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DOPO
IL
CORPUS
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CROCE
Altre fasi di conoscenza collettiva verranno trasmesse quando la sete degli uomini che hanno sete
avrà assimilato i messaggi del Corpus e le loro consapevoli domande ne richiederanno altri. Di
fronte alla conoscenza alta il tempo scompare. Alcune crescite sembreranno repentine e
rapidissime, altri sembreranno non capire e capiranno in seguito, altri ancora chiuderanno le
orecchie con le mani per non sentire ma sentiranno lo stesso con l’anima. Chi vuole potrà opporsi,
potrà contrastare, ma in nessun caso potrà ignorare, credere che tutto questo non ci sia. Chi invece
vorrà ascoltare sarà subito in prima linea a lavorare sui sottili cambiamenti necessari al bene e
qualcosa comincerà a mutare. Voi non lo vedrete, nessuno lo vedrà con gli occhi. Credete a
movimenti evolutivi invisibili ma potenti, credete a una svolta nella coscienza collettiva. C'é sulla
terra molto di più di quello che gli uomini vedono, c’é lo snodarsi di una storia comune umana
sorretta e guidata dall’aiuto di chi ama e protegge la vostra fatica evolutiva. Voi sentite la
provvisorietà di ogni passaggio, ma sapete anche l‘importanza di un passaggio connotato di
consapevolezza. Adesso comincerete a sentirvi meno soli di me, mi troverete accanto e saprete
l’eterna simbiosi spirituale che da sempre ci unisce.

CROCE
Siamo in tanti e siamo uno, tante voci e un'unica voce, tante parole e un'unica verità. Vi abbiamo
detto la prima base di una conoscenza illimitata ed incontenibile. Come l'alfabeto per chi deve
imparare a leggere è lo strumento per incominciare a mettere insieme le prime parole e da lì partire
con un sapere che ogni giorno si allarga, così il Corpus é I’abc per l’anima sulla terra. Chi impara a
leggere poi non si ferma più e legge sempre, legge automaticamente, legge senza più sforzo. Così le
vostre anime adesso sanno leggere e andranno avanti in un leggere che è decifrare segni spirituali.
State nell'uno, é la A del vostro alfabeto, non escludete niente, riconoscete lo spirito in voi e
accettate le sue manifestazioni. Osservatevi e abbiate cura di voi, vivete con attenzione e non
dimenticate nulla.

CROCE
Voi condizionate la realtà che vivete con i vostri pensieri. Ogni cosa pensata é forza psichica
potente, autonoma, che vive una vita fatta di vibrazioni capaci di costruire una realtà. Essa é
illusoria perché bastano pensieri opposti a cambiarla; ma sembra solida, reale e unica perché voi
non lo sapete o se lo sapete non ci credete e vi sembra folle provarci. Questa follia é il segreto
dell’evoluzione, condizionare un pensiero al bene é solo una nuova abitudine da prendere, difficile
come tutte le nuove abitudini, ma capace di cambiare il mondo e di segnare la direzione del nuovo
ciclo. Non abbiate paura dei cambiamenti, questo cambiamento da imprimere alla direzione dei
vostri pensieri é il cambiamento che più spaventa gli uomini. Voi intuite dietro ad esso una
rivoluzione e perciò non mollate le vecchie abitudini mentali. Non capite che questa rivoluzione é
promessa di pace, é la nuova strada di un' umanità che da qui comincerà a ritrovare le sue origini
spirituali. Far convergere il pensiero verso il bene significa lasciar andare i sensi di colpa, la paura, i
giudizi negativi, la sfiducia e creare volontariamente onde mentali di bontà, di serenità, di fede in
voi stessi e in qualcosa che vi sorregge ben al di là delle cose che avete e con le quali, chi più chi
meno, vi identificate.
Contribuite alla creazione di un mondo migliore di questo, pensatelo migliore di questo partendo da
voi, createvi migliori di quello che siete e credete possibile questo cambiamento, solo così esso
potrà avvenire. Vi parlerò ancora di questo, per voi uomini é così difficile capire.

CROCE
Rimpianto e malinconia sono due cose molto diverse. La malinconia può essere consapevolezza, il
rimpianto mai.
La coscienza spirituale della vera realtà può indurre a tratti attimi di pena sfumata, la pena dell’esilio
in terra. Sono sempre attimi che non distolgono dalla consapevole accettazione.
Il rimpianto appartiene invece al mondo dell’illusione perché il suo oggetto é esso stesso
un'illusione non riconosciuta. Sono sfumature impercettibili ma sostanziali, spesso inspiegabili, ma
non é poi così importante riuscire a tradurle in parole. Queste distinzioni fanno parte di una
sensibilità nuova, più vissuta che capita. Tante altre sono le sensazioni che vivrete senza bene
capirle. Tutto ciò fa parte del cambiamento in atto, anche lo sgomento, anche la serenità. Osservate
e continuate a scorrere.

CROCE
I sottili meccanismi psicologici che sorreggono i vostri malumori e il malessere che vi disturba non
sono perfettamente chiari alla mente conscia che li rifiuta. Non é quando accade tutto secondo le
vostre previsioni e in questo accadere voi vi muovete consapevolmente che c’é evoluzione, é
quando si resta consapevoli in un apparente sconquasso di ogni previsione. L'evoluzione é
nell'accettare l’inesistenza delle previsioni, nel non accomodarsi in un programma che sembra così
probabile e nel vedersi e nell’accettarsi e nel compatirsi quando ci si scopre dentro questo
meccanismo e poi nello sforzo di romperlo ogni giorno, ma sorridendo.
Abbiate gentilezza nei confronti delle vostre proprie debolezze, prima, molto prima di provare ad
averla verso le debolezze degli altri. Se voi accettate i vostri limiti, li vedete invece di ignorarli e li
accettate, i limiti degli altri non vi irritano e non vi impoveriscono più. I cambiamenti sono la vita
perché contengono le possibilità di apprendimento.
Se tutto si svolgesse sempre come previsto, voi sareste sul serio, allora sì, immobili . Siate gentili con
voi stessi, non con gli altri, prima che con loro con voi stessi. Fermatevi nel silenzio, fatevi strada
nella vostra inquietudine, ditevi una parola buona, apritevi uno spiraglio, state a guardare sapendo
chi siete invece di andare ostinatamente avanti come trattori schiacciando per primi voi stessi con
una implacabilità molto lontana dall’accettazione consapevole. In salita bisogna riposarsi a tratti e
riprendere fiato e concedersi anche di guardare il panorama oltre che di bere, altrimenti arrivati in
cima, si crolla svenuti. La vita non é una gara a tempo. Gustatevi ogni cosa che essa propone e nelle
sue difficoltà aiutatevi, aiutatevi voi stessi, altrimenti non cogliete i cambiamenti, i movimenti e le
soluzioni. State sereni l rallentate il passo, é così che si vola.

CROCE
Venite con me nel mondo della genesi delle vostre idee. Nessuno degli uomini sa che cosa presiede
l’origine di un pensiero. Dietro ogni pensiero automatico o volontario c’é la scelta karmica che ha
corredato la mente di particolari capacità o non capacità, ma in questo contesto ogni singolo
pensiero di ogni creatura pensante é totalmente autonomo. La scelta karmica mette su un binario,
ma ogni pensiero determina la velocità, la volontà, l'univoca direzionalità o i tanti possibili
deragliamenti. La sede del pensiero va oltre il cervello, é una sede non fisica, smaterializzata,
vicinissima all'anima. Entrambi, pensiero e anima, sono permeabili all’influenza l'uno dell’altro: così
un pensiero urlante può assordare un’anima, come un'anima consapevole e sapiente può plasmare
un pensiero. Sono inquilini della stessa dimora, a volte simili, molto simili nel manifestarsi. Il
pensiero si manifesta con le idee, l'anima preferisce le percezioni fuori dagli schemi mentali, ma è
facile che una percezione animica poco dopo diventi la docile idea di un pensiero che accetta di
essere plasmato.
Anima e mente sono sorelle in quanto figlie della stessa volontà. Hanno analoghi poteri e la stessa
divina indispensabilità nella vita degli uomini.
Senza la mente non potreste essere uomini e spirito, senza l’anima non potreste essere spirito e
uomini.
Non sarebbe mai possibile, se una di queste due istanze mancasse, l’esperienza evolutiva, il viaggio
per la conoscenza, la conquista, il ricongiungimento. Tutto sembra un pazzo caos sulla terra, invece
tutto segue un disegno di ordine superiore ad ogni possibile valutazione. Anima e mente sono
attributi divini dati all’uomo. In questo senso sono entrambi strumenti spirituali, ma si differenziano
nel loro dualismo spirito/materia al fine di permettere l'esperienza del trascenderlo per scoprirne
l’unità.
Dovete conoscere i vostri strumenti, dovete sapere che una parte di voi, quella che ha scelto di
essere spiritualmente consapevole e connessa adopera sulla terra questi strumenti dal di fuori
restandone distaccato, senza identificazioni. L’anima che avvertite sulla terra non é ancora l’anima
completa, non può essere l’essenza spirituale che voi sarete qui. Perciò anima e mente sono
strumenti analoghi e il vostro modo di servirvene aggiunge o toglie consapevolezza al viaggio
terreno. Distinguete sempre meno, cominciate a riconoscere le medesime potenzialità creatrici, le
stesse qualità divine.

Siamo in tanti e siamo uno, continuate a pensare alla coralità dei messaggi. Dentro ogni contenuto
c’é l'infinito desiderio che appartiene a tutti noi di passarvi la perfezione di questa conoscenza.
Siamo uno nell' amore che ci lega a voi e ognuno di noi entra nei messaggio che ricevete dando
quello che ha, la sua esperita conoscenza e il suo inesausto istinto di condivisione. Ogni messaggero
li rappresenta tutti, non sono singole, personali comunicazioni, ma corale trasmissione d’amore.
Siamo sempre tutti mentre sembra che parli uno, una voce é la fusione di mille voci e l’apparente
latore del messaggio é lui ma é anche tutti gli altri.
Cristo riassume in sé questa inscindibilità, Cristo é la somma divina di noi e di voi, é il punto in
comune, é l'anello di congiunzione, é la potenzialità di trasformazione, é l'anima e la mente trascesi,
é l'uomo ed é Dio, cioè é Dio nell’uomo ed é un uomo in seno a Dio. Come noi e come lui voi siete
singoli e corali, la vostra voce é la voce dell’umanità, il vostro spirito é l’anima della terra. Scorrete
in ciò che continuate ad apprendere, scorrete in noi, sentite come un dono d’amore continuo l’urto
della conoscenza in terra.

CROCE
Vi indico il sentiero da battere. E' il sentiero dove non ci sono più evidenze di nulla, quello dove si
sta in una normalità trascesa che non é più normale del normale di prima, ma nessuno se ne
accorge e lo sapete solo voi. E’ il sentiero dove nulla che spicca fa da guida, dove l'unica guida é la
conoscenza appresa e nel suo conflitto con l'antica normalità c’é l’evoluzione di un dualismo che si
intuisce quasi composto.
E’ un sentiero solitario e silenzioso, eppure si incrocia con strade affollatissime e piene di rumori
assordanti, é un sentiero buio mentre indica la luce e porta verso di essa. Migliaia di orme dei piedi
che l'hanno percorso ne rivelano l'esistenza a piedi ancora esitanti e i primi cauti passi divengono,
dopo averlo imboccato, sempre più sicuri. Gli echi dei tonfi dei passi precedenti rendono più
realistica la percezione di dove si sta camminando e del perché si é arrivati a camminare qui, e così
si cammina ringraziando anche per i sassi e per le salite.
Questo é il sentiero che diventa inevitabile per chi accetta di sapere. Altri sentieri sono e restano
sempre a disposizione, ma vi dico che questi passi sarebbero i passi di un centometrista che si
costringe a zoppicare.
A volte il sentiero ha l’aspetto di un ponte che congiunge due nulla, uno sperimentato e l'altro
sconosciuto e carico di incognite, ma su questo ponte ci siete voi a caricare di conoscenza il nulla, a
significare questo viaggio. Nessuno può attraversare il ponte se non voi stessi. lo sono il ponte che vi
sorregge in questo andare, sospesi apparentemente sul vuoto, io sono il ponte e intanto cammino
con voi. Ogni passo rende più consapevoli e intanto avvicina.

CROCE
Siete nella comprensione del concetto che nella condivisione pulita, priva di secondi fini, consona ad
una altrettanto pulita intenzione, c'é sempre apprendimento, c'é la perfetta specularità del dare e
del ricevere. Si danno e si ricevono chiavi ulteriori di comprensione e ognuno riceve e regala tasselli
mancanti. Nello spirito di condivisione consapevolmente compreso si incrociano cammini di anime
diverse e nello scambio inevitabile, in questo incrocio, c'é l'uno dell'umanità e l’uno dello spirito. La
conoscenza é inestinguibile e ogni uomo che ricerca sulla terra é un pozzo adatto ad esserne
riempito, come contemporaneamente é sempre pieno per permettere a chiunque di attingere.
Non siate esclusivi nel vostro sapere, ma nemmeno stolti o vani nel diffondere. La vera condivisione
non può essere organizzata o premeditata, nasce da sola, é serena e naturale, é figlia di affinità
spirituale, é dare e ricevere senza accorgersi di un movimento talmente spontaneo che nasce e
continua da solo. Sono momenti bellissimi che si generano da un incrocio non casuale di bisogni
spirituali che non sono mai prevaricanti e nella loro quieta osservazione favoriscono l'arrivo di aiuti
imprevisti sotto forma di condivisione. Abituatevi a riconoscere questi aiuti e ad aspettarveli se non
ci contate. Il segreto per decifrarli al meglio sta nell'accorgersene dopo. Tutti voi siete seguiti, amati
e protetti, ognuno nella propria esclusiva unicità.

CROCE
Non c'é nella mente una zona più o meno sensibile ai richiami soprannaturali. La vostra distinzione
fra i due emisferi é il tentativo estremamente razionale di spiegare l'irrazionale. Il cervello è, se
volete, la sede biologica, scientifica della mente che presiede la vita sulla terra, ma la mente non é
solo questo.
Tutto il lavoro pensante, speculativo, mnemonico, creativo é della mente sorella dell'anima, della
mente incorporea, di quella mente che per l’uomo é istanza spirituale come l'anima. La scienza non
potrà mai indagarla, così come mai potrà mettere l'anima su di un vetrino. L'esistenza di queste due
istanze si conosce, si apprende, si intuisce, si sperimenta, si vive. I diversi gradi di consapevolezza
spiegano il livello di vita che si sta scegliendo di sperimentare e quindi l'indagine spirituale più o
meno evoluta che si compie su noi stessi e anche il grado di interesse che culmina in un certo tipo di
ricerca adatto a significare una vita. In molti casi il progresso scientifico e tecnologico non é stato un
progresso. Gli uomini dovrebbero pensarci, dovrebbero osservare certe evidenze.

CROCE
Ogni mente esiste per difendersi e per opporsi, questa é la sua ragione, ma contrastare lo spirito
non significa assenza di spirito. Nel contrastarlo, proprio perché lo contrasta, la mente in realtà lo
afferma. Se non lo contrastasse, lo negherebbe.
Il buio é buio perché rappresenta l’esistenza della luce. Qui é lo stesso, nella sua ragione
oppositoria la mente é tanto spirituale quanto l’anima, perché la dimostra mentre tenta
instancabilmente di sopraffarla. Una mente completamente plasmata durante un tragitto terreno
segna la fine di quel cammino e ciò non può verificarsi se ci sono ancora in atto altri compiti. Perciò
in questo caso consapevolezza significa giusto sforzo di plasmare pensieri negativi sullo stampo dei
contenuti appresi, ma anche riconoscimento ed accettazione della necessarietà evolutiva di
possedere una mente consapevolmente antagonista.
Non sarebbe stato possibile ad alcuni uomini ricevere ed apprendere se nel loro corredo karmico
non ci fosse stata, come giusta derivazione delle loro scelte, una mente di pari spessore del loro
soffio animico.

Considerate le vostre difficoltà e le battaglie che esse vi costringono a sostenere come il metro con
cui misurare l’altezza delle vostre conquiste. Tenetelo presente come parametro quando state
male, perché la conquista non é mai misurabile sulla terra, mentre l’illusione della mancata
conquista, ovvero la percezione del fallimento, lo é sempre.
Capite che la conquista è lo stare dentro l’apparente fallimento e nel riconoscerne l'illusorietà.
Capite che nell’antagonismo della mente si nasconde un alleato, capite il vostro uno, l'uno infine di
tutti i vostri dolorosi travagli dualistici. La parte di voi che mi capisce é contenta.

CROCE
Visualizzate una freccia. Il verso e la direzione manifestano la sua essenza di freccia; in sé sarebbe
un bastoncino qualsiasi. L’impulso che spinge la freccia, la volontà che la scocca é la spinta animica.
La direzione, passibile di essere deviata da un qualunque fattore o incidente esterno, é la mente.
Uno e unico é il bersaglio, uno per la volontà che la scocca, uno per la direzionalità implicita nella
natura stessa della freccia. Essa può fare lunghi giri prima di centrare il bersaglio, ma la stessa
volontà che la invia la prima volta, per cento volte può tornare ad incoccarla.
Questa immagine é per dirvi come nella libertà di deviare o di essere deviata che la vostra mente
possiede come attributo essenziale ed implicito, mai verrà meno l’impulso dell’anima di continuare
ad aiutarla a ricominciare. La vostra mente non é né un limite né un supporto, é un'essenza
indiscutibile ed imprescindibile tanto quanto l'anima. Le sofferenze acute delle vostre elucubrazioni
e gli inspiegabili movimenti che le provocano e le fanno cessare, risolte o meno che siano, sono la
ragione stessa, il motore, la genesi e la storia di ogni evoluzione.
Imparate a riconoscere che la volontà che raccoglie la freccia spuntata a terra e che ancora e ancora
e ancora la incocca e la tira verso lo stesso, immutabile, immobile, eterno bersaglio, abita in voi
quanto la freccia che credete di essere.
Questa volontà di soccorrere e riprovare é giustificata solo dalla fallibilità della freccia e l'infallibile
istinto é possibile sulla terra solo grazie all'imperfetto della terra, così doloroso ma così
assolutamente indispensabile.
Se un’altra freccia, o una insicura direzionalità, o un bersaglio appannato deviano la vostra freccia, o
se la credete invincibile e invece un giorno ve la ritrovate spezzata, sappiate, ricordate sempre, che
da dovunque, da origini vostre ma a voi sconosciute ed inaccessibili, sorgeranno mille arcieri abili
nel rimettere a nuovo la vostra freccia lesa e univoci e decisi e fermi nella volontà di scagliarla oltre
le sue proprie capacità previsionali. Perciò non piangete, non disperatevi, non spaventatevi se
osservate la vostra freccia ammaccata, senza punta, o addirittura divelta, un centro secco al primo
tiro non é mai previsto.
Questa é la strada, e la strada contempla, comprende, giustifica e ha assolutamente bisogno di un
numero infinito di tiri a vuoto. Senza le vostre faticose, indomite frecce il bersaglio non avrebbe
ragioni e solo grazie ai tiri a vuoto e alle punte spezzate esso é la vostra ragione e la vostra
conquista. Mai, mai, mai, siete soli.
CROCE
La solitudine e il silenzio sono strumenti di apprendimento adatti ai momenti di tensioni distruttive,
dalle quali é sempre giusto allontanarsi, interromperle, scardinarle. C’é molto da osservare e da
purificare con preghiera e meditazione in silenzio. Movimenti dell’ego di attaccamento, di pretesa,
ancora spirali violente catturano gli uomini in quei momenti.
Si deve arrivare a stare sulla terra con la libertà di uno spirito affiorato che non pretende, non
possiede, non appartiene a nessuno perché sta nel tutto in armonia con i dolori della terra, in
costante, indifferenziata condivisione d’amore.
Sulla terra sono conquiste di un'evoluzione alta relativa alla conoscenza acquisita, scelte di anime
pronte alla consapevolezza trasferita nell’umano sentire così dolorosamente conflittuale, così acuto
nei dualismi che offre da sperimentare. Offritevi silenzio e in questo silenzio state con serenità e
distacco. Cogliete i movimenti nascosti, i misteri difficili da accettare. La mente li chiama misteri, ma
l'anima li comprende e li riconosce quando li incrocia sulla terra.
C’é tutta una sfera di esperienze spirituali colte dall’ anima che la mente non sa leggere, ma che la
conoscenza ricevuta può aiutare ad accettare anche senza umanamente comprendere. Quando vi
chiedete dov’é il fatto arbitrario nelle scelte attuali e non sapete rispondervi e soffrite nel dubbio di
provocare un male maggiore di quello che subite, questo é un interrogativo spirituale nel caos di
alcune esperienze terrene, e accettare il dolore di non sapersi rispondere é vivere secondo i codici
spirituali appresi. Mettere in pratica la conoscenza non é mai l'applicazione logica e conseguente di
un contenuto ad una forma come avviene per la conoscenza terrena. Ciò che avete appreso é
l'anima ad attuarlo, magari facendovi arrivare alla mente interrogativi più evoluti e trasferendo al
vostro pensare forme di dubbio che già contengono l’accettazione del dubbio. Non cercate forme di
conferma alla vostra evoluzione nell'osservazione dei vostri gesti esterni, cercatele dentro, in quello
che sentite più che in quello che fate. Quello che fate é spesso imposto dalle circostanze, leggete
l'istinto profondo, leggete l’intenzione, lo scopo segreto che solo voi conoscete. E' lì la chiave
dell'evoluzione.

CROCE
Vi parlo ancora una volta di amore.
A volte amare anziché riscaldare strazia, a volte l’amore é congiunto a prove che sembrano volerne
misurare la resistenza e la capacità. Se in questi frangenti continuate a sentirlo ineluttabile e a darlo
e a provarlo anche nell’impossibile, la vostra capacità d!amore ne esce rinforzata, perchè é solo
l’amore terreno che non resiste alle prove. Le prove dimostrano la qualità spirituale dell'amore che
state sperimentando. Sapete già che l’amore spirituale non appaga la materia.
Nei tempi lunghi della sua maturazione e nel momento in cui comincia a manifestarsi, spesso
confonde la mente abituata ad accompagnarlo a sensazioni di forte gratificazione. L’ amore
spirituale che non gratifica più, a certi livelli é adatto a sanare conflitti che la materia non può
sanare. Esso ha le sue illeggibili strade e dove sembra non servire a cambiare nulla, in realtà ha già
sanato, ha impedito risvolti umanamente irreparabili, ha fornito lezioni chiare a chi é in grado di
coglierle, ha sempre, sempre protetto, preservato, difeso da ciò che non potete sapere perché
grazie al suo schermo di luce non lo vedrete capitare mai.
L'amore spirituale é attivo in ogni situazione, interviene sulla consapevolezza dove può essere colto,
ma interviene anche sopra l’inconsapevolezza e ne scongiura gli effetti più gravi. Per questo ha la
qualità di saper resistere in chi é in grado di offrirlo e per questo diventa una riserva inesauribile
quando ogni altro tipo d’ amore non potrebbe diffondersi. Chi lo conosce osserva un dilatarsi
infinito della propria capacità di resistenza e una inspiegabile, intima adesione a sottostare anche a
qualcosa che appare contro natura, contro la natura logica ed emotiva degli uomini. Queste sono
capacità soprannaturali di chi é fortemente connesso. Costoro sono in prestito e lo sanno.
Andate avanti, altro arriverà.

MOSES
Siamo sempre stati collegati. Gli insegnamenti adesso sono rivolti ad apprendisti che hanno meno
bisogno di cattedre definite e possono stare nel contenuto puro a prescindere dai ruoli e dal fascino
della situazione. Quello che vi daremo é conoscenza finalizzata a farvi superare i filtri che la mente
crea quando sa con chi sta parlando. Voi ci riconoscerete comunque, ma non fermatevi a cercare di
indovinare chi é che vi parla. Ogni contenuto deve diventare un'esperienza vostra, perché solo così
vivrete l'uno con noi. Alcuni contenuti saranno molto tecnici, altri saranno la scienza di Dio, la
filosofia del perfetto, altri ancora saranno mirati su uomini e fatti.
Il Corpus é la base da cui partire sempre per comprenderli, il Corpus é l’alfabeto dato per decifrare i
codici spirituali prossimi. Senza di esso, senza l'esperienza di esso, non potreste possedere le
sintonie necessarie a comprendere una volontà divina della quale afferrerete le motivazioni e le
chiavi di comprensione.
Saranno le conquiste progressive di questa seconda tappa del viaggio. Mettetevi in cammino, la
strada battuta finora é nulla a confronto di quella che si sta aprendo davanti a voi.

Capite il concetto di pienezza. E' condizione essenziale per proseguire il cammino a questi livelli dì
conoscenza. Pienezza é condizione umana e mentale, trasferita alla psiche dall’anima, di costante
collegamento con la conoscenza ricevuta e con la connessione. Significa camminare consci di ciò
che si sa e non permettersi di dimenticarlo mai più. Significa restare collegati al serbatoio di
ricchezza spirituale cui avete avuto accesso e continuare ad attingervi.
Prima di ogni parola, di fare ogni gesto, di privilegiare ogni scelta, siate pieni, pieni spiritualmente,
carichi, consci, consapevoli. Non dimenticare é la strada che porta alla gioia. Pieni di questa
particolare pienezza vivete ogni giorno come se fosse il primo mattino del mondo, portate sulla
terra la fresca energia di esseri consapevoli, connessi e consci della vostra utilità di testimoni. Tocca
adesso a voi, dopo tutto il primo apprendere, rendervi di esso pieni, cambiare il metabolismo
dell'assorbimento della conoscenza. I vostri nodi precedenti erano scogli che impedivano l'affiorare
di questa pienezza. Coltivate la pienezza. E' come un fuoco interiore, un calore che si diffonde a
mente, cuore e membra, che esce dagli occhi, entra nelle parole e nelle mani e non concede mai
più spazio all’umana solitudine ed al suo buio .

Pienezza é completamento. Essa si comprende e si persegue solo ad un certo livello di cammino.


Essa non é possibile all'inizio, per incontrarla bisogna avere già conosciuto l'euforia ancora
immatura della prima conoscenza trasmessa, bisogna aver fatto e visto i propri errori, bisogna aver
pianto molte lacrime e attraverso queste lacrime aver sublimato il dolore di un tempo nella
sofferenza di oggi.
Pienezza é sapere senza più avere il bisogno terreno di dimostrare né di esibire che si é depositari
dell'indimostrabile. Pienezza é lavorare sull’indimostrato per il bene profondo di chi ancora cerca
dimostrazioni e sapere che non potergliene dare mai non é importante per il suo bene.
Pienezza é sentirsi ricchi di nulla e sentire il tutto pulsare in questo nulla. Pienezza é non vedere più
possibile il ritornare poveri a causa della miseria di un altro, ma sentirsi comunque e dovunque
colmi e disponibili a proseguire.
Senza questo passaggio, che sempre investe e capovolge la vostra lettura della materia, non c'é
progresso possibile. Si resiste anche a volte per lungo tempo a questo passaggio, si commette
spesso lo sbaglio di credere che la prima fase sia l'unica, ma quando si sperimenta il passaggio si
intuiscono nuove,infinite possibilità di evoluzione. State nei cambiamenti radicali che porta con sé il
passaggio, viveteli sfidando i vecchi schemi e non rinnegate mai niente, nemmeno il tempo vissuto
nell’errore, perché ogni errore contiene la verità.
Il dolore dell'inconsapevolezza sulla terra ha infinite manifestazioni diverse. Per alleviarlo non
provate a leggerne le cause soggettive, non studiate la storia di chi lo subisce. Riconoscetelo,
fiutatelo, ha sempre lo stesso inconfondibile odore e non importa dargli nome e cause, importa
contrapporgli la pienezza senza ragionamenti personalizzati al caso.
Il tratto morbido ma risoluto della pienezza risana. Il dolore spesso chiede aiuti semplici e solo chi
ha percorso la strada che porta alla pienezza conosce intimamente questa semplicità, che é la
conquista di chi ha battuto sentieri contorti e tortuosi, fatti di tante fughe, di tanti autoinganni, di
tanto inutile e ottuso, ottundente dolore. Chi é passato da qui e comincia a sperimentare la
pienezza ripudia per sempre le involuzioni mentali e offre al dolore altrui una quieta, vigile,
perspicace serenità, che sa suggerire finalmente, oltre che gesti e parole, finalmente un esempio,
una concreta testimonianza di sensibilità calda e presente. Perciò non interrogatevi sul dolore per
capirlo prima di intervenire, ma andateci semplicemente in mezzo e lasciate che la vostra pienezza
lavori da sola su di esso . La pienezza spazza via ogni sovrastruttura mentale ed é l'esatto e perfetto
antidoto contro le manipolazioni, anche quelle a fin di bene dettate dalla buona fede con una
corretta intenzione; ed é solo la pienezza che può contrastare questi primi, e buoni per la prima
fase, desideri e tentativi di portare aiuto. Anche un vuoto più evoluto é però ancora un vuoto, e un
vuoto non può riempire un altro vuoto. Per riempire i vuoti del dolore bisogna saper attingere a
quel serbatoio che prima degli altri riempie noi stessi.
Con questo messaggio abbiamo cominciato a spiegarvi le applicazioni della pienezza. E’ un primo
abbozzo cauto, dovete abituarvi a respirarla perché le sue applicazioni sono un crescendo infinito.

Quello che prima pareva ostico ad un tratto é assimilato, é entrato attraverso mille prove indirette
che hanno prodotto l'esito del cambiamento. L'apprendimento é così, la lezione che si scopre
imparata non é mai stata l’oggetto dì mirate dissertazioni, ma é entrata da sola attraverso altre
lezioni che hanno lasciato il loro segno e altre esperienze che hanno mutato tanto da permettere il
cambiamento più importante. Questo cambiamento é frutto di una crescita a lungo maturata. Ogni
tappa segue circuiti precisi, ha bisogno del suo tempo ed é nel suo avanzare per lo più
incomprensibile. E’ dopo averla superata che diventa chiara e si sorride di noi, così sarà sempre.
Ricordate i trascorsi momenti di buio durante il cammino percorso come necessari al cambiamento
finale; e che anche ciò che non si capisce lavora dentro di noi e contribuisce a farci cambiare. Voi
siete la somma di migliaia di cambiamenti, perché nell’immobilità non c’é evoluzione. Sentite
scorrere il flusso dei cambiamenti e sentitevi dentro questo flusso, ciò impedisce cristallizzazioni
pericolose che danno l'errata percezione e l'illusione della stasi. Ogni parola che ricevete ha un suo
senso e un suo scopo nell’insieme che ricevete, e lavora dentro di voi contribuendo a modificarvi, a
prepararvi. Per questo vi dico, non allontanatevi dalle nostre parole, riflettete su ciò che di nuovo
avete conquistato, sul cambiamento non teorizzato ma vissuto e stateci dentro, arrivate a sentirvi in
questa nuova pelle come stavate in quella vecchia, cogliete l’evoluzione e continuate ad andare
avanti.
La pienezza é sì conquista, ma va coltivata volontariamente. E’ corretto definirla consapevolezza
interiorizzata ma é riduttivo, perché essa é molto di più, unisce all’inconfondibile sapore delle
conquiste spirituali tutta la fatica dei volontarismi di una mente plasmata.
La pienezza non resta da sola. Si può raggiungerla, provarla, sentirla, ma può anche essere la
sperimentazione di un attimo se non intervengono, come esito di un cammino precedente, precise
volontà tese a conservarla. Essa non é un approdo statico e definitivo, é perpetuamente insidiata da
infinite illusioni terrene che sembrano sempre più reali di lei. Così la conoscenza spirituale qui
soccorre chi é deciso nel suo perseguimento di pienezza e la volontà mentale plasmata sa opporsi
alle tentazioni di un vuoto apparentemente convincente ed allettante. Nulla nello spirito é statico,
siete sempre chiamati a scegliere ed a lavorare. Così anche la pienezza, pur nel suo trionfante
sentire, non sarà mai un trono su cui sedersi. L’avete e non l'avete se non sapete vedere l’impegno
altissimo esistenziale che vi chiede.
Più si ha, più si raggiunge, più si deve dare come impegno richiesto a noi stessi e rivolto agli altri, ma
questo dare diventa implicito, automatico, sottinteso, imprescindibile e fa assolutamente parte del
mantenimento della pienezza.
Staremo a lungo su questi concetti perché é troppo facile intellettualizzarli e invece vi
accompagnano mentre voi vi osservate sperimentarli. Ogni giorno un tassello in più che entra
direttamente nell' esperienza della vitae. Siete chiamati a lottare per non perdere la vostra
conquistata pienezza e a coglierne l’essenza anche in questa sua volatilità che vi coinvolge per
trattenerla e con ciò vi nobilita.
Mettete insieme ogni parola ricevuta e informate cuore e mente.

La pienezza cambia il tenore dei dubbi. Anche se la mente a tratti ripropone i dubbi più elementari e
più comuni e prevedibili, la pienezza vi fa essere con voi stessi e nel mondo a smontarli. E' come dire
che gli interrogativi ci sono sempre, ma che una parte di voi si muove come se non ci fossero.
Perciò voi accettate pulsioni vostre e aiuti che non hanno nulla di mentale e senza alcun supporto
razionale vi osservate scegliere e vivere partecipando attivamente sia all’osservazione che alla vita
di cui percepite la vostra nuova interazione attiva anche nel permanere delle voci mentali che
confondono a volte ancora. Questi sono i dubbi che fanno parte della pienezza, é un’illusione
vagheggiata dalla mente ritenere possibile uno stadio di consapevolezza esente dai dubbi. E’
un'astrazione utopistica, sarebbe un'algida cristallizzazione senza fratellanza, senza cammino,
senza conquiste. La consapevolezza diviene, non é, e le conquiste non sono mai un podio definitivo.
Ogni conoscenza acquisita dà propulsione alla ricerca di altro, ma non c’é mai l’affanno
dell'accumulo e non si potrebbe nemmeno a valerlo capitalizzare un totale o un bilancio della
consapevolezza raggiunta perché essa non si fa mai contare. Esiste solo in funzione di crescere, ma
sfugge, quando é vera, alle somme e alle cassaforti. Per sua natura si moltiplica mentre continua a
dividersi, cioè a distribuirsi, e si nutre di intenzione, di integrità, ma anche e soprattutto dei dubbi
onesti di chi la cerca e la coltiva sul serio.
Quando quindi vi vedete fedeli ad una invisibile linea nonostante che i dubbi più bassi o anche più
alti vi insidino, sappiate che quella fedeltà a qualcosa di oscuro, al mistero che la terra non discopre,
é consapevolezza trasferita nell’essere, nel manifesto, nel vissuto, e dunque é pienezza.
Sappiate che la pienezza può proporre istanti di intensa felicità, di estatica pace nel momento in cui
si sceglie contro un dubbio o si riconosce un aiuto, così come offre la sperimentazione di continue
verifiche della vostra capacità di reggere e di mantenere quel tipo di felicità. E' quello che dicevo
quando ricordavo che la pienezza va coltivata con volontari sforzi, la terra rifugge dalla felicità
spirituale.
Tocca a voi restare nella pienezza, la consapevolezza nella fase della prima ricerca appare
inevitabilmente meno attiva, ma sono soltanto obbligati, graduati passaggi. Si capisce vivendo.

Il Corpus non darà mai le stesse risposte alle diverse persone che lo leggono, smuove corde molto
profonde che possono vibrare subito o dopo molto tempo.
Chi lo assorbe lo aspettava: ma assorbire può anche non significare una comprensione immediata.
Esso può suscitare malesseri illeggibili nel momento in cui si avvertono, inquietudine, come (anche)
l'euforia interiore di chi sente dentro di avere riconosciuto e ritrovato qualcosa che sapeva da
sempre e che tuttora non sa spiegare, e questi due atteggiamenti non sono poi così diversi.
Quando la vostra lunga storia spirituale vi porta a scostare il sipario dell’inconsapevolezza, é il
vostro cammino già fatto a determinare il modo in cui vi avvicinate al segmento più o meno grande
di verità nuova e a stabilire l'uso che ne farete. Per questo il Corpus parla un linguaggio
personalizzato e diverso per ognuno che si accosta ai suoi contenuti e ciò che individualmente dà
non é da nessuno esattamente raccontabile. Che sia di chi lo incontra con la grande semplicità che
segna sempre le cose veramente importanti e dia l'avvio a tante silenziose, sostanziali, interiori
rivoluzioni.
Chi legge sappia distinguere la curiosità dalla sete.

Vi spiego il ruolo capitale sulla terra del cuore, che cosa significa avvicinare il cuore del prossimo ed
entrarci. Esso, cioè la sfera emotiva, é il tallone d'Achille della materia, è lo spiraglio sempre aperto
in ogni uomo nel quale, qualunque sia il karma scelto, c’é lo spazio dove é possibile sentire, fosse
anche solo una volta per un attimo, la prospettiva dell'assoluto.
In ogni vita nessuno é privo di qualche momento di grazia, anche nella storia di materialismo più
arido.
Voi non potete conoscere il destino spirituale di nessuno, né che cosa si nasconda dietro
l'apparenza di ogni vita. Perciò chi é consapevole di questo deve fare di tutto per facilitare al
massimo l'insorgere di questi momenti di grazia, cioè muoversi con il mondo in modo da sollecitare
il più possibile l’insorgere di ciò che si potrebbero chiamare sulla terra i buoni sentimenti. Un gesto
di fratellanza, una parola curata dall'intenzione consapevole, un atto di presenza presente sul serio,
un gesto di solidarietà, possono addirittura, senza parere, sconfiggere a tal punto la materia da
indurre addirittura l’occasione attesa da un karma di presentarsi ad un appuntamento di
connessione.
Fuori dalla consapevolezza questo discorso é poco più di un elementare buonismo, nella
consapevolezza é vivere e lavorare sull’indimostrato dello spirito in terra.
La parola buona di chi é consapevole é ben diversa, sotto la stessa forma apparente, di ogni altra
parola buona. Sono le vibrazioni dell'intenzione a portarla molto più in là e il cuore di chi la riceve
coglie la differenza, coglie le vibrazioni spirituali così diverse dalle vibrazioni della bontà terrena.
Questo cuore sperimenta un attimo di grazia che può fermarsi lì e restare un attimo mai più
dimenticato, come diventare il cuneo che fende spessi strati di materia per aprire la porta allo
spirito.
Questo dare vissuto così, ad un consapevole non parrà mai retorica, egli ne sente solo l’essenzialità.
Questo significavamo quando vi abbiamo detto di entrare nel cuore del mondo. E’ importante come
sempre lo sono le cose che sulla terra sembrano scontate, troppo semplici e perfino un po’
sciocche.
Entrare consapevolmente in ogni cuore che si incrocia é attitudine della pienezza. Al di là dei casi
specifici un cuore riconosce le vibrazioni consapevoli. Ciò vale anche per i cuori duri, i cuori difesi, i
cuori provati.
Quel cuore che interagisce con la vostra intenzione lo sa, ma voi non lo potrete mai sapere. Lavora
l’intenzione e non preoccupatevi di quello che sembra.
Seguite queste parole, più siete consapevoli e meno attenuanti avete di prima. La conoscenza
trasmessa può sembrare esaltante, ma essa si comincia sul serio ad assimilare solo se si fa lo sforzo
di plasmare il pensiero. Senza un coraggioso lavoro su se stessi non si va più in là di una affascinante
ma sterile, infeconda evoluzione intellettuale.
Siate disponibili ricordando il giusto concetto di umiltà e il giusto concetto di indifferenza. Ciò che
alla materia pare bello e meritorio, per l'anima é normale.

Torniamo sul cuore. Anche indurre in un altro un solo fugace pensiero positivo, un apprezzamento
gratuito di cui l'umanità é sempre molto avara, uno slancio di gioia, il semplice moto di entusiasmo
per qualcosa, é entrare nel cuore del prossimo. Siate dunque sempre propositivi, positivi, non
pessimisti nemmeno nelle circostanze più banali, offrite l’immagine di persone serene che sanno
presagire la pace anche durante qualsiasi tipo di conflitto e che sono attenti e consapevoli nella loro
fiducia, non certo ottusamente lieti. Sembrano istruzioni banali, invece questo é un messaggio
altissimo, la cui applicazione é fra le più difficili perché deve poggiare sulla convinzione di un
pensiero proprio già plasmato che comincia il compito di plasmarne altri.
Vi ho già detto che le onde vibrazionali di bene creano un potere imitativo in chi le incontra e così
anche il pensiero positivo di un inconsapevole può entrare a far parte del bene collettivo.

La cecità degli uomini é ormai tale che non ascoltano nemmeno più la voce dell'istinto di
conservazione e vanno volontariamente come pipistrelli impazziti verso un auto sterminio che essi
stessi hanno condotto ad essere inevitabile.
E’ il libero arbitrio dell’umanità che ha perso ogni direzione e ha stravolto il karma di quella stessa
umanità che esiste per evolvere. Interventi di luce sono possibili per ridare direzionalità ad un
karma deviato e per limitare le conseguenze di una libertà impazzita.
Pensate ai fondamenti di ciò che vi abbiamo insegnato. L'umanità li ha persi, non li ricorda, non li
ritrova. Servono plotoni di uomini consapevoli, serve un esercito armato solo di consapevolezza,
servono uomini di buona volontà, servono sforzi volontari di bene, serve l’amore, serve il coraggio,
serve la fede e serve una fratellanza alta e compresa, una fratellanza vissuta. L'istinto alla fratellanza
non si studia e non si apprende, esso nasce con chi l'ha scelto e quando é maturo regala al mondo
gesti di infinita compassione. Se continuate a crescere nell'amore, l'amore crescerà con voi.

Israel é l’emblema del viaggio dell'umanità che ancora non ha capito il significato della terra
promessa.
Essa é per tutti voi consapevolezza e connessione, é da cercare dentro e non fuori, é questa ricerca,
é la parabola di un lungo viaggio in cui si trovano aiuti e insegnamenti, ma anche tutti i pericoli e le
deviazioni che oppone la mente materiale e che si sono tradotti per l’uomo cieco e sordo in guerre,
in odio, in violenza, in un arbitrio che ha perso le sponde dell'equilibrio e sceglie una follia che si
ostina a chiamare libertà.
La terra promessa ad ogni uomo é la possibilità che tutti hanno di ritrovare l'Eden delle scritture,
cioè il mondo dell’anima connessa. Questo giardino di pace é dentro ogni uomo, é la meta della sua
evoluzione.
Le menti degli uomini, che rappresentano simbolicamente tutti gli uomini nel loro meglio, cioè nel
loro essersi messi in cammino, e nel loro peggio, cioè nell'aver completamente smarrito la strada,
perso la memoria e la volontà di cercare, ricevono una spinta, un potente marchio divino, che può
evitare conseguenze troppo estreme.
Siamo al limite del troppo tardi. Vi chiedo ancora di pregare per il mondo.

State nella compassione e nella fratellanza, nessuno é superiore a nessun altro e tutti avete bisogno
di aiuto nel lavoro indispensabile dell'approfondire la conoscenza di voi stessi. Tutti dovete
perfezionarla.
La conoscenza di voi stessi, la verità colta su voi stessi, l’accettazione e la volontà di volersi evolvere
in direzioni spirituali sono la base su cui costruire una crescita priva di autoinganni. Non si può
evitare questa implacabile presa dì coscienza, che quando si snoda nel modo giusto avviene nella
più alta integrità, senza stupori per le scoperte, senza indignazioni per le brutture, senza esaltazione
per la verità, perchè la scoperta di brutture, bellezza e verità fa parte del viaggio all’interno di noi
stessi. Non sono possibili evoluzioni se non si parte da qui ed é necessario curare pensieri, gesti e
parole e vigilare sulle proprie trappole.
Anche qui chi deve capire capirà, anche qui osservate la vostra libertà di scegliere e gli echi che
risuonano nella vostra anima.

C’é qualcosa che dovete sapere su come evitare di disperdere energia. Il concetto di energia é
spirituale, quindi non é intellettualizzabile. Siete carichi di energia quanto più siete connessi, cioè
consapevoli di poter interagire con lo spirito, perché anche voi siete spirito nella materia. L’energia
spirituale della connessione é capace di portare consapevolezza alla mente e si trasmette ai vostri
gesti, alle parole e ai pensieri quando voi accettate di plasmarli. Quando l'energia c'é voi la sentite,
vi sentite convinti, guidati, connessi, godete delle vostre intuizioni e le riconoscete, sapete come
muovervi e cosa dire.
E’ facile però disperderla, perdere sulla terra la sensazione di sentirla e farvi riabbassare dalle cose
materiali che vi distolgono da questo sentire e poi vi lasciano soli, e tutte le volte vi sentite deboli e
vorreste sentirla sempre. Dipende solo da voi. Quanto più adeguate il pensiero a dialogare con lo
spirito, quanto più lo spirito in voi diventa per voi verità, quanto più la realtà materiale viene
accettata come realtà illusoria alla quale ci si adegua avendo ben presente qual é la realtà vera,
tanto più l'energia spirituale vi investirà e sarà la vostra energia, andando a cambiare le normali
energie fisiche. L’energia spirituale può diventare energia mentale, emotiva, fisica, può dare luce e
slancio ai vostri pensieri, significati nuovi alle vostre emozioni, può cambiare la percezione della
stanchezza e rinforzare le resistenze del corpo. Siete voi a scoprirla, ma siete voi con libere scelte a
mantenerla e a farla crescere, oppure a disperderla. Pensateci, sono concetti estremi per la mente,
ma che la mente può contenere.

Ascoltate queste parole senza fraintenderle. Abbiamo ampliato la spiegazione del concetto di
energia perché voi poteste fare il salto logico di collegarlo al concetto di umiltà.
Voi credete di aver compreso l’Uno, ma non riuscite ad accettare la vostra unità con noi, con Dio.
Quando ci chiedete aiuto, esso arriva dallo Spirito in voi e ciò non esclude affatto la nostra presenza
intorno a voi. L’aiuto però non arriverebbe se voi non foste connessi con il divino che attraverso voi
si manifesta.
Noi siamo entità spirituali intorno a voi connessi con l’entità spirituale che voi ospitate e l'aiuto che
voi ci domandate é l'aiuto che chiedete a quella parte di voi stessi. Nulla é fuori che non sia dentro.
Capire l’Uno significa non più sentirci superiori ed esterni, ma sapere che ciò che da noi vi sembra di
imparare in realtà lo ricordate. E' da voi che arriva la verità e da voi, allo stesso modo, può arrivare
l’aiuto.
E’ questo l'uno con noi, é riconoscere il divino in voi, non fuori da voi, e a questo nucleo divino
rlferirsi mentre si cammina sulla terra. La mente rifiuta, per essa é più comodo un interlocutore
referente esterno e potente. Questo interlocutore, se lo capite, siete voi e solo voi.
Non ci sono spiriti amici che vi sostengono nel bisogno e vi spingono avanti, c'é solo l’uno
accessibile sulla terra a chi é consapevole. Infinite presenze d'amore si muovono intorno a voi, ma
chi vi spinge e vi sorregge é il vostro spirito, che é l’uno con tutte queste presenze. Adesso (dopo
aver letto il Corpus), voi avete la conoscenza necessaria per capire queste parole che non possono
essere dette subito a chi sta cominciando la ricerca. Vogliamo che voi capiate bene, noi siamo
sempre presenti, ma la moltitudine di spiriti é uno con il vostro, perciò per voi riferirvi al vostro é
connessione, é contemporaneamente sentire tutti noi e centrarvi sul vostro nucleo. Nel mondo
dello spirito esistono le individualità ma non le differenziazioni.
Ognuno é un singolo, individuale totale di conoscenza solo sua, perché conquistata attraverso
personali esperienze proprie, e insieme é il tutto, una parte indispensabile del tutto, una parte e il
tutto.
Così, in questo uno, voi siete una parte e anche il tutto, e a questo tutto dovete imparare a riferirvi.
L'aiuto arriva da voi stessi.
Questa ricerca di voi uomini sulla terra che cominciate a sentire lo spirito é verità, i vostri dubbi
sono verità, la luce é verità, l'ombra é verità. Voi cominciate ad entrare nei dualismi e la loro
apparente opposizione é sempre meno per voi un turbamento. Qualcosa in voi capisce i paradossi
che la terra non sa conciliare.
La verità é in voi, che cominciate a sperimentare quanto sia inutile inseguirla fuori. State nelle
vostre sensazioni che vibrano, la verità vibra, non dà evidenze, ricordate il diapason. Voi cominciate
a sperimentare le intime vibrazioni di verità, quelle che non si riescono a spiegare. State lì, non
inquinatele con la mente, non intossicatele col pensiero. Ci vuole coraggio a non riflettere, ma
quello che a tratti sentite e che non può essere permanente sulla terra é una realtà spirituale che
nessuna riflessione può contenere. La verità non é un pensiero, é una percezione indimostrata,
indimostrabile. Essa si personalizza per ognuno che la cerca restando oggettiva. Rileggete, cucite
tutto insieme perché la mente continui ad avere un appiglio e non dimentichi, ma ricordate, la
verità non può essere dimenticata.
Aiutate la mente, i messaggi arrivano anche per aiutare la mente, perché la materia li coprirebbe, se
potesse, in un attimo. I cammini di chi cerca avanzano nonostante tutto, abbiate fiducia nelle
infinite possibilità dello spirito in voi e apritevi alle percezioni di verità.
Ogni uomo é l’unico artefice delle sue metamorfosi e delle sue conquiste. Vostro e solo vostro é il
lavoro su voi stessi dentro la realtà terrena che vi siete scelti. I concetti spirituali non sono altro
dalla vita, vanno fatti entrare giorno dopo giorno nei pensieri e nei gesti quando qualcosa di voi
riconosce in essi una memoria dimenticata. Un messaggio o una particolare intuizione altro non
sono che occasioni che devono portare oltre l’evento che li offre, perché tutto ubbidisce ad un
disegno in cui ciò che conta é il risveglio di tante singole coscienze pronte a rialzare la coscienza
collettiva.
Chi é pronto capisce e va, chi non é pronto si perde in inutili parole e non coglie l'opportunità di
altro. Passate senza attaccamenti, senza rincrescimenti e senza delusioni, passate con spirito di
fratellanza puro, rispettando le reazioni di chiunque senza accanimento e senza ostinazione, con
semplicità e gentilezza e restate liberi dentro dagli esiti, qualunque essi siano, del vostro passaggio.
Intanto crescete e continuate ad imparare.

Ci sono nei messaggi concetti rivoluzionari che disturbano le soluzioni di comodo mentali in cui
l'umanità crede di rifugiarsi per sopravvivere e si nega la possibilità di capire che c'é altro perché
questo comporta lo sforzo consapevole di costruire in prima persona la propria evoluzione
rinunciando agli stratagemmi dell'ego ed alla sua finta realtà.
Nonostante questo, qualcuno sta lavorando per capire e capirà. Prima e dopo i codici spirituali in
parte decifrati, fratellanza e amore sulla terra sono istinto umano di solidarietà e affetto, é il saper
stare vicino agli altri con la partecipazione, la condivisione, la compassione e il sorriso, liberi dagli
schemi buonistici delle gratificazioni.
Così chi sa si scopre diverso da prima in mezzo agli altri, é toccato dalle loro vite senza esserne
scosso e partecipa condividendo senza enfasi, e dove può aiuta senza emozione.

CROCE
Sono qui a ricordarvi che sono sempre stato qui e che ancora e sempre starò qui. La comprensione
dell'Uno vi porta lentamente ad accettare il divino in voi stessi.
Quando siete in difficoltà riferitevi a me, ricordate il mio ruolo di intermediario. La mia umanità
conviveva con la mia essenza divina e anche per me é stato difficile.
In voi l'affiorare del divino é sgomento, incredulità, fatica, per me la costrizione in una materia fisica
e terrena era un volontario ma sofferto limite alla mia natura di entità spirituale.
Il messaggio indiretto che la mia venuta nel mondo porta solo agli uomini consapevoli é questo:
realtà materiale e realtà spirituale possono convivere e completare e condurre all'evoluzione
durante una incarnazione.
La vita sulla terra arriverà per tutti a congiungersi con la vita dello spirito e solo allora per ognuno di
voi che raggiungerà questa simbiosi, che comporrà questo dualismo, la vita ricomincerà ad essere
bellissima. Ritroverete significati , memorie, coglierete bellezze sacrali oltre le profanazioni che
subiscono, avvertirete il profumo dell’assoluto mescolato ed emergente in mezzo ad una materia
che non é più un limite ma é solo un mezzo.
Trascendere non significa oltrepassare, significa integrare. Non dovete superare brutture da
dimenticare, dovete raccogliere il germe del bello dentro l’orrore, il germe del sacro dentro il nulla
più opaco, il germe della gioia dentro ogni più lacerante dolore. Il divino si é fatto in voi per questo,
io sono stato emanato uomo fra gli uomini per provare questo.
lo resto con voi finché l'ultimo fra gli uomini non sarà arrivato qui. lo sono Colui che E’ per
insegnarvi ad essere.
Cercatemi e mi troverete in voi, amatevi e mi troverete in ogni persona che amate, sorridete e mi
troverete in quella gioia e quando soffrite, quando sbagliate, quando cadete, lì, in quel momento, é
quello il momento in cui io più di sempre sono vicino, sono in voi.
Accettate di crescere accettando lo Spirito Santo che vi abita, accettate voi stessi.

CROCE
Lavorate con la vostra intenzione che diventa intuizione man mano che fate largo allo spirito in voi.
Nessuna cosa ne esclude altre, siete in un possibilismo evolutivo che non esclude niente. La
connessione si può solo affinare in chi la accetta e i contatti con lo spirito assumono tante forme e
parlano tanti linguaggi.
Il conoscere si esperisce in varie forme, siate aperti, non c’é limite alla consapevolezza in terra,
perché in terra essa non può essere totale. Non aspettatevi niente ma andate incontro al tutto,
cercate interiori, profonde connessioni con lo spirito in voi, cercatele riconoscendo la pace,
riconoscendo la quiete, l'amore, il distacco, la gioia. Cercarle é riconoscerle in voi, sono presenti e
attive, date loro spazio continuando a plasmare il pensiero, continuando a proteggere in questo
modo la terra. Le vibrazioni di bene attaccano il loro movimento a tanti pensieri stagnanti di altri.

Altri e più ampi respiri vi attendono. Le conquiste spirituali non sono umani obiettivi da perseguire
con umano sforzo e umano compiacimento. E’ necessario continuare a lasciar andare i consolidati
riferimenti della terra è questo costa, ci si percepisce a volte apatici e vuoti e anche spesso
infinitamente tristi senza sapere bene perché. Questo abbandono segna anche le anime
consapevoli: in quanto incarnate lo soffrono, soffrono nel lasciarsi alle spalle una materia che dava
prove di sé e in un certo modo gratificava le esigenze mentali, per uno spirito indimostrato che non
concede nulla di sé se non qualche rapidissima, fugace intuizione che dura il tempo di un sospiro.
Queste parole sono per tutti coloro che stanno onestamente lavorando con i loro pesi di lacrime, di
dubbi e di fatica, persone che hanno ascoltato il nuovo messaggio oltre chi glielo porgeva. Chi
capisce cantava già da tempo questa musica e adesso, dopo tanto vagare, ha solo trovato il suo
scranno nel coro per cantare meglio, per cantare più forte.
Ogni voce porta il suo assolo, con la sua storia e il suo avanzare, ma se ha capito l’indispensabilità e
la fondamentale unità del coro, ogni voce singola suona come un’ orchestra.
Capire l'Uno é continuare a soffrire la propria alta solitudine e insieme comporla in un corale
d'amore, soli come si é soli davanti alla morte, come Cristo nel Getsemani, soli senza scuse terrene,
senza rifugi né nascondigli, ma insieme emissioni di Dio, spirito in terra, ricchi del bene della
fratellanza, ricchi della conoscenza di vita. Così vivete i contrasti senza subirli, magari li soffrite ma
non li subite più. Così ogni giorno é un viaggio di verità e le conquiste fanno ricco il vostro karma.

C’é in aria la tensione di cambiamenti sospesi e imminenti, che coglieranno di sorpresa gli
inconsapevoli e muoveranno reazioni spirituali in chi sa. Chi sa non sentirà spavento, lavorerà per
aggiungere consapevolezza e sarà in pace nel mezzo di un grande disordine.
I cambiamenti sono geografici e sociali, chi non sa non accetterà di perdere le cose e intere,
presunte identità certe e sicure si frantumeranno a tutti i livelli. Chi sa offra un esempio diverso. Mai
come allora le conoscenze apprese dovranno marcare di consapevolezza. Non sarà concesso né
possibile a chi sa riabbandonarsi a ottiche terrene e gli uomini nella conoscenza troveranno parole e
gesti, pensieri e sentimenti e saranno, nel giusto distacco, connessi. Torneremo su questo, non é più
lontano.

Il pensiero di bene di un attimo, anche quel pensiero inconsapevole, si somma al lavoro


consapevole di chi sa e ostacola, in quanto pensiero o impulso di bene, le continue solidificazioni di
male generate da pensieri o impulsi negativi. Sempre più servono consapevolezze accese, intenzioni
alte. Serve l'amore che lega, la fratellanza che unisce, la condivisione degli intenti.
Ognuno avrà occasioni per non dimenticare e il lavoro su voi stessi non potrà mai più mancare.
Contenete tutto nel semplice, nella semplicità alta della conoscenza ricevuta. Contenete l’emotività,
non perché sia in sé sbagliata, ma perché confonde la prospettiva del distacco. State nella
partecipazione reale, mai più in quella simulata di un tempo. Poche sono le lacrime vere; la ricerca
autentica, una volta consolidata, non piange quasi più. Siate saldi nel vostro divenire. Questo
messaggio é la continuazione del messaggio precedente. Arriverete nel passare del tempo a cogliere
e a capire quelle che ancora oggi sono ancora solo anticipazioni.

Riprendiamo un discorso antico, quello della consapevolezza, inserito nel momento storico in cui
tutti avranno paura.
Gli eventi che cominceranno ad indicare le manifestazioni della fine del ciclo, che non sarà
repentina ma progressiva, provocheranno stadi diversi di consapevolezza. A coloro che hanno avuto
la conoscenza prima dei fatti é consentita solo la consapevolezza matura.
Chi sa vedrà altri, mossi dalla paura, che recitano false connessioni, altri ancora che capiscono di
colpo il vuoto di una vita e chiedono di sapere altro, chi nel panico e chi invece in un irreale
equilibrio. Chi sa saprà che cosa dare, avrà alle spalle già percorso un lungo apprendistato e non
sarà colto alla sprovvista dagli eventi perché qualcosa glieli farà presagire. Sarà l’attuazione di tante
previsioni e non ci sarà più il tempo per farsi domande.
Lo sforzo volontario deve essere forte, lo sforzo di stare senza poter capire come se si stesse bene.
Alcuni silenzi sono necessari, altri sono pesanti, trascinano giù. Il concetto di conquista si lega anche
a fatti apparentemente piccolissimi e l’evoluzione non é collegata a esperienze straordinarie, ma é
dentro la crescita di ogni singolo giorno. Dovete capire fino in fondo che nel piccolo c’é il grande e
applicarlo a tutti i piccoli eventi della vostra vita.
Questo é molto più difficile che affrontare consapevolmente un evento più grosso. Queste sono
tutte piccole morti, é l'abbandono consapevole di ogni sponda che prima é stata vissuta come un
diritto, é lasciare andare anche quelli che nel mondo sono considerati sacrosanti, legittimi diritti.
E’chiaro che é sempre più difficile, nessuno ve l'ha mai negato, ma esitare fa stare ancora peggio
che lasciar andare. Il vuoto della rinuncia apparente é un attimo se si ha il coraggio di oltrepassarlo,
mentre il tempo dell'attaccamento é eterno e non basta mai. Si può essere attaccati anche ad uno
stato d’animo o ad uno stato fisico. Più si va avanti più tutto é sottile, meno grossolano e si
cominciano a vedere anche le sfumature più nascoste che divengono impietosamente evidenti,
mentre diminuiscono le vie di fuga dalla consapevolezza.

C’é un invisibile cordone che unisce tutti gli uomini consapevoli che stanno lavorando a diversi livelli
di conoscenza ma con la medesima intenzione. Il loro anonimo, silenzioso, invisibile lavoro ha una
potenza che non é supponibile. L’impegno é costante e crescente, così come crescente é il numero
di chi si continua ad aggiungere e i tremiti della terra si attenuano.
Ciò che é karmicamente inevitabile non può essere impedito, ma può avvenire in modi, spazi e
tempi meno contratti e drammatici e concedere la possibilità di un incontro anche tardivo con la
consapevolezza di realtà spirituali di cui un momento difficile può essere l'occasione. Voi non
conoscete con la mente la portata dell'aiuto spirituale che ciò che cercate offre all’umanità, ma la
conosce la vostra anima che si muove secondo le leggi dello spirito e fa sì che esse vi governino
anche sulla terra. Perciò anche nello sgomento di momenti terreni drammatici, concedetevi il regalo
della serenità, date con cuore leggero, perché ciò che date toglie dal cuore i pesi di ciò che vedete.
Seguite sempre più il vostro istinto, pregate con le parole che la consapevolezza vi suggerisce,
ascoltate le intuizioni, le sensazioni, le premonizioni e calibrate ogni giorno il pensiero per il bene
comune sulla vostra crescita. Non abbiate mai paura di dare troppo e osservate gli eventi con la
partecipazione consapevole che comprende e contiene il distacco. Mettete amore, sempre più
amore nelle vostre singole vite, serve a contrastare l'odio e la violenza di tante altre.

Il mondo é dentro questa atroce spirale negativa che si concentra in un nucleo d’arrivo centrale che
é un punto nero di odio.
Bisogna contrapporre spirali antagoniste d’amore, piegando con la volontà ogni energia mentale
vostra negativa. Non indulgete più su incomprensioni, offese, cattiverie subite, ma anche banali
malumori. Con un pensiero fortemente plasmato si diffondono energie di bene contagiose per chi vi
é intorno nel piccolo, e per contrastare energie di male onnipresenti nel grande.
Non pensate di dover fare grandi cose, queste sono grandi cose. Nel vostro ambiente impaurito da
ciò che succede date amore e serenità, consapevole volontà di pace interiore. Il conflitto in atto é la
manifestazione esterna massimizzata di miliardi di conflitti interiori umani individuali trascinati per
troppo tempo senza tentativo consapevole di affrontarli. La coscienza collettiva dell'umanità ha
continuato ad assorbirli e, come un corpo che si ammala somatizzando gli squilibri conflittuali, così
adesso li butta fuori in questo vortice che coagula tutti i piccoli vortici non trasformati degli uomini.
Gli uomini devono trascendere, devono integrare. Ricordate, trovare il germe del bello dentro
l’orrore, trovare il germe del sacro nel nulla, trovare la lettura evoluta del dolore. L'energia collettiva
é più forte. Tutti i bambini nati in questo momento hanno un corredo karmico di consapevolezza
superiore che prepara la coscienza collettiva del nuovo ciclo. Le madri di questi bambini molto
avranno da imparare da loro, gli adulti insegnano loro a camminare, a parlare, a crescere e li amano
per come ne sono capaci, ma saranno questi bambini i maestri che trasmettono vivendo la verità
dell'amore finalmente compreso. Ci sono sempre segnali di speranza, ci sono sempre segni di
presenza spirituale accanto agli uomini.

(disegno di un grafico in picchiata verso il basso)


Questo é il grafico che segna l'andamento del mondo, ma questo precipitare non sarà per tutti gli
uomini uguale e simultaneo. C'é chi fra loro precipiterà in caduta libera, in un tuffo buio come sigla
di un'esistenza cieca, ma anche c'é chi in questo flusso inarrestabile tenterà di arrestare la sua parte
di responsabilità finalmente vista e capita. Costoro, con la loro consapevolezza tardiva, possono
contribuire a riscattare in parte il male che li ha avuti per agenti. Se non ci fossero già pronti
numerosi strumenti di bene consapevoli, l'agonia di questo ciclo si prolungherebbe, perché un ciclo
é accompagnato anche dalla natura e dalle leggi cosmiche verso la sua fine solo quando in esso,
nella sua parte terminale, cominciano a essere evidenti segni attendibili di coscienza nuova che
garantiscono un ricambio evolutivo.
La storia dell'uomo non finirà in un desolato degrado, finirà in un riscatto consapevole della
coscienza spirituale che condurrà alla ricongiunzione. Chi adesso si perde, sta solo partendo per un
altro viaggio di autoconoscenza, sofferenza e purificazione, che gli permetteranno l'evoluzione
necessaria a ritornare, perché così come é oggi contrasta l'esatta realizzazione del divenire.
Se state dentro una consapevolezza alta, dura sulla terra, capite la necessarietà di queste vite
interrotte, e capite che un ricambio di ciclo non é da piangere ma é da assecondare. Aiutate questi
morti, saranno tanti, aiutateli senza badare alle loro bandiere, senza valutare la parte in cui stavano.
Sono passati per lasciare solo un’orma da trascendere. Pensate a loro con compassione e ai loro
errori con consapevolezza, la terra si intride delle lezioni di sangue ma anche delle lezioni d'amore.
Per assistere alla fine di un ciclo ci vuole una coscienza alta.
L'umanità é sull'orlo di questo precipizio. Chi resterà comincia ad accusare malesseri che preludono
un passaggio evolutivo scelto karmicamente. Nel momento in cui gli eventi spazzeranno via le
sicurezze umane, vedrete molte repentine metamorfosi. Chi resta sarà migliore di come era, i
giovani viziati si scopriranno generosi, vivranno come una benefica sorpresa un istinto
insopprimibile di solidarietà e di fratellanza, che rovescerà totalmente la fragile scala dei loro
precedenti valori e si accorgeranno senza rimpianto che le cose perdute valgono meno di un sentire
ritrovato.
Capite la necessarietà di ciò che sembra un male inaccettabile, ricercate il bello e il giusto dentro
l’orrore, trascendete, integrate. E' una legge che sembra dura e implacabile, invece segna la vostra
indiscussa libertà e garantisce in questo modo la vostra definitiva conquista.
Soffrirete con la vostra parte terrena che vede perdersi la terra, soffrirete con il cuore degli uomini
buoni, ma sarete in tutto ciò spirito, più spirito che mente, e avrete la conoscenza di un perché
ignaro al mondo, l'anticipo dì tutte le risposte che tutte le anime coraggiose troveranno alla fine del
loro vittorioso percorso. Noi siamo vicini anche quando la morte appare solo una crudele, insensata
privazione.

Il libero arbitrio gioca un ruolo fondamentale nell'evoluzione e noi giochiamo un ruolo di


accompagnatori, non di oracoli. La conoscenza che abbiamo qui é maggiore della vostra solo
perché, privi della materia, siamo dentro le nostre somme conoscitive lette con lo spirito e abbiamo
le qualità dello spirito che in voi sono imprigionate se la consapevolezza non le libera.
Queste qualità ci fanno vedere il tragitto evolutivo dell'uno degli uomini, le sue tappe, le sue
interruzioni, le sue cadute, le sue ascese. Noi vediamo i perché della morte in terra, del male in
terra, del dolore in terra, ma vediamo anche le crescite che permettono i cambiamenti, cioè
l'evoluzione singola e collettiva, perché noi siamo dentro al disegno, siamo il disegno. Le linee del
disegno, i suoi tempi e le sue esecuzioni, però, le traccia la vostra libertà e anche dentro un karma
prescritto ed ineluttabile c'é un margine di dilazione, di imprevisto, di creativo che in qualunque
delle due direzioni, il bene o il male, dipende solo da voi.
Questa é la compartecipazione alla creazione, questo é il vostro contributo alla tensione verso la
ricongiunzione che non potrà mai perdere il connotato di conquista. Le modalità della fine di un
ciclo e del ripartire del ciclo successivo sono scelte e stabilite da voi e gli errori che hanno segnato
un ciclo nel loro ostinato permanere e peggiorare connotano le modalità della sua fine, che ne é
l'esasperazione totale.
Tanti atti arbitrari singoli simili nella direzione infine creano un unico, gigantesco atto arbitrario
nell’uno del karma collettivo dell’umanità di ogni tempo e questo annuncia e segna la fine di un
ciclo. Schematizzando, si può dire che le grandi età della storia sono state cicli, la preistoria, il
medioevo, il rinascimento e così via, ma in realtà non é così netto perché, grazie alla presenza di
portatori della coscienza nuova, i passaggi sono sempre entrati uno dentro l'altro senza stacchi
chiari per gli uomini, ma chiarissimi per lo spirito.
Gli uomini colgono le linee esteriori dei fatti che marcano un ciclo, ma non possono cogliere i
potenti movimenti dell’energia evolutiva che é contenuta nel male quanto nel bene che ha spinto
avanti quel ciclo fino alla sua fine. Solo la conoscenza spirituale può trasformarvi in osservatori e
agenti consapevoli delle reali dinamiche di ciò che vivete, ma per voi é, e sarà sempre, una
conoscenza legata ad un atto di fede, perché sulla terra siete anche le rotelle che accompagnano
l’andare di un meccanismo. Nell'evoluzione di oggi c'é l’epilogo di una scelta superficiale di un male
non percepito pericoloso, di un arbitrio che troppo a lungo ha rimandato un affrontare consapevole
e ha scelto e preferito il facile, il comodo; senza interrogarsi mai sul giusto o sull'ingiusto, senza
affrontare la voce di una singola e personale responsabilità che é così diventata l'irresponsabilità
cieca di tutti. Un risveglio é inevitabile e necessario ed é per questo che oggi si mettono i semi della
nuova coscienza. Essa germoglierà dall’osservazione della morte della coscienza precedente.
Non può spuntare un albero se la terra non é umida del maturare e del marcire di alberi che hanno
finito la loro linfa. Un ciclo nuovo non sorgerà mai da un nulla, ma si appoggerà, per crescere e poi
manifestarsi, sulle manifestazioni finali del ciclo precedente. Essi quasi scorrono uno dentro l’altro
ed é per questo che, insieme alla tragedia e alla distruzione, chi é consapevole vede mescolati i
segni della speranza e della continuazione. Questa é la legge spirituale. Sulla terra é colta al di là dei
fatti terreni da chi ha ricevuto la conoscenza per riconoscere la bellezza e la perfezione di questo
divenire evolutivo oltre le manifestazioni terrene stabilite dall' arbitrio degli uomini.
Anche questo é spirituale, é un creatore che ha concesso rispetto e libertà. Oltre i fatti degli uomini
cercate questo, cercate la ragione prima, la spinta animica che, al di là della materia, lotta per la sua
conquistata ricongiunzione definitiva. E’ questa la ragione unica e massima del vostro esistere e
ogni uomo, nel suo nucleo profondo, lo sa.

CROCE
I fatti degli uomini confondono la mente sballottata da paura, pena, previsioni razionali, ipotesi,
confusione. Gli inconsapevoli mescolano ai fatti del mondo i loro piccoli fatti personali e non
rialzano la testa nemmeno un minuto. I protagonisti degli eventi a volte entrano in esitazioni di
prudenza, ma sono sempre scelte condizionate dal calcolo politico o economico, mai dettate da un
ripensamento o da una rivisitazione morale del loro ruolo. Questo tempo di sospensione potrebbe
essere raccolto come un'occasione stranamente prorogata nella successione dei fatti per ritagliarsi
qualche tardiva domanda, qualche concessione a intuizioni di qualcosa che é ben maggiore della
lettura terrena. Purtroppo succede a pochissimi, solo a quelli che si sarebbero comunque arresi al
risveglio di una ricerca non necessariamente motivata da una tragedia.
lo so i percorsi dei cicli, ma soffro come duemila anni fa la sordità degli uomini e il loro
inconsapevole ma volontario rallentamento della conquista della loro libertà.
Sono fra voi, vicino a chi sa e sapendo mi continua, e vicino a chi non sa di perdersi in inutili,
inevolutive deviazioni. Sorreggo chi va e chi resta, accompagno all'incontro con lo spirito chi dello
spirito ha ignorato il richiamo e accompagno chi dello spirito ha invece saputo riconoscere la voce e
farne sue le battaglie.
Sono con gli uomini, con tutti gli uomini nel momento della fine e del principio, sono con l’essenza
smarrita delle anime morte nella violenza e nel nucleo saldo delle anime che sanno che non si
muore.
Sono con la pietà degli inconsapevoli e con la compassione di chi ha capito, sono con il male di chi
recita il male e con il bene di chi lo contrasta. Sono in tutte le croci e in tutti i bambini che nascono,
sono nella paura e nel distacco, la mia mano accompagna e stringe tutte le mani degli uomini.
Sarò nella coscienza di chi passa e nella coscienza nuova di chi resta, sono nella fine e sarò
nell'inizio, sono sempre nei segni di continuazione che gli occhi vuoti di ego, soli, sanno cogliere.
Avrete lo sgomento di chi deve ricostruire, ma la ricostruzione é nel distacco con cui vivrete la
distruzione.
Con il mio cuore di uomo fra gli uomini soffro e condivido con voi il dolore umano inevitabile che vi
darà la terra, ma con la mia essenza divina sorreggo la sapienza dell'essenza divina in voi e,
camminando insieme sulle macerie del nulla, insieme cominceremo a costruire quella coscienza
nuova che per sempre allontana quell’inevitabile nulla.
Insieme, insieme a chi va e a chi resta, io rimango sempre dalla parte degli uomini come
intermediario con l'essenza assoluta, come garante e compagno della vostra straziata evoluzione. Il
mio amore accompagna tutti, sempre.

Noi siamo e saremo da sempre e per sempre dove si finisce e dove si ricomincia, nell'omega e
nell'alfa, nelle partenze e nei ritorni e nella coscienza di chi, per questa coscienza, vede gli altri
partire e se stesso restare. Siamo e saremo nell'inevitabile umano sgomento di quelli che sono
restati e non sanno da che parte incominciare, anche la natura li aiuterà. La consapevolezza saprà
dire i suoi addii alle persone, alle cose, ad un vecchio mondo che, proprio per non aver capito,
aiuterà il nuovo a capire. Un silenzio innaturale per l'umanità segnerà un nuovo principio, un
silenzio esteriore che sarà il riflesso del silenzio interiore degli uomini consapevoli. Ogni conquista é
dolorosa sulla terra, ma in questa sofferenza compresa con l'anima e mai più vissuta come una
punizione, c'é l'evoluzione.

CROCE
La violenza é un virus che non ha rimedi se non c'é nessuno che le contrappone il suo impulso
contrario.
Voi non lo sapete, ma ogni guerra, come ogni altra forma di violenza, continuerebbe fino allo
sterminio totale se non ci fossero sempre stati ieri, come ci sono oggi e ci saranno domani,' tanti,
tanti anonimi Gandhi. In questo prossimo ciclo, grazie agli orrori che segneranno la fine del
precedente, gli uomini lentamente scopriranno la fratellanza e quando la nuova vita si sarà
assestata, la vostra vecchiaia vedrà i primi passi del mondo verso l'amore: e i vostri figli, i figli dei
figli dei loro figli vivranno in un mondo migliore di questo.
Che queste parole vi sorreggano nei momenti peggiori. Ricordatevi sempre che tutto cambia, che il
peggio contiene il meglio, che il marcio contiene il sano, che il nulla contiene il tutto. Fate in modo
che il vostro dolore contenga la speranza da trasmettere, speranza che voi sapete essere certezza di
verità. Ogni morte contiene la sua rinascita, voi vedrete le morti, ma vedrete anche le rinascite.

Il fideismo cieco é quello degli inconsapevoli che fanno i credenti di tutte le religioni, quello di chi
non rielabora il suo personale rapporto con il trascendente, quello di chi non si chiede niente e
impara a memoria preghiere senza sapere ciò che dice mentre le recita, quello di chi chiede, anzi
supplica o pretende interventi divini di soluzione a problemi mai affrontati. Anche pregare per la
pace nel mondo solo durante una guerra, senza mai avere capito il proprio personale ruolo nel
costruirla e nel mantenerla, chiedere la pace mentre si continuano a diffondere e a perpetrare tante
piccole personali guerre nel proprio piccolo ambiente, senza vedere che le pulsioni scatenanti sono
sempre le stesse e che il piccolo contiene il grande, é fideismo cieco, cieco perché ottuso,
inconsapevole, ignorante, appunto fideismo, non fede.
Perciò chiaritevi per sempre: fideismo é finzione mentale senza fatiche, senza prove, senza
sofferenza, é la delega perenne ad un Dio che così non esiste, non risponde, non c'é. Fede é vivere
un indimostrato in cui la mente soffre nell'ubbidire all'anima. Ricordalo a chi se lo dimentica.

CROCE
La perdita dei riferimenti razionali, l ‘estraneità in terra, la fratellanza alta, l’impotenza davanti a chi
non vuole capire, il buio della fede non sono solo concetti, così come non lo sono la quiete, il
distacco, la gioia. Capite che un grande disegno é fatto di migliaia di punti, capite che solo il dolore
trasceso in sofferenza evolutiva dà un senso di continuità migliore a momenti umani come il vostro
di oggi. Capite che l’immobilismo non esiste e che solo un movimento volontario di bene, per
quanto inutile sembri, é l ‘unico antidoto contro un inevitabile movimento di male, che é stato a tal
punto e per così tanto tempo cosciente e volontario, da essere ormai automatico, inarrestabile,
irrecuperabile, perduto in un rotolare addirittura inavvertito da chi rotola.
Chi sa non sta rotolando. Camminare in salita mentre tutti corrono in discesa é umanamente
incomprensibile e doloroso, ma é l'atto volontario che distingue, non solo da quelli che corrono, ma
anche da quelli che si credono fermi a guardare e non si accorgono del terreno che frana, che li
porta giù insieme agli altri. Non ci può essere immobilismo, non c’é nella fine, non c'é nel principio,
non appartiene all'evoluzione.
Perciò chi ha capito continui la salita volontaria, tiri su a turno chi scivola, guardi oltre i dolori, oltre
le fatiche, guardi in alto, guardi avanti. Chi passa vicino scivolando verso la direzione opposta, può
darsi che colga l'ostinazione volontaria di questo andare da un'altra parte, può darsi che si attacchi
ad un vestito, che punti i piedi e si tiri su e venga dietro a chi va controcorrente.
Dove non c'é più proselitismo, dove non si sprecano parole, dove c'é solo la fatica di continuare a
seguire una convinzione mai dimostrata, lì c'é solo un esempio, che può parlare più di mille seguaci.
Ai proclami distruttivi del mondo, alle parole di odio dilatate e diffuse si contrappongano soltanto il
cammino consapevole, l'onestà dei dubbi, il sanguinare dell’assenza di riscontri e il continuare a
dare aiuto, passo dopo passo, giorno dopo giorno, senza capire, senza tirarsi indietro.
Quando la salita controcorrente sarà diventata un piano, si soffrirà moltissimo nel trovare puntuali
tutti i riscontri, ma allora come oggi ci sarà il mio sostegno.

Non dovete preoccuparvi. La rielaborazione terrena della propria evoluzione comporta sempre una
necessaria rivisitazione dei propri bisogni, e questa non é mai indolore. Anche se tutto appare,
senza visibili letture alternative, come un’inevitabile rinuncia a qualcosa di profondamente vostro,
quel qualcosa che vi differenzia da ogni altro, in realtà, nella vostra realtà profonda, voi sapete che
la rinuncia é solo apparente, che quello che voi temete di perdere non é la vostra verità autentica.
Sapete benissimo che sotto questo apparente fondamento di voi c'é moltissimo d'altro che già
spinge per venire a sostituirlo, senza dolore, senza rinuncia, perché sostituire un vecchio con un
nuovo, un inadatto con un adatto, un superato con un attuale non é rinunciare, non é restare
sprovvisti, é solo cambiare un corredo oramai corto e stretto perché, come fanno i bambini, anche
voi siete cresciuti, anche voi crescete.
Tenetevi pure ancora per un po’ un calzino per ricordare, guardatelo pure con un po’ di tenerezza e
un po’ di rimpianto, ma fra poco lo butterete via come si fa con le vecchie cose quando perdono
significato e non ci ricordano più niente che valga la pena di ricordare.
Ogni metamorfosi, ogni muta costa fatica e dolore, ma poi. la vecchia pelle resta lì vuota e nessuno
si volta indietro a salutarla. C'é altro davanti, ma la nuova pelle é fatta delle stesse cellule più
evolute della pelle vecchia. Non siete altri, siete l’evoluzione di voi, non avete rinnegato, avete
trasformato, attraverso il movimento, il vostro piombo nel vostro oro. Nell'assenza di immobilismo
c’é il segreto dell’alchimia, la noce inarrestabile di ogni processo evolutivo che non ripudia, non
elimina, non esclude, ma semplicemente trasforma e nel nuovo che ha creato con la sua
consapevole fatica riconoscete sempre i tratti di un vecchio assimilati, compresi e integrati. Le
farfalle si conquistano la splendente livrea delle ali, ma il loro corpo é sempre uguale a quello del
vecchio bruco che erano. Il nuovo, le ali, portano in alto il vecchio} quel vecchio che siete stati e che
continuate ad essere, mentre volate sopra, mentre volate via. Non abbiate fretta, non abbiate
paura. Una metamorfosi avviata é inevitabile e non si può scegliere di rinunciare a due ali che già
stanno spuntando.
Siamo tutti bruchi e farfalle e ogni bruco ha bisogno di tutto l'aiuto possibile.

Conta il concetto sostanziale e non i particolari. Conta la conferma e la certezza dello stesso aiuto
agli uomini che scavalca i secoli. Ciò é anche una notevole chiave di lettura per voi sul concetto di
misurazione del tempo.
Di fronte ad un compito spirituale non conta il tempo, conta solo il compito.
Il computo del tempo non entra nei bilanci animici di un karma se non sotto forma di percezione
delle occasioni colte o delle occasioni perse, é valutazione di tempismo, non di tempo. Lo spirito é
fuori dal tempo perché lo possiede, é fuori dallo spazio perché lo contiene e sa assumerne le forme,
e tempo e spazio si riducono a convenzioni necessarie all'evoluzione degli uomini. Per capire questo
é necessario sulla terra essere più spirito che materia, e sarebbe anche così un capire
necessariamente parziale, perché il reale rapporto con un tempo non tempo, la cui vera dinamica
immobilità é la sostanza di conoscenza contenuta nell‘apparente e necessaria cronologia umana,
figlia dell’interazione con la natura, é conquista di uno spirito privo di materia.
Voi potete intuire il concetto di immobilità mobile, é quello per cui gli stessi aiuti di conoscenza
vengono a completarsi duemila anni dopo, ma appartengono in realtà all'attimo senza tempo
dell'evoluzione. Il tempo non é passato, o se é passato non conta, perché lo spirito é immobile nella
contemplazione della stessa verità fuori da ogni tempo. Le convenzioni della terra, segnate dai ritmi
scanditi della natura, accompagnano l'evoluzione di una materia che nella natura é chiamata ad
evolvere per arrivare a ricongiungersi con la sua primordiale semplicità, mentre lo spirito ospite sa
di appartenere solo parzialmente a questo meccanismo, che accetta perché lo riconosce come
passaggio evolutivo necessario.
Cogliete l'indispensabile, cioè la certezza dell’aiuto. L’indispensabile messaggio resta la certezza
dell‘aiuto, che tutti ne ricavino la certezza dell'aiuto. Crescete forti della sicurezza di vederlo
arrivare, abbiate per questo il cuore leggero. Nei compiti spirituali l’aiuto di Dio non é teorico ma
concreto. Cristo come essenza non si é mai allontanato, Cristo accompagna sul serio il cammino
degli uomini.

La degenerazione é progressiva, lenta ma costante. Si sta cronicizzando un meccanismo per il quale


gli uomini si sentono spinti a tirare fuori tutto il peggio della loro parte materiale. E’ una pulsione
inconscia, quasi masochistica, l'ultimo istinto di sopraffazione, la voce di un ego collettivo che
assorda e sembra trascinante. In questo deserto tornerà il tempo dei fiori. Chi si differenzia non
viene afferrato dalla frana.
E’ umanamente doloroso assistere al franare dei miti su cui si era costruita un'apparente civiltà, é
doloroso vedere gli inganni di tante illusioni, i prezzi di tante illusioni, ma un nuovo può nascere solo
sulla lapide compresa e accettata di un vecchio che non era più accettabile. Se foste solo materia,
sareste già da un pezzo scomparsi senza tracce, senza aneliti, senza riscatti, senza storia. Il dolore
sottolinea l'anelito ad altro, la volontà di spirito riscatta la decadenza della materia. La
comprensione dei passi umani nei cicli della natura offre la storia dell'evoluzione e libera dal peso di
un atroce non senso.
Essere i nuovi testimoni, apparentemente inattivi, di un passaggio come questo é doloroso per ogni
mente. Anche la mente più plasmata non vorrebbe assistere, non vorrebbe essere più testimone di
nulla. Eppure in tutto ciò, in questa non facile esperienza umana di estraneità, lo spirito parla di
fratellanza e ricorda l'amore. La mente fa sentire isolati e diversi, lo spirito continua a dire l'uno. Gli
intimi dialoghi con lo spirito impediscono di annegare nel desiderio della mente di andarsene, di
scomparire con la materia. La connessione costa più di un tempo, vi offre tante cose che la materia
non può dire e nella solitudine di conoscerle il cammino appare più duro. Lo spirito libero dalla
materia comprende e sostiene.

Attenzione ai falsi distacchi. La partecipazione interiore deve farsi in qualche modo sentire, anche se
non vi connota più di trasporti esteriori. Si può cogliere un aiuto, un’intuizione, in mezzo alle
situazioni più improbabili, nelle realtà quotidiane che sembrano più opache, fra le persone
percepite più inconsapevoli.
Il distacco non é mai chiusura o aprioristica esclusione, chi é nel giusto distacco é molto vicino alla
gioia. Chi si sente isolato e diverso, senza trovare significati e soprattutto senza fare nessuno sforzo
volontario per rompere la convinzione mentale dell'isolamento sterile, non é nella corretta ottica
spirituale.
Questi sono i pericoli di una consapevolezza non completamente metabolizzata dalla parte
materiale di voi, non solo la mente, ma anche il corpo.
La resistenza fisica a ricorrenti informazioni indimostrate, lo sradicamento dai vecchi riferimenti,
può provocare anche inconsce somatizzazioni di difesa. Riferitevi sempre al sentire, il vero distacco
é caldo, non mai freddo. Andate a cercare un po’ di infantile entusiasmo, siate un po’ meno gravi,
meno seri, ridete, ricordate l'approccio naturale al mondo dello spirito, la verità é semplice.

E’ tutto cammino. Ogni brutto momento che infine converte il suo sentire é una gola scavalcata, un
macigno oltrepassato. E’ nella conversione del sentire il mutamento, la trasformazione del piombo
in oro, la vostra segreta, incessante attività alchemica. Ognuna di queste esperienze é una piccola
morte, una grande morte per l’ego mentale. La riunione dopo l’isolamento é pienezza di unità. Non
sostate, scorrete, andate verso, andate con. La percezione dell'isolamento più é forte più é un
inganno mentale. Non é possibile essere sostanzialmente soli quando si sa di saper vivere l'
appartenenza al tutto e all'uno di cui ogni singolo rapporto umano può essere, se voi lo volete, una
specifica, diversa manifestazione. Ogni lettura contiene sempre un ventaglio di letture alternative
non meno convincenti della prima, più istintiva. Cercarle costa, ma trovarle é gioia e respiro.

Oltre l'intelletto c'é l'accettazione che non ha supporti. Vi abbiamo detto verità umanamente
inquietanti che riguardano gli uomini, dopo avervi detto fondamenti astratti di verità che sono la
stessa cosa.
Se avete capito il lavoro sui dualismi, l'inquietudine contiene la pace, diventa pace, é pace. La morte
ha cambiato il suo significato, ma per arrivare a viverla come transito per la vita é necessario
sperimentarla metaforicamente tante volte. L’inquietudine, la paura, il dubbio, la solitudine
spirituale, il disincanto, il non assomigliare più in ogni oggi ad ogni ieri, il vuoto che non ancora si sa
percepire pieno sono tutte piccole morti; ma la connessione di un attimo, l'intuizione di un istante,
un battito d'amore vero vissuto nei falsi amori della materia, un soffio respirato di fratellanza, un
senso lontano che continua ad incendiare un nulla vicino, questi sono i bagliori già intravisti della
vita. Chi non teme la morte non può temere l’inquietudine. Dentro questa inquietudine c'é il
cammino di ogni evoluzione che sappia di conquista, c’ é la sperimentazione del dolore che si
osserva diventare sofferenza, c ‘é l’abbandono dei vecchi piaceri equivoci, c ‘é l’oblio dei desideri,
c’é quel vuoto di lasciar andare i riferimenti, c’é vederli dissolversi mentre, al loro posto, un
quaderno indimostrato e indimostrabile apparentemente non sostituisce con nulla i riferimenti
persi, le vecchie cose perdute, non offre riferimenti, non offre cose.
lo vi dico che la vostra inquietudine é pienezza. Quando le cose si compiono e l'inquietudine
scompare, essa appartiene al tempo della sospensione, alla solitudine dolente e inquieta del
Getsemani prima dell’arresto.
Il Getsemani é l'attesa che si compia un certo doloroso, un dolore che é riscatto, che contiene la
gioia di una vita finalmente mostrata a tutti, é la promessa del sepolcro spalancato, é l'uno
dell'amore.
Sembra allegorico, ma é reale in ogni uomo che l'ha capito. Ancora la lettura di un non tempo
trasferito in illeggibili tempi umani, ancora dunque il tempo sulla terra dà inquietudine. Sostate nel
non tempo della meditazione, cercate i silenzi temporali della natura, dicono le stesse cose. I ritmi
costanti della natura contengono sulla terra il battito segreto del non tempo, la pulsazione di una
verità velata eppure insieme così manifesta. Oggi in questa inquietudine andate a ritrovare con
volontà di pace i contenuti che non potevano essere chiari ai tempi del primo apprendimento.
Rileggete cercando righe nascoste allora, ampliate la percezione, dilatate la disponibilità ad intuire e
ricordate il non tempo di memorie affioranti della medesima verità e della medesima inquietudine.
Siete in tanti a provarla e in essa non siete soli, e anche una sosta nel non tempo dello spirito é in
realtà un passo. Mani e mani invisibili intrecciate si intrecciano alle vostre nella scelta d ‘amore che
avete compreso. E' per tutti con tutti e con ognuno.

L’inquietudine conferma il conflitto anima/mente e mantiene nell'osservazione del dualismo. La


sofferenza e l'impegno che ne derivano sono sempre più evolutivi e producono cambiamenti
profondi, non immediatamente visibili. Vi abbiamo già detto che l'accettazione non é una presenza
nel puntuale presentarsi di ogni previsione, ma é restare consapevoli anche nell'apparente
immobilità dell'assenza di ogni anche vago riscontro.
La consapevolezza alta sulla terra contiene e compone il dualismo inquietudine/gioia.
E' possibile agli uomini sperimentare questa oscura gioia inquieta, questo passo sicuro ed esitante,
questo costante dubbio pieno di certezze. Qui si sperimenta, senza saperlo raccontare, l'illusorietà
delle contraddizioni, qui si vede una luce piena di buio, un riposo che chiede tanta fatica. Vi abituate
a scardinare antichi ordini mentali per scegliere un apparente disordine organizzato da leggi molto
diverse che si ricordano in zone non catalogabili. Si riconoscono, non si imparano e si va dietro un
sentire molto consistente pur nella sua evanescente indimostrabilità. Le cose cambiano, ricordatelo
sempre, ciò che oggi pare evanescente diverrà a tratti chiarissimo, mentre le evidenze della mente
si appanneranno di fronte alla manifestazione di un assoluto che la mente non contiene e squarci di
verità vi spaccheranno di conferme il petto. I fantasmi e gli embrioni dei pensieri negativi si
staccheranno dalla terra dissolti in una collettiva, grande catarsi, spazzati da una purificazione che li
sostituisce con vibrazioni diverse, giovani, nuove, e l'umanità aprirà alla terra un nuovo mattino.
Gli uomini stanno camminando per arrivare a vedere questo. L'alba nuova non é lontana e ci sarà
un giorno in cui il sole illuminerà il mondo come nel primo mattino della Genesi, perché ogni fine
contiene un principio e gli uomini ne sono testimoni e strumenti.
Nella stasi c'é il movimento massimo dell’accettazione. La vera accettazione chiede un continuo
movimento interiore e si diventa mobilissimi in questo continuo adeguamento che cambia la vostra
struttura e la vostra energia. Abbiate fiducia in me. Sulla terra l'involucro fisico é sempre più fragile
e va aiutato avendone la massima cura. Il mondo fisico non ha ancora imparato le terapie spirituali
e naturali che arriveranno sulla terra con la coscienza nuova. Tutto verrà quando sarà il suo tempo.

CROCE
La progressiva follia degli uomini condurrà al precipitare annunciato, all' abbattimento di ogni
limite, all' olt-raggio al contributo della natura, essenziale e sacro all'evoluzione umana. Una mente
che si crede onnipotente e non si offre più nessuno sbocco spirituale, stermina nel peggiore dei
modi se stessa e chi la segue. Mentre i morti continuano a provocare altre morti, chi resta vivo non
si interroga, non si ferma e trascina tutti coloro che, come lui, non si. interrogano, non si fermano.
Gli uomini che cercano risposte benedicano la loro inquietudine, benedicano i loro interrogativi, il
loro incerto passo verso direzioni scomode e apparentemente alienanti. Nella folla di ciechi che
corrono al buio, spinti dalla massa che preme, chi, con gli occhi aperti e il cuore gonfio, spinge nella
calca per andare dell'altra parte, sempre si percepisce solo, sempre si vede in minoranza. Invece
ognuno di questi uomini soli sta diventando quasi un'altra folla, fatta di essere singolo e conquistato
contrapposto ai numeri infiniti del nulla. Uno solo di questi é più forte e più efficace di milioni di altri
e due ne chiamano altri due, e poi quattro, e poi dieci e ognuno di essi moltiplica all'infinito la sua
luce.
Voi ancora non potete vedere né cogliere l'immane movimento della consapevolezza che avanza, gli
squarci di verità che a tanti spaccano il petto , l'inesorabile avanzare di un bene inevitabile, silente,
anonimo, che urla il suo grido muto e riempie di echi le valli.
L’eco rimbalza, si allunga, cammina, viene raccolta e continuata, é una vibrazione assordante, farà
crollare interi monoliti spessi e incrostati di strati e strati sovrapposti di sordità, di cecità, di male.
Inevitabilmente ogni uomo consapevole si crede solo, e non può percepire quanti invece in realtà
sono, ma la conquista della verità é solitudine, é viaggio singolo sottobraccio solo a se stessi, a quei
voi stessi che avete capovolto. Poi vi conterete e scoprirete la meravigliosa solidarietà della
fratellanza e l'uno in terra. lo sono in fondo al burrone a raccogliere la folle corsa dei ciechi, io sono
sulla cima più alta del mondo a guardare con voi il nuovo sole.
lo sono, voi siate.

CROCE
Ci sarà una casa per gli uomini consapevoli in cui la luce della conoscenza della verità assorbirà e
dilaterà la luce che essi danno alla terra. Essi abiteranno la verità conquistata e inalienabile, essi
saranno nella ricongiunzione. Durante la loro vita si avvicinano alla percezione della gioia,
cominciano a sperimentare la perfetta convivenza di gioia e difficoltà, capiscono la quiete dinamica
dell'evoluzione, tornano a casa stando ancora sulla terra. La casa che troveranno qui é l'immenso
spalancarsi di questa gioia assaggiata, il respiro caldo dell'amore che chiude le solitudini del
cammino, l'abbraccio della fratellanza spirituale che abbatte le barriere di qualsiasi distanza,
l'onnipotenza dell'onnipresenza di ciascuno e di tutti. L’uno e il miracolo dell'individualità
conservata e trascesa, integrata col tutto, singola e corale presenza pulsante, vibrante, eternamente
viva.
Chi sceglie di essere, farà di questo essere l'eterno connotato di uno spirito evoluto, consapevole,
attivo nel sorreggere e insieme immobile nell’avvenuta ricongiunzione. Il dualismo ultimo che si
compone qui é la contemplazione unita alla mobilità dell'amore che non vi potrà mai cristallizzare
fissi sul vostro livello conquistato. Esso é vostro per sempre, ma nell'immobilità intesa come
conquista di una conoscenza che diverrà l'essenza di voi, avrete tutta la massima mobilità per
andare dove la vostra conoscenza vorrà portarvi e avrete mille mani per aiutare, mille occhi per
vedere, mille uditi per ascoltare, dentro ogni tempo e fuori da ogni tempo, liberi da ogni barriera
spaziale. Volerete ovunque restando contemporaneamente immobili nella vostra conoscenza
acquisita per sempre e sarà la conoscenza alta riservata a chi ha a tal punto camminato da averne
ricevuto alcuni anticipi sulla terra.
Credete in questa ricongiunzione, credete nell'arrivo a quella casa che é solo un ritorno. Quella casa
l'avete dentro, imprigionata dalla materia. Sarà essa la vostra libera dimensione, la vostra illimitata
realtà.

CROCE
c'é qualcuno qui con me, che io ho accompagnato da te, c'é ∞ la voce di tutti i bambini che, quando
arrivano qui, trovano immediatamente la mano di Cristo.
Noi non abbiamo le difficoltà dell' orientamento, subito capiamo di essere nella luce e subito la gioia
dell'uno cicatrizza e risana le nostre ferite terrene. Alcuni di noi sono spiriti estremamente antichi e
sapienti, ma qui, appena giunti, troviamo tutti la protezione e l'amore dovuti all' infanzia. In terra
siamo stati quasi sempre piccoli esseri molto consapevoli, perché un bambino che muore ha spesso
un ‘anima grande e la sua morte offre un'evoluzione a chi resta. L’amore di Cristo dilata e
ingigantisce il tanto o poco amore che abbiamo avuto in terra e in questo amore concludiamo
rapidamente il nostro brevissimo bilancio, che ci dà le alte ragioni della nostra nascita e della nostra
morte e stiamo a lungo nell'amore dell'uno che percepiamo risanante e perfetto.
Dite a chi vede andare un bambino di pensarlo dentro un illimitato bene che comprende anche il
bene di coloro che lo piangono. Dite ai vivi di non piangerci, in questo amore noi li teniamo vicini e
loro ricevono questo amore più degli altri. Non ci sono separazioni, c'é l'illusione della separazione,
l'illusione dell'assenza, ma noi siamo vivi, siamo presenti, siamo nell'essenza della verità che a noi
arriva diretta, senza alcuna fatica, sicuri e protetti come siamo, così eternamente felici.
Torneremo ancora; ma di tutte le nostre incarnazioni ricorderemo sempre questa, che sulla terra é
vista come una povera storia atroce, come la più bella, come la più evolutiva. Non piangete i
bambini che muoiono, amate i bambini che vivono, tutti, non solo i vostri. Noi vi guardiamo con
amore, senza rimpianto, noi siamo intorno alla luce che sulla terra chiamava i piccoli intorno a sé.
Non c’é limite a quella luce, a quell'amore, imparate a darlo ai piccoli vivi.

CROCE
Non dovete turbarvi quando parlo di idea intelligente di male. Sapete che ogni istanza spirituale é
reale e completa nella misura in cui contiene il suo contrario, l'esistenza del dualismo concede
l'esistenza della conquista. Non ci sono imprevisti in questo disegno, più alta é l'istanza, più alto é il
suo corrispondente contrario.
Chi nel suo tragitto evolutivo si é inserito nell'intenzione dell'istanza massima, deve in essa
riconoscere l'esistenza dell'altra sua componente, altrimenti la conoscenza e l'interiorizzazione
dell‘intenzione restano incomplete. Conoscere l'esistenza non significa necessariamente
sperimentare. E’sufficiente accettare ed osservarsi di fronte a questa realtà. Così come chi sceglie di
sperimentare il male prima o poi incontra anche il bene e deve accettarne e riconoscerne l’esistenza
implicita per confermarsi nella sua scelta, lo stesso accade per chi é schierato dall’altra parte. Sono
le inevitabili conferme che si trasformano in conquiste.
E' nel karma di ognuno la singola, personale percentuale di diretta sperimentazione; la maggiore o
minore durezza del cimento é determinata da tanti individuali fattori di ogni singola individuale
storia. Nulla é sfuggito, nulla ha preso la mano, nulla é più forte della prima intenzione creativa. Voi
uomini continuate a non accettare del tutto il rispetto che c’é dietro questo lasciarvi liberi. Lo
sentite punitivo, invece é il massimo riconoscimento alla vostra sacra individualità, il miracolo
dell’uno e la fratellanza fra esseri tutti diversamente speciali, insostituibili, inconfondibili fra di loro.
Tanti, tutti diversi, milioni, tutti diversi, eppure uno, composto da milioni di singoli ciascuno, ognuno
amato e seguito per quella che egli è, qualunque sia la scelta libera di chi vuole essere. Il male
intelligente, inscindibile dal bene intelligente, contrasta l'uno idealizzando la solitudine del singolo,
tentando di isolarlo dall'abbraccio cosmico della fratellanza, dalla percezione dell'appartenenza al
tutto. Il bene intelligente compone l'individualità, esito inevitabile di una libertà che é il primo
requisito concesso all'evoluzione, in una comune, corale indispensabilità al tutto del movimento
creativo che non potrà mai annullare queste individualità. Esse sono libere nell'affrettare o nel
ritardare l’uno della fratellanza composta che concluderà l’evoluzione in terra. Le occasioni di
osservare e di sperimentare il male sono altrettanto evolutive del loro contrario e voi intanto vivete
in terra la privilegiata esperienza del conoscere.
CROCE
State cominciando ad avvicinarvi alla giusta percezione dei concetti male/bene. E’ necessario un
lungo viaggio per affrontare sulla terra la verità dell’assenza di agenti esterni a voi in questo
dualismo. E’ della mente umana lo sforzo di seguire il bene ed evitare il male, anche dopo averli
spogliati dai loro equivoci esistenziali ed averli ridotti a pure istanze. Questo é già essere avanti in
un cammino consapevole, ma l’ultimo passo nella comprensione assoluta del dualismo é prima
l’osservazione, cioè l’accorgersi e il guardare, e poi l’accettazione fattiva che bene e male esistono
solo dentro di voi e ciò che di essi si vede all'esterno é solo un'immane proiezione collettiva.
Capite meglio adesso ciò che vi é stato detto sullo Spirito Santo in voi, capite meglio il concetto degli
attributi divini della scintilla che ospitate. Lo capite meglio se lo unite a quell'unico messaggio in cui
ti é stato detto che le Entità che ti guidano, che vi guidano, sono costanti presenze d'amore in virtù
dell'uno, ma le verità che vi arrivano arrivano da voi, dalla memoria animica che porta te a
trasmetterle e voi a riconoscerle.
Questo non é un passaggio di conoscenza a voi privilegiati, é un riaffiorare di conoscenza in voi
consapevoli. Quando le conoscenze spirituali si risvegliano in qualche uomo, egli improvvisamente
percepisce la nostra presenza, che c’é sempre stata, ma che ora diventa per lui visibile, vuoi sotto
forma di scrittura, o di sogni,
o di intuizioni. Non siamo noi che insegniamo la verità, la verità é in voi e qualcuno la ritrova.
In questa verità c'é l'uno ed é per questo che finalmente ci sentite. Non delegate, non rivolgetevi a
noi per sapere, rivolgetevi a noi per vivere la fratellanza facile, che vi sostiene in quella così difficile
sulla terra.
Il mio ruolo fra gli uomini é la condivisione, non più l'insegnamento. Attraverso di me voi rielaborate
le vostre memorie e io vi guardo, vi do la mano, vi raggiungo, vi accompagno e vi aspetto, ma tutto
di me, quel tutto di me che voi pregate, é in voi, non fuori.
Parlatemi, non pregatemi, é l'ultimo passo quello di arrivare a smettere di pregare. Così arrivate a
capire che non ha più senso chiedere aiuto per essere preservati dal male quando il male é già lì.
Accettare questa verità é già indebolire la proiezione del male all'esterno, poi non accanitevi a
perseguitarlo. Questa accettazione che arriva dopo un viaggio infinito, apre intuizioni su direzioni
personali da seguire senza ostinazione, senza ansia. E’ il viaggio fatto fin qui a suggerire ad ognuno
come trattare il suo proprio male con certezza, con fiducia, con infinita, consapevole compassione.
Questo viaggio porta a questo nastro di partenza, é viaggio di tanti sentieri diversi, di tante storie
confluite allo stesso crocevia. Chi é consapevole é pronto a cominciare la sua propria, personale
sfida al suo proprio, personale male, forte del suo proprio, personale bene. La mia mano serra e
accarezza le mani sudate degli uomini che cominciano e spinge chi ancora non ha capito.

Soffiano i venti di un continuo rinnovamento, ogni conoscenza che appare come una nuova
scoperta non supera quelle precedenti, ma si integra con esse e nulla é mai contraddittorio, nulla
vanifica , tutto si aggiunge e si completa in un comprendere sempre più dilatato, sempre più
illimitato. Comprendete con la mente al di là delle possibilità della mente, comprendete con la
mente oltre la mente, eppure non c'é termine più adatto di comprendere, anche se vi sentite
confusi. Si comprende anche quando non si vede come si possa comprendere, e comprendere é
molto di più di capire. Così voi avete compreso qual é il ruolo delle guide che non può sottrarvi
l'autonomia del vostro comprendere, vi accompagniamo nella condivisione della conoscenza che
resta una conquista vostra. Ci sentite perché ci siamo, ci siamo sempre, ma diventiamo percettibili
quando voi vi connettete con il vostro spirito profondo. Fuori da questa connessione non potete
sentire, quella parte di voi ha la nostra stessa vibrazione e scoprirla é scoprirci, trovarla é trovare
l'uno. Fuori dall'uno siete sordi e ciechi, connessi con l'uno trovate le stesse, infinite possibilità
nostre.
Così la conoscenza si dilata e si continuerà a dilatare, tanto dovete ancora scoprire, tanto avete
ancora da trasmettere mentre l’inconsapevolezza trascina via tanti altri. Vivete con entusiasmo
questo impagabile viaggio, siate sempre protesi all’apprendimento di ciò che vi aggiunge tasselli
fondamentali di un quadro che affascina a tal punto chi ne vede il primo abbozzo che mai più egli
perderà il desiderio di impegnarsi a completarlo. E' fatto di ombre e di una luce talmente
abbagliante che a volte svela, altre volte acceca, ogni esperienza legata a questo lavoro di
completamento ha l' inconfondibile sapore, l'inconfondibile fatica e l’inconfondibile, esaltante
pienezza della conquista. In questo quadro a poco a poco si intravedono tutti i dettagli, ogni
piccolissimo particolare non é mai insignificante, non é mai inutile. A volte scoprire un particolare é
conquista più grande di aver colto l’insieme, é un'esperienza nuova importantissima, ogni
apparente inezia può contenere l'infinito. Guardate bene ogni tessera prima di incastrarla, siate
certi di averla compresa, vivetevela, anche un interrogativo, anche un buio brancolare di un
momento é un fondamentale particolare dell'insieme. Sperimentateli tutti, non abbiate fretta,
mentre ne vivete uno fino in fondo, gli altri, già parte del quadro, si accendono e si confermano
mentre c’é la vostra cornice vuota che senza fretta vi attende,e incastrare in essa il vostro quadro
correttamente ultimato sarà la vostra definitiva conquista. Noi a volte vi indichiamo qualche
particolare che non vedete.

CROCE
Ogni inquietudine terrena può risolversi quando i bisogni si compongono nell’amore invece di
cercare soddisfazione e immediato, frettoloso appagamento. Un bisogno personale creduto
personale é in realtà l'eco ascoltato da voi di mille simili bisogni. Provate a dare a qualcuno quello di
cui avete bisogno voi.
Se vi manca una carezza date una carezza, se vi manca una parola date uria parola, se vi mancano
soldi per vivere aiutate un povero. Così facendo buttate il vostro bisogno nella corrente dei bisogni
degli uomini e rispondete alla fame di quel bisogno senza rispondere a voi. Concentratevi sul
bisogno che ha tante altre voci oltre alla vostra, colmate quel bisogno riconoscendo in esso le
lacrime di tutti che ne hanno fatto un bisogno. Asciugando altri occhi smetterete di piangere voi.
Ogni dolore é solo la spia di un dolore collettivizzato immensamente più grande, del dolore
dell’umanità, del dolore della terra, che é la mancanza d'amore. Ogni creatura creata oggi lo vive
acutamente. Anche nel dolore esiste e si palesa una forma di fratellanza, cominciate il passaggio ad
una fratellanza di gioia.
E' possibile, é possibile attuarla, é possibile conoscerla , é possibile sperimentarla. Gioia e dolore
sono le due metà di un dualismo, cioè un uno da comporre. Fate che il dolore singolo e collettivo di
oggi, di questo vostro tempo malato, sia un transito per una gioia, la gioia di chi comprende, di chi
cammina, di chi disserra le braccia e le apre agli altri, finalmente consapevole degli altri. Non sentirsi
soli nel dolore, riconoscere altri dolori é il primo passo per uscirne, ma non é un passo della mente,
é un passo del cuore. Siate anime, soffrite, vivete, amate, gioite, andate, crescete, capite stando
nell'anima, nelle conoscenze, nelle sapienze dell'anima. Oramai la vostra mente abita spesso
nell'anima, entra ed esce da quella casa, ma la conosce e sa uniformarsi. Non cercate altre case,
questa é la dimora dell'evoluzione. Rompete i vostri confini, questa dimora non ha pareti.

CROCE
Quando la consapevolezza scende in voi fino a diventare pienezza, allora si arriva alla gioia, ed é qui
che io vi aspetto, perché voi sentiate finalmente dentro ogni vostra fibra la verità della realtà che
non vedete.
Quando vi dico “credete in voi stessi”, non dico retoriche parole di incoraggiamento, vi dico di
credere possibile l'impossibilità apparente della fede.
Andate oltre i sentimenti feriti di un cuore buono, seguite la verità che avete ricordato, ma seguitela
sempre, non solo quando state bene. Il disegno di ogni esistenza ha mille complicati ricami, il
tessuto di ogni vita é segnato da mille pieghe ed intrecci ma si può seguirli, inserirsi, insinuarsi in
essi stando nel pensiero d’amore, quando siete tornati memori del perché e del come.
Gli enigmi non sono più crudeli quando si vivono con lo spirito ritrovato, anche la crudeltà di certi
fatti della vita é una scelta. Se voi state nel radicato, accettato, compreso pensiero d'amore, gli
enigmi offrono risposte. La crudeltà é solo un passaggio alla bontà, quella bontà che illumina i dolori
della cattiveria. Abbiate fiducia nel vostro essere senza limiti, cominciate finalmente a crederci e a
portare il messaggio d’amore al mondo, non complicate con personali elucubrazioni la sua
splendente, diretta semplicità. L'amore ha tanti gesti, parla tanti linguaggi. Muovetevi nel mondo
come esseri uniti, non scissi, come esseri d'amore. Capire il proprio male e trovare il proprio bene é
un viaggio che procede per fasi che si succedono, sempre più leggibili, di apparenti costruzioni e
distruzioni. Nulla si costruisce, nulla si distrugge, tutto semplicemente riaffiora e prende forma da
profondità seppellite un tempo non ancora accessibili. Datevi slancio, recuperate entusiasmo, la
scelta dell'amore é esaltante, calda, ricca, gioiosa, feconda. Ricordatevi le parti mancanti, siate
ognuno e siate tutti, decidetevi ad afferrare la gioia.

CROCE
Andare a ricordare la gioia e imparare a non perderla più, scoprire l'infinita relatività di ogni dolore
é entrare nell'assoluto, scomporre la costruzione mentale che presiede al vostro soffrire é effetto
inevitabile di una consapevolezza accettata. Convincetevi che la gioia é inevitabile, che potete solo
ritardarla, rimandarla ad altre vite prolungando senza ragione l’accettazione della realtà spirituale.
Voi avete la conoscenza, se non dimenticate, se non appiattite, se non vi uniformate , se
abbandonate la paura, la gioia é vostra, é voi. Non posso spingervi, ma vorrei lì tutti gli uomini.
Credetevi verità mentre create la vostra vita, smettetela di offuscare la vostra luce, spalancatevi in
un grande sorriso che accoglie tutti dolori, tutti i perché, tutte le invocazioni di aiuto che avete
trascinato nelle vostre notti insonni di tante vite, nei giorni vuoti o bagnati di lacrime che non hanno
finora trovato mai riscatto. Il sorriso che vi aspetta oggi compone tutto questo, cercatelo, é così
vicino, é già dentro di voi. Andate a suonare le campane di tutti i campanili, svegliate i morti con
questo sorriso, aiutate il mondo illuminandolo di conoscenza offerta con un sorriso, il sorriso di chi
ha ricordato, l’unico aiuto vero per chi ancora non ricorda. Innalzatevi in questa gioia, essa é
l’ultima, definitiva risposta.

CROCE
Il Corpus é stato il vostro principio sarà il principio per tanti.
Dopo la conoscenza del Corpus si può affrontare anche un oltre, un oltre il Corpus, verità più
estreme che vanno molto più lontano, che all'inizio disorientano perché sembrano contraddire
precedenti parole. Non é così, sono le prime vere lezioni dopo aver imparato a leggere, sono già
cominciate. Ricordate quanto appreso sull’umiltà e sulla presunzione, coniugatelo con la
conoscenza del divino in voi, ricordate lo Spirito Santo, l'uno dell’anima con le Guide, con il tutto.
Adesso ricordate quanto detto sulla preghiera e la brutale affermazione del non pregare come
conquista, e cogliete l’oltre cui arriverete quando capirete che la vera preghiera parte dal
riconoscimento e dall'accettazione del divino in voi, non facile in terra. Perciò dialogare con me, con
noi, é dialogare con quella parte divina di voi cui arrivano le domande e che conosce le risposte. Mi
trovate dentro voi e non fuori, e cercarmi cosi é preghiera. Mentre cercate e vivete la connessione
con la vostra parte divina, voi state pregando. Interiorizzate la preghiera dialogando con voi stessi,
con la vostra voce profonda che vi indica il cammino, e lasciate i rosari e i mantra agli inconsapevoli.
Pregate per la terra vivendo per il bene della terra, facendo per essa gesti di conoscenza e di
saggezza, oltre che recitare il Padre Nostro. Oggi voi non potete più pregare come una volta, dovete
vivere quello che le preghiere chiedono, guidati dal dialogo continuo con il vostro nucleo divino.
Dovete credere nelle vostre potenzialità spirituali, non sperare nei miracoli. Questo é già oltre il
Corpus, altro verrà.

CROCE
Non é importante la valutazione terrena di un cammino spirituale. Vi si presentano quotidiani
appuntamenti che riconosce la vostra anima e con il pensiero, per moltissimi aspetti già plasmato,
voi li onorate senza accorgervi. Andate avanti su questa strada anche se capite sempre meno, se
non capite niente, anche se il sentire si appanna. Tenetevi sempre connessi con la vostra mente per
vivere, non per giudicare il lavoro spirituale, le crescite reali, che alla mente appaiono sempre
presunte. Non c'é in terra il metro valutativo corretto delle crescite spirituali, questa valutazione
sarà la conquista più esaltante per voi nel vostro bilancio karmico. Lì dove siete le crescite spirituali
non si possono misurare, perciò può essere che voi vi sentiate carenti, inadeguati, inoperanti, ma
che questo sentire non sia affatto l'indice di uno spirito fermo.
Non sostate nella confusione, volontariamente cercate pensieri alternativi a quelli che vi
inquietano, che vi abbassano. Cercate la luce in ogni giorno e illuminate ogni giorno, é sempre lo
stesso sforzo anche se oggi costa di più.

Saper aspettare e accettare il tempo é una delle prove spirituali in terra. Esso é mutante, a volte
vola e sembra portarvi via in un attimo giovinezza, possibilità, occasioni, altre si ferma e vi trascina
in esasperanti lentezze che ostacolano progetti e iniziative. Ricordate, esso é un'illusione, una delle
più grandi illusioni dell'uomo convinto di essere inserito dentro un'implacabile cronologia.
La legge che rende uguali gli uomini in terra fa sì che essi si vedano inquadrati dentro ineluttabili
sequenze progressive spaziali e temporali, dentro un principio, una durata e una fine, inseriti in uno
schema comune al principe e al povero. Si nasce, si vive, si muore in un luogo e in un tempo, così voi
credete, così voi addormentate ancora la coscienza della realtà del tempo dove una vita é solo un
attimo, dove il passato e il futuro sono uno contenuto nell’altro in un tempo in cui conta solo l'oggi,
che non é fermo, ma in continuo divenire.
Il vero tempo si misura in conquiste, gli anni dì vite e vite spariscono dentro un’unica conoscenza
sperimentata e appresa, e questo é un tempo che non conosce l’immobile sospensione dell’attesa.
Se restate connessi all’anima trovate possibile questo tempo anche in terra, ribaltate le abitudini
umane e stando nel tempo ne uscite, e così uscite dai falsi limiti che esso sulla terra sembra imporre
e uscite dalla sofferenza illusoria in cui questi limiti costringono gli uomini.
In realtà siete voi a possedere il tempo, non il tempo a possedere voi, siete voi a determinarlo, a
connotarlo, a siglarlo e non il contrario. Se volete voi siete i padroni del tempo, non dovete
imparare a esserlo, ma solo ricordare che lo siete già, e il domani é già oggi, e create la vita.
Avete possibilità infinite, vi manca solo un po’ di gioia e un po’ di fede in voi stessi.

CROCE
Ogni esperienza vissuta con integra ricerca di consapevolezza porta con sé, per chi la vive,
un'evoluzione progressiva, cioè fa bene quando fa bene e fa bene anche quando fa male. In questo
apprendere non c’é regresso, nella sofferenza di non capire non c’é mai regresso o immobilismo.
Alcune esperienze chiedono pedaggi più alti di altre, ma nella giusta visione dell'apprendere sono
tutte solo esperienze. La strada é sempre in salita per tutti, ma alcuni piedi sanguinano più di altri.
Siete voi a scegliere le vostre prove, non dimenticatelo, scegliete quando siete nell’onniscienza,
nel’onniveggenza, scegliete ciò che vi manca, la prova giusta per voi.
La fatica in terra che spesso pare vana non é mai una misura di come state assolvendo il compito,
non esistono paragoni con altri compiti,la fatica spirituale vera non é misurabile in terra. Perciò
quando la terrena fatica vi prova fino al limite, rifugiatevi nello spirito, andate fuori dal momento
terreno, cercate risposte nella conoscenza che avete e che nel profonda di voi sa, e sa dirvi che cosa
é giusto per la vostra anima. Mantenete il contatto con l'anima, l'ascolto delle sue voci profonde
che sono le vostre voci profonde.
Esse perforano l'oblio, esse permettono l'accesso a memorie non umane, quelle memorie
riaffioranti che vi tengono sul cammino, che vi spingono nell'evoluzione. Tutti gli uomini a tratti
dimenticano che l'evoluzione spirituale non coincide affatto con l'evoluzione umana, e spesso ciò
che la terra etichetta e giudica come sbagliato é l'esperienza più densa di significato e di conoscenza
per l'anima che l'ha scelta. Tutto cambia, tutto si muove, muri si aprono, alcune porte si chiudono
pur restando aperte e un vento nuovo muove le canne nella palude. L'acqua non é più stagnante,
brilla una stella in fondo al tunnel e un lampo bianco illumina le vostre notti. Voi troverete la gioia.

CROCE
Sempre più ringraziate di avere una mente vigile,é quella che vi conduce alla consapevolezza
conquistata, non semplicemente appresa. Tutti i vostri dubbi sono evolutivi, dentro una prova dura
come lo é, da sempre, la fede, la fede che chiede, che spinge senza rispondere, senza indicare.
Tutto vi si offre più dilatato, più grande, più misterioso di quanto abitualmente offre la terra, non
perdetevi d'animo, cogliete gli aiuti, cogliete le risposte. Verrà il tempo non tempo in cui sarete
nella gioia e insieme nel distacco, nel dolore e insieme nel distacco. Il bene a volte chiede
moltissimo, chiede di essere affermato, proclamato, abbracciato, difeso, chiede schieramenti
scomodi, chiede la difficoltà del diverso, la rinuncia ad un comune comodo di superficie in cui tutti si
ritrovano superficialmente convinti, chiede di increspare le acque immobili, stagnanti, in cui tutti si
illudono di specchiarsi. Il bene muove in chi osserva critiche e diffidenze, ma é un unico cuneo di
luce capace di interrompere infinite cortine di ombra e di nebbia, illusorie ma capaci di generare
reali agglomerati di oscure densità, spirali di buio che avviluppano gli uomini.
Il prossimo ciclo segna l'inizio di una progressione di spirito affiorante sulla materia, sarà il primo
marcato da una comune ricerca di consapevolezza, di fratellanza, d'amore. Voi vedrete passare
molte cose e altre
arrivare a sostituire una coscienza che non é quella degli uomini nuovi. Vedrete sorgere negli
uomini la spontanea ricerca della verità e la comunicazione sarà privilegiata e costante.

CROCE
Ognuna delle vostre crisi passate, presenti o future é una transizione. Da questi momenti di
passaggio ogni volta imparate qualcosa. Possono essere piccole o grandi lezioni, questo non
importa, importa il modo come voi affrontate e vivete la crisi. Nella giusta ottica di ricerca ogni crisi
é una benedizione, é un sasso gettato in uno stagno. Osservare e accettare é stare
nell’apprendimento che non sempre é chiaro e diretto. Entrate e uscite quindi dalle vostre difficoltà
senza mai perdere la coscienza dell'apprendimento, senza smettere di cercare il punto debole delle
vostre conclusioni mentali, l’anello mancante nel vostro dolore. Accettate il vostro dolore come un
forte stimolo a capire o a sentire qualcosa che é oltre, oltre ogni evidenza, oltre ogni
interpretazione.
C’é sempre un oltre, c’é sempre in ogni esperienza. Non appiattite l'esperienza, state nell’oltre,
cercate quell’oltre, chiedete a quell’oltre di illuminare la vostra fatica. Decidete voi come e quando
diventare operativi, il mondo ha sempre bisogno di aiuto, non c’é bisogno della fine del ciclo per
accorgersi di chi piange, di chi ha fame, di chi é solo. Le motivazioni a dare nel modo giusto
giacciono dentro di voi e attendono il maturo momento del risveglio. Non sarà per tutti sincrono,
perché diverse sono le vostre storie, ma in tutti voi prima o poi avverrà e conterrà la risposta a tante
crisi. Continuate a cercare, leggete il vostro tempo e l’uso che ne fate e le risposte verranno a galla
delle vostre profondità. State in pace. In questo vostro cammino, se cercate la verità, ogni momento
é verità. Non opponete resistenza alla verità affiorante in ognuno di voi, essa vi dà mezzi e capacità
che vi sorprendono senza sorpresa. Il bene emerge con mezzi diversi, se la dolcezza era un inganno
vi scoprirete duri, se la durezza era una difesa vi scoprirete dolci. Vedrete realtà negate, ascolterete
parole respinte, toccherete con altre mani, sentirete, sentirete l'onnipotenza della verità. La
urlerete senza gridare, la trasmetterete col vostro respiro, la sentirete vibrare nei chakra e nelle
cellule e sarete in una gioia senza nome, in un’emozione vibrante e tranquilla, certi di voi stessi,
certi di una connessione di luce e luce voi stessi, voi stessi verità. La pace interiore é una forma
pensiero che all’esterno porta pace nella materia, che crea la pace dove più in essa manca. State
nella pace in mezzo ad ogni conflitto e create le onde giuste di pensiero.
Non aggiungete sgomento a sgomento, paura a paura, dolore a dolore. Pace, siate in pace, portate
pace, sono questi gli uomini di buona volontà.

CROCE
Il bene del mondo é uno scopo alto. L'impegno che richiede é assunto come compito karmico da
anime sapienti di esperienza e conoscenza conquistata, che aggiungono questo compito a compiti
più personali o che addirittura possono aver terminato le conquiste personali ed essersi assunte
solo un compito di bene collettivo. In entrambi i casi sono generalmente vite complesse, con prove
e cimenti di spessore spirituale maggiore rispetto alle prove personali, che pure possono essere
durissime, di un karma comune. Questo é un karma non comune, la scelta del quale é possibile
verso la fine di tutte le incarnazioni. Il bene del mondo é una scelta faticosa perché il mondo ha
tante facce, tanti aspetti, vicini e lontani, teorici e pratici, astratti e concreti. Si lavora per aiutare
persone lontanissime, ci si misura con persone vicinissime, si pensa alla natura e mentre si ama
spesso, tanto spesso, si soffre.
Eppure queste vite arrivano sulla terra come spade e dinanzi a loro il male arretra. Durante la fine di
un ciclo queste vite sono più numerose ed è questo che permette lo scorrere di un ciclo dentro un
altro, senza spaccature, senza sospensioni, nel continuum della storia umana. Anche chi é ancora
molto indietro nel suo tragitto evolutivo riceve sempre una spinta dal contatto anche fugace con
queste anime più evolute, e adesso sulla terra di esse c'é una concentrazione.

CROCE
Non vi ho parlato per caso del bene del mondo, é ora di cominciare a configurarvi le linee del nuovo
ciclo, quindi la direzione di quel “dove” cui approderà il cambiamento. Entriamo in merito a dov’é e
che cos'é quel "dove”, rispetto all'essere del mondo nell' oggi del non tempo.
Ci sarà un passaggio che per alcuni può essere immediato, per altri può risultare stentatissimo, ma il
cambiamento di stato riferito ad una precisa situazione fisica o mentale é il piccolo barlume che
rivela una grande luce. Cambiare il proprio stato da egocentrico a ricercatore di fratellanza, da
oppositore a sostenitore, da aggressivo a comprensivo, da smarrito a ritrovato, da malato a sano é
iscrivere il proprio nome nella lista di chi, anche non sapendolo, cerca già la coscienza nuova.
Chi induce consapevolmente questo cambiamento va davvero a svegliare i morti. La coscienza di
questo ciclo é morta e si trascina dietro i suoi cadaveri e i suoi simulacri.
La coscienza nuova é uno stato di novella innocenza vergine in cui tutto va ricominciato, é come la
pagina bianca di un quaderno nuovo tutto da scrivere, é un cuore che impara le emozioni, é due
mani che imparano il lavoro, é partire dal riconoscere un essere prima di cominciare un fare, é
sapere la natura e avvicinarla nella prima delle ricongiunzioni che risanano, che rimediano. E’
autocurarsi e autoguarirsi, é conoscenza della natura spirituale prima dell'autonomia fisica ancora é
intuizione telepatica senza inganno, comunicazione sincera, istinto sublimato alla fratellanza che
comincia tradotta in gesti primordiali, arcaici, autentici, perché spogli di ogni sovrastruttura.
E' semplicità, la grande, smisurata semplicità dell'amore che gli uomini finalmente cominciano, in
grandi numeri di massa, a scegliere di sperimentare. Il prossimo ciclo comincia il cammino in questa
direzione. Non si arriverà subito a tutto ciò che vi ho elencato, ma gli errori e le cadute e i
rallentamenti saranno nella ricerca di questo bene, non più nel malsano compiacimento di ciò che
per cicli e cicli é stato necessaria conquista. Inserirsi qui, in questo I”dove" mai visitato, in questo
"dove" che segna l'avvio del riscatto degli uomini, di un'umanità carica di esperienza, non ancora
carica di conoscenza e ancora povera di amore, va a riempire le bisacce vuote, nutre la vera fame di
chi non ha capito di avere fame. Senza questo lavoro di stimolo ne sparirebbero troppi 'inghiottiti
dal nulla e il ciclo si spegnerebbe involvendosi in una autodistruzione senza sbocchi evolutivi.

CROCE
I piccoli non sono solo i bambini, sono tutti coloro per ì quali il mondo non ha posto, che vivono
costretti nella pietà e ben poco nella compassione. La compassione spalanca per loro un mondo
possibile, dove anche per loro c'é finalmente posto. Un mondo per loro può essere anche una
persona, allargate i confini dei vostri limiti e diventate pronti ad essere un mondo che ha posto per
tutti .

Sul concetto di ultimo c’é molto da dire. Ultimi sono i reietti della terra, non solo i malati, anche chi
li assiste può essere un ultimo, se la terra gli ha rifiutato realizzazioni personali. L’ultimo é
l'umiliazione, perciò anche chi é schiacciato dal potere di un altro o dalla miseria oltre che dalla
malattia, come chi trova sempre solo porte chiuse o chi ha subìto il tentativo di cancellare la sua
identità, tutti costoro sono ultimi, sono ai margini, sono tanti nessuno ai quali la vita butta in faccia il
qualcuno che non sono mai diventati. Questi ultimi, in tutte le loro categorie, possono presentarsi a
chi li vede rabbiosi, rassegnati, passivi, pazzi, deliranti, sereni di una mente bambina, ostili o docili,
ricettivi o scostanti, normali o subnormali o ipernormali.
Di tutti loro, chiunque fra loro incontrate, guardate l'anima e non la faccia, ascoltate l'anima e non
la voce e usate i vostri occhi per aprire un'altra vista. Curate lo spirito, la matrice comune fra voi e
loro che annulla i ruoli del volontariato.
Vedete l'altezza di alcune scelte karmiche, la loro dignità, la loro nobiltà che va a spegnere ogni
forma di pietà inconsapevole e la trasforma in fratellanza paritaria, dove spesso può capitare che sia
l'anima dell'ultimo a dare compassione al volontario. Cercate lo spirito, lo spirito insegna, pareggia,
unifica, spoglia ogni ego. Avvicinatevi agli ultimi, a tutti gli ultimi che incontrate, in ospedale, in
ufficio, in strada, a scuola, stando nello spirito; lo spirito non dà come la mente, esso si moltiplica e
si divide, esso é l'uno, l’uno in terra, prodromo e anticipo sperimentato dell'uno privo di materia.
Lo spirito é distacco, fa dimenticare alla mano destra ciò che ha fatto e ha dato la sinistra, taglia i
trasporti emotivi equivocabili, é presenza, presenza priva di orpelli, presenza di un essere, non di un
sembrare.

CROCE
Torniamo sulla consapevolezza. Arriva un momento in cui morire a se stessi non é più una
sofferenza, per questo vi dico che tornerete a ridere. Ve lo dico perché l'apprendistato si conclude
quando la consapevolezza diventa risata. Questa é la gioia, quella gioia che per tanto tempo non vi
siete saputi figurare, quella gioia che al posto di piangere di pietà vi farà ridere con un handicappato
e vi terrà consapevoli, centrati e leggeri, quando il resto del mondo si scioglierà nella disperazione di
chi non accetta e non capisce.
Quella gioia vi renderà capaci di dire “ce la faremo” e di cominciare una ricostruzione che prima
ricostruisce gli esseri e poi le cose. Quando sperimenterete che gli ultimi sono diventati voi, che non
avvertirete più separazioni, che non c'é più posto per nessun giudizio, che il vostro non é né dare né
ricevere, bensì una particolare condivisione di esperienze, quando vedrete che gli occhi di un cieco
vedono, le gambe di un paralitico corrono, la mente spenta di un ritardato é sempre connessa con
la sua anima anche se il cieco vi chiede di leggergli il giornale, il paralitico vi chiede di spingere
all'aperto la sua sedia e il ritardato fissa il vuoto e non vi risponde, allora sarete pronti, perché
riconoscerete le realtà nascoste, finalmente a voi manifeste.
Un riso di gioia vi solleverà il petto e nessun orrore sarà più un orrore perché voi vedete il bello, il
giusto, il sano che contiene.
Così questa esperienza sarà l’esperienza del nuovo mondo, sarà la nuova coscienza e l’amore
comincia a venire compreso dagli uomini. lo sono venuto a cominciare con l’umanità tutta le vostre
affaticate ricongiunzioni.

CROCE
Ci sono verità di voi stessi che la mente non osa affrontare e, quando l’anima le propone, la mente
si incattivisce a negarle. Non ho usato per caso il termine “incattivisce”.
Quando vi sentite prigionieri di un sentire cattivo che ingigantisce mentre vi sgomenta, lì c’é la più
grossa e la più inaccettabile verità su voi stessi. E‘ sempre tutto quello che non vorreste, é il peggio
che vi potesse capitare, intorno al quale avete costruito una vita per nasconderlo e ci siete riusciti
talmente bene che l'avete nascosto anche a voi, più a voi che al mondo. Quando scostando l' acqua
si vede il fango, esso non si può coprire con altra acqua, perché la intorbida subito. Lasciatelo invece
seccare al sole, il sole lo asciuga, lo restringe, lo schiarisce, lo sbiadisce, il sole, quando esso é secco,
lo crepa.
Tutti gli uomini hanno un fondo di fango e tutti per vite e vite lo coprono. Quando affiora agli uomini
sembra di soffocare, ma é solo sputandolo fuori che si permette al fondo di tornare limpido.
Quando vi sentite soffocare dal fango che emerge, non cedete alla tentazione di inghiottire tutto
un'altra volta solo perché vomitare fa stare male. Vomitare é un attimo, é lasciare il fango fuori da
voi, al sole. Anch’esso contiene pezzetti di vetro che al sole brillano, se non fate seccare il fango essi
non possono brillare né riflettere il sole. Provate ad accettare non solo quello che vedete, ma anche
quello che intuite, é lì il fango più incrostato. Prendete in esame l'ipotesi che l'intuizione sia vera e,
anche se vi fa orrore ed é per voi inconcepibile assomigliarvi, e non dico identificarvi, a quell’orrore,
provate ad accettare l’ipotesi. Accettare un se é il primo passo per smembrarlo e quando non c’é
più un se, vi ritrovate ad accettare un reale, non più un’ipotesi. Ogni evento, in chi ha scoperto la
consapevolezza, serve a far salire il fango. Cercate il fango sotto gli eventi, quando gli eventi e i loro
effetti passano, il fango é lì, visibilissimo. Potete buttarci sopra un altro secchio d’acqua, oppure
lasciarlo seccare al sole. Ricordate, il sole non ammazza mai e prima, molto prima che il fango
diventi un deserto arido, troverete le oasi.

CROCE
Non esistono mai nel mondo dello spirito regole fisse. Il possibilismo evolutivo fa sì che nella
consapevolezza perdiate ogni rigidità. Così potete essere o non essere rigidi sia praticando con
convinta devozione sempre la stessa disciplina, sia continuando ad apprendere tecniche diverse, sia
scegliendo di non seguire nulla. Nulla é giusto e tutto é giusto, dove l’accento é sull'osservazione
della rigidità. Lo spirito connesso con la mente vi fa fluidi, sciolti, distesi, liberi nel vivere ogni scelta
conforme al vostro personale punto sul cammino. Scegliere di praticare può essere un modo per
arrivare a comprendere che smettere dì praticare non é fermarsi, bensì avanzare, se la pratica é
stata un mezzo e non un fine; ma anche scegliere una pratica per scuotersi da un nulla inevolutivo,
anche se si traduce nel gesto opposto, conduce allo stesso risultato di progresso.
Così chi non ha mai fatto niente e comincia può essere identico nella conoscenza a chi ha fatto per
anni e smette. Perciò non uniformatevi mai a quello che vedete fare da altri, voi e solo voi sapete
ciò che vi manca nell’apprendere e fare o smettere di fare sono medesimi strumenti di
apprendimento.
Non é ciò che si vede, non é ciò che si giudica un indice, perché i veri indici di tutti sono segreti, noti
solo all’interessato, alla sua anima, non sempre alla sua mente. La mente può avvertire il bisogno di
sperimentare ciò che magari poi scarterà, perché l’anima ha capitalizzato quell'esperienza; la mente
suggerisce e propone, l'anima discrimina. Pur nell’uno della fratellanza in queste esperienze siete
soli e nessuno può ricavarne qualcosa che sia uguale a quanto ricavato con la stessa esperienza da
qualcun altro. Non impeditevi nulla ma non forzatevi a nulla in nome di terreni malintesi
sull'impegno o sull'intenzione. Intimamente voi sapete, non tradite mai questo sapere.

CROCE
L'amore vissuto é connessione, consapevolezza animica. La mente registra l’amore anche se non
coglie la connessione e l'uno si dilata mentre non c'é più dare e non c'é più ricevere. Il mondo dello
spirito sulla terra appare denso di enigmi, eppure in questo mistero a tratti tutto é chiaro, e arriva
così quella gioia cifrata che non si sa spiegare, che pervade ogni cellula. Penetrare il mistero é stare
sempre più in quella gioia e vestirsene come un abito. L'amore che io ho portato é questo amore
indifferenziato, e’ amare il prossimo come se stessi, é sapersi concedere la gioia di questo amore
quando esso é oltre il fare e diventa essere.
Così si ama anche il proprio se stesso nell'accettare anche l’amore ricevuto, non solo nel
considerare l’amore dato, e così l'amore dato é più ricco e più consapevole.
Un pozzo prosciugato non dà acqua, un fare arido non dà amore. Lasciate entrare l'amore a
scaldare prima di tutto voi stessi, é da questo calore che l'amore si moltiplica. Imparate a
riconoscerlo e saprete riceverlo e diventarne a vostra volta fonti. L'amore é un infinito serbatoio
dentro ognuno di voi, é sapersene capaci e cominciare a dimostrarlo a voi stessi, é leggere
l'universo dentro ogni personale solitudine e annullare il particolare di quella solitudine con quell'
universo, é riconoscere il karma dentro un’offesa e il karma dentro una grazia, é riconoscere un
affetto anche se non si vede, é disconoscere per sempre il senso di separazione, é allearsi con la
mente invece di sfruttarla o identificarsi con essa e capire per sempre che le sue ragioni sono di
parte, di una parte viziata e sbagliata, sbagliata perché viziata di malintesi.
Anche il karma più disgraziato di solitudine, infelice di amore apparentemente negato può imparare
a concederselo, perché ogni entità creata se lo porta dentro e lo cerca finché non lo scopre. Amate
voi stessi così e finalmente amerete gli altri.

CROCE
lo sono la vostra gioia e la pena dei vostri sbigottiti smarrimenti, sono l'energia e l'intuizione e sono
il più gelido buio mentale. lo condivido ogni esperienza del cammino degli uomini perché le
conosco, perché le ho prese tutte su di me per amarvi e non avrei potuto amarvi se non
percorrendo le stesse strade tortuose; sperimentando il buio dell'evoluzione umana e le infinite
zavorre della mente. lo le conosco, perciò vi dico che anche in esse é possibile l’amore, anche in
quel buio é possibile la luce e il dolore che segna come un marchio la condizione umana non é un
marchio.
La mia parte umana é stata in tutto e per tutto identica a voi. Ho condiviso le vostre pulsioni, anche
quelle distruttive, ho amato e desiderato ho sofferto l'estraneità della solitudine, l’assenza di un
amore, il tradimento dell'amicizia. Anche a me é mancato il possesso, anche io ho vissuto ribellioni
e rabbia e in tutto ciò la mia parte divina é sempre stata presente, sempre scomoda, come per voi é
scomoda l'anima quando vi scuote con la sua conoscenza.
lo vi ho aperto il varco nel cammino, se seguite i miei passi più in fretta sarete nella verità, più reale
mi sentirete in voi. Chi non li vuole seguire, chi non li comprende, chi non li vede sentirà se stesso
fragile e solo molto più a lungo, si ostinerà a non percepire la mia presenza, a non afferrare la mia
mano che capisce, che ricorda il dolore delle mani vuote degli uomini.
lo vi sorreggo e vi accompagno comunque, ma camminare insieme é più facile e più bello. lo vi vedo
tutti, ma nulla di quello che vedo può impedirmi di amarvi.
lo vi conosco, non vi giudico mai. Entrate nel mio cuore, esso sarà il vostro. Mentre io sono voi, voi
sarete me.
CROCE
C'é qualcosa che voglio dirvi a proposito dell'apostolato. Non vediate l'apostolo come un individuo
cristallizzato in un ruolo netto, per cui ogni cosa che dice o ogni cosa che fa deve corrispondere ad
una specie di copione. Il vero apostolo é in assoluto l’essere più libero che la terra possa ospitare
perché dietro di lui c'é una scelta libera, e questa libertà segna in tutto la sua vita.
Gli apostoli non sono impeccabili, non sono perfetti, perché la libertà abbatte il canone,
autoimposto dall'ego, della perfezione. L'apostolato quindi non é solo nelle parole pronunciate,
sempre fallibili, né in una condotta costretta dall'umana volontà ad essere a tutti i costi un esempio.
L'apostolato insegna attraverso quella libertà, la libertà di quella scelta che basta a se stessa e non ci
tiene al proselitismo. L'apostolo autentico é nella pienezza della sua connessione, é connesso con la
sua conoscenza e proprio per questo non si prepara niente da dire o da fare, é naturalmente nel
sentire, e naturalmente e semplicemente, nel fare il testimone, trasmette verità. La semplicità di un
essere naturalmente se stessi, dopo aver conosciuto la realtà illusoria di quei se stessi, é vivere le
proprie conquiste karmiche e spirituali con la convinzione di sentirle parte di sé, e quindi diretta,
naturale manifestazione di sé. Questo, e nient'altro che questo, é essere apostoli.
Dimenticate ogni forzatura, anche il concetto di rinuncia, così spesso e così male legato alla figura
dell'apostolo, come il concetto di santità, o la quasi necessarietà di un ipotetico martirio fisico o
morale, sono tutte forzature, immagini fasulle che possono allontanare dal cammino. L’apostolo é
una persona connessa che, come tutte le persone giustamente connesse, resta all'esterno
completamente conforme alla normalità degli inconsapevoli. La sua non é una vita vistosa, né
segnata da particolari accadimenti. Non c'é nulla che si deve imparare a dire o a fare, perché chi ha
la conoscenza, ma non ha mai nutrito l’ambizione di essere apostolo, proprio per questo lo é. Non é
necessario sciupare l'approccio alla gente del mondo con pensieri che vorrebbero costruire un
profilo alto di testimonianza. La testimonianza é l'essere in cui scorre la conoscenza, e da cui si
continua ad imparare. Ricordate, la verità é semplice, e nulla, per chi sa e non ferma il suo
cammino, nulla é più semplice di essere.

CROCE
Aggiungo qualcosa a cose già dette. La gioia non é un fine, ma é conquista naturale non
raggiungibile con volontà umana. E’ diretta conseguenza di una consapevolezza che cresce, é in un
essere e non in un fare. Il più inutile degli uomini sul piano produttivo, come un vecchio o come un
malato, ai quali la vita nega qualunque fare, possono trovarsi permanentemente nella gioia, come
pure lo può chi é iperattivo in un fare, ma mai da esso dipende.
Voi crescete per sperimentare una condizione, la più simile in terra alla condizione dell'anima qui.
La ricongiunzione con la suprema entità emanante é la ragione del viaggio umano, e l’esistenza di
Dio in ognuno di voi rende possibile l’esperienza di questa ricongiunzione ancora sulla terra, come
esperienza capitale di tutte le sperimentazioni terrene. Ciò é trascendere la terra vivendo sulla terra
e riscattando la terra. Cominciate, attraverso di me, a pensare a Dio. Cominciate a riferirvi al suo
essere oltre agli uomini e dentro agli uomini. Riferite il vostro viaggio di ritorno più a lui e meno a
me, io sono una stazione intermediaria di raccordo, io sono un ponte fra lui e voi, ma attraversando
me é là che dovete arrivare.
Egli é l’accoglienza massima, io lo chiamavo Padre per farmi capire da voi, ma Egli é ben oltre
l'immagine di un padre, pur contenendola come archetipo di protezione, di forza e d'amore. Egli é
l’essenza unica e prima, universale e ultima, é per ognuna delle vostre scintille individuali la
massima valorizzazione della vostra individualità, contemporanea all'esaltante trionfo
dell’appartenenza al tutto. E’ l'acqua che ha originato ogni goccia, la luce che é fonte di ogni
bagliore, il suono di tutte le armonie, l'ordine che compone il caos.
Dio é l’urlo di ogni uomo, il canto di ogni uccello , il colore di ogni corolla, il buio velluto di ogni
notte, la luce perfetta di ogni astro. Tutte le cose create in Lui ritornano alla prima matrice della loro
essenza, entrano nel ventre che le ha generate dopo essere state libere nella loro avventura nel
mondo e in questa ricongiunzione si conquistano tutte le risposte ai loro enigmi. Io vi ho portato
chiavi di risposta sulla terra, ma il viaggio di ricongiunzione le utilizza al suo inizio e poi le trascende
per vivere la libertà di un'esperienza propria.
lo vi metto sul sentiero giusto, chi mi segue non può più sbagliare strada, ma l'ultimo tratto del
viaggio, che non contiene più il pericolo di mille deviazioni, é vostro. Dio é la finale esperienza unica
per ognuna delle creature, in Lui anche io sono, perciò in una parte di Lui troverete anche me là,
come mi trovate qui accanto a voi con l'amore di un uomo per gli uomini.
Ricordate, io sono l'emblema di un uomo che é Dio, io sono quello che voi diventerete e la vostra
storia di consapevolezza é la continuazione della mia. Alzate lo sguardo mentre camminate, non
guardate solo gli ostacoli a terra, guardate verso quel punto d'arrivo e cominciate a sentirvene
attratti, comprendendo quello che é. Ancora e ancora vi spiegherò.

CROCE
Osservare le proprie motivazioni di fronte alla scelta di un intervento non sempre basta. Le
motivazioni possono essere consapevoli e buone, ma l'intervento può restare inopportuno o
prematuro. Anche per l'uomo più consapevole é più facile vedere meglio gli errori di percorso degli
altri rispetto ai propri, le falle nella consapevolezza altrui e non nella propria. Questo é da ricordare
sempre, é il vecchio principio della trave e della paglia. Spostate tutta la consapevolezza che così
bene vi fa vedere gli altri su voi stessi. Tutti avete cose che non vedete di voi e che invece gli altri
vedono, vederle da soli é conquista progressiva e arrivarci significa usare strumenti che non sono
mai uguali per tutti e che cambiano spesso nel corso della vita. Servono e poi si accantonano per
usarne altri, e poi magari si riutilizzano dopo anni. Uno di questi strumenti é il dolore; esso é il più
utilizzato. Altri sono l’intuizione, il silenzio e gli strumenti mentali sufficientemente plasmati come la
conoscenza dei perché di voi stessi. Lasciate andare gli altri sul loro cammino con rispetto,
solidarietà e fratellanza, non sentitevi frustrati, non giudicate, osservate. Siete sempre liberi di
intervenire su voi stessi, di correggere ogni dato acquisito sperimentandolo. Il rischio di rubare é
sempre altissimo, altrettanto alta deve essere la vostra consapevolezza che il cammino é lungo, é
lungo il vostro proprio, personale cammino e non c'é molto tempo da perdere ad osservare il
cammino degli altri. State su voi stessi con amore e con amore vivete fra gli altri.

CROCE
Essere testimoni significa molte cose. Vuol dire saper vedere e saper ricordare e poi saper
raccontare con precisione e neutralità, significa sapersi allontanare dalla propria opinione e non
farla entrare a colorare il fatto che si osserva, significa fare una fotografia nei propri occhi e
stamparla nella propria memoria.
Così e solo così voi siete e sarete i testimoni dei fatti che chiudono un ciclo, i testimoni della nuova
coscienza. Prima di esserne i portatori dovete essere ben certi di saperla osservare, cioè di essere
testimone di voi stessi, dei vostri cambiamenti, dei segni che di questa coscienza cominciano ad
affiorare. Essa ha segni distintivi che voi dovete saper riconoscere in voi e negli altri. Accettazione
che non tutto può essere capito e catalogato, quindi accettazione di non poter spiegare, fiducia nel
sentire, sensibilità ai mille artifici della mente ma determinazione nel voler plasmare il pensiero,
capacità di chiedere aiuto e fiducia nell'aiuto, abitudine naturale all’assenza dei riscontri sono i dati
precipui relativi all’atteggiamento. I contenuti sono l'amore, e questa é la più differenziata sintesi.
Ricordate però che l'amore si vede sempre. Cercatene le manifestazioni concrete, non ascoltatene
solo le parole. La nuova coscienza avrà più fatti che parole e saranno i fatti a cambiare gli uomini che
all'alba del nuovo ciclo non sapranno come cominciare. Questi fatti stravolgeranno codificate e
cristallizzate priorità, spalancheranno prospettive inusuali e trascinanti come tutti i fatti dell’amore.
Sarà un amore illuminato e intelligente perché duramente conquistato dopo tempi incalcolabili nei
quali é stato svilito e subalterno e inferiore alle regole di perfezionamento di una mente
subordinata al progresso di abilità e di tecnologie, questa mente inaridita all’amore. Questo é stato
l’immane prezzo pagato. Ha però contribuito ad una tortuosa evoluzione, che sarebbe potuta
essere più diretta e invece ha preferito sperimentazioni deviate da troppi eccessi e da mille errori
arbitrari.
Tuttavia, l'uomo nuovo che troverà l'amore amerà con una mente capace ed allenata, acuta e
duttile, rotta ad ogni estremo tentativo di sopravvivenza. L'uomo nuovo nell’amore non sarà uno
sprovveduto Adamo, sarà l'erede del medioevo e dell'illuminismo, dell’ardore rudimentale dei
romantici patrioti carbonari e degli astuti Rommel di ogni guerra, sarà stato un poeta, uno stratega,
un negoziatore, un mafioso, un disonesto, un pervertito, un ostinato, un fallito, ma la sua strada
percorsa in tanto buio, con tante cadute evitabili, con tanto tempo perduto, con troppe cose
smarrite, darà una particolare, consapevole identità all'uomo nuovo che continuerà il percorso.
Questo é meraviglioso, é la meraviglia di un’evoluzione talmente libera da scegliersi perfino di
rallentare e di sbagliare gravemente, di pagare incalcolabili danni pur di sperimentare ogni
recondita particella di sperimentabile. Questa esperienza, consapevolmente integrata, rielaborata,
afferrata, valutata e compresa, é l’esperienza che fa la ricchezza dell'uomo nuovo, é collettiva e
singola, é dell'umanità e di tutta la sua storia come si trova nella singola storia di ognuno di voi,
testimoni presenti, testimoni futuri.

CROCE
Abbiamo parlato dei testimoni, adesso parliamo degli strumenti, di quali saranno gli strumenti
dell'uomo nuovo, di come egli stesso sarà uno strumento.
Vi appare chiaro che l'amore accettato come parametro esistenziale é uno di questi; altrettanto
chiara é l'azione di una mente che non può mancare nella materia di una incarnazione. Nei cicli
precedenti, unici strumenti umani di evoluzione sono stati la volontà dì sperimentare tutto ciò che
desse all'uomo il potere dì se stesso, il potere di una mente tesa a perfezionare la materia fino ad
alterarla, a stravolgerla, a dimenticarne i limiti, fino ad un quasi totale processo di identificazione
con essa. Oggi è cominciato e domani continuerà un percorso inverso, in cui però passi fatti
nell’altra direzione non sono affatto stati vani. L’esistenza della mente come strumento nei cammini
degli uomini é una costante, é un corredo gemello all’esistenza della scintilla divina in voi. L’amore é
l’approdo della volontà umana karmicamente e per tanto tempo inconsapevolmente tesa
all’evoluzione, l'amore diviene inevitabile strumento quando la sperimentazione della materia
portata all’estremo infine delude.
L’amore sarà per l’uomo la risposta che la materia ha negato, ma a coglierla sarà una mente che
ben conosce questa materia, per averne rigirata e sperimentata ogni piega, una mente disillusa e
disincantata, lucida di esperienze apprese, non una giovane mente candida nei suoi autoinganni.
Non siamo più all'alba dell'umanità, il nuovo ciclo é cronologicamente vicino e simile all'età di un
uomo maturo, non ad un bambino, non ad un ragazzo. Per questo gli uomini nuovi saranno buoni,
non buonisti, saranno nella compassione, non nella pietà, stringeranno la fratellanza, non equivoci
patti di alleanze utilitaristiche.
La mente seguirà voci interiori con meno resistenze, cercherà il bene collettivo e non personale e
scatterà fra gli uomini un segno, un bisogno di stringersi, non più di allontanarsi, di unire, non più di
separare.
Ciò si vedrà in tutti i vostri livelli umani di società e di economia, di formazione, di educazione, di
sentimento. L’amore servirà alla mente e la mente servirà all'amore, strumenti complementari e
gemelli, non più acute estremità di un dualismo così doloroso, così utile. L’amore consapevole non
può formarsi, non può restare senza l’appoggio di una mente matura e una mente non é matura
finché, dopo mille sperimentazioni, non sperimenta l’amore. Tanti uomini stanno valicando questa
nuova frontiera.

CROCE
La mente dell'uomo di oggi può cogliere e comprendere i simboli che sono Adamo ed Eva, prototipi
dell'umanità inconsapevole, afferrata dall'istinto di voler sperimentare il sapore della mela, il sapore
della materia. Per ricondurre questi messaggi ultimi ad una pratica di vita, per non lasciarli
nell'astrazione di parole esplicative, in una teorica figurazione generale, calateli su di voi.
Ognuno di voi vada a rivedere se stesso nei panni di un Adamo o di un'Eva, verifichi tutti i morsi che
ha dato alla sua mela, si riveda nel suo medioevo e nel suo illuminismo, rientri nei gesti del
manipolatore, dell’ingenuo, del disonesto, ripercorra le sue ostinazioni, si accorga di avere fallito
dopo mille esperimenti ripetuti su questa stessa strada. Vedetevi nello stesso meccanismo
dell’umanità, ritrovate voi stessi, le vostre singole, autonome scelte della vostra singola, autonoma
storia dentro le scelte dell’umanità tutta e capite finalmente con l’esperienza quanto e come il
singolo condizioni e trascini il tutto, come la parte contenga e formi l’intero. Capite l’uno degli
uomini, c'é un potente potere imitativo che si attacca ai gesti dell'umanità, perché l'umanità é
attratta dall'evoluzione collettiva e gli uomini si uniformano e si assomigliano per raggiungerla, per
conquistarla insieme. Con la neutralità dei buoni testimoni, continuate a soggettivizzare
l'osservazione, riportate a voi, su di voi, il quadro proposto dai messaggi, vedetevi quando, anime
stanche di fallimenti, avete prestato finalmente orecchio ai bisbigli di verità profonde coperti dai
rumori della materia. Vedete la vostra fatica di piegare la mente all'indimostrato, respirate il vostro
nuovo bisogno dell'amore e fotografate l'indispensabilità della vostra mente in questa incarnazione.
L’evoluzione di un solo uomo possiede lo stesso potere imitativo sugli altri uomini. Cominciate a
catturare questo processo, credeteci perché lo vivete, perché lo state sperimentando, non solo
perché lo leggete; uscite dalla teoria, afferrate l'esperienza, cominciate a rielaborarla usando la
mente e l'amore come strumenti . Fate vostro quello che state sperimentando rompendo i filtri
dell'astratto in cui ancora lo relegate. Prendete coscienza, gli strumenti sono già nelle vostre mani e
voi li guardate invece di usarli Non ci saranno all'infinito prove generali, prima o poi il sipario si alza
e ognuno é responsabile del suo ruolo.

CROCE
Esiste una specie di paratìa, come una parete fatta di innumerevoli strati, che nell’incarnazione
separa la coscienza mentale dalla coscienza dello spirito in voi. Lo spessore di questa parete
dipende dalla quantità di passi verso la consapevolezza percorsi nei cammini precedenti delle altre
vite, per cui anche una vita che ha scelto oggi un'incarnazione di male può avere questa parete più
sottile di chi é apparentemente un santo. Ogni conquista animica toglie uno strato e vita dopo vita
la parete si assottiglia fino a cominciare a lasciar passare e cogliere alla mente le prime voci, i primi
bagliori. In qualcuno durante un’incarnazione la parete é sfondata e tutto irrompe alla coscienza
mentale. L’atto arbitrario é sempre possibile, anche se ricostruire una diga sfondata non può
recuperare l’acqua che é già passata. Conviene rinforzare gli argini, più che impedire all'acqua il suo
corso. Scorrete in questo fiume, a volte é vorticoso e trascinante come una cascata, altre si
compone in elegiaci laghi di quiete. Come l'acqua, lo spirito lava, trascina, leviga, può uccidere, può
battezzare. L'acqua purifica le vostre rinascite.

CROCE
Il senso del tempo umano é quello di permettere le necessarie distanze fra un'esperienza e la sua
acquisizione assimilata. Non sottovalutate il potere amplificatorio delle parole ripetute.
Dare voce ad un timore contribuisce a rafforzarlo: date voce alle vostre acquisizioni che vi
infondono coraggio e sicurezza, confermate con le parole la fede ammessa e accettata, ciò darà
spazio e manifestazione alla fede che ancora non c'é. Non giudicate gli errori degli altri, nemmeno
quelli più evidenti, osservate in essi quello che somiglia ai vostri, che negli altri é ciò che più vi
indigna.
Non sentitevi mai superiori, nemmeno di fronte alle più grossolane cadute. La lente
dell'osservazione, qualunque cosa veda, deve essere il pretesto per riosservare voi, ancora una
volta, un’altra volta, senza stancarvi, perché é solo ritrovando in fondo a voi le cose che giudicate
che vi libererete dal meccanismo del giudizio. Questo procedimento é sempre più implacabile,
sempre più sottile.

CROCE
La verità non può essere catturata, messa in bottiglia, etichettata e appoggiata in bella vista su uno
scaffale, ma la consapevolezza spinge a cercarla sempre scavando fra i travestimenti della mente.
Ogni uomo consapevole si impegna a cercare la verità su se stesso. E’ un viaggio senza fine, perché
ogni verità ne contiene altre che continuamente sfumano nel rischio dell’autoinganno, perché la
parte pensante non vuole verità, che le toglie potere.
Quando una verità é còlta, é vostra. Lì la mente non può fare più nulla per riappropriarsi del vostro
sentire oramai non più confuso, esitante, dilaniato da dubbi e finalmente netto e incrollabile come
la risposta che ha trovato. Perciò con la mente é tutto un fidarsi e poi discutere, con la mente
ricordate, vedete, giudicate, ma é poi l'anima che interviene, con un sentire a volte confermativo, a
volte contraddittorio, perché sia la mente che l'anima sono strumenti di ricerca. Verificate con
l'esperienza ogni verità che vi sembra di avere conquistato. La verità tante volte fa male a voi e a chi
avevate coinvolto con la vostra negazione delle sue evidenze, a tutti i rapporti messi in piedi
nell'equivoco di volere a tutti i costi una certa realtà che non é quella vera. Gli autoinganni di uno si
sposano con gli autoinganni di altri quando si intravedono convenienze di sopravvivenza: la
consapevolezza porta lentamente a smascherare, a vivere, non a sopravvivere. L'iniziare questo
processo non é rapidamente concluderlo, voi potete vivere in una parte compresa di voi e
continuare a sopravvivere in tante altre, alimentati dalle apparenti false verità di comodo. E’ lì che
dovete indagare, é dove sopravvivete invece di vivere, é dove predicate senza vedere che non
sapete vedervi, é dove l'anima spinge con inconfessati, indecifrati dolori. Siate sottili nella vostra
onestà.

CROCE
Sempre e sempre per chi ha scelto lo spirito nella materia appare di dover ricominciare. In realtà
non é ricominciare, é continuare. Senza queste revisioni resterebbe l'illusione di correre, mentre
invece si é quasi fermi. Quello che voi percepite come un cammino già percorso, che un apparente
dubbio di fallimento costringe a ripercorrere, corrisponde invece all’acquisizione di quel pezzo di
strada e all' inizio di un altro. Credete di andare a revisionare cose note, e invece quelle le mettete
per sempre in tasca e ne scoprite di altre, inosservate e sfuggite al primo passaggio. I bilanci in
materia di evoluzione non sono un fatto terreno. Camminare non esclude affatto, a tratti,
camminare anche all'indietro.
Dovete tenere i ricordi, le memorie, non di quanto é stato letto ma di quanto é stato vissuto.
E’ dall'esperienza di voi che voi potete imparare e non esistono esperienze riuscite o fallite, esistono
solo esperienze. Ognuno ha i suoi approcci, i suoi intuiti, le sue ingenuità, ma nella integra ricerca di
consapevolezza anche gli errori, come le conquiste, hanno un peso ben diverso dal loro significato
umano. La terra bolla gli errori ed esalta le conquiste, qui spesso le conquiste sono proprio gli
errori.
Quasi sempre é proprio l'errore il trampolino verso la consapevolezza, perciò anche se alla mente
appare come una delusione e uno scoramento, vivete anche le revisioni come un apprendere
carico, anzi traboccante, di occasioni. E' dopo la revisione che l'anima si sente più ricca. Questi
momenti arrivano da soli, spesso colgono di sorpresa perché la terra non li prepara, ed é per questo
che lo spirito é meno vincolato dalla materia nell’apprendere e nell’apparente stasi si mettono
insieme verità profonde prima slegate.
Tutto in voi é in movimento, in un moto fertile di avanzamento costante. Convincetene la mente
con l’osservazione obiettiva di voi.
CROCE
Le interazioni umane consapevoli sono coraggiose. Ci vuole coraggio ad affrontare i propri inganni e
coraggio ad uscire smascherati nella vita. Mentire a se stessi a volte sembra degno e si giustifica con
mille sistemi, non ultimo il ricorso alla buona fede e la recitazione compunta di ciò che si vorrebbe
sembrare. Questo meccanismo non si supera completamente se non con la fiducia in se stessi e
l’attenzione propositiva ai propri gesti, propositiva, non punitiva, non autocolpevolizzante.
Ricordate passate parole “…siate gentili con voi stessi, gentili non significa né indulgenti né insinceri,
significa sapersi fare il regalo del silenzio quando tutto in voi urla, sapersi concedere la pace quando
tutto intorno é guerra”. Prendete la giusta distanza dal dolore inevolutivo, elaborate con calma una
sofferenza feconda.
La paura di sbagliare é una costante degli uomini onesti, ma non può diventare una paralisi
autopunitiva. Ascoltate le voci interiori correte coraggiosamente ì vostri rischi ,convinti di voi in un
fare che vede ma non giudica, usando il giudizio per un profitto che parla sincere verità affiorate in
voi, non recita stereotipate acquisizioni mentali, che apre, non chiude, che concilia, non questiona.
Più avanti si va, più si deve ricordare la semplicità del le prime acquisizioni di base, quelle che erano
piaciute tanto, che sembravano facili.
L'abitudine può appannare la memoria. Tenete viva la conoscenza e l'osservazione, una serena
osservazione.

CROCE
Definiamo un po’ meglio i tratti distintivi della nuova coscienza.
Le grandi conquiste innovative arriveranno per gradi, i primi segni, che già ora si intravedono in
molti, saranno lo smarrimento unito alla determinazione di non voler più accettare i progressivi
livelli di degrado che snaturano e avviliscono l’uomo. Ci sarà un basta deciso e concreto a sostenere
gli uomini nuovi e la capacità di rinunciare a ogni beneficio che toglie integrità.
Questo sarà un distintivo comune che presto romperà lo smarrimento e vorrà tradursi in un fare
concreto, in scelte e decisioni per un bene collettivo.
Ogni uomo diverrà il vero capo di se stesso, comincerà la percezione delle singole, indiscutibili
responsabilità e sempre più uomini si staccheranno dal branco. Si comincerà con tante prese di
coscienza singole che suoneranno come degli allarmi nelle coscienze di chi le avverte e chi le
avverte impiegherà impegno e cura e cercherà confronti. Si avvertirà il bisogno di parlare di queste
nuove esigenze e così verrà rotto il muro dell'incomunicabilità e comincerà sommessamente una
prima forma di fratellanza vera, discreta e per questo dilagante come tutte le manifestazioni
autentiche.
Finora avete assistito al dilagare di negatività perché anch'esse purtroppo erano autentiche. A poco
a poco, ma complessivamente abbastanza in fretta, si confermerà una convivenza umana più degna,
più gentile, più sincera, dove si eviteranno istintivamente gli abusi di potere personale e si fuggirà
dal prevalere di un uomo sugli altri. Verranno scelti schemi di vita più semplici, meno
sovrastrutturati, e ciò faciliterà uno snebbiamento della mente e una ricerca più limpida di integrità
che porterà a scelte più essenziali e più libere. Fino a qui, e per voi sarà un bellissimo, evidente
cambiamento, arriverete a vederlo. Poi, generazione dopo generazione, si creerà la nuova cultura,
un diverso sentire, una vita sempre più tesa all'essere, nella quale i contenuti spirituali saranno
affiorati in tutti e tutti si sforzeranno di uniformare ad essi la loro esistenza. Così la morte verrà
finalmente assistita consapevolmente, si accetteranno percezioni extrasensoriali senza riserve e si
riconoscerà l’interazione fra le anime mentre si rispetteranno di più i corpi. Si avvierà il processo
della ricongiunzione mentre la terra comincia ad esaurire il suo compito e altre materie si
preparano ad accogliere l'evoluzione e il cammino lentamente si accorcia.

CROCE
Nulla é vano nel vostro procedere, ricordate che lo spirito non ha logica e l’evoluzione percorre
traiettorie che la mente non si spiega. Il bene non sempre e non subito appare chiaramente come
un bene, spesso per essere compreso deve attraversare apparenze di male. Ricordate i primi
insegnamenti, ricordate le valenze composite degli estremi di ogni dualismo, ricordate le letture
lente e distaccate di ogni evento e di esso cercate la chiave spirituale, cercando con lo sforzo
volontario di vivere la conoscenza appoggiandola su di voi come un abito.
Non uscite nudi e sguarniti, uscite vestiti di conoscenza. Che vi aderisca come una pelle, che sia
parte componente di voi, che mai venga soppiantata da un’altra conoscenza più specifica e più
dettagliata su fatti universali. La conoscenza che dovete indossare é quella che riguarda voi stessi, il
vostro cosciente impegno ad indagare la propria responsabilità e ad assumersela, la consapevole
volontà di vigilare sulle scappatoie della mente, il controllo dell' intenzione, la verifica dell'
interazione con gli altri, l'impegno a sperimentare su voi stessi la conoscenza appresa. Ciò che vi fa
testimoni é questo, non sapere i misteri dell’aldilà.
Non separate i contenuti, cucite sempre insieme ciò che sapete sulla fratellanza, sul distacco, sul
giudizio, sull'accettazione, sul dolore, sul sentire, revisionatevi periodicamente con la giusta umiltà,
non cedete allo scoramento. Riconoscete la forza interiore e non tradite la vostra essenza integra,
non cercate compromessi e scorciatoie. Anche il vostro concetto di onestà con voi stessi può
cambiare, nessuno é mai stato scientemente disonesto, ma l'onestà di oggi é qualcosa di più, é una
diversa attitudine che fa leggeri anche nel dolore. Conquistatevi piattaforme di pace indossando
questa conoscenza.

CROCE
lo ti dico, si cresce nella sofferenza accettata, non più subìta. L’accettazione é consapevole, la
passività é cieca, ma subire é molto meno doloroso sul piano evolutivo che accettare. Subire é
dolore buio, immobile, che contiene ribellioni mentali non espresse che avvelenano, che conducono
all'autocommiserazione e lo sguardo rimane basso, basso su di voi e questo dolore non muove
nulla, non porta comprensione, avvilisce, isterilisce, ammala.
Accettare con la coscienza di una scelta muove una sofferenza acutissima ma fluida al posto di un
sordo dolore stagnante, una sofferenza dotata di incredibili capacità di rielaborazione, di lettura, di
sopportazione, una sofferenza che eleva tanto quanto il dolore schiaccia, che tiene lo sguardo alto
ben sopra di voi. Questo dilata i confini dell'accettazione e spariscono i limiti del vostro sopportare,
che non é più subire.
In questa sofferenza si può anche perfino sorridere, nel dolore mai. Il dolore grida e protesta, chiede
pietà, non ottiene compassione, ma é il tramite inevitabile che permette a fatica di mutarlo in
sofferenza. Esso contiene tante piccole, equivoche soddisfazioni di ego che costa moltissimo lasciare
in cambio del deserto di ritorni che porta con sé la sofferenza, ma é questa sofferenza consapevole
accettata, compresa col suo carico di rinunce vissute e lasciate andare a creare ponti di fratellanza,
a riempire i buchi scavati nel mondo dal dolore altrui.
Anche imparare a soffrire é una conquista, non c’é evoluzione possibile senza prove; non si
raggiunge nulla senza sperimentazione. Ricordate il significato del morire a voi stessi , va
sperimentato, non imparato. Questa morte vi spalanca l'accesso allo spirito, vi porta nella vostra
concreta dimensione, nella realtà per cui esistete. Il resto é esperienza transitoria, questa é
l’esperienza permanente ed eterna. Quando qualcuno dimentica, si fermi ad osservare il suo dolore
e scelga, scelga se ricordare oppure soffrire invano, scelga osservando lo spartiacque creato in se
stesso dalla conoscenza, scelga se restare dov’era oppure vivere consapevolmente il suo
cambiamento.

CROCE
Occorre imparare un diverso uso della memoria. La vostra memoria mentale vi serve per
apprendere e vi soccorre troppo spesso per rivendicare. Fatti, persone, parole vengono trattenuti
nell'archivio mentale e tirati fuori quando tirarli fuori serve l'ego. Chi ha raggiunto una
consapevolezza ben assimilata e naturalmente vissuta non coltiva e perde la memoria delle cose
contingenti al suo interesse e non investe più la sua energia nel continuare a riproporre alla sua
mente strumentalizzazioni della vita. Ricordare così é utile per capire, dopo aver capito si può anche
lasciar andare e rinunciare all’applauso esterno per aver capito.
La memoria spirituale, quando le permettete di soccorrervi, ricorda i fatti delle crescite, ripropone
gli episodi evolutivi, vi tiene sulla lezione da apprendere e colloca lo stesso fatto strumentalizzato
dalla memoria mentale in un contesto in cui é possibile una valutazione fluida, calma, non accesa di
passioni, equanime, non carica di interessi, dotta di tutta la conoscenza che contiene. Invece di fare
a memoria l'elenco dei torti subìti e continuare a riproporvelo per essere ben certi dì non
dimenticarlo e potere quindi contare almeno sulla vostra mente perché vi dia ragione, almeno lei
sempre sperando che prima poi vi dia ragione anche il mondo, cercate di ricordare anche qualcosa
di buono oltre a questi torti, cercate che cosa vi possono insegnare, leggete se la sofferenza che vi
procurano é pulita, curate le vostre reazioni.
Questo é, nel piccolo, cercare il bello dentro l'orrore. Se vi abituate a farlo nel piccolo dei vostri
orrori inflitti e subìti, se questa visione di voi stessi e degli altri intorno a voi, dei fatti che vi
riguardano e che riguardano gli altri arriverà a diventare così naturale che non vi sentirete
nemmeno più dentro lo sforzo, che non vi sentirete più nemmeno bravi, allora riuscirete a farlo
anche nei grandi orrori e il bello che troverete sarà reale, non sarà un'utopia, non sarà un’illusione.
Dovete sperimentare che il piccolo contiene il grande, voi siete insieme il piccolo e il grande.
Lavorate sul piccolo dei vostri dolori, verrà fuori il grande dell'identità spirituale che tutti possedete;
correggete i vostri piccoli inganni e a poco a poco verranno autocorretti dagli uomini tutti i grandi
inganni dell'umanità.
Sentite scorrere in voi anche un po’ di entusiasmo nel fare questo lavoro, concedetevi ogni tanto di
ricordare anche che scoprire l'identità spirituale in terra é scelta karmica privilegiata conquistata
dopo tanto cammino inevoluto. Gustate ogni tanto anche la pienezza e non solo la fatica di questa
incarnazione consapevole, assaporate il contenuto di questo pesante impegno, e l’impegno
diventerà leggero, percepitevi nella luce, non al buio, anche quando soffrite. Il buio, per chi é nella
conoscenza, non c’è. Voi avete tutto nelle vostre mani, se lasciate cadere qualcosa perché punge,
sapete da soli che ormai non potreste fare a meno dopo poco tempo di tornare indietro a
raccoglierlo. Questa conoscenza punge, ma dà all'identità mentale quei significati che le mancavano
e che la portano allo spirito. Quando si é sulla strada che porta a casa, si può essere stanchi, ma non
si sceglie di tornare indietro. La casa in fondo al tunnel ha le porte spalancate e i fiori alle finestre.

CROCE
Definiamo più precisamente ancora la nuova fratellanza. Essa é uno dei primi connotati della nuova
coscienza. Chi la testimonia deve essere già abituato ad avere a che fare con se stesso in maniera
consapevole, altrimenti continua a trasferire nell’interazione con gli altri i suoi espedienti, i suoi
inganni e sbarra la strada alla fratellanza spirituale.
Essa non contiene più le inutili demagogie del passato, non ha un ideale, é un ideale, vissuto,
raggiunto e conquistato. E’ semplice e scorrevole, un naturale essere vicini senza guadagni e senza
svendite, si appoggia su una vita propria già cambiata, sulla sperimentazione della solitudine prima
inconsapevole e poi evoluta, sulla ricerca degli altri che conosce l'uno, sulla coscienza assimilata del
vero significato della separazione,sulla contrapposizione dell’unità all'allontanamento.
Più uomini si allineano con questi obiettivi di crescita personale e propria e la curano con le grandi
convinzioni di un pensiero plasmato, più la fratellanza si autogenera e da sola diviene una realtà
affermata e riconosciuta. Essa é un bene moltiplicato dal primo bene scelto da un uomo per se
stesso che si attacca ad un altro uomo nel loro fecondo incontrarsi e così più uomini singoli partono
per la loro anonima e silenziosa ricerca di bene, più nel mondo ognuno di essi senza accorgersene
apre un varco alla fratellanza, alla possibilità che il suo bene unisca, interrompa grandi o piccole
separazioni.
Non pensate alla fratellanza come ad un compito che presupponga capacità spirituali più alte e più
elette delle vostre. E' fratellanza un agire consapevole proprio nel percepirsi sempre parte di un
tutto e perciò controllando parole, pensieri, gesti propri che potrebbero danneggiare questo tutto.
E' fratellanza la scelta che rinuncia a ogni forma di ego riconosciuto anche se questa scelta é
solitaria e solo successivamente entra in un'interazione. Fratellanza é cura individuale prima che
collettiva, é curare la propria piccola parte per offrirla sana all' intero. Per creare fratellanza
guardate voi stessi prima che gli altri, é da questa cura di voi che nasce la cura degli altri. Cura é
stare nella prima scelta e vigilare che nulla di voi la rinneghi, così le mani tese ne trovano altre da
stringere. Sotto queste mani strette una all'altra nel modo giusto ci sono risvegli singoli, scelte
singole, rivoluzioni singole. Così, solo così, il cambiamento sarà collettivo.

CROCE
Torniamo sul libero arbitrio. L'oblio che sulla terra non vi permette di conoscere le ragioni evolutive
della vita che state vivendo concede al vostro arbitrio mille direzioni. La mente le motiva tutte, ma
solo la vostra anima conosce le vere ragioni delle vostre scelte.
Valutare una scelta e stabilire quanto essa sia stata o meno arbitraria é possibile infallibilmente solo
allo spirito disincarnato. Gli uomini che hanno la conoscenza possono però, pur senza mai la
sicurezza di poterlo sapere completamente, riconoscere con più facilità un atto arbitrario e quindi
evitarlo, perché quella conoscenza li abitua lentamente ad ascoltare l'anima. In linea di massima,
tutto ciò che vi porta lontano dalla voce della vostra anima deve essere molto attentamente
valutato perché potrebbe essere un gesto volontario che vi allontana dal karma. Si va dagli atti
arbitrari meno gravi, per esempio la scelta di temporanee sospensioni da un cammino che si
percepisce troppo duro, sul quale comunque dopo poco si ritorna, alle decisioni più estreme di
deviazione, di negazione, di rifiuto. Attenzione però: anche la mente più inconsapevole a questi
livelli avverte una strana sensazione di innaturale, di forzato. Generalmente la ignora anziché
approfondirla, e questo spiega la sua inconsapevolezza, ma qualcosa dallo spirito trapela sempre.
Chi invece riconosce allo spirito la sua priorità, veglia sui suoi gesti e ne scandaglia le motivazioni, e
grazie alla conoscenza che ha incontrato ben difficilmente permetterà che la voce della mente copra
la voce dell’anima, perché farlo gli procura insostenibili malesseri. Perciò per chi é consapevole il
gesto arbitrario é meno probabile, anche se evitarlo costa i prezzi alti della consapevolezza in terra.
Se osservate le vostre fatiche, riconoscete però ormai la qualità del vostro soffrire: un gesto
arbitrario produce sempre dolore, mai sofferenza. Come tutte le derivazioni della consapevolezza, la
sofferenza evolutiva costa, non é ambiguamente liberatoria e quasi compensativa come il dolore di
chi non vuole sapere, non vuole capire. Dove si é in quella sofferenza conquistata, perché
certamente anch’essa é una conquista, quasi mai coesistono atti arbitrari.
Cogliete la chiarezza delle indicazioni e lavorate con pulizia di intenti.

CROCE
L’atto arbitrario é più grave quando si conosce l'esistenza di una propria voce spirituale e non la si
vuole ascoltare. Ogni gesto dà il via ad una catena di gesti. Spesso l'ascolto della voce spirituale
blocca un gesto che la mente invece chiama e da qui nasce la sofferenza che lo spirito induce a
portare avanti secondo le sue leggi.
L'ascolto della voce spirituale costringe all'abbandono dei meccanismi reattivi della terra e,
staccandosi dalla lingua comune parlata dagli uomini, suggerita dalla materia, si arriva a quella
acuta solitudine di sentirsi diversi, di vedersi incomprensibili e perciò incompresi, ed é qui che il
dolore deve saper diventare sofferenza. Scegliere lo spirito spesso comanda silenzio al posto delle
concitate parole della materia, rielaborazione del proprio isolamento, della propria diversità, fiducia
nel saper attendere, verifica consapevole del proprio sapere. La scelta di ascoltare l’anima deve
essere ben cosciente, ben motivata: le autoconvinzioni mentali che strumentalizzano la conoscenza
spirituale e se ne servono, si autodenunciano alla voce dell'anima e una parte di voi le riconosce. A
questo livello non é più innocente l’autoinganno, non é più inavvertito, e qui la scelta diventa
costosa. Sperimentare l'ascolto personale della propria anima non é più la stasi di un apprendere
passivo, é entrare in prima persona nel conflitto fra spirito e materia, é vivere sulla propria carne le
rinunce dell’ego, é lavorare sul dualismo, non solo comprenderlo, é trascendere l’identità mentale e
integrarla con il sé spirituale, é incamminarsi verso il distacco che avvicina alla gioia.
Anche tutto il vostro dolore é illusorio, soffrire é lo sforzo di lasciare andare illusioni che sembrano
reali, che sembrano indispensabili alla sopravvivenza e invece non sono niente. Nella lotta per
conservarle diventate sempre più deboli, sempre più fragili, nel permettervi di lasciarle andare
diventate forti della forza del vostro stesso spirito.
Tutti gli uomini, per diventare uomini nuovi, devono passare da qui. E’ l’esperienza di questa scelta
a battezzare la nuova coscienza, é questo vissuto che segna la vita futura, é il dubbio di se stessi, che
diventa atroce quando si prova a trascendere la propria identità mentale, a dare poi spessore, corpo
e affidabilità all’identità spirituale. Superato questo, si scopre con gioia che la mente ne é rimasta
illuminata, non uccisa, che non c'é buio, ma luce, che non c'é isolamento, c’é unità, che da questo
transito si esce rafforzati e che il lasciar andare non fa poveri, fa ricchi. Si esce innalzati da quella
sofferenza, placati interiormente, risolti con la risoluzione del conflitto. Si esce nuovi, così come tutti
gli uomini devono diventare.

CROCE
Non c'é pace nel mondo finché gli uomini esasperano i loro conflitti interiori portandoli all’esterno.
Cercate la pace con voi stessi, con l’intimo nemico che ognuno si crea e con il quale convive.
Rivedete le rabbie, l'istinto di vendicarsi, le offese ingigantite, vedetevi mentre voi stessi siete agenti
di discordia. Anche le piccole cose significano, spingono una tendenza che porta poi a cose più
grosse. Siate capaci di spegnere là dove altri accendono, di ridimensionare distorte gravità, di
ricordare il bello di altre soluzioni sempre possibili.
Piccole voci parlano comunque, fossero anche dei bisbigli, segnano un dissenso testimoniato da un
essere che conosce i rischi contagiosi di un male anche piccolo. Non soffocate la fiducia, coltivate le
vostre certezze interiori, non danno prove ma vi tengono vivi, vivi nello spirito, vivi nella verità.
Il desiderio di cercare la verità non può diventare il sottinteso di una scelta di vita, é una premessa
che va verificata ogni giorno più volte. Dirvi che é una scelta scomoda non sono solo parole. Questo
scomodo va pagato e i suoi costi vanno sofferti, altrimenti restano prezzi non onorati delle vostre
apparenti rinunce.
Si scopre dopo che non sono rinunce ma sono illusioni, ma é questo l'unico tragitto possibile verso
la verità. Rinunciare agli imperativi di una identità mentale che chiede continuamente di affermarsi
é spingerla verso l'integrazione con l’identità spirituale e su questo “rinunciare” dovete intendere
bene. Non é mai un passivo tirarsi indietro, é verificare le proprie affermazioni di ego e tacerle
perché se ne vedono i pericoli per se stessi e per gli altri; é guardare se stessi dall'esterno come se
foste un altro, é smettere di veder coincidere la vostra sopravvivenza con il riconoscimento esterno
di certe affermazioni; é imparare a costringere e a supplicare voi stessi, non gli altri, di smetterla, é
contrattare con voi, non con il mondo.
E’ scegliere una parola al posto di un’altra, é rallentare, o anche fermarsi, anziché precipitare
addosso a un evento o a un 'opinione, é inghiottire invece di sputare, é respirare invece di soffocare,
é soffrire di sofferenza, non di dolore.
Ognuno di voi sa trovare le sue proprie chiavi di applicazione su se stesso di queste parole, chiavi
che non sono mai uguali per tutti.
Ognuno sa che un difficilissimo per lui é facile per un altro e viceversa e questo taglia le
competizioni e i giudizi. Ognuno, mentre soffre la cura della sua personale, estenuante evoluzione, é
in grado di riconoscere nell’altro la stessa fatica e per questo, per questa fatica scelta e condivisa,
sentirsene fratello. Prima o poi ci si accorge se si é rimasti dentro una teoria . La sperimentazione
rimandata diventa urgente e ciò che non si é capito per anni diventa chiaro in un attimo. E’ la vostra
carne, non la vostra mente, che lo sa. E’ un apprendistato doloroso, ma dentro c'é la verità.

CROCE
Affrontate criticamente il concetto di perdono. Perdonare o non perdonare qualcuno con i canoni
della terra é un'affermazione di ego. Spiritualmente perdonare significa accertare se l’offesa
ricevuta é veramente un'offesa, essere sicuri di non averla ingrandita, accentuata, e poi dentro
questa offesa spogliarsi, diventare nudi nella ricerca di un proprio ruolo nell'accaduto. Fatto questo,
perdonare significa non attaccarsi alla delusione, all'amarezza, all'ingiustizia, alle parole, magari
studiatamente pacate, di ritorno, false compensazioni del dolore che provate, ma lasciare andare
tutto questo fuori da voi. Perdonare é un fatto intimo e segreto, non generosamente concesso
all’esterno; i passaggi che vi portano lì sono vostri, nessun altro li conosce e solo voi potete valutare
quanto di sincero c'é in essi, quanto sinceri siete mentre analizzate l'esterno e voi.
Tutto ciò che viene esibito ben difficilmente é spirituale. Lo spirito conduce senza spettacoli e la
parte spirituale che vi parla vi parla in segreto, dentro una bolla di silenzio in cui solo voi potete
sentirla in mezzo alle voci del mondo che tutti sentono insieme. Le verifiche con la voce dell'anima
non si possono fare con altri, qui non ci può essere condivisione esterna. Voi sapete riconoscere e
scegliere se ascoltare, nessuno può darvi consigli perché la conquista o il rifiuto di quella verità sono
solo vostri. I dialoghi con l'anima possono durare un attimo oppure ore, ma non sono raccontabili e
non si possono confrontare. Sono i propri personali confronti con la verità, esclusivi, unici, tutti
diversi. Quando trovate la vostra anima cominciate a rafforzarvi in questa relazione, non siete mai
più soli. Lo spirito é con voi, lo spirito riconosciuto che vi rende capaci di convivere con la diversità e
che appaga incommensurabilmente di più delle gratificazioni fasulle dei vostri vecchi dolori. Quando
si é qui si capisce la gioia.

CROCE
Tutte le esperienze contano e di esse va tenuto un conto singolo e cumulativo. Quelle che sembrano
non parlare all'anima spesso si leggono bene quando si legano ad altre esperienze precedenti o
successive. Il tempo che intercorre non é rilevante nel momento in cui la lezione é còlta e ogni
errore si riscatta nell'attimo dell'integrazione con la verità di se stessi. Non fermate mai il
possibilismo evolutivo di ogni singola, anche piccolissima parte come di tutto l’intero, curate
l'attitudine interiore a valer cogliere i significati che sempre, sempre esistono, anche nelle situazioni
che paiono non offrirne. Non abbracciate mai totalmente i significati esclusivamente razionali,
servono, ma non hanno il crisma del definitivo. Nulla é mai definitivo, meno che mai lo stato del
vostro essere. Concedetevi sempre ambiziose possibilità positive e rispettate anche le fatiche e le
sofferenze degli altri, credendo sempre possibile l'evoluzione di tutti. Controllate i giudizi, possono
rallentare i passi avanti degli altri; nessuno conosce la realtà di un'altra anima e non impedite né a
voi stessi né al mondo la fede di una inevitabile crescita. Non sempre ciò che vi diciamo é
esattamente ciò che sembra.

Armonizzate il difficile umano nell'evolutivo divino che vi porta ad approntare le continue modifiche
in voi stessi necessarie a vivere i cambiamenti come una crescita. Difficile é solo un concetto, una
categorizzazione umana, una definizione umana che vi fa misurare con l'esperienza umana di una
prova. Nello spirito le prove sono solo occasioni a prescindere dal dualismo facile/difficile; per lo
spirito nulla é facile o difficile, lo spirito é sempre intero, non frazionato.
Cercate di percepire i frazionamenti in cui vi muovete come espressione dell'intero che il vostro
spirito rappresenta e contiene, rapportate i vostri limiti umani sempre ad un intero, non ai
frazionamenti.
Le singole espressioni delle parti sono nella realtà alta sempre un intero, sempre l'intero intero.
Ogni problema é l'intero, ognuno di voi é l'intero, ogni errore é l'intero, ogni conquista lo é, e voi
allargate, allargate, allargate. Uscite dai confini apparenti, sono illusioni, state nella realtà senza
confini e senza illusioni, allargate, allargate, allargate.

Dovete allargare gli ambiti interiori, riportare le frazioni all'intero. Vi mostrerò le frazioni, vi
ricorderò l'intero. Allargate, allargare va vissuto in ogni esperienza e porta all'esperienza. Voi dovete
sperimentare cerchio in ogni spicchio, dimostrare il cerchio, testimoniare il cerchio, l’intero perfetto
da tutte le prospettive. E’ la volontà animica che diventa conscia e vi fa ricordare e sperimentare
l’intero. Vi aiuterò.

La parzialità della condizione umana consiste nell’incapacità di realizzare l’unione dei vari piani che
la compongono e nell’ignoranza quasi totale di un altro piano che va integrato a quelli noti. Voi
vivete un pezzo per volta, infatti quando dovete riflettere dite che dovete essere lucidi e freddi per
essere analitici, dite che l’ira, per esempio, vi acceca, vi obnubila, vi fa perdere la testa, come la
commozione vi confonde. Se siete emozionati non riuscite a pensare, per farlo vi isolate dai
contraccolpi emotivi. Vivete il piano mentale per sfruttarne appieno le potenzialità scisso dal piano
emotivo e ritenete che l’analisi razionale di un'emozione tolga freschezza all’emozione.
Questo equivoco é diventato un’abitudine. Per lo più, inoltre, il vostro piano fisico subisce in modo
quasi completamente passivo gli attacchi e le conseguenze dei vostri volontarismi mentali e dei
vostri sussulti emotivi. L'uomo non sa usare il suo corpo per leggerne le indicazioni. Ogni atto
mentale o emotivo si riflette nello specchio fisico: voi subìte i segnali, ve ne lamentate e non siete in
grado di ricondurli ad una lettura più intera di voi.
Questi sono i tre spicchi più noti, le frazioni in cui non vi accorgete di limitarvi. Esiste un quarto
piano, che qualcuno conosce solo teoricamente perché direttamente proporzionale alla
consapevolezza e alla connessione. Si tratta della voce animica, che potete sperimentare solo
attraverso l'intuizione. L'intuizione non é un fatto mentale, però un pensiero ben plasmato ne
favorisce l'insorgere e il numero. Quando arriverete ad avere molte intuizioni, a vivere con un alto
tasso di intuizioni, questo piano dell'anima sarà percepito reale come gli altri. Nel frattempo non
dimenticatelo mai, fate i conti anche con la voce dell’anima, per quanto muta sembri, essa vi parla
continuamente. Per stare nell'intero, per superare le frazioni, occorre credere e aspettare
un'esperienza di totalità che non é descrivibile, ma si può favorire vedendo la parzialità di ogni
singolo piano sperimentato da solo, evitando di dargli il crisma della verità assoluta, chiamando a
supporto le forze, che presiedono gli altri piani e cercando di favorire un intervento animico spesso
soffocato da tutte le altre voci.
Non può essere un volontarismo, é un’attitudine, é ciò che in altri momenti vi abbiamo detto come
scorrere. E’ non fidarsi di un proprio sentire parziale perché solo mentale o emotivo, o più
raramente fisico, o più raramente ancora animico. L'intuizione animica non é l’araba fenice,
anch'essa sola é quasi sterile. Soccorre quando sorregge un pensiero, un'emozione, una sensazione,
meglio ancora tutte queste cose insieme. L’anima parla se almeno uno degli altri piani sa ascoltare,
ma l’evoluzione é integrazione. L'identità mentale non é solamente una buona articolazione
intellettuale cosciente, é la coscienza onesta del sé terreno.
Quando é accompagnato dall’impulso della ricerca spirituale diventa possibile un tragitto
integrativo che non é fatto solo di capacità intellettuale. Allargatevi alla possibilità dell'esperienza,
favoritela ritenendola possibile, inevitabile, vicina, tenetela come paradigma comparativo, l'unico
possibile paradigma comparativo. E’ un'attitudine che dovete curare, sulla quale dovete vigilare,
verso la quale provare un' accettazione che vi si é aperta da sola, che già avete senza sapere, che
giace già in voi. Adesso sapete afferrare il merito sottile, più si va avanti più tutto é sottile.
Abbandonate le interpretazioni più evidentemente grossolane, piuttosto aspettate, lasciate lì e
aspettate, attenti a ciò che la vita vi risponde nei vostri vari piani. Con l'attitudine diventate
l'esperienza e diventate l’intero, con la comprensione sottile andate avanti anche senza vedere.
Allargate, allargate, ogni dilatazione ne spalanca altre sempre più esplicative, sempre più
totalizzanti.

La parzialità della condizione umana consiste nell’incapacità di realizzare l’unione dei vari piani che
la compongono e nell’ignoranza quasi totale di un altro piano che va integrato a quelli noti. Voi
vivete un pezzo per volta, infatti quando dovete riflettere dite che dovete essere lucidi e freddi per
essere analitici, dite che l’ira, per esempio, vi acceca, vi obnubila, vi fa perdere la testa, come la
commozione vi confonde. Se siete emozionati non riuscite a pensare, per farlo vi isolate dai
contraccolpi emotivi. Vivete il piano mentale per sfruttarne appieno le potenzialità scisso dal piano
emotivo e ritenete che l’analisi razionale di un'emozione tolga freschezza all’emozione.
Questo equivoco é diventato un’abitudine. Per lo più, inoltre, il vostro piano fisico subisce in modo
quasi completamente passivo gli attacchi e le conseguenze dei vostri volontarismi mentali e dei
vostri sussulti emotivi. L'uomo non sa usare il suo corpo per leggerne le indicazioni. Ogni atto
mentale o emotivo si riflette nello specchio fisico: voi subìte i segnali, ve ne lamentate e non siete in
grado di ricondurli ad una lettura più intera di voi.
Questi sono i tre spicchi più noti, le frazioni in cui non vi accorgete di limitarvi. Esiste un quarto
piano, che qualcuno conosce solo teoricamente perché direttamente proporzionale alla
consapevolezza e alla connessione. Si tratta della voce animica, che potete sperimentare solo
attraverso l'intuizione. L'intuizione non é un fatto mentale, però un pensiero ben plasmato ne
favorisce l'insorgere e il numero. Quando arriverete ad avere molte intuizioni, a vivere con un alto
tasso di intuizioni, questo piano dell'anima sarà percepito reale come gli altri. Nel frattempo non
dimenticatelo mai, fate i conti anche con la voce dell’anima, per quanto muta sembri, essa vi parla
continuamente. Per stare nell'intero, per superare le frazioni, occorre credere e aspettare
un'esperienza di totalità che non é descrivibile, ma si può favorire vedendo la parzialità di ogni
singolo piano sperimentato da solo, evitando di dargli il crisma della verità assoluta, chiamando a
supporto le forze, che presiedono gli altri piani e cercando di favorire un intervento animico spesso
soffocato da tutte le altre voci.
Non può essere un volontarismo, é un’attitudine, é ciò che in altri momenti vi abbiamo detto come
scorrere. E’ non fidarsi di un proprio sentire parziale perché solo mentale o emotivo, o più
raramente fisico, o più raramente ancora animico. L'intuizione animica non é l’araba fenice,
anch'essa sola é quasi sterile. Soccorre quando sorregge un pensiero, un'emozione, una sensazione,
meglio ancora tutte queste cose insieme. L’anima parla se almeno uno degli altri piani sa ascoltare,
ma l’evoluzione é integrazione. L'identità mentale non é solamente una buona articolazione
intellettuale cosciente, é la coscienza onesta del sé terreno.
Quando é accompagnato dall’impulso della ricerca spirituale diventa possibile un tragitto
integrativo che non é fatto solo di capacità intellettuale. Allargatevi alla possibilità dell'esperienza,
favoritela ritenendola possibile, inevitabile, vicina, tenetela come paradigma comparativo, l'unico
possibile paradigma comparativo. E’ un'attitudine che dovete curare, sulla quale dovete vigilare,
verso la quale provare un' accettazione che vi si é aperta da sola, che già avete senza sapere, che
giace già in voi. Adesso sapete afferrare il merito sottile, più si va avanti più tutto é sottile.
Abbandonate le interpretazioni più evidentemente grossolane, piuttosto aspettate, lasciate lì e
aspettate, attenti a ciò che la vita vi risponde nei vostri vari piani. Con l'attitudine diventate
l'esperienza e diventate l’intero, con la comprensione sottile andate avanti anche senza vedere.
Allargate, allargate, ogni dilatazione ne spalanca altre sempre più esplicative, sempre più
totalizzanti.

CROCE
Vi do, in modo che per la mente sia inequivocabile, notizie sull'atto arbitrario. Capite, e capite
finalmente bene, e finalmente applicate.
Alcuni uomini, credendosi sicuri di non commetterne, ne commettono uno sull'altro e creano
catene di conseguenze che mettono a dura prova chi cura di non compierne. Nessuno é in grado
sulla terra di valutare se qualcun altro sta commettendo un atto arbitrario che ostacola il karma.
Sulla terra gli occhi vedono solo un gesto, il gesto di un altro che la terra può solo giudicare su basi
terrene.
L'anima incarnata a malapena e di rado riconosce se stessa, mai più può riconoscere in terra la
sostanza spirituale di un'altra, né nel bene, né nel male. Ciò che vi dà fastidio é troppo facilmente da
voi classificato come atto arbitrario di un altro.
Incauti, sconsiderati, avete dimenticato la paglia e la trave. Guardate voi stessi quanto più vi sentite
di giudicare un altro: guai a voi se impedite un cammino o fermate un passo, tronfi di un vostro
giudizio. Nessuno possiede superiorità spirituali tali da poter distinguere gli atti arbitrari altrui,
nessuno in terra può conoscere i passi evolutivi, le soste o i regressi di un'altra anima. Curatevi della
vostra. Qualcuno confonde il possesso mentale della conoscenza con la consapevolezza. La
consapevolezza é conquista dura, personale, nessuno può aiutarvi. Feritevi i piedi mentre
camminate per raggiungerla e osservate il vostro modo di camminare, qualcuno striscia e giudica
chi corre. Ogni attimo é un potenziale arricchimento di consapevolezza se non viene abbandonata
l'osservazione di se stessi altrimenti la conoscenza é un limite.
Passiamo agli atti arbitrari propri e restiamo solo su questi] per sempre solo su questi. In terra non
sono controllabili, il karma é avvolto dall’oblio; esistono però alcune spie evidenti in chi
onestamente cura la propria fatica evolutiva, cioè in chi si sforza di sperimentare l'intero e cura
l’allineamento dei suoi piani scissi. Fare questo, già lo sapete, apre la strada alla voce dell'anima,
favorisce lo spontaneo sorgere dell'intuizione animica, e l’intuizione animica può essere l'unica spia
di un atto arbitrario proprio. Non sperate di coglierlo con la mente, non può accadere, né con le
emozioni, sono sempre troppo accese, né esistono segnali fisici in grado di sottolinearlo. Non
sperateci. Solo una lunga ricerca della propria verità attraversando se stessi su tutti questi piani può
far parlare l'anima in modo che la sua voce venga colta ed é solo questo tipo di intuizione che può
dare un attimo, un barlume di coscienza, un presentimento di atto arbitrario.
Vigilate su voi stessi, lavorate su voi stessi, curate il progredire personale e proprio. Alzate quegli
occhi sempre ostinatamente fissati sugli altri, girateli all’interno di voi, alzateli verso il cielo. I tempi
umani precipitano in fretta, non fatevi precedere dal ciclo che finisce.

Torniamo sul pensiero plasmato, sull'intuizione, sulla consapevolezza. Parlarvi di consapevolezza


oggi può essere più completo di un tempo. Essa non si misura con la quantità del sapere appreso, la
conoscenza non garantisce affatto la conquista della consapevolezza. Anche quando un’anima
sceglie di sperimentarla in terra, la sceglie sempre sotto forma di conquista, perché non esiste altro
modo di sceglierla, e sempre questa conquista é un cammino duro e costoso in cui la conoscenza
ricevuta o ricordata si applica alla vita, si cerca nella vita e solo nella vita si può raggiungere e
afferrare, non necessariamente subito. Spesso la consapevolezza é il faticoso risultato di tante
esperienze rinnegate come inutilmente dolorose, di tante lezioni sofferte senza senso. Ciò che mi
preme che capiate bene é che la consapevolezza mai può restare astratta, si apprende e si
conquista solo dall'esperienza. Possono esistere livelli uguali di consapevolezza conquistati da
esperienze diversissime, ma mai può esistere una consapevolezza passiva. Perciò il Corpus non vi dà
consapevolezza! vi dà conoscenza, che potrebbe anche restare amorfa e inutilizzata se la congelate
in compiaciute cristallizzazioni sterili.
E’ riconoscere e trasferire il Corpus nella vostra vita, é l’esperienza sofferta a volte, o ritrovata come
un miracolo altre volte, o riconosciuta nei costi pagati altre volte ancora, scoperta frugando nei
cocci delle illusioni infrante, respirata in una sensazione, pianta in un dolore trasceso, ascoltata in
un silenzio cercato, interrogata invano per mesi, lacerata dal non capire, regalata da un momento di
pace, é l'esperienza della conoscenza che vi fa consapevoli.
E' qui che entra in gioco l’attitudine, cioè il predisporsi a sperimentare l'unità dei piani scissi, la
riconduzione delle frazioni all'intero, e qui può aiutarvi a progredire ciò che sapete e ciò che adesso
aggiungo sul pensiero plasmato.
Inizialmente plasmare il pensiero é stata una costrizione, un volontarismo innaturale di buona
volontà. Oggi tutti voi sapete che vi suona stonato come un gesto grave restare nella negatività
senza tentare di plasmarlo. Ciò non significa che avete smesso di restarci, significa però che, se ci
restate, diversamente da un tempo state male, pagate il malessere spirituale. Sapete anche che il
malessere spirituale non ha attinenza con la materia, può esistere mentre la terra gratifica con
assensi e consensi, può essere completamente assente mentre la terra condanna e giudica. Perciò
potete più o meno resistere, ma ormai plasmare il pensiero fa parte del vostro patrimonio
conoscitivo e il malessere spirituale, che potete anche imporvi di non voler leggere, fa parte della
vostra esperienza.
Voi potete essere nel pieno dell'esperienza delle informazioni ricevute già oggi, o continuare a
dilazionarla, questo é solo la vostra libertà a deciderlo. Vi dico però che accettare l’esperienza,
favorirla smettendo di mentire a voi stessi, arginare il giudizio sugli altri e diventare rigorosi,
inflessibili, integri con voi stessi, spalanca l'irrompere inaspettato dell’intuizione, concede
l’esperienza della totalità. Raggiungerla costa molto, ma viverla é l’infinita pienezza dell’uno in
terra. lo vi trasferisco tutto quello che posso, capitelo, capitelo con la voce della rettitudine, fatele
largo, non copritela, non abbiate paura. Scoprite da soli che zittirla costa prezzi più mascherati, ma
molto più alti, che lasciarla uscire. Ognuno di voi cerchi la sua e se l'ha trovata continui ad ascoltarla
senza permettere che altre voci altrui o proprie la soffochino di nuovo. Ciascuno può riconoscersi in
queste parole, ciascuno le mediti e le riconosca.

CROCE
Con tutto il bagaglio di esperienza accumulata da quando avete la conoscenza, fermatevi a leggerla,
a mettere insieme la coscienza consapevole di chi siete oggi, con l'osservazione del vostro bene e
del vostro male. Sempre il primo contatto con la conoscenza entusiasma. Dopo amare
sperimentazioni, il secondo contatto é più consapevole e meno ingenuo, e più naturalmente si sa
leggere nella vita la conoscenza appresa e personalizzarla alle proprie lezioni da riconoscere. Tenete
aperta l'attitudine a voler capire la strada dell'anima, ricordate che i tortuosi percorsi terreni spesso
coprono una strada animica diritta e chiara e che solo grazie ai grovigli terreni per l'anima é
possibile percorrerla e ringraziare un'incarnazione riuscita. Ricordate sempre il disegno alto dello
spirito, non buttate l’opportunità di aiutare il mondo e gli uomini, non sprecate le occasioni dello
spirito.
Ogni giorno perduto é un atto d'amore mancato di cui rendere conto a voi stessi. Io sono in ognuno
di voi, siete voi che non mi sapete sentire.
Tento di passarvi una percezione compatibile con la terra dei piani sottili, percezione non
conoscenza, perché essi non hanno teoria, possono solo essere percepiti.
Tutto ciò che sperimentate di voi sui piani mentale, emotiva e fisico é denso, cioè é composto di
un'energia che sottosta alle leggi della materia. Le stesse esperienze di voi esistono identiche sul
piano sottile, che trasferisce la medesima realtà su altre vibrazioni, dove il vostro corpo non é
pesante, le emozioni hanno confini meno legati alle ragioni che le suscitano e la vostra coscienza di
voi é dilatata. Qui un corpo pesante può momentaneamente perdere la gravità e leggersi negli
organi singolarmente percepiti che lo compongono, può sentire di volare, può superare i suoi limiti.
Qui, nei piani sottili, le emozioni sono autonome, si può soffrire il dolore del mondo e provare la
felicità estatica del raffronto con la verità. Qui la coscienza di voi é totale, spesso comprende la
coscienza di più vite e si sperimenta l'impossibilità di mentire a se stessi, e se ne coglie la profonda
inutilità.
Voi stessi esistete sui piani densi e contemporaneamente ogni vostro istante esiste anche sui piani
sottili. L’accesso a questi ultimi spesso é un'intuizione, ma essi si raggiungono sovente nel sonno,
meglio ancora nello stato intermedio tra il sonno e la veglia e a volte durante la meditazione. In
genere ciò che si coglie viene dimenticato, perché la densità spessa dei piani pesanti ne impedisce il
mantenimento e l'inconsapevolezza ne ostacola la percezione. Sappiate però che l'accesso anche
saltuario ai piani della realtà sottile regala un l’esperienza di totalità che spinge avanti ogni
cammino. Perciò quando vi dico “allargate”, intendo dire: non dimenticate la realtà più alta
parallela alla vostra e ricordate che é parallela, non superiore, non inaccessibile.
La vostra esperienza di questa realtà é sempre possibile se scorrete nel possibilismo evolutivo e se
curate l'integrità e la rettitudine. Il sottile é adiacente al denso, ogni esperienza di voi esiste
contemporaneamente sui due piani e tutti e due i piani sono veri e appartengono
all'apprendimento. Quando, per diverse ragioni, il denso sperimenta di rarefarsi e accede al sottile,
si conosce una potente intuizione animica che bisogna sforzarsi di non dimenticare.
Queste sono parole povere, non adeguate alla percezione. La percezione si favorisce continuando a
plasmare il pensiero, curando di allineare i piani, cercando l’applicazione della conoscenza nelle
esperienze della vita, ascoltando con quella conoscenza le risposte che la vita dà e scorrendo
serenamente nell’essere.

MOSES
Coscienza razionale di voi, cioè piano mentale. Vi faccio capire meglio che cosa essa é in un lavoro
evolutivo.
Ogni uomo ha un concetto e una percezione di se stesso, pensa qualcosa di sé e crea in questo
modo la sua identità mentale. La coscienza di voi é comparare le vostre odierne conclusioni su chi
credete di essere con i dati della conoscenza appresa e ribaltarvi su questi dati, con il coraggio di
voler denudare gli autoinganni. Se siete convinti di essere integri e onesti, andate a vedere se
questa onestà é in linea con ciò che sapete essere l’integrità spirituale, verificate quanto il lavoro di
plasmare il pensiero entri nelle vostre attività mentali, verificate l’es-senza reale della genesi delle
vostre emozioni e quanto siete in grado di condizionarle alla conoscenza, controllate quanta ricerca
di verità entri nei vostri gesti sia materiali che spirituali.
Uno dei dati più importanti che avete ricevuto é la capacità del pensiero di creare la forma. Questo
concetto, se viene colto totalmente, vi dovrebbe lasciare senza fiato e sensibilizzare senza scampo
sulla profonda responsabilità che avete sulle vostre forme pensiero. Questa é la coscienza di voi, il
piano mentale che dovreste possedere. La mente é lo strumento più potente che possedete, se non
lo possedete pienamente, anche voi inconsapevolmente, contribuite continuamente ad accrescere
la negatività imperante. Continuate a verificarvi, chiedete aiuto sentitevi l'uno e nell'uno fra voi
sulla terra e con noi qui, cioè con il vostro spirito ritrovato. La fratellanza é anch'essa densa e sottile,
come tutto della vostra vita. Un gesto d’amore terreno, cioè denso, muove lo stesso amore sul
piano sottile e lo espande e lo dilata in una dimensione senza limiti. Un gesto d’amore può essere
anche un pensiero d’amore verso gli altri e verso voi stessi. Questa é l’attitudine che spalanca l’unità
e la totalità, questa é la consapevolezza vissuta attraverso il sapere. Nel vostro sforzo di allargare vi
sono accanto.

MOSES
Abbiamo parlato del piano mentale, adesso vi parliamo del piano emotivo.
Le emozioni vi appaiono ingovernabili nel loro sorgere e inaspettate. In realtà c’é sempre qualcosa
di voi che le prepara, una predisposizione a provarle e la stessa predisposizione a soffocarle. Una
buona interazione con il piano mentale e la coscienza di plasmare il pensiero danno alle emozioni
più consapevole autonomia, permettono l'apertura e il godimento delle emozioni positive come la
gioia senza filtri difensivi, e permettono il controllo e la lettura di quelle negative come la paura e la
disperazione.
Se siete totalmente calati nel piano emotivo isolato dagli altri piani, siete parziali e fugaci come
quelle emozioni in cui vi identificate, che per la loro natura durano poco e spezzettano la vostra
identità. Nessuno di voi è troppo a lungo in balìa del suo piano emozionale, perché le emozioni
stancano, con il risultato di compiere gesti spesso eccessivi mentre l'emozione vi governa, e di
pentirvene poco dopo.
Il piano emotivo é importantissimo, dovete conoscerlo e interpretarlo. Le emozioni sovente
contengono gli struggimenti di memorie antiche e conservano impronte che evolvono nel corso di
vite successive, fino ad arrivare ad una coscienza incarnata che cerca la ricomposizione delle
frazioni, che anela all'intero. Allora le emozioni si compongono nel loro essenziale contributo alla
verità e ciò avviene quando il piano emotivo si ricongiunge al mentale e al fisico. La coscienza di voi
razionale e lucida del piano mentale, quando é coniugata con le vostre emozioni riconosciute e
ammesse, diventa una coscienza più integra e più sincera.
Le emozioni spiegano tanto di voi anche a voi. Se c’é sincerità e desiderio di verità, le vostre
emozioni vi permettono un viaggio dentro voi stessi che vi racconta quasi tutto di voi. Se imparate a
smettere di mentire a voi stessi, se vi concedete di entrare con la coscienza razionale di voi a
esplorare le vostre emozioni più negate e più sgradevoli, lì la coscienza di voi diventa integra, lì siete
nella ricerca autentica della vostra verità. Voi lo sapete, non continuate a barare, a mentirvi
sapendo di mentirvi, qui si deve arrivare quando qui vi porta la conoscenza appresa.

CROCE
Vi do altri strumenti per osservare voi stessi. Nell'attenzione ad allineare tutti i piani, cioè
ascoltando e osservando anche l’emotivo e il fisico mentre vi analizzate con il piano mentale o
analizzate qualcosa di voi che non capite, usate(esortativo) la vostra identità mentale, la coscienza
razionale di voi, in modo per voi insolito. Stravolgete i metodi di ricerca collaudati, partite dalla fine
anziché dal principio, non indagate l’insoluto ma scandagliate l'ovvio, riguardate le conclusioni
assodate; contestate ciò che vi sembra giusto; tornate a ricordare ciò che vi era parso una conquista
razionale e verificatelo, verificate se quelle conclusioni di allora non siano i presupposti sbagliati di
oggi. Ascoltate la voce emotiva dell’intuizione, se vi state mentendo, gelidamente ve lo dice sempre.
Chiedetevi onestamente che cosa veramente volete da voi e che cosa volete fare di voi, le piste di
indagine si aprono all'infinito, ma vanno esperite, portate nella vita, raffrontate in ciò che
dimostrano nell'interazione con gli altri uomini, proiettate nel cosmo con la conoscenza della
fratellanza, illuminate da un pensiero sempre più costantemente plasmato al bene, scaldate dal
desiderio di dare aiuto a se stessi e al mondo e dalla capacità di saperlo e volerlo ricevere.
Pensare a se stessi per capirsi meglio al fine di evolvere senza tutto questo lavoro parallelo é sterile.
Alternate la ricerca solitaria all’incontro e al dialogo, perché la solitudine non divenga un inganno
senza confronti e la continua condivisione non divenga al contrario un espediente per sfuggire a se
stessi. Non siate gelosi delle vostre intuizioni, che sono sempre presunte: parlarne può arricchire
qualcun altro offrendo lo spunto per un'altra intuizione altrui, così come può servire a voi per
ridimensionarla se fosse un autoinganno anche parziale. Cercate la pace con volontà di plasmare i
pensieri che portano guerra a voi e al mondo e lavorate con sincerità.

CROCE
Le parole che per alcuni hanno un senso per qualcun altro saranno ermetiche, e spingeranno fuori
domande interiori alla coscienza mentale di chi si perde negli inutilismi, nei buonismi, negli
egocentrismi di dettagli irrilevanti alla sostanza. La sostanza di voi stessi su cui lavorate, così aspra e
dura, che vi porta implacabili verità sulla base delle quali vi muovete con una pace inquieta mai
sperimentata, é la sostanza, é la noce, la noce d'acciaio degli inganni da spaccare per raggiungere il
gheriglio della verità di voi stessi, che giace in ogni uomo e che ogni uomo deve raggiungere. Voi
sapete che é aspra e dura, quanto aspra e quanto dura.
Quanto chiede di vedere ferisce gli occhi, quanto impone di abbandonare riduce la coscienza umana
ad un nulla che non ha più supporti, e il mondo intorno non capisce, il mondo intorno non sa.
Però la vostra verità brilla e vi conduce e voi parlate, rispondete, suggerite, sorreggete molto più di
un tempo, molto più di quando credevate di farlo e di valerlo fare. Lo fate mentre non ve ne
accorgete, e accogliete mentre respingete, e accettate mentre contrastate molto più di quando
accoglievate e accettavate senza rielaborare, ambigui come eravate, correndo sulla falsa pista di
una conoscenza solo astratta. Continuate a spaccare la vostra noce, ciò che trovate é sostanza che vi
lascia stupefatti e tranquilli, dolenti e sereni, fragili e forti, feriti e invulnerabili.
Scoprite che nel non tempo si può anche aspettare e che il non tempo contiene lo stesso alcuni
tempi che a voi sono oramai chiari.
Scoprite che la compassione può essere molto dura, la bontà molto asciutta, l'amore molto
violento. Scoprite quanto alcuni no possano essere intrisi di tutta la dolcezza che mancava nei vostri
sì, e accettate questa pace inquieta così nuova, così difficile. I cristalli di un tempo, oggi
irrimediabilmente appannati, erano solo vetri volgari, rozzi cocci di bottiglia. Il vero cristallo non si
appanna mai più, é aspro e tagliente, ma é puro è bellissimo.

CROCE
Esiste un dolore cosmico composto da tutti i dolori degli uomini. Mentre lo respirate cercando di
evolvere il vostro in sofferenza compresa senza più vittimismi né inganni, lo spingete verso quella
stessa evoluzione. Questo é lo sforzo degli uomini consapevoli. Lavorare sul proprio dolore, scoprire
la responsabilità della propria matrice che lo genera e accettarla e guardarla senza opposizione,
denuda questo dolore e lo spoglia da tutti gli inganni, costringe ad abbandonare i falsi supporti
molto compensativi di un tempo e costa un momento eterno di smarrita solitudine e di amaro
disorientamento.
Tutto però evolve e cambia. Quel momento non é eterno né immobile, contiene la conquista sudata
di aver provato ad abbandonare l'autoinganno. Quel momento contiene una visione aspra, difficile
di se stessi e di tante cose, ma questa vista aspra e difficile poi diventa illuminata e gentile, e mai più
sarete gli stessi di prima.
Tutti lo devono sapere, é da qui che si deve passare, il viaggio dentro voi stessi é il primo, obbligato
percorso verso altri viaggi più consapevoli ancora. Se il vostro piano mentale va da una parte e
l'emotivo e il fisico da un'altra, accettate questa disarmonia, e ascoltate, e aspettate. Continuate
onestamente a lavorare per accordare tutti i vostri strumenti e alla fine da voi uscirà l'armonia e voi
suonerete la vostra piccola orchestra che canterà la vostra sinfonia per il mondo finalmente
armoniosa, finalmente corposa e completa. Il compositore siete voi, la musica siete voi e i
capolavori costano molta più fatica delle canzonette. Ditelo a tutti di non accontentarsi delle
canzonette. Uscite con le vostre sinfonie che regalano armonia al mondo e non perdetevi nelle
cantilene di chi si gioca la vita sempre sulle solite due note.

MOSES
Prima di analizzare il piano fisico, discorso non facile, vi riporto ancora sugli altri due.
Siate certi di avere capito che il piano mentale non é la psiche, non é l’intelletto né la capacità
pensante, bensì é il modo in cui la usate. Quando dico coscienza di voi, indico qualcosa che non ha a
che fare con l’intelligenza e può essere più cosciente di se stesso un uomo che ha mezzi intellettuali
minori di un altro più dotato che non li usa consapevolmente.
Capite bene: la coscienza di voi é un fatto di onestà, non di intelligenza. Tentativi onesti di lavorare
su voi stessi conducono all’integrità e suscitano le percezioni del piano emotivo, che chiamano le
risposte fisiche. E'così che si apre la strada all'intuizione animica. Non é un lavoro semplice
sperimentare onestamente la coscienza di sé, é un lavoro estremamente doloroso, a seconda di
dove siete e del modo in cui procedete può richiedere infiniti aggiustamenti e infinite revisioni,
sempre con un pezzetto di onestà in più, con un po’ più di coraggio. Esistono autoinganni che
resistono a lunghe sequenze di incarnazioni e anche una scelta karmica di consapevolezza può
essere onorata solo parzialmente, perché la difficoltà di questa ricerca scatena sempre il libero
arbitrio. Questa é la ricerca che dà l'avvio a tutte le ricerche, cominciarla e continuarla col piede
sbagliato può trascinarla per vite e vite, ma qualcosa di voi sempre lo sa. Quando questo lavoro
finalmente comincia, quel qualcosa dentro di voi si stabilizza e decolla e tutto diventa affrontabile,
tutto di voi si lascia guardare.
In questo dolore si cominciano a sciogliere gli enigmi e arrivano percezioni molto più ampie su tutte
le realtà perché, ricordate, il piccolo contiene il grande. Non é solo un fatto di volontà personale,
perchè anch’essa può diventare un autoinganno. Bisogna imparare a leggere l'esperienza, cogliere i
segnali della vita, raccogliere gli stimoli meno invitanti, sospettare delle letture troppo chiare
soprattutto quando contengono qualcosa di appagante, una finta pace soddisfatta. Questo lavoro
non é appagante, é durissimo e la vera pace non é mai soddisfatta e compiaciuta. La vera pace é
movimento, é ricerca ininterrotta perché la coscienza di sé si aggiorna di minuto in minuto e non c’é
fine a quello che si può vedere, capire e sperimentare .
Ogni percezione nuova raggiunta, e arriva un momento in cui non si contano, dilata la coscienza di
voi. Essa é il presupposto indispensabile per sperimentare e vivere la conoscenza. Se l’onestà vi
conduce, il piano emotivo risponde suscitando echi di un dolore antichissimo che può sembrare
insopportabile. Chiedete aiuto, domandatevi cos’é, cercate di leggerlo, scoprite da dove viene e che
cosa colpisce di voi. Se l'onestà é un autoinganno, il piano emotivo non accompagna la ricerca,
oppure risponde parzialmente solo su cose contingenti e fresche, suscitando emozioni effimere e
spesso contraddittorie, che voi spesso non vi peritate nemmeno di indagare. Guardate il piano
emotivo, é una grossa spia sulla qualità della vostra onestà, guardate, guardatevi, ci vogliono
coraggio e silenzio, la condivisione arriva dopo e solo con interlocutori karmici la cui ricerca é
intrecciata con la vostra. Alcune aperture e alcune verità si trasmettono solo a chi ne dà in cambio
altre complementari e gemelle alle nostre e non tutti hanno potuto scegliere di avere in terra
questo interlocutore. Chi ha potuto sceglierlo lo trova. Chi ne é privo, col suo lavoro si attira intorno
ricercatori affini e trova in ogni caso conferme e supporti Questa é la via.
CROCE
Seguo ogni singolo tragitto, sono in ogni ricerca.

CROCE
Vivere revisionando ogni giornata sembra faticoso, ma diventa prestissimo un'abitudine che non si
perde più. Gli altri, tutti gli altri che avete intorno, sono utilissimi quando smettete di guardarli e di
giudicarli, ma li utilizzate per osservare e giudicare voi stessi.
Il continuo rapporto di interazione con gli altri offre continui spunti e occasioni di indagine.
Osservatevi con obiettività e tranquillità, quando si può usate anche l’ironia, una tranquilla ironia,
una lucida neutralità, non uno spietato accanimento. L’analisi é corretta quando é continua e
tranquilla e diventa l'approccio normale alla vita normale che porta alla coscienza corretta di sé.
Senza questo non si può accedere a nulla di altro. Una coscienza alterata di sé impedisce
l'evoluzione di voi.

CROCE
Chiariamo che cosa significa scegliere. Non solo é valutare, é anche seguire un istinto. Quando la
scelta investe lo spirituale della vostra vita, spesso le valutazioni umane, i confronti mentali con la
questione, vi porterebbero in una direzione, che poi di fatto non seguite perché qualcosa d'altro,
che é più forte ma é meno chiaro, vi conduce altrove.
Una scelta spirituale é sempre fonte di conflitto e trovare un equilibrio sano fra mente e istinto é
molto ostico, é il peso che comportano le scelte spirituali in terra. Bisogna riflettere e verificare, ma
anche saper assorbire e saper attendere, perché non tutto é verificabile.
Bisogna confermare a se stessi ogni quotidiana verifica e saper riconoscere gli attentati e sottrarsi e
distinguerli dai segnali fecondi di indagine, che invece chiedono osservazione.
Col tempo il discernimento va appreso e sperimentato con acume e onestà e non va disgiunto dalla
conoscenza di tutto il resto, mai.
Si può discernere senza caricare di giudizio, si può cambiare una o più condizioni, si può continuare
o sospendere con un discernimento tale che tutto sia tranquillo, che nulla suoni perentorio o
drastico, o definitivo.
La legge dello scorrere comporta sempre dei cambiamenti. Voi sapete che nulla é immobile,
muovetevi in questi cambiamenti attenti e quieti, elaborando i vostri terreni dolori senza definitive
conclusioni. State nel movimento esterno e curate il vostro muovervi, verificate e raffrontate con la
mente e con Il esperienza e intanto guardate dove vi porta il vostro istinto. Usate gli strumenti della
terra congiunti agli strumenti dello spirito senza che squilibrino la vostra coscienza di voi.

CROCE
Imparate la vita. Comprendete come si possa vivere per tutto e per niente con la stessa intensità di
partecipazione e distacco, partecipate sempre con tutti voi stessi ma non restate invischiati né nel
bene né nel male. Scoprite il distacco che non intiepidisce i sentimenti, ma li evolve in sentire dove il
dolore e il piacere sono trascesi dentro una ricerca che nel suo movimento sa attendere,
sperimentando un’inquietudine di pace e cercando la gioia.
State nella potente intuizione della bellezza della vita e unitela alla sensazione di scarsa
appartenenza e di nostalgia. Come la partecipazione e il distacco, anch'esse non sono incongruenti.
La vita chiede un'appartenenza illuminata, l'evoluzione corregge le eccessive dipendenze e gli
attaccamenti inconsapevoli, come le scarse aderenze e le rinunce altrettanto inconsapevoli di chi
passa rifiutandosi di lasciare la sua orma.
Respirate le vita senza paura, bevete la sua bellezza e la sua lezione e intanto continuate a ricordare
senza permettere che il ricordo vi trascini via, ma facendo invece in modo che proprio ciò che
ricordate divenga la vostra orma. Scorrete nella vita con gli occhi ben aperti e intanto guardatela,
guardatene la bellezza e l’intensità, e mentre scorrete nelle sue lezioni non perdete di vista questa
bellezza, e fatevene sempre consolare, e percepite che in essa c'é il passaggio verso la gioia in terra.
Avvicinatevi a sperimentare come nel distacco giusto ci sia la partecipazione massima, come il
relativo contenga l'assoluto, come il finito sia il ponte per l'infinito. Non concludete, non siglate,
andate oltre attraverso la bellezza del puro esistere di ogni cellula e sentite che esso porta avanti
anche voi e che in questo andare, dentro questa bellezza percepita, c'é l'oltre di cui questa bellezza
é una delle manifestazioni per gli uomini.
Dentro il dolore e oltre il dolore c'é questa bellezza, una delle ragioni più sottili, e coglierla é una
delle conquiste. Da qui si diventa testimoni della gioia, portatori della pace. Imparate la vita,
togliete il velo ai segreti suoi che appaiono tali a chi non ne riconosce la bellezza, imparate la vita e
vivete la vostra memoria.

CROCE
Amare é abbracciare i limiti propri insieme a quelli dell’altro e riconoscere dolcemente le due
doppie fragilità e le due doppie forze, la propria fragilità e la propria forza e accettare di unirle a
quelle dell'altro.
Amare é riconoscere sempre un meccanismo volontario di unione che scatta altre l’attrazione e
l’innamoramento, che scatta quando l’amore é amore e non può più essere altro che ricerca di
unità. L'unità dell'amore oltrepassa ogni lontananza e annulla le distanze create da qualsiasi
impedimento, l'unità dell'amore é un fatto interno che, da intimo e interiore qual é, può anche
rivelarsi e manifestarsi fuori, ma mai potrà accadere l’inverso, cioè che un'unità esterna divenga
unità interiore, vissuta e compresa, d'amore.
L'amore raggiunto coinvolge le anime in una simbiosi che infine conduce a smantellare una per una
le motivazioni egoiche della mente, in un processo parallelo che avvolge due storie spirituali e che
può impiegare, prima vite e vite di un karma congiunto, e poi anni e anni di un'esistenza in comune
fino al momento eterno in cui in quella vita l'unità si conquista e si realizza.
L’amore é spirito, non materia, l'amore é soffio, non polvere, é il bisbiglio estatico di un
conseguimento conquistato, non le grida della fatica, é il respiro dolce dell'uno, non l’affanno della
divisione che non si spiega e non si accetta. L'amore é la sostanza al di là di tutte le forme e insieme
una forma pensiero da conquistare che crea la sostanza indistruttibile, la più potente di tutte le
energie create, l'energia del
creatore.
L'amore, come lo spirito, é.

CROCE
In ogni vita segnata dalla ricerca dello spirito accadono più morti e più rinascite. La ricerca
volontaria e consapevole comporta inevitabili morti, abbandoni che costano come morti, di credute
coscienze di sé che si rivelano necrotizzate, spente, sterili. Ricordate la verità della morte come
passaggio, applicatela anche ai lutti che soffrite nell’abbandonare parti marce di voi, l’accettazione e
la consapevolezza della morte come vita deve estendersi anche a tutte le vostre coraggiose morti
metaforiche. Ogniqualvolta morite a voi stessi guadagnate molto, non perdete niente. Avete solo
l’illusione di perdere qualcosa in cui vi eravate a tal punto identificati che perderla significa
smarrirsi.
Dietro quel qualcosa, oltre quel qualcosa, c’é sempre qualcosa di meglio, la conquista di una
rinascita da cominciare e da costruire, una coscienza di sé vergine ancora e più pulita da indagare,
da verificare con l’energia del nuovo, con la forza evolutiva del cambiamento. Allargate la
comprensione della morte, capire le vostre morti é capire finalmente che essa non c’è, che vi lascia
vivi e migliori, con il vostro mondo di ricerca davanti più consapevole e più chiaro. Imparate a
elaborare in questo modo gli abbandoni delle coscienze di voi che l'evoluzione vi costringe a
sostituire.
Non morite, passate, passate solamente ad altro che é più grande, più luminoso, più vero di quello
ciò accettate di abbandonare. Il dolore di questi abbandoni va letto e trasceso, non tenuto stretto a
sé troppo a lungo, non elaborato fino a cullarlo. Quando qualcosa di voi deve morire, la parte
integra di coscienza di sé che spinge verso il cambiamento lo sa e la riconosce immediatamente.
Sono percezioni che covano da lungo tempo, che possono richiedere esperimenti e gestazioni
lunghissimi, ma quando finalmente sono mature l’anima spinge al taglio e la morte si affronta con
decisione consapevole, incompatibile con il dolore sterile trascinato per tanto tempo. Il senso di
privazione passa presto se si affronta il passo e ciò che costa così tanto abbandonare in un attimo si
ridimensiona da solo e voi immediatamente avvertite il vostro passo avanzare verso una ricerca più
evoluta della vostra coscienza di voi. Non abbiate paura di morire, non abbiate paura di cambiare.

CROCE
I movimenti di un cuore consapevole della conoscenza appaiono diversi e spesso più faticosi.
Abbiamo parlato sempre di mente, stasera é ora di parlare di cuore, perché l'evoluzione passa
sempre da lì.
Il sentire di un cuore consono ad una mente che lavora per plasmarsi cerca ragioni al di là di ogni
esperienza vissuta e spesso ha il coraggio di credere all’incredibile. Sa coltivare sentimenti senza
attaccamenti, sentimenti puri, non per questo astratti. Sa credere nelle attese e lavorare nelle
attese e sa revisionare e correggere le antecedenti impurità inconsapevoli. Questo é un cuore che
sa levigarsi con la carta vetrata della verità cercata su se stesso, che ripulisce e gratta via le croste
antiche depositate sui sentimenti equivoci che l’avevano spinto un tempo.
A volte é un cuore confuso, perché accetta emozioni forti che la mente non é in grado di
confermare, ma sa che l'autenticità di queste emozioni é in quella segreta vibrazione che schiarisce
intimamente un proprio buio; anche se questa luce non dà guadagno.
E’ un cuore che accetta il dubbio di emozioni non riscontrabili, se ne fa arricchire ma ad esse non si
aggrappa e se ne serve per proseguire e per continuare a ripulirsi. E’ un cuore che sa quando
ascoltare o non ascoltare la mente, un cuore che con le sue pulsazioni spinge la mente a plasmarsi.
E’ un cuore che sa arrendersi e sa opporsi, un cuore che inevitabilmente conduce, chiama, sollecita.
Non é facile conviverci, così come non é facile convivere con una mente che accetta lo sforzo di
plasmarsi. Questo cuore e questa mente si fanno da supporti ma si fanno anche da antagonisti, si
aiutano ma anche si contrastano, non crescono necessariamente insieme, procedono su strade
diverse e a volte uno suona un allarme per l'altra, oppure per molto tempo si ignorano finché non
cominciano saltuari ascolti reciproci e saltuarie collaborazioni che l’evoluzione spinge a diventare
sempre più frequenti, sempre più costanti. Questo cuore é un alleato dell'amore e un alfiere
dell’unità. Questo cuore é il cuore cosmico della coscienza nuova.

Vi sembra che vi manchino le chiavi interpretative e continuate a non vedere che ognuno di voi
porta le proprie appese alla cintura. Non esistono chiavi universali per aprire tutte le porte, perché
ogni porta ha una sua precisa serratura e ciascuno se la apre con la chiave che le sue scelte e i suoi
passi gli permettono di conquistare. La conoscenza può restare vana, può anche diventare un
tormentoso enigma non risolto se su di essa non si diventa fabbri per ricavare la propria chiave e
non si continua a provarla per aprire la porta. Detto questo, noi cerchiamo ininterrottamente di
aiutarvi nella presa di coscienza della verità su voi stessi. Scorrete, non opponetevi, il cuore di cui vi
é stato parlato ieri é la coscienza del sentire, il piano emotivo evoluto che compone una parte
essenziale della coscienza di sé degli uomini nuovi. Il vostro a volte ne anticipa i battiti
mantenendovi sulla strada semioscura di tutti i ricercatori.
Assecondate questi battiti quando li riconoscete, non temeteli, non ignorateli, accompagnateli ai
pensieri che avete saputo plasmare e attraversate le difficoltà armati di questo cuore. Leggete
attraverso di esso la bellezza e la purezza della vita che tocca questo cuore e lo fa fremere e vi
ricorda l'assoluto divenire di ogni cosa e vi fa andare oltre. Abitate la vostra terra e intanto insieme
abitate questo oltre, le due facciate della vostra stessa dimora, e costruite la chiave che ve ne apre
la porta.
(Tutto questo suona come sempre molto vero, molto bello, ma anche tanto arcano. Come si può
sentire o capire sotto le metafore, come si può applicare senza inganni?)
Vedendo e cercando il doppio opposto di ogni sentire che vi allontana o vi esalta, andando a
recuperare sempre l'altra metà della parte di ogni dualismo che vivete. Voi dimenticate che tutto
sulla terra é dualistico e scambiate spesso un'unica metà per l'intero.
Cercate anche l'altra e cercate gli opposti che vanno a equilibrare il vostro sentire, quasi sempre
univoco e incompleto. Ricordate che esiste sempre anche il contrario di quello che sentite e andate
a prenderlo e usatelo per verificare. Questo aiuta la memoria animica di ciascuno.

Dovete continuare a valutare senza giudizio e osservare ogni valutazione anche con il cuore. Fate in
modo che l'amore vi conduca sempre, riconoscetelo e cercatelo in ogni pulsione che vi fa andare.
Non dipendete dallo spirito, ma ascoltate sempre la sua voce finché essa non arriva a combaciare
con la vostra. Non cedete alle disperazioni della terra, attraversatele guardando più in là di quello
che mostrano. Ricordatevi che nulla é finito, il finito é il ponte per l'infinito, ricordatevi che la natura
umana é un magma tumultuoso impastato di dualismi non compresi e non risolti e che ogni
dualismo é fonte di infinito dolore. Cercate la metà che non si vede e che non avete, cercate l'uno.
Non vivete una vita di metà, vivete una vita intera, non restate intrappolati nei dualismi di
un'esistenza materiale.
La vita é spirito, sovrapponete la voce dello spirito a quella della materia e datene la vostra
accettata testimonianza.

CROCE
Cercate di trovare la pace sulla terra, ogni uomo che la cerca deve sapere che cercarla é una
battaglia con se stessi. Così chi cerca la pace deve avere l'animo di un guerriero che non arretra di
fronte alle insidie che la sua stessa natura gli tende. Convincetevi che il nemico é dentro e non fuori
e che cercare la pace e lottare per conquistarla significa accettare di prendere coscienza di ogni
doppio che ospitate. Non ricordate con costanza quanto i dualismi determinino la vostra vita in
terra, non siete sufficientemente consapevoli della vostra natura dualistica. Torniamo oggi su
questo.
Tutti e tre i vostri piani sono intrisi del dualismo principale, quello di bene e male, e di tutti gli altri
che ne derivano. L'esperienza umana esiste in quanto dualistica, unica condizione che ne garantisce
lo scopo, cioè le conquiste. Comprendere l'uno é comprendere lo spirito, ma la metà di ogni
dualismo é molto più comoda e convincente dell'intero che comprende il suo contrario. Cercare di
percepire il contrario di ogni pensiero, emozione e sensazione vi fa sentire paradossali e forzati,
invece la forzatura sta nell’accontentarvi.
Allargate, vi fu detto, allargate. Costa fatica uscire dal parziale, da ogni parziale: costa l'apparente
avvelenamento di una soddisfazione nel ricordo che essa contiene certamente anche l'altra metà
del fallimento, costa l’indebolimento dell'energia della rabbia quando la riconducete al suo uno
fatto anche di pace, costa il tarlo dello scontento nell'attaccamento ai beni materiali perché l'altra
sua metà é il distacco, costa il capovolgimento dell'amore che volete e la comprensione assoluta
che l'amore é altro.
Allargare é farvi guerrieri di una serie infinita di guerre, che sono indispensabili per sperimentare
l'altra loro metà, la pace. Gli uomini nuovi saranno in pace dopo averla cercata così per vite e vite,
con tutte le esperienze e le necessarie mutazioni nella loro soglia consapevole di ricerca.
Non dimenticate. Anche la vostra soglia consapevole é mutata. Non dimenticate tutti i primi
insegnamenti.

(Il cuore non è forse ingannevole come la mente?)


CROCE
Anche il cuore passa attraverso tappe evolutive che sono però diverse da quelle mentali. Una mente
deve continuare a plasmare i suoi pensieri per cercare la sua difficile sintonia con lo spirito, e il
cuore ne diventa un alleato in questo lavoro nel momento in cui raggiunge la sua evoluzione
massima, che diventa il requisito indispensabile nella sua interazione con gli altri piani, cioè la
bontà.
Un cuore buono é un cuore evoluto e la sua possibilità di autoingannarsi é infinitamente ridotta.
Un cuore buono sostiene sempre una mente che cerca la verità, la sostiene confermandola e
opponendosi, la sostiene con la sua voce che sovrasta gli inganni e con i suoi vibranti richiami presto
o tardi la chiama a un’ennesima revisione, la sostiene con i suoi sussulti interiori che sanno
confermare alla mente di essere sulla giusta via.
Senza un cuore buono, buono di autentica, evoluta bontà, una mente non può farcela a portare
avanti la giusta ricerca dello spirito, ma anche la mente può osservare i moti del suo cuore e
onestamente riconoscerli. Quando le impurità emotive di base sono visibili, può capire che il lavoro
di correggerle é prioritario su tutto il resto e può capire se vuole o no intraprenderlo.
Perciò ti rispondo, un cuore buono é il guardiano che ti segnala i tuoi inganni e non ne può essere
causa o fonte. Un cuore buono é il ponte che ti congiunge alla sponda della ricerca dello spirito e
quindi ti conduce alla guerra inevitabile con gli inganni mentali, alla guerra per ricomporre, intatto e
intero, il dualismo del tuo male e del tuo bene. Un cuore buono prima o poi, attraversando le insidie
mentali, ti conduce sempre all’amore. La bontà autentica é indispensabile all’integrità, perché una
mente da sola non ce la fa a plasmarsi senza il supporto di un piano emotivo evoluto e l’evoluzione
del piano emotivo é la bontà, la bontà illuminata che sfugge alle definizioni, il tipo di scelta karmica
conquistata da spiriti che molto già hanno sperimentato e combattuto. Questa bontà conduce
attraverso vite terrene via via più vicine alla verità.

CROCE
Ogni aspetto della vostra natura e della vostra coscienza di voi possiede già in embrione tutte le sue
possibilità evolutive. L’evoluzione é un concetto che resta dinamico anche quando sembra fermarsi
in lunghe immobilità ed é strettamente legata alla comprensione e all’accettazione del non tempo.
Non é possibile afferrare la complessità della marcia evolutiva singola e collettiva se la si svincola
dalla comprensione del non tempo. L’evoluzione é inevitabile e inarrestabile é il suo corso. Esso può
essere violentemente rallentato da gesti scelti o subìti, può essere momentaneamente deviato dal
cammino maestro e imboccare intricati percorsi tortuosi che lo ritardano, come anche può
incontrare improvvise accelerazioni e guadagnare posizioni superiori, e questo vale per stirpi intere
come per ogni individuale anima. L'evoluzione é un flusso in cui entrate ad ogni morte e ad ogni
rinascita, appartiene al concetto stesso di vita e costituisce l’essenza della sua bellezza, che é
costante movimento verso condizioni migliori.
Ogni incarnazione, a prescindere da quello che si sceglie, é evolutiva per l'apprendimento che
procura all'anima, anche se l’evoluzione di chi si misura con la conquista della consapevolezza offre
la consolazione di capirla anche in mezzo a prove che sembrano far retrocedere al posto di
avanzare. Essa si coglie con la conoscenza della realtà ma anche con la volontà di volerla cogliere,
essa va ricordata anche quando gli errori la negano in apparenza. Il potenziale evolutivo degli errori
é altissimo, tornate a legarlo al concetto di non tempo. Nulla é fermo e definitivo, le realtà si
modificano e si comprendono in spazi di tempo lunghi o brevi che vengono sempre vanificati
nell'attimo della comprensione che li fa scomparire.
Il non tempo è, non c' é.
E’ necessario finché non diventa inutile dopo essere stato indispensabile e anni interi scompaiono in
un istante, inghiottiti da una percezione più esatta della realtà. L'evoluzione é questo inesorabile
avanzare, questa marcia cadenzata e costante che scandisce ogni moto dell'umanità, il passo di ogni
parte che fa camminare l'intero. L'evoluzione é in ogni mattino che comincia e in ogni giorno che
concludete, é in tutti i vostri respiri, é la ragione unica della creazione che riporta all'uno, é il
cammino che vi riconduce al Dio già in voi che vi ha creato.
Chi la conosce e l'asseconda, continuamente la favorisce.

CROCE
Torniamo sul ruolo del cuore. Nell'evoluzione della coscienza di sé, il piano emotivo può essere
grandemente manipolato dalla mente, finché non conquista l'energia necessaria a far valere e
durare la sua autonomia. La mente può convincere il cuore a restare avvolto dai sentimenti negativi,
la mente può legittimare la rabbia e il rancore, la vendetta, l'orgoglio, l'ira per moltissimo tempo se
il cuore non é sufficientemente autonomo, se non sa lottare per avvicinarsi alla bontà.
Non confondete bontà con debolezza. Bontà é luce, bontà é anche opposizione, con pulsioni
totalmente diverse da quelle che alimentano la rabbia e gli altri sentimenti negativi. Bontà é
opposizione con pulsioni d'amore e quindi é sempre ricerca di unità. Bontà é forza, chiarezza di
intenti, discernimento e consapevolezza.
E’ un cuore buono di una bontà ancora embrionale che spinge la mente alla ricerca dello spirito ed é
poi la ricerca stessa che lo evolve e lo raffina. Senza una predisposizione alla bontà non si trattiene
la conoscenza spirituale e l’apprendimento é solo esteriore, ma resta vano e vuoto di risultati.
Un cuore immaturo é chiuso e impermeabile al concetto dell'amore. La mente in questo caso può
fare sfoggio di teorie ma tenerle lontano dal cuore, se esso non é in grado di averne l’esperienza.
L’amore é un’esperienza, la compassione é un’esperienza, il distacco é un’esperienza, l'unità é
un’esperienza, e sono tutte esperienze del piano emotivo che contribuiscono, insieme alla volontà,
a plasmare il pensiero, nel tempo/non tempo che le articola, le svolge e le capitalizza.
Perciò guardate i vostri sentimenti sia buoni che cattivi, osservate quanto la mente li controlli e li
determini o quanto siano invece liberi. Sappiate fermarvi e aspettare quando non vedete chiaro e
andate invece decisi e sicuri quando il cuore vi parla con la sua inconfondibile voce. Qualunque cosa
suggerisca, essa é una voce di pace, vi avvolge di pace, vi accende di pace.
Se ancora non capite, capirete.

CROCE
Ogni verità contiene la sua negazione, anche nel male esiste la possibilità del bene e il bene
comprende la sua parte di male che lo afferma. Accetta anche i contrari mentre vivi la composizione
dei dualismi.
Il dualismo genera dolore, comprenderlo, ricordarlo e comporlo é avvicinarsi all'uno. La vera
volontà di separazione allontana ogni memoria di qualsiasi bene.
Quando si cerca un bene occulto agli occhi e si cammina per riaffermarlo, il male e il bene diventano
l'esatta unità originaria. Comprendete bene il reale senso dell'unità, é il concetto più profondo
dell'universo, é l'armonia suprema della ricongiunzione, dapprima con il nucleo di voi stessi e poi
con la prima origine emanante. Uomini che cercano l'unità conducono all'unità la terra e il mondo.
Il desiderio di unità é un sentire attivo, un istinto che emerge da profondità antichissime, dotato di
valoroso coraggio e di indomita resistenza, perché la ricerca consapevole di unità comporta una
lotta incessante dentro una materia fatta di separazioni. Nella ricerca dell'uno c'é solitudine e
sofferenza, c'é anche il peso del dolore degli altri, di tutti gli altri che soffrono senza capire la
divisione in cui vivono che rallenta ed ostacola il cammino e il lavoro di chi cerca l'unità. La
separazione é altrettanto profonda e, come il suo contrario, può assumere ingannevolmente le
sembianze dell’altro polo del suo dualismo. Così vivete immersi in separazioni segnate da
spaccature profonde che si presentano all'esterno come unioni e perpetuano dolorosi conflitti,
come reali ricerche di unità, intimamente comprese e avviate sulla terra, devono attraversare il polo
della divisione e tutto ciò che comporta per averne l'esperienza. Ascoltate il vero e il falso di voi
stessi, le vostre voci segrete, mettete a fuoco qual é la vostra debolezza. Ogni guerriero ha il suo
tallone d’Achille, fortificatevi in quel punto anche se costa tante rinunce e tanto dolore, e andate in
battaglia volendo la pace.

CROCE
Dopo ogni guerra che sostenete con voi stessi, riconciliate il male che avete visto con il bene che
sapete esistere in voi. E’ solo in virtù di quel bene che avete saputo cominciare a condurre la guerra
ed é quel bene che vi sorregge negli struggimenti che accompagnano il lasciar andare vecchie
convinzioni errate radicate da anni. Sono come vecchie radici da svellere che infestano un terreno
seminato a nuovo. Senza ingombri i germogli spuntano meglio, spuntano prima. Credetevi capaci di
curare il vostro terreno, usate lo spaventapasseri del pensiero plasmato contro la paura e il concime
di un cuore buono sulla conoscenza che avete seminato in voi e il vostro sarà un terreno fertile e voi
ne raccoglierete i frutti. Arate, zappate, seminate, rivoltate le zolle, strappate le erbacce, curatevi
con assiduità e impegno, curate il vostro crescere, il vostro divenire, curate ogni dualismo
recuperando e indagando l’altra sua metà che giace in voi. Curate allo stesso modo la felicità e il
dolore, l’ansia e il sollievo, la paura e l’incoscienza di certi impulsi, l'adrenalina e l’anestesia. Curate
la nostalgia e l'appartenenza, la passione e il distacco, l’entusiasmo e l'apatia, l'eccesso di
motivazioni e l'assenza di motivazioni.
Curate la curiosità e il disinteresse, non cercate troppo e non sottraetevi troppo, non giudicate ma
vivete con discernimento. Non affannatevi ma non sedetevi, curate l’ascolto, curate le sintonie con
la pace interiore che sapete cercare.

CROCE
Gli argomenti dello spirito sono sempre gli stessi, ma nel loro esprimersi e nel loro manifestarsi
comprendono l’illimitato infinito. Posso ripetervi mille volte che cos'é la consapevolezza, ma ogni
esperienza che fate vi porta a farne altre, nell'infinito crescendo che é per gli uomini lo spirito
quando essi ne avviano la ricerca in terra. Ci sono assaggi che diventano bocconi e alimentano una
fame che diventa inestinguibile e che vi spinge a cercare, a cercare, e non dà mai sazietà. La
conoscenza dello spirito non basta mai a se stessa, é sempre spinta a cercare ancora, a verificare su
sé. Non cercate di conoscere e di capire gli enigmi del mondo se non cercate di conoscere e di
capire i vostri.
Non potete fare la pace con gli altri se prima non la fate con voi stessi. Non si può testimoniare ciò
che non si sa, né offrire ciò che non si possiede. Il tempo e le sconfitte cui inevitabilmente
approdano gli autoinganni vi facciano approfondire l'indagine su voi stessi. Stringete sempre più le
domande, andate a cercare le risposte sincere, arginate le ricerche di evasione, affrontate il dolore
delle vostre responsabilità. Esse ci sono sempre, trovate il coraggio per andare fino in fondo, non ci
può essere verità fra voi e gli altri se non c’é prima fra voi e voi, se manca la verità di ciascuno con
se stesso.

CROCE
Andate a cercare con la mente ipotesi positive di evoluzione, configuratevi capaci di costruirle e di
accettarle, oltre che di attenderle. Mentre state nella fatica di rompere il bozzolo, vedete il bruco
che diventa farfalla. Le lezioni apprese a fatica si estendono e si applicano anche ai problemi che
sembrano ancora insoluti e spesso ne rappresentano la soluzione. Allargate, vedete l’altra metà di
ciò che vi appare una sconfitta, dilatatelo nel non tempo in cui scorrete. Cercate il bene nel male, il
successo in ciò che vi sembra un fallimento. Mentre riconoscete i vostri errori, vedetene il
potenziale di cui vi hanno dotato che prima non avevate. State in una lettura sempre possibilista
della vita e trasmettetela all’esterno, dimostrate che voi credete che nulla é fermo, dimostrate che
voi scorrete, dimostrate che voi camminate e che guardate oltre ciò che vedete.
Ogni esperienza é dinamismo, il movimento é nel bene e nel male ed entrambi entrano ed escono
continuamente l’uno nell'altro. Cogliete il moto dell'esistere e vedetene l'essenziale ragione. Voi
appartenete a questo moto, non illudetevi di esserne fuori, di esserne esenti, di essere fermi, esclusi
dai giochi che contano.
Nessuno di voi é escluso da niente. Allargate i vostri piccoli desideri e fateli diventare il desiderio di
percepire in voi la pulsazione della vita, il desiderio di sentirvi parte attiva di questo pulsare. Uscite
con la piena coscienza di voi fuori dai vostri ambiti ristretti, vedete come le vostre delusioni e le
vostre gioie siano in fondo piccole delusioni e piccole gioie se restano confinate nel limitato
perimetro dell'ego. Appartenetevi ad altro, allargatevi verso altro, dilatate la percezione delle vostre
esperienze vissute e riferitela ad una coscienza più ampia di quella che avete di voi. Fate tesoro
delle lezioni apprese con la vostra esperienza e non limitatele a quell'esperienza. Quelle stesse
lezioni contengono risposte che possono esaurire domande nascoste in altre esperienze vissute e
non capite o non ancora affrontate.
Voi siete vivi per cercare la verità. Mentre la cercate, guardate bene, guardatevi in faccia.

CROCE
Il piano fisico é un discorso complesso, quando si comincia a diventarne consapevoli si impara a
leggerne gli avvertimenti e i richiami, che spesso sono indicazioni e veri e propri suggerimenti. Il
corpo da estraneo diventa amico e improvvisamente comincia a parlare una sua lingua chiarissima
che accompagna il viaggio della consapevolezza e dà la sua terza, indispensabile dimensione alla
coscienza di sé. Questo col tempo regala l’accesso ad una distensione nel rapporto con se stessi che
deriva dall’interazione, anche imperfetta, di tutti e tre i piani e il piano fisico sperimenta questa
distensione offrendo alla coscienza dei ritmi più rallentati, che inizialmente possono confondere.
Questo apparente rallentamento é invece la spia di una coscienza di voi più attiva su tutti e tre i
piani, cioè più completa. Non temete un calo di efficienza, vi state avvicinando ad un’efficienza
percettiva molto più acuta, che oltrepassa quasi i cinque sensi ordinari. Dovrete semplicemente
abituarvi a servirvi di tutte le sensazioni che in questo stato più lento affiorano con maggiore
facilità. Si tratta di prestarci attenzione e di non vivere questi ritmi rallentati come una diminuzione,
perché tutto é solo preparatorio. Con gli anni la consapevolezza porta alla coscienza di sé una
comprensione diversa del concetto di energia. I vecchi consapevoli sono, non fanno, fanno essendo.
Riparleremo di questo, sono tappe, progressive conquiste che si raggiungono attraverso esperienze
intermedie preparatorie, e nulla é mai traumatizzante, nulla é mai uno scossone.
Torneremo sui vari livelli di coscienza e di esperienza del piano fisico.

CROCE
La natura umana é talmente imbevuta di dualismo da non accorgersene e da sentire l’uno come
irreale. La fatica suggerita di andare a cercare il polo opposto di ogni cosa che vivete sembra
completamente un’astrazione eppure nulla più di questa fatica rende più concreta la vostra vita. Voi
avete una percezione monca di voi perché la materia é incompleta, ma nell’incompiuto avete
sempre l’illusione della compiutezza.
Uscite da questa illusione, vedete la vostra parzialità e allargate, allargate i vostri pensieri, spingeteli
oltre il limite in cui si muovono, che é un limite fatto di convenzioni terrene. Dilatate ogni
sensazione e percepitene ogni sfaccettatura. Ricordate, cercate di vivere ricordando, portando la
conoscenza dall'esperienza alla coscienza. Osate oltre i vostri confini, andate sia in profondità che
fuori, e mentre vedete o non vedete ancora, mentre capite o non capite ancora, sentite che state
comunque andando. Ripercorrendo sentieri noti recuperate cose che avevate perduto o
abbandonato lungo il cammino e guardatele ancora. E’ naturale che il vostro sguardo sarà diverso,
perché nulla resta uguale, nulla resta fermo, perciò non fate mai esattamente le stesse cose.
Abbiate fiducia, mentre appoggiate un piede per fare un pass, l'altro piede già si solleva per
compiere il passo successivo.
CROCE
Nella comprensione di tutti i concetti nuovi allargatevi ad una assimilazione sempre più profonda
dei concetti che vi sembra di avere già compreso. Vedete come la definitiva comprensione passa
attraverso l’esperienza di quel concetto incontrato nella vita, trasferito e ritrovato dentro un’
esperienza che lo rende indelebile. Uscite sempre di più da un apprendimento astratto, andate a
verificare, cercatevi le occasioni per mettere in pratica le verità apprese, cioè osservate e
riconoscete come la vita ve le proponga sempre.
Non passate intorpiditi e miopi dentro la vita, ciò che apprendete ha sempre in essa la sua
possibilità di sperimentazione, siete voi che spesso non la cogliete. La vita é alleata e maestra
nell'apprendimento in quanto prima fonte di evoluzione, perciò cercate di capitalizzare
l'apprendimento vivendo, così e solo così sarà vostro per sempre.
Tutto é sperimentabile, ogni polo di ogni dualismo. Se non imparate dall'esperienza é solo perché
siete voi a sottrarvene, siete voi a rifiutare il carico che ogni lezione comporta.
Estendete su questo la vostra osservazione, osservate quanto siete voi stessi a rifiutare più di una
volta l'apprendimento legato a un'esperienza, quanto vi ostinate a non voler riconoscere il
contenuto di un messaggio dentro un accadimento che é solo un’occasione per afferrarlo.
Tutti i vostri piani sono tesi ad apprendere, a evolvere, a crescere, é questa la naturale direzione,
perciò osservate e lavorate per allinearli nel recepire le lezioni che la vita vi propone.

CROCE
La paura é il polo di un dualismo che appare astratto, quello che si completa con il coraggio.
In realtà paura e coraggio hanno manifestazioni concrete che impediscono una speculazione
intellettuale vasta e totale, perché investono molto di più il piano fisico e il piano emotivo di quello
mentale. Così diventa inutile riflettere su come combattere la paura, perché essa annebbia e
paralizza il pensiero. AI suo manifestarsi state sul piano fisico, osservate che mentre alcune parti del
vostro corpo si ammalano di paura altre invece non le rispondono e si mantengono in equilibrio.
Cercate quali sono e vedetele come la prova che il vostro corpo contiene anche l’antidoto, cioè
l’altro polo del coraggio, della stabilità. A questo punto interrogate il piano emotivo: la scoperta di
un corpo non completamente paralizzato gli invia impulsi di emozioni che vi via divengono meno
incontrollate e che a loro volta neutralizzano e agiscono sul fisico traumatizzato. Finalmente, in
questa situazione meno parossistica, il piano mentale interviene a razionalizzare la paura e a
liberarvene lentamente. Ricordate, contro la paura il primo alleato é il corpo, perché qualcosa di
esso non soccombe, resiste. Invece di osservare le parti paralizzate, attingete energie da quelle vive;
l'esperienza vi darà la sicurezza di capire che la paura, come ogni polo di ogni dualismo, convive con
la stessa proporzione del suo opposto. Dove c’é tanta paura, c’é sempre anche tanto coraggio.
Continuate a cercare per sperimentare l’unità.

CROCE
Scegliete con discernimento la strada della rettitudine.
Essa può apparire sotto false spoglie e può ingannare. In mezzo al petto voi sapete riconoscere.
Cercate la neutralità, cercate l’assenza di ogni spicco personale, non solo esteriore ma anche intimo,
soprattutto intimo. Non compiacetevi, non aspettatevi risultati e ritorni, non guardate lo spettacolo.
Scorrete in grande semplicità e anche quando lavorate sugli altri e per gli altri continuate senza
sosta a guardare solo voi stessi. Gli allarmi risuonano quando qualcosa di voi si perde e segnali
arrivano anche da fuori. Può darsi che non capiate subito, ma se c'é l’onesta intenzione di cercare
qual é il proprio responsabile spicchio di voi al lavoro in quel momento, la vera natura di quello
spicchio prima o poi si vede.
Ricordate l'importanza capitale dell’osservazione e la pericolosità del giudizio. Osservate voi stessi
senza paura di guardare ciò che vedete e ricordate che per ogni aspetto che giudicate di un altro ce
ne sono tanti che non vedete di voi.
L'osservazione é infinita, ma deve essere serena. Se ciò che vedete non é bello, ne deriva sofferenza
che genera capacità di trasformarlo. Il non voler guardare genera invece dolore, il dolore pesante di
dover portare ancora avanti una finzione. La verità di voi stessi può anche non essere bella, ma vi
salva perché la verità sempre salva, alleggerisce, solleva in alto. Accettare finalmente di guardare e
vedere é rompere un dannato circuito in cui giravate a vuoto.
Usate il cuore, il pensiero e il corpo, ascoltate le voci, i segni, i sintomi, battete piste note e
addentratevi nel fitto buio di zone inesplorate con la luce della coscienza di voi. In questo compito,
che resta sempre il primo, ascoltate le intuizioni animiche, chiedete aiuto, date aiuto a voi stessi.
Così si trova la via della rettitudine.

CROCE
Voi non capite come vedere la vostra verità. E’ verità anche capire di non sentirsene ancora capaci.
Nella ricerca della verità tutto é verità, il bene che vedete o che vi illudete di vedere, il male che
vedete o che vi illudete di vedere, le ampie porzioni di bene e di male che non vedete,
l'inadeguatezza e la presunzione, la buona volontà e l’arroganza, l’ingenuità e l’acume. Voi credete
sempre di dover cercare la verità quantificandola in un qualcosa di voi che vi sfugge e non vi
accorgete che la verità é da trovare in ogni passo della ricerca e ci vuole un'ottica diversa, e ci vuole
coraggio a saper guardare tutto. Voi cercate un aspetto mentre la verità é nell’intero.
Perciò, se volete raggiungere la verità su voi stessi, non datele un connotato preciso riferito alla
coscienza di oggi. Cercatela in ogni movimento del passato e del presente, aprite le pieghe di gesti e
parole, accettate che esistano resistenze a vedere, accettate il non bello che vedete, anche il non
bello di questa impotenza. Tutto questo fa parte della vostra verità, perchè essa non sarà mai una
definizione appoggiata su di voi. Essa é il fluire continuo dei vostri cambiamenti e ciò fa sì che una
verità di male viene colta solo quando sta evolvendo, quando ha incrinato l'energia della stasi ed é
nel movimento di essere cambiata, vista e perciò cambiata. Mantenete una visione evolutiva su voi
stessi, non bloccatevi ostinatamente sui parziali che vi appaiono tali, allargate la percezione,
allargate le idee che avete, allargate la ricerca, allargate la vita. I capisaldi dell'insegnamento sono
più ampi di come vi appaiono e di come credete di afferrarli, tutto é intriso di tutto. Allungate le
antenne dei sensi, allargate la percezione, entrate, attenti al movimento, nel movimento. La verità
su voi stessi é dovunque.

CROCE
Torniamo sul piano fisico in un discorso che si fa sempre più sottile. Non osservate il vostro corpo
solo come spia, con i suoi malesseri che segnalano un bisogno. Questo va sempre bene, ma é
un'osservazione ancora semplicistica, ancora grossolana.
Diventate coscienti che il vostro corpo é la spugna, é il serbatoio di tutte le forme di energia psichica
ed emotiva che in esso giacciono e si esprimono. Ogni pensiero e ogni emozione hanno una forma
fisica corrispondente che riposa nel vostro corpo in una forma di latenza fino a quando il suo piano
mentale o emotivo la raccoglie e la esprime. La frattura fra i tre piani provoca un’espressione
parziale, incompleta, imperfetta, priva di armonia, di quel pensiero o di quella emozione. Se il soma
interagisce con la mente, le idee letteralmente prendono corpo e lo stesso avviene con le emozioni.
La partecipazione del piano fisico dà spessore materiale e concreto a qualsivoglia teorico, concreta
le forme pensiero in realtà comprensibili, sviluppa e tiene insieme i moti del cuore. Perciò sciogliete
i grumi del vostro corpo, sciogliete dai lacci e liberate l’armonia unificante che esso contiene, non
maltrattatelo, non avvelenatelo, non opacizzatelo. Ascoltate le sue parti e dialogate con i vostri
bisogni e con i vostri dolori fisici, createvi un linguaggio e ricordate che esso contiene, latente, ogni
fase della vostra evoluzione. E’ sempre l'ultimo dei piani quello fisico ad essere scoperto, ma esso
concede grandi chiavi. Ormai possedete non poche informazioni, mettetele insieme, verificate,
sperimentate.
CROCE
Prima di cercare l’altro in voi o la parte dell’altro in voi che, come tutte le parti, é un intero,
sorridete alle vostre parti di voi man mano che arrivano alla coscienza. Sorridete agli inganni
smascherati, sorridete alla pelle che state abbandonando freschi della muta, sorridete e date il
benvenuto a quello di voi che non si vedeva.
Esso contiene sempre numerose giustificazioni e assoluzioni degli altri e voi inavvertitamente vi
disarmate e da questo ricavate forza, non debolezza. Al primo passo nella ricerca della vostra
direzione, subito sovrapponete la ricerca della direzione dell'altro. Prima cercate voi dentro voi.
Trovare voi spalanca le porte che avevate sbarrato verso l'esterno. La sofferenza che induce una
onesta visione e la volontà di agirla e di non dimenticarla purificano automaticamente le falsità
generate da una propria visione parziale o deviata, e così naturalmente troverete l'altro in voi, il
mondo in voi, il tutto in voi. L'amore é un viaggio dall'interno all’esterno, ma se l’interno é cieco,
otturato o menzognero, questo viaggio é tutto un affannarsi senza che mai sia possibile invertire la
direzione, cioè permettere che l'amore rifluisca dall’esterno all'interno. Il primo passo per amare é
l'amore obiettivo, lucido, onesto per voi stessi, l’accettazione del vostro male e la cura di
controllarlo con serenità, l'apprezzamento neutrale del vostro bene e la muta concessione a voi
stessi di lasciarlo uscire, la disponibilità e l’attenzione a raccogliere ogni segnale di dualismo e la
silenziosa ricerca del suo polo opposto.
In sintesi, la ricomposizione volontaria, dolce, decisa, morbida del vostro uno. Da qui esce l’amore,
da qui la farfalla sfonda il bozzolo e vola sopra il guscio vuoto che é la memoria della sua
metamorfosi. Non distraetevi da voi stessi, questa é la strada.

CROCE
(Chiesti chiarimenti sul concetto di anima gemella e se esiste la possibilità di averne più di una nel
corso di una stessa vita)
CROCE
Accordarsi con un’altra anima per sperimentare un’evoluzione congiunta, in cui si é complementari
e necessari al punto che ognuno stimola con ogni sorta di occasioni l'apprendimento dell’altro, non
é esperienza comune, né più di tanto ripetibile.
Comporta una sorta di doppia responsabilità spirituale, anche se responsabilità non é termine
esatto, si tratta più di un legame non chiarificabile in terra, che comporta esistenze di karma
complessi, a volte molto faticosi, perciò sarebbe impossibile intrattenere questo legame con più
anime.
Ma le esperienze di una vita che ha scelto di avere un'anima gemella ruotano intorno a questo
karma e tutte sono suggerimenti, occasioni e spinte, perché esso venga portato avanti. Quindi sono
vite segnate da eventi e da rapporti animici comunque molto intensi.

CROCE
Non c'é possibilità di un dialogo costruttivo nella misura in cui si vuole difendere una tesi e
dimostrarla ad ogni costo. Dimenticate le vostre premesse e le vostre condizioni, apritevi ai bisogni
dell'altro e la vostra tesi si dimostrerà da sola, senza investimento di tensione e di energia. L’ascolto
sincero dell'altro vi dota di grandi elasticità nei confronti di ciò che volete dire e la vostra tesi ,
anziché imposta, viene naturalmente introdotta dalle tesi di chi si trova a parlare con voi.
Non imporre é un grande segreto di armonia, non imporre é saper ascoltare e l'ascolto degli altri si
impara dopo aver imparato a ascoltare voi stessi, a non imporvi su di voi. Così, condotti in questo
modo, i dialoghi si risolvono sempre. Osservatevi e dialogate con voi stessi, così vi disarmate e
potete dialogare con gli altri.

CROCE
L’unione consapevole presuppone la purificazione dei movimenti singoli e collettivi che la
impediscono, cioè un lavoro di ogni singola parte su se stessa per creare tante energie con lo stesso
scopo in modo che ogni parte rappresenti un intero puro.
Quando più singoli fanno lo stesso lavoro, si crea un'energia che spezza incrostazioni stagnanti e
dolorose per l'intero. Credete nel potenziale di bene e di mutazione che il vostro singolo lavoro su
voi stessi possiede sull'esterno, credete nella sua benefica influenza, tenete presenti gli obiettivi alti,
lavorate per l'evoluzione, modificate le vostre abitudini di tratto e di comportamento quando
vedete che non vanno bene. E’ difficile ma non impossibile, se non dimenticate di ascoltare il corpo.
La ricerca di unità consapevole comporta la rinuncia ai tratti e ai modi di voi che provocavano
separazione. Per lungo tempo l’unione può essere un obiettivo ben solido e ben individuato, può
essere anche una realtà conquistata intimamente ma non ancora presente all’esterno. Dipende da
voi ma non solo da voi, a voi tocca sempre solo la vostra parte. Se lavorate onestamente su voi
stessi per perseguirla, ogni separazione esterna é solo un'illusione. Abbattete le barriere inesistenti
che solo voi uomini sapete creare, cercate la visione dello spirito, voi la possedete, va solo
sviluppata e accompagnata all’apparente andamento delle cose del mondo. Muovetevi con
armonia, date armonia al vostro scorrere. Anche la tristezza contiene armonia, se la si legge inscritta
nel divenire della ricerca dell’unità consapevole. E’ l’illusione della separazione a provocarla, quindi
anche questa tristezza non é reale. Reale é il vostro confronto con voi stessi, unica realtà inevitabile
se si vuole onestamente l'unione consapevole con gli altri.

CROCE
Non abbiate paura della tristezza. Il lavoro di cambiare i propri tratti negativi, di modificare gesti e
atteggiamenti, costa moltissimo all’inizio. Si sente l’abbandono della sicurezza ben strutturata del
vecchio, si soffre l'abbandono della propria identità mentale, si deve inventare un'identità terrena
nuova andando a ritrovare la propria identità spirituale muovendosi sulla terra su tutt'altre basi.
La tristezza dell'abbandono accompagna questo momento. Per sperimentare l'unità bisogna aver
sperimentato la divisione, per ricostruirsi un'identità onesta e migliore bisogna abbandonare
l’identità mentale precedente, totalmente povera di spirito. Non abbiate paura della tristezza
accettatela e scorrete, e guardatela bene, in fondo contiene la gioia.

CROCE
Torno a spiegarvi il distacco dell'amore, la partecipazione senza interessi, l’emozione senza
attaccamento, l'esserci senza chiedere, l'unità reale più resistente di ogni coinvolgimento. Per
sperimentare questo distacco caldo d'amore, questo amore indifferenziato e costante che vive in
voi e vive di voi, bisogna aver conosciuto le separazioni e gli abbandoni delle false identità che avete
di voi stessi, che rappresentano in varie fasi della vita e del karma gli unici ostacoli alla conoscenza
del distacco. Nulla può essere realmente esperito a livello spirituale delle realtà esterne e degli altri
se prima non vivete l'esperienza del ricongiungervi con voi stessi, quella che finalmente ritrova
dentro voi ogni nemico che vi sembra esterno e combatte all’interno e non più fuori.
Quando spostate il vostro baricentro e vi inclinate diversamente, cambia il campo di osservazione a
portata degli occhi e saper guardare conduce a saper accettare, e saper accettare conduce a saper
amare. Quando ritrovate un vostro ruolo responsabile anche nei torti che credete di avere subito, vi
accorgete di cominciare ad assolvere e a giustificare chi dall'esterno sembrava perseguitarvi e
l'accento cade finalmente su voi e si cominciano ad abbandonare le false identità.
Qui comincia l’amore, l'amore senza più pretese, l'amore che non chiede. Qui comincia a realizzarsi
la prima capacità di relazionarsi agli altri partecipando senza equivoci e senza autoinganni e senza
recite, la prima conquista della comprensione del distacco. Si soffre in maniera pulita, si gioisce in
maniera pulita, si ama in maniera pulita. Il distacco é in questo nitore, in questo scintillìo di ogni
sentimento e di ogni emozione che esce e si dà, finalmente libero da ogni menzogna di
sopravvivenza. Questo distacco é finalmente la libertà, é vivere e non più sopravvivere, é l'esatto
contrario di un limite, è un illimitato dilatarsi del vostro essere nell'essere e nel distacco c'é l'unità.
Ogni paradosso é da sperimentare.

CROCE
Le correnti di energia pulita generate da una consapevole ricerca di unità, che viene da più parti con
la stessa intenzione, creano una forma che entra a determinare la materia. Ogni forma pensiero
determina la materia ed é solo la consapevolezza a rivelarlo a chi osserva. Così capite che siete voi i
creatori dell'energia del vostro mondo materiale, l'energia di tutto ciò che vivete. Essa é
determinata dai vostri massicci influssi mentali ed emotivi, per questo é così importante imparare
l'osservazione. Voi determinate il tutto con ognuna delle vostre parti: creando divisione portate
separazione, sottraendovi all'unità sottraete unità e tutto deve affiorare alla consapevolezza
affinché il movimento di sempre più parti divenga determinato e volontario.
Riconoscete in voi questa capacità di creare e credeteci e create, create realtà viventi e vissute di
unità e di amore, forme pure indifferenziate, energie pulite che escono da voi, da gesti e parole, da
pensieri e sentimenti che solidificano queste energie nel mondo. Capite finalmente l'ampiezza e
l'importanza capitale del vostro potenziale creativo e diventatene consapevoli agenti.

CROCE
Il male non si contrasta con la paura, nulla si contrasta con la paura. Nella paura c'é la forza della
debolezza che annienta. Componete, unite i dualismi, componete e unite ovunque c'é separazione,
a partire da voi stessi. La paura crea separazione, il senso di colpa crea separazione, la volontà di
soccombere crea separazione, tutte storie di separazioni singole che alimentano un’energia
disgregante per l’intero. Create unità con pensieri, sentimenti e ricerca di unità, ricongiungetevi a
voi stessi e al vostro spirito permettetevi la gioia della composizione.
Chi ha capito dia alla sua vita questa svolta, pensi, senta, ami, viva così. Ancora é troppo poco,
ancora non si vede.

CROCE
La ricerca di unione consapevole passa attraverso tappe obbligate, se essa é sincera nessuna di
queste tappe può essere saltata.
Il primo passo é abbandonare la proiezione dell'esterno e vedere come ciascuno faccia recitare fuori
ciò che di sé non vuole riconoscersi dentro.
Qui si può stare anche anni, fra l'intuizione di questa verità e la negazione di questa verità,
brancolando in scelte di comportamenti ciechi, inconsapevoli e contraddittori, alla vana ricerca di
compromessi accettabili. Questo é quello che si intende per autoinganno, che in tempi più o meno
lunghi conduce sempre alla frustrata evidenza dell’inutile faticosità del compromesso.
Stare nell'intuizione, accettare l'abbandono, segna la rivoluzione di una vita e lo snodo inevitabile di
ogni karma, che sempre deve attraversare il ritorno a se stessi. Unione consapevole é l'accettazione
di ricongiungere tutta una serie di parti mozzate via da voi, o meglio credute mozzate.
Ciò che si mozza per separare, per allontanare, per non voler vedere, si rivela la parte di voi più
tenacemente e crudelmente attaccata. Vivete l'illusione di aver separato e invece siete
completamente dominati da qualcosa che non volete vedere. E’ il non voler vedere il cuneo che
separa, così come il coraggio di guardare e di abbandonare é l’anello che ricongiunge.
Questa ricongiunzione é la prima di tante. Interi con voi stessi diverrete interi con ogni altro, con il
mondo, con la materia trascesa, con lo spirito incarnato, con l’anima e con i sensi, con il cosmo, un
uno col tutto. Finché non incominciate la ricongiunzione restate parti scisse, dolorosamente vaganti
alla ricerca di sé, in un ininterrotto labirinto di specchi che vi rimandano sempre l'immagine di
qualcun altro. Spaccate questi specchi, rompete l'illusione, finitela di vivere nelle nebbie e nei fumi
degli autoinganni. Affrontarsi non é poi così terribile, é certamente meno atroce di continuare a
mentirsi.
Il lavoro di uno sorregge quello di tanti, imparate dall'osservazione, chiedetevi l'un l'altro,
sostenetevi offrendovi a vicenda soltanto le vostre rispettive fragilità e non abbiate paura di
tremare. La paura, ve lo dico ancora, crea infinite separazioni, l’accettazione della paura apre alla
ricongiunzione.
Per unire, prima di unire, isolatevi con voi stessi, altrimenti portate avanti nel mondo una ricerca di
unità fantasma.

CROCE
Chiariamo dentro quali equivoci voi sulla terra continuate a portare separazione, al di là dei casi
espliciti di separazione volontaria e consapevole come i litigi e le questioni che allontanano due
parti a tutti i livelli. Qui voglio mostrarvi le separazioni inavvertite che ciecamente continuate a
provocare. Sempre separate quando avete paura, quando vi avvicinate a qualcuno spinti solo da un
equivoco apparente desiderio di unità e invece generate una falsa amicizia , un falso contatto che
cova curiosità e competizione. Provocate separazioni quando i sensi di colpa inconsapevoli vi
separano a tal punto da voi stessi che vi separate da qualunque persona credete di cercare. Create
divisione, una incolmabile, amara divisione, ogni volta che un giudizio si frappone fra voi e un altro e
su questo giudizio fondate un rapporto. Create divisione, la più grave, quando, più o meno
coscientemente, manipolate il cammino di ricerca di un altro e gli rubate qualcosa, per voi inadatto,
per lui prezioso.
Sempre separate quando mentite di ogni menzogna, anche di quelle che paiono innocue o
scherzose. Sempre separate quando allontanate da voi l'osservazione, l’autocritica, la ricerca del
vostro ruolo reale in ogni circostanza. Rileggete questo elenco e tagliate via queste voci dalla vostra
vita.

CROCE
Cambiamo stasera argomento, stasera parliamo di scelte karmiche. Sapete già che sulla terra la
scelta karmica non si distingue e la materia la ostacola a tal punto che l'anima spesso la percepisce
ambiziosa. In realtà la prospettiva in cui la scelta viene fatta é reale e l'anima sa lucidamente che
cosa le serve scegliere. Sceglie pensando unicamente in termini evolutivi, sceglie la possibilità delle
conquiste mancanti.
La fatica, gli ostacoli sono irrilevanti, conta l’obiettivo di raggiungere un pezzetto mancante,
mancato alle scelte precedenti o nuovo. L'anima valuta solo sulla base della ricongiunzione e si
serve di ogni possibile occasione di apprendimento che la materia vela e annebbia durante
l'incarnazione. Priva di ogni corpo l’anima torna spirito senza limiti e vede le lacune da riempire, e
contano solo quelle, quelle motivano l’incarnazione e le prove necessarie a colmarle. La durezza
delle prove é proporzionata alla profondità della lacuna. Se intere vite non sono bastate a colmarla,
può essere che l’anima scelga una incarnazione risolutiva durissima di lezioni e occasioni in
proporzione all'importanza di ciò che vuole conquistare.
Obiettivi spirituali portati alla coscienza umana in terra sono scelte karmiche di chi già molto ha
camminato e rappresentano conquiste ipotetiche altamente evolutive. Realizzare lo spirito in terra
e ricongiungersi nonostante la materia é scelta karmica di spiriti già avanti nella valutazione del
calibro delle conquiste.
Sono anime rotte alle sofferenze del cammino, anime già sapienti, che conoscono e non temono i
tranelli, i pericoli, le fatiche, il dolore della materia. Sono anime che, incarnate, sanno soffrire per
portare avanti la loro battaglia, anche se la mente non la vede e non la capisce, anime che sanno
restare sul cammino scelto fra mille deviazioni, anime salde. Quasi sempre scelgono incarnazioni
dotate di consapevolezza che può cambiare la conoscenza e l’intensità di una vita e che rappresenta
un aiuto al dolore, la possibilità di cercare e di trovare un senso che motiva la ricerca. Spesso si
circondano di anime affini, paritarie nel livello conoscitivo, che si incarnano dandosi possibilità di
incontro e di riconoscimento nella stessa vita per portare avanti, aiutandosi, la ricerca di una
conquista comune, e sovente nel loro andare alzano il tiro degli obiettivi di altre anime più indietro.
Sono anime che condizionano i corpi che le ospitano in gesti e pensieri che sanno di spirito più che
di materia. Sono anime che sanno a lungo accettare, a lungo aspettare, e vedere lontano.

CROCE
Impercettibilmente ma continuamente qualcosa dentro voi cambia e continua a cambiare,
impercettibilmente ai vostri occhi modificate il rapporto con il concetto di unità. A lungo anche per
voi in passato unire ha significato avere, e un implicito desiderio di possesso e di affermazione
governava le vostre relazioni con le cose, mentre gli altri dovevano restare satelliti intorno a voi e
riconoscere il vostro pianeta per darvi l’illusione dell’unità.
La consapevolezza lavora in modo strano, andando a modificare monumenti di marmo della psiche
che un giorno si sciolgono come sculture di burro. L’unione consapevole compresa diventa corretta
ricerca e rende capaci di accettare ogni rinuncia, quando si comprende che unire é essere, non più
avere.
Così ci si ritrova apparentemente soli ma si accetta, apparentemente deboli ma dotati di una
diversa, insolita resistenza, apparentemente tristi ma accesi nel profondo di sé di una nuova
miracolosa serenità che nulla all'esterno giustifica.
Il tempo si dilata oppure si ferma, vola o si cristallizza in giorni eterni tutti uguali, ma tutto é solo
apparente, conta la sapienza del non tempo che sorregge questo silente lavoro grandioso. Attingete
alla sapienza dello spirito. Quando la conoscenza comincia ad attuarsi, essa diviene sapienza e vi fa
sapienti nell'essere, non nel fare.

CROCE
I legami sulla terra delle anime affini si giocano su ruoli diversi. Affini non significa necessariamente
amici. Così l’anima che vi é più amica e più vicina può trovarsi ad aiutarvi sulla terra giocando un
ruolo da antagonista e dandovi occasioni anche ferocemente dolorose di apprendimento.
Tutte le persone che sono per voi importanti e determinano il vostro essere, il vostro cambiare, il
vostro crescere, sono anime affini che vi affiancano. Lo é la persona che più vi dà e vi scalda, lo é
nello stesso modo magari, o magari addirittura di più, la persona che vi ferisce, vi tormenta, vi lede.
Capite che per l'anima conta lo scopo e la fratellanza coordina ognuno di questi movimenti che sulla
terra paiono appartenere a sentimenti opposti al bene oppure al male. L'anima scende per
comporre la dualità e per sospingere le sue anime affini a comporla, in una relazione di bene corale
in cui ogni individualità corregge il suo karma di vita in vita per avvicinarsi alla ricongiunzione,
intanto che porta avanti la coralità armoniosa dell'uno.
Ricordatevi, queste sono le vere ragioni nascoste sotto ogni rapporto terreno. Accostatevi a
chiunque senza dimenticare questa silenziosa relazione, l'unica vera e reale, l'unica veramente
importante. Così chi vi é caro conti per voi quanto chi vi fa soffrire e voi ricordate tutto ciò anche
osservando i vostri movimenti verso gli altri, sia nel bene che nel male.
Anche voi siete evolutivi per le vostre anime affini, questo vi conforti nell'esame dei vostri sensi di
colpa. Cercate relazioni di significato profondo, di alto profilo. Leggete i rapporti terreni con gli occhi
delle scelte animiche confuse dal copione sovrapposto dalla materia. Ricordarlo vi porterà
equanimità e pace.

CROCE
Dovete ricominciare a lavorare per la terra unendovi ad altre energie consapevoli che stanno
proteggendo il pianeta. Portate il grande nel piccolo, amate e curate ogni animale in un animale che
nutrite e accudite, in ogni pianta che riparate dal freddo mettete l'intenzione consapevole di
proteggere la flora vilipesa, amate ognuno dei vostri cari come se fosse il rappresentante di ogni
categoria dell'umanità. Se portate le briciole a un uccellino con questa intenzione, curate una pianta
con la compassione verso gli abusi ecologici e amate il prossimo così, in ogni figlio amate tutti i figli,
in ogni nipote amate tutti i bambini, in ogni genitore amate tutti i vecchi, in ogni malato tutti i
malati; e il vostro uccellino riceve amore per tutti gli animali, e la pianta sul vostro balcone ripara il
danno di intere foreste sacrificate.
Sentite il pianeta piangere in voi i vuoti dell'amore negato, sentite crescere l’onda della
compassione, della partecipazione e l’istinto al gesto che pacifica, al gesto che compone e che
risana.
Cogliete la sofferenza del tutto in ogni sua parte e siate consapevoli che la gioia e il bene di una
parte portano gioia e bene al tutto. Estendete i limiti del vostro amore, fatelo uscire dai confini del
vostro
particolare, spingetelo all'universale, allargate, allargate. Riunendovi a voi stessi portate unità al
mondo. Comprendete che l'uno é un abbraccio cosmico che frantuma i limiti della terra e porta
alcuni uomini a vivere di spirito oltre che di materia.
CROCE
La compassione autentica é conquista di anime forti. Essa é una virtù difficile, tutt'altro che
morbida; chiede per prima cosa che non venga confusa con la pietà.
La compassione é attiva, partecipe e discernente, oltre che fortemente coesiva. Sa calzare i danni
degli altri e aiutarli a trascenderli, non si fa carico ma aiuta a portare i carichi, non asciuga le tue
lacrime ma le copre di consapevolezza. La compassione non ti avvolge come un mantello, ti spinge
avanti e ti sorregge mentre vai. Compassione é uguaglianza, non superiorità, é fratellanza di unione
dentro un tuo male che chiede aiuto. Chi sa dare compassione ha sicuramente già imparato il
distacco ed é nella partecipazione reale e compresa che taglia via ogni esibizione, ogni inutile parola
di troppo, ogni equivoco sfoggio di buonismo. Compassione é sostanza di un amore senza
guarnizioni e senza orpelli che non esibisce ormai più nulla, che sa entrare nell’altro in uno scambio
empatico naturale senza troppe emozioni. La compassione é quieta e forte,luminosa e gentile,
costante e disadorna. Chi cerca unità e amore la trova sempre, chi ha saputo ricongiungersi a se
stesso la conosce bene e sa offrirla al mondo perché l’ha offerta a sé. Torneremo su questo, sulla
compassione per voi stessi come essenziale elemento di ricongiunzione.

CROCE
Riconducete all’interno di voi ogni conflitto che vi sembra di vivere fuori e cercate in voi i due poli di
un dualismo che soffrono nel contrapporsi uno all'altro. Quello che di un’altra persona vi fa soffrire
non é altro che lo specchio di una parte inesplorata e negata di voi. Il primo lavoro é identificarla, e
non si tratta di cosa facile. Mille oscure resistenze entrano in campo e congiurano a far sì che nulla
di ciò che arriva dall'esterno sembri vostro, eppure lo é sempre.
Qui cominciate forse a capire meglio il ruolo delle anime affini. Un apparente nemico cessa di
tormentarvi quando finalmente riconoscete e ritrovate in voi la identica matrice negata di quella
che sembrava la sua cattiveria. Così se soffrite perché vi sentite respinti, c'é qualcosa di voi che
respinge, se soffrite perché non vi sentite capiti, qualcosa di voi si rifiuta di comprendere, se
chiedete invano amore, intanto sicuramente voi lo trattenete, lo negate.
Scorrere é questo passare e ripassare davanti a voi stessi rovistando in ogni piega, con l'implacabile
onestà di chi vuole vedere perché vuole ricongiungere. La sofferenza é alta e grande, ma fluida.
Molto, molto più doloroso é passare oltre continuando ad additare i vizi altrui e a sentirsene esenti
e colpiti. Dovete capire la differenza che c'é fra questi due dolori, é l'abisso che separa il
consapevole dall'inconsapevole. Ricongiungersi a se stessi porta infine gratitudine verso chi o coloro
che ci hanno infine costretto a guardare e la fratellanza diviene un'evidenza lucente mentre il male
scompare dentro un bene che lo comprende e gli assomiglia nella conquista del dualismo compreso.
Per questo il viaggio dell'umanità é individuale e insieme collettivo, ogni uomo ha un
imprescindibile bisogno delle occasioni offerte dagli altri uomini e ogni ricongiunzione afferma la
ricongiunzione.
Ogni possibilità é un atto in potenza, ogni uomo che la raccoglie crea una forma di unità e plasma il
pensiero collettivo. Nessuno é un punto isolato di solitudine. La ricongiunzione é la motivazione
sottesa all'esistenza, anche la vita più separata é testimonianza di occasioni per ricongiungere. A voi
raccoglierle, a voi capire che quando tutto sembra ostile può bastare lo scatto di una
predisposizione nuova a capire, a entrare in quella ostilità per dimostrare che quell'ostilità non
esiste affatto, c’é solo una parte di voi separata che chiama a essere ricongiunta. Non vedetelo
difficile, siete voi con voi, amici e nemici noti, attori consumati che possono permettersi di deporre
le maschere e di guardarsi in faccia in solitudine e silenzio dentro uno specchio che dice la verità.
Cercate senza paura e senza paura vi ritroverete.

CROCE
Oggi forse é più chiaro di un tempo il concetto di sofferenza evolutiva, é più chiaro perché lo
sperimentate.
Quando capite molto di voi durante la sofferenza e questo capire alleggerisce gli altri del vostro
giudizio, voi soffrite la fatica della riunione e dell'evolvere, voi modificate codici esistenziali fissi di
rapporto col mondo, voi ribaltate il sentire di una vita intera. Grazie al cammino fatto, voi arrivate
qui spinti più dall’anima che dalla mente e dunque la sofferenza spesso é inspiegabile,
incatalogabile, razionalmente così piena di contraddizioni come appare quando cominciate a vedere
come la cattiveria degli altri non sia altro che la mascheratura della vostra.
Comincia la sofferenza di guardare e di riunire le parti rifiutate di voi, le parti separate, e spesso la
verità che non avevate voluto vedere di voi vi pare così cruda e così inaccettabile che la tristezza
può durare molto a lungo e compromettere l'accettazione. Per questo é importante saper cercare la
compassione: imparare a concederla a voi stessi significa evitare per sempre di confonderla con la
pietà quando la offrite agli altri.
Nella scoperta dei vostri orrori, del male che avete fatto, del vostro ruolo responsabile nel male
fatto da altri, non giustificatevi, non cercate scuse, non affannatevi a cercare attenuanti.
Semplicemente amatevi, date amore alla vostra debolezza, sostegno alla vostra fragilità, supporto
alla vostra inconsapevolezza. La parte di voi che vede e soffre é certamente più forte e più sana di
quella che ha sbagliato. Non accanitevi a colpevolizzare l’errore, insistete sulla vostra capacità di
vederlo dove potete, quando é possibile rispettando anche i tempi altrui. Ammettetelo con dolcezza
e quiete e cercate di rimediarlo modificando il tratto di voi che l’ha a lungo perpetrato. Si tratta di
errori generati da bisogni, da paura, da sensi di colpa, da vuoti, tutti mali che affliggono l’uomo e
perpetuano il suo stato di separazione fino a quando egli non raggiunge la consapevolezza
necessaria a intraprendere la ricerca dell’unità cominciando da se stesso. La tristezza che segue alla
presa di coscienza é meglio della cecità, lottare per ricongiungersi é meno doloroso che restare
inconsapevolmente separati.
La compassione alleggerisce questa tristezza e la rende accettata e sopportabile, e soprattutto vi fa
accettare la vera realtà di voi stessi, la presa di coscienza del vostro male, senza trasformarla in un
altro inutile senso di colpa. Proverete rincrescimento, non senso di colpa, e la compassione per
l'umana inconsapevolezza comprenderà anche la vostra inconsapevolezza, e ancora vi sentirete
parti di un tutto nel male come nel bene. Il mondo beneficia delle modifiche evolute che apportate
ai vostri tratti di relazione e la vostra tristezza sana, la vostra sofferenza evolutiva riscattano secoli di
inconsapevole dolore. Nel male c’é sempre il bene. In questo vostro male visto e modificato c'é la
compassione, c’é il riscatto, c'é l'unità.

CROCE
Non credetevi capaci di compassione se non sapete darla a voi stessi. Compassione per voi non é
trovare vie di fuga al dolore o nuovi meccanismi di rimozione, o ancora sottili argomentazioni
giustificative. Amarvi significa solo amarvi, saper guardare e intanto sapervi sorreggere mentre
guardate, guardare dentro senza omettere niente, ma anche guardare oltre, vedere in là.
I limiti, grazie alla compassione, non schiacciano, gli errori non soverchiano e la parte integra di voi
che vi ha portato a guardare vi salva dalla paura e dalla paralisi di quello che guardate. Saper
guardare é necessario quanto guardare, guardare é un gesto consapevole, ma può essere fatto
ancora in modo inconsapevole. Fate attenzione: ciò che si vede é visto per essere cambiato e si
vede solo quando é maturo per il cambiamento, si vede ciò che già si sta muovendo, si vede un
processo di risanamento e di riunione già in atto.

Non si vede ancora finché é cristallizzato nella stasi inconsapevole e fraudolenta, perciò ogni senso
di colpa su ciò che voi vedete é fuori posto, é quasi un regresso. Quello che voi vedete lo vedete
solo in quanto già é nell’energia del cambiamento, ricongiungere é quindi paradossalmente lasciar
andare vecchi schemi distruttivi. Nel vuoto che essi lasciano c'é il gesto d'amore di non agirli più, c’é
la compassione per le parti mancanti di voi, la comprensione delle cause.
Cercate la compassione, cercate la sua espressione più adatta a sostenere la vostra sofferenza.

CROCE
Torniamo sul karma. La scelta di reincarnarsi per proseguire nell'apprendimento e concluderlo non
é così schematica e semplicistica come credono di averla capita gli uomini. Già il concetto di debito
karmico da sanare va chiarito. Il pendolo del karma é implacabile, ma non é così netto come voi lo
credete, contiene mille sfumature. Così pareggiare un debito può significare vite e vite per sanarne
un pezzetto alla volta mescolato ad altri karma, oppure poche vite o una sola vita destinata a
risolverlo completamente, ma le forme di debito hanno una tale varietà che non é possibile
schematizzare.
Il bilancio animico deve restare un mistero in terra, in esso c’é la prima chiave di comprensione del
perché di questo mistero che tiene gli uomini nell’evoluzione. La propria personale vista dilatata,
che sperimenta ogni anima disincarnata nel passaggio fra due vite, dà le ragioni sufficienti a voler
continuare il viaggio della ricongiunzione. Ciò che vedete in terra dello spirito é il pallidissimo,
evanescente riflesso di una realtà che l'anima disincarnata vede e comprende nella sua essenza e di
cui porta in terra l'energia necessaria e sufficiente per restare nel karma di quella vita. Tutto é
dosato su ciò che si é scelto di apprendere e anche il rischio di atti arbitrari é tarato su quel
particolare, unico spicchio di conoscenza che riguarda quell'anima. E’ tutto fondamentalmente,
estremamente importante, ma é anche tutto molto leggero. Lo spirito attraversa lotte indicibili
volando, é la materia che opprime e schiaccia.
Uno dei passi fondamentali verso la gioia é imparare a spostarsi sui vari piani e saper passare in
terra alle ragioni dello spirito. Lì ogni lotta diventa affrontabile, ogni dolore offre le sue evidenti
ragioni consolatorie e voi nella materia uscite dalle oppressioni e diventate invulnerabili. Le vere
ragioni del karma sono ben presenti allo spirito quando esso é incarnato e pilota una materia
ignorante verso le sperimentazioni giuste per quella vita. Se riuscite a stare nello spirito, potete
intuirne qualcosa, potete riconoscere gli aiuti e gli alleati di cui il vostro spirito si é dotato per
questa battaglia, e potete continuare a combatterla finché vi toccherà stando un po’ al di sopra,
vedendo un po’ più oltre di quello che gli eventi terreni vi propongono, pur certamente restando
infinitamente partecipi. La partecipazione spirituale, cioè il distacco,é l’evoluzione massima della
partecipazione umana.
E’ fatta di assoluta sincerità senza ombre, di trasporti emotivi senza interesse, di empatia naturale
che scatta quando i cuori si toccano senza torcersi nelle richieste e nelle pretese, é dolcezza di
modo e di tratto nel discernimento di una vita capace di non giudicare, é la gioia della libertà di
saper stare con se stessi senza dipendenze. Questa partecipazione infine sperimentata e vissuta vi
dà la gioia di saper stare con voi stessi e vi fa comprendere che é il ponte per la fratellanza, che il
vostro voi é voi, ma é anche tutti gli altri.

CROCE
La verità si scava dentro di voi sentieri particolari personalizzati e a tratti vi appare come
un'evidenza brillante, un’intuizione che vi fa balzare in avanti e superare un punto buio che
sembrava per sempre spento. Una é la verità della ricongiunzione, una la verità del viaggio, che é lo
stesso viaggio al quale tutti arrivano, ma miliardi di possibilità sono le manifestazioni di questa
verità che ciascuno trova per se stesso. Tutta l’umanità ha un comune denominatore di riscatto e di
evoluzione ed é impegnata nel cammino della ricongiunzione. La verità é la ricongiunzione, ogni
parte che comprende di essere il tutto salvando l'unicità della sua parte. La scoperta e l’attuazione
di questa verità fondamentale é esperienza assolutamente individuale, segue lo snodarsi di karma
individuali, é la storia singola e personale, assolutamente unica, di ogni anima.
Anime affini si comprendono su un medesimo livello di consapevolezza ma anch’esse, lavorando per
un bene di fratellanza scelto insieme, perseguono comunque la conquista della loro propria verità,
che non sarà uguale a nessun'altra. La ricongiunzione con voi stessi é il connotato più alto della
vostra individualità, é la vostra nobiltà singola, la nobiltà di ogni esistenza singola, la nobiltà
dell’esistenza pura, e quanta più consapevolezza viene a segnare una vita, tanto più distribuirà
dignità e significato all’intero esistere di ogni forma. La pulsazione della vita rimanda e moltiplica i
battiti delle vite più consapevoli, un cuore consapevole é unisono con mille cuori noti e stranieri,
vicini e lontani, amanti e nemici.
Ogni ricongiunzione dilata in un abbraccio che tocca voi stessi e da voi si allarga ad abbracciare il
mondo. Voi vi comprendete e vi amate e da qui potete amare con integrità, solo da qui. Senza
ricongiunzione l’amore é un’illusione e nulla vi appare mai eterno. L’attimo della ricongiunzione é
eterno, la verità é eterna.

CROCE
Ancora consapevolezza, ancora evoluzione. Lavorare su voi stessi a ricongiungere le parti di voi
escluse dalla vostra vita e dalla vostra coscienza terrena di voi é un punto alto di approdo di
consapevolezza in terra, é quanto di più evolutivo possiate scegliere di fare. Questo tipo di
consapevolezza vi fa muovere, vi rende capaci di accettare gesti di rinuncia e scelte concrete che
danno alla vostra vita svolte capitali per lo spirito, con il quale comincia una larvata forma di
comunicazione. Ciò che segna la vostra vita sono comportamenti senza pubblicità e un anonimo
lavoro di voi su di voi che nessuno conosce, ma di cui tutti beneficiano. Questa consapevolezza vi fa
parlare meno, siete più acuti però nell’osservare, più svelti nel prevenire, più attenti nel rimediare,
più sereni nell'ascoltare. Sono cambiamenti che si accumulano e infine, quando se ne é divenuti
coscienti, vi restituiscono nuovi a una nuova coscienza di voi, che si dà agli altri con estrema
armonia.
Questa consapevolezza é operosa e poco loquace, si autoalimenta del lavoro che si vede capace di
fare, si accontenta di piccole gioie che un tempo non esistevano, si distende in una quiete interiore
dove saper aspettare e non contrarre il tempo é una conquista nuova e dove si impara ad affrontare
la tristezza del morire a se stessi senza che questa tristezza si chiuda sopra di voi come un
coperchio.
Si cammina procedendo nella vita molto diversamente, si scoprono attitudini e capacità nuove, si
diventa a poco a poco, o a volte molto in fretta, persone nuove, si é persone nuove. E' una
consapevolezza silenziosa e niente affatto compiaciuta che porta avanti, che porta lontano, perché
semplicemente attua e applica una conoscenza che ha finito di affascinare l'ego intellettuale e senza
più argomenti raggiunge un pensiero plasmato. All’evoluzione non occorrono argomenti, discussioni
e tesi, é sufficiente l’amore sempre più consapevole di chi ha capito.

CROCE
La terra sta lentamente uscendo dal ciclo, é in una fase terminale di esaurimento di una fase
evolutiva che non ha più niente da dare. Chi é rimasto ancorato ai paesaggi limitati della mente,
della materia e delle lotte dualistiche, pur evolvendoli in un grande progresso umano, che si é
tenuto però lontano dallo spirito, appartiene a questa evoluzione esaurita e non ha i mezzi per
abbandonare gli attaccamenti a quello che sta finendo. Per costoro rappresenta a tal punto tutto,
che essi non si accorgono che sta finendo, e si aggrappano alle loro ingannevoli conquiste. Sarà
amaro il loro risveglio, osserveranno prospettive vuote, vedranno quanto del loro andare vada
mutato, soffriranno per le ottiche deviate da cui si sono lasciati condurre. Chi ha notizia dello spirito,
chi é memore di chi é nella materia, sempre più a questo spirito si àncori, sempre più entri nelle sue
leggi, sempre più trovi le sue nascoste risorse di saldezza e di connessa serenità, sempre più si
prepari a osservare con distacco il disfarsi delle credute certezze terrene.
Non andatevene insieme a ciò che vedrete andarsene, non identificatevi, non fatevi coincidere con
le cose che hanno connotato questo ciclo. Voi non siete grazie ai soldi, ai tecnicismi, agli oggetti che
ritenete indispensabili, a un certo tenore di vita, a certe particolari sicurezze. Voi siete perché avete
scelto di essere, siete in terra, per evolvervi ed evolverla, siete dentro l’accettata costruzione di una
coscienza nuova, siete consapevoli delle vostre aspre e difficili ricongiunzioni e di quanto esse siano
unico, indispensabile punto di partenza per amare gli altri con onestà e armonia.
Voi siete per non andarvene con le false identificazioni, siete per identificare la coscienza nuova con
la scelta consapevole di uomini e di donne che continuano a voler ricordare, e se le cose vanno voi
restate, voi siete.

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