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Forma breve e forma lunga

La vera metafora forte per spiegare la scrittura novecentesca viene dall’astrofisica e in Forma
breve e forma lunga, quel saggio che vi ho messo, sarebbe “quanti di romanzo”, proprio per com’è
la meccanica quantistica. Già De Benedetti parlava di personaggi particelle, usando Heisenberg e
servendosi della fisica per parlare della frammentazione del personaggio, personaggio-uomo ormai
orfano, personaggio particella e io mi sono domandata dove può mai muoversi un personaggio
particella. Da Pirandelliana io lo so che i personaggi intorno creano lo spazio in cui abitare e
l’unico spazio in cui si può muovere un personaggio particella è “quanti di romanzo”. Che strano,
tutti e tre gli autori di cui noi vedremo i tre modi di intrecciare stanno da questo lato, compongono
questo tipo di romanzo, tant’è vero che per esempio è stato detto che, più che romanzo, si potrebbe
dire un “insieme di racconti”. Anche Se questo è un uomo, se voi lo vedete, i capitoli sono slegati
tra di loro, li potete cambiare, siete abituati a questo gesto, ma di tutti i romanzi di Calvino si dice
la stessa cosa e non va bene arcipelago, racconti, sono proprio “quanti” e conservano questo
desiderio di abitare dentro una struttura ormai impossibile, che è quella romanzesca del romanzo
ben fatto, e allora io la chiamo - anche lì non sono riuscita a trovare una cosa più aderente di questa
- “nostalgia di conchiglia”. Non so se conoscete i paguri, che non hanno una loro conchiglia e si
infilano in altre conchiglie improprie e vivono lì dentro: il romanzo del Novecento, questo
desiderio di essere “acconchigliati” non potendo più contare sulla grande struttura romanzesca del
romanzo ben fatto, questa facciata de L’uomo senza qualità sembra introdurci in un palazzo a più
piani di struttura quasi simile ad una cattedrale, è una quinta vuota, dietro non c’è niente, lo vedrete
immediatamente dopo girando la pagina.
Allora, a questo punto abbiamo bisogno di una prova pratica. Ho raccolto queste ragnatele per voi
(fa vedere delle immagini): dove sta Proust e il romanzo continente, dove lo vedete? A sinistra. A
destra ovviamente vedete immediatamente la pagina di Robert Musil, i quanti di romanzo e quindi
tutto quello che sarà - perché voi dovete pensare Se questo è un uomo e La tregua, ma I sommersi e
i salvati
è già un capitolo di Se questo è un uomo, è fatto così, Le città invisibili è decisamente fatto così, ma
anche Il Pasticciaccio. Ma come, non c’è un condominio, la struttura tipo la facciata? Si c’è, ci
sarebbe un condominio. Già non è la villa de La cognizione del dolore, e già su questo ho dato una
tesi, il passaggio da una villa al centro de La cognizione del dolore al condominio a più piani, con
più case, ma soprattutto nessuno si è accorto che c’è un attico, c’è un piano sopra o un sotterraneo,
una cantina interscambiabili. Vi trovate con un piano in più che sta durante il romanzo o sotto o
sopra, non mi pare da poco per la struttura affidabile di un romanzo.
Allora il modo è tutto, creare questo tipo di tessitura ci porterà a distinguere sicuramente la scrittura
su tre giganti di cui due sono proprio per me comodino, il terzo grazie agli altri due lo sto capendo
sempre di più, mica si smette di imparare e di capire da quale lato attaccarsi alle costruzioni,
all’arte del discorso di un grande classico.

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