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opuscofoglio indipendente gennaio n.

1 a
di architettura partenopea 2016

L’immortale
(brano tratto da: Jorge Luis Borges,
L’Aleph, Feltrinelli, 1961)

Ignoro se credetti mai alla Città degl’Immortali: m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un edificio
penso che allora mi bastasse il compito di cercarla. costruito per confondere gli uomini; la sua
[…] Sentii nel petto un palpito doloroso, sentii che architettura, ricca di simmetrie, è subordinata
la sete mi ardeva. Mi sporsi e gridai debolmente. a tale fine. Nel palazzo che imperfettamente
Ai piedi della montagna scorreva senza rumore esplorai, l’architettura mancava di ogni fine.
un ruscello impuro, ostacolato da pietre e arena; Abbondavano il corridoio senza sbocco, l’alta
sulla riva opposta splendeva (agli ultimi o ai primi finestra irraggiungibile, la vistosa porta che
raggi del sole), svelata, la Città degli Immortali. s’apriva su una cella o su un pozzo, le incredibili
Alzai gli occhi offuscati: in alto, vertiginoso, vidi scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all’ingiù.
un cerchio di cielo cosí azzurro da parvermi Altre aereamente aderenti al fianco d’un muro
di porpora. Gradini di metallo scalavano il muro. monumentale, morivano senzagiungere ad alcun
La stanchezza mi abbatteva, ma salii, fermandomi luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori
a volte per singhiozzare di felicità. Scorgevo capitelli delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che
e astragali, frontoni triangolari e volte, confuse ho enumerati siano letterali; so che per molti
pompe del granito e del marmo. Cosí mi fu dato anni infestarono i miei incubi; non posso sapere
ascendere dalla cieca regione di neri labirinti ormai se un certo particolare è una trascrizione
intrecciantisi alla risplendente Città. Emersi della realtà o delle forme che turbarono le mie
in una specie di breve piazza; anzi, di cortile. notti. Questa Città (pensai) è cosí orribile che
Lo circondava un solo edificio di forma il suo solo esistere e perdurare, sia pure al centro
irregolare e d’altezza variabile; a quell’edificio di un deserto segreto, contamina il passato
eterogeneo appartenevano le diverse cupole e il futuro e in qualche modo coinvolge gli astri.
e colonne. Prima d’ogni particolare di quel Finché durerà, nessuno al mondo potrà essere Chiasmo è un quindicinale
gratuito. Il suo scopo è quello
monumento incredibile, mi stupì l’antichità della prode o felice. Non voglio descriverla; un caos di promuovere e diffondere,
sua costruzione. Sentii ch’era anteriore agli di parole eterogenee, un corpo di tigre o di toro, senza vincoli storiografici
uomini, anteriore alla terra. L’evidente antichità nel quale pullulassero mostruosamente, uniti e stilistici, la scuola napoletana
(benché in qualche modo terribile per gli occhi) e odiandosi, denti, organi e teste, possono, forse, di architettura. Lo stampato,
distribuito gratuitamente, non
mi parve adeguata al lavoro d’artefici immortali. essere immagini che le si approssimano. ha fini di lucro.
Cautamente al principio, poi con indifferenza, […] Il pensiero piú fugace obbedisce a un disegno
infine con disperazione, errai per scale invisibile e può coronare, o inaugurare, una forma redazione
e pavimenti dell’inestricabile palazzo. (In seguito segreta. So che alcuni operavano il male affinché Manuela Antoniciello
Guglielmo Avallone
comprovai che l’estensione e l’altezza dei gradini nei secoli futuri ne derivasse il bene, o ne fosse Fabio Cappello
erano incostanti, fatto che spiegava la singolare derivato in quelli passati... Visti in tal modo, tutti Gennaro Di Costanzo
stanchezza che mi produssero). Questo palazzo i nostri atti sono giusti, ma sono anche indifferenti. Giandonato Reino
è opera degli dèi, pensai in un primo momento. Non esistono meriti morali o intellettuali. Omero Daria Verde

Esplorai gl’inabitati recinti e corressi: Gli dèi che compose l’Odissea; dato un tempo infinito, con collaboratori
lo edificarono son morti. Notai le sue stranezze infinite circostanze e mutamenti, l’impossibile Adriana Bernieri
e dissi: Gli dèi che l’edificarono erano pazzi. è non comporre, almeno una volta, l’Odissea. Maria Lucia Di Costanzo
Lo dissi, ricordo, con un’incomprensibile Nessuno è qualcuno, un solo uomo immortale Casimiro Martucci

riprovazione ch’era quasi rimorso, con piú orrore è tutti gli uomini. email
intellettuale che paura sensibile. All’impressione redazionechiasmo@gmail.com
di enorme antichità altre si aggiunsero: quella
dell’interminabile, quella dell’atroce, quella facebook
chiasmo
d’una complessità insensata. Avevo percorso
un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali tumblr
chiasmo-opuscofoglio

grafica
Lorenzo Granata
Alessandro Piacente

Stampato su carta usomano


80 gr/m2 e successivamente
fotocopiato in serie limitata.
opuscofoglio indipendente gennaio n.1 a
di architettura partenopea 2016

León Ferrari
Pianta dalla serie Eliografie
1980

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