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32 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

DOMENICA 27 NOVEMBRE 2011

Percorsi Lofficina La lettera inedita del 27 giugno 1979 inviata dallautore alleditor del libro che lo render celebre. Il 16 dicembre sono 20 anni dalla morte

Io, Tondelli
Dubbi e trucchi narrativi di un vero libertino
di PIER VITTORIO TONDELLI

aro Tagliaferri, vorrei con questa lettera esprimere i nodi del libro (Altri libertini, ndr) ancora per me insoluti e anche punti di vista, perplessit e affini in modo da produrre una carta di lavoro che mi sarebbe molto utile poter discutere dettagliatamente quando ci si rivedr dopo lagosto. In sostanza vorrei fornire una serie di questioni che riguardano il libro da poter affiancare alla sua lettura per ottenere chiarimenti e per non allungare oltre i tempi della redazione definitiva del manoscritto tanto da non poterne poi pi, insomma stufarsi reciprocamente di tutta quanta la faccenda. Questi appunti si svolgeranno partendo da ogni episodio. Il primo quindi.

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Tutte le opere
Le Opere di Pier Vittorio Tondelli escono gioved. Curate da Fulvio Panzeri per Bompiani, arricchite rispetto alledizione del 2000, sono divise in due volumi. Il primo, Romanzi, teatro, racconti (pagine 1.288, e 50), riporta nelle note in appendice la lettera inedita, il secondo sintitola: Cronache, saggi, conversazioni (pagine 1.264, e 50)

Per vorrei che il lettore capisse quali cose son dette direttamente e quali evocate senza ricorrere alle virgolette che producono un arresto del flusso discorsivo, che non voglio, per non vorrei nemmeno confusione. Insomma che ne pensa?

Mimi e istrioni
Una sola cosa. troppo concatenata la sequenza delle azioni una dietro laltra praticamente una ridosso allaltra quasi un manualetto titolato che fanno i giovani sbandati in provincia?. Vorrei che uscisse da tutto questattivismo anche un po di noia e di vuoto, perch giusto cos. Magari posso dilatare certe sequenze troppo veloci troppo intensamente fatti, creare qualche risacca narrativa, non pensierosa n ideologicizzata ma semplicemente un buon respiro di scrittura, se ne fossi capace.

Le solite strade
Il titolo non mi piace, vorrei qualcosa che avesse a che fare con lavventura, o lesperienza o il viaggio. Magari non importante per ci sto pensando. Anche il titolo del libro lo considero del tutto provvisorio. Funzionerebbe meglio qualcosa che non riportasse gi la titolazione di un episodio, farebbe pi romanzo. O no? Comunque questo momento davvio mi va abbastanza bene. Ho dilatato alcuni passaggi per sfruttare al meglio questa ubriacatura di vissuti, credo che il racconto non abbia perso il suo interno e velocissimo movimento che il fatto che pi mi premeva, strutturalmente, cio scrivere un raccontino che lasciasse, una volta terminato, con quel senso di sospensione prodotta da un romanzo di trecento pagine in modo da coinvolgere cio il lettore fino al parossismo, facendogli divorare le pagine una dietro laltra e restare alla fine con un magone dansia e il rimpianto di non assistere oltre allo sviluppo della storia. Terminata la lettura alcuni compagni mi han chiesto del perch Gigi e Anna si sono mollati, altri che fine ha fatto il crudelissimo Dilo, io ridacchiavo e rispondevo pensaci tu, fattela te la storia che vuoi. Facevo un po il superbone per mi dicevo che era giusto lasciare dei vuoti e delle sospensioni, suspence naturalmente. Come avr notato le parti nuove sono solo tre. Quella iniziale della vacanza sullasse Bruxelles-Amsterdam che prima non andava assolutamente bene perch legata ancora a uno stile evocativo o indiretto, dopo quello dello scazzo con pugni e baci che ho voluto fin troppo sopratono perch un po di psicologismo fa bene se rende verosimile il tutto, poi quella del suicidio di Micel che non so se sia troppo dilungata col discorso piagnone della vittima. Un dubbio rimane riguardo il discorso diretto che qui viene assorbito nella narrazione senza punteggiatura come tanti illustri han fatto.

Ritrovi
Il punto dolente del libro. Lho gi detto tante volte ormai; non mi convince del tutto lazione centrale, quella dellultima estate perch non si capisce bene se sia scritta dallEnte Turismo Emiliano o dalla Pro Loco reggiana, a parte che emerge sotterraneo il tentativo di una mitizzazione di certe condizioni esistenziali che d fastidio neanche fosse scritto da Piero Chiara o Goffredo Parise o altri intellettuali di campagna. Per mi piaceva che al centro materiale del libro fosse presente una dilatazione sia temporale (prima viene la notte al posto ristoro e dopo la notte in collina) sia geografica (si investe tutta la regione in una prospettiva dallalto come davanti a una cartina dellAci e non solo per la storia dei voli in aereo ma soprattutto per lo scorrazzare fra balere e festival dellUnit ecc.) Questa cosa dellimperfetto narrativo ancora non mi soddisfa del tutto perch obbliga a proposizioni strette, a tanti punti e a capo e cos via, mentre a me piace scrivere in modo selvatico come si capisce dal resto del libro. Nel progetto del romanzo questo episodio vuole rappresentare una certa regressione anche stilisticamente e

dar corpo cos allunico discorso del libro cio che la nostra esperienza fatta di tutte queste cose, slanci e regressioni eccetera eccetera che bisogna accettarsi addosso senza vittimismi. Per ho paura che qualche buonanima di critico leggendo questa cosa qui dica allora solo una questione di forme, guarda te il Tondelli che si scopre proprio qui e fa capire che il suo linguaggio solo un espediente giocato da un gran baro e nulla pi. Ci sar qualche idealista che mi confonder col Vincenzo Monti della situazione? (con tutto il rispetto per il V.M. come lUgo Foscolo dovrebbe insegnare) Boh! Per questa cosa se crea troppe complicazioni si pu sempre saltare (magari la tengo per un numero di Playboy che l andrebbe proprio bene) ed essere sostituita, come in un primo tempo pensavo, dal racconto di unaltra giornata cos che il titolo dellepisodio pu diventare tre notti al posto ristoro o ai bar o ecc. ecc. La cosa nuova di questo episodio comunque quella riscrittura dellinseguimento cui tenevo parecchio perch ad esser sincero tutto il lavoro di questi mesi e questo libro son nati dalla rilevanza che quelle poche pagine hanno avuto nei nostri incontri lo scorso inverno e da l scattata la scintilla dei racconti veloci e descrittivi. Mi accorgo che un po ne ho smussato la violenza e lasprezza non solo togliendo quella parentesi di accoppiamenti carnali (troppo cruda in verit, ricorda? Lui sta l io lo metto l lo tiro fuori da quellaltro l e lo piazzo qui, lui fa cos quellaltro
Luisa Melloni, 57 anni, docente di storia dellarte al Liceo Scientifico Pitagora di Selargius (Cagliari)

Il testo ritrovato
Nella foto sopra: una pagina del dattiloscritto inviato da Pier Vittorio Tondelli (con la firma abbreviata in Viky) a Aldo Tagliaferri. Il testo, mai pubblicato prima, stato ritrovato nel 2010. Loccasione del rinvenimento fu la ricerca delle carte dello scrittore in vista di una mostra allestita dal Centro di documentazione Pier Vittorio Tondelli di Correggio in occasione dei trentanni dalla pubblicazione di Altri libertini

Lincipit dei lettori

La prima tela di Mark Rothko


ettangoli sovrapposti, nessun margine netto, nuvole dai contorni sfumati contrazione e dilazione, canoni inversi. Lei fluttuava con i suoi spigoli ossuti, campeggiava sulla tela, si giustificava. La tua musica mi fa schifo. Acida. Rispose lui senza scomporsi. Acida e stupida, aggiunse secco. Io parlo di estetica, del sublime. Io di sensi, sussurr suadente. La musica ritmo, nota, colore.

RRR

Stesure monocrome rotte da elementi quadrangolari dai margini evanescenti. I colori sfumati si disponevano liberamente nello spazio, il rapporto tra figure e spazio era fluido, le forme galleggiavano su quello stesso colore da cui erano scaturite in origine.

Le mie scelte sembrano formali? Per lepisodio Ritrovi qualche idealista mi confonder col Vincenzo Monti della situazione? Se questa cosa crea troppe complicazioni si pu sempre saltare: magari la tengo per Playboy

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DOMENICA 27 NOVEMBRE 2011

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 33

Post it
di Stefano Righi

Storico del futuro


Esce in Inghilterra Civilization: the west and the rest di Niall Ferguson. Una proiezione a dieci anni della crisi di questi mesi terribili per leconomia e la finanza. Finzione, non storia. Eppure in un momento in cui nessuno in grado di dire cosa accadr la prossima settimana, sarebbe utile che uno storico facesse lo storico. E che Ferguson scrivesse un altro, splendido, Impero: come la Gran Bretagna ha fatto il mondo moderno.

Il profilo Lo scrittore agli esordi

Quei sei racconti dirompenti che diventeranno oggetto di culto


di CINZIA FIORI
a giovinezza vissuta come alterit, da acciuffare e capovolgere in un libertinaggio dirompente. Lemotivit individuale rubava cos la scena al mainstream ideologico vigente. Gli anni Settanta, con il loro carico di violenze e morti doverdose, si travasavano negli Ottanta. E Pier Vittorio Tondelli raccontava, allargando il campo di ci che poteva essere narrato. Altri libertini (1980) era il suo primo libro. Prese in contropiede molta critica, che abborracci un inquadramento nelle poetiche bukowskiane. Scosse la morale corrente, che venti giorni dopo luscita lo mise sotto sequestro per oscenit (anche se poi venne scagionato). Con una prosa drammatica e irridente che merita la rilettura, calcava ogni territorio della diversit. Accoglieva con la stessa empatia i mondi della marginalit sociale e il dandismo dei futuri yuppie. Rinnovava il mito del viaggio e della trasgressione. Metteva per la prima volta la musica nella letteratura e reclamava dignit per la condizione giovanile. Tondelli esordiva, non aveva ancora venticinque anni e gi pensava da scrittore. Lo testimonia la lettera inedita (pubblicata in questa pagina) che nel giugno del 1979 invi al suo editor in Feltrinelli, Aldo Tagliaferri. I dubbi e le osservazioni sulle ultime bozze di quei sei racconti concatenati rivelano il percorso di elaborazione del libro. Offrono la preziosa opportunit di entrare nel laboratorio di un autore che sarebbe diventato di culto e nei retroscena di un testo che fece epoca. In nuce, vi convivono anche due aspetti che diverranno fondamentali nelluniverso di Tondelli. La scrittura, ovviamente, quella narrazione di unumanit desiderante che fin dallinizio lo port oltre i confini del racconto generazionale. E poi il lavoro editoriale, che nella lettera emerge come confronto necessario, e nella sua breve vita si tradurr nellimpegno letterario di selezionare e crescere nuovi talenti: i tanti nomi oggi noti, esorditi nelle tre antologie del Progetto Under 25. Tondelli moriva trentaseienne il 16 dicembre di ventanni fa, lasciando dietro di s una mole di lavoro e uneredit che ha dato frutti in ogni campo. A testimoniarlo esce nei classici Bompiani una nuova edizione delle sue Opere, arricchita di inediti, varianti e note sotto lattenta cura di Fulvio Panzeri. Pi che un omaggio dovuto, unoccasione per rileggere e ripensare. O, meglio, per pensierare, come direbbe il Pier Vittorio Tondelli di Altri libertini.
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fa col ecc.) ma giocando linseguimento in toni fumettistici che faran sorridere, ma io vorrei anche piantarci laccoltellata. Non so fino a che punto ci sono riuscito.

Altri libertini
Ecco, questo lunico episodio di cui non cambierei nulla. Forse solo qualche passaggio che rende troppo cerebrale lo svolgimento del libertinaggio. Io spero comunque che funzioni cos.

Sopra: Pier Vittorio Tondelli (al centro, mentre loste gli versa il vino) ritratto nel 1979 allosteria Da Arnolfo di Correggio, la citt dovera nato il 14 settembre 1955. In alto, a destra: un suo ritratto realizzato da Gilberto Giovagnoli

Autobahn
Ho tolto quella merda di filastrocca dei numeri perch faceva cadere troppo sullendecasillabo la prosa nelle pagine avanti e indietro. Gi di rimette e slogan pubblicitari il libro pieno. Basta cos.

RRR

Il libro nella mia testa non per nulla terminato. Visto che non posseggo esperienza in merito non so se questo dipenda da una naturale insoddisfazione o se c ancora da rifinire e far artigianato, la qual cosa mi andrebbe bene

Come vede il libro nella mia testa non per nulla terminato. Visto che non posseggo esperienza in merito non so se questo dipenda da una naturale insoddisfazione che si ha quando si consegna un manoscritto e ci si dice in testa tutto quello che si dimenticato o tralasciato, oppure (ma pi probabile) se invece, obiettivamente, c ancora da rifinire e far artigianato, la qual cosa mi andrebbe bene. Per questo, visto che sia luglio sia agosto sar a studiacchiare e lavorare, chiederei, se compatibile al suo lavoro e alle sue esigenze di riposo, di avere qualche comunicazione riguardo a queste cose in modo da arrivare al periodo di riapertura con le idee gi chiare e terminare in breve tempo la questione. Se questo non sar possibile nulla di grave, spero di chiarirmi alcune questioni in questi mesi e poi discutere il tutto a settembre, magari portando a Milano qualche pagina nuova. In una sola cosa (ahi, ahi!) la pregherei di insistere nonostante le sue grane e le sue esigenze, che quella dellanticipo. Il mio recapito resta fissato al borgo, ma se van bene queste spedizioni bolognesi a settembre finalmente ci sar la casa! Auguri, auguri. La ringrazio del tempo e dellattenzione che vorr accordare a questa lettera e ai miei problemi, passo a salutare quindi cordialmente. 2011 Bompiani/Rcs Libri Spa

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