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I.P.C.L. NINNI CASSAR (SEZIONE DI TERRASINI) \ CLASSE II A \ A.S.

2010-2011 \ EXCURSUS STORICO SULLE EQUAZIONI


Erasmo Modica
www.galois.it
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EXCURSUS STORICO SULLE EQUAZIONI DI PRIMO GRADO

Sia nelle tavolette degli antichi babilonesi che nei papiri dellantico Egitto possibile trovare degli
esempi di equazioni di primo grado che venivano fuori dalla necessit di risolvere dei problemi
legati alla realt.
Proprio nel Papiro di Rhind, un papiro che
prende il nome dallantiquario scozzese
Alexander Henry Rhind (1833 1863) che lo
acquist nel 1858 nella citt di Luxor sul Nilo e
che si trova oggi conservato presso il British
Museum di Londra, possibile trovare metodi di
risoluzione di equazioni di primo grado. In esso
sono proposti alcuni problemi come
una quantit sommata con la sua met diventa 16
che non vengono risolti mediante il classico formalismo che noi utilizzeremmo di fronte ad un tale
problema, ma col metodo, allora noto, della falsa posizione.
In base a tale metodo, non si indica col simbolo x il valore incognito, ma si parte da un valore
particolare e, applicando delle opportune operazioni su di esso, si cerca di pervenire al risultato
richiesto.
A titolo desempio si riporta la soluzione proposta sul Papiro di Rhind al problema sopra citato:
Conta con 2. Allora
|
.
|

\
|
+
2
1
1 di 2 3. Quante volte 3 deve essere moltiplicato per dare 16, lo
stesso numero di volte deve essere moltiplicato per dare il numero esatto. Allora dividi 16 con 3. Fa
3
1
5+ . Ora moltiplica
3
1
5+ per 2. Fa
3
2
10 + . Hai fatto come occorre: la quantit
3
2
10 + , la sua
met
3
1
5+ , la loro somma 16.
Anche i matematici greci si sono imbattuti nella risoluzione di equazioni di primo
grado affrontandole da un punto di vista geometrico. Infatti, Euclide (365 300 a.
C.) nei suoi Elementi risolve le equazioni b ax = ricercando la misura del secondo
lato di un rettangolo avente un lato lungo a e area pari a b.

I.P.C.L. NINNI CASSAR (SEZIONE DI TERRASINI) \ CLASSE II A \ A.S. 2010-2011 \ EXCURSUS STORICO SULLE EQUAZIONI
Erasmo Modica
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Sar Diofanto, matematico greco vissuto nel III secolo d.C., ad introdurre per primo il simbolo
per indicare lincognita dando ad esso il nome di aritmos (= numero
incognito). In questo modo si assiste al tramonto della fase retorica
dellalgebra, in cui si utilizzava solo il linguaggio naturale e nessun simbolo.
Importante stato il contributo apportato da Leonardo Pisano (1170 1250),
detto Fibonacci, che sinserisce nel processo di passaggio dal linguaggio
naturale alla traduzione simbolica di un problema. Egli adopera il metodo
geometrico utilizzato da Euclide e, nel suo Liber Abaci (1202), impiega le lettere per indicare i dati
e le incognite di un problema. In questo modo si assiste alla nascita della fase sincopata dellalgebra
che si avvale sempre del linguaggio naturale, ma adopera anche delle abbreviazioni per le incognite.
Con il matematico francese Franois Vite (1540 1603) si assiste al
passaggio dalla fase sincopata alla fase simbolica. Egli introdusse la notazione
simbolica nel suo In artem analyticam isagog, pubblicato nel 1591,
dimostrandone lutilit.

Problemi proposti
1. Una quantit, i suoi
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, la sua met e la sua settima parte addizionate sono uguali a 194. Qual
la quantit? (Papiro di Rhind).
2. Diofanto trascorse
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della sua vita nellinfanzia,
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nella giovinezza e
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prima di sposarsi.
Cinque anni dopo gli nacque un figlio che mor 4 anni prima della morte del padre, avendo la
met dellet che il padre aveva quando mor. Quanti anni aveva Diofanto quando mor?
(Antologia Palatina).

3. Di un albero 1/4 1/3 sono sotto terra. La parte di albero sotterranea misura 21 palmi. Quant
laltezza dellalbero? (Fibonacci, Liber Abaci)

4. Dice un giovane: << Oggi, se al triplo della mia et aggiungo 1/4 e 1/3 di quanto ho gi
vissuto, mi manca solo un anno per avere 100 anni >>. Qual let del giovane? (Fibonacci,
Liber Abaci)

5. Un uomo compra quattro pezze di stoffa pagando complessivamente 80 bisanti. Quanto costano
le singole pezze se la seconda costa i 2/3 della prima, la terza i della seconda e la quarta i
4/5 della terza? (Fibonacci, Liber Abaci)

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