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11 settembre 2001

11 settembre 2001

Madrid

Larmonizzazione delle legislazioni momento fondamentale della lotta al crimine: le reti che operano a livello internazionale, con basi in diversi paesi, sfruttano i vuoti giuridici spesso derivanti dai limiti geografici delle indagini.

Gli interventi in sede internazionale

Risoluzione n. 1373/2001 del Consiglio di sicurezza che ha previsto il congelamento dei beni dei terroristi e lobbligo, per gli Stati membri, di rifiutare ogni forma di sostegno ad individui e organizzazioni terroristiche. Redazione delle liste di terroristi da parte del Comitato sanzioni del Consiglio di sicurezza e del Consiglio dellunione Europea. La Decisione Quadro del Consiglio dellUnione Europea del 13.06.2002 (n. 2002/475/GAI). Convenzione Europol Decisione Consiglio 28.02.2002 relativa alla costituzione di Eurojust Decisione quadro del Consiglio relativa al mandato di arresto europeo.

La normativa di riferimento

D.L. 28 settembre 2001 n. 353 conv. L.415/2001 (congelamento dei beni ai Talebani) D.L. 12 ottobre 2001 n.369 conv. L.14.12.2001 n.431 (Comitato di sicurezza finanziaria) D.L.18 ottobre 2001 n.374 conv. L.15.12.2001 n.438 L.14 gennaio 2003 n.7 (Ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo New York 9.12.1999) D.L. 27.07.2005 n. 144 conv. in L. 31.07.2005 n. 155 (c.d. pacchetto antiterrorismo).

La nozione di terrorismo

Metodo di lotta caratterizzato dalla diffusione del panico presso la collettivit mediante luso indiscriminato della violenza. Attivit terroristiche sono quelle dirette a seminare terrore indiscriminato verso la popolazione civile in nome di un credo ideologico e/o religioso.

kamikaze

QUALSIASI AFFERMAZIONE DEL PRINCIPIO CHE ALCUNE AZIONI TERRORISTICHE POSSONO TROVARE GIUSTIFICAZIONE IN FORZA DELLE MOTIVAZIONI CHE LE HANNO ISPIRATE URTA ORMAI FORTEMENTE CONTRO LA SENSIBILITA DELLA COMUNITA INTERNAZIONALE

Le nuove fattispecie penali


Art.270 bis Associazione con finalit di terrorismo anche internazionale
Promozione, costituzione,organizzazione, direzione o finanziamento di associazioni che si propongono il compimento di atti di violenza con finalit di terrorismo o di eversione dellordine democratico. La finalit di terrorismo ricorre anche quando gli atti di violenza sono rivolti contro uno stato estero , un istituzione e un organismo internazionale

Art.270 ter Assistenza agli associati

Dare rifugio o fornire vitto, ospitalit, mezzi di trasporto, strumenti di comunicazione.

Nei confronti del condannato sempre obbligatoria la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il prezzo, il prodotto, il profitto o che ne costituiscono limpiego

Applicazione della normativa in materia di misure di prevenzioni antimafia (Legge 31.05.1965 n.575)

La qualificazione di armi da guerra per gli aggressivi biologici e radioattivi.

Le novit investigative

Intercettazioni telefoniche e ambientali


(estensione della disciplina art.13 D.L. 152/1991)

Intercettazioni ambientali per la cattura di latitanti. Estensione della disciplina di cui allart.25 bis D.L. 306/1992 (perquisizioni locali di edifici o blocchi di edifici) Attivit sotto copertura Ritardato arresto, fermo o sequestro Intercettazioni preventive (estensione della disciplina art.226 disp.
att. c.p.p. in materia di mafia)

Le attivit sotto copertura

I soggetti interessati Lambito di applicazione

Ufficiali di P.G. appartenenti ad organismi investigativi Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri e G.d.F. specializzati nelle attivit di contrasto al terrorismo e alleversione. Specifiche operazioni di polizia in ordine a delitti commessi con finalit di terrorismo Anche per interposta persona, acquistare, ricevere, sostituire, occultare denaro, armi, documenti, stupefacenti beni o cose che sono oggetto, prodotto, profitto o mezzo per commettere il reato, o altrimenti ostacolano lindividuazione della provenienza o ne consentono limpiego. Ufficiali ed agenti di P.G. possono utilizzare documenti, identit o indicazioni di copertura anche per attivare o entrare in contatto con soggetti e siti nelle reti di comunicazione

Le attivit sotto copertura

Le reti di comunicazione

Chi dispone le operazioni

Capo della Polizia o Comandante Generale dellArma dei carabinieri o della Guardia di Finanza per le attribuzioni inerenti ai propri compiti istituzionali

Chiunque nel corso delle operazioni sotto copertura di cui allart.4 L.18.12.2001 n.438 indebitamente rivela ovvero divulga i nomi degli ufficiali o agenti di P.G. che effettuano le operazioni stesse, punito, salvo che il fatto costituisca pi grave reato, con la reclusione da due a sei anni.

Le intercettazioni preventive
art.226 disp.att. c.p.p.

La richiesta
Lautorizzazione Oggetto

Lutilizzabilit

Il Ministro dellinterno, o su sua delega,i responsabili dei Servizi centrali interprovinciali di P.G nonch il Questore o il Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Il Procuratore della Repubblica del distretto ove si trova il soggetto da sottoporre a controllo o in cui sono emerse le esigenze di prevenzione. Intercettazioni di conversazioni o comunicazioni anche in via telematica, intercettazioni ambientali, tracciamento delle comunicazioni telefoniche e telematiche, dati esterni Inutilizzabilit nel procedimento penale; le notizie acquisite non possono essere menzionate negli atti di indagine.

Chiunque divulga a persone non autorizzate o pubblica, anche solo parzialmente, il contenuto delle intercettazioni preventive punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Le disposizioni processuali

Competenza del P.M. e GIP distrettuali Termine per le indagini preliminari (due anni) Segretezza del procedimento di proroga delle indagini Videoconferenza per gli imputati, collaboratori di giustizia e imputati di reato connesso

Londra 8 luglio 2005

Il c.d. pacchetto antiterrorismo


(D.L.27.07.2005 n.144 conv. in L.31.07.2005 n.155)

Progressivo adeguamento del sistema delle incriminazioni. Tentativo di apprestare una nozione di condotta con finalit di terrorismo Estensione ai procedimenti in materia di terrorismo di istituti nati per il contrasto alla criminalit organizzata mafiosa. Rafforzamento, anche per finalit extra-processuali, delle potest di raccolta e utilizzazione di informazioni. Estensione dei poteri di intervento autonomo, anche precautelare, delle forze di polizia.

Permesso di soggiorno a fini investigativi


art. 2 D.L. 144/2005 conv. in L.155/2005 Rilascio di uno speciale permesso di soggiorno a fini investigativi da parte del Questore, autonomamente o su richiesta di responsabili a livello provinciale di altre forze di polizia o dei direttori dei Servizi informativi e di sicurezza o del Procuratore della Repubblica. art. 3 comma 3 D.L. 144/2005 conv. in L.155/2005 Attribuzione al Prefetto di omettere. Sospendere o revocare il provvedimento di espulsione ex art. 13 co.2 D.Lgs.286/98 quando sussistono le condizioni per il rilascio del permesso di soggiorno di cui allart. 2 quando sia necessario per lacquisizione di notizie concernenti la prevenzione di attivit terroristiche ovvero per la prosecuzione delle indagini o delle attivit informative dirette alla individuazione o alla cattura dei responsabili dei delitti commessi con finalit di terrorismo.

Le novit in materia di espulsione

Estensione del potere di espulsione del Ministro dellinterno nei confronti dei soggetti rispetto ai quali vi sono fondati motivi per ritenere che la loro presenza nel territorio dello Stato possa in qualsiasi modo agevolare organizzazioni o attivit terroristiche anche internazionali. Immediata esecutivit del provvedimento in deroga alla disciplina dettata dallart.13 D.Lgs 286/98 (senza n.o.dellA.G. in caso di sottoposizione dello straniero non detenuto a proc. penale; senza procedimento di convalida dinanzi al Giudice di pace. Impugnabile dinanzi al TAR territorialmente competente.

La disciplina delle espulsioni


Competenza a disporre lespulsione Il Ministro dellinterno o, su sua delega il Prefetto. Gli stranieri non detenuti nei cui confronti vi sono fondati motivi per ritenere che la loro permanenza nel territorio dello Stato possa in qualsiasi modo agevolare organizzazioni o attivit terroristiche anche internazionali. Il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dellinterno, quando sussistono le condizioni per il rilascio del permesso di soggiorno a fini investigativi o sia necessario per lacquisizione di notizie concernenti la prevenzione di attivit terroristiche. Contro i decreti di espulsione ammesso ricorso al TAR competente per territorio. Il ricorso non sospende lesecutivit del provvedimento. Quando la decisione del ricorso dipende dalla cognizione di atti per i quali sussiste il segreto il procedimento sospeso per un termine massimo di due anni.

Soggetti che possono essere espulsi


Sospensione o revoca del provvedimento di espulsione

Ricorso al TAR

Sussistenza del segreto di indagine o del segreto di Stato

Le caratteristiche del permesso e della carta di soggiorno


Art. 11 D.L.144/2005 conv. in L. 155/2005 Adeguamento al regolamento CE n.1030/2002 in ordine alladozione di un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di Paesi terzi (utilizzo di mezzi a tecnologia avanzata con caratteristiche anticontraffazione)

Le novit in materia di armi ed esplosivi

Introduzione di una autonoma figura di reato che sanziona con la reclusione da 1 a 6 anni la condotta di chi addestra taluno o fornisce istruzioni in qualsiasi forma anche anonima o per via telematica sulla preparazione o sulluso di materiali esplosivi, di armi da guerra, di aggressivi chimici,o di sostanze batteriologiche nocive o pericolose e di altri congegni micidiali.(art. 2bis L.497/74) Attribuzione al Ministro dellinterno del potere di disporre speciali limiti o condizioni allimportazione, commercializzazione, trasporto e impiego di detonatori ad accensione elettrica a bassa e media intensit e degli esplosivi di 2 e 3 categoria quando sussistano specifiche esigenze di pubblica sicurezza o per la prevenzione di gravi reati.

Le deroghe alla normativa in tema di dati del traffico telefonico e telematico ed altre misure di carattere amministrativo

Fino al 31 dicembre 2007 sospesa la normativa che prescrive o consente la cancellazione dei dati del traffico telefonico o telematico. Attribuzione al P.M. del potere di acquisizione dei dati nei casi di urgenza e con lobbligo della immediata trasmissione al GIP per la convalida nei medesimi termini previsti in materia di intercettazioni disposte dal P.M. nei casi di urgenza. Previsione di una licenza rilasciata dal Questore per gli internet-point; identificazione degli utenti

Le modifiche al codice penale

art. 270 quater c.p. (arruolamento con finalit di terrorismo); art. 270 quinquies c.p. (addestramento ad attivit con finalit di terrorismo anche internazionale); art. 270 sexies c.p. (condotte con finalit di terrorismo); art. 414 c.p. (previsione di una aggravante nei casi in cui listigazione o lapologia riguarda delitti di terrorismo o crimini contro lumanit); art. 495 c.p. (false dichiarazioni rese da persona sottoposta alle indagini alla stessa A.G. o alla P.G. delegata per le indagini); art. 497 bis c.p. ( fabbricazione e possesso di documenti di identificazione falsi).

Condotte con finalit di terrorismo art. 270 sexies c.p.


Sono considerate con finalit di terrorismo le condotte che per la loro natura o contesto possono arrecare danno a un Paese o a unorganizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o unorganizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese o di unorganizzazione internazionale, nonch le altre condotte definite terroristiche o commesse con finalit di terrorismo dalle norme internazionali vincolanti per lItalia.

Le modifiche al codice proc. penale

art.59 c.p.p. ( in materia di attivit della P.G.); art. 66 bis c.p.p. (verifica dei procedimenti a carico dellimputato); artt.148 -151 c.p.p. (esonero della P.G. dallattivit di notifica di atti); art. 349 c.p.p. (in materia di identificazione- prelievo per D.N.A. e fermo della P.G. per 24 ore previo avviso al P.M.); art. 354 c.p.p. (prelievo di materiale biologico); art. 380 c.p.p. (estensione dei casi di arresto obbligatorio in flagranza); art. 381 c.p.p. (arresto facoltativo in flagranza nei casi di fabbricazione, detenzione e uso di documenti falsi art.497 bis c.p.); art. 384 c.p.p. (fermo di P.G. nei casi di delitti commessi con finalit di terrorismo, presupposto del pericolo di fuga desunto dal possesso di documenti falsi).

Prelievi del Dna senza consenso (modifica dellart. 349 c.p.p.)


La P.G., purch munita di autorizzazione scritta del P.M. o anche orale ( in tal caso confermata per iscritto), procede al prelievo coattivo di capelli o saliva nel rispetto della dignit personale del soggetto, ai fini dellidentificazione quando non risultino sufficienti gli accertamenti dattiloscopici, fotografici e antropometrici gi previsti dalla norma.

Fermo per identificazione


(art. 349 co.4 c.p.p.)

In caso di rifiuto da parte del fermato di farsi identificare o qualora fornisca generalit o documenti di identificazione in relazione ai quali sussistono sufficienti elementi per ritenere la falsit degli stessi la P.G. pu trattenerli per 12 ore e, previo avviso anche orale al P.M., anche 24 ore quando lidentificazione risulti particolarmente complessa oppure occorra lassistenza dellautorit consolare o di un interprete (il fermato pu chiedere di avvisare un familiare o un convivente)

Novit in materia di arresto e fermo


Arresto obbligatorio in flagranza Per i delitti commessi per finalit di terrorismo o di eversione dellordine costituzionale puniti con la reclusione non inferiore nel minimo a 4 anni o nel massimo a 10 anni (diminuzione del minimo edittale) Per il delitto di fabbricazione, detenzione o uso di documenti di identificazione falsi previsti dallart. 497 bis c.p. Per delitti commessi per finalit di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dellordine democratico. Fermo di iniziativa della P.G. qualora sopravvengano specifici elementi quali il possesso di documenti falsi che rendano fondato il pericolo che lindiziato sia per darsi alla fuga e non sia possibile, per la situazione di urgenza, attendere il provvedimento del P.M.

Arresto facoltativo in flagranza

Fermo di indiziato di delitto

Impiego della P.G.


(art. 17 D.L.144/2005)

Esclusione della P.G. dalle attivit di notificazione atti relativamente ai processi con detenuti o dinanzi al Tribunale del Riesame. Esclusione della P.G. dalle attivit generiche di notificazione atti disposte dal P.M. con esclusione degli atti di indagine che la P.G. delegata a compiere. Unica deroga a tale disciplina prevista per i procedimenti relativi ai delitti previsti dallart. 407 comma 2 lett. a n.1,3 e 4 c.p.p.

Esclusione della P.G. dalle attivit connesse alla citazione a giudizio ed alle funzioni di P.M. in udienza nei procedimenti dinanzi ai giudici di pace. Esclusione della P.G. dalle attivit di P:M. di udienza dinanzi al giudice monocratico.

Unit antiterrorismo

Istituzione di apposite unit investigative interforze composte da esperti ufficiali e agenti di P.G. Nei procedimenti relativi a delitti di terrorismo il P.M. si avvale delle Unit Investigative interforze istituite dal Ministro dellinterno.

Le novit in materia di misure di prevenzione


Violazione delle prescrizioni inerenti la sorv. speciale con obbligo o divieto di soggiorno (da 1 a 5 anni di reclusione ed arresto fuori flagranza). (equiparazione tra violazione alle prescrizioni e violazione agli obblighi con conseguenze in relazione alla possibilit di arresto ed allapplicabilit di misure cautelari )

Applicazione anche ai procedimenti di prevenzione gi pendenti delle misure di prevenzione speciali alle persone fisiche o giuridiche segnalate dal Comitato per le sanzioni delle Nazioni unite o da altro organismo internazionale competente a disporre il congelamento dei fondi e delle risorse economiche quando sussista il pericolo che fondi o risorse siano dispersi, occultati o utilizzati per finanziare organizzazioni o attivit terroristiche.

INTERPRETAZIONE GIURISPRUDENZIALE

Sentenza GUP Milano dott. Forleo Corte di Cassazione sez.2 n.669 del 21.12.2004 Corte di Cassazione sez. 2 n. 10450 del 9.02.2005

Mandato darresto europeo


Legge 22 aprile 2005 n.69
Disposizioni per conformare il diritto interno alla Decisione Quadro del Consiglio Europeo 2002/584/GAI del 13 giugno 2002 relativa al mandato darresto europeo e alle procedure di consegna tra gli Stati membri.

Il mandato darresto europeo una decisione giudiziaria emessa da uno Stato membro in vista dellarresto e della consegna da parte di altro Stato membro di una persona ricercata ai fini dellesercizio di un azione penale o dellesecuzione di una pena o di una misura di sicurezza.

LItalia dar esecuzione al mandato darresto europeo alle condizioni e con le modalit stabilite dalla L.69/2005 sempre che il provvedimento cautelare in base al quale il mandato stato emesso sia stato sottoscritto da un giudice, sia motivato, o che la sentenza da eseguire sia irrevocabile.

Reati per i quali la consegna obbligatoria


Associazione per delinquere Terrorismo Ingresso, soggiorno o uscita illegali da uno Stato Prostituzione, sfruttamento sessuale di minori, pornografia infantile Stupefacenti Traffico di armi Corruzione Frode Riciclaggio Reati valutari Crimini informatici Reati ambientali Immigrazione clandestina Reati contro la persona Traffico di organi e tessuti umani Sequestro di persona Razzismo e xenofobia Reati contro il patrimonio Atti di dirottamento Atti di sabotaggio

Immigrazione clandestina Reati contro la persona Traffico di organi e tessuti umani Sequestro di persona Razzismo e xenofobia Reati contro il patrimonio Traffico di beni culturali Reati contro la fede pubblica Estorsione Contraffazione Falsificazione di atti amministrativi Falsificazione di mezzi di pagamento Traffico di sostanze ormonali Traffico di materie nucleari e radioattive Traffico di veicoli ribati Violenza sessuale Incendio Reati che rientrano nella competenza giurisdizionale della Corte penale internazionale

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