VIA MARINA
CRONACA DI NAPOLI
I3
SAN PIETRO A PATIERNO. SALE LA TENSIONE CRIMINALE TRA I LICCIARDI E IL NUOVO CLAN.
LA POLIZIA INTENSIFICA I CONTROLLI
[LUISAN]
TRIBUNALE. OPERAZIONE DELLA SQUADRA MOBILE. IL 27ENNE HA PRESO DI MIRA DUE OPERAI
EDILI IMPEGNATI IN LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DI UN APPARTAMENTO
distante dall'auto della vittima, ed è quindi stata rapinata della borsa che
conteneva l'incasso della giornata, pari a 1.500 euro, la patente, due carte di
credito, una macchina fotografica digitale e un telefono cellulare. Tre giorni
dopo, il 6 giugno, la vittima si è recata al commissariato di Scampia per
denunciare l'accaduto ed ha ravvisato una forte somiglianza tra una foto mo-
STEFANIA LAMBERTI
sono stati i poliziotti della Guardia Civil che hanno portato a termine un
clamoroso blitz a Marbella, località balneare e "buen retiro" di diversi boss
della cosca napoletana. L'operazione, denominata "Tizona", è stata condotta anche
a Malaga, Fuengirola, Saragozza e a Ceuta, enclave spagnola in Marocco, e sono
stati sequestrati 60 veicoli, quattro società e sette immobili per un valore di 5
milioni di euro, varie pistole e oltre due tonnellate e mezza di hashish. Al
potente clan dei Mazzarella, che in Spagna vantano numerose "amicizie", sono
attribuiti 80 omicidi maturati nell'ambito della lotta per la gestione dei
business milionari. Il clan dei "napoletani" capeggiato dal boss 29enne, secondo
gli inquirenti spagnoli, gestiva il traffico di droga, la falsificazione di
documenti e il riciclaggio di danaro posti in essere fra la Spagna, l'Italia,
l'Albania, la Francia, il Marocco e il Medio Oriente. L'inchiesta è stata avviata
nel febbraio scorso, quando la Guardia Civil intercettò un gruppo di pregiudicati
di origine marocchina, sulla Costa del Sol, che risultarono proprietari di varie
società, fra le quali una dedicata all'affitto di auto, con documentazione falsa,
a membri di altre organizzazioni criminali operanti in Spagna e in altri Paesi
della Ue. A Ceuta, gli investigatori hanno arrestato il proprietario di una
società che affittava imbarcazioni a organizzazioni criminali, che poi le
impiegavano per il traffico di droga dal Marocco alla Spagna. Alla rete marocchina
istallata sulla Costa del Sol facevano capo anche una serie di società
commerciali, intestate a prestanome, dedicate al riciclaggio di danaro proveniente
dal traffico di stupefacenti.