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Senso di vita, Missione, Pienezza


luglio - settembre2024
Elaborato da Franca Peraro
Psicopedagoga (Italia)
Psicologa (Messico)
Analista Esistenziale e Logoterapeuta (Titolo Internazionale - Vienna)

Per la nostra formazione integrale continua, mi é stato chiesto di preparare una riflessione
secondo la mia specialitá di Psicoterapia in Logoterapia.
Questo tema che ha come titolo SENSO DI VITA E MISSIONE ha lo scopo di aiutare in
qualche modo alla conoscenza di sé sotto l’aspetto psicologgico poter realizzare e/o
concretizzare quanto ci viene chiesto nel nostro Documento finale dell’Assemblea che ha
come titolo:

“PRENDIAMO IN MANO LA NOSTRA VITA, e spiega: “per crescere nel proceso di


discernimento personale che promuova la conoscenza di sé (talenti, abilitá, fragilitá e che
contribuisca al discernimento comunitario, perché la nostra vocazione sia sempre piú al
servicio dell’Opera, della Chiesa, dell’Umanitá. In una pienezza di vita.

Nel tema dell anno di Margaret “Chiamati e inviati” (che personalmente mi ha dato tanta
gioia) trovo PAROLE CHIAVE che mi danno motivo e sostegno per questa riflessione.
(parole che ripete in altre occasioni ).
Queste parole sono:
Creativitá,
Libertá
Talenti. Esprimere le mie capacitá, abilitá. Ognuno di noi ha molti talenti, diversi uno
dall’altro,. Se Dio ci ha chiamato mi dá anche la possibilitá di sviluppare la creativitá
dell’amore con i miei talenti che Lui mi ha dato e dei quali dovró rispondere.
Saper rischiare ( e nomina il Papa che ci invita a saper rischiare per non incorrere
nell’immobilismo).
Nell’Evangelii Gaudium, citato da Luca Cerviño, teologo focolarino nel tema dell’UPM “Le
sfide della missione” si dice: Ogni cristiano e ogni comunitá discernerá quale sia il
camino che il Signore chiede, per uscire dalle proprie comoditá. ecc)

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Questa riflessione quindi si riferisce alla prima parte, all’aspetto personale (prendere in
mano la rprioa vita, ognuno di noi...).

Come vi dicevo è inspirata ai principi della Logoterapia, la 3° scuola di psicoterapia


fondata, da Viktor Frankl.
E’ questo un accompagnamento che aiuta a far scoprire il senso profondo della vita,
anche nelle circostanze più avverse., partendo dalla dimensione spirituale.
Nella proposta antropologica di questo autore si parla dell’essere umano como un essere
tridimensionale: bio, psiche e spirito.

La dimensione spirituale non é un fattore religioso, ma ontologico e che possiede ogni


persona al di là della sua fede o credo religioso. Non é una dimensione accanto alle altre
(bio e psiche), ma avvolge le altre, le informa, é il motore si potrebbe dire delle altre.

Nella dimensione spirituale ci sono gli attributi specifici dell’essere umano che lo
differenzia dagli altri mammiferi. Questi attributi sono: la libertá e la responsabilitá che
vanno sempre insieme, la coscienza che per V. Frankl é un fattore umano (e non
specificamente religioso), i valori, la capacitá di autodistanziamento e la capacitá di
autotrascendere (spiego cosa vuol dire)

Scoprendo tutte le potenzialità che ha depositato in se stessa, la persona, che è un essere


spirituale e trascendentale, diventa cosciente della sua capacità di affrontare con libertà e
responsabilità le varie circostanze che la vita le presenta e trova la chiave principale per
vivere in pienezza la sua vita.
Tutti noi viviamo tanti momenti diversi: gioie, dolori, conquiste, difficoltà, limiti, maturitá,...
in una continua scoperta di noi stessi e degli altri.
Siamo un processo di cambiamento, in un mondo che cambia continuamente.
Il saper fare i cambiamenti necessari garantisce una crescita continua a cui siamo
chiamati tutti, nelle varie tappe della vita fino all’ultimo respiro.
Siamo chiamati quindi a raffinare la nostra coscienza per scoprire il senso unico della
NOSTRA VITA nella situazione particolare che stiamo vivendo. Questo non cambia.
Ma a volte non è facile, sentiamo che entriamo in un tunel oscuro, anche perchè spesso
non abbiamo gli strumenti adeguati (anche a livello umano e psicologico) per affrontare le
varie circostanze che ci tocca vivere.
Vi racconto un’ esperienza personale.
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Qualche anno fa sono stata a Cuba per 12 anni e lì insieme ad altre pope abbiamo aperto
il primo focolare nell’Isola di Fidel Castro.
E’ stata un’esperienza per me straordinaria, unica, che mi ha permesso di vivere quello
che considero il periodo più bello della mia vita: avevo un’unità personale e speciale con
Chiara che ci seguiva passo a passo, un bel Gesù in mezzo in focolare e la grazia di
vedere sorgere poco a poco l’Opera in tutte le sue realtà che, come dei verdi sottili fili
d’erba, nascevano in mezzo al deserto, oltre a un lavoro molto interessante.
Non mancavano certamente le difficoltà e le grandi sfide, ma tutto era come una
avventura meravigliosa.
Quando mi è stato detto che avrei cambiato di focolare, per me è stato molto doloroso
soprattutto perchè non era chiaro dove sarei andata e cosa avrei fatto.
Questa incertezza, che è durata parecchio tempo, mi ha fatto sperimentare un forte
momento di buio: mi sentivo inutile e senza nessun progetto concreto e importante per cui
continuare a vivere la mia donazione a Dio nell’Opera.
Rimaneva chiaro in me il desiderio di farmi santa in questa spiritualità collettiva e vivere
per il Che tutti siano uno, che sentivo la mia Missione. Ma come trovare ora LA MIA
MISSIONE DENTRO LA GRANDE MISSIONE non mi era piú chiaro. Come farlo ora? Dove farlo?
Non riuscivo ad attualizzare il significato della situazione in cui ora mi trovavo e vivevo
insoddisfatta.
Aspettavo sempre che fosse qualcuno da fuori a indicarmi un nuovo senso che mi desse
pienezza, ma questo non succedeva mai.
A un certo punto ho capito che dovevo essere io a scoprirlo, prendendo in mano la mia
vita in un modo nuovo, nessuno lo avrebbe fatto per me.
Questo nuovo atteggiamento interiore ha fatto sì che io cominciassi a scoprire poco a
poco i tanti miracoli quotidiani che succedevano e le tante nuove possibililà e
sorprese che la vita mi riservava.
Ed è di questo che vorrei parlarvi con i termini della Logoterapia, con il desiderio che vi
possa essere utile.
La persona è un essere alla ricerca costante di senso. Il compito di ognuno è scoprirlo,
svelarlo, farlo proprio e concretizzarlo nel qui ed ora.
Il senso cambia con l’età e le circostanze che viviamo. Non c’è un solo senso nella vita,
ma tanti...Possiamo dire che c’è un senso ultimo ( es. l’unione con Dio, la santità) e tanti
lungo la vita, a seconda delle circostanze e tappe che viviamo.
Avere un senso significa avere sogni e progetti da realizzare,// con la necessità di produrre
qualcosa di buono.
“Solo la vita che è ricca di desideri, (sogni) può essere una vita generosa, altrimenti si
inaridisce (...)

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La vita generosa è la vita capace di dono, la vita capace di entrare in una relazione
feconda con l’altro; è una vita ricca, non nel senso materiale del termine, ma nel senso
che è riuscita a coltivare il tesoro dei propri desideri e sogni, ed è questo che la fa felice,
al contrario,la persona si ammala. (Massimo Recalcati Psicoanalista)
Ogni essere umano quindi per stare bene, per vivere in salute, ha bisogno di vivere
sempre con dei Progetti che lo trascendono,cioè che vanno al di là di se stesso e che
producano un beneficio a chi gli sta accanto o per chi questo progetto è stato pensato.
Avere un senso significa avere una vita produttiva. Questo non vuol dire che dobbiamo
correre tutto il tempo, assolutamente no.
Il senso diventa come il motore della vita vissuta in modo attivo.
Ognuno di noi ha una Missione da compiere (dentro la grande Missione che per noi puó
chiamarsi Ut Omnes)) che possiamo scoprire attraverso i nostri talenti e doni che
mettiamo al servizio degli altri.
Tutti abbiamo dei doni, diversi...Se ti è difficile scoprirli,
cerca la pista nella tua infanzia.
Che cosa ti piaceva fare da piccola/o?
Oppure chiedi ai tuoi amici,
ai tuoi familiari:.dove più mi distacco, in che cosa più sono capace?
Cosa più ti appassiona? Che cosa più ti piace fare?
Ti faccio qualche esempio di missione:
creare, nutrire,insegnare, sanare, accompagnare, comunicare, aiutare, ricordare, narrare,
..
Quando abbiamo un senso diventiamo come un esperto capitano di un veliero che
conduce la sua imbarcazione dove lui vuole, ci sia vento favorevole o contrario,
così la persona che va possedendosi (che ha una meta precisa), ci sia vento a favore o
contrario, conduce la sua vita lì, dove ha puntato la sua bussola.
L’antico filosofo Seneca (Roma) diceva: “Non possiamo certamente cambiare la direzione
del vento, ma possiamo dirigere le nostre vele dove più ci conviene”.
E’ importante porsi ogni tanto le domande esistenziali della vita, come per esempio:
Chi sono? Dove vado?
Cos’è che mi muove nella vita?
Sono felice con quello che faccio? Mi sento realizzato/a?
Ci fermiamo alcuni secondi in un silenzio introspettivo poi potremo anche scrivere le
risposte

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Il senso ci orienta e ci aiuta a prendere decisioni.


Siamo chiamati sempre a prendere delle decisioni di qualsiasi tipo, dalle più semplici, per
esempio : come mi vesto oggi? Faccio attività fisica o no. Alle più complesse: faccio
questo corso di studio o faccio l’altro? Lascio questo lavoro e prendo l’altro? Continuo a
fare l’assistente gen o posso seguire qualche altra realtà dell’Opera, o della Chiesa o ..?...
Prendo delle decisioni anche quando non le prendo perchè decido che qualcun altro le
prenda per me. Per esempio quando dico: come tu vuoi, come tu pensi. Decido che sia
l’altro a farlo per me.
Se siamo onesti con noi stessi, ci rendiamo conto che spesso abbiamo l’abitudine di
incolpare gli altri per le difficoltà o sofferenze che viviamo... me ne rendo conto su me
stessa, facilmente prendo la parte della vittima.
Ognuna delle nostre decisioni va marcando e costruendo il nostro percorso di vita.
Per questo è molto importante l’autoconoscenza, saper dedicare momenti di silenzio
interiore per poter contattare con noi stessi, armonizzando tutte le dimensioni del nostro
essere.
Avere sempre più la consapevolezza di chi siamo, cosa sentiamo, di che cosa abbiamo
bisogno... Questo ci aiuta a conoscere e a dare un nome ai nostri limiti e fragilità per
poterli affrontare e crescere..., ma anche a diventare consapevoli di quali sono le nostre
capacità naturali, talenti, doti ...Questo indica una sana autostima
Soffermiamoci allora ancora qualche secondo riflettendo su queste domande:
Quali sono i miei limiti e fragilità?
Quali sono i miei doni, talenti e capacità naturali?
Quali altri talenti ho scoperto e sviluppato nel corso della mia vita?
Come mi sento? Di che cosa ho bisogno?

Senso di vita è cercare la felicità che non vuol dire assenza di sofferenza.
La sofferenza è parte essenziae della vita, che lo vogliamo o no arriva prima o poi per
tutti.
Il valore però non sta nella sofferenza stessa,// ma nell’atteggiamento che prendo di
fronte ad essa, nel COME io la vivo: che senso dò a questa sofferenza? Mi fa crescere?
Mi fa maturare? Mi umanizza di più, cioè mi fa più sensibile verso gli altri? O vivo questa
sofferenza come vittima, o come eroe?
La sofferenza che si può evitare, si deve evitare, altrimenti cadiamo nel masochismo
Chiara parla del pericolo della giaite. Faccio un esempio: Se so che devo dormire un certo
numero di ore per stare bene, devo cercare di farlo, sapendo mettere limiti a me e agli

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altri, perchè devo prendere cura di me stessa/o, se no mi trascino, mi esaurisco,...e poi


sorgono problemi di tutti i tipi
Scoprire il senso è scoprire la verità più profonda su noi stessi, a che cosa mi
chiama la Vita (Dio) perchè è la Vita che mi chiama a una Missione da compiere,
non sono io che che chiedo alla Vita “ehi Vita per che cosa sono qua?”.
Dare la mia risposta ad ogni situazione è il mio compito principale. Questa risposta è
unica, perchè io sono unica, irrepetibile, insostituibile.

Se reprimo nel mio intimo questa ricerca, anche se entro in una zona di confort e mi
sento “a posto”, comoda/o, “annidata” poco a poco sorgerà dentro di me un vuoto
esistenziale
che sviluppa una nevrosi dello spirito (Jung, V. Frankl), una sfferenza dell’anima e che si
si può trasformare in depressione e in tante altre malattie che possono portare anche alla
morte.
Non è raro il caso che anche sacerdoti e persone consacrate cercando di riempire questo
vuoto doloroso e insopportabile, cadono nelle dipendenze come l’alcool, la pornografia, la
ludopatia e altre ...perché ti danno un benessere momentaneo, un piacere, ma che poi
passato il momento, dato che non soddisfano le esigenze piú profonde, aumentano il
senso di vuoto, la vergogna e il senso di colpa. (esperienza sacerdoti)
Se ci dedichiamo invece alla ricerca del senso e aggiorniamo i nostri progetti, aspirazioni,
desideri, sogni,
vedremo la nostra vita sempre rinnovata e piena anche di benefici che derivano da
un’esistenza significativa come: la felicità, la pace spirituale, la salute mentale ed anche
un obiettivo così ricercato ai giorni d’oggi: l’autorealizzazine.
Possiamo chiederci allora in un altro momento di introspezione:
Quali sono i miei sogni e/o progetti?
Che cosa mi appassiona?
Un momento di silenzio introspettivo
“Chi ha un perchè, è capace di qualsiasi come” (F. Nietzsche)
L’essere umano anche quando gli viene limitata o annullata la sua libertà di azione,
conserva sempre la sua libertà interiore,// cioè può decidere COME vivere ciò che non
ha scelto e che la vita ora gli presenta.
Certamente noi siamo condizionati dalle esperienze passate, familiari, sociali, personali,
// ma non siamo predestinati. Questo significa che il passato influisce su di noi, ciò che ci
è successo fa parte della nostra storia, ma abbiamo sempre la possibilità di prendere
in mano la nostra vita e condurla lì dove vogliamo. Essere architetti del nostro
futuro.
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I nostri progetti ci proiettano in un futuro che ci chiama. Il futuro è più importante del
passato, ed è nel momento presente, nel qui ed ora che abbiamo nelle nostre mani, che li
possiamo concretizzare.
Possiamo dire che siamo figli del nostro passato, ma generatori del nostro futuro.
La grande sfida che abbiamo // è diventare consapevoli di ciò che veramente siamo//.
Siamo una continua Possibilità.
La persona è chiamata a rinnovarsi ogni giorno e non a sedersi a vedere come il mondo
passa senza essere partecipe.
Permettere il cambiamento è risvegliare il nostro potenziale creativo, prenderci in mano,
“creare” la nostra vita e lo scoraggiamento che viene dal pensare che il destino ormai ha
segnato la nostra vita e non abbiamo più la possibilità di migliorare qualcosa.
Tutti cerchiamo la felicità. Siamo nati per questo.
“Il Buon Dio ci ha dato la vita perchè ci realizzassimo. Non è negativo aspirare a
qualcosa di più; se non fosse stato così non saremo usciti dalle umide caverne per
costruire le prime più confortevoli capanne.
E’ un impulso naturale voler essere migliori ed avere di più (non certamente puntando
solo sull’aspetto economico o cariche che danno status e che se non vissute come
servizio e per amore, ti lasciano poi nel vuoto esistenziale). // La persona umana ha
bisogno di sperimentare successi quotidiani. E’ scritto nella sua psicologia. Ma bisogna
capire bene cosa significa successo. Il vero successo considera gli altri, il beneficio che
possiamo produrre attorno a noi e questo ci lascia il grande compito dell’amore”. (Rosa
Argentina Riva Lacayo)
Ogni tappa della vita ha in sè una ricchezza con possibilità enormi.
Si potrebbe dire che più si va avanti, più la vita dovrebbe acquistare pienezza se facciamo
calcolo ai valori e alla ricchezza che accumuliamo, perchè nulla va perduto di ciò che
facciamo nella vita.
Si può dire, usando un paradosso che la persona non è messa al mondo quando
nasce, ma quando muore. Tra la nascita e la morte tutto cambia continuamente e
solo con la morte si afferma la realtà della vita di un uomo nella sua totalità.
Non esiste un’età più importante di un’ altra.
Tutte le tappe della vita si manifestano come opportunità per la realizzazione piena
della persona . Siamo chiamati a vivere come in un viaggio di continua autoscoperta
e autoconoscenza di noi stessi.
Il processo di maturità , che culmina con l’ invecchiamento, è un cammino alla ricerca
di noi stessi, della nostra umanità più piena.
La vita è come un granaio, dove accumuliamo tanta ricchezza che possiamo e
dobbiamo condividere per il bene di molti in tutte le età. (E.Lukas)

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Il senso di vita è condividere tutto ciò che amiamo e teniamo. Pensiamo ai ragazzi, ai
giovani...quanto bisogno c’è, quanto lavoro ci aspetta!
La pienezza della felicità viene dall’uscire da noi stessi, viene nel dare, donare
qualcosa di noi agli altri..., influendo positivamente nel nostro intorno, partendo dalle
azioni quotidiane.
Dare vita, ci dà vita. E’ questo che ci fa vivere. Siamo fatti cosi.
Vorrei concludere con questa poesia di Jacques Brel
VI AUGURO
Vi auguro sogni a non finire e la voglia grande di realizzarne qualcuno
Vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare
Vi auguro passioni
Vi auguro silenzi
Vi auguro il canto degli uccelli al risveglio e le risate dei bambini.
Vi auguro di rispettare le differenze degli altri perché il merito e il valore di ognuno spesso
è nascosto.
Vi auguro di resistere all’affondamento, all’indifferenza, alle virtù negative della nostra
epoca.
Vi auguro di non rinunciare mai alla ricerca, all’avventura, alla vita, all’amore, perché la
vita è una magnifica avventura e niente e nessuno può farci rinunciare ad essa, senza
intraprendere una dura battaglia.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi, fieri di esserlo e felici, perché la felicità è il
nostro vero destino.
Ed ecco le ultime domande che ci possiamo fare:

1. A quale cambiamento mi stanno spingendo le circostanze attuali?


2. Che cosa c’é nel mio “granaio” che ora potrei condividere con gli altri?
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4. Che cos’è che più godo fare e quali capacità uso quando lo faccio?

Che cosa mi piacerebbe fare nel prossimo futuro per poter manifestare di piú
l’amore?

Silenzio introspettivo

Grazie
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Libri che mi hanno accompagnato:


Bibliografia:

El hombre en busca de sentido. Viktor Frankl – Herder

Psicoterapia y Humanismo. Viktor Frankl. EFE

Fundamentos y aplicaciones de la Logoterapia. Viktor Frankl. Herder

Psicoanálisis y existencialismo. Viktor Frankl. Efe Tambien tu sufrimiento tiene sentido. E. Lukas – Colección Sentido

De la vida fugaz. Elisabeth Lukas. Ed Lag

En la tristeza pervive el amor. Elisabeth Lukas. Paidos

Tambien tu sufrimiento tiene sentido. E.Lukas Colección Sentido

Pedagogía de las alturas. Daniele Bruzzone. Colección Sentido

Logoterapia dentro y fuera del campo de concentración. A. Unikel Collección Sentido

Pensar la logoterapia. Alejandro Unikel. Colección Sentido

Encontrando y realizando sentido. A. Salomón Paredes- J.Pablo Diaz – Colección Sentido

De Freud a Frankl: el nacimiento de la logoterapia. Eugenio Fizzotti – Colección Sentido

Saber crecer. Rosa A. Rivas Lacayo books4poket

Saber Pensar. Rosa A. Rivas Lacayo books4poket

Saber perdonar

La Busqueda de Significado. Joseph Fabry. Colección Sentido

Señales del camino hacia el sentido. Joseph Fabry. Colección Sentido

Educar sin culpa. Alejandro de Barbieri. Colección Sentido

Trasformare la vita è convertirsi al desiderio. Massimo Recalcati . youtube Rai 1

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