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Master Europeo in “Conservazione e gestione dei beni culturali,

Indirizzo beni librari ed archivistici”.


Anno 2005 – 2006.

L’archivio della Cattedrale Vecchia di

Salamanca.

Elaborato del Dottor. Federico Roccabianca.


Indice.
Indice.
 Presentazione.
Presentazione.
Storia della Cattedrale di Salamanca.
Storia dell’archivio della Cattedrale di Salaman
ca.

Storia dell’archivio musicale della Cattedrale di


Salamanca
.
Progetti svolti. Presente e futuro dell’archivio d
ella Cattedrale di Salamanca.
Conclusioni.
Presentazione.
La Biblioteca e Archivio della Cattedrale di Salamanca è il dipartimento che s’incarica di
ricevere, custodire e fornire la documentazione e la bibliografia tanto dell’instituzione
che l’ha generata per la difesa degli interessi che le sono propri, tanto come per il
Capitolo della Cattedrale, di cui fa parte, e per la comunità scientifica con il fine di
studiare la cultura e la propria società. La Chiesa cattolica così compie un servizio
pubblico alla società, integrandola con la propria storia e cultura.
La biblioteca si conserva in due ale del chiostro superiore della Cattedrale
Vecchia, congiuntamente con l’archivio della Cattedrale. Internamente l’archivio è
composto da due sale di deposito, una sala di lavoro per il personale, una sala di lettura e
ricerca e un vestibolo di accesso; ciò dopo il trasloco dell’ Archivio Storico Diocesano di
Salamanca con il quale fino a poco tempo fa venivano condivisi i locali. Parte di queste
strutture vennero costruite già nella seconda metà del secolo XVIII per motivi interni alla
tesoreria, alla biblioteca e all’archivio. In questo modo si può constatare come è stata
mantenuta intatta la disposizione della struttura con “las cajonerías”(la cassoneria, dove
sono conservati i cassoni di legno contenenti i documenti più antichi), la libreria e le
strutture per la conservazione delle pergamene. Per questo motivo l’istituto, non solo è
incastonato in un edificio dal ricchissimo patrimonio artistico e storico, ma gli interni
stessi dell’archivio fanno parte dell’impressionante patrimonio culturale che ci mostra la
Cattedrale di Salamanca.
d
PATRIMONIO DOCUMENTALE E BIBLIOGRAFICO DELLA
BIBLIOTECA CATTEDRALE DI SALAMANCA.

La Biblioteca capitolare nel secolo XVI eguagliava quella della propria università; di
fatto nel suo inventario del 1533 si trovano circa 750 libri, tra libri a stampa e manoscritti
. Ai giorni nostri, anche se non è stato possibile conservare incunaboli, nei fondi
dell’archivio si trovano libri manoscritti di una certa importanza, e numerose prime
impressioni di stampa. Tra i testi particolarmente d’interesse ricordiamo:
Evangelios de fray Juan da Salamanca – ms. - (secolo XV).
Sermones de Santo Tomás da Villanueva – ms. - (secolo XVI).
Adagios... de Erasmo da Rótterdam (1529).
Etc.
Attualmente la Biblioteca della Cattedrale è composta da circa 8000 volumi, a parte la
sezione delle riviste e dei quotidiani dell’emeroteca. Attualmente la biblioteca è divisa in
tre parti principali. Queste sono:

Antica Biblioteca Capitolare. Questa compone principalmente il fondo più antico della
struttura fino al secolo XIX. È composta da circa 4000 volumi, dei quali più di 350 sono
anteriori al secolo XVIII (80 del secolo XVI, e 280 del XVII). La tematica principale è
quella religiosa (teologica, liturgica, etc.), anche se la diversità degli argomenti porta poi
a numerosi
altri distinti campi (storia ecclesiastica e non, geografía, diritto, letteratura, scienze
naturali, musica, filosofía, statistica, etc.).

Biblioteca Moderna e Ausiliaria dell’ Archivio. Composta da un fondo logicamente


moderno che arriva a circa 4000 volumi, attualmente tiene una politica attiva di
acquisizione, tanto derivante da acquisti come da donazioni, data la gran domanda di
consultazioni che stà avendo, e di miglioramento della strumentazione per l’accesso dei
ricercatori alle fonti. La tematica, in concordanza con le esigenze del capitolo cattedrale e
degli studiosi che frequentano abitualmente il centro sono: Sacre Scritture e liturgia,
teologia, biblioteconomia, archivistica, fonti documentali, storia generale, della Castilla y
León e di Salamanca, musica, arte, educazione, opere di riferimento, etc.

Emeroteca. È di una importanza considerabile in quanto presenta tra i suoi fondi


pubblicazioni periodiche fin dal secolo XVIII. In questo momento è composta da un
centinaio di titoli. Conserva dentro i suoi fondi diversi tipi di bollettino ufficiale (Gaceta
de Madrid, Boletín Oficial de la Provincia, Gaceta del Gobierno, Boletín Eclesiástico de
la Diócesis,...).
SERVIZZI ACCESSORI DELL’ISTITUTO.

I documenti che conserva l’Archivio principalmente sono quelli generati per


l’instituzione del Capitolo della Cattedrale di Salamanca nello svolgimento delle sue
funzioni, nell’arco di nove secoli, insieme ad altri tipi di istituzioni a lei collegate
(l’Università di Salamanca, personaggi illustri, memorie, fondazioni, chiese, etc.).
La biblioteca svolge inoltre altri servizzi a favore della ricercà e della preservazione
del suo patrimonio culturale e storico:

Servizio di consultazione. Il lavoro di appoggio ai ricercatori che vogliono


consultare le fonti presenti rientra tra le prime attenzioni dell’istituto. Gli addetti alla
documentazione sono sempre disponibili per la consultazione di fondi o archivi
tramite apposita richiesta.

Servizio di documentazione per opere di restaurazione. Per il lavoro di


conservazione e restauro la Cattedrale di Salamanca, in concomitanza col Piano
Generale di Restaurazione, svolge un servizio d’informazione e documentazione.
Vengono svolte ricerche al fine di fornire informazioni dettagliate per agevolare il
lavoro dei restauratori, non solo a Salamanca ma in tutta la spagna, lavorando insieme
a numerose altre istituzioni nazionali importantissime.
Servizio di riproduzione. Alcune volte risulta indispensabile, per aiutare i ricercatori,
la riproduzione di alcuni tipi di documento. Attualmente in archivio sono già attivi dei
servizzi di riproduzione ma ovviamente il processo non viene applicato a libri e
documenti a rischio di deteriorazione, e quindi in realtà solo ad una minima parte delle
fonti. Altri sistemi di riproduzione (digitalizzazione) stanno venendo approntati per
venire incontro al crescente bisogno di standardizzazione e informatizzazione.

Servizio di formazione. Attualmente l’ archivio sta fornendo un’appoggio diretto nella


formazione dei potenziali ricercatori. Vengono spesso organizzate numerose giornate d’
invito all’informazione e visite, ma anche esposizioni e articoli sui giornali locali.
Viene tenuta un’attenzione particolare per gli alunni universitari, in particolar modo
delle facoltà di Geografia e Storia, Archivistica, Educazione e Pedagogia, e per Corsi di
Dottorato e Conservatori di Música.

Servizio di divulgazione ed informazione. Constantemente vengono aggiornati i dati e


le fonti documentali di riferimento al fondo della cattedrale in differenti pubblicazioni
periodiche e monografie .
Storia della Cattedrale di Salamanca.

Nell’anno 1902 fu stampato in Salamanca l’episcopologio pubblicato da Don Juan Antonio


Vicente Bajo, cantore della cattedrale. Con molta abilità, questo saggio ecclesiastico
raggruppò i vescovi anteriori al secondo millennio in due grandi capitoli: uno dedicato ai
primi sette secoli ed uno dedicato ai secoli VIII, IX, X e XI. Con un grande sforzo di
ricerca, il nostro autore ha potuto documentare la vita cristiana salamantina sotto il bastone
pastorale dei vari successori apostolici. All’alba del secolo XII, con la ripopolazione di
Salamanca, tutto cambiò per quel che riguarda le notizie provenienti dai monumenti e dalle
fonti documentarie della città. L’archivio della cattedrale, che è il più antico tra gli archivi
della città di Salamanca, offre una tale quantità di notizie sopra la vita cristiana e civile,
che risulta difficile cogliere le più significative. Prima di tutto, bisogna dire, che la
riconquista cristiana portò con se nel suo ventre un componente di unità tra le religioni, la
politica e la società. Il vescovo Don Jeronimo (1102-1120) arrivò a Salamanca,
accompagnando il conte Don Raimundo di Borgogna, genero del re Alfonso VI, non solo
recando due grandi tesori, il santissimo Cristo della Battaglia (un crocifisso dai poteri
miracolosi) e i documenti di donazione del Cid Campeador e di Donna Jimena, ma con
l’intenzione di iniziare la costruzione della chiesa di Santa Maria, che sarà poi conosciuta
come Cattedrale Vecchia, e di presiedere ai templi di stile romanico che già esistevano e
che ancora oggi possiamo contemplare e visitare: San Cristòbal, San Juliàn,
San Marcos, San Juan Bautista, San Martìn ed altre. Molto presto la città si trovò
organizzata dalle parrocchie che fornivano il sostentamento spirituale alla comunità, che
nel frattempo si era formata loro intorno, secondo i gruppi che il diritto canonico chiama
naturali, partendo dai gruppi che si erano stanziati nella zona: franchi, portoghesi,
castigliani, mozarabici ed altri. In questa eterogeneità si può, talvolta, il fondamento di
quella che sarà poi la Salamanca della cultura e delle fazioni. Talvolta sarà la chiesa
capace di tirare fuori dai salamantini quella chiesa che sarà per tutto il secondo millennio
modello della chiesa racchiusa tra le sue mura ed al tempo stesso, aperta al mondo
cattolico. Quando in Europa cominceranno ad innalzarsi le cattedrali gotiche ed a fondarsi
le università, Salamanca inizia a brillare di luce propria. Tra i nove vescovi che
occuparono la cattedra salamantina durante i cento anni del secolo XIII si ricordano Don
Gonzalo (1199-1226) e Don Pedro Pérez (1246-1264). Vi furono anche numerosi re tra i
mecenati della cattedrale: Alfonso IX di León, che fondò l’ Università nel 1218 nella
Cattedrale Vecchia e Alfonso X il savio, che la riconfermò nel 1254. Il primo pontefice
che dette carattere papale all’università salamantina, fu Papa Alessandro IV, che nell’anno
1255, dette valore universale ai gradi accademici ottenuti a Salamanca. L’archivio della
cattedrale abbonda, nel secolo XIII e successivi, di bolle pontificali, privilegi reali,
fondazioni e memorie di dinastie salamantine (simboli della crescente cristianizzazione
della città). Tramite gli ordini religiosi che arrivarono e vissero a Salamanca, la chiesa
locale cominciò ad inserirsi nella rigogliosa vita religiosa dell’Europa medievale. Tramite i
medesimi ordini religiosi, sia maschili che femminili, le famiglie della città cominciarono
a ricevere un’indottrinamento spirituale e riti di sepoltura dai francescani, agostiniani e
domenicani. Gli ordini monastici maschili cominciarono a stabilirsi nei dintorni della
città , passando ben
presto all’interno delle mura: i Francescani nella Parrocchia di San Simón e Judas, i
Domenicani in quella di San Esteban, gli Agostiniani in quella di San Pedro, i Carmelitani
in quella di San Andrés. Fatto importante fu inoltre l’incorporazione della chiesa di
Salamanca nell’arcidiocesi di Santiago, avvenuta nel 1134, per mandato di papa Callisto II,
essendo prima stata incorporata nella metropolitania emeritense (Mèrida). In questo nuovo
stato di cose, da una parte, molti vescovi di Salamanca furono promossi all’arcidiocesi
compostellana, e d’altro canto, molti sinodi compostellani furono celebrati a Salamanca,
assistendo i vescovi di Zamora, Ávila, Coria, Plasencia, Lisbona, Évora, Lamego e Guarda
(anno 1335). In uno di questi concilii furono assolti dalle loro colpe i cavalieri Templari.
Non si può dimenticare che nella cattedrale vecchia fu battezato il re Alfonso XI dal
vescovo Pedro V (1310-1324), fatto che portò alla chiesa di Salamanca grande prestigio.
Nei secoli XIV e XV Salamanca perse la sua pace cristiana e fu coinvolta in molti
turbolenti moti civili, che non mancarono di turbare la chiesa stessa. La sanguinosa lotta tra
le varie fazioni terminò con la predicazione ed i miracoli di San Juan di Sahagùn, che, più
tardi sarà canonizzato ed elevato al grado di patrono della città, anche se la pacificazione
vera e propria tra le fazioni di San Martìn e di San Benito si ebbe solo nel 1474. Influirono
su questo periodo turbolento le traversie ecclesiastiche createsi fuori dalla Spagna: l’esilio
dei papi ad Avignone (1309-1377) e lo scisma d’ocidente (1378-1471). Tra i vescovi del
secolo XIV vanno ricordati per la loro importanza frate Pedro V (1310-1324), Don Juan
Lucero (1339-1362) e frate Juan Castellanos (1382-1389). E nel secolo XV Don Diego di
Anaya e Maldonado, che assistette al Concilio di Constanza (1414) e fondò il Collegio
Maggiore di San Bartolomeo, Don Sancho I (1420-1446), Don Gonzalo di Vivero (1470-
1482) che giace nella cappella maggiore della Cattedrale Vecchia accanto al sepolcro
di Sancho I di Castiglia. Malgrado i problemi tra le dinastie salamantine, che
frequentemente incidevano sopra persone e beni ecclesiastici fino al punto di costringere
alcuni nobili a rifugiarsi dentro la torre Mocha della Cattedrale Vecchia, in lotta contro il
vescovo o contro gli stessi regnanti, i cristiani di Salamanca continuarono a professarsi
credenti ferventi nei loro testamenti, fondazioni e pratiche religiose. Durante i secoli XVI,
XVII e XVIII la chiesa salamantina può considerarsi “Gran Iglesia Católica” di Occidente,
dentro l’insieme dei Regni di Spagna nel continente ed oltre mare. Esponenti di tale
grandezza possono considerarsi: la Cattedrale Nuova, la partecipazione al Concilio di
Trento, il Secolo d’ Oro dell’ Università di Salamanca, con i suoi maestri in Teologia,
Diritto, Letteratura; i Collegi Maggiori, miniere di personalità politichee ed ecclesiastiche;
l’ Ordine Religioso, inviando legioni di missionari nelle colonie e prestando maestri ed
insegnanti delle scienze ecclesiastiche ovunque... e conducendo una nutrita vita spirituale
per i mistici classici Teresa di Gesú e Juan della Croce. In tutto questo ampio periodo di
tempo i vescovi salamantini furono sempre eletti e presentati al Papa dai re spagnoli, per la
loro confermazione e consacrazione, a tenore della nuova istituzione chiamata Patronato
Regio, che al di là delle sue inconvenienti intromissioni nella chiesa, produsse grandi frutti
di universale evangelizzazione in Spagna e nei suoi domini. Vista l’impossibilità di
riassumere qui la ricchezza spirituale della chiesa salamantina in questi tre secoli, diamo
brevemente la lista dei Conventi-Collegi religiosi che offrono la “Marqués de la Ensenada”
nell’ anno 1753:
“Compagnía di Gesù, canonici di San Isidro, chierici minori, chierici di San Cayetano,
canonici premostratensi, monaci di San Basilio, monaci di San Geronimo, Cappuccini,
Ordine dei predicatori, Agostiniani Calzati e Scalzi, Ordine di San Francesco di Paola”
(Archivio della Cattedrale).
Finalmente, attraverso il vuoto istituzionale e le perturbazioni del secolo XIX, incluse le
calamità successive alla Guerra di Indipendenza, alla exclaustrazione, all’alienazione ..., si
generò una generale prostrazione della vita cristiana, che sprofondò il popolo salamantino
in perniciose lotte fratricide. Comunque, nella seconda metà del secolo XX la chiesa di
Salamanca ha iniziato a brillare nell’ orizzonte della chiesa spagnola, grazie anche
all’Università Pontificia, con i suoi restaurati collegi - seminari, con i professori che
partecipano al Concilio Vaticano II e con il proiettarsi nella dimensione ecumenica
internazionale. Senza uscire dalle due Cattedrali di Salamanca, la chiesa di questa città
offre un singolarissimo patrimonio artistico, che non è dato contemplare in altre città della
Spagna. Sette secoli di arte e di storia ci offrono la Cattedrale Vecchia (ss. XII, XIII, XIV e
XV) e la Cattedrale Nuova (ss. XVI, XVII e XVII). Come soggiacenti in questa, si trovano:
l’ impegno del Capitolo e dei vescovi, il mecenatismo dei re spagnoli e l’apporto e
sensibilizzazione artistica dei maestri architetti, scultori, pittori e musici. Lo stile
romanico-bizzantino, gotico, rinascimentale, baroco brillano in una serie continua, per tutto
l’ambito della cattedrale. Stili, per altra parte, che si riscontrano in tantissimi altri edifici
ecclesiastici della città, convertendola in un’indiscutibile città di cultura Europea. In quanto
alla musica, bisogna ricordare che la cattedrale salamantina conta, almeno, quattro organi
che in essa anno funzionato: uno medievale, quello di Salina, quello del Rinascimento e
quello Baroco. Con essi, la Cattedral conta due Archivi Musicali molto ricchi: quello del
Canto Gregoriano (56 cantorali) e quello di Musica Polifonica (più di 3.000 partiture). Per
segnalare solo alcuni esempi eminenti di pittura e scultura che vi si trovano: il ricettacolo
dei fratelli Delli nella Cattedrale Vecchia, e la grande Cupola della Cattedrale Nuova,
recentemente restaurato dalla Giunta della Castiglia e León.
Per molto tempo, niente è stato comparabile in Europa con il ricettacolo - iconostasio della
Cattedrale Vecchia. “La iglesia de los Pobres” fu sempre tenuta molto di conto dalla
Chiesa di Salamanca. Secondo la diversità dei tempi, la necessità sociale e le diverse forme
di organizzazione sociale, la carità fu sempre praticata in Salamanca abbondantemente. Nei
giorni della ripopolazione, i coloni più favoriti solevano essere quelli che servivano nelle
proprietà della Chiesa. Durante tutta l’Età Media, la chiesa protesse molti cittadini di fronte
alla giustizia secolare. Nei monasteri e conventi, i pellegrini e viandanti ricevevano
ospitalità gratuita. Le Cattedrali, attraverso i loro Capitoli, accoglievano, con frequenza, i
bambini orfani o abbandonati o le donne di mal costume pentite della loro vita, e
facilitavano sussidi per lo studio a giovani bisognosi con capacità sufficienti per
frequentare l’Università. Numerose fondazioni a favore di vivi e defunti erano promosse in
qualsiasi luogo, a instanza del clero. Molti vescovi salamantini lasciavano i loro beni
patrimoniali a favore dei poveri. Nell’ Archivio Cattedralizio ci sono molti dei documenti
scritti per motivi di carità. Molteplici Congregazioni Religiose, maschili e femminili,
popolavano le strade di Salamanca, nell’arco dei secoli, con porte aperte alle necessità dei
differenti penitenti. Nell’Età Media i salamantini professarono autentica devozione al
St.mo Cristo della Battaglia ed a Nostra Signora della Santa Sede, ma ancor di più alla
Nostra Signora della Vega (rio, fiume). Nell’Età Moderna i fedeli si prodigarono alla sua
devozione popolare realizzando molte immagini del Signore o della Vergine, che
portavano in processione per le strade di Salamanca, nello stesso modo in cui ancora oggi
fanno le molte Cofraternite e Fratellanze. Se il popolo si radunò pacificamente intorno alle
immagini custodite in parrocchie o conventi, il municipio festeggiò, con più fervore, il
Cristo e la Vergine della Cattedrale. Oggi, Salamanca tiene relegata al ricordo
la devozione a quello che fu e deve continuare ad essere il “Cristo de Salamanca”, che
potremmo chiamare il “Cristo milenario”: riconoscimenti speciali di devozione generale
salamantina possono essere considerati quelli riferiti ai suoi due patroni, San Juan di
Sahagún e Santa Teresa di Gesú. Nella canonizazione di San Juan di Sahagún (1691), il
municipio fece costruire la gran urna di argento che racchiude il suo corpo nell’altare della
Cattedrale Nuova, lo riconobbe come patrono e apostolo della città e promisero di celebrare
la festività perpetuamente. In quanto a Santa Teresa di Gesú, il gran vescovo Frate Pedro di
Salazar (1681-1686) eresse a sue spese parte della Chiesa delle Carmelitane di Alba di
Tormes; e il vescovo Narciso Martínez Izquierdo promosse la devozione alla Santa nel
mondo intero, con motivo del III centenario della sua morte ... ed ottenne che tutti i popoli
della diocesi si recassero ad Alba in pellegrinaggio, stimolando con l’esempio del Capitolo
Cattedrale e del Chiostro dell’Università di Salamanca; e il vescovo Frate Tomás Cámara e
Castro iniziò, con grande decisione, la costruzione della Basilica moderna, che dovrebbe
raggiungere il suo completamento all’inizio del terzo millenio.
900 Anni Di STORIA DElLA CATtEDRALe Di SALAMANCA.

1102 Restaurazione della Sede salamantina, per concessione a Don Jerónimo.


1120 Morte del vescovo Don Jerónimo.
1124 La Chiesa di Salamanca passa ad essere suffraganea di quella di Santiago di
Compostela.
1133 Constatazione documentale dell’esistenza del Capitolo Cattedrale.
c. a. 1150 Inizio stimato della costruzione della Cattedrale Vecchia.
1161-1168 Creazione della Chiesa di Ciudad Rodrigo .
1162 Inizio stimato della costruzione del chiostro della Cattedrale Vecchia .
c. a. 1164 I Concilio Compostelano in Salamanca.
1167-1176 Perdita della giurisdizione della Chiesa di S.ta Maria della Vega a favore di
quella di San Isidoro in León .
1174 Pedro, primo maestro di scuola della Cattedrale; Primo esempio della Scuola
Cattedralizia.
1218 Fondazione dell’Università di Salamanca da parte della scuola Cattedralizia.
1245 Istituzione del diritto di visita del Capitolo del arcipresbiteriato della Valdobla.
1245 Constituzione dei prebendati della cattedrale autorizzata da Innocenzo IV.
1306 Capitolo e Consiglio accorrono in aiuto per il sostenimento dell’Università.
1311 Nascita in Salamanca di Alfonso XI. Fu battezzato nella Cattedrale Vecchia.
1334 Il Papa concede al maestro di scuola della cattedrale la facoltà di conferire gradi.
1345 Ricompilazione degli statuti antichi e nuovi della cattedrale.
1363 Il vescovo Alonso Barrasa fonda una cofraternita per aiutare a l’opera di Santa Maria.
1374 Arias Díaz Maldonado dona la villa di Buenamadre al Capitolo.
s. XV Conflitto delle fazioni e pacificazione di San Juan di Sahagún.
1420 Permuta dell’Abbazia della Armuña del Capitolo per il peso del Consiglio.
1440 Juan Gómez di Anaya, arcidiacono si barrica nella torre della cattedrale contro Juan
II.
1456 Contenzioso tra il vescovo G. López di Vivero e il Capitolo per la su detta
barricazione.
1492 Divisione di 10 razioni in 20 mediae razioni per concessione di Innocenzo VIII.
1497 Morte del principe Juan, erede della corona. Il capitolo custodisce i suoi resti.
1509 Creazione del priorato della cattedrale.
1513 Inizio della costruzione della Cattedrale Nuova.
1516 Fondazione della Cappella di Talavera per Arias Maldonado.
1539 Creazione del arcidecanato di Monleón della cattedrale.
1543 Felipe II si stabilisce in Salamanca con la infanta Maria di Portogallo.
1565 V Concilio Compostellano in Salamanca per ammettere i decreti di Trento.
1595 Creazione della Arcidiocesi di Valladolid. Perdita dell’Arcipresbiteriato di Medina.
1602 Sebastián di Vivanco è nominato maestro di cappella della cattedrale.
1613 Accordo del vescovo e capitolo per fondare la Cofraternita dei bambini abbandonati.
1618 Canonizazione di Santo Tomás di Villanueva.
1622 Canonizazione di Santa Teresa di Gesù.
1649 Fondazione del Collegio Seminario Carvajal, sotto il patronato del capitolo.
1706 Truppe portoghesi del Arciduca in Salamanca.
1719 Provisione del posto di maestro di cappella in favore di Antonio Yanguas.
1733 Consacrazione della Cattedrale Nuova.
1755 Terremoto di Lisbona. Gravi danni alla torre e al chiostro.
1762 Seconda consacrazione della Cattedrale Nuova.
1809-1813 Invasione francese. Distruzione della chiesa e perdita di parte del tesoro in
argento.
1836 Disammortizzazione ecclesiastica.
1843 Si celebrano per l’ultima volta atti solenni e gradi dell’Università nella Cattedrale.
1940 Restaurazione dell’Università Pontificia di Salamanca.
Storia dell’archivio della cattedrale di Salamanca.

La biblioteca del capitolo fino al XVIII secolo fu comparabile con quella dell’università di
Salamanca; da questa data in poi però fu sottoposta alla sottrazione di innumerevoli volumi,
alcuni dei quali dal valore incalcolabile. A questo proposito si possono consultare numerosi
documenti che comprovano la sua importanza nei secoli passati:
Inventario della Biblioteca del Capitolo del 1275.
Testamento del Vescovo Vivero, in cui dona parte della sua ricca biblioteca al Capitolo
nell’ anno 1480.
Inventario dei libri del Vescovo Juan di Castilla, donati al Capitolo nell’ anno 1510.
Inventario della Biblioteca Capitolare realizzato per il Maestro León di Castro (1533).
I libri, nella loro primitiva disposizione, erano conservati in arche e casse, mescolati col
tesoro della Cattedrale e custoditi dal tesoriere della chiesa. Nel testamento del vescovo di
Salamanca Don Domingo, datato 21 gennaio 1267, già risultano donazioni di libri alla
biblioteca. Nell’inventario della biblioteca del 18 dicembre 1275 (ACS Cassone 44 Legº. 2
nº26.) i libri appaiono mescolati con ornamenti e oggetti di culto in cinque casse sotto il
controllo del tesoriere, che aveva anche il ruolo di bibliotecario (al tempo la biblioteca già
contava più di ottocento libri). Le successive donazioni ed acquisizioni di libri, obbligarono
il capitolo ad adibire una cappella del chiostro della cattedrale a libreria, separando
finalmente i libri dal tesoro della cattedrale. Le fonti non sono precise, ma sembra che ciò sia
avvenuto nel XIV secolo, ed il
luogo prescelto fu la cappella di Santa Catalina; quest’ultima subirà a tale scopo continui
allargamenti fino al secolo XVIII (la biblioteca fu spostata alcune volte nella cappella di
Santa Barbara in occasione del Concilio Compostellano e per le cerimonie dell’Università).
In quest’epoca i libri non erano conservati in librerie ma in banchi o tavoli perpendicolari
alle finestre; i libri dovevano essere consultati in quel luogo anche perché incatenati ai tavoli
stessi per ragioni di sicurezza. Alla fine del 1790 fu effettuata la traslazione definitiva in
quelle stanze nella parte alta del chiostro della cattedrale vecchia, che a tutt’oggi conservano
l’archivio. La biblioteca si è formata lentamente, più che altro per le donazioni di vescovi e
prebendari che per acquisti o ad opera dei copisti (tra le quali ricordiamo quelle operate dai
vescovi don Domingo 1267, Don Gonzalo di Vivero 1480, Don Juan di Castilla 1510; o
quelle dei prebendari come Don Juan Martínez di Cantalapiedra 1376). In un’atto del 1533,
redatto dall’allora bibliotecario Don Leòn di Castro risulta addirittura una donazione di 750
libri; dal medesimo atto risulta che i libri erano allora conservati in ventiquattro banchi,
dodici per lato della cappella di Santa Catalina. La grande ricchezza della biblioteca della
cattedrale si può anche spiegare col fatto che numerosi vescovi e religiosi furono professori,
maestri di scuola e anche rettori dell’università; questa sovrapposizione di cariche fu la
fortuna dell’archivio che si pote così fortemente arricchire. Significativa è anche
l’incorporazione della biblioteca privata di Don José Antonio Barreña Caballero che contava
almeno 400 volumi, alcuni dei quali manoscritti, come risulta dall’inventario del 1845.
Purtroppo l’antica biblioteca capitolare ha subito anche grosse perdite; dagli atti risulta che
nel secolo XVIII una parte dei libri era scomparsa senza lasciare traccia (come risulta dal
foglio 15 dell’inventario del 1533; alcuni testi sono stati rintracciati in altre
comunità religiose della zona, come ad esempio la biblioteca dell’Escorial). Attualmente,
oltre al nucleo di documenti che costituisce l’Antica Biblioteca Capitolare (3500 volumi dal
secolo XV al secolo XVIII) la biblioteca ospita la sezione moderna e quella ausiliaria al
Capitolo della Cattedrale, che stanno assumendo un notevole valore, non solo per gli studi
religiosi o di teologia in generale, ma anche per la storia (generale, regionale e locale), la
musica antica, l’arte, ecc. Associata all’emeroteca, il tutto costituisce un patrimonio
documentale di tutto rispetto. Per il controllo dei libri e delle informazioni che contengono
l’archivio ha a disposizione diversi strumenti:
 Libro Registro di Entrata per Monografie.
 Libro Registro di Entrata per Pubblicazioni Periodiche.
 Catalogo degli Autori.
 Catalogo Topografico.
 Base dei dati (in fase di creazione mediante software specifico per la gestione delle
biblioteche in
formato MARC-).
Storia dell’archivio musicale della cattedrale di
Salamanca.
Non sappiamo di preciso dove si conservava la documentazione che veniva generata fino al
secolo XVIII. Ma è sicuro che i maestri di cappella tenevano in loro custodia buona parte
delle opere musicali composte per loro o in uso in quel momento. È possibile che esistessero
delle regole a parte per la conservazione di detti materiali; l’unico documento in nostro
possesso è uno statuto sulla regolamentazione dei libri coi pezzi composti per l’organo
dell’anno 1550. Sappiamo inoltre, che quanto meno al momento dell’insediamento del
nuovo maestro di cappella, dovevano essere compilati degli inventari dei documenti.
Purtroppo non si possiedono più documenti che si riferiscano ad un periodo antecedente al
secolo XIX. Nell’anno 1781, il canonico Joaquín Mariano Monsagrati, al tempo
commissario della cappella di musica della cattedrale, espone al capitolo, la penosa
situazione in cui esso versa:
“...si sono raccolte tutte le opere... e messe in un cassone della sacristia... però senza ne
l’ordine, ne il decoro, che si necessiterebbe, ... per non avere fatto l’inventario di questi...
esponendoli a perdersi ....”. Dopo questo atto dovuto, e essendo adesso sua competenza,
propose che si selezionassero i documenti da conservare da quelli da scartare, e li pose “...in
cartelle con la separazione corrispondente, facendo un formale inventario di tutto ciò...”.
Anni dopo, attraverso un’inventario di carte musicali, pergiunto al capitolo tramite il
testamento del maestro di cappella Manuel Doyague, nel 1843, si dispone che detta
documentazione dovesse essere conservata “...nella stanza adiacente alla tesoreria, nel
chiostro alto...”.
È possibile che poi questa sia rimasta la collocazione definitiva dell’archivio musicale, dopo
che avevano cambiato mille luoghi e mani. È da notare che sia la chiave sia la responsabilità
dell’archivio, da allora dipesero dal maestro di cappella. Va ricordato, che come da
consuetudine, i libri di canto piano o cantorali, sono sempre stati conservati in maniera
continua nella cappella del coro della Cattedrale Nuova.
Progetti svolti.
Presente e futuro dell’archivio della cattedrale di
Salamanca.
Attualmente l’archivio della cattedrale stà attraversando una fase direi fondamentale della
sua esistenza. Con il completarsi dell’archiviazione del fondo storico, lavoro che viene
svolto contemporaneamente sia in formato elettronico che in formato cartaceo, l’archivio
segna un’importante punto fermo. La completa archiviazione di tutti i fondi disponibili è un
processo ancora lungo, vista l’estrema ricchezza dell’archivio. Ma il lavoro svolto fino a
questo punto segna una tappa importante per i ricercatori di tutto il mondo; viene fornito un
sostanzioso sostrato d’informazioni, e si getta la base per un prosieguo del lavoro sotto i
migliori auspici. Questo non vuol dire che l’archivio della cattedrale non sia un’istituzione
viva e ricca di progetti.
Attualmente numerosi progetti sono in via di sviluppo:

Terminazione della stesura del quadro classificativo dell’archivio.


Istituzione di opportuni strumenti di normalizzazione: maggiore controllo da parte delle
autorità, creazione di un nomenclatore storico e di un Tesaurus dei descrittori. Progetto già
presentato al Ministero dell’Educazione, Cultura e Sport.
Progetto del Ministero dell’Educazione, cultura e sport e della Direzione di Cooperazione
e Comunicazione culturale: si compone dell’indicizzazione degli Atti Capitolari, carte dei re
al capitolo e documentazione circa l’Università di Salamanca, con conseguente
digitalizzazione di tutti i documenti.
Creazione di un programma di descrizione interno alla struttura, capace d’integrare la
guida, l’inventario ed il catalogo. Maggiore normalizzazione ed informatizzazione.
Nuova disposizione fisica dell’archivio, più consona alle nuove esigenze della struttura;
comprende una completa ristrutturazione della sala di consultazione, della sala di lavoro del
personale d’archivio e della sala generale che verranno in parte adibite a biblioteca
generale.
Rinnovamento delle strutture di conservazione e ricerca di tutto l’archivio. Conversione
in un centro di studi moderni grazie all’applicazione delle nuove tecnologie per una
migliore qualità del servizio.
Implementare il numero di accessi alla struttura mediante un maggiore risalto mediatico
della stessa e la partecipazione a numerosi altri progetti (in special modo basati
sull’interscambio culturale). Sviluppo sempre maggiore della pagina web dell’archivio e
relativo sito, con sempre maggior supporto ai servizi per i ricercatori.

Come si può vedere l’archivio fornisce numerose informazioni e spunti di lavoro a varie
categorie di studiosi e ricercatori. Il progetto da me svolto durante lo svolgimento dello
stage del master si è inquadrato principalmente nei seguenti punti:

Aggiornamento dell’attuale catalogo topografico.


Trascrizione e catalogazione di alcune pergamene.
Controllo e catalogazione di alcune serie documentali.

Aggiornamento dell’attuale catalogo topografico.

Il catalogo topografico è uno strumento fondamentale nell’archivio della cattedrale di


Salamanca; redatto nel secolo scorso dall’allora archivista in carica, determina con
precisione la localizzazione della serie ricercata. L’archivio viene da una lunga storia e da
molte stratificazioni; dare un’ordinamento omogeneo ai pezzi è presso che impossibile. Il
catalogo topografica ci aiuta a muoverci nelle varie sale ed ale dell’archivio, ma sta
subendo al momento un riordino per venire incontro ai moderni standard ed esigenze dei
ricercatori. Le serie documentali vengono prese dai loro alloggi dopo di che si procede al
controllo di pezzi e delle schede, modificando od aggiungendo informazioni. I documenti
vengono poi posti in nuove cartelle a norma europea ed in nuovi contenitori, ed il catalogo
viene trascritto in formato elettronico, per una più facile consultazione e ricerca dei pezzi.
Riporto di seguito un’estratto del catalogo topografico, una sezione tra quelle ancora da
correggere e modificare, a titolo d’esempio.

CAJÓN 21
LEGAJO 1
1 Privilegios de Clemente XIII concediendo a la Catedral de Salamanca que toda la
Octava del Corpus sea privilegiada. 12-diciembre-1761.
2 Comunicaciones al Cabildo de Salamanca para que disfrute de los privilegios de
Clemente XIII en la Octava del Corpus, Madrid-12-marzo-1762 y Madrid-18-marzo-
1762. (Incluye dos documentos).
3 Breve del Papa Clemente XIII para que estando vacante la sede pueda el Vicario
Capitular reconciliar la iglesia usando agua bendita del obispo. 12-diciembre-1761.
1.- Comunicación al Cabildo autorizando la reconciliación de la Catedral de
Salamanca por estar ésta poluta tras la riña y golpes entre dos mozos de coro. Madrid-
11-marzo-1772.
2.- Autorización de Felipe Bertrán, obispo de Salamanca, al canónigo y arcediano de
la Catedral de Salamanca, Antonio Piñuela, para la reconciliación y bendición de la
Santa Iglesia por estar poluta a causa de una riña y golpes entre mozos de coros.
Madrid-29-abril-1779. Incluye: Auto de aceptación por parte de Antonio Piñuela. Fe
de haber realizado la reconciliación. Salamanca. 3-mayo-1779.
4 Carta del deán del Cabildo Catedral de Salamanca al obispo Felipe Bertrán informando
de la agresión ocurrida en el altar de dicha Catedral. 27-abril-1779. Respuesta a la
carta anterior. Madrid-29-abril-1779.
5 Declaración episcopal confirmando indulto como altar privilegiado en la Catedral
durante siete año, como para todas las iglesias parroquiales, y mantenimiento del
perpetuo, sin que haya incompatibilidad. 11-marzo-1762.
6 Breve de Clemente XIII dando licencia a la Catedral para publicar indulgencias. 23-
junio-1762.
7 Comunicación certificación de la Secretaría de Cámara del Consejo de Cruzada del
breve de Clemente XIII concediendo a los fieles que visiten la Iglesia durante la
Cuaresma y otros días señalados y las indulgencias para remisión de pecados y otras
gracias. 27-noviembre-1761. Incluye licencia de Andrés de Zerezo y Nieva, comisario
general de la Santa Cruzada, para publicar la Indulgencia. Madrid-2-marzo-1762.
8 Breve de Clemente XIII concediendo indulgencia a los fieles para que visiten la Iglesia
en las fechas señaladas. 7-enero-1762.
9 Comunicación de la Secretaría de Cámara del Consejo de Cruzada de la concesión de
las indulgencias del breve anterior. Madrid-3-marzo-1762. Incluye licencia de Andrés
Zerezo Nieva, comisario general de la Santa Cruzada, para la publicación del breve con
las indulgencias. Madrid-5-marzo-1762.
10 Breve de Clemente XIII para que se respeten los privilegios en las misas por las
ánimas de los prebendados fallecidos. 1761.

Riporto ora invece di seguito una sezione, il cassone 23, che io, sotto la direzione dei
responsabili dell’archivio, ho corretto e modificato e poi provveduto all’inserimento nei
computer.

CAJÓN 23
LEGAJO 1
Nº 1. Bula de Benedicto XIV estableciendo la abolición de dignidades de la iglesia de
Burgos y erección de un beneficio patrimonial la Parroquia de Salas. 3 octubre 1757.
Nº 2. Falta con anterioridad al 13 marzo 1996.
Nº 3. Bula de Urbano VIII imponiendo el pago de diezmos a las monjas de el orden de
Santa Clara en el reino de Castilla y León. 21 diciembre 1638.
Nº 4. Breve de Paulo IV para que los prelados respeten los derechos de los cabildos en
relación a los decretos del concilio tridentino. 30 octubre 1555.
Nº 5. Breve de Inocencio X estableciendo las obligaciones que deben cumplir los obispos
de Cuenca y su clero en el uso de jueces adjuntos. 5 agosto 1648.
Nº 6. Breve de Gregorio XV estableciendo que el clero secular preceda al clero regular en
cualquier acto. 3 agosto 1622.
Nº 7. Breve de Alejandro VII mandando que en las prebendas que se provean por
concurso en las iglesias se atienda sólo a la mayor edad en el caso de igualdad de votos.
5 octubre 1656.
Nº 8. Breve de Clemente VIII disponiendo el curso que deberá tomar la concordia
firmada por el Nuncio y las Iglesias en relación a los espolios de los prelados. 19
octubre 1604. Igual que el 14.
Nº 9. Breve de Gregorio XV disponiendo que las personas que se nombren para la
Congregación de las Iglesias de Castilla y León tendrán que clérigos de orden sacra y
titulares de su puesto. 3 agosto 1622.
Nº 10. Breve de Urbano VIII reglamentando la residencia del clero en las catedrales. 12
diciembre 1634.
Nº 11. Falta con anterioridad al 15 noviembre 2002.
Nº 12. Encíclica de Benedicto XIV reglamentando sobre ayuno y abstinencia. 10 junio
1745.
Nº 13. Bula de Clemente XIII confirmando la sentencia dada por Romualdo Velarde
Cienfuegos, Obispo de Ávila, y resolviendo la controversia de Francisco Díaz Santos
Bullón, Obispo de Sigüenza con su Cabildo. 30 julio 1761.
Nº 14. Breve de Clemente VIII disponiendo el curso que deberá tomar la concordia
firmada por el Nuncio y las Iglesias en relación a los espolios de los prelados. 19
octubre 1604. Igual que el numero 8.
Nº 15. Breve de Sixto V estableciendo los derechos pontificios que ostenta la Colecturía
General de la Cámara Apostólica en España. 15 mayo 1587.
Nº 16. Bula de Inocencio XI en que se concede el patronato de España a San José sin
perjuicio del de Santiago. 26 septiembre 1680.
Nº 17. Breve de Inocencio X prohibiendo que Pedro Tendeno, canónigo de León, pueda
ejercer de médico en adelante. 3 Julio 1651.
Nº 18. Bula de Clemente XIII en que se suprime varias prebendas de la Iglesia de León
con consentimiento de Carlos III. 6 febrero 1761.
Nº 19. Copia de la bula de Clemente VII en que se concede al rey la cuarta parte de todos
los frutos y rentas de los eclesiásticos por dos años para la guerra contra el turco. 23
agosto 1529.
Nº 20. Consentimiento del obispo Vidal para que los canónigos, y arcedianos de la Iglesia
de Salamanca puedan disponer de sus prebendas y prestamos libremente y sin
intervención alguna. 29 mayo 1187. Pergamino con dos sellos de cera.
Nº 21. Bula de Inocencio III en que confirma el derecho que los obispos de Salamanca
tienen sobre catedráticos por razón de las pilas. 1 abril 1203. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 22. Carta apostólica de Inocencio IV pidiendo al rey que defienda al obispo, y cabildo
de Salamanca en sus libertades, y jurisdicciones. 11 mayo 1250. Pergamino con sello
de plomo.
Nº 23. Bula de Alejandro III en la que da comisión al obispo de Palencia y al de Ávila
para que posibiliten que el obispo de Zamora restituya al de Salamanca el lugar de
Castronuño y veintidós iglesias. 22 julio 1159-1181. Pergamino con sello de plomo.
Nº 24. Bula de Lucio III por la que comete al obispo de Ávila y su arcediano amonesten a
ciertas personas de la diócesis de Salamanca que retienen, y no quieren pagar los
diezmos, menos preciando las censuras de su obispo. 28 mayo 1181-1185. Pergamino.
Nº 25. Bula de Alejandro III por la que comete al obispo de Salamanca que impida al
arcediano de Salamanca causar molestias al cabildo, despojando de las posesiones que
tenían los canónigos por razón de vestuarios, y habiendo les restituya todo lo que
hubiere percibido. 8 junio 1159-1181. Pergamino.
Nº 26. Breve de Paulo III por lo que concede al emperador Carlos I la gracia del subsidio
y excusado. 28 noviembre 1555. Pergamino.
Nº 27. Bula de Lucio III por la que condena a los ciudadanos de Salamanca a pagar seis
cientos ducados por haber despojado de sus casas a los canónigos de esta Iglesia. 11
junio 1181-1186. Pergamino con sello de plomo.
Nº 28. Bula de Inocencio IV por la que anula todas las enajenaciones hechas de bienes
eclesiásticos a manos seculares. 18 agosto 1255. Pergamino con sello de plomo.
Nº 29. Bula de Inocencio IV por la que pide al rey que no consienta que los alcaldes y
jueces de la ciudad de Salamanca, causen perjuicios al obispo, cabildo, y demás clérigos
de la ciudad y obispado de Salamanca. 25 septiembre 1255. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 30. Bula de Celestino III de confirmación de la concordia hecha entre las Iglesias de
Salamanca y Ciudad Rodrigo, en el pleito que trataban sobre los limites de las diócesis.
30 enero 1196. Pergamino con sello de plomo.
Nº 31. Bula de Urbano IV en que comisiona al obispo de Lugo para que entiendan en la
anulación de la colación de prebendas hechas en la Catedral de Salamanca por el
arzobispo de Santiago a favor de García Rodrigo, Fernando Martín, Benedicto Osorio y
otros clérigos. 1 marzo 1261. Pergamino con sello de plomo.
Nº 32. Bula de Celestino III en que comisiona al arcediano de Zamora y al Abad de
Moreruela para que el Hospital de la Espada y Miguel Sesmiro restituyan al Cabildo de
Salamanca los lugares de Juzbado y Baños. 10 abril 1191. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 33. Bula de Urbano IV concediendo al Cabildo de Salamanca el derecho de elección
de puestos estando en Sede Vacanmte, no obstante la inhibición de Papa Alejandro su
antecesor, que impedía este derecho. 13 noviembre 1261. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 34. Bula de Benedicto XIII en la que concede al rey Juan II el subsidio de 360 francos
de oro, de los rentas del estado eclesiástico de la ciudad y obispado de Salamanca. 17
diciembre 1414. Pergamino.
Nº 35. Bula de Benedicto XIII por la que concede a los beneficiados de la Iglesia de
Salamanca la facultad de poder tener caballerías. 3 marzo 1409. Pergamino con sello de
plomo.
Nº 36. Hoy esta en el cajón 15, legajo 2, numero 0.
Nº 37. Breve de Paulo IV denegando a Carlos I la cuarta parte de rentas eclesiásticas
(subsido y excusado). 8 mayo 1556. Pergamino.
Nº 38. Bula de Benedicto XIII por la que concedió al rey Juan II dos partes de las tercias
del reino de Castilla y León para la defensa de la religión cristiana, sin perjuicio de las
tercias de las iglesias. 1 febrero 1414. Pergamino.
Nº 39. Bula de Alejandro III cometida al obispo de Salamanca, Pedro, para que castigue a
ciertos vecinos de la Villa de Medina del Campo, por la quema de la Iglesia de San
Nicolás con trescientas personas dentro que allí estaban refugiadas. 29 julio 1159-1181.
Pergamino.
Nº 40. Bula de Alejandro III por la que hace saber a el rey Alfonso VIII, haber ordenado
de sacerdote al venerable Pedro consagrando por obispo de Salamanca y suplicándole le
reciba y tenga por tal, le favorezca y ampare. 15 julio 1159-1181. Pergamino.
Nº 41. Bula de Alejandro III por la que hace saber al pueblo y clero de la ciudad de
Salamanca haber ordenado de sacerdote al venerable Pedro consagrando por obispo de
Salamanca, mandando le reciban, y tengan por tal obispo. 15 julio 1159-1181.
Pergamino con sello de plomo.
Nº 42. Bula de Alejandro III cometida a los obispos de Astorga y Ávila, para que
resuelvan los pleitos, que sobre diversos lugares traían el obispo de Salamanca y el de
Zamora. 27 junio 1159-1181. Pergamino con sello de plomo.
Nº 43. Bula de Alejandro III en que informa al obispo de Salamanca de que ha dado
comisión al arzobispo de Toledo para resolver el pleito que litigaba con el obispo de
Zamora sobre Castro de Ledesma. 6 abril 1159-1181. Pergamino con sello de plomo.
Nº 44. Bula de Alejandro III comunicando al Cabildo de Salamanca que ha cometido a los
obispos de Ávila y Salamanca en el pleito que traían con el arcediano de Salamanca,
Wilelmo, sobre la redecimación de los prestamos de sus prebendas. 10 junio 1159-1181.
Pergamino con sello de plomo.

Non riporto l’intero documento per ragioni di brevità, ma mi riservo di inserire di seguito
la parte finale dello stesso, perchè tornerà utile in seguito per il punto seguente. Le
ultime due voci sono relative a due pergamene da me rinvenute nel cassone e prive di
catalogazione; il lavoro svolto su di esse verrà trattato in seguito, qui mi riservo solo di
far vedere la loro catalogazione provvisoria.

Nº 96. Copia de un breve de Clemente XIII concediendo altar privilegiado a todos los de
la catedral en la muerte de algún capitular. 10 diciembre 1761. Rasgado en partes
interiores y en márgenes, con dobleces.
N° 97. [ sin catalogación ] . 1514 .
- Pergamino.
N° 98. [ sin catalogación ] . Legado de cartas de el pago escrituras y cedulas que he
pagado desde el año de 1636, y otro legado de los años siguientes. 1636-1637 (?) .
- Pergamino.
Trascrizione e catalogazione di alcune pergamene.

Come accennato al punto precedente, nel riordino del cassone n°23 sono state rinvenute
due pergamene prive di catalogazione e non risultanti nell’inventario. Le pergamene sono
state da me esaminate e trascritte, sotto la supervisione del personale tecnico e con
l’utilizzo delle tecnologie a disposizione dell’istituto. Le pergamene al momento sono
ancora in via di studio, in quanto, una in particolare, riporta l’intestazione Jeronimus, il
patrono fondatore della cattedrale, e quindi ha suscitato un certo interesse; le pergamene
sono state da me schedate ed inserite nell’inventario del cassone n°23, come si può vedere
alla fine del paragrafo precedente. Qui di seguito riporto le trascrizioni delle due
pergamene da me fatte, con le numerazioni di serie provvisorie da me inserite. Purtroppo
le trascrizioni presentano numerosi punti lasciati vuoti a causa del fatto che le pergamene
erano entrambe tagliate, e quindi presenti solo per metà, ed a causa del loro pessimo stato
di conservazione.

CJ. 23 LG. 1 n°97

Jeronimus de _ da et aplica sedis gratia epus _ sanctissimi tum _ _ [ Tagliata ] _ executor


_ _ _ dmo abbazibus prioribus preposius decanis archidiaconis scolasticis _ [ Tagliata ] _
_ cuyo manis curavis _ curavis vicaris quoque _ _ _ _ _ notaris [ Tagliata ] illis ad _ _ ad
_ _ _ _ _ dmo _ _ _ _ _ _ _ _ ap-[ Tagliata ] pro suis _ illiorus _ _ negotis _ in dicta causa
_ _ sum ad _
_ vel _ _ _ [ Tagliata ] _ quoque iurisdicionibus suus _ quarumque _ _ _ _ _ _ _ civis ac _
_ [ Tagliata ] _ impediuntur _ cum qua vis _ _ bonus iuris _ _ huiusmodi _ _ _ suus _ ad _
[ Tagliata ] dano _ _ _ _ _ _ _ libris alia modis _ _ nullo _ _ _ _ suos sanctu _ _ [ Tagliata
] _ Eugenius epus _ _ ad perpetuam _ memoriam _ _ _ _ sedis aplica _ _ [ Tagliata ]
mariani _ _ salus _ _ ius _ _ _ _ _ _ paribus _ _ _ de quia [ Tagliata ] _ _ iubilamos _
ordinarius _ commisarius _ delegaris _ _ _ _[ Tagliata ] vos quo _ _ _ _ proprio _ sedis ab
se adquiris _ _ _ _ existemus nostro quo suius [ Tagliata ] quia pro se quiis _ _ _
rendemus ab _ _ _ cum _ _ _ _ _ _[ Tagliata ] suus causa huiorus _ _ _ _ _ latas de hubius
_ imposuis hablamus at _ _ _ [ Tagliata ] _ _ a quo quia _ _ _ _ _ _ _ hactums vel tempu _
causa [ Tagliata ] legans eorum qui de _ _ _ _ _ quo _ _ _ negotia huia apud dictim
[ Tagliata ] _ personas illis conferendo su de illis in eos quomodolibet uiho _ tam in de
usus quo in _ a pro _ [ Tagliata ] in necquam _ a nobis vel pro nos deputandus propria in
mortis _ confrarii pro missa causae ac [ Tagliata ] _ _ _ in quibus tamque qualibus _ et _ _
_ _ _ _ _ [ Tagliata ] _ _ _ pro _ _ concilis confrariis quibus tumque nulli ergo omnio
bonus _ [ Tagliata ] _ uis aunque hora tamque _ pre sump soris indiquaront _ _ _ _ petri et
paulo _ [ Tagliata ] _ _ octimo idis martiis _ _ anno _ _ quarum quidem _ [ Tagliata ] _ _
debus factas quirebans _ _ viri dicti Alfonso Gutterrii de actoris parrochialis _ oppid
[ Tagliata ] _ que _ _ dns Alponsus a pluabus annos cura pro nos millis _ _ arduis fuit et
alios tan ses et [ Tagliata ] et _ mundos et _ _ dum _ _ aliorum angaria et _ _ _ _ propter _
[ Tagliata ] _ donabus facto per _ romanos _ _ _ _ _ huis et gaudeas debit paruit et _ _ que
_ [ Tagliata ] _ aliusque rebus et bonus _ _ Alfonso _ _ _ et _ a quo
qua quams anota vel [ Tagliata ] _ bone _ _ nos _ possessuorum _ que _ _ pueri eorundem
_ _ conservari et _ [ Tagliata ] _ _ quidum _ penadosa _ nostro _ pro _ _ _ _ _ _ [ Tagliata
] dictus _ _ _ _ _ _ _ et _ _ _ et _ _ _ _ _ _ impedor [ Tagliata ] _ _ contra amiduii _
Alfonsus _ _ _ publicuus ad fu _ censurado ea _ _ [ Tagliata ] _ at _ _ _ ad fulminiamo _
dictas _ _ dutos _ pro redum _ _ et _ _ suas _ quibus _ datu _ fuis posui _ _ _ episcopus
ardidan officialis facie [ Tagliata ] _ nos modum _ tumque _ et _ _ _ apostolica et romas
curie que _ _ fontana justi-[ Tagliata ] _ et _ _ _ alias que suspensionis et _ suuas _ _ _ _ _
_ [ Tagliata ] _ opportunio providere _ _ _ nos _ _ pro _ _ suas _ _ _ curia _ [ Tagliata ] _
et qua _ _ _ par vos _ _ _ productos quibus _ _ _ _ et _ quan-[ Tagliata ] _ mias et sub nos
para _ _ _ _ _ _ _ _ facimus iuriis _ _ _ [ Tagliata ] fueris _ _ _ _ fueri _ _ pro vos vel alia
quia nos _ _ manis primo _ _ _ [ Tagliata ] _ _ et _ quo _ et alias _ _ iuriis _ _ possem
fueri eorum _ [ Tagliata ] _ _ alia qui et _ ab _ suas _ ab _ cuiis _ _ _ et catedrali _
[ Tagliata ] _ _ _ _ et querimus _ _ meliorius et requias _ secundo _ peremptoris [ Tagliata
] _ _ _ et _ pro _ vos _ _ [ Tagliata ] _ et _ _ _ _ _ _ _ eis et _ _ _ et _ _ _ _ _ adquirimus
et por vos _ assigna [ Tagliata ] _ _ _ _ _ _ dedieris _ _ fuit _ dno Alfonso _ _ _
[ Tagliata ] _ et _ _ _ _ _ et _ _ et _ dumquus _ _ _ _ _ [ Tagliata ] por vos et _ quantus
emisus _ _ _ _ _ _ _ reali _ _ _ fradum et _ [ Tagliata ] _ _ _ et alias _ _ _ _ suos _ _
apostolicae _ _ [ Tagliata ] suis _ vis con quis et _ possesio _ _ tam fueris _ _ _ _ _ epus _
eorumd-[ Tagliata ] _ _ quicumque alii _ dum Alfonsus _ _ _ aliquo modo _ impedidus _
molestum _ [ Tagliata ] providum alia _ _ _ _ _ presumam sui ab eos presumas _ _
Alfonsus _ [ Tagliata ] _ _ _ _ vos _ predido _ _ et _ et quibus nos _ et _
[ Tagliata ] _ _ _ mia post _ _ _ _ didos _ _ _ _ novis _ _ _ suas [ Tagliata ] et _ _ cuis _ _
_ _ diaebus paruit vos et _ _ _ _ _ de eoruii _ [ Tagliata ] equitus _ _ _ prefaces _ _ _ _ _
qua nos vel _ _ ab iura _ _ [ Tagliata ] _ ab _ et _ _ _ suspensioniis ab abuisque suias
censuras de quia in profanos _ aplus [ Tagliata ] _ pro _ ab _ talus _ ab publicari ac _ unas
_ et opportunas _ _ vel _ [ Tagliata ] _ monuerii et _ _ _ _ _ et _ _ _ _ _ _ _ _ [ Tagliata ]
_ et penadam eas _ _ _ _ _ modo nobis vel _ nos _ modo reservarims in cu-[ Tagliata ] eus
probi mandari _ sigilli que _ _ quo _ _ et _ _ _ dar _ _ [ Tagliata ] _ _ _ _ _ et dno nro _
Leoniis _ _ _ anno _ .
______
tunc case _ y _ notus
1514 Girardus podius _
CJ. 23 LG. 1 n°98

[ Cortada ] _ _ _ alio quia _ _ _ excurie _ _ _ _rome ea ius legma _ sui _ incesim loco
mihi in _ causa _ _ _ _ vel _ seu _ suus _ cum _ _ alias _ _ usque et _ _ _ _eius sic citari
quia sine _ _ _ _ sine nos _ nihil ab emissa via alia _ iuris et _ remedia procedemus iusta
medianre _ citares _ seu _ _ aliquorem obstantes et encurex iuxta ac _ supre preinserre
convicim forma continentia _ _ et incidendo expresse precipiatis et mandeii at nos _ ac _
et mandans _ _ eis 86 Cristophoro De Corbagl at vicaria _ _ ac _ _ _ nec no quibuis _ _ _
ac comuniis _ _ diis _ _ _ executione intima nominar et cognominar necuisis ac ofensis _
sub mille ducor auri de camara locis cuis _ _ applicaris _ illis _executari eim iuris _ _ _
sic _ ingressus _ _ _ _ et quod alios _ alii _ _ _ es penis audeant seu presumans nec _
aliquis audeor seu _ _ ac ea seu
_ ac sese _ sed alios publicae vel _ _ vel _ quoruis _ colore ea vel _ aut pretestu _ licis _
et iurisditioni nostre _ _ apostolice sedis vilipendiu _ _ _ decani et capituli eus _ patiu _
iuris _ ac gravamen lice _ seu _ suoi sic _ cosa _ _ _ _ _ seu _ equos _ fuit _ _ revocare _
_ _ reducere curabimus iusta _ absolutione _ _ omissis _ _ vel sucesiori _ _ modo
reservamus inquorum _ _ _ _ infractum _ _ _ _ publicari mandavimus sigillis nostri vel _
ex _ nostris _ iussimus et _ _ muniri datum dome _ nostri sub annua nostre domini _ _
trigesimo tertio inditione _ die vero decimo quinto mens iulii _ aut _ _ Urbani divina _
pape actarui anno eius decimo _ ibid _ Arcorio Martinello et _ franciscano constituoris
publi _ omissa _ _ _ atque rugaris.
Et quia _ Bandellus publicari loci palatii Ascauras notos de promissis rogatibus fuit
reverendus ego quirinis farina et publicus _ _ palatii apostolici _ _ _ ac _ publicus
citationis _ _ iustum subscrissi ac signavi regibus.
Controllo e catalogazione di alcune serie documentali.

L’ultima parte del lavoro da me svolto è consistita nel controllo e riassetto di un’altra
serie documentale, quella delle domande d’ingresso al Collegio di Carvajal. Era questo un
collegio per bambini orfani, che venivano avviati al ruolo di bambini del coro della
cattedrale. Questa serie documentale era stata utilizzata in precedenti esercitazioni ed
andava sottoposta a correzione e riordino. Il documento è diviso in due sezioni, le
domande di ingresso dei bambini e le domande di lavoro presentate all’istituzione
collegiale; riporto di seguito due estratti (il testo definitivo è in via di stesura e sottoposto
a vincolo archivistico, quindi riproducibile solo in parte, come i precedenti).
INVENTARIO DE EXPEDIENTES DE INGRESO EN
EL SEMINARIO DE CARVAJAL.

-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Francisco


Banda Hernández. 22, septiembre, 1712.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño José Antonio
Fernández Sánchez. 20, febrero, 1718.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Juan Antonio
Hernández Moreno y González. 14, julio, 1720.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Thomas de
Villanueba. 8, octubre, 1723.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Francisco
Ramírez Sánchez. 3, abril, 1726.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Andrés Antonio
Somoza de Granja. 30, noviembre, 1727.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Francisco
Xavier de la Iglesia González. 20, julio, 1728.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Jerónimo
Herrero García. 19, agosto, 1728.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño José Hernández
Berlanas. 2, septiembre, 1728.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Francisco de
Santorcaz de la Concepción. 25, mayo, 1729.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Francisco
Gutiérrez Martínez. 15, septiembre, 1729.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Román del
Castillo. 11, julio, 1730.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Francisco
Sánchez de Vorja. 24, septiembre, 1730.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Francisco
Antonio López Peti. 11, octubre, 1731.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño José Joaquín de
la Iglesia. 26, octubre, 1731.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Manuel
Melchor Velázquez Sigin de Dios. 1732.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Patricio del
Barrio del Campo. 17, febrero, 1732.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Sebastián
Francisco Rodríguez Juárez. 3, septiembre, 1732.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Manuel Rafael
Nicolás Claudio Nizete Barco. 11, diciembre, 1733.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Agustín
Vicente. 1736. Admitido.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Manuel del Pino
Álvarez Hernández. 9, agosto, 1736.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Joseph Antonio
Sanz de Arias Nieto. 18, agosto, 1736.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Francisco
García Fuentes Hernández. 1, febrero, 1737.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Joseph García
Hernández. 24, agosto, 1737.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Juan Herrero
Vicente. 26, mayo, 1738.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Januario de la
Yglesia. 31, mayo, 1738.
-Expediente de solicitud de ingreso en el Seminario de Carvajal del niño Manuel De Los
Reyes De Vega. 20, septiembre, 1738.

INVENTARIO DE EXPEDIENTES DE SOLICITUD DE TRABAJO EN


EL SEMINARIO DE CARVAJAL.

-Expediente de solicitud de cargo de portero en el Seminario de Carvajal de Joseph


Rincón. 13, octubre, 1750.
-Expediente de solicitud de cargo de portero en el Seminario de Carvajal de Tomás
Hernández. 12, marzo, 1880.
-Expediente de solicitud de cargo de inspector en el Seminario de Carvajal de Eduardo
Pérez y Pérez. 28, julio, 1926.
-Expediente de solicitud de cargo de maestro de escuela en el Seminario de Carvajal de
Felipe Juanes Sánchez. 28, abril, 1929.
-Expediente de solicitud de cargo de maestro de escuela en el Seminario de Carvajal de
Sebastián Diez Sánchez. 10, mayo, 1929.
Conclusioni.

Come si è visto fino a questo punto, l’archivio della cattedrale di Salamanca si dimostra
un’istituzione ricca di vita, cultura ed iniziative. Aver potuto entrare a far parte dei suoi
progetti è stata un’esperienza culturalmente formante; mi ha fornito una pratica sul campo
a stretto contatto con degli esperti del settore che mi hanno permesso di affinare ed
arricchire ulteriormente le mie capacità e competenze, senza parlare poi del
miglioramento della mia conoscenza della lingua e cultura spagnola. Sicuramente
un’esperienza valida ed interessante. La disamina sull’istituzione, sulla sua storia e sui
suoi progetti non è altro che un piccolo assagio dell’universo di competenze e possibilita
che ci fornisce un ente così ricco; merito sicuramente di una gestione oculata che si è
protratta nei secoli e che ha permesso di evitare le dispersioni e la rovina che ha colpito la
maggior parte delle istituzioni, sia in Italia che all’estero. È auspicabile che i rapporti con
una simile struttura vengano coltivati ed intensificati, perchè essa può certamente fornire
lavoro ed aiuto a ricercatori ed appassionati di vario tipo; mi sono già dilungato sulle varie
tipologie di fonti ivi presenti, ma vale la pena di ricordare il ricco patrimonio di testi
inerenti alla musica sacra, che rendono la cattedrale di Slamanca, una tappa fondamentale
per gli studiosi dell’argomento, non solo spagnoli, ma di tutto il mondo.
Bibliografia.
MARCOS RODRÍGUEZ, Florencio. La antigua biblioteca de la Catedral de Salamanca.
In
Hispania Sacra, 28 (1961) pp. 281-319.
ARCHIVOS y bibliotecas eclesiásticos de Castilla y León. Salamanca: Giunta della Castilla
e
León, 1989.
CENSO-GUÍA de Archivos. Base de Datos CARC. 2000.Informazioni riferite alla
biblioteca.
Libro Registro di Entrata per Monografie della cattedrale di Salamanca.
Libro Registro di Entrata per Pubblicazioni Periodiche della cattedrale di Salamanca.
Catalogo degli Autori della cattedrale di Salamanca.
Catalogo Topografico della cattedrale di Salamanca.
Base dei dati (in fase di creazione mediante software specifico per la gestione delle
biblioteche in
formato MARC-) della cattedrale di Salamanca.
Guida della Musica e della Danza in Spagna (Ministero dell’ Educazione e della Cultura).
Catalogo Archivio della Musica della Cattedrale di Salamanca. (Dámaso García). Instituto
Musica Religiosa della Deputazione provinciale di Cuenca, 1981.
BOYCE, James (O. Carm.); LACOSTE, Debra; MITCHELL, Andrew. Salamanca,
Archivio della Cattedrale, 5, 6, 7, 8,. A Cantus Index. Canada: The Institute of
Medieval Music, 2001.
PÉREZ PRIETO, Mariano. “La capilla de música de la Catedral de Salamanca durante el
periodo 1750: historia y estructura”. Rivista di Musicologia, 1995,Vol. XVIII, p. 145-
149.
MARCOS RODRÍGUEZ, Florencio. Catálogo de los documentos del Archivo Catedralicio
de Salamanca (siglos XII y XIII). Salamanca: Universidad Pontificia, 1962, 3 h. +
p.241.
GONZÁLEZ DÁVILA, Gil. Historia de las antigüedades de Salamanca, vidas de sus
obispos, y cosas sucedidas en su tiempo. Salamanca: Stampato da Artus Taberniel,
1606. p.93-94.
MARTÍN MARTÍN, José Luis. El Cabildo de la Catedral de Salamanca (siglos XII-XIII).
Salamanca: Centro de Estudios Salmantinos, 1975. p. 47-55.
DÍEZ MORENO, Elvira. “Proceso constructivo de las sacristías de clérigos y de
prebendados en la Catedral Nueva de Salamanca (1752-1765)”. Studia Zamorensia,
1990, XI, p. 205-217.
MUÑIZ, T. Derecho Capitular. Madrid: Voluntad, [1925], p. 190.
GARCÍA FIGUEROLA, L. C. La economía del Cabildo salmantino del siglo XVIII.
Salamanca: Università di Salamanca, 1989.
MARTÍN RODRÍGUEZ, José Luis. “Iglesias y pueblos salmantinos de otras épocas” 1999,
nº 100, p. 35-38.
TORRENTE, Álvaro. “Cuestiones en torno a la circulación de los músicos catedralicios en
la España moderna”. Artigrama, 1996- 97, nº 12, p. 217- 236.
TORRENTE, Álvaro. The sacred villancico in early eighteenth-century Spain: the
repertory of Salamanca Cathedral. Cambridge: University of Cambridge, 1997 (Tesi
GUIJARRO GONZÁLEZ, Susana. “La Formación Cultural del Clero Catedralicio en la
Salamanca Medieval (siglos XII al XV)”. En: Actas. I Congreso. Historia de
Salamanca. 1989. Salamanca, 1992, tomo I, p. 449-460.
HERNÁNDEZ, Francisco. J. Los Cartularios de Toledo. Catálogo documental. Madrid:
Fondazione Ramón Areces, 1985, p. XV.
RECOMENDACIONES para la edificación de Archivos. Madrid: Direzione degli Archivi
di Stato, 1994.
HEREDIA HERRERA, Antonia. “La normalización como punto de partida en la
archivística”. In: Actas de las Primeras Jornadas sobre metodología para la
identificación y valoración de fondos documentales en las Administraciones Públicas.
Madrid: Ministero della Cultura, 1992, p. 43-49.
GONZÁLEZ GARCÍA, Pedro. “La normalización en la descripción de archivos: un
movimiento internacional”. In: Actas de las Primeras Jornadas sobre metodología
para la identificación y valoración de fondos documentales en las Administraciones
Públicas. Madrid: Ministero della Cultura, 1992, p. 21-37.
ESTEBAN NAVARRO, Miguel Ángel; GAY MOLINS, Pilar. “La normalización de la
descripción y la recuperación de información en los archivos: vino viejo en odres
nuevos”. Boletín de la ANABAD, 1998, vol. 48, nº 1, p. 12-14
ARCHIVO DE LA CATEDRAL DE SALAMANCA. (Direzione: Florencio Marcos
Rodríguez). Catálogo de documentos del Archivo Catedralicio de Salamanca (siglos
XII–XV). Salamanca: Università Pontificia, 1962.
ARCHIVOS DE LA CATEDRAL Y DIOCESANO. (José Luis Martín Martín, Luis
Miguel Villar García, Florencio Marcos Rodríguez e Marciano Sánchez Rodríguez).
Documentos de los Archivos Catedralicio y Diocesano de Salamanca (siglos XII-
XIII). Salamanca: Università, 1977.
Inventario dei documenti del Collegio de Niños Expósitos realizzato per i commissari del
Capitolo Cattedrale ai commissari della Giunta Municipale di Beneficenza di
Salamanca. Data: 17 febbraio 1823. Segnatura: Cassone 49 leg. 4, nº35.
Cantorale
medioevale della
Cattedrale di
Salamanca.
(Foto 1)
Cantorale
medioevale della
Cattedrale di
Salamanca.
(Foto 2)

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CASSONI DELL’ ARCHIVIO STORICO.

C. 1. Atti del Capitolo.


C. 2. Atti del Capitolo.
C. 3. Case in Salamanca.
C. 4. Aziende del Capitolo. Quarto di Valdevilloria.
C. 5. Aziende del Capitolo. Terra di Ledesma.
C. 6. Aziende del Capitolo. Quarto de la Armuña.
C. 7. Aziende del Capitolo. Quarto di Baños e Valdobla.
C. 8. Aziende del Capitolo. Quarto di Peña del Rey.
C. 9. Aziende del Capitolo. Terra di Salvatierra e Alba.
C. 10. Atti e concordie di Medina del Campo.
C. 11. Atti a favore del Capitolo.
C. 12. Atti a favore del Capitolo.
C. 13. Atti e concordie tra Capitolo e Clerecía de San Marcos.
C. 14. Concordie e compromessi.
C. 15. Bolle pontificie.
C. 16. Privilegi reali.
C. 17. Cedole e provvisioni reali.
C. 18. Conti del Capitolo.
C. 19. Censi a favore e contro il Capitolo.
C. 20. Testamenti e fondazioni.
C. 21. Brevi di indulgenze.
C. 22. Esenzioni dopo il Concordato e metà anno.
C. 22. bis. [Senza titolo –Sinodali-].
C. 23. Brevi sopra vari argomenti.
C. 24. Atti e concordie tra il Vescovo e Capitolo e sopra conti e visite della
chiesa.
C. 25. Pontificali dei signori Vescovi.
C. 26. Atti con l’Università.
C. 27. Atti con i collegi e Arcidiacono di Ledesma.
C. 28. Carte sopra i signori prebendari.
C. 29. Relazione data per il Catasto. Anno 1752.
C. 30. Sinodali di questo vescovado e statuti di questa santa chiesa.
C. 31. Libro dei turni. Libro della sede vacante. Libro dei valori dei luoghi.
C. 32. Carte toccanti la macelleria dello stato ecclesiastico di Salamanca.
C. 33. Provvisioni di prebende di ufficio.
C. 34. Concordie di sussidi e ripartimenti.
C. 35. Concordie di sussidi e atti.
C. 36. Concordie di sussidi e atti.
C. 37. Carte sopra la bolla di Santa Cruzada.
C. 38. Congregazione della santa chiesa di sussidio e atti.
C. 39. Carte dei re al Capitolo.
C. 40. Carte dei signori vescovi e pastorali.
C. 41. Lettere, commissioni e altri atti vari.
C. 42. Carte di diritti e memoriali.
C. 43. Carte varie e curiose.
C. 44. Carte della fabbrica.
C. 44. bis. [Senza titolo –Fabbrica].
C. 45. Cappellani del Coro.
C. 46. Novizi del Coro.
C. 47. Cappelle e Cappellanie varie e Casa del Raccoglimento.
C. 48. Segreteria del latino e della lingua romanza.
C. 49. Atti riguardanti i bambini esposti.
C. 50. Censi dei bambini esposti.
C. 51. Memoria del Tesoriere Ordoñez.
C. 52. Memoria del Dottor Almanza.
C. 53. Memorie di Alvistur e Antigua de Parada.
C. 54. Memorie di Xerique, canonico di Castro e canonico di
Pozo.
C. 55. Memorie di Isabel de Robles, Juan de Frías, Susana Martín.
C. 56. Memorie de Diego Bonal, Villafañe e Alonso Maldonado.
C. 57. Memoria di don Juan Ramos.
C. 58. Memoria nuova di Parada, Ordóñez e Olivares.
C. 59. Memorie di Balmasedas, Osorio, Pedro del Burgo.
C. 60. Memorie di Gutierre di Castro, Cosme di Castro e Salinas.
C. 61. Memorie del prior Vera, Corrionero e Diego Vello.
C. 62. Memorie di donna Antonia Gordillo e del prior Mora.
C. 63. Memorie di Diego Mora, don Joseph Armenteros, Texeda.
C. 64. Memorie di Alaexos, Lira, Arroio e Lorenzo Sánchez di Acevedes.
C. 65. Memorie di Vedel, Francisco García di Rueda, Isabel Ruiz, Pablo Herrero.
C. 66. Diverse memorie.
C. 66. bis. [Senza titolo –Fabbrica].
C. 67. Memoria di donna Francisca di Baños e aggregazione a questa.
C. 68. Atti e altre carte sopra le decime.
C. 69. Libros para las oposiciones de prebendas de oficio de esta Iglesia.
C. 70. Atti capitolari dal 1413 al 1556.
C. 71. Atti capitolari dal 1556 al 1630.
C. 72. Atti capitolari dal 1630 al 1675.
C. 73. Atti capitolari dal 1675 al 1710.
C. 74. Atti capitolari dal 1710 al 1751.
C. 75. Atti capitolari dal 1751 al 1785.
C. 76. Atti capitolari del 1785.
C. 77. Atti capitolari [1830-1945].
C. 78. Atti capitolari [oggi non sono più nei cassoni].
C. 79. Lettere della Sacra Rota.
C. 80. Ordini d’impresa.
C. 81. Ordini d’impresa.
C. 82. Libri a stampa su vari argomenti [conti e benefici].
C. 83. Collegio Seminario Carbajal. Propietà.
C. 84. Collegio Seminario Carbajal. Censi.
C. 85. Memoria di Domingo González [più alcuni benefici].
C. 86. Carte e atti di sussidi.
C. 87. Atti vari.
C. 88. Carte del Maestro León e di altri particolari.
C. 88. bis. [Senza titolo – Conti e atti vari-].
Libro della Fabbrica
della Cattedrale.
Messale di epoca
moderna.
Altro esempio di
messale.
Estratto di un libro
di teologia.
Quadro di classificazione usato: standard ISAD
(G) – Esempio I.

1 Segnatura. 1 Caj. 70. AC. 1.


2 Livello di descrizione (quadro di 2 [...].
classificazione). 3 Libro de actas capitulares.
3 Titolo. 4 1298 ≈ 1404.
4 Data. 5 156 f. Dal f. 1 al f. 49, 230 x 320 mm.;
5 Dimensioni e supporto. dal f. 50 al f. 156, 240 x 340 mm.
6 Tipo, contenuto e relazione. 6 Originale.
7 Caratteristiche fisiche e requisiti 7 Conservazione pessima. Macchie di
tecnici. umidità. Carta molto deteriorata e
rovinata da insetti.
8 Accesso.
8 Consultazione proibita a causa delle
9 Condizioni di riproduzione. pessime condizioni del supporto.
10 Lingua e scrittura. 9 Proibita la riproduzione.
11 Strumenti di descrizione. 10 Calligrafia cortese e pre cortese.
12 Edizione. 11 [...]
13 Note. 12 SÁNCHEZ ESTÉVEZ, José Miguel.
Las Actas Capitulares del Cabildo de
la
Catedral. Salamanca, 1979. Memoria di
Licenziatura. 2 volumi. Contiene una
trascrizione degli atti fino al f. 44 v.
13 In copertina stà scritto: “Pedazos de
libros de acuerdos de los años 1383 en
adelante y estatutos con varios
arrendamientos y repartimientos tanto
de préstamos como de vestuarios ...” Il
libro è malamente rilegato. A partire dal
f. 105 al f. 116 è rilegato sul dorso.
Dentro il libro c’è due fogli sciolti. Uno
di 160 x 160 mm. dove stà scritto “estos
son los capellanes que contan las
capellanías”; contiene una lista di nomi.
L’altro foglio sciolto è 240 x 130 mm. e
contiene anche esso una lista di nomi.

Scheda Catalografica Tipo Base - Esempio II.


1 Tipologia documentale. 1 Libro capitolare.
2 Data di Emissione (ed ente). 2 1345, Cattedrale di Salamanca.
3 Ente ricevitore. 3 Archivio della Cattedrale di Salamanca.
4 Riassunto. 4 Raccolta di atti del capitolo... .
5 Scheda (anno, mese, giorno). 5 1345, 26 luglio.
6 Note di interesse. 6 Originale.

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