
per gli studiosi dell’argomento, non solo spagnoli, ma di tutto il mondo.
Bibliografia.
MARCOS RODRÍGUEZ, Florencio. La antigua biblioteca de la Catedral de Salamanca.
In
Hispania Sacra, 28 (1961) pp. 281-319.
ARCHIVOS y bibliotecas eclesiásticos de Castilla y León. Salamanca: Giunta della Castilla
e
León, 1989.
CENSO-GUÍA de Archivos. Base de Datos CARC. 2000.Informazioni riferite alla
biblioteca.
Libro Registro di Entrata per Monografie della cattedrale di Salamanca.
Libro Registro di Entrata per Pubblicazioni Periodiche della cattedrale di Salamanca.
Catalogo degli Autori della cattedrale di Salamanca.
Catalogo Topografico della cattedrale di Salamanca.
Base dei dati (in fase di creazione mediante software specifico per la gestione delle
biblioteche in
formato MARC-) della cattedrale di Salamanca.
Guida della Musica e della Danza in Spagna (Ministero dell’ Educazione e della Cultura).
Catalogo Archivio della Musica della Cattedrale di Salamanca. (Dámaso García). Instituto
Musica Religiosa della Deputazione provinciale di Cuenca, 1981.
BOYCE, James (O. Carm.); LACOSTE, Debra; MITCHELL, Andrew. Salamanca,
Archivio della Cattedrale, 5, 6, 7, 8,. A Cantus Index. Canada: The Institute of
Medieval Music, 2001.
PÉREZ PRIETO, Mariano. “La capilla de música de la Catedral de Salamanca durante el
periodo 1750: historia y estructura”. Rivista di Musicologia, 1995,Vol. XVIII, p. 145-
149.
MARCOS RODRÍGUEZ, Florencio. Catálogo de los documentos del Archivo Catedralicio
de Salamanca (siglos XII y XIII). Salamanca: Universidad Pontificia, 1962, 3 h. +
p.241.
GONZÁLEZ DÁVILA, Gil. Historia de las antigüedades de Salamanca, vidas de sus
obispos, y cosas sucedidas en su tiempo. Salamanca: Stampato da Artus Taberniel,
1606. p.93-94.
MARTÍN MARTÍN, José Luis. El Cabildo de la Catedral de Salamanca (siglos XII-XIII).
Salamanca: Centro de Estudios Salmantinos, 1975. p. 47-55.
DÍEZ MORENO, Elvira. “Proceso constructivo de las sacristías de clérigos y de
prebendados en la Catedral Nueva de Salamanca (1752-1765)”. Studia Zamorensia,
1990, XI, p. 205-217.
MUÑIZ, T. Derecho Capitular. Madrid: Voluntad, [1925], p. 190.
GARCÍA FIGUEROLA, L. C. La economía del Cabildo salmantino del siglo XVIII.
Salamanca: Università di Salamanca, 1989.
MARTÍN RODRÍGUEZ, José Luis. “Iglesias y pueblos salmantinos de otras épocas” 1999,
nº 100, p. 35-38.
TORRENTE, Álvaro. “Cuestiones en torno a la circulación de los músicos catedralicios en
la España moderna”. Artigrama, 1996- 97, nº 12, p. 217- 236.
TORRENTE, Álvaro. The sacred villancico in early eighteenth-century Spain: the
repertory of Salamanca Cathedral. Cambridge: University of Cambridge, 1997 (Tesi
GUIJARRO GONZÁLEZ, Susana. “La Formación Cultural del Clero Catedralicio en la
Salamanca Medieval (siglos XII al XV)”. En: Actas. I Congreso. Historia de
Salamanca. 1989. Salamanca, 1992, tomo I, p. 449-460.
HERNÁNDEZ, Francisco. J. Los Cartularios de Toledo. Catálogo documental. Madrid:
Fondazione Ramón Areces, 1985, p. XV.
RECOMENDACIONES para la edificación de Archivos. Madrid: Direzione degli Archivi
di Stato, 1994.
HEREDIA HERRERA, Antonia. “La normalización como punto de partida en la
archivística”. In: Actas de las Primeras Jornadas sobre metodología para la
identificación y valoración de fondos documentales en las Administraciones Públicas.
Madrid: Ministero della Cultura, 1992, p. 43-49.
GONZÁLEZ GARCÍA, Pedro. “La normalización en la descripción de archivos: un
movimiento internacional”. In: Actas de las Primeras Jornadas sobre metodología
para la identificación y valoración de fondos documentales en las Administraciones
Públicas. Madrid: Ministero della Cultura, 1992, p. 21-37.
ESTEBAN NAVARRO, Miguel Ángel; GAY MOLINS, Pilar. “La normalización de la
descripción y la recuperación de información en los archivos: vino viejo en odres
nuevos”. Boletín de la ANABAD, 1998, vol. 48, nº 1, p. 12-14
ARCHIVO DE LA CATEDRAL DE SALAMANCA. (Direzione: Florencio Marcos
Rodríguez). Catálogo de documentos del Archivo Catedralicio de Salamanca (siglos
XII–XV). Salamanca: Università Pontificia, 1962.
ARCHIVOS DE LA CATEDRAL Y DIOCESANO. (José Luis Martín Martín, Luis
Miguel Villar García, Florencio Marcos Rodríguez e Marciano Sánchez Rodríguez).
Documentos de los Archivos Catedralicio y Diocesano de Salamanca (siglos XII-
XIII). Salamanca: Università, 1977.
Inventario dei documenti del Collegio de Niños Expósitos realizzato per i commissari del
Capitolo Cattedrale ai commissari della Giunta Municipale di Beneficenza di
Salamanca. Data: 17 febbraio 1823. Segnatura: Cassone 49 leg. 4, nº35.
Cantorale
medioevale della
Cattedrale di
Salamanca.
(Foto 1)
Cantorale
medioevale della
Cattedrale di
Salamanca.
(Foto 2)
Cliccare
per ingrandire
CASSONI DELL’ ARCHIVIO STORICO.