- In un paziente di 88 anni con elevato indice di comorbidità, con la stessa diagnosi, è necessario
valutare anche il tipo di compromissione d’organo per potersi orientare verso la strategia migliore.
Con questa età e condizione del paziente, qualsiasi tipologia di intervento chirurgico (open o
laparoscopica) risulta molto rischiosa. A maggior ragione, non mostrandosi segni di colecistite o
altri eventi maggiori la strategia vincente è l’approccio di intervento e di supporto medico tramite
terapie sottoelencate.
E’ possibile prendere in considerazione anche una lunga terapia per os a base di sali biliari, ma
risulta essere efficacie maggiormente per i piccoli calcoli (<0,5cm).
- In caso di riscontro di colecistite durante l’accettazione della paziente, mentre vengono valutate le
indicazioni alla chirurgia e/o ad un drenaggio biliare percutaneo, si supporta la sintomatologia e
l’infiammazione tramite infusioni di liquidi e elettroliti, somministrazione di antibiotici, antidolorifici
e controllo della stabilità emodinamica e respiratoria della paziente.
La sola terapia medica, eventualmente associata al posizionamento del drenaggio, può da sola
risolvere l’evento di colecistite, permettendo di rimandare la chirurgia.
Se la paziente viene considerata idonea all’intervento chirurgico laparoscopico (tramite Indice di
Comorbidità di Charlson (CCI), e il Physical Status classification system della ASA) si procede
all’intervento come mostrato dal video.