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Quel mistero sconvolgente, quellineffabile mistero del Padre

di cui oggi luomo ed il mondo hanno tanto bisogno: l'


immagine di Ges Misericordioso.

Il 22 Febbraio per il calendario della Chiesa cattolica rappresenta il giorno della festa della Cattedra
di San Pietro. Si tratta della ricorrenza in cui viene messa in modo particolare al centro la memoria
della peculiare missione affidata da Ges a Pietro. Domani per nel Santuario della Divina
Misericordia, la Chiesa di Santo Spirito in Sassia nel cuore della cattolicit, nel cuore di Roma, si
ricorda anche l'Anniversario della prima Apparizione di Ges Misericordioso la cui immagine
conosciuta in tutto il mondo venerata in questa Chiesa.
Era la sera del 22 febbraio 1931 una giovane suora di nome Faustina, si trovava nella sua cella del
convento di Pock in Polonia; a quella giovane suora, che passer alla storia come la pi grande
mistica della Chiesa, si present il Cristo Risorto.

Sar lei stessa, nel libro, pi letto al mondo sulla mistica cristiana, il "Diario" a raccontare quanto
avvenuto: "La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Ges vestito di una veste bianca: una
mano alzata per benedire, mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata
lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore;
l'anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande.
Dopo un istante, Ges mi disse: "Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto
scritto: Ges, confido in Te.
Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo
intero. Prometto che l'anima, che venerer quest'immagine, non perir. Prometto pure gi su
questa terra, ma in particolare nell'ora della morte, la vittoria sui nemici .
(...) Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai
con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa
domenica deve essere la festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia
grande Misericordia per le anime dei peccatori."
ll compito che il Signore Ges assegn a S. Faustina fu, umanamente parlando, irrealizzabile,
poich essa non possedeva delle capacit artistiche nemmeno elementari. Ciononostante, cercando
di ubbidire alla Divina Volont, cercava di dipingere il quadro da sola, senza riuscire a farlo.
Le sollecitazioni di Ges a realizzare questo compito, e dall'altra parte, l'incredulit dei confessori e
dei superiori, divennero per S. Faustina una sofferenza personale enorme. Dopo tre anni di
permanenza a Plock fu trasferita a Varsavia, ma anche qui pensava continuamente a questa richiesta
del Signore Ges che non fu realizzata. Il Signore Ges le faceva capire quanto importante nei piani
di Dio era questo compito che le fu affidato.

Finalmente riusc nell'intento, e dopo varie peripezie Suor Faustina dette personalmente le
indicazioni al pittore. Questo dipinto per la prima volta stato mostrato in pubblico e ha avuto
pubblica venerazione nel santuario della Madre della Misericordia a Ostra Brama nell' aprile del 35.
Ha suscitato grande interesse tra i fedeli e le sue riproduzioni negli anni della II Guerra Mondiale
sono state diffuse per iniziativa di don M. Sopocko padre spirituale di Santa Faustina, oggi beato.
Questo quadro venerato nella chiesa di Santo Spirito a Vilnius in Polonia. In tutto il mondo per
famoso il quadro di Lagiewniki, a Cracovia, dipinto da Adolf Hyla. Lavorare secondo i dettami di
qualcun'altro, significava per lui rinunciare alla propria visione artistica a favore di una trasmissione
fedele di quello che riferiva santa Faustina la quale per un periodo di sei mesi, si recava nel
laboratorio del pittore almeno una volta a settimana, per aggiungere dettagli ed indicare errori.
Cercava di ottenere un'immagine fedele di Ges Misericordioso, conforme alla volont di Dio,
esattamente come le era stato rivelato in visione. Quando il quadro fu terminato, suor Faustina non
ne rimase contenta e piangendo si lament con Ges: "Chi Ti dipinger cos bello come sei?". In
risposta sent: "Non nella bellezza dei colori, n del pennello sta la grandezza di questa
immagine, ma nella Mia grazia".
Il fondatore dell'opera, sorta in omaggio al culto della Divina Misericordia, don Sopocko, su
richiesta del pittore pos vestito di un camice, dando in questo modo un contributo attivo alla
realizzazione dell'opera per ritrarre evidentemente i movimenti dell'abito del Cristo Risosrto. Il
periodo in cui lavorarono insieme divenne occasione per una lettura pi approfondita del significato
dell'immagine. Ges stesso risolveva le questioni controverse. Al termine il dipinto venne offerto
come ex-voto per la salvezza della famiglia del pittore stesso, durante la guerra, ed stato benedetto
il 7 marzo 1943 e da allora nel santuario di Cracovia hanno luogo pubbliche celebrazioni della
Divina Misericordia. Il quadro tuttavia era troppo grande e non entrava sull'altare, dove veniva
collocato durante le funzioni alla Divina Misericordia. Per questo motivo la superiora, ordin al
pittore un secondo quadro, che per grandezza e forma entrasse all'interno dell'altare laterale. La
Domenica in Albis, il 16 aprile 1944, per la prima volta solennemente celebrata in quella cappella in
onore della Divina Misericordia, fu benedetto il nuovo quadro dipinto da Adolf Hyla. Esso
rappresentava Ges Misericordioso sullo sfondo di un prato e di cespugli. Nel 1954 A. Hyla ha
ridipinto lo sfondo del quadro con un colore scuro e sotto i piedi di Ges ha dipinto un pavimento,
quella della celletta in cui la suora ebbe la visione.
Anche se l'immagine del Ges Misericordioso della cappella di Cracovia - Lagiewniki non era,
storicamente parlando, il primo quadro e neanche nelle cappelle della congregazione, fu proprio
esso ad essere famoso per le grazie, mentre le sue copie e riproduzioni sono state diffuse in tutto il
mondo. Cos doveva avverarsi il desiderio di Ges, pronunciato gi durante la prima apparizione a
Plock: "Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel
mondo intero" (Diario p. 26). Durante la guerra mondiale l'immagine di Ges Misericordioso era
su territorio dell'URSS e per qualche decennio venne nascosta tanto che i pellegrini non poterono
accedervi. Nonostante numerosi pericoli (per molti anni fu nascosta in una soffitta, arrotolata,
conservata in ambiente umido e al gelo, molte volte sottoposta a restauri mal riusciti), per un
miracoloso disegno della Provvidenza, l'immagine non fu mai distrutta e fu fonte di miracoli e
grazie. Durante il pellegrinaggio in Lituania, il 5 settembre 1993, Papa Giovanni Paolo II preg
davanti all'immagine di Ges Misericordioso a Vilnius. Nel discorso tenuto ai fedeli chiam questo
quadro "La sacra immagine".
Nella storia delle rivelazioni, noto soltanto quest'unico caso, in cui il Signore Ges ordina di
dipingere il quadro che rappresenti la Sua effigie, trasmettendone plasticamente l'aspetto.
Dopo che l'immagine fu dipinta, Ges rivel pi volte a Santa Faustina la Sua presenza viva
assumendo proprio l'aspetto rappresentato in questa immagine, diventando vivo e muovendosi
nell'atto di benedire i fedeli. In pi Ges si fatto presente pi volte attraverso la promessa di

elargire particolari grazie alle persone che venerano quest'immagine, dandole un valore religioso
straordinario: "Attraverso questa immagine conceder molte grazie, perci ogni anima deve
poter accedere ad essa".
Ges stesso a Santa Faustina spieg il significato dell'immagine: "Porgo agli uomini il recipiente,
col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia. Il recipiente
quest'immagine con la scritta: Ges confido in Te"; I due raggi (sul quadro) rappresentano il
Sangue e l'Acqua. Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso
rappresenta il Sangue che la vita delle anime. Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della
Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, gi in agonia, venne squarciato con la
lancia (...).
L'immagine occupa una posizione chiave in tutta la devozione alla Divina Misericordia,
poich costituisce una visibile sintesi degli elementi essenziali di questa devozione: esso ricorda
l'essenza del culto, l'infinita fiducia nel buon Dio e il dovere della carit misericordiosa verso il
prossimo. Della fiducia parla chiaramente l'atto che si trova nella parte bassa del quadro: "Ges,
confido in Te". L'immagine che rappresenta la misericordia di Dio deve essere per chiara volont di
Ges un segno che ricordi l'essenziale dovere cristiano, cio l'attiva carit verso il prossimo. "Essa
deve ricordare le esigenze della Mia misericordia, poich anche la fede pi forte non serve a
nulla senza le opere". La venerazione del quadro dunque consiste nell'unione di una orazione
fiduciosa con la pratica di atti di misericordia.
Il cosiddetto "luogo teologico" stato indicato dallo stesso Ges, legando la benedizione del quadro
e la sua pubblica venerazione alla liturgia della prima domenica dopo Pasqua. La Chiesa legge in
quel giorno il Vangelo sull'apparizione di Ges risorto nel Cenacolo e sull'istituzione del sacramento
della penitenza (Gv 20, 19-29).
A questa scena del Cenacolo si sovrappone l'avvenimento del Venerd Santo: la crocifissione e la
trafittura del Cuore di Ges con la lancia. "Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della Mia
misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, gi in agonia, venne squarciato con la lancia"
dir il Cristo a suor Faustina. Di questo scrive san Giovanni nel 19 capitolo del Vangelo. San
Tommaso, riferendosi ai Padri della Chiesa, unisce la simbologia dell'acqua e del Sangue con il
sacramento del battesimo e con l'Eucarestia, cosa che pu essere riferita anche agli altri sacramenti.
Alla luce del Vangelo di Giovanni spiegano i teologi, l'acqua e il sangue (...) stanno a significare le
grazie dello Spirito Santo, che ci sono state donate per la morte di Cristo. I due raggi rappresentati
sul dipinto di Ges Misericordioso possiedono questo stesso profondo significato. Ci sono poi delle
promesse legate alla venerazione dell'immagine che Ges ha definito con molta chiarezza:
"L'anima che venerer questa immagine, non perir" (Diario, p. 18): cio ha promesso la
salvezza eterna. "Prometto pure gi su questa terra (...) la vittoria sui nemici" (Diario, p. 18): si
tratta dei nemici della salvezza e del raggiungimento di grandi progressi sulla via della perfezione
cristiana. "Io stesso la difender come Mia propria gloria nell'ora della morte" (Diario, p. 26):
ha cio promesso la grazia di una morte felice.
La generosit di Ges non si limita a queste tre grazie particolari. Poich dicendo: "Porgo agli
uomini il recipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della
misericordia" non ha posto alcun limite n al campo, n alla grandezza di queste grazie e dei
benefici terreni, che ci si pu aspettare, venerando con incrollabile fiducia l'immagine della Divina
Misericordia.
Nella domenica in Albis del 18 aprile 1993, il Santo Padre Giovanni Paolo Il in Piazza San Pietro, a
Roma, ha elevato Suor Faustina alla gloria degli altari proclamandola beata. Il giorno seguente

durante l'udienza generale il Santo Padre ha detto di questa devozione: "Dio ci ha parlato attraverso
la ricchezza spirituale della beata Suor Faustina KowaIska. Ella ha lasciato al mondo il grande
messaggio della Misericordia Divina come pure l'invito di affidarsi completamente al Creatore. Dio
le ha dato una grazia particolare perch ella ha potuto conoscere la sua Misericordia mediante le
esperienze mistiche e grazie al dono speciale della preghiera contemplativa."
Ed ancora:"Cristo chiam Suor Faustina a ricordare al mondo questo grande mistero della
Misericordia Divina. La chiam ad un vasto apostolato di misericordia, alla vigilia della seconda
guerra mondiale. Suor Faustina era cosciente dell'importanza del messaggio affidatole da Cristo, ma
non poteva sapere ancora quanto ampiamente esso si sarebbe diffuso nel mondo gi qualche anno
dopo la sua morte. L'umanit intera ha bisogno di tale messaggio sulla misericordia di Dio. Ne ha
bisogno il mondo di oggi. Il messaggio della misericordia di Dio , al tempo stesso, un forte
richiamo ad una fiducia pi viva: "Ges, confido in Te". difficile trovare parole pi eloquenti di
quelle trasmesseci da Suor Faustina. Quel "mistero sconvolgente", quell'ineffabile mistero del Padre
di cui oggi l'uomo ed il mondo hanno tanto bisogno".
Luisa Loredana Vercillo

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