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TESSUTO ADIPOSO

Formato da cellule adipose a stretto contatto con linterposizione di scarsa matrice


extracellulare.

Funzioni:
- riserva di materiali energetici
- isolante termico (no dispersione di calore)
- ammortizzatore
- lubrificante
- sostegno e protezione meccanica


Esiste un tessuto adiposo di DEPOSITO (quantit variabile) e uno di SOSTEGNO
(meno variabile).
Si trova nel:
- pannicolo sottocutaneo (50%), grasso di copertura;
- nella cavit addominale (45%), grasso adiposo interno;
-nel tessuto muscolare (5%), grasso di infiltrazione.

Ne esistono 2 tipi:
- Bianco o Giallo (Uniloculare) [1]
- Bruno (Multiloculare) [2]

[1] Tessuto adiposo uniloculare
Cellula grossa con allinterno una grossa gocciola lipidica.
Citoplasma ridotto ad una sottile vela. Nucleo schiacciato a un lato.
Il tessuto adiposo assume un ruolo di vero e proprio organo adiposo capace di
prelevare dal sangue gli acidi grassi per la sintesi e laccumulo dei trigliceridi,
ma anche in grado sintetizzare i grassi dal glucosio e dagli aminoacidi.
Inoltre esso pu recepire stimoli ormonali o nervosi e rispondere con la
liberazione di acidi grassi nel torrente circolatorio oppure con la sintesi e
laccumulo dei trigliceridi allinterno degli adipociti.
[2] Tessuto adiposo multiloculare
Cellula pi piccola con allinterno numerose microgocce lipidiche e tanti
mitocondri i cui citocromi danno il colore bruno.
Nucleo tondo, pi o meno centrale.
Nel neonato funzione = metabolizzare il grasso in funzione della produzione
di calore nel periodo perinatale.
Presente anche nei roditori e negli animali ibernanti; scarso nelluomo adulto.

TESSUTO CARTILAGINEO

La cartilagine, in alcuni vertebrati inferiori (esempio i Selaci)
costituisce lo scheletro definitivo dellanimale; nei mammiferi
forma il primitivo abbozzo fetale della maggior parte dello
scheletro e nel corso dello sviluppo pre- e post-natale viene
sostituita, in larga misura, da tessuto osseo. Nelluomo ha una
distribuzione ridotta.

Ecostituita da:
-cellule (condrociti) [nuclei piccoli,
gocce lipidiche, citoplasma ricco di glicogeno]
-matrice extracellulare [proteoglicani, glicoproteine, lipidi
e lipoproteine]

Non vascolarizzata (come gli epiteli), n innervata.

E rivestita da una lamina di tessuto connettivo fibroso che
contiene vasi: il PERICONDRIO assicura il nutrimento e
la rigenerazione della cartilagine dopo eventuali danni.

Al termine del differenziamento, i condrociti (derivanti dai
condroblasti) risultano inglobati in unabbondante matrice
extracellulare che forma, attorno ad ogni singolo elemento, un
anello intensamente basofilo, denominato impropriamente
CAPSULA.

Nella parte profonda della cartilagine le cellule sono sferiche
e raggruppate in numeri di 3-5 a costituire i cosiddetti
GRUPPI ISOGENI a nidi (mitosi formazione nidi).

Nella parte sub-pericondrale i condrociti risultano sempre
pi appiattiti e raramente raggruppati in gruppi isogeni.



La matrice extracellulare, scarsa a livello del pericondrio, pi
abbondante nelle zone profonde, dove si possono distinguere
(attorno ai gruppi isogeni) le aree territoriali (basofile) e fra
queste le aree interterritoriali (meno basofile o acidofile).

Nella cartilagine del tessuto embrionale non ci sono gruppi isogeni.
Inoltre non si distinguono aree territoriali e non.
Tenendo conto della composizione della matrice extracellulare si distinguono, in
base ai caratteri istologici e alle prestazioni funzionali, 3 tipi di cartilagine:

1) CARTILAGINE IALINA
2) CARTILAGINE ELASTICA
3) CARTILAGINE FIBROSA

1) CARTILAGINE IALINA

Si trova molto diffusa nello sviluppo pre- e post-natale.

Nelladulto persiste in alcune parti dello scheletro:

a) cartilagini articolari
b) parte cartilaginea delle coste e del setto nasale
c) d anche sostegno ad alcuni organi delle vie aeree (cartilagini
nasali, laringee, tracheali, bronchiali)




La cartilagine ialina, nelle sedi dove svolge peculiari funzioni (come a livello
delle superfici articolari e delle metafisi delle ossa lunghe durante il periodo del
loro accrescimento) mostra caratteristiche particolari.
Si distinguono cos 2 tipi di cartilagine ialina modificata:

CARTILAGINE ARTICOLARE CARTILAGINE METAFISARIA
La METAFISI sembra un disco
tra il fronte di ossificazione
epifisario (in alto) e diafisario (in
basso). I condrociti sono disposti
in colonna.


Cartilagine modificata

a) CARTILAGINE ARTICOLARE:

Manca di pericondrio
Disposizione particolare dei condrociti:
- strato superficiale condrociti ovoidali con asse > disposto
tangenzialmente alla superficie libera (strato tangenziale)
- strato intermedio condrociti con forma globosa; disposti ad
arco con convessit verso lo strato tangenziale (strato
intermedio)
- strato interno condrociti riuniti in gruppi isogeni allungati e
orientati perpendicolarmente allosso subcondrale (strato
radiale).

Nelladulto e nellanziano, la parte pi profonda dello strato radiale
mineralizzata (strato calcificato).




PT = piastra terminale dellosso
G = strato di sostanza glicoproteica
CA = cartilagine articolare
S = sinovia: connettivo che riveste la superficie interna della capsula delle articolazioni
sonoviali (articolazione presente dove i movimenti articolari sono ampi)

a) CARTILAGINE ARTICOLARE

b) CARTILAGINE METAFISARIA (DI ACCRESCIMENTO)

Si trova nelle ossa lunghe per tutta la durata dellaccrescimento in lunghezza; ha forma di
un disco interposto tra epifisi (teste delle ossa lunghe) e diafisi.

Disposizione delle cellule da epifisi verso diafisi.

- zona delle cellule a riposo cellule senza caratteristiche particolari;
basso indice mitotico
- zona di proliferazione ripetute mitosi trasversali; condrociti
appiattiti in colonne parallele allasse maggiore dellosso (cartilagine seriata)
- zona delle cellule ipertrofiche no mitosi; condrociti aumentano di
volume, inizia mineralizzazione della matrice.
- zona delle cellule in degenerazione sostanza fondamentale
calcificata

Le fibre collagene sono scarse, si riducono drasticamente nella zona delle cellule
ipertrofiche.

Da zone non mineralizzate a zone calcificate aumento della % di mucopolisaccaridi
acidi.

b) CARTILAGINE METAFISARIA (DI ACCRESCIMENTO)
A
B
C
D
A: zona delle cellule a riposo

B: zona di proliferazione

C: zona delle cellule ipertrofiche

D: zona delle cellule in
degenerazione
2) CARTILAGINE ELASTICA

a) D sostegno al:
- padiglione auricolare
- parte del condotto uditivo esterno
- tromba di Eustachio


b) Costituisce alcune cartilagini laringee e le cartilagini dei
bronchioli pi distali.

La struttura generale simile alla cartilagine ialina; tuttavia la matrice pi scarsa
e contiene fibre elastiche.
Le fibre elastiche variano in % nelle diverse sedi.
Sono sottili e scarse nella zona sub-pericondrale.
Sono pi abbondanti nelle parti profonde dove formano reti.
Sono presenti anche nel pericondrio.

I condrociti hanno caratteri simili a quelli della cartilagine ialina, tuttavia le mitosi
sono eccezionali ed eventuali gruppi isogeni sono costituiti da pochi elementi.
3) CARTILAGINE FIBROSA

E di colore biancastro e presenta aspetti eterogenei a seconda della sede in cui si trova:
- dischi intervertebrali
- sinfisi pubica
- dischi e menischi intrarticolari

Le fibre collagene formano grossi fasci, la sostanza fondamentale scarsa, i condrociti
sono poco numerosi.

-Sinfisi pubica i fasci di fibre collagene sono intrecciati
-Dischi intervertebrali le fibre collagene sono disposte in
lamelle concentriche che circondano il nucleo polposo.
-In entrambe queste zone si rilevano aspetti di graduale
passaggio dalla cartilagine ialina (aderenti alle superfici ossee)
a quella fibrosa.
-Menischi aspetti comuni al tessuto connettivo denso
contenente aree cartilaginee di aspetto ialino distribuite tra i
fasci di fibre collagene.

-Le fibre collagene sono costituite specialmente da collagene di
tipi I come quelle del tessuto connettivo denso da cui la fibro-
cartilagine costituita.

-Non si distingue un rivestimento pericondrale analogo a quello
della cartilagine ialina ed elastica.

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