Aprile 2012
Editoriale
Solo lOnnipotente non sbaglia. O forse c qualcuno che si crede infallibile? Non lo siamo certo noi di Progetto Pergola che nel numero di novembre abbiamo commesso un piccolo errore e lo riconosciamo senza arrampicarci sugli specchi. A pagina 11 della rubrica Notizie flash abbiamo scritto che Pergola ha ricevuto 290.000 euro dalla Regione Marche per pagare le imprese che hanno lavorato per il Comune. Dovevamo invece scrivere che il Comune di Pergola ha ricevuto dalla Regione Marche la possibilit di spendere 290.000 euro ecc. Che volete, siamo dei banali esseri umani tuttaltro che infallibili, ma basta questo per la definizione di bugiardone ? Quello che mi disturba non la polemica continua tra maggioranza e opposizione (fa parte del gioco e ogni cinque anni sono gli elettori che decidono chi ha ragione) quanto latteggiamento dellamministrazione comunale verso chi esprime legittimamente delle critiche. La maggioranza di centro-destra formata da esseri umani, dunque pu sbagliare, non esente dalle critiche e dovrebbe rispettare chi la vede diversamente. Leggendo Pergola informa si nota linsistenza con la quale si vuole insinuare lidea che le opposizioni siano formate da poveri mentecatti messi l per far ridere i pergolesi. Sul giornale dellamministrazione comunale si legge : opposizione allo sbando, pinocchiate dellopposizione, penoso teatrino di unopposizione che tenta di distruggere tutto ci che la nuova amministrazione comunale sta realizzando e altre piacevolezze. Seguo la politica pergolese da pi di trentanni e ho assistito a polemiche feroci tra le varie maggioranze e le varie opposizioni, ma era sempre una lotta tra uomini. Qui sembra che la maggioranza di centro-destra ritenga di avere a che fare con una opposizione di bambini capricciosi. Dunque non si lamenti lamministrazione comunale se viene ripagata con la stessa moneta. Si raccoglie quello che si semina. Detto questo, voglio sottolineare un fatto che non pu essere smentito: nel giornale dellamministrazione comunale vengono ignorati certi argomenti che rappresentano dei punti deboli del centrodestra. Uno di questi riguarda lattuale assessore allurbanistica Su Pergola informa si legge di decenni di desolazione e di numeri negativi, decenni di incuria, interventi e opere pubbliche che cercano di mettere riparo a decenni di completo abbandono, ecc. Ebbene, se vero che il centrosinistra ha portato Pergola allo sfascio, ci volete spiegare una buona volta perch stato nominato assessore nella giunta di centro-destra colui che per 12 anni ha fatto il sindaco e per quasi 5 anni il consigliere comunale in quello stesso centro-sinistra ? E non facciamo i furbi. Non un attacco alla persona di Dario Conti. Visto tutto il male che lamministrazione comunale dice del centro-sinistra, semplicemente una legittima perplessit sulla presenza di Conti nella giunta di centro-destra. In questo numero troverete altre interessanti domande poste allamministrazione comunale. Se non ci saranno risposte vorr dire che effettivamente qualcuno pensa di essere infallibile e non ritiene di dover dare spiegazioni. Infine una considerazione in merito allassemblea del 19 marzo sul tema della sanit a Pergola dopo lapprovazione del piano socio-sanitario 2012-2014. Sono un convinto sostenitore della libert di parola per tutti in qualsiasi contesto, ma quella sera ho assistito a continue interruzioni e provocazioni da parte dei rappresentanti del centro-destra, evidentemente pi interessati a fare casino che ad ascoltare e controbattere civilmente le dichiarazioni dellassessore Mezzolani e degli altri relatori. In questi casi non un problema di libert di parola, un problema di maleducazione e di esibizionismo.
Giuseppe Milito
Lavoro
pag. 7 Una vicenda poco chiara pag. 8 Emergenza neve pag. 9 La cava del Bifolco: Facciamo chiarezza Della Democrazia pag. 10 Pergolese 1974: bella e impossibile pag. 11 Giuseppe Lancia pergolese dellanno Cera una volta... pag. 12 Ottimismo per i bronzi Fiera del Tartufo: si mantengano le promesse fatte ai commecianti pag. 13 Teatro chiuso da tre anni Rievocazione Medievale pag. 14 Progetto Pergola per il turismo: considerazioni e dati pag. 15 Quando la banda larga pag. 16 LOspedale di Pergola non chiuder
In questo numero:
pag. 2 Non c democrazia senza lavoro Notizie Flash pag. 3 I Lavori di via Don Minzoni: lopera del regime Baldelli pag. 4 Fotografie del degrado pag. 5 Alcune domande allAmministra zione del Comune di Pergola pag. 6 La saga dei Baldelli continua
notizie flash
POPOLAZIONE ANCORA IN CALO Nellanno 2011 c stato un notevole calo demografico. Sono risultati in passivo sia il saldo naturale, che ha registrato 47 nati e 105 morti (- 58), sia quello migratorio, con 92 immigrati contro 100 emigrati (-8). Risultano quindi una diminuzione di 66 unit registrate per lanno intero pari all1% della popolazione che al 31-122011 risulta essere di 6601 unit. Questi dati ci fanno molto preoccupare. LA GIUNTA BALDELLI AUMENTA ANCORA LE TARIFFE DEI SERVIZI COMUNALI Brutte notizie per le famiglie pergolesi. La Giunta guidata dal Sindaco Baldelli ha deliberato, anche per questanno, gli aumenti delle tariffe dei servizi comunali. Dopo lintroduzione dellIMU, laumento delle tasse statali e regionali, linarrestabile crescita dei prezzi di luce, gas e carburante, la giunta comunale poteva evitare di prendere questa decisione che colpisce principalmente le giovani famiglie pergolesi. LA REGIONE MARCHE RIATTIVA LA TRATTA FERROVIARIA PERGOLA-FABRIANO Dopo mesi di preoccupazione per il destino della tratta ferroviaria Pergola-Fabriano, la Regione ha deciso di ritornare indietro rispetto alliniziale ipotesi di chiusura. Le Marche hanno sopperito con risorse proprie al taglio dei fondi nazionali per i trasporti locali. Purtroppo, delle 3 corse giornaliere, una stata soppressa.
Lavori pubblici I Lavori di via Don Minzoni: lopera del regime Baldelli
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I lavori di via Don Minzoni sono finiti? C da fare qualcosaltro? E aumentato il numero delle bacheche site sul lato destro lungo la via e le luci hanno brillato e continuano a brillare dalla sera dellinaugurazione ufficiale avvenuta con tanto di suspense per il mancato completamento dei lavori di allaccio alla corrente per dare il via anche alle luci apposte sui muri del nostro Duomo da un lato della via e, dallaltro, della Chiesa dellOratorio, dei re Magi e, quindi del nobiliare Palazzo del Conte Mattei. Problema risolto grazie allassunzione di responsabilit, rilasciata dal titolare dellimpresa adibita alla manutenzione dellilluminazione pubblica in Pergola. Le luci celestine han brillato e continuano a brillare, con soddisfazione grande di chi, Sindaco in testa, le ha volute, insieme con la nuova sistemazione della via Don Minzoni. Lavori iniziati allincirca verso i primi di Aprile 2011, proseguiti ininterrottamente, nonostante la richiesta di sospensione, ufficialmente sollevata dai gruppi di Opposizione. Richiesta di sospensione avanzata non appena lOpposizione si resa conto che i marciapiedi in via di costruzione stavano risultando troppo stretti in alcuni punti. E cos la sede stradale, tutta troppo angusta, a causa delle previste zone di parcheggio da realizzare ai lati della via. La richiesta di sospensione dei lavori, in attesa di ricevere dal Sindaco i chiarimenti richie-
sti avanzata dai consiglieri Renzini e Cecconi non veniva in alcun modo presa in considerazione ed i lavori continuavano, eseguendo le modifiche al progetto, apportate con la perizia di variante approvata dalla Giunta solo dopo qualche mese dalla loro esecuzione, con le delibere n.134 n.135 n 136 del 4.06.2011. Con la delibera di Giunta n.134 veniva approvato il progetto definitivo ed esecutivo riguardante la maggior superficie dei marciapiedi; lavori gi eseguiti prima della approvazione della perizia di variante. Anche ammesso che ci fosse consentito tecnicamente, la mancata sospensione per i chiarimenti richiesti su una previsione di lavori, poi modificata, chiara dimostrazione del non voler riconoscere che quel progetto dei lavori, tanto decantato e anche immortalato sui giornali con fotografie del Sindaco e dei suoi accoliti, era errato a tal punto che veniva poi modificato, a dimostrazione della fondatezza delle osservazioni e dei rilievi della minoranza consiliare. Il Sindaco Baldelli non cade mai in errore! Guai a fare osservazioni al suo operato, al suo modo di comportarsi, sempre approvato e lodato, dal fratello Consigliere di maggioranza in Comune e capogruppo PDL in Provincia . A fare parlare di s, a ricordare lepoca Baldelli, solo a questo servono i lavori di via Don Minzoni, decisamente opera di regime che
ha gravato pesantemente sulle spalle dei Pergolesi. I costi ammontano ad 172.495,00 del progetto iniziale, 50.000 del progetto energetico, 80.000 della perizia di variante , 21.852,73 per i lavori di fresatura scavo, fondazione stradale e successiva bitumatura, lavori aggiunti successivamente. La spesa per detti lavori si resa necessaria perch nel tanto decantato progetto dei lavori di via Don Minzoni non era stato previsto il rifacimento del manto stradale; per sostenere tale spesa si sono utilizzate le somme in economia del lavoro previsto con la delibera della Giunta Comunale n.128 del 26.05.2008, della vecchia Giunta di sinistra. In totale, quindi .324.347,73 per i lavori di via Don Minzoni. Va pur detto per completezza di informazione che la per lilluminazione pubblica e artistica della via Don Minzoni o meglio per la Gestione economica e illuminazione artistica dei fabbricati di pregio di via Don Minzoni stato necessario laumento di potenza da monofase a trifase ed il passaggio da KW 6.50 a KW 12 del quadro di pubblica illuminazione della via Marconi, per una spesa di 439,42, cui si aggiunge una spesa annua di energia elettrica di 1.300,00 Le luci artistiche, piacciano o non piacciano, hanno il loro costo. E chi paga? I Pergolesi.
Rosella Renzini Rossi
Questo lo stato di abbandono in cui versa il campo sportivo di Bellisio Solfare, nonostante la promessa che il centro-destra ha fatto in campagna elettorale di una ristrutturazione degli spogliatoi e dellarea di gioco.
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alla neve o alla Mep, con i Vigili del fuoco) per poi girare le foto ai giornali. Una sovraesposizione ed una spocchia di cui cominciano ad averne le tasche piene persino quanti li hanno votati (provare per credere). Ultimamente sono anche riusciti ad apparire in qualche trasmissione RAI, solo che non sempre le ciambelle riescono col buco. vedi la stombazzata apparizione del Sindaco a La vita in diretta risoltasi in un autogol visto che a conclusione del servizio il commento degli ospiti in studio stato che piccoli ospedali come quello di Pergola vanno chiusi. Purtroppo per i Baldelli a condurre la trasmissione cera Marco Liorni e non uno dei Minzolini della Valcesano. I Baldelli, pur di comparire, giocano a chi la spara pi grossa e i giornali locali non stanno a guardare se sono balle quello che pubblicano. E cos si legge di una campagna refendaria per il passaggio di Pergola e di una parte dellentroterra, allUmbria (risibile), dellaffermato tartufo bianco pregiato di Pergola, quando invece i tartufi li ha portati il sindaco allo chef di Ornago (come si evince dal sito). Che dire della politica dei risultati, del volto di Pergola che cambia, del record di turisti, delle 45mila persone della fiera del tartufo, ovvero dei titoloni di Pergola Informa. E che dire della prosopopea con cui il sindaco avrebbero risolto lemergenza neve? Nonostante Baldelli abbia tentato di far passare il suo operato come un esempio in tutta Italia, il prefetto di Pesaro, presente a Pergola sabato 3 marzo, ha invece avuto parole di grande ammirazione per loperato dellassessore provinciale ai lavori pubblici Massimo Galuzzi, che nella fase critica della nevicata scorsa ha svolto magnificamente
il suo lavoro, riconoscendogli una grande capacit sia come uomo politico che come amministratore, tanto da chiedergli, davanti a una sala consiliare stracolma di pergolesi, lonore di mangiare una pizza insieme. Nella stessa occasione il Prefetto ha voluto ringraziare anche la regione Marche per lo sforzo profuso nella circostanza. E per il consigliere provinciale Baldelli e per il sindaco? Ahim, da parte del Prefetto nemmeno una parola, non pervenuto, nulla di nulla, per fortuna hanno pensato di premiarsi tra di loro scambiandosi reciprocamente il ruolo di premiatore e premiato. Non vi pare assurdo e inverosimile che la vita amministrativa di Pergola si decida esclusivamente a casaBaldelli? Eppure ci sono fulgidi esempi da seguire nel giornalismo come quando lOn. Fanfani, toscano dalla lingua veloce e pepata, chiese ad Agnelli editore della Stampa, giornale diretto dal futuro ministro dei beni culturali Alberto Ronchey, la testa del suo giornalista Vittorio Gorresi che aveva criticato aspramente il mezzo toscano sulle pagine del quotidiano di propriet dellAvvocato. Proprio Ronchey disse ad Agnelli che lallontanamento di Gorresi ne avrebbe provocato automaticamente la sua. LAvvocato si guard bene dal prendere questa decisione, per cui morale della favola, come scrisse Indro Montanelli che lo recens sul Corriere della Sera, Questo conferma la nostra vecchia opinione: che la prevaricazione vince solo quando trova gente disposta a subirla, e che in Italia di questa gente ce n molta. Imparino la lezione i nostri Minzolini della Valcesano. Imparino
Roberto Cecconi
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Ai chiarimenti circa lo spostamento della bacheca della Confart, richiesti con una prima istanza avanzata, con richiesta di risposta scritta, in data 30.11.2011 dal consigliere di opposizione, Renzini Rossi, rimasta inevasa anche dopo il decorso del mese (come previsto dal Regolamento Comunale per dare riscontro alle istanze dei cittadini, compresi i consiglieri), stante il silenzio assoluto del Sindaco (come avvenuto anche per i chiarimenti richiesti sui lavori di via Don Minzoni per i marciapiedi troppo stretti in alcuni punti), largomento veniva posto alloggetto di una interrogazione, presentata in data 23 Gennaio 2012, e portata in discussione nella seduta del Consiglio Comunale, convocato per Sabato 03.03.2012, alle ore otto di mattina. Il Sindaco, dopo una breve introduzione in cui giustificava, ma in maniera del tutto generica ed insoddisfacente, la mancata risposta alla prima richiesta, affidava il compito di replicare allassessore Dario Conti. A giustificazione dello spostamento della bacheca, lassessore dava lettura di una nota a firma del dipendente dellufficio tecnico, geom. Scarpellini Adriano, che si dichiarava responsabile dello spostamento, autorizzato, per, dallarch. Buratti, gi progettista del piano delle bacheche e dei lavori di via Don Minzoni, ma privo del potere decisionale in merito. Dunque ha spiegato lassessore Conti - il divieto di apportare modifiche
alla sistemazione delle bacheche riguarda solo quelle site lungo Corso Matteotti e non quelle apposte nelle altre vie. Spiegazione contraddetta dal comportamento tenuto in precedenza dallAmministrazione nellanno 2007, quando la concessione, la sostituzione e lo spostamento delle bacheche, anche per le altre vie, veniva condizionato e al parere della Commissione Edilizia e alladozione da parte della Giunta di un atto di indirizzo. Nonostante la procedura da adottare - gi adottata - anche per uno spostamento di bacheca in vie diverse da Corso Matteotti, secondo lassessore Conti il comportamento tenuto nelloccasione dal geom. Scarpellini, raggiunto da una contestazione di addebito dalla responsabile del Settore Tecnico, arch. Carmen Storoni, perch in alcun modo informata dello spostamento della bacheca della Confart, non meritava censura alcuna, come poi stato disposto. Anzi, veniva assegnata al geom. Scarpellini la funzione di Responsabile del Settore Tecnico, in sostituzione dellarch.Carmen Storoni, costretta a lasciare lUfficio Tecnico del Comune di Pergola, dopo 14 anni di onorato servizio, caratterizzato dal puntuale e preciso rispetto delle norme vigenti in una materia cos delicata e fondamentale come quella edilizia ed urbanistica.
Gruppi Consiliari di Opposizione
La neve di febbraio non ha portato solo gravi disagi e danni, ma ha anche permesso di ammirare degli splendidi paesaggi invernali. In questa pagina pubblichiamo alcune foto di Giovanni Londei, che ringraziamo per la collaborazione. Davanti a una cos grande emergenza la popolazione pergolese ha risposto con caparbiet e ha dato soprattutto dimostrazione di un senso di solidariet che non si vedeva da diverso tempo. Quindi insieme alle associazioni di volontariato, ai dipendenti comunali, ai vigili del fuoco e alle forze dellordine, vogliamo ringraziare tutti i cittadini pergolesi che davanti alla criticit si sono rimboccati le maniche, risolvendo le proprie problematiche e contribuendo a risolvere quelle degli anziani e di tutte le persone in difficolt. Non sono stati dimenticati gli animali, che, soprattutto nelle case isolate, nei rifugi e negli allevamenti, sono stati soccorsi grazie allassociazione Amici di Pluto e Silvestro, ai veterinari e allimpegno di diversi volontari.
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relativamente ad una tangente e a degli atti illegittimi che avrebbero favorito la procedura autorizzativa della cava del Bifolco, vogliamo mettere subito in chiaro che il PD pergolese estraneo alla vicenda. Sfidiamo tutti a mettere in discussione il nostro buon nome e per difenderlo siamo disposti anche ad andare per vie legali. Va ricordato che solo Rondina ritenuto (dal Pubblico Ministero) responsabile di aver incassato una tangente e nessuno del PD locale stato coinvolto nella vicenda giudiziaria. Quello che riteniamo pura millanteria sono le parole dello stesso Rondina dove in una telefonata intercettata dice a Casavecchia di aver zittito Maria Pia Fratini, allora vice-sindaco ed iscritta alla Margherita locale, da sempre contraria alla Cava del Bifolco, posizione assunta dalla stessa Amministrazione Borri, di cui essa faceva parte, che avvi infatti il percorso dopposizione verso gli atti amministrativi relativi al progetto cava del Bifolco, presentando ricorso al TAR. Lannullamento di questi atti che il Consiglio di Stato ha decretato in questi giorni dovuto soprattutto alloperato del Comitato cittadino, sostenuto da Italia Nostra e dallavvocato Mazzi, vera artefice di questo successo.
Gruppo consiliare Centrosinistra per Pergola
Della Democrazia
Lesito delle recenti elezioni in Russia e in Ungheria mi induce a qualche, spero utile, riflessione sul sistema democratico e sulla democrazia in genere. Non c dubbio che formalmente le regole democratiche in quei Paesi siano state rispettate. Con quale risultato? Hanno vinto movimenti estremisti ed antidemocratici. Ma come possibile ? Dunque non vero che il sistema democratico il migliore ? Quando mi capitato di fare scuola e gli studenti mi hanno chiesto di spiegare loro in che si distinguesse il cosiddetto sistema democratico dagli altri, precisavo che, pur ritenendolo il migliore possibile, quel sistema non garantiva assolutamente la bont del risultato, tanto vero che Mussolini e Hitler ricevettero il consenso dei loro popoli, come oggi Putin in Russia e Viktor Orban in Ungheria. Difatti la superiorit consiste (ed fondamentale) nel fatto che il consenso dato crocifigge il popolo che quel consenso ha espresso alla responsabilit per ci che ne consegue (leggi razziali, repressione di ogni libert, ecc.). Resta da chiarire perch possa accadere che le scelte siano tanto avventate. Gli storici ed i politologi devono mettere nel conto delle cause lignoranza dei popoli, intesa sia come ignorare (cio non conoscere), che come stupidit, assenza di spirito critico e di capacit di giudizio, supreme virt umane. Per compiere scelte con animo pacato e, se si vuole, con freddezza, occorre bandire ogni tentazione retorica ed ogni esaltazione o culto della personalit. Richiamiamo qui perch magistralmente pedagogico un celebre discorso di Pericle agli ateniesi nel 461 a.C. Qui ad Atene, noi facciamo cos. Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi, per questo detto democrazia. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Ma in nessun caso si avvale delle pubbliche cariche per risolvere le questioni private. Qui ad Atene noi facciamo cos. Ci stato insegnato a rispettare i magistrati e ci stato insegnato a rispettare le leggi, anche quelle non scritte, la cui sanzione risiede soltanto nelluniversale sentimento di ci che giusto e di buon senso. La nostra citt aperta ed per questo che non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo cos. Come pu vedersi, con la sua idiosincrasia per i politici ricchi, Pericle era un antiberlusconiano antelitteram. Con la sua tolleranza verso gli stranieri, era un feroce antileghista.
Luigi Rossi
Cultura
casa con lAnconitana, appena retrocessa dalla C. Nonostante la superiorit tecnica degli ospiti, la Pergolese gioc un ottimo primo tempo, chiuso in vantaggio per 1-0, ma poi cedette nella ripresa e perse 3-2. Ricordo che quando i rossoblu segnarono il primo gol mi feci prendere dallentusiasmo e dissi: Lasceremo allAnconitana solo il gol della bandiera: Ma Guido Albertini, che era poco pi di un bambino ma gi di calcio ne capiva pi di me, gel subito il mio entusiasmo: Mi sa che il gol della bandiera labbiamo fatto noi: Infatti. Il girone dandata si chiuse con due pareggi, 1-1 a Lugo e 0-0 in casa con la Sassolese. Di questa partita ricordo un gol ingiustamente annullato alla Pergolese (tanto per cambiare) e una incredibile parata di quello straordinario portiere che stato Giulio Sebastianelli, che riusc a prendere un pallone che tutti avevano visto dentro. Il girone di ritorno si apr con due sconfitte, una netta (0-3) sul difficile campo della Fermana, e una immeritata (1-2) con il Carpi secondo in classifica, in quella che probabilmente stata la partita simbolo di tutto il campionato. Nel primo tempo due vaccate difensive regalarono il doppio vantaggio al Carpi, ma nella ripresa una Pergolese scatenata costrinse gli avversari a chiudersi in area (Giuseppe Binotti sul Corriere Adriatico parl di assedio a Fort Apache) ma riusc a segnare solo un gol con il compianto Mario Stefanelli. Ricordo che i tanti tifosi che avevano seguito il Carpi se ne andarono in silenzio, come se avessero perso. Nelle successive due trasferte consecutive i rossoblu conquistarono 3 punti con un pareggio (1-1) a Jesi e una vittoria (3-2) a San Lazzaro*, ma poi vennero costretti allo 0-0 casalingo dal Fano. Dopo una regolare sconfitta (1-2) sul campo della capolista Forl, il 10 marzo 1974 avvenne il fattaccio. A Pergola arriv il Bellaria, deciso a vendicare la sconfitta dellandata. Larbitro l aiut in tutti i modi, arrivando a chiudere gli occhi su un clamoroso fallo di mano in area e negando alla Pergolese un rigore indiscutibile Poi la solita puttanata difensiva caus il gol di una sconfitta che scaten lira dei tifosi, decisi a farla pagare allarbitro, che riusc ad andarsene solo con la scorta dei carabinieri. Anche nella successiva trasferta di SantEgidio la Pergolese incontr un arbitro ostile e perse (1-2) per un rigore molto dubbio. Per i rossoblu, ultimi in classifica, la sorte sembrava segnata, ma la primavera fece rifiorire le speranze portando 7 punti in quattro partite grazie a un pareggio casalingo (1-1) con il Suzzara e tre vittorie consecutive (1-0 a Imola, 3-0 alla Civitanovese, 2-0 alla Vis Pesaro). Dopo una sconfitta (0-1) a Macerata, la Pergolese conquist altri 5 punti grazie alle vittorie con il Cattolica (1-0) e con il Baracca Lugo (2-0) e al pareggio (1-1) sul difficile campo dellAnconitana. Restava lultimo ostacolo, la trasferta di Sassuolo. Cera ottimismo perch la Sassolese non aveva pi niente da chiedere al campionato ed era una squadra alla portata dei rossoblu, ma accaddero fatti strani. Il solito arbitraggio ostile, episodi discutibili, la sensazione che il risultato fosse gi deciso. Tutto congiur contro la Pergolese che perse per 2-0 e retrocesse. Il misfatto era stato compiuto e, anche se sono trascorsi 38 anni, qualcuno ancora un po incazzato per questo.
Giuseppe Milito
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Cera u na volta...
Cera una volta un paese... vivo e vivace. In questo paese garrivano le rondini, destate, e cinguettavano gli uccellini, tutto lanno. La sua piazza era sempre popolata di personaggi dogni genere che discutevano in continuazione dissertando su tutto eanche di pi. Ad ogni ora del giorno e della notte i quattro angoli della piazza erano presidiati da sentinelle di varie fazioni che controllavano, osservavano e registravano qualsiasi movimento di chiunque attraversasse le vie del paese; ma erano anche in grado di sviluppare idee e accorgimenti capaci di risolvere le evidenti problematiche che esistevano anche allora. Inoltre queste fazioni si confrontavano, litigavano, concludevano i loro scontri con qualche bel: Tanto voi non avete mai capito un c.!. Ma poi nei giorni successivi riavviavano il dialogo che doveva approdare alla soluzione dei problemi urgenti di questo paese. Ed erano capaci di ascoltarsi In questo paese vivace le massaie cantavano mentre svolgevano i lavori domestici e le belle voci uscivano dalle finestre spalancate dove donne e ragazze spesso si affacciavano per chiamarsi, chiacchierare e ridere forte. Cera allegria Nei vicoletti del centro storico frotte di ragazzini schiamazzanti giocavano alla guerra e a calcio finch non appariva la divisa scura del vigile urbano cattivone che arrivava a sequestrare il pallone. Nelle stesse viuzze tante nonnine rigorosamente vestite di nero, passavano i caldi mesi estivi sedute fuori dalla porta di casa a cucire, rammendare, sferruzzare tutte insieme parlando di questo e di quello; i loro vicoli erano splendenti come i pavimenti di casa e quando arrivavano gli scopini comunali venivano controllati con attenzione e invitati alla cura della propria mansione con un: Nce se po ariv ben bene nte qui spigoli, che ci darpass semprio?. Sempre bonariamente lantico operatore ecologico rispondeva: Eh.. ma io ce nho nbel po de spigoli..e voi nfate niente tuttal giorno!. E alla fine ci si salutava, ognuno cercando di soffocare il riso che montava alle labbra. Ogni giorno sulla scalinata del palazzo comunale, il postino, un uomo paffuto e pacioso, buttato contro la colonna, con lenorme sacca della corrispondenza da distribuire dispensava anche informazioni e consigli dallalto della sua esperienza nel settore. Era in grado di riconoscere i problemi dei concittadini dal colore e dalla forma delle missive e dalle loro facce smarritequindi con sufficiente pazienza illustrava le soluzioni possibili dei loro piccoli drammi. Stazionava ad un angolo della piazza il Taxi, per tanti unica soluzione ai problemi della mobilit. Il tassista aveva sempre laria di chi conosce il mondo perch c gi stato e veniva timidamente contattato da chi doveva raggiungere uffici amministrativi oppure gli ospedali a Fano, PesaroCon un po di prosopopea offriva le spiegazioni richieste, ma poiarrivava la Corriera. In ogni bar stanziava un Tuttologo. Di cultura generalmente sopra la media grazie a studi superiori comunque quasi mai conclusi, il Tuttologo era in grado di discettare su qualunque argomento: politica, economia, arte, donne, biliardo, briscola e tressette La sua funzione sociale era tuttavia importantissima in quanto stimolava il pensiero pigro dei suoi concittadini aprendo dibattiti in continuazione e spiegando i contenuti degli articoli di giornale che gli altri faticavano a leggere. In fondo era cultura anche quella. Non mancava la figura del personaggio scanzonato, spesso supportato da notevoli quantit di alcool nel sangue, che aveva una battuta per tutti a qualunque ora del giorno, ma mai totalmente offensivo nei riguardi di nessuno. Cerano poi lo Sciupafemmine, il Prete, la Civetta, il Ciarlatano, il Verduraio, il Pescivendolo e tutta una varia umanit che offriva unimmagine viva e vivace di questo paese. Oggi il cielo di questo paese solcato dal volo delle cornacchie gracchianti.
Massimo Albertini
Augu ri al centenario
Lo scorso 8 marzo ha compiuto 100 anni il signor Luigi Antinori, nato a Pergola nel 1912. Il signor Antinori, ancora lucido e in buone condizioni fisiche. Vive con la figlia e il genero. Dopo aver frequentato le scuole tecniche, a 15 anni andato a lavorare con la Montecatini, adibito al trasporto del minerale grezzo proveniente dalla miniera di Cabernardi. Durante la seconda guerra mondiale stato inviato in Albania nel reparto autisti. Nel primo dopoguerra ha aperto il negozio di generi alimentari, gestito fino agli anni Settanta con la moglie, scomparsa nel 2003. Ama molto la bicicletta e fino a pochi anni fa lo si poteva incontrare per le vie di Pergola in sella alla bici.
Cultura
Lo scorso novembre il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Ancona in merito allassegnazione dei bronzi dorati: un atto che ha come possibile conseguenza il ritorno del pendolarismo dei reperti tra Pergola e Ancona. Non appena abbiamo avuto notizia di questa sentenza, ci siamo subito attivati e abbiamo preso contatti con il nostro parlamentare di riferimento, lOn. Massimo Vannucci, che immediatamente ha presentato uninterrogazione parlamentare rivolta al Ministro per i Beni e le Attivit Culturali per sollecitarlo ad intervenire prontamente in favore della nostra citt. Lintervento del Ministro competente fondamentale affinch i Bronzi siano assegnati definitivamente a Pergola in quanto sede naturale del reperto bronzeo e per evitare i rischi di conservazione che il pendolarismo comporterebbe. Il sottosegretario ai beni culturali Roberto Cecchi ha risposto il 31 gennaio 2012 allinterrogazione dellonorevole Massimo Vannucci in merito alle iniziative volte a garantire la permanenza dei bronzi dorati presso il polo museale di Pergola. Il sottosegretario ha riconosciuto che i bronzi vengono mantenuti a Pergola in un locale appositamente realizzato e dotato di impianto di climatizzazione e di qualsiasi altro mezzo idoneo alla loro conservazione e ha dichiarato che riproporre oggi un pendolarismo appare anacronistico in quanto distante oltre un decennio dal porsi della questione e comunque sconsigliabile, a parere dei tecnici locali, per pi ragioni. La prima il grave rischio per la conservazione delle statue e delle porzioni di integrazione di cui sono dotate ad ogni smontaggio e rimontaggio. La seconda ragione legata alle difficolt di poter disporre ogni volta di restauratori esperti. Infine, ogni spostamento comporterebbe spese annuali notevolissime per lincarico a restauratori esterni dei lavori di smontaggio e rimontaggio del gruppo, alle quali andrebbero sommate le spese di trasporto e di missione del personale del ministero. Il sottosegretario ha poi aggiunto di ritenere, prima di assumere ogni decisione in merito alla futura collocazione del complesso, di dover acquisire al pi presto sullargomento il parere del componente del comitato scientifico per i beni archeologici. Vannucci si dichiarato parzialmente soddisfatto. Ho sentito ha continuato nella sua replica nelle parole del sottosegretario una condivisione. Ha definito anacronistico ripensare laccordo che assegnava i bronzi a Pergola, ha bocciato leventuale pendolarismo per i rischi, le difficolt connesse e i costi, per ha rimandato la vicenda a un comitato scientifico che credo sul pendolarismo non
possa che confermare quello che abbiamo sentito, mentre credo che non abbia peso sulla collocazione, che deve assolutamente rimanere a Pergola. Siamo di fronte allunico gruppo bronzeo dorato di questa portata esistente al mondo, giunto dallet romana ai giorni nostri, e a unopera dei primi decenni dopo Cristo. Hanno rappresentato lItalia in giro per il mondo con grande successo. Lo sforzo di Pergola per dotarsi di questa struttura stato notevole. Perch la collocazione a Pergola? Perch ormai gli studiosi hanno definito che la collocazione originaria della zona. Vannucci ha ricordato che laccordo del 2001 sul pendolarismo non fu firmato dal ministro per i beni culturali proprio per le ragioni ricordate dal sottosegretario, che il decreto del ministro Ronchey riconobbe il museo di Pergola quale sede staccata del museo archeologico regionale e che con una circolare del 2002 si vietava lo spostamento. Sicuramente la risposta del sottosegretario ci lascia ottimisti riguardo allassegnazione definitiva dei bronzi al museo di Pergola, anche se dalle parole dello stesso sottosegretario si attendono altri pareri tecnici che speriamo siano favorevoli a Pergola. Ringrazio lon. Vannucci per quanto sta facendo per la nostra causa. Al contrario dei parlamentari marchigiani Favia (IdV), Amati (PD) e Ciccioli (PdL) che sostengono il pendolarismo e dei senatori Casoli (PdL) e Magistrelli (PD) che hanno dichiarato che i bronzi devono essere assegnati permanentemente ad Ancona, Vannucci lunico parlamentare che si espresso in favore di Pergola.
Enrico Rossi
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essere superati con lacquisto del locale adiacente, che risulta in vendita nella procedura presso il Tribunale di Fano. Nei mesi scorsi la giunta di Centro-destra ha promesso che il teatro sar riaperto, senza per specificarne i tempi. Nel frattempo, i pergolesi continueranno a pagare, senza poterne usufruire. Il Centro-destra si era impegnato, con le sue promesse elettorali, anche a dotare il teatro di un direttore artistico per organizzare le stagioni teatrali e per meglio corrispondere alle varie esigenze delle diverse realt culturali presenti a Pergola. Pur arrivati a met legislatura, le promesse rimangono ancora disattese. In attesa dellacquisto del locale che comporterebbe la totale messa in sicurezza del teatro, chiediamo al Sindaco di fare come i suoi predecessori: si assuma la responsabilit della riapertura, cos che i cittadini di Pergola e dei Comuni vicini possano usufruirne da subito, a indubbio beneficio anche della crescita culturale della giovent pergolese.
Rievocazione Medievale
FONDAZIONE CASTELLO DEL COLLE DELLA PERGOLA E MERCATO DANIC
Vorrei portare un contributo di idee su come organizzare a Pergola una vera rievocazione storica del periodo medievale. La nostra citt fu fondata come nuovo Castello a seguito di patti stipulati tra alcune parti che ne volevano la nascita. Questa peculiarit il fulcro della rievocazione che vado a presentarvi ripercorrendo la storia di quegli anni lontani del tardo medioevo. Dallanalisi di alcuni documenti dellArchivio Comunale di Gubbio si possono ricostruire i momenti salienti della fondazione di Pergola. Il 15 Marzo 1234, nella chiesa di Santa Maria di Serralta, Ugolino di Alberto da Grifoleto e Marsilione di Corrado, entrambi iscritti alla nobilt di Gubbio, donano ai sindaci di Serralta e ad alcuni massari di Monte Episcopale i terreni siti nel fondovalle dei fiumi Cesano e Cinisco per edificare un nuovo centro urbano. Alla stesura dellatto sono presenti, in qualit di testimoni, Ugolino da Fenigli, Alberto Bonabranche da Serralta, Ugo da Monte Episcopale, Giacomo da Fonte Sicco, Giacomo Brandi, Damiano Darelli. I sindaci di Serralta erano Paterniano Divigelli e Giovanni Bonafede. Nel documento delle donazioni di Ugolino e di Marsilione erano elencati alcuni obblighi da osservarsi da parte degli abitanti di Serralta. Il principale obbligo era quello di edificare un Castrum (castello) e delle Habitatione(s) (case) in Colle Pergulae (Colle della Pergola). Si donava tanto terreno quanto era necessario per la costruzione di case, piazze, chiese, fosso, fossati, fortezze, ripe, porte dingresso e di uscita. Il 25 Giugno 1234 furono stipulati i patti tra Gubbio e Serralta per ledificazione del castello e veniva descritto limpianto del nuovo centro che si sarebbe chiamato Serralta e poi Castrum Collis Pergulae (Castello del Colle della Pergola), per assumere la denominazione definitiva di Pergola dallinizio del Quattrocento. Il nome Colle della Pergola sarebbe derivato da un pergolato di viti duva addossato ad una piccola chiesa dedicata alla Madonna e detta appunto Santa Maria della Pergola (oggi Santa Maria di Piazza) che dipendeva dallAbate di Sitria e forse voluta da San Romualdo, situata ai piedi del colle che sovrasta la confluenza del Cinisco nel Cesano. Sopra quellaltura nel XV secolo sar edificata la Rocca di Francesco di Giorgio Martini. Nelle vicinanze della chiesa e lungo la strada del Palazzolo, che
solcava la piana fino a Bellisio, si svolgeva periodicamente un imponente mercato dove confluivano dai castelli circostanti avventori e venditori di merci di ogni genere, dai cereali e legumi alla frutta e alle erbe, dal bestiame e pollame al pane, focacce e dolci rustici. E poi stoffe, filati, corami, manufatti in terracotta, vasellame e soprattutto si mesceva il vino prodotto in questa terra ubertosa. Ad incrementare la popolazione del nuovo centro intervennero anche gli abitanti di Grifoleto, Pantana, Bellisio, Montajate, Ferbole e Montesecco. Pergola rimase sotto la giurisdizione di Gubbio fino ai primi mesi del 1384 ma gi allinizio del 1385 si trovava sotto il controllo dei Malatesta. Fino al 1459 fu interessata da un periodo travagliato da lotte di supremazia fra varie Signorie. Con la sconfitta di Sigismondo Malatesta, Pergola fu annessa al Ducato di Urbino retto da Federico da Montefeltro. Riproporre gli eventi narrati, soprattutto il momento della stipula dei patti, affiancati da unattenta ricerca sulle usanze e i costumi dellepoca, renderebbe maggiormente onore alla storia delle nostre origini e la farebbe conoscere a tanti concittadini e turisti.
Graziano Ilari
Turismo
Questi dati rilevano un miracolo compiuto non tanto dallAmministrazione Baldelli (insediatasi a luglio del 2009) ma piuttosto dal miglioramento della collaborazione tra lOsservatorio Regionale del Turismo e gli operatori del settore alberghiero. Addirittura tra il 2008 ed il 2009 si sfiorano percentuali di aumento del 300%. E stato il Commissario Prefettizio che ha fatto un miracolo, oppure stato migliorato il sistema di rilevazione dei dati? Inoltre a Pergola sono aumentate le strutture ricettive ed i posti letto, come risulta da questa tabella: Anno 2008 : 1 alloggio gestito in forma imprenditoriale con 10 posti letto 15 agriturismi e country house con 163 posti letto 1 B&B con 6 posti letto 2 alloggi gestiti in forma imprenditoriale con 21 posti letto 17 agriturismi e country house con 300 posti letto 7 B&B con 36 posti letto
Anno 2011 :
Laumento del numero di strutture ricettive e di posti letto nel nostro Comune senzaltro un dato positivo che rivela un maggior interesse ed una spinta ad investire nel settore turistico da parte di pi soggetti ma questo nuovo spirito imprenditoriale deve essere recepito anche dalla politica dellamministrazione locale. Un confronto con gli arrivi e le presenze di altri Comuni limitrofi non infatti confortante: c ancora molto da fare se vogliamo che il turismo divenga un volano per uneconomia produttiva! Confronto PRESENZE ED ARRIVI Anno 2011 Comune di Cagli Comune di Acqualagna Comune di Pergola arrivi turisti: 6.693 arrivi turisti: 2.769 arrivi turisti: 1.821 presenze: 34.045 presenze: 12.334 presenze: 7.700
Fonti: Dati 2009/2010/2011: Osservatorio Regionale del Turismo - Dati 2008: Elaborazione Servizio Sistema Informativo Statistico su dati Istat.Rilevazione strutture ricettive effettuate dallISTAT Maria Pia Fratini
Focus/Techno
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