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Chiara e Francesco

Il Musical


Mendicanti di Sogni

MUSICAL CHIARA E FRANCESCO

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Chiara e Francesco
Scaletta definitiva

PRIMO TEMPO

Canto - VENITE A VEDERE Prosa Ladra! Canto - STANOTTE RAGAZZI Canto - LE MIE VESTI RENDERO' Prosa Chiara Canto - SOLO PER AMORE Canto - DOLCE CHIARA Prosa Francesco ripara le Chiese Canto IL SUDORE E LA MENTE Prosa Modi per avere soldi Canto - IL SUO POVERO SGUARDO Canto - PERFETTA LETIZIA Prosa Mondo dei lupi Canto LUPO Prosa Santo Canto - LA GUIDA

SECONDO TEMPO

Canto - VENTIQUATTRO PIEDI SIAMO Prosa Il Papa e i Fratelli Canto - LA LUNA Prosa I viaggi Canto - IL SULTANO DI BABILONIA Prosa Il pane Canto SEMPLICITA' Canto UN VECCHIO DIAVOLO Prosa Francesco malato Canto - STELLA SARA' Prosa La malattia di Francesco Canto - IL CANTICO DELLE CREATURE Canto - LA MORTE DI FRANCESCO Canto - VENITE A VEDERE IL SOGNO Prosa Finale Canto - LAUDATO SI'

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I TEMPO
Chiara e Francesco
Il Musical

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Tutti in scena, mercato, francesco butta a terra la roba e Il padre la raccoglie.

Canto - VENITE A VEDERE


Scena:

Mercato, gente, piazza. Stoffe

Sul palco:
#F: Valeria, Chiara, Claudia, Dany, Carlotta, Anna, Egle, Vittoria, Sara #M: Andrea, Dennis, Pietri, Luca, Paolo, Pento, Mario Cantano: Valeria, Andrea, Dennis, Chiara, Claudia, Pietri Ballano: Dany, Carlotta, Anna, Egle, Vittoria, Luca, Paolo, Sara

Svolgimento:
Parte la musica ed entrano Claudia con Andrea dalla parte DX, formando la prima coppia. Subito dopo entrano Chiara e Dennis. Lancio dei teli. A mano a mano entrano tutti. Valeria gi vestita da S.Chiara nobile, ma osserva solamente.all'uscita devono rimanere a terra 3 stracci per Nadia e 1 pezzo di velluto e 1 di seta per il padre. Finale: Baraonda, entrano il Padre e Francesco, il padre si sconvolge, raccoglie le stoffe, impreca e S.Francesco si toglie i vestiti e li lancia verso il padre, contemporaneamente Daniela e paolo lanciano 2 stoffe. S.Francesco e il Padre restano sul palco, si guardano luci su di loro. Escono tutti Francesco. CLAUDIA: Venite, venite, venite a vedere la casa di tutti dove vive la fede Qui nasce lamore che regala futuro Guardate la strada che ci salva dal buio ANDREA: La vita che va, la vita che viene Da oggi un nuovo sole nascer-a-a TUTTI: E qui tutti insieme cantiamo il domani Per chil ca vene e ca va CHIARA: Venite, venite, venite a sentire c un uomo che parla senza troppe parole Che soffre ma dice: Nel dolore c fede, la vita la forza di chi al buio non cede DENNIS: Un giorno che va, un giorno che viene Se ci credi il sogno nascer-a-a TUTTI: E qui tutti insieme cantiamo il domani Per chil ca vene e ca va Alleluja Alleluja Luce in questa in questa terra buia Alleluja siamo qua Per chi soffre c una luce Alleluja Alleluja Luce in questa in questa terra buia Alleluja Alleluja- a -a PIETRI: Venite, venite provate a cantare, portiamo lontano quel messaggio damore CLAUDIA: Sia in terra che in cielo per le vie del Signore Qui c la speranza per chi vuole cambiare PIETRI + CLAUDIA: La voce che va, la voce che viene sentila dal cuore arriver-a-a TUTTI: E qui tutti insieme cantiamo il domani Per chil ca vene e ca va Alleluja Alleluja Luce in questa in questa terra buia Alleluja siamo qua Per chi soffre c una luce Alleluja Alleluja Tu che chai ridato gioia Che cinsegni a vivere pi felici nel dolore Cambio tonalit Alleluja Alleluja Luce in questa in questa terra buia Alleluja siamo qua Per chi crede c una luce Alleluja Alleluja Tu che chai ridato gioia Che cinsegni a vivere /pi felici nel dolore Alleluja Alleluja Luce in questa terra buia Alleluja Alleluja Alleluja Alleluja / Tu che chai ridato gioia Alleluja Alleluja

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I Prosa Ladra!
Padre in scena entra Cenciosa e inizia a raccogliere stoffe .

PADRE: Lascia stare, ladra! Ladra, ladra come lui! Le prende anche la veste che indossa e cerca di stappargliela. PADRE: E questa? Anche questa roba mia. La Cenciosa si libera con uno strattone. CENCIOSA: Oooh! Ma cosa vi prende? Volete forse denudarmi? Questa me lha regalata vostro figlio PADRE: roba mia ladra! CENCIOSA: ladro sarete voi strozzino PADRE: Vai via, matta cenciosa! CENCIOSA: Vado via, vado via. Ma io non sono n matta, n ladra.

La Cenciosa fa il gesto di sputare e scappa. Il padre soppesa la roba PADRE: Ecco che fine fa la mia roba: come le perle date ai porci. Ma che ne sanno loro di quanto sudore c qui dentro! Questo velluto, andai in Francia a comprarlo. E questa seta? Per un giorno intero litigai sul prezzo. E tira e molla. E di questa me ne ha rubata una pezza lui. Per regalarla indovinate a chi? Ai lebbrosi! Questa bella seta sulle pustole dei lebbrosi! ma non glielha mandata: no, glielha portata lui. Io potrei anche capire che importante fare del bene; ho mandato anchio panni vecchi al lebbrosario di Foligno. Ma andarci poi Oh, i lebbrosi puzzano. E invece lui, dopo averli vestiti cosa fa, li abbraccia e li bacia! Per me questo come dite voi oggi esibizionismo. Perch baciare proprio un lebbroso? Ci sono tanti malati gravi di altra specie; poverini i diabetici, gli infartati perch non baciare loro che ne so magari sono puliti. No, lui deve baciare il lebbroso! Perch come dite voi oggi il lebbroso fa notizia. E poi viene un pittore e dipinge il fatto sui muri: Francesco bacia il lebbroso! E certo! Francesco che bacia un malato di ernia non farebbe lo stesso effetto. E poi mi parla di umilt. Ora ditemi voi cosa pu fare un padre con un figlio cos.

Rivolto al pubblico PADRE: Mettetevi nei miei panni - che paragone sto facendo, come posso confrontarmi con questi poveracci, io che sono il pi potente in Assisi io Pietro di Bernardone, gran mercante di Assisi. Mi devo abbassare... - mettetevi nei panni di un padre, voglio dire. Ho penato una vita in principio quasi a non mangiare per tirar su i figli; poi ho imparato a farmi furbo, a lucrare e a negare lelemosina. E tutto questo per mettere da parte per lui, il mio figliolo, come forse avete fatto per i vostri. Tutti quei sacrifici perch diventasse un ricco cavaliere. E non gli mancassero le donne, le avventure, lelmo piumato! Volevo che nascesse e crescesse in un mondo di velluto e di seta. Sembrava che questo mondo gli piacesse, ma poitutto ad un tratto.. diventato pazzo. E le ho provate tutte sapete, come immagino avreste fatto anche voi col vostro figliolo. Lho incatenato, lho picchiato ah, ma ora lo denuncio! Perch un ladro e un ribelle. Tanto la vergogna c gi.

Esce. Buio si portano dentro 1 tavolo e 3 sedie

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II Canto - STANOTTE RAGAZZI


Scena:

Osteria di Assisi.

Sul palco:
#F: Chiara, Claudia, Dany, Anna #M: Andrea, Dennis, Pietri, Luca, Paolo. Cantano: Andrea, Dennis, Claudia, Chiara Ballano: Dany con Luca, Anna con Paolo, Claudia con Andrea e Dennis, Chiara con Pietri

Svolgimento:
Mano a mano entrano i ragazzi; poi entrano le fanciulle. Finale: escono tutti tranne Dennis, Andrea, Pietri.

Testo canzone:
DENNIS: Stanotte ragazzi che malinconia! Un vecchio compagno se n' andato via. Qualcosa luccica negli occhi tuoi da quando Francesco non pi con noi. Il vino stanotte non ha pi sapore. L'amore stanotte non pi l'amore. Noi siamo stanchi come stanchi eroi da quando Francesco non pi con noi. ANDREA: vuota la citt morta l'allegria la vita senza fantasia e non c' pi felicit. vuota la citt morta l'allegria la vita senza fantasia e non c' pi felicit. DENNIS: Stanotte ci manca quel suo viso strano quegli occhi che guardavano lontano quel suo sorriso pieno di bont per questo stanotte vuota la citt. ANDREA: vuota la citt morta l'allegria la vita senza fantasia e non c' pi felicit. vuota la citt DENNIS: Stanotte il vino non ha pi sapore. L'amore stanotte non pi l'amore. DENNIS + ANDREA: Un vecchio amico se n' andato via e qui rimane la malinconia. Addio Frate!

Gli amici restano sul tavolo

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III Canto - LE MIE VESTI RENDER


Scena:
Assisi citt.

Sul palco:
#F: Valeria, Vittoria, Carlotta - Chiara, Claudia #M: Andrea, Dennis, Pietri, Pento Cantano: Pento, Valeria, Andrea, Dennis, Chiara, Claudia, Pietri In scena: Vittoria e Carlotta (popolane); entrano in un secondo tempo Chiara e Claudia (popolane).

PENTO: Le mie vesti render, la mia casa lascer, agli averi di mio padre d'ora in poi rinuncer per servire in umilt per portare carit per sorella povert. per portare verit, per amore di sorella povert. TUTTI: Francesco che fai? Senza niente dove andrai? Non vuoi pi ricchezze, poverello tu sarai. Francesco lo sai, mendicante diverrai, un pezzo di pane per la strada chiederai. PENTO: Con amore io vivr, ogni giorno pregher, con le tasche sempre vuote pi felice io sar per servire in umilt, per portare carit, per sorella povert. Per portare verit, per amore di sorella povert. TUTTI: Francesco che fai? Senza niente dove andrai? Non vuoi pi ricchezze, poverello tu sarai. Francesco vedrai freddo e fame sentirai

se lasci la casa e per il mondo te ne vai. PENTO: E dovunque io sar il signore loder e a tutti i miei fratelli la mia vita doner PENTO + VALERIA: per servire in umilt, per portare carit, per sorella povert. Per portare verit, per amore di sorella povert. per servire in umilt, per portare carit, per sorella povert. Per portare verit, per amore di sorella povert. TUTTI: Francesco che fai? Senza niente dove andrai? Non vuoi pi ricchezze, poverello tu sarai. Francesco tu vai, il tuo cuore seguirai cos la tua vita ora e sempre cambierai. x2

Svolgimento:
Gli amici si spostano sul lato SX, Pento entra dal centro, gli altri entrano da DX. Chiara e Claudia entrano dopo dal centro. Valeria S.Chiara pre-conversione, inizialmente sta da una parte e canta la parte, finale insieme a S.Francesco. Alla fine escono tutti. Buio. I ragazzi restano in scena e coprono la visione al padre per la scena dopo.

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II Prosa - Chiara

Sul palco:
Mario, Nadia Scena: Assisi citt. Entra Cenciosa e altri popolani, confusione. La Cenciosa entra da destra gridando, subito dopo entra il padre dal centro. CENCIOSA: Lho sentito io, con le mie orecchie.non ci potrete credere..... Chiara dOffreduccio si fa monaca! PADRE: Fatemi passare! CENCIOSA: Chiara la preferita di Francesco. PADRE: Chiara d'Offreduccio? La figlia di Messer Favarone? CENCIOSA: Proprio lei! PADRE: Ma quando successo? CENCIOSA: Ieri! Come ha saputo che Francesco, vostro figliolo, s fatto frate ha detto di voler farsi monaca! L'ho sentito io, ma non monaca come le altre, no, s inventata un convento per conto suo. PADRE: No, tu non me la racconti giusta! CENCIOSA: Lo diceva loste del Gallo, che gliel'aveva detto sua moglie, che glielaveva detto la serva del convento, che glielaveva dettoinsommauno! La gente dice che son diventati tutti matti. Lei cos bella e ricca che io al posto suo avrei sposato un imperatore. Tutta colpa di Francesco, dice la gente. Dicono che la malattia sia contagiosa, meno male che io matta ci son gi. Quasi quasi se non ero matta mi facevo monaca anchio. Cos lui, vedendomi, avrebbe detto: Poverina, s fatta monaca per me!. E avrebbe pianto, e io con lui. Ma io che merito avrei a farmi monaca? Se devo aiutare i poveri, allora aiuto me. La notte mi copro e la mattina mi dico: Buongiorno Cenciosa, e mi voglio bene. Insomma, si fa monaca, dice che lo fa per amore... PADRE: Amore amore amore! Tutto per amore, solo per amore! Ma amore di chi? Certo non di suo padre, che l'ha viziata e fatta vivere nel lusso finora! Ma io mi domando: perch? Perch? CENCIOSA: Lei dice per Amore... Solo per Amore! E io adesso lo vado a dire a tutti... A tutti!

Buio. Escono tutti portare via tavolo e sedie.

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IV Canto - SOLO PER AMORE


Scena:

Sul palco:

Camera di S.Chiara. Notte.

Canta: Valeria.

Svolgimento:
S.Chiara effettua la sua conversione: alla fine del primo ritornello chiara toglie il grande mantello per poi rimanere in sottoveste.

Testo canzone:
Solo per amore, ecco le mie mani per aiutare chi, alzarsi non pu... Solo per amore, ecco qui i miei piedi per andare da chi, camminare non pu Ecco la mia voce per tutti coloro che ascoltano col cuore di Dio ecco qui i miei occhi per tutti coloro che guardano con gli occhi di Dio. Solo per amore , ecco qui il mio cuore per andare da chi non , sa amare pi Solo per amore, prender il mio cuore prendi la mia vita, e tutto quello che ho Ecco la mia voce per tutti coloro che ascoltano col cuore di Dio ecco qui i miei occhi per tutti coloro che guardano con gli occhi di Dio

Nel finale chiara esce lascia il mantello in scena Buio

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V Canto - DOLCE CHIARA


Scena:
Porziuncola.

Sul palco:
#F: Valeria, Chiara, Claudia #M: Andrea, Dennis, Pento Cantano: Pento, Valeria, Andrea, Dennis, Chiara, Claudia

Svolgimento:
In scena: Due suore cantanti, due frati cantanti, S.Francesco e S.Chiara. Le due suore cantano quello che sta accadendo, sono al margine destro del palco, e i due frati col telo al margine sinistro, Francesco entra dal centro e va prendere il velo di S.Chiara: telo, capelli, veste da Chiara, dolce Chiara... chiara va versioni due frati e dietro il telo si cambia il vestito. Valutare aiuto

Testo canzone:
CLAUDIA + CHIARA: Ed un bel giorno Chiara arriv, vide Francesco e lo salut: VALERIA: lo voglio fare cos come te ora che Dio ha parlato con me. CLAUDIA + CHIARA: Chiara la bella le vesti cambi, quelle preziose per sempre lasci. Lunghi capelli non porter pi... PENTO: Chiara, dolce Chiara, pianticella del Signore, fanciulla Chiara, dolce Chiara, colomba dell'amore. TUTTI: Insieme a Francesco e a Sorella Povert rinunci al mondo con la sua vanit. E voli Chiara, dolce Chiara per te una vita nuova inizia gi. VALERIA: Con tutto il cuore ognuno amer, fede e speranza coltiver. Voglio accettare con forza e umilt quello che Dio mi chieder. CLAUDIA + CHIARA: Chiara con gioia Francesco aiut e come un fiore di nuovo sbocci. VALERIA: Pace e letizia ho trovato con te. PENTO: Chiara, dolce Chiara, pianticella del Signore, fanciulla Chiara, dolce Chiara, colomba dell'amore. TUTTI: Insieme a Francesco e a Sorella Povert rinunci al mondo con la sua vanit. E voli Chiara, dolce Chiara per te una vita nuova inizia gi. PENTO: Chiara...

Escono tutti, buio

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III Prosa - Francesco ripara le chiese

Sul palco:
Mario, Nadia Entra Padre da casa (con catrega) e Cenciosa da destra CENCIOSA: Mamma mia che brutta faccia, ma dormite? PADRE: Dormire ? CENCIOSA: E certo con quel bel letto che avrete, non vedrete l'ora di andarci la sera? PADRE: No quando vado a letto ho la pancia che brontola perch non ho mangiato e sto li con gli occhi spalancati a leggere i pensieri nel soffitto. Tu ci hai mai letto nel soffitto? CENCIOSA: No... il soffitto io non ce l'ho mai avuto. PADRE: Eh gi... tu leggi le stelle, poveraccia. CENCIOSA: lo sapete, certe volte mi fate pena? PADRE: Io fare pena a te ? CENCIOSA: Si perch siete qua in giro a cercare di lui. Ma non lo vedete mai? PADRE: Io no, ma tu ogni tanto lo vedi? Come sta? stanco? dimagrito? CENCIOSA: contento, e bello PADRE: Come bello? Cosa significa BELLO? Guarda, se tu ogni giorno mi vieni a dire che fa, io ti pago! CENCIOSA: No! Coi soldi mi imbroglio, non li voglio. PADRE: Allora ti do delle stoffe! CENCIOSA: Ecco si si cos, le vendo e porto i soldi a Francesco per comperare i sassi. PADRE: Come i sassi... che novit questa? Quali sassi? CENCIOSA: I sassi per la chiesa rotta... oppure andate a trovarlo e portategli VOI dei sassi!

La cenciosa esce PADRE: Avete capito? Adesso si messo a riparare una chiesa, vuole fare l'architetto, ma la rif cos brutta e cos povera, che un cardinale si fa il segno della croce ancora prima di entrarci... Ma contento dice! E noi, signori miei, per essere contenti solo un pochino, nemmeno si dorme dai pensieri di tutto quello che c' da fare! Altro che sassi !!! Il padre esce.

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VI Canto IL SUDORE E LA MENTE


Verificare se si riesce a coprire parti di scenografia e scoprirle durante il brano, tipo coprendo la scenografia con 3 teli da togliere durante... Ipotesi passamano con mattoni durante la strofa prendendo posizione per la coreografia della strofa, che pu sottolineare all'inizio il centro poi la parte della chiesa.

Sento strane emozioni dentro me mentre cresce il pensiero che vorrei: costruire la Chiesa, lanima pietra dopo pietra crescer. La tua mano la vita scolpir il sudore e la mente sono tuoi nascer da un pensiero la realt con la perseveranza li userai. Col sudore e la mente che sono tuoi costruirai la speranza, la volont e ad un tratto la mente comprender che se c un destino sar il tuo. E la vita del cuore crescer, costruir le sue vele insieme a te color verde speranza ti rivestir colorando di magico la realt.

Alleluia, alleluia E chi tama dal cielo capir Lui simpaticamente gi lo sa per sapere davvero cosa sei unocchiata dintesa baster. Col sudore e la mente che sono tuoi costruirai la speranza, la volont e ad un tratto la mente comprender che se c un destino sar il tuo e la vita del cuore crescer costruir le sue vele insieme a te color verde speranza ti rivestir colorando di magico la realt. Alleluia, alleluia colorando di magico la realt.

Escono tutti buio?

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IV Prosa - Modi per avere soldi

Sul palco:
Mario, Nadia Il Padre entra con un cofanetto pieno di monete. PADRE: I modi per avere soldi sono tre: o lavorare, o chiedere l'elemosina o imbrogliare. A lavorare ci si guadagna qualcosina, chiedere l'elemosina ci si guadagna pochissimo, ma a rubare ci si guadagno il massimo! Ad ogni modo dovete sapere che ricco non chi guadagna tanto ma chi non spende nulla, io non spendo mai niente ed per questo che son ricco. E non avarizia nooo E' risparmio. Io, signori miei, con questi miei mucchietti, ho costruito una civilt basata sugli AFFARI. Non come il figlio mio, e la sua Sorella Povert! Quella noiosa trapassata povert che tutti si fa di tutto per dimenticarsela. E la sfuggi se la incontri al mercato, con i suoi "Mi dai? - Mi presti?". Troppo comodo chiedere senza dare nulla in cambio.

Il Padre si avvia verso l'uscita di quinta. Si ferma. PADRE: A essere poveri, proprio non capisco che gusto ci sia! Esce Buio

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VII Canto - IL SUO POVERO SGUARDO


Scena:
Assisi

Sul palco:
#F: # M Canta: Chiara.

Svolgimento:
In scena: poveri luce blu davanti al palco, e luce bianca sulla chiara centro palchetto, al ritornello chiara si sposta verso il centro de palco, intanto entrano Francesco chiara frati e suore, che curano i poveri e non vedono chiara. Quando la canzone sale di tono i poveri si accorgono di chiara si alzano e tutti si accorgono di lei, si prepara la formazione per il canto dopo.

Cambio

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VIII Canto - PERFETTA LETIZIA SARA'


Scena:
Assisi

Sul palco:
#F: Chiara, Claudia, Dany, Egle #M: Andrea, Dennis, Pento, Pietri, Luca, Paolo Cantano: Pento, Andrea, Dennis, Pietri, Chiara, Claudia

Svolgimento:
In scena: S.Francesco + Frate Bernardo + frati + gente del popolo Disposizione a v chiara e Francesco nel mezzo in fondo al palco che cantando salutano i poveri schierati si scambiano i posti etc...

PENTO: Un po' di pazienza e tanta allegria, un tocco di pace, un po' d'armonia, amare i fratelli con semplicit, servire il Signore con gioia e umilt. Con questa ricetta di serenit allora perfetta letizia sar. FRATI: Perfetta letizia, perfetta letizia, allora perfetta allora perfetta letizia sar. PENTO: Se tu sopportare ogni cosa saprai, se tutto va storto e non ti arrabbierai, se trovi qualcuno che t'insulter tu fagli un sorriso di felicit. Con questa ricetta di serenit allora perfetta letizia sar. FRATI: Perfetta letizia, perfetta letizia, allora perfetta allora perfetta letizia sar. Perfetta letizia, perfetta letizia, allora perfetta allora perfetta letizia sar. FRATI + PENTO: Se sempre portiamo pazienza e allegria, se siamo strumenti di pace e armonia, se amiamo i fratelli con semplicit, serviamo il Signore con gioia e umilt ... Con questa ricetta di serenit allora perfetta letizia sar. FRATI: Perfetta letizia, perfetta letizia, allora perfetta allora perfetta letizia sar. Perfetta letizia, perfetta letizia, allora perfetta allora perfetta letizia sar allora perfetta letizia sar allora perfetta letizia sar.

All'ultimo rit. Francesco esce e incontra la cenciosa, si salutano, poi escono tutti, rimane cenciosa a destra ed entra padre dal centro

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V Prosa Francesco parla col lupo

Sul palco:
Mario, Nadia Il Padre entra con un piatto di uccelli arrosto Si siede nei gradini a mangiare, poi entra cenciosa.
CENCIOSA: Sentita la novit su tuo figlio? Pare che adesso parli con gli animali..... PADRE: Pure con gli uccelli ci parla? CENCIOSA: S, s, lho sentito dire. Merli, fringuelli, tordi. Padrone:.. Galline? Cenciosa: no Con le galline no. Lui parla, ma come se cinguettasse. Loro invece cinguettano ma come se parlassero. Lho sentito con le mie orecchie e non sono n matta, n ubriaca. PADRE: Bene, lui ci parla e io me li mangio. Il Padre azzanna un tordo CENCIOSA: E li chiama fratelli. PADRE: E io li mangio. Io mangio i miei fratelli. Sono un cannibale. Toh, la vuoi una coscia di fratello? CENCIOSA: No, perch ci avete sputato su voi e mi fate schifo. PADRE: Senti chi parla di schifo. Allontanati che puzzi. Secondo te il Papa mangia i tordi? CENCIOSA: Noooo! Il Papa no! PADRE: Zitta tu! Il Papa mangia tordi a colazione, a pranzo e a cena. un cannibale come me, il Papa. CENCIOSA: E voi che ne sapete? Chi ve lha detto? PADRE: La logica. La conosci la logica? CENCIOSA: Eh no. PADRE: dunque la logica questa: se quel matto di mio figliolo dice che i tordi, sono nostri fratelli, e se il Papa li mangia, mio figlio d del cannibale al Papa. Questa la logica. Oppure sarebbe logica che i tordi si ribellassero e invadessero San Pietro per protestare contro quel gran mangiatore di fratelli che il papa, capito? CENCIOSA: Credo di no... PADRE: Lascia perdere... CENCIOSA: Ssssh!!! PADRE: Che c'? CENCIOSA: Ma allora non lo sapete! PADRE: Cosa?! CENCIOSA: Pare che Francesco ora parli pure col Lupo! PADRE: Quale lupo? CENCIOSA: Il lupo di Gubbio! PADRE: Aaaah io non ci credo! Qui mi state imbrogliando. State congiurando contro di me, io sono suo padre e dico che un pazzo! In realt il mondo dei lupi... e lui ci parla...

Rivolgendosi al pubblico PADRE: Ma vedete che pazzo... Prima che iniziasse a parlare agli animali parlava da solo... Non si sa con chi, ma parlava. Io e quella santa donna della sua mamma stavamo dietro la porta a sentir lui che parlava, con qualcuno che certamente gli rispondeva, anche se noi le risposte mica le sentivamo. Visto matto! Parlava da solo! Uscendo e urlando PADRE: Parlava con nessuno! pazzo pazzo... La Cenciosa si avvicina al pubblico e recita la filastrocca CENCIOSA: Per tenere lontano il lupo, metti dellolio in un piatto cupo, mettici laglio, la citronella e quattro caccole di pecorella. Mettici lunghia di un montone, sette foglie di crescione, guscio di noce, buccia di mela e lo stoppino di una candela. E dopo fatto questo unguento sputa di notte controvento. Dalla parte che il lupo viene legati forte con le catene, metti nellolio farina bianca, larga la tavola, stretta la panca, e una volta finita la pappa, se arriva il lupo tu piglia escappa!

Esce di corsa a sinistra entrano tutti in massa da destra spaventati e come ultimo entra il lupo Togliere la pelle al lupo e mettergli dei vestiti... Francesco e il lupo escono dalla rampa e gli altri misti

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IX Canto - IL LUPO
Scena:
Gubbio, piazza.

Sul palco:
#F: Dany, Carlotta, Anna, Egle, Vittoria, Sara #M: Andrea, Pietri (frati), Dennis (Lupo), Luca, Paolo (popolani), Pento Cantano: Andrea, Dennis, Pietri, Pento, Valeria da fuori

Svolgimento:
In scena: S.Francesco, Lupo, abitanti di Gubbio La gente ha paura del lupo, che entra e divide le folle. Finale: escono tutti, buio.

Testo:
DENNIS: Il lupo di Gubbio sono solo io agnelli, vacche, qui tutto quanto mio se la foresta il cibo non mi d io mangio carne d'uomo di citt! TUTTI: Al lupo al lupo al lupo la citt non sicura: il lupo di Gubbio coi suoi denti fa paura! Al lupo al lupo non ce la facciamo pi: frate Francesco aiutaci tu. PENTO: Vieni qui fratello lupo, vieni qui vicino a me! Vieni qui fratello lupo, io ti chiedo: ma perch tu vuoi fare tanto male alla gente intorno a te? DENNIS: Stai attento caro frate, poverino non lo sai che in un attimo un boccone e la mia cena diverrai TUTTI: Al lupo al lupo al lupo la citt non sicura: il lupo di Gubbio coi suoi denti fa paura! Al lupo al lupo non ce la facciamo pi: frate Francesco aiutaci tu. PENTO: Vieni qui fratello lupo, vieni qui vicino a me! TUTTI: Ma che cosa mai succede: un miracolo sar! Ora il lupo china il capo e la zampa sua gli d. Poi Francesco con affetto l'accarezza per un po' ed il lupo sembra dire: io pi buono diverr. TUTTI: Evviva evviva evviva la citt pi sicura: il lupo di Gubbio no, non mette pi paura. Evviva evviva grande festa adesso c'. Sei santo, Francesco, Dio con te! Evviva evviva evviva la citt pi sicura: il lupo di Gubbio no, non mette pi paura. Evviva evviva grande festa adesso c'. Sei santo, Francesco, Dio con te!

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X Canto - LA GUIDA ( velocizzare !!!!! )

Scena:
S. Damiano.

Sul palco:
#F: Chiara, Claudia (suore), Valeria, Vittoria, Dany, Anna, Carlotta, Sara, Egle #M: Andrea, Pietri (frati), Paolo, Luca, Dennis, (Pento) Cantano: Andrea, Pietri, Claudia, Valeria, Chiara, Dennis Ballano: Dany, Luca, Anna, Paolo, Egle, Carlotta, Sara, Vittoria

Svolgimento:
Entrano insieme. Da valutare l'inserimento o meno di S.Francesco e S.Chiara. Finale: Buio - Fine primo tempo.

Testo:
S! Cantate! Canti di gioia e di bont Per la salvezza dellintera umanit Lesempio di te ci guida, ci guida. C una legge nella vita Ed impressa in ogni cosa un concerto di armonia vivere cos sia Mi rivolgo a Te, a Te Che ami la natura e i poveri La poesia della terra e i celi San Francesco sei tu la guida La guida San Francesco il tuo nome per lodare il Signore San Francesco lamore dentro il cuore San Francesco sei tu la guida La guida Padre Santo Creatore del mondo Tu illumini il nostro sogno Damore e di bont Per tutte le creature Lesempio di Te ci guida, Ci guida, ci guida.

Tutti in fila raggi, fermi fino al buio e chiusura sipario....

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II TEMPO
Chiara e Francesco
Il Musical

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VII Prosa Il papa e i fratelli


Sul palco:
Mario, Entra il Padre, da dx. Il vestito = copricapo e mantello bianco sembra un papa.

PADRE: Visto? Ogni volta che lui alza gli occhi a guardare uno che comanda che non sia Dio in persona, in quella faccia vede sempre la mia. Una volta in casa le regole le dettavo io, il padre... l'autorit. Adesso questi qui sono andati a Roma per ufficializzare la loro Regola: la regola del niente! Non vogliamo niente, non ci serve niente, non abbiamo paura di niente. Siamo tutti fratelli! E cosa vuol dire fratelli? Caino non era fratello? E dopo Caino tu ti fidi ancora? Ecco il punto: fidarsi. Io sono un commerciante, come posso fidarmi? Io ce lho scritto qui sulla fronte: Non si fa credito!

Fidarsi... Fratelli... Adesso si sono messi in testa di andare in Oriente. Come diranno fratelli in mezzo a tutta quella gente che parla un'altra lingua! Eh eh... voglio proprio vederli a dire siamo tutti fratelli! Fratelli... Sapete cosa vi dico? Altro che fratelli, quelli per me non sono neanche cugini!

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XI canto - VENTIQUATTRO PIEDI SIAMO

Scena:
In cammino verso Roma.

Sul palco:
#F: Dany, Anna, Vittoria, Claudia, Carlotta, Egle #M: Andrea, Pietri, Paolo, Luca, Pento, Dennis Cantano: Andrea, Dennis, Pietri, Pento Ballano: Dany, Luca, Anna, Paolo, Vittoria, Claudia, Carlotta, Egle

Svolgimento:
I frati stanno andando a Roma, sono appena partiti. Entrano mano a mano. Finale: escono tutti dalla scena durante la canzone, la Cenciosa si aggrega a met canzone e se ne va alla fine uscendo con Francesco.

O tagliare l'intro o il padre fa la prosa durate l'introduzione e i frati entrano con andiamo

Testo:
Andiamo, andiamo ventiquattro piedi siamo. Andiamo, andiamo con un solo cuore andiamo. Andiamo, andiamo da Messer lo Papa andiamo. Chiediamo la mano di Madonna Povert. Regola uno noi chiediamo il permesso di possedere mai nessun possesso. Regola due noi chiediamo licenza di far l'amore con Sora Pazienza. Regola tre considerare fratelli i fiori, i lupi, gli usignoli e gli agnelli. Per nostro tetto noi vogliamo le stelle, per nostro pane, strade e libert. Andiamo, andiamo figli delle strada siamo. Andiamo, andiamo come cani sciolti andiamo. Andiamo, andiamo con le scarpe degli indiani. Chiediamo la mano di Madonna Povert. Regola uno noi chiediamo il permesso di possedere mai nessun possesso. Regola due noi chiediamo licenza di far l'amore con Sora Pazienza. Regola tre portare un cuore giocondo fino ai confini dei confini del mondo. Acqua sorgente per i nostri pensieri per nostro pane, strade e libert. Andiamo, andiamo ventiquattro piedi siamo. Andiamo, andiamo per la nostra strada andiamo. Andiamo, andiamo ventiquattro piedi siamo.

Se non si taglia il finale il cambio scena si fa durante

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VI Prosa - Santo
Scena:
Convento di S.Chiara (San Damiano)

Sul palco:
#F: Chiara, Claudia, Valeria #M: Andrea, Pietri, Pento

Svolgimento:

Ceste con lavanda e verdure varie

S.CHIARA: Agnese, Pacifica, che profumo! CLAUDIA: lavanda del nostro orto. CHIARA: Labbiamo appena raccolta, oggi laria cos fresca! S.CHIARA: Si e c' un bel sole che ci riscalda, come ci riscaldano le parole di Francesco. CHIARA: Francesco? Io non lho mai incontrato dai, chiediglielo tu. CLAUDIA: No, tu! CHIARA: dai, tu! CLAUDIA: Sorella Chiara, i giorni passano, ma Francesco ancora non si vede! CHIARA: Voi sapete quando torna? S.CHIARA: Francesco sta portando la parola del Signore in giro per il mondo, sempre in viaggio verso nuovi paesi, vedrete che torner presto. CHIARA: Ma non si sentir stanco ? Tutti questi viaggi ? S.CHIARA: Quandera ragazzo, Francesco sognava di diventare un principe, era coraggioso e pronto ad affrontare ogni difficolt, era incurante del dolore e delle ferite. Ora chiama il suo corpo frate asino, lo maltratta senza troppi riguardi, lo mortifica nella penitenza e non sar certo la stanchezza a fermarlo. CLAUDIA: E se avesse deciso di stare in giro per il mondo e non tornare pi? S.CHIARA: Non credo sorella! Entrano Francesco e Frati scivolando dalla pedana scena coi panni S.CHIARA: Francesco, siete tornato! Bernardo! S.FRANCESCO: Rinunciamo a tutto ma non alla gioia e all'allegria! S.CHIARA: Ci avete fatto prendere un colpo! Siete appena tornato da Gubbio, avete fame, sete, volete dellacqua? S.BERNARDO: Chiara, radunate le altre sorelle e mettetevi comoda. Quanti viaggi, quante storie dobbiamo raccontarvi! CHIARA: Raccontateci tutto. Alcune di noi non vi conoscono, noi vorremmo ascoltarvi. S.FRANCESCO: Certo, certo. BERNARDO: Racconto io, posso, posso, posso Francesco? S.FRANCESCO: Certo Bernardo, racconta tu. BERNARDO: Allora, allora, allora! Ascoltatemi bene tutti e ascoltatemi bene! Siamo partiti da qui e siamo andati in Toscana, da l abbiamo preso la nave e ci siamo diretti in Spagna. Lidea era di raggiungere il Marocco. Tu, (e indica una sorella), lo sai dov il Marocco? Momento di silenzio e poi Bernardo ride CLAUDIA: Ma raccontateci, che cosa avvenne veramente? E ci sono altri fratelli sparsi per il mondo? BERNARDO: Avete ragione sorella, devo andare con ordine! Ridono e fanno baccano. Chiara si alza e si allontana dal gruppo insieme a Francesco S.CHIARA: Dovete raccontarci dei posti che avete visto, delle persone che avete incontrato! Abbiamo avuto regolarmente notizia dei vostri successi, e voi, Francesco, siete paragonatoad un santo! Pausa S.FRANCESCO: Ho fatto solo ci che sentivo importante, la gente al mondo tutta uguale, la natura la stessa, il mondo uno, tutti guardiamo la stessa luna..

Valutare se togliere una ragazza nella prosa

Crepuscolo, La scena si divide in 2 entra l'arabo, escono suore e Bernardo, e ai due lati iniziano a cantare ognuno nella propria met passo a 2

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XII canto LA LUNA


Scena:
Assisi, Gerusalemme

Sul palco:
#F: Chiara, Claudia #M: Pento, Dennis Cantano: Pento, Dennis, Chiara, Claudia Ballano: passo a due

Svolgimento:
Scena: S.Francesco e l'Arabo sono in due parti opposte del palco, illuminati singolarmente. Verso la fine entrano anche altri arabi. Finale: buio, fuori tutti

Testo:
PENTO: Luna luna l che solitaria in cielo stai, che tutto vedi e nulla sai... DENNIS: Luna luna l che sui confini nostri vai e fronti e limiti non hai e tutti noi uguali fai... PENTO: Tu che risplendi sui nostri visi bianchi o neri tu che ispiri e diffondi uguali brividi e pensieri fra tutti noi quaggi... DENNIS: Luna luna l mantello bianco di piet presenza muta di ogni Dio del suo del mio del Dio che sa. PENTO: Tu che fai luce all'uomo errante in ogni via dacci pace, la tua pace, la bianca pace e cos sia, per questa umanit. CORO: Bianca luna, bianca luna... Bianca luna, bianca luna... Bianca luna, bianca luna...

Verso la fine le due lune si congiungono a formare una luna sola

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VIII Prosa - I viaggi


Scena:
Convento di S.Chiara (San Damiano)

Sul palco:
#F: Chiara, Claudia, Valeria #M: Andrea, Pietri, Pento Risate, continua la scena di fine primo tempo. Introduzione musicale come prima. BERNARDO: Dunque chiara... Siamo partiti da qui e siamo andati in Toscana, l abbiamo preso la nave e ci siamo diretti in Spagna, e il viaggio stato abbastanza difficile e travagliato come gli altri, del resto, insomma S.CHIARA: Avete portato conforto e speranza nelle anime di quelli che soffrono, dovete essere felice di questo! BERNARDO: Comunque siamo arrivati in Spagna, la Spagna un paese, un paese bellissimo! Le persone ele persone si avvicinavano a Francesco con entusiasmo, vero Francesco? S.FRANCESCO: vero Bernardo, vero! S.CHIARA: Ne avete fatta di strada e incontrate di persone! S.FRANCESCO: vero sorella... - alzandosi - Ma dobbiamo fare di pi, di pi... BERNARDO: Beh, Francesco, ma noi, noi, la nostra parte la stiamo facendo, vero? Di pi dobbiamo fare, di pi Devi sapere, Chiara, che arrivammo fino in Egitto al seguito della 5^ crociata, quante battaglie abbiamo visto, quanto sangue La pace unazione e va inseguita! Conquistata! Se solo gli uomini si avvicinassero, la loro reciproca conoscenza allontanerebbe la paura e la violenza. S.FRANCESCO: Il male si vince con il bene, la violenza con la non violenza, lerrore si vince testimoniando la verit, lodio si vince con lamore. BERNARDO: I saraceni di Miramolino, il capo dei credenti, attaccarono i nostri fratelli in Marocco e molti di loro morirono. S.CHIARA: E voi!... vi avevano fatti prigionieri! BERNARDO: Proprio cos, ma le parole di Francesco conquistarono anche il sultano. Per ben tre volte affrontammo il viaggio verso le parti degli infedeli, per due volte Dio ci ferm, la terza volta giunti a Damietta al seguito della crociata, attraverso il campo cristiano, andammo verso quello saraceno. Ci si fecero allora incontro le sentinelle, che ci condussero alla presenza di Melek-el- Kamel, il grande sultano di Babilonia. Al suo cospetto, con tanta forza Francesco parl, che il sultano contro il divieto della sua stessa legge, lo invit a rimanere nelle sue terre e diede ordine che lui e i suoi fratelli potessero recarsi liberamente a Gerusalemme sino al Santo Sepolcro... Luce sulla scenografia, buio sugli attori. Escono tutti tranne Francesco, che si dirige verso il centro della scena. Parte il violino, Francesco inizia a parlare ed entrano i musulmani, lo circondano. S.FRANCESCO: Il Signore ci ha condotto fino a qui. Lui ha guidato i nostri passi fino a voi sultano, ed con grande umilt e profondo rispetto, che entriamo in questo meraviglioso palazzo che ci parla di voi e della vostra cultura. Siamo venuti per farvi nostri fratelli e per condividere con voi lamore per la vita, per cercare insieme a voi la pace su questa terra. Ascoltateci, perch veniamo in umilt, pellegrini in povert, fratelli sotto questo unico cielo, diverso il nome che diamo a Dio, ma uguale, uguale lamore che proviamo per Lui, il senso delle nostre preghiere; accettiamo senza timore le nostre differenze, perch nessuna cultura pu sopravvivere a se stessa nelle presunzione di essere lunica. E solo cos scopriremo uguali le nostre paure, le nostre necessit, scopriremo che mai nessuna guerra potr chiamarsi Santa!

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XIII canto IL SULTANO DI BABILONIA


Scena:
Palazzo del Sultano

Sul palco:
#F: Anna, Carlotta, Egle, Sara, Vittoria, Dany #M: Andrea, Pietri, Pento, Luca, Paolo, Dennis Cantano: Andrea, Pietri (frati narratori) Ballano: Dany (peccatrice), Luca, Anna, Paolo, Carlotta, Egle, Sara, Vittoria, Dennis

Svolgimento:
Narratori sempre ai lati, scena delle catene con S.Francesco al centro accerchiato. Finale: S.Francesco sui gradini al centro. Buio

PIETRI: Frate Francesco part una volta per oltremare Fino alle terre di Babilonia a predicare ANDREA: Coi suoi compagni sulla via dei Saracini furono presi e bastonati, i poverini! PIETRI: Frate Francesco parl e bene predic che il Gran Sultano ascolt e molto lo ammir ANDREA: Lo liber... dalle catene PIETRI: Cos Francesco part per Babilonia a predicare. ---------------------------- ANDREA: Frate Francesco si ferm per riposare ed una donna gli si volle avvicinare PIETRI: Bello il suo volto ma velenoso il suo cuore ANDREA: Con il suo corpo lo invitava a peccare PIETRI + ANDREA: Frate Francesco parl

"Con te io peccher" Nel fuoco si distese le braccia a lei protese PIETRI: Lei si pent, ANDREA: Si convert... PIETRI + ANDREA: Cos Francesco part per Babilonia a predicare -------------------------------- PIETRI: Frate Francesco part una volta per oltremare fino alle terre di Babilonia a predicare ANDREA: Coi suoi compagni sulla via dei Saracini furono presi e bastonati, i poverini! PIETRI + ANDREA: Frate Francesco parl e bene predic che il Gran Sultano ascolt e molto lo ammir Lo liber... dalle catene ... Cos Francesco part per Babilonia a predicare.

Luce su san francesco e poi Buissimo.... Tutti fuori

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IX Prosa Il pane
Sul palco:
Mario, Nadia La Cenciosa in scena. Entra il Padre da sinistra.

PADRE: Oh, era da un po' che non ti si vedeva... Si guarda intorno, tira fuori una pagnotta e gliela tira PADRE: Toh, mangia. CENCIOSA: Uh, il pane! La Cenciosa azzanna gioiosa il pane. PADRE: Ti piace il pane? CENCIOSA: Mi piace s. PADRE: E poi che ti piace? CENCIOSA: Poi... poi mi piace il pane. PADRE: Povera scema. CENCIOSA: Perch le sceme sono sceme? PADRE: Ma che domande sceme! Senti Lui che mangia? L'hai visto mangiare? Di solito che mangia? CENCIOSA: Pi di tutto tutto tutto il pane. PADRE: come pane, solo pane? Io me lo ricordo quando era ragazzo e mangiava pasticci parigini, le faraone farcite... Ma secondo te, dov' che ho sbagliato? Dove mi manderesti: in Paradiso o all'Inferno? CENCIOSA: All'Inf..... PADRE: Io sono un buon Cristiano in fondo; t'ho dato o non t'ho dato il pane? CENCIOSA: All'Inferno. PADRE: E perch? CENCIOSA: Perch pesate troppo e se andaste in Paradiso caschereste subito gi. Tanto vale, allora, andarci subito. All'inferno ! PADRE: E tu invece in Paradiso, eh? CENCIOSA: Io da nessuna parte. Io sto bene cos. Ha come un soprassalto. Avvolge il resto della pagnotta nello scialle. PADRE: Che fai non mangi pi? CENCIOSA: No! PADRE: E perch? CENCIOSA: Perch lo porto a lui. PADRE: Ma io posso comprargli tutto il pane che vuole. CENCIOSA: No, pi buono quello che gli porto io. (cenciosa scappa via col fagotto di pane) PADRE: (Fra s) Dargli il pane. Bisognava dargli il pane e basta. E' qui lo sbaglio. le faraone farcite sono insulti, i pasticci sono in pi e le premure sono catene. Ma perch? Valli a capire... La Cenciosa si alza e corre con il fagotto del pane sotto il braccio. Il Padre esce scuotendo il capo. PADRE: Valli a capire! Pazzi ... Pazzi !!! Esce

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XIV canto SEMPLICITA'


Scena:
Neutra

Sul palco:
#F: Dany, Egle (diavolesse), Anna, Carlotta, Chiara, Vittoria, Claudia #M: Andrea, Pietri (frati), Luca, Paolo, Dennis (Diavolo), Pento Cantano: Pento, Andrea, Pietri, Claudia, Valeria, Chiara, Dennis Ballano: Dany, Egle (col Diavolo); Anna, Paolo, Carlotta, Andrea, Chiara, Luca, Vittoria
DONNE: Semplicit sorella mia un pane tondo un morso e via Semplicit a a semplici semplicit. DONNE + PENTO: Semplicit sorella mia un canestrello di fantasia semplicit a a semplici semplicit. VALERIA: Pensieri leggeri piccini. PENTO: Un cuore di grandi bambini. VALERIA: E cieli turchini negli occhi tuoi pieni di semplicit. PENTO: Semplicit PENTO + VALERIA: sorella mia. Semplicit DONNE + UOMINI: Semplicit che nulla vuoi che nulla prendi e tutto dai semplici, semplici, semplicit. Semplicit a a. DENNIS: Belle stoffe ricche gemme oro argento e zaffiri fratello Diavalo vi d. DENNIS: Io regalo tutto quanto: basta darmi l'anima e avrete la felicit! DONNE + UOMINI: Nessuno nessuno ti sente noi siamo felici di niente perch semplicissimamente cantiamo la semplicit. PENTO: Sorella mia semplicit. DENNIS: Il potere con me, l'abbondanza con me, volutt dolcissime con me! DONNE + UOMINI: Semplicit mm-mm-h un pane tondo un morso e via semplicit a a semplici semplicit a a. PENTO: Semplicit DONNE + UOMINI: semplicit PENTO: che nulla chiede e tutto d DONNE + UOMINI: semplici semplici semplicit semplicit a a. Semplicit a a semplici semplici semplicit.

Svolgimento:

La chitarrista rende un po' tutto ridicolo, si pu rivedere... Non velocizzare ma su di tono...

Entrano i ballerini vestiti da frati, suore e popolani. Escono frati, suore e popolo, resta in scena il Diavolo coperto dalle diavole

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XV canto UN VECCHIO DIAVOLO


Scena:
Ambientazione Infernale

Sul palco:
#F: Valeria, Egle, Dany, Claudia, Sara (diavolesse) #M: Pento, Dennis Cantano: Dennis, Claudia, Valeria. Ballano: Dany, Egle, Claudia, Sara

Svolgimento:
Inizio: il Diavolo si trova da una parte del palco, c' molto fumo e poca luce. Al primo stacco, entrano le diavolesse e portano al centro S.Francesco. Al secondo stacco, interviene S.Chiara e abbraccia S.Francesco, che ha appena ricevuto le stigmate. All'ingresso di S.Chiara escono le diavolesse. Finale: il Diavolo impreca contro i due santi. Posa e buio.

DENNIS: Un povero diavolo cornuto come me che cosa mai pu fare per tentare te. Ti sento inafferrabile illogico diverso cercare di tentarti tutto tempo perso. Cos... cos Dovrei pregare ma non so come si fa. Cos... cos Dovrei saper pregare per pregarti di aver piet?! I Stacco DENNIS: Io sono vecchio e pazzo ma spiegami il perch! Perch con te mi scorno? Rispondimi: perch? Le mie pi porche femmine con te diventan sante dell'oro e del potere a te non frega niente. DENNIS + DONNE: Cos... cos Cos... cos DENNIS: Dovrei pregare ma non so come si fa... DENNIS + DONNE: Cos... cos Cos... cos DENNIS:

Dovrei saper pregare per pregarti di aver piet?! II Stacco VALERIA: Tu Francesco vai e con coraggio sfidi il male e non dai spazio al tuo dolore Tu Francesco sai che mai nessuno al mondo riuscir a fermare te che porti i segni di Ges! DENNIS: Tu bastardo Mi hai respinto per salvarti l'anima non trovo il modo di portarti a me! Con chi lotto, chi combatto? Se ti guardo adesso vedo il crocifisso eppure in fondo solo un frate sei!

Frate 6 si chiude subito e subito buissimo...

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XVII canto IL CANTICO DELLE CREATURE


Scena:
S.Damiano

Sul palco:
#F: Chiara, Carlotta (suore), Valeria, Vittoria, Claudia, Anna, Sara, Egle, Dany (ballerine) #M: Pento Cantano: S.Francesco, da valutare l'inserimento di due coristi maschi Ballano: Vittoria, Claudia, Anna, Sara, Egle, Dany

Svolgimento:
Finale con S.Francesco centrale, che si accascia a terra attorniato dalle suore e da S.Chiara; nel perdere le forze le luci si spengono gradualmente. A te solo Buon Signore Si confanno gloria e onore A Te ogni laude et benedizione A Te solo si confanno Che laltissimo Tu sei E nullomo degno Te mentovare. Si laudato Mio Signore Con le Tue creature Specialmente Frate Sole E la sua luce. Tu ci illumini di lui Che bellezza e splendore Di Te Altissimo Signore Porta il segno. Si laudato Mio Signore Per sorelle Luna e Stelle Che Tu in cielo le hai formate Chiare e belle. Si laudato per Frate Vento Aria, nuvole e maltempo Che alle Tue creature dan sostentamento. Si laudato Mio Signore Per sorella nostra Acqua Ella casta, molto utile E preziosa. Si laudato per Frate Foco Che ci illumina la notte Ed bello, giocondo E robusto e forte. Si laudato Mio Signore Per la nostra Madre Terra Ella che ci sostenta E ci governa Si laudato Mio Signore Vari frutti lei produce Molti fiori coloriti E verde lerba. Si laudato per coloro Che perdonano per il Tuo amore Sopportando infermit E tribolazione E beati sian coloro Che cammineranno in pace Che da Te Buon Signore Avran corona. Si laudato Mio Signore Per la Morte Corporale Che da lei nessun che vive Pu scappare E beati saran quelli nella Tua volont che Sorella Morte non gli far male

Francesco resta accasciato sugli scalini ognuno resta al suo posto per la prosa prosa

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X Prosa - La malattia di Francesco


Sul palco:
#F: Valeria, Carlotta, Chiara (suore) #M: Andrea, Pietri, Paolo (frati) Entrano Bernardo e i frati, sullo sfondo ci sono anche S.Chiara e alcune suore. Bernardo si rivolge esclusivamente ai frati, e poi esce. BERNARDO: Francesco ha viaggiato fino all'ultimo,ma adesso malato e non pu pi fare ci che pi amava, i suoi occhi non riescono pi a sopportare la luce del giorno, e neppure il chiarore del fuoco alla notte, e lui costretto a starsene nell'oscurit della sua cella, il dolore agli occhi cos forte, che non riesce n a riposare n a dormire,ma noi, noi non dobbiamo rattristarci, ormai tutti lo vedono come un Santo, e proprio adesso, giunto agli ultimi mesi della sua vita, lui ci sta lasciando i suoi insegnamenti migliori. commovente, come un uomo semplice possa pronunciare simili parole, a scrivere simili canzoni, sono... canzoni per la vita. Ha fatto molto per tutti noi, adesso meglio che stia con Chiara e le sue sorelle.

S.Chiara si dirige verso il centro del palco e canta Stella Sar. Francesco accasciato negli scalini, tutti gli altri fuori passo a 2

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XVI canto STELLA SARA'


Scena:
S.Damiano

Sul palco:
#F: Valeria, Carlotta, Chiara (suore), Dany #M: Luca Canta: Valeria Ballano: Dany, Luca

Svolgimento:
Sullo sfondo Francesco accasciato sugli scalini con lenzuolo. Balletto stella angelo tra Francesco e chiara che in primo piano centro palco.

Testo:
Ognuno ha la sua stella e accanto un angelo che lo protegge e veglia stanotte pregher Tu stingilo e ricordati di lui fagli luce nei pensieri bui Stella sar stella verr negli attimi quando non ci sar negli attimi quando lo perder Fa che sia la pi bella notte che sogner non dimenticarti mai di lui restagli vicino sempre Stella verr stella sar la mano che nel buio stringer la voce che dir la verit stella verr stella avr un custode un angelo le ferite guarir sempre lui con te sar.

Cambio scena S.CHIARA: Siete stanco e malato, tornate nella vostra cella! S.FRANCESCO: Guardate che meraviglia sorelle, guardate tutta la meraviglia che ci circonda. S.CHIARA: Perch non volete fermarvi, per anni non avete fatto altro che viaggiare, lasciate a noi ora il compito di curare le vostre sofferenze. S.FRANCESCO: Guardate voi per me, ora sarete voi i miei occhi,io non posso pi guardare la luce del sole, posso solo amare la gioia del suo ricordo,il sole, la pi bella di tutte le creature, la pi simile a Dio, al mattino ogni uomo dovrebbe rendere grazie al sole, illumina i nostri occhi durante il giorno,e la notte ogni uomo dovrebbe rendere grazie al fuoco, illumina i nostri occhi durante la notte. S.CHIARA: Tutte le creature sono veri fratelli, e vere sorelle, tutte cantano per il loro creatore, perch vivere felicit infinita. S.FRANCESCO: Altissimo e onnipotente bon Signore, tue son le laude la gloria l'onore et benedizione, a te solo Altissimo se confanno, e non l'uomo degno te mentovare, laudato o sii mi Signore con tutte le sue creature.....

ultima parte uscendo, chiara e Francesco entrano cenciosa e padre

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XI Prosa Francesco sta morendo


Sul palco:
#F: Nadia, Valeria, Carlotta, Chiara #M: Mario, Pietri, Pento, Luca, Paolo, Dennis Scena: Padre e Cenciosa Il Padre sconvolto, cammina avanti e indietro, stressato e preoccupato. CENCIOSA: Avete sentito di vostro figlio? PADRE: L'ho sentito! CENCIOSA: Non sta tanto bene. PADRE: Lo so, ma che cos'ha, Tu lo sai? CENCIOSA: Di preciso non lo so, ma dicono che ci vede poco e che sta tanto male... PADRE: In che senso? CENCIOSA: il fatto e che non si vuole fermare, non vuole farsi curare, non riesce a stare nella sua cella... vuole uscire... PADRE: Uscire per andare dove, che manco ci vede pi! Ma i frati, le suore, che fanno? CENCIOSA: Cercano di fare il possibile per curarlo, ma lui un testone, anche se non ci vede pi, Dice che tutte le creature sono fratelli, PADRE: Delira ... CENCIOSA: il Sole, la luna, le stelle... PADRE: pazzo!

Escono preoccupati. La luce si sposta sulla parte opposta del palco, dove ci sono S.Francesco, S.Chiara e altre suore.

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XVIII canto LA MORTE DI FRANCESCO


Scena:
S.Damiano

Sul palco:
#F: Valeria, Vittoria, Claudia, Anna, Sara, Egle, Dany #M: Pento, Pietri, Andrea, Dennis Cantano: Pietri, Andrea, Dennis Ballano: Vittoria, Carlotta, Anna, Sara, Egle, Dany

Svolgimento:
Tutti intorno a Francesco. Entrano mano a mano ballerine e Fra Bernardo. Tipo via crucis... Finale: Buio. Escono tutti, anche S.Francesco.

Testo:
Ancora non era notte il sabato dopo i vespri frate Francesco chin il capo ed al signore torn l'anima sua come luce oltre le nubi si lev come una nave sulle acque nella gloria dei cieli entr e dal calar delle ombre vennero le allodole cantando sopra le case roteando stettero a lungo gridando ancor non era notte, il sabato dopo i vespri compiuto in lui ogni mistero frate Francesco spir.

Escono tutti....

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XIX canto VENITE A VEDERE, IL SOGNO


Scena:
Assisi

Sul palco:
#F: Chiara, Claudia, Anna, Sara, Vittoria, Egle, Dany, Carlotta #M: Andrea, Dennis, Paolo, Luca Cantano: Andrea, Dennis, Chiara, Claudia Ballano: Vittoria, Carlotta, Anna, Sara, Egle, Dany

Svolgimento:
La citt torna alla normalit dopo la morte di Francesco, ma con uno spirito nuovo. Sul palco presenti tutti TRANNE i protagonisti (S.Francesco, S.Chiara, Bernardo) Entrano prima i due cantanti, poi piano piano entrano tutti vestiti da popolani. Finale: Buio. Escono tutti. VOCE 1: Venite venite, venite a vedere Venite venite, venite a vedere la casa di tutti dove vive la fede su un pezzo di roccia qui che nascer un fiore VOCE1: un fiore che cresce per le lacrime sole Venite venite, venite a vedere colora il dolore che ogni giorno fa male qui c' la speranza per chi vuole cambiare Venite venite, venite vicino DONNE: un sogno di tutti per il nostro cammino Venite venite, venite a vedere Venite venite, venite a vedere la casa di tutti dove vive la fede qui la speranza per chi vuole cambiare UOMINI: VOCE 2: Venite venite, venite a vedere Il sogno di chi qui c' la speranza per chi vuole cambiare nasce dagli occhi sofferenti di una madre TUTTI: dallo sguardo di un bambino Venite venite, venite a vedere il sogno di chi la casa di tutti dove vive la fede porter un sorriso -su di tono- un posto dove sollevare il peso del dolore TUTTI: dove ci sar speranza per il freddo di ogni male Venite venite, venite a vedere dove un uomo stanco e solo qui c' la speranza per chi vuole cambiare trovi chi lo sappia amare dove vive la fede con la fede e con l'amore per chi vuole cambiare cureremo chi sta male dove vive la fede Frate Francesco qui in mezzo a noi dove vive la fede la sua parola pi viva che mai e a tutti i fratelli dell'umanit portiamo speranza TUTTI:

Finale che ricorda la scena del mercato e riporta la citt alla normalit con il finale dei cantanti schierati

tutto buio tutti fuori

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XII Prosa - Finale


Sul palco:
Mario, Nadia. Scena: vuoto. la cenciosa gi in scena arriva il padre.

CENCIOSA: E cos Francesco mor, e poi ci lascio anche Chiara... e voi che fate ancora qua? PADRE: E dove dovrei essere? Il mio posto di genitore qui, in mezzo ai padri e alle madri a condividere da sempre preoccupazioni, paure, ansie e sogni per il futuro dei nostri figli. Noi siamo sempre qui a ragionare... Perch un padre che fa? Ragiona e capisce soltanto le ragioni, no la poesia. CENCIOSA: Per bella la poesia! PADRE: La poesia come una di quelle nuvolette leggere che vanno come matte nel cielo, lontane dai nuvoloni seri che danno pioggia e fanno bene ai campi. Di quelle nuvolette che si imbellettano di rosa e cambiano forma ogni momento. E pioggia non ne danno mai. Inutili. Se ti distrai e volti il capo e poi guardi il cielo, non ci sono pi. Puff! Sparite, dissolte, svanite nel nulla. CENCIOSA: Ma scusate, non siete felice adesso che li hanno fatti santi? PADRE: Mah... non lo so. Come potevo io capire, che un figlio che consideravo matto mel'avrebbero fatto santo? Ognuno fa la propria parte, come io credo di aver fatto bene la mia. Lo portavo con me dai mercanti di stoffe perch volevo insegnargli; fargli capire cosa significa vendere, guadagnare e fare soldi, perch questo quello che serve nella vita... quello che mi hanno insegnato i miei genitori, quello che fanno tutti... - pausa - O no? CENCIOSA: Ma se erano felici anche se non hanno seguito le vostre scelte, voi non siete contento? PADRE: - scuotendo il capo - Non posso. Non posso! - gridando - Perch io ragiono e loro cantano! Cantano! Escono

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XX canto LAUDATO SII


Scena:
Assisi

Sul palco:
#F: Valeria, Chiara, Claudia, Anna, Sara, Vittoria, Egle, Dany, Carlotta #M: Pietri, Pento, Andrea, Dennis, Paolo, Luca Cantano: Pento, Valeria, Andrea, Dennis, Pietri, Chiara, Claudia

PENTO: Laudato sii mi Signore con tutte le tue creature specialmente Frate Sole che d la luce al giorno e che ci illumina VALERIA: per tua volont raggiante e bello con grande splendore di Te l'immagine altissimo, altissimo Signore. PENTO: Laudato sii mi Signore per Sora Luna e le stelle luminose e belle. CORO: Alleluia, alleluia. Alleluia, alleluia, alleluia. PENTO, VALERIA, alternati: Laudato sii mi Signore per Sora Luna e le stelle luminose e belle Laudato sii mi Signore per Sora Acqua tanto umile e preziosa. Laudato sii mi Signore per Frate Foco che ci illumina la notte. Ed esso bello robusto e forte, Laudato sii, laudato sii mi Signore

PENTO, VALERIA, alternati: Per Frate Vento e per Sora Aria per le nuvole e il sereno per la pioggia e per il cielo. Per Sora nostra Madre Terra che ci nutre e ci governa o altissimo Signore. CORO: Alleluia, alleluia. Alleluia, alleluia, alleluia. PENTO, VALERIA, alternati: Laudato sii mi Signore anche per Sora nostra Morte corporale. Laudato sii mi Signore per quelli che perdonano per il tuo amore. E per l'anima. Per Sora nostra Madre Terra che ci nutre e ci governa o altissimo Signore. CORO: Alleluia,alleluia. Alleluia,alleluia. Alleluia,alleluia. Alleluia,alleluia. Alleluia, alleluia, alleluia.

Svolgimento:
Entrano subito S.Francesco e S.Chiara insieme, mano nella mano; poi entrano tutti a coppie.

FINE

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