Sei sulla pagina 1di 14

GIOVANNI BOCCACIO

DECAMERON
PERSONAGGI

Seminario di Nevenka Drazetic


Anno: II
Prof: dr. sc. Eliana Moscarda
Mirkovic

GIOVANNI BOCCACIO

Introduzione
FIRENZE 1348
Il Decamerone di Boccaccio si apre con
una drammatica immagine di morte.
Lautore descrive la peste che ha
colpito Firenze nel 1348, malattia
senza cura.
Esiste lopposizione tra la vita e la
morte e lo sconvolgimento che la
morte porta nella vita delle persone.

GIOVANNI BOCCACIO

Raduno in campagna
FIRENZE 1348
Lintroduzione si allunga
cornice dellopera:

poi

nella

Sette giovani donnetra i 18 e i 28


anni, si ritrovano nella chiesa di S.
Maria Novella.
Queste giovani sono unite fra di loro
da un legame di parentela o amicizia,
e sono nobili.
Pampinea che e la pi grande e anche
la pi decisa, liniziatrice della
ritirata in campagna.

GIOVANNI BOCCACIO

Raduno in campagna
Abandono di Firenze
La campagna per Pampinea diventa
un sinonimo di gioia ed allegria, un
luogo che d sollievo, vista la grave
situazione in citt.
Al gruppo delle 7 ragazze si
aggiungono3 ragazziuniti anche loro
da un legame di parentela.
I 10 ragazzi abbandonano cos Firenze
e si ritrovano in una villa sulle colline
circostanti per ricreare una vita pi
degna.

GIOVANNI BOCCACIO

Raduno in campagna
Soggiorno in campagna
Il loro soggiorno durer 2 settimane,
nelle quali trascorreranno le giornate
fra canti, danze, conversazioni e
racconti.
Il venerd e il sabato sono giorni
dedicati alle pratiche religiose e alla
cura del corpo.
Nei 10 giorni restanti ciascuno di loro
racconter una novella secondo un
tema proposto da un re o una regina
eletti quotidianamente.

GIOVANNI BOCCACIO

Raduno in campagna
Soggiorno in campagna
La prima giornata a tema libero. Al
termine di ogni giornata vi una
ballata cantata a turno dai giovani.
Al giovane Dioneo viene dana la
liberta di raccontare ci che vuole.
Si inizia con il giorno I. con tema
libero sotto il reggimento di Pampinea.
Il suo nome, che Boccaccio sottolinea
sia fittizio, significa rigogliosa.

GIOVANNI BOCCACIO

Rapporto giornate
II giornata

II. Giornata : Chi da diverse cose


infestato, sia oltre alla sua speranza
riuscito
a
lieto
fine
regina
Filomena. Il suo nome ha il
significato di Colei che amata.

In questa giornata il Dioneo


manifesta la volont di essere
lultimo a chiudere con una novella
a tema libero le giornate.

La richiesta viene accettata.

GIOVANNI BOCCACIO

Rapporto giornate
III e IV giornata

III. Giornata: Chi alcuna cosa da lui


desiderata acquistasse o la perduta
ricoverasse
regina
Neifile.
Rappresenta l'amata inesperta che
richiama la donna stilnovista.

IV. Giornata:le vicende di Coloro li


cui amori ebbero infelice fine. Il re
Filostrato, l'amante della guerra, il
malinconico.

GIOVANNI BOCCACIO

Rapporto giornate
V e VI giornata

V. Giornata: Ci che ad alcuno


amante,
dopo
alcuni
fieri
e
sventurati accidenti, felicemente
avvenisse. La regina e Fiammetta,
donna poetica di Boccaccio.

VI. Giornata: Chi con alcuno


leggiadro
motto,
tentato,
si
riscosse, o con pronta risposta o
con avedimento fugg perdita o
pericolo o scorno. Regina e Elisa
ammara il sopranome dato a
Didone.

GIOVANNI BOCCACIO

Rapporto giornate
VII e VIII giornata

VII. Giornata: Beffe, le quali, o per


amore o per salvamento di loro, le
donne hanno gi fatte a' loro mariti,
senza esserne avveduti o no.
Dioneo il re gaudente, che gode
la vita e si d al piacere dell'amore.

VIII. Giornata: Quelle beffe che


tutto il giorno o donna ad uomo o
uomo a donna o l'uno all'altro si
fanno. Lauretta la regina.

GIOVANNI BOCCACIO

Rapporto giornate
IX e X giornata

IX. Giornata: Si ragiona ciascuno


secondo che gli piace e di quello
che pi gli aggrada. Emilia, donna
conscia della sua bellezza.

X. Giornata: Chi liberamente


ovvero magnificamente alcuna cosa
operasse intorno a' fatti d'amore o
d'altra cosa . Il re Panfilo il pi
qualificato e il pi intelligente.
Forse l'alter ego del Boccaccio.

GIOVANNI BOCCACIO

Rientro a Firenze
Il re Panfilo

Il re Panfilo si rivolge alle ragazze


dicendo che tutti si sono dati al
buon tempo e tuttavia hanno
sempre mantenuto una condotta
assolutamente onesta, il che va a
merito e onore di tutti.

Panfilo propone di tornare a Firenze


il mattino seguente.

1.

dal momento che ciascuno stato re o regina nella propria


giornata

2.

per evitare che altre brigate affollino le campagne seguendo


il loro esempio

GIOVANNI BOCCACIO

Rientro a Firenze
Conclusione

Dopo
qualche
discussione
proposta viene accolta da tutti

Il mattino seguente, come stabilito,


il gruppo si mette in viaggio verso
Firenze

la

1. Le sette ragazze vengono lasciate nella


chiesa di S. Maria Novella da dove erano
partite.
2. I tre giovani si dividono da loro e se ne vanno
in direzione sconosciuta.

GIOVANNI BOCCACIO

Grazie dell attenzione

FIN
E

Potrebbero piacerti anche